Posts written by Yoshizune

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    Narrato-Parlato-Pensato-Parlato Altrui-Parlato compagno-Parlato sacerdoti

    Finalmente arrivarono le sette di mattina, avevo fatto tutto il tempo in quello sgabuzzino a rigirarmi cambiando sempre posizione, qualche volta mi alzavo e mi stiracchiavo, non mi sentivo particolarmente stanco, e per fortuna non c'erano stati molti problemi problemi anche perché ero abituato ormai a questo genere di nottate. Durante la notte pensai a tutto e di più al mio passato, alla mia vita e di quello che ho fatto. Finalmente giunse il mio compagno aprì la porta.
    Sono io, Konoha. Vai a fare quello che devi fare, ci penso io qui.
    Ok perfetto grazie mille, dammi trenta minuti, giusto il tempo di farmi una bella doccia.
    Detto questo mi congedai, avevo ancora le chiavi della mia stanza che mi aveva dato la sera il signor Kazuya, chiesi alla reception dove si trovava la mia stanza.
    Primo piano, la prima a sinistra.
    Ok grazie mille.
    Con passo calmo andai verso la mia stanza, una volta entrato mi buttai sul letto e mi rilassai un attimo.
    Vorrei stare qui in eterno, mandare a fanculo tutto e stare qui, morire qui, questa vita mi a causato solo problemi. Peccato che non posso morire cosi facilmente, ho una missione da compiere, uccidere lui.
    Comunque adesso ho un altra missione da compiere.
    Dissi mentre mi alzai di scatto dal letto, mi svesti e andai a lavarmi. Lavai bene i capelli e il resto del corpo visto che dovevo togliere tutto il sudore e mal odore che avevo addosso, una volta finito mi sentivo rinato. Mi asciugai per bene, mi vestii, uscii dalla stanza e guardai un attimo l'itinerario anche se era parecchio rovinato il foglietto visto che era stato un intero giorno nella tasca, però fortunatamente era ancora leggibile.
    Dobbiamo costeggiare ancora il fiume Rai, per poi arrivare a Kuzachi, non credo che attaccheranno subito, rimangono quindi due opzioni o prima o dopo Kuzachi. Comunque preoccuparsi adesso è inutile vedremo cosa fare quando arriverà il momento.
    Misi via il foglietto e uscii dalla stanza, consegnai le chiavi alla reception ringraziando, erano ormai le otto, ero stato in camera più del previsto, va beh pace. Raggiunsi l'entrata del hotel, dove erano già tutti pronti per partire. Il signor Kazuya mi guardò un attimo male.
    Finalmente sei arrivato, aspettavamo solo te.
    Scusi
    Makoto mi fece cenno di mettermi davanti al carro, scelta un po' azzardata visto che non conoscevo per niente il posto, ma sicuramente avrà avuto le sue ragioni, quindi non potevo far altrimenti. Gli uomini attorno al carro, io davanti, kumo dietro, l'armatura sul carro, eravamo tutti pronti, un colpetto di frusta del cocchiere e si riprese la marcia.
    Marciammo lungo la costa del fiume, all'inizio avevamo molte persone attorno che guardavo e ammiravano l'armatura, ma con andare avanti diventavano sempre più poche, finendo per non esserci più nessuno, però alla fine meglio cosi, odio quell'atmosfera mi fa sentire troppo al centro dell'attenzione.
    A quanto pare il mio corpo e la mia mente non risentivano per niente alla nottata in bianco, è una brutta abitudine che primo o poi distruggerà il mio corpo senza rendermene conto, ma che ci posso fare ormai sono cosi. L'unico problema che sentivo era su una costola della parte sinistra, ogni volta che respiravo sentivo un lieve dolore.
    Era ben un ora e mezza di marcia, ormai non mancava più molto, però dovevo aumentare la concentrazione, cercando di scrutare il più possibile ciò che mi stava attorno, anche il più piccolo dettaglio. Però a quanto pare niente raggiungemmo Kuzachi senza problemi.
    Finalmente siamo arrivati, nessun attacco, a quanto pare sarà durante il tragitto per raggiungere Raiden, visto che non credo che ci attacchino nel paese.
    Una volta entrati nel piccolo paesino, un altra folla di persone ci accolse con urla e occhi pieni di gioia.

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    70Dolore alla costola sinistraUn po' nervoso.
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    Occhiali da sole (indossati)Coprifronte di Konoha (Indossato sul braccio sinistro)


    Edited by Takei - 12/10/2014, 12:07
  2. .
    Narrato-Parlato-Pensato-Parlato Altrui-Parlato compagno-Parlato sacerdoti

