Posts written by nadim-temporaneo

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    Moggi condannato in appello, i legali: "Ora Cassazione"



    Confermata l'associazione per l'ex dg bianconero, condannato a 2 anni e 4 mesi. L'avvocato Prioreschi: «Restano incongruenze e assurdità. Non hanno ascoltato tutte le telefonate»



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    Moggi condannato in appello, i legali: "Ora Cassazione"© Foto Pegaso



    LA CORTE d'appello di Napoli ha dato ancora ragione alla Procura. Non sono servite le nuove telefonate prodotte dalla difesa di Luciano Moggi, non sono bastate neppure le assoluzioni di tutti gli arbitri nel rito abbreviato, che avevano molto indebolito la teoria dell'associazione a delinquere. Alla fine ha vinto la convinzione che esistesse una cupola che provava ad alterare il campionato 2004-05 (senza per altro riuscirci, come certifica la sentenza di primo grado).

    NAPOLI L'avvocato di Moggi, Maurilio Prioreschi, in tarda serata annuncia: «Andremo in Cassazione, questo è certo. D’altra parte questo processo doveva finire lì e finirà lì». Non si lascia andare ad analisi («Valutare un dispositivo senza avere le motivazioni non è possibile...»), ma sospira: «Certo, qui a Napoli non c’è spazio per una dialettica processuola serena e corretta. Ci sono alcune posizioni che sono una follia, se penso i dieci mesi dati a Dattilo, per esempio!»

    INCONGRUENZE Assodato che il giudice Gentile ha creduto che Moggi fosse a capo della cupola, resta il fatto che al contrario di quanto deciso dal collega Stanziola nel rito abbreviato, ha ritenuto di condannare anche gli arbitri. Un'incongruenza che verrà valutata in Cassazione, perchè i reati contestati da una parte e dall'altra sono sostanzialmente gli stessi: «Quello che ha fatto il giudice Stanziola nel rito abbreviato, ascoltando le telefonate e convincendosi della buona fede degli arbitri non è stato fatto nel rito ordinario. A questo punto ci sono arbitri assolti da una parte e condannati dall’altra per lo stesso identico reato. Vedremo in Cassazione...».

    BABBO NATALE Ma non solo: la sentenza infatti assolve l'ex arbitro Rodomonti che, secondo l'accusa, avrebbe alterato il risultato di Udinese-Juventus. «Pensate che per quella partita sono stati assoliti gli assistenti, è stato assolto Rodomonti che era l’arbitro, ma resta un capo di imputazione... Chi ha alterato quella partita? Moggi, Giraudo e Bergamo. Bene, ma come hanno fatto? Chi è sceso in campo per alterare quella gara a favore dell’associazione? Babbo Natale? Anche Lotito è rimasto l’unico imputato nelle sue partite e chi le alterava?»

    ASCOLTO Durante la sua breve arringa difensiva, durante la quale ha ripreso la telefonata Racalbuto-Meani, Prioreschi aveva chiesto alla corte di riascoltare le telefonate dimenticate dagli inquirenti che fra le 170.000 intercettazioni avevano selezionato solo quelle che favorivano l’accusa e non quelle che potevano servire a difendersi. «Alla fine non so se hanno seguito il mio consiglio.. Francamente mi viene da pensare che le nuove telefonate non le hanno ascoltate proprio. Penso alla chiamata fra racalbuto e Meani... Come si fa a non percepire la disperazione di un uomo che sa di dover pagare per errori non suoi? Come si fa a pensare che abbia volontariamente alterato la partita e che faccia parte di un’associazione tesa a favorire la Juventus?».


    tuttosport
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    Calciopoli: Moggi condannato riduzione di pene per tutti



    Per l'ex dg bianconero conferma dell'associazione a delinquere. Per Paolo Bergamo annullamento della sentenza e rinvio ad altro processo



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    Calciopoli: Moggi condannato riduzione di pene per tutti© LaPresse



    Conferma dell'associazione a delinquere per l'ex dg bianconero a cui è stata ridotta la pena. Per Paolo Bergamo rinvio ad altro processo con annullamento della sentenza. Arriva intorno alle 20.40, dopo quasi otto ore di camera di consiglio la sentenza di appello del processo Calciopoli. Le altre condanne: 2 anni per Pairetto, 2 anni per Mazzini; 1 anno per De Santis; 10 mesi per Dattilo e Bertini. Lotito e Della Valle prescritti. L'avvocato di Moggi, Prioreschi ha già fatto sapere che è pronto il ricorso in Cassazione. L'arbitro Rodomonti, invece, è stato assolto e questo potrebbe essere decisivo per il ricoso in Cassazione di Giraudo.


    BERGAMO
    Moggi non era in aula al momento della lettura del verdetto, è stato condannato per il reato di associazione per delinquere, mentre le frodi sportive a lui contestate sono state dichiarate estinte per intervenuta prescrizione del reato. Due anni di reclusione per l'ex designatore arbitrale Pierluigi Pairetto e per l'ex vicepresidente della Figc Innocenzo Mazzini: sono alcune delle condanne decise dalla VI sezione penale di Napoli nell'ambito del processo d'Appello a Calciopoli. Condannati anche gli ex arbitri Massimo De Santis ad un anno e Paolo Bertini a dieci mesi. Entrambi avevano rinunciato alla prescrizione che altrimenti avrebbe estinto i loro reati. La sentenza di primo grado a carico dell'ex designatore Paolo Bergamo è stata dichiarata nulla e gli atti trasmessi al Tribunale di Napoli per un nuovo giudizio. In sostanza, per Bergamo si deve ricelebrare il processo in quanto, il processo di primo grado per lui è viziato dall'impossibilità di un'adeguata difesa. Il suo avvocato, Silvia Morescanti, aveva infatti dovuto lasciare il processo per una maternità a rischio.


    PRESCRITTI Oltre alle condanne il verdetto di Appello su Calciopoli ha disposto una serie di non luogo a procedere per intervenuta prescrizione del reato. In particolare per gli imputati Diego Della Valle, Andrea Della Valle, Claudio Lotito, Leonardo Meani, Claudio Puglisi, Stefano Titomanlio, Salvatore Racalbuto, Sandro Mencucci.



    GALLINELLI
    L'avvocato di De Santis, Paolo Gallinelli: "Sono curioso di leggere le motivazioni, perché voglio capire come può essere stata confermata per De Santis la condanna di associazione a delinquere. Se l'associazione doveva favorire la Juventus, perché il mio assistito è stato condannato per atti fraudolenti relativi a Fiorentina-Bologna e Lecce-Parma, che non c'entravano nulla con la Juventus e la lotta scudetto? E' ovvio che questa sentenza dovrà essere valutato dalla Cassazione per un giudizio di legittimità".


    Seguono aggiornamenti


    Guido Vaciago

    tuttosport
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    Giudice sportivo: chiuse le curve di Inter e Roma


    Per entrambi i club revocata la sospensiva: per i nerazzurri provvedimento valido nel derby e contro il Chievo, per i giallorossi contro Catania e Genoa



    17 dicembre 2013
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    Curva Nord, Ansa



    Il giudice sportivo ha chiuso le curve dell'Inter e della Roma. La Nord resterà vuota in occasione del derby di domenica sera contro il Milan per "comportamento discriminatorio per origine territoriale" nel match di Napoli. La Sud sarà chiusa per la gara contro il Catania per "comportamento discriminatorio per motivi di razza" nell'ultima partita contro il Milan. Per i due club revocata la sospensiva: curve chiuse anche per Inter-Chievo e Roma-Genoa.

    "Dal settore ospiti per la durata dell'intera gara si sono levati cori del seguente tenore: Napoli m…., Napoli colera sei la vergogna dell'Italia intera; puzza di m…. puzza di cani, stanno arrivando i napoletani;………..voi non siete esseri umani………... - si legge nel dispositivo del giudice sportivo in relazione alla gara Napoli-Inter - Tutti i detti cori erano percepibili dai due settori confinanti con quello degli ospiti (tribuna e curva); il dirigente O.P. riferisce di analoghi cori erano stati intonati dai tifosi ospiti appena entrati nello stadio e prima di accedere al proprio settore". Per questo motivo delibera:

    1. di sanzionare la soc. Internazionale con l'ammenda di € 50.000,00 e con l'obbligo di disputare una gara con il settore denominato "Settore Nord – Secondo Anello Verde" privo di spettatori;
    2. di disporre ex art. 16, n. 2 bis CGS la revoca della sospensione dell'esecuzione della sanzione deliberata con CU 63 del 21 ottobre 2013 in riferimento alla gara soc. Torino – soc. Internazionale del 20 ottobre 2013.


