Posts written by Xedu

  1. .
    Narrato
    Parlato
    Pensato
    Parlato altri


    Bene avevo scelto il contratto e l'approvazione del sensei. Ora si entrava alla stipulazione del contratto con le scimmie. Non sapevo perché ma il pensiero di mettere assieme le parole scimmie e contratto mi immaginavo una scena di baratto di banane. La scena sebbene senza senso non riuscivo a togliermela dalla testa per quanto fosse strana. Il sensei nel frattempo posò la borsa a terra con dentro tutti i contratti eccetto uno, quello delle scimmie che venne aperto sotto i miei occhi, mostrando dei kanji come se fossero stati appena disegnati.
    "Come prima cosa, sarà necessario firmare con il sangue il tuo nome su questo rotolo e poi imprimere le dita della tua mano destra alla base della firma. Per far ciò potrai usare qualsiasi modo per ferirti. Non farà alcuna differenza", mi disse e aspettò e completai questa operazione.
    Così mi tolsi il guanto destro che avevo e lo posai in borsa, poi con un gesto della mano sinistra estrassi il kunai che avevo nella manica da prima mi feci un leggero taglio sul indice così da scrivere nella zona in bianco della pergamena, dov'erano riportati i nomi dei ninja che avevano stipulato il contratto prima di me, il mio nome e cognome. Poi sempre con il kunai in mano feci un altro taglio ad ogni dito e passando il pollice su tutte le dita affinché il sangue si sparse su ogni polpastrello lasciai le mie impronte digitali alla base della firma, come mi aveva detto il sensei. Vedendo che avevo finito l'operazione il Darima prese di nuovo il arrotolo di nuovo il contratto.
    "Il prossimo punto da imparare sarà la serie di Sigilli necessaria per l'evocazione.", mi disse e mi mostro i cinque sigilli necessari, "Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora.". Non ero mai stato molto bravo con i sigilli o per lo meno, preferivo usare i pugni; questa volta avrei dovuto fare uno strappo alle mie regole ed imparare a comporre i sigilli.
    "Il sangue sarà, comunque, sempre una componente fondamentale per questa tecnica. Infatti, prima di comporre i sigilli dovrai bagnarti la mano con almeno una goccia del tuo sangue.", continuò a dire il sensei.
    Poi mentre si sedette lentamente al suolo, " Ed ora prova ad eseguire i sigilli più e più volte fin quando non avrai dimestichezza con gli stessi. Quando ti sentirai pronto fammi un fischio.".
    Quindi ora era il mio turno. Tolsi anche l'altro guanto facendo attenzione di nascondere l'anello e posai tutto in borsa.
    Ora con le mani in posizione cercai di comporre gli stessi sigilli lentamente, cinghiale, cane, gallo, scimmia e pecora.
    Lentamente mi ero usciti ma sicuramente dovevo farli molto più velocemente. Cominciai a provare e riprovare. I primi tentativi furono un completo fallimento infatti le mani si incastrano annullando la serie di sigilli. Provai allora a farli gradualmente con più velocità, provai e riprovai.
    Cominciai ad un certo punto a fare anche confusione scambiando dei sigilli, introducendo ad esempio quello del topo oppure del serpente.
    Dopo una decine di volte che avevo cominciato a fare i sigilli ad una velocità accettabile l'unico errore che mi rimaneva da correggere era quello di mettere i sigilli nel giusto ordine, infatti cominciavo ora a fare confusione con l'ordine e componevo prima quello della pecora e poi quello della scimmia ad esempio. Dopo una decina di minuti ero riuscito a mettere i sigilli in ordine con velocità accettabile. Sicuramente dovevo migliorare ma come inizio credo che sarebbe bastato. Allora quando fui pronto e sicuro feci un cenno al sensei. "Sono pronto ed ora?", domandai.





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    ChakraFisicoMentale
    115OttimaleEmozionato
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai 8/10Radiolina
    Fumogeni 5/5Pupazzi esplosivi 5/5
    Shuriken ad astro 20/20//
    Palla gelo 5/5//
    Indossato
    SlotOggettoDescrizione
    ManiGuanti chiodati con anello San al indice SxIn Borsa
    Braccio DxCoprifronteIndossato
    BracciaBende, Gomitiere e avambracci affilatiIndossate
    Petto e schienaProtezione di cuoioIndossato
    TestaOcchialoniPosti in fronte
    TestaCoprinasoIndossato
    AvambracciMeccanismo Kunai nascosto (al Dx Kunai ricurvo)Indossato
    Gilet Konoha
    Armi da LancioAccessori
    B4-71 2/2//
    ////
    Mantello Scuro
    Armi da Lancio o accessorio
    //
    NoteSharingan: Disattivato
    Sigillo imperatore: A riposo
  2. .
    Piccola curiosità a titolo informativo,
    Il sigillo dell'imperatore che effetti può dare se soggetto alla soppressione del sigillo maledetto? Solo Privatizzazione oppure anche un lieve bonus?
    (Chiedo perché il sigillo non è attivato dalla sola volontà del possessore ma è soggetto all'iniezione della droga)
    Fūja Hōin - Soppressione del Sigillo Maledetto
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    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Fuuinjutsu
    L'utilizzo di questa tecnica richiede una complessa preparazione seguita da una lunga serie di Sigilli. Infatti sarà necessario che lo Shinobi disegni con un Kunai o simile una lunga serie di kanji in un cerchio dal raggio di due metri. A quel punto la tecnica varia in base alle situazioni, in battaglia, per attivare la tecnica sarà necessario che la vittima entri nel cerchio. Se le condizioni vengono soddisfatte, i kanji disegnati per terra prenderanno vita dirigendosi direttamente sull'avversario per poi neutralizzargli totalmente il Sigillo Maledetto. La tecnica avrà efficacia fino al termine dell'incontro ed oltre a ciò la vittima sarà preda d'un malus fisico motorio pari ad un grado.
    La tecnica è utilizzabile anche contro un soggetto volontario, in tal caso l'effetto, se desiderato dall'utilizzatore del Jutsu, sarà inverso e donerà a chi la subisce un lieve bonus. Ciò gli permetterà d'usufruire del proprio Sigillo Maledetto per un turno in più del normale. Nel caso del Sigillo Maledetto Alternativo può essere usato per donare, fino al termine dell'incontro, la possibilità di fare "accendi e spegni" come il Sigillo originale.
    Consumo: 8
  3. .
    Narrato
    Parlato
    Pensato
    Parlato altri
    Parlato compagno


    Mentre i miei occhi si limitavano ad osservare i raggi di luce che riuscivano a passare fra le fronde degli alberi una ragazza di gradevole aspetto mi si parò davanti. Alzai lo sguardo e il riflesso rendeva i suoi capelli di un color simil all'oro, al collo il coprifronte dei ninja di Kiri, che conoscevo malauguratamente solo per la mia partecipazione alla distruzione di Suna.
    "Salve, sono Galatea. Ti andrebbe di sgranchire un po' le gambe?".
    Io mi alzai, "Una donna? Si vuole allenare con me", pensai, "non ho paura di combattere solo vorrei evitare figuracce vediamo cosa mi porterà questa mia scelta".
    "Certo!", dissi io, "Non ci sono altri motivi per cui una persona verrebbe qui no?", enfatizzai questa mia affermazione passandomi una mano tra i capelli.
    "Bene, direi di metterci da una parte dove non corriamo il rischio di disturbare gli altri", feci io, "seguimi".
    Restando un po' lì avevo visto una zona abbastanza vuota dove due avrebbero potuto combattere in tranquillità. Dopo qualche passo fatto dalla parte opposta dell'entrata.
    "Eccoci", dissi io. Feci qualche ulteriore passo e mi girai alle mie spalle avevo degli alberi, davanti a me il fiume che separava le due zone.
    "Scusami, ", dissi ora, "mi sono dimenticato completamente di presentarmi io sono Kirito Uchiha, piacere di conoscerti". La dimenticanza non era stava voluta ma mi avrebbe permesso di conoscere un po' la mentalità del mio avversario riguardo questo leggero, ma pieno di significato, dettaglio.
    Dall'aspetto non sembrava così pericolosa, ma sapevo fin troppo bene che l'apparenza inganna dopotutto anche io ero un insignificante ragazzo capace di trasformarmi in una bestia.
    "Meglio prima vedere come si comporta e poi eventualmente contrattaccare,", pensai, "meglio conoscere prima le qualità del mio avversario".
    "Bene,, dissi rivolgendomi alla mia avversaria, "senza ulteriore indugio direi di cominciare, preparati", mi fissai alle mani quei guanti di tante avventure che nascondevano al loro interno un dono ben più pregiato.
    Mi misi in posizione, mano sinistra avanti e destra dietro per la guardia, gamba destra avanti e sinistra pronta a scattare.
    Squadrai la mia avversaria molto attentamente cercando un punto scoperto per poi cominciare a correre verso di lei.
    Jinsokuna Senko wa - Pugno Rapido
    Direttorapido


    Villaggi: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Taijutsu



    Quest'attacco consiste in un pugno molto più rapido del normale. L'utilizzatore distende il braccio in un istante, per colpire in fretta e tornare in guardia. Poiché l'attacco sfrutta più la velocità che la potenza causa solo danni medio-lievi.
    Consumo: 2

    Distesi il pugno destro verso lo stomaco, un gesto non letale ma veloce, volevo studiare la velocità dei riflessi del mio avversario ed ero speranzoso di una sua schivata.

