Giustizia Sportiva

Sfoghi e riflessioni

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    io parlo come nel caso liorente la società lo valuta 36 la juve 22 via di mezzo 29 è solo un esempio XD come balotelli vuole essere ceduto il city ne vuole 35 lui nn gioca il milan ne offre 20 via di mezzo 25 ( in qst caso di meno visto che nn gioca da mesi) piccoli esempi, è normale che per giocatori che costano poco nn si faccia qst xke nn penso ke qst cose le facciano società su giocatori fiacchi ma lo facciano solo su giocatori forti
     
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    CITAZIONE (Kagamine Len @ 28/1/2013, 18:18) 
    io parlo come nel caso liorente la società lo valuta 36 la juve 22 via di mezzo 29 è solo un esempio XD come balotelli vuole essere ceduto il city ne vuole 35 lui nn gioca il milan ne offre 20 via di mezzo 25 ( in qst caso di meno visto che nn gioca da mesi) piccoli esempi, è normale che per giocatori che costano poco nn si faccia qst xke nn penso ke qst cose le facciano società su giocatori fiacchi ma lo facciano solo su giocatori forti

    I contratti si rispettano è una questione di etica fosse anche per 1€. Sia che siano le società o i procuratori a rimetterci...se ci fossero più Urrutia e meno Moratti e Perez il calcio non sarebbe di certo peggiore di quello che è
     
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    si però perdere un giocatore cosi è una cosa un po dura per una società come la sua visto ke con quei soldi anke se 29 ml di euro gli avrebbero fatto comodo per ampliare la rosa xD
     
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    Forse parlo turco...il Bilbao con quei soldi non ci faceva nulla, N, U, L, L, A...ci sei? Non può comprare giocatori che non siano baschi e quindi dei soldi non sa che farsene. E' come morire di fame ma avere dei diamanti in cassaforte...
     
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    come ci sono5 giocatori baschi che giocano 2 nel barcellona ezquerro ex cani del valenica e soldado e altri che sono meno conosciuti, prima di dire cose co veemenza dovresti controllare che ci sono anke di + di giocatori baschi in grio per l'europa alcuni giocano anke in premier e sono forti 29 ml avrebbero fatto comodo visto che ora la società è messa male in campionato
     
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    Ne ha incassati 35 dal Bayern in estate e non ha comprato nessuno o quasi. Ogni anno va sotto di 2-5 M per campagna acquisti, non ha mai speso tanto.

    Questo il bilancio di quest'anno del Bilbao secondo Transermarket.
    Entrate: 40.000.000 € - Spese: 2.500.000 € = +37.500.000 €.
    In entrata ci sono otto nomi. Se togliamo quelli che non vengono dalla Cantera del Bilbao, di ritorno da un prestito o svincolati rimane il solo Arduriz che arriva a 2.5 Milioni.

    Anno 11/12
    Entrate: 0 - Spese: 7.500.000 € = -7.500.000 €
    Un solo giocatore che non viene dalla cantera e non rientra da un prestito Ander Herrera (costo 7.5M), a fronte di 6 nomi nuovi.

    Anno 10/11
    Entrate: 0 - Spese: 2.720.000 € = -2.720.000 €
    Nove giocatori in entrata, due pagati. Mikel San José (2.7M) e Urko Vera (20.000€).

    Anno 09/10
    Entrate: 0 - Spese: 2.350.000 € = -2.350.000 €
    9 Giocatori in entrata, solamente due pagati, Xabier Castillo (2M) e Oscar De Marcos(350.000€)

    Per fartela breve a Bilbao spendono poco perchè non hanno interesse o voglia di riportare i "traditori" in patria. Sai come insultavano Javi Martinez (che si è fatto pagare la clausola dal Bayern)? Gli davano dello Spagnolo...non è facile tornare al Bilbao.
     
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    si ma quelli sono baschi ma ex di giovanili, o pure baschi che nn hanno mai giocato tipo luis erinque, quelli che ho citato io
     
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    Ritornando OT riporto ancora un articolo del buon Antonio Corsa.

