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Un’estate a Stelle e Strisce
17 aprile 2013
La Juventus torna negli Stati Uniti. Dopo la tournée di due estati fa, durante la quale i bianconeri posero le basi per la conquista del 30° scudetto, anche quest’anno, tra luglio e agosto, i bianconeri voleranno oltreoceano, per partecipare alla Guinness® International Champions Cup.
Un torneo di assoluto prestigio, che toccherà entrambe le coste americane e al quale parteciperanno, tra le altre, Real Madrid, Inter e Los Angeles Galaxy.
Una nuova straordinaria occasione per la squadra di Conte di sostenere la preparazione estiva in strutture all’avanguardia, di vivere sfide emozionanti e di incontrare i tantissimi tifosi bianconeri degli States.
In seguito saranno comunicati i dettagli sulle gare le località che le ospiteranno.Fonte: juventus.com
CITAZIONESamsung-Juventus: matrimonio per una grande squadra
Arrivano milioni: Ibra e Verratti nel mirinoMARCO BARZAGHI17/04/13
Ibra sorride: pensa alla Juve? (Ansa)
Sta per nascere una grandissima Juventus. Succede tutto praticamente dopo l'eliminazione con il Bayern Monaco: nelle ore successive al patatrac nei quarti di Champions è stato chiuso un importantissimo accordo commerciale con la Samsung, colosso sud coreano, pronto a ricoprire di milioni euro i bianconeri. Tutto è ancora top secret, la quotazione in borsa della Juventus impedisce che filtrino dettagli precisi. Ma i sudcoreani, secondo quanto apprende Sportmediaset, sarebbero pronti a investire circa 120 milioni per avere in dote il nome dello stadio juventino (attraverso un accordo con Sportfive che ne ha acquisito i diritti per 75 milioni da girare alla Juve in 12 anni) e per avviare altre pesantissime attività di sponsorizzazione con la società bianconera come mettere il loro nome sulle maglie.
Il patto avrebbe durata quinquennale. Con i soldi freschi, Marotta è pronto a dare l'assalto a Ibrahimovic. Ma non solo, perché con il Psg si sta definendo il ritorno di Verratti in Italia. Oltre naturalmente a Llorente e Poli già acquisiti.
I soldi della Samsung potrebbero anche servire per trattenere Vidal e resistere alle avances sempre più pressanti del Bayern Monaco.
Dalla Juventus, si precisa che non è arrivata alcuna segnalazione in merito da Sportifive, la società che ha acquisito la gestione del naming dello stadio con un accordo in vigore dal 2008 per 15 anni.
Fonte: sportmediasetCITAZIONEBarcellona-Sanchez, separazione a giugno.
Juve e Inter speranoUn altro blaugrana sul mercato: è David Villa
17/04/13
Sanchez e Villa, Lapresse
Il Barcellona ha deciso: Alexis Sanchez andrà via a fine stagione. La conferma arriva dal quotidiano catalano 'Sport', vicinissimo agli ambienti blaugrana. La separazione era nell'aria, ma adesso diventa quasi ufficiale. Il Barcellona, che si sbarazzerà anche di Villa, vuole investire su Neymar e portare in prima squadra Deloufeu. Sanchez, da par suo, ha un ottimo mercato in Italia con Juventus e Inter favorite sulla concorrenza.
Che i rapporti col Nino Maravilla non fossero ottimi lo si è capito da tempo. Il Barça è rimasto deluso da Sanchez, che - infortuni a parte - negli ultimi due anni non è riuscito a dimostrare pienamente il suo potenziale (e quet'anno ha fatto 4 gol in 23 presenze). Il suo costo iniziale, pari a 37 milioni di euro, ha fatto il resto. Per evitare che la sua valutazione tenda al ribasso, la dirigenza blaugrana ha deciso di liberarsene e puntare su Neymar, oltre che sui giovani canterani (da Tello e Pedro, passando per la new entry Deloufeu). Sanchez piace molto a Juventus e Inter, che in estate dovranno sistemare l'attacco. Il prezzo del cartellino dell'ex Udinese si aggira sui 25 milioni di euro. Se arriverà un'offerta adeguata lascerà subito la Catalogna. Sul mercato, come detto, ci sarà pure David Villa, 31 anni e poco campo in questa stagione. Il Guaje era già stato un obiettivo di mercato della Juve l'estate scorsa. Adesso su di lui è forte il pressing dell'Arsenal: il suo cartellino costa molto meno rispetto a quello di Sanchez, anche perché va in scadenza a giugno 2014.
Fonte: sportmediasetCITAZIONEJuve, riparti dai guerrieri. Pogba e Vidal incedibili
Per poter dare l’assalto alla Champions League e giocarsela alla pari con le big d’Europa, non basta acquistare una grande punta dopo Llorente: occorre anche trattenere le colonne portanti del centrocampo
Juve, riparti dai guerrieri. Pogba e Vidal incedibili
TORINO - Arturo Vidal e Paul Pogba i fenomeni. Ma anche Arturo Vidal e Paul Pogba gli... intoccabili, The Untouchables . Come il film di De Palma , quello di «a lot of talk and a badge» («Solo chiacchiere e distintivo!»). Capolavoro. Più che le chiacchiere (che in realtà i due guerrieri del centrocampo bianconero tendono a lasciare ad altri, concentrandosi piuttosto sui fatti) e il distintivo (scudetto, se vogliamo: questo sì che c’entra), il rimando è naturalmente legato al titolo. In-toc-ca-bi-li. Scandito bene, chiaro, inequivocabile. E basilare. Nel senso che l’incedibilità del cileno e del francese può, e deve, rappresentare la base della rinascita anche europea della Juventus, negli anni a venire.
