Casa Goh Asuka

Periferia Est di Konoha

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    Come immaginavo tra me e lo shinobi della Nebbia si instaurò quindi un ricco e prolungato dialogo. Dopo una mia parziale spiegazione sulla situazione della Foglia, o almeno quello che ero riuscito a carpire io, questi accettò il mio patto: Va bene tanto i nostri villaggi sono alleati! E non mi dispiacerebbe avere qualche fidata conoscenza qua a Konoha. Fu la risposta alla mia proposta. Felice di ciò procedetti quindi nell'illustrare come le cose nell'ultimo periodo nel villaggio della Foglia, ora rinominato Impero del Fuoco, erano parecchio cambiate. Tutti gli altri paesi ninja non ci vedevano di buon occhio, forse in fondo in fondo neanche Kiri, il neo Imperatore aveva smanie di potere e conquista sempre maggiori e per arrivare al suo scopo non si era creato molti problemi ad aggiungere mukenin e mercenari alle forze del villaggio. Non mi piaceva molto parlare di ciò ma oramai ero in ballo e dovevo parlare, oltretutto non parlare di quello che stava succedendo non è che lo cambiava. A quel punto, non penso ci fosse bisogno di un commento da parte del mio ospite, porsi quindi io la mia domanda. L'avevo sentito parlare di prigionia, non che fosse un problema per me, ma a questo punto volevo capirci di più. Be dovrò imparare a controllare meglio i pensieri che poi mi escono senza motivo... Come forse avrai intuito, non sono stato un santo... E si sono stato ospite forzato delle prigioni di Kiri. Fu questo il primo commento alla mia domanda. Inizialmente si "maledì" per essere stato incauto e non essere riuscito a frenare la lingua poi confermò quello che oramai era abbastanza chiaro: in passato aveva commesso degli errori ed era finito in prigione, nel Paese dell'Acqua. La notizia non mi sconvolse, rimasi tranquillo nell'ascoltarla. Sembrava quasi che già lo sapessi o la semplicità e sincerità con il quale Seishin ne parlava non mi perturbò per nulla. Subito dopo quindi, il gigante continuò il suo racconto, aggiungendo vari dettagli: Vedi, quando tu probabilmente eri poco più di un lattante, senza offesa, ho fatto delle scelte che all'epoca reputavo giuste, e seguii quello che era il mio migliore amico fuori dal villaggio, divenendo così un traditore, dopo anni venimmo catturati e reclusi! Gli anni in prigione in realtà sono cinque, ma per me e come fossero nove, perché ho vissuto una vita non mia negli ultimi nove anni! Tornando alla scarcerazione, in prigione giravano voci su Konoha, o meglio sull'Impero e su quello che stava succedendo, molti aspettavano una forza mukenin che liberasse i prigionieri, ma non è mai successo! Per me e stato diverso un amministratore si è presentato alla porta della mia cella offrendomi la reintegrazione completa, però con degradazione. Sono entrato da lì come ragazzo e uscito come uomo libero! Il ninja di Kiri fece tutto il racconto senza guardami in faccia. Fissava il tavolo di fronte a se mentre pronunciava quelle parole. Alla fine del discorso infine poggiò la schiena al divano dicendo ancora: Magari sarò più pazzo e freddo di quello che ero, d'altronde cose la normalità! Comunque grazie mi sento un po’ più leggero dopo averne parlato. Sai dalle mie parti vengo trattato con un po’ di diffidenza dai vicini! Ma venendo qui ho visto molte facce... Simili a quelle dei miei vicini degli ultimi cinque anni! Furono le parole di Seishin che poi prese un altro bicchiere d'acqua e lo bevve tutto d'un sorso. Sorrisi alle sue ultime parole che sdrammatizzavano un po' tutto quello che aveva detto prima. Mmmm, capisco, dai tutti facciamo degli errori no? Beh comunque sono contento che tu abbia deciso di parlarne con me, segno che, anche se mi conosci da nulla, si sta instaurando un rapporto speciale e questo mi fa molto piacere. Oltretutto la tua storia è interessante. Furono le mie parole di commento per quanto ascoltato dal ninja della Nebbia. Poi a quel punto, come concordato fu lui a porgere la sua domanda, dritta al punto: Bene ora tocca a me fare la domanda... Be partiamo da una domanda che ho fatto anche ad un mio compaesano! E un po piccante come domanda e non so se tu ci abbia partecipato, ma vorrei capire di più su quello che è successo nello scontro con Suna. Annuii alla primissima frase del Kiriano ed ascoltai con attenzione cosa voleva sapere. Come ci si poteva aspettare il discorso era ancora sul tema della guerra. Diceva di averne già parlato con qualche altro shinobi di Kiri ma voleva appunto sapere anche da me se ne avevo preso parte e cosa era successo. Bevvi un bicchiere d'acqua per poi dire: Eh già la guerra di Suna. Tranquillo non è una domanda "piccante". E' più che altro un brutto momento, ma anche un momento di crescita dopo tutto. E non vuol dire che non parlarne la faccia cessare d'esistere. Pronunciate quelle parole feci una breve pausa, mentre i ricordi di quei momenti affollavano la mia mente. Infine presi a raccontare sul serio: Come hai potuto immaginare sì... Io c'ero... Ero soltanto genin da quasi un anno e, dato che non v'era scelta, venni coinvolto all'interno del conflitto. Venni imbarcato proprio in navi di Kiri, sempre avvolte da una fitta nebbia, e sbarcammo, poco prima della costa, con direzione Sunagakure. L'avvicinamento già al villaggio della Sabbia non fu una passeggiata: diversi manipolatori di sabbia ci lanciarono contro jutsu di grande portata e me la rischiai non poco. Era un inferno, esplosioni, feriti e morti ovunque... Feci un'altra pausa. Ormai avevo raccontato lo scenario iniziale, ora toccava al suo cambiamento ed epilogo. Una volta di fronte alle mura, dopo un momento di equilibrio, alla fine riuscimmo a fare breccia tra le grandi mura del Villaggio della Sabbia... Alcuni shinobi, non so ancora bene come, si trasformarono in strani esseri. Volpi, o qualcosa di simile, con sei code. "Esseri" dalla forza straordinaria che riuscirono così a spezzare la difesa Suniana. A quel punto mi interruppi pure perché sentii dei rumori provenienti dalla cucina, ormai il pranzo doveva essere quasi pronto, al che finii di parlare rapidamente: Una volta dentro lo scontro fu cruento. Mentre fuori in mezzo alla calca non dovevo far altro che sopravvivere, una volta entrati dovetti combattere per farlo. Fino alla morte del Kazekage. Là tutto finì, con l'alleanza "nemica" che si ritirò. Mi alzai dal tavolo, per dire infine: A questo punto ecco la mia domanda: vorrei sapere un po' meglio perché questo tuo amico è fuggito e come mai hai deciso di seguirlo. L'amicizia è un valore importante per me e vorrei capirci meglio... Ah... Io intanto vado a prendere il pranzo. Parla pure, ti sento. Pronunciate quelle parole mi recai quindi in cucina per spegnere i fornelli e mettere nei piatti.

    Stato fisico: Ottimale
    Stato Psicologico: Leggermente inquieto parlando della guerra
    Chakra: 115
    Note:
    Piccole note per me per il continuo della giocata:
    Una salsa al pomodoro lasciata alquanto liquida nei quali trovai della carne probabilmente di manzo e delle lenticchie accompagnata da qualche altra verdura. Dopo qualche minuto che mangiavo mi venne passato un tozzo di pane da accompagnare al pasto. Pane anch'esso particolare, speziato e fatto con una strana farina, molto appropriato a quel tipo di pietanza.
    dove avevo già pronti gli ingredienti per preparare uno dei piatti mangiati nel deserto con Ahmed e i predoni Tusken. Misi due pentole nel fuoco: una con la salsa di pomodoro, preparata il giorno prima, e la carne di manzo e l'altra a lessare lenticchie e verdure.

    Equipaggiamento:
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    ArmiAccessori
    Kunai x10Radiolina
    Shuriken a stella x20Specchietto
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    Edited by Werner von Wallenrod - 11/11/2015, 01:58
     
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    il ragazzo prima di rispondere si prese del tempo per bere ma poi cominciò a parlare.
    Eh già la guerra di Suna. Tranquillo non è una domanda "piccante". E' più che altro un brutto momento, ma anche un momento di crescita dopo tutto. E non vuol dire che non parlarne la faccia cessare d'esistere. Come hai potuto immaginare sì... Io c'ero... Ero soltanto genin da quasi un anno e, dato che non v'era scelta, venni coinvolto all'interno del conflitto. Venni imbarcato proprio in navi di Kiri, sempre avvolte da una fitta nebbia, e sbarcammo, poco prima della costa, con direzione Sunagakure. L'avvicinamento già al villaggio della Sabbia non fu una passeggiata: diversi manipolatori di sabbia ci lanciarono contro jutsu di grande portata e me la rischiai non poco. Era un inferno, esplosioni, feriti e morti ovunque… Una volta di fronte alle mura, dopo un momento di equilibrio, alla fine riuscimmo a fare breccia tra le grandi mura del Villaggio della Sabbia... Alcuni shinobi, non so ancora bene come, si trasformarono in strani esseri. Volpi, o qualcosa di simile, con sei code. "Esseri" dalla forza straordinaria che riuscirono così a spezzare la difesa Suniana. Una volta dentro lo scontro fu cruento. Mentre fuori in mezzo alla calca non dovevo far altro che sopravvivere, una volta entrati dovetti combattere per farlo. Fino alla morte del Kazekage. Là tutto finì, con l'alleanza "nemica" che si ritirò.
    le notizie che mi aveva fornito Goh erano molto interessanti quegli esseri di cui aveva parlato, che il mio compaesano non aveva accennato. Stavo iniziando a ragionare su quegli strani esseri, che erano sul fronte konoha kiri, quindi da considerarsi alleati o comandati dalle nostre forze, quando boh sparò la prossima domanda che mi lascio un po sorpreso.
    A questo punto ecco la mia domanda: vorrei sapere un po' meglio perché questo tuo amico è fuggito e come mai hai deciso di seguirlo. L'amicizia è un valore importante per me e vorrei capirci meglio... Ah... Io intanto vado a prendere il pranzo. Parla pure, ti sento.
    mi alzai seguendolo verso la cucina per vederlo armeggiare ai fornelli, e una volta sulla soglia cominciai a parlare.
    Sinceramente mi sarei aspettato altre domande, ma i patti sono patti… e lui ormai non ce più…. era voluto andarsene per via di suo padre, o meglio di un segreto lasciato nelle sue mani, un rotolo e una lettera che lo invitava a svelarne i segreti. le ricerche fatte al villaggio lo conducevano tutte in una direzione.. paese dei demoni a est del paese dell’acqua. quindi non potendoci andare da regolare, decise di tradire.. e io, be fui mandato a fermare la sua fuga. lui aspettandosi una reazione del genere da parte del villaggio mi attese a Suimon. ebbi modo di sapere direttamente da lui le motivazioni, oltre al fatto che aveva scoperto che suo padre era ancora vivo nel paese originario degli Yuki, a nord. essendo il mio unico amico, decisi di non volerlo perdere e cosi abbandonai anche io il villaggio. Sarò stato un sempliciotto o uno stupido, ma credevo fortemente nella nostra amicizia, e pure lui, tante che negli anni successivi svelammo parte del segreto, sempre con qualcuno che ci dava la caccia. raggiungemmo anche suo padre che purtroppo fu ucciso per permetterci la fuga. un anno la morte di suo padre ci catturarono a Mitsu alcuni shinobi inseguitori, ci presero letteralmente nel sonno.
    Presi fiato e mentre stavo appoggiato alla soglia pensai a cosa chiedergli. non trovando domande ne lanciai una a caso che gli riguardava, forse osando troppo.
    Te hai mai pensato di tradire il villaggio, sopratutto vista la nuova situazione mondiale?

