Posts written by Xedu

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    Avrei alcune domanda da sottoporvi.
    1) Per l'assegnazione del credito attraverso la dettagliata descrizione dell'apprendimento di una tecnica. Si potrebbe anche strutturare come sviluppo dell'abilità dell'innata? Es: Sharingan da una tomoe passa a due.
    2) Siccome starei modificando la scheda in maniera radicale (lasciando invariate le cose già approvato) a chi dovrei sottoporla per farla approvare e seguire un cambiamento?
    3) Per quanto riguarda l'apprendimento di Hijutsu attraverso lo Sharingan si dovrà comunque rispettare i reply necessari in base al livello della tecnica oppure data l'abilità di poterla copiare non sarà necessario e quindi sarà sufficiente avere l'approvazioni del possessore del jutsu?
    4) Per l'addestramento del sigillo dell'imperatore quanto margine di libertà ho? Nel senso essendo una droga sperimentale devono somministrarla solo dei dottori specializzati in questo compito?

    Grazie a chi risponde :D
  2. .
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    Sharingan Una Tomoe
    SharinganUnaTomoe_zps1750ee30
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Doujutsu
    Lo Sharingan dona poteri di prevvegenza all'Uchiha, che può prevedere colpi diretti agli organi vitali e Ninjutsu di livello non superiori ai propri. E' possibile copiare qualsiasi Ninjutsu se in possesso dei requisiti per eseguirli ed utilizzarli in combattimento fino al termine dello stesso.
    Consumo: 2 (A Turno)


    Ricevetti risposta quasi subito. "Qui c'è una puzza quasi nauseante e ho appena sentito un suono, sei stato tu? Altrimenti c'è qualcun'altro che si aggira lì fuori. Finisco d'ispezionare qui giù e poi risalgo". "Non so ho fatto un po' di rumore con le assi di legno ma sai come sono queste strutture vecchie comunque d'accordo ci vediamo dopo", risposi al mio compagno. Salì le scale con la massima cautela salì due rampe di scale e mi trovai subito al primo piano. La scalinata decorata con un tappetto rosso segnava il percorso ed era abbastanza grande da permettere due flussi di gente, uno per scendere e l'altro per salire. Mi trovai davanti a tre porte scorrevoli. Ai lati e davanti, tutte rigorosamente chiuse. Provai ad andare a destra ed apprendo poco poco, notai che non c'era nessuno e la aprì totalmente facendo il minimo rumore. All'interno trovai Abiti quelli signorili che probabilmente indossavano per la sera e per il giorno, entrambi gli indumenti erano stati fabbricati con la seta indossati da manichini senza braccia per dare l'idea di come fossero visti a quei tempi. Insieme a quelli c'erano tutte le attrezzature per fare il bagno ma nulla di cui mi volli soffermare. Uscì da questa stanza ed andai di fronte cioè decisi di aprire la porta che era a sinistra del corridoio. Sempre con il solito metodo l'aprì anche questa porta, questa volta mi trovai davanti ad una ricostruzione dalla camera da letto dei nobili. Il letto era uno dei più decorati mai visti così come i drappi delle finestre da dove entrava una leggera luce. Proprio mentre osservavo la stanza mi venne una comunicazione radio. "Kirito. Qui c'è una porta nascosta e bloccata. Mi sa che devo distruggerla, questa bastarda non ne vuole sapere di aprirsi. C'è una luce che fuoriesce dallo spazio sotto e sembra essere una luce di candele; significa quindi che c'era qualcuno qui dentro e che è stata utilizzata da poco o almeno da non molto tempo.". "Fai attenzione", gli dissi. Continuai la mia ispezione. Restava un'ultima stanza quella che era di fronte. Se non avessi trovato nessuno là allora significa che li ha trovati Makoto. Uno dei due dovrà pur trovarli. Aprì la porta e fui sorpreso nel vedere che manco qui c'era nessuno. Anche qui trovai un bagno, a differenza di quello che c'era fuori, questo era pulito e non veniva assolutamente usato, con tutta probabilità era quello che il signore stesso usava. Non potei osservare ulteriormente che ricevetti ancora un'altra notizia. "Ho trovato il custode. Era imprigionato qui sotto. Fai attenzione, quei bastardi sono lì sopra.", mi disse Makoto. "Cosa manco da lui sono ", pensai, "Si saranno nascosti ed allora aveva ragione Makoto a dire che sapevano che eravamo qui.". "Scendo subito", risposi.
    Scesi le scale e vidi i due intenti a rompere una vetreria e agguantare due katane molto decorate, nel frattempo vidi un qualcosa cadere dalle tasche di uno, era una chiave dall'aspetto molto familiare. Una volta prese andarono nell'altra stanza dove c'erano i dipinti. Mi avvicinai con molta attenzione prendendo la chiave a terra e una volta ragionato che fosse quella della botola andai a vedere i due e li vidi mentre infilavano le lame tra le tele. Andai verso la botola e vidi che era chiusa. Così infilai la chiave nella serratura per aprirla e con la radiolina dissi, "Makoto vieni subito ho aperto la botola", una volta fatto andai nell'altra stanza e dopo che vidi che avevo rovinato quattro tele mi misi in mezzo alla porta e ad alta voce, "E giunta l'ora dei conti".