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    ChakraFisicoMentale
    115-2+1=114OttimaleRilassato
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai 8/10Radiolina
    Fumogeni 5/5Pupazzi esplosivi 5/5
    Shuriken ad astro 20/20//
    Palla gelo 5/5//
    Indossato
    SlotOggettoDescrizione
    ManiGuanti chiodati con anello San al indice SxIndossati su ambo le mani
    Braccio DxCoprifronteIndossato
    BracciaBende, Gomitiere e avambracci affilatiIndossate
    Petto e schienaProtezione di cuoioIndossato
    TestaOcchialoniIndossati
    TestaCoprinasoIndossato
    AvambracciMeccanismo Kunai nascosto (al Dx Kunai ricurvo)Indossato
    Gilet Konoha
    Armi da LancioAccessori
    B4-71(accessorio)
    (arma)(accessorio)
    Mantello Scuro
    Armi da Lancio o accessorio
    (arma)
    NoteSharingan: Disattivato
    Sigillo imperatore: Disattivato
  4. .
    Narrato
    Parlato
    Pensato
    Parlato altri


    Alla mia domanda il giovane affermò di provenire da Suna, la stessa città che fui mandato a distruggere. Lo guardai impassibile cercando di non attirare minimamente la sua attenzione. Continuò allora, "Con questa tecnica si riesce ad invocare delle speciali creature che possono dare un enorme aiuto in più di una situazione.", mi disse, "esistono varie tipologie di creature con cui puoi legarti. Queste possiedono capacità uniche ed abilità straordinarie". Ero sempre più interessato a questa tecnica, la presentazione fatta dal ninja di Suna mi fece capire che era una tecnica importante nel mondo e dalle possibilità infinite.
    Uscì poi una borsa piena di rotoli e dandomela affinché io potessi osservarla meglio, "Qui ci sono tutti i contratti che tu potresti firmare. Le scelte sono varie e molto interessanti. Dacci pure un occhiata", mi disse e mentre vedevo un po' con superficialità il numero e le dimensioni di quei rotoli, "Bada bene che puoi scegliere un solo contratto. Vincolante a vita. Quindi sta ben attento alla tua scelta.", ora con una voce seria.
    "Quindi la scelta di un contratto automaticamente mi nega l'accesso sistematico a tutti gli altri meglio scegliere con cautela", anche se pensavo queste parole ero già abbastanza deciso su cosa andare a prendere ma lo stesso mi presi del tempo per vedere tutti i vari contratti.
    "Allora escluderei tutti i contratti che riguardano gli insetti, non voglio avere molto a che fare", così misi da parte delicatamente i contratti che riportavano la sigla di "insetti", "vespe", "ragni", e "lumache".
    "Bene ora toglierei i contratti che non mi riguardano molto tipo creature acquatiche, anche cani e gatti non sembrano molto interessanti toglierò anche loro", misi ora da parte i rotoli di "creature acquatiche", "cani" e "gatti". Nel sacco cominciavano a scarseggiare i rotoli che potevo scegliere. "Bene continuiamo sicuramente ci sarà un contratto che possa interessarmi".
    Continuai a vedere fino a quando mi trovai indeciso sui contratti che riportavano il nome "tartarughe" e "scimmie".
    "Le scimmie sembra un contratto per chi ama combattere come me", pensai, "mentre le tartarughe hanno un non so che di interessante". Non potevo però permettere che il mio contratto veniva scelto solo perché mi piaceva una determinata creatura, volevo che fosse un contratto in simbiosi con il mio stile di combattimento.
    Quindi misi tutti i contratti in borsa eccetto quello delle scimmie e porsi il tutto al sensei.
    "Ecco ho scelto,", dissi, "questa è la mia scelta definitiva, voglio legarmi alle scimmie".
    Ero ansioso un altro piccolo passo era stato affrontato per il conseguimento di questa tecnica e non resistevo più, volevo vederla in azione.


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    ChakraFisicoMentale
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    Armi da LancioAccessori
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    Fumogeni 5/5Pupazzi esplosivi 5/5
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    SlotOggettoDescrizione
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    Braccio DxCoprifronteIndossato
    BracciaBende, Gomitiere e avambracci affilatiIndossate
    Petto e schienaProtezione di cuoioIndossato
    TestaOcchialoniPosti in fronte
    TestaCoprinasoIndossato
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    Gilet Konoha
    Armi da LancioAccessori
    B4-71 2/2//
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    Mantello Scuro
    Armi da Lancio o accessorio
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    NoteSharingan: Disattivato
    Sigillo imperatore: A riposo
  5. .
    Narrato
    Parlato
    Pensato
    Parlato altri
    Parlato compagno*(colore scelto dal secondo post)


    Arena Standard
    ArenaStandard
    Questa è la classica Arena dove si svolgono gli Esami Chuunin e anche alcuni Tornei. Presenta un mix di terra battuta, zone boschive, rocce e zone d'acqua da cui attingere per i Jutsu Suiton. È circondata da alte mura con gradinate per gli spettatori e una tribuna d'onore, generalmente riservata ai Kage o ai Daimyo a seconda del tipo di torneo. Come la maggior parte delle Arene seguenti è di forma circolare ed ha un raggio di 250m.
    Arena Neutra, permette l'utilizzo di qualsiasi forma di Jutsu.


    Di nuovo in forma dopo il recente sforzo per portare ad un nuovo limite le mie capacità in combattimento ed ero proprio curioso queste mie nuove capacità. Mi vestì con tutto l'equipaggiamento che avevo portandomi anche anche due dosi della droga capace di liberare il mio vero potere.
    Uscì di casa, il sole era alto e il vento dava un leggero senso di freschezza, mi limitai ad osservare il cielo ed era sgombro dalle nuvole quasi completamente. Andai verso l'arena più vicino, ero ansioso di scontrarmi il più presto possibile.
    Varcai i grandi cancelli che delimitavano l'ingresso all'arena. Andai verso il banco di accettazione.
    "C'è da aspettare molto per un incontro?", dissi, Sono in fibrillazione per un incontro".
    "No, assolutamente", mi fece la persona al banco , "puoi già entrare ci sono parecchi ninja dentro, non penso dovrai aspettare molto.". Ringraziai e mi inoltrai ulteriormente dentro l'arena. Il sole riusciva ad entrare perfettamente tanto che mi costrinse a mettere gli occhiali. Simile al campo d'addestramento vi era una zona boschiva da una parte e da un'altra una zona simile rocciosa. Vedevo da ogni parte ninja in allenamento sfoderando anche terribili mosse che lasciavano segni sul terreno come brecce o erba bruciata. Inoltre vi era anche un fiume che spezzava le due aree probabilmente per chi usava l'elemento suiton. Mi misi sotto un albero seduto con i gomiti sulle ginocchia, limitandomi ad osservare i dintorni.
    "Non vedo l'ora di trovare qualcuno", pensai, "spero che sia forte così da vedere il mio limite".
    I miei occhi guardavano a destra e sinistra. Ad un certo punto mi sfiorò un kunai che si andò a conficcare su un tronco alle mie spalle. Il ninja era troppo impegnato per scusarsi, un po' alterato, cercai di sopprimere l'alterazione che avevo, non potevo permettere di avere queste emozioni durante un allenamento. Mi limitai ad aspettare leggermente accaldato fremente di combattere e in allerta per ulteriori distrazioni da parte degli altri shinobi.



