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Conclusa anche la partita tra Cagliari e Juventus con gli ultimi vincenti per 3-1 ... essendo di parte riporto un articolo fatto da altri. CITAZIONECagliari 1 - 3 Juventus
Pinilla 16’ (rig.)
Matri 75’, 90’
Vucinic 90’
Serie A - Juve, orgoglio e rimonta: Cagliari ko
Serie A - Juve, orgoglio e rimonta: Cagliari ko
Una doppietta di Matri e un gol di Vucinic ribaltano una gara che per i bianconeri si era complicata dal vantaggio di Pinilla. Juventus a +10 sull'inter
CagliarivsJuventusJuventus
gol
Cagliari Confronto Juventus
1 - 25% - 75% - 3
Totale tiri
Cagliari Confronto Juventus
5 - 14.3% - 85.7% - 30
Tiri nello specchio
Cagliari Confronto Juventus
2 - 16.7% - 83.3% - 10
Tiri respinti
Cagliari Confronto Juventus
2 - 18.2% - 81.8% - 9
Tiri da fuori area
Cagliari Confronto Juventus
3 - 17.6% - 82.4% - 14
Tiri da dentro l'area
Cagliari Confronto Juventus
2 - 11.1% - 88.9% - 16
% tiri nello specchio
Cagliari Confronto Juventus
66.7% - 58.4% - 41.6%SPOILER (clicca per visualizzare)END Finisce qui! Juventus che passa 3-1 in rimonta. Una doppietta di Matri e Vucinic rispondono al vantaggio di Pinilla su rigore
90+5 GOOOOOOL! VUCINIC! La Juventus chiuede la gara! 3-1
90+4 Cagliari adesso che non può nulla, Juventus che fa girare palla...
90+2 GOOOOOOOOOL! MATRI! JUVENTUS CHE GIRA LA GARA! Azione confusa in area, pallone rinviato addosso a Vidal e palla che finisce sui piedi di Matri che solo davanti al poritere non può sbagliare! 2-1
90 6 MINUTI DI RECUPERO
88 PALO DELLA JUVENTUS E NUOVO MIRACOLO DI AGAZZI! Cross di Matri, stacco di testa in area piccola di Asamoah e miracoli di AGAZZI che prima devia sul palo e poi allontana col piede
85 Vucinic ci prova da fuori con un destro a giro troppo debole e centrale per impensierire Agazzi
84 La Juventus prova ad allargare le maglie della difesa sarda, ma il Cagliari è davvebro chiuso bene e di occasioni per ora ai bianconeri non ne arrivano
83 Vucinic ci prova da fuori! Pallone altissimo
82 Cagliari tutto in area. Juventus però che non riesce a sfondare
80 Si entra negli ultimi 10 minuti di gara. Juve al piccolo trotto. Ekdal che non riesce più a correre per crampi. Caglairi quasi "in 9"
79 Gioco fermo. Crampi per Ekdal
77 Il Cagliari ora sembra essere decisamente in difficoltà anche dal punto di vista fisico
75 GOOOOOOOOOOOOOOL! MATRI! IL PAREGGIO DELLA JUVENTUS! Conclusione da fuori di Vucinic, Agazzi non trattiene e Matri è il più lesto sulla respinta! 1-1
74 Ricostruiamo il tutto: Giovinco fa un bel movimento su Del Fabro che con il braccio lo sbilancia. L'arbitro fischia il rigore ma Vidal spara in curva. Nel frattempo Conte si gioca anche la carta Vucinic per Lichtsteiner
73 SPARA ALTISSIMO VIDAL! IL CAGLIARI SI SALVA
72 CALCIO DI RIGORE PER LA JUVENTUS
70 Juventus ora al piccolo trotto...
68 PADOIN vicino al gol! Conclusione al volo dal limite dell'area del giocatore bianconero che ora sfiora il palo
67 Cambio nel Cagliari: fuori Saui dentro DEL FABRO
65 ED ESPULSO ASTORI! Ennesimo fallo da dietro su Giovinco e doppia ammonizione per il centrale cagliariutano. Isolani ora in 10
64 PALO DELLA JUVENTUS E MIRACOLO DI AGAZZI! Dagli sviluppi di un corner Bonucci sale di testa e trova l'incrocio dei pali, Matri spara su Agazzi ed Asamoah a porta vuota non trova la rete per via di una spinta non sanzionata dall'arbitro da parte di Nainggolan. Juventus anche sfortunata
63 E secondo cambio ravvicinato: detro PADOIN fuori CACERES
61 Primo cambio per Conte: fuori QUAGLIARELLA dentro MATRI
60 Ammonito anche Pisano per un fallo su Vidal.
58 Sau ci prova dalla distanza! Buffon attento ma davvero bellissimo tentativo del talentino cagliaritano
57 Giallo anche per Dessena per un fallo su Giovinco
56 Detto questo di grande occasioni per la Juventus continuano a non arrivarne. Cagliari ancora ben messo e con molto fiato. Avanti
bianconeri, come spesso accade, ndecisamente sottotono
55 Juventus che ora prova ad alzare il ritmo
53 Primo cambio del match: fuori Murru (che poco fa ha rischiato tantissimo la seconda ammonizione) e dentro Perico. Non caqmbia
nulla a livello di schieramento
51 Mette fuori il Cagliari. Nulla di fatto
50 Vidal conquista una punizione dal limite. Salgono i saltatori
48 Pinilla ci prova da lontanissimo. Pallone alto
47 Nessun cambio nelle due formazioni
46 Ricomicia ora il secondo tempo
- A tra poco per il commento dei secondi 45 minuti. Vi ricordo che per interagire con me con domande o commenti c'è anche il mio profilo TWITTER @Simon_Forever raggiungibile a questo LINK
INT FINISCE SENZA RECUPERO IL PRIMO TEMPO. Cagliari avanti grazie al gol di Pinilla su rigore al 15. Juventus piuttosto sottoritmo e in difficoltà con l'ottimo pressing del Cagliari guidato da una mediana stasera davvero in palla
44 Primo vero tiro in porta della Juventus: Pirlo dalla distanza, blocca facile Agazzi
42 Lichtsteiner prova l'uno-due con Quagliarella ma, lo svizzero, finisce in fuorigioco
40 La partita della mediana del Cagliari è davvero sin qui da incorniciare: Ekdal Nainggolan e Dessena stanno vincendo tutti i duelli su
Pirlo Vidal e Marchisio. Fin qui, oltre al ritmo, è anche questa la chiave
38 Pressing del Cagliari davvero asfissiante. Juventus che attacca ma quando gli isolani si chiudono gli uomini dietro la linea della palla sono 10
36 Ennesimo fallo su Giovinco e giallo anche per Astori
34 Nuovo corner conquistato dalla Juventus. Giovinco il più attivo sul fronte d'attacco
32 Quagliarella prova un colpo al volo di sinistro da lancio lungo di Pirlo. Soluzione davvero difficile, pallone altissimo
