Casa di Kisuke Momochi

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    Il Jounin della Nebbia
    Parte 2



    Arena del Villaggio della Nebbia

    La sua scelta era stata l'arena di Kirigakure, il Villaggio della Nebbia. Era un classico, a lui piaceva, esattamente come a me. Non ero un amante nei combattimenti nei boschi, nelle praterie e via dicendo. Mi piaceva assai l'arena. Nessuno in svantaggio e nessuno in vantaggio e poi ogni volta mi ripassavano per la mente i ricordi del mio esame Chuunin. Breve ma intenso. In ogni caso quel giorno c'era poco da perdersi nella nostalgia dei tempi andati. Mi trovavo in arena con un Jounin da affrontare. Era mio padre ma dubitavo fortemente mi riservasse un trattamento di favore. Le sue parole fino a quel momento sarebbero state solo aria al vento se lo avesse fatto...non lo farà!...ripetei nella mia mente e non sapevo se esserne felice oppure preoccupato. Forse entrambi allo stesso tempo. Molto probabilmente era anche per quello che non riuscivo a mostrare un espressione ben determinata. Per lui era molto probabilmente irrilevante, non attese troppo a lungo. A lui non importava ch io fossi pronto o meno, come del resto non sarebbe importato a un eventuale nemico in uno scontro per la vita o per la morte. Tra noi iniziò un combattimento corpo a corpo. Un misto tra pugni, gomitate, calci, ginocchiate e via dicendo. La sua velocità era fuori dal comune, non avevo mai visto niente del genere ed ero certo che non stava dando neanche il massimo. Ed io riuscivo a malapena a reggere il passo. Durante il continuo scambio di colpi, anche se in realtà per me si trattava più che altro in azioni difensive e poche volte, ero riuscito anche a contrattaccare, ad un certo punto sentii il rumore del meccanismo di una lama retrattile da polso, stupidamente la mia attenzione per u istante precipitò su di essa. Tuttavia mio padre si era limitato a estrarre la lama e a farla rientrare, niente di più. Un basilare diversivo per delle teste quadre, esattamente come me, non abbassare la guardia! disse il Jounin inclinandosi leggermente da un lato e sferrando un poderoso calcio diretto al mio volto. Riuscii a evitarlo per miracolo. A quel punto il Jounin si ricompose e si allontano di appena tre metri. Fu quella la conclusione di quel breve scambio di colpi. Era un semplice riscaldamento per lui e in fin dei conti anche per me. Nonostante avessi sempre favorito i Ninjutsu, i Taijutsu e le arti marziali, gli seguivano a ruota e dunque non avevo grossi problemi a cimentarmi in un corpo a corpo, a meno che questo non fosse durato troppo a lungo. Per fortuna non era quello il caso...non si è nemmeno impegnato granché!...riconobbi molto semplicemente, sù non perdiamo tempo. Il tempo è denaro! affermò portando la mano destra dietro la schiena, non starai diventando taccagno come il Mizukage? feci in tempo a dire prima di vedermi lanciar contro uno shuriken, no! Non ti preoccupare! ribatté eseguendo rapidamente dei sigilli.

    Shuriken Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica Superiore della Moltiplicazione degli Shuriken
    ShurikenKageBunshinnoJutsu-TecnicaSuperioredellaMoltiplicazionedegliShuriken
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Tale tecnica serve per creare delle copie di uno Shuriken, in grado di fare danni reali. Per fare ciò bisognerà concentrare il Chakra e rilasciarlo, moltiplicando così uno Shuriken già in lancio improvvisamente.
    [Massimo Copie Shuriken: Sp Jounin 30, Anbu 40, Jounin 50]
    Consumo: 15


    Da quel singolo shuriken, in men che non si dica, cominciarono ad apparirne una decina, una ventina e sempre più. In quell'istante sarebbe stato impossibile per me stimarne il numero. Ero più impegnato a pensare ad una difesa...il Muro di Terra!...pensai rapidamente facendo una scelt e le mie mani dunque, una volta fatta l'immediata scelta, stavano già eseguendo i sigilli necessari per poi andare a toccare il terreno.

    Doton: Ninpou Doryuu Heki - Muro di Terra
    DotonDoryuuHeki-MurodiTerra
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questo Ninjutsu è simile alla classica Doryuu Heki. Si esegue una breve serie di sigilli e poi si poggeranno ambedue i palmi delle mani sul terreno. Ciò però non formerà un semplice muro orizzontale, ma in sostanza ben tre capaci di proteggere l'utilizzatore da tre angolazioni su quattro anziché una singola. Ogni lato sarà alto dieci metri, largo cinque e spesso uno sul quale saranno raffigurati quattro Cani Ninja. Il muro potrà bloccare qualunque Jutsu di livello B ed inferiore. Può resistere ad un solo Jutsu di livello B nel caso in cui l'attacco sia d'elemento Raiton; ad un qualsiasi secondo colpo crollerebbe.
    Richiede la padronanza dell'elemento Doton
    Consumo: 8


    In quel momento un enorme muro composto di un misto di terra e rocce s'innalzo dinnanzi a me raggiungendo un altezza considerevole. Era un’opera imponente sulla cui facciata principale vi era "scolpite" le teste dei cani ninja. Subito dopo alla creazione nel muro se non nell'istante seguente si sentì una serie di rumori simile tra loro susseguirsi e addirittura sovrapporsi. Era il rumore degli shuriken che si conficcavano nel muro, visto il loro numero, era anche comprensibile la sovrapposizione di quei suoni. In seguito usufruendo del controllo del chakra mi portai in cima al muro per poi osservare il vecchio che stava di sotto, visto? Ottima difesa e non manca neppure del fattore estetico! affermai da lassù osservando il vecchio scuotere il capo...non credere che sia uno sprovveduto totale, anche io ho qualche asso nella manica anche se non sono di certo al tuo livello...pensai tra me, ammettendo a me stesso la differenza di capacità con lui e ribadendo tra le righe la mia consapevolezza nella sconfitta. Subito dopo portai la mano destra dietro la schiena ad afferrare il manico del mio ombrello, lo sfilai dalla fascia e con uno scatto lo feci aprire. Dopo quel gesto feci un piccolo balzo e sfruttando l'ombrello per planare concentrai una minima quantità di chakra così da poter attingere contemporaneamente al suo principale meccanismo.