    Riguardo a Milan-Roma "alle ore 20:23 la maggioranza dei circa 1.700 sostenitori (il numero dei tifosi è stato fornito dalla Polizia di Stato) della soc. Roma che occupavano la parte centrale del – Settore Ospiti- denominato – Terzo Anello Verde Curva Nord- intonava a gran voce per due volte il coro – Rossoneri squadra di neri – che veniva percepito distintamente dai collaboratori…………che al momento della sua esecuzione erano posizionati all'interno del recinto di giuoco all'altezza della linea mediana…………….Buona parte della suddetta tifoseria cantava nuovamente all'11° p.t. ed all'8° s.t. il coro, replicato due volte in ogni occasione, - Rossoneri squadra di neri-………….All'8° p.t. la maggioranza dei circa 1.7000 tifosi romanisti indirizzava per alcuni secondi numerosi ed intensi – Buuu- verso il calciatore della soc. Milan Sig. Mario Balotelli (n. 45) in occasione di un calcio di punizione battuto dallo stesso fuori dall’area di rigore della squadra romanista. Tali urla venivano sentite distintamente dai collaboratori……………collocati all'interno del recinto di giuoco rispettivamente accanto alla panchina aggiuntiva della soc. Milan (lato – Curva Nord-), all’altezza della linea mediana delle terreno di giuoco e accanto alla panchina aggiuntiva della soc. Roma (lato – Curva Sud-)………………..Al 12 s.t. la quasi totalità dei circa 1.700 sostenitori della soc. Roma rivolgeva per alcuni secondi copiosi e sonori –Buuu- nei confronti del calciatore della soc. Milan Sig. Mario Balotelli (n. 45) in concomitanza di un fallo di giuoco commesso dallo stesso………..Le grida e il coro in questione venivano udito chiaramente dagli scriventi delegati………..che al 12° del s.t. si trovavano all'interno del recinto di giuoco".

    Per questo motivo delibera:
    1. di sanzionare la soc. Roma con l'ammenda di € 50.000,00 e con l’obbligo di disputare una gara con il settore denominato “Curva Sud” privo di spettatori;
    2. di disporre ex art. 16, n. 2 bis CGS la revoca della sospensione dell'esecuzione della sanzione deliberata con CU 63 del 21 ottobre 2013 in riferimento alla gara soc. Roma – soc. Napoli del 18 ottobre 2013.


    Il giudice sportivo ha deciso di punire la Lazio per i 'buu' razzisti contro il giocatore del Livorno Mbaye, chiudendo la curva Nord dei tifosi biancocelesti. Ma, essendo la 'prima sanzione' in campionato, la misura è stata sospesa.

    sportmediaset
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    Naturalmente non fraitendete quello che c'è scritto, sono state aperte delle indagini e non dichiarati dei colpevoli !!!

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    Calcioscommesse: le partite nel mirino


    Ecco le gara sotto la lente della Procura



    17 dicembre 2013
    C_29_articolo_1020965_upiImgPrincipaleOriz
    Gattuso, foto Lapresse



    La Serie A trema dopo gli ultimi sviluppi dell'operazione Last Bet e Francesco Bazzani detto "Civ", pedina fondamentale del gruppo dei "bolognesi" era a contatto con diversi giocatori tra cui Gennaro Gattuso. Presenziava alle partite e controllava l'evoluzione dei match in rapporto alle scommesse come riporta "La Provincia di Cremona".

    Ecco la lista delle partite che, per l'accusa, Bazzani avrebbe manipolato o tentato di manipolare.


    IL RUOLO DI FRANCESCO BAZZANI

    Stando agli atti dell'inchiesta, Bazzani era presente per monitorare l'andamento del match a:
    Milan-Lazio del 1 febbraio 2011, con visita a Milanello il giorno successivo dove risulta aver inviato messaggi a Gattuso;
    Chievo-Milan del 20 febbraio 2011;
    Milan-Bari del 13 marzo 2011;
    Lazio-Juventus del 2 maggio 2011.

    Sempre secondo l'accusa il "Civ" avrebbe partecipato direttamente al tentativo di manipolazione di:
    Brescia-Lecce del 27 febbraio 2011;
    Milan-Bari del 13 marzo 2011;
    Sampdoria-Palermo del 15 maggio 2011.

    Infine, ai fini della manipolazione delle partite, Bazzani ha intrattenuto contatti telefonici e personali con giocatori o soggetti collegati alle squadre in prossimità delle seguenti partite:
    Livorno-Albinoleffe del 21 gennaio 2011: contatti con MINGAZZI e BOMBARDINI dell’Albinoleffe dal 19 al 20 gennaio;
    Modena-Ascoli del 22 gennaio 2011: contatti con COLUCCI del Modena il 20 gennaio;
    BOLOGNA-LAZIO del 23 gennaio 2011 (3-2): contatti con BROCCHI della Lazio il 22 e il 23 gennaio;
    Brescia-Chievo del 30 gennaio 2011 (0-3): contatti con D’ANNA, ex calciatore del Chievo, il 28 gennaio e l’1 febbraio;
    MILAN-LAZIO dell’1 febbraio 2011 (0-0): contatti con CRISTIAN BROCCHI della Lazio l’1.2.2011, il 25 gennaio del 2011 con GATTUSO;
    Chievo-Napoli del 2 febbraio 2011( 2-0); contatti con D’Anna;
    Cagliari-Chievo del 13 febbraio 2011: contatti con D’Anna;
    Modena-Crotone del 5 febbraio 2011: contatti con Colucci del Modena il 2 febbraio;
    Modena-Reggina del 12 febbraio 2011 (1-2): contatti con Bellucci del Modena lo stesso giorno;
    Triestina-Modena del 19 febbraio 2011 (2-2): contatti con Bellucci del Modena due giorni prima;
    Albinoleffe-Padova del 19 febbraio 2011 (2-1): contatti con Mingazzi dell’Albinoleffe il 17 e il 18 gennaio;
    CHIEVO-MILAN del 20 febbraio 2011: contatti con GATTUSO e con D’Anna,
    Pescara-Albinoleffe del 26 febbraio 2011(2-0): contatti con Bombardini e Mingazzini dell’Albinoleffe e Olivi del Pescara;
    Modena-Siena del 26 febbraio 2011: contatti con Colucci e Bellucci del Modena e Terzi del Siena;
    Empoli- Modena del 5 marzo 2011 (0-0): contatti con Bellucci del Modena il 3 e il 4 marzo;
    Chievo-Parma del 6 marzo 2011: contatti con D’Anna l’1 e il 7 marzo;
    MILAN-BARI del 13 MARZO 2011 (1-1): CONTATTI CON GATTUSO IL 6 MARZO E CON L’AMICO PIPIERI SALVATORE
    Sassuolo-Modena del 18 marzo 2011: contatti con Bellucci e Colucci del Modena il 15 e 17 marzo;
    Modena-Pescara del 27 marzo 2011 (1-0): contatti con Bellucci del Modena il 24 e 27 marzo;
    Livorno-Modena del 2 aprile 2011 (0-1): contatti con Bellucci del Modena il 29 e 30 marzo;
    Albinoleffe-Grosseto del 22 aprile 2011: contatti con Bombardini;
    Modena-Torino del 22 aprile 2011 (1-1): contatti con Bellucci il 20 e 22 apriole;
    Cittadella-Modena del 30 aprile 2011( 1-1): contatti con Bellucci il 22 e il 27 aprile;
    LAZIO-JUVENTUS del 2 maggio 2011 (0-1): contatti con Brocchi della Lazio il 2 maggio;
    Modena-Grosseto del 7 maggio 2011(1-1): contatti con Bellucci il 3 e il 6 maggio;
    UDINESE-LAZIO dell’8 maggio 2011 (2-1): contatti con il capitano della Lazio STEFANO MAURI il 5 e il 7 maggio;
    Varese-Modena del 14 maggio 2011 (3-0): contatti con Bellucci il 9 e il 12 maggio;
    MILAN-CAGLIARI del 14 maggio 2011 (4-1): contatti con GATTUSO, PIPIERI e SEBASTIANO ROSSI, già portiere del Milan e allenatore della squadra Primavera, tra il 10 e il 13 maggio;
    Siena-Varese del 23 maggio 2011 (5-0): contatti con Terzi del Siena il 18 e 20 maggio;
    Novara-Modena del 29 maggio 2011 (2-3): contatti con Bellucci il 29 e il 30 maggio;
    Albinoleffe-Siena del 29 maggio 2011 (1-0): contatti con Bombardini e Mingazzini dell’Albinoleffe dal 26 al 29 maggio e Terzi del Siena il 27 maggio.