    Ero li in piedi deciso e pronto per fare a pezzi la donna che mi stava davanti, era forte, ma io lo ero di più, stavo per attivare lo sharingan quando uno de banditi urlò hai suoi uomini di ritirarsi. La ragazza vestita d'arcobaleno mi guardò negli occhi.
    Dovremo rinviare il nostro scontro ad un altra volta mi sa
    Sappi però che la prossima volta sarò io a vincere.
    Non avevo neanche finito la frase che ormai erano già tutti scappati, presero le loro armi e i loro compagni per poi andare via con le navi. Non mi interessava seguirli la nostra priorità era l'armatura, che fortunatamente era ancora li senza un graffio. La guardia che era era svenuta, finalmente riaprì gli occhi e Shishio scese sotto coperta a riposare lasciando tutto a me.
    Avevamo perso molto tempo per colpa di quell'attacco, secondo l'itinerario dovevamo costeggiare il fiume Rai per ben 2 ore, ma erano già le undici di sera, e tutta la squadra era stanca e quindi il signor Kazuya decise di fermarsi giusto 5 minuti per vedere i fuochi d'artificio e poi andare in albergo.
    Era da un bel po' di tempo che non vedevo i fuochi d'artificio, erano veramente belli, vederli esplodere nel cielo notturno tutto stellato in tanti coloro diversi, era proprio un bello spettacolo. Spettacolo che durò 10-15 minuti, una volta finito andammo in albergo, eravamo tutti stanchi e stremati per la giornata passata, non vedevamo l'ora di riposare. Una volta arrivati all'albero il cocchiere portò i cavalli una stalla per farli riposare, mentre noi prima mangiammo gli avanzi che erano rimasti in albergo di questa sera, visto che era da quando eravamo partiti che non toccavo cibo e avevo un bel po' di fame, una volta finito di cenare, il signor Kazuya, un po' ubriaco, ci diede le chiavi delle nostre stanze.
    Queste son le vostre stanze, dovrete decidere anche i turni per curare l'armatura, si trova nel deposito detto questo io vado a dormire.
    Congedandosi nella sua camera, io ero stanco però tanto non sarebbe stato un problema andare a fare il turno di notte, intanto c'ero abituato a fare le notti in bianco.
    Andate pure a dormire ci penso io a curare l'armatura questa notte. Ah Makoto vieni a chiamarmi per le sette, visto che alle otto si parte e vorrei farmi almeno una doccia.
    Anche perché non potevo fidarmi al cento per cento delle guardie visto che una è pure svenuta durante il combattimento, come sarebbero riusciti a proteggere l'armatura? Quindi toccava me, andai nel magazzino, presi una candela che c'era li e l'accesi, visto che se no non si vedeva niente, dopo di che mi sedetti con la schiena appoggiato al muro per curare l'armatura. La notte era lunga, intanto pensai allo scontro che avevo avuto con la ragazza mi faceva incazzare, sapevo di aver perso quello scontro, visto che non ero neanche riuscito a toccarla, però ero sicuro che l'avrei rivista domani, e avrei vinto io.
    Avrò perso una battaglia ma la guerra la vinco io.
    Ormai gli avambracci non mi facevano neanche più di tanto male, ma sentivo ancora del dolore sulle costole, forse me ne aveva incrinata una, visto che ogni volta che respiravo sentivo una fitta sul costato. La notte sembrava non finire mai, la passai pensando a tutto e di più, cambiando qualche volta candela quando una finiva, ma intanto erano dell'albergo. Ormai non mancava molto all'arrivo del mio compagno di Kumo visto che l'alba era spuntata da un pezzo, quindi non mi rimaneva altro che aspettare.

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    70Dolore al costato.Rilassato
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    Edited by Takei - 8/10/2014, 21:13
  3. .
    Narrato-Parlato-Pensato-Parlato Altrui-Parlato compagno-Parlato sacerdoti