    Chakra: 68-2=66
    Fisico: Ottimale
    Mentali: Rilassato

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    Kunai 10/10
    Cartabomba 5/5
    Bomba carta 2/2
    Shuriken ad Astro 20/20

    Equipaggiamento
    Occhialoni -In borsa-
    Guanti chiodati -In borsa-
    Coprifronte -indossato- (sul braccio dx)
    Radiolina -Indossato- (Sx)
    Coprinaso -Indossato-
    Gomitiere -Indossato-
    Strisce di cuoio (avanbracci)-Indossate-
    Bende -Indossate- (caviglie e gambe)

    Note
    Sharingan Attivato
  3. .
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    Makoto si offrì di andare sotto lui per primo convinto che fosse una trappola e senza avere nulla per fare luce. "Se fossi sceso io avrei riempito la stanza di gas e poi avrei aspettato che venissero fuori loro stessi aprendo in alternativa la botola di dietro". Pensai fra me e me mentre il mio compagno scendeva le scale. Il mio compito era continuare a cercare al piano terra dove aveva smesso di cercare Makoto. Così segui i suoi passi e andai al bivio. "Prendere la strada a sinistra", mi disse di dirigermi in quella parte dell'ala del museo dove lui ancora non aveva investigato. Mi inoltrai non senza precauzione infatti non vedevo molto sebbene la luce lunare si inoltrava poco nella stanza ma restavano troppe aree buie e così pensai che anche degli eventuali assalitori potessero nascondersi in quelle piccole aree oscure magari nascosti negli angoli delle stanze, così chiusi gli occhi per un istante pensai intensamente a far confluire il chakra nell'occhio.
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    Consumo: 2 (A Turno)


    I miei occhi rossi sebbene non fossero in grado di vedere al buio riuscivano a vedere il centro di chakra e quindi riconoscere se erano nascosti dalle ombre, delle presenze. Nessuno all'orizzonte, entrai nella zona "Arte Folkloristica". Un lungo corridoio con a centro una lunga vetreria. Alla mia sinistra vi erano piccoli quadretti rappresentanti scene di battaglia, di pesca, e persino eventi naturali. Al centro la vetreria proteggeva lame di tutti tipi; dai set di samurai alle lame per l'harakiri mi avvicinai a quest'ultima cercando di leggera la dicitura mi sforzai parecchio e pare che questa lama venne usata dal signore di questo castello per aver mancato un onore importante ossia, pare che abbia attaccato il signore vicino mentre dormiva. Qualsiasi cosa avesse avuto questo signore sicuramente avrebbe avuto i suoi buoni propositi per comportarsi così ma non era il momento di investigare. Continuai negli scaffali a destra invece c'erano maschere, soprattutto rappresentanti demoni della mitologia. Pure le maschere di animali alquanto particolari che non avevo mai visto prima. Continuai per tutto il corridoio guardandomi da tutte le parti, ma nulla vi era. Alla fine trovai una porta. Mi avvicinai appoggiando da prima l'orecchio ma non sentì nulla. Provai ad avvicinare l'occhio sulla serratura per vedere se vi era qualcuno ma solo buio c'era. L'apri piano piano e vidi infine vi era solo una scala che portava al piano di sopra e accanto alla scala una porta che conduceva al bagno chiusa a chiave però. Appoggiando poi una mano sulla radiolina dissi, "Qui nulla solo scale per il piano superiore, sto per salire da te novità?", ed attesi risposta dal mio compagno.

    Chakra: 70-2=68
    Fisico: Ottimale
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    Edited by Xedu - 11/11/2014, 18:23
  4. .
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    Mi trovavo ora alla parte opposta del giardino. Vi era solo quella botola e nulla più. Il recinto era limitato da tavole di legno. Continuai a girare ora dalla parte del laghetto. Mi avvicinai era buio quasi completamente non vi si intravedeva nulla se non nero. Le nuvole impedivano alla Luna di specchiarsi in quel laghetto ed io che non avevo nulla di interessante da vedere mi allontanai rammaricato dell'accaduto. Notato che nei dintorni alzai lo sguardo e lo rivolsi verso l'entrata principale. Con mio stupore notai una nota nella porta del kami che era sfuggita alla perlustrazione forse perché messa dalla parte opposta affinché che solo da dentro fosse visibile. Mi avvicinai incuriosito e la staccai dalla parete in cui era fissato al fine di aprirla. La lessi, "Salve ninja, purtroppo mi sono dovuto assentare prima questa sera, mi sarebbe piaciuto affidarvi personalmente la missione ma non c'è stata occasione. Io tornerò alle otto in punto ovvero alla apertura del museo. Sentitevi liberi di usare il mio studio come volete si trova nel seminterrato una volta dentro andate al bancone lì vi sara una botola e sotto il mio studio. Fate attenzione a non rompere nulla ed a catturare i teppisti. Buona fortuna".
    Riposi la lettera nella borsa e misi una mano nella radiolina per attivarla, "Ho trovato un biglietto del custode abbiamo via libera, incontriamoci all'ingresso". Detto questo mi incamminai verso l'entrata. All'improvviso sentì un rumore come di rami spezzati e mi voltai non riuscì a vedere nulla e non volevo nemmeno attivare lo sharingan per questa situazione, mi voltai ed entrai di nuovo nel museo. Aspettai pazientemente l'arrivo del mio compagno e nel frattempo osservavo il bancone che veniva descritto nella lettera e il cordone che poteva tornare utile per tendere una piccola trappola. Appena arrivo lo informai sulla situazione che il proprietario sarebbe arrivato alle otto, che potevamo fare più o meno quello che volevamo con le limitazioni del caso e quello che avevo trovato tralasciando i miei stupidi commenti personali. L'unica cosa che omisi e il rumore che avevo sentito fin di troppo poco conto per essere espresso dopotutto poteva essere qualunque cosa. Da un piccolo animale al vento. Detto questo mostrai a Makoto la botola che era riportata nella lettera. Con una mano sulla botola aperta e l'altra a terra, mi girai verso Makoto, "Quello che vuoi fare tu facciamo, possiamo o scendere e vedere se l'ufficio e collegato con la parte posteriore dell'edificio oppure rimanere fuori a montare la guardia, dimmi tu".