    IL RUOLO DI SALVATORE SPADARO



    Per quanto riguarda il ruolo di Salvatore Spadaro detto "il Vecchio" si registrano due diversi periodi. Nel 2011 Spadaro e Bazzani lavoravano insieme, poi il primo interrompe l'attività in seguito ai primi arresti ai massimi livelli. Poi però riprende a livelli più modesti con personaggi nuovi tra cui l'ex presidente dell'Ancona, Ermanno Pieroni. Ecco le partite sotto i fari del 2013:
    Salernitana-Melfi del 7 aprile 2013 (2-1)
    Spezia-Grosseto del 7 aprile 2013 (2-1)
    Verona-Ternana del 6 aprile 2013 (2-1)
    Pro Patria-Santarcangelo del 7 aprile 2013 (1-0)
    Livorno-Ascoli del 7 aprile 2013 (3-0)
    Como-Treviso del 7 aprile 2013 (4-3)
    Benevento-Latina del 7 aprile 2013 (1-0)
    Bassano-Fano del 7 aprile 2013 (4-2)
    Brescia-Cesena del 6 aprile 2013 (2-1)
    Reggiana-Lecce del 14 aprile 2013 (0-2)
    Fano-Savona del 13 aprile 2013 (2-1)
    Crotone-Pro Vercelli del 13 aprile 2013 (2-1)
    Novara-Vicenza del 13 aprile 2013 (3-1)
    Palermo-Bologna del 13 aprile 2013 (1-1)
    Venezia-Forlì del 14 aprile 2013 (3-0)
    Pescara-Siena del 13 aprile 2013 (2-3)
    Melfi-Pontedera del 14 aprile 2013 (1-1)
    Fano-Savona del 14 aprile 2013 (2-1)
    Trapani-Pavia del 14 aprile 2013 (3-0)
    Pisa-Viareggio del 14 aprile 2013 (1-0)
    Perugia-Sorrento del 14 aprile 2013 (2-1)
    Crotone-Pro Vercelli del 13 aprile 2013 (2-1)
    Grosseto-Livorno del 20 aprile 2013 (0-3)
    Varese-Livorno del 13 aprile 2013 (1-3)
    San Marino-Trapani del 21 aprile 2013 (1-0)
    Grosseto-Livorno del 20 aprile 2013 (0-3)
    Sud Tirol-Virtus Entella del 21 aprile 2013 (3-0)
    Pavia-Albinoleffe del 21 aprile 2013 (0-2)
    Lecce-Feralpisalò del 21 aprile 2013 (3-0)
    Carrarese-Barletta del 28 aprile 2013 (1-2)
    Virtus Entella-Como del 28 aprile 2013 (5-0)
    Avellino-Andria Bat del 28 aprile 2013 (4-0)
    Viareggio-Perugia del 28 aprile 2013 (1-0)
    Venezia-Giacomense del 28 aprile 2013 (3-3)
    Palermo-Inter del 28 aprile 2013 (1-0)
    Bellaria-Forlì del 28 aprile 2013 (2-1)
    Benevento-Nocerina del 28 aprile 2013 (1-2)
    Sudtirol-Lecce del 28 aprile 2013 (1-2)
    Ternana-Livorno del 4 maggio 2013 (1-1)
    Parma-Atalanta del 5 maggio 2013 (2-0)
    Spezia-Virtus Lanciano del 4 maggio 2013 (1-1)
    Cesena-Juve Stabia del 4 maggio 2013 (3-1)
    Aprilia-Chieti del 4 maggio 2013 (0-0)
    Lanciano-Sassuolo del 11 maggio 2013 (2-2)
    Livorno-Ternana del 11 maggio 2013 (1-1)
    Reggina-Grosseto del 11 maggio 2013 (1-0)
    Modena-Vicenza del 11 maggio 2013 (1-0)
    Bari-Cesena del 11 maggio 2013 (2-1)
    Ascoli-Ternana del 11 maggio 2013 (2-1)
    Empoli-Cittadella del 11 maggio 2013 (0-1)
    Padova-Spezia del 11 maggio 2013 (1-1)
    Juve Stabia-Verona del 11 maggio 2013 (0-3)

    Sportmediaset
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    CITAZIONE

    Calciopoli, Trofino: "Moggi si difendeva da Milan e Inter"



    La Corte entra in camera di consiglio. dopo gli interventi di Pioreschi e Trofino, i legali di Moggi:: "Il Milan aveva Mediaset e Meani che dava direttamente indicazioni agli arbitri. L'Inter spiava la Juve attraverso Telecom. E Bergamo cercava di favorire tutti per guadagnarsi la rielezione". Sentenza attesa per il pomeriggio



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    Calciopoli, Trofino: "Moggi si difendeva da Milan e Inter"© LaPresse



    E' iniziata l'ultima udienza del Processo d'appello di Calciopoli a Napoli. Si è appena concluso l'arringa dell'avvocato difensore di Moggi, Paolo Trofino che si è occupato dell'accusa di associazione a delinquere. Trofino ha spiegato come l'associazione non aveva senso, essendo la Juventus più forte e di come Moggi si stesse difendendo da due colossi, da una parte il Milan che con Mediaset e Meani (che secondo Trofino ha telefonate molto più inciriminanti e gravi di Moggi) dall'altra l'Inter che spiava la Juve attraverso Telecom. Ecco il perché delle schede svizzere. Significativo il passaggio in cui Trofino fa notare che su migliaia di telefonata intercettate di Moggi, lui - che era il re del mercato - non parli mai, MAI, di mercato. Le schede svizzere, spiega Trofino, servivano per il mercato. Trofino ha poi illustrato come gli incontri e le cene avessero risvolti politici e come Bergamo nei suoi colloqui con la Fazi dimostri di essere totalmente estraneo all'eventuale associazione. Ora ha preso la parola Prioreschio che ha illustrato la nuova intercettazione Racalbuto-Meani. Il pg ha rinunciato alla replica. La Corte è ora in Camera di Consiglio.



    Ore 11.15 INIZIA L'INTERVENTO DI TROFINO



    L'intervento dell'avvocato Trofino, legale di Moggi, si incentra sull'accusa di "associazione a delinquere". Il legale napoletano ha spiegato: "Ho tre documenti da cui prendere spunto: la sentenza di primo grado e le due dell’abbreviato. Sono state scritte da magistrati capaci e diligenti. Ognuna di queste però ha un difetto, per così dire, genetico. De Gregorio, nel primo rito abbreviato, ha basato la sua motivazione sul sorteggio truccato e questo è stato confutato pienamente dalla Casoria, nel primo giudizio con rito ordinario. Quella di Stanziola, nell'appello dell'abbreviato, nicchia molto sul punto del sorteggio edà comunque una credenziale alla non attendilità del sorteggio e si rifugia sulla interpretazione delle telefonate, ma attenzione perché vi è una mancanza di collegamento tra le varie telefonate. Per ascoltare tutte le telefonate ci vorrebbero tre anni e nove mesi lavorando otto ore al giorno, compresi i sabati e le domeniche. Lo stesso Narducci diceva all’inizio della relazione che per capire questo processo bisognava sentire tutte le telefonate. Tutte e tre le sentenze si sono occupate dei momenti in cui si sarebbero formate la prove del processo: le riunioni, le schede e le telefonate. Telefonate che, tuttavia, non sono state ascoltate tutte..."