31 Poco fa ammonito Murru per un intervento in ritardo su Lichtsteiner
30 Volata via la prima mezz'ora. Cagliari avanti 1-0 grazie al calcio di rigore trasformato da Pinilla.
29 Ci prova Giovinco con una girata al volo di destro: pallone alto
28 Punizione dalla trequarti per la Juventus ora stabilmente nella metà campo del Cagliari
26 Il Cagliari dopo il vantaggio ha completamente rinunciato a far la partita pensando solo a chiudersi bene. Juventus che ha però bisogno di alzare il ritmo se vorrà sfondare la resistenza isolana
24 Barriera. Nulla di fatto.
23 Punizione dal limite interessante per la Juventus. Fallo spalle alla porta su Vidal. Si avvicina alla battuta Andrea Pirlo
21 Giallo per Ariaudo che entra in ritardo in mezzo al campo su Giovinco
20 Adesso la Juve però sembra aver già alzato il ritmo.
19 Cagliari che continua a chiudersi benissimo per poi ripartire
17 Reazione immediata della Juventus che con Asamoah mette al centro un pallone che taglia tutta l'area: né Quagliarella né Lichtsteiner riescono a deviare in rete
16 Ricostruiamo l'episodio: Sau entra in area da sinistra, Vidal in corsa in aiuto su Caceres tocca il ginocchio di Sau che cade a terra. L'arbitro non fischia ma la segnalazione del giudice di porta gli fa poi indicare il dischetto
15 GOOOOOOOOOL! PINILLA! Buffon intuisce ma il rigore a mezza altezza di Pinilla è perfetto. Cagliari avanti
14 CALCIO DI RIGORE PER IL CAGLIARI
12 Giovinco pesca bene l'iserimento centrale di Marchisio che, troppo altruista, cerca l'assist per Quagliarella anziché tirare. Prima potenziale buona chance della gara
10 Primi 10 minuti voltati via. Non grandissime emozioni ma ritmo discreto e ottima pressione del Cagliari. Nota negativa: un Tradini, come da previsioni, praticamente deserto
8 Primo corner guadagnato anche dalla Juventus. Salgono le torri
7 Poche emozioni in questi primi 7 minuti. Cagliari ben messo in campo, squadra alta e buon ritmo
6 Nel Cagliari invece Thiago Ribeiro, messo dietro le punte, min fase di interdizione gioca praticamente a uomo su Pirlo
4 Da segnalare la posizione della difesa bianconera: Caceres a destra, Barzagli a sinistra e Bonucci come al solito centrale. Molto larghi Lichtsteiner ed Asamoah
2 Astori ci prova di testa allungando sul secondo palo ma il pallone è preda di nessuno. Nulla di fatto
2 Ci prova subito EKDAL, un ex Juventus, con un tiro da fuori contrato. Primo corner del match per il Cagliari
1 PARTITI. -
.CITAZIONEJuventus, che rimonta! Il Cagliari battuto 3-1
Nell'anticipo serale che precede la sosta per le vacanze natalizie la squadra di Conte ribalta l'iniziale vantaggio di Pinilla grazie alla doppietta di Matri e il gol di Vucinic
Juventus, che rimonta! Il Cagliari battuto 3-1© Action Images / Reuters/STEFANO RELLANDINI
ROMA - La Juve c'è. E vince ancora, con il cuore e con la rabbia dei momenti migliori. Nell'anticipo serale della diciottesima giornata di serie A, la squadra di Conte batte 3-1 il Cagliari sul campo neutro di Parma. Dopo un primo tempo deludente, giocato a basso ritmo dalla Juve, sorpresa dall'aggressività dei sardi, andati in vantaggio grazie ad un gol di Pinilla su rigore, nella ripresa la squadra di Conte torna in campo con un altro piglio: i bianconeri prima pareggiano con Matri e poi, quando ormai il match sembra scorrere senza sussulti verso il pareggio, riescono ad abbattere il muro difensivo dei cagliaritani con un terribile uno-due (ancora l'attaccante ex Cagliari, poi tris di Vucinic) che porta il punteggio sul definitivo 3-1. E' la quarta vittoria consecutiva per la Juve che sale a 44 punti, sempre più al comando della classifica di serie A. L'Inter, per restare a -7 deve vincere domani contro il Genoa.
VUCINIC IN PANCA - Nella Juve Conte lancia Caceres dal 1' al posto dell'infortunato Chiellini, insieme a Bonucci (che torna dopo la squalifica) e Barzagli nel terzetto difensivo davanti a Buffon. In avanti Vucinic non è al top: il montenegrino si siede in panchina con Quagliarella ad affiancare Giovinco dal primo minuto. Confermati Marchisio, Pirlo e Vidal a centrocampo con Lichtsteiner e Asamoah sulle fasce. Il Cagliari della coppia Pulga-Lopez scende in campo con varie novità: in difesa Murru viene preferito ad Avelar sulla corsia di sinistra. In avanti, accanto a Pinilla e Sau, c'è Thiago Ribeiro e a metà campo Dessena sostituisce lo squalificato Conti.
APRE PINILLA - Il Cagliari parte aggressivo mostrando una buona personalità ma è la Juve che prova a fare la partita: i bianconeri, però, non riescono a pungere in avanti perché la squadra di Pulga e Lopez è messa bene in campo e non lascia varchi. Su una ripartenza dei sardi l'episodio che sblocca il match: Sau entra in area e, toccato da Vidal, cade a terra. L'arbitro tentenna, poi fischia il rigore tra le proteste dei bianconeri. Dal dischetto va Pinilla che non sbaglia e firma il gol del vantaggio rossoblù. La Juve non si arrende e si riversa in avanti per cercare il gol del pareggio ma non è facile: gli spazi sono pochi e i bianconeri faticano molto a costruire occasioni da gol. Al 31' ci prova Quagliarella, servito in area da Pirlo, ma il suo tiro al volo finisce altissimo sopra la traversa. Per tutto il primo tempo le occasioni scarseggiano: il possesso palla della squadra di Conte è sterile e il Cagliari si chiude con grande ordine.