    La nave continuò il tragitto senza preoccuparsi minimamente di quella che ci stava davanti, il capitano pensava che si sarebbe spostata, ma non fu cosi, la nave si bloccò davanti a noi sbarrandoci la strada, e altre due molto velocemente si misero a destra e sinistra. Fu impatto molto violento quello della nostra nave quando si fermò di colpo per non andare a sbattere contro l'altra.
    Merda siamo circondati, ma dov'è Shishio quando serve? Devo raggiungere l'armatura.
    Corsi subito verso l'albero maestro della nave, per salvaguardare l'armatura, mentre intanto dalle navi nemiche partirono delle funi per collegare le lori navi alla nostra, eravamo sotto assalto, eravamo messi male vista la situazione.
    Cazzo! Lo sapevo, difendete quell'armatura a costo della vita! Dove cazzo è andato il ninja bendato?!
    Urlò il signor Kazuya, le tre guardie si mossero molto velocemente presero in mano le loro armi, pronti a respingere l'attacco nemico.
    I banditi iniziarono l'assalto, uno molto veloce corse subito verso di me, un tizio pelato che teneva in mano una katana, cercò subito di attaccarmi, non avevo il tempo di reagire ai suoi fendenti, anche perché non potevo bloccarla a mani nude, e quindi li schivai. Non erano attacchi molto veloci, quindi non fu difficile schivarli, una volta schivato il secondo il tizio si avvicino all'orecchio per sussurrarmi qualcosa.
    Konoha, sono io, Makoto! Sono riuscito a scoprire chi è il capo di questa spedizione. Ma ora dobbiamo risolvere questa situazione.
    Ottimo, adesso però abbiamo un problema , quindi cerca di darmi una mano e non scomparire un altra volta.
    Sorrisi, ero pronto a combattere, mi sentivo più sicuro adesso che era ritornato il mio compagno.
    Subito dopo comparve un tizio davanti a noi, era il tizio di cui Makoto aveva preso le somiglianze, a quanto pare la sua copertura era saltata, quindi rilasciò la trasformazione.
    Ops, mi sa che ho sbagliato. Beh, almeno posso attaccare liberamente. Konoha, pensa alla tizia arcobaleno, io faccio piazza pulita.
    Concluse per poi partire all'attacco.
    Ok lasciala a me.
    A quanto pare a me toccava affrontare la tizia più forte della banda, o almeno credevo che fosse lei, una ragazza alta circa come me cappelli e occhi castani, con i vestititi di color arcobaleno, ci guardammo negli occhi. Tirai fuori un kunai, impugnandolo saldamente con la mano sinistra.
    Dai su fatti sotto.
    Dissi con tono molto deciso verso l'avversaria, che subito si lanciò verso di me a gran velocità. Gli lanciai addosso il kunai, ma che evitò molto facilmente, e in pochissimo tempo era già davanti a me, non avevo avuto il tempo di comporre sigilli o contrattaccare, non avevo altra scelta che difendermi, mi mollò un gancio sinistro sul costato, e dopo un pugno dritto in faccia, che cercai di attutire parandolo con gli avambracci. Però non fu sufficiente per attutire il colpo, e fini per fare un volo di qualche metro indietro.
    Merda che male, non pensavo fosse cosi veloce e forte.
    Non pensavo che i ninja di Konoha fisserò finiti cosi in basso, sinceramente pensavo che mi sarei potuta divertire con te, peccato.
    Lo devo ammettere sei forte, sinceramente non pensavo che un singolo bandito in un uno contro uno, mi avrebbe costretto a fare sul serio, dai fatti sotto adesso non si scherza più.
    Ero molto eccitato era da parecchio che non combattevo, ed era la prima volta che combattevo contro un avversario cosi forte.

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    70Dolore al costato e agli avambracci.Eccitato
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    Edited by Takei - 1/10/2014, 20:09
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    Narrato-Parlato-Pensato-Parlato Altrui-Parlato compagno-Parlato sacerdoti

    Ormai il sole stava sempre più svanendo, cominciava a fare un bel frescolino con un leggero venticello, però tutto sommato si stava ancora bene, la cosa preoccupante era la strada in discesa che risultava molto difficile per il cocchiere dominare i cavalli per farli camminare al giusto passo e un altro problema era la strada piena di tornanti, e non potevi vedere quello che stava dietro una curva, difatti ho dovuto tenere il solito schema, 1 davanti al carro, io dietro e gli altri 2 su gli altri lati.
    Ma questa missione devo farla in coppia o no? Perché uno è sparito.
    Ero l'unico preoccupato di dove fosse finito il mio compagno, magari l'avevano cattura, o addirittura ucciso. Non sapevo più cosa pensare, invece al contrario di me il signor Kazuya era tutto contento e pimpante che se la rideva col cocchiere, vantandosi di quello che possiede.
    La marcia prosegui senza intoppi, per le 17:30 puntualissimi raggiungemmo il fiume Rai, sulla costa c'era un enorme barca con sopra solo una persona, ovvero il comandate che stava ad aspettarci.
    Buona sera signor Kazuya, vedo che è allegro come sempre, quando vuole possiamo partire.
    Disse il comandate, un adulto che indossava un cappello, con la barba grigia e di notevole stazza.
    Salve signor Fuji, partiamo subito.
    Il signor scese dalla carro per salire in barca.
    Pensate voi a portare su i cavalli.
    La barca era molto grande da ospitare tutti noi compresi anche i cavalli. Una volta tutti a bordo, il comandante tirò su l'ancora e si iniziò il viaggio sul fiume Rai.
    Io stavo a prora, per vedere cosa stava davanti a noi, il comandante e il signor Kazuya sulla parte maestra, e il resto dell'equipaggio stava a poppa. Ormai potevo fidarmi di loro, e poi eravamo su una nave, non c'era possibilità di scappare portandosi a dietro l'armatura quindi potevo stare tranquillo.
    Mi sentivo rilassato, guardare il tramonto su una barca, mentre il venticello ti accarezza i lati del viso era proprio una sensazione fantastica, mai provata fino ad ora, visto che stavo sempre chiuso in un buco di appartamento. L'unica cosa che disturbava quel soave momento, era il dialogo fra le due persone che stavano sulla aprte maestra della barca, parlavano dell'armatura, di quanto fosse bella e bla bla bla, era proprio una rottura, non riusciva proprio a parlare di altro.
    La nave procedeva senza problemi, ma a bassa velocità visto il peso che stava trasportando. Però ad un certo punto del viaggio, iniziai a vedere delle barche che stavano venendo di fronte a noi ad alta velocità.
    Quelle navi non promettono nulla di buono, e io sono qua solo, senza il mio compagno, speriamo che mi sbagli ma ho un brutto presentimento.

