Posts written by Tullaris

  1. .
    Votato XD
  2. .
    Narrato, Pensato, Parlato, Parlato d'altri


    Il Sole cominciava a farsi sentire, sempre più deciso, sebbene fosse lontano dal raggiungere il suo zenit. Nessuno fra il vento o qualche rara striatura bianca di passaggio, che a chiamarla nuvola sarebbe stato fare un complimento, sembrava volessero concedere un qualche tipo di supporto all'arsura che si preparava per quel giorno. Le uniche ombre in movimento, che si trovavano sul campo di battaglia, erano le nostre più quella che apparteneva ad una strana nube a forma di ventaglio che rapidamente di faceva strada verso Supaku. Dopo aver realizzato che il mio calcio non aveva sortito il benché minimo effetto ed, anzi, adesso avevo la caviglia destra un po' dolorante, aver evitato con una discreta acrobazia un suo pugno in risposta, avevo provato a vedere quale sarebbe stata la reazione ad un attacco a distanza. Con mia somma sorpresa scoprì che il Suniano era in possesso del mio stesso tipo di elemento: il Doton. Un imponente muro di fango si frappose fra lui e la miriade di aghi che gli avevo sparato contro. "Maledizione" pensai "Ed ora?". Per un lunghissimo istante rimasi come bloccato senza sapere cosa fare. "Destra...?" ed orientai il mio sguardo verso quella direzione appena oltre il muro, ma nulla si mosse. "Sinistra...?" rapidamente spostai gli occhi dalla parte opposta, ma ancora una volta non scorsi nulla. "Cosa sta facen..." Il terreno si mosse sotto i miei piedi e, prima che me ne rendessi conto, ero stato afferrato e trascinato nel sottosuolo. Supaku mi aveva ben incastrato nella terra e sembrava non aver ancora finito. Mentre cercavo di liberarmi da quel fastidioso abbraccio di fango e sassi, il mio avversario aveva sfoderato una delle sue lame, in apparenza una wakizashi. La sua lama lucente emise dei piccoli lampi di luce riflessa dei raggi del Sole prima di cadere implacabile su di me o così credevo. Con mia enorme sorpresa l'albino, distante da me poco più di tre metri, menò un fendente orizzontale che sembrò staccarsi dal filo per correre verso la mia posizione. "Cos'è quello?" pensai. La distanza era veramente esigua ed io ero ancora con le gambe incastrate nel terreno. Nonostante la mia padronanza e conoscenza delle tecniche Doton, tramite le quali avrei potuto agilmente liberarmi dalla Tecnica della Decapitazione Terrestre, andai nel panico alla vista di quello strano jutsu che mi era stato lanciato contro a così breve distanza. In quel momento non trovai niente di meglio che riunite insieme le mie braccia a formare uno scudo per potermici riparare dietro. L'impatto fu violento, più violento di quanto potessi immaginare. Nonostante le protezioni metalliche e la posizione un po' rannicchiata che avevo assunto, le mie braccia ed il mio viso cominciarono a sanguinare copiosamente, quasi come se il suo colpo fosse stato in grado di passare attraverso la mia, seppur misera copertura. Mi rialzai con fatica e constai che avevo ricevuto danni non ignorabili, oltre alle vesti sciupate ed strappate in alcuni punti, in maniera particolare a livello delle braccia e del tronco. Sentii in bocca qualcosa di pastoso dal sapore metallico e familiare che mi ritrovai a sputare per terra come sangue rosso vivo misto a fango. Nel labbro superiore si era aperta una piccola ferita di modesta entità. Trassi un profondo respiro, mentre riguadagnavo la posizione eretta, divincolandomi dalla tecnica del mio avversario ed indietreggiavo di circa sei o sette metri, con un paio di balzi all'indietro. Rianalizzai mentalmente ciò che Supaku aveva compiuto nell'ordine ossia, difesa, schermatura, impedimento dei movimenti, attacco. La mia faretra non conteneva molte frecce per il mio arco, ma avrei dovuto arrangiarmi in qualche modo ed elaborare una strategia quanto più efficiente possibile con ciò che avevo e lo dovevo fare rapidamente. Una cosa era però indiscussa: non avrei dovuto mostrare la mia innata se non quando fosse stato il momento più adatto e purtroppo quel momento si stava avvicinando più velocemente di quanto avrei voluto.
    Mi dovevo creare un'occasione, dovevo fare in modo che il mio avversario rimanesse spiazzato giusto il tempo per ferrare il mio attacco. Il tempo sembrò dilatarsi all'infinito, mentre ero rapito da tutti i miei ragionamenti, poi, d'improvviso, un grande vuoto prese il posto dentro di me e ogni pensiero fu come spazzato via. Inconsciamente mi ricordai che in un combattimento "pensare troppo" può esserti fatale. Giunsi la mani quasi in automatico, componendo due volte una piccola serie di sigilli e ricollocai le braccia e le mani lungo i fianchi, come se fossero diventati pesanti come macigni. Due piccoli cristalli esagonali neri come la notte cominciarono a prendere forma a pochi centimetri dai miei pugni chiusi, ruotando su loro stessi. Raggiunte le dimensioni un poco più grandi del mio braccio, lentamente, iniziarono a risalire lungo la mano, inglobandola, e poi ancora più su comprendendo l'avambraccio e qualche centimetro del braccio poco sopra al gomito. Lungo il decorso dei cristalli esagonali, presero forma due bellissime lame nere, affilatissime ed apparentemente indistruttibili che si attaccavano sull'avambraccio con dei tralci di cristallo, lunghe ciascuna circa quarantacinque centimetri. Il rosso del sangue delle mie ferite cominciò a macchiare il nero delle mie lame.

