Tenuta Mitarashi

Casa Kaori Mitarashi

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    La conversazione con la bella Kaori continuava allegramente, accompagnata da una serie sempre più lunga di bicchieri di saké. Il liquore servitomi era davvero buono e un bicchiere tirava l'altro, anche se per ora non c'erano effetti rilevanti sulle mie azioni o sulle mie parole. A regger l'alcool senza dubbio lo reggevo, ma non sapevo ancora quanto sarei durato continuando di questo passo. Comunque la chiacchierata proseguiva, e dopo un soliloquio della kunoichi di Kiri sul saké che aveva servito, di cui io capì o ascoltai poco o niente, dissi semplicemente che ero onorato di poter assaggiare tale prelibatezza, ricevendo quindi la risposta dalla kunoichi, che rispose a tono:
    "Beh, io sono onorata che tu abbia speso il tuo tempo per fare visita ad una misera kunoichi come me..."
    Disse Kaori ammiccando, io sorrisi di rimando, cercando una risposta decente per quella situazione. Un complimento, dovevo trovare un dannato complimento. Ci misi qualche istante, e con il solito tono che accennava giusto un po' di calore, dissi:
    Ma sono sicuro che sia ben speso in tua compagnia il mio tempo...
    Si, poteva andare. Comunque si cambiò quindi argomento, la kunoichi mi chiese chi conoscessi di Kiri visto che le avevo detto che per incontrare qualcuno che ero venuto a Kiri le altre volte, e io gli dissi nome e cognome di Kyoshiro Tsuuya, ma solo il nome di Travis, il cui cognome era irraggiungibile dalla mia memoria. Sperai tanto non li conoscesse, così da non dover portare il discorso su di loro, visto che non era uno dei miei argomenti preferiti. E per il cinquanta per cento sperai in bene, infatti la kunoichi disse:
    "Fuuma...era forse lui? tipo oscuro pieno di piercing e pieno di sè?"
    Bang, preso in pieno, cinquanta punti alla kunoichi dagli occhi color smeraldo.
    Bingo.
    Bevvi un altro bicchiere si saké mentre la mia compagna faceva lo stesso, per poi continuare:
    "L'ho incontrato una volta in arena...è davvero un tipo pericoloso...l'altro nome che hai detto mi pare di averlo già sentito in giro, ma non lo conosco di persona...beh, anche se son poche conosci più persone tu di Kiri di quante ne conosca io di Oto visto che sei il primo shinobi di quelle terre che io abbia mai incontrato...ritieniti fortunato, sono in pochi a poter dire di aver fatto qualcosa per la prima volta con me..."
    Mi fa piacere sentirlo, anche se preferirei aver fatto qualcosa meglio.
    Fu più forte di me dire quella frase, e lo feci con sempre lo stesso tono quasi atono o annoiato che mi contraddistingueva. Sarà l'alcool, anche se personalmente non credo. Comunque ebbi qualcosa da dire, tornando sull'argomento "occhistrani".
    Quindi hai conosciuto il buon vecchio "occhistrani"? E come ti è parso, oltre che "pericoloso"?
    Diciamo che avevo inquadrato la figura di Travis Fuuma come persona, ma volevo sapere sempre cosa ne pensavano le altre persone che non fossero legate a lui per vie, diciamo, pennute.
     
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    "Ma sono sicuro che sia ben speso in tua compagnia il mio tempo..."
    Il complimento dell'otiano fece leggermente arrossire la ragazza che se ne accorse e non si riuscì a spiegare il fenomeno, era piuttosto abituata a ricevere complimenti e di solito non le capitavano cose del genere, ma guardando il livello della bottiglia di sakè decise di aver trovato la soluzione all'enigma, probabilmente era quello il motivo per cui non riusciva a controllare bene le reazioni neurovegetative del suo organismo
    "Mi fa piacere sentirlo, anche se preferirei aver fatto qualcosa meglio...Quindi hai conosciuto il buon vecchio "occhistrani"? E come ti è parso, oltre che "pericoloso"?"
    All'udire quelle parole la ragazza si ritrovò a ridere divertita, più per la prima parte che per la seconda
    "Beh, ma in quel caso...per essere il primo ti assicuro che saresti dovuto arrivare un bel po'di anni fa..."
    Detto questo ammiccò in direzione del ragazzo di Oto e bevve un nuovo bicchiere di sakè
    "già l'ho conosciuto Fuuma...in realtà ci siamo solo scontrati in arena una volta...vuoi sapere come mi è parso? sinceramente? Borioso e pieno di sè...è molto in gamba e pieno di risorse, ma purtroppo per lui è pervaso da un senso di superiorità che lo porta ad agire incautamente...crede di essere infallibile...ma non lo è...se fosse stato un po'più accorto durante il nostro scontro probabilmente sarebbe stato lui quello ad andarsene sulle sue gambe...non che sia stato facile confrontarsi con lui...ero messa piuttosto male, ma non quanto lui...sottovalutarmi solo perchè ero di rango inferiore rispetto a lui non è stata per niente una bella mossa, così come credere che le sue difese fossero impenetrabili..."