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    ChakraFisicoMentale
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    Borsa
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    Sigillo imperatore: Disattivato
  6. .
    Chi è libero per un'arena? Ho finito gli impegni per questo mese.
  7. .
    Votato!
  8. .
    Narrato
    Parlato
    Pensato
    Parlato altri


    Vidi poi una figura che avanzava verso di me un ragazzino con gli occhiali e i capelli bianchi. "Possibile che sia lui", pensai, "mi aspettavo qualcuno di diverso magari un po' più vecchio.". Si arrestò a quattro metri da me.
    "Tu dovresti essere Kirito Uchiha.", mi disse, "Io, comunque, sono Sora Darima.".
    "Si, sono io Kirito Uchiha", risposi facendo un leggero inquino al giovane. Stranamente però quel ragazzo con i capelli bianchi e gli occhiali mi ricordavo di averlo visto da qualche parte, ma non riuscivo a focalizzare il dove e il quando. Un interrogativo che non riuscivo a togliermi dalla testa.
    "Mi è stato ordinato di addestrarti nell'utilizzo della Kuchyiose no Jutsu. Sai di cosa sto parlando?"
    "Beh ho letto su alcuni manuali in cosa consiste, all'incirca dovrebbe essere una tecnica che attraverso l'uso del chakra è in grado di evocare qualcosa ma non ho capito molto bene cosa", dissi mentre mi passavo una mano nei capelli per il mio studio superficiale, "ho letto che ci sono dei contratti ma anche su questi ho molti dubbi, come in che cosa consistono o a che servono per la tecnica".
    Già con una domanda semplice mi aveva trovato impreparato ero un po' vergognato della mia stessa ignoranza dopotutto avevo l'abitudine d'informarmi e di sapere ogni cosa che stavo per fare ma in quel periodo ne avevo passate tante che avevo perso di vista il mio obbiettivo. Prima tra tutti la comparsa sulla mia spalla del sigillo che ancora la notte mi tormenta ricordandomi cosa ho passato per ottenere il potere e che per inciso non avevo ancora sperimentato contro un avversario. Cominciai a guardare meglio il mio sensei dopotutto non avevo notato gli occhi cerulei e sentivo che a lui era legato un mio ricordo molto negativo della mia vita. La mente cominciava a viaggiare sempre di più. Poteva essere durante l'esame Genin sicuramente no, mi sono allenato solo con gente di Konoha e lui non sembrava per niente un ninja delle nostre parte, anche la giara era sospetta come se al suo interno vi è qualcosa di mistico ed incognito in effetti non vedevo sulla sua fronte nemmeno un comprifronte. "Possibile che un civile sia riuscito a sviluppare questa tecnica", pensai, "impossibile, non sanno nemmeno utilizzare il chakra, rimane una sola possibilità per il momento che sia un ninja di così alto livello che non ha bisogno di essere riconosciuto".
    "Mi scusi ma lei da che paese proviene?", gli dissi, "Non riesco a vedere nessun coprifronte". Rimasi in attesa di una sua risposta o per lo meno di una sua ulteriore spiegazione della tecnica infondo non mi interessava altro che impararla da qualcuno che fosse in grado di usarla.


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  9. .
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    Parlato
    Pensato
    Parlato altri


    Era finalmente conclusa la mia esperienza nel mondo del mio subconscio, così avevo sentito in giro che una volta ottenuto il mio rango potevo imparare un arte particolare chiamata "arte del richiamo". "Figo", pensai, "non vedo l'ora si scoprire di cosa si tratta".
    Così ne feci richiesta a chi di dovere e contemporaneamente cominciai a studiare le creature che potevano essere mie compagne. In particolare notai una di quelle che erano particolarmente adatte al mio stile di combattimento e non vedevo l'ora di incontrarle dal vivo. Ero emozionato quando un giorno mi arrivò la lettera che mi ordinava di presentarmi al campo numero quattro e che lì avrei conosciuto il mio sensei, il quale mi avrebbe insegnato questa tecnica. Così presi i miei attrezzi, non sapevo per niente cosa sarebbe potuto succedere, e cominciai ad incamminarmi.
    Il sole era alto e splendente, irradiava tutto ciò su cui si posava, il vento leggerissimo rendeva piacevole la giornata.Uscì di casa e cominciai ad incamminarmi verso il campo, più mi avvicinavo alle porte della città e più ero in fibrillazione, non potevo crederci a breve avrei ottenuto questa tecnica ed avrei potuto conoscere tutti i suoi segreti. Uscito salutando come mio solito le guardie all'ingresso, mi diressi diretto verso il campo quattro, dopo aver preso un pranzo dopotutto non sapevo quanto tempo avrei speso ad imparare una tecnica del genere, girai per un po' di tempo a vuoto a tal punto che mi ritrovai di nuovo al cancello. Chiesi allora ad una delle guardie dove si trovasse il campo e lui mi desse indicazioni precise su dove dirigermi. Cominciai a camminare e venni catturato nell'osservare dei fiori che sotto le fronde degli alberi erano le uniche cose illuminate. Emanavano un dolce profumo, ma non potevo trattenermi per molto tempo infatti l'orario era quasi giunto e non volevo fare tardi al mio addestramento. Feci un po' di strada in mezzo agli alberi in una strada battuta ed infine passati i campi con numero retrogrado, mi ritrovai di fronte ad una grata che riportava il numero quattro, entrai.
    Mi ritrovai di fronte un ambiente simile all'esame genin o all'addestramento per il controllo del chakra. In mezzo a questa arena circolare vi passava un fiume in mezzo, di fronte a me vi era una piccola montagna, non molto alta. Ai miei lati vi erano alberi con le fronde piene di foglie e a terra un manto verde. Mi avvicinai verso il centro e notai che superata la zona boschiva, a sinistra vi erano dei fantocci con cui fare allenamento mentre a destra non c'era nulla solo terreno battuto. Guardai in giro, ancora non era arrivato nessuno o almeno non riuscì a vedere nessuno, così mi misi sotto un albero a riposare gli occhi in attesa che il mio sensei si facesse vivo.


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    Braccio DxCoprifronteIndossato
    BracciaBende, Gomitiere e avambracci affilatiIndossate
    Petto e schienaProtezione di cuoioIndossato
    TestaOcchialoniPosti in fronte
    TestaCoprinasoIndossato
    AvambracciMeccanismo Kunai nascosto (al Dx Kunai ricurvo)Indossato
    Gilet Konoha
    Armi da LancioAccessori
    B4-71 2/2//
    ////
    Mantello Scuro
    Armi da Lancio o accessorio
    //
    NoteSharingan: Disattivato
    Sigillo imperatore: A riposo
  10. .
    Richiedo addestramento per la Kuchiyose no jutsu. (Sarò onorato a chiunque voglia farmi da sensei).
    Grazie a chi apre. :cipo25:
  11. .
    Richiedo l'aggiunta del sigillo dell'imperatore sotto la sezione fra capacità e arti ninja.

    CITAZIONE

    Sigillo maledetto


    Sigillo dell'Imperatore
    EmperorSeal_zpsc63ec167
    In stato di quiete il Sigillo dell’Imperatore prende la forma di una fiamma, che diventa rosso brillante quando si attinge alle sue energie. Questo Sigillo contiene al suo interno parte del chakra del Kyuubi e tramite l’ausilio della droga B4-71 è in grado di rilasciare questo chakra, donando grandi poteri all’utilizzatore. È possibile per ogni Ninja di Konoha di rango Chuunin e superiore fare richiesta di impressione del Sigillo similmente a quanto accade ad Otogakure per il Sigillo Maledetto. Allo stesso modo è possibile andare incontro alla morte in caso non si risulti degni del Sigillo stesso.


    Mutazione dell'Imperatore
    ezgif.com-resize_zpstbdksfo7


    Villaggio: Konoha
    Livello: B
    Tipo: Fuuinjutsu



    È possibile attivare questa tecnica solamente se la droga B4-71 è in circolo. L’utilizzatore si ricoprirà interamente del Chakra del Bijuu, di colore rosso scuro, formando un vero e proprio manto che prenderà le fattezze del Bijuu in miniatura sotto forma di volpe antropomorfa a sei code. Questa forma porta notevoli vantaggi all’utilizzatore le cui capacità fisico-motorie aumentano di un grado. Lo strato di Chakrafunge inoltre da protezione al Ninja, che risulta immune ad Armi Piccole e Minori, a Ninjutsu e Taijutsu di livello C e inferiore. Non è possibile attivare questa tecnica contemporaneamente ad uno Stadio Jinchuuriki o al Sigillo Maledetto.
    Consumo: 8 (A Turno)

    Tecnica derivata:
    Enpera No Kanji - Mano Celestiale dell'Imperatore
    ezgif.com-maker_zpszb1ghmgn


    Villaggio: Konoha
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu



    Quest'attacco consente al Ninja di ricorrere all'utilizzo del braccio del Kyuubi. Con esso è possibile cercare d'afferrare l'avversario se non semplicemente un oggetto. Una volta afferrato il proprio bersaglio è possibile scagliarlo altrove con violenza provocandogli eventualmente diversi danni. È possibile colpire il nemico anche a mo di pugno ma ciò causa semplicemente una ferita d'impatto di media entità. La mano si può estendere per un massimo di venti metri e larga all'incirca uno. Il vero punto di forza della tecnica è che permette di infilare la mano sottoterra per prendere un avversario di sorpresa. Così facendo la mano si muoverà ad una velocità media e si sentirà un leggero rumore di terra che viene scavata, ma può comunque offrire un valido metodo di attacco. Se invece la mano viene fatta muovere fuori dal terreno allora la sua velocità sarà medio-alta. La tecnica può essere attivata su entrambe le braccia pagando il costo della tecnica due volte. L'unico svantaggio è che non permette al suo utilizzatore di muoversi se non per spostamenti minimi.
    Consumo: 8 (A Turno)