    MEANI



    Continua Trofino: "Andiamo all'origine? Per quale motivo questa associazione, questa organizzazione è stata messa in piedi? Per fare vincere il campionato alla Juventus. Ma se la stessa sentenza certifica che il campionato non era alterato... e non era la Juventus, a detta di tutti, la squadra più forte del torneo e aveva un'organizzazione societaria superiore? E allora a cosa serviva quell'associazione? E se fosse esistita che danno avrebbe creato? Moggi difendeva la sua società dal colosso Mediaset che poteva sfruttare quattro canali tv a aveva anche un... "ministro per gli affari arbitrali", Meani. MEani parlava con tutti e parlava di tutto: dando indicazioni e suggerimenti, cosa che Moggi non ha mai fatto. E' lui che indica Rodomonti ai designatori il 9 febbraio, è lui che dice sempre ai designatori: vanno bene quei tre, il presidente è d'accordo, li puoi mettere... E' lui che parla con De Santis, ridendo delle disgrazie della Juventus e dicendo: vai a fare Fiorentina-Milan e non ammonire i diffidati del Milan perché alla prossima c'è Milan-Juve!".



    GLI SPIONI DI TELECOM



    "Moggi doveva difendersi anche da Telecom, sulla quale c’è anche una storia giudiziaria che ha dimostrato come era effettivamente spiato illegalmente e queste sono le uniche ragioni della esistenza delle schede straniere. Ero presente all’interrogatorio e Moggi ha detto proprio queste cose che vi sto dicendo, ma queste dichiarazioni non le ho trovate negli atti! È una cosa gravissima! La storia ci ha detto di spie dappertutto. Tavaroli lo ha detto chiaramente. Tutto comincia perché Moggi si deve difendere e deve difendere la Juve da questi due colossi, da Meani e Tavaroli, e Moggi con un paio di schedine da 50 euro pensava di difendersi. Io parlo a giudici che sanno. Esiste una giurisprundenza della cassazione che dice che quando ci si trova in presenza di una intercettazione che racconta un fatto chiaro e non vi sono motivi per ritenere che gli interlocutori possono essere indotti a mentire per altre ragioni siamo di fronte alla prova diretta? Ebbene. Leggendo quello che era il resoconto sulla prova dei giudici dell’appello dell’abbreviato mi sono reso conto che esisteva agli atti una prova diretta della innocenza di Bergamo e Mazzini. Leggevo la motivazione dell’assoluzione di Lanese, presidente AIA. Scrivono i giudici che Lanese voleva far diventare l’AIA una componente federale e per fare ciò decise di contattare i dirigenti delle società. Per la difesa, la carica di presidente AIA non dava compiti tecnici ma solo amministrativi. È proprio quello che noi sostenevamo nel primo grado: la presenza di Lanese agli incontri era del tutto inutile. Lanese non aveva, per la sentenza, alcun controllo sui designatori e quindi lo assolve perché aveva una carica senza alcun titolo esecutivo. Quindi l’associazione messa in piedi da questo diavolo di Moggi non aveva motivo di essere. Qui gli associati vengono via uno dopo l’altro come grappoli d’uva e quelli che restano sono degradati. Questa sentenza provoca un effetto: se le riunioni dell’associazione servono a far vincere il campionato e Lanese non aveva motivo di essere presente, si crea un vulnus della prova perché le riunioni sono la base della prova. Lanese non c’era, ma c’è un effetto indotto: la logica dice che se Lanese non aveva ruolo, non poteva dare nessun contributo. Evidentemente questi si riunivano per altri motivi: di federazione, politici ma non quelli attribuiti all’associazione!"



    LE CENE



    "Ma passiamo anche alle famose cene nelle case degli associati: erano le case loro: di Moggi, di Giraudo e Pairetto, che avevano un rapporto personale! Non si vedevano in incognito, in una grotta. Voi mi dovete dimostrare che quelle persone non si potevano incontrare, che quelle riunioni erano finalizzate a compiere reati! L’incontro di Colle Salvetti del 21 maggio 2005 ha una importanza straordinaria perché ci da la prova diretta dell'innocenza. Quel giorno il campionato si è già concluso per la Juve. Ci abbiamo messo tre ore per tirare fuori dalla bocca di Auricchio che a quel punto la juve aveva già vinto lo scudetto con la partita Palermo-Milan 3-3. E sapete cosa dice il PM? Si sono visti perché dovevano ancora parlare o pagare il prezzo a Bergamo. Quella riunione è un monumento all'inesistenza dell’associazione. Dovete leggere delle telefonate dei giorni precedenti all’incontro, tra Bergamo e la Fazi. Calcolate che i colloqui tra i due sono una miniera d’oro per il processo perché tra loro c’è un rapporto molto stretto. Parlano di cose che sanno, si chiamano 3 volte al giorno e Bergamo spesso fa dei report. Ce n’è una prima tra Bergamo e Mazzini: "...io però vorrei fare una cena importante, non per l’apparecchiatura... ma per le cose che gli devo dire, tu bisogna che mi dai una mano eh? Mazzini risponde che va bene. Bergamo aggiunge poi: vieni è importante, porta anche tua moglie. Ma prima di ciò Bergamo chiama Giraudo, chiedendo se può far venire alla cena anche Mazzini. Cioè Bergamo che era un associato chiede ad un altro associato se può venire un altro associato ancora? Chiede l'autorizzazione! Ma la serie prosegue con una Bergamo-Fazi, dove quest'ultima detta a Bergamo la strategia di come dire le cose. Bergamo ha bisogno della presenza di Mazzini e la Fazi gli suggerisce quello che deve dire, alla cena dei vertici degli organzzatori della banda dei criminali! Bergamo deve fare una cena per chiedere la sua riconferma: ma l’associazione aveva anche come oggetto la vittoria delle Juve? E quindi, a risultato ottenuto, egli può andare alla riunione per dire: avete avuto quanto chiesto, adesso ricompensatemi! E invece si affanna a preparare la cena, chiede alla Fazi come dire, chiede se può venire Mazzini che deve dargli una mano! Questa è la prova che non esiste l’associazione! Questa è anche la prova che Mazzini non fa parte dell’associazione, se Bbergamo deve chiedere l’autorizzazione per farlo partecipare alla cena! Quindi Mazzini e Bergamo sono fuori: sono rimasti in due a ballare l'Hully Gully!"


    LE SCHEDE SVIZZERE



    "Il fatto che Moggi utilizzasse le schede per il motivo che vi ho detto è dato anche dal fatto che non c’è una sola telefonata in cui Moggi parla del mercato! Il budget di una squadra di serie A è la cosa più importante, ma la cosa che non si sa è che la cattiva strategia dell’acquisto o della vendita possono cambiare una società da così a così. Moggi è riconosciuto da tutti come il migliore nel fare il mercato. Nella sua vita ha fatto cose strabilianti in entrate e in uscita. Ebbene, com'è possibile che in 171mila telefonate non ce n’è una sola in cui si parli di mercato? Se me ne trovate una, mi tolgo la toga e vi dico che è colpevole! Si doveva difendere dallo spionaggio. È vero o no che tutti i telefoni della Juve erano emssi sotto controllo? È vero o no che quando si interessava ad un giocatore sullo stesso piombavano altre società? C’è una ragione: la scheda riservata non ha il valore di una pistola che serve solo per uccidere qualcuno. La scheda riservata perde quindi di valore. I giudici del primo grado hanno detto che se ci sono solo le schede c’è associazione, ed è così anche se ci sono solo gli incontri. Ma quando Moggi acquistava le schede, i soldi gli venivano dati dalla Juventus! Sono soldi fuori bilancio perché erano i soldi dei gadget. Devo sottolinearvi questo: se voglio creare un’associazione di questo livello, metto in piedi una linea privata telefonica e mando Bertolini a comprare le schede con i soldi della Juve? Nella Juventus tutti sapevano delle schede, e del motivo per cui erano state comprate! Quindi: riunioni, schede. Non voglio tornare sul Di Laroni, sono avvocato del fatto. Prendiamo Bertini che riceve una ventina di telefonate: abbiamo costituito un’associazione a tavolino e abbiamo detto che la Juve deve vincere; ma Bertini? Perché fa parte dell’associazione? È un arbitro giovane di belle speranze: che cosa ha avuto in cambio? Guardate la classifica dei guadagni! Bertini è penultimo! Ed è una carattersitica costante degli associati! E come si spiega che prima della partita un arbitro associato che sa già quello che deve fare deve ricevere queste telefonate? È uno stupido? Non direi, l’ho conosciuto. E allora? Qual è la logica? Se so che cosa fare perché devo essere contattato 20 volte prima della partita? Dite che chiamava Moggi? Ok, ma nemmeno Moggi è uno stupido perché chiamare continuamente? E sapete poi come si conclude quella partita? Con un pareggio!".