    Samedare Kekka - Pioggia di Sangue
    ombrello3
    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Ninjutsu
    Questo Ninjutsu è fondamentale per un possessore d'ombrelli per saperne attivare ed utilizzare correttamente i numerosi macchinismi. Potranno lanciare l'ombrello in cielo e tramite il proprio Chakra dirigerlo se non addirittura mantenerlo immobile per un intero turno. Contemporaneamente potranno anche attivare i meccanismi di cui dispone, ad esempio la Pioggia di Spiedi. Ovviamente non è possibile mantenere l'ombrello in cielo per più turni; bisogna recuperarlo nuovamente e rilanciarlo.
    Richiede un Ombrello acquistabile in Armeria.
    Consumo: 1


    Con una minima quantità di chakra si attivò il meccanismo dell'arma multiuso rilasciando dunque una moltitudine di spiedi che avevano come obbiettivo il vecchio. L'innumerevole quantità di chiodi si abbatté sul nemico del momento che tuttavia prima di farsi colpire, aveva già fatto ricorso alla sua abilità innata trasformando completamente il suo corpo in acqua e facendo si che i chiodi si conficcassero in una "statua d'acqua".

    Suiton: Suika No Jutsu - Tecnica dell'Idratazione
    SuitonSuikaNoJutsu-TecnicadellIdratazioneA
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa è la tecnica principale legata all'Innata, permette all'utilizzatore di smaterializzare determinate parti del corpo diventando acqua.
    Un Sp Jounin è capace di smaterializzarsi completamente, ma solamente una volta ogni tre turni.
    - Funzionamento della Smaterializzazione:
    L'intero corpo del possessore dell'innata si dissolverà diventando acqua dolce e lo Shinobi potrà rigenerarsi in qualsiasi momento e senza necessariamente usare la stessa "sorgente" d'acqua.
    La sorgente d'acqua dalla quale si riemergerà dev'essere entro dodici metri dal punto in cui si è smaterializzati.
    Consumo: 8


    Subito quella statua d'acqua si sciolse a terra diventando una grossa pozzanghera, quest'ultima serpeggiò per qualche metrò e infine riprese le sue sembianze lontano dagli spiedi. Poso lo sguardo su di me e allargò le braccia. Alla vista di quel gesto riposi l'ombrello dietro la schiena preparandomi al suo contrattacco che invece non arrivava...allora attaccherò io!...mi dissi scagliandomi verso di lui, ormai distante poco meno di dieci metri. Il jounin approfittò di quel momento per mettere in atto la sua tecnica. Guarda e impara! si limitò a pronunciare eseguendo rapidamente una serie di sigilli molto più rapidamente di quanto riuscissi a fare io, almeno è quello che mi sembrò quella volta.

    Kebari Senbon - Mille Aculei
    KebariSenbon-MilleAculei
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Evoluzione del Ranji Shigumi no Jutsu. Immettendo il proprio chakra nei capelli, l'utilizzatore può aumentarne temporaneamente la lunghezza e la resistenza ma, anziché usufruirne per tentar d'immobilizzare l'avversario, i capelli si trasformeranno direttamente in spine che verranno scagliate in gran numero l'una dopo l'altra. Subire in pieno l'offensiva comporterebbe una ferita d'entità complessivamente grave. La velocità fulminea della tecnica, rende come unica via di fuga la creazione d'una difesa almeno di livello A se si vuole rimanere illesi, schivarla è pressoché impossibile. La sua gittata arriva fino a ventiquattro metri e l’ampiezza risulta di circa cinque metri.
    Necessita della conoscenza del Ninjutsu: Ranji Shigumi no Jutsu.
    Consumo: 15


    I suoi capelli sembrarono prendere vita, si animarono di tutto punto, si allungarono incredibilmente e dopo essersi indirizzati verso di me gli vidi partire come una miriade di chiodi. Una mera imitazione della mia pioggia di chiodi ad altezza d'uomo. Forse una versione migliorata e addirittura più potente. Ormai ero comunque in corsa verso di lui, esattamente come quei capelli trasformati in spine procedevano verso di me. Niente di peggio...porca troia, ho caricato a testa bassa come un toro!...sono uno stupido!era un modo gentile per non insultarmi eccessivamente e sopratutto non autonomamente. Ad ogni modo era troppo tardi per indietreggiare...fossi stato ancora in cima al muro avrei potuto saltare dietro di esso e ripararmi dietro di esso...merda, sono proprio uno stupido...mi rimproverai componendo nuovamente i sigilli per il mio Jutsu difensivo d'elemento terra. Come a solito finii i tutto poggiando i palmi sul terreno.

    Doton: Ninpou Doryuu Heki - Muro di Terra
    DotonDoryuuHeki-MurodiTerra
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questo Ninjutsu è simile alla classica Doryuu Heki. Si esegue una breve serie di sigilli e poi si poggeranno ambedue i palmi delle mani sul terreno. Ciò però non formerà un semplice muro orizzontale, ma in sostanza ben tre capaci di proteggere l'utilizzatore da tre angolazioni su quattro anziché una singola. Ogni lato sarà alto dieci metri, largo cinque e spesso uno sul quale saranno raffigurati quattro Cani Ninja. Il muro potrà bloccare qualunque Jutsu di livello B ed inferiore. Può resistere ad un solo Jutsu di livello B nel caso in cui l'attacco sia d'elemento Raiton; ad un qualsiasi secondo colpo crollerebbe.
    Richiede la padronanza dell'elemento Doton
    Consumo: 8


    Un secondo muro, poco distante dal primo s'innalzò nuovamente, tsk! Che spreco dannazione! sibilai sicuro d'aver sventato un altro attacco assai micidiale utilizzando per la seconda volta un Jutsu difensivo di livello B. Per giunta sempre lo stesso poiché l'unico nel mio repertorio. Il risultato non fu esattamente come sperato. Quel Jutsu era di sicuro superiore alla mia pioggia di chiodi, un semplice rilascio di una miriade di spiedi. Era riouscito a manipolare la struttura dei suoi capelli fino a renderli estremamente resistenti e perforanti al punto da infangere il mio muro di terra stupendomi non poco...ma che cazzo?!...non aveva mai ceduto prima d'ora!...feci memoria e mi ritrovai costretto per non ritrovarmi ad apparire come un porcospino, oltre che con una serie di ferite da catalogare, ad utilizzare la Tecnica dell'Idratazione, come il vecchio aveva fatto poco prima.

