Le storielle dello zio Gear

La spiaggia era buia e silenziosa. Gli unici suoni percepibili erano il lento infrangersi delle onde sugli scogli e il leggero sibilo della brezza marina, che dava sollievo dal caldo di quella torrida notte siciliana. La solitudine di quella spiaggia così appartata e nascosta era rotta solamente dalla presenza di due figure sedute nella sabbia, a ridosso del bagnasciuga.
La luce argentea della luna illuminò il viso da anfibio di Angelino, mentre le sue dita lottavano maldestramente con il gancetto del reggiseno, ma quel maledetto gancetto non voleva saperne di staccarsi, l'eccitazione e l'ansia facevano tremare e sudare le sue dita palmate.
Matteo Renzi lo guardò con dolcezza e gli sorrise, poi con un solo gesto si liberò del reggiseno di pizzo, lasciando completamente nudo il suo corpo presidenziale.
Angelino Alfano rimase in silenzio per diversi minuti alla vista di tale spettacolo, ma alla fine riuscì a vincere la sua esitazione:
<<matteo, sono stufo di nascondermi, perchè non lasciamo che il mondo sappia di noi?>>
Un lampo di malinconia balenò negli occhi del Premier <<non possiamo, lo sai, l'Italia non è ancora pronta per questo...>>
<<m-ma, i-io....>>
<<basta, ti prego. Questa sarà la nostra ultima volta. Domani mattina partirò per sempre per il Corno d'Africa. Ho deciso di abbandonare la politica, gli intrighi, i tradimenti... laggiù potrò condurre una vita più tranquilla, guadagnandomi da vivere vendendo mine antiuomo per mutilare i civili nelle guerre tra mercenari. Ma questa notte è ancora nostra, e voglio che sia speciale>>
Il Ministro degli Interni gracidò di piacere mentre inseriva la sua turgida alfanità dentro il premier, e procedette al coito mantenendo la barra ben salda al centro, stando attento ad evitare tanto il populismo xenofobo antieuropeo di destra quanto gli eccessi dell'assistenzialismo socialdemocratico di sinistra.
La brezza estiva continuava ad accarezzare i due amanti, mentre la mente di Alfano veniva pervasa dall'estasi del piacere. La vista gli si annebbiò per un attimo, e quando mise di nuovo a fuoco la scena, quasi non riuscì a credere a ciò che i suoi sensibili occhi di rana gli stavano mostrando.
Infatti i bei lineamenti di Renzi si stavano sfigurando, mostrando al di sotto il volto del suo antico generale.
<<silvio??! Silvio, aspetta ti prego, posso spiegarti...>>
<<angelino io ti ho dato tutto. TUTTO! E tu mi hai ripagato con la più vile delle monete!!!"
<<no, ti prego, è tutto colpa di...>>
Ma non riuscì a terminare la frase, perchè le fauci di Berlusconi si erano spalanacate come quelle di un orribile Alien, avventandosi su Alfano e straziandone le carni.
Il suo corpo senza vita si accasciò al suolo, dissanguandosi lentamente, mentre l'erezione postuma del Ministro si spegneva nel buio.

Napoli, stazione centrale
Una mano truffaldina si è appena intrufolata dentro la tasca di un'innocente bambina napoletana e, con efferata determinazione, ha sottratto il prezioso iPhone 6 rosa in essa contenuto.
L'innocente bambina, tale Maria Jennifer Addolorata, accortasi della mancanza dell'adorato dispositivo, fa notare alla madre il misfatto che si è appena compiuto:
<< MAMMA, MAMMA, M'HANNO ARRUBBATO LO GIELLULAREEEEEEE!!!!>>
<< MARONN' costava assai!!! Statti tranquilla creatura mia, che mo' chiamiamo ai carabbinieri che gielo riprennono>>
*drin , driiiiin*
<<pronto, giendrale dei garabbinieri di Naboli, come posso fare le veci dell'antico e glorioso gorbo dei garabbinieri e al contembo esserle d'aiuto?>>
<<hanno appenna arrubbato l'Aifon Sei rosa alla mia abbambina, gielo riportate?>>
<< ODDIO! Guesti moderni Diabbolik!! Stia senza pensiè, signò, interveniamo brondamente con una volante>>
<< GRAZIEEEEEEEEEEEEE!!!!!1!1!!>>