    Suishotō - Lama di Cristallo x2
    Crystal-blade
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica l'utilizzatore potrà creare una lama di cristallo sul proprio braccio, avente una lunghezza massima di quarantacinque centimetri. L'arma dura fino alla fine dello scontro, a meno che lo Shinobi stesso non decida di dissolverla, oppure se viene distrutta tramite Jutsu. Sarà possibile avere più lame contemporaneamente, pagando il costo di Chakra per ognuna di esse.
    Consumo: 2 (A Lama)


    Cominciai a correre verso Supaku con l'intento di restituirgli il colpo. A circa metà della strada che ci separava, a cinque metri o poco più, eseguii una terza serie di sigilli, non senza un po' di fatica a causa della presenza delle lame, tanto che mi tagliai leggermente i dorsi delle mani. Intorno a me che correvo, una corrente circolare di chakra prese velocemente forma ed assunse l'aspetto di una ruota semisolida di cristallo nero, che mi avrebbe permesso di accelerare la mia corsa e la mia inerzia contro il suniano. Speravo che il cambio di passo lo sorprendesse quel tanto bastava a portare un colpo contro di lui.

    Shouton: Suishou Hoiru - Ruota di Cristallo
    Crystal_Wheel
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie all'utilizzo di questo Jutsu, l'utilizzatore potrà creare davanti a sé un disco cristallino che ruotando su se stesso porterà lo Shinobi a muoversi ad una velocità di un grado superiore al normale. Il continuo movimento a cui è sottoposta la struttura cristallina della Ruota impedisce però al Cristallo stesso di mantenere una struttura sufficientemente solida per poter fungere da valida difesa contro qualunque tipo di attacco. E' possibile utilizzare questa tecnica solamente quando si è già in movimento; una volta fermatisi essa si scioglierà automaticamente.
    Consumo: 2 (A Turno)


    A poco meno di quattro metri dall'albino avevo raggiunto la velocità massima. Saltai verso il cielo, la ruota di cristallo si disperse ed io mi avventai su Supaku come un falco sulla preda. Menai due fendenti incrociando le traiettorie, con il mio braccio destro colpii cercando di mirare alla sua spalla sinistra concludendo il colpo verso il suo piede destro, viceversa con il mio braccio sinistro mirai alla sua spalla destra verso il suo piede sinistro. Una volta atterrato compii un paio di balzi all'indietro, disgregando la lama del mio braccio sinistro. Ancora una volta composi rapidamente dei sigilli, questa volta con meno difficoltà. Un piccolo cristallo esagonale nero stava crescendo sempre di più nel palmo della mia mano destra, Mentre ancora stava prendendo forma con la mano sinistra raggiunsi la borsa ed estrassi una cartabomba, cercando di tenerla per quanto possibile nascosta alla vista. Il cristallo esagonale nero nella mano destra cresceva sempre di più fino ad assumere le dimensioni di uno Shuriken gigante

    Shouton: Kyodai Rokkaku Shuriken - Shuriken Esagonali Giganti
    ShurikenEsagonaleGigante
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Tecnica simile alla "Shouton: Rokkaku Shuriken" ma che crea un gigantesco Shuriken anch'esso esagonale, sottilissimo, duro e molto affilato. Le dimensioni dello Shuriken sono come quelle di uno Shuriken Gigante.
    [Massimo Shuriken: Genin 1, Chuunin 2, Sp Jounin 3, Anbu 4, Jounin 5]
    Consumo: 2



    e lo portai davanti a me come se fosse uno scudo, e nascosto alla vista del mio avversario ci attaccai la cartabomba. Trassi indietro il braccio destro mantenendo lo Shuriken gigante in una posizione tale che il piccolo foglietto di carta non potesse essere visto e lo lanciai contro Supaku alla massima velocità possibile, con il lato della cartabomba rivolto verso il basso, perché non si vedesse. Arrivato presso il suniano, feci esplodere la cartabomba. Lo Shuriken Gigante andò in mille pezzi e si frantumò. Schegge impazzite volarono in ogni direzione. "So che non basta così poco a fermarti... vieni avanti Supa!" gli dissi riassumendo posizione di guardia con il braccio destro con la lama di cristallo avanti.



    Stato
    ChakraFisicoMentale
    [70-4=66]-(2x2)-2-2=58Danno medio da taglio agli avambracci, taglio sanguinante labbro superiore, tagli lieve entità tronco ed arti superiori, tagli lievi dorso di entrambe le maniEccitato
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai x10Radiolina
    Kunai Tridente x1(accessorio)
    (Cartabomba x5)-1Filo metallico (10m)
    Fumogeni x5(accessorio)
    Abbigliamento
    Coprifronte di Oto
    Avambracci e Guanti Rinforzati
    Gomitiere
    Bende su polsi e caviglie
    Note(appunti importanti)


    Edited by Tullaris - 26/4/2014, 13:01
  3. .
    Narrato, Pensato, Parlato, Parlato d'altri