    Chakra: 70
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    Dopo una tortuosa strada fatta di boschi, salite, pausa del pranzo in un locale. Arrivammo infine davanti alle porte del museo. Un edificio alquanto esteso. Delimitato da un ingresso rappresentante da un kami in legno. L'edificio sembrava uno di quei vecchi palazzi signorili infatti oltre ad essere a due piani vi si notava un piccolo laghetto su un lato separato in apparenza da un piccolo ponticello in legno. Dall'altra parte invece vi era prima forma di trasformazione, vi era una piccola struttura sempre in legno dove possibilmente avrebbe dormito il custode oppure un semplice magazzino per gli attrezzi di restauro. Affianco alla scalinata che portava all'ingresso principale del museo vi era un piccolo cartello con su scritto "ingresso", indicante la porta scorrevole che c'era di fronte a noi. Decidemmo di entrare scostando appunto la porta verso sinistra e io gridai, "C'è nessuno". All'apparenza sembrava una casa infestata di fantasmi, tutto buio all'interno si vedevano solo delle ombre create sia dalla nostra figura che dalla accidentale presenza di oggetti a ridosso delle finestre. Decisi di richiuderla e di rivolgermi direttamente al mio compagno. "Sarebbe meglio dividerci e cercare il guardiano lui ci dovrebbe dare l'ok per cominciare", gli dissi prendendo la radiolina dalla borsa e portandola all'orecchio sinistro, "Sintonizzati sulla frequenza tre, dovrebbe essere libera da ascoltatori, il primo che lo trova avverte l'altro, io mi dirigo al capannone affianco a questo edificio", detto ciò mi congedai dal mio compagno ed andai dritto a quel capannone e aprì la porta. La sorpresa fu grande nello scoprire che non si trattava di nulla di quello che avevo immaginato. Era un bagno. Ma non di quelli puliti che ci si aspetterebbe in un museo, curato in ogni parte come le opere all'interno. No, era sporco ed appena aprì la porta, la puzza che celava al suo interno era talmente forte che mi fece rizzare tutti i peli che avevo soprattutto i capelli. Un odore nauseante che mi costrinse subito a portare una mano al viso per tappare il naso e l'altra a chiudere la porta il più velocemente possibile. Continuai a girare portandomi dietro l'edificio e notai una botola con tanto di catenaccio ancora attaccato ed annesso lucchetto di grosse dimensione oramai per la maggior parte arrugginito. La botola era sospetta ma non potevo investigare ulteriormente dopotutto era logico che se il lucchetto fosse stato imposto su quelle catene dentro sicuramente non ci potesse essere una persona, perlomeno non viva. E continuai a cercare fuori nel giardino.

    Chakra: 70
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  6. .
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    Alla mia volontà di affrettarmi, il mio compagno contrappose una ferma dichiarazione: "Pensi di arrivare al confine con la Repubblica dei Samurai entro questa sera? Abbiamo due giorni di cammino, quindi ti conviene starmi dietro. Queste terre le conosco molto meglio io". E come dargli torno, lui era del villaggio della nuvola lo si vedeva dal coprifronte io da Konoha. Chi meglio di un nativo può sapere le strade così mi feci guidare da lui. Mi feci superare per poi venire pure beffeggiato, "Ehi, Konoha, riesci a starmi dietro?". Potevo sopportare il fatto di essere in missione con un pazzo omicida ma non di essere beffeggiato pure così malgrado il mio enorme stato di stanchezza decisi di sforzarmi e di muovermi. Ci trovammo dopo aver oltrepassato un po' di luoghi, in un ostello e ci fermammo per la notte prenotato una sola stanza. A cena mentre mangiavamo ogni uno la propria parte, Makoto mi rivolse la domanda :"Konoha, qual è il segreto dei tuoi occhi?", mi disse, io che stavo gustando degli spaghetti in brodo quasi stavo sputando il brodo dalla bocca. Era stato perspicace il ragazzo a notare una così sottile ma sostanziale differenza, i miei occhi si nascondevano un grande segreto e non avrei di certo rivelato il mio più grande e prezioso segreto di adesso al primo che capitava. Ma lui non si fermò a quella domanda volle giustificare tale con una considerazione: "Visto che dobbiamo collaborare per questa missione ho bisogno di sapere, anche se già ne conosco in parte, le tue abilità. E poi, ce l'hai una radiolina? Ho notato che per questo tipo di missioni possono essere molto utili.". Io deglutì il pezzo già mezzo in gola e poi prendendo un leggero respiro, "Makoto tu riveleresti un tuo segreto a qualcuno? Non penso così farò io, ti dico questo solo perché sei stato perspicace ma da me per ora non saprai nulla di più.", ero convinto di aver concluso la storia degli occhi per una buona volta, i miei occhi sono un dono e lui li avrebbe usati chissà per quale opera di distruzione di massa, "Se per questo manco io so che segreto nascondi, e come mai sei così bravo a maneggiare quella katana che ti porti d'appresso. Ma per rispondere infine alle tue domande si ho una radiolina e condivido a pieno la tua costatazione su quanto possano essere utili in missione". Detto questo durante la cena non fu detto altro. Salimmo in camera e lì mentre preparavamo le cose per la notte, "Comunque domani sveglia alle sei in punto, per le sei e mezza ripartiamo. Dovremmo arrivare a destinazione intorno alle otto se tutto va come deve. Mentre a Raiden ci arriveremo prima di pranzo. Conosco una scorciatoia che va da Raiden a quel museo." ammicco come se fosse un segreto di Kumo. "Certo prima arriviamo lì e prima sistemiamo quei due riportati in missione". Detto questo ci sdraiammo. Ero alquanto combattuto se dormire o restare sveglio dopotutto non era la prima volta che mi prendeva alla sprovvista ma per sicurezza dormì con un kunai sotto al cuscino per eventuali sussulti e presi sonno. Passarono le ore della notte e io mi ritrovai a fare un sogno a dir poco raccapricciante non mi era mai capitato di sognare, morire affogato per mano del mio compagno. Mi sveglia di soprassalto portando il busto in avanti e respirando come se non avessi fiato, mi girai verso Makoto che stava ancora dormendo potevano essere le due di notte. Lo guardai bene sebbene fosse di spalle non sembrava una persona così cattiva o per lo meno non lo era mentre dormiva. Ripresi a dormire in dormiveglia, non sarei riuscito ad alzarmi alle sei se avessi fatto diversamente. Così alle prime luci dell'alba prima che il gallo potesse cantare mi svegliai, mi vestì e andai a fare quattro passi in attesa che fossero le sei e mezza per partire infondo ero più che pronto. Era un giorno cupo le nuvole continuavano ad essere sovrane sul sole, ricoprendolo completamente. La giornata però si prospettava piovosa. Tornato dalla passeggiata erano oramai le sei e mezza entrai nell'ostello in cerca di Makoto e quando lo ebbi trovato gli dissi: "Pronto per andare?"