    (Sotto il gilet possibilmente)
    B4-71 (pacco da 2)
    Farmaco_zpsfb15ff5b
    Farmaco somministrato sotto forma di liquido e trasportato all'interno di siringhe monodose. Quando in circolo, permette a chi possiede il Sigillo dell'Imperatore di scatenarne il vero potere. Una singola dose di B4-71 rimane attiva nell'organismo per tre turni, dopodiché perde ogni effetto. Appena iniettata dona un senso di apparente benessere e appagamento, unito ad un aumento dell'aggressività e della voglia di combattere. L'aumento di aggressività e voglia di combattere può permanere nei soggetti che ne fanno uso come effetto collaterale di un elevato utilizzo. Ogni Ninja di Konoha che possieda il Sigillo può richiederne gratuitamente a volontà, ma è possibile portare in Missione soltanto un singolo pacco da due siringhe. La droga causa dipendenza, spingendo l'utilizzatore a volerne sempre di più.
    [Non è necessario fare ogni volta richiesta in Armeria. La propria fornitura di B4-71 si considera automaticamente rifornita all'inizio di ogni missione o quest.]

    Inoltre se è possibile si possono mettere i code dei jutsu sotto la scheda?
    Grazie a chi passa. :rotfl:

    CODICE
    <p align="center">[size=7]<b>Sigillo maledetto</b>[/size]</p>
    <b>Sigillo dell'Imperatore</b>
    [IMG=EmperorSeal_zpsc63ec167]http://i1084.photobucket.com/albums/j416/Masterzaga/Grafica%20TAM/EmperorSeal_zpsc63ec167.png[/IMG]
    In stato di quiete il Sigillo dell’Imperatore prende la forma di una fiamma, che diventa rosso brillante quando si attinge alle sue energie. Questo Sigillo contiene al suo interno parte del chakra del Kyuubi e tramite l’ausilio della droga B4-71 è in grado di rilasciare questo chakra, donando grandi poteri all’utilizzatore. È possibile per ogni Ninja di Konoha di rango Chuunin e superiore fare richiesta di impressione del Sigillo similmente a quanto accade ad Otogakure per il Sigillo Maledetto. Allo stesso modo è possibile andare incontro alla morte in caso non si risulti degni del Sigillo stesso.


    <b>Mutazione dell'Imperatore</b>
    <div style="float: left; margin-right: 10px">[IMG=ezgif.com-resize_zpstbdksfo7]http://i997.photobucket.com/albums/af92/Riccardo_Pastura/ezgif.com-resize_zpstbdksfo7.gif[/IMG]</div>

    Villaggio: Konoha
    Livello: B
    Tipo: [color=green]Fuuinjutsu[/color]



    È possibile attivare questa tecnica solamente se la droga B4-71 è in circolo. L’utilizzatore si ricoprirà interamente del Chakra del Bijuu, di colore rosso scuro, formando un vero e proprio manto che prenderà le fattezze del Bijuu in miniatura sotto forma di volpe antropomorfa a sei code. Questa forma porta notevoli vantaggi all’utilizzatore le cui capacità fisico-motorie aumentano di un grado. Lo strato di Chakrafunge inoltre da protezione al Ninja, che risulta immune ad Armi Piccole e Minori, a Ninjutsu e Taijutsu di livello C e inferiore. Non è possibile attivare questa tecnica contemporaneamente ad uno Stadio Jinchuuriki o al Sigillo Maledetto.
    Consumo: 8 (A Turno)

    <u>Tecnica derivata:</u>
    [SPOILER]<b>Enpera No Kanji - Mano Celestiale dell'Imperatore</b>
    <div style="float: left; margin-right: 10px">[IMG=ezgif.com-maker_zpszb1ghmgn]http://i997.photobucket.com/albums/af92/Riccardo_Pastura/ezgif.com-maker_zpszb1ghmgn.gif[/IMG]</div>

    Villaggio: Konoha
    Livello: B
    Tipo: [color=blue]Ninjutsu[/color]



    Quest'attacco consente al Ninja di ricorrere all'utilizzo del braccio del Kyuubi. Con esso è possibile cercare d'afferrare l'avversario se non semplicemente un oggetto. Una volta afferrato il proprio bersaglio è possibile scagliarlo altrove con violenza provocandogli eventualmente diversi danni. È possibile colpire il nemico anche a mo di pugno ma ciò causa semplicemente una ferita d'impatto di media entità. La mano si può estendere per un massimo di venti metri e larga all'incirca uno. Il vero punto di forza della tecnica è che permette di infilare la mano sottoterra per prendere un avversario di sorpresa. Così facendo la mano si muoverà ad una velocità media e si sentirà un leggero rumore di terra che viene scavata, ma può comunque offrire un valido metodo di attacco. Se invece la mano viene fatta muovere fuori dal terreno allora la sua velocità sarà medio-alta. La tecnica può essere attivata su entrambe le braccia pagando il costo della tecnica due volte. L'unico svantaggio è che non permette al suo utilizzatore di muoversi se non per spostamenti minimi.
    Consumo: 8 (A Turno)[/SPOILER]

    (Sotto il gilet possibilmente)
    <b>B4-71</b> (pacco da 2)
    [IMG=Farmaco_zpsfb15ff5b]http://i1084.photobucket.com/albums/j416/Masterzaga/Grafica%20TAM/Farmaco_zpsfb15ff5b.png[/IMG]
    Farmaco somministrato sotto forma di liquido e trasportato all'interno di siringhe monodose. Quando in circolo, permette a chi possiede il Sigillo dell'Imperatore di scatenarne il vero potere. Una singola dose di B4-71 rimane attiva nell'organismo per tre turni, dopodiché perde ogni effetto. Appena iniettata dona un senso di apparente benessere e appagamento, unito ad un aumento dell'aggressività e della voglia di combattere. L'aumento di aggressività e voglia di combattere può permanere nei soggetti che ne fanno uso come effetto collaterale di un elevato utilizzo. Ogni Ninja di Konoha che possieda il Sigillo può richiederne gratuitamente a volontà, ma è possibile portare in Missione soltanto un singolo pacco da due siringhe. La droga causa dipendenza, spingendo l'utilizzatore a volerne sempre di più.
    [Non è necessario fare ogni volta richiesta in Armeria. La propria fornitura di B4-71 si considera automaticamente rifornita all'inizio di ogni missione o quest.]
  12. .
    Narrato
    Parlato
    Pensato
    Parlato doppio
    Parlato altri
    Parlato Masei Fujihama
    Parlato Shimura