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    "Beh, ma in quel caso...per essere il primo ti assicuro che saresti dovuto arrivare un bel po'di anni fa..."
    "Ma non mi dire, non l'avrei mai messo in dubbio" era questo quello che avrei voluto dire, ma evitai perché poteva sembrare parecchio offensivo. A questo punto le potevo sbandiera in faccia quello che era, se proprio avessi voluto farmi una nemica. Ma non era questa la mia intenzione e neanche quel che pensavo veramente così risposi all'ammiccamento con un semplice sorriso di complicità. A quel punto la ragazza rispose alla mia domanda su "occhistrani" descrivendomelo come una persona boriosa e piena di se che anche se ha molte risorse viene condizionato dal proprio senso di superiorità che lo porta, come nello scontro della ragazza, a sottovalutare gli altri e agire incautamente, finendo sconfitto a causa di qualche errore. Mentre parlava non potei fare a meno di bermi un altro paio di di bicchieri di buon Sakè.
    sottovalutarmi solo perchè ero di rango inferiore rispetto a lui non è stata per niente una bella mossa, così come credere che le sue difese fossero impenetrabili..."
    Interessante... allora è tale e quale anche mentre combatte... Io non l'ho ancora affrontato, e penso non avrò mai voglia di farlo.
    "Come del resto non avrò mai voglia di affrontare qualcuno, soprattutto se si chiama Kaori Mitarashi" avrei voluto anche stavolta aggiungere, ma evitai nuovamente. Non era affatto nelle mie intenzioni affrontarla o dargli solo l'idea di uno scontro in arena. Ero sicuro che non ne sarei uscito intero oltre a non averne assolutamente voglia. Mi bevvi un altro bicchiere di Sakè dopo aver parlato.
    Quindi Kyoshiro non lo conosci? Peccato, è un tipo piuttosto interessante anche lui, anche se come con occhistrani non posso dire di trovarmici davvero bene.
    A quel punto, sorseggiando un bicchiere di saké, portai lo sguardo alla finestra della stanza, e notai come fosse calata la notte. Ero arrivato il pomeriggio, ed il tempo era volato, quindi in effetti non era strano che fosse ormai buio. Tornare a casa a quell'ora e con tutto il liquore che avevo bevuto era assolutamente fuori discussione. Mi venne un'idea e la esposi con tono calmo alla padrona di casa.
    Wow, si è già fatto già buio.. Ehi, Kaori, che ne pensi se passo la notte qui da te? Mi scoccio di cercare una locanda per Kirie penso che qui ci sia una stanza per un'ospite...
    Lo so cosa state pensando riguardo questa situazione, beh, devo ammettere che ci stavo pensando anche io.
     
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    "Interessante... allora è tale e quale anche mentre combatte... Io non l'ho ancora affrontato, e penso non avrò mai voglia di farlo...Quindi Kyoshiro non lo conosci? Peccato, è un tipo piuttosto interessante anche lui, anche se come con occhistrani non posso dire di trovarmici davvero bene."
    Nuovamente il ricordo della kunoichi andò all'incontro con Travis, i suoi occhi esprimevano un misto di rabbia ed odio e ancora non era riuscita ad inquadrarlo molto bene
    "Sinceramente lo trovo poco rassicurante...non so c'è qualcosa di strano in lui...come vi siete conosciuti? avete svolto una missione assieme?"
    Così fra chiacchiere e sakè il pomeriggio era passato piuttosto velocemente e svuotato l'ennesimo bicchierino la ragazza si accorse che la bottiglia era quasi vuota e che il cielo all'esterno era ormai scuro, di quello si accorse anche il suo ospite che subito lo fece notare
    "Wow, si è già fatto già buio.. Ehi, Kaori, che ne pensi se passo la notte qui da te? Mi scoccio di cercare una locanda per Kirie penso che qui ci sia una stanza per un'ospite..."
    Per un attimo la ragazza osservò lo shinobi di Oto sorridendo e fissandolo negli occhi, dopo qualche istante di silenzio si scostò la frangia dagli occhi e diede all'altro la propria risposta
    "Sei intraprendente Agony Twin...sì, c'è una camera per gli ospiti...però ti avviso sono troppo ubriaca per preparare cena...e domattina devo assolutamente riprendere i miei allenamenti quindi svegliati pure quando vuoi, io probabilmente sarò da qualche parte ad allenarmi...se vuoi far colazione in cucina trovi tutto il necessario, non farti problemi e quando sei pronto basta che ti chiudi il portone d'ingresso alle spalle..."

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    "Sei intraprendente Agony Twin...sì, c'è una camera per gli ospiti...però ti avviso sono troppo ubriaca per preparare cena...e domattina devo assolutamente riprendere i miei allenamenti quindi svegliati pure quando vuoi, io probabilmente sarò da qualche parte ad allenarmi...se vuoi far colazione in cucina trovi tutto il necessario, non farti problemi e quando sei pronto basta che ti chiudi il portone d'ingresso alle spalle..."
    Mi chiedo se sia ubriaca abbastanza anche per qualcos'altro...
    Pensai maliziosamente mentre la ragazza parlava. Però, quella sera non avevo intenzione di chiedere qualcosa del genere alal kunoichi di Kiri, quindi semplicemente dissi alla ragazza di aver recepito tutto, e che avrei agito come aveva detto:
    Capito, allora per stasera starò in quella camera degli ospiti e domani parto.
    La serata quindi continuò in chiacchiere e in bicchierini di Saké, finché non fu il momento di andare a letto. Piuttosto tardi.
    Penso sia il momento di andare a letto. Notte Kaori, domani penso passerò a salutarti appena prima di andarmene. Dove è questa camera degli ospiti quindi?
    Ricevuta la risposta, mi sarei diretto verso la stanza indicatomi a passo lento e annoiato. Non era stata davvero una brutta idea quella di fare una visita a Kaori, era stato davvero una discussione interessante. E sapere che Travis aveva ricevuto una batosta non mi aveva fatto che piacere.Comunque passai quindi la notte nella stanza degli ospiti. Mi svegliai il mattino presto , verso le 6, e decisi di rifiutare la colazione offertami la sera prima, per partire subito e tornare al più presto a casa. Però prima, come promesso, cercai Kaori per salutarla.
    Me ne vado, alla prossima, Kaori, è stato un piacere. Spero di ricambiare l'ospitalità se mai passerai per Oto.
    Il tutto detto col solito tono privo di molto calore. Quindi me ne tornai infine a casa.
     