    Suiton: Suika No Jutsu - Tecnica dell'Idratazione
    SuitonSuikaNoJutsu-TecnicadellIdratazioneA
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa è la tecnica principale legata all'Innata, permette all'utilizzatore di smaterializzare determinate parti del corpo diventando acqua.
    Un Sp Jounin è capace di smaterializzarsi completamente, ma solamente una volta ogni tre turni.
    - Funzionamento della Smaterializzazione:
    L'intero corpo del possessore dell'innata si dissolverà diventando acqua dolce e lo Shinobi potrà rigenerarsi in qualsiasi momento e senza necessariamente usare la stessa "sorgente" d'acqua.
    La sorgente d'acqua dalla quale si riemergerà dev'essere entro dodici metri dal punto in cui si è smaterializzati.
    Consumo: 8


    A mia volta, e inaspettatamente in quell'occasione, fui costretto a mia volta a ricorrere alla mia abilità innata per evitare parecchie ferite. Da quel momento ci sarebbe stato un lasso di tempo in cui saremo stati vulnerabili entrambi. La nostra abilità aveva pur sempre un limite ed era davvero impossibile liquefare di continuo il proprio corpo. Di conseguenza dopo aver ripreso solidità avrei dovuto prednere tempo e in seguito tenere duro e conservare quel bonus per le emergenze. Iniziai rivolgendomi al Jounin, perché non la piantiamo con queste tecniche?! Sai meglio di me che questo genere d'attacchi, come qualunque tipo di lama non funzionano! gli dissi. Era chiaro che stavo prendendo tempo. Lui sapeva meglio di me quali erano i limiti della nostra abilità genetica, seppur sospettassi fosse in grado di ridurre quel lasso di tempo notevolmente...conoscendolo in tutti questi anni si sarà messo sotto torchio pur di eliminare o quantomeno ridurre quel malus...se l'ho ha fatto e non m'ha detto nulla è veramente un bastardo...be' neppure io l'ho fatto quando ho sviluppato la Tecnica della Plastificazione...siamo pari!...riflettei a mente calma, si hai ragione!... Però perché ti sei difeso prima alzando quei muri di terra?! E perché poi hai utilizzato il tuo ombrellino?! mi provoco citando l'arma che ormai da anni mi portavo dietro la schiena quasi con disprezzo. Non gli era mai andata a genio la mia scelta e non perdeva occasione per ribadirlo, tranquillo, non c'è bisogno che rispondi. Accetto comunque il tuo "consiglio", quindi se permetti ora ritorniamo sulla questione di due giorni fa, eh? Che ne dici Kisuke? domando con una punta di spavalderia. Subito dopo senza attendere nemmeno una mia parola eseguii in rapida successione la classica sequenza di sigilli terminando il tutto pestando il palmo sul terreno.

    Kuchiyose No Jutsu - Arte del Richiamo
    Kuchiyose
    Quest'abilità viene appresa esclusivamente da Shinobi di rango Chuunin in poi. Non in particolare per la complessità stessa dell'abilità, ma in particolare tale normativa tutela gli Shinobi privi d'esperienza, in modo che non facciano una scelta avventata ed errata. Una volta stipulato un contratto con una razza animale infatti, non sarà più possibile tornare indietro e vi si rimarrà legati a vita. Le evocazioni necessitano d'una notevole quantità di Chakra emessa tutta insieme per esser evocate, e per questo può risultare di difficile utilizzo. Per utilizzare la tecnica bisogna versare, anche una minuscola, goccia del proprio sangue per poi formare la serie di sigilli necessari per l'esecuzione della tecnica, che sono i seguenti:
    Tigre, Lupo, Gatto, Cane, Cavallo, Pecora, Falco, Toro.
    Per riuscire ad evocare taglie grandi è necessario essere almeno Sp Jounin; per le Leggendarie bisogna essere di grado ANBU
    Consumo: 10 / 20 / 30 / 40


    Ibuse
    Salamandra
    Questa è l'unica evocazione del contratto che possiede sia il dono della parola che la capacità di combattere e muoversi fuori dall'acqua. Sulla terra ferma non ha, a livello motorio nulla da invidiare ad altre evocazioni; ma nell'acqua si destreggia il doppio del normale. Ha una lingua di dieci metri che può utilizzare per proteggere l'utilizzatore da tecniche di massimo livello B, oltre che tentar di afferrare i propri bersagli.


    Si levò un enorme nube di fumo, pareva quasi quella di un fumogeno se non fosse stata meno densa e vasta e non fosse scomparsa nei secondi successivi. All'interno della nube si celava la salamandra di cui mio padre andava tanto vantandosi. Ecco la questione di due giorni fa, una questione totalmente futile e fuori argomento nata dalla mente d'un uomo in collera a cui erano stati messi in dubbio, con delle motivazioni inconfutabili, gli ideali di una vita. Ora sì che sono nella merda... dissi a me stesso. Anche se non avevo alcuna intenzione di ammetterlo, e non lo avrei fatto, dover fronteggiare una creatura come quella salamandra era fin troppo, sopratutto per uno come me. Quel giorno aveva ragione, i miei otto segugi non avrebbero potuto far nulla contro quella creatura e per orgoglio non lo avrei mai ammesso. Era però la verità: i cani erano utili in ben altre situazioni e con altri avversari, e fino a quel momento non ero riuscito ad evocare tagli più grandi del Tank, il cane più grosso degli otto...eviterò di evocarli, sarebbero solo nei guai...se non ci sarà bisogno per un qualcosa di certo non sprecherò chakra per loro...mi dispiace!...anche loro in fin dei conti avrebbero voluto una sorta di rivincita. Sapevano di non potercela fare ma almeno ci avrebbero voluto provare ma c'ero io a impedirglielo. Avevo un’unica possibilità per tentare d'immobilizzare quella creatura...devo farlo ora che posso ancora sfruttare il terreno e avrò una sola possibilità per far si che con quella tecnica lo scontro possa durare qualche minuto di più...riflettei cercando di calmarmi e ragionare dunque lucidamente. Dovevo calcolare i tempi e sfruttare le aperture nella sua guardia a mio vantaggio. Sì avevo già notato che, quasi a scadenza, lasciava abbassata la guardia, forse per poter poi avere una scusante nel caso fossi riuscito a colpirlo e forse anche perché voleva darmi una chance...ebbene non me lo sono fatto sfuggire e dunque ne approfitterò, d'altronde in uno scontro serio chi è troppo sicuro di se a volte abbassa, anche inconsciamente, la guardia e in certi casi se lo ritrova in quel posto...sorrisi, dubitavo fortemente potesse essere il mio caso ma se non ne approfittavo non potevo saperlo. Non attesi un secondo di più. Buffo, se pensavo che volevo far durare qualche minuto di più lo scontro: era la foga del momento. Avvicinando le mani eseguii una rapida sequenza di sigilli per poi eseguire il Ninjutsu ad esso collegato, il Dragone di Terra, che si sarebbe scontrato con il mio vecchio poco distante da me.

    Doton Doozen Ryu - Dragone della Terra
    DotonDoryuudanNoJutsu-TecnicadelDragodiTerra
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Con questo Ninjutsu si genera dal terreno un grande ammasso di terra e roccia che prende la forma di un drago che insegue l'avversario fino a travolgerlo. Il drago sarà lungo al massimo venti metri e avrà un diametro di quattro. Se la tecnica prende in pieno riuscirà a causare danni medio gravi.
    Consumo: 8


    Il drago, dalle macerie di cui era composto, partì feroce contro il vecchio...vediamo se ho ragionato male fino ad ora...pensai tra me vedendo proprio ciò che m'aspettavo. Il Jounin s'era fatto proteggere dalla salamandra che aveva sfruttato la sua lingua per avvolgerlo interamente...che bella lingua!...sorrisi e senza perdermi in altre diavolerie simili mi preparai ad eseguire nuovamente un Ninjutsu, non sempre lo stesso ovviamente. Dopo essermi avvicinato ulteriormente in quel breve lasso di tempo, nel mentre che componevo inoltre i sigilli, utilizzai il Jutsu.