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    Leggevo notizie riguardanti la provincia e nulla avevo catturato la mia attenzione. Così misi il giornale di lato appoggiai le mani dietro e mi stirai i muscoli delle braccia, alzando la testa. In quel momento Makoto uscì allo scoperto sfoderando la katana e portandomela alla gola. In quel preciso istante sfoderai un kunai data la vicinanza con la borsa e presi di mira i suoi genitali ero alquanto stufo di questa maniera cortese di salutare. "Kirito Uchiha, stai per essere decapitato!" mi disse con la lama portata alla gola. "Sei sicuro?", risposi io, "Osserva in basso.", il mio kunai era indirizzato a renderlo sterile se non peggio. Dopo poco allento la presa e riposiziono la katana nel fodero. "Ahahahahahah! Te l'ho detto che ci saremmo rivisti presto!", mi disse scoppiando in una risata per poi fissarmi di nuovo. "C'è qualcosa di strano in questo tipo che non riesco a togliermi dalla testa", pensai. Riposi il kunai nel suo legittimo posto e senza dar troppo conto a quest'evento continuai. "Sarebbe meglio muoverci, ci attende un notte in bianco e non voglio perdere ulteriore tempo". Seppur fosse un ninja di uno dei villaggi più importanti non mi poteva pace il fatto che si permetteva di agire in un modo tanto sconsiderato. Di tutti proprio lui, quello che qualche giorno primo cercavo di prendere a cazzotti mi poteva capitare. Questi pensieri mi tornavano ciclicamente alla testa. L'ironia della situazione si faceva sentire. Dopo questi miei pensieri flash decisi che forse era meglio muoverci al fine di arrivare e scrutare il territorio interessato. "Ci muoviamo?", dissi io, "Vorrei arrivare prima di sera così da riposarmi un po' prima del compito che dici?". Cominciai a riflettere sulla strada avrei dovuto rifare la strada scendendo dalle montagne e andare verso il confine. Così con, probabilmente, Makoto accanto cominciai a camminare verso la zona del museo.


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    La mia lettera venne affidata al mio postino di fiducia. Lui tornato alla centro di smistamento posta cominciò a chiedere in giro se qualcuno conoscesse Keito. Al nome Keito Uchiha uno di quelli che si trovava nella sala da pranzo si alzò mostrando di sapere di chi si stava parlando così lo affido nelle sue mani affinché la consegnasse quanto prima. Fortuna volle che passarono dei giorni perché ogni volta che cominciava il giro delle consegne si dimenticava puntualmente la lettera in ufficio proprio vicino la porta. Un giorno il nuovo postino stufo della monotonia di questa situazione prese la lettera e sia con rabbia che frustrazione la butto nel cesto delle consegne del giorno dopo.
    Il giorno seguente prese il sacco come suo solito ignaro che questa volta aveva messo la lettera per prima e che quindi ora si trovava immersa alla base del sacco e cominciò a fare il suo giro quotidiano. Passo per due volte lungo la via dove abitava il giovane Keito una volta per consegnare le lettere di colore che stanno aldilà della strada e l'altra per tornare al centro di smistamento. Proprio quando consegno l'ultima lettera in prossimità del centro postale si accorse di aver dimenticato una lettere che era quella oramai stropicciata che doveva consegnare al giovane ninja così mettendosi il cuore in pace per l'azione di sbadataggine compiuta tornò indietro per liberarsi infine dall'incarico che più volte aveva trascurato. Arrivo alla dimora di Keito nel tardo pomeriggio, il sole si trovava nella posizione di tramonto rendendo il cielo di un colore fra il rosso e l'arancione per quei pochi minuti prima di sparire dietro l'orizzonte e far calare sulla città il buio.
    Così trovatosi di fronte al portone volle evitare di bussare, o per l'ora tarda o perché voleva evitare di perdere ulteriormente tempo. Aprì la buca delle lettere e vi riposo la lettera che io, Kirito Uchiha, avevo scritto con le scuse della missione affrontata assieme. Lui compiuta l'ultima consegna andò a timbrare il cartellino contento infine di essersi liberato dalla lettera che l'aveva perseguitato per cotanto tempo.

    Caro Keito
    Sicuramente questa lettera ti arriva tra qualche giorno ma io te la scrivo lo stesso nella speranza che ti arrivi presto.
    Sono appena tornato a casa e volevo scriverti per scusarmi del mio comportamento non avrei voluto non risponderti ma fui talmente stordito dalla puzza che emanava la mia maglietta che non riuscivo nemmeno a concentrarmi, mi trascinavo come consuetudine oramai. Tu sicuramente penserai perché puzzava la maglietta, beh ti ricordi il ragazzo che hai quasi abbrustolito? L'ho coperto con una coperta bagnata che poi si scoprì essere urina e beh non è proprio un odore che raccomanderei per rilassare i sensi. Sicuramente ti sarò sembrato maleducato o per lo meno alquanto silenzioso, non sarei riuscito a reggere un'altra ora in missione avevo bisogno di farmi un bagno senza dubbio. Spero che sei tornato pure tu a casa senza problemi e senza dubbio. Per rispondere finalmente senza sguardi indiscreti ad una tua precedente domanda se vuoi veramente vedere di cosa sono capace potremmo allenarci in un posto tranquillo anche perché da quello che ho visto sei molto abile. Prima di chiudere questa lettera ti auguro di diventare presto Chunnin io appena apriranno le iscrizioni mi presenterò subito perché non riesco più ad aspettare ho sentito dire che dopo la promozione le missioni diventano più difficili e quindi più interessante.
    Spero di vederti presto magari non per una missione per forza.
    Saluti a presto
    Kirito Uchiha
    -In allegato l'indirizzo della mia casa in caso di smarrimento o mancata consegna-



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    Scesi le scale ed uscì dall'edifico, mi avvicinai ad un albero e lessi la missione che mi era stata assegnata.
    Missione a Servizio di: Kumogakure No Sato
    Livello: D
    Esecutori della Missione: Kirito Uchiha & Makoto Shishio
    Luogo d'Incontro: Cancello Sud Kumogakure no Sato
    Appuntamento Ore: 11.00
    Quest'oggi la vostra missione sarà di dirigervi al confine con la Repubblica dei Samurai. Li vi è un museo dove ultimamente dei vandali hanno cercato di fare irruzione. Temiamo che l'episodio possa ripetersi, quindi abbiamo deciso di mandarvi a fare la nottata li. I vandali dovrebbero essere in due quindi se si presentano assicuratevi di catturarli e portali alle forze locali. Poi tornate dal Raikage a fare rapporto.
    Buon lavoro.

