CHAMPIONS LEAGUE 2013/2014

DISCUSSIONE

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    Qui si potra discutere della nuova stagione di Champions.

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    Sorteggio Champions League 2013/2014: Milan col Barca, Juve col Real



    Urne tutto sommato favorevoli a bianconeri e rossoneri, che evitano l'insidia di Borussia Dortmund e Manchester City. Più difficile il girone del Napoli, che, partendo dalla quarta fascia, pesca Arsenal, Olympique Marsiglia e proprio i vicecampioni d'Europa del Borussia


    di Redazione Il Fatto Quotidiano | 29 agosto 2013

    Sorteggio in agrodolce per le italiane per la fase ai gironi della prossima Champions League 2013/2014. Si annuncia una grande sfida Italia-Spagna, con Juventus e Milan che sono state sorteggiate rispettivamente con il Real Madrid e il Barcellona. Se per quel che riguardava la prima fascia le due italiane hanno pescato due tra le favorite per il titolo, l’urna è stata più benevola per le altre fasce: dalla terza, in particolare, – dove si trovavano anche il Borussia Dortmund vicecampione d’Europa e il temibile Manchester City -, non sono arrivate brutte sorprese. A completare il girone della Juventus sono infatti i turchi del Galatasaray e i danesi del Copenaghen; mentre al Milan toccano anche Ajax e Celtic Glasgow.

    Diversa la situazione del Napoli, che si troverà ad affrontare il suo girone senza i favori del pronostico: dovrà vedersela infatti con Arsenal, Olympique Marsiglia e Borussia Dortmund. Partendo dalla quarta fascia, comunque, i partenopei non potevano sperare molto di meglio. E la qualificazione, seppur difficile, resta alla portata.


    Questa la composizione di tutti i gironi

    Gruppo A: Manchester United, Shakhtar Donetsk, Bayer Leverkusen, Real Sociedad.

    Gruppo B: Real Madrid, Juventus, Galatasaray, Copenaghen.

    Gruppo C: Benfica, Paris Saint Germain, Olympiacos, Anderlecht.

    Gruppo D: Bayern Monaco, Cska Mosca, Manchester City, Viktoria Plzen.

    Gruppo E: Chelsea, Schalke 04, Basilea, Steaua Bucarest.

    Gruppo F: Arsenal, O. Marsiglia, Borussia Dortmund, Napoli.

    Gruppo G: Porto, Atletico Madrid, Zenit San Pietroburgo, Austria Vienna.

    Gruppo H: Barcellona, Milan, Ajax, Celtic Glasgow.



    ilfattoquotidiano.it
     
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    Juve, pari col Copenaghen. Non basta gol Quagliarella



    La squadra di Conte fermata 1-1 al Parken Stadion. Apre Jorgensen al 14', pareggia l'attaccante ex Napoli al 54'. Inutile l'arrembaggio finale con Wiland assoluto protagonista



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    Juve, pari col Copenaghen. Non basta gol Quagliarella© LaPresse



    COPENAGHEN (DANIMARCA) - Sembra un incubo. Una maledizione. Al limite, Scherzi a parte. Nel secondo tempo la Juventus stazione per tutti i quarantacinque minuti nell'area del Copenaghen, scaglia in direzione della porta danese una ventina di tiri, ma riesce a fare un solo gol. Incredibile, per certi versi, ma vero. E qualcosa non torna se serve un'immane fatica per pareggiare con il Copenaghen. Per carità, si fa fatica a contare le concrete occasioni da gol create dalla Juventus, che testimoniano la reattività della squadra di Conte e se Johan Wiland, il portiere svedese del Copenaghen, non avesse deciso di ritagliarsi un posto nella storia del calcio danese, sarebbe probabilmente finita con una goleada. Ma Conte farebbe bene a non sottovalutare certi disagi tattici e certe disfunzioni negli automatismi che hanno reso i bianconeri una perfetta macchina da guerra nelle ultime due stagioni.

    A tratti, nel primo tempo, sembra quasi che manchi l'affamata furia agonistica, indispensabile per i successi bianconeri. E insieme a questa latita anche la precisione nell'impostare l'azione. Il tutto porta a una maggiore vulnerabilità sulle ripartenze avversarie (era successo anche a San Siro) e all'ingarbugliamento di quelle che, normalmente, sono pulite linee verticali. Il vantaggio del Copenaghen è forse una punzione eccessiva per questa situazione, ma - tant'è - anche il pasticcio difensivo da cui nasce dovrebbe essere spunto di riflessione per l'allenatore juventino.

