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Juve show! 4-0 alla Lazio.
La Supercoppa è suaI bianconeri si scatenano segnando tre gol in cinque minuti nel secondo tempo, che non lasciano scampo ai biancocelesti: Pogba sblocca al 24'. poi Chiellini al 51', Lichtsteiner al 54' e Tevez al 56'
ROMA - Strapotere Juve. Con Conte non si scherza. Tre giorni a girare per i campi di allenamento e la sfida giocata a Roma non sono serviti a fermare la Juve, che si è portata a casa la sesta Supercoppa con un 4-0 alla Lazio che non lascia spazio a recriminazioni. Raggiunto il Milan in testa all'albo d'oro. I bianconeri hanno dominato la partita dall'inizio alla fine. Solo un gol nel primo tempo, poi tre in cinque minuti all'inizio della ripresa. Un'onda d'urto che ha steso la Lazio, completamente in bambola tra il 51' e il 56'. Tevez si era tenuto il primo gol con la maglia della Juve per le partite che contano e lo ha segnato all'Olimpico. Un gol pesante, che ha definitivamente steso i biancocelesti, spento ogni speranza di rimonta e messo virtualmente la coppa nelle mani della Juve. C'era da giocare ancora più di mezz'ora, ma ormai era ordinaria amministrazione. Infatti la Juve, dopo la scorpacciata di gol ha tirato i remi in barca.
SBLOCCA POGBA - La sfida parte con un ritmo lento, come prevedibile, con le due squadre attente a non esporsi troppo. La svolta arriva anche un po' a caso, perchè Pogba al 20' deve entrare senza nemmeno riscaldarsi per un infortunio al ginocchio di Marchisio in uno scontro con Hernanes. Non passano nemmeno cinque minuti e proprio il centrocampista francese, fino a poco fa seduto comodamente in panchina, sblocca il risultato con una zampata in area, sfruttando uno schema su punizione di Pirlo. Vantaggio meritato per la Juve, che stava facendo la partita. Per la Lazio, a impensierire Buffon ci ha provato solo Radu con un tiro da fuori, deviato in angolo dal portiere della Juve, che si è fatto trovare pronto. Troppo poco, Klose unica punta è rimasto imbrigliato nelle maglie della difesa juventina. Il primo tempo si è chiuso sull'1-0 senza altre emozioni.
JUVE SHOW, TRE GOL IN CINQUE MINUTI - Tutt'altra storia nella ripresa: la Juve è scesa in campo determinata a chiudere il match e ci ha messo poco ad archiviare la pratica. Il 2-0 è arrivato con un contropiede atipico, nel senso che il finalizzatore era Chiellini. Il difensore della Juve è partito a testa bassa e si è infilato nella voragine lasciata dalla difesa della Lazio, Lichtsteiner gli ha servito una palla davanti alla porta difficile da sbagliare. Nemmeno il tempo di esultare e al 54' è arrivato anche il gol dell'ex Lichtsteiner, che ha sfruttato un altro buco della difesa biancoceleste e ha trafitto Marchetti dopo un bel triangolo con Vucinic. Con la Lazio alle corde, mancava solo il colpo del ko, e allora ci ha pensato Tevez, dopo due minuti dal 3-0 a far esultare di nuovo i tifosi bianconeri.Il risultato poteva essere anche più rotondo se la Juve fosse stata più cinica in qualche contropiede. Passato il momento peggiore, la Lazio ha provato ad alzare la testa e segnare il gol della bandiera. Ci ha provato Klose in un paio di occasioni, ma una volta la mira era sbagliata e un'altra ci ha pensato Buffon a tenere la porta inviolata.
FESTA JUVE - Nel finale, con la partita ormai chiusa, il pubblico biancoceleste se l'è presa prima con l'ex Lichtsteiner, che ha reagito esultando ancora di più e festeggiando con i tifosi della Juve. Poi con i giocatori di colore della Juve, bersagli di fichi e di buu razzisti che hanno indispettito Conte e i giocatori in campo. All'89' è arrivato anche l'annuncio dello speaker dello stadio. Due episodi che non hanno rovinato la grande festa della Juve. Si riparte da dove ci eravamo lasciati. Con la Juve a festeggiare in campo. Le premesse per un'altra grande stagione ci sono tutte.