    Piacere di fare la tua conoscenza, Kuro Keiso, penso che siamo i primi ai campi oggi...strano vedere un non Suiniano sapere che battersi di prima mattina è meno stancante nel deserto.... Dopo aver passato gli ultimi giorni in quei luoghi, anche io avevo imparato che a Suna il Sole può diventare impietoso ed io, con i miei abiti scuri, non avevo brillato nella scelta dell'abbigliamento più adatto, ma ormai ero troppo lontano per tornare a casa. Il nero comunque era il mio colore e non vi avrei probabilmente rinunciato nemmeno a costo di patire un poco più di caldo.
    Bene, spero solo che il tuo addestramento speciale abbia dato i suoi frutti perché voglio proprio vederti all'opera, ninja del Suono... disse il suniano mettendosi di lato e alzando la mano destra lievemente spostata in avanti. Il cenno che ne seguì indicava che mi stava aspettando, voleva che lo attaccassi per primo. "Mi sembra un tipo in gamba... dovrò fare molta attenzione" pensai mentre mi levavo la camicia, rimanendo con una maglietta a maniche corte anch'essa nera, e la ripiegavo con cura per riporla sotto un albero che circondava l'apertura all'interno dell'arena. "Così dovrebbe andare, almeno la sudata sarà quantomeno limitata allo sforzo fisico"
    Ti sto aspettando, Keiso, fammi vedere cosa sai fare. mi disse il ragazzo dai lunghi capelli bianchi "Certo che siamo proprio l'uno il contrario dell'altro". "Hai detto di chiamarti Supaku, vero?" gli dissi mettendomi in posizione di guardia, ginocchia flesse, il piede destro indietro, sinistro avanti ed alzando le braccia e le mani a livello del piano del viso. "Divertiamoci!"
    Scattai verso di lui coprendo i circa sei o sette metri che ci separavano alla massima velocità consentitami dalle mie gambe per cercare di ingaggiare un combattimento in corpo a corpo. A circa due metri di distanza dal suniano scattai rapidamente alla mia sinistra piegandomi il più possibile per cercare di colpirgli il ginocchio destro con un calcio. Cercai di portare a segno il colpo con il collo del piede destro all'altezza dei legamenti collaterali laterali destri, in una zona dove non ci sarebbero state porzioni ossee che avrebbero potuto frapporsi ed attenuare, in parte, l'efficacia della mia mossa. Riuscire a danneggiare oppure a rendere ipofunzionante un'articolazione tanto importante come quella femoro-tibiale sarebbe stato un grande vantaggio. Una volta completa la rotazione della gamba, compii un balzo all'indietro, poggiando le mani a terra, dandomi un deciso colpo di reni, ed atterrai in piedi a circa cinque metri di distanza dall'albino. Non persi ulteriore tempo e composi rapidamente i sigilli per evocare una Nube dei Chiodi Perforanti.

    Hitei Mushou - Nube dei Chiodi Perforanti
    HiteiMushou-NubedeiChiodiPerforanti
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica consente all'utilizzatore d'impastare il Chakra nella propria bocca per poi espellerlo in veste di un centinaio di chiodi. La nube di chiodi si presenterà come un cono dal diametro massimo di due metri che si dirigerà verso l'avversario proseguendo in un'unica direzione fino a una distanza di dieci metri e poi i chiodi perderanno rapidamente velocità. Questi chiodi hanno una buona capacità di perforazione e possono causare numerosi danni corrispondenti ad uno di entità media.
    Consumo: 4


    Lanciai la nube in direzione di Supaku mirando grossomodo al suo toraca. "Vediamo se riesci ad evitarlo"

    Stato
    ChakraFisicoMentale
    70-4=66OttimoFiducioso
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai x10Radiolina
    Kunai Tridente x1(accessorio)
    Cartabomba x5Filo metallico (10m)
    Fumogeni x5(accessorio)
    Abbigliamento
    Coprifronte di Oto
    Avambracci e Guanti Rinforzati
    Gomitiere
    Bende su polsi e caviglie
    Note(appunti importanti)
  4. .
    Narrato, Pensato, Parlato, Parlato d'altri