    Uno spiovente in area bianconera da una punizione battuta da destra genera confusione nella difesa, con Ogbonna che, di fatto, serve la palla a Nicolai Jorgensen che si trova a un metro dalla porta e fulmina Buffon. Reazione immediata della Juventus con un tiro da fuori di Tevez, respinto corto da Wiland, ma Quagliarella non riesce a sfruttare l'occasione e resiste al fallo del portiere che poteva anche portare a un penalty. Ma la rabbia bianconera si scatena dal minuto 20 a quello 22: due miracoli del portiere danese salvano il Copenaghen dal gol, il primo su Chiellini che in tuffo di testa, a pochi metri dalla porta, sembra aver agguantato il pareggio prima che un clamoroso colpo di reni di Wiland non tolga la palla dalla sua porta, mandandola in corner. Da quel calcio d'angolo, cinquanta secondi dopo, è POgba che tira a botta sicura da un metro e Wiland riesce a deviarla in qualche modo. Nel frattempo i contropiedi del Copenaghen risultano sempre pericolosi.

    Dal primo tempo scaturisce una riflessione sul turnover bianconero. L'inserimento di Ogbonna al centro della difesa, con lo spostamento di Bonucci nella posizione di destra (per far rifiatare Barzagli), è una scelta che complica il gioco bianconero che, spesso, scocca proprio dai piedi di Bonucci. Nel nuovo schieramento, in teoria, toccherebbe a Ogbonna, ma Bonucci continua a calamitare la palla in fase di impostazione che, però, avviene da lembo di campo più defilato e questo la rende meno incisiva. Peluso a sinistra presidia la zona in fase difensiva non sempre in modo impeccabile, ma senza errori: il problema è la quando la Juventus deve attaccare e lui troppe volte scompare dall'azione che, non a caso, si sviluppa spessissimo a destra, risultando un po' prevedibile. Da quella parte Lichtsteiner proverà una decina di volta di metterla in mezzo, ma Bengtsson finisce quasi sempre per murare i suoi tentativi.

    Nella ripresa la Juventus ritrova lo spirito impetuoso che gli è caratteristico. E inizia l'assurdo assedio alla porta di Wiland. Nella ripresa i bianconeri tirano 18 volte e solo in occasione del tiro al volo di Quagliarella che si avventa sul cross basso di Peluso e segna una rete spettacolare. In seguito prenderà anche la traversa con un colpo di testa, una delle innumerevoli occasioni che la Juventus spreca nell'area danese, dove - in pratica - si gioca per intero il secondo tempo della partita. Sfortuna, sì, ma anche mancanza di precisione e di cattiveria quando si tratta di concludere l'azione. Altro argomento da approfondire. Nessun allarme, anche l'anno scorso in Danimarca era finita così, ma c'è molto da riflettere.


    tuttosport


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    Il Real Madrid fa paura: 6-1 al Galatasaray!



    La squadra di Ancelotti asfalta i turchi grazie ad una tripletta di Cristiano Ronaldo. Bene anche Bayern Monaco, Manchester City, United e Psg



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    Il Real Madrid fa paura: 6-1 al Galatasaray!© REUTERS/OSMAN ORSAL



    ROMA - Gol ed emozioni hanno accompagnato la prima serata di Champions League. Nessuna sorpresa con le big in grande spolvero. Su tutte il Real Madrid che asfalta con un impressionante poker il Galatasaray grazie ad un Cristiano Ronaldo in grande spolvero.

    Bayern Monaco - Cska Mosca 3-0


    Reti e spettacolo all'Allianz Arena. I campioni d'Europa in carica ripartono nel modo migliore in Champions League. La squadra di Guardiola si diverte e domina dall'inizio alla fine la sfida contro il Cska di un inconcludente Honda, obiettivo di mercato del Milan per gennaio. I tedeschi ci mettono solo quattro minuti a sbloccare il risultato grazie ad una punizione gioiello di Alaba. Raddoppio in chiusura di tempo di Mandzukic di testa. Nella ripresa chiude la pratica Robben, partito sul filo del fuorigioco.

    Benfica - Anderlecht 2-0


    Vittoria di personalità per il Benfica che supera d'autorità l'Anderlecht grazie alle reti al 4' di Duricic e il raddoppio di Luisao alla mezz'ora con una perfetta girata nell'area piccola.