CHE AFFARI! - Fondamenta e fiore all’occhiello, Vidal e Pogba. Se li godono i tifosi che possono ammirarne le gesta, le esultanze, le prodezze (si va dai tiri da fuori agli inserimenti, ai contrasti vinti, ai palloni rubati, per chiudere in bellezza con i gol). Se li gode Conte, Antonio Conte, che accomodandosi virtualmente per la prima volta sulla panchina bianconera - vale a dire in occasione della prima conferenza stampa ufficiale, nel ritiro di di due stagioni fa - aveva spiegato l’importanza di acquistare top player ma anche di saperli costruire, rendendoli tali strada facendo. Con Arturo e Paul è andata proprio così: arrivati buoni giocatori, diventati campioni ambiti e seguiti dal gotha europeo. E se li gode pure l’amministratore delegato Giuseppe Marotta : Andrea Pirlo a parte (un acquisto a parametro zero che, a ripensarci, a Milano fa venire ancora gli incubi...), Vidal e Pogba rappresentano i due migliori colpi dell’ex dirigente blucerchiato. Vuoi per la loro bravura, vuoi per il rapporto qualità/prezzo dell’affare. Il francese è arrivato a Torino praticamente da svincolato, previo indennizzo al Manchester United di poco più di un milione. Mentre per il cileno sono stati versati al Bayer Leverkusen “solo” 10,5 milioni di euro più bonus - legati al rendimento - intorno ai 2 milioni. Una cifra molto bassa considerando il valore che Vidal ha raggiunto ora e che hanno altri campioni del calibro del “Guerriero”. Ad esempio? Facile, Javi Martínez , classe 1988: la scorsa estate il Bayern Monaco l’ha pagato 40 milioni come da clausola rescissoria (all’Athletic Bilbao). Vidal non potrà costare tanto di meno. Oppure Marco Verratti (classe 1992): lui è stato pagato al Pescara 12 milioni più bonus (dal Paris Saint Germain). Pogba allora... [...]
Fonte: Tuttosport - scritto da Fabio RivaCITAZIONELa Juve pianifica il futuro. Sanchez: 26,5 milioni
L’ingaggio pianificato dai bianconeri tra prestito e rinnovo almeno fino al 2017
La Juve pianifica il futuro. Sanchez: 26,5 milioni© Action Images / Reuters/ALBERT GEA
TORINO - Si allarga un’ulteriore indiscrezione sulle mosse della Juventus attorno ad Alexis Sanchez . Terreno minato, ma pur sempre fertile: con, al centro, un normale far di conto. In linea con le leggi del mercato Beppe Marotta sta portando avanti una tattica solo in parte attendista nei confronti del Barça, nella consapevolezza di poter incastrare la dirigenza blaugrana , a fine stagione, all’interno di una tenaglia: da una parte le difficoltà di ambientamento di Sanchez in Spagna, dall’altra la disponibilità del cileno a rilanciarsi in Italia. Disponibilità crescente, destinata presumibilmente a trasformarsi in determinazione nitida, nel momento in cui il possibile arrivo di Aguero (se non di Neymar , già prenotato per il 2014, ma oggetto ora di nuove accelerate) finisse per diventare per Sanchez l’ennesima botta al morale. Nonché un oggettivo problema in più per un ragazzo che già adesso sta faticando a trovare spazio tra i titolari. Il Barcellona, che ha investito una quarantina di milioni per bruciare la Juventus nel 2011 e soffiarle Sanchez in uscita da Udine, dovrà preoccuparsi di non dar fuoco anche al capitale, ora. Di qui la tattica dell’ad bianconero, volta a mettere le mani sul ragazzo in prestito oneroso con opzione per l’acquisto a titolo definitivo. Le cifre sono già circolate. Si parla di una proposta juventina oscillante intorno a 5 milioni (quanto al prestito), con l’eventuale aggiunta di altri 20 milioni (pagamento biennale per venire meglio incontro al Barcellona), relativamente alla possibilità di assicurarsi il cartellino per le altre annate. Sulla medesima falsariga si stanno delineando, adesso, i piani della Juventus in merito all’ingaggio del giocatore, che in Catalogna guadagna 3 milioni netti. Se il Barcellona non può alzare la voce una volta che dovesse mettere in vendita l’attaccante (a fronte per l’appunto delle problematiche emerse in questi due anni nella gestione tecnico-tattica del cileno), è altrettanto evidente che lo stesso giocatore non potrà pretendere la proverbiale luna, nel momento in cui avesse di fronte la possibilità, certificata con tutti i crismi, di vivere una nuova primavera nella “sua” Italia al fianco dell’amico e connazionale Vidal . E agli ordini di un Conte che lo stima da anni e che pratica un gioco che può esaltare le caratteristiche di Sanchez. [...]
Fonte: Tuttosport
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Marotta: «Conte, Pogba e Vidal restano alla Juve»
L'ad bianconero: «Pirlo il mio acquisto più importante. La Champions? Si raggiunge con la programmazione»
Marotta: «Conte, Pogba e Vidal restano alla Juve»© Foto Pegaso
ROMA - Ospite di Primo Piano, trasmissione di Darwin Pastorin su Juve Channel, l'ad della Juve Beppe Marotta ha parlato a 360° della Juventus.
GIOVANI JUVE - «Coronamento di un percorso iniziato tre anni fa, con il successo più prestigioso che mancava da tempo nella bacheca del club. Orgogliosi e felici per loro e per la Juve. Abbiamo 78 giovani sparsi tra Italia e estero, di proprietà o comproprietà (pochi) con altre società. Solo in B ci sono 18 giocatori nostri, in A abbiamo elementi come Gabbiadini e Immobile...Il punto lo faremo a fine campionato quando con lo staff tecnico valuteremo chi possa essere un cavallo di ritorno»
AGNELLI, L'ARRIVO E IL MODELLO JUVE - «Andrea Agnelli è prima di tutto un tifoso della Juventus. Un appassionato di calcio e di sport che lavorativamente si è confrontato giovanissimo con il mondo aziendale e ricopre al meglio il ruolo di numero uno dell'azienda Juventus, che va oltre i 200 milioni di fatturato. Il suo segreto è credere nell'autonomia dei suoi manager, che si possono muovere, me compreso, nel modo che ritengono migliore per far crescere la società. Il mio arrivo alla Juve è una conseguenza dell'arrivo di Andrea Agnelli, che ha dato l'impronta a tutto il processo di cambiamento, portando senso di appartenenza e continuità unito a un grande entusiasmo e a un'esperienza calcistica importante. Da lì è nata una società forte e quindi una squadra forte. Abbiamo creato un modello di riferimento diverso da quello che c'era prima, creando nuove figure nell'area tecnica, commerciale e amministrativa»
CONTE SCELTA DECISIVA. QUALCHE ERRORE IN COSTRUZIONE - «Nell'arco di tre anni i giocatori in entrata e in uscita sono stati più di trenta, è chiaro che ci sono stati degli errori, ma la scelta fatta di affidarsi a un leader dell'area tecnica, un allenatore dalla forte personalità e dalla forte appartenenza al club è stata decisiva».