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    70OttimoNervoso.
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    Finalmente dopo un bel po' di marcia raggiungemmo il tempio, un grande edificio, strada di terra battuta diventata in piastrelle in cemento molto raffinate e curate, un vasto giardino molto curato, cespugli pieni di fiori, un piccolo laghetto sul retro, e lungo tutto il perimetro all'interno della recinzione era coperto di pini tutti della stessa altezza, circa cinque metri. Il tempio era di color rosso cosi come le collone che sorreggono il portico e il tetto a punta con tegole di ardesia. All'ingresso c'erano vari sacerdoti vestiti di bianco, tutti pelati, erano cinque in totale, e ci aspettavano dinnanzi alla grande porta d'ingresso.
    Salve e scusate il ritardo.
    Disse il signor Kazuya hai sacerdoti.
    Tranquilli, dai procediamo con il rituale i cavalli li dovete lasciar fuori però, c'è un piccolo laghetto sul retro potete portarli li per farli riposare.
    Il cocchiere e il signore scesero da cavallo, il cocchiere portò i cavalli sul retro mentre noi ci accingemmo ad entrare nel tempio.
    Pensate voi a trainare il carretto al interno io sto dietro.
    Dissi alle 3 guardie che subito si misero al lavoro, mentre il signor iniziò a chiacchierare con i sacerdoti. Una volta entrati, dovetti togliere gli occhiali da sole, non vedevo molto all'interno. L'interno era molto ampio, pieno di statue e dipinti sulla loro religione, e con gigantesche colonne portanti di color rosso, le piastrelle erano in marmo color bianco misto al nero.
    Noi andiamo a prendere un attimo l'acqua santa, voi iniziate a prepararvi.
    Le guardie portarono la statua al centro, e con molta prudenza e senza toccare l'armatura tolsero la teca di vetro. Io rimasi in ultima fila, non mi interessava molto veder la scena, non sono mai stato un tipo che crede in questo genere di cose, sulla fortuna e sulla religione.
    Ecco siamo pronti.
    Quattro sacerdoti iniziarono a pregare, mentre uno benedì l'armatura schizzandoci sopra l'acqua santa.
    Che rottura però, non vedo l'ora che finisca tutto questo, sono già stufo di questa missione, e il mio compagno dov'è finito? sarà morto? boh chi lo sa, comunque non posso allontanarmi a cercarlo devo rimanere qua di guardia.
    Durante il rituale il signor Yoshimitsu stava in piedi, con le mani portante indietro, petto in fuori e con un sorriso da trentadue denti, era orgoglioso di quell'armatura, perché nessuno al mondo ne possedeva una simile, ma come detto prima a me non importava niente di quel pezzo di ferro.
    Qui abbiamo finito, ora potete andare e buona fortuna.
    Non ne ho bisogno, io possiedo questa armatura.
    Rispose il signore al sacerdote in modo un po' sarcastico e con una piccola risata.
    Pensateci voi alla teca io vado fuori a chiamare il cocchiere.
    Rimisi gli occhiali da sole e andai sul retro ad avvisarlo che era ora di partire, durante quel piccolo tragitto ammirai e commentai in modo positivo l'incredibile bellezza estetica di quel tempio e ti come era tenuto bene.
    Ehiii è ora di partire.
    Prese i 2 cavalli, e andammo all'ingresso. Salutammo i sacerdoti, agganciammo i cavalli al carretto e si riprese la marcia. Le postazioni erano le stesse di prima, io dietro, uno davanti, e gli altri due uno su ogni lato. Tirai fuori il biglietto con scritto le varie tappe, la prossima era il fiume Rai.
    Dai su ragazzi che la strada è ancora lunga.
    L'arrivo era previsto per sette e mezza PM, la strada adesso era in discesa quindi bisognava far particolare attenzione al carro. L'unica cosa positiva è il tempo, il sole stava smettendo di battere, e il caldo si sentiva sempre di meno, e io aspettavo sempre l'arrivo del mio compagno.

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    Narrato-Parlato-Pensato-Parlato Altrui-Parlato compagno