    Nebbiolina, una nebbiolina che emanava luce propria, sempre la stessa. Nessun suono, nessun luogo specifico, nessun tempo. Ero solo, come sempre, riverso a terra in quello che poteva essere un pavimento. Poi improvvisamente apparve la solita figura con i capelli lunghi.... mi stava chiamando? Si faceva sempre più vicina fino ad inginocchiarsi vicino a me. I lineamenti non definiti non mi permettevano di riconoscerla, ma aveva un certo non so ché di familiare. Poi un grande vortice nero inghiottì tutto ciò che mi circondava.... provai a scappare ma venni risucchiato anch'io. "Aaaaaaaahhhhhhh!!!!" urlai di colpo. Mi svegliai di soprassalto circondato, da piccoli cristalli neri come la notte. Era sempre così ogni volta che avevo quell’incubo. Il sudore si cristallizzava in maniera inconscia e spesso finivo con il bucarmi ripetutamente la pelle ogni mattina. Realizzai però che non mi trovavo a letto. “Giusto... sono in un campo di addestramento in attesa di un avversario” Fissai le piccole gemme nere nel vano tentativo di carpire loro le informazioni che mi mancavano.... perché sempre quel sogno.... ? poteva essere correlato con la mia amnesia....? Erano ormai passati dieci anni dall'incidente e non ero riuscito a fare grandi miglioramenti per recuperare il mio passato. Ogni volta che provavo a concentrarmi ed a focalizzare nella mia mente le poche immagini che mi venivano mostrate nei sogni, mi si scatenavano delle violente emicranie che sono in parte riuscivo a controllare con i farmaci. "Un giorno ricorderò chi sono, ma ora non è il momento" pensai, alzandomi lentamente da sotto l'abete, mentre qualcuno si stava avvicinando.
    Era un ragazzo un poco più alto di me, dal fisico piuttosto asciutto con una massa ribelle di capelli bianchi che gli ricadevano anche un po' sul viso, nascondendo in minima parte due occhi grigi ed un'irregolare cicatrice. Due curiosi tatuaggi rigavano il suo volto partendo dal margine laterale della cavità orbitaria fino a circa metà della lunghezza della guancia, quasi come se fossero state lacrime di sangue. Trovai decisamente bizzarro quel tipo di ornamento. "Chissà cosa lo ha spinto a farseli..." pensai. "Non penso che siano solo a scopo decorativo...". Come me, indossava bende a livello di polsi e caviglie e dei parabraccia che lasciavano però scoperte le mani.
    Mentre si avvicinava avevo notato anche un'altra cosa che non mi piacque molto. Dalla schiena spuntavano ben due impugnature e mi sentii improvvisamente disarmato... Beh, in effetti lo ero! Non che ne avessi in realtà bisogno, visto che, con una particolare tecnica, avrei potuto farmi spuntare anche più di una lama sulle braccio, ma rimanevo comunque deficitario in gittata, appunto la lunghezza massima del mio arto superiore.
    "Ehi, ninja di Oto...sei qui per uno scontro amichevole vero? Sono Supaku Handoru di Suna, se vuoi potrei essere il tuo sfidante di oggi..." mi disse con voce apparentemente calma, ma che nascondeva un qualche tipo di eccitazione febbrile.
    "Buongiorno a te Supaku Handoru. Il mio nome è Kuro... Kuro Keiso. Felice di fare la tua conoscenza" dissi di rimando, allungando la mano per stingere la sua, pestando qualche lacrima di cristallo nero che ancora non si era dispersa. "Ho appena completato un programma di addestramento speciale e mi piacerebbe potermi mettere alla prova con qualcuno. Se non ti dispiace batterti con un Genin alle prime armi mi farebbe molto piacere accogliere il tuo invito" dissi con un sorriso.

    Stato
    ChakraFisicoMentale
    70OttimoRilassato
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai x10Radiolina
    Kunai Tridente x1Fumogeni x5
    Cartabomba x5Filo metallico (10m)
    (arma)(accessorio)
    Abbigliamento
    Coprifronte di Oto
    Avambracci e Guanti Rinforzati
    Gomitiere
    Bende su polsi e caviglie
    Note(appunti importanti)


    Edited by Tullaris - 14/4/2014, 23:32
  5. .
    Ops! scusate ormai l'avevo già scritto :monkey3:

    CITAZIONE (.:Susanoo:. @ 12/4/2014, 18:34) 
    Il problema è che se non specifichi la posizione del corpo, in uno scontro di taijutsu, non puoi schivare. Se non sai dove sono gli arti superiori/inferiori una schivata diventa di difficile attuazione.
    Non ritengo, strettamente parlando, possa diventare problematico lo schivare in quanto tale. La schivata prevede fondamentalmente:
    1) la presa visione del colpo in arrivo;
    2) lo spostamento del corpo dalla parte opposta alla traiettoria (compatibilmente con la differenza di velocità dovuta al grado, la distanza dell'avversario, eventuali malus ai movimenti, ecc...)

    Quindi, no, la mancanza descrittiva della posizione dell'avversario non penalizza la schivata, a mio parere, sebbene, e qui ti darò ragione, ci siano dei "però" (che analizzo successivamente)


    E dici che non è giusto avvantaggiarsi da una cosa simile ma allora vorrebbe dire che meno si descrive non solo più difficile risulta all'avversario schivare ma anche ci si porta sempre in vantaggio. Ovvero se dico di tirare un pugno e basta l'avversario, ad esempio, potrebbe schivare verso destra. Nel post dopo dico che la mia gamba sinistra era già pronta per sferrare un calcio circolare visto che non l'avevo specificato in quello prima.

    Può essere condivisibile in parte ciò che dici. Vero che la mancanza della descrizione potrebbe portare a descrizioni di questo tipo, ma, molto semplicemente, andrebbero evitare, segnando in rosso l'errore a chi lo commette in nome del "è troppo facile/comodo agire in questa maniera" premiando così chi si impegna di più nella descrizione. Parimenti si potrebbe copiare/incollare lo stesso tipo di errore in chi descrive la posizione esatta dell'avversario "è troppo comodo descrivere la posizione dell'avversario".

    Più semplicemente non dovrebbero essere permessi né l'uno né l'altro.


    Per poter effettuare parate/schivate in uno scontro di taijutsu è necessario sapere esattamente com'è posizionato l'avversario ed essendo questo un GDR descrittivo si premia la descrizione, non la sua assenza.

    Concordo pienamente, infatti come specificato sopra sono per premiare sempre la descrizione e punire chi dovesse commettere azioni "di comodo"

    Inoltre perchè una posizione non si potrebbe descrivere e una traiettoria di un attacco si invece? Cioè, il vantaggio è decisamente maggiore nel secondo caso.