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    Scrivo questa riflessione a mio rischio e pericolo sapendo che in tanti, dopo le prime righe, cliccheranno la x in alto a destra dello schermo, vuoi perchè disinteressati, o - ancora peggio - perchè fatalisticamente rassegnati (brutta cosa, bruttissima). “Inutile sprecare altre parole, tanto si è capito benissimo che quello che dovevano fare l’hanno fatto: squalificare Conte e stop”. Me lo ripetete, puntualissimi, ogni volta che esco fuori l’argomento, ed è anche piuttosto vero. E’ la teoria dei danni collaterali, ovvero del “dovevano fermare lui e chi ci è finito in mezzo spiace ma era necessario”. Forse è andata così, ma vorrei provare un attimo ad andare oltre, anche se il dubbio che sia davvero così ti viene anche e soprattutto analizzando come i media abbiano trattato e continuino a trattare l’intera vicenda del calcioscommesse: con il ritorno in campo dell’allenatore bianconero (e l’addio a tutte quelle eccitantissime storielle sui tunnel dello Juventus Stadium, sui cellulari in panchina, sugli account twitter non ufficiali attivi durante le partite, ecc) i riflettori si sono infatti spenti definitivamente e chissenefotte degli altri, di Palazzi, del Tnas, eccetera. Il buon Antonio, vero “core business” (cit.) della stampa sportiva italiana, è tornato “libero”, quindi “tutto è bene quel che finisce bene” o “bene un cazzo!”, fate voi, ma oltre non si va. Se escludiamo la parentesi Napoli, ed escludiamola che è meglio, dei vari Drascek, Vitiello, Terzi, Italiano, Pesoli eccetera non se ne sente parlare più, ammesso qualcuno ci abbia mai scritto qualcosa prima. Carobbio non finisce più nei magazine con la moglie, Doni fa interviste che poi vengono smentite dal suo legale e procure e procuratori non finiscono più nei tiggì.

    Eppure ci sono storie che meriterebbero ancora di essere raccontate. Non entro nei dettagli, tranquilli, però c’è ad esempio Franco De Falco, ex direttore sportivo del Piacenza, tirato in ballo da Carlo Gervasoni che lo ha accusato di omessa denuncia de relato tramite Mario Cassano. Che ha negato tutto. Ne avete mai sentito parlare? Dubito. Ragioniamo in mesi: per lui Palazzi ne chiese 54, in primo grado la Commissione Disciplinare gliene ha comminati 45, in appello la Corte di Giustizia Federale è scesa a 12 e ora il giudizio è sospeso al TNAS. Letteralmente, perché nonostante la pronuncia fosse attesa entro il 3 dicembre, tutto ancora tace. Compresa l’indignazione dei media. Non è Conte, vero. Nè c’entra il tecnico bianconero. Però sono storie di malagiustizia che prima o poi qualcuno dovrà prendersi la responsabilità di raccontare.

    E sono tante. Come quella di Vincenzo Italiano, condannato a 36 mesi in tutti e due i gradi di giustizia sportiva, in attesa di un pronunciamento del TNAS dallo scorso dicembre. Forse dovrebbe arrivare il 4, inteso come febbraio. Forse. Lui intanto si dispera e conta le ore, perchè qui non è solo l’essere condannati, ma anche il fatto di dover aspettare mesi per una sentenza.

    Al nostro Antonio Conte è “bastato” (tra virgolette) infatti poco più di un mesetto per farsi giudicare dal Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport. Agli altri, invece, tale privilegio (certo, ne avrebbe fatto volentieri a meno, Conte, nel senso che resta una vittima di questo sistema anche lui, non ho cambiato affatto idea) non è concesso quasi mai. E devono aspettare, e aspettare, e aspettare. Non solo il danno, ma anche la beffa, come quella subita da Mavillo Gheller, fermato sei mesi e prosciolto in ultimo grado a novembre. E’ un vecchietto il buon Mavi, glielo dico con affetto, quindi il danno alla sua carriera non è stato grande (era più un fatto di giustizia e di immagine: poi ai figli cosa gli racconti?), ma ci sono anche 25enni condannati a 3 anni cui ogni giorno in più, dal loro punto di vista, è un giorno in più di ingiustizia.

    C’è poi chi da illecito si è visto condannare per slealtà sportiva. Con tanto di cambio in corsa (frequente anche il cambio da illecito ad omessa denuncia). Perchè boh, forse dovevi dimostrare di meno, ed era più facile condannare comunque per qualcosa. Chiedete ad Emanuele Pesoli (o, se volete, a Gianello, ma si è detto di non parlare del Napoli che è meglio).