    BERGAMO E' MILANISTA! E LO DICE...



    "Si può anche sostenere che Bergamo parli con tutti, anche con il presidente dell’Inter o del Milan e che quando parla lo fa per compiacere tutti. Ma anche questo è un errore compiuto nelle sentenze. Quando Bergamo parla con la Fazi è un momento straordinario di genuinità. Ascoltatele! Nessuno di loro poteva immaginare che il telefono fosse intercettato! Quando la Fazi maledice la Juve è una prova diretta! Non esalta il Milan, sua squadra del cuore, ma maledice la Juve! Com'è possibile? Bergamo è milanista, lo dichiara lui con una genuinità straordinaria. Oltre alle espressioni di cordoglio per il Milan, a cui Bergamo partecipa, c’è un’altra prova: è possibile che Bergamo, oltre ad essere tifoso milanista, chiami Meani, si senta con Meani e da associato si renda protagonista della famosa telefonata con Carraro? E della successiva telefonata con Rodomonti? Leggetela! Io voglio dimostrare che Bergamo non fa parte di un’associazione perché l’associazione non esiste. Lanese, Mazzini e Pairetto non ci sono più. C’è solo Bergamo a far parte di un'associazione che non c’è. 'Sei arrivato dove sei arrivato, pensa a chi sta dietro', gli dice prima di Inter-Juventus! Questa è una estorsione, ve lo dico io! Rodomonti non espelle Toldo ultimo uomo, e Collina il giorno dopo parla con Pairetto dicendo ha sbagliato. Rodomonti per far piacere a Carraro e alla sua elezione fa pareggiare quella gara all’Inter e chiude il cerchio non di una prova logica ma di una prova diretta. Ma veramente devo ancora discutere se Bergamo sia associato? Devo ancora discutere della esistenza stessa di un’associazione! Ma di che parliamo? Questa indagine è una pura invenzione!"



    MOGGI E TORTORA...



    Moggi ha potuto mettere in atto atteggiamenti deontologicamente scorretti, ma non ha mai messo in piedi alcuna associazione in favore della Juve!La famosa telefonata della grigliata: sapete come comincia? Con: hai studiato? A parte il fatto che Bergamo le griglie le faceva con tutti, ma quel "hai studiato" non significa che c’era un accordo tra i due. Discutere le griglie non serviva a niente, dare rilievo a quella telefonata è ininfluente, perché deve sapere la corte che per formare le griglie si doveva tenere da conto delle preclusioni. L’hai studiato si riferiva esattamente a quello. Tutto si è incentrato su questo: si è detto che Moggi indicava Rodomonti: falso!Ultimo argomento: avete a disposizione le telefonate dei nostri concorrenti. Avete il loro ministro degli affari arbitrali che fa delle telefonate da brivido. Con Trefoloni ci parli tu, altrimenti gli tagliamo la testa. Questo è l’atteggiamento arrogante che attribuite a Moggi? E questo cos’è? Tutti sono concordi nel dire che la Juventus non è mai stata favorita, quindi è venuto meno anche l’oggetto sociale. Credo che abbiate materiale a sufficienza per pronunciare una sentenza di assoluzione. Non faccio paragoni tra Moggi e Tortora. Ma ricordo che i giudici passano alla storia quando si assumono responsabilità. I giudici di cui parleremo sono quelli che non faranno passare l’ingiustizia sulla base della quale è stato condannato Luciano Moggi!

    ORE 12.30 PARLA PRIORESCHI



    "Non volevo riprendere la parola ma qualche giorno fa mi è arrivata una mail di Penta in cui mi chiedeva di sentire una telefonata tra Meani e Racalbuto. Quando l’ho ascoltata ho detto a Penta, e non ho paura a ripeterlo, che chi ha occultato la telefonata deve essere arrestato perché in questa telefonata che voi non potete conoscere c’è la prova non solo dell'innocenza di Racalbuto per quella partita, ma dell'estraneità di Racalbuto alla eventuale associazione.
    C’è una esigenza di moralità in questo processo che supera ogni limite. Dovete sapere che cosa è succeso in questo processo! Lei ci ha sempre invitato a non leggere, ma questa voi non la conoscete. Abbiamo fatto una memoria in cui la chiave di lettura era la prova logica sulla partecipazione alla associazione. Però quando si occulta una telefonata di questo genere che ha provocato la condanna di un innocente, io devo parlarvene!
    Prioreschi legge la telefonata tra Meani e Racalbuto.
    Questa è la prova dell’innocenza di Racalbuto! Ma c’è di più perché meani, in un’altra telefonata parla, con de santis; è il 5 maggio: "Racalbuto, invece, non ha buttato fuori quello della Roma (Totti)" e nesusno gli dice niente, non gli vengono fuori quei casini. Questo lo dice il maggiore avversario di Moggi!
    In chiave di affectio societatis Trofino vi ha detto che Pairetto non ha telefonate. In realtà ci sono due telefonate che lo escludono dall’associazione. In quella del 6 maggio 2005, dopo Roma-Juve, Bergamo dice a Pairetto:
    B::"Ma io ti dico la verità, io sento MOLTA ACREDINE nei confronti della Juventus, questo è...ma TOTALE eh..."
    P::"Si si si, può darsi..."
    B:"Chissà cosa c'è in...sinceramente boh...a noi, sai, non ce ne può fregà de meno..."
    P:"Appunto. A noi che cazzo ce ne frega?"
    B:"Noi s'è fatto il nostro dovere...vinca uno o vinca l'altro..."
    Pairetto: "Sì sì sì, può darsi…noi abbiamo fatto il nostro dovere, vinca uno o vinca l’altro a noi che ce ne frega?"
    Ed ancora, l’ultima: dopo Bologna-Juve si chiamano ancora i due e vi chiedo di ascoltare, non di leggerle!"

    (si ringrazia Francesco "Frales" per il prezioso contributo dall'aula)


    tuttosport
  6. .
    CITAZIONE

    ESCLUSIVA TJ - Nicola Penta (consulente Moggi): "Domani ci aspettiamo Giustizia. Le prove dimostrano il contrario di quanto sostiene l'Accusa".


    16.12.2013 22:45 di Christian Pravatà articolo letto 5449 volte
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    © foto di TuttoMercatoWeb



    In vista della Sentenza di Secondo Grado del processo di Napoli su Calciopoli, Nicola Penta, consulente di Moggi a espresso ai microfoni di Tuttojuve.com i propri pensieri, alla luce dell’intercettazione inedita tra Meani e Racalbuto pubblicata oggi su Tuttosport

    Dott. Penta, secondo lei perché sono scomparse o trascritte solo in parte alcune intercettazioni telefoniche?


    Non posso dirlo con esattezza, ma sicuramente chi ha investigato doveva tener conto di tutte le intercettazioni che oggi siamo in grado di riascoltare, queste migliaia di telefonate ci danno ragione, dimostrano il contrario di quanto avanzato dall’Accusa. Le ipotesi accusatorie erano basate sull’idea che gli arbitri favorivano la Juventus per avere un vantaggio economico e in carriera,poi ascoltiamo telefonate come questa (riportata oggi su Tuttosport, ndr) e vediamo un dirigente del Milan, Meani, competitore della Juventus, che parla con Racalbuto e gli anticipa la sospensione su un presunto favore alla Juventus. Racalbuto era un arbitro che faceva il suo lavoro e sbagliava. Già questa era una cosa che Moggi non faceva: parlare con gli arbitri. Viene riportato nella Sentenza di Primo Grado: “L’Associazione fermò Racalbuto per nove giornate per mettere un freno alle polemiche” questa telefonata però sconfessa questa tesi in cui noi venivamo condannati, perché dimostra che era un modus operandi dei designatori: fermare gli arbitri che con errori favorivano la Juventus.

    Ci dobbiamo aspettare altri colpi di scena?

    Si, ci saranno alcuni colpi di scena ed elementi inediti nell’arringa finale dell’avvocato Prioreschi

    Cosa si aspetta domani dalla sentenza?