    stato mentale: ottimo
    stato fisico: ottimo
    chakra: 80

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    rotolo minore: Nunchaku
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    Dopo aver terminato il lungo discorso sulla guerra di Suna porgetti la mia domanda allo shinobi di Kiri mentre mi dirigevo verso la cucina per andare a mettere nei piatti. Ormai doveva essere pronto quindi non potevo far altrimenti. Il gigante mi seguì verso la cucina, fermandosi sulla soglia per rispondere alla domanda che avevo appena posto: Sinceramente mi sarei aspettato altre domande, ma i patti sono patti… e lui ormai non ce più…. era voluto andarsene per via di suo padre, o meglio di un segreto lasciato nelle sue mani, un rotolo e una lettera che lo invitava a svelarne i segreti. le ricerche fatte al villaggio lo conducevano tutte in una direzione.. paese dei demoni a est del paese dell’acqua. quindi non potendoci andare da regolare, decise di tradire.. e io, be fui mandato a fermare la sua fuga. lui aspettandosi una reazione del genere da parte del villaggio mi attese a Suimon. ebbi modo di sapere direttamente da lui le motivazioni, oltre al fatto che aveva scoperto che suo padre era ancora vivo nel paese originario degli Yuki, a nord. essendo il mio unico amico, decisi di non volerlo perdere e cosi abbandonai anche io il villaggio. Sarò stato un sempliciotto o uno stupido, ma credevo fortemente nella nostra amicizia, e pure lui, tante che negli anni successivi svelammo parte del segreto, sempre con qualcuno che ci dava la caccia. raggiungemmo anche suo padre che purtroppo fu ucciso per permetterci la fuga. un anno la morte di suo padre ci catturarono a Mitsu alcuni shinobi inseguitori, ci presero letteralmente nel sonno. Fu il discorso del gigante. Il suo amico si era trovato "costretto" a tradire per far luce su di un mistero lasciatogli dal padre. Tutto questo lo aveva portato all'isola dei demoni che il villaggio non gli permetteva di andare a visitare. Andando di sua spontanea volontà verso quei luoghi era stato etichettato come traditore e Seishin si era ritrovato, inviato dal villaggio, ad impedirne la fuga. Una volta incontratosi il gigante era venuto a sapere dei motivi del tradimento e di altre notizie sorprendenti che lo spinsero a sua volta ad abbandonare quel villaggio che non aveva voluto dargli ascolto. Alla fine tutta la questione non finì per nulla bene: i due ritrovarono il padre dello Yuki che morì per coprire la loro fuga e poi vennero catturati e portati nelle prigioni di Kirigakure. Mentre ascoltavo il racconto del kiriano continuavo ad armeggiare con i fornelli. Ormai era tutto pronto e non c'era da far altro che impiattare il tutto. Spensi i fornelli sotto le due pentole ed andai a riversare il contenuto di entrambe in una grossa scodella così da mescolare per bene la salsa con la carne e la verdura. Presi a quel punto dalla credenza il pane speziato già preparato la sera precedente e piatti e posate necessarie ad entrambi. Fu in quel momento che poi lo shinobi di Kiri partì con quella che sarebbe stata la sua prossima domanda. Te hai mai pensato di tradire il villaggio, sopratutto vista la nuova situazione mondiale? Fu la semplice domanda posta dal gigante che stava ancora poggiato sulla porta della cucina. Domanda fatta con semplicità e calma. Mi voltai verso di lui guardandolo per un attimo con uno sguardo dubbioso per poi dire: Beh, qua è caldo. Andiamone a parlare di là mentre mangiamo, è meglio. Quella domanda mi aveva un po' colpito. Soprattutto, come mi aveva evidenziato lui, da come tirava l'aria ultimamente. Di base non avevo mai pensato una cosa del genere anche se dovevo ammettere come si erano messe le cose al villaggio non mi entusiasmava. Raccolsi quindi il tutto per portarmi di nuovo in salone, sperando che l'uomo si spostasse dalla porta per permettermi l'accesso al salone. Giunto in salotto feci quindi le porzioni, con parte del cibo che rimase ancora nella scodella, porgendo un piatto al mio ospite. Tu comincia pure... Io prima devo rispondere. Non avevo intenzione di sottrarmi alla domanda come ti avevo detto... Ebbene: veramente non ho mai pensato di tradire il villaggio. Certo quello che sta succedendo in questo periodo non mi piace molto. Sono venuto qua al villaggio per altri scopi, non davvero quello di fare il conquistatore... E, sinceramente, spero che le cose possano cambiare o che, fino a che non cambiano, non mi trovi costretto a dover fare qualcosa che vada troppo contro i miei ideali. Poi che ne so... Magari sarò in grado anche io di cambiare il villaggio un domani. Dissi all'uomo di Kiri quasi sognando sulle ultime parole dette. In quegli istanti mi dimenticai di fare un'altra domanda, pensai più che altro a cominciare a mangiare ciò che avevo davanti. Presi un pezzo di pane, spezzando la pagnotta che avevo di fronte tra me e il ninja di Kiri, con il quale cominciai ad accompagnare la carne col sugo.

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    Il ragazzo sempre preso alla sprovvista dalla mia domanda e da li compresi che non ci aveva mia riflettuto sulla possibilità di tradire.
    Beh, qua è caldo. Andiamone a parlare di là mentre mangiamo, è meglio.
    Dopo quella breve affermazione ci spostammo al tavolo dove ci sistemammo uno di fronte all’altro mentre Goh preparava le porzioni.
    Tu comincia pure... Io prima devo rispondere.
    Non me lo feci dire due volte e cominciai a mangiare il piatto che mi era stato offerto. Intanto che lo ascoltavo parlare.
    Non avevo intenzione di sottrarmi alla domanda come ti avevo detto... Ebbene: veramente non ho mai pensato di tradire il villaggio. Certo quello che sta succedendo in questo periodo non mi piace molto. Sono venuto qua al villaggio per altri scopi, non davvero quello di fare il conquistatore... E, sinceramente, spero che le cose possano cambiare o che, fino a che non cambiano, non mi trovi costretto a dover fare qualcosa che vada troppo contro i miei ideali. Poi che ne so... Magari sarò in grado anche io di cambiare il villaggio un domani.
    Quando finì di parlare inghiottii il boccone, per parlare a mia volta.
    Comprendo bene quello che vuoi dire, sono stato un traditore non perché volevo male al mio villaggio, o non andavo d’accordo con gli ideali Kiriani, e non spero di cambiare il villaggio in cui mi sono ritrovato, anche se molte cose sono cambiate, ne voglio impormi sugli altri. Sono disposto a fare quello chi mi viene detto, però solo che non si creino problemi insormontabili, e questa situazione mondiale mi sta facendo pensare molto, ho come la sensazione che questo casino sia solo la punta di un problema più grande.
    Mangiai un atro pezzetto del pasto prima di bere un bel bicchiere d’acqua.
    Spero solo di sbagliarmi, perché se non così potremmo vedere il nostro mondo autodistruggersi e trovarci uno contro l’altro senza poter far niente.. una sola cosa possiamo fare … rafforzarci e migliorarci, solo per non perire.
    Finii la pietanza che avevo nel piatto per poi poggiare le posate sul piatto.
    Veramente buono!! Non sei male come cuoco!!! Sei anche cosi bravo come shinobi? Che ne dici di continuare il nostro discorso magari in arena…. rimanendo sul punto rafforzarci e migliorarci…. d’altronde non mi sono dimenticato che ho interrotto il tuo allenamento, anche se sono avanti con l’età!

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    Ci eravamo spostati in salotto e la pietanza era stata servita. Dopo aver inizialmente evaso la domanda alla fine iniziai a parlare mentre il gigante cominciò a mangiare come gli avevo chiesto. Parlai di come non avevo mai pensato di tradire il villaggio anche se non ero venuto al villaggio per fare il conquistadores. Non sapevo ancora tutto di lui, non sapevo se era proprio natio di Kiri o, se come me, aveva avuto un'infanzia al di fuori di un villaggio ninja. Ero andato a Konoha per diventare sempre più forte e proteggere i miei amici, non per fare guerre crudeli e senza senso. Speravo vivamente che le cose un giorno potessero cambiare e che questa storia dell' "Impero" potesse presto diventare "una storia da raccontare un domani ai nipotini", come usavano sempre dire gli adulti. Oltretutto, se mi fosse stato possibile, avrei preso ben volentieri parte a questo cambiamento per il bene mio e del villaggio stesso. Terminate le mie parole cominciai ache io a mangiare con gusto la pietanza assaggiata nel deserto insieme a un pezzo di pane preparato il giorno prima. Seishin, dopo un poco, inghiottì un boccone per poi prendere la parola: Comprendo bene quello che vuoi dire, sono stato un traditore non perché volevo male al mio villaggio, o non andavo d’accordo con gli ideali Kiriani, e non spero di cambiare il villaggio in cui mi sono ritrovato, anche se molte cose sono cambiate, ne voglio impormi sugli altri. Sono disposto a fare quello chi mi viene detto, però solo che non si creino problemi insormontabili, e questa situazione mondiale mi sta facendo pensare molto, ho come la sensazione che questo casino sia solo la punta di un problema più grande. Furono le parole del gigante che mi fecero pensare. In effetti temevo anche io che tutto questo casino creatosi potesse sfociare in qualcosa di ben peggiore se le smanie di conquista dell'Imperatore non fossero state fermate. Sapevo però al momento di non poter fare nulla, perciò l'unica cosa era proseguire la mia vita, sopravvivendo, fino a quando non avrei ottenuto il potere per contare qualcosa. Non appena il kiriano finì di parlare prese un altro pezzo di carne per poi bere un bicchiere d'acqua. Annuii alle sue parole e, mandato giù il boccone, dissi: Direi che la pensiamo allo stesso modo. Ho ascoltato il motivo del tuo tradimento e lo comprendo. Oltretutto sì... Se le cose non cambiano "alla svelta", penso che davvero ci saranno chissà quali altri problemi. Terminato il suo bicchiere d'acqua, mentre io continuavo a mangiare, Seishin proseguì: Spero solo di sbagliarmi, perché se non così potremmo vedere il nostro mondo autodistruggersi e trovarci uno contro l’altro senza poter far niente.. una sola cosa possiamo fare … rafforzarci e migliorarci, solo per non perire. Come avevo detto a metà poco prima a parole, il ninja di Kiri aveva completato alla perfezione il mio ragionamento. Rafforzarci e migliorarci, cercando di sopravvivere, non potevamo far altro che questo. Anuii nuovamente, vedendo come il gigante avesse avuto la mia identica idea e rispondendo: Ho pensato la stessa identica cosa un attimo fa: non possiamo far altro che allenarci e tirare avanti. E' proprio vero. Continuammo a mangiare e, dopo qualche minuto, fu Seishin a terminare per primo mentre io mangiavo l'ultimo pezzo di carne. Il kiriano prese di nuovo la parola per complimentarsi con me del cibo e rinnovare il suo invito: Veramente buono!! Non sei male come cuoco!!! Sei anche cosi bravo come shinobi? Che ne dici di continuare il nostro discorso magari in arena…. rimanendo sul punto rafforzarci e migliorarci…. d’altronde non mi sono dimenticato che ho interrotto il tuo allenamento, anche se sono avanti con l’età! Furono le parole piacevoli dello shinobi della Nebbia alle quali risposi pronto subito dopo aver ingoiato l'ultimo boccone: Grazie mille del complimento. Beh, oltre a rischiar la pelle queste missioni servono a qualcos'altro allora. Dissi scherzandoci sopra per poi proseguire: Comunque sì, andiamo a "rafforzarci". Sarai "grande" ma, anche se sei stato fermo, non ti vedo per nulla fuori forma. Vado a prendere l'equipaggiamento ed andiamo. Furono le mie parole che vennero subito seguite dall'azione: mi alzai dal tavolo lasciando tutto là, avrei sistemato più tardi, e mi recai in camera. In un paio di minuti finii di vestirmi e raccolsi tutto il mio equipaggiamento legando bene la cintura alla vita con la borsa e il fodero con il ninjato. Tornato in salone ero pronto ad andare e dissi: Bene sono pronto. Andiamo? Feci cenno verso la porta di casa pronto a muovermi in direzione del luogo della sfida.