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    "Penso sia il momento di andare a letto. Notte Kaori, domani penso passerò a salutarti appena prima di andarmene. Dove è questa camera degli ospiti quindi?"
    Facendo segno di seguirlo la ragazza precedette Agony nella tenuta guidandolo verso quella che sarebbe stata la sua camera per quella notte, congedandosi da lui con un inchino la ragazza tornò alla propria camera e lasciandosi cadere sul letto si ritrovò praticamente a svenire per svegliarsi solamente la mattina dopo con un leggero mal di testa che scomparve quando il getto d'acqua fredda della doccia la fece riprendere completamente dai postumi della sbornia, vestitasi prese subito la strada per la palestra e cominciò ad allenarsi duramente, aveva un traguardo da raggiungere e non si sarebbe fermata davanti a nulla
    "Me ne vado, alla prossima, Kaori, è stato un piacere. Spero di ricambiare l'ospitalità se mai passerai per Oto."
    "Oh, puoi stare certo che non mancherò di sfruttare questa opportunità..."
    Agony era giunto a salutarla e subito dopo aveva preso la strada per Oto, Kaori una volta salutatolo ricominciò ad allenarsi sferrando potenti calci ad un manichino di legno, continuò finchè il manichino non si spezzò in due, dopo di che passò al manichino successivo continuando colpendo con foga sempre maggiore

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    Vuoi morire accanto a lei, o preferisci scappare e darmi un po' di divertimento?
    A quella domanda, rimasi interdetto come non ero mai stato nella mia vita. Tutto quello che stava succedendo aveva un senso a me sconosciuto. Io e Kaori avevamo lanciato il nostro colpo più potente con lo scopo di mettere in difficoltà la donna, e quel colpo l'aveva presa in pieno, dando però un effetto tutt'altro che sperato: la donna ad urlare non fu la rossa, ma la mia compagna di missione. Mi voltai verso di lei, e la vidi a terra, coperta da tagli e bruciature che sospettai essere ciò che doveva risultare dal nostro colpo combinato, in agonia. Invece la rossa, quando tornò visibile, si mostrò con gli stessi danni della Kiriana, ma non a terra come quest'ultima. Era in ginocchio, e sembrava tutt'altro che in preda al dolore. Non lo riuscii a capire con sicurezza, ma quel che traspariva dal suo volto mi sembrò tanto essere piacere. Tutto l'accaduto, insieme alla frase della donna, mi lasciarono senza parole.
    Ed ora...?
    Mi chiesi, quando ad un tratto un grosso jutsu impattò tre me, Kaori e la rossa, togliendo quest'ultima dalla mia vista. Guardai in alto, e vidi giungere alcuni shinobi dal cielo, scesi probabilmente da qualche kuchiyose, con l'intenzione di fermare la rossa. Due di loro atterrarono vicino a me e alla Kiriana, soccorrendo quest'ultima.
    Qui ci pensiamo noi, e non preoccuparti per la tua compagna, a lei me ne occupo io. Ora va a dare man forte a tutti gli altri!
    Recepii tutti gli ordini, feci un respiro profondo, e dicendo: Si signore, e grazie. lasciai quella piazza per continuare a combattere.
    Dannazione. Kaori, mi dispiace...

    Ed ora ero lì, nuovamente di fronte alla porta della tenuta Mitarashi, per vedere anche stavolta Kaori. Dopo la guerra, durante la riabilitazione, mi tornava sempre l'immagine della donna coperta di tagli e bruciature, e la cosa non mi piaceva proprio. Sentivo uno strano senso di colpa, che non avevo mai provato davvero. Quindi quel giorno mi ero alzato con l'intento di andare a Kiri. Era una bella giornata di sole, quindi non ebbi troppi problemi nello giungere nel Paese della nebbia. Giusto un paio di giorni, e arrivai alla tenuta della Kiriana. A quel punto, con un respiro profondo, bussai alla porta, sperando che ad aprire la porta fosse Kaori.
    Non ho proprio voglia di dover fare una qualsivoglia impressione ad un qualsiasi parente della tipa, sono sicuro non andrebbe così bene.
     
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    Le cose erano degenerate, il suo corpo era stato straziato ed ora chiusa in casa e col corpo quasi interamente coperto si godeva il fresco della sua camera da letto, la casa era vuota e lei era in uno stato limite fra sonno e veglia, aveva passato parecchio tempo in ospedale e solo da pochi giorni era tornata
    "Domani..."
    Non aveva mai amato le ferie, ma dopo quegli avvenimenti era stata ben lieta di essere esonerata da ogni servizio per un po'di tempo, il giorno seguente avrebbe però dovuto cominciare col nuovo incarico di guardia delle mura che la Mizukage aveva generosamente deciso di affidarle, forse per ringraziarla della partecipazione a quell'azione che aveva fermato la guerra di un matto, ma che Kiri non aveva ufficialmente appoggiato
    "Chissà se anche gli altri di Kiri hanno ricevuto regali simili..."
    Mentre era persa in quelle riflessioni sentì bussare al portone e con uno sbuffo svogliato si alzò dal letto portandosi come uno zombie al piano inferiore, i piedi quasi strisciavano per terra ed aperta la porta si ritrovò a vedere quel che quasi le parve come un fantasma
    "Oh...sei tu..."
    Per un istante la ragazza osservò l'intero corpo dell'amico, quello davanti a lei era proprio Agony ed a primo acchito non portava alcunissimo segno della battaglia passata, lei al contrario era coperta di bende ed anche parte del viso non era visibile
    "Agony"
    Nel dire quell'ultima parola un sorriso si dipinse sul suo volto ed una lacrima scese dall'occhio non coperto, lasciandosi andare in avanti sollevò le braccia nel tentativo di abbracciare vigorosamente lo shinobi di Oto, per qualche istante cercò di mantenere quella posizione con il volto poggiato sulla spalla del ragazzo per poi dargli un bacio sulla guancia
    "Stai bene e non ti sei fatto niente...e ti sei ricordato di me..."
    Agony era un ragazzo strano e spesso apatico, ormai aveva imparato a conoscerlo e sapeva benissimo con quanta noncuranza affrontasse il mondo, se aveva preso la briga di partire dal paese del suono per arrivare fino a lì e lei di certo non sottovalutava l'importanza di quel gesto e quel che poteva rappresentare
    "Sono veramente felice di vederti..."