    Io mi aspetto Giustizia. Con tutte le prove portate e l’evidenza dei fatti c’è una sola soluzione possibile: l’assoluzione piena. Una conferma della condanna sarebbe una grave ingiustizia, spero che i giudici siano sereni e ci diano ragione. Per quello che sono le prove, per quello che sono gli indizi e il processo, ripeto, c’è solo una soluzione possibile.

    tuttojuve
  7. .
    CITAZIONE

    TURNO CONCLUSO

    16ª di andata 16ª giornata 15-12-2013, ore 15.00

    Catania - Verona X
    Juventus - Sassuolo 1
    Lazio - Livorno 1
    Parma - Cagliari X
    Udinese - Torino 2
    Chievo - Sampdoria 2
    Fiorentina - Bologna 1
    Genoa - Atalanta X
    Napoli - Inter 1
    AC Milan - AS Roma X



    CITAZIONE

    CLASSIFICA



    ( 169 ) Franky94~

    ( 166 ) qualker

    ( 163 ) Jpark

    ( 163 ) ~L™

    ( 144 ) Witcher

    ( 143 )IL Guada

    ( 142 ) Dimriky

    ( 133 ) PainKami

    ( 112 ) nadim-temporaneo

    ( 110 ) DireWolf95

    ( 86 ) ¬ Mauro92

    ( 70 ) noccioll

    ( 59 ) Law`

    ( 40 ) xRaizenx

    ( 40 ) Incubo Delle Colline®

    ( 27 ) ulquiorra90

    ( 25 ) fingrez

    ( 05 ) dottord85

    CITAZIONE

    PROSSIMO TURNO

    17ª di andata 17ª giornata 22-12-2013, ore 15.00

    Anticipi

    Livorno - Udinese, Sabato 21 Dicembre, ore 18,00

    Cagliari - Napoli, Sabato 21 Dicembre, ore 20.45

    Bologna - Genoa, Domenica 22 Dicembre, ore 12,30

    Domenica 22 Dicembre, ore 15.00

    AS Roma - Catania
    Sampdoria - Parma
    Sassuolo - Fiorentina
    Torino - Chievo
    Verona - Lazio
    Atalanta - Juventus

    Posticipi

    Inter - AC Milan, Domenica 22 Dicembre, ore 20.45


  8. .
    CITAZIONE

    TURNO CONCLUSO

    16ª di andata 16ª giornata 15-12-2013, ore 15.00

    Catania - Verona 0 - 0
    Juventus - Sassuolo 4 - 0
    Lazio - Livorno 2 - 0
    Parma - Cagliari 0 - 0
    Udinese - Torino 0 - 2
    Chievo - Sampdoria 0 - 1
    Fiorentina - Bologna 3 - 0
    Genoa - Atalanta 1 - 1
    Napoli - Inter 4 - 2
    AC Milan - AS Roma 2 - 2



    CITAZIONE

    SERIE A TIM

    CLASSIFICA

    Juventus 43

    Roma 38

    Napoli 35

    Fiorentina 30

    Inter 28

    Hellas Verona 26

    Torino 22

    Lazio 20

    Genoa 20

    Milan 19

    Parma 19

    Cagliari 19

    Atalanta 18

    Udinese 17

    Sampdoria 17

    Chievo Verona 15

    Sassuolo 14

    Livorno 13

    Bologna 12

    Catania 10


    CITAZIONE

    PROSSIMO TURNO

    17ª di andata 17ª giornata 22-12-2013, ore 15.00

    Anticipi

    Livorno - Udinese, Sabato 21 Dicembre, ore 18,00

    Cagliari - Napoli, Sabato 21 Dicembre, ore 20.45

    Bologna - Genoa, Domenica 22 Dicembre, ore 12,30

    Domenica 22 Dicembre, ore 15.00

    AS Roma - Catania
    Sampdoria - Parma
    Sassuolo - Fiorentina
    Torino - Chievo
    Verona - Lazio
    Atalanta - Juventus

    Posticipi

    Inter - AC Milan, Domenica 22 Dicembre, ore 20.45


  9. .
    Ci sono delle sorprese nel processo su Farsopoli ... una nuova intercettazione che fa capire che non solo la Juve non veniva favorita, ma anche che gli arbitri avevano paura di arbitrarla perche in caso di errore avevano , quasi, paura per la loro incolumità !!!

    Ecco cosa è successo, prima è uscito un articolo che ne parlava e nel secondo c'è la sintesi dell'intercettazione, essendo io stesso il primo a rendermi conto della fazziosità dei giornalisti, vi consiglio di seguire il link del secondo articolo e ascoltare la telefonata con le vostre stesse orecchie ... buona letture e successivo ascolto !!! :)

    CITAZIONE

    Una nuova intercettazione irrompe su Calciopoli



    Cosa avevano da dirsi Meani e Racalbuto qualche giorno dopo Roma-Juve del 2005? Una nuova telefonata fa traballare uno dei cardini della sentenza di primo grado: domani su Tuttosport



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    Una nuova intercettazione irrompe su Calciopoli© Foto Pegaso



    TORINO - Cos'avevano da dirsi Salvatore Racalbuto e Leonardo Meani qualche giorno dopo Roma-Juventus del 5 marzo 2005? Il primo era l'addetto agli arbitri milanista, intercettato decine di migliaia di volte mentre chiacchiera con designatori o direttori di gara. Il secondo era un arbitro molto quotato in Serie A e, secondo gli inquirenti di Calciopoli, uno degli associati alla Cupola moggiana. E proprio quella partita, Roma-Juventus del 5 marzo, rappresenta uno dei cardini dell'accusa: la Juventus vince con due gol viziati da fuorigioco, due errori del guardalinee Pisacreta (indagato e prosciolto nell'udienza preliminare, mentre Racalbuto è ancora sotto processo a Napoli, dopo la condanna in primo grado).


    Errori ordinati da Moggi? Protezione dell'arbitro "affiliato"? Oscure manovre anti-Milan? Beh, questo secondo l'accusa che, però, si è scordata di ascoltare l'intercettazione ripescata da Nicola Penta, consulente della difesa, e nella quale molte delle teorie accusatorie e diversi punti fondamentali della sentenza di primo grado traballano o crollano. Sull'edizione di Tuttosport in edicola troverete un ampio servizio sulla telefonata che sarà la grande protagonista dell'ultima udienza dell'appello, martedì mattina a Napoli, dove in serata dello stesso giorno è attesa la sentenza.

    Guido Vaciago


    tuttosport

    CITAZIONE

    Racalbuto a Meani: Juve? Nel dubbio la sfavorisco...



    Nuova intercettazione che sarà protagonista in aula prima della sentenza. Marzo 2005: l'arbitro e l'addetto agli arbitri del Milan parlano di Roma-Juve e le teorie della sentenza di condanna traballano...



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    Racalbuto a Meani: Juve? Nel dubbio la sfavorisco...© LaPresse



    TORINO
    - Domani va in scena l'ultima udienza del processo d'appello di Calciopoli. E domani, nel gran finale, si discuterà della nuova intercettazione, spuntata fra quelle dimenticate dagli inquirenti. L’ha trovata Nicola Penta, l’insostituibile consulente dei legali di Moggi che dal 2009 in poi ha continuato a effettuare le ricerche sulle telefonate del processo. Al telefono, nell’intercettazione mai ascoltata, ci sono Leonardo Meani, addetto agli arbitri del Milan, e Salvatore Racalbuto, arbitro di grande esperienza in Serie A. I due parlano di Roma-Juventus di qualche giorno prima, per la precisione il 5 marzo 2005, finita 2-1 per la Juventus con le due reti bianconere (Cannavaro e Del Piero) viziate: la prima da un fuorigioco la prima, la seconda da un rigore concesso nonostante il fallo fosse di pochissimo fuori dall'area. E’ uno dei cardini dell’accusa di Calciopoli e della sentenza di primo grado: Racalbuto è uno dei "killer" dell’associazione a delinquere organizzata e coordinata da Moggi, viene “scelto” per dirigere la delicata partita dell’Olimpico e consente alla Juventus di vincere con due gol irregolari. Il fatto è che poi, proprio per quegli errori, Racalbuto viene fermato per nove partite (uno stop lunghissimo). Il che stride con il meccanismo spiegato dall’accusa secondo la quale gli “associati” che sbagliavano a favore della Juventus non venivano fermati, ma anzi avevano vantaggi e designazioni (che portavano soldi). Lo stridore viene attutito dalla Casoria che nella sentenza, a pagina 540 e 541, spiega che lo stop era stato deciso dall’associazione per non dare nell’occhio e placare le polemiche. Machiavellici. O no? Perchè ad ascoltare cosa si dicevano Meani e Racalbuto si ha tutta un’altra sensazione.