SU PIRLO, POGBA, VIDAL - «L'opportunità va colta. Quando consensualmente Pirlo e il Milan si sono separati, ci siamo confrontati con il giocatore, ne abbiamo parlato con Conte che ha dato il suo avallo e abbiamo definito l'aspetto contrattuale. Pirlo è il simbolo della mia gestione, un giocatore con un grande palmares ma non più giovane, prenderlo mi esponeva al rischio di essere criticato ma alla fine abbiamo vinto una grande scommessa. non ci dormivo la notte i primi giorni...Io ci metto la faccia, ma ricordo sempre che dietro di me c'è una struttura all'avanguardia con Paratici, Rossi, Cherubini, gli allenatori delle giovanili...Gente che fa lavoro oscuro, di monitoraggio, di scouting importantissimi. Pogba? È legato a noi con un contratto che rappresentava un investimento per il futuro e siamo contenti che abbia accelerato questo processo. Resta con noi. Vidal è stata un'intuizione della società, valorizzata dall'allenatore e la nostra volontà è quella di trattenerlo, la Juve non è una società venditrice e abbiamo obiettivi importanti da centrare».
SU CONTE - «Conte con noi ha iniziato un suo percorso professionale di alto livello, è in piena simbiosi con la società e ci sono le basi perché resti tantissimi anni, perché gli obiettivi da raggiungere sono elevati»
SUL MERCATO - «La cosa difficile è coniugare eccellenti risultati sportivi con eccellenti bilanci. Il Fair Play voluto dalla Uefa sta cercando di mettere un freno alle spese folli fatte in questi anni da molti club, alcuni dei quali spariti proprio per queste follie. Abbiamo l'obbligo di rispettare dei limiti economici, senza abbandonare l'idea di vincere che è insita nella società».
SULLA CHAMPIONS - «Champions? I risultati non sono figli solo degli investimenti bensì sono figli della programmazione, vogliamo creare un modello vincente che possa raggiungere qualsiasi obiettivo».
PELÈ E MARADONA I CALCIATORI PIU' FORTI - «Rivera e Suarez, Sivori, Haller, Del Sol erano i profili dei calciatori che seguivo e che avrei voluto emulare, ma la mia carriera da giocatore è finita abbastanza presto. Il giocatore più forte che ho apprezzato è stato Pelé, quando ero giovanissimo. Poi naturalmente Maradona, che coinvolgeva completamente»Fonte: tuttosport
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Tuttosport - Juve, tesoretto Champions per bilancio e mercato: in arrivo 55 milioni!
15.04.2013 08:15 di Redazione TuttoJuve Twitter: @Tuttojuve_com
La Juventus ricaverà dalla partecipazione in Champions League almeno 55 milioni. Lo scrive stamane su Tuttosport Antonino Milone, spiegando nei dettagli le singole voci di entrata. Cifra complessiva "frutto dei premi Uefa incassati fino ai quarti, degli introiti da stadio e della torta dei diritti televisivi, una fetta dei quali sarà riservata alla Juve. Totò con Aldo Fabrizi, per quadrare i conti, sosteneva che «la somma fa il totale»: nel dettaglio, dunque, rispetto all’anno scorso i bianconeri avranno 20,5 milioni per il cammino in Champions, 10 dagli incassi delle partite casalinghe, altro denaro dalla rivalutazione del brand, più una stima di 24,5 dal market pool, ossia una porzione dei 410 milioni di ricavi televisivi e commerciali incassati dall’Uefa - riporta il quotidiano torinese -. . Tanta roba per il mercato, ma pure per ripianare le passività residue nell’ottica del pareggio di bilancio. Ma perché la Juve incasserebbe una simile cifra? Intanto la fetta sarà suddivisa solo col Milan, unico altro partecipante di casa nostra alla fase a gironi. Senza contare che per il triennio 2012-2015 le tv italiane hanno versato per la Champions («l’unico format anticrisi» per molti addetti ai lavori) una cifra ben superiore rispetto ai 98 milioni spesi 3 anni prima, per una torta attuale di 910 milioni (con tutti i Paesi in ballo) da redistribuire. Più denaro da spartire, anche se per la somma precisa occorrerà attendere: se il Bayern - che l’anno scorso ha incassato 41 milioni - vincesse la Coppa, per esempio, prenderebbe una quota superiore, sebbene ai gironi abbiano preso parte le altre tedesche Borussia Dortmund e Schalke. Ulteriori variabili: la Juve, oltre a incassare la quota corrispondente al suo percorso in Coppa, prenderà un “tot” in più perché campione d’Italia. Ma saranno pure considerati i risultati delle ultime stagioni in cui i bianconeri non hanno “visto” la Champions".. -
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Juve, è scudetto!. Palermo battuto 1-0
La squadra di Conte batte i rosanero grazie un rigore di Vidal e conquista il 31° titolo sul campo
Juve, è scudetto!. Palermo battuto 1-0© Foto Pegaso
TORINO - La Juventus fa festa. Bastava un pareggio, è arrivata una vittoria. L'1-0 al Palermo regala il 31° scudetto sul campo alla squadra bianconera. A segnare è Vidal su calcio di rigore ma il successo è di tutti. Un trionfo, costruito partita dopo partita grazie alla voglia di superare sempre i propri limiti, la determinazione, la rabbia e la volontà di essere sempre superiori agli avversari. Ma anche la forza di saper affrontare tutte le partite con la stessa umiltà e la consapevolezza di essere un gruppo compatto senza prime donne. Una squadra che lotta sempre fino all'ultimo e non molla mai un metro. L'artefice di questa mentalità è sicuramente Antonio Conte, al secondo trionfo in due anni. Un allenatore vincente al primo impatto, un allenatore capace di mantenere alta la tensione sempre, un allenatore che ha detto di voler avere un confronto con la società perché vuole una Juventus ancora più forte. Per continuare a vincere. E provare a farlo anche in Europa.