    C’è Alberto Fontana, prosciolto in “terzo grado” dopo che nel secondo si era beccato 42 mesi di squalifica. Non ci voleva neanche andare, al TNAS. Era rassegnato, come tanti. Come i tantissimi che hanno preferito patteggiare anche senza colpe (mostro giuridico italiano se ne esiste uno) pur di evitare processo e gogna mediatica. Lo ha convinto il suo legale, ed ha avuto ragione. Ma il solo fatto che gente innocente possa sentirsi talmente distrutta e sfinita da perdere per un attimo le forze dovrebbe far riflettere.

    Se la stampa nazionale si fosse davvero appassionata a questi casi e ne avesse riportato correttamente le contraddizioni, avrebbe potuto sollevare un vespaio (al netto di Conte e dei napoletani, dico) enorme, talmente grande da costringere, ne sono certo, più di qualche persona alle dimissioni. Invece niente, e sono tutti complici.

    Non entrerò nello specifico dei tanti casi, dicevo, poiché servirebbero pagine e pagine intere per raccontare tutto (magari un giorno lo farò pure, a mo’ di omaggio), però posso postarvi un tabella contenente le sentenze ad oggi note e pubblicate dal TNAS con protagonisti i calciatori condannati del secondo e terzo filone dell’inchiesta di Cremona. Non sono ovviamente gli unici due filoni attivi (c’è Bari uno, due, Genova, Roma, Napoli, ecc..), ma li “uso” a livello esemplificativo perché, al di là di tutto, la riflessione viene anche piuttosto facile: basta leggere.

    Gianluca Nicco = CDN 36 mesi -> CGF 12 mesi -> TNAS 6 mesi
    Alberto Fontana = CDN 42 mesi -> CGF 42 mesi -> TNAS prosciolto
    Daniele Vantaggiato = CDN 36 mesi -> CGF 36 mesi -> TNAS 6 mesi
    Andrea Alberti = CDN 42 mesi -> CGF 36 mesi -> prosciolto
    Vincenzo Iacopino = CDN 42 mesi -> CGF 36 mesi -> TNAS 12 mesi
    Nicola Ferrari = CDN 36 mesi -> CGF 36 mesi -> TNAS prosciolto
    Mavillo Gheller = CDN 6 mesi -> CGF 6 mesi -> TNAS prosciolto
    Emanuele Pesoli = CDN 36 mesi -> CGF 36 mesi -> TNAS 10 mesi
    Fernando Coppola = CDN 6 mesi -> CGF 6 mesi -> TNAS 4 mesi
    Nicola Belmonte = CDN 6 mesi -> CGF prosciolto -> TNAS 4 mesi
    Antonio Conte = CDN 10 mesi -> CGF 10 mesi -> TNAS 4 mesi
    Angelo Alessio = CDN 8 mesi -> CGF 6 mesi -> TNAS 2 mesi

    Quel CDN rappresenta il primo grado della giustizia sportiva dinanzi alla Commissione Disciplinare, il CGF è l’appello presso la Corte di Giustizia Federale e il TNAS è ovviamente l’arbitrato presso il CONI che “chiude” il cerchio. Come potrete notare, le differenze tra un grado e l’altro spesso sono anche enormi, quasi mai (anzi: mai) si hanno tre giudizi simili, vi sono addirittura situazioni di condanna-assoluzione-condanna. E forbici che vanno anche dai 42 mesi al proscioglimento, in un solo grado di giudizio. Cioè senza che siano intervenuti necessariamente fatti nuovi, un gruppo di persone ti giudica condannandoti al massimo della sanzione possibile, un altro ti proscioglie, magari scrivendo pure nelle motivazioni che qualcuno ti dovrebbe pure delle scuse.

