Missione Benkei Rouchi - Affrontare l'oscurità (Dr. Benkei e Mr. Inugami)

✥ Il giovane principe della casata Rouchi aveva cominciato la sua avanzata all’interno della selva di Genbu. A passi sicuri si era incamminato alla ricerca del monastero su cui doveva indagare. Sempre indossando la sua nuova divisa che lo rappresentava come un orgoglione della Nuvola si era addentrato tra le fronde seguendo il sentiero battuto dai vecchi segni di un carro. Dopo quelle che sembravano ore di cammino il ragazzo dai capelli candidi si era ritrovato dinanzi ad un bivio: destra o sinistra… Spada o illusioni.
Tra queste due vie il giovane rampollo aveva scelto proprio la prima di queste due in cui la luce vigeva da padrone. Dopo ore di cammino Benkei aveva continuato a camminare senza incontrare alcuna difficoltà prima di andare a sfruttare i suoi geni demoniaci per andare a scandagliare la zona intorno a se in modo quasi paranoico. Per sfortuna il suo inseguitore era abbastanza silenzioso per portare avanti la sua offensiva a partire dalla cima degli alberi su cui si trovava.
La bestia, infatti, aveva atteso qualche momento ulteriore prima di lanciarsi all’attacco mentre stringeva tra le sue mani quella che pareva essere una spada in duro bambù. Il momento propizio per il Banbùino si era presentato quando lo Shinobi Katana si era avvicinato al corso d’acqua, nei pressi di uno spiazzo, per prendere un sorso d’acqua. L’assalto dell’animale, tuttavia, era stato parato senza alcuna difficoltà dal Ninja di Kumogakure no Sato mediante un elegante movimento della Katana.
Il clash del metallo con il legno si era rivelato come un suono sordo rivelando l’estrema durezza del bastone stretto tra le mani del Bambùino. L’animale aveva sfruttato il colpo e la sua agilità per spostarsi all'indietro per accovacciarsi sul suolo, con tutte e tre le zampe poste a sorreggerlo mentre con l'arto superiore destro continuava a stringere la sua arma. Accovacciato, proprio mentre Benkei rinfoderava la Katana, l’emule dei famosi Samurai di Kumogakure no Sato si era lanciato nuovamente all'attacco dopo aver emesso un ringhio beduino. In primo luogo, con la mano sinistra aveva strappato dal terreno una generosa quantità di terreno polveroso per lanciarlo contro il volto del Principe. Il bolo di terra, dal diametro di dieci centimetri, era stato lanciato ad alta velocità con il chiaro intento di accecarlo.

Sfruttando l'eventuale apertura così creata il Bambùino si era lanciato ulteriormente all'attacco grazie alla sua agilità scimmiesca, tipica di molti altri Ninja di Kumogakure no Sato, e alla sua schiacciante abilità con la spada. I movimenti rapidi ed animaleschi ben si sposavano con il suo stile di scherma all'apparenza sgraziato ma potente.

Immediatamente la belva si era lanciata in salto avvolgendosi in aria con la spada di legno protesa verso l’esterno a cercare il corpo del suo bersaglio. Subito dopo, usando la lama come perno, aveva provato a colpire il Ninja dai capelli bianchi in pieno petto con un poderoso calcio.