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    Carta bomba x5Pillole del Soldato x3
    Palla di Luce x2Kit Grimaldelli
    Gilet
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    B4-71 x2Binocolo


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    VoltoOcchialoniAppoggiati sulla fronte
    Collo/voltoCoprinasoTirato giù
    Braccio sxCoprifronteIndossato
    Petto/addomeProtezione di CuoioIndossato - buono stato
    BracciaParabraccia AltiIndossati - buono stato
    Avambracci e maniAvambraccio e Guanti RinforzatiIndossati - buono stato
    StinchiParastinchiIndossati - buono stato
    Dietro la vitaFodero - NinjatoInfoderato
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    Edited by Werner von Wallenrod - 9/12/2015, 10:31
     
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    Nuove conoscenze, capitolo 1



    Allenamento per sciogliersi
    da Arena Seishin
    Avevo da poche ore conosciuto Seishin ma tra noi si era subito instaurata una simpatia a pelle. Dopo che il gigante di Kiri aveva interrotto i miei allenamenti avevo passato quindi una buona parte della giornata a chiacchierare amabilmente con lui fino a giungere all'ora di pranzo. Fu quindi per me un piacere averlo mio ospite a tavola ma ora il pranzo era finito ed era ora di mettere in atto ciò che ci eravamo prefissati: un bell'allenamento. Lasciammo quindi la mia casa per recarci all'arena dove trovammo diverse persone intente ad allenarsi. Entrai all'interno del cerchio gli altri abbandonarono quasi automaticamente l'area quasi intuendo le nostre intenzioni. Perciò, ritrovatici soli in mezzo all'arena, potevamo cominciare. Ci furono diversi scambi, cominciando in primis dalla corta distanza, dove potei notare come il ninja di Kiri non si trovasse per nulla in affanno ma anzi, si trovava alquanto a suo agio. Quello che notai fin da subito e il fattore comune che ci rendeva simili: l'elemento fuoco. Il ninja della Nebbia infatti sfoderò diverse tecniche da medio-lunga distanza e da corta distanza utilizzate insieme alla katana che portava con se. Erano tecniche che conoscevo bene dato che alcune le padroneggiavo io stesso mentre altre le avevo viste eseguire ad altri ninja come Yuzin e Makoto. Fu un bello scontro nel quale riuscì a dire la sua dimostrandomi quanto valeva fino a quando, entrato in modalità eremitica, il tenzone cominciò a pendere pesantemente in mio favore. Infatti con l'aumento dei riflessi, forza e velocità mi fu abbastanza agevole riuscire a sopraffare il ninja di Kiri.

    Addestramento a Kumo
    da Il promettente allievo
    Avevo ricevuto un plico dall'accademia della Foglia. Dovevo allenare un nuovo allievo proprio a Kumo. Kumo proprio la patria di Murasaki il ninja del quale non avevo più notizie e avrei voluto tanto averle. Mi armai quindi di tutto punto per affrontare il lungo viaggio fino al paese del Fulmine. Dopo diversi giorni giunsi quindi nuovamente in quelle terre dopo diverso tempo per recarmi al campo d'addestramento numero tre. Fu così che conobbi Yogan Raimu, aspirante shinobi del Fulmine. Era un ragazzo davvero educato e molto intelligente che si cimentò subito con impegno profuso nell'addestramento. Non ci volle infatti molto prima che questi padroneggiasse il controllo del chakra prima sugli alberi e poi sull'acqua. Contento per il suo successo quindi lo salutai mentre l'apprendista dimostrava tutta la sua gioia invitandomi anche a provare il locale di sua madre. Lasciai infine il campo d'addestramento sperando che un giorno, proprio come mi aveva detto lui, ci saremmo incontrati di nuovo.

    Alla ricerca di Murasaki
    Quell'addestramento a Kumogakure no Sato era terminato ed era quasi giunta l'ora di pranzo. Yogan mi aveva proposto di andare a provare il ristorante della madre ed ero intenzionato a farlo dato che, una volta al Villaggio della Nuvola, volevo effettuare delle ricerche. Per prima cosa decisi però prima di mettere qualcosa sotto i denti, dato l'orario ero abbastanza affamato. Uscii quindi dal campo d'addestramento sul quale avevo dato il via libera all'apprendista shinobi per andare a qualificarsi come genin del proprio villaggio per tornare verso il centro dello stesso. Giunto lì mi recai ad un piccolo locale là vicino, quasi più una bancherella di quelle dove si è seduti direttamente di fronte al cuoco che cucina dall'altra parte del bancone. Prendo del buon ramen ben ricco di carne e uova con il quale mi sazio per bene. Pagato il conto era giunto il momento di cominciare le mie ricerche: presi a camminare lungo le strade di Kumo cercando notizie sul mio amico Murasaki. Io, come anche Keito, ero preoccupato riguardo la sorte del chuunin di Kumo che durante la guerra, per proteggere i suoi amici, si era messo contro ai suoi stessi alleati senza crearsi troppo problemi nel metterli al tappeto o addirittura eliminarli. Dal discorso che avevo avuto con Keito avevo capito che il riferimento al "punto più alto del mondo" indicato da Murasaki altro che non voleva significare la sua casa in montagna, al di fuori del villaggio. Purtroppo non ero troppo convinto di ritrovarla con le poche indicazioni ricevute dal biondo Uchiha quindi preferii inizialmente girare per il villaggio in cerca della residenza dei suoi genitori. Parlai con qualche shinobi qua e là ma purtroppo non mi seppero dare notizie ne del mio amico ne tantomeno dei suoi genitori. Non volevo chiedere a troppe persone dato che il chuunin molto probabilmente ora poteva essere considerato un mukenin e, oltretutto, anche la mia presenza a Kumo non era probabilmente delle più gradite dato il periodo che si stava passando nel mondo ninja. Dopo la guerra di Sunagakure inspiegabilmente il clima sembrava essersi stranamente, almeno in parte, stiepidito; lo certificava il fatto che, accettato di ricoprire la carica di sensei, mi ero ritrovato a fare i primi addestramenti proprio a Oto e Kumo. Due Paesi i quali poco prima, anche se avevano mandato solo volontari al fronte per quanto ne avevo capito, erano stati miei "avversari". Forse questo "supporto" di Konoha verso gli altri Paesi era soltanto una finta, una mossa diplomatico-politica. Continuando a passeggiare lungo le strade di Kumo, perso nei miei pensieri, non mi accorsi nemmeno come, a poco a poco, si fosse fatto buio. Mi recai quindi al ristorante della madre di Yogan che mi accolse benissimo quando gli riferii l'idoneità del figlio all'esame genin. Mangiai in modo squisito e non pagai nulla nonostante insistetti. Alla fine riuscii a scoprire da lei dove poter trovare la famiglia Wuta che andai a trovare il giorno dopo. Non riuscii a scoprire molto da loro anche se il padre di Murasaki mi mostrò quella che era la casa dove il figlio dimorava da un po' di tempo. Alla fine mi confessò che suo figlio era stato etichettato come ninja traditore e che era sicuro che qualcuno fosse andato a braccarlo ma da quel giorno non se ne era saputa più notizia. Prometto di fare il possibile per ritrovarlo.

    Edited by Werner von Wallenrod - 1/8/2016, 01:47
     
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    Nuove conoscenze, capitolo 2



    Incontro sulla strada del ritorno
    da Arena Yukimura
    Stavo tornando a Konoha sconsolato e con una promessa da mantenere anche se non sapevo come. Purtroppo l'unica informazione che avevo avuto su Murasaki dal viaggio a Kumo era che effettivamente era stato etichettato come traditore ma, a parte questo, null'altro. Sicuramente non era stato riportato in patria se no i suoi genitori sarebbero stati informati. Era diventato un fantasma. Camminavo quindi distrattamente nelle grosse foreste del Paese del Fuoco al riparo dal sole sotto le grandi fronde degli alberi. Distratto dai miei mille pensieri vengo infine attratto da dei rumori. Mi avvicino con passo leggero facendomi strada nel sottobosco fino a giungere ad un'apertura su una radura. Proprio in quello spiazzo trovai un ragazzo, di qualche anno più piccolo di me, che si allenava convinto. Era uno Hyuuga, potevo riconoscere facilmente i suoi occhi perlacei bianchi come la nave. Dopo averlo osservato per un po' decisi di rendergli nota la mia presenza. Mi avvicinai quindi a lui per curiosare un po' su cosa stesse facendo. Il genin, nonostante la differenza di grado, mi sfidò superbo lanciandomi un cestino con il pranzo. Quello sarebbe stato parte del "premio" in caso di vittoria. Decisi quindi di approfittare del casuale incontro accettando di buon grado l'invito a combattere e per il pranzo. Cominciò quindi un serrato scambio di colpi col ragazzo, praticamente tutti a forza di taijutsu. Potei constatare come fosse in grado di utilizzare il chakra doton, col quale poteva infiltrarsi nel terreno ma non riuscii a capire bene a cosa servissero quegli occhi perlacei. Mi parve strano, troppo facile, come Yukimura trovò il mio clone intento a raccogliere chakra eremitico dato che era occultato dietro un albero. Mi diede quasi l'impressione come se potesse vedere attraverso gli oggetti anche se non ne ero completamente certo dato che usò ben poco i suoi occhi speciali. Infatti, proprio per questo motivo, non mi fu difficile combattere contro di lui. Il genin infatti si auto impose dei limiti che mi facilitarono lo scontro tanto è vero che non utilizzai nemmeno il mio chakra elementale. Alla fine dello scontro ci mettemmo quindi comodi per pranzare e chiacchierare assieme.

    Un picnic nella foresta
    da Allenamento sulla strada per Konoha: un picnic nella foresta
    Lo scontro amichevole era terminato ed ora giungeva il momento più piacevole della giornata: il pasto. Mi misi quindi seduto insieme a Yukimura a consumare il pranzo preparato direttamente dal genin che era buono e parecchio abbondante. Mangiammo infatti fino a sazietà mentre parlavamo delle cose più varie. Ovviamente un argomento che venne toccato fu quello della guerra. Raccontai quindi a Yukimura della mia esperienza personale. Egli mi disse che mi sarei dovuto ribellare se non volevo prenderne parte non comprendendo come questo fosse purtroppo impossibile. Rimasi comunque molto colpito dal carattere e i sogni del ragazzo. Era buono di cuore e sognava di diventare il futuro Hokage, proprio un bel sogno. Al tempo stesso era anche malinconico e sembrava tenere nascosti dei problemi. Terminato il pranzo quindi mi accompagnai con lui sino al villaggio dove, dopo una sosta ad un punto medico per farci dare una rattoppata alle ferite, ci recammo fino a casa sua, voleva mostrarmela. A quel punto decisi di salutarlo, per me era tempo di andare ed io avevo ancora da girare prima di tornare a casa. In effetti avevo avuto un'idea riguardo a Murasaki e dovevo provare a recarmi presso l'ufficio dell'Imperatore. Salutai quindi lo Hyuuga e, raggiunto il palazzo, provai a giocarmi il tutto per tutto. Dopo vari tentativi riuscii a parlare e convincere uno shinobi di come Murasaki fosse un mio informatore nella Nuvola e che era scomparso dopo la battaglia di Suna. In quanto persona molto valida e capace riuscii a convincere l'addetto ad avviare delle ricerche per individuarlo. Me ne tornai quindi a casa soddisfatto per quello che avevo ottenuto. In cuor mio speravo di avere il prima possibile notizie del chuunin.