    C’è chi vede in queste montagne russe (quasi sempre sono degli scivoli, in realtà, dall’alto verso il basso) il trionfo del garantismo della giustizia “all’italiana”. A me viene difficile. Scusate, ma non riesco che a vederci tanta incompetenza e a volte anche malafede (in primo grado si condanna quasi sempre per non far fare brutta figura al Palazzi di turno, poi si comincia ad essere un filino più garantisti per porsi solo alla fine la domanda: “Oh, ma l’ha fatto veramente?”). Purtroppo, a leggere questi dati, la sensazione che ti resta non è quella di una giustizia sportiva che “va bene così” (cit.). Non va bene niente, e a volte, più che le leggi, sono le persone. Se potete, leggeteveli alcuni di questi lodi. Li trovate nel sito della FIGC o in quello del CONI. Non sono assoluzioni: sono condanne, accuse dirette e gravi nei confronti delle corti giudicanti precedenti, verso le quali spesso sono indirizzati rimproveri, frecciate, critiche. Non dagli avvocati (che ne avrebbero anche l’interesse), quindi. Non dagli juventini. Non da Conte o dalla Bongiorno. No. Dagli arbitri del CONI. E allora, forse, quel “trionfo” lo si dovrebbe leggere in maniera differente. Allora, forse, qualcuno dovrebbe ammettere di aver lavorato male. Qualcun altro, responsabile di tutto, dovrebbe pensare meno alle poltrone e più a certi scempi. Altri ancora, invece di rinnovare la carica a tutti, avrebbero potututo porsi delle domande.

    Trionfo. Forse. Ma dell’incompetenza e della “politica”. Triste. Tristissimo.

    @ANTONIOCORSA's blog

    Personalmente di sto De FAlco non avevo mai sentito parlare...e credo di essere uno dei pochi ad aver letto tutto quello che riguardava le storie di Vitiello, Italiano,Drascek, Gheller, Terzi, Fontana e compagnia.
    Da notare che scrivo storie e non vicende legali, perchè sembrano romanzi più che processi.
    In particolare quello di Fontana che, come dice l'articolo, al TNAS neanche ci voleva andare. Ora il Tnas l'ha assolto quindi lui è innocente...ma nessuno e con nessuno intendo nessun giornale tra i tre grandi ha dedicato un rigo a questo problema: cosa può atterrire tanto un innocente da fargli perdere la volontà di difendersi? Una giustizia da terzo mondo (cit.)
     
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    Scommesse, Gervasoni interrogato sei ore



    La Procura di Cremona avrebbe raccolto nuovi elementi a carico di Stefano Mauri



    C_3_Media_1458124_immagine_ts673_400
    Scommesse, Gervasoni interrogato sei ore© Foto Liverani



    CREMONA - Altri elementi sarebbero stati raccolti dalla procura della Repubblica di Cremona a carico del capitano della Lazio Stefano Mauri sul quale proseguono le indagini. La notizia è trapelata stasera, dopo l'interrogatorio di Carlo Gervasoni, ex calciatore della Cremonese, passato poi al Piacenza, uno dei pentiti di questa indagine, sentito oggi per sei ore dal procuratore capo Roberto di Martino. Dopo i primi arresti eseguiti nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Cremona sul calcioscommesse, ed eseguiti il primo giugno 2011, il clan di Singapore avrebbe offerto o un posto in una squadra all'estero o un aiuto economico in cambio del suo silenzio a Gervasoni. Secondo fonti investigative, l'interrogato avrebbe fornito maggiori precisazioni su dichiarazioni rilasciate in passato, in particolare sul coinvolgimento di Stefano Mauri, capitano della Lazio. In merito alle partite Lazio-Genoa e a Lecce-Lazio disputate nel maggio 2011, Gervasoni avrebbe spiegato anche che il gruppo degli zingari capeggiato da Almir Gegic gli avrebbe dato dei soldi a prescindere dal suo apporto nella combine. Sarebbe stato pagato perchè, pur avendo un ruolo secondario, era intrinseco al sistema e seguiva le varie fasi della combine. Se il risultato concordato veniva raggiunto, Gervasoni riceveva dei soldi. L'ex calciatore avrebbe anche spiegato meglio, in relazione alla partita Chievo-Novara, il contributo fornito dal giocatore Bertani della squadra piemontese. A proposito del cosiddetto Mister X, Gervasoni avrebbe informato gli inquirenti di averne appreso l'esistenza dagli zingari, senza fornire particolari perchè non ne sarebbe a conoscenza.