    Yomi Numa - Palude Infernale
    YomiNuma-PaludeInfernale
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica permette all'utilizzatore di creare una palude di cinquanta metri quadrati. Se il nemico rimane immerso al centro di essa finirebbe con l'essere totalmente assorbito e dunque l'incontro finirebbe salvo un eventuale contro tecnica che si riveli sufficientemente efficace. Se catturati all'estremità della palude le capacità del nemico risulteranno debilitate del cinquanta percento per tre turni lasciando ferite di media entità sulle zone colpite dalla tecnica per via della forte pressione esercitata.
    Consumo: 15


    La creatura rimase impantanata nella palude formatasi per mezzo del mio Jutsu. Il vecchio invece che si trovava sulla sua testa ovviamente no. E la creatura non era molto contenta, Ryusuke, è questo ciò che volevi?! era la salamandra a parlare con una voce estremamente grossa. Rimasi sbalordito, forse come quando gli altri sentivano i miei cani parlare. E non era neanche finita, la salamandra cercava di divincolarsi e al contempo, dopo aver tolto la sua lingua a protezione dl suo evocatore tentò di colpirmi muovendo la sua lingua a mo di frusta. Riuscii a prendermi di sorpresa e scaraventarmi ad alcuni metri di distanza, consumati ovviamente ruzzolando...porca troia!...imprecai temendo d'avere qualcosa di rotto. Per fortuna no. I dolori erano forti ma per fortuna niente di rotto...ho consumato una marea di chakra solo per questo?...mi domandai incredulo quanto deluso, era già comunque molto: se mi mantenevo a distanza da quella creatura potevo combattere contro mio padre come esattamente avevo fatto fino a quel momento. Hai visto?! Non sono riuscito a sconfiggerla ma almeno l'ho messa fuori gioco, non so per quanto ma almeno ci sono riuscito! gli sbattei in faccia la buona riuscita della mia impresa e il vecchio sembrò interpretarlo come un invito e quindi spiccando un balzo si lanciò in picchiata verso di me atterrando poco distante dal limite della palude. Ora distava veramente pochissimo e se avesse preso un’iniziativa brutale sarebbero stati uccelli senza zucchero. Non era proprio quello che volevo, lui comunque compose dei sigilli, mi sembrò quasi di riconoscerli: era un suiton per certo e pure di livello B. Non ebbi abbastanza lucidità e prontezza, forse anche per il colpo appena subito, per eseguire un Jutsu difensivo. Dovetti dunque sorbirmi in pieno quella tecnica vista anche la breve distanza a cui si trovava il Jounin.

    Mizurappa - Tromba Acquatica
    Water_Trumpet
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Versione potenziata della Mizurappa di livello C. Dopo aver composto i sigilli necessari si potrà sputare un violento getto d'acqua largo sei metri e capace di raggiungere i venti metri di distanza. Se colpiti in pieno si riporteranno ferite d'entità medio-grave,e si resterà leggermente intontiti per il colpo ricevuto. La tecnica procede a velocità media.
    Richiede Mizurappa in Scheda
    Consumo: 8


    Era una versione migliorata della Mizurappa che bene o male equiparava le dimensioni della mia Mizurappa. Inoltre produceva uno strano rumore, almeno era quello che mi sembrava di sentire quand'ero sotto torchio di quell'enorme massa d'acqua. In seguito mi ritrovai a terra dolorante, contusioni che s'aggiungevano alle precedenti e non appena tentai di rialzarmi notai che il vecchio ancora non aveva finito, infatti, scattò verso di me bruciando quella breve distanza in un istante e colpendomi duramente sfruttando un Taijutsu d'alto livello.

    Kaiganshou - Demolizione Rocciosa
    Leaf_Rock-Destroying_Rise
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Taijutsu
    Questa tecnica di Taijutsu è di facile e veloce applicazione. Si tratta di una breve scatto, seguito da una semplice gomitata, ma potenziata con un'elevata quantità di chakra. Il suo raggio d'azione è molto ridotto, perciò il colpo è spesso usato per spezzare la carica di un'avversario. Vista la sua potenza causa danni medio-gravi, o gravi se potenziato ad esempio con delle gomitiere. Se l'avversario viene colpito in pieno, l'urto sarà così forte da spedirlo anche a 20 metri di distanza, aggiungendo eventualmente altri danni medio-gravi nei primi cinque metri o medi dopo se urta contro ostacoli particolarmente solidi, come alberi o muri.
    Consumo: 15


    Quel colpo portato con il gomito fu violentissimo tant'è che mi fece "volare" a diversi metri di distanza. Non riuscii a stimare la distanza neanche approssimativamente, avevo altro a cui pensare e dedicarmi in quel momento. Nel mio volo mi scontrai con arbusti, la pelle e il mio corpo rovinò sul terreno e si scontrò con massi sporgenti finché dopo aver ruzzolato per diversi metri un masso decisamente grosso fermò la mia corsa e conclusi dunque sbattendo violentemente la schiena sulla superficie rocciosa per poi infine sedermi automaticamente a terra. Le ferite riportate non erano di certo due graffietti. Tentati di riprendere fiato e infine di mettermi in ginocchio...Dei della Nebbia...pensai e capii che il vecchio aveva intenzione di porre fine allo scontro quando vidi la salamandra scomparire in una nube di fumo: non sapevo ancora come avrebbe voluto concludere.

    Condizioni:
    Chakra: 150-8-1-8-8-8-15= 102
    Stato Fisico: Varie ferite di diverse entità spparse sul corpo.
    Stato Mentale: Distrutto.

    Equipaggiamento
    Borsa:
    - Kunai: 10
    - Kunai di Kiri: 5
    - Carte Bomba: 5
    - Fumogeni: 5
    - Filo metallico: 10 metri
    - Lima
    - Telescopio
    - Pillole del Soldato: 3
    Fodero minore:
    - Lama dal Chakra Bianco

    Armi indossabili:
    - Lame retrattili da polso

    Indossato:
    Armatura di cuoio
    Gilet di kiri:
    - Radiolina
    - Torcia Elettrica
    Fascia:
    - Ombrello Completo
    Guanti:
    - Anello Rei; Inserito nel pollice destro
    Sigillo d'Evocazione:
    - Shuriken: 40
    - Fuuma Shuriken: 2
    - Coprinaso in Bende


    Edited by Mr.Uchiha - 25/7/2012, 23:17
     
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    Il Jounin della Nebbia
    Parte 3