Fonte: tuttosportCITAZIONEDA ZERO A DIECI: DAI CORI AL MARCHIO DI FABBRICA
19.08.2013 09:00 di Massimo Pavan Twitter: @pavanmassimo
© foto di www.imagephotoagency.it
La Juventus torna da Roma con la Coppa e con 500,000 euro circa in meno nel portafogli. I giocatori se vorranno potranno fare una colletta per far recuperare alla società il mancato incasso. I bianconeri dimostrano che quando c'è qualcosa da vincere loro ci sono. Un po' come la nazionale italiana, quando il gioco si fa duro...
li bianconeri iniziano bene, non esaltiamoci come prima non bisognava deprimersi.
Zero: ai Tifosi Lazio che fanno "buh". Concludono con i buu e sicuramente non ci fanno una bella figura. Fino a quel punti tutto era filato liscio. I cori li abbiamo sempre condannati in questo caso le tre vittime (Asamoah,Pogba e Ogbonna) non avevano nemmeno fatto gesti provocatori. Cori gratuiti senza senso
Uno: i rischi o Buffon. Il portierone sventa alla grande a tu per tu con Klose. Per il resto ordinaria amministrazione e sicurezza. Questa volta la sfida a distanza con Marchetti, amico nemico, la vince nettamente lui.
Due: A Lotito. La sua Lazio fa una figura barbina a livello intercontinentale. Dovrebbe ringraziare di non essere andato in Cina, se no il suo marchio avrebbe registrato un rosso da urlo.
Tre: a chi fa Polemiche per Trigoria. I tifosi della Roma che criticano la scelta dovrebbero distinguere la rivalità dalla cortesia. Al tuo peggior nemico magari un passaggio se rimane a piedi lo dai... Poi puoi anche non parlarci..
Quattro: come i gol realizzati. Tutti belle, dall'opportunismo alla giocata di classe. Repertorio completo che era mancato in tutta l'estate e sbocciato nel fine agosto romano.
Cinque a Pertkovic. Ci capisce poco o nulla questa volta. Nelle precedenti occasioni aveva avuto una buona stella e Marchetti. Questa volta gli va tutto male e paga dazio con gli interessi.
Sei al primo tempo di Vucinic e Tevez. Ci mettono quarantacinque minuti ad entrare in palla, ma quando lo fanno, la Lazio passa quindici minuti terribili.
Sette a Pogba e Chiellini. Incisivi, precisi, costanti e marcatori. Perfetti insomma, arrivati ad agosto e con fisici importanti si fanno sentire e migliorano match dopo match.
Otto a Vidal e Barzagli. Il primo e' in forma da campionato pieno e come al solito abbina qualità e quantità. Il secondo, invece si sacrifica ed esce con l'onore del campione: chapeau.
Nove a Lichtsteiner, il migliore. Corre e vince, corre e fa assist, corre e segna. Minatore, cercatore d'oro, campione di fascia. Non me lo toccate.
Dieci a Conte e alla Voglia di vincere. Ci eravamo lasciati con la coppa dello scudetto, ci ritroviamo la Supercoppa. Come l'anno scorso, più dell'anno scorso. Le incomprensioni media estive scompaiono come i titoli dei giornali. La certezza e' Conte che urla come un pazzo sul 4-0...come ci piace, quanto ci piace!
Fonte: TuttoJuveCITAZIONEBuffon: "I grandi giocatori si vedono quando conta".