    La statua doveva restare in mostra nella piazzetta principale per trenta minuti, dopo di che saremmo potuti ripartire, durante la mostra continuavo a guardarmi attorno per cercare di scrutare movimenti sospetti, io stavo su un lato e il mio compagno Makoto sull'altro. Passarono dieci minuti e si avvicina a me per bisbigliarmi nell'orecchio.
    Konoha, ho visto un movimento sospetto in quella direzione, vado a controllare. Ti lascio il comando della situazione qui, tieni sempre d'occhio sia i ragazzi e sia i katiensi
    Ok, conta pure su di me
    Che palle però non può smetterla di chiamarmi Konoha?! Io mi chiamo Light.
    Se non dovessi tornare per la ripartenza, non vi preoccupate, vi riprenderò in movimento. E ricorda, il Tempi si trova su quella montagna, quindi sarà tutta in salita
    Te non ti preoccupare qua ci penso io, vai pure.
    Finito di dire la frase, partì subito ad alta velocità scavalcando la recinzione e il pubblico presente, che ammirava la grande statua.
    Cerca almeno di tornare sano e salvo...
    I 30 minuti passarono senza problemi, tranne per il fatto che il mio compare non era ancora tornato cosi parlai col signor Kazuya.
    Signore, Makoto non è ancora tornato, in ogni caso possiamo già avviarci dopo ci raggiungerà
    OK, tutti hai propri posti.
    Il pubblico li presente aprì un varco per fare uscire il carro, dissi alle guardie di mettersi in formazione come prima, però questa volta uno stava davanti hai cavalli. I cavalli avevano riposato abbastanza era ora di riprendere il cammino, proprio come mi aveva detto il partner adesso ci aspettava una bella strada in salita per raggiungere il tempio. I cittadini rimasti li ad osservare la statua, seguirono il carro fino alla fine del paesino.Però c'era una cosa che non capivo.
    Che senso ha portare la statua al tempio di Kato, alla fine la non c'è nessuno se non qualche sacerdote del tempio, quindi parlaì col diretto interessato di questa cosa.
    Signor Kazuya, perché dobbiamo passare il tempio?
    Vedi questo evento della statua si ripete ogni anno, la tappa al tempio è fondamentale per benedire l'armatura con acqu benedetta, la tradizione vuole che questo serva a portar fortuna alla famiglia che la possiede portando un anno molto prosperoso. Il rituale dura all'incirca un minuto, però per quel breve tempo la statua sarà senza teca, quindi dovrete tenere bene gli occhi aperti.
    Ok grazie mille.
    La strada era molto lunga e faticosa visto i vari tornanti che c'erano, però non c'erano punti per nascondersi per fare un imboscata, quindi potevo stare un po' tranquillo mentre aspettavo l'arrivo del mio amico. Una cosa però mi insospettiva in alcuni punti della strada, fatta in terra battuta, c'erano delle impronte, chissà se al tempio avremmo trovato una bella sorpresa o forse anche prima.

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  8. .
    Domanda: se la missione dura 2 giorni, nella pausa della notte, posso recuperare il chakra speso il giorno prima?
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    Narrato-Parlato-Pensato-Parlato Altrui-Parlato compagno

    La marcia proseguiva senza problemi, finalmente il mio compagno mi raggiunse ma prima di mettersi davanti hai due cavalli, venne a farmi rapporto su quello che ha visto.
    Konoha, niente di niente. I nostri nemici non hanno fatto alcuna mossa. Tieni sempre d'occhio i ragazzi e dai uno sguardo alle retrovie
    Ok meglio cosi, comunque mi chiamo Light.
    Kumo si vedeva sempre di meno, e sempre meno diventava la gente che stava sui lati ad applaudire dinnanzi la bellezza dell'armatura.
    Adesso avremmo dovuto passare in mezzo a una foresta per raggiungere il paesino di kato, fortunatamente non c'erano più persone che applaudivano parallele a lato del carro, cosi almeno in mezzo alla foresta sarebbe stato più facile avvertire suoni sospetti.
    Devo stare attento, che qui in mezzo alla foresta, con queste enormi piante è un luogo perfetto per tendere un imboscata.
    Mi guardavo attorno, cercando di far attenzione ai più piccoli particolari. Cercavo di udire tutti i suoni possibili, ma gli unici rumori che sentivo era il fruscio delle foglie per il vento, gli zoccoli del cavallo che battevano contro il terreno e le risate del signor Yoshimitsu mentre parlava col cocchiere vantandosi di quello che possedeva.
    Dopo tre quarti d'ora di marcia in mezzo alla foresta sotto l'ombra delle piante, finalmente arrivammo a Kato, a quanto pare i nostri nemici non si erano ancora fatti vedere, oppure non si sono mostrati visto la faccia della persona che stava davanti hai 2 cavalli, ricordava molto quella di un demone.
    Finalmente abbiamo raggiunto Kato, se non ricordo male la prossima tappa è il tempio di Kato.
    Kato un piccolo paesino in mezzo alla foresta con poco più di due mila abitanti, le case erano completamente in pietra, con i tetti che avevano un elevata pendenza visto che erano in paglia. La gente viveva coltivando le poche terre che avevano. Anche qui la gente del posto iniziò ad applaudire al passare del carro, e io ogni volta mi imbarazzavo e mi chiedevo sempre... Ma che ha di cosi importante questa armatura? A me sinceramente sembrava un armatura come tutte le altre, però d'altronde non erano affari miei io dovevo solamente svolgere il mio compito al meglio.