E così, gli agenti Salvatore Esposito e Peppino Aiello si precipitano fuori dalla caserma,intenzionati a risolvere la questione in brevissimo tempo.
Si dirigono verso la loro volante parcheggiata nel posto dei disabili, salgono in auto e si dirigono a sirene spiegate verso la tabaccheria di Ciro, dove comprano le sigarette e giocano la schedina.
Rientrati in macchina, si accorgono che sono già le 15.20, e che quindi la giornata lavorativa è finita da un pezzo, e se ne tornano a casa. Il mattino seguente,rientrati in servizio, ordinano cappuccio e brioches al bar, e poi si recano tempestivamente alla stazione di Napoli per indagare sul furto.
I due esperti agenti sanno bene che il colpevole torna sempre sulla scena del crimine, ed infatti notano subito un losco individuo di origini africane che tenta di derubare un'ignara vecchietta; immediatamente ne intimano l'arresto secondo il protocollo standard:
<< Uèèèèèèèèè, FERMO ALLà MAROGGHINOOO!!!>>
Ma anzichè obbedire alle forze dell'ordine, il pericoloso criminale si getta in una disperata fuga tentando di seminare la pattuglia di solerti gendarmi partenopei, che non esitano a partire all'inseguimento.
<<uèèè, che fatica!!! Mallanm 'e kitemmuort e stramuort!!!!>>
<<omme'e merda, se non si ferma lo spariamo, eh!!!>>
Ad un certo punto raggiungono un vicolo cieco, e il temibile marocchino è costretto a fermarsi, spalle al muro.
<<signor marogghino vedo che siamo ggiunti alla resa dei gondi! Ei amico sgancia subbito il malloppo!>>
Ma è in quel fatidico istante che Salvatore, guardando meglio in viso il fuggitivo, si rende conto che egli altri non è che il vile Carlo Conti, e con orrore comprende che il sinistro miasma emanato dai piedi del noto conduttore di Rai 1 è in realtà un potentissimo veleno in grado di stroncare anche un Giuliano Ferrara in pochi secondi.
<< ADDENZIONEEEEEEEEE, HA UN'ARMA BATTERIOLOGIGAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!>>
E Peppino urlando: << FUOCOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!>> E subito estrae dalla fondina i suoi Raudi Manna d'ordinanza, li accende e si fa esplodere tre dita così può andarsene a casa in malattia, che stasera gioca pure il Napoli, alla faccia 'ro cazz.
Rimasto solo, con gli occhi arrossati e i polmoni in fiamme per le tremende esalazioni, il coraggioso Salvatore non ha nemmeno il tempo di prendere la mira con la sua Beretta che già il malefico negroide gli addenta con ferocia animalesca la carotide, per poi fuggire sorridendo soddisfatto del suo criminoso operato.

Salvatore Esposito rimase così, steso sull'asfalto bollente di un caldo pomeriggio estivo,mentre la vita gli sfuggiva a grandi fiotti dalle vene. Guardò un ultima volta il limpido cielo mediterraneo, mentre in lontananza udiva la strofa di quella canzone che gli piaceva tanto, quasi una marcia funebre suonata solo per lui:
♪♫♪Il fragoloneeee...
sutt’a doccia vann pazz sti guaglioneeeee♪♫♪

Per strada, al supermercato, sull'autobus... Ovunque andasse sentiva sempre gli sguardi lascivi e perversi degli uomini su di sè. Era stata degradata al miserevole status di oggetto di desidero. Ma tutto era cambiato da quando si era convertita all'Islam, ora il nero burqa copriva completamente le sue forme sensuali, liberandola dalla schiavitù della sua bellezza e consacrandola ad un nuovo scopo nella vita.
L'ascensore arrivò all'ultimo piano del lussuoso hotel in centro a Milano, dove nella suite la aspettava l'unico uomo autorizzato a godere della sua prorompente femminilità: suo marito, lo sceicco Carlo Conti, detto Salah ad-Din per le sue doti di grande stratega.
Con un gesto teatrale, Rosi Bindi sfilò il suo vestito, mentre la luce che filtrava dalle tapparelle le illuminava languidamente i seni e i glutei nudi e pelosi. La fiamma del desiderio ardeva negli occhi del magnate del petrolio e dei quiz televisivi della RAI, ma con un grande sforzo di volontà riuscì a trattene le sue pulsioni. C'erano questioni ben più importanti di cui parlare, prima.
<< Come procedono i piani califfali per la conquista dell'Italia? >>
Rosi Bindi infatti, dopo aver accolto gli insegnamenti estremisti dell'imam Pannella, era diventata la spia dello stato islamico nel governo italiano.
<< Bene, mio bronzeo condottiero. Con l'aiuto dei nostri antichi alleati, gli ebrei, abbiamo inserito delle gocce di mestruo di Vladimir Luxuria nei vaccini per l'influenza. Entro Natale i giovani italiani si trasformeranno in ambigui e rammolliti individui transgender, totalmente incapaci di contrastarci>>
<< INSHALLAH!!!! Che notizie grandiose!>>
<< Ci sono delle complicazioni, purtroppo. Pensavamo che l'italia fosse inerme e indifesa, ma ci sbagliavamo di grosso. Soltanto due parole: ...Angelino...Alfano...>>
<< Ho sentito parlare di questo temibile avversario. Pare che egli sia il leggendario guerriero metà rana e metà Ministro degli Interni che compare una volta ogni mille anni. E secondo i rapporti dei nostri amici del Mossad, questa non è nemmeno la sua forma finale>>
<< E non è finita qui: i grandi Kage del centrodestra, Berlusconi, Salvini e Meloni, si sono uniti per formare una terribile alleanza ninja. Hanno già mobilitato più di diecimila anziani dai circoli pensionati di Lombardia e Veneto, tutti con regolare porto d'armi per caccia sportiva e desiderosi di dare sfogo al loro odio xenofobico >>
L'abbronzato sceicco si fece prendere dalla disperazione.
Durò solo un attimo però: si era di colpo ricordato della loro arma finale. L'astuto figlio di Allah infatti aveva infilato nell'ano di Matteo Renzi, all'insaputa di Renzi stesso, cento chili di esplosivo al plastico. Sarebbe bastato aspettare che i nemici dell'Islam si fossero trovati riuniti in un unico luogo per poterli eliminare in un colpo solo. Dopodichè per l'Italia non ci sarebbero state più speranze.
Rincuorato da questo pensiero, diede finalmente sfogo alla sua passione, sbattendo la Bindi sul costoso tappeto persiano e impalandola come un gustoso kebab sul suo lungo palo roteante.
Fuori dalla finestra, il tiepido sole invernale si faceva sempre più brillante con l'avvicinarsi di mezzogiorno. Ma dentro la stanza le tenebre erano sempre più fitte; e ancora più dentro, dentro ai cuori dei due amanti, l'oscurità era pressochè totale, interrotta solamente dal suono di sinistre risate e dal viscido rumore di un turbinìo di lingue.