    Meani: «Se lui alza quella bandierina lì...».

    Racalbuto: «E’ finito, è finito tutto Leo. Lui mi ha mandato a putt... la partita, capito?».

    Meani: «E’ vero, è vero».

    Racalbuto: «Già c’ho avuto la sfiga di essere estratto per questa partita, una sfiga enorme».

    Meani: «E’ vero... Se venivi a fare la nostra».

    Racalbuto «Esatto, ma che ca... me ne fregava a me!».

    ...

    Meani: "Sai che io ti voglio bene. Mi è spiaciuto, sai perché li avrei ammazzati quei due, perché non dovevano metterti in quella griglia lì, se loro ti mettevano in seconda fascia..."

    Racalbuto:
    "Ma perché non sapevano chi mettere. Loro dovevano mettere almeno tre arbitri. E non avevano alternative, perché con tutti gli internazionali di Roma..."

    Meani: "Sì, ma loro invece di cagarsi addosso, siccome sono schiavi di quelli di Torino, mettevano Messina, che è internazionale..."

    Racalbuto:
    "Ma c'è un problema, anche Messina con la Juve e la Roma ha avuto casini"

    Meani: "Sì, ma sono passati quatro anni"

    Racalbuto: "Eh, ma l'anno scorso c'è stato quel Milan-Roma... Non lo dimenticare Leo" (Messina arbitrò la partita scudetto non senza polemiche per qualche errore a favore del Milan)

    Meani:
    "Vabbè a questo punto lì è un errore che siano arrivati con così pochi arbitri per fare la partita. Tu sei stato messo sulla graticola"

    Racalbuto: "Come quello che non aveva niente da perdere. Per me Trefoloni non era influenzato, ma ha capito che casini bollivano in pentola".

    Meani: "Che alla fine bastava che dicevi di esserti fatto una contrattura..."



    Insomma, fin dalle prime battute si capisce che: 1) Meani, in teoria il nemico numero uno dell’associazione moggiana, ha un rapporto molto cordiale con un associato; 2) gli errori non sono di Racalbuto, ma del guardalinee <+nero>Pisacreta<+tondo> e Racalbuto ne è molto dispiaciuto perché gli creeranno molti problemi; 3) altro che sorteggio pilotato, Racalbuto non voleva dirigere quella partita e l'avrebbe volentieri evitato (ma non era il killer?)


    Meani: «Perché lì che siano entrai in campo con l’idea di menarsi è vero, eh...».

    Racalbuto: «Ma tu non hai idea che ambiente c’era, Leo, anche quando siamo arrivati. Già c’era un muro non si riusciva a passare. Insulti, un casino pazzesco. La squadra della Roma che hanno preso a calci e pugni perché non gli sembrava il pullman della Roma... cioè l’ambiente era troppo ostile. Io sono convinto al 100% che chiunque avesse fatto questa partita sarebbe andato nei casini, chiunque andava nella merda, chiunque! Leo credimi.... Poi Pisacreta non me l’ha mandata nella merda, di più!».

    Meani:
    «Ma che ca... ha combinato ‘sto ragazzo? Cosa gli è successo? Di solito non fa quegli errori, è uno bravo».



    I due concordano, insomma, che gli errori non sono di Racalbuto e la chiacchierata, per i toni e per gli interlocutori è da considerare assolutamente genuina.


    Meani:
    «Il problema grave è che ti buttano tutte le colpe a te».

    Racalbuto: «Esatto, chi gli dice niente a Pisacreta. E’ tutta colpa mia!»

    Meani: «Hai sentito il Processo del Lunedì?».

    Racalbuto: «No, ho cercato di staccare e non ascoltare».

    Meani: «Adesso inizieranno a dirti che in Serie A non puoi più andare...».

    Racalbuto: «Esatto, che c’hai un dubbio?».

    Meani: «E i giornalisti ti ammazzano... Non hai visto che hanno attaccato anche me? Non hai letto?»

    ....

    Meani: «Adesso non voglio fare l’uccello del malaugurio, ma a te la Serie A fino alla fine dell’anno non te la fanno più fare... Come già ho annusato ti fermano».

    Racalbuto: «Io torno ad arbitrare dopo Pasqua! Vedrai...».

    Meani: «Anche perché la campagna mediatica è stata mostruosa, il Corriere dello Sport ti ha ammazzato... E non è colpa tua, ma tutta colpa di Pisacreta».



    E il controllo dei media da parte di Moggi, che sarebbe una delle caratteristiche fondamentali della cupola? Beh, qui non sembra esistere “protezione” alcuna per Racalbuto, anzi. E lo stop che, secondo la Casoria, è preordinato dalla cupola, qui viene ampiamente previsto da Meani, a significare che trattamenti di quel genere per gli arbitri che sbagliavano a favore della Juventus erano normali (al contrario invece no, vedi i casi di Bertini in Atalanta-Milan o di Paparesta in Reggiana-Juve).


    Meani: "Comunque rivedendo le immagini potevi cacciare fuori Dacourt..."

    Racalbuto: "Ma come facevi? Tu da dove la vedo io, da dietro vedi il giocatore che entra in scivolata e fa lo sgambetto"

    Meani "Detto tra noi, anche Totti... un deficiente"

    Racalbauto: "Quello che ha mandato a put... la maggior parte delle cose è lui. Era lui che a ogni intervento veniva a rompere le palle: il gol in fuori gioco, il gol in fuori gioco.. E aizzava gli altri"

    ....

    Meani: "E come ha fatto (Pisacreta, ndr) a non vedere che il piede era fuori area? (si riferisce al rigore concesso alla Juventus, ndr)"

    Racalbuto: "Ma guarda, in campo ero convinto al 100% che il fallo è dentro, ma convinto al 100%, non avevo il minimo dubbio. Ma secondo te se avevo il minimo dubbio davo il rigore? Secondo te se avevo il dubbio, dopo che avevo sentito che il gol era in fuorigioco? Ma stiamo scherzando? Se avevo un minino, tipo convinto al 99% per me era fuori area... Al minimo dubbio non avrei concesso il rigore".



    Quindi, "nel dubbio" non "a favore", ma "contro" la Juve, per compensare l'errore di Pisacreta. Non proprio "fedelissimo" questo Racalbuto nei confronti di Moggi... E anche la possibilità di espellere i romanisti (Dacourt è il caso più clamoroso) non viene sfruttata dall'associato Racalbuto che potrebbe, senza essere tacciato di faziosità, favorire la Juventus fin dall'inizio della partita, ma non lo fa.

    In definitiva, era ben sgangherata questa associazione a delinquere i cui associati si confidavano con i “nemici”, non erano affatto tutelati (9 turni di stop in Serie A significano un danno di 45mila euro per un arbitro all’ultimo anno, quello in cui di solito si cerca di “monetizzare” il più possibile) e non commettevano errori a favore della Juventus, ma li subivano da parte degli assistenti (Pisacreta, indagato e prosciolto in udienza preliminare) e maledivano il fatto di essere stati designati per le partite della squadra bianconera. Può davvero essere considerata una cupola? Lo decideranno i giudici, dopo aver ascoltato per intero questa telefonata.


    Guido Vaciago


    Per sentire l'audio completo dell'intercettazione clicca QUI

    tuttosport


    Edited by nadim-temporaneo - 16/12/2013, 20:11
  10. .
    CITAZIONE (Witcher @ 14/12/2013, 21:34) 
    Posso ancora giocare?
    Lazio - Livorno 1
    Parma - Cagliari 1
    Udinese - Torino 1
    Chievo - Sampdoria 1
    Fiorentina - Bologna 1
    Genoa - Atalanta X
    Napoli - Inter X
    AC Milan - AS Roma 2

    Spiacente !!! non posso accettare il tuo pronostico, anche se in ritardo di una sola ora ... anche per altri è stato lo stesso, quindi non averne a male.
  11. .
    Catania - Verona 2
    Juventus - Sassuolo 1
    Lazio - Livorno 1
    Parma - Cagliari 2
    Udinese - Torino 1
    Chievo - Sampdoria 1
    Fiorentina - Bologna 1
    Genoa - Atalanta 1
    Napoli - Inter X
    AC Milan - AS Roma 1

    CITAZIONE
    Giuste 03 = 05 punti
    modificato da Nadim


    Edited by nadim-temporaneo - 17/12/2013, 00:04
  12. .
    CITAZIONE

    Nessuna multa al Bologna per gli striscioni anti-Juve



    "A Natale brucia un Gobbo" non viene menzionato dal giudice sportivo che punì il "Lavali col fuoco". Ignorata anche l'aggressione al pullman



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    Nessuna multa al Bologna per gli striscioni anti-Juve© Foto Liverani



    Invocare un’eruzione di un vulcano vale la squalifica della curva, suggerire di bruciare un essere umano per «riscaldare il Natale» non vale neppure una multa (così come l'aggressione al pullman della Juventus fuori dal Dall'Ara). E’ sempre istruttivo il comunicato del Giudice Sportivo, che per l’ultima giornata di campionato ha deciso di non considerare in alcun modo lo striscione: “Per un caldo Natale brucia un gobbo”, esposto dalla curve del Bologna venerdì sera. E dire che fin da piccolo, quando si ha l’età per entrare nella curva dello Juventus Stadium per intendersi, ci si sente ripetere che non si scherza con il fuoco. La spericolata giustizia sportiva italiana, invece, distingue il fuoco che dovrebbe lavare i napoletani da quello che dovrebbe ardere uno juventino il 25 dicembre. Questa ce la devono proprio spiegare.