    Missione per la sicurezza dei confini
    da Missione lv C
    Un altro incarico mi era stato assegnato, una missione di infiltrazione. Non ne avevo mai effettuate prima d'ora e questo fatto un po' mi spaventava. Del resto mi era stato chiesto di avvicinarmi di molto a due villaggi ninja di altrettanti Paesi Minori. Oltretutto sembrava proprio essere quasi un compito in preparazione ad altro. Il periodo e i rapporti tra i villaggi erano ancora abbastanza tesi ed era quasi troppo tempo che l'Imperatore non faceva più una mossa dopo il grande attacco a Sunagakure. Pensai quindi che, prima di muoversi di nuovo, l'Uchiha volesse indagare rispetto alle azioni che potevano intraprendere due paesi confinanti come quello dell'Erba e della Pioggia. Mi recai quindi dal maestro Kuma per chiedergli informazioni su tali luoghi ed infine alla biblioteca della Foglia. Quando mi sentii abbastanza preparato lasciai quindi il villaggio per recarmi al punto di confine tra i due paesi e quello del Fuoco. Una volta giunto lì pensai al da farsi e decisi, anche per completare più celermente la missione, di utilizzare un clone per far prima. Mandai quindi un kage bunshin verso Kusagakure mentre io mi recavo direttamente ad Amegakure, la meta più difficile. Osservati i territori attorno ai due villaggi ne io ne il clone scoprimmo nulla di interessante quindi fummo costretti ad infiltrarci. Per il clone non fu così difficile, anzi. La fortuna volle che lui si trovasse nel posto giusto al momento giusto per salvare una piccola carovana che poi lo aiutò ad entrare nel villaggio senza troppe difficoltà. Io invece decisi di entrare nella più chiusa Ame utilizzando una delle tecniche speciali imparate sul Monte Myoboku. Alla fine, durante la notte, il clone riuscì ad introdursi nel palazzo del reggente di Kusa mentre io riuscii ad interrogare la persona giusta dopo averla catturata grazie al rospo zucca. La mattina del giorno dopo quindi, dopo un lungo e stancante viaggio, il puzzle venne completato quando il clone, scomparendo, riportò i suoi ricordi e informazioni a me. Il conflitto tra Ame e Kusa era quasi più legato a malintesi che intenzioni vere. Ame aveva sì delle mire espansionistiche verso Kusa ma soltanto a causa della minaccia che si stava rivelando l'Impero stesso. Pensava infatti di occupare con la forza il Paese dell'Erba con l'intento di rafforzarsi contro l'Impero non rendendosi conto che uno scontro del genere l'avrebbe quasi sicuramente più indebolita che altro.

    Edited by Werner von Wallenrod - 2/8/2016, 13:04
     
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    Nuove conoscenze, capitolo 3



    La nascita di una nuova Foglia
    da addestramento Kagushi
    Quella mattina stavo uscendo di casa quando trovai nella buca delle lettere della posta proveniente dall'accademia di Konoha. Presi quindi la busta e, estratto il contenuto, lo lessi in fretta. Era ancora un addestramento ma la differenza con quelli tenuti fino a quel momento era il luogo dove lo avrei tenuto. Infatti, per la prima volta, dovevo insegnare il controllo del chakra proprio a un allievo proveniente dall'accademia stessa della Foglia. Il ragazzo sarebbe stata una nuova Foglia, un altro futuro shinobi che avrebbe potuto tramandare la Volontà del Fuoco. Contento di ciò proseguii la mia passeggiata rapidamente per far compere e tornare a pranzo per mangiare qualcosa. L'aspirante genin non sembrava appartenere a un particolare a giudicare dal suo cognome e quindi rimasi diverso tempo a chiedermi che tipo di shinobi potesse essere. Giunse così il giorno dopo dove mi presentai al campo d'addestramento trovando già lì presente il ragazzo. Lo trovai una persona simpatica e un po' particolare. Mi lasciò particolarmente colpito quando partì a macchinetta a raccontare di tutto quello che sapeva sul controllo del chakra andando completamente "fuori traccia". Infatti mi parlò praticamente di tutti i possibili utilizzi del chakra, dell'esistenza delle abilita innate e dei doujutsu fino alla definizione stessa del chakra base. Kagushi Kishimoto cominciò quindi con forza e vitalità a provare a controllare il chakra così da essere in grado di scalare il suo primo albero. Dopo diversi tentativi una ragazza si palesò sul campo d'addestramento. Una kunoichi della sua stessa età della quale Kagushi era palesemente innamorato. Infatti mi divertii a celiare il ragazzo riguardo al loro rapporto. Dopo diversi tentativi quindi Kagushi ce la fece finalmente a camminare anche correttamente sull'acqua. Contento per il risultato me ne tornai a casa ascoltando felice il ragazzo che mi ringraziava dicendo che magari un domani ci saremo incontrati di nuovo. Il suo sogno era quello di diventare Hokage.

    Ancora la guerra
    da Iscrizione 3^ fase evento
    Mi stavo prendendo un po' di relax dopo un periodo abbastanza carico tanto è vero che stavo rilassato a leggere sul divano della mia dimora senza quasi pensare ad altro. L'unico pensiero che mi sfiorò la mente in quel momento era rivolto a Yuzin. Spesso mi ritrovavo a pensare ai suoi miglioramenti sperando che potesse ben presto solcare la soglia della mia porta con un bel gilet verde ad "abbellire" il suo vestiario classico. Speravo soprattutto che potesse condividere con me la conoscenza delle arti eremitiche. Io avrei solo potuto insegnargli la tecnica dell richiamo; il resto sarebbe poi toccato a lui. Ahimè quell'attimo di pace era destinato ad essere interrotto a breve e veramente in malo modo. Se la prima parte dell'interruzione fu alquanto piacevole almeno all'occhio, dato che la figura che mi ritrovai di fronte fu un'avvenente kunoichi, dopo aver letto la lettere che mi fu consegnata capii come il momento di tranquillità fosse terminato. Una convocazione dell'Imperatore in persona era stata fissata per quel pomeriggio. Mi recai quindi preso l'arena del villaggio per andare a sentire cosa avesse da dire l'Uchiha. Come purtroppo temevo aveva riunito in quel luogo una moltitudine di shinobi per aizzarli alla guerra. La megalomania dell'Imperatore questa volta portava, dopo il "successo" di Suna, ad attaccare l'isola di Yuge; molto probabilmente per la sua posizione strategica. Non potei far altro a quel punto che lasciare il mio nominativo ad addetti che erano lì di proposito per registrare tutti coloro che avrebbero preso parte al loro conflitto. Dopo di che tornai a casa per approntare il tutto per la partenza che sarebbe avvenuta due giorni dopo. Era inutile gettarsi nella disperazione, ormai sapevo di essere in ballo e che dovevo ballare. Quindi, nonostante non mi piacesse la guerra, presi questa nuovo ostacolo ed esperienza che mi si poneva davanti come un'opportunità per maturare. Lasciai quindi la mattina presto, in cui uscii da casa per partire, una lettera nella buca della posta di Yuzin dove gli dicevo di non preoccuparsi e che ci saremo visti al nostro ritorno. In un paio di giorni, di cui uno di pioggia, raggiunsi quindi il porto per imbarcarmi. La battaglia per Yuge stava per iniziare.

    Edited by Werner von Wallenrod - 2/8/2016, 18:23
     
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    La Battaglia per Yuge



    Lo scontro col rosso
    da Sfida Evento: il Rosso e la guerra per Yuge contro Shin Masayoshi
    Il viaggio in nave durò un paio di giorni. Momenti passati in silenzio tra tanti shinobi ognuno immerso nei propri pensieri e preoccupazioni. Ora il momento era giunto. La grande battaglia navale tra shinobi stava per cominciare ed ognuno venne assegnato ai propri ruoli. Io ero stato designato come "fante" sul ponte della nave che sarebbe sceso in campo quando i natanti sarebbero giunti più a stretto contatto. Infatti, quando fu il tempo di salire sul ponte, ne approfittai per lasciare due cloni, intenti a raccogliere chakra naturale, sotto coperta poi salire su determinato. Lì, dopo aver cercato di scongiurare l'abbordaggio da parte di una nave di Oto, mi trovai costretto a combattere quando gli shinobi nemici si riversarono sul nostro ponte. Fu in quel momento che trovai di fronte a me quello che sarebbe stato il mio personale sfidante in quella battaglia. Notai subito come questi avesse una certa dimestichezza, al di sopra della media, con il combattimento all'arma bianca. Infatti mi maledii per non aver sviluppato molto questo aspetto in allenamento trovandomi, dopo la sua prima offensiva, a fare i conti con una ferita, seppur lieve. Fu proprio per questo motivo che decisi quindi di portare lo scontro in un'area di mia maggior competenza prendendo le distanze dal ninja di Oto. Grazie a ciò riuscii a creare diversi cloni fisici, oltre a fargliene vedere molti di più grazie alle mie seppur poche illusioni, ed arrivare a colpirlo con degli shuriken anche se, senza successo. Infatti lo shinobi si dimostrò essere in grado di manipolare il doton con il quale creò una robusta armatura di terra contro la quale armi ninja, comprese le cartebomba, erano inutili. Fu proprio una serie di cartebomba fatte esplodere come kamikaze dal rosso a darmi evidenza di ciò. Finito sottocoperta a causa dell'esplosione mi ritrovai costretto a inseguirlo. Là sotto, mischiando un fumogeno con la kasumi, riuscii a mettere in fuga il mio avversario per poi raggiungere nuovamente il ponte della nave. Lì sopra il nostro scontro proseguì ancora con vari colpi di scena. Riuscii infatti a ferirlo diverse volte, anche se in modo non grave, con combinazioni di armi ninja e ninjutsu base come l'onda tagliente. Fu allora che il rosso decise di utilizzare un'altra arma: la kuchiyose. Evocò due serpenti blu dalla testa enorme dei quali riuscii a liberarmene di uno solo mentre l'altro scappava sottocoperta. Dovevo trovare un modo di finirla ed alla svelta. L'avversario aveva infatti mostrato di saper utilizzare un secondo elemento di chakra: il raiton. Proprio grazie a questo aveva lanciato un pericoloso attacco ad ampio raggio che solo per fortuna e riflessi pronti io e il clone che mi accompagnava riuscimmo a scongiurare. Fu a quel punto che provammo infatti a confondere tramite delle illusioni il rosso per colpirlo duramente una volta per tutte. Le illusioni lo colsero solo in parte ma questo non ci fermò dal portare avanti la combinazione che avevamo pensato. Infatti, grazie a dei cloni di fumo ed all'utilizzo di una palla di luce, riuscimmo a bloccare l'avversario per poterlo colpire con una potente dai endan dopo averlo ricoperto d'olio. Purtroppo la tecnica katon non trovò il suo bersaglio che, ritrovata parte della libertà, era riuscito ad usare un'altra cartabomba multipla, ancora una volta come un kamikaze, con l'intento di evitare danni maggiori provocandosene egli stesso dato che, l'esplosione, fece incendiare l'olio di rospo. Infine riuscii a dargli il colpo di grazia, non rendendomi conto del danno che potevo provocare alla nave, grazie all'intervento di Gamaho che fu in grado di distruggere l'armatura doton del rosso mettendolo praticamente al tappeto. Rimasi quindi a guardarlo mentre nuotava via. Avrei pure voluto aiutarlo, del resto non provavo odio o altro contro di lui anzi. Terminato quindi lo scontro entrai in una cabina sullo stesso piano del ponte dove riposare un attimo e riordinare le idee.

    Epilogo
    Avevo vinto la mia personale sfida con quello che era stato il mio avversario in quello scontro su grande scala ma la guerra non era ancora terminata. Potevo sentire ancora nella mia testa centinaia, anzi migliaia, di shinobi che si davano battaglia. Alcuni di loro di colpo scomparivano nel nulla, lasciandomi una sensazione di tristezza. Come le presenze che avvertivo non avevano per me un'identità anche quella dello shinobi dai capelli rossi di Oto mi era sconosciuta. Ad un tratto l'energia che mi era stata passata dal clone svanì portandomi via tutte quelle sensazioni che stavo provando fino a quel momento. Mi sedetti a terra, vicino al clone, per raccogliere anche io nuova energia naturale così da trovarmi più pronto a tornare là fuori. Dopo qualche minuto il particolare procedimento che i rospi mi avevano insegnato al monte Myoboku era giunto al termine portandomi così forze nuove.
    Sennin Moodo - Modalità Sennin
    SenninMoodo-ModalitagraveSennin_zps4ecb4f6d
    Livello: C
    Tipo: Senjutsu
    Il Ninja diventa capace di assorbire il Chakra Naturale: Una tecnica che adatta l'utilizzatore al combattimento cambiandogli anche l'aspetto esteriore dandogli dei tratti simili a quelli di un rospo. Il fine di questa tecnica è quello di far crescere tramite l'assorbimento di energia naturale, la forza fisica, la velocità ed il Chakra. Il Ninja ottiene di conseguenza un Surplus di Chakra che dura per tutto lo scontro ma di cui può usufruire solo mentre la Sennin Modoo è attiva.
    Tutto questo però richiede un'immensa concentrazione; ben tre turni dove il Ninja deve rimanere seduto ed immobile con gli occhi chiusi. Impresa vicina all'impossibile se non tramite qualche metodo speciale, ad esempio la Gyaku Kuchiyose no Jutsu che consente dunque il Ninja di prepararsi anche prima dell'inizio d'un combattimento.
    - E' possibile percepire ogni singola entità di Chakra nel raggio di un chilometro senza neppure concentrarsi.
    - Con la Sennin Moodo attiva le capacità fisico motorie aumentano d'un grado.
    La Sennin Modo una volta attivata dura cinque turni, ad eccezione quando s'avranno come supporto Fukasaku & Shima, a quel punto durerà dieci ma non è possibile utilizzare i cloni per assimilare Chakra contemporaneamente.
    Chakra Surplus
    Chuunin: 20
    Consumo: N/A