CHE ATMOSFERA! - Allo Juventus Stadium c'è un'atmosfera incredibile: a colorare l'annunciato tutto esaurito una magnifica coreografia con 40.000 bandierine accoglie i giocatori all'ingresso in campo. Le facce dei bianconeri sono tese ma concentrate. Anche loro assaporano un clima speciale, diverso dal solito. Lo stadio è gonfio d'amore. Di un grande amore: pura passione che non conosce confini. Si respira una grande voglia di festeggiare un qualcosa che sta lì ad un passo ma che deve essere ancora conquistato. Sì, oggi è il giorno giusto per farlo.
CONCENTRAZIONE - Ed eccoli i protagonisti di questa stagione esaltante entrare uno ad uno sul terreno gi gioco, subito incitati e quasi 'protetti' dai 40.000 dello Juventus Stadium. Buffon, Barzagli, Bonucci e Chiellini in difesa. Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Pogba e Asamoah a centrocampo con Marchisio a supporto di Vucinic nel confermato 3-5-1-1 di Conte. Ma giusto nominare anche Storari, Caceres, De Ceglie, Giovinco, Peluso, Bendtner, Padoin, Giaccherini, Quagliarella, Matri, Isla e Marrone che si accomodano in panchina, concentrati come i titolari ed estasiati anche loro dallo spettacolo che viene dalle tribune.
ALL'ATTACCO - La Juve parte all'attacco e schiaccia subito il Palermo nella propria metà campo. Il pubblico non smette di intonare cori e sventolare bandiere bianconere. Il primo a suonare la carica è Vidal che prova a far esplodere lo stadio con due tiri dal limite dell'area di rigore che sfiorano il palo e vanno sul fondo. La prima occasione capita sui piedi di Vucinic al 28': il montenegrino si libera in area e scarica un tiro deviato in angolo da un Sorrentino motivatissimo (ha rivelato di essere tifoso del Torino). La Juve continua ad inseguire il sogno attaccando. Il Palermo soffre la pressione juventina ma con il passare dei minuti riesce ad arginare la foga della Juventus che non riesce a trovare il gol del vantaggio. L'atteggiamento dei bianconeri, però, è quello giusto: è vero che basta un punto per festeggiare ma il modo migliore per conquistarlo è cercare la vittoria. E oggi la Juve vuole vincere.
JUVE SHOW - Lo spavento ad inizio ripresa porta la firma di Miccoli, alla Juve nella stagione 2003-2004, che sfiora il gol dell'ex con un tiro velenoso che si stampa sul palo. E' solo un sussulto, la Juve torna a dominare. E a segnare. E' il 60' quando l'arbitro Romeo assegna un rigore per una spinta di Donati su Vucinic. Dal dischetto va Vidal che non sbaglia. Esplode lo Juventus Stadium. La gioia dei giocatori in campo è grande ma non è ancora finita. C'è da correre e sudare ancora per un po'. Conte in panchina è una furia. La carica che dà ai suoi è sempre altissima ma oggi lo è ancora di più. Non bisogna mollare, non adesso: questo sembra pensare il tencico bianconero. E i giocatori lo seguono, Come sempre in questi due anni. La Juventus continua ad attaccare senza distrarsi un attimo. Il palo di Quagliarella, entrato al posto di Vucinic precede una splendida giocata di Pogba, contenuto in qualche modo dalla retroguardia rosanero. Ingenuo, poi , il francese che si fa espellere per uno sputo ad Aronica. Ma il pubblico lo perdona, salutandolo all'uscita dal campo con gli applausi. Una stagione giocata alla grande non può essere rovinata da un episodio. E questa giornata non può essere macchiata dai fischi. La Juve è d'applausi. La Juve vince 1-0 e conquista il 31° scudetto sul campo della propria storia. Lo Juventus Stadium esplode di gioia: la festa può iniziare.
Fonte: tuttosport. -
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Juve campione, che show! Grande festa a Torino
La città si tinge di bianconero per la festa scudetto. Il pullman in corteo per le vie del centro, migliaia in piazza
Juve campione, che show! Grande festa a Torino© LaPresse
TORINO - Un anno dopo è ancora scudetto, è ancora festa. "Era l'obiettivo primario, sensato, calibrato – festeggia Antonio Conte -. È stata un'annata terribilmente stancante ma straordinaria. Abbiamo fatto un percorso incredibile e bruciato le tappe e gli artefici principali sono i calciatori che sono stati fantastici. Non era facile iniziare la stagione da favoriti. Ci siamo ripetuti con tre giornate d'anticipo grazie a una marcia trionfale, con numeri che rimarranno nella storia". Clacson, sirene, caroselli: a Torino è cominciata la festa per il trentunesimo scudetto sul campo della Juventus. Centinaia di tifosi già nel corso del pomeriggio, a partita con il Palermo in corso, avevano cominciato a sciamare per le strade del centro.FOTO LE IMMAGINI PIU' BELLE DEI TIFOSI IN PIAZZA
FOTO LE IMMAGINI PIU' BELLE DELLA FESTA NELLO SPOGLIATOIO
A MILANO LA PIOGGIA ROVINA LA FESTA - La pioggia caduta nel tardo pomeriggio su Milano ha frenato l'entusiasmo dei tifosi juventini che, dopo qualche carosello in auto nel centro cittadino, tra bandiere, clacson e trombette, sono tornati presto a casa a festeggiare la vittoria del 29esimo scudetto della loro squadra del cuore. Dopo l'acquazzone è ripreso qualche festeggiamento isolato, con scoppi di petardi e sventolio di bandiere dai balconi
BUFFON CON STRISCIONE 5 MAGGIO - In piazza Vittorio Veneto il drappo dedicato al '5 maggiò, sostenuto da due aste, è stato sollevato e mostrato alla folla da un Gigi Buffon saltellante sul tetto del pullman. L'automezzo procede a passo d'uomo tra la folla entusiasta. I giocatori sono sul tetto e con loro c'è anche Antonio Conte. Fra i cartelli ne è comparso anche uno che proclama "Stamm 'na potenza".
MILAN, COMPLIMENTI ALLA JUVE - Il club rossonero si complimenta con la Juve, con un post sul sito ufficiale.