Conte: "Gruppo straordinario"
Milano, 18 agosto 2013Il portiere: "Le grandi squadre si vedono quando la posta in palio e alta, e non nelle tournee. Sono felice di questo trofeo, il primo che conquistiamo in una gara secca". L'allenatore: "Sapevo che avremmo affrontato la partita col giusto piglio. Conosco i miei giocatori, anche come uomini"
"Le grandi squadre e i grandi giocatori si vedono quando conta, quando la posta in palio e alta, e non nelle tournee. Sono felice di questo trofeo, il primo che conquistiamo in una gara secca davanti ai nostri tifosi". Così il portiere della Juventus, Gianluigi Buffon, ai microfoni della Rai dopo la vittoria in Supercoppa. "La vittoria è un gran merito del nostro allenatore, lo sanno tutti che è un valore assodato per la squadra, ma qualcosina di merito l'abbiamo anche noi", ha concluso il portiere della Nazionale.
la parole di conte — "Se avevo pensato di aver smarrito la mia Juve? Assolutamente no. Avevo già detto ieri che ero molto sereno perchè conosco i mie calciatori, e li conosco come uomini. Sapevo che avremmo affrontato la partita col giusto piglio". Antonio Conte non aveva bisogno di risposte, ma la sua Juventus ha urlato presente, travolgendo la Lazio 4-0 all'Olimpico. "Sono gare secche, dove non c'è domani, ma conta solo l'oggi, e oggi contava vincere - sottolinea ai microfoni di Rai Sport -. Per il secondo anno di fila vinciamo scudetto e Supercoppa, merito di questo gruppo straordinario. Ma ci aspetta un'annata difficile, e stasera ce ne siamo resi conto". Il precampionato aveva fatto suonare qualche campanello d'allarme "Ma in realtà abbiamo perso una sola partita, quella contro i Galaxy - rivendica Conte -. Abbiamo fatto una preparazione ottima, non ci sono stati infortuni, sappiamo che dobbiamo smaltire ancora i carichi di lavoro ma abbiamo giocato con la testa e vinto in maniera meritata. Questa Juve meglio della versione precedente? La versione precedente ha vinto uno scudetto e una Supercoppa, firmerei per questo".
Agnelli — "Per noi era importante cominciare con il piede giusto, la legge del campo è quello che conta, ci fa enorme piacere iniziare con una vittoria". Parola del presidente della Juventus Andrea Agnelli dopo la vittoria della Supercoppa contro la Lazio: "4-0 è un risultato rotondo, questo sarà un anno estremamente difficile e tornare vincere sarà estremamente difficile. Vincere il terzo scudetto ci farebbe entrare nella storia". Poi ai microfoni della Rai il n.1 bianconero si sofferma sul sogno Champions: «Siamo consapevoli che ci sono squadre molto attrezzate, per noi vincere sarebbe un sogno, il nostro obiettivo è migliorare anno dopo anno».
Fonte: Gazzetta dello sportCITAZIONESupercoppa Italiana, la Juventus batte la Lazio 4-0
A Roma i bianconeri dilagano con Pogba, Chiellini, Lichtsteiner e Tevez
MAX CRISTINA. 18 agosto 2013Supercoppa Italiana, la Juventus batte la Lazio 4-0
E' della Juventus il primo trofeo stagionale. I bianconeri di Antonio Conte hanno conquistato per la sesta volta nella storia la Supercoppa italiana, battendo 4-0 la Lazio all'Olimpico di Roma. Vantaggio di Pogba (entrato da due minuti) al 23', ma è nella ripresa che i biancocelesti crollano. Dal 52' al 56' vanno in gol Chiellini, in contropiede, Lichtsteiner, con un inserimento dalle retrovie e Carlitos Tevez, al primo gol ufficiale.LA PARTITA
Il primo trofeo stagionale è della Juventus. Gli uomini di Antonio Conte hanno conquistato la prima edizione "fuoricasa" della Supercoppa Italiana battendo 4-0 la Lazio di Petkovic all'Olimpico di Roma. Un precampionato sottotono e qualche giro a vuoto di troppo, avevano fatto pensare a una Juventus in difficoltà. Era un bluff, o meglio, nel momento decisivo - e non nelle tournée negli Usa (Conte docet) - i bianconeri rispondono presente. Male invece la Lazio che ha opposto una resistenza decente solo per un tempo, crollando subito nella ripresa e subendo tre gol dal 52' al 56'.