    Fonte: tuttosport
     
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    Cagliari, Cellino arrestato per Is Arenas
    col sindaco e l'assessore di Quartu


    Cagliari, 14 febbraio 2013

    Il gip: "Ha spiccate capacità delinquenziali". Blitz della Guardia Forestale in mattinata dopo le indagini relative all'agibilità dell'impianto: l'accusa sarebbe peculato e falso ideologico. Il sindaco Contini è stato trasportato in ospedale dopo un malore

    Cellino condotto in carcere
    Video



    Clamorosi sviluppi nelle indagini relative allo stadio Is Arenas. Quando la situazione pareva ormai volgere verso la definitiva agibilità, questa mattina un blitz della Guardia Forestale ha portato agli arresti del presidente del Cagliari Massimo Cellino, del sindaco di Quartu Mauro Contini e dell'assessore ai Lavori Pubblici sempre di Quartu Stefano Lilliu. I tre sono stati condotti nel carcere cagliaritano di Buoncammino. Ma Contini, colpito da malore, è stato prelevato da un'ambulanza e ricoverato in ospedale.

    l'accusa — Secondo le prime ricostruzioni, l'accusa - tentato peculato e falso ideologico - sarebbe legata all'utilizzo di parte di soldi destinati al piano integrato d'area per la costruzione dell'impianto della società rossoblù. Gli arresti seguono quelli che gli uomini della Forestale, dietro mandato della Procura di Cagliari, avevano fatto scattare lo scorso 29 novembre nell'ambito dell'inchiesta giudiziaria sullo stadio Is Arenas e che avevano visto finire in manette due dirigenti del comune di Quartu, Pierpaolo Gessa e Andrea Masala, mentre per l'imprenditore Antonio Grussu erano stati disposti subito i domiciliari.

    parole dure — Cellino ha "spiccate capacità delinquenziali", è "capace di qualsiasi genere di sotterfugi pur di raggiungere i propri scopi". È uno dei passaggi dell'ordinanza di custodia cautelare del gip. Uno spaccato, secondo il giudice, di illegalità diffusa che emergerebbe dalle intercettazioni, una in particolare con Claudio Lotito, presidente della Lazio e consigliere federale di Lega. Nella telefonata Cellino avrebbe spiegato "di aver fatto lo stadio in estate perché in questo modo Questura e Prefettura, rientrando dalle vacanze" lo avrebbero trovato "già finito". Sempre col presidente Lotito, tornando sulla scelta delle modalità di costruzione dell'impianto, il presidente del Cagliari avrebbe chiarito di presentato un progetto con le caratteristiche di "struttura amovibile al solo scopo di non dover chiedere i titoli edilizi", una "dimostrazione evidente - sottolinea il Gip nell'ordinanza - della totale mancanza del senso di legalità e del rispetto delle istituzioni". E proprio con Lotito, Cellino, intercettato dagli investigatori, avrebbe dato precise assicurazioni sullo stadio e su come realizzarlo in pochissimo tempo. "Te lo garantisco io - dice il patron rossoblù - anche perchè ti faccio dare un'autorizzazione di struttura amovibile, senza concessione, hai capito qual è il mio gioco? Io non sono dovuto andare in concessione, ho avuto un'autorizzazione a montarlo, perchè essendo tutto in acciaio e tecnicamente, teoricamente è amovibile, ma non lo è, Claudio, perchè è un casino". E ancora: "In attesa di avere la concessione per lo stadio pseudo definitivo - spiega ancora Cellino a Lotito - chiedo l'autorizzazione triennale di struttura temporanea amovibile, come quella che ho fatto io, e non va in concessione, te la danno in 30 giorni e ti fai uno stadio così. E poi lo sai che il temporaneo in Italia è sempre definitivo, vero?".
     
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    Potrebbe essere la solita cazzata di mediaset, ma se fosse vero sarebbe spettacolare !!!



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    Cagliari-Roma: si rigioca?
    Tar accoglie ricorso di Cellino



    14/02/13
    C_27_articolo_98739_immagineprincipale
    I tifosi della Roma festeggiarono così il 3-0, ANSA



    Il Tar della Sardegna ha accolto il ricorso del Cagliari contro il rinvio, deciso dal prefetto, della partita che si sarebbe dovuta svolgere a Is Arenas lo scorso 23/9 contro la Roma.In teoria si aprono le porte per la disputa della gara che, però, nel frattempo è stata assegnata a tavolino ai giallorossi. Aumentano comunque le possibilità che la partita venga rigiocata: i sardi hanno 30 giorni per presentare ricorso alla Corte di Giustizia Federale.