    Se uno non descrive la traiettoria del colpo, fondamentale in uno scontro in un GDR descrittivo, non può non pretendere che l'altro non lo faccia a pro suo. La traiettoria degli shuriken, kunai, cartebomba, non fa "muovere l'avversario", non lo "sposta". Lo stesso discorso non potrebbe invece essere fatto nel caso di fendenti di katane e simili. In quel caso però sarebbe sufficiente dire che "aveva calcolato male la distanza e il colpo va a vuoto" senza bisogno di "muovere" nessuno.

    PS: con buon senso intendo, semplicemente, che l'importante è non mettere l'avversario in posizioni ovviamente assurde. Ovvero se tira un pugno destro non si metterà con la spalla sinsitra verso l'avversario e il suo corpo "di lato" rispetto al nemico.

    Condivido pienamente e sono d'accordissimo, ma io sarei dell'idea che non si possa muovere l'avversario, neanche di un capello e nemmeno descrivere come è messo, se non l'ha fatto lui stesso onde evitare che non ci siano in futuro utenti che potrebbero dire "eh, ma a tizio è stato concesso di fare così ed a me hanno segnato errore".

    In conclusione: premiare sempre chi descrive meglio non vuole dire permettere determinate azioni come descrivere la postura dell'avversario, se questo non l'ha fatto, perché come ho evidenziato sopra, mi sembra scorretto. Qualora l'avversario poi faccia, come hai ipotizzato nel tuo precedente post, qualcosa correlato alla lacuna descrittiva dei suoi scritti, sarà premura di chi corregge evidenziare l'errore e di segnarlo come è giusto che sia.
  6. .
    CITAZIONE (.:Susanoo:. @ 12/4/2014, 17:46) 
    Mi premetto solo di specificare una cosa visto che righuarda direttamente il nostro scontro.
    CITAZIONE
    - Se il mio avversario sferra un attacco tipo un pugno posso descrivere dove mette il piede o come si posiziona anche se questi non l'ha descritto nel suo attacco?

    Si può dire, è una tua carenza descrittiva, se non lo descrivi te lo fa il tuo avversario. E' come dire che uno dice "lancio tre shuriken" se non dici come li lanci l'altro è liberissimo di interpretarne la traiettoria altrimenti non potrebbe contrastarli.
    Uguale per un pugno, se non dici come ti posizioni a sferrarlo, nei limiti del buon senso, l'altro può specificare come sei posizionato e non si tratta di muovere un avversario perchè non gli si fanno fare azioni che lui non dice ma si specificano posizioni che lui avrebbe dovuto descrivere.

    Dici bene scrivendo "nei limiti del buon senso". Purtroppo però, a mio personale giudizio, non è un parametro oggettivamente quantificabile. In una ipotetica correzione di uno scontro, piuttosto che di un esame per il passaggio di grado, il poter permettere di far compiere o specificare dei seppur minimi movimenti all'avversario è:
    1) scorretto da un punto di vista del gioco in quanto tale (attaccarsi a queste cose per trarre vantaggi da magari una complessiva buona ruolata mi sembra fuori luogo)
    2) troppo operatore-dipendente (ossia potrebbe non esserci uniformità di giudizio in chi corregge)

    In sintesi: far muovere l'avversario per me non dovrebbe essere possibile nel caso delle "parti del corpo", nemmeno per quello che riguarda la posizione delle stesse. Viceversa per le traiettorie dei colpi, se non vengono descritte dal diretto interessato, allora possono essere specificate dall'avversario.
  7. .
    CODICE
    <b>Suishot&#333; - Lama di Cristallo</b>
    [IMG=Crystal-blade]http://i1084.photobucket.com/albums/j416/Masterzaga/GDR/Crystal-blade.png[/IMG]
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica l'utilizzatore potrà creare una lama di cristallo sul proprio braccio, avente una lunghezza massima di [color=red]quarantacinque[/color] centimetri. L'arma dura fino alla fine dello scontro, a meno che lo Shinobi stesso non decida di dissolverla, oppure se viene distrutta tramite Jutsu. Sarà possibile avere più lame contemporaneamente, pagando il costo di Chakra per ognuna di esse.
    Consumo: 2 (A Lama)


    Richiedo modifica dell'innata nella scheda (link nel coprifronte)

    Grazie a chi passa! XD
  8. .
    Shoutonka - Cristallizzazione
    Cristallizzazione
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Mediante questa tecnica l'utilizzatore potrà cristallizzare al contatto qualunque oggetto o pianta. L'oggetto in questione rimarrà cristallizzato e quindi racchiuso da un cristallo rosa per tre turni oppure finché, ovviamente, il cristallo non viene distrutto. Per fare ciò è necessario mantenere il contatto fisico con l'oggetto per almeno cinque secondi. A livello Genin, il Ninja riuscirà a cristallizzare oggetti non più grandi del palmo di una mano.
    Consumo: 2


    Secondo la tecnica della cristallizzazione di livello Genin (e superiori) posso far assumere al cristallo una forma a mia scelta oppure devo attenermi grossomodo a quella dell'oggetto che sto cristallizzando?
    Per fare un esempio: mi è permesso cristallizzare la punta di un bastone facendogli assumere una forma di una cosa tagliente come una lama oppure la punta di una lancia (delle dimensioni massime consentite dal livello)?
  9. .
    CITAZIONE (Mr.Uchiha @ 3/4/2014, 13:15) 
    Io, così a naso, protendo più per la seconda. Per provare interesse verso una modifica come quella è necessario che almeno un utilizzatore ti tale Innata diventi Chuunin

