CHAMPIONS LEAGUE 2012/2013

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    Bayern-Barça: pronostico impossibile



    Le statistiche e gli esperti indicano che il Bayern Monaco parte favorito contro il Barcellona, ma Paul Simpson dimostra che i pronostici non raccontano tutta la verità. Vediamo perché.



    I forum hanno parlato. L'FC Bayern München, che secondo gli esperti del web ha giocato il miglior calcio in questa UEFA Champions League, batterà l'FC Barcelona. Su qualche sito lo dicono perfino i tifosi blaugrana.

    Le statistiche sembrano indicare i neocampioni di Bundesliga come favoriti. La squadra di Jupp Heynckes ha segnato 22 gol, uno in meno del Real Madrid CF (migliore realizzatore) e ha vinto sette partite, superando qualsiasi altra avversaria. Inoltre, i suoi risultati nella fase a elimiazione diretta (tre vittorie e una sconfitta, con sette gol realizzati e tre subiti) sono nettamente superiori a quelli del Barça (una vittoria, due pareggi e una sconfitta, con sette gol realizzati e cinque subiti).

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    ©Getty Images
    Il Barcellona ha faticato molto per eliminare il PSG



    Se il Bayern è favorito sulla carta, il tecnico avversario Tito Vilanova si frega le mani. Per una volta, lascia che sia qualcuno altro a partire avvantaggiato e a dover reggere la pressione, e vede come affronta i media ogni volta che parlano della grande occasione per battere il Barcellona. Lascia che i giocatori del Barça, una volta tanto, si godano il lusso di partire con aspettative leggermente inferiori. Il capitano tedesco Philipp Lahm, però, ha già alzato la guardia, ribadendo giustamente che le probabilità sono sul 50 e 50.

    Vilanova e Heynckes sanno che in semifinale di UEFA Champions League niente è scontato. Su 38 semifinali giocate dopo il cambio di formato del 1992/93, 13 sono state decise da un solo gol di differenza (uno dei quali ai tempi supplementari), quattro dai gol in trasferta e due dai calci di rigore. In questi ultimi due casi, lo sconfitto è sempre stato José Mourinho, con il Chelsea FC nel 2007 e il Real nel 2012.

    Inoltre, molti confronti decisi da un ampio margine di gol vedevano la partecipazione di squadre che erano arrivate in semifinale per la prima volta. Quest'anno, invece, tutte le formazioni in gara sono navigate e poco inclini a pesanti sconfitte.

    Siamo chiari: indicare una favorita in una semifinale di UEFA Champions League è poco più che una congettura, niente che i giocatori e i dirigenti prendano troppo sul serio.

    Le opinioni espresse sono dell'autore e non della UEFA.


    Fonte: Uefa.com

     
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    Champions League, Beckenbauer: "Il Barcellona giocherà sporco contro il Bayern Monaco"


    "Useranno tutti i trucchi, regolari e non, per fare il miracolo e ribaltare lo 0-4"



    29/04/13
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    Beckenbauer, foto Ap



    Alla vigilia del ritorno della semifinale di Champions League tra Barcellona e Bayern Monaco, gli animi si surriscaldano. Ad alzare la temperatura ci ha pensato Franz Beckenbauer in un'intervista alla Bild: "Il Barcellona farà un gioco sporco. Sono feriti nell'orgoglio dopo lo 0-4 dell'andata e useranno tutti i trucchi, regolari o meno, per fare il miracolo". Il Kaiser ha aggiunto: "Non si daranno per vinti, stiamo attenti".


    Fonte: sportmediaset

    CITAZIONE

    Champions League, Damir Skomina arbitra Barcellona-Bayern Monaco


    Designato l'arbitro sloveno per il ritorno della semifinale al Camp Nou



    29/04/13
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    Skomina, foto Ap



    Sarà l'arbitro sloveno Damir Skomina a dirigere al Camp Nou la gara di ritorno della semifinale di Champions League tra il Barcellona di Tito Vilanova e il Bayern Monaco di Jupp Heynckes. In Spagna si parte dal 4-0 dell'andata in favore dei bavaresi con Messi e compagni che cercheranno un incredibile "remuntada". Chi passerà, nella finale di Wembley del 25 maggio prossimo, troverà la vincente tra Borussia Dortmund e


    Fonte: sportmediaset

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    Champions League: Cercasi posto in Europa per piccole e decadute


    Lottano per qualificarsi Real Sociedad, St.Etienne e Paços



    29/04/13
    C_27_articolo_104116_immagineprincipale
    Platini, foto LaPresse



    Chi l'ha detto che la Champions è solo un posto d'élite? Nell'anno in cui l'egemonia tedesca e spagnola sembra non voler dar spazio a club senza un progetto tecnico solido o senza portafogli, la "coppa con le orecchie" si prepara ad aprire le sue gloriose porte anche a nobili decadute o squadre mai ospitate prima d'ora. Il quadro completo delle qualificate lo avremo tra qualche settimana, ma le sorprese non mancheranno.