    L'esperto di giustizia sportiva, Daniele Vidal, alimenta le speranze della società di Cellino: "Per avere un quadro definitivo dovremo aspettare le motivazioni, ma l'articolo 39 del Codice di Giustizia Sportiva prevede comunque la revocazione e revisione delle decisioni. In 5 casi ben precisi e uno di questi potrebbe essere proprio quello di Cagliari-Roma: comma D quando sopravvengono fatti nuovi la cui conoscenza avrebbe comportato un diverso pronunciamento. Bocciando la decisione del prefetto, il TAR dà- senza dubbio- un elemento decisivo che avrebbe portato ad altre decisioni".


    Fonte: sportmediaset
     
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    Stellini in Procura Figc: «Conte era estraneo»



    Lo ha dichiarato l'ex calciatore del Bari e ex assistente del tecnico al termine della sua audizione in merito alle presunte combine di Bari-Treviso e Salernitana-Bari



    C_3_Media_1398095_immagine_ts673_400
    Stellini in Procura Figc: «Conte era estraneo»© LaPresse



    ROMA - "Sì, è andato tutto nella norma, abbiamo confermato quanto detto a Bari. Nulla di nuovo. Ho risposto anche a delle domande su Conte e ho detto quello già detto a Bari". Lo ha dichiarato l'ex calciatore del Bari e ex assistente del tecnico Antonio Conte, Cristian Stellini, al termine della sua audizione in Procura Figc, in merito alle presunte combine di Bari-Treviso (0-1) dell'11 maggio 2008 e Salernitana-Bari (3-2) del 23 maggio 2009, avvenute quando l'allenatore della Juve sedeva sulla panchina dei pugliesi. "Non c'è dubbio, inutile farne un mistero - ha aggiunto il suo legale, Raffaele Della Valle -. Abbiamo ribadito l'assoluta estraneità di Conte, perchè è la realtà. Abbiamo esposto i fatti come sono accaduti, fatti che vedono Conte escluso nel modo più assoluto". Il tecnico dei campioni d'Italia sarà ascoltato dagli inquirenti federali, nell'ambito del filone Bari-Bis dell'inchiesta sul Calcioscommesse, il prossimo lunedì 11 marzo.

    Fonte: TUTTOSPORT
     
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    Calcioscommesse, Bari bis Conte ascoltato l'11 marzo



    La Federazione annuncia il calendario delle audizioni per il secondo filone dell'inchiesta



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    Calcioscommesse, Bari bis Conte ascoltato l'11 marzo© Foto Pegaso



    TORINO
    - Nell’ambito dell’inchiesta sul filone Bari-bis del calcio scommesse, la Procura Federale ascolterà oggi Cristian Galano, Giuseppe Statella, Massimo Ganci, Ivan Rajcic e l’allenatore del Treviso William Pianu, mentre sono stati rinviati gli interrogatori di Mark Edusei e Davide Desideri. L’audizione di Andrea Ranocchia è stata anticipata dal 7 al 4 marzo e quella di Stefano Guberti, rinviata ieri, è stata fissata nuovamente per martedì 5 marzo. Gli interrogatori di Nicola Santoni e Giorgio Perinetti sono stati invece messi in calendario venerdì 8 marzo.

    Questo il programma delle audizioni:



    Oggi


    Galano Cristian (calciatore Bari), Statella Giuseppe (calciatore Pavia), Pianu William (allenatore Treviso), Ganci Massimo (calciatore Frosinone), Rajcic Ivan (calciatore Benevento).

    Venerdì 1 marzo


    Vitali Kutuzau (ex calciatore Bari), Vittorio Micolucci (ex calciatore Ascoli), Vitangelo Spadavecchia (ex calciatore Andria Bat), Luciano Tarantino (ex team manager Bari), Simone Cavalli (calciatore Savignanese), Mariano Donda Portas (calciatore soc. argentina);

    Lunedì 4 marzo


    Andrea Ranocchia (calciatore Inter), Simone Bonomi (calciatore Sorrento), Davide Lanzafame (calciatore soc ungherese), Cosimo D’Angelo (ex dirigente Salernitana), Fabio Brini (ex allenatore Pergocrema);

    Martedì 5 marzo


    Stefano Guberti (calciatore Roma), Nicola Belmonte (calciatore Siena), Nicola Strambelli (calciatore Monospolis), Andres Santiago Ladino (calciatore soc. argentina), Andrea Masiello (calciatore Atalanta), Benito Emanuel Rivas (calciatore Hellas Verona), Giuseppe Pillon (ex allenatore Empoli);

