In attesa dell'esame per diventare Jounin (specializzato) richiedo di stipulare un patto di sangue con le creature che da sempre il Clan Hanashi... vabbé, avete capito il succo no?
Stringeva la matita tra due dita da oltre un'ora, cercando l'ispirazione per la prossima tavola. Stava realizzando un fumetto e aveva già abbozzato l'intera storia, ma ogni volta che si trovava a dover disporre una scena nuova nel dettaglio si fermava a riflettere. Rifletteva a lungo, minuti, ore, prima di tracciare un singolo segno. A volte, dopo quel segno si fermava, strappava il foglio e cominciava a riflettere. Altre volte prendeva a disegnare come posseduto da un demone, senza riuscire a fermarsi finché la scena non era completa. Improvvisamente un lampo d'ispirazione, la mano si mosse e una linea curva cominciò il suo viaggio attraverso il foglio bianco, tracciando un solco nero di grafite. La matita raggiunse l'apice del suo tragitto, arrestandosi di botto. Con la punta ancora attaccata al foglio, Kuro studiò per un attimo pagina davanti a lui. Ci fu un CRACK e uno STRAAAP quando prima spezzò la matita tra le dita e poi strappò il foglio. Hanashi Kuro, diciassette anni appena compiuti, gettò all'aria i due moncherini di legno insieme a una pioggia di coriandoli e uscì dal suo studio sbattendo la porta. Kuro! Che ti piglia?! tuonò sua madre sbucandogli di fronte accigliata. Notando l'espressione amareggiata del ragazzo però la furia si tramutò in materna dolcezza. Che succede, tesoro? domandò tentando di aggiustargli una ciocca ribelle. Lui la scostò un po' brusco, forse appena più del normale. Suo figlio mal tollerava quelle attenzioni, ma per Midori del clan Hanashi era impossibile resistere. Ho bisogno di aria. Di gente nuova, di sfogarmi un po'. fece lui, un po' elusivo. Intendi amici, per uscire? Lascia stare, non puoi capire! fece lui infastidito. Lei lo scrutò preoccupata. Kuro non era mai stato un violento, ma sembrava ribollire di rabbia in modo insolito per lui. Che intendi? Perché non posso capire? indagò. Infastidito dalle domande lui provò a superarla. Lei lo afferrò per un braccio, lui cercò di divincolarsi, ma lei era comunque una ANBU, e lui un Chuunin. Lasciami Ma'. Sto uscendo! le ordinò voltandosi a fissarla. C'era una rabbia nei suoi occhi e nella sua voce che lei tentennò, come colpita. Lo lasciò andare e rimase a fissare la porta-pannello che veniva spinta violentemente e lasciata spalancata da suo figlio, mentre si allontanava.
Hanashi Kuro. Cosa posso fare per te? domandò Ichi-Sensei quando se lo trovò sulla porta di casa. Ai piedi portava calzini bianchi e indossava una tuta da ginnastica. Da sotto il colletto fino al naso saliva la maschera coprinaso che indossava sempre, ma i capelli, castani e scarmigliati, erano stranamente scoperti. Faceva strano vederlo vestito da civile con su la mascherina. La prego Sensei... Si batta con me! Ho bisogno di uno scontro, devo affrontare qualcuno più forte di me. lo pregò. L'uomo ci pensò su. Kuro non era tipo da allenarsi duramente, preferiva contemplare e dipingere, e non era neanche uno spinto dalla brama di potere, anche se era sveglio abbastanza da imparare in fretta e aveva un buon potenziale come stratega. Con quello che gli era successo però, era naturale che prima o poi si giungesse a quello. Il Jounin sospirò. Prima c'erano state le missioni di livello A, in cui da Genin Kuro si era trovato coinvolto. Lui e Akane si erano comportati bene, oltre le aspettative, ma si erano certo resi conto del divario tra le loro forze e i Mukenin di Livello A che gli avevano visto affrontare. Non poteva saperlo ma sia in Esame che in Missione si era ritrovato a dover gestire l'ospite del Kyuubi, un giovane suninano squilibrato che aveva perso il controllo del demone e con esso la vita quando la bestia si era liberata. Poi Akane era morta in quella missione di cui lui era responsabile, contro l'avversario che lo aveva appena sconfitto. Poi il Kokage l'aveva messo in coppia col possessore del Rinnegan... Senza contare i due Mukenin Sp. Jounin e la coppia di Genin affrontata da solo. Insomma, era chiaro che fin'ora Kuro si era sempre scontrato in condizioni di inferiorità e solo grazie all'intelligenza se l'era cavata. Ma ora voleva misurare la sua forza in un vero scontro e, per conoscere il proprio limite, aveva bisogno di un'avversario superiore a lui. Spiacente Kuro, non mi scontrerò con te. Non so se posso impegnarmi davvero, contro di te, mi tratterrei. So però di cosa hai bisogno, lascia che ti spieghi cos'è e come arrivarci...