    Immerso nella luce fioca di una candela della mia stanza, stavo leggendo un libro riguardante delle bestie mitologiche esistite migliaia di anni orsono quando, all'improvviso, sentì bussare alla mia porta. Infastidito per l’ora tarda più che per l’interruzione della mia lettura; urlai, tanto era la mia pigrizia in quel momento, “Chi è?!", nemmeno un momento più tardi udì dall'altra parte, “Mi apra subito! Ho una missione per lei da parte dell’Hogake".
    "A quest’ora,",pensai, “cosa c’è di così urgente da disturbarmi ora che non può essere rimandato fino a domani mattina? Meglio non aspettare dopotutto sono documenti ufficiali.". Mi vesti di corsa come potevo al fine di raggiungere immediatamente la porta e non fare aspettare ulteriormente quel pover'uomo. Apri la porta, mi ritrovai un uomo con la maschera delle forze speciali ANBU ad aspettarmi.
    "Sei Kirito Uchiha”, mi chiese l’uomo . “Si,”, risposi,"Perché mi stavate cercando?". Quello allora fece un cenno con la testa. Mi sentì prendere le mani e porle dietro la schiena cercai di voltarmi per capire cosa stesse succedendo e in un attimo quel ninja mi inietto nel collo qualcosa che in breve tempo svenni.
    Mi risvegliai alquanto stordito con in bocca un sapore metallico come se mi avessero dato un lingotto fatto in ferro per cena. Mi sentivo nauseato, chiudevo ed aprivo gli occhi continuamente sperando che il mal di testa e lo stordimento che avevo sparisse. Dopo poco tempo riuscì di nuovo a ragionare e malgrado avessi gli occhi aperti era buio, sentivo di avere qualcosa in testa e che quindi quell’oscurità non era casuale ma frutto appunto di un cappuccio. Cercai di muovere la testa a sinistra e a destra per tentare di toglierlo o per lo meno se ci fosse stato qualcuno assieme a me, l’avrebbe tolto notando il mio stato di coscienza. Dopo pochi istanti che davo segni di vita mi tolsero il sacco ed vidi finalmente la luce delle torce che illuminavano la stanza piena di specchi così da crearne una maggiore, il soffitto leggermente illuminato fatto i pietra. Girai la testa a destra ed a sinistra, la stanza era stata ben illuminata e vedevo varie attrezzature, mi cominciò a salire l’ansia, la paura di essere vivisezionato si faceva forte. Perché ero lì, perché proprio io, domande a cui non sapevo rispondere e mi causavano ancora maggiore ansia.
    Mossi poi la testa per vedere braccia e gambe erano state immobilizzate con cinghie di cuoio che rendevano difficoltosi qualsiasi movimento. Provai anche a muoverle ma resistevano adeguatamente ai miei sforzi. La mia ansia cominciava a farsi evidente il mio nervosismo era alle stelle, sentivo che dovevo liberarmi ed andarmene ma non sapevo come. Mi sentivo un topo in trappola.
    Girai lo sguardo da prima verso destra e poi verso sinistra. Vi erano altri assieme a me legati allo stesso modo in letti messi in verticale proprio come ero messo io. Dietro di quelli riuscivo ad intravedere che vi erano per ogni uno dei letti due figure ma non riuscivo ad identificarle, lasciavano scoperto solo lo spazio per gli occhi. Proprio come me anche altri erano svegli ed si vedeva nel loro viso una preoccupazione ed agitazione non indifferente. Dopo un po’ di tempo qualche urlo si sentì e anche qualche rumore secco segno che le altre persone nella mia stessa situazione tentavano di liberarsi facendo forza sulle cinghie agli arti, ma nullo tutto venne risolto in breve tempo con la somministrazione di una sostanza iniettata nel collo almeno potei supporlo dato che anche il mio vicino fu troppo irrequieto e venne ammansito in questo modo . Dopo pochi minuti entrarono posizionandosi al centro della sala, cioè leggermente alla mia sinistra, un paio di ninja con volto coperto ed assieme a loro un altro individuo vestito di bianco con il volto scoperto, la barba incolta di colore nero, la testa pelata e un paio di occhiali a lenti rotonde. L’uomo barbuto si fece avanti ed schiarendosi la gola: "Buonasera giovani ninja, io sono Masei Fujihama, siete stati condotti qui per essere fautori del successo di questa guerra. Infatti vi annuncio che siete stati scegli fra molti ninja per prendere parte a questa operazione, non siate spaventati prenderete vita al cambiamento di questo paese grazie al progresso scientifico.”, cominciò a dire l’uomo. Io non riuscivo a credere nel mucchio di stronzate che stava dicendo, mi importava solo capire che stesse succedendo e perché ero stato legato.
    "Quest’oggi prenderà vita un esercito nuovo, formato da ninja potenziati, superiori in battaglia, E voi ne farete parte ma solo per colore che ne saranno in grado di sopportare il progresso. Cosa resta che augurarvi, buona fortuna. Shimura procedi è arrivato il momento.".
    Detto questo sparì assieme alle sue guardie varcando il varco che aveva passato per entravi . I medici cominciarono a trafficare con gli attrezzi. Si avvicino un medico che nel frattempo aveva somministrato qualcosa agli altri pazienti ed anche al mio vicino di sinistra.
    "Sei pronto ragazzo?”, disse sussurrando per non essere sentito dagli altri. “Pronto per cosa?”, gli chiesi.
    Ne frattempo l’altro medico aveva preso una siringa e la passo a questo che me la inietto nel collo.
    Tieni duro, non cedere mai e riuscirai a sopravvivere.”, mi disse infine mentre i miei occhi cominciavano a vederci sfocato, cercai di vedere al meglio la faccia del medico ma riuscì a leggere solo l’etichetta sulla siringa “B4-71”, e poi nulla più i miei occhi si chiusero.
    Mi svegliai nel mezzo di un prato verde rigoglioso, attorno alberi pieni di foglie che facevano passare leggermente i raggi del sole, un cielo limpido quasi del tutto privo di nuvole, tutto sembrava avere un’aria felice e spensierata, i fiori avevano aperto i loro petali in centinai di varietà di colori, lontano vidi un casolare fatto in legno, mi avvicinai percorrendo la via battuta che mi collegava a quest’ultimo. Dopo un po’ di passi arrivai, infine, alla proprietà ed aprì la porta. La prima stanza che vidi sembrava una cucina con tavolo in legno attorniato da cuscini per sedersi, ai muri erano appesi quadri e vi erano due porte ai lati, accanto alla porta in cui entrai vi era un narciso bianco completamente sbocciato. Da uno di questi lati, che era privo di porta scorrevole, vidi mia madre che si adoperava nell’arte che gli veniva meglio, cucinare, mi vide arrivare e con un sorriso mentre tra le mani aveva una pentola fumate, che emanava un gradevole odore di cibo squisito, mi chiese di andare a chiamare mio padre per dirgli che era pronto. Andai nell’altro lato e mi ritrovai in un corridoio pieno di stanze, cominciai allora a camminare e ad chiamarlo ad alta voce per sentire se avevo un indizio di dove si trovasse, passate alcune stanze sentì la voce di mio padre tranquilla e ferma che mi avvisava che era dietro la porta alla mia sinistra. Mi avvicinai alla porta e l’apri, il mio sentimento di tranquillità e serenità subì un brusco cambiamento quando la mia vista incrociò la scena di mio padre con una spada conficcata nel petto in camera da letto, le lenzuola sporche di sangue, tutta la camera messa sotto sopra. All’improvviso tutto il mondo si tinse di rosso, non riuscivo a capire cosa stesse accadendo, spaventato e scosso cercai di andare verso la figura di tranquillità che trovai, corsi per andare in cucina e vidi mia madre seduta con il volto sul tavolo e nella schiena un pugnale ed il sangue tutto attorno alla maglia, nel tavolo la pietanza che prima esprimeva un odore gradevole ora stava emanando un odore di putrefatto e rancido, il fiore sbocciato perse tutti i petali ed appassì, i quadri tutti con il vetro rotto o sparsi sul pavimento completamente rotti. Scappai fuori inorridito da quello che stava succedendo, senza sapere cosa stesse accadendo e perché. Il mondo da prima così bello, scomparve, il cielo divenne pieno di rosso, in alto una luna con il medesimo colore risplendeva e ricopriva di quel colore tutto ciò su cui si poggiava, la vegetazione rigogliosa divenne arida , nera e secca. Scappai con tutte le forze su quella via che avevo percorso per arrivarci. Corsi con tutte le mie forze finché non cominciarono a venirmi meno. Guardai dietro, ma appena mi voltai vidi che una voragine dove una volta c’era la casa, stava inghiottendo tutto in un nero profondo e cupo, si avvicinava sempre di più e la terra stava sparendo, sgretolandosi pian piano. Ripresi a correre e notai delle figure nere accanto agli alberi neri ed ancora più preso dalla paura mi misi ad accelerare nella speranza che non mi raggiungessero, non avevo occhi, erano solo figure di uomini e donne. Arrivai alla fine della via davanti ad un burrone con il medesimo colore, la luce della luna non riusciva a penetrarvi per quanto profondo esso era, dietro di me la terra che crollava, gli alberi cadevano, la strada con ancora le mie orme cedeva e tutto sembrava sempre più vuoto. Le figure che da prima erano nascoste dietro agli alberi ora le cominciavo a vedere molto bene, si avvicinavano camminando lentamente e molti cadevano nel cercare di raggiungermi nella profonda voragine che era più veloce di loro. Alcuni invece erano troppo vicine e lo spazio fra me e queste figure di riduceva sempre di più. Pieno di paura ed angoscia, ero incapace di fare qualsiasi cosa e mi limitai ad aspettare impietrito da quello che mi stava succedendo. La voragine era ormai vicina e le figure pure insieme ad esso, non mi restava molto tempo o saltavo o aspettavo che la terra scompariva sotto i miei piedi o anche peggio aspettare che quelle figure si fossero ritrovate ad un palmo dal mio naso per scoprire cosa volessero farmi. Chiusi gli occhi un momento, presi un lungo respiro e pieno di paura per quello che mi sarebbe successo feci il fatidico passo in avanti cadendo nel burrone. Mentre cadevo alzai per un momento lo sguardo quelle figure si affacciarono per vedere sebbene non avessero occhi, intuivo che però riuscissero comunque a vedermi, ed in breve tempo l’oscurità mi avvolse e non vidi più nulla.