    Ero a terra, in ginocchio e con numerose ferite di vario genere ed entità. Il vecchio invece, a differenza mia, era in perfetta forma. Kisuke lo scontro è terminato e hai visto il risultato... non mi sono nemmeno impegnato come si deve. Dovresti vergognarti un po'! ammise lui stesso. Molto probabilmente in quello scontro, seppur mi stesse mettendo alla prova a modo suo, aveva dato modo di mostrare un po' d'aggressività ma si era senza dubbio trattenuto parecchio e aveva, in alcuni frangenti, abbassato la guardia appositamente per darmi qualche possibilità. Aveva anni di carriera ed esperienza e di certo, nonostante avesse fatto sfoggio di numerose tecniche d'alto livello, si era trattenuto parecchio in altre robe. No! Continuiamo! dissi a fatica. A quelle parole seguii un rigurgito di sangue che andò macchiare la limpida acqua prodotta durante il combattimento. Ho come il presentimento che abbiamo un tantino esagerato... quelle parole furono dette a reazione dopo che vide realmente in che stato ero. Forse riteneva di potersi spingere fino a quel punto ed era convinto inoltre che io avevo abbastanza energie ed esperienza per poter reggere quel ritmo. Se così era, fu costretto a ricredersi, io però non domandai mai il perché si fosse spinto fino a quel punto. Non che non c'è ne fosse bisogno, in realtà non volevo saperlo...abbiamo esagerato un po' troppo...hai ragione pa', forse un po' troppo per una roba del genere...mi dissi seppur sapessi d'avere ragione sulla questione dei Momochi e degli Hozuki ed ero convinto che un giorno sarei addirittura riuscito a cambiare quella situazione ma sopratutto a far cambiare idea a mio padre, un impresa ardua ma non impossibile: pian piano sarei riuscito a modellarlo e con lui poi l'intera famiglia Momochi.
    Kisuke devi capire che anche se c'è stata una scissione e quindi siamo dei Momochi, proveniamo sempre al clan Hozuki, ed è per questo che siamo un po' Hozuki: io in particolare. Guarda! mostrò a quel punto sul pettorale destro un tatuaggio che raffigurava il simbolo del clan Hozuki. Non l'avevo mai visto prima di quel giorno...è così legato a quel clan da farsi tatuare il simbolo su di sé?...mi domandai con i doliri pulsanti in tutto il corpo. Forse il Jounin aveva letto nei miei pensieri e quindi rispose, quand'ero giovane sono stato per anni il tramite per far riappacificare e trovare un accordo tra gli Hozuki e i Momochi tant'è che con il passare degli anni mi sono convinto di certe idee e sono arrivato addirittura a farmi tatuare il loro simbolo: non per obbligo sia chiaro! E' stata una mia scelta, solo mia e non me ne pento tuttora. Quando parlo dunque ho delle motivazioni che mi spingono a farlo e tutt'ora io credo che, forse, c'è una speranza per gli Hozuki ed i Momochi di tornare ad essere un unico clan... confessò il vecchio. Quindi era così che stavano le cose? Assurdo! Non avevo mai saputo una cosa simile e forse non l'avrei mai saputo se non fosse nata quella discussione tra me e lui...e chissà quante altre cose dovrei sapere...mi dissi ancora stupito di quella rivelazione: gli Hozuki e i Momochi che hanno tentato di riappacificarsi e il tramite era mio padre.
    Vai e fatti rimettere in sesto all'ospedale! una volta dette quelle parole non si degnò di ulteriori cure e attenzioni, attese che mi rialzassi e nel mentre recuperò il suo equipaggiamento, quindi mi voltò le spalle e si avviò molto probabilmente verso casa. Prima di allontanarsi ancor di più, volto lo sguardo verso di me e aggiunse, ah Kisuke... Tsurugi mi ha detto di andare trovarlo per discutere dell'operazione. Sempre se sei ancora intenzionato a farla... lasciò in sospeso per poi proseguire il suo cammino. Si riferiva a quella per la dentatura tipica della tradizione degli aspiranti Spadaccini Leggendari della Nebbia, e io ero sempre interessato ad ottenere quel titolo. Sarebbe stato faticoso senz'ombra di dubbio. Lo scontro con il vecchio era ad esempio la prova che più si saliva e più la vita dello shinobi era complicata, anche se in fin dei conti, in quest'ultimo caso, si rivelò essere, oltre a una lezioncina, un addestramento, un po' fuori dal comune, ma pur sempre un addestramento. Forse nel giro di quei due giorni il vecchio si era ricreduto riflettendo a mente calma sulle mie parole e riconoscendo infine le mie ragioni, seppur non lo ammettesse e continuasse a sostenere le sue come nel momento in cui mostrò il tatuaggio...me ne farò uno anche io, stanne certo pa'...di certo nella stessa posizione però non il simbolo degli Hozuki, io non sono un Hozuki...pensai tra me anche se ultimamente, senza accorgermene stavo pian piano tendendo a pensare come un Hozuki e ad utilizzare sempre più spesso, forse anche per necessità, l’abilità principale legata al mio DNA.

    Condizioni:
    Chakra: 102
    Stato Fisico: Varie ferite di diverse entità sparse sul corpo.
    Stato Mentale: Scosso.

    Equipaggiamento
    Borsa:
    - Kunai: 10
    - Kunai di Kiri: 5
    - Carte Bomba: 5
    - Fumogeni: 5
    - Filo metallico: 10 metri
    - Lima
    - Telescopio
    - Pillole del Soldato: 3
    Fodero minore:
    - Lama dal Chakra Bianco

    Armi indossabili:
    - Lame retrattili da polso

    Indossato:
    Armatura di cuoio
    Gilet di kiri:
    - Radiolina
    - Torcia Elettrica
    Fascia:
    - Ombrello Completo
    Guanti:
    - Anello Rei; Inserito nel pollice destro
    Sigillo d'Evocazione:
    - Shuriken: 40
    - Fuuma Shuriken: 2
    - Coprinaso in Bende


    Edited by Mr.Uchiha - 20/4/2012, 18:52
     
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    L'interrogatorio




    Era passato non molto tempo dalla Guerra di Suna, la Battaglia del deserto, comunque la si chiamasse quella era. Era il secondo giorno dopo essermi ripreso dalle ferite e il tradimento da parte di Dom Tsukimura aveva portato rogne anche a me, oltre che parecchi pensieri. Questi ultimi furono attentamente analizzati durante il periodo di convalescenza. Le rogne invece attesero la convalescenza. All'uscita da un bar di Kirigakure venni circondata da una squadra ANBU, precisamente quattro membri. Le forze speciali si erano disturbate, per quale motivo? La mia mente s'era posta quella domanda quasi in automatico nonostante già fosse a conoscenza della risposta: Dom Tsukimura. Buongiorno Momochi! Saluto quello che doveva essere il caposquadra. Addirittura quattro ANBU per me? Cosa mi ha portato a meritarmi tanto onore...? Solo dopo aver posto quella domanda in quel tono mi resi conto che non era proprio la migliore delle cose da fare. Gli ANBU però fecero onore al loro titolo e non si scomposero di fronte a quelle parole poste in tono quasi di scherno. E' meglio se ci segui! Abbiamo bisogno di fare una chiacchierata con te. Il tono era inespressivo come le maschere raffiguranti volti di animali che indossavano tutti loro, tuttavia quelle parole assunsero come il tono di una minaccia, e anche piuttosto evidente. Non ci sono problemi! Dissi cordiale evitando di contrariarli, infine era solo per il mio bene.

