Ennosuke Hyuuga vs. Kaori Mitarashi

Il giorno della finale era arrivato e la kunoichi non poteva che dirsi pienamente soddisfatta di sé stessa, aveva lottato duramente e non si era certo fino ad allora risparmiata, nell’ultimo scontro ci era andata così pesante che per un attimo non aveva temuto di aver fatto fuori il proprio avversario, ma ora finalmente aveva raggiunto il suo scopo. Aveva scalato quella piramide di ninja guadagnandosi l’accesso alla sfida più importante, quella che avrebbe determinato chi sarebbe salito sul gradino più alto del podio. Battendo lo shinobi di Kumo aveva cancellato ogni residuo di speranza del villaggio di poter vedere un proprio shinobi in finale e grazie alla sua vittoria quel giorno ci sarebbe stato uno scontro tutto favorevole all’impero, ma la responsabilità che gravava ora sulle sue spalle era se possibile ancora maggiore, Kirigakure ormai da troppo tempo era in odore di sudditanza nei confronti dell’imperatore e la sua vittoria sarebbe stato un forte segnale di come in realtà il villaggio della nebbia non si piegasse a nessuno. Il suo avversario sarebbe stato nuovamente Ennosuke Hyuuga, era ormai passato tanto tempo, forse troppo tempo dal loro unico incontro e la ragazza ben ricordava come già all’epoca fosse stato un avversario dalle straordinarie capacità, era riuscita allora a portare a casa la vittoria grazie ad un campo di combattimento a lei particolarmente congeniale, ma di certo anche lo shinobi doveva aver fatto come lei dei passi avanti ed era certa che quello si sarebbe rivelato lo scontro più impegnativo fra quelli degli ultimi giorni.
”E così anche tu ce l’hai fatta ad arrivare fino a qui...avrai la possibilità di prenderti la tua rivincita, ma non sperare che io non mi difenda con le unghie e con i denti!”
Con perizia cominciò a srotolare la garza sull’occhio destro andando così a proteggere la vuota orbita da potenziali agenti esterni, tutto il suo equipaggiamento era stato revisionato minuziosamente ed appena fu pronta estrasse la preziosa spada di ghiaccio dal fodero e la fissò in silenzio. Quell’arma non era soltanto un’estensione del suo braccio, quella lama rappresentava l’unico ricordo del padre ed attraverso lei, come se fosse un amuleto, la ragazza sentiva di poter comunicare con lui e sentirlo vicino.
”Saresti fiero di me, papà!”
Con un sordo rumore metallico la lama rientrò nel fodero e Kaori prendendo un profondo respiro cominciò a muoversi verso l’ingresso dell’arena, il suo nome era stato chiamato dagli altoparlanti e non avrebbe certo lasciato il sempre più numeroso pubblico ad attenderla in vano. Con un ultimo sguardo allo spogliatoio si incamminò verso l'ingresso dell'arena e dopo essersi stiracchiata avanzò con un'espressione decisa sul volto apprestandosi a scoprire le fattezze dell'arena che avrebbe ospitato la il capitolo finale di quel torneo.
"Porca troia!"
Appena messo piede nell'arena la ragazza si era subito resa conto del fatto che le cose non si sarebbero messe bene per lei quel giorno, se l'ultima volta contro Ennosuke aveva avuto il terreno di scontro dalla sua, la cosa non si sarebbe di certo ripetuta dato che appena varcata la soglia il suo intero corpo venne investito da un'ondata di calore, tutto attorno a lei quello che ricordava in tutto e per tutto il cratere di un vulcano e le imprecazioni mentali continuarono a susseguirsi man mano che la consapevolezza della situazione si faceva strada. Certo vista la nomina di cui presto sarebbe stato investito l'autoproclamato imperatore del fuoco, quello scenario non poteva essere che il più adatto, ma per le sue abilità quello spazio non poteva che presentarsi come una fastidiosa spina nel fianco.