    Mi risvegliai e sebbene avessi gli occhi aperti tutto era buio, strizzai gli occhi e vidi una figura che emanava una leggera luce rossastra che faceva contrasto con tutto quello che stava succedendo. Mi avvicinai lentamente con le mani che toccavano i gomiti per la paura di quello che mi stava succedendo cercai anche se nel frattempo che mi avvicinavo qualcos’altro si stesse illuminando voltando la testa a destra ed a sinistra, ma niente. Una volta vicino vidi che quella figura era un essere umanoide, con la pelle totalmente rossa scura quasi ustionata, gli occhi li aveva totalmente bianchi come se non avesse le pupille.
    "Chi sei tu?", gli chiesi spaventato.
    Io? Come fai a non saperlo,”, mi disse, “sono sempre stato qui, nascosto, come un clandestino nella propria patria”.
    Se sei sempre stato qui”, risposi allora, “che ci faccio qui?
    Ti trovi qui perché stai per affrontare un grande male”, mi spiego, “Ho provato a rallentarlo il più possibile ma sta cominciando ad avere la meglio ed è per questo che mi vedi così”.
    Cosa sta succedendo qui?”, pensai, “Possibile che sono bloccato qui, perché questa figura parla in maniera così enigmatica invece di darmi spiegazioni chiare e precise”.
    Mentre ero immerso nei miei pensieri quella figura alzo il braccio indicando alla mia sinistra spostando lo sguardo nello stesso verso.
    Che c’è ora?”, dissi ora, “Non vedo niente è tutto buio.
    Spostai lo sguardo e quella zona che era buia ora era chiara, una luca fioca che faceva vedere quello che c’era.
    Le figure scure stavano ferme immobili con lo sguardo fisso su di me.
    Preso dalla paura di averli ritrovati di nuovo, immobili come delle statue che mi fissavano e mi giudicavano.
    Chi sono?!”, cominciai ad alterarmi chiedendolo tra me e me a voce alta per poi rivolgermi direttamente alle figure, “Perché mi state seguendo! Lasciatemi in pace”.
    La figura rossa si avvicino a loro.
    Strano che tu non li conosca,”, disse, “eppure fanno parte della tua vita fin dal primo momento che hai aperto gli occhi per la prima volta”.
    Tocco con un dito uno di loro e scoprì la verità, erano rispettivamente: mio padre, mia madre e il mio amato zio ma riuscì a capirlo solo perché i volti furono illuminati il resto rimase di un nero cupo.
    Questi sono le persone più importanti per te quelli che farebbero di tutto per te”, continuo a dire.
    Mi avvicinai a loro sempre lentamente, “State bene”, dissi io e poi notando che non ricevevo risposta come se parlassi a dei morti, “rispondetemi”.
    Desse questa volta un tocco a ciascuno e il loro volto che sembrava pulito e sano, sebbene con gli occhi chiusi, si ricopri di sangue e cominciarono a cadere uno ad uno come colpiti da un profondo male.
    Devi sapere che li perderai”, mi disse, “non puoi ribellarti contro la natura”.
    Scoppiai in lacrime ed in ginocchio alla vista di quei corpi tanto cari senza vita.
    P-p-perché mi fai questo?”, dissi singhiozzando, “Io non ti ho fatto niente!
    Quello che era proprio sopra di me, guardandomi dall’alto in basso, “Devi abituarti a questo, prima o poi succederà”, mi disse con aria seria, “o forse è già successo, da quanto non vedi queste persone?”.
    I miei occhi si sgranarono le mani sulle orecchie per non sentire, “No, no, non può essere vero, sono vive, vive!”, continuai a dire nella mia testa, “Li ho protetti non possono essere morte.”.
    Lo sguardo della figura che cominciai a pensare di essere un mio doppio, si voltò ancora ed indico ancora in un’altra situazione. “Guarda là,”, mi disse, “altri sono venuti a vederti”. Mi girai per vedere meglio togliendo le mani dalle orecchie e cercando di alzarmi ma tremavo troppo e i miei movimenti ne erano risentiti.
    Si presentò la stessa situazione di prima una luce più lontana questa volta invece illuminava sei figure scure messe in linea. La figura si avvicino ad uno ad uno. Si fermo al primo e lo toccò, era Kougami, un ninja di Oto che aveva condiviso con me delle avventure.
    Lui è un tuo nemico eppure lo consideri tuo amico”, disse, “come può essere un tale paradosso, ci penso io a risolverlo.”, lo toccò nuovamente facendolo sanguinare dalla testa per poi cadere a terra.
    Ero allibito, pietrificato, avevo tolto la vita ad un mio amico, “Bastardo!”, urlai questa volta, “non hai cuore?”.
    Quello come se non fosse successo niente continuò, appoggio la mano sulla testa della seguente figura più piccola delle altre. Illumino anche la sua faccia, era Keito. “Ecco lui un tuo consanguineo”, disse, “manco lui sei stato capace di proteggere l’hai lasciato andare nel momento in cui avevi più bisogno di te, l’hai lasciato scappare in preda alla paura ed ora guarda cosa le tue azioni hanno portato”, tolse la mano dalla testa ed il sangue uscì a fontanella dalla sua testa facendolo cadere anche lui nel pavimento senza vita.
    Ero sempre più sconvolto non riuscivo a crederci. Mi avvinai ai due corpi e provai a toccarli ma quando ci provai, i loro corpi diventarono polvere e sparirono come se spazzati via dal vento. Cercai di trattenere le ceneri ma sfuggivano dalle mie mani e mi misi a guardarle erano sporche di sangue anche se non ne avevo versato manco una goccia o meglio non avevo ferito nessuno sino ad ucciderlo.
    Continuo a colpire uno ad uno fino ad arrivare all’ultimo di quelle figure immobili.
    Hai capito chi è lui”, mi disse ora la figura, “Sei stato uno degli ultimi che vide in vita”.
    Lo tocco ed illumino il volto, “Lui combatteva come te per un ideale non suo eppure dove tu hai trionfato, lui è deceduto”. Il suo volto era diverso dagli altri infatti era già sanguinante senza che lo toccasse di nuovo. Tolse la mano e cadde al suolo. In un attimo la luce si affievolì e di nuovo tutto divenne buoi tranne lui che era di un rosso abbastanza illuminato da riuscire a vederlo senza il bisogno di una luce ulteriore.
    Vedi?”, disse ora, “ogni persona che incontri finisce per morire, non vedi, il male è proprio la tua incapacità di agire nei tuoi ideali che ha portato loro a morire prematuramente”.
    Ero distrutto a terra con un braccio che copriva il viso e l’altra usata per non restare completamente a terra. Mi sentivo incapace di agire ancora una voltac, tutto ciò che mi restava di caro era sparito sotto i miei occhi in una nuvola di polvere. La depressione era il sentimento che mi governava assieme una sensazione di vuoto e le lacrime uscivano a fontana.
    Vuoi che tutto questo finisca?”, mi disse, “Guarda.”, indico accanto a me ed un tanto si illuminò era molto vicino a me tanto che mi bastava allungare il braccio per prenderlo. Guardai il tanto e lui fermo ad indicare la lama accanto a me, pareva come se volessi che mi uccidessi, così presi il tanto con la mano sinistra.
    Con questa potrei finire tutte le mie sofferenze,”, pensai, “tutto il dolore che ho sparirebbe all’istante”.
    La lama aveva un attrazione sempre maggiore, la voglia di trafiggermi il cuore era forte. Avrei potuto porre fine a tutta questa tortura, a tutti i miei doveri da ninja, a tutto il dolore che ho sopportato e che mi portavo infondo al cuore, a tutto ed a tutti.
    Sei sicuro di volere questo?”, mi disse, “Sei già pronto a rinunciare a tutto?”.
    Alzai lo sguardo verso di lui e i miei occhi arrestarono le lacrime per un momento, “Cosa dovrei fare?”, dissi, “Mi hai tolto tutto!”.
    Cosa ti avrei tolto?”, disse, “Ti ho tolto le braccia? Le gambe? La vita? Non mi pare di aver fatto questo”.
    No,”, dissi, “ma mi hai tolto tutto ciò in cui tenevo”.
    Toglimi ora una curiosità”, si avvicino a me guardandomi con quegli occhi bianchi, “perché vivi?
    Perché vivo?”, cominciai a pensare, “Un ninja dovrebbe vivere per la patria, ma è questo quello che voglio? No, le azioni che mi hanno portato qui non sono state solo per fedeltà alla patria. No assolutamente io scelgo di combattere per quello che sono proteggere chi ne ha bisogno da chi vuole solo uccidere senza pietà.”.
    Non hai risposto”, mi disse, “ti ho chiesto perché vivi, non perché combatti.”.
    Sgranai gli occhi, ero sbalordito “Riesce a leggermi nel pensiero?”, pensai, “Come è possibile, chi è quest’uomo?”.
    Ancora non hai capito dove ti trovi”, rispose lui, “mi stupisci pensavo fossi più intelligente, dopotutto siamo una moneta a due facce, ma non divaghiamo oltre, ti rifaccio la domanda dunque, perché vivi?”.
    Chiedi perché vivo,”, dissi in maniera ferma, “Per difendere gli innocenti da tutti coloro i quali vogliono versarne il sangue, ma per questo devo ottenere più potere di quello che ho ora”.
    Mi rialzai ancora con il segno delle lacrime sulla fronte, guardandolo dritto negli occhi questa volta però senza alcun minimo di paura. Avevo deciso che strada seguire e nessuno questa me l’avrebbe potuta portare via.