    Stato

    Chakra

    Fisico

    Mentale

    150

    Cicatrici(fastidio e dolore moderato)

    Ottimo

    Borsa

    Armi da Lancio

    Accessori

    Kunai(x10)

    Specchio

    Pupazzi esplosivi(x5)

    Occhio Cibernetico

    Bomba carta(x2)

    Radiolina

    Palla bomba(x5)

    Olio infiammabile

    Indossato

    Slot

    Oggetto

    Descrizione

    Arma Impugnata

    -

    -

    Custodia

    Tirapugni con lama(x2)

    Fianco destro e sinistro

    Tasca Supplementare

    Bombe Fumogene(x3)

    Coscia destra

    Armi Indossabili

    Lame Retrattili

    Retratte

    Fodero

    La quarta (Kaito)

    Fianco sinistro

    Fodero

    Scimitarra

    Dietro la schiena, in orizzontale appena sopra al rotolo

    Fascia

    Spada Larga

    Dietro la schiena, quasi verticale con una lieve inclinazione verso la spalla destra

    Rotolo

    Dako

    Appoggiato sul fondoschiena

    Altro

    Coprinaso

    Arrotolato attorno al collo

    Altro

    Avambraccio e guanti rinforzati

    Indossati

    Altro

    Fermacapelli appuntito

    Indossato

    Altro

    Scarpe con lama

    Indossate

    Zaino

    Armi Minori

    Descrizione

    Kusari-Fundo

    Arrotolato

    -

    -

    -

    -

    Gilet Kiri

    Armi da Lancio

    Bomba carta(x2)

    Accessori

    Torcia Elettrica

    Accendino


    NotePesi Indossati
     
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    Dopo aver bussato, passarono alcuni istanti prima che la porta venisse aperta, e in quegli istanti mi tornò a mente tutto quello che era successo nello scontro con la rossa, facendomi provare uno strano peso in corpo, un peso mai dovuto reggere precedentemente. Era strano, e non mi piaceva affatto.
    Che sia stata la guerra? Dicono che sia in grado di cambiare le persone...
    Feci un respiro profondo quando sentii dei passi avvicinarsi alla porta. C'erano poche persone intorno a me, e quindi potetti sentirli chiaramente. Quindi, pochi istanti dopo, la porta si aprì, mostrandomi la kunoichi di Kiri che ero venuto a trovare. Però quella che mi trovavo davanti, era una Kaori coperta di bende quasi interamente da capo a piedi. Non fu una delle più belle immagini per il mio umore, già da un po' di tempo vacillante, e soprattutto per il peso di cui ho parlato precedentemente, che si aggravò ulteriormente. Ma, seppur turbato da tutto questo, il mio volto mantenne la solita mancanza di espressione, anche se con una certa difficoltà.
    "Oh...sei tu..."
    Queste furono le prime parole che pronunciò la kiriana vendendomi, ed io in tutta risposta, stetti in silenzio. Anzi, rimasi interdetto, non sapevo che dire, non sapevo neanche come salutare la ragazza.
    "Agony."
    A quella parola, una lacrima scese dall'unico occhio visibile della ragazza, e anche questa immagine incrinò la statua apatica che avevo creato per me stesso. La ragazza a quel punto, con non poche difficoltà a causa delle sue condizioni, mi tentò di abbracciare, ed io feci un passo in avanti verso di lei, lasciandomi stringere, e stringendola a mia volta. Le accarezzai quindi la testa che aveva poggiato sulla mia spalla.
    Kaori...
    La mia mente, per quanto fosse allenata a sapere cosa fare e cosa dire in qualsiasi situazione, non era stata in grado di cacciare nient'altro che quella unica parola. Oltretutto nella voce che usai per dirla, se si fosse stati particolarmente attenti, si sarebbe potuto notare, per la prima volta dopo tanto tempo, un tono diverso dal solito annoiato/apatico. L'abbracciò non durò a lungo, e terminò con un bacio datomi sulla guancia dalla kunoichi, bacio accompagnato dalle sue parole:
    "Stai bene e non ti sei fatto niente...e ti sei ricordato di me..."
    Ascoltando quelle parole, tentai di accarezzarle il volto dolcemente, per poi risponderle senza pensare troppo a ciò che stavo dicendo:
    Beh, ho cercato di evitare guai ma... Mi presi un istante. Ma come potrei mai dimenticarmi di te...?
    Via via che le parole di quella frase scorrevano, la voce assunse sempre di più quel che poteva definirsi un "tono", anche se comunque era ancora lontana dall'esserlo.
    "Sono veramente felice di vederti..."
    Anche stavolta la risposta non si fece attendere, soprattutto perché erano parole che da tempo sapevo già di dover dire:
    Anche io sono davvero felice di vederti... Anche se in questo stato... Mi dispiace, Kaori, mi dispiace davvero tanto...
    Lo sguardo, da sempre spento, divenne leggermente triste, e mentre parlavo lo puntavo verso il basso quasi involontariamente. Ero davvero dispiaciuto per l'accaduto. Dopotutto era anche colpa mia se le era capitato tutto questo.
    Se solo avessi agito meglio...
     