E' la vittoria di un gruppo e di un gioco collaudato, edulcorato dall'innesto di qualità di Tevez che, seppur ancora a intermittenza, ha saputo legare e giostrare gli inserimenti dei centrocampisti con tanta sapienza quanto il solito Vucinic. Indolenti, a volte, inarrestabili, spesso, proprio come all'Olimpico. E non è un caso che i gol, ancora una volta, siano arrivati in quantità industriale dai "non attaccanti" con Lichtsteiner in versione "beep-beep" imprendibile per una Lazio "Wile Coyote".
Come spesso accade una partita però è anche segnata da episodi. La capacità (e la qualità) della Juventus di Conte è quella di fare di necessità virtù. Al minuto 21 infatti il tecnico è costretto a rinunciare a Marchisio per infortunio, chiamando Pogba. Ed è proprio il francese, due minuti più tardi, ad approfittare di un rimpallo in area per trafiggere Marchetti. La reazione della Lazio è più nelle intenzioni che nei fatti, più nei nervi che nelle conclusioni, ma è al rientro dagli spogliatoi che la squadra di Petkovic va in blackout. Quattro minuti di nero in cui Lichtsteiner, ex di turno, fa quello che vuole, facendo segnare Chiellini (52') dopo un contropiede lanciato da Pirlo, e trovando il 3-0 lui stesso (54') con un maxi inserimento da casa sua. Al 56' poi anche Tevez trova il primo gol ufficiale, zittendo sul nascere i "cercatori di pelo nell'uovo".
C'è poco da dire, questa Juventus ha ancora fame. Se si sazierà ulteriormente in questa stagione è troppo presto per dirlo, certo è che la banda di Conte è più che mai padrona del proprio destino. Intanto le Supercoppe in bacheca sono sei.LE PAGELLE
Buffon 6,5 - Sicuramente non è stata una delle serate più impegnative della sua carriera, ma Gigi ha dimostrato tutto il suo valore nelle tre occasioni in cui è stato chiamato in causa. Per segnargli bisogna inventarsi qualcosa di originale.
Klose 5 - E' un bomber implacabile, una tigre. Quando vede la Juventus però si trasforma in un innocuo micetto e la porta si fa piccola piccola...
Lichtsteiner 7 - Imprendibile, dentro e fuori dal campo. Dentro dà il meglio di sé con un motorino al posto delle gambe: due assist e un gol. Uomo partita.
Hernanes 5 - L'hanno visto in pochi in mezzo al campo. Sacrificato in copertura su Pirlo nel primo tempo, non ha acceso la luce della Lazio.
Tevez 6,5 - E' intermittente l'Apache e forse non può che essere così. Dieci minuti alla grande, poi il vuoto, poi qualche giocata, il gol e ancora il vuoto. A naso però è un bel innesto per il gioco juventino.IL TABELLINO
JUVENTUS-LAZIO 4-0
Juventus (3-5-2): Buffon 7; Barzagli 6,5 (31' st Caceres sv), Bonucci 6, Chiellini 6,5; Lichtsteiner 7 (37' st Ogbonna), Vidal 6, Pirlo 6,5, Marchisio sv (21' Pogba 6,5), Asamoah 6,5; Tevez 6,5, Vucinic 6,5. A disp.: Storari, Rubinho, Peluso, Ogbonna, Padoin, Isla, De Ceglie, Giovinco, Llorente, Matri, Quagliarella. All.: Conte 7.
Lazio (4-5-1): Marchetti 5,5; Cavanda 5,5, Biava 5, Dias 5, Radu 5 (12' st Floccari 5); Candreva 6, Biglia 5,5, Ledesma 5 (12' st Ederson 5,5), Hernanes 5 (25' st Onazi 5,5), Lulic 6; Klose 5. A disp.: Bizzarri, Strakosha, Ciani, Novaretti, Cana, Gonzalez, Kozak, Vinicius. All.: Petkovic 5.