    Galatasaray-Real Madrid 1-6


    Impressionante vittoria esterna per il Real Madrid di Ancelotti che rifila sei gol al Galatasaray e spaventa la Juventus, compagna di girone. Le merengues lasciano inizialmente 'mister 100 milioni' Bale in panchina e scendono in campo con Casillas di nuovo titolare in porta. La partita del numero uno del Real dura però solo 15 minuti a causa di un infortunio al costato dopo uno scontro con il compagno Sergio Ramos. Il festival del gol lo apre Isco al 32' che infila Muslera al termine di una grande azione personale. Nella ripresa il Real dilaga. Prima raddoppia Benzema, poi Cristiano Ronaldo si prende la scena con una tripletta da applausi per festeggiare al meglio il rinnovo contrattuale. Per il portoghese lo score in Europa è impressionante: 53 gol in 93 presenze. A chiudere il set è ancora Benzema, servito dal solito CR7. Inutile per i turchi il gol di Bulut in chiusura.

    Manchester United-Leverkusen 4-2


    La premiata ditta Rooney-Van Persie basta e avanza allo United di Moyes per superare il Bayern Leverkusen. Il numero dieci dei Red Devils realizza una doppietta e raggiunge quota 200 gol con la maglia del Manchester. I tedeschi, in partita per un'ora, pagano a caro prezzo vistose disattenzioni difensive.

    Olympiakos-Psg 1-4


    Il Paris Saint Germain comincia alla grande la sua stagione in Champions. In Grecia gli uomini di Blanc rifilano un poker all'Olympiakos grazie alla doppietta di Thiago Motta (due gol di testa praticamente identici per il centrocampista ex Inter) e ai sigilli di Cavani e dell'ex Roma Marquinhos. Da segnalare un rigore sbagliato da Ibrahimovic nei minuti finali del match.

    Viktoria Plzen-Manchester City 0-3


    Tre gol nella ripresa per festeggiare alla grande la prima partita di Champions. Le marcature del City di Pellegrini arrivano fra il 48' e il 57' e portano la firma di Dzeko, Yaya Toure e Aguero. Gli inglesi hanno dominato in lungo e in largo la partita sciupando parecchie occasioni da gol per arrotondare ancora di più lo score finale.

    Real sociedad - Shakhtar Donetsk 0-2


    Due gol di Alex Texeira bastano e avanzano allo Shakhtar per regolare gli spagnoli della Real Sociedad.


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    Champions League: Milan, vittoria sofferta. Napoli, spettacolo Insigne



    I partenopei superano il Borussia 2-1 con una prova di bel gioco e di personalità da grande squadra, decisivi Higuain ed Insigne. Il Milan, nonostante fosse snaturato a causa delle numerose assenze, con pragmatismo riesce ad avere la meglio sul Celtic imponendosi per 2-0 con reti di Zapata e Muntari



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    Champions League: Milan, vittoria sofferta. Napoli, spettacolo Insigne© Foto Liverani



    ROMA - Il Napoli supera il Borussia Dortmund 2-1 con una prova di bel gioco e con la personalità di una grande squadra. Decisivi Higuain ed Insigne: l'argentino è una sicurezza, lo "scugnizzo" sta diventando un campione, lo dimostra con giocate spettacolari ed un calcio di punizione da incorniciare. Il Milan, nonostante fosse snaturato a causa delle numerose assenze, con pragmatismo riesce ad avere la meglio sul Celtic imponendosi per 2-0 con reti di Zapata e Muntari in una serata non entusiasmante per il gioco espresso.