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  10. .
    Non avendo spazio in borsa vendo la ricompensa per aver votato il forum ovvero Shuriken ad Astro (Pacco da 20), non so come funzione quando vendi... quindi ditemi voi, ora come ora ho 210 Ryo.
  11. .
    Narrato-Parlato-Pensato-Parlato Altrui-Parlato compagno

    Il tizio tutto bendato rispose in modo positivo alla mia domanda, a quanto pare era lui il mio compagno di squadra sta volta. Dopo una veloce presentazione Shishio mi disse con tono un po' arrogante.
    Konoha, tu non conosci la zona quindi sarò io a prendere il comando della situazione.
    Come vuoi per me non c'è nessun problema lascerò tutto nelle tue mani.
    Poco dopo il mio partner si spostò verso un uomo un po' anziano, con i capelli grigi sui lati, visto che la parte sopra della testa era pelata. Ovviamente io non sapevo chi fosse, e quindi mi prestai soltanto ad ascoltare il dialogo fra i due. Poco dopo venni a sapere che lui era il committente della missione, era lui che ci aveva assunti per questo lungo viaggio, ovvero il signor Yoshimitsu.
    I 2 continuarono a parlare, della missione e io mi apprestai solo ad ascoltare, ovviamente non avevo nulla d'aggiungere. Mi sembrava un po' buffo il modo di parlare del mio compagno, era il classica persona devota e orgogliosa di quello che fa. Alla fine il signor Yoshimitsu diede 2 foglietti a Makoto, per poi ritornare ad aiutare per i preparativi del carro. Il mio compare diede i 2 fogli a me, uno era una lettera di minaccia della famiglia rivale e nell'altro c'erano scritte le varie tappe che avrebbe fatto il carro.
    Itinerario, lunedì:
    Ore 13:30 = Partenza da Kumo;
    Ore 15:00 = Attraversamento del paesino di Kato;
    Ore 17:00 = Attraversamento del tempio di Kato;
    Ore 19:30 = Attraversamento del fiume Rai;
    Ore 22:00 = Costeggio fiume Rai - fuochi d'artificio;
    Ore 24:00 = Arrivo all'ostello, riposo.
    Martedì:
    Ore 08:00 = Partenza dall'ostello;
    Ore 10:00 = Costeggio fiume Rai;
    Ore 12:00 = Attraversamento paesino di Kuzachi;
    Ore 14:30 = Arrivo a Raiden.

    Note di Kazuya, possibili agguati: attenzione al tempio e al fiume, sono zone situate al centro o vicino a boschi e foreste.

    Appena finito di leggere i 2 fogli, Shishio andò via uscendo dal cancello per fare un giro di ricognizione, affidando a me il resto.
    Organizza le posizioni dei tre uomini intorno al carro ma fai in modo di tenerli sempre d'occhio. Ci vediamo tra un quarto d'ora, vado a controllare fuori.
    Disse prima di correre via.
    Ok.
    Proprio come urlò il signor Yoshimitsu, mancavo 5 minuti alla partenza, Makoto si sarebbe aggregato a noi durante il tragitto visto che ormai eravamo pronti a partire.
    Non so quanto fidarmi dei tre ragazzi che ci avrebbero aiutato a difendere il carro.
    Giustamente non potevo dare piena fiducia alle persone che li stavano attorno, non potevo sapere se magari erano membri della famiglia rivale travestiti, dovevo stare molto attento.
    Ci siamo è ora di partire!
    Esclamò il signor Yoshimitsu, a quanto pare il carro era pronto. Intanto diedi le 2 direttive hai 3 uomini.
    Ascoltatemi io coprirò il lato posteriore del carro, voi invece mettetevi 2 da un lato e 1 dall'altro, dopo verrà anche il mio compagno ad aiutarci, ascoltate se verremmo attaccati dai nemici, non abbandonate la vostra posizione, non possiamo sapere in quanti ci attaccheranno, in ogni caso se quello da solo sarà in difficoltà io interverrò ad aiutarlo e uno di voi 2 si sposterà al mio posto. Tutto chiaro?
    Ok!
    Avevo decisi di stare dietro cosi potevo tenerli d'occhio, e poi per avere una migliore prospettiva. Era ora di partire, il cocchiere diede due colpi col frustino hai 2 cavalli per farli partire, noi ci toccava andare a piedi eccetto il signor Yoshimitsu che si sedette da parte al cocchiere.
    Attraversammo la grande porta sud, e una grande folla lungo entrambi i lati iniziarono ad applaudire, mi sentivo un po' in imbarazzo.
    Allora la prima tappa sarà per le 15 al paesino di kato, quindi tra poco meno di un ora e mezza.
    Ormai erano 15 minuti che il mio compagno se ne era andato, non vedevo l'ora che tornasse per essere più tranquillo.

    ChakraFisicoMentale
    70OttimoUn po' nervoso
    Borsa
    Cartabomba x5Kunai x10Shuriken x20Bomba carta x2
    2 boccete di Olio30m di filo metallicoSpecchioAccendino

    Abbigliamento
    Occhiali da sole (indossati)Coprifronte di Konoha (Indossato sul braccio sinistro)
  12. .
    Narrato-Parlato-Pensato-Parlato Altrui