"A quanto pare questa volta il terreno di scontro non sarà a mio favore..."
L'occhio della kunoichi continuava a spostarsi da destra a sinistra, la strana arena sembrava sviluppata a forma di triangolo ed il calore del magma che circondava la zona principale di combattimento lasciava intendere che uscire da quel perimetro fosse una pessima idea.
Ennosuke non era dissimile da come lei lo ricordasse ed un sorriso si dipinse sul volto della kunoichi quando si rese conto del fatto che la finale di quello che era forse il torneo più importante degli ultimi anni si sarebbe svolta fra due guerci, quasi a dimostrare che la perdita di parte della vista potesse potenziare il resto dei sensi fino a migliorare gli shinobi stessi. Quello che la ragazza non poteva tenere in conto nei suoi ragionamenti era che l'altro nascondesse un Doujutsu sotto alla sua benda, ma tutto sommato non sarebbe stata per lei una conoscenza così importante dato che con quel caldo probabilmente non sarebbe nemmeno riuscita ad impastare il chakra in maniera sufficiente a far condensare l'umidità presente nell'aria per farle assumere le fattezze della nebbia peculiare del suo villaggio. L'avversario contro cui si trovava era senz'altro pericoloso e temibile e sapeva perfettamente che se voleva riuscire a portare a casa la vittoria avrebbe dovuto dare il meglio fin da subito, così come la Kirigakure probabilmente anche il resto del suo repertorio suiton ed il bagaglio che le derivava dalla sua innata sarebbero stati di difficile utilizzo, ma dopotutto non poteva saperlo finché non avesse provato, anche perché ingaggiare direttamente uno scontro in corpo a corpo avrebbe potuto rivelarsi piuttosto rischioso contro uno Hyuuga.
"Ci si rivede Ennosuke...che vinca il migliore!"
Con quelle parole la ragazza raggiunse la sua posizione e fece il minimo indispensabile per risultare gentile nei confronti dell'avversario, oramai aveva soltanto lo scontro in mente e questo voleva dire che nello Hyuuga vedeva in quel momento soltanto un bersaglio ed una possibile fonte di rischio. Mentre l'arbitro ripeteva le solite baggianate ormai entrate a memoria nel cervello di chi affrontava od osservava quel torneo, la ragazza si abbassò a slacciare i pesi e mentre la donna di Otogakure dava il via allo scontro, Kaori portò in posizione il coprinaso espirando profondamente, il momento era infine arrivato e soltanto il corpo ancora in grado di stare in piedi dello Hyuuga la separava dal salire sul gradino più alto del podio, non doveva far altro che mettere al tappeto lo shinobi dai capelli bianchi e finalmente la sua figura, almeno secondo lei, avrebbe trovato redenzione davanti alle alte sfere di Kiri e quel periodo di inedia cui era stata obbligatoriamente costretta dopo i fatti di Suna sarebbe finalmente concluso, sarebbe tornata a fare veramente la kunoichi e dato che tutto sommato era l'unica cosa che fosse in grado di fare bene, non poteva permettersi di perdere

L'idea di fondo del suo piano era semplice, distruggere l'avversario di modo che non potesse più alzarsi in piedi e porre così fine allo scontro, niente lunghi scambi dato che quella era la finale in cui si giocava tutto, sarebbe bastato un singolo attacco per porre fine allo scontro, o per lo meno questo era ciò che si aspettava, ma Ennosuke Hyuuga così come ricordava era un'avversario pieno di risorse e decisamente ostico da affrontare e non sembrava gradire l'idea di essere messo al tappeto.
Appena Kaori aveva evocato il proprio clone lo shinobi di Konoha si era apprestato ad eseguire un'intrigata serie di sigilli al termine della quale scaturì un drago apparentemente composto di fumo che rapidamente si diresse verso le due avversarie.