    Bene finalmente il bambino che ho visto cadere dal burrone, “, mi disse sorridendo, “ha voluto crescere per diventare un uomo”.
    L’ipotesi che lui fosse una parte di me si faceva sempre più plausibile, mi leggeva nel pensiero, conosceva tutto di me eppure io non conoscevo nulla di lui.
    Dunque chi sei tu?”, chiesi ora io, “Possibile che non ti conosca.”.
    Io sono te,”, disse lui, “sono la parte che nascondi davanti agli altri, quella che nessuno conosce e che a volte ci dimentichiamo di avere. Così, io, dimenticato mi sono rifugiato qua per contemplare e meditare in completa tranquillità, beh fino ad oggi.”.
    Rimasi sorpreso nel constatare che la mia supposizione sebbene fosse assurda si rivelò veritiera. Lui, il mio doppio proprio di fronte a me, la parte che nascondevo a tutti, aveva un aspetto spaventoso era solo un apparenza momentanea oppure e così che sono veramente. Mentre mi perdevo nei miei pensiero, il mio petto cominciò a bruciare lievemente come se qualcosa stesse bruciando dall’interno, era ancora tutt’ora sopportabile da non compromettere le mie capacità.
    Vedo che già sta avvenendo quello che temevo,”, disse ora di nuovo in maniera seria, “il tempo ha nostra disposizione sta terminando”.
    Che stai dicendo”, dissi ora io incuriosito sempre di più dalle sue affermazioni, “cosa temevi? Cosa sta accadendo?”.
    Il tempo sta finendo e forse è ora che ti riveli perché ho fatto quello che ho fatto,”, mi rispose, “un male peggiore di quello che ti ho fatto io ti sta per colpire, ho cercato di fermarlo quanto più possibile, ma avendomi già inquinato non ho potuto rallentarlo per molto ed ora sta per avere l’ultima parte di questa agonia.”.
    Ed ora cosa accadrà?”, dissi io, “morirò?”.
    Non è ancora detto,”, disse lui, “devi affrontare l’ultima parte che si trova varcando quella porta”, indico una cosa alle mie spalle.
    Era una porta senza muri, solo una porta in mezzo al nulla.
    Varca quella porta e da lì potrai vedere se sarai degno di questa maledizione, io non ti potrò accompagnare per questo viaggio, dovrai farlo da solo, io”, mi disse, “preparati a qualsiasi cosa e tieni in mente quello che mi hai risposto ne avrai bisogno ed anche se morissi almeno potrai essere felice seguendo i tuoi ideali.”.
    Mi girai salutandolo con un cenno, “A presto e grazie di tutto,”, risposi, “beh più o meno”.
    Preferirei che questo fosse il nostro primo ed ultimo incontro”, mormoro tra se e se.
    Nel frattempo era già davanti alla porta girai la maniglia ed una luce rossa mi colpì, provai a coprirmi usando il braccio opposto e varcai la porta. Superata mi ritrovai la sabbia sotto i piedi, un sole rosso come se fosse insanguinato, di un rosso più intenso di quello che ho trovato all’inizio del viaggio, donava lo stesso colore, di un rosso color del sangue a tutto ciò che irradiava. Tolsi il braccio dalla fronte e vidi che mi ritrovai di nuovo a Suna, fuori dalle mura come se rivivessi la battaglia che avevo sostenuto, accanto a me delle figure nere con bocca e occhi di un colore rosso acceso, il vento completamente assente. Mi provai a girare ma la porta era scomparsa e dietro di me non c’era nessuno, era come se facessi da spartiacque tra i due schieramenti, sentivo che la mia avventura in questo mondo si sarebbe conclusa dentro la città. Le figure erano fameliche avevano uno sguardo spaventoso come se non stessero aspettando altro che trucidare i nemici che si sarebbero trovati davanti. Al loro sguardo il sangue un po’ mi raggelo ero disgustato dallo sguardo di quegli esseri. Il suono di uno sparo diede inizio alla battaglia, feci passare avanti, rimanendo fermo sul posto, le figure nere che correvano in modo animalesco. Erano centinaia e centinaia di individui che una volte giunti sulle mura assalirono altre figura con il medesimo aspetto che difendevano la città. Mi apprestai ad avvicinarmi pure io camminando velocemente, mentre mi avvicinavo vedevo sul campo di battaglia i residui di muro caduti sul terreno e i colpi di frecce conficcate sul terreno, trovai le porte spalancate e mi inoltrai dentro la città. Le case erano tappezzate di sangue, in strada vidi le figure dilaniare le altre e macchiarsi del sangue del nemico ucciso. Ad un certo punto nel mio camminare mi vidi cadere avanti una di quelle figure colpite da un tetto vicino, lo osservai da vicino ed vidi che aveva il petto aperto dalla spalla al fianco da una ferita completamente rossa simile al colore della bocca e degli occhi. In poco tempo quella figura davanti a me sparì inglobato nella terra. Mi inoltrai sempre più in dentro alla città. Ad un certo punto mi trovai ad un incrocio e c’erano due figure che combatterono, una delle due prevalse e mi guardò con quello sguardo spaventoso sporco di sangue, a quello sguardo rimasi un attimo immobile per poi mettermi in posizione difensiva, ma, invece, di attaccarmi passò oltre a cercare un’altra preda da colpire, la figura a terra scomparve nel terreno come la precedente.
    Inoltrandomi più in profondità nella città vidi una di quelle figure sfondare una porta ed entrare in un’abitazione, scaravento un’altra figura diversa da quelle che vidi di solito, infatti, i suoi occhi e la sua bocca avevano un colore celeste piuttosto che rosso. Venne brutalmente colpita, con morsi e artigliate. Cade a terra ed il suo colore prima di sparire dentro la terra mutò in rosso. Una volta che sparì sentì un profondo colpo al cuore, mi sentì bruciare da dentro, una sensazione più forte di quella provata con il mio doppio, come se una parte di me con quella morte se ne fosse andata oppure fosse stata inquinata inesorabilmente. Sentivo che quelle figure non dovevano essere abbattute o meglio dovevo impedire che sparissero completamente in città.
    Mi misi a correre ma ogni minuto che passava la sensazione di bruciore si faceva sempre più forte ed intuivo che le figure celesti stavano pian piano sparendo.
    Il sole stava sparendo oltre l’orizzonte e la città si ricoprì di zone d’ombra. Le figure che si ritrovarono a combattere in quelle zone si ritrovarono prese da una foga omicida, erano più sanguinose e barbare si accanivano contro gli avversari uccisi fino a che non venivano inglobati dalla terra.
    Mentre giravo nelle strade trovai una di quelle figure celesti con accanto una figura più piccola sempre dello stesso colore, erano impauriti nel trovarsi di fronte una figura rossa. Poco prima che quella potette dargli un colpo a mano aperta come per lacerargli il petto io mi frapposi fra i due alzando il braccio destro e quello con un colpo me lo taglio di netto.
    Bastardo!”, pensai mentre mi toccai il braccio destro tranciato con l’altro braccio, mi faceva un male enorme ma non usciva sangue era come se la ferita venne cauterizzata all’istante. Vidi il braccio tenere la contrazione per qualche momento prima di rilassarsi e diventare privo di vita. Mi girai dalle figure celesti, avevo ripreso fattezze umane. Erano una donna con dei bellissimi capelli neri poco più alta di me ed una bambina con i capelli sempre neri che poteva avere si e no cinque anni.
    Scappate!”, urlai a loro, “Ci penso io a lui.”. Quelle rimasero per un breve momento impietrite alla scena ma poi la madre comincio a correre dalla parte opposta e portò via con se la bambina tirandola per il braccio.
    Mi girai verso quella figura, “Che vogliamo fare?”, chiesi mentre quello cominciò a sorridere in maniera spaventosa, “Vuoi rimanere a fissarmi o vuoi finirmi?”.
    Quello si mise in posizione eretta fermo, impassibile dalle mie parole. In un attimo mi ritrovai circondato da tutte quelle figure, “Bene ora che siete tutti cominciamo?”, dissi a tutti mentre mi misi in posizione sebbene mi mancasse un braccio, “Vi state facendo scrupoli ora che sono senza mano quando avete massacrato gente indifesa”. Vidi che tutte quelle figure si allargarono e si vede avanti una figura simile a quella incontrata in precedenza solo più spaventosa. Era grossa, con la pelle rossa scura e gli occhi bianchi e con sei code dello stesso colore della pelle. Si fermò proprio di fronte a me. Rimasi per un attimo impietrito dalla avvicinarsi di quella figura ma poi ripensai alle parole dette al mio doppio ed il perché vivessi. Allora quel sentimento di terrore divenne fermezza.
    Quindi che vogliamo fare?”, dissi alla nuova figura, “Vogliamo cominciare?”.
    Sentivo emanare da quella figura una potenza incredibile, molto superiore alla mia. Sapevo che non sarei riuscito a scamparla questa volta, era la mia fine, ma ero sereno, infondo avevo salvato due vite innocenti da un massacro. Vidi quell’essere essere sempre più vicino a me quando con le braccia tentò di affermarmi e sentivo che entrai dentro di lui, cercai di dimenarmi per liberarmi da quella morsa, più mi dimenavo però più venivo inglobato più velocemente, ero sempre più dentro al suo corpo. Da prima vennero assorbiti i piedi, poi le gambe, poi il petto, le ultime cose che rimasero fuori per il momento era il volto ed il braccio Sapevo che non avrei avuto molto tempo ed allora mi limitai a osservare quelle figure che avevo aiutato a scappare, ero sollevato e felice delle mie azione, forse per la prima volta dopo tanto e prima di sparire nell’oscurità di quell’essere, sorrisi nel vederli sani e salvi.