    Le mie palpebre assunsero nuovamente un colore rossiccio mentre i miei occhi mutavano dal loro naturale colore verde a quello giallognolo tipico dei rospi con la pupilla che, di conseguenza, si appiattì orizzontalmente. Nuovamente cominciai ad avvertire la presenza di tutti gli shinobi presenti attorno a me. Purtroppo, come era facile prevedere, in quel mentre le presenze attorno a me erano diminuite, qualcuno nel frattempo ci aveva rimesso la pelle. In parte rinvigorito dalla modalità eremitica ero pronto quindi a tornare all'azione. Uscito su quel che rimaneva di quella nave devastata trovai la ad attendermi Gamaho. Salii quindi sull'imponente testa del rospo ordinandogli di gettarsi in acqua per andare a dare una mano a chi poteva servire. Il grosso rospo saltato in mare cominciò quindi a nuotare mentre io mi tenevo in equilibrio sulla sua testa grazie al controllo del chakra. Grazie a lui riuscii ad assestare qualche colpo a qualche shinobi nemico senza stancarmi ancora col rospo che, sotto al mio comando, agiva per me colpendo ninja con la sua rapida lingua e schiacciandone altri presi di sprovvista grazie alla sua imponente stazza. Ad un tratto, quando ormai il grosso rospo si stava spostando saltellando sulla superficie del mare, il cielo, grigio e dal quale continuava a piovere copiosamente, venne inizialmente quasi oscurato da qualcosa di grosso per poi risultare invece come fortemente illuminato da delle fiamme. Fiamme? Pensai stupito nella mia mente mentre portavo lo sguardo verso il cielo.
    Jigoku Kōka no Jutsu - Tecnica della Discesa Infernale
    Jigoku%20Kka%20no%20Jutsu%20-%20Tecnica%20della%20Discesa%20Infernale_zpsizzfnjon
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Genjutsu
    Questa tecnica crea un'illusione nella quale una tremenda palla di fuoco dal diametro di venti metri cade dal cielo in un luogo designato a scelta dell'utilizzatore. Il Genjutsu ha effetto su chiunque si trovi entro un raggio di trenta metri dall'utilizzatore. Quest'ultimo per utilizzare il Jutsu deve comporre i Sigilli e, una volta attivato il Genjutsu, chiunque ne sarà vittima vedrà l'enorme palla di fuoco, quindi tenterà di fuggire, oppure di contrastare una cosa praticamente inesistente. In questo modo, ad esempio, si potrà anche colpire a sorpresa mentre l'attenzione è posata sulla palla di fuoco. Per uscire da questo Genjutsu bisogna subire una ferita di media entità oppure deve passare un Turno a partire da quando la palla di fuoco arriva sul terreno. Il soggetto colpito dall'illusione avvertirà bruciature anche di media entità una volta colpito dalla palla di fuoco, se non anche medio-gravi nel caso in cui non s'interrompa entro dieci secondi il contatto con le fiamme. Tali effetti svaniranno solo al termine del Genjutsu.
    Consumo: 8

    Un'enorme palla di fuoco larga circa venti metri aveva coperto il cielo sopra di me. Non potevo crederci che qualcosa di così grosso, nonostante la moltitudine di shinobi di grado molto maggiore del mio erano presenti in quella guerra, fosse stata creata in quel momento. Mi tolsi istintivamente gli occhialoni lasciando i miei occhi liberi di essere colpiti dalla pioggia mentre la mano destra li sfregava frenetica nella mia totale incredulità. No... Non può essere. Non può finire così. Pensavo nella mia mente mentre mi guardavo attorno credendomi completamente inerme di fronte ad un attacco di così vasta portata. Date le dimensioni e la lentezza di Gamaho non pensavo fosse possibile in nessun modo scansare un'offensiva tanto vasta. Fu a quel punto che però, mentre serravo con tutta la mia forza gli occhi in preda alla paura, che accadde qualcosa di strano e inaspettato.
    Sennin Kai - Dispersione Eremitica
    sennin_kai_zpsftlbpeym
    Sviluppatore: Sconosciuto
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica l'utilizzatore sarà in grado di sprigionare il proprio Chakra in ogni parte del proprio corpo come un'onda, allo scopo di ripulire il sistema circolatorio del Chakra da possibili influenze nemiche. La tecnica può essere utilizzata nei confronti di qualsiasi Genjutsu, anche quelli non dissolvibili con il Kai, tranne lo Tsukoyomi, ma sarà necessario trovarsi già in Modalità Eremitica ed utilizzare il proprio Chakra, misto a quello Naturale in quantità pari a quella utilizzata per il Genjutsu da cui si desidera uscire. La tecnica non è automatica e bisognerà comunque essere in grado di capire di trovarsi all'interno di un'illusione.
    Necessaria la Sennin Moodo Attiva.
    Consumo: 8

    Quando riaprii gli occhi di punto in bianco il cielo era tornato ad essere come era prima: grigio con le nuvole e la pioggia che scendeva giù. Non riuscivo a capire cosa fosse accaduto anche se avevo sentito una consistente quantità di chakra abbandonarmi. Cercando di analizzare meglio la situazione dopo poco capii: ero riuscito, non comprendendo ancora del tutto come, a creare una sorta di potente onda di chakra che aveva attraversato tutto il mio corpo rendendomi libero da quella che era quindi un'illusione. Ma... Che potere è? Iniziai a pensare salvo poi essere interrotto da Gamaho che, una volta agitatosi mi disarcionò facendomi volare qualche metro più in là mentre si lasciava cadere in acqua muovendosi in modo confuso. Non riuscivo a capire cosa stesse accadendo al mio compagno atterrato sull'acqua quindi gli chiesi: Gamaho... Tutto bene? Il rospo non riusciva più di tanto a rispondermi e sembrava continuare, inspiegabilmente, a contorcersi ancora dal dolore. Decisi quindi di rimandarlo a casa senza aspettare altro tempo. Torna a casa. E' giusto che ti riposi. Dissi al grosso rospo che scomparve, di lì a poco, in una nuvola di fumo. Mi infilai di nuovo gli occhialoni pronto a muovermi di nuovo. Non sapevo cosa potevo o dovevo fare ma ero certo di dovermi muovere da lì. Dopo non molto avvertii una sensazione davvero brutta. Non so come vi riuscii ma avvertii un'ennesima presenza diventare sempre più debole e sparire. Non so per quale motivo ma venni molto scosso da ciò. Ero in pieno mare aperto e non capivo cosa stesse accadendo. Mi guardai attorno e vidi non molto lontano, a ore due, un isolotto, dovevo recarmi là il più rapidamente possibile. Senza pensarci su due volte iniziai istintivamente a raccogliere ogni più piccola parte di chakra naturale presente nell'aria e assorbirlo per dare più vigore ai miei muscoli. Nel frattempo la mano destra era andata alla tasca del gilet da dove avevo estratto l'astuccio contenente il farmaco speciale. Conscio dei suoi effetti lo iniettai subito nelle vene del braccio sinistro e riposi la seconda dose nel gilet.
    Kyōka Sen'nin - Potenziamento Eremitico
    Modalit_eremita
    Sviluppatore: Goh Asuka
    Livello: D
    Tipo: Senjutsu
    Tramite i suoi allenamenti nell'assorbire il Chakra Naturale Goh è riuscito a forzare questo processo, pagando una spesa in chakra, così da raccogliere una piccola quantità di energia naturale dall'ambiente in grado di potenziare le sue capacità nei taijutsu in qualunque momento. Sarà in grado di ottenere così un aumento della propria velocità pari a un grado.
    La tecnica può essere manutenuta per cinque turni dopo di essi saranno necessari due turni di riposo
    Consumo: 2 (A Turno)

    Mutazione dell'Imperatore
    Kinkakus_Jinchuriki_Transformation_zpsd9144bf0
    Villaggio: Konoha
    Livello: B
    Tipo: Fuuinjutsu
    È possibile attivare questa tecnica solamente se la droga B4-71 è in circolo. L’utilizzatore si ricoprirà interamente del Chakra del Bijuu, di colore rosso scuro, formando un vero e proprio manto che prenderà le fattezze del Bijuu in miniatura sotto forma di volpe antropomorfa a sei code. Questa forma porta notevoli vantaggi all’utilizzatore le cui capacità fisico-motorie aumentano di un grado. Lo strato di Chakra funge inoltre da protezione al Ninja, che risulta immune ad Armi Piccole e Minori, a Ninjutsu e Taijutsu di livello C e inferiore. Non è possibile attivare questa tecnica contemporaneamente ad uno Stadio Jinchuuriki o al Sigillo Maledetto.
    Consumo: 8 (A Turno)

    Una sensazione di onnipotenza e di aggressività mi pervase. Aggressività che mi portava via un po' di lucidità mentre il manto rosso scuro di chakra del demone mi ricopriva interamente mutando le mie sembianze in quelle di una volpe antropomorfa a sei code. In quel momento però avevo altro a cui pensare, concentrato com'ero, per abbandonarmi alla furia e voglia di combattere che il farmaco mi donava: dovevo pensare a quella presenza. Mentre il clone lasciato sulla nave scompariva in una nuvoletta di fumo cominciai a correre il più rapidamente possibile verso quell'isolotto alla disperata. Mentre mi avvicinavo notai uno shinobi allontanarsi da là. E' lui? E' veramente lui?... Sembra lo stesso shinobi incontrato nel deserto. Dannazione! Pensai tra me e me osservando quella figura allontanarsi mentre continuavo a correre a perdifiato. Giunto a qualche metro dall'isolotto, sull'acqua, mi guardai attorno. Tra le migliaia di presenze ne sentivo ancora una in particolare, molto flebile che stava scomparendo. Dopo diversi attimi guardai verso il basso e lo vidi: uno shinobi dalla grossa stazza stava affondando nel mare. Mi portai sopra di lui e mandai giù verso l'acqua rapido una mano.
    Enpera No Kanji - Mano Celestiale dell'Imperatore
    ManoCelestialedelKyuubi_zpsa59d7b84
    Villaggio: Konoha
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Quest'attacco consente al Ninja di ricorrere all'utilizzo del braccio del Kyuubi. Con esso è possibile cercare d'afferrare l'avversario se non semplicemente un oggetto. Una volta afferrato il proprio bersaglio è possibile scagliarlo altrove con violenza provocandogli eventualmente diversi danni. È possibile colpire il nemico anche a mo di pugno ma ciò causa semplicemente una ferita d'impatto di media entità. La mano si può estendere per un massimo di venti metri e larga all'incirca uno. Il vero punto di forza della tecnica è che permette di infilare la mano sottoterra per prendere un avversario di sorpresa. Così facendo la mano si muoverà ad una velocità media e si sentirà un leggero rumore di terra che viene scavata, ma può comunque offrire un valido metodo di attacco. Se invece la mano viene fatta muovere fuori dal terreno allora la sua velocità sarà medio-alta. La tecnica può essere attivata su entrambe le braccia pagando il costo della tecnica due volte. L'unico svantaggio è che non permette al suo utilizzatore di muoversi se non per spostamenti minimi.
    Consumo: 8 (A Turno)