«CINQUE MAGGIO, GODO ANCORA», SFOTTO' INTER - Non mancano gli sfottò all'Inter nella festa della Juventus per lo scudetto. Dal tetto di un pullman che fra migliaia di tifosi bianconeri festanti sta attraversando Torino è comparso per qualche istante un drappo con la scritta: "5 maggio godo ancora". Il riferimento, evidente, è alla vittoria del Campionato 2001-02, ottenuta con un sorpasso sull'Inter all'ultima giornata.ECCO IL PULLMAN DELLA JUVE PER LE VIE DI TORINO
PULLMAN LASCIA LO STADIO - Ha lasciato lo stadio il pullman con i giocatori della Juventus che, questa sera, percorrerà le strade principali del centro storico di Torino per festeggiare la vittoria in Campionato. Sul mezzo è stampato in grande lo scudetto con la cifra "31". E le stelle sono tre. Anche i giocatori, sul tetto, agitano "un 31/o scudetto". Tutto ciò nonostante per Figc e lega calcio i tricolori siano 29 dopo i fatti, e le sentenze, di Calciopoli. I tifosi bianconeri che attendono il passaggio del pullman, sparsi per le piazze del centro storico, si contano a migliaia. Molti, nella zona dello stadio, lo stanno inseguendo a piedi, grazie alla bassa velocità con cui procede
BONUCCI CON LA MAGLIA CELEBRATIVA - Leonardo Bonucci posta una foto su Twitter con la scritta: "E adesso sono 31"BARZAGLI PUBBLICA FOTO DEL PULLMAN
PEPE SU TWITTER - Anche Simone Pepe pubblica una foto su Twitter, con scritto "Eh no, so' 31"
IL PERCORSO DELLA FESTA - Il Percorso sarà inverso rispetto a quello dello scorso anno, quando per la prima volta dopo le annate buie la Juventus tornò a cucire sulle proprie maglie lo scudetto. Partenza fissata (ore 18,30), quindi, all’approdo finale di un anno fa. Il via dal parco del Valentino, quindi il percorso si snoderà per corso Cairoli, piazza Vittorio, via Po, piazza Castello, via Pietro Micca con l’arrivo fissato in piazza Solferino.
VUCINIC SU TWITTER - L'attaccante della Juve si dà alla pazza gioia. "È qui la festa?", scrive sul suo profilo twitter.
SQUADRA SUL PULLMAN - La squadra è sul pullman pronta a lasciare lo Juventus Stadium e sfilare in centro a Torino. Le piazze della città sono già piene con tanti tifosi in festa.
FEDERICA PANICUCCI - Federica Panicucci decide di festeggiare con delle calze bianconere. La foto su twitter.
GIORGIO CHIELLINI SU TWITTER - Il fratello di Claudio Chiellini era nello spogliatoio dello Juventus Stadium. "Si festeggia anche con mio fratello @clachiello!!! FORZA JUVENTUS!!!!", ha scritto su twitter, con la foto allegata.
PIPPO BAUDO: «AGNELLI COMPRI GIOCATORI» - " Sinceramente se gli scudetti sono 29 a me va bene lo stesso". Pippo Baudo, tifoso eccellente della Juve, non è d'accordo con la stragrande maggioranza della tifoseria bianconera, che conteggia anche i due scudetto tolti per Calciopoli. "Sono molto dispiaciuto di questa cosa dei 29 o 31 scudetti - spiega intervenendo al telefono a 'Stadio Sprint', il programma di Enrico Varriale in onda su Raidue -. Bisogna riconoscere che il fattaccio c'è stato. I fenomeni corruttivi per colpa di dirigenti che non si sono comportati bene hanno infangato la squadra che non meritava questa cosa". Il popolare presentatore si è detto inoltre convinto che Antonio Conte alla fine resterà a Torino ("è affezionato alla squadra, l'ha creata lui"). Ma ha anche riconosciuto che qualche rinforzo ci vuole, e per questo rivolge un appello al presidente bianconero. "Caro Agnelli, apra la borsa, un pò di soldi ci vogliono. Non per Conte ma per compare giocatori. In Europa si gioca un calcio diverso e più atletico".
IL MESSAGGIO DI DEL PIERO - Chi conosce la Juventus, sa che dopo che si è vinto, bisogna rivincere. E rivincere ancora.LEGGI IL TESTO DELLA LETTERA DI ALEX
CAROSELLI A BARI - "Alessandro Del Piero, Alessandro Del Piero, Alessandro del Piero oh oh". Sono iniziati anche a Bari i caroselli per la vittoria dello scudetto da parte della Juventus, con cori nostalgici per l'ex capitano ora in Australia. Un gruppo di tifosi in moto ha bloccato corso Vittorio Emanuele, all'altezza di via Sparano, esultando per il titolo conquistato. I tifosi hanno fatto scoppiare alcuni petardi e sventolano bandiere bianconere.
CONTE, BAGNO GHIACCIATO - Conte in mutande è stato gettato dalla squadra nella vasca ghiacciata, negli spogliatoi della Juve. Grande festa, con spumante a volontà e strani occhiali da sole
TIFOSI IN CAMPO - Alcuni dei tifosi della Juventus che erano riusciti a entrare sul terreno di gioco hanno staccato zolle del terreno per portarsele a casa come 'ricordò di questo 29/o scudetto. Altri, invece, stanno staccando le reti dalle porte.
NIKE - Anche la Nike celebra la Juve e Claudio Marchisio con un messaggio e una foto su Twitter: "La Juventus è Campione d'Italia e @ClaMarchisio8 pensa già agli obiettivi 13/14. Quali sono i vostri?", si legge sul profilo Nike Football ItaliaFonte: Tuttosport
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Da Vidal a Pogba, i contratti della Juve scottano
Barzagli, Chiellini, Lichtsteiner e Giovinco: l’accordo scadrà nel 2015. Il nodo dell’età per il primo, mentre lo svizzero ha mercato
Da Vidal a Pogba, i contratti della Juve scottano© LaPresse
TORINO - C’è un mercato in entrata che, con la dovuta pazienza, promette bene. E c’è un mercato in uscita che, con altrettanta serenità, è stato o sarà oggetto di costanti riflessioni. Di qui a fine agosto saranno giorni caldi per Beppe Marotta e Fabio Paratici , impegnati nel modellare una Juventus già vincente, ma con l’obiettivo di ampliare il percorso di crescita verso obiettivi ancor più prestigiosi. Di sicuro, i due “mercati” di cui sopra sono rigorosamente intrecciati: perché un colpo presupporrà una o più partenze e il rischio di cedere pezzi pregiati potrebbe anche seguire, per ragioni economiche, un eventuale rinnovo contrattuale.
