Livello: B Tipo: Doujutsu Il Byakugan quando attivo concede al suo utilizzatore una vista a 359° gradi per un raggio di cinquanta metri e permette di vedere perfettamente non solo oltre ogni cosa, bensì anche il Chakra e i suoi flussi, nonché il sistema circolatorio del Chakra e i suoi 361 punti di fuga. Riesce a vedere anche lievi concentrazioni di Chakra nel corpo delle persone, potendo quindi arrivare a prevedere l'utilizzo di una Tecnica ma non l'elemento o cosa la Tecnica farà, anche se dovrà essere concentrato sul sistema del Chakra del bersaglio. Osservando il flusso del Chakra è anche possibile accorgersi se una persona è sotto l'influsso di un Genjutsu dal moto disturbato del Chakra, ma non è ovviamente possibile utilizzare questa abilità su se stessi. Il Byakugan permette, inoltre, all'utilizzatore di concentrarsi e vedere esclusivamente in linea retta aumentando così il raggio visibile all'utilizzatore frontalmente, ma annullerà di conseguenza la possibilità di vedere a 359°. [Lunghezza massima per livello: Genin 1 Km; Chuunin 4 Km; Sp 10 Km; ANBU 12 Km; Jounin: 15 Km] Consumo: 10 (A Turno)
«Brancolare nel buio? Non sembra affatto nel tuo repertorio» lo punzecchiò Maemi, prendendosi gioco di lui. «Ultimamente mi stupisco anche io di quante cose non siano nel mio repertorio» rispose Kisuke a tono, colpito dalla frecciatina. Per un attimo il suo istinto prevalse e le parole gli uscirono automaticamente dalla bocca, come se davanti si trovasse uno qualunque. Tuttavia, non era così, ma se n'era come dimenticato e colpì proprio dove sapeva che in un modo o nell'altro Maemi avrebbe recepito. Se ne rese conto subito dopo e, mentre la sua espressione iniziava a dare segni di spegnimento, sperò che quell'uscita non andasse ad inficiare direttamente sulla prossima prestazione di Maemi. Per fortuna così non fu, ed esattamente come si aspettava prima del loro scambio di battute, Kisuke vide con entrambe le visuali il risultato: il Chakra dalla mano di Maemi aveva preso una consistenza differente, in linea con la sua supposizione inziale, e con velocità crescente rispetto al tentativo precedete, la pietra iniziò a macchiarsi di acqua. Kisuke interruppe il tentativo con un singolo battito di mani. «Possiamo ritenerci soddisfatti del risultato» decretò, incrociando le braccia. «Alla fine ti sei creata la tua strada, ma poco importa: in una maniera o in un'altra hai raggiunto il risultato. Non è andata proprio come mi aspettavo, ma ciò che conta è completare il lavoro.» "Tutto sommato ci siamo arrivati anche senza inconvenienti" si compiacque, sentendo le spalle farsi più leggere. Lo scoglio poteva dirsi superato, ma ancora l'addestramento non era concluso. «Adesso viene la parte veramente difficile. Che poi, la difficoltà è relativa, perché prende fondamento su quello che sei appena riuscita a fare sulla roccia» le anticipò Kisuke. «Similmente al processo di potenziamento che utilizzi già per la Chikara no Mizu, adesso dovrai applicare dentro di te quel processo che hai appena sviluppato. Ovviamente dovrai farlo mentre prepari un Ninjutsu. Cominciamo con qualcosa di semplice come la Mizurappa, che non è nulla di complicato ed anche la sua esecuzione è abbastanza banale e ben si presta a questo genere di situazioni. Se vuoi prenderti qualche minuto, prima di proseguire, non sarebbe una cattiva idea» propose infine, piegando la testa di lato. «Almeno riprendi un po' fiato ed hai tempo per visualizzare e ripetere nella tua mente i passaggi che hai appena eseguito e che ti hanno portata al successo. Ricordati come ti ho insegnato a visualizzare nella tua mente. Dopodiché visualizza come quel processo lo puoi applicare nel modo corretto al subbuglio che si crea durante l'esecuzione di un Jutsu. Ricorda che hai appena imparato ad inniettare l'essenza dell'acqua in un materiale tutt'altro che ricettivo, e lo abbiamo fatto proprio per questo».