    Dalla mano si sviluppò una grossa mano artigliata che solcò le acque raggiungendo ed afferrando il ninja alleato che era giunto a circa cinque metri di profondità. Nonostante la mole non ci volle molto a portarlo a galla data la forza combinata del sigillo dell'imperatore e la modalità eremitica. Preoccupato per le condizioni fisiche di quello che doveva essere un Akimichi, lo dedussi da alcuni simboli che indossava, chiusi un attimo gli occhi per concentrarmi.
    Chakra no Ninshiki - Riconoscimento Chakra
    Percezione_Chakra_zps37e4137b
    Livello: C
    Tipo: Senjutsu
    Grazie a questa particolare abilità l'Eremita sarà in grado, concentrandosi per un paio di secondi, di riconoscere il Chakra dei soggetti che si percepiscono mediante la Sennin Moodo. La tecnica non è efficace per distinguere Cloni fisici dagli originali, ma può essere utile contro tecniche di trasformazione come la Henge no Jutsu, a patto che lo Shinobi conosca da prima il Chakra dell'utilizzatore della Henge. Una volta attivata la tecnica, è possibile protrarla per più tempo anche durante un combattimento. Questa tecnica ha un raggio di 500 metri. Questa tecnica non permette di percepire la direzione, la quantità e la distanza del Chakra individuato, ma solo di riconoscerne il possessore. Se si vede il soggetto in questione però, sarà possibile associare al medesimo il Chakra percepito.
    Necessario essere in Modalità Eremitica.
    Consumo: N/A

    Riuscii così ad esserne sicuro. Il ninja era vivo e potevo percepire nonché riconoscere quel poco di chakra che abitava quel corpo ferito pesantemente. Aveva ustioni in diverse parti del corpo oltre che tagli e contusioni sparse. Non sapevo dove o come ma dovevo portarlo in salvo. Lo presi e me lo caricai sulla spalla destra cominciando a guardarmi intorno mentre riprendevo a correre. Ero veramente stanco ma dovevo riuscire a salvarlo. Dopo non molto vidi quella che sarebbe stata la sua, nonché la mia, salvezza. Una barca, non molto grande, dalla forma molto particolare si trovava a una cinquantina di metri da noi. Aumentai la mia velocità al massimo per riuscire a giungere lì il prima possibile. Ero stremato e, giunto al bordo della barca mentre il manto del demone spariva dal mio corpo e i miei occhi tornavano normali, passai subito il ragazzone che avevo recuperato agli occupanti della barca. E' messo male ma è ancora vivo, curatelo! Dissi mentre alcuni shinobi, dopo aver raccolto l'Akimichi, mi aiutavano a salire sulla barca. Ehi anche tu non sei messo bene. Vieni qua che ti curiamo. Mi disse uno shinobi dai capelli dorati che mi fissava prendendomi per un braccio quando ero finalmente giunto a bordo del natante. Il mio respiro era molto irregolare e mi reggevo a forza in piedi. Molto probabilmente, se non avessi ancora avuto in circolo qualche residuo di B4-71 sarei già svenuto. No, io sto bene. Sono soltanto esausto. Pensate a salvare lui. Dissi con tono deciso mentre dimenavo il braccio destro afferrato dall'uomo. Questo annuì ordinando ad una kunoichi, che già si stava avvicinando al ninja da me recuperato, di prendersi cura dello shinobi. Resomi conto che l'Akimichi era in buone mani mi rassicurai e acconsentii ad un altro ninja medico di curarmi. Mi sedetti da una parte a gambe incrociate e questo cominciò ad applicare i suoi ninjutsu medici su di me.
    Shōsen Jutsu - Tecnica del Palmo Mistico
    SakuraHealing
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    A livello Chuunin sarà possibile curare una ferita di medio-grave entità, che siano bruciature o escoriazioni. Sarà possibile anche rimediare a ferite che danneggiano parzialmente il tessuto muscolare. In tutte le opzioni, una volta curata la ferita risulterà come se non ci fosse mai stata. Da questo livello si potranno anche fare asportazioni o trapianti di occhi (Ciò richiede almeno mezz'ora). Per usare questo livello occorre un intero turno. Da questo livello in poi, le ferite di entità medio-lieve o inferiore verranno curate istantaneamente.
    Al livello Sp.Jounin basterà mezzo turno per utilizzare questo livello. Al livello ANBU basteranno pochi secondi.
    Consumo: 4

    Dopo non molto mi sentii meglio e feci cenno che poteva bastare. Le ferite subite erano ormai in via di guarigione e le mie riserve di chakra, seppur esigue, mi lasciavano finalmente un po' in pace. Attendevo quindi fiducioso il risveglio dell'Akimichi. Lo scontro era nel frattempo giunto al termine. A causa dell'intervento di Kumogakure i piani di conquista dell'Imperatore erano stati interrotti o quantomeno rimandati. La flotta Imperiale e di Kiri aveva invertito la rotta per ritirarsi, l'isola di Yuge non era caduta.

    Stato fisico: Ferita lieve fianco sinistro da contusione. Ferita medio-lieve al petto da taglio. Ferita lieve pollice sinistro. Parecchio stanco dato l'alto consumo di chakra. Ferite trattate in via di guarigione.
    Stato Psicologico: Finalmente più tranquillo e contento per quello che è riuscito a fare.
    Chakra: 41-8-2-8-8-2-8=5
    Note:
    1 palle di luce legate a altrettanti kunai
    1 cartebomba legate a altrettanti kunai

    Equipaggiamento:
    Borsa
    ArmiAccessori
    Kunai x7Radiolina
    Shuriken a stella x14Specchietto
    Carta bomba x3Pillole del Soldato x3
    Palla di Luce x1Kit Grimaldelli
    Gilet
    ArmiAccessori
    Fumogeni x4Torcia elettrica
    B4-71 x1Binocolo
    Tasca Supplementare
    Armi
    -Libero-


    Abbigliamento ninja e armi indossabili:
    Indossato
    SlotOggettoDescrizione
    VoltoOcchialoniSulla fronte
    Collo/voltoCoprinasoIndossato
    Braccio sxCoprifronteIndossato
    Petto/addomeProtezione di CuoioIndossato - buono stato
    BracciaParabraccia AltiIndossati - buono stato
    Avambracci e maniAvambraccio e Guanti RinforzatiIndossati - buono stato
    StinchiParastinchiIndossati - buono stato
    Dietro la vitaFodero - NinjatoInfoderato
    AvambracciFori D'AriaIndossati - operativi


    Edited by Werner von Wallenrod - 4/8/2016, 18:31
     
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    Ryu giaceva inerme su un giaciglio comodo e caldo, mentre Yohuna, una kunoichi specializzata nell'arte medica, curava gradualmente le sue innumerevoli ferite. Il suo sguardo si soffermò sullo Shinobi di fronte a lui che, a quanto gli era stato detto, gli aveva salvato la vita, recuperando il suo corpo privo di conoscenza che stava lentamente sprofondando nell'oscurità degli abissi. Un brivido di freddo gli percosse la schiena, al pensiero della fine che gli stava per toccare. "Ti ringrazio, Goh Asuka", gli disse in tono riconoscente. Quello era infatti il nome del suo salvatore: una figura misteriosa, dai capelli neri e dagli occhi verdi; indossava un coprinaso che nascondeva tutta la parte inferiore del volto, mentre sulla fronte portava poggiati degli occhialoni. Avrebbe voluto spendere qualche parola di ringraziamento in più, ma in quel momento non gli venne altro in mente da dire... lo avrebbe ringraziato per bene più tardi.
    Tutto intorno echeggiavano ancora grida ed esplosioni, mentre la loro imbarcazione si allontanava lentamente dall'epicentro della battaglia. "Perché ci stiamo allontanando?", chiese allarmato a Yohuna. Certo, lui era stato messo completamente fuori combattimento, ma gli altri presenti sulla barca, magari anche se feriti, gli sembravano ancora in grado di combattere. Allora perché stavano abbandonando lo scontro?! Yohuna aprì la bocca per rispondergli, ma fu preceduta dal capitano Kei. "Stiamo battendo in ritirata", disse con la sua voce simile ad un latrato, "la battaglia è persa... L'Impero è stato sconfitto!", concluse, guardando dritto davanti a sé. Pronunciate queste parole, estrasse dalla borsa il lungo corno intarsiato d'oro che aveva già mostrato loro all'inizio della battaglia. "Suono sempre il mio corno all'inizio e alla fine di una battaglia" aveva detto. Lo portò alla bocca e vi soffiò dentro con forza: il suono riecheggiò tutto intorno, un suono malinconico e triste che accompagnò la loro ritirata. E così la battaglia è davvero finita... L'Impero batte in ritirata, sconfitto, pensò, mentre miriadi di pensieri e domande affollavano la sua mente.
    Ryu rimase in silenzio, fino a quando anche l'ultimo rimbombo del suono si perse nel vento. Sotto le cure della giovane kunoichi, le sue ferite stavano lentamente guarendo; nonostante si sentisse ancora dolorante, Yohuna era riuscita a curare tutte le sue ferite più gravi. "Bene", disse lei, dopo essersi lasciata cadere all'indietro, sfinita. "Ho curato tutte le ferite più gravi, in particolare le ustioni sugli arti", gli disse con un sorriso stanco ma soddisfatto stampato sul volto. "Devo dire che te la sei vista brutta... il tuo avversario doveva essere un tipo tosto". Ryu le sorrise di rimando, mentre si rialzava lentamente. "Sì", le risposte con aria colpevole, "è stato un cliente piuttosto difficile". Lei lo ammonì con lo sguardo, non appena lo vide alzarsi. "Ho curato le ferite più gravi, ma lo stress della battaglia rimane. Stai seduto e non fare sforzi eccessivi, altrimenti c'è il rischio che si apra qualche emorragia interna" Il grassone inarcò le sopracciglia preoccupato, e decise di seguire subito il suggerimento. Si guardò intorno: lo sguardo si pose su Goh Asuka.
    Si avvicinò a lui, sedendosi silenzioso alla sua destra, sul duro legno del ponte. "Ehm...", esordì leggermente imbarazzato: voleva ringraziarlo per ciò che aveva fatto, per avergli salvato la vita, ma ancora una volta non gli venne in mente nulla da dire. "Credo di avertelo già detto, ma grazie per ciò che hai fatto. Il mio nome è Ryu Akimichi...", gli disse, porgendogli la grossa manona destra, "... sono in debito con te.", concluse, mentre il mignolo sinistro scivolava lentamente nel naso.

    Informazioni:

    Chakra: 48
    Stato Fisico: Ferite da taglio sparse sul corpo, concentrate in particolare su braccia e gambe (entità complessiva media); dolore alle natiche e alla schiena (entità media); ustione alle schiena (entità media).
    Stato Mentale: Imbarazzato

    Equipaggiamento:

    Kunaix9, nella borsa
    Shurikenx16, nella borsa
    Cartabomba Fasullax4, nella borsa
    Pillole del Soldatox2, nella borsa
    Tonici Akimichi, nella borsa
    Spada Larga, agganciata alla fascia

    Abbigliamento:

    Borsa, legata al fianco destro
    Guanti chiodati, indossati
    Fascia, dietro la schiena
     