Fu così che tre giorni dopo il giovane artista del Villaggio del Suono si trovò davanti una struttura in legno composta di diversi edifici con spaziosi saloni e palestre per l'allenamento e ampi cortili interni. Secondo il Sensei qui viene gente che vuole allenarsi... Magari fare pesi, esercizi o semplice sparring, ma qualcuno si presta anche a qualche scontro.. rifletté mentre osservava il viavai di uomini. Alcuni erano Ninja, più rari i Samurai, ma la maggior parte era gente comune. Il Dojo sorgeva in territorio neutrale e, chiunque volesse allenarsi, meditare o perfezionare le proprie tecniche poteva venire lì. L'idea era di permettere il confronto tra gente comune, artisti marziali, samurai, ninja dei paesi minori e maggiori. Una specie di ganglio vitale per la circolazione di idee e la contaminazione delle tradizioni in quella che si chiama innovazione. Pare che i monaci che lo gestiscano siano molto forti e molto poveri, tanto che nessuno li attacca mai e chi lo fa se ne pente.. pensò passando accanto a un paio di bonzi. Mentre li fissava urtò qualcuno e si ritrovò a cadere per terra. E sta un po' attento, cazzo!
@Halo: sia la A che la B con cui ci si può liberare si riferiscono chiaramente a tecniche generiche, non prevedono la capacità del Ninja di muoversi attraverso il terreno. Per me durante il risucchio si può dire che ci sia nel terreno troppo chakra nemico per poterci semplicemente nuotare con la C, ma una volta bloccati se si ha il Doton se ne può uscire facilmente con i Jutsu che lo consentono. Una specifica ci starebbe ma non la vedo una cosa scorretta, se uno si è già preso i danni... Dopotutto non è nemmeno un Jutsu a turno, in cui continui a investire Chakra per tenere il nemico bloccato lì...
Si, chiaro, a meno che non trovo un precedente nell'anime o nel manga (io non ne ricordo), non penso neanche ci sia il tempo per allontanarsi, più che essere una questione di distanza. E' un po' come se le pennellate sostituissero i sigilli e quello della pecora fosse l'ultimo della serie. Quindi come tutti i nin, composti i sigilli si attiva. Almeno io la vedo così.
CITAZIONE
Risaikuru Gijutsu - Tecnica del Riciclo Villaggi: Tutti Livello: D Tipo: Fuuinjutsu L'arte della manipolazione dell'inchiostro si evolve in una tecnica di spionaggio proprio grazie a questo Jutsu. Ogni creatura dipinta dallo Shinobi avrà infatti la possibilità di tornare nel foglio originale su cui è stata animata. In questo modo il creatore avrà accesso a tutte le informazioni viste dalle creature, come se fossero dei Kage Bunshin, e potrà riutilizzarla in seguito, pagando semplicemente un piccolo surplus di Chakra. La tecnica si dimostra utile anche in combattimento perché permette di animare più creature senza ridipingerle da capo. [Numero Massimo di Creature Riciclate per livello: Genin 1; Chuunin 3; Sp.Jounin 6; ANBU 10] Consumo: 2 (+2 per il risveglio)
Qui con "foglio" si intende quindi la "superficie" originale, o è un limite specifico della tecnica? Nel qual caso il rotolo di pergamena è comunque valido, giusto?