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    "Kaori..."
    L'unica parola era uscita dalla bocca dello shinobi di Konoha con un tono che la kunoichi mai si sarebbe aspettata, al contrario del solito incedere annoiato ed inespressivo sembrava quasi trasparire un qualche sentimento dalla voce del ragazzo e quella fu la cosa che più colpì Kaori la quale in tanto tempo non lo aveva mai sentito abbandonare la sua classica inespressione, nemmeno quando era a rischio la sua vita
    "Beh, ho cercato di evitare guai ma...Ma come potrei mai dimenticarmi di te...?"
    Una mano del ragazzo si mosse lentamente verso il suo viso e lei lasciò che esprimesse le sue emozioni con una leggera carezza, i polpastrelli del giovane erano più morbidi di quanto si sarebbe aspettata e non lasciavano intendere la forza che quelle mani lei sapeva erano in grado di sprigionare
    "Anche io sono davvero felice di vederti... Anche se in questo stato... Mi dispiace, Kaori, mi dispiace davvero tanto..."
    Ormai il ragazzo sembrava star veramente esprimendo un'emozione e dolcemente la ragazza gli si avvicinò per dargli un bacio sulla fronte, il gesto di Agony e quel che stava provando erano forse uno dei regali più belli che le avessero mai fatto
    "Stupido...non è colpa tua...era un inferno...e mi sono fatta trascinare dalla passione...se avessi riflettuto di più, ponderato meglio...non sarei in questo stato...non puoi certo assumerti le mie colpe...i medici hanno detto che dovrei tornare come nuova...più o meno..."
    Per un istante la ragazza rimase in silenzio fissando l'altro negli occhi per poi rivolgergli un sincero sorriso facendogli segno con la mano di entrare in casa
    "Forza accomodati...ci sono tante cose di cui parlare, sarebbe alquanto scomodo farlo qui sulla porta..."
    Così dicendo aspettò che quello che ormai poteva considerare come l'essere umano più vicino ad un amico che avesse entrasse in casa per poi guidarlo verso il salotto e fargli segno di sedersi sul divano
    "Vuoi qualcosa da bere? qualcosa da mangiare?"


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    Fisico

    Mentale

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    Cicatrici(fastidio e dolore moderato)

    Ottimo

    Borsa

    Armi da Lancio

    Accessori

    Kunai(x10)

    Specchio

    Pupazzi esplosivi(x5)

    Occhio Cibernetico

    Bomba carta(x2)

    Radiolina

    Palla bomba(x5)

    Olio infiammabile

    Indossato

    Slot

    Oggetto

    Descrizione

    Arma Impugnata

    -

    -

    Custodia

    Tirapugni con lama(x2)

    Fianco destro e sinistro

    Tasca Supplementare

    Bombe Fumogene(x3)

    Coscia destra

    Armi Indossabili

    Lame Retrattili

    Retratte

    Fodero

    La quarta (Kaito)

    Fianco sinistro

    Fodero

    Scimitarra

    Dietro la schiena, in orizzontale appena sopra al rotolo

    Fascia

    Spada Larga

    Dietro la schiena, quasi verticale con una lieve inclinazione verso la spalla destra

    Rotolo

    Dako

    Appoggiato sul fondoschiena

    Altro

    Coprinaso

    Arrotolato attorno al collo

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    Indossati

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    Fermacapelli appuntito

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    Scarpe con lama

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    Zaino

    Armi Minori

    Descrizione

    Kusari-Fundo

    Arrotolato

    -

    -

    -

    -

    Gilet Kiri

    Armi da Lancio

    Bomba carta(x2)

    Accessori

    Torcia Elettrica

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    "Stupido...non è colpa tua...era un inferno...e mi sono fatta trascinare dalla passione...se avessi riflettuto di più, ponderato meglio...non sarei in questo stato...non puoi certo assumerti le mie colpe...i medici hanno detto che dovrei tornare come nuova...più o meno..."
    Era ovvio che Kaori mi avrebbe discolpato da tutto e avrebbe fatto ricadere la colpa su se stessa, ma non credevo affatto che non ci entrassi in quello che le era accaduto durante la guerra, e sentirla prendersi tutta la colpa, insieme a quel "più o meno" finale non mi aiutarono. Cercai qualcosa da dire per rispondere, ma nuovamente nulla mi venne a mente, così per qualche istante regnò il silenzio tra me e la kiriana, finché proprio lei non lo ruppe facendomi cenno di entrare e dicendo:
    "Forza accomodati...ci sono tante cose di cui parlare, sarebbe alquanto scomodo farlo qui sulla porta..."
    Effettivamente... Grazie...
    IL tono non era affatto il solito, tutt'altro, c'era quel velo di malinconia che esprimeva tutto ciò che stavo provando. Peccato che quasi neanche io sapessi cosa stavo provando in quel momento, era qualcosa di nuovo per uno come me. Forse era così nuova come cosa perché non avevo mai ricevuto delusioni, o assistito a scene tristi, o perché in entrambi i casi avevo ignorato il tutto. Ma in quel momento no, non ce la facevo. Entrai in casa della ragazza senza dire altro e mi lasciai condurre in salotto dalla Kunoichi, dove mi sedetti quindi sul divano.
    "Vuoi qualcosa da bere? qualcosa da mangiare?"
    Fui tentato di non chiedere nulla, ma riflettendo sulla situazione, decisi che qualcosa da bere, che fosse liquore più che altro, facevano al caso mio. Almeno un po' di capacità di analisi mi erano rimaste, anche se non ero affatto in grado di fare pensieri logici elaborati come al solito, perché ogni volta che ci riprovavo mi tornava in mente lo stato in cui la padrona di casa era, e non ce la facevo a continuare.
    Qualcosa da bere, grazie...
    E aspettai quindi che la ragazza portasse da bere prima di cominciare il discorso, soprattutto perché avevo bisogno di un po' di tempo per riordinare le idee, o almeno provarci.
     