NODO POGBA Nello specifico, il club bianconero è chiamato a valutare anche il peso di trattative interne quali i prolungamenti degli accordi già in essere. Raccontano che mai come in questi giorni il corso Galileo Ferraris - al civico 32 - stia per ospitare un viavai di procuratori desiderosi di fare quattro chiacchiere con Marotta per fare il punto sui loro assistiti. Come Paul Pogba , per il quale la Juve si garantirebbe comunque una plusvalenza mica male. Ma il francesino è destinato a rimanere un punto fermo dello scacchiere bianconero per i prossimi anni. Lo sostiene anche Andrea Pirlo : «Fisico, forza e tecnica, Paul ha tutte le credenziali per diventare un fuoriclasse - ha detto il regista al magazine Surface -. In questo momento, ad ogni modo, deve rimanere concentrato sul suo gioco». In ballo c’è il ritocco a un accordo triennale con stipendio di 1,1 milioni, compresi i premi. La posizione della Juve è chiara: nessuna chiusura, ma a tempo debito sarà fatta una sana lettura delle singole situazioni.
MARCHISIO & C. Nel 2016 scadranno i contratti di Arturo Vidal e Claudio Marchisio : il primo condivide con Pogba la nomea di “incedibile”, il secondo (e il padre Stefano) resta in attesa di un appuntamento. Marotta vorrebbe evitare di intavolare un’eventuale trattativa in uscita per il Principino , sul quale peraltro non si registrano seri interessamenti da un anno, quando il Bayern pianificò il pacchetto con Vidal alla “modica” cifra di 60 milioni. Lo stesso Marchisio, seppur a malincuore, potrebbe considerare un’offerta monstre , ma solo dall’estero: ipotesi da non escludere. Tra due anni, invece, scadranno i contratti di Andrea Barzagli , Giorgio Chiellini , Stephan Lichtsteiner e Sebastian Giovinco : dei 4 la Formica Atomica ha l’ingaggio più basso (1,5 milioni più bonus), seguito dall’ex difensore del Wolfsburg (1,7). In quest’ultimo caso conta anche l’età: la roccia della retroguardia ha 32 anni, ragion per cui con lui non si ragionerebbe su un prolungamento a lunga scadenza. Con Giovinco, invece, si lavorerebbe a un rinnovo più lungo. Discorsi differenti ballano tra il Gorilla bianconero e il pendolino svizzero: l’uno è sempre più l’idolo dei tifosi, il secondo piace molto a Carlo Ancelotti . Anche nel suo caso la partenza non si può escludere.
Fonte: Tuttosport. -
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Giovinco rimane per forza: è un capitale da recuperare
Il contratto dell'attaccante della Juve scadrà nel 2015: la Formica Atomica può giocarsi le sue chance ancora a Torino
Giovinco rimane per forza: è un capitale da recuperare© Foto Liverani
TORINO - E’ costato tanto, ma ha brillato poco. La Juve per riportarlo a casa ha speso undici milioni per acquistare la metà dal Parma. E allora diventa difficile cederlo senza rimetterci. Anche perché in questo momento l’azzurro, a certe condizioni, non ha mercato. E come se non bastasse il suo contratto scade nel giugno del 2015. La Juventus, allora, ha la necessità di prolungarglielo per spalmare su più anni l’investimento della scorsa estate. Quindi Giovinco probabilmente non si muoverà da Torino e avrà la grande possibilità di dimostrare il suo valore. Pensare che Antonio Conte crede molto in lui e in questa stagione lo ha impiegato più di Matri e Quagliarella. Spetterà al giocatore, attualmente impegnato con Cesare Prandelli in Nazionale, ripagare la fiducia del tecnico. Il tempo a disposizione non gli mancherà. Intanto sogna di disputare una grande Confederations Cup. Potrebbe essere l’inizio del suo riscatto. Un’occasione da non sprecare. Cesare Prandelli lo ha confermato nel gruppo nonostante, come detto prima, non abbia fatto la differenza. Magari la maglia azzurra e gli stadi brasiliani gli trasmetteranno nuovi stimoli. Insomma, Giovinco, a differenza di tanti altri suoi compagni, ha una certezza. Quella di sapere dove giocherà la prossima stagione.
Fonte: tuttosport. -
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Higuain: «Alla Juve con Llorente? Magari»
L'attaccante argentino sul suo futuro: «Non c'è alcuna possibilità che resti a Madrid, ho preso la mia decisione. Llorente mi vorrebbe con lui in bianconero? Sarebbe bello»
Higuain: «Alla Juve con Llorente? Magari»© Foto Liverani
ROMA - "Alla Juve con Llorente? Magari". Gonzalo Higuain, dopo aver annunciato l'addio al Real Madrid e confermato l'interesse della Juve nei suoi confronti, ammette che l'idea di vestire la maglia bianconera rappresenta uno stimolo importante. L'attaccante argentino ha raggiunto il ritiro della sua nazionale dopo l'ultimo match con la maglia del Real, vinto contro l'Osasuna grazie anche ad un suo gol. Ora lo attende un futuro lontano da Madrid anche se, come ha ammesso lui stesso, ancora non c'è nulla di definito. Sicuramente quella della Juve resta un'opzione concreta, così come è sicuro che non ci sarà alcun ripensamento. "Non c'è alcuna possibilità che io resti a Madrid. Ormai ho preso la mia decisione", spiega Higuain ai media spagnoli. All'attaccante viene poi comunicato che un "ex collega" della Liga, Fernando Llorente, che dalla prossima stagione giocherà con la Juve, spera di vederlo a Torino per formare insieme una "super coppia-gol". "Magari, sarebbe bello -conclude Higuain-. Speriamo bene. Spero di andare dove mi vogliono veramente e che lo voglia anche il club".
