Sousou no Frieren ITA Commenti

Capitolo di fine arco caruccio. Vediamo i nostri protagonisti riposarsi e riprendersi dai vari scontri, chiudendo anche qualche piccola situazione come lo studio di un ulteriore falso tomo di Flamme. In questa parte mi sento di fare un plauso particolare alla componente grafica delle serie, perché nonostante alle fine la prima parte abbia un intercedere narrativo comunque abbastanza semplice e di base scene non particolarmente prive di nota (forse concettualmente giusto il funerale) la cura grafica ha comunque reso il tutto molto piacevole da scorrere. Ovviamente molto bella anche la lead iniziale a colori. Nel finale vengono gettate anche le basi per la prosecuzione della storia. I nostri eroi dovranno attraversare una zona impervia ad accesso limitato e per ottenere il permesso dovranno prima ottenere le giuste certificazioni (cosa che dubito si rivelerà semplice ). Prima di riuscirci devono però la città di Auberst, ma si sono persi e il rigido inverno sembra aver mietuto già la prima vittima: il povero Stark

Epilogo molto carino per questo miniarco.

Spettacolare la lead con Frieren che prega i defunti, forse la parte che ho preferito di più assieme a Frieren che comprende che arrabbiarsi per una mancanza di rispetto verso i defunti sia una reazione naturale: d'altronde, anche lei si è "adirata" quando Aura le ricorda che Himmel era morto.

Carino il montage della celebrazione (con Stark portato in trionfo come un sacco di patate ) e del funerale, col Grat che può finalmente seppellire il figlio: mi aspettavo, però, che si ritornasse sul guerriero che non aveva ceduto al controllo mentale di Aura dato, che senza alcuna base, pensavo fosse legato ad Himmel :mumble:

Il nostro party, quindi, prosegue il suo viaggio (dopo aver recuperato l'ennesimo falso grimorio di Flamme) ma deve già affrontare il crudele inverno delle lande del Nord: un nemico ben più pericoloso di Draghi e Demoni, a giudicare dal corpo di Stark che giace nella neve
Se il prossimo capitolo si intitola "The Winds of Winter" è apoteosi

P.S. Viene finalmente mostrata anche una mappa del mondo: basandomi sui nomi mi sarei aspettato la Germania

Ma come, lo svenimento del povero Stark non era una gag ? Ma lui che in teoria è un guerriero e ha quindi il fisico più allenato non ha retto la marcia e Frieren e Fern sì? Roba da maghe? Vabbè comunque fortunatamente c'è Fern che lo aiuta e i 3 raggiungono un capanno dove accamparsi e dove fanno anche la conoscenza di un altro elfo. Interessante sempre puntualizzare come la notevole longevità degli elfi li renda molto diversi dagli esseri umani. Ma Frieren pare diversa anche dai normali elfi, e mentre Kraft da l'idea di aver vissuto varie vite ed essere adesso un monaco (pare addirittura cercare di sincerarsi se sia stato riconosciuto), Frieren ne ha sempre vissuta solo una, semplicemente molto defilata . Veniamo anche a scoprire che la razza degli elfi si sta estinguendo e diciamo che ci sta. L'essere cacciati dai demoni (e chissà se solo loro) e l'elevata longevità che probabilmente li porta a riprodursi con un ritmo molto più lento rispetto a quello umano dubito abbiano giocato a loro favore. E per non farci mancare nulla anche qualche pagina in cui si ragiona sulla fede. Tutti spunti molto interessanti, peccato quasi li abbiano compressi in poche pagine, avrebbe potuto essere degni ognuno di discussioni più corpose. L'inverno comunque è andato e nonostante le poche pagine ben 6 mesi passano. I personaggi sono pronti a riprendere il loro cammino e le strade si separano. Rivedremo Kraft? Chissà

Prima parte del capitolo molto divertente, con varie gag degne di nota: da Stark che ci stava veramente lasciando penne (e il suo ultimi pensiero andava alle ridotte dimensioni della coppa gelato: un dramma che lo ha segnato a vita) a lui che si risveglia con a fianco un elfo nudo ( ) con Fern che ci aggiunge il carico, considerando la sua reazione quando interpreta male le parole del guerriero

La seconda, invece, è più seria: molto gradite le piccole info di lore sulla Dea e interessantissima la discussione tra Kraft e e Frieren sulla fede. Se per gli umani, infatti, fede e religione sono indissolubilmente legate alla limitatezza della loro esistenza (e quindi alla speranza di una futura vita eterna) per gli Elfi, che non hanno questo problema, la fede verte sulla speranza che la loro lunga vita sia ricordata, dato che sopravvivono a tutti quelli che gli hanno conosciuti.
Un punto di vista veramente interessante, che contribuisce a differenziare culturalmente le due razze (come è già stato per i Demoni): per quanto mi riguarda, questo è segno di un worldbuilding fatto veramente bene.

Caruccio come capitolo, si riprende un po' il tema iniziale della serie, ovvero quello di stravolgere un po' qualche tropes legato a storie di questo tipo. Frieren infatti è un'opera con una struttura molto alla jrpg vecchia scuola (alla dragon quest/primi final fantasy) dove c'è il party dell'eroe, ognuno con il suo job che va a combattere il re dei demoni che minaccia il mondo. Il guizzo della serie ovviamente sta nel presentarti piuttosto cosa succede dopo, una volta che il viaggio degli eroi si è concluso. Qui abbiamo il rovesciamento di un altro elemento tipico di questo opere, la predestinazione dell'eroe. In questa tipologia di opere infatti, c'è sempre l'eroe prescelto destinato a sconfiggere le forze oscure e spesso il riconoscimento di questa predestinazione avviene per mezzo dell'ottenimento di qualche oggetto unico, che testimoni appunto l'importanza del destino di chi la possiede. Beh questo non è il caso di Himmel, che dalla spada dell'eroe non viene affatto riconosciuto . Ma è l'impresa, non la spada, a rendere tale un eroe e quindi alla fine il falso eroe Himmel, uno dei tanti, riesce a diventare comunque il vero eroe . Purtroppo però la leggenda va raccontata con tutti i crismi del caso e quindi la povera Frieren è costretta ogni 50 anni (più o meno ) a purificare la zona nei dintorni della spada dell'eroe, dove i demoni si radunano per soddisfare l'istinto naturale di distruggerla, e dove i poveri abitanti del villaggio non vogliono far avvicinare altri eroi con il rischio di indebolire la leggenda dell'eroe Himmel. In realtà non ho capito se ci sia stato un errore di traduzione o sti lupi vadano considerati davvero dei demoni (sono un po' diversi dai demoni a cui fino adesso siamo stati abituati ) comunque vabbè lo sterminio procede senza troppi intoppi e i protagonisti entro la fine del capitolo ripartono pure. Capitolo nel complesso promosso, anche se come capitolo di transizione in vista dell'approdo in città (e conseguente inizio di un nuovo arco) ho preferito il precedente, il rovesciamento del tropes in questo è stato interessante, ma lo scorso introduceva veramente tutti ottimi spunti anche se ahimé trattati tutti in poco spazio.