REAZIONE - Nella ripresa la Juve entra in campo con un altro piglio e si vede subito: la prima occasione capita sui piedi di Marchisio dopo appena due minuti ma il bel sinistro di controbalzo del centrocampista viene bloccato da Agazzi. La Juve è comunque più presente e al 58' è Quagliarella a provarci da dentro l'area con un destro murato in extremis da Astori. Conte intuisce che il momento è decisivo e opta per un doppio cambio: fuori Quagliarella e Caceres, dentro Matri e Padoin. Con i nuovi innesti la pressione della Juve aumenta. Al 61' i bianconeri sfiorano il gol del pareggio: sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Bonucci svetta di testa e colpisce il palo, poi Agazzi è miracoloso sul tiro da due passi di Matri. Il pallone finisce ad Asamoah che prova a metterla dentro ma il colpo di testa del ghanese finisce a lato per via di una spinta non sanzionata dall'arbitro.
ERRORE VIDAL - Al 65' il Cagliari rimane in dieci per un brutto fallo di Astori su Giovinco: il difensore, già ammonito, torna anzitempo negli spogliatoi. Al 72' la Juve ha l'occasione per cambiare la storia del match: il fallo del neo entrato Del Fabro su Giovinco vuol dire calcio di rigore per i bianconeri ma dal dischetto Vidal sbaglia clamorosamente. I bianconeri, però, non si arrendono e continuano a spingere: il rosso al capitano rossoblù e l'ingresso in campo di Vucinic (al posto di Lichtsteiner) facilitano il forcing finale della Juventus.
DOPPIO MATRI POI VUCINIC - E' proprio dai piedi del montenegrino che nasce l'azione del pareggio bianconero: su una conclusione dal limite dell'ex romanista non trattenuta da Agazzi, infatti, si avventa Matri che è lesto a firmare il gol del pareggio. Nel finale assistiamo ad un vero e proprio assedio della Juve ma Agazzi è ancora miracoloso su un colpo di testa a botta sicura di Asamoah. Sembra l'azione-simbolo di una partita destinata al pareggio ma nel recupero i bianconeri passano: Matri sfrutta un rimpallo su Vidal ed è abbastanza freddo per siglare il 2-1 davanti ad Agazzi. Il Cagliari accusa il colpo e prima della fine subisce anche il terzo gol, firmato da Vucinic che corregge in gol un tiro di Giovinco. Finisce 3-1 per una Juve, poco lucida nel primo tempo ma decisamente più convincente nella ripresa, che riesce a portare a casa 3 punti che sembravano persi: i bianconeri salgono così a 44 punti, a +10 da un'Inter, costretta a vincere domani contro il Genoa.
Tommaso Maggi
FONTE: www.tuttosport.comCITAZIONECellino: Juve poco sportiva. Il campionato è falsato
Il presidente del Cagliari: «Sono molto amareggiato, questo calcio mi fa schifo»
Cellino: Juve poco sportiva. Il campionato è falsato© LaPresse
PARMA - Cellino si presenta ai microfoni di Sky Sport molto amareggiato e le sue, come al solito, sono parole molto forti: "Senza tenere in considerazione i sacrifici che abbiamo fatto, a mio avviso è un campionato falsato, a noi l'anno scorso quando hanno chiesto di spostare la partita alle 20.45 per avere la concomitanza col Milan 24 ore prima, l'abbiamo spostata senza problemi. La Juve invece non ha voluto". "Secondo me abbiamo visto una partita in cui una squadra si è impegnata tantissimo, una squadra che ha finito in nove e con cinque ammoniti. Sono molto amareggiato, questo calcio non mi piace. La Juve ha vinto, con poca sportività, questo calcio non mi piace".
VOGLIA DI MOLLARE - "L'arbitraggio di questa sera è stato insufficiente. La mia squadra ci ha messo il cuore e siamo venuti qui a testa alta, non possiamo lamentarci visto che abbiamo affrontato una formazione che non si è comportata in modo sportivo". Il presidente del Cagliari Massimo Cellino, l'unico a parlare al termine del match del Tardini con il Cagliari, riassume così la sconfitta con la Juventus. "Non voglio più fare parte di questo calcio che mi ha disgustato - ha aggiunto Cellino - Mi ero illuso che tutto fosse cambiato ed invece il lupo perde il pelo ma non il vizio".
FONTE: www.tuttosport.com
IL MIO COMMENTO:
Come al solito Cellino non rispetta i regolamenti e poi se la prende con la squadra avversaria, com'era gia successo con la Roma, a 30 ore dalla partita gli arriva il permesso del comune di Quartu e pretende che la Juve faccia i suoi comodi, forse non ha capito che siamo su di un Isola e un conto e spostare un orario mentre un'altro e andare a giocare a 500 K.M. di distanza ... i suoi problemi li ha gia fatti diventare quelli dei suoi tifosi, ora vuole che diventino una questione anche delle altre squadre ... il regolamento parla chiaro, ha tempo fino a 48 ore dal fischio di inizio per indicare dove si disputa la partita, possibile che un vice-presidente di lega non sia capace di rispettare un regolamento ? e lo dico da persona lesavisto che sarei dovuto andare a Quartu a vedere la partita, sono SARDO e mi vergogno di Cellino ... non so chi arriverebbe al suo posto, ma viste le condizioni in cui ha ridotto il Cagliari se andasse via sarei più che contento.