    Ero ormai stufo di camminare, mi stavo addirittura pentendo di aver accettato questa missione, anche se ormai era troppo tardi e poi avevo preso un impegno ed è giusto portarlo a termine nei migliori dei modi. Dopo quindici minuti di marcia finalmente raggiunsi il cancello sud, erano le 13:15, misi via la mappa geografica e mi guardai un po' intorno.
    Il sole batteva forte sulla terra di kumo, non c'era neanche una nuvola e nemmeno un filo di vento, ma io per fortuna ero preparato, visto che indossavo gli occhiali da sole.
    Intorno a me vedevo ninja di Kumogakure No Sato alcuni che uscivano dalla città per andare in missione e altri che entravano in città dopo aver finito qualche missione. Però fra tutti i ninja che si muovevano, ne notai uno fermo in piedi molto probabilmente stava aspettando qualcuno, e quel qualcuno ero io.
    Che sia lui Makoto Shishio, certo che non ha proprio un bell'aspetto.
    Era un tizio ricoperto interamente di bende, fatta eccezione per i capelli di color nero e un piccolo strato che usava per vedere, comunque una cosa è certa non potevo prendere in giro nessuno per il suo aspetto, visto che neanche io era messo tanto bene, la mia pelle era bianca e sotto gli occhiali si poteva notare una piccola riga nera dovute alle occhiaie.
    Misi le mani in tasca e mi avvicinai a quel tizio, tutto ricoperto di bende, che portava il coprifronte di Kumogakure No Sato sul braccio destro legata alla cinta sul fianco sinistro portava un fodero nella quale c'era una katana.Ad un metro da lui gli dissi.
    Makoto Shishio sei tu per caso?
    Gli dissi mentre lo guardavo in faccia notando i suoi occhi azzurri dietro a quel sottile strato di bende.

    ChakraFisicoMentale
    70OttimoTranquillo
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    2 boccete di Olio30m di filo metallicoSpecchioAccendino

    Abbigliamento
    Occhiali da sole (indossati)Coprifronte di Konoha (Indossato sul braccio sinistro)
  13. .
    Narrato-Parlato-Pensato-Parlato Altrui

    Tornai a casa nel mio piccolo appartamentino, nel salotto seduto su una sedia a girare e rigirare quella busta che mi aveva dato l'Hokage, pensando alla mia ultima missione e sinceramente non avevo molta voglia di affrontarne un altra ma non avevo altra scelta dovevo farlo, non tanto perché era una richiesta dell'Hokage, ma perché era questa la strada che avevo scelto. Ho sempre desiderato diventare un ninja, ma da quando i miei genitori sono morti le cose sono cambiate, vivo solo per portare a termine la mia vendetta.
    Dopo qualche minuto decisi di aprire la busta.
    Missione a Servizio di: Kumogakure No Sato
    Livello: D
    Esecutori della Missione: Light Uchiha & Makoto Shishio
    Luogo d'Incontro: Cancello Sud Kumogakure no Sato
    Appuntamento Ore: 13.30
    La Casata Yoshimitsu possiede un'armatura tra le più antiche di tutta Kumogakure no Sato e come ogni anno, in occasione delle celebrazioni della fondazione del paese, l'armatura verrà portata in mostra da Kumo a Raiden per rievocare il viaggio di Yoshimitsu Mishima, il problema è che i rivali degli Yoshimitsu potrebbero tentare di rubare l'armatura durante questo viaggio.
    Il Vostro compito è fare in modo che l'armatura giunga a Raiden senza intoppi.
    Buon lavoro.