    "Aspetta un attimo!", pensai, "Sono con quel pazzo di Makoto". Avevo già incontrato questo ninja in passato su un ponte ci eravamo sfidati i miei pugni contro la sua spada e non era finita né in bene né in male. Il suo comportamento però non era dei migliori ed ora finire a fare una missione con uno che vuole solo uccidere non era il massimo, ma non potevo esimermi l'avevo voluta io e così senza molte storie cercai di affrontare il viaggio che mi stava attendendo. Il viaggio non fu di quelli proprio comodi ed infatti dovetti prendere due carri di mercanti, viaggiare con una comitiva di musicisti, farmi un pezzo di strada fra le montagne, guadare qualche fiume e risalire pure una cascata. Insomma avrei preferito non svolgere tutta quella attività fisica ma che potevo fare il tempo stringeva e non volevo per niente arrivare tardi all'appuntamento. Mi persi si e no un paio di volte lungo il confine con la repubblica dei samurai e il paese della nuvola. Vidi per fino il ponte in cui io e Makoto ci sfidammo ma non era rimasta traccia del nostro scontro e come poteva esserci il campo è completamente in marmo ed ancora ne la mia spada ed apparentemente la sua spada è in grado di scalfirla. Non voglio soffermarmi oltre sulla descrizione del viaggio anche perché sarebbe noioso da raccontare. Quindi concentriamoci direttamente sul mio arrivo a Kumo. Anche qui per trovare la città, potevano di certo metterla in un posto più pianeggiante non in cima alla montagna che ai piedi del cancello, che oltretutto non sapevo nemmeno quale fosse, avevo le gambe talmente distrutte che volevo noleggiare una sedia munita di ruote. Purtroppo non ne vedevo in giro e fui costretto ad usare sempre le gambe. Il clima rispetto a konoha era un po' diverso. Con il rischio di sembrare particolarmente ovvio, l'aria era più leggera, l'odore della vegetazione di montagna inebriava i miei polmoni. Un odore davvero particolare diverso, sconosciuto a quella intensità. Chiesi ad una guardia che cancello fosse e quello mi rispose che eravamo ad ovest. "Va beh", pensai, "Abbiamo fatto trenta, facciamo trentuno". Non potevo mollare prima di cominciare soprattutto dato il fatto che ero così vicino alla mia meta. Così mi feci rivelare la posizione del luogo di appuntamento ovvero cancello sud e mi diressi di là. Dall'altezza del sole presumevo fossero le dieci o poco più. Dopo aver viaggiato per giorni avevo preso familiarità con la posizione del sole rispetto alle varie fasi della giornata, ma malgrado questo mio studio non potevo esserne sicuro. Così quando mi sentì abbastanza vicino ovvero quando ebbi il cancello sud a portata di sguardo mi fermai da un giornalaio comprando il mio solito giornale e mi sedetti ai piedi di una panchina, intento a leggere le notizie che riportavano. Nel frattempo ogni tanto guardavo se compariva una figura simile a Makoto non volevo ricevere un altro colpo a sorpresa come nel primo incontro.

    Chakra: 70
    Fisico: Ottimale
    Mentali: Rilassato

    Borsa
    Kunai 10/10
    Cartabomba 5/5
    Bomba carta 2/2
    Shuriken ad Astro 20/20

    Equipaggiamento
    Occhialoni -Indossati-
    Guanti chiodati -Indossati-
    Coprifronte -indossato-
    Radiolina -Indossato-
    Coprinaso -Indossato-
    Gomitiere -Indossato-
    Strisce di cuoio (avanbracci)-Indossate-
    Bende -Indossate- (caviglie e gambe)

    Note
    Sharingan Disattivato
  10. .
    Narrato
    Parlato
    Pensato
    Parlato altri


    Era passato oramai un bel po' di tempo dalla mia avventura con Keito. I giorni passarono in fretta e la noia aumentava sempre di più. Così coscio della mia situazione ed ancora più consapevole di voler cambiare per un po' aria decisi di intraprendere una nuova avventura. Senza riceve alcun messaggio dall'hogake decisi di alzarmi di buon mattino e sperare che avesse lui qualcosa in serbo. Non qualcosa di complicato, una piccola missione al fine di assicurarmi un po' di emozione dalla noia della vita cittadina. Uscì di casa armato di tutto punto, in pratica indossavo le stesse cose delle altre volte. Il sole leggermente coperto da nuvole, il loro colore era di un bianco candido tanto da farmi pensare che quella era l'inizio di una splendida giornata. Non tirava molto vento.Ero ancora ignaro degli eventi che stavano accadendo nel mondo mi importava solo di viaggiare. Così mi mossi lungo le strade della capitale. L'orario non era eccessivamente mattiniero ed infatti di bambini non ne vedevo erano tutti a scuola ad imparare, in giro c'erano solo commercianti, operai con sulle spalle materiale edilizio, vecchietti che osservavano la strada speranzosi che potesse succedere qualcosa di diverso dalla noiosa routine. Infine c'ero io un ninja che passeggiava lungo le strade guardando alternativamente il cielo e la terra. Tanto guardai il cielo che non mi accorsi di una pietra per terra e rischiai per poco di inciampare. Arrivai ai piedi del cancello dell'hogake nulla di insolito c'era. Salutai le guardie come ero solito fare e mi inoltrai attraverso il portone che mi divideva dalla segreterie ed ufficio della massima carica del paese. Mi fermai davanti alla porta con la mano destra intenda a bussare con la parte delle nocche, quando il segretario che era lì accanto, "Che stai facendo?", mi chiese come se fosse una guardia che ha sorpreso un delinquente.
    "Chiaro no?", risposi io, "Sto andando dall'hogake".
    Quello si sistemo gli occhiali fece un leggero sospiro, "Vedi non è possibile di cosa avevi bisogno?".
    Io sorpreso da questa notizia avrei preferito indagare sul motivo di tale scelta ma avevo troppa voglia di iniziare.
    "Si, volevo avere una missione", risposi.
    "Beh allora vieni più vicino", quello controllo sul suo tavolo pieno di scartoffie prese un rotolo che aveva mezzo aperto lo richiuse un po' grossolanamente e me lo desse, "Divertiti".