Arbitro: Rocchi
Marcatori: 23' Pogba, 7' st Chiellini, 9' st Lichtsteiner, 11' st Tevez
Ammoniti: Barzagli (J); Hernanes, Dias (L)
Espulsi: nessuno
Fonte: sportmediasetCITAZIONELazio travolta, Supercoppa alla Juve
L’esultanza della Juve dopo il gol di Pogba
È della Juventus, 4-0 alla Lazio, la Supercoppa italiana, per la gioia del suo presidente Andrea Agnelli che in tribuna salta, esulta e si agita come i tantissimi tifosi bianconeri che hanno riempito la loro metà dello stadio Olimpico. Per il presidente c’e’la soddisfazione di aver inflitto una severa lezione al suo rivale Lotito, e anche di essersi reso conto che la sua Juve è destinata a dominare un altro campionato, se questi sono i presupposti.
La squadra di Antonio Conte, che non ha smesso di agitarsi a bordo campo nemmeno dopo la quarta rete dei suoi, ha vinto con un inizio di ripresa micidiale per la Lazio, che dopo aver chiuso il primo tempo sotto di un gol (realizzato da Pogba appena 2’35’’ dopo essere entrato in campo al posto dell’infortunato Marchisio) ne ha incassati tre nel giro di nemmeno cinque minuti, dal 7’ al 12’ del secondo tempo.
Ma soprattutto la Juve si è imposta perché, semplicemente, è una squadra migliore della Lazio, dal punto di vista fisico (qui la differenza è stata a tratti straripante) e tecnico, con un Vucinic che ha deliziato la platea con i suoi assist di tacco e con un Lichtsteiner, ex di turno mai abbastanza rimpianto, irrefrenabile sulla fascia destra. L’unico a non aver brillato particolarmente è stato, fino al momento del suo gol, proprio il nuovo acquisto, e presunto top player, Tevez, che però dopo il gol si è dato da fare anche lui, muovendosi bene e «rischiando» di segnarne altri.
Insomma, dopo un primo tempo in cui la Juve era stata superiore, ma nel quale una Lazio era rimasta in partita pur tirando poco in porta (Klose è troppo isolato), grazie a un Lulic formato derby e nonostante un Hernanes in giornata a dir poco negativa, nei secondi 45’ non c’è stata partita e sul terreno dell’Olimpico c’è stata una squadra sola. La Lazio ha fatto la figura di un pugile `groggy´ completamente in balia dell’avversario, e l’unica faccia triste della Juve, mostrata da telecamere e monitor, è stata quella di Llorente in panchina.
I campioni d’Italia sono andati in vantaggio al 23’ con una bella girata di sinistro di Pogba su azione nata da una punizione dal limite che Pirlo, invece di calciare in porta, aveva trasformato in assist per Lichtsteiner. Lo svizzero ex laziale ha messo lo zampino anche nei successivi gol della sua squadra. Infatti al 7’ della ripresa, in fulminea azione di ripartenza, ha messo in mezzo all’area un cross che l’accorrente Chiellini, solo nelle praterie lasciate libere dalla difesa della Lazio, ha trasformato nel 2-0. Poi l’elvetico ha segnato lui stesso, `tagliando´ il reparto arretrato rivale dopo un assist di tacco di Vucinic. E anche il 4-0 è nato da un tiro di Lichtsteiner, respinto da Marchetti, ripreso da Pogba, respinto ancora dal portiere laziale che nulla ha potuto fare quando, sulla sua ribattuta, Pogba ha servito Tevez per un tiro a quel punto imparabile. Quando è stato sostituito lo svizzero è stato sonoramente fischiato dal suo ex pubblico e lui ha risposto esultando con il pugno alzato verso la curva juventina e urlando la propria gioia.
A tutto ciò, e ad altre azioni di una Juve già tonica e veloce (con Pirlo che però è calato troppo nel finale, perdendo qualche pallone di troppo), poco ha potuto opporre la Lazio, se non le due occasioni avute da Klose nel giro di 4 minuti dal 25’ al 29’ st: una l’ha fallata, sull’altra è stato fermato da Buffon in uscita. Insomma, i biancocelesti non hanno avuto neppure la soddisfazione della rete della bandiera e tornano a Formello con la certezza di dover lavorare ancora molto, e che c’è bisogno di rinforzi sul mercato, in attacco e difesa. Ma qui deve pensarci Lotito, il grande sconfitto di stasera.
Fonte: la stampa.