    Chakra: N/A
    Fisico: Sfinito
    Mentale: Svenuto
  13. .
    Per l'addestramento sigillo dell'imperatore quanto deve essere lungo il post, in termini di caratteri o di parole?

    Grazie a chi mi risponde.
  14. .
    Modifica degli oggetti ora con la nuova scheda. (Ebbene si ho aspettato questo giorno).


    Con la borsa di monete che stava per scoppiare decisi che era ora di aggiornare il mio equipaggiamento al ragno che ho ottenuto, sembravo un povero barbone con gli stracci addosso. Avuta l'esperienza di un ninja che usava le armi notai che ero totalmente impreparato per uno scontro armato né tanto meno a resistere a jutsu dalla lunga distanza, avevo solo i miei pugni che per ora mi erano bastati ma non potevo andare avanti per molto con solo quelli. Così un giorno di buon mattino dopo aver stilato una lista degli oggetti che avevo intenzione di prendere andai al mercato d'arme di fiducia e dopo i convenevoli gli dessi il biglietto con una lista abbastanza lunga quasi come quella della spesa.

    CODICE
    <b>Kunai Ricurvo</b>
    [IMG=KunaiRicurvo_zpsb4a74d24]http://i1128.photobucket.com/albums/m500/MrUchiha92/Armeria/Armeria/KunaiRicurvo_zpsb4a74d24.jpg[/IMG]
    Questo Kunai, originario di Otogakure no Sato, si presenta con la punta ricurva e risulta essere leggermente più lungo d'un comune Kunai. Nonostante la lama possa sembrare arrotondata, ha invece le stesse capacità di taglio d'un comune Kunai. Può essere una valida alternativa ad una Wakizashi, anche se più corto, ma la sua lama è studiata per il corpo a corpo dove la sua forma può favorire lo scorrere dell'arma nemica per farla andare fuori traiettoria. A differenza dei normali Kunai però, quest'arma va lanciata in rotazione, e risulta efficace come uno Shuriken di dimensioni intermedie.
    <u>Necessario un Rotolo Minore o Zaino</u>
    50 Ryo

    <b>Meccanismo del Kunai Nascosto</b> X2
    [IMG=MeccanismodelKunaiNascosto_zps2abcd63e]http://i1128.photobucket.com/albums/m500/MrUchiha92/Armeria/Armeria/MeccanismodelKunaiNascosto_zps2abcd63e.jpg[/IMG]
    Accessorio utilissimo che permette al suo possessore d'estrarre a sorpresa un Kunai, di dimensioni e resistenza leggermente superiori a quelli comuni, ben celato sotto la manica del proprio braccio. E' collegato tramite una fune, quindi se proprio si vuole lanciarlo il Kunai arriverà ad un massimo di dieci metri. La fune lo rende dunque facilmente recuperabile se lanciato ma lo scopo del meccanismo è di fornire all'utilizzatore un arma da combattimento ravvicinato in casi d'estrema necessità. Inoltre, nel caso l'utilizzatore preferisca l'utilizzo di un'arma alternativa al kunai ma dalle dimensioni paragonabili a quelle dello stesso, può ovviamente sostituirla al kunai in dotazione nel meccanismo.
    <u>Kunai di base Incluso. Si indossa sull'avambraccio.</u>
    100 Ryo

    <b>Mantello Scuro</b>
    [IMG]http://i1128.photobucket.com/albums/m500/MrUchiha92/Armeria/Abbigliamento%20Ninja/MantelloScuro_zps5b90b4dd.jpg[/IMG]
    Questo mantello è studiato per le missioni dove piove incessantemente e persino un impermeabile può non risultare totalmente sufficiente per coprirsi. Può anche esser legato dietro le spalle in modo da non avvolgere necessariamente in modo totalitario il suo utilizzatore. Il suo colore scuro rende più facile passare inosservati, specialmente di notte.
    <u>Consente il trasporto d'una confezione d'Armi da Lancio extra o di un'Accessorio.</u>
    150 Ryo

    <b>Gilet Konoha</b>
    [IMG=GiletKonoha_zps0cc586da]http://i1128.photobucket.com/albums/m500/MrUchiha92/Armeria/Abbigliamento%20Ninja/GiletKonoha_zps0cc586da.jpg[/IMG]
    Questo Gilet, acquistabile da tutti i Ninja di rango Chuunin in su, permette agli Shinobi alcuni accessori extra rispetto a quanto normalmente fattibile con la semplice Borsa.
    <u>Può essere richiesto dal rango Chuunin in su.</u>
    <u>Consente il trasporto di due Accessori ed una confezione di Armi da Lancio extra.</u>
    - Gratuito -

    <b>Protezione di Cuoio</b>
    [IMG=ProtezionediCuoio_zps4b04a624]http://i1128.photobucket.com/albums/m500/MrUchiha92/Armeria/Abbigliamento%20Ninja/ProtezionediCuoio_zps4b04a624.jpg[/IMG]
    Questa protezione leggera può essere indossata sotto i comuni abiti senza intralciare i movimenti o occupare molto spazio. E' composta da delle strisce di cuoio molto resistenti che bloccano parzialmente i danni derivanti da oggetti contundenti ed in generale attacchi fisici. Persino danni derivanti da Taijutsu di livello C o inferiore risulteranno dimezzati. Inoltre le Armi Piccole penetreranno un paio di centimetri in meno nella carne, grazie alla protezione che copre il busto e la schiena fino alla clavicola. I fianchi saranno comunque scoperti.
    <u>Può essere indossata sotto una qualsiasi Armatura.</u>
    500 Ryo

    <b>Avambracci Affilati</b>
    [IMG=Avambracci%20Affilati_zpsm3zgbqji]http://i1128.photobucket.com/albums/m500/MrUchiha92/Armeria/Abbigliamento%20Ninja/Avambracci%20Affilati_zpsm3zgbqji.jpg[/IMG]
    Questi avambracci sono parenti di quelli Rinforzati, poiché hanno in comune la caratteristica di difendere sia l'avambraccio sia il dorso della mano. Tuttavia, a differenza dei Rinforzati non sono costruiti con placche metalliche, ma in compenso sul dorso dell'avambraccio sono presenti ben due lame paragonabili in quanto a resistenza e capacità di taglio alla lama di una wakizashi con punta. Il dorso della mano, invece, presenta una normale placca che consente di non riportare danni da Armi Piccole e può resistere anche fino a due urti causati da Armi Minori, poi sono da buttare.
    200ryo


    +50+200+150+500+200=1100


    Vendo.
    Cartabomba -10
    Strisce di cuoio -10
    Binocolo -20

    Totale spesa:1100-40=1060
    Resto 1030+100(Bonus natalizio)- 1120=70 ryo


    Richiedo l'aggiunta anche del premio mensile di Marzo fumogeni.

    CODICE
    <b>Fumogeni (Pacco da 5)</b>
    [IMG=fumogeno]http://i1212.photobucket.com/albums/cc448/Rinne87/fumogeno.jpg[/IMG]
    Quando viene schiacciato il perno di questa granata fuoriesce un piccolo proiettile che al minimo urto esplode creando una vasta cortina fumogena che interessa un aria di 10x10 metri. Questa si diraderà dopo due turni (eccetto condizioni speciali, come forti raffiche di vento) e sarà utile per muoversi in incognita.
    50 Ryo


    Grazie a chi passa. :rotfl:

    riposto con la modifica richiesta.
  15. .
    Richiedo addestramento sigillo dell'imperatore.
    Grazie a chi me la apre.
296 replies since 16/5/2013
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