    Chakra: 70
    Fisico: Ottimale
    Mentali: Rilassato

    Borsa
    Kunai 10/10
    Cartabomba 5/5
    Bomba carta 2/2
    Shuriken ad Astro 20/20

    Equipaggiamento
    Occhialoni -Indossati-
    Guanti chiodati -Indossati-
    Coprifronte -indossato-
    Radiolina -Indossato-
    Coprinaso -Indossato-
    Gomitiere -Indossato-
    Strisce di cuoio (avanbracci)-Indossate-
    Bende -Indossate- (caviglie e gambe)

    Note
    Sharingan Disattivato


    Richiedo D in coppia con Jonh al fine di farlo partecipare all'evento
  11. .
    Narrato
    Parlato
    Pensato
    Parlato altri


    Nome Utente: Xedu
    Nome Personaggio: Kirito Uchiha
    Grado Ninja: Genin
    Villaggio di Residenza: Konohagure No Sato
    Schieramento: IMPERO
    Link alla Scheda: Click


    L'inverno a Konoha stava cominciando a farsi sentire. La voglia di non muovermi da sotto le coperte era forte ma non così forte dalla mia voglia di fare qualcosa. Non mi importava cosa ma qualcosa. L'inizio della giornata non fu dei migliori mi alzai veramente con una voglia pari a zero, in confronto un bradipo era più attivo. Tenevo gli occhi bassi ancora pieni di sonno. Mi trascinai fino alla cucina per cercare di mangiare qualcosa che mi potesse tirare su. Optai per una tazza di te caldo insieme a dei biscotti. Il te sicuramente mi avrebbe riscaldato e difatti tenevo la tazza avidamente tra le fredde dita.
    Mi vestì cercando di fare il più rapidamente possibile avrei voluto evitare di sentire ulteriormente freddo. Sbagliai pure a mettere la maglietta che fu al rovescio. Allora nel breve tempo che impiegai a ruotarla sentì un brivido gelido salire lungo tutta la schiena facendomi battere i denti. Scoprì che la causa di tutto quel freddo era causato da una finestra che mi ero dimenticato di chiudere la sera prima ed allora con tutta la frustrazione che avevo in corpo decisi di chiuderla facendola sbattere. Uscì in strada equipaggiato come mio solito intendo di fare un po' di esercizio al fine di riscaldarmi ulteriormente. Cominciai a correre diretto dove sicuramente avrei trovato un po' di caldo lungo la via dei ristoranti. I vapori che uscivano dalle sale avrebbero riscaldato la pelle gelida del mio corpo. Dopo un'ora di corsa mi sentì un po' stufo di correre o di incorrere ad ulteriore attività aerobica e decisi di fare qualche esercizio più rilassate o almeno in cui c'era bisogno di meno fiato così andai ne parco limitrofo.
    Mi avvicinai ad una panchina e la utilizzai come se fosse un attrezzo svolgendo trazioni e flessioni. Avevo così finito il mio allenamento e mi ero sufficientemente riscaldato decisi allora di tornare a casa. Lungo la via presi un quotidiano riguardante le notizie di oggi. Passai pure nella via dei locali di ristorazione e l'odore fu talmente intenso che non potei non fermarmi a prendere qualcosa. Entrai in quello che mi ispirava di più e mentre aspettavo il piatto che avevo ordinato mi misi a leggere. I miei occhi scorrevano lungo la pagina in una maniera a dir poco allucinante. Le parole: guerra, impero, missione, onore, ricoprivano l'articolo non avevo letto nulla di così preoccupante. La situazione da che pareva essersi calmata andava solo a peggiorare ed ora ci toccava anche andare in guerra per risolvere un conflitto di paesi. Nel frattempo mi portarono il piatto che avevo ordinato e lo mangiai molto rapidamente, non mi importava fosse caldo, era talmente buono che mi sentì di nuovo in forze. Pagai ed usci. Incontrai in un vicolo il cane che avevo incontrato mesi prima ancora più deperito. Mi faceva troppa pena che decisi di prenderlo con me tanto ancora niente mi poteva impedire di dedicarmi alle sue cure. Tornai a casa e vidi che nella buca delle lettera vi era appunto una lettera consegnata questa mattina. La presi e portando il povero cucciolo infreddolito dentro casa l'apri.
    A TUTTI I NINJA
    Siete chiamati a raccolta per arruolarvi nelle schiere dell'impero.
    L'arruolamento è obbligatori per tutti coloro che hanno raggiunto almeno il rango Genin ed abbiano ricevuto un minimo di esperienza in campo.
    Il mancato arruolamento entro sette giorni dalla ricezione in data odierna è da considerarsi alto tradimento con successiva applicazione della pena secondo le norme vigenti.
    Firmato: Segreteria dell'Hogake