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    L'occhio della kunoichi era fisso in quelli dello shinobi di Oto e vagava lentamente dal destro al sinistro, la giovane era quasi incredula davanti a quel barlume di emozione che trapelava da Agony, emozione che mai gli aveva visto addosso fino a quel momento e decisamente con lui ne aveva passate parecchie
    "Effettivamente...Grazie..."
    Docilmente il ragazzo si lasciò guidare all'interno della casa, ancora una volta nella sua voce si era percepito qualcosa, un velo di malinconia, nostalgia forse o forse rancore, Kaori non avrebbe saputo dirlo, ma di certo c'era qualcosa ed era più di quanto si sarebbe mai potuta aspettare dall'amico
    "Qualcosa da bere, grazie..."
    Una volta accomodato il giovane non rifiutò la proposta della kunocihi che chiaramente offrendo qualcosa da bere vista la situazione non si riferiva certo ad acqua caffè o te, ma a qualcosa di ben più più alcolico, rilassante ed utile
    "Penso di avere qualcosa che fa al caso nostro..."
    Uscendo dalla sala la ragazza compose un unico sigillo richiamando accanto a sè un suo perfetto clone che subito si diresse all'uscita muovendosi di gran carriera, Kaori nel frattempo raggiunse a lunghi passi la cantina, prendendo una candela la accese con l'accendino e quando lo stoppino prese fuoco il caratteristico odore si espanse nell'aria costringendola ad arricciare involontariamente il naso
    Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni d'Ombra
    KageBunshinnoJutsu-TecnicaSuperioredellaMoltiplicazionedelCorpo
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tale tecnica è più avanzata rispetto alla Bunshin no Jutsu, infatti consiste nella creazione di copie dotate di consistenza fisica e in grado di provocare danni reali. I cloni svaniscono in una piccola nube di fumo non appena vengono feriti, quando l'utilizzatore decide di annullarli oppure quando non ha più chakra. Il vero punto di forza però è che i cloni, non appena vengono annullati, trasferiscono tutte le conoscenze e le capacità acquisite al proprietario, che esse siano informazioni segrete o conoscenze riscontrate durante un allenamento. Questi cloni hanno la facoltà di utilizzare qualsiasi Abilità o Jutsu.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dall'originale e si dissolvono se subiscono una qualsiasi forma di ferita.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come Carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 8 (A Clone)

    "Dove sarà?...se non sbaglio..."
    Muovendosi fra varie botti e porta bottiglie si diresse verso il fondo dell'ampia stanza dove venivano tenute le bottiglie di maggior pregio, se Kenzo era un discreto amante dei liquori, lei si poteva dire quasi una patita, adorava provare nuovi aromi anche se vi erano sapori di cui era estremamente innamorata ed uno di questi era, seppur molto costoso, quello del Koshu
    "Eccolo..."
    Con un sorriso osservò la preziosa bottiglia che poco prima dei fatti nei paesi minori era riuscita a recuperare, non senza qualche sforzo, da un mercante che proveniva da Kika, luogo in cui si produceva il miglior Awamori dei cinque grandi paesi.
    Portando con sè la bottiglia Kaori raggiunse la cucina e la pulì accuratamente dalla poca polvere accumulata in quelle settimane e prese due ricercati bicchieri che avrebbero permesso loro di gustarlo al meglio, solo una volta che tutto fu pronto adagiò i vari elementi su di un vassoio e tornò dall'amico che l'aspettava in sala
    "Spero che ti piaccia l'Awamori...perchè stai per gustare un Koshu estremamente raro...è invecchiato per più di cinquant'anni, arriva direttamente da Kika e se non soddisfa le mie aspettative il mercante che me l'ha venduto passerà un brutto quarto d'ora visto il numero di ryo che ho dovuto sborsare per guadagnarmelo..."
    Come se stesse seguendo un sacro rituale la ragazza aprì con esperienza la bottiglia per poi versarne il contenuto prima nel bicchiere del ragazzo fino a raggiungere la metà e poi nel proprio, posando la bottiglia prese il bicchiere e ad occhio chiuso ne gutò l'aroma leccandosi le labbra per poi gustare poche gocce del prodotto che lasciò gustare dalle sue papille per diversi secondi prima di deglutire
    "Mhh, fantastico, è delizioso...ryo ben spesi decisamente..."
    Con il bicchiere sempre in mano la ragazza si andò a sedere sul divano accanto allo shinobi di Oto e lo osservò per qualche istante senza dire nulla
    "Agony Twin...ho sentito emozione nella tua voce e l'ho letta sul tuo volto...davvero farmi ridurre così è l'unico modo per farti provare qualcosa?"
    La ragazza aveva appena finito la frase quando il clone fece il suo ingresso in sala con diversi vassoi che poggio sul tavolino davanti a loro prima di sparire in un buffo di fumo, mentre la ragazza prendeva da bere era corso in alcuni dei migliori locali vicino alla tenuta ed aveva comprato frutti di mare, ali di pollo e spiedini di carne che aveva ora disposto davanti a loro per poter accompagnare il liquore


    Stato

    Chakra

    Fisico

    Mentale

    150 - 8(kage bunshin) = 142

    Cicatrici(fastidio e dolore moderato)

    Ottimo

    Borsa

    Armi da Lancio

    Accessori

    Kunai(x10)

    Specchio

    Pupazzi esplosivi(x5)

    Occhio Cibernetico

    Bomba carta(x2)

    Radiolina

    Palla bomba(x5)

    Olio infiammabile

    Indossato

    Slot

    Oggetto

    Descrizione

    Arma Impugnata

    -

    -

    Custodia

    Tirapugni con lama(x2)

    Fianco destro e sinistro

    Tasca Supplementare

    Bombe Fumogene(x3)

    Coscia destra

    Armi Indossabili

    Lame Retrattili

    Retratte

    Fodero

    La quarta (Kaito)

    Fianco sinistro

    Fodero

    Scimitarra

    Dietro la schiena, in orizzontale appena sopra al rotolo

    Fascia

    Spada Larga

    Dietro la schiena, quasi verticale con una lieve inclinazione verso la spalla destra