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ENNESIMO PAREGGIO DELL'INTER CHE VA A -9 DALLA VETTA CITAZIONECambiasso replica a Immobile
Inter fermata dal Genoa: 1-1
Milano, 22 dicembre 2012
La squadra di Delneri avanti con Immobile al 77' si fa riprendere all'85' da una rete di testa del centrocampista argentino. Nerazzurri a 35 punti: -9 dalla Juve
Andrea Stramaccioni, classe 1976, tecnico dell'Inter. Ansa
In tempo reale su Gazzetta.it il terzo anticipo della 18/a giornata di serie A
Inter-Genoa 1-1 77' Immobile, 85' Cambiasso (clicca qui per la cronaca)
"chiudere tante bocche" — Entrare nel 2013 da secondi, "chiudere tante bocche" (come dice polemicamente Strama) e aspettare il ritorno degli infortunati a -7 dalla Juve. Trovare qualche punto salvezza per consolarsi di un 2012 rivedibile, puntellare la panchina di Delneri, aspettare gennaio e l'arrivo della "cavalleria" (dal solito mercato iperattivo di Preziosi). Son queste le intenzioni, rispettivamente di Inter e Genoa, al momento di sedersi alla tavola di San Siro, alle 12.30.
DIETE E NUMERI — Non sarà un pranzone di Natale, ma piuttosto un pasto da tempi di crisi, visto che le numerose assenze limitano portate e scelte a disposizione dei due allenatori. La recente dieta di punti dei rossoblù e la fame di zone alte dei nerazzurri però trasformano questa gara post fine del mondo e pre-vacanze in una di quelle sfide da non perdere. L'Inter ha ribaltato la tendenza di inizio anno e ora fa scorpacciate in casa e fatica fuori, il Genoa in tutto il 2012 ha perso 14 trasferte su 19. Numeri e classifica lascerebbero immaginare un destino segnato, ma la Strama-Inter è squadra in grado di battere chiunque, ma ancora non ha il piglio della grande che vince tranquilla contro le "pericolanti". L'ultimo incrocio fra le due squadre è stato pirotecnico, un 5-4 a San Siro nella gara d'esordio del 36enne tecnico, allora oggetto misterioso e traghettatore. E' passato parecchio tempo, e anche l'atteggiamento offensivo e spericolato è stato visibilmente corretto.
FORMAZIONI — L'Inter scende in campo con un modulo più offensivo che mai: al tridente pesante si aggiunge Ricky Alvarez, in quello che potrebbe essere un 4-2-3-1. La bocciatura del ricorso contro la squalifica di Guarin si aggiunge alla assenza per infortunio di Coutinho e al congelamento di Sneijder. L'assenza che fa più rumore, per il Genoa è quella di Borriello, che sarebbe stato protagonista di un litigio ieri con il d.s. Foschi. Immobile unica punta, quindi, con Bertolacci a fare da raccordo con un centrocampo che avrà Rossi e Vargas sulle fasce. Le assenze più pesanti sono quelle difensive, con Moretti e Bovo out: Granqvist dovrà occuparsi di Milito: un altro ex, peraltro. Ma il Genoa del Principe era tanto diverso da questo: nemmeno sembrano la stessa squadra...
Valerio Clari
FONTE: www.gazzetta.it. -
.CITAZIONE
Il Torino stende il Chievo. Volano Lazio e Fiorentina
I granata tornano al successo e battono 2-0 i gialloblù. I biancocelesti secondi in classifica davanti ai viola e all'Inter. Vince il Napoli. Al Parma il derby col Bologna. Pari tra Atalanta ed Udinese
Il Torino stende il Chievo. Volano Lazio e Fiorentina© LaPresse
TORINO - Torna a sorridere il Torino, che ritrova i tre punti dopo oltre un mese (ultimo successo lo scorso 11 novembre, 1-0 al Bologna nella dodicesima giornata), grazie alla vittoria contro il Chievo. I granata si sono imposti 2-0 e rialzano la testa, fermando una squadra, il Chievo, che veniva da tre successi consecutivi. Difesa blindata, grazie anche a un ottimo Gillet, e prova convincente da parte dei ragazzi di Ventura, che passano grazie all'autorete di Sardo (che devia la conclusione di Glik), e al gol di Gazzi. Con questo successo il Toro sale a 19 punti, facendo un bel balzo in avanti in classifica.
LAZIO E FIORENTINA - Volano Lazio e Fiorentina. I biancocelesti si impongono di misura a 'Marassi' battendo 1-0 la Sampdoria grazie a un gol di Hernanes e si portano al secondo posto con 36 punti a otto lunghezze dalla Juve capolista, e mantengono un punto di vantaggio proprio sulla Fiorentina. I viola agganciano l'Inter a 35 punti grazie alla vittoria, sempre in trasferta, sul campo del Palermo. La squadra di Montella si conferma tra le sorprese del campionato, e vince 3-0 grazie al ritrovato Jovetic (doppietta per lui) e al gol di Gonzalo Rodriguez.
NAPOLI OK - Si mantiene nel gruppo delle inseguitrici il Napoli che, anche in questo caso, trova un colpo esterno in casa del Siena. La formazione di Mazzarri fatica nel primo tempo, e sblocca la partita nel finale col le reti di Maggio e Cavani su rigore.
LE ALTRE - Nelle altre partite della diciottesima giornata, festa per il Parma che vince 2-1 il derby contro il Bologna con le reti di Valdes e Sansone, mentre termina 1-1 la sfida tra Atalanta e Udinese. Denis su rigore risponde al vantaggio di Muriel.
Fonte: www.tuttosport.com
Tutti i risultati fno ad oraCITAZIONEVenerdì 21-12-2012
Pescara 2 – 1 Catania (18)_Terminata
Cagliari 1 – 3 Juventus (20.45)_Terminata
Sabato 22-12-2012 ore 12.30
Inter 1 – 1 Genoa_Terminata
Sabato 22-12-2012 ore 15
Atalanta 1 – 1 Udinese_Terminata
Bologna 1 – 2 Parma_Terminata
Palermo 0 – 3 Fiorentina_Terminata
Sampdoria 0 – 1 Lazio_Terminata
Siena 0 – 2 Napoli_Terminata
Torino 2 – 0 Chievo_Terminata
Roma – Milan (20.45). -
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Prossimo turno:
CITAZIONE19^ GIORNATA
sabato 05/01/2013
Catania - Torino ( 18:00 )
Lazio - Cagliari ( 20:45 )
Domenica 06/01/2013
Udinese - Inter ( 12:30 )
Chievo - Atalanta ( 15:00 )
Fiorentina - Pescara ( 15:00 )
Genoa - Bologna ( 15:00 )
Juventus - Sampdoria ( 15:00 )
Milan - Siena ( 15:00 )
Parma - Palermo ( 15:00 )
Napoli - Roma ( 20:45 ). -
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Dall'estero arrivano complimenti inaspettati da tanti ex avversari della Juventus ... Mourinho paragona Conte con se stesso ai tempi del Porto ... solo in italia si cerca di alimentare polemiche per tener vive almeno quelle, in un campionato senza avversari degni di questo termine. CITAZIONEMaradona: «Juve da urlo con Cavani»
«La squadra di Conte mi ricorda quella di Michel, la mia bestia nera. I tre in mezzo sono di classe mondiale. Fanno tutto: difesa, assist, gol. I bianconeri sono tra i pochi a non dover saltare il centrocampo»
Maradona: «Juve da urlo con Cavani»© LaPresse
DUBAI - Diego Maradona, secondo lei la Juventus di Conte ha già ucciso il campionato? «Mi sembra un po’ la Juve di Platini, uno squadrone che batteva sempre il mio Napoli. Anche se un Platini adesso non c’è più».