    Non potei fare a meno di riflettere sul fatto che ora sarei dovuto partire per la guerra. "C'era qualcosa di sbagliato in me?", pensai, ero l'unico a pensare che una guerra era il modo peggiore di risolvere questo conflitto. Non potevo però esigermi da questa responsabilità avrei dovuto comunque lottare per il mio paese volente o nolente. Usci di casa in cerca di una persona più saggia che mi avrebbe potuto aiutare in questa scelta. Andai da mio nonno l'unico di cui mi fidato per queste faccende abbracciato il cucciolo che non avrei potuto tenere. Entrai e lasciai libero il cane di scorrazzare nel giardino del nonno. Mi unii insieme a lui seduto in una stanza in cui nel mezzo c'era un bollitore per il tè.
    Mentre lui sorseggiava il suo bicchiere gli spiegai tutta la situazione del fatto del cucciolo, della guerra e del mio obbligo di arruolamento. Lui non proferì parola per tutta la durata della spiegazione ed anche dopo sorseggio un altro paio di volte dalla tazza e poi disse: "Caro nipote, so perfettamente cosa provi. Per il cane non ti preoccupare lo puoi lasciare qui da me, me ne prenderò cura io; per quanto riguarda la guerra non hai molta scelta", prese un respiro profondo, "devi andare,". Quelle parole mi abbatterono, sapevo che era mio dovere andare, ma potevo combattere sapevo il mio rifiuto verso questo genere di cose? "Lo sai ti voglio bene e non puoi rifiutare degli ordini ufficiali ma l'unica cosa che posso dirti è rendi orgogliosa la tua famiglia, combatti con il cuore e con la testa, vedrai che andrà tutto bene". Mi congedai da lui imprimendo nel cuore quelle parole malgrado il mio disgusto all'idea di quello che stavo facendo e mi incamminai verso il palazzo dell'hogake. Bussai alla segreteria e mi presentai dichiarando anche il motivo per cui ero venuto. Mi lasciarono entrare alla segreteria dell'hokage per sentire le sue parole riguardante ulteriori approfondimenti.
    Quello mi guardo negli occhi, sorrideva con un sorriso più falso di quello che avrei potuto fare io parlando con una persona che mi sta sulle scatole. "Da quello che leggo qui tu sei Kirito Uchiha", disse, io mi limitai ad fare un cenno con la testa, "Bene mi fa piacere vedere che anche i Genin sono pronti a dare la vita per l'impero, nei prossimi giorni avrai ulteriori informazioni su dove presentarti e l'obbiettivo di questa missione, benvenuto e rendi gloria all'impero". Così mi congedò con quattro parole insulse che poteva risparmiarsi ma non avevo alcuna voglia di restare a discutere così usci dalle porte ed appena misi un piede fuori dal territorio del palazzo pensai: "Così la mia missione comincia".

    Chakra: 70
    Fisico: Ottimale
    Mentali: Rilassato

    Borsa
    Kunai 10/10
    Cartabomba 5/5
    Bomba carta 2/2
    Shuriken ad Astro 20/20

    Equipaggiamento
    Occhialoni -Indossati-
    Guanti chiodati -Indossati-
    Coprifronte -indossato-
    Radiolina -Indossato-
    Coprinaso -Indossato-
    Gomitiere -Indossato-
    Strisce di cuoio (avanbracci)-Indossate-
    Bende -Indossate- (caviglie e gambe)

    Note
    Sharingan Disattivato
  12. .
    Richiedo la sottrazione di una bomba carta e di due shuriken ad astro appena posterò la nuova scheda aggiungerò anche l'arena (Manca l'apposita sezione nella scheda attuale).
    Grazie a chi passa.
  13. .
    Done!
  14. .
    Narrato
    Parlato
    Pensato
    Parlato altri


    Dalla mia posizione di guardia, il mio avversario non si era affatto pervaso del fatto che non avessi segreti. "Hai decisamente scelto l'opzione sbagliata, caro il mio Konoha.", mi disse. Non aveva funzionato nemmeno per poco il mio intento, mi chiedevo anche come mai era così sorpreso che non gli avessi rivelato la mia abilità quale idiota avrebbe concesso conoscenza a chiunque. Portandosi poi l'elsa della spada nella bocca, composi i sigilli di una tecnica che già sapevo a memoria cosa sarebbe successo così misi a mia volta in posizione e composi la stessa tecnica.
    Katoon: Kasumi Enbu no Jutsu - Tecnica della Nube Incendiaria
    KatoonKasumiEnbunoJutsu-TecnicadellaNubeIncendiaria_zps1be2e92a
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica d'elemento Katon non crea direttamente delle fiamme ma sprigiona un gas altamente infiammabile, che se inalato provoca lievi giramenti di testa per due turni. La tecnica viene scelta da molti Shinobi privi di altri Jutsu Katon poiché basterebbe una cartabomba per creare l'effetto stile "Palla di Fuoco". Qualsiasi altro Jutsu Katon è sufficiente per creare lo stesso effetto, permettendo di cogliere il nemico di sorpresa. La nube arriverà fino a una distanza massima di venticinque metri dal'utilizzatore dove si espanderà per un raggio di cinque metri dando così vita a una cortina di gas dal diametro di dieci metri. La tecnica può anche essere usata per dirigere la nube a mezz’aria ma, in questo caso, si porterà automaticamente a terra dopo venti secondi. La nube rimane per due turni al massimo (compreso quello in cui viene eseguita la tecnica) e poi si disperde, e uno solo in presenza di forte vento. Anche se la nube rimane per due turni nel secondo l’esplosione sarà più ridotta e meno forte anche se gli effetti collaterali dall’inalazione saranno invariati. Il gas così prodotto sarà incolore e quindi praticamente impossibile da vedere ma, al tempo stesso, presenterà un particolare odore molto caratteristico che permetterà di distinguere il jutsu.
    Consumo: 2


    A mia volta feci uscire una nube di gas che scontrandosi con la nube del mio avversario fece innalzare una colonna enorme di gas che saliva e saliva sempre di più ed a una velocità più modesta invece si propagava in lunghezza. Dopo di che il mio compagno alzo una mano per sfruttare una tecnica che già conoscevo a memoria e sapevo quanto potessero essere i suoi effetti legati con la tecnica del gas ma se poi erano in due avrebbero provocato un'esplosione per niente indifferente. Cercai di allontanarmi il più velocemente possibile, posizionando gli occhialoni sulla fronte alzando le mani sulla fronte. Vedevo di nuovo il mondo attraverso il vetro. Una fragorosa esplosione fu provocata dal mio avversario alta venti metri o poco più tutto il gas che io e il mio avversario ci eravamo usati contro l'avevano provocato. Non riuscivo a vedere molto di quello che accadeva oltre la nube di fumo che c'era così decisi di usare la tecnica che più di tutte mi avrebbe impedito di cadere in trappola. Chiusi gli occhi.