    Eppure, sempre per rimanere in tema incendiario, il giudice Tosel affibbia 10mila euro al Bologna e altrettanti alla Juventus per « avere i loro sostenitori lanciato fumogeni e petardi nel recinto di giuoco». Insomma, a questo giro nessuna reprimenda per parolocce e cori, solo 2000 euro, una “miseria”, al Torino «per avere suoi sostenitori, all'11° del secondo tempo, rivolto all'Arbitro cori e grida insultanti». Facendo due calcoli: se un «merda» vale 5000 euro, per meritarsi una multa di meno della metà, i tifosi granata avranno gridato al massimo «sciocchino» a Tagliavento. O no? L’assurdo tariffario dei cori insultanti e discriminanti non è infatti pubblico, come non sono pubblici i referti che Tosel riceve e sulla base dei quali giudica (attenti, quindi a prendersela con lui o solo con lui). Una giustizia per essere credibile deve essere non solo uguale per tutti, ma anche trasparente. Il settimanale bollettino diramato dalla Lega Serie A riesce a violare il primo e il secondo principio con una certa regolarità.


    Tuttosport
  13. .
    CITAZIONE

    TURNO CONCLUSO

    15ª di andata 15ª giornata 08-12-2013, ore 15.00

    Bologna - Juventus 0 - 2
    Livorno - AC Milan 2 - 2
    Napoli - Udinese 3 - 3
    AS Roma - Fiorentina 2 - 1
    Cagliari - Genoa 2 - 1
    Verona - Atalanta 2 - 1
    Sampdoria - Catania 2 - 0
    Sassuolo - Chievo 0 - 1
    Torino - Lazio 1 - 0
    Inter - Parma 3 - 3



    CITAZIONE

    CLASSIFICA



    ( 161 ) Franky94~

    ( 155 ) Jpark

    ( 155 ) ~L™

    ( 151 ) qualker

    ( 144 ) Witcher

    ( 138 )IL Guada

    ( 137 ) Dimriky

    ( 125 ) PainKami

    ( 107 ) nadim-temporaneo

    ( 105 ) DireWolf95

    ( 74 ) ¬ Mauro92

    ( 60 ) noccioll

    ( 49 ) Law`

    ( 40 ) xRaizenx

    ( 40 ) Incubo Delle Colline®

    ( 27 ) ulquiorra90

    ( 25 ) fingrez

    ( 05 ) dottord85

    CITAZIONE

    PROSSIMO TURNO

    16ª di andata 16ª giornata 15-12-2013, ore 15.00

    Anticipi

    Catania - Verona, Sabato 14 Dicembre, ore 18,00
    Juventus - Sassuolo, Sabato 14 Dicembre, ore 20.45

    Domenica 15 Dicembre, ore 15.00

    Lazio - Livorno
    Parma - Cagliari
    Udinese - Torino
    Chievo - Sampdoria
    Fiorentina - Bologna
    Genoa - Atalanta
    Posticipi

    Napoli - Inter, Domenica 15 Dicembre, ore 20.45

    AC Milan - AS Roma, Lunedi 16 Dicembre, ore 20.45


  14. .
    [/QUOTE]
    CITAZIONE

    TURNO CONCLUSO

    15ª di andata 15ª giornata 08-12-2013, ore 15.00

    Bologna - Juventus 0 - 2
    Livorno - AC Milan 2 - 2
    Napoli - Udinese 3 - 3
    AS Roma - Fiorentina 2 - 1
    Cagliari - Genoa 2 - 1
    Verona - Atalanta 2 - 1
    Sampdoria - Catania 2 - 0
    Sassuolo - Chievo 0 - 1
    Torino - Lazio 1 - 0
    Inter - Parma 3 - 3



    CITAZIONE

    SERIE A TIM

    CLASSIFICA

    Juventus 40

    Roma 37

    Napoli 32

    Inter 28

    Fiorentina 27

    Hellas Verona 25

    Torino 19

    Genoa 19

    Milan 18

    Parma 18

    Cagliari 18

    Lazio 17

    Atalanta 17

    Udinese 17

    Chievo Verona 15

    Sampdoria 14

    Sassuolo 14

    Livorno 13

    Bologna 12

    Catania 9


    CITAZIONE

    PROSSIMO TURNO

    16ª di andata 16ª giornata 15-12-2013, ore 15.00

    Anticipi

    Catania - Verona, Sabato 14 Dicembre, ore 18,00
    Juventus - Sassuolo, Sabato 14 Dicembre, ore 20.45

    Domenica 15 Dicembre, ore 15.00

    Lazio - Livorno
    Parma - Cagliari
    Udinese - Torino
    Chievo - Sampdoria
    Fiorentina - Bologna
    Genoa - Atalanta
    Posticipi

    Napoli - Inter, Domenica 15 Dicembre, ore 20.45

    AC Milan - AS Roma, Lunedi 16 Dicembre, ore 20.45


  15. .
    CITAZIONE

    Quante aggressioni al pullman Juve



    I bianconeri, così come Milan, Inter e le altre big, sono spesso oggetto di agguati fuori dagli stadi. Ma finché non c'è un ferito fanno più notizia i cori e gli striscioni...



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    Quante aggressioni al pullman Juve



    TORINO - Il problema non è che nessuno, per fortuna si è fatto male, nemmeno il pullman della Juventus, preso a calci, pugni e sputi fuori dallo stadio di Bologna venerdì sera. Quella, semmai, è la buona notizia. Ma c'è anche la cattiva: c'erano più di duecento persone che lo aspettavano, il pullman. Come l'anno scorso, quando si erano scatenati anche con le aste delle bandiere. Era un'aggressione calcolata e premeditata. Un altro piccolo grande esempio della cultura dell'odio che dilaga nel mondo tifoso e che dovrebbe preoccupare almeno quanto i bambini che dicono una parolaccia.

    SUCCEDE... Non è la prima volta che la Juventus viene aggredita mentre il suo pullman si avvicina a uno stadio. E lo stesso trattamento capita ad altre squadre, dal Milan all'Inter, passando per Roma e Napoli. Nell'assurdo gioco dei rancori incrociati, ognuno ha il suo agguato personale, fatto di uova marce, sputi, pietre, bastonate... Succede quasi tutte le domeniche, al punto da non fare più notizia o quasi. Ci si accontenta della mancanza di feriti come se fosse già una gran cosa.

    DISCRIMINAZIONE Quest'anno la Juventus è stata aggredita più o meno violentemente (si va dagli insulti al lancio di oggetti, passando da sputi, pugni e calci) a San Siro in occasione di Inter-Juventus, nel derby contro il Torino entrando all'Olimpico di Torino, a Firenze nel pericoloso avvicinamento al Franchi che fa passare i mezzi molto vicino alla curva Fiesole. L'anno scorso una pietra ruppe un vetro a Napoli, a Bologna ci furono le bastonate contro il pullman e anche a Genova (prima di Genoa-Juve) e a Catania ci furono arrivi allo stadio "movimentati". Se si vuole risanare il calcio, ci si ricordi che succedono anche queste cose, oltre ai cori razzisti, quelli insultati e quelli sui morti, agli striscioni osceni e volgari. Perché non è giusto discriminare neppure le forme di idiozia.

    tuttosport
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