    Mercoledì 6 marzo


    Nicola Bellomo (calciatore Bari);
    Giovedì 7 marzo


    Salvatore Masiello (calciatore Torino), Luca Fusco (calciatore Paganese), Antonio Lombardi (ex presidente Salernitana), Francesco Caputo (calciatore Bari), Antonio Infimo (calciatore Isola Liri), Giovanni Marchese (calciatore Catania), Paulo Da Souza Barreto (calciatore Torino);

    Venerdì 8 marzo


    Nicola Santoni (ex tecnico Ravenna), Giorgio Perinetti (direttore sportivo Palermo)

    Lunedì 11 marzo


    Antonio Conte (allenatore Juventus);

    Martedì 12 marzo


    Ettore Setten (ex presidente Treviso), Corrado Colombo (calciatore San Miniato Tuttocuoio), Vincenzo Sommese (calciatore Ascoli).

    Fonte: TUTTOSPORT
     
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    Giudice, squalificato Vidal. Napoli, multa da 20000 euro



    Sono 14 i giocatori squalificati per un turno dal giudice sportivo dopo l'ultima giornata di serie A



    C_3_Media_1658060_immagine_ts673_400
    Giudice, squalificato Vidal. Napoli, multa da 20000 euro© LaPresse



    MILANO
    - Sono 14 i giocatori squalificati per un turno dal giudice sportivo dopo l'ultima giornata di serie A. Si tratta di Candreva (Lazio), Kucka (Genoa), Rossettini (Cagliari) Aquilani (Fiorentina), Bradley (Roma), Cannavaro (Napoli), Carmona (Atalanta), Cerci e Meggiorini (Torino), Gastaldello e Krsticic (Sampdoria), Handanovic (Inter), Kone (Bologna) e Vidal (Juventus). Oltre a Conti (Cagliari) che ha anche ricevuto un'ammenda di 1.500 euro, sono diffidati Sua (Cagliari), Burdisso (Roma), Diamanti (Bologna), Parolo, Gobbi e Valdes (Parma), Raimondi (Atalanta), Boateng e Yepes (Milan), Kurtic (Palermo), Radu (Lazio), Rolin (Catania), Zuniga (Napoli), Muriel (Udinese). Il giudice ha inoltre inflitto un'ammenda di 2mila euro per simulazione a Pizarro (Fiorentina) e Vives (Torino). Sono stati poi ammoniti con diffida l'allenatore del Genoa Ballardini e il responsabile dei preparatori atletici della Juventus Bertelli. Fra i dirigenti, hanno ricevuto un'ammonizione con diffida Bigon (Napoli) e Cordoba (Inter), punito anche con un'ammenda di 5mila euro.

    NAPOLI MULTATO - Il giudice sportivo ha punito il Napoli con un'ammenda di 20 mila euro per il lancio da di "numerosi" petardi, bengala e bottiglie da parte dei propri tifosi nel settore ospiti e in campo, durante la partita di venerdì contro la Juventus. Sempre per lancio di petardi in campo sono state inflitte ammende di 5 mila euro alla Roma, 3 mila euro al Catania, e 2 mila euro al Pescara.


    Fonte: Tuttosport
     
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    Dopo il danno la beffa per il Mancester United, l'ingiustizia sportiva sembra essere la stessa anche in europa.

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    Procedimento Uefa dopo United-Real Madrid



    L'intervento disciplinare dopo l'espulsione di Nani e la mancata presenza di Sir Alex Ferguson alla conferenza post-partita



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    Procedimento Uefa dopo United-Real Madrid© LaPresse



    TORINO
    - L'Uefa ha aperto un procedimento disciplinare nei confronti del Manchester United in merito all'espulsione di Nani e al mancato adempimento degli obblighi con i media dopo il ritorno degli ottavi di finale della Champions League perso contro il Real Madrid ieri all'Old Trafford. Lo ha confermato lo stesso governo del calcio europeo. Ieri, in polemica con la decisione dell'arbitro turco Cakir di espellere Nani, il tecnico dello United, Sir Alex Ferguson, non si era presentato alla conferenza stampa post-partita, mandando il vice-allenatore al suo posto.


    Fonte: Tuttosport
     
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