E a voler essere pignoli non c’è neppure un centravanti da venti gol a campionato...
«Non oso immaginare cosa sarebbe la Juve se avesse come punta centrale, per esempio, Cavani. Quanti punti avrebbe di vantaggio sulla seconda se ora ne ha già otto?».
In definitiva?
«In definitiva si tratta di una squadra molto concreta, solida e compatta. Crea almeno cinque opportunità per segnare a ogni partita e due, talora tre, le concretizza».
Il reparto migliore?
«Il centrocampo, senza alcun dubbio. Pirlo, Vidal e Marchisio sono di classe mondiale. Con elementi di questo calibro la Juventus è una delle poche squadre che non ha bisogno di saltare il centrocampo perché è da lui che nasce tutto. I gol o gli assist per gli attaccanti che si alternano passando dalla panchina al campo e viceversa. Per esempio Matri non giocava e non segnava da un pezzo, Conte l’ha riproposto e lui ha sfoderato una doppietta pesantissima contro il Cagliari, fra l’altro sua ex squadra».
E il reparto che le piace di meno?
«La difesa, non vedo fenomeni o fuoriclasse. Buffon a parte, ma lui è portiere, non difensore. E comunque torno a ripetere che con un centrocampo del genere basta e avanza».
Insomma, per essere perfetti manca un Cannavaro...
«Ah Fabio, un caro amico, un napoletano verace. Viviamo proprio a poche centinaia di metri di distanza qui a Dubai. Sapete quanto mi senta argentino e dopo italiano. Eppure giuro che non soffro di nostalgia per la mia amata terra. Qui si vive bene, molto bene».
Leggi l'intervista completa sull'edizione odierna di TuttosportMassimo Franchi
Fonte: www.tuttosport.comCITAZIONELa 'Decima' è l'ossessione di Mourinho, l'ostacolo imprevisto si chiama Conte: "Temo la Juventus, ricorda il mio Porto, può vincere la Champions. Il top player a lei non serve..."
Lo 'Special One' spende elogi per i bianconeri: "E' un vascello quasi inaffondabile, non importa se non c’è un Benzema o un Higuaín in una squadra così strutturata".
29/dic/2012 08.32.00
"Temo la Juventus, può vincere la Champions League". E se lo dice uno che la Coppa dalle grandi orecchie l'ha alzata al cielo già due volte, per giunta con squadre diverse, c'è da fidarsi: secondo Josè Mourinho, premiato a Dubai come miglior allenatore dell'anno, la Vecchia Signora è una delle squadre più accreditate alla vittoria finale in Europa.
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Lo 'Special One' ha speso elogi per la formazione allenata da Conte: "Sarò sincero: la Juventus non mi piace perché la temo - le parole del tecnico del Real Madrid raccolte da 'Tuttosport' - E dico che può vincere la Champions League. È un collettivo, un insieme estremamente compatto, solido, un vascello quasi inaffondabile".
L'assenza del top player in attacco non è poi così importante secondo Mou: "Meglio così, molto meglio. E chissenefrega se bisogna scendere di molte posizioni nella classifica cannonieri della Serie A per trovare il primo marcatore juventino. Questo significa che il goal può arrivare da qualsiasi parte e in qualsiasi momento: da un centrocampista, da un attaccante, da un esterno, da un difensore. Lo dico sul serio: non importa se non c’è un Benzema o un Higuaín in una squadra così strutturata".
Una Juventus quadrata, solida, vincente, nella quale il tecnico del Real Madrid rivede proprio una delle sue creature: "Questa Juve mi ricorda molto il mio Porto del 2004. Se qualcuno, per caso, l’avesse dimenticato, quel Porto conquistò la Champions League nella finale di Gelsenkirchen".
Per la Champions però Madama dovrà fare i conti con un Mourinho aggueritissimo, che va a caccia della storica 'Decima' delle Merengues: "Il mio obiettivo dichiarato è quello di vincere la terza Champions League con tre squadre diverse: il Real dopo il Porto e l’Inter. Nessuno c’è mai riuscito. E per il Real Madrid sarebbe la decima Champions, unica squadra che andrebbe in doppia cifra".
Per questo sul proprio futuro a breve termine Mou non ha alcun dubbio: "Rispondo citando una frase di Sir Alex Ferguson: 'Sono troppo vecchio per esonerarmi'. E io, se me lo permettete, sono ancora troppo 'giovane' per esonerarmi'".
Fonte: i.goal.com. -
.CITAZIONEArbitri 19a giornata: Tagliavento per Napoli-Roma
03 gennaio alle 18:17
Paolo Tagliavento arbitrerà il big-match dell'ultima giornata di andata di Serie A. Il fischietto di Terni, infatti, e' stato designato per dirigere Napoli-Roma posticipo in programma domenica sera al San Paolo. Tonolini e Giordano saranno i suoi assistenti, Rocchi e De Marco gli arbitri di porta, Musolino quarto ufficiale di gara. L'anticipo di domenica, Udinese-Inter in programma al Friuli alle 12.30, sara' invece diretto da Antonio Giannoccaro di Lecce, mentre Juventus-Sampdoria (domenica alle 15) e' stata affidata a Paolo Valeri di Roma.