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    Lo scontro era infine terminato. L'isola di Yuge non era stata conquistata ed ora quello che rimaneva della flotta Imperiale e di Kiri stava battendo in ritirata. Mi trovavo su una nave diversa da quella del viaggio di andata. Quella nave, battente bandiera kiriana, non sapevo se era colata a picco, dato che io stesso le avevo procurato un buco nello scafo, o se avevano fatto in tempo a recuperarla prima che, come tante altre navi quel giorno, avesse raggiunto le profondità marine. Finalmente potevo tirare un sospiro di sollievo poiché Le navi "nemiche" sembravano non avere la forza e o la voglia di inseguirci. Ero oltretutto contento per quello che ero riuscito a fare, e non mi riferivo al fatto di essere uscito messo bene dallo scontro che avevo affrontato, quello mi interessava poco se non per il fatto che avevo mantenuto quanto promesso a Yuzin, cioè tornare tutto intero. Quello di cui ero veramente contento era il salvataggio che avevo effettuato. Non sapevo bene come ma ero riuscito in qualche modo quasi ad individuare quell'Akimichi e, grazie anche al sigillo dell'imperatore che stavolta avevo usato per fare del bene anziché per la distruzione, a portarlo in salvo. Ora quel gigante, alto più o meno quanto Seishin, era là disteso mentre una kunoichi di nome Yohuna si stava occupando delle sue numerose ferite. Kouga o come diamine ti chiami... Con me non ci sei riuscito granché ma a questo qui sei riuscito a conciarlo proprio per le feste eh? Pensai tra me e me avendo riconosciuto, con molta probabilità, in quello che poteva essere stato l'avversario dell'Akimichi proprio il ninja di Oto con il qualche mi scontrai, quando ero ancora un genin, nel bel mezzo del deserto del Paese del Vento. Mentre la kunoichi lavorava alacremente sul corpo del ninja questo sembrò guardami e ne ebbi la conferma poco dopo quando mi rivolse la parola: Ti ringrazio, Goh Asuka Disse con tono riconoscente, la voce ancora un po' spezzata dalle ferite subite in fase di guarigione. Finalmente stava riprendendo conoscenza e questo mi portò ancora di più un senso di soddisfazione che mi pervadeva il corpo, quasi a nascondere la stanchezza che avevo. Nonostante la ritirata ormai annunciata fuori ancora avvertivo rumore di scontri conditi da esplosioni di jutsu e palle di cannone mentre ci allontanavamo dal luogo dello scontro. Poco dopo mi sembrò quasi di vedere il ragazzone parlare con la kunoichi esperta in ninjutsu medici. Molto probabilmente, dopo essersi ripreso, si stava chiedendo dove eravamo e cosa stava accadendo. Del resto, privo di conoscenza, si era perso tutto il momento in cui era stata dichiarata la ritirata. Proprio quasi a "certificare" ciò il capitano Kei, comandante della nave dell'Akimichi, estrasse un lungo corno lavorato con il quale, in un certo modo, sancì la fine della guerra suonandolo. Dopo il suono di quel corno scese il silenzio su quella nave che continuava a farsi strada in mare aperto per tornare verso casa. Dopo un po' la kunoichi sembrò aver terminato di curare le ferite dell'uomo che fece per alzarsi. La donna sembrò quasi ammonirlo visto che era appena uscito dai suoi trattamenti e quindi era ancora in convalescenza. Questo sembrò quasi avere effetto sull'Akimichi che sembrò quindi essere più cauto mentre volgeva di nuovo il suo sguardo verso di me. Poi lo vidi avvicinarsi, silenziosamente, fino a che non si sedette al mio fianco sul ponte della nave. Aveva capelli scuri come i miei se non ai lati della testa dove aveva cominciato ad affiorare un grigiore. Doveva avere più o meno una decina di anni più di me ed era alto oltre i due metri, un vero gigante. Altri segni che notai era il pizzetto che portava ed una cicatrice vicino al sopracciglio sinistro, segno di uno shinobi che ha passato già diversi anni a combattere in missione. Ehm... Fu la parola che esclamò il ragazzone con imbarazzo. Nonostante la mole doveva essere una persona molto tranquilla e pacata e questa situazione surreale nella quale si era trovato lo aveva messo un po' in imbarazzo. Credo di avertelo già detto, ma grazie per ciò che hai fatto. Il mio nome è Ryu Akimichi... Proseguì l'Akimichi mentre mi porgeva la sua grossa mano. Notando il suo imbarazzo pensai a come poterlo mettere più a suo agio quindi mi tirai giù il coprinaso andando subito a stringere la sua mano mentre un sorriso si dipingeva sul mio viso. ... sono in debito con te. Proseguì quindi il possente chuunin che poi portò il mignolo della mano sinistra al naso. Notai questo movimento che mi stava quasi un po' per "stranire" se non che la mia mente venne portata altrove. Ryu... Si chiama proprio Ryu, come te. Te che non sono riuscito a salvare tanti anni fa... Quando ero debole... Il mio sguardo si spostò per qualche secondo da quello del mio interlocutore distratto da questo pensiero affiorato nella testa. Quanto avrei voluto essere così forte anche in quel momento, e poterti salvare... Eh... Proprio come ho fatto oggi. Ma che strana coincidenza... Fatalità, forse. E' come se oggi ho salvato un po' te... Eh Ryu? Pensai ancora rincuorandomi che quel Ryu purtroppo era vero, non c'era più. Ma allo stesso tempo ero sicuro che era in un posto migliore, soprattutto di quello dove mi trovavo in quel momento. Ritornai quindi con la mia attenzione all'Akimichi dopo aver avuto questo pensiero strano, tra il malinconico e il felice. Figurati... Di nulla. Mi chiamo Goh Asuka... Ma questo, come ho già sentito, già lo sapevi. Dissi quindi sorridendo per poi proseguire di nuovo: Alla fine non ho fatto nulla di particolare... Non so come ho fatto a trovarti ma ti ho trovato. Poi a quel punto non ho fatto altro che recuperarti mentre andavi a fondo e portarti via il più rapidamente possibile... E poi al resto ci ha pensato Yohuna no?. Mi sembra che tu l'abbia definita un angelo poco fa giusto? Volevo un po' scherzare con il ragazzone, pure per vedere come reagiva alle allusioni sulla ragazza poi ripensai al ninja di Oto e chiesi a Ryu: Ma, dimmi un po', chi è che ti ha ridotto così? In effetti, in mezzo a quel casino nel deserto, non ci eravamo più di tanto preoccupati di presentarci e quindi non sapevo ancora quale fosse l'identità dell'avversario di allora. Rimasi quindi in attesa di delucidazioni dal chuunin della Foglia.

    Stato fisico: Ferita lieve fianco sinistro da contusione. Ferita medio-lieve al petto da taglio. Ferita lieve pollice sinistro. Parecchio stanco dato l'alto consumo di chakra. Ferite trattate in via di guarigione.
    Stato Psicologico: Finalmente più tranquillo e contento per quello che è riuscito a fare.
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    "Figurati... Di nulla. Mi chiamo Goh Asuka... Ma questo, come ho già sentito, già lo sapevi.", gli rispose quello sorridente, dopo essersi tirato giù il coprinaso. "Alla fine non ho fatto nulla di particolare... Non so come ho fatto a trovarti ma ti ho trovato. Poi a quel punto non ho fatto altro che recuperarti mentre andavi a fondo e portarti via il più rapidamente possibile... E poi al resto ci ha pensato Yohuna no?. Mi sembra che tu l'abbia definita un angelo poco fa giusto?". Ryu sorrise imbarazzato. Gli sembrava che il ragazzo gli stesse nascondendo qualcosa, ma non gli interessava: lo aveva salvato da morte certa, il come non importava.
    "Ma, dimmi un po', chi è che ti ha ridotto così?", gli chiese poi improvvisamente. Lo sguardo di Ryu si oscurò a quella domanda. Nonostante Yohuna avesse curato tutte le sue ferite, almeno quelle più gravi, sentiva ancora un dolore dentro di sé: quella sconfitta lo aveva ferito in profondità, nell'orgoglio, una ferita rispetto alla quale neanche il più esperto dei ninja medici potrebbe fare qualcosa. L'unica cura per una ferita del genere è il tempo..., si ritrovò a pensare l'Akimichi, e forse, la vendetta. Dopo alcuni attimi di silenzio, in cui la sua mente fu attraversata da quei pensieri, rispose al suo interlocutore: "E' stato uno Shinobi di Oto", disse con voce ferma e decisa, "o un mostro, sarebbe meglio dire". Il suo avversario, infatti, gli aveva mostrato tecniche che non aveva mai visto prima, dimostrando di essere ad un livello incredibilmente superiore.
    Nella sua mente erano ancora indelebili le immagini di quella strana armatura che aveva rivestito il suo corpo da capo a piedi. O ancora, quella strana coda bianca che era spuntata dietro il suo corpo. Proprio quello strano particolare, aveva riportato alla mente dell'Akimichi una vecchia leggenda che gli era stata raccontata, tanti anni prima, su nove demoni codati capaci, grazie alla loro ineguagliabile potenza, di distruggere l'intero creato. Ma era solo una leggenda..., tagliò corto Ryu nei suoi pensieri. Si rivolse nuovamente a Goh: "Quel tizio aveva dei poteri che non mi era mai capitato di vedere, prima d'ora. Kougami Kyoya, questo era il suo nome... un nome che non dimenticherò facilmente". Si passò una mano nell'ispido pizzetto, pensieroso. "E tu, invece? Non sembri conciato tanto male... devi essere un tipo tosto!", scherzò, cercando di stemperare la tensione che si era creata rievocando la sua sconfitta.

    Informazioni:

    Chakra: 48
    Stato Fisico: Ferite da taglio sparse sul corpo, concentrate in particolare su braccia e gambe (entità complessiva media); dolore alle natiche e alla schiena (entità media); ustione alle schiena (entità media).
    Stato Mentale: Imbarazzato

    Equipaggiamento:

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    Abbigliamento:

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    Ero contento: il ragazzone sorrise alla mia allusione sulla bella kunoichi che, fino a poco prima, lo stava curando dalle numerose ferite subite. Poi, a quel punto, quando decisi di domandare a Ryu l'identità del suo avversario, che avevo riconosciuto come lo stesso ninja di Oto che mi ero trovato di fronte nel deserto del Paese del Vento, questi cambiò espressione in volto. La sua faccia si fece scura, molto probabilmente quello scontro non gli aveva portato solo ferite che potevano essere curati dai ninjutsu medici. La sconfitta doveva senz'altro bruciare molto all'Akimichi. Scese il silenzio tra me e lui, non avevo intenzione di insistere naturalmente. Dopo qualche istante alla fine Ryu prese la parola rispondendo alla mia domanda: E' stato uno Shinobi di Oto Furono le sue parole ferme e decise, quasi dure. Questo già poteva essere una conferma di ciò che credevo anche se aspettavo ancora dalla bocca dell'Akimichi parole di conferma. o un mostro, sarebbe meglio dire Proseguì quindi nel racconto il chuunin facendomi pensare. Un mostro dice?... In effetti non son riuscito a comprendere cosa fosse in grado di fare quella volta che l'ho visto in mezzo al deserto ma ora lui mi dice che è... Un mostro?!? Cosa intende? Mi ritrovai a pensare tra me e me, ancora più incuriosito sulle abilità che poteva nascondere il ninja di Oto. Quel tizio aveva dei poteri che non mi era mai capitato di vedere, prima d'ora. Kougami Kyoya, questo era il suo nome... un nome che non dimenticherò facilmente Finalmente l'identità di quello che era stato avversario dopo l'assalto a Suna era stato svelato: Kougami Kyoya. Kouga... Ma giusto Kougami! Lo chiamavano con un diminutivo... Ecco allora chi era quel tizio. Pensai tra me e me mentre non potevo far altro che trovarmi in accordo con le parole dette dal mio interlocutore. Mentre annuivo con la testa pensavo a come fosse normale non riuscire a cancellare dalla propria memoria il nome di qualcuno, soprattutto quando ti concia per le feste. Prima di poter rispondere all'Akimichi questo si passò una mano sul pizzetto un po' incolto per poi chiedermi a sua volta: E tu, invece? Non sembri conciato tanto male... devi essere un tipo tosto! Sorrisi alle parole del chuunin della Foglia che tentava, in qualche modo, di scacciare i fantasmi della sconfitta. Dopo un paio di secondi presi quindi la parola: Io tosto? Ahahah... Beh diciamo che magari sono stato fortunato. In effetti non ho riportato grandi ferite contro quello che è stato il mio diretto avversario. Fortunatamente sono riuscito a tenerlo sempre a distanza da me e quindi al ridurre al minimo le ferite. Lui alla fine, dopo che ha preso qualche bella botta, ha deciso di scappare verso una nave alleata ed allora ho deciso di lasciarlo andare. Era un tipo in gamba comunque. Soltanto dando tutto me stesso ne sono uscito bene. In effetti ero sì orgoglioso della mia vittoria ma non per questo mi sentivo arrivato. Sapevo che la strada da percorrere era ancora lunga e che, come avevo pensato già prima della partenza, la guerra, anche se mi faceva schifo, poteva essere per me un banco di prova importante. Non che ero sicuro di tornare a casa per raccontarlo ma, in qualche modo, dovevo riuscirci. Per Yuzin, per Keito e tutte le persone alle quali volevo bene. Era passato qualche secondo da quando avevo terminato di parlare. Pensando ancora a Kougami, che l'Akimichi aveva apostrofato come possessore di chissà quali abilità, chiesi allora: Mi dicevi che il tuo avversario, quello che ti ha ridotto così, è stato Kougami Kyoya, uno shinobi di Oto no? Feci una breve pausa, quasi a cercare una conferma ovvia, per poi proseguire: Beh anche io ho avuto a che fare qualche tempo fa con quel ninja... Proprio nel deserto di Suna... Pure te eri presente all'assalto vero? Attesi un qualche cenno d'intesa da parte del ragazzone. Non so perché ma avevo come l'impressione che anche lui dovesse aver partecipato a quella prima fase del conflitto. Devo dire che di Kougami, e delle sue abilità, al tempo non ho capito poi molto... Tu lo hai definito quasi un "mostro" e questa cosa mi incuriosisce... Se non ti dispiace... Potresti spiegarti meglio? Cosa hai visto tu? Chiesi quindi al mio interlocutore. Mi rendevo conto che la mia domanda poteva essere dolorosa ma, a quel punto, la definizione precedente dell'Akimichi aveva suscitato in me una certa curiosità. Poi eh... Se non ti va di parlarne... Fa niente... Dissi subito dopo, non volendo mettere troppo in difficoltà il chuunin.