Gubbio. È necessaria la pergamena in dotazione, per disegnare le creature d'inchiostro, o posso anche farlo altrove, tipo sul muro di una casa o su un semplice quaderno, come fa Sai?
Io intanto richiedo l'esame Sp. J. Se qualcuno tra gli esaminatori ha voglia di ruolarlo con me possiamo farlo anche in singolo. Anche perché non posso garantire un ritmo costante di risposte, quindi mi spiacerebbe far aspettare un compagno.
Onestamente penso che ne verrebbe uno scontro bellissimo, se li mettessimo a confronto.
Se vuoi andare più di potenza che di fino forse è meglio Hozuki (anche se pure le A della carta son buone). Considera però che con gli Origami avresti anche il Segno Maledetto, come sottolineava il buon gear, che compensa e non poco... Da quello che dici però ti vedo meglio come Hozuki. Poi la nebbia è una bella comodità..
Beh, ho spiegato perché. In un duello cortese, al "primo sangue", la vittoria andrebbe a Itachi. In uno scontro del "tutto per tutto" Obito ha qualche asso in più. In realtà non sappiamo quanto ci metta a sostituire un'occhio, ma potendoli nascondere nella sua personale dimensione li avrebbe sempre "a portata di mano". Se poi la convalescenza dura a lungo come quella di Sasuke allora no, ma tra sangue Uchiha e cellule Mokuton niente gli vieta una soluzione in stile Danozu o (potenzialmente) di sviluppare il Rinnegan durante lo scontro (che è come l'ha ottenuto Madara). Ho votato Itachi perché per me, al pieno della salute, riuscirebbe a vincere i primi round, anche per superiorità tattico-strategica. Stile picchiaduro, appunto. Ma nel manga Obito avrebbe avuto più risorse..
C'ho un caxxo da fa, riesumiamo sta sessione prima che Taka opti definitivamente per la nipponia...
Dico la mia... Obito ha 2 grandi vantaggi su Itachi. Il primo, notevole, è che raramente l'abbiamo visto a corto di Chakra mentre Itachi si stancava a stare in piedi. Sulla resistenza (anche al dolore, grazie al corpo semi-vegetale che dovrebbe esserne immune) stravince Obito. Anche se, come dici tu, a Itachi basta mettere a segno uno Tsukiomi o un Amaterasu... Ma è il secondo vantaggio che darebbe sicuramente la vittoria a Obito. Il fatto di possedere gli occhi dell'intero Clan Uchiha gli permette di usare Izanagi un'infinità di volte e, come detto, Itachi non ha la resistenza per ammazzarlo continuamente.
Detto ciò ho votato Itachi perché in uno scontro diretto e leale penso che riuscirebbe a mettere a segno il colpo decisivo prima di finire il Chakra.
A me origami piace. Ci vuole un po' di fantasia ma è una delle innate per la cui trascrizione sto pensando di risparmiare crediti. Rispetto agli Hozuki offre tante cose in più, imho, solo che poi dipende dal giocatore sfruttarle o meno.
Io comunque ti consiglio di buttarti e basta, imparerai cosa può darti la tua innata man mano che la sfrutti. Se non sei sicuro ricordati che i no-innata hanno tanti bonus che ti permettono di scegliere qualsiasi direzione di sviluppo e di farlo man mano che progredisci. E a Chuunin puoi sempre cambiare Pg perdendo poco o niente