    Senza voler peccare di lesa maestà a nessuno, compresi Messi e Ronaldo,si stanno affacciando o riaffacciando, dopo anni di buio europeo, alcune squadre che hanno scritto pagine importanti della Coppa dei Campioni o matricole che, al contrario, non hanno mai visto la luce abbagliante della competizione più affascinante di tutte.

    In Spagna ambisce ad un posto tra le stelle la Real Sociedad, società basca che ha sempre subito del complesso d'inferiorità cittadino col Bilbao: la squadra di San Sebastian vanta l'ultima apparizione nel 2002-2003, dove finì nel girone del Milan, campione a maggio contro la Juve, ai rigori. Quando la competizione si chiamava ancora Coppa dei campioni, nel lontano '83, la Real Sociedad si spinse addirittura fino alle semifinale, dove dovette piegarsi allo strapotere dell'Amburgo. Praticamente per la squadra di Philippe Montanier manca solo l'ufficialità per qualificarsi ai playoff di Champions, anche dopo il confortante successo con l'immediata inseguitrice Valencia, ora a -5.

    Dall'altra parte dei Pirenei il Saint Etienne, da sempre nell'aristocrazia del calcio francese, ma solo una volta fino in fondo in Coppa (nel 75'-76' perse in finale col Bayern per 1-0), spera nel terzo posto, dopo il pareggio con il Lione che è lì a 2 lunghezze. Ovviamente tifa per l'ASSE il più grande giocatore di questa società, nonché il presidente della Uefa, Michel Platini.

    Sembra che il celeberrimo inno della Champions, composto da Tony Britten, possa orecchiarlo pure la cenerentola portoghese Paços, che si sta preparando al gran gala dei playoff, visto il buon margine sulla quarta forza del campionato Braga (+4). La rivelazione della Primeira Liga ha solo assaporato l'atmosfera internazionale, venendo eliminata per 2 volte nella fase eliminatoria dell' Europa League.

    In Germania la lotta è serratissima: in teoria in lizza ancora ci sono Schalke, favorita per la qualificazione e habitué di Coppa, l'Eintracht che partecipò nella preistoria della competizione nel lontano '59, il Friburgo che non ha mai calcato palcoscenici fuori dalla Germania, e l'Amburgo, che vinse una finale grazie al gol di Magath, facendo piangere proprio la Juve di "le Roy" Platini. Una delusione che per il premier dell'Uefa brucia ancora dopo 30 anni.



    Fonte: sportmediaset


    Edited by nadim-temporaneo - 29/4/2013, 16:17
     
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    Il Real sfiora il miracolo, Borussia a Wembley



    Pubblicato: Martedì, 30 aprile 2013, 22.49CET



    Real Madrid CF - Borussia Dortmund 2-0 (and. 1-4)

    Benzema e Ramos segnano allo scadere facendo sognare il Bernabéu, ma i tedeschi resistono e staccano il biglietto per la finale.



    di Paolo Menicucci


    Il Real sfiora il miracolo, Borussia a Wembley
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    Marcel Schmelzer e Gonzalo Higuaín ©AFP/Getty Images



    Sarà il Borussia Dortmund a giocarsi la finale di UEFA Champions League a Wembley il 25 maggio. Il Real Madrid CF segna due volte nel finale sfiorando l’impresa, ma le reti di Karim Benzema e Sergio Ramos non bastano per ribaltare la sconfitta per 4-1 della settimana scorsa in Germania.


    Nei primi 15 minuti la squadra di José Mourinho sembra poter riaprire subito la contesa creando tre clamorose palle gol: tutte però fallite, nell’ordine da Gonzalo Higuaín, Cristiano Ronaldo e Mesut Özil. Pian piano il Borussia Dortmund si rimette in carreggiata e concede sempre meno alla squadra spagnola. Nella ripresa Robert Lewandowski, protagonista assoluto all’andata, colpisce una traversa. Il Borussia ha altre occasioni, ma poi trema fino al fischio finale quando Benzema e Ramos segnano all’83’ e 88’.

    Il Real, come era logico aspettarsi, parte forte e va subito vicino al vantaggio: Mesut Özil mette Higuaín a tu per tu con Roman Weidenfeller, ma il portiere tedesco riesce a respingere di piede il rasoterra del centravanti argentino. Ángel Di María e Ronaldo vanno poi al tiro da buona posizione difettando però in precisione.

    Si fa vedere anche il Borussia Dortmund con Lewandowski che controlla bene di petto in area ma conclude troppo centralmente per impensierire Diego López. Sul ribaltamento di fronte Ronaldo aggancia un lancio di Di María, ma la conclusione volante a botta sicura del portoghese si infrange sul corpo di Weidenfeller in uscita. Già prima del 15' arriva la terza clamorosa palla gol per il Real con Özil che si invola tutto solo verso Weidenfeller sulla sponda di Higuaín ma calcia incredibilmente a lato.