    Faccia silenzio lei! XD
    Non può pretendere che mi batta al chuunin con un'arma spuntata come quella, non ho alcuna possibilità! Sappia, illustrissimo, che avrà quanto prima notizie dal mio legale che inoltrerà la causa a tutti i tribunali possibili ed immaginabili. Marceremo fino al tribunale dell'Aia, farò richieste all'Onu, chiamerò il telefono azzurro, ma avrò la mia modifica!!! XDXDXD

    Altrimenti verrete lentamente consumati dai sensi di colpa che vi leveranno il sonno notturno al pensiero di un povero genin costretto a combattere con un righello di cristallo contro katane lunghe un metro. Il mio fantasma vi tormenterà!!! Muahahahah!!! :cipo13:

    PS: forse non c'è bisogno di specificarlo, ma è tutto ciò è stato scritto nell'ottica di fare unicamente due risate insieme XD
  10. .
    Votato XD (scheda nel coprifronte)
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    Io vorrei sollevare una gravosa questione che ormai da tempo mi ruba il sonno la notte e, come a me, a molti altri. Fin dalla notte dei tempi si trovano reperti che parlano più o meno diffusamente dell'argomento, ma, ancora oggi, nonostante le prove a favore, la tesi non è stata ancora universalmente riconosciuta ed accettata come tale. Perfino il grande Roberto Giacobbo, giornalista televisivo e conduttore di Voyager, ha intenzione di dedicare una puntata al problema, più sconvolgente del riscaldamento globale e più agghiacciante del fatto che qualcuno pensi che i tacchini siano dei pennuti abili al volo.
    Sto ovviamente parlando del fatto che "chi di dovere" non ha ancora apportato la giusta modifica di una tecnica di fondamentale importanza bellico/tattica, la tecnica definitiva, la leggendaria, praticamente mitologica Lama di Cristallo! Quindi rivolgo loro la solita quotidiana domanda: che si sa nulla del cristallo? XDXDXDXD
  12. .
    Narrato, Pensato, Parlato, Parlato d'altri


    CITAZIONE
    Arena Boschiva
    ArenaBosco
    Questa Arena presenta il tipico paesaggio del Paese del Fuoco. Il microclima è temperato, con temperature miti. Alberi, erba e cespugli crescono rigogliosi ma non ingombranti e al centro è presente un grande spazio aperto su cui i contendenti possono affrontarsi in campo aperto. Vi sono diverse sorgenti d'acqua.
    Arena Neutra, permette l'utilizzo di qualsiasi forma di Jutsu.

    Prima ancora di iniziare il mio percorso come shinobi, ottenni il permesso dalle autorità del mio villaggio ad intraprendere un piccolo viaggio di addestramento all'interno del Paese del Vento, dove avevo sentito vi erano ninja particolarmente dotati. Mi sarebbe piaciuto provare a vedere la differenza che c'era nelle loro abilità di combattimento e quelle dei miei compagni di accademia dove avevamo imparato a ragionare, pensare, agire, nello stesso identico modo, chiaramente con le nostre piccole differenze, ma il background culturale era lo stesso. Mi emozionava pensare a come avrei potuto affrontare un avversario con una preparazione diversa dalla mia, se mi sarei trovato in difficoltà, come avrei potuto cavarmi d'impiccio e così via.
    La tabella di marcia prevedeva un allenamento intensivo per cercare di sviluppare il più possibile l'attività aerobica, la resistenza alla corsa e la mia pessima mira con le armi da lancio. Più di una volta ho rischiato, nel corso dell'accademia, di enucleare qualche occhio di qualche giovane un po' troppo fiduciosi nelle mie abilità balistiche. Quello però che mi stava particolarmente a cuore era prendere più confidenza con la mia abilità innata, di cui per qualche oscuro motivo, non avevo il pieno controllo, probabilmente a causa dei miei incubi ricorrenti. Alla fine del percorso l'idea era quindi quella di testare il frutto del mio lavoro con qualche altro giovane shinobi per mettermi alla prova e vedere dove ancora poteva esserci ulteriore margine di miglioramento, anche se, probabilmente, le mie abilità erano molto molto grezze e prima di risplendere come il mio cristallo tanto tempo sarebbe dovuto ancora passare.
    La sera dell'ultimo giorno del programma ero piuttosto stanco, ma i gentili gestori della locanda nella quale alloggiavo a Suna sapevano bene come rimettere in sesto i ninja esausti. Dopo un'abbondante cena ed un bagno caldo rigenerante mi misi a letto e dormii un sonno profondo, come da tempo non mi capitava, un sonno riposante e per fortuna privo di incubi.
    La mattina dopo, di buon ora, mi diressi senza indugi direttamente ai campi addestramento appena fuori la cinta muraria. Non prestai troppa attenzione in quale infilarmi, tanta era la voglia di combattere "Il primo libero che trovo entro subito". Entrai velocemente nel primo campo alla mia sinistra così tanto che lo stesso guardiano che sonnecchiava su una sedia vicino all'ingresso non credo che mi abbia notato.
    Raggiunsi immediatamente il centro e presi confidenza con il terreno. Una fitta vegetazione di varie specie di conifere circondava un'ampia apertura di circa cinquanta metri di diametro con frapposto ogni tanto qualche piccolo cespuglio o alberello le cui altezze non andavano oltre i due metri. Un poco defilato rispetto al centro si trovava un piccolo laghetto di circa una decina di metri di diametro da cui si sentiva distintamente il gracidare di una rana. "Perfetto"
    Visto che era molto presto decisi di aspettare il mio avversario all'ombra di un piccolo abete che cresceva isolato al centro dell'arena, in un punto dove comunque ero ben visibile a chiunque avesse deciso di affacciarsi all'interno. Il sole, il cielo sgombro da qualsiasi nube, il lieve canto degli uccelli in sottofondo erano il massimo per rilassarsi e la posizione anche fin troppo comoda. Gli occhi improvvisamente pesanti si chiusero quasi da soli e mi addormentai.