    Sharingan Una Tomoe
    SharinganUnaTomoe_zps1750ee30
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Doujutsu
    Lo Sharingan dona poteri di prevvegenza all'Uchiha, che può prevedere colpi diretti agli organi vitali e Ninjutsu di livello non superiori ai propri. E' possibile copiare qualsiasi Ninjutsu se in possesso dei requisiti per eseguirli ed utilizzarli in combattimento fino al termine dello stesso.
    Consumo: 2 (A Turno)


    In meno di un secondo il mio iride si tinse di nuovo di rosso, il mondo era di nuovo rallentato. Non mi bastava però ero troppo in vista ed il mio avversario ne avrebbe potuto approfittare così misi di nuovo le mani in posizione per creare un diversivo. Vidi uscire quattro copie del mio avversario ma erano solo ologrammi, non vedevo né impronte né flusso di chakra nello stomaco così non mi curai di loro incapaci perfino di muovervi indipendentemente.
    Karasu Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni di Corvi
    KarasuBunshinnoJutsu-TecnicadeiClonidiCorvi
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica permette all'utilizzatore di creare un cloni di corvi che avrà le stesse ed identiche caratteristiche dell'evocatore. La peculiarità del clone di corvi, differentemente da quelli elmentali, è la loro capacità d'utilizzare ogni forma di Jutsu; purché massimo di livello C e non di natura elementale. Non possiedono capacità e specializzazioni dell'originale.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dall'originale e si dissolvono se subiscono una qualsiasi forma di ferita.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 4 (A Clone)


    Creai un clone composto principalmente di corvi così mi nascosi alle spalle del muretto interno, mi aggrappai con il controllo del chakra poiché sotto di me c'era solo un fiume e non sarei voluto finire bagnato.
    Vedevo il mio avversario dirigersi verso il mio clone e cercare di sfoderare un fendente ma grazie ai miei occhi gli feci scivolare un piede destro indietro e far scivolare il fendente a vuoto. Poi si allontano verso una parte del ponte. Io uscì allo scoperto con e il mio clone invece si voltò verso di lui.
    Lui eretto con la spada ben salda nella mano destra, "Avanti Uchiha! Dimmi almeno come si chiama la tua abilità o qualsiasi cosa sia! Prometto che me ne vado!", mi disse.
    "Come se mi bastasse, come se sapessi cosa nascondi tu sotto le tue bende, non mi basta come garanzia specialmente dopo che hai cominciato attaccandomi alle spalle", risposi io, "E ora per ricambiarti il favore vediamo che farai".
    Composi i sigilli che avevo visto fare al mio avversario.
    Katon: Ryuuka no Jutsu - Tecnica del Drago di Fuoco
    KatonRyuukanoJutsu-TecnicadelDragodiFuoco
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Dopo gli opportuni sigilli l'utilizzatore di questa tecnica potrà emettere dalla bocca un vero e proprio drago di fuoco largo un metro e lungo tre. Il drago così creato procederà in linea retta senza possibilità di cambiare il suo percorso lasciandosi dietro una scia di fuoco. L'unico modo per fargli cambiare traiettoria è farlo scontrare con una superficie solida di ridotte dimensioni. Infatti, in questo caso, l'utilizzatore potrà decidere di fargli seguire la superficie con cui entra in contatto in modo da poterne cambiare la traiettoria. Per farlo basta anche del semplice filo metallico o, perché no, un ramo di un albero. Questa fiammata, seppur di ridotte dimensioni, possiede un intenso calore e provocherà danni medio-gravi da ustione.
    Consumo: 4


    Creai un drago di fuoco che andò dritto verso il mio avversario. Coperto dal drago mi mischiai con il mio avversario spostandoci di posizione infine io a sinistra e lui a destra. Poi partì io all'attacco lasciando il mio clone dov'era. Giunsi vicino al mio avversario per prima cosa cercai di scivolare oltre di lui portandomi alle sue spalle poi bloccando la mia scivolata sempre con il controllo del chakra, mi ritrovai subito in posizione eretta mi girai e diedi un pugno verso il fianco del mio avversario e diedi un calcio frontale al fine di allontanarlo da me per poi indietreggiare di cinque metri. Io e il mio clone lo avevamo accerchiato e ci mettemmo tutte e due in guardia vedendo quello che voleva fare.


    Chakra: 57-2-2-4-4=45
    Fisico: -ferita medio-lieve da taglio al petto
    -ferita lievissima da bruciatura piede Dx
    - ferita medio-lieve da taglio alle braccia
    Mentali: Concentrato

    Borsa
    Kunai 10/10
    Cartabomba 5/5
    Bomba carta 2/2--> 1/2
    Shuriken ad Astro 20/20---> 18/20

    Equipaggiamento
    Occhialoni -Indossati-
    Guanti chiodati -Indossati-
    Coprifronte -indossato- (Legato braccio Dx)
    Radiolina -Nella borsa-
    Coprinaso -Indossato-
    Gomitiere -Indossato-
    Strisce di cuoio (avanbracci)-Indossate-
    Bende -Indossate- (caviglie e gambe)

    Note
    Sharingan Attivato
  15. .
    Qualcuno degli staffer mi potrebbe mandare tramite messaggio l'intera pagina della mia scheda sotto "CODE". Vorrei modificarla una volta Chunnin ma a causa della mole di lavoro ingente vorrei lavorarci con calma.
    Grazie qual'ora fosse possibile.
296 replies since 16/5/2013
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