Il clone oramai intento ad entrare in corpo a corpo non ebbe possibilità alcuna di evitare la belva che invece di dissolverlo andò però solo a passargli attraverso, ma la reazione dello stesso fece capire all'originale che subire quella tecnica doveva essere comunque qualcosa di brutto e non voleva certo scoprirlo sulla propria vera pelle, fortunatamente la cupola di ghiaccio che il clone era andato ad erigere non offriva protezione solamente verso ciò che arrivava dall'esterno, ma essendo fondamentalmente un'enorme blocco di Hyouton modellato a cupola fece anche sì che il drago proveniente dall'interno fermasse la sua corsa prima ancora di poter rappresentare una vera e propria minaccia per l'originale che ancora appoggiata al muro era pronta a gustarsi lo spettacolo offerto dal jutsu che lei stessa aveva inventato, se fino ad allora il pubblico non aveva gioito delle sue performance perché aveva in ogni scontro sfruttato la nebbia per muoversi nell'ombra, in quella finale avrebbero avuto il loro contentino. Contentino ovviamente tutto a spese dello Hyuuga.
Che il clone non fosse in grado di andare a segno con la propria lama alla ragazza non importava proprio un bel nulla dato che l'avversario era rimasto comunque intrappolato all'interno della cupola ed era ben certa che difficilmente avrebbe potuto evitare la sua esplosione.
"Scacco matto!"
Tutto era filato liscio come l'olio, il corpo martoriato dello Hyuuga si trovava a terra e Kaori non poté evitare un sospiro di sollievo, un boato era scaturito dal pubblico quando il giovane dell'Impero era crollato al suolo coperto da una miriade di tagli e schegge ed anche l'arbitro aveva fatto la sua comparsa, la kunoichi aveva vinto e finalmente avrebbe potuto ottenere quella seconda occasione per cui tanto aveva lottato nel corso di quel torneo. Odiava ammetterlo, si odiava con tutta sé stessa, ma l'ovazione del pubblico e l'essere arrivata sul gradino più alto del podio le davano una sensazione di piena e piacevole realizzazione, se solo in quel momento avesse avuto la lucidità di ripensare a tutte le vite spezzate nel corso della sua carriera, al dolore provocato ed a tutto il sangue che era stato versato dalle sue mani, di certo si sarebbe fatta schifo da sola a gioire della sua abilità nel combattere, così come avrebbe probabilmente ripudiato quel torneo di cui non condivideva né i modi né i fini, ma le luci della ribalta possono dare alla testa a tutti ed anche lei, così come avrebbe fatto chiunque altro, anche dai meno nobili valori, si ritrovò a sorridere soddisfatta.
"Ma che cazzo, non è possibile!"
Già la mano destra della ragazza era andata a prendere il coprinaso per abbassarlo e salutare vincente il pubblico, quando lo Hyuuga decisamente non propenso a quel finale aveva deciso di muoversi scuotendo il capo e rialzandosi, per un singolo istante la ragazza aveva provato la gloria dei vincenti, ma ora la realtà tornava a fare capolino e la dura verità era che quello scontro era ancora ben lungi dall'essere terminato.
"Non ti alzare o dovrò farti male davvero!"
Le parole erano piene di rabbia questa volta, quel testardo le aveva strappato la vittoria dalle dita quando già la stava stringendo in pugno e non avrebbe avuto per lui alcuna pietà, sapeva bene che ogni frase detta sarebbe stata vana perché in caso contrario Ennosuke non si sarebbe nemmeno preso il disturbo di rialzarsi ed infatti ancora mentre parlava già aveva richiamato con un sigillo un clone davanti a lei, per quanto vano ciò che aveva detto era la verità e non una frase isterica dettata dalla paura di perdere, avrebbe scatenato tutta la sua potenza sull'ignaro Hyuuga. A costo di ridurlo a brandelli avrebbe vinto quella competizione.

"Ma che cazzo..."