    Stato
    ChakraFisicoMentale
    70OttimoRilassato
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai x10Radiolina
    Kunai Tridente x1Fumogeni x5
    Cartabomba x5Filo metallico (10m)
    (arma)(accessorio)
    Abbigliamento
    Coprifronte di Oto
    Avambracci e Guanti Rinforzati
    Gomitiere
    Bende su polsi e caviglie
    Note(appunti importanti)


    Edited by Tullaris - 13/4/2014, 18:20
  13. .
    Narrato, Pensato, Parlato, Parlato d'altri


    Dopo essere passato dell'armeria per prendere il necessario, decisi di non perdere altro tempo e di recarmi direttamente agli uffici centrali per dare la mia disponibilità ad eseguire le prime missioni.
    Era una mattinata tranquilla di metà marzo e nonostante il sole fosse alto nel cielo lievemente velato da basse nubi, la temperatura era ancora piuttosto freddina. Un brivido mi corse lungo la schiena “Forse troppo freddina”. Mi ero appena rimesso da un brutta influenza e i vestiti che avevo deciso di mettermi quel giorno erano evidentemente troppo leggeri “La prossima volta, magari, mi prendo una sciarpa”
    Decisi di allungare il passo in considerazione del fatto il tempo sembrava oscurarsi ed il mio naso avesse deciso di congestionarsi una seconda volta costringendomi a respirare dalla bocca. Sentii un tuono in lontananza e pregai in silenzio che le condizioni atmosferiche reggessero quel tanto che bastava a permettermi di andare e tornare senza bagnarmi e rischiare un più che probabile ricaduta.
    Arrivai agli uffici completamente zuppo. “Etciuuuù!” lo starnuto riecheggiò nell’ampio ingresso e tutti i presenti si voltarono verso di me. Sarei voluto sparire all’istante e mai più mettere piede lì dentro. Invece mi feci coraggio e proseguii oltre gli sguardi misti fra risatine e prese in giro. Mi inoltrai in un lungo corridoio dove in fondo presi una rampa di scale per raggiungere il primo piano. La stanza degli uffici dei novelli shinobi era la prima sulla sinistra.
    “Buongiorno” esordii “sono da poco diventato genin e sono pronto a mettermi al servizio del villaggio”

    Richiedo missione livello D
  14. .
    Votato XD
  15. .
    Narrato, Pensato, Parlato, Parlato d'altri

    Il momento era giunto...
    Dopo forse troppo tempo mi decisi, finalmente, a fare un salto in armeria, spinto forse più dai miei amici che non da volontà propria, ma ormai ero l'ultimo del mio gruppo che non aveva ancora intrapreso la via del ninja, una volta finita l'accademia e promosso a Genin. Non che non mi interessasse, ma non era mia intenzione dedicare troppo tempo alle missioni del mio villaggio. Ero invece molto più interessato a far luce sul mio passato, cosa fosse successo e perché mi trovassi proprio lì. Dopotutto senza un buon equipaggiamento e delle risorse appropriate non sarei andato molto lontano così, una fredda mattina di primavera, di buon ora, mi recai all'emporio di armi del Villaggio del Suono per fare i primi acquisti. Il negozio era più o meno come me l'ero immaginato visto da fuori: un ambiente rettangolare con ampie vetrate che si affacciavano su una delle vie più trafficate del villaggio con armi di ogni tipo e di ogni dimensione erano accuratamente disposte ai lati di una rastrelliera proprio nel mezzo della stanza, mentre ai lati erano esposti in degli scaffali armi da lancio di piccola taglia ed altri oggetti monouso. Dietro al bancone, invece, trovavano alloggiamento le merci più pregiate, dalle cartebomba a delle fiale di un colorito poco raccomandabile "Veleno?"
    Il gestore dell'emporio aveva un non so ché di familiare sebbene quella fosse la prima volta che ci mettessi piede dentro. Era piuttosto alto e robusto, decisamente un armadio, di carnagione olivastra, con la testa e la mascella squadrate, i lineamenti del viso marcati e calvo come un uovo. Sebbene avesse l'aspetto di un gigante mi trasmetteva un certo senso di quiete.
    "Buongiorno, vorrei acquistare questa lista di oggetti" dissi allungandogli una nota scritta. "Dovrebbero essere 420 ryo in tutto, giusto?"