    ...

    La stanza era buia, illuminata al minimo da qualche candela. Le pareti in pietra, scolpite. Non ti preoccupare Momochi, procedura standard! Disse uno di loro dopo avermi ammanettato le mani dietro allo schienale della sedia su cui mi avevano fatto "accomodare". In seguito i membri delle squadre speciali si posizionarono. Stavano disposti intorno a me secondo i punti cardinali. Il caposquadra era quello che mi stava di fronte e l'unico che come me era seduto. Allora, Momochi, parliamo di Tsukimura... partì con calma il caposquadra. Non saprei dirvi niente di più di ciò che già sapete. Ammisi in tutta sincerità cercando sin da subito di pormi ai loro occhi su dei gradini al di sotto di quelli in cui stavano loro. Ne dubito... gli archivi parlano chiaro. Sin da giovani avete insieme superato diverse prove e missioni, c'era tra voi anche un buon rapporto d'amicizia. Vogliamo sapere se ti ha detto qualcosa oppure ha dato un qualche segnale di, che so, instabilità, odio verso il Villaggio, qualunque cosa in fin dei conti sia riconducibile ad informazioni su di lui, sulla sua fuga, i motivi che l’hanno spinto a farlo, oppure su dove potrebbe trovarsi ora. Non fece uso di mezzi termini e fu diretto. Purtroppo per lui, anzi per loro, non fui in grado di dare loro una risposta adeguata: non la conoscevo nemmeno io. No, mi dispiace ma non sono in grado di aiutarvi, ma comunque negli ultimi tempi ci vedevamo poco, sono stato impegnato: questo non lo trovate negli archivi? Stavo iniziando a perdere la pazienza ma cercai di controllarmi, quelli non erano individui con cui perdere la pazienza. No, ma lo sappiamo ugualmente e sappi che ne siamo dispiaciuti: tuo padre era uno dei nostri anni fa! Nonostante avesse appena detto che era dispiaciuto, nella sua voce non era intuibile alcunché associabile a quel sentimento. Capisco, ciò non toglie che è inutile insistere, non posso aiutarvi. Dissi rassegnato ripetendomi ancora una volta. L’uomo però non parve volerlo accettare, d’altronde non si sarebbe arreso subito. Siamo noi a decidere se è inutile o no! Tsukimura era un utilizzatore dell'arte delle Fibre Nere, pochi esponenti a Kirigakure possono vantarne l'utilizzo, e diciamo che quelli come lui, per il Villaggio sono "un bene prezioso" proprio per il numero ridotto di utilizzatori. Dopo la Quarta Grande Guerra, Sunagakure ha prelevato avidamente queste abilità e le ha integrate nel suo Villaggio: ora può vantare numerosi utilizzatori, a differenza della Nebbia i cui utilizzatori delle Fibre Nere sono pochi e discendenti dei vecchi "volontari". Ma questa è storia, so per certo che hai studiato abbastanza. Per non parlare poi che è a conoscenza di due dei nostri più importanti Jutsu segreti. Fece una pausa poi ricominciò. Un qualsiasi Mukenin, anche quello di più infimo livello, deve essere ucciso o catturato. Nel caso di Tsukimura, abbiamo pure più d'un motivo per acciuffarlo il prima possibile! Avanti, proprio non poi dirmi nulla? Domandò di nuovo. Ci ripetevamo entrambi, loro con le domande e io con le risposte e si ritornava sempre al punto di partenza. Non mi piace essere preso per bugiardo e nemmeno ripetere le cose più volte: non so niente di quello che volete sapere. Vi sto dicendo la verità, anzi pure a me piacerebbe sapere queste cose per dare una risposta alle mie stesse domande! Rispondendo in quella maniera, decisi di non negare la realtà, pure a me avrebbe fatto comodo, conoscere la verità sull'accaduto. In ogni caso mi ero semplicemente fatto un’opinione su Dom, anzi più di una ed ero indeciso su quale scegliere. Poteva trattarsi di un ottimo attore che era riuscito ad ingannare tutto e tutti e a nascondere le sue vere intenzioni, oppure un pazzo che aveva basato la sua scelta così su due piedi, quasi un suicida insomma che non pensa alle conseguenze del suo gesto. Va bene, allora proveremo a fare qualcosa da noi. Vedi di collaborare almeno in questo! Il loro lavoro era quello e non potevano farci nulla dunque l'ANBU non si dilungò oltre ed eseguì una rapida serie di sigilli. Jigyakkou no Jutsu!

    Jigyakkou no Jutsu - Tecnica dell'Ipnonsi Inversa
    JigyakkounoJutsu-Tecnicadellipnonsiinversa
    Villaggi: Tutti
    Livello B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica è utilizzata principalmente per gli interrogatori ed ha un particolare modo per raccogliere informazioni. L'utilizzatore infatti, dopo aver eseguito gli opportuni sigilli, porterà il soggetto su cui viene utilizzata la tecnica in uno stato di trance. Successivamente l'utilizzatore pronuncerà il numero dei giorni, tanti quanti sono quelli in cui vorrà riportare indietro il soggetto con la memoria, per un massimo di 30 giorni. La vittima inizierà dunque a rivedere gli eventi vissuti nel giorno scelto, dopo di che l'utilizzatore potrà porre delle domande al soggetto, il quale risponderà sempre senza opporsi e, sopratutto, con la verità.Questa tecnica offre l'ulteriore vantaggio di poter far ricordare al soggetto eventi o particolari da lui ormai dimenticati, i quali non potrebbero essere ottenuti con un normale interrogatorio.
    La tecnica può essere utilizzata solo su soggetti volontari o comunque in stato di calma, anche indotta artificialmente. Durante l'intera durata del Jutsu la vittima sarà inerte ma per risvegliarla è sufficiente anche un lieve contatto.
    Consumo: 8


    Iniziai a sentire una leggera sonnolenza per poi scendere in uno stato di trance, a quel punto L'ANBU iniziò la procedura con un conto alla rovescia, ripeté le sue domande, e con grande sorpresa però non riuscì ad ottenere le risposte che voleva. L'intera procedura richiese tempo, tornò indietro per ben venticinque giorni poi si arrese. Possibile che questo deficiente non sia riuscito a cogliere niente in Tsukimura? Disse rivolgendo lo sguardo ai suoi colleghi uno per volta. Andrò a vedere di persona! Sbuffò sciogliendo il suo Jutsu, si avvicinò a me più di quanto non lo fosse prima. Per metà stavo ancora in quello stato di trance indotto dal suo Jutsu. L'uomo non se ne curò più di tanto, molto probabilmente era irrilevante per quello che doveva far lui, quindi appoggiò la sua mano destra sulla mia testa.