    Alle 13:30 di dopodomani, devo trovarmi con il mio compagno di squadra alla porta sud di Kumo, sarà una lunga camminata, dovremo proteggere una armatura da eventuali attacchi durante il tragitto tra Kumo e Raiden, e il mio compagno di squadra in questa missione è un certo Makoto Shishio, mai sentito questo nome, sperò solo che sia un tipo simpatico, meglio vedere la mappa per capire un pò quale percorso sia meglio seguire.
    Andai in camera mia per guardare la cartina geografica che tenevo appeso in camera, su per giù ci sarebbero voluti un giorno e mezzo buoni di camminata per raggiungere Kumo, ero un po' indeciso sul percorso da fare, alla fine optai di partir domani arrivare a Rainden e riposarmi li per la notte per poi raggiungere Kumo.
    Ormai era tardo pomeriggio, mangiai qualcosa e poi andai a dormire, per potermi svegliare presto domani mattina.
    Passa praticamente la notte in bianco, ogni volta che mi addormentavo era un incubo che facevo, ecco perché ho sempre le occhiaie. Erano le 7 di mattina e mi misi in marcia per raggiungere Kumo, feci una veloce colazione preparai la mia borsa con tutto l'occorrente, presi la mappa e una borraccia d'acqua, per bere durante il tragitto.
    Optai nel prendere una strada principale, senza tagliare per le montagne, visto l'alta probabilità di trovare ostacoli su quel percorso. Mentre camminavo con passo un po' lento tenendo la mappa in mano, mi guardavo un po' intorno era la prima volta che facevo quella strada cosi come era la prima volta che andavo a Kumo, non c'ero mai stato e visto che è la capitale del paese del fulmine, credo sarebbe bello poterla ammirare un po'.
    Per le sette di sera finalmente raggiunsi Raiden, mi guardavo attorno e mi sentivo un pò osservato forse perché ero un ninja di Konoha? No non credo che sia quello il motivo, molto probabilmente per il mio viso pallido e le occhiaie sotto gli occhi, però ad essere sincero poco mi importava, ero stanco per il viaggio e la borraccia era vuota, avevo fame e sete, mi sentivo uno straccio. Passai davanti a una locanda.
    Ho deciso passerò la notte qua.
    Entra nella locanda, mi guardai un po' intorno, fortunatamente non c'era molta gente, andai al bancone dove stava e l'oste, un vecchio signore vestito in modo elegante, con baffi e capelli tirati all'indietro di color grigio.
    Buona sera vorrei fermarmi qui per la notte, e gradirei anche una cena abbondante.
    Nessun problema come lei desidera, prego questa è la chiave della sa stanza al primo piano stanza numero 6.
    Grazie mille
    Pagai il dovuto all'oste, andai un attimo in camere per lasciare giù le mie cose, e per farmi una bella doccia, una volta pronto ritornai al piano terra nel salotto dell'albergo per cenare. Quella sera mangiai ben 3 ciotole di ramen, era da stamattina che non mettevo qualcosa sotto i denti, e mi veniva da piangere davanti a quel cibo. Una volta che la pancia era piena tornai su in stanza a dormire, visto che domani mattina dovevo partir presto per raggiungere Rainden.
    Ancora una volta passai praticamente la notte in bianco, avevo dormito si e no 3 ore, erano le 6:30 di mattina una bella doccia prima di partire, riempii la borraccia con l'acqua del rubinetto, preparai tutto l'occorrente, ero pronto a ripartire, diedi le chiavi all'oste ringraziandolo.
    Grazie mille e torni a trovarci.
    Mi rimisi in marcia seguendo sempre la strada principale come era segnato sulla mappa, durante il tragitto cercai di memorizzarmi i posti dove era più probabile subire un imboscata, perché era probabile che la strada che stavo percorrendo era la stessa che percorrerò dopo durante la missione. Per le 12 raggiunsi finalmente Kumo, avevo ancora un ora e mezza e libera, e la fame stava cominciando a farsi risentire, mi fermai in un piccolo baracchino di strada.
    Salve mi può dare 4 polpette di carne e una bottiglia d'acqua.
    Certamente dammi solo un minuto.
    Pagai e mi fermai a mangiare su un piccolo muretto, una volta finito guardai un attimo l'orologio che stava appeso a lato del baracchino segnava le 13.
    Ok sara meglio andare.
    Tirai fuori la mappa geografica e mi avviai verso il cancello sud.

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    Stavo chiuso in casa da parecchi mesi ormai, non avevo nessuna voglia di fare missioni, anche perché l'ultima che ho fatto non è andata piuttosto bene, la missione è stata portata a termine ma il committente della missione fu per niente soddisfatto della nostra prestazione. Qualche giorno dopo mi arrivò una lettera a casa, era stata scritta dal Hokage, diceva che dovevo presentarmi al suo ufficio e era una cosa urgente.
    L'Hogake... ma che vorrà ancora da me... Non ho voglia d'uscire però non ho altra scelta è una convocazione ufficiale, che palle fare il ninja a volte.
    Con molta calma e nessuna fretta mi cambia, misi la solita maglietta bianca a maniche lunghe e i soliti pantaloni lunghi di color nero, preparai la mia borsa ninja con tutto il necessario e mi avviai verso il grande palazzo rosso dove al suo interno si trovava l'ufficio del Hokage.
    Passeggiavo con calma in mezzo alla lunga via principale di Konoha, mi guardavo un po' intorno per vedere se qualcosa era cambiato, visto che era da un bel pezzo che non mettevo il muso fuori di casa.
    Eccolo sono arrivato.
    Entrai nel palazzo e andai subito verso l'ufficio del capo villaggio, bussai alla porta.
    Avanti.
    Entrai nell'ufficio, vedevo l'Hokage che era in piedi alla finestra ad ammirare il suo villaggio, da quella finestra si poteva ammirare l'intera città di Konoha e le radure intorno a se.
    Non è fantastico questo villaggio?
    Mi disse cosi all'improvviso, sinceramente non sapevo come rispondergli, anche perché non me ne fregava più di tanto, quindi appena si girò io annui e basta, dopo di che riprese la parola ancora lui.
    Non ti più visto in giro in questo ultimo mese, forse perché l'ultima missione non è andata come volevi? ti sei pentito di aver scelto di diventare un ninja? o è per quello che è successo molto tempo fa?
    Mi grattai un attimo la testa, ancora una volta non sapevo cosa dirgli, non mi sono mai pentito di essere diventato un ninja, per quanto riguarda la missione sinceramente non me frega più di tanto, l'Hokage tirò un forte sospiro per poi riprendere la parola.
    Vedi quella lettera che sta sulla scrivania? è una missione che ho deciso di affidarla a te, non è molto difficile, dovresti riuscire a portarla a termine senza problemi. Conto su di te buona fortuna.
    Ok
    Sinceramente l'idea di partire di nuovo in missione non mi piaceva più di tanto ma che potevo farci, era stato l'Hokage in persona a chiedermelo quindi presi la lettera e uscii dal ufficio.

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    Richiedo missione di livello D
  15. .
    Fatto ^^
133 replies since 23/1/2014
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