Lo shinobi del fuoco una volta in piedi riprese a muoversi senza mostrare particolare sofferenza per le ferite subite, al contrario seppur zoppicasse per la ferita alla gamba la sua espressione sembrava quella di chi non avesse subito più di qualche graffio, e togliendo di dosso il gilet ormai in stato pietoso l'uomo andò a gettarlo a terra, Kaori sapeva bene che presto sarebbe tornato alla carica e l'obiettivo del clone appena generato era proprio quello di provvedere alla difesa da un eventuale attacco dalla lunga distanza dato che già le sue mani si erano mosse a comporre i sigilli necessari a generare la più peculiare e temibile tecnica ereditata dal suo patrimonio genetico e tramandatale dagli allenamenti del nonno. La serie ormai la conosceva talmente bene che non doveva nemmeno pensare alla sequenza dei sigilli dato che le mani quasi si muovevano da sole, un'area di venti metri davanti a lei sarebbe stata circondata da specchi di ghiaccio che le avrebbero probabilmente permesso di portare la sua combinazione più devastante e così chiudere con una buona probabilità di certezza quello scontro, anche se la reazione del bianco ai danni subiti dall'esplosione la lasciava ancora interdetta.

"Un esercito di ciechi al seguito di un generale cieco, è condannato alla sconfitta..."
Ennosuke non solo non voleva darsi per vinto, ma al contrario aveva evocato quattro cloni al suo fianco per poi avventarsi su di lei, nuovamente sembrava voler cercare lo scontro ravvicinato ed improvvisamente i suoi cloni esplosero in una nube di fumo ed immediatamente i sensi di Kaori le lanciarono un campanello di allarme, la fronte cominciò a sudare ancora di più mentre l'originale ed il clone concentravano il chakra in naso ed orecchie per scoprire la posizione dell'avversario che in quel momento si avvicinava pericolosamente, il fumo aveva improvvisamente assunto le sembianze di due specie di funi e subito la ragazza riconobbe la tecnica che già una volta l'aveva quasi messa in condizione di perdere uno scontro, il clone subito compose pochi sigilli che lo chiusero assieme a colei che l'aveva generato all'interno di una bolla d'acqua che impedì alle funi di cingersi su di loro.

Lo Hyuuga era ormai a ridosso della coppia quando la bolla generata dall'orizzonte acquatico crollò fragorosamente a terra ed il clone si lanciò a gomiti alti contro l'avversario. L'assalto del clone non aveva molte speranze di successo, né gli importava più di tanto dato che gli specchi si erano ormai formati, come prevedibile all'altro bastò un colpo per dissolvere il Kage Bunshin in una nube di fumo, ma l'attimo di tempo guadagnato era stato sufficiente alla Kaori restante in campo per saltare di lato nel più vicino degli specchi creati, rapidamente si mosse di specchio in specchio portandosi verso il margine superiore della cupola, grazie alla Muon riusciva a percepire perfettamente la posizione avversaria grazie all'udito, ma anche grazie al sangue viste tutte le ferite riportate. Giunta in uno specchio a mezz'aria cupola si lanciò in basso diagonalmente contro allo shinobi dell'impero, mentre già il chakra aveva cominciato a fluire copioso nel suo corpo, non voleva assolutamente lasciargli via di scampo e scalciando a mezz'aria con tutta la sua potenza andò ad effettuare un poderoso scatto che l'avrebbe portata a ridosso dell'avversario per poi sferrare il suo Taijutsu più devastante in assoluto, già una volta in quel torneo le aveva assicurato la vittoria ed ora toccava ad Ennosuke. Un pugno carico di chakra venne sferrato verso il tronco dell'avversario e se fosse andato a segno lo scontro si sarebbe probabilmente concluso, anche perché oramai aveva dato fondo a gran parte delle sue riserve di chakra e probabilmente se avessero continuato a combattere le cose si sarebbero messe male per lei.