Fonte: tuttosport. -
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Nasce la cittadella Juve: stile Bayern, Real e Barça
Alla Continassa anche le villette per i giocatori. Mazzia: «Progetto per crescere». Investimento da 350 milioni. L’ad: «Soldi tolti alla squadra? Al contrario, così colmeremo il gap con le big europee»
Nasce la cittadella Juve: stile Bayern, Real e Barça FOTO
MILANO - Fondamenta, terzo piano, quarto piano... Nel recente passato ha parlato più volte di «palazzo da costruire», Antonio Conte tecnico-architetto. Anzi, di grattacielo. Esagerato? Troppo ambizioso? No, affatto: persino modesto. Già, perché la Juventus è decisa ad andare ben oltre, a fare le cose in grande: un intero quartiere della Juve e per la Juve («Ma anche per la città di Torino», sottolineano spesso e volentieri le parti in causa). Una cittadella da 180mila metri quadrati, riadattati praticamente in toto alle nuove esigenze a fronte di investimenti complessivi - edificazioni dello Stadium compresa - stimati attorno a quota 345 milioni di euro: 185 dei quali sborsati dalla Juventus e i residui 160 milioni da investitori terzi. Domanda: risorse sottratte allo sviluppo della squadra? Risposta, niente meno che dell’amministratore delegato Aldo Mazzia : «No, al contrario. Il core business è sempre costituito dalla squadra, dai risultati sul campo. Questi investimenti sono semmai tesi al fine di essere sempre più competitivi, aumentare le risorse a disposizione per colmare il gap con i principali competitor europei. Nella realizzazione di queste strutture - Continassa ma anche la nuova Football Accademy a Vinovo - abbiamo guardato ai modelli Real Madrid, Barcellona e Bayern: quanto di meglio offre il panorama internazionale. Auspicando che a breve anche il “modello Juve” figurerà tra quelli da prendere a riferimento».
JUVELANDIA Progetto assolutamente imponente, ambizioso, che era stato inizialmente anticipato, presentato lo scorso dicembre non appena il Comune aveva approvato la relativa Variante urbanistica. E che ieri - nell’ambito del convegno “Gli Stadi e la trasformazione del Territorio” che si è tenuto l’Expo Italia Real Estate - è stato illustrato da Mazzia nei dettagli, alla luce anche delle ultime evoluzioni. L’area prospicente lo Stadium sarà bonificata e riqualificata dalla Juventus (che ne ha acquisito per 11,7 milioni di euro il diritto di superficie per un periodo di 99 anni), la sede del club sarà trasferita laddove ora “giacciono” i ruderi della millesettecentesca Cascina Continassa e in quella stessa zona saranno costruiti Training Center e Media Center. Ma c’è di più: non soltanto la sede del club e i campi d’allenamento, pure le abitazioni dei calciatori! Il progetto prevede infatti l’edificazione di un complesso residenziale - con villette e piccole palazzine - che, in parte, verranno date in opzione ai tesserati. Quando si dice “professionisti tutto casa e lavoro...”.
NUMERI PRIMI Oltre alle strutture prettamente sportive, o comunque legate alla vita sportiva del club, sorgeranno dei cosiddetti “asset” in grado di produrre profitto, ergo portare risultati anche in termini economici e di bilancio. Vuoi tramite la gestione partecipata di determinati esercizi, vuoi tramite la loro cessione a terzi. Spiccano, in questo senso, la costruzione di un cinema multisala, di un albergo a forma di “J”, di un concept store. Strutture che, ne sono convinti in casa Juventus, da un lato sfrutteranno e dall’altro incrementeranno (in un circolo virtuoso potenzialmente perpetuo) il già massiccio flusso di tifosi che ora è calamitato da Stadium e Museum. I numeri parlano chiaro, anch’essi illustrati con comprensibile orgoglio da Mazzia. Nella stagione 2012/2013, al suo secondo anno di attività, lo Stadium ha fatto segnare quota 27.400 abbonamenti venduti, per un ricavo di 19.8 milioni (+30,3 per cento in termini di ricavi netti). E nel complesso stagionale, ha ospitato circa un milione di spettatori. Persino durante la settimana - come da auspici - s’è mantenuto in fermento grazie a 60 eventi organizzati nei cosiddetti no-match day. Quanto al Museum, inaugurato il 16 maggio 2012, i dati riferiscono di picchi record sulla soglia delle 2.300 presenze giornaliere, per un totale finora di 170 mila visitatori. E, soprattutto, per un fatturato complessivo di 2 milioni di euro.
LA FIRMA E’ sulla scorta di queste buone premesse, insomma, che la Juventus si appresta a far partire ufficialmente il progetto Continassa. Il contratto definitivo verrà firmato martedì prossimo e l’area sarà consegnata dal Comune di Torino ad agosto. Poi via ai lavori di recinzione, bonifica, edificazone. Innanzitutto il Training Center, che potrebbe ospitare i primi allenamenti già a partire dalla stagione 2015-2016. Un anno più tardi, secondo programmi, sarà pronta anche la sede e a seguire tutte le altre strutture sino a chiudere in bellezza con gli appartamenti.
fonte: tuttosport. -
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Juve, comproprietà da risolvere per tre
Carlo Pinsoglio, Luca Castiglia e Niko Bianconi. Tutti e tre gestiti in compartecipazione tra il club bianconero ed il Vicenza
Juve, comproprietà da risolvere per tre© LaPresse
TORINO - La Juventus lavora in questi giorni anche sul fronte delle comproprietà "minori". A parte i nodi Sorensen e Gabbiadini, domani in tarda mattinata gli uomini-mercato bianconeri hanno fissato un appuntamento con il Vicenza per trattare il futuro di Carlo Pinsoglio, Luca Castiglia e Niko Bianconi. Tutti e tre gestiti in compartecipazione tra Juve e Vicenza, tutti e tre legati dalla possibilità che il loro cartellino venga gestito a metà anche la prossima stagione. I rapporti tra le società sono buonissimi, ragion per cui è lecito ipotizzare anche una soluzione diversa ma comunque accomodante per entrambe (per esempio, tutto Castiglia a Vicenza: sul centrocampista hanno già sondato il terreno Chievo e Bologna).