    Rotolo

    Dako

    Appoggiato sul fondoschiena

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    "Penso di avere qualcosa che fa al caso nostro..."
    Disse la kiriana, alla mia richiesta di qualcosa da bere. Probabilmente aveva capito quello che volevo davvero come bevanda. Di certo niente di analcolico. Soprattutto in una situazione come quella. Comunque detto ciò, la ragazza si allontanò, lasciandomi sul divano a fissare a vuoto. Non ero sicuro di capire quello che mi stava succedendo. Non ero neanche sicuro di capire a cosa stessi pensando. Perché mentre il mio sguardo era puntato fisso su un punto, nella mia mente sentivo uno strano vuoto. Come una sala d'attesa con la radio rotta. E più ragionavo, meno capivo. Non mi accorsi neanche che in un altra stanza c'era stata una specie di sbuffo di fumo - cosa che in condizioni normale non avrei mai evitato di notare - tanto che ero assente.
    Ed ora che le dovrei dire? Sono venuto qui perché dovevo farlo, ma ora che me la sono trovata davanti in quello stato, è come se mi fossi dimenticato tutto... Sensi di colpa, rimorso... da quando?
    Era capitato altre volte di sentire alcuni sensi di colpa nei confronti degli altri, ma erano sempre stati sempre ignorabili e non erano mai stati come quel giorno. Neanche l'altra volta che Kaori era stata conciata non così tanto bene in una missione ero davvero stato preso dal rimorso. Mi era dispiaciuto, certo, ma non mi aveva davvero fatto un grande affatto. Che tutte le esperienze passate con Kaori mi avessero legato alla kiriana in un modo così inaspettato? Mentre continuavo le mie riflessioni, vidi tornare in stanza la kunoichi con un vassoio su cui erano presenti una bottiglia e due bicchieri. Confidavo sul fatto che quello non fosse del liquore come un altro, dopo quello che mi aveva fatto assaggiare la volta precedente. E le premesse che mi fece la kiriana mi diedero ragione:
    "Spero che ti piaccia l'Awamori...perchè stai per gustare un Koshu estremamente raro...è invecchiato per più di cinquant'anni, arriva direttamente da Kika e se non soddisfa le mie aspettative il mercante che me l'ha venduto passerà un brutto quarto d'ora visto il numero di ryo che ho dovuto sborsare per guadagnarmelo..."
    Se in quel momento fossi stato in me, avrei di certo pensato che, forse, per ottenere quella bottiglia in realtà il mercante aveva passato invece un buon quarto d'ora, tralasciando i ryo.
    Mentre parlava, la ragazza versò il contenuto della bottiglia nei rispettivi bicchieri con una attenzione e una cura magistrale, come se compiere quei gesti in modo diverso e con meno attenzione fosse un peccato capitale. Io mi ero sempre descritto come un amante di tutti i generi di liquore, ma non avevo mai avuto la voglia di studiarli, di imparare come si producessero o quali e dove fossero i migliori liquori del mondo. Mio padre invece si era sempre vantato della sua scorta segretissima di liquori, di cui io invece non sapevo totalmente nulla sulla loro ubicazione.
    Grazie... E non ti preoccupare, a me piace ogni genere di liquore.
    Detto questo, con il tono che mi aveva accompagnato fino ad allora, presi il bicchiere versatomi dalla ragazza, e mi presi tutto il tempo per degustarlo con cura, come era oneroso per un liquore del genere. Dovetti ammettere che era uno dei liquori più buoni che avessi mai bevuto.
    "Mhh, fantastico, è delizioso...ryo ben spesi decisamente..."
    Concordo totalmente.
    Disse leggermente soddisfatto. Era proprio quello che ci voleva in quel momento, farmi cullare dal liquore e dopo un po' farmi una bella dormita per tornare alla normalità. Ma non ero a casa mia, e soprattutto non era quello il momento adatto, soprattutto perché qualche istante dopo aver espresso il suo commento sul liquore, la kunoichi si sedette accanto a me, osservandomi per qualche attimo. Con qualche difficoltà, ricambiai lo sguardo, con uno piuttosto malinconico, mentre cercavo le migliori parole con cui iniziare a parlare. Non ci fu bisogno, fortunatamente, di trovarle.
    "Agony Twin...ho sentito emozione nella tua voce e l'ho letta sul tuo volto...davvero farmi ridurre così è l'unico modo per farti provare qualcosa?"
    La domanda non arrivò inaspettata, e a quel punto decisi semplicemente di rispondere con le parole che mi venivano al momento, senza ragionarci troppo, visto che a quanto pareva non era tra le mie facoltà in quel momento. Proprio allora, però, in stanza sorprendentemente entrò una seconda Kaori, che stavolta portava con se alcuni vassoi con molte vivande su di essi. Vassoi che vennero posati sul tavolino dove c'era anche la bottiglia, lasciandomi osservare alcuni spiedini di carne, delle ali di pollo e dei frutti di mare dall'aspetto decisamente invitante. Tutta quella cortesia mi colpì particolarmente.
    Kaori... Non dovevi scomodarti tanto... Grazie.
    Dissi con un tono che stavolta davvero suonava davvero come una gratitudine, come non era mai successo prima. Non riuscii a prendere qualcosa dai vassoi, per quanto fossero invitanti. Qualcosa mi bloccava. Quindi lasciai perdere e mi concentrai su ciò che dovevo dire, lasciando che però le parole uscissero quasi da sole.
    Comunque, tornando a noi, sinceramente... Non lo so.
    Dissi accennando quel poteva sembrare un sorriso, rivolgendo lo sguardo al soffitto e poggiando la testa sullo schienale. Le braccia le avevo allargate fin da prima lungo tutto lo schienale, per stare più comodo possibile. Pensai per un attimo, trovandomi in quella posizione, di cingere Kaori con un braccio.
    Diciamo che questa è la prima volta che mi succede in tutta la mia vita, e ne ho passate parecchie... Quindi per adesso la riposta non può che essere positiva... È a te che vorrei non succedesse nulla...
    Dissi la frase finale con quella che mi sembrò essere della dolcezza. Mi chiedevo se avessi fatto bene a lasciare libera la mia lingua, bloccandola solo alla fine per impedirle di aggiungere alla ultima frase un "a quanto pare" che avrebbe rovinato tutto il senso della frase, oltre a suonare malissimo. Ora non mi restava che attendere la risposta della kunoichi, a cui mentre parlavo ero riuscito finalmente a rivolgere lo sguardo. Sguardo che sembrò avere anch'esso una sorta di dolcezza, anche se effettivamente la malinconia non se ne era ancora andata.
     