    Stato fisico: Ferita lieve fianco sinistro da contusione. Ferita medio-lieve al petto da taglio. Ferita lieve pollice sinistro. Parecchio stanco dato l'alto consumo di chakra. Ferite trattate in via di guarigione.
    Stato Psicologico: Tranquillo, incuriosito.
    Chakra: 5
    Note:
    1 palle di luce legate a altrettanti kunai
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    Pirata da strapazzo

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    Narrato, Pensato, "Parlato", "Parlato Goh Asuka", "Parlato Kei", "Parlato Yohuna"


    Goh accennò al suo scontro, durante il quale era riuscito a mettere in difficoltà il suo diretto avversario, che aveva poi deciso di battere in ritirata. " Mi dicevi che il tuo avversario, quello che ti ha ridotto così, è stato Kougami Kyoya, uno shinobi di Oto no?" disse dopo alcuni attimi di silenzio; Ryu annuì, chiedendosi cosa frullasse per la mente del suo interlocutore. "Beh anche io ho avuto a che fare qualche tempo fa con quel ninja... Proprio nel deserto di Suna... Pure te eri presente all'assalto vero?" Ancora una volta Ryu annuì, rimanendo in silenzio, mentre le immagini dell'assalto gli ritornavano alla mente, chiare e nitide. "E così lo ha conosciuto anche lui... chissà in quali circostanze" si chiese, in attesa che Goh continuasse. "Devo dire che di Kougami, e delle sue abilità, al tempo non ho capito poi molto... Tu lo hai definito quasi un "mostro" e questa cosa mi incuriosisce... Se non ti dispiace... Potresti spiegarti meglio? Cosa hai visto tu? Poi eh... Se non ti va di parlarne... Fa niente..."
    Ryu si grattò le chiappone, mentre, ripensando allo scontro, cercava le parole migliori per descrivere quello che era stato il suo avversario e (quasi) esecutore. Trasse un profondo respiro: "Non saprei esattamente descriverti i suoi poteri" disse in tono di scusa "ma quello che posso dirti, è che mi ha mostrato tecniche che non ho mai visto e di cui mai credo di aver sentito parlare prima." Ripensò alla soffice coda bianca che era apparsa dietro la sua schiena, ma decise di partire dalla strana armatura che lo aveva ricoperto da capo a piedi. "Non so cosa ti abbia mostrato, ma durante il nostro scontro è stato improvvisamente avvolto da una sorta di gas, vapore oserei dire. Poi, tutto d'un tratto, un'armatura l'ha ricoperto da capo a piedi." Ryu chiuse gli occhi, nel tentativo di figurarsi la scena. "Non so esattamente quali siano stati gli effetti. Sembrava più forte e veloce... sicuramente era più resistente. Sai, nel campo dei Taijutsu me la cavo e sono abbastanza bravo a menare le mani, quando serve" disse, facendo di tutto per non apparire superbo e arrogante "ma un avversario così resistente, credo di non averlo mai incontrato. Se sia stato per quell'armatura o per altro, non lo so, ma sono certo che c'entri qualcosa..."
    Si prese alcuni di attimi di pausa. Vide Yohuna stiracchiarsi, mettendo in mostra il prosperoso seno e si perse nei suoi pensieri. Fu improvvisamente riportato alla realtà, da un'onda che si infranse con veemenza contro il fianco della imbarcazione. "Dicevamo?

    Informazioni:

    Chakra: 48
    Stato Fisico: Ferite da taglio sparse sul corpo, concentrate in particolare su braccia e gambe (entità complessiva media); dolore alle natiche e alla schiena (entità media); ustione alle schiena (entità media).
    Stato Mentale: Pensieroso

    Equipaggiamento:

    Kunaix9, nella borsa
    Shurikenx16, nella borsa
    Cartabomba Fasullax4, nella borsa
    Pillole del Soldatox2, nella borsa
    Tonici Akimichi, nella borsa
    Spada Larga, agganciata alla fascia

    Abbigliamento:

    Borsa, legata al fianco destro
    Guanti chiodati, indossati
    Fascia, dietro la schiena
     
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    Jonin Supremo

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    Il discorso tra me e il chuunin di Konoha che avevo appena salvato proseguiva. Il ragazzo, nonostante fosse più grande di me di diversi anni, sembrava essere uno tranquillo, che non se la tirava nonostante potesse avere, con molta probabilità, più esperienza di me. Mi ascoltò in silenzio mentre gli parlavo del mio scontro uno contro uno con lo shinobi di Oto dal quale ero uscito vincitore. Il Rosso, non sapevo chiamarlo in altro modo perché, date le circostanze, non c'era stato modo di presentarsi, era stato colpito da diversi miei attacchi fino ad essere finito una volta per tutte dalla potenza fisica di Gamaho, uno dei grandi rospo del monte Myoboku. A quel punto chiesi informazioni riguardo a Kougami, lo shinobi di Oto con il quale mi ero scontrato nel dopo assalto a Sunagakure e che ora l'Akimichi si era trovato ad affrontare in un combattimento rivelatosi una sconfitta. Il ragazzone annui due volte: la prima confermando che chi l'aveva ridotto così era il chuunin di Oto e una seconda volta per confermarmi che anche lui, come me, era stato uno degli sfortunati protagonisti dell'assalto al villaggio della Sabbia. A quel punto, non avendo visto particolari abilità utilizzate da Kougami in mezzo al deserto, e incuriosito dalla descrizione precedente "un mostro" lo aveva definito l'Akimichi, chiesi informazioni riguardo queste misteriose abilità. Il ragazzone, dopo essersi grattato le natiche, prese un profondo respiro per narrare cosa aveva visto durante il suo scontro: Non saprei esattamente descriverti i suoi poteri. Furono le prime parole del chuunin, quasi come a volersi scusare, alle quali seguirono subito delle altre: ma quello che posso dirti, è che mi ha mostrato tecniche che non ho mai visto e di cui mai credo di aver sentito parlare prima. Rimasi ancora più incuriosito da queste parole. Sembrava quasi che l'Akimichi avesse difficoltà nel descrivere tali abilità, o che, anche se lo escludevo, volesse semplicemente richiamare maggiormente la mia attenzione. La mia attenzione l'aveva di certo attirata ed infatti aspettavo impaziente pendendo dalle labbra del chuunin che, finalmente, cominciò a spiegare qualcosa riguardo a queste misteriose abilità: Non so cosa ti abbia mostrato, ma durante il nostro scontro è stato improvvisamente avvolto da una sorta di gas, vapore oserei dire. Poi, tutto d'un tratto, un'armatura l'ha ricoperto da capo a piedi. Furono le parole del ninja di Konoha che nel frattempo chiudeva gli occhi, come a voler rivedere la scena nella sua mente. Eh?! Un'armatura di vapore? No mai vista una cosa simile. Feci soltanto in tempo a dire prima che Ryu continuasse il suo racconto: Non so esattamente quali siano stati gli effetti. Sembrava più forte e veloce... sicuramente era più resistente. Sai, nel campo dei Taijutsu me la cavo e sono abbastanza bravo a menare le mani, quando serve Erano questi gli effetti di quella misteriosa tecnica che l'Akimichi aveva potuto dedurre, senza però averne una certezza assoluta. Sorrisi lievemente nell'ascoltare il tono del mio interlocutore cambiare un po'. Dalla frase pronunciata poteva sembrare un po' superbo e per questo motivo Ryu tentò in ogni modo di dissipare questo dubbio con la tonalità della sua voce. ma un avversario così resistente, credo di non averlo mai incontrato. Se sia stato per quell'armatura o per altro, non lo so, ma sono certo che c'entri qualcosa... Disse infine il chuunin terminando, almeno al momento, il suo racconto riguardante le abilità di Kougami Kyoya. Mmmmm capisco. Beh sì se alla fine lo hai trovato così duro da colpire con i tuoi colpi molto probabilmente quella strana armatura c'entra qualcosa. Del resto, da quel che posso capire, sei un ninja votato soprattutto al corpo a corpo. Dissi di risposta a Ryu ma notai come il ragazzone non mi stava più ascoltando. Osservando meglio Ryu vidi come il suo sguardo era altrove, rivolto proprio alla prosperosa Yohuna, il ninja medico che aveva curato il chuunin in precedenza, che, stiracchiandosi, aveva messo maggiormente in mostra le sue grazie. Beh, e come dargli torto. Pensai malizioso lanciando un'occhiatina in direzione della ragazza fino a quando un'ondata non impattò contro la barca che ci stava trasportando. Dicevamo? Disse Ryu quasi riportato alla realtà dall'onda. Ah sì, parlavamo delle abilità del misterioso Kougami. Dissi io per poi proseguire col racconto del mio incontro col ninja di Oto: Beh come dicevo con me non ha scoperto granché le sue carte... Ero un semplice genin, come lo era lui d'altronde, e il mio repertorio jutsu non era così vasto perciò non sono riuscito a metterlo così in difficoltà dal farmi vedere qualcosa di "speciale". Dissi mentre tentavo di ripescare dalla memoria i dettagli di quei momenti: L'ho visto come un utilizzatore di Raiton al tempo. Ne padroneggiava diverse tecniche sia di attacco che di supporto diciamo. Era in grado di creare dei cloni della stessa natura se non ricordo male... Poi, a parte questo, sapeva lanciare getti d'aria dalle mani... Ma quello non è fuuton. E' soltanto frutto dell'utilizzo del chakra con questi. Dissi infine a Ryu mentre mostravo i fori nei palmi delle mie mani, risultato dell'operazione per impiantare i fori d'aria lungo i miei avambracci. Fu un'operazione abbastanza semplice tutto sommato, ed effettuata naturalmente in anestesia totale nell'ospedale della Foglia, infatti dopo un paio di giorni ero a casa. Ma, a questo punto, come sono migliorato io nel frattempo, probabilmente avrà acquisito delle nuove abilità anche lui. Quando ti ho recuperato... A quasi dieci metri di profondità... Ti ho trovato ustionato da capo a piede, cotto a puntino potremo dire... Hai visto dell'altro quindi? Come mai lo hai definito "un mostro"? Chiesi infine all'Akimichi in cerca di maggiori informazioni e incuriosito dall'argomento.

    Stato fisico: Ferita lieve fianco sinistro da contusione. Ferita medio-lieve al petto da taglio. Ferita lieve pollice sinistro. Parecchio stanco dato l'alto consumo di chakra. Ferite trattate in via di guarigione.
    Stato Psicologico: Tranquillo, incuriosito.
    Chakra: 5
    Note:
    1 palle di luce legate a altrettanti kunai
    1 cartebomba legate a altrettanti kunai

    Equipaggiamento:
    Borsa
    ArmiAccessori
    Kunai x7Radiolina
    Shuriken a stella x14Specchietto
    Carta bomba x3Pillole del Soldato x3
    Palla di Luce x1Kit Grimaldelli
    Gilet
    ArmiAccessori
    Fumogeni x4Torcia elettrica
    B4-71 x1Binocolo
    Tasca Supplementare
    Armi
    -Libero-


    Abbigliamento ninja e armi indossabili:
    Indossato
    SlotOggettoDescrizione
    VoltoOcchialoniSulla fronte
    Collo/voltoCoprinasoTirato giù
    Braccio sxCoprifronteIndossato
    Petto/addomeProtezione di CuoioIndossato - buono stato
    BracciaParabraccia AltiIndossati - buono stato
    Avambracci e maniAvambraccio e Guanti RinforzatiIndossati - buono stato
    StinchiParastinchiIndossati - buono stato
    Dietro la vitaFodero - NinjatoInfoderato
    AvambracciFori D'AriaIndossati - operativi
     
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