    Yomitori Kokoro - Lettura Mentale
    LetturaMentale
    Immobilizzando la vittima sarà possibile appoggiarvi sulla testa la propria mano, e con il Chakra iniziare ad estrarre informazioni dalla mente dell'avversario. E' un processo estremamente complesso, che risulta essere maggiormente semplice su Shinobi con un esperienza inferiore alla propria, difficile su un pari grado ed estremamente complicato su uno Shinobi di livello maggiore al proprio. E' possibile effettuarla anche su un cadavere e vedere i suoi ultimi sette giorni di vita.
    Consumo: N/A


    Fu in grado di navigare per la mia mente, così facendo voleva essere lui ad interpretare le azioni di Dom, le parole e via discorrendo. Non ci riuscì lo stesso, non trovò nella mia mente nulla che facesse al caso suo, il che si rivelò una conferma delle mie parole precedenti. Non gli avevo mentito in nessun caso. La loro fu soltanto una semplice perdita di tempo, li avevo avvisati sin dall’inizio, ma anche dopo essersi accorti pure loro della verità non lo ammisero apertamente, tuttavia in compenso mi lasciarono andare senza troppe storie.

    Edited by Mr.Uchiha - 25/7/2012, 23:14
     
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    Finalmente ero Special Jounin. Erano già passate diverse settimane dalla mia promozione e anche dallo scontro a Sunagakure avvenuto non molto tempo dopo la mia promozione. E ora che ero passato di grado e tutto era finalmente tranquillo dovevo mantenere una promessa. Ed era per quello che mi trovavo a Kiri. Avevo promesso a Kisuke che una volta parigrado avremmo combattuto ancora, questa volta però al suo villaggio.
    Una volta arrivato a Kiri mi diressi immediatamente verso casa di Kisuke, ero già stato diverso tempo fa ma ricordavo ancora la strada.

    Chissà come se la passa è molto tempo che non lo vedo, anche lui ha partecipato ala battaglia ma non ho la più pallida idea di contro chi abbia combattuto, gli devo chiedere di raccontarmi la sua battaglia sarà sicuramente molto interessante.
    Arrivato finalmente davanti la casa del kiriano suonai il campanello aspettando risposta, poco dopo una voce femminile gracchiò dall'altoparlante sotto il citofono.
    Chi è?
    Isshin Mitsui, c'è Kisuke? Domandai.
    No non vie più qui si è trasferito... Rispose la voce rivelandomi dov'era la nuova abitazione del mio amico, periferia Sud di Kiri. Ringraziai e mi diressi verso il posto che mi era stato detto, una votla arrivato suonai nuovamente un campanello
     
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    L'ottava, l'arma di Asuma Sakurazukamori...perché l'ha abbandonata e l'ha ceduta a me?...domandai a me stesso. Voleva davvero ritrovarmi in futuro? Considerato il suo comportamento durante lo scontro perché avrebbe voluto fare l'esatto opposto in futuro? Non potevo darmi una risposta ed una cosa era certa, anzi due: dovevo guardarmi le spalle e sopratutto mantenere il segreto di quell'arma come fino ad allora avevo fatto con l'anello Rei. Ad ogni modo guardavo quell'arma, quella piccola arma, e la squadravo sotto diversi aspetti: non ci vedevo grandi utilità. Troppo piccola, poco più grande d'un comune bisturi...non ha grosse probabilità di colpire il nemico, che mi serve in uno scontro serio? E' facile da occultare, forse è per questo che Asuma la teneva con se, però poi la sua utilità in caso di scontro? Che invece sia più che altro una sorta di trasmettitore...non trovavo risposta a quella frase nonostante avessi fatto diverse ipotesi dal giorno in cui ricevetti quell’arma. In compenso però notai che la lama era perfettamente affilata...almeno un punto a suo favore...pensai tra me quando poi sentii il campanello di casa suonare. Una visita...chi sarà mai oggi?...non aspetto nessuno...pensai tra me. Cambiando casa avevo tagliato qualche ponte con il passato e non mi è nemmeno passato per la testa di avvisare qualcuno, se non le autorità del Villaggio: era obbligatorio d'altronde. Mi sfiorò dunque l'idea che potesse essere una nuova missione da svolgere. Mi avviai alla porta: nessuna busta ai piedi della porta...mi sa che non è una missione...dedussi. Solitamente quando consegnavano una missiva non aspettavano ad aprire la porta ma facevano passare la busta nello spazio tra la base della porta e il pavimento per poi scomparire in una nube di fumo e proseguire con il loro lavoro...che sia un caso eccezionale, oppure...non c'era bisogno di dirlo a me stesso, mi precipitai dunque a prendere un arma, la prima che trovavo, si trattava dell'ottava...ecco trovata la sua utilità!...pensai tra me sogghignando. A quel punto tornai alla porta e mentre tenevo la mano destra, quella che stringeva l’ottava, dietro la schiena con la sinistra aprii la porta. Con mio grande stupore notai che non era una brutta sorpresa, anzi al contrario: Isshin Mitsui un mio amico di Suna era davanti a me. Ero felice di vederlo, sembrava in forma. Isshin, amico mio! lo salutai sorridente cercando al contempo di nascondere la piccola arma infilandola nella custodia e in seguito invitai il suniano ad entrare, che ci fai qui? E come hai fatto a trovarmi? Mi sono trasferito da poco e non ho nemmeno pensato d'avvisarti, anzi... non c’è stato il tempo e tanto meno l’occasione, almeno fino ad oggi! conclusi in tono allegro.
     
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    Dopo qualche secondo che aspettavo fuori finalmente Kisuke aprì la porta.
    Isshin, amico mio! Esclamò sorridendomi e invitandomi poi ad entrare. Una volta dentro continuò dicendo. che ci fai qui? E come hai fatto a trovarmi? Mi sono trasferito da poco e non ho nemmeno pensato d'avvisarti, anzi... non c’è stato il tempo e tanto meno l’occasione, almeno fino ad oggi!
    Ero passato per casa tua, cioè casa dei tuoi, e mi hanno reindirizzato qui...così eccomi qua Dissi ridacchiando. Allora come va? che mi racconti di nuovo? Ti ho visto quella volta alla battaglia di Suna, hai combattuto anche tu? Chiesi quasi tutto d'un fiato. Ero stranamente felice di essere venuto a trovare Kisuke, stava nascendo decisamente un bel rapporto e volevo veramente sapere se stava bene e come andava la sua vita.
     