Queste le designazioni complete:
Catania - Torino (5/1, ore 18) arbitro: Bergonzi di Genova (De Luca-Liberti)
Lazio - Cagliari (5/1, ore 20.45) arbitro: Orsato di Schio (Meli-Preti)
Udinese - Inter (ore 12.30) arbitro: Giannoccaro di Lecce (Nicoletti-La Rocca)
Chievo - Atalanta arbitro: Mariani di Aprilia (Feverani-Dobosz)
Fiorentina - Pescara arbitro: Giacomelli di Trieste (Marrazzo-Vuoto)
Genoa - Bologna arbitro: Banti di Livorno (Manganelli-Marzaloni)
Juventus - Sampdoria arbitro: Valeri di Roma (Di Fiore-Costanzo)
Milan - Siena arbitro: Calvarese di Teramo (Posado-Altomare)
Parma - Palermo arbitro: Doveri di Roma (Tasso-Niccolai)
Napoli - Roma (ore 20.45) arbitro: Tagliavento di Terni (Tonolini-Giordano).
FONTE: www.calciomercato.com. -
.CITAZIONE
Boateng choc: «Non so se resto in Italia».
Pro Patria, denunciati altri cinque tifosi
Il centrocampista rossonero torna a parlare dopo i cori razzisti nell'amichevole con la Pro Patria
MILANO - «Bisogna vedere se ha ancora senso giocare in Italia». È la considerazione affidata al quotidiano tedesco Bild dal milanista Boateng dopo i cori razzisti durante l'amichevole con la Pro Patria. «Non farò finta di nulla - ha detto - Ci dormirò su per tre notti e la prossima settimana incontrerò il mio agente Roger Wittmann».
Le indagini. Sono stati denunciati i cinque tifosi ascoltati questa mattina dopo i cori razzisti nell'amichevole Pro Patria-Milan. Lo comunica la Questura di Varese. I cinque tifosi sono stati deferiti in stato di libertà per il reato di divulgazione, in concorso, di espressioni di razzismo. I 5 tifosi denunciati hanno tra i ventidue e i trenta anni, quattro sono residenti nella provincia di Varese e uno in quella di Milano, sono tutti incensurati e sono considerati abituali frequentatori della tifoseria della Pro Patria. Secondo quanto comunicato dalla Questura di Varese, i cinque erano in compagnia del ragazzo identificato immediatamente al termine della gara sospesa e già denunciato tra gli autori dei cori discriminatori indirizzati nei confronti dei giocatori di colore del Milan. È in corso l'istruttoria per l'emanazione nei loro confronti dei provvedimenti per il Divieto di accesso alle manifestazioni sportive.
Fonte: ilmessaggero
Adesso deve sbollire la rabbia, i cori di sfottò sono sempre esistiti, ma si deve dare un taglio ... anche tra tifoserie si sta oltrepassando ogni limite ... a me piace il calcio come alla stramaggioranza dei tifosi, è ora di isolare queste persone che invece di fare tifo cercano la guerra con giocatori e tifoserie avversarie ... quello non è un tifoso ma teppista.. -
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Lazio-Cagliari/ Il commento
Rimonta e secondo posto, la strada giusta
di Gabriele De Bari
ROMA - Un rigore molto dubbio regala alla Lazio la vittoria contro il Cagliari e ne rafforza il secondo posto in classifica. Un episodio che scatena le proteste dei sardi e che provoca anche l’espulsione del portiere Agazzi e di Cossu,
che seguono le sorti dell’allenatore Pulga cacciato nel primo tempo. Il penalty viene trasformato da Candreva, che firma il 2-1 a pochi minuti dal termine. Il primo tempo è poco divertente e si chiude sullo 0-0 con un traversa di Hernanes e due clamorosi occasioni, mancata da Nainggolan e Klose, la ripresa si gioca su ritmi più alti. Da segnalare che, dopo le proteste degli ospiti per dei ”buu” indirizzato a Ibarbo, l’arbitro Orsato minaccia di sospendere l’incontro. Il Cagliari passa in vantaggio con una radente conclusione di Sau, che supera Dias e batte Marchetti. La reazione della Lazio porta al pareggio di Konko che, in spaccata, realizza il primo gol in maglia biancoceleste. La squadra biancoceleste non è quella si altre volte, troppo lenta e con un gioco che non riesce mai a decollare e con Klose isolato in avanti. Nel finale Petkovic inserisce anche la seconda punta e si vede maggiore intraprendenza. Poi arriva l’episodio che decide la serata e che farà discutere a lungo. Petkovic conclude a 39 punti il girone d’andata, come la Lazio scudettata di Eriksson nel 2000.
Fonte: .ilmessaggero
Questo articolo secondo me è vergognoso, possibile che si scrivano gli articoli senza conoscere il regolamento ?
Il rigore era sacrosanto ... Agazzi non solo non tocca il pallone prima dell'avversario, ma non ci va neanche vicino
Sono sardo e come tale sono molto dispiaciuto per l'ennesima sconfitta dell'unica squadra di serie A della mia isola, ma inventarsi scuse non serve a nulla ... la verità è che il Cagliari ha tentato di proteggere un patetico 1-0 e cosi faccendo si è fatta rimontare e sorpassare come gia troppe volte ... si deve capire che il risultato non è al sicuro neanche sul 2-0 quando c'è ancora tutto un tempo da giocare ... non si può togliere Sau e chiudersi in difesa.