    QUI SAN SIRO - Il Milan, orfano di Kakà che si è infortunato al suo rientro con i rossoneri, ospita il Celtic a San Siro. L' atmosfera della Champions, si sa, fa bene al Diavolo e i rossoneri partono con le idee chiare. Al 4' ci prova Mexes dalla distanza ma il difensore non trova la porta, un minuto dopo è Balotelli a cercare il gol senza avere fortuna. I padroni di casa continuano a spingere cercando la rete prima con Nocerino e poi con una conclusione di Zaccardo. Paradossalmente però, è il Celtic a tenere maggiormente il possesso della palla ma sono i rossoneri, comunque, ad avere le occasioni migliori in contropiede. Al 17' opportunità per il Celtic: Stark fischia una punizione di seconda in area per i biancoverdi ma il tiro degli scozzesi si infrange sulla barriera. A fine primo tempo Balotelli si fa di nuovo pericoloso ma il portiere avversario è attento e neutralizza il suo tentativo. Inutile, poco dopo, la conclusione da fuori area di Muntari che non trova la porta scozzese. Nel secondo tempo lo spartito tattico sembra lo stesso del primo. Al 79' brivido per i rossoneri: Stokes colpisce la traversa su calcio di punizione. All' 82', però, il Milan passa in vantaggio grazie ad un tiro da fuori area di Zapata che trova il gol con un po' di fortuna. All'86' Balotelli calcia una gran punizione che il portiere avversario non trattiene, il più veloce ad avventarsi sul pallone è Muntari che fissa il risultato sul due a zero a favore dei rossoneri. Adesso il Milan può gestire il risultato senza affanni, dopo aver sofferto più del previsto il gioco degli avversari e soprattutto le numerose assenze tra le proprie fila.

    QUI SAN PAOLO - San Paolo delle grandi occasioni per il debutto stagionale del Napoli in Champions League. I partenopei non sembrano intimiditi e cercano di fare la partita senza lasciare l'iniziativa al Borussia. Particolarmente ispirato Insigne che arretra a centrocampo per prendere palla e inventa giocate intelligenti a beneficio dei compagni. Al 16 Higuain se ne va in mezzo a due difensori ma è attenta la difesa del Borussia a recuperare in tempo. Il Napoli gioca bene a tutto campo e sembra avere il controllo della partita. Al 22' il Borussia si fa vedere dalle parti dell'area partenopea ma Reina si fa trovare pronto sulla conclusione di Sain. Al 25' grande occasione per Lewandowsky che si presenta solo davanti a Reina ma si fa ipnotizzare dal portiere spagnolo. Il Napoli reagisce subito e passa in vantaggio al 28': cross da sinistra di Zuniga e incornata vincente di Higuain che batte il portiere avversario di testa. Al 34' i tedeschi sono pericolosi con Reus che di sinistro colpisce male il pallone e mette a lato da buona posizione. Al 45' ripartenza micidiale del Napoli: Higuain si invola verso la porta di Weidenfeller che è costretto a prendere la palla di mano fuori dalla sua area di rigore e viene così espulso, azzurri in superiorità numerica. I partenopei partono forte nel secondo tempo, non lasciano respiro al Borussia e sono decisi a sfruttare la superiorità numerica. Occasione clamorosa al 61', Insigne se ne va sulla fascia sinistra e mette in mezzo un pallone d'oro che Hamsik non riesce a tramutare in gol. Ancora Insigne, migliore in campo fin qui, al 66' inventa un calcio di punizione esemplare che non lascia scampo al portiere dei tedeschi: è due a zero per il Napoli con tanto di ciliegina sulla torta. Quando la partita sta per volgere al termine, Zuniga è protagonista di uno sfortunato autogol che non compromette la grande prestazione degli azzurri.

    Angelo Ramacciato

    tuttosport

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    Chelsea ko col Basilea. Messi trascina il Barça


    L'Arsenal vince 2-1 a Marsiglia, lo Schalke 04 batte la Steaua Bucarest 3-0. L'Atletico Madrid supera 3-1 lo Zenit di Luciano Spalletti



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    Chelsea ko col Basilea. Messi trascina il Barça© REUTERS/DYLAN MARTINEZ



    BARCELLONA - Nel girone del Milan, il Barcellona ha battuto l'Ajax 4-0. Su tutti Messi, autore di una splendida tripletta. La quarta rete è firmata da Piquè. Nel gruppo del Napoli, invece, l'Arsenal vince 2-1 a Marsiglia. Di Walcott, Ramsey e Ayew i gol della sfida del Velodrome. La grande sorpresa della serata arriva dal gruppo E. A Londra, il Chelsea di Mourinho cade 2-1 contro il Basilea. Dopo la rete nel finale di primo tempo di Oscar, arriva la sorprendente rimonta svizzera con Salah e Streller. Nell'altra gara del girone lo Schalke 04 batte la Steaua Bucarest 3-0. In gol l'ex milanista Boateng, Uchida e Draxler. Nel gruppo G, infine, l'Atletico Madrid supera 3-1 lo Zenit di Luciano Spalletti. Reti di Miranda, Hulk, Turan e Leo Baptistao. Vittoria anche per il Porto, che batte l'Austria Vienna 1-0 con un gol di Lucho Gonzalez.

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