Fonte: tuttosportCITAZIONETevez fedele a se stesso: doppio sì a Milan e Juve
Chi si presenta con l'offerta giusta al City prende l'argentino, che vuole andare via da Manchester
Tevez fedele a se stesso: doppio sì a Milan e Juve© Foto Liverani
TORINO - Sperare che Carlitos Tevez, detto l'Apache, possa - parlando di soldi e mercato - coltivare sentimenti come lealtà o fedeltà è un po' come credere che sia proprio Babbo Natale a portare i regali. Si può fare, ma poi non vi lamentate se sotto l'albero non arriva niente. Cresciuto nel barrio Ejército de los Andes, un posto che anche Grozny sembra Disneyland in confronto, il ragazzo non è esattamente un tipo da smancerie. Geniale sì, romantico no. Anche perché quando sei gestito da un tipino come Kiavash Joorabchian, detto Kia, gli unici colori a cui finisci per essere fedele sono quelli con cui vengono stampate le banconote.
Giusto per intendersi, nel registro della Camera di commercio inglese, Joorabchain compare con due nazionalità, canadese e britannica, con due nomi, Kia Joorabchian e Kia Kavash, e con due diverse date di nascita, 14 luglio 1971 e 25 luglio 1971. Dettaglio che spiegherebbe molto della situazione attuale. Forse Galliani ha parlato con Joorabchian e Marotta con Kavash. Entrambi hanno assicurato la firma di Tevez e fedeltà assoluta al patto di mercato. E così, sia Juventus che Milan sentono di avere in tasca il "sì" dell'attaccante e ostentano (chi più, chi meno ma è questione di carattere) una certa sicurezza nella trattativa.
In fondo, non sbagliano. Perché Tevez ha effettivamente detto sì a tutte e due le squadre: il suo unico obiettivo, infatti, è la fuga da Manchester e da un ambiente con cui ha definitivamente rotto. Se il porto d'approdo sarà poi San Siro o lo Juventus Stadium a lui importa pochino. E se si presentasse una terza e più remunerativa opportunità, gli ineffabili bookie inglesi quoterebbero almeno a 100 l'ipotesi che questa venga rifiutata in nome della parola spesa con Marotta e Galliani.
E quindi, dove finirà Tevez? Alla squadra che per prima avrà racimolato la volontà e i soldi sufficienti per formulare un'offerta al Manchester City che, per altro, Tevez l'ha messo in saldo o quasi. Secondo il fixing degli esperti di mercato, dopo qualche tira-e-molla l'Apache potrebbe essere ceduto a un cifra fra i 10 e 12 milioni di euro. Il che lo trasforma in un affare relativamente economico, anche se difficilmente lui si accontenterebbe di un inaggio inferiore ai 5.5/6 milioni a stagione. La Juventus ci sta riflettendo seriamente e aspetta di vedere evoluzioni concrete sul fronte delle cessioni. Il Milan è in una situazione analoga, con una cessione ancora più eccellente, quella di El Shaarawy, da valutare. E' uno sprint Tevez e Kia stanno a guardare e si preparano a contare i soldi.
Fonte: tuttosportCITAZIONEFelipe Melo: «Mai più alla Juve, sono da Real»
Il centrocampista brasiliano: «Conte e Marotta mi hanno chiesto di tornare ma sono una persona sincera e gli ho detto chiaramente che non ci penso nemmeno»
Felipe Melo: «Mai più alla Juve, sono da Real»© Foto Liverani
TORINO - Per chi non lo sapesse ancora, Felipe Melo non giocherà più alla Juve. La parola "fine" arriva direttamente dal centrocampista brasiliano che intervistato in patria ha detto: "Non tornerò più a Torino, Conte e Marotta me lo hanno chiesto ma sono una persona sincera e gli ho detto che non ci penso nemmeno. Mi sento uno da Real Madrid". I bianconeri ora aspettano risposte dal mercato. La speranza della società è quella di fare cassa con l'ex centrocampista del Galatasaray, soprattutto per evitare di pagare un ingaggio molto oneroso.
Fonte: tuttosport
Spero solo che non sia una buffala, questo giocatore è un cancro ... può rovinare tutta la squadra.. -
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Felipe Melo litiga con Tuttosport via twitter per la traduzione di un'intervista in portoghese
Scritto da: vieni_127 - giovedì 13 giugno 2013
Felipe Melo litiga con Tuttosport via twitter per la traduzione di un'intervista in portogheseUn’intervista rilasciata nella giornata di ieri da Felipe Melo all’emittente televisiva brasiliana Globo TV ha scatenato un piccato botta e risposta tra il giocatore e il quotidiano sportivo Tuttosport, reo a detta del centrocampista di aver tradotto “ad hoc” le sue parole portoghesi. Andiamo però con ordine e ricostruiamo la vicenda, a partire dal virgolettato riportato dal sito della testata piemontese: “Non tornerò più a Torino, Conte e Marotta me lo hanno chiesto ma sono una persona sincera e gli ho detto che non ci penso nemmeno. Mi sento uno da Real Madrid“. Nella tarda serata di ieri Felipe Melo si è scatenato su twitter:
E poi ancora: “Mi era stato chiesto chi preferivo tra Real e Barcellona, ho risposto Real Madrid perché è il mio sogno da piccolo“. E ancora: “Tuttosport traduce come c… vuole, adesso basta!“. Oggi è arrivata la replica del quotidiano che, sempre tramite il sito, ha spiegato che “è stato proprio un nostro collega di madre lingua portoghese a tradurre la lunga chiacchierata con la tv sudamericana“, ma non adducendo motivazioni valide a quella sintesi effettivamente fuorviante. Per completezza, dunque, riportiamo i passaggi dell’intervista motivo della discordia, senza “furbate” di sorta:
“Ho lasciato la Juventus due anni fa e sono andato al Galatasaray vincendo tre titoli in due anni. Ho vinto anche alla Juventus, ma tornare indietro non mi sembra una strada percorribile. Marotta e Conte mi hanno chiesto se volessi tornare a Torino, sono stati molto disponibili, ma siccome sono una persona schietta gli ho risposto che non ci penso nemmeno. Dove mi piacerebbe giocare? Vorrei tornare in Brasile ma non mi dispiacerebbe anche la Premier League. Per quanto riguarda la Liga il Barcellona è una società incredibile, non vorrei giocarci però. Meglio lo stile del Real Madrid, da bambino lo sognavo sempre, così come il Milan, sono squadre che ho visto spesso in Champions League”.
Effettivamente così leggendo si coglie un senso un attimino diverso.
Fonte: calcioblog.it.