    Gli errori in serie sotto porta sono una mazzata per il morale del Real. Col passare dei minuti si affievolisce la spinta forsennata dei padroni di casa e il Borussia Dortmund inizia a gestire la situazione con maggiore tranquillità. Solo in chiusura di prima frazione la squadra di Mourinho torna ad attaccare ma con dei cross dalle fasce su cui Weidenfeller fa sempre buona guardia.

    In apertura di ripresa il Borussia Dortmund ha subito due match-point con Lewandowski: prima l’attaccante polacco calcia malamente alto da ottima posizione sul centro basso di Kevin Grosskreutz dalla sinistra. Poi si invola verso la porta di Diego López sul passaggio filtrante di Marco Reus, ma il suo gran destro si stampa sulla parte bassa della traversa.

    Mourinho tenta il tutto per tutto inserendo Benzema e Kaká al posto di Higuaín e Fábio Coentrão, ma è ancora il Borussia ad andare vicino al gol: la difesa di casa si fa sorprendere su un fallo laterale, Reus si libera e pesca tutto solo dentro l'area piccola İlkay Gündoğan, il numero 8 calcia di piatto a botta sicura, ma trova la grande risposta di Diego López.

    A sette minuti dalla fine Benzema riaccende le speranze del Real insaccando di piatto dalla corta distanza sull’assist da destra di Özil. Il Real prova l’ultimo disperato assalto, il Borussia va in affanno e subisce anche il gol di Sergio Ramos che scarica in rete dalla corta distanza sul passaggio di Benzema. Lo stesso Ramos ha sulla testa il pallone del miracolo in pieno recupero, ma non trova la porta. Dopo una grande sofferenza, ma sarà la squadra di Jürgen Klopp a giocarsi la finale di Wembley.

    Fonte: uefa.com

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    Barça umiliato al Camp Nou. Il Bayern vola in finale



    Dopo il 4-0 di Monaco, i tedeschi vincono 3-0 in Spagna. Gol di Robben, autorete di Piqué e firma finale di Muller. Il 25 maggio a Wembley finale con il Borussia Dortmund



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    Barça umiliato al Camp Nou. Il Bayern vola in finale© LaPresse



    BARCELLONA - Altro che 'remuntada', per il Barcellona è stata un'altra umiliazione. Il Bayern Monaco si dimostra travolgente anche al Camp Nou e infligge, dopo il 4-0 dell'andata, un secco 3-0 alla squadra blaugrana. Ma forse era destino, visto che un'impresa considerata già difficilissima, era stata ulteriormente complicata per i 'blaugrana' dal forfait a sorpresa di Leo Messi. L'argentino aveva accusato dei fastidi in mattinata, o più probabilmente il riacutizzarsi dei problemi che lo avevano messo ko contro il PSG. L'immagine della Pulce che assiste dalla panchina, triste e sconsolato, al nuovo trionfo bavarese è il simbolo di questa partita in cui, in pratica, c'è stata una squadra sola. Sabato 25 a Wembley sarà quindi una sfida tutta tedesca contro quel Borussia Dortmund quest'anno già avversario del team di Heynckes nei quarti della Coppa nazionale, match deciso da una rete di Robben.

    BAYERN SHOW - Sarà una finale aperta a qualsiasi risultato, e la terza negli ultimi quattro anni per il Bayern, sperando per i biancorossi che non vada a finire come contro Inter e Chelsea. Il Barcellona, che in Europa non perdeva in casa da quattro anni, incassa la più cocente delle delusioni, ma il confronto era già stato compromesso all'andata, e miracoli non se ne potevano fare, con o senza Messi, anche se l'assenza dell'argento ha indubbiamente pesato vista la totale mancanza di qualità della squadra negli ultimi 30 metri. Dopo un primo tempo di buona caratura tecnica, le reti arrivano nella ripresa: al 49' Alaba trova Robben sulla sinistra, l'olandese con la sua classica azione converge verso il centro e una volta entrato in area infila Valdes con un perfetto sinistro a giro sul secondo palo. Al 72' c'è un bel servizio di Luiz Gustavo in area per Ribery, che dalla sinistra prova il cross per Mandzukic, ma Piquè nel tentativo di spazzare devia la sfera nella propria porta. Quattro minuti dopo segna Muller: c'è ancora una bella iniziativa di Ribery sulla sinistra, il francese resiste alla carica di Song e riesce a crossare sul secondo palo: è bravo Muller a insaccare di testa. Ora il Barcellona si dovrebbe consolare con il titolo della Liga, ma riprenderanno i discorsi sulla fine di un ciclo.

    Fonte: tuttosport
     
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