La Lazio ha meritato, studiatevi il regolamento
P.S. sono anche Juventino quindi sarebbe mio interesse dare per giuste le fesserie di questo giornalista ... ma sono solo fesserie di un ignorante.. -
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RISULTATI DELLA 19^ GIORNATA
sabato 05/01/2013
Catania - Torino ( 18:00 ) 0-0
Lazio - Cagliari ( 20:45 ) 2-1
Domenica 06/01/2013
Udinese - Inter ( 12:30 ) 3-0
Chievo - Atalanta ( 15:00 ) 1-0
Fiorentina - Pescara ( 15:00 ) 0-2
Genoa - Bologna ( 15:00 ) 2-0
Juventus - Sampdoria ( 15:00 ) 1-2
Milan - Siena ( 15:00 ) 2-1
Parma - Palermo ( 15:00 ) 2-1
Napoli - Roma ( 20:45 ) 4-1CITAZIONESERIE A TIMCLASSIFICA
Juventus 44
Lazio 39
Napoli 37*
Fiorentina 35
Inter 35
Roma 32
Milan 30
Parma 29
Udinese 27
Catania 26
Chievo Verona 24
Atalanta 22*
Torino 20*
Sampdoria 20*
Pescara 20
Bologna 18
Genoa 17
Cagliari 16
Palermo 15
Siena 11*
Penalizzazioni
Atalanta -2
Napoli -2
Sampdoria -1
Siena -6
Torino -1CITAZIONEPROSSIMO TURNO
1ª di ritorno 20ª giornata 13-01-2013, ore 15.00
Anticipi
Bologna - Chievo, sabato 12 gennaio, ore 18.00
Inter - Pescara, sabato 12 gennaio, ore 20.45
Torino - Siena, domenica 13 gennaio, ore 12.30
Domenica 13 gennaio, ore 15.00
Cagliari - Genoa
Catania - Roma
Lazio - Atalanta
Napoli - Palermo
Parma - Juventus
Udinese - Fiorentina
Posticipo
Sampdoria - Milan, domenica 13 gennaio, ore 20.45. -
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Serie A, De Marco per Parma-Juve: le designazioni della prima di ritorno
10.01.2013 12.34 di Gianluca Losco
© foto di Federico De Luca
Sono stati designati gli arbitri per la prima giornata del girone di ritorno. Questo il quadro completo.
Bologna-Chievo: MASSA
Cagliari-Genoa: ROCCHI
Catania-Roma: DAMATO
Inter-Pescara: RUSSO
Lazio-Atalanta: PERUZZO
Napoli-Palermo: GERVASONI
Parma-Juventus: DE MARCO
Sampdoria-Milan: GUIDA
Torino-Siena: DI BELLO
Udinese-Fiorentina: ROMEO. -
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Gilardino show contro il Chievo
Il Bologna esagera e vince 4-0
Gilardino show contro il Chievo Il Bologna esagera e vince 4-0 Il colpo di testa di KoneDopo due sconfitte consecutive il Bologna torna alla vittoria. Doppietta di Gilardino, in gol anche Kone e Gabbiadini.
Al Dall'Ara, nell'anticipo della prima giornata di ritorno, i rossoblù battono 4-0 il Chievo e il mattatore del match è Alberto Gilardino che interrompe un digiuno di quasi due mesi e sigla la doppietta che stende la squadra di Corini, colpita al 13' da Kone, poi dalle due reti del campione del mondo 2006 e infine da Gabbiadini. Un Bologna attento e cinico contro un Chievo che aveva iniziato bene, ma che in difesa ha sbagliato troppo. Si comincia con Pioli, un ex, che si affida al 4-2-3-1 con Kone, Diamanti e Gabbiadini alle spalle di Gilardino. Non rinuncia al suo 4-3-3 Eugenio Corini che inserisce Vacek al fianco di Stoian e Thereau, mandando in panchina Pellissier, Paloschi e Luciano. Conferma per Cofie a centrocampo, Sorrentino, probabilmente alla sua ultima partita con la maglia del Chievo, tra i pali. Non parte bene, ma trova presto il gol il Bolgona che, al 13', passa in vantaggio con Kone che mette dentro di testa sul corner di Diamanti. I gialloblù perdono per infortunio Guana, Corini inserisce una punta (Paloschi), ma la sua squadra si rende pericolosa solo sui calci di punizione (bravo Agliardi al 42' su Thereau). Al 44' arriva il raddoppio, Perez ruba palla a centrocampo e lancia Gilardino che batte Sorrentino in uscita. Nella ripresa, dopo un tentativo di Thereau sventato da Agliardi, al 7' in campo anche Pellissier, ma non è giornata per la difesa del Chievo che, al 14', incassa il 3-0: ancora Gilardino in mischia. Luciano (su punizione) e Paloschi (palo) provano a riaprire la partita, niente da fare. Il Bologna "esagera" e al 43' trova il 4-0 con Gabbiadini. Finisce così, gran festa al Dall'Ara, brutta batosta per il Chievo.
BOLOGNA (4-2-3-1): Agliardi 6.5; Garics 6, Portanova 6, Antonsson 6, Cherubin 6; Krhin 6, Perez 7; Diamanti 6 (42' st Sorensen sv), Kone 6.5 (40' st Pazienza sv), Gabbiadini 6.5; Gilardino 7.5 (33' st Acquafresca sv). In panchina: Curci, Stojanovic, Motta, Abero, Pulzetti, Riverola, Pasquato, Paponi. Allenatore: Pioli 6.5.
CHIEVO (4-3-3): Sorrentino 5; Sardo 5, Andreolli 5.5, Cesar 5.5, Jokic 5; Guana sv (18' pt Paloschi 5.5), Luca Rigoni 5.5, Cofie 6; Stoian 5 (7' st Pellissier 5), Thereau 5.5 (20' st Luciano 6), Vacek 5.5. In panchina: Squizzi, Puggioni, Farkas, Costa, Papp, Marco Rigoni, Dettori, Moscardelli. Allenatore: Corini 5.
ARBITRO: Massa di Imperia 6.
RETI: 13' pt Kone, 44' pt Gilardino, 14' st Gilardino, 43' st Gabbiadini NOTE: Serata serena, terreno in buone condizioni. Spettatori: 16.000 circa. Ammoniti: Cesar, Cofie, Kone, Jokic, Luca Rigoni, Paloschi. Angoli: 5-4 per il Chievo. Recupero: 3'; 3'.