    Grazie a chi passa XD (Mr.U.) ^^


    CODICE
    <b>Radiolina</b>
    [IMG=Radiolina-1]http://i736.photobucket.com/albums/xx3/lucarusso/Bijuu/Armeria/Radiolina-1.jpg[/IMG]
    Una radiolina con una singola cuffietta per l'orecchio sinistro. E' fornito anche un cinturino d'applicare sul collo in modo da tenere il fermo il filo.
    La Radiolina copre al massimo una distanza di cinque chilometri quadrati, poi s'interrompe il segnale con il partner.
    50 Ryo

    <b>Kunai (Pacco da 10)</b>
    [IMG=2mhyo7a]http://i1084.photobucket.com/albums/j416/Masterzaga/GDR/2mhyo7a.png[/IMG]
    Piccoli pugnali con, al termine del manico, un anello usato principalmente per appenderlo al dito. Sono armi base che possono essere usate come armi da lancio o da corpo a corpo.
    50 Ryo

    <b>Cartabomba (Pacco da 5)</b>
    [IMG=Cartabomba]http://i1212.photobucket.com/albums/cc448/Rinne87/Cartabomba.jpg[/IMG]
    Quest'arma potrebbe apparire come un semplice foglietto di carta dalla lunghezza di 15cm e la larghezza di 6cm agli occhi di una persona inesperta invece, tramite le formule poste sul pezzo di carta, il creatore dell'arma riesce a infondere il suo chakra nel pezzo di carta. Questo viene rilasciato dall'utilizzatore della cartabomba semplicemente manipolando il chakra del sigillo. Proprio perchè serve una conoscenza base del chakra non è un'arma che potrebbe usare una persona che non conosce tale arte ma, al tempo stesso, pure col controllo del chakra di un apprendista è possibile utiizzare una cartabomba. La sua detonazone causa una forte esplosione dal raggio di un metro, che può provocare gravissimi danni se a contatto, più altri quattro metri di onda d'urto che difficilmente causa danno se non tramite dei detriti che vengono scagliati dall'esplosione o lievi bruciature se nel primo metro dell'onda d'urto. E' possibile far detonare l'arma sia istantaneamente sia a un tempo presatbilito non superiore ai 30minuti. Sul retro dell'arma è presente un leggero strato di colla che può servire per appiccicare l'arma a un muro o per arrotolarla sul manico di un kunai senza che scivoli via. Se la cartabomba esplode a contatto con un'arma questa verrà deformata fino a renderla inutilizzabile anche se difficilmente arriverà a spezzarsi. Se spezzata o bruciata l'arma sarà inutilizzabile mentre, se bagnata, si potrà far detonare a meno che la carta non si strappi o il contatto con l'acqua sia troppo prolungato, cosa che fa cancellare il sigillo e disperdre il chakra nell'ambiente senza alcuna esplosione.
    Infine è possibile impadronirsi di una cartabomba avversaria se si riesce a toccarla e a mantenere il contatto per più di cinque secondi infondendo un'esigua quantità di chakra al suo interno.
    100 Ryo

    <b>Bende</b>
    [IMG=Bende-1]http://i736.photobucket.com/albums/xx3/lucarusso/Bijuu/Armeria/Bende-1.png[/IMG]
    Delle semplici bende, normalmente usate per irrigidire polsi e caviglie per salvaguardarli da eventuali lesioni o fratture. Nel mondo degli Shinobi è però anche comune utilizzarli per nascondere eventuali armi o simile.
    Una confezione di Bende, circa cinque o sei metri di materiale, risulta essere sufficiente per fasciarsi ambedue i polsi e caviglie.
    10 Ryo

    <b>Avambraccio e Guanti Rinforzati</b>
    [IMG=GuantoEsteso-1]http://i736.photobucket.com/albums/xx3/lucarusso/Bijuu/Armeria/GuantoEsteso-1.png[/IMG]
    Questa coppia è composta sia da una protezione in placche metalliche per gli avambracci che per le mani, la prima citata non acquistabile singolarmente, almeno non del medesimo modello. Consentono di non riportare danni da armi da lancio nelle parti interessate. Possono resistere anche fino a due urti causati da armi minori, poi sono da buttare.
    120 Ryo

    <b>Gomitiere</b>
    [IMG=Gomitiera]http://i736.photobucket.com/albums/xx3/lucarusso/Bijuu/Armeria/Gomitiera.png[/IMG]
    Queste gomitiere sono in un cuoio molto flessibile e resistente che permette di sferrare e bloccare colpi di taijutsu (non derivanti da jutsu) senza risentirne minimamente (e di mezzo grado inferiore nel caso si usi un jutsu). Inoltre presentano delle borchie che possono aumentare il danno rispetto a una semplice gomitata.
    10 Ryo

    <b>Kunai Tridente</b>
    [IMG]http://i736.photobucket.com/albums/xx3/lucarusso/Bijuu/Armeria/KunaiTridenteScatolada10.jpg[/IMG]
    Questo particolare Kunai è stato forgiato a forma di tridente e con un particolare metallo che permette l'emissione di Chakra al suo interno. Sono abbastanza pesanti e dunque non comodissimi in combattimento nonostante siano quasi indistruttibili.
    30 ryo

    <b>Fumogeni (Pacco da 5)</b>
    [IMG]http://i1212.photobucket.com/albums/cc448/Rinne87/fumogeno.jpg[/IMG]
    Quando viene schiacciato il perno di questa granata fuoriesce un piccolo proiettile che al minimo urto esplode creando una vasta cortina fumogena che interessa un aria di 10x10 metri. Questa si diraderà dopo due turni (eccetto condizioni speciali, come forti raffiche di vento) e sarà utile per muoversi in incognita.
    50 ryo
105 replies since 1/6/2011
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