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    La ragazza ancora non riusciva a rendersi pienamente conto di quel che stava accadendo all'interno della sua abitazione, vedere Agony Twin in quelle condizioni era come osservare un pesce muoversi tranquillamente sulla terraferma, tutta la gentilezza che stava mostrando ringraziandola per il liquore e tutto il resto sarebbe impallidita difronte alle parole che successivamente andò a pronunciare, senza aver assaggiato nemmeno una delle prelibatezze che il clone era andato a comprare, segnale di quanto fosse particolare quella situazione
    "Comunque, tornando a noi, sinceramente... Non lo so."
    Senza parole, il ragazzo dalla lingua tagliente e dalla risposta pronta che sempre col suo acume e le sue parole riusciva a mettere in difficoltà o in imbarazzo le persone era in quel momento senza parole ed il suo linguaggio del corpo lo gridava a gran voce, Kaori non sapeva cosa stesse accadendo, ma dopo un profondo respiro trangugiò tutto il liquore che aveva nel bicchiere prima che l'altro terminasse di parlare
    "Diciamo che questa è la prima volta che mi succede in tutta la mia vita, e ne ho passate parecchie... Quindi per adesso la riposta non può che essere positiva... È a te che vorrei non succedesse nulla..."
    Le parole dello shinobi del suono erano pure e sincere, non erano semplici frasi di circostanza, ma il ragazzo credeva veramente in quel che stava dicendo e la kunoichi si ritrovò incapace di trattenere le lacrime, lei la donna di ghiaccio, lei dal volto che era sempre una maschera impassibile si ritrovava per l'ennesima volta col viso rigato da gocce salate che non si curò però di andare ad asciugare, al contrario fece per avvicinarsi al chuunin e stringerlo in un abbraccio con l'obiettivo di poggiargli il capo sulla spalla e potergli sussurrare nell'orecchio sinistro
    "Cazzarola...non avrei mai immaginato di sentirti pronunciare certe parole...non ti avrei mai immaginato capace di provare dei sentimenti...sai, anche io vorrei non ti succedesse nulla...ma a quanto pare quando siamo insieme attiriamo le sventure come le api sono attirate dal miele...ma è sempre molto bello...ed io ci sarò sempre per proteggerti quando ne avrai bisogno...anche se dovessi cucirti la pancia e trasportarti a spalle per mezza repubblica dei samurai...ah già, questo è già successo..."
    Terminando quella frase la ragazza sorrise dolcemente e strinse la presa attorno all'amico



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    Lacrime. Altre lacrime stavano uscendo dagli occhi della ragazza che mi aveva così caramente ospitato. Erano lacrime di commozione, le mie parole dette di getto avevano fatto breccia nel cuore della kiriana, rigandole nuovamente il volto. Ma anche se non erano lacrime da tristezza, non mi piaceva affatto ciò che vedevo. Ero abituato ad una Kaori diversa, ad una Kunoichi fredda, combattiva e decisa, e ritrovarmela a mostrare sentimenti diversi da quelli, soprattutto se la causa principale ero io stesso, mi rattristava. Già dalla prima lacrima, la mia mano si mosse nel tentativo di asciugare il volto di lei, con dolcezza, accarezzandola nel processo. Dopo qualche istante, la ragazza mi strinse in un abbraccio che non mancai di ricambiare, cercando di diventare il più naturale possibile mentre lo facevo. Non mi ero ancora abituato a questi gesti affettivi, che volete farci.
    "Cazzarola...non avrei mai immaginato di sentirti pronunciare certe parole...non ti avrei mai immaginato capace di provare dei sentimenti...sai, anche io vorrei non ti succedesse nulla...ma a quanto pare quando siamo insieme attiriamo le sventure come le api sono attirate dal miele...ma è sempre molto bello...ed io ci sarò sempre per proteggerti quando ne avrai bisogno...anche se dovessi cucirti la pancia e trasportarti a spalle per mezza repubblica dei samurai...ah già, questo è già successo..."
    Parola dopo parola, la stretta intorno a Kaori aumentò di forza e di tenerezza, e anche la tristezza iniziò ad andarsene. Stavolta erano state le parole della kunoichi a superare il velo di pietra fredda del mio cuore e a intaccare lo stesso. Come mai successo fino ad allora. Come non credevo fosse possibile. La battuta finale riguardante una vecchia missione fu la ciliegina sulla torta.
    Grazie.
    Dissi, con una voce che ad orecchio attento sarebbe potuta sembrare persino rotta. Presi un respiro profondo e continuai, senza quel ton di voce:
    Grazie di tutto. Sappi che anche io ci sarò sempre per te. Se avrai bisogno di aiuto, di un consiglio, di sostegno, ma anche semplice compagnia, io ci sarò... E spero di non dover più diventare un peso che tu dovrai trasportare, ma essere io colui che porterà te...
    Cercai quindi di uscire dall'abbraccio di lei delicatamente e dolcemente, la volevo guardare negli occhi. Portai una mano al volto di lei con l'intento di accarezzarla mentre le guardavo gli occhi, e le ripetevo ancora una volta, con una dolcezza mai udita da quelle labbra, neanche durante quella giornata:
    Grazie.
    Un singola, piccola, quasi invisibile, goccia di acqua salata rigò per un istante il mio volto, mentre dentro di me non capivo neanche io cosa stesse succedendo. Che stessi iniziando a provare qualcosa per la donna che avevo davanti? O almeno, che stessi iniziando davvero a provare così tanto affetto per qualcuno?
     
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141 replies since 17/9/2011, 11:08   3274 views
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