Fonte: www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/301067unionesarda. -
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Inter-Pescara finisce 2-0
Decide Palacio, niente sofferenze
Milano, 12 gennaio 2013L'argentino segna e dà l'assist a Guarin per il raddoppio. Cassano sostituito s'arrabbia. Stramaccioni incassa le buone prestazioni della difesa "improvvisata" e del giovane Benassi, convincente a centrocampo. Abruzzesi quasi mai pericolosi
Rodrigo Palacio e Antonio Cassano festeggiano il gol dell'1-0. Ap
Il temuto effetto "piccoli con le piccole" non si ripresenta a San Siro. L'Inter scampa dal pericolo di un'altra caduta contro una delle ultime della classe. Troppo piccolo il Pescara, o probabilmente troppo piccolo il bottino di punti degli ultimi tempi in casa nerazzurra per non mettere tutta la concentrazione del mondo anche in una gara così. Fatto sta che i nerazzurri rischiano pochissimo, dominano per 90' e mettono in crisi la difesa avversaria grazie alle giocate dei suoi singoli. Ritrovati: bene Cassano, che però esce arrabbiato quando Strama lo sostituisce, dirompente Guarin, a segno (più un assist) Palacio utilizzato da prima punta.
i gol — El Trenza "risolve problemi" dopo 31', quando sfrutta un velo di Cassano, su un passaggio in verticale di Chivu: si gira su se stesso e fa girare la testa a Terlizzi. Il difensore resta lì, lui se ne va e spedisce la palla all'angolino. C'è Palacio anche nell'azione del 2-0, al 9' della ripresa: Jonathan lo trova in area, lui con una finta stavolta mette a sedere Colucci, poi serve un assist per Guarin, che deve solo spingere dentro. E' il gol che mette fine alle residue ansie dei tifosi: non solo vittoria, ma anche segnali positivi dalle seconde linee promosse titolari.
bene benassi — Senza tutta la difesa titolare, con qualche buco a centrocampo, con Milito recuperato ma reduce da un problema muscolare, Stramaccioni sceglie di non rischiare troppo: niente tridente, Principe inizialmente in panchina, Palacio a far coppia con Cassano e Guarin da raccordo fra centrocampo e punte. In più in mezzo c'è Benassi, tributo alla "linea giovane" che doveva essere una delle caratteristiche della Strama-versione dell'Inter e che invece si è persa un po' per strada. Il ragazzo, classe 1994, dà ragione al suo tecnico, dimostrandosi uno dei più attivi in campo, proponendosi per sovrapposizioni e inserimenti: è l'acquisto di gennaio a centrocampo? Sulle fasce Jonathan pare "sopravvissuto" all'errore con l'Udinese, Pereira è in una di quelle giornate in cui è un'arma in più, in attacco. Non se ne sono viste tante in nerazzurro, ma può essere un segnale.
pescara spuntato — La difesa, senza i tre titolari, regge bene: Cambiasso in mezzo, Silvestre si distingue sulle palle alte, Chivu imposta (ma sbaglia qualcosa nel finale). I meriti dei difensori, però, si fondono con i demeriti dell'attacco pescarese: Jonathas e Celik occupano spesso le stesse posizioni, il pur talentusoso Weiss non punge mai. Il Pescara di Bergodi (9 punti in 6 gare prima di questa) a San Siro non è praticamente mai in partita: i centrocampisti soffrono le accelerazioni di Guarin, Terlizzi e capuano vanno in costante difficoltà nell'uno contro uno, come dimostra la figuraccia del primo sul movimento di Palacio nel primo gol e la dormite collettiva in occasione del secondo. L'impressione è che da metà campo in su, comunque ci sia la qualità per salvarsi. Ma bisogna blindare la difesa.
Fonte: gazzetta.it. -
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RISULTATI DELLA 20ª GIORNATA
Bologna - Chievo 4-0
Inter - Pescara 2-0
Torino - Siena 3-2
Cagliari - Genoa 2-1
Catania - Roma 1-0
Lazio - Atalanta 2-0
Napoli - Palermo 3-0
Parma - Juventus 1-1
Udinese - Fiorentina 3-1
Sampdoria - Milan 0-0CITAZIONESERIE A TIMCLASSIFICA
Juventus 45
Lazio 42
Napoli 40*
Inter 38
Fiorentina 35
Roma 32
Milan 31
Udinese 30
Parma 30
Catania 29
Chievo Verona 24
Torino 23*
Atalanta 22*
Bologna 21
Sampdoria 21*
Pescara 20
Cagliari 19
Genoa 17
Palermo 15
Siena 11*
Penalizzazioni
Atalanta -2
Napoli -2
Sampdoria -1
Siena -6
Torino -1CITAZIONEPROSSIMO TURNO
2ª di ritorno 21ª giornata 20-01-2013, ore 15.00
Anticipi
Palermo - Lazio, sabato 19 gennaio, ore 18.00
Juventus - Udinese, sabato 19 gennaio, ore 20.45
Fiorentina - Napoli, domenica 20 gennaio, ore 12.30
Domenica 20 gennaio, ore 15.00
Atalanta - Cagliari
Chievo - Parma
Genoa - Catania
Milan - Bologna
Pescara - Torino
Siena - Sampdoria
Posticipo
Roma - Inter, domenica 20 gennaio, ore 20.45. -
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Figc, Giancarlo Abete
confermato presidente
"Calcio non è il male dell'Italia"
Abete, che ricopre la carica di presidente federale dal 2 aprile 2007,
guiderà la federazione anche per i prossimi quattro anni: è stato eletto con il 94,34% dei voti
Il Presidente Figc, Giancarlo Abete (Ansa)
Roma, 14 gennaio 2013 - Il calcio italiano ricomincia da Giancarlo Abete. Unico candidato, ha ottenuto il 94,34 per cento dei voti al primo scrutinio: ne ha ottenuti 256 su un totale di 288 aventi diritto. Le schede bianche sono state il 5,66 per cento. Questo l’esito dell’assemblea federale elettiva che si è tenuta oggi a Roma.
Abete, che ricopre la carica di presidente federale dal 2 aprile 2007, guiderà la federazione anche per i prossimi quattro anni: " Il nostro modo di operare non sarà condizionato dai gruppi di potere e di pressione. Siamo e vogliamo rimanere uomini liberi - ha detto Abete -. Non dobbiamo commettere l’errore di ritenere il calcio come il responsabile di tutti i mali del Paese. Abbiamo tenuto unito questo mondo nonostante un fardello di venti mesi di calcioscommesse, destinato ad aumentare".
"Ero fiducioso su un ottimo risultato e sono soddisfatto - ha continuato il presidente federale -. Il nostro è un mondo complesso e il fatto di avere un consenso diffuso è motivo di fiducia sul fatto che si possa lavorare in una logica di maggiore coesione fra tutte le componenti. Sarà un quadriennio difficile, speriamo che sia un periodo positivo di ripresa del Paese perché è fondamentale"Tra le priorità del nuovo mandato di Abete ci sono "la legge sugli stadi e la riforma della giustizia sportiva e il rafforzamento della legge sulla frode sportiva".
Fonte: quotidiano.net.