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    Ero passato per casa tua, cioè casa dei tuoi, e mi hanno reindirizzato qui...così eccomi qua era la spiegazione di Isshin...logico, più che altro...ne dedussi. Allora come va? che mi racconti di nuovo? Ti ho visto quella volta alla battaglia di Suna, hai combattuto anche tu? disse tutto d'un fiato tanto che mi fece sorridere...è da molto che non ci vediamo e abbiamo molto da dirci...pensai poi prendere la parola, innanzitutto accomodiamoci, entra! gli dissi invitandolo poi a seguirmi nel soggiorno. Non vi avrebbe trovato alcuna sorta di stemma e robe varie come nella casa dei miei genitori: nulla! Una casa che non rimarcava l'appartenenza, seppur formale, ad alcun clan. Per fortuna ero riuscito a nascondere le mie origini il più delle volte. Dopo essermi accomodato su un divano ed aver invitato Isshin a fare lo stesso sull'altro, presi la parola per rispondere alle sue precedenti domande, diciamo che va tutto bene; qualche problema famigliare e non solo ma tutto sommato potrebbe andare peggio. Ora comunque sto bene qua. Ho speso i risparmi di una carriera per poter avere l'indipendenza che cercavo... iniziai...forse con quei soldi, oltre che la casa ci ho comprato una parte di storia della mia famiglia...ricordai così il giorno della "rivelazione" per poi continuare, e poi sì, ero a Suna. Tutto è successo troppo velocemente e, come tutti credo, ho dovuto combattere anche io! affermai in tono neutro. Non era di certo stata una bella esperienza da ricordare con il sorriso sul volto. Ultimamente mi ripetevo: non deve piacerti, devi solo farlo! Così andava avanti la mia vita negli ultimi tempi. A seconda delle missioni le svolgevo per puro interesse nel voler salvaguardare gli interessi del Villaggio altre invece, talmente distanti da me e dal Villaggio, le svolgevo solamente per il denaro con cui venivo ricompensato. Quella battaglia stava esattamente a metà tra i due standard. Posso offrirti qualcosa? domandai per prima cosa e in seguito tornai sull’argomento che era quello principale in quel momento. Comunque eri pure tu a Suna e immagino ti sia scontrato con qualcuno, indubbiamente... ma oggi, perché sei qui? domandai curioso rimanendo in attesa della sua risposta.
     
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    In risposta alle mie domande Kisuke sorrise, molto probabilmente perchè vevo parlato molto velocemente, e mi disse.
    Innanzitutto accomodiamoci, entra! Accettai l'invito entrando in casa e seguendolo nel suo soggiorno. La casa era molto carina, ma c'era un particolare che risaltava immediatamente, era come dire, "spoglia", lì per lì però non riuscivo a captare la differenza tra la nuova casa e quella vecchia. Arrivati in soggiorno ci accomodammo su due divani.
    Diciamo che va tutto bene; qualche problema famigliare e non solo ma tutto sommato potrebbe andare peggio. Ora comunque sto bene qua. Ho speso i risparmi di una carriera per poter avere l'indipendenza che cercavo... Disse Kisuske rispondendo ad una prima parte delle domande che gli avevo posto.
    Mi spiace se hai avuto conflitti in famiglia, se hai bisogno io ci sono...comunque avere una casa propria ha i suo vantaggi...a me per fortuna l'hanno pagata i miei hahaha Risposi ridendo.
    E poi sì, ero a Suna. Tutto è successo troppo velocemente e, come tutti credo, ho dovuto combattere anche io! Continuò Kisuke. Posso offrirti qualcosa?
    Se hai qualcosa da bere molto volentieri... Risposi.
    Comunque eri pure tu a Suna e immagino ti sia scontrato con qualcuno, indubbiamente... ma oggi, perché sei qui? Domandò il kiriano tornando in argomento.
    Si ho dovuto combattere anch'io, e non hai idea di che razza di mostro era il mio avversario, anche il kokage faticava a tenergli testa...è stato uno scontro molto difficile, sia fisicamente che psicologicamente... Improvvisamente mi bloccai, stavo stranamente parlando a ruota libera e se non mi fossi bloccato chissà cosa avrei detto, il Kazekage mi aveva espressamente richiesto di non rivelare le mie origini a nessuno. Però a quanto pare inconsciamente mi fidavo veramente di Kisuke. Comunque sono qui perchè ho una buona notizia, sono finalmente special jounin, possiamo quindi fare la sfida che ti avevo promesso, tu stesso mi avevi chiesto che una volta promosso avrei dovuto sfidarti qui a kiri. Dissi cercando di sviare Kisuke dal mio brusco cambio di discorso, sperando non ci facesse caso.
     
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    Si ho dovuto combattere anch'io, e non hai idea di che razza di mostro era il mio avversario, anche il kokage faticava a tenergli testa...è stato uno scontro molto difficile, sia fisicamente che psicologicamente... disse Isshin menzionando addirittura il Kokage...ha affrontato un avversario che addirittura il Kokage faticava a tenergli testa, ed è ancora vivo?...è un portento, c'è poco da dire...pensai tra me in poco tempo ribadendo per l'ennesima volta quello che pensavo di lui sin dal primo giorno in cui lo conobbi. Immagino... risposi serio, non potevo fare altrimenti visto l'argomento che poi però cambiò subito dopo poiché Isshin passò a rispondere alla mia domanda. Comunque sono qui perchè ho una buona notizia, sono finalmente special jounin, possiamo quindi fare la sfida che ti avevo promesso, tu stesso mi avevi chiesto che una volta promosso avrei dovuto sfidarti qui a kiri. concluse Isshin. Era un’ottima notizia e in tutta onestà, quella sfida con il suniano, mi era totalmente passata di mente negli ultimi tempi...e considerare che era pure una delle cose a cui tenevo di più...quasi mi rimproverai per essermene scordato. Io stesso avevo "sfidato" Isshin e poi me ne ero dimenticato. Oh sì, hai ragione. Mi dispiace, ultimanete è un periodo un po' così. Comunque è un’ottima notizia, siamo di nuovo e finalmente parigrado! E' comunque una cosa a cui non bado molto, e lo sai bene... Il giorno della nostra sfida è dunque giunto. Andiamo?! gli domandai infine, la risposta non poteva altro che essere positiva e dunque prima d'avviarmi all'arena non mi rimaneva che equipaggiarmi per bene.
     
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    Immagino... Disse serio Kisuke dopo il mio breve riassunto di quello che mi era successo durante la battaglia di Suna.
    Ecco ho parlato troppo...lo vedo dai suoi occhi che sta pensando a qualcosa...mi sono pure lasciato sfuggire che anche ik Kokage è stato battuto...proviamo a risolvere...
    Ma comunque non ho fatto tutto da solo...sono stato aiutato, strano a dirsi da un mukenin... Dissi, la cosa in parte era vera, ance se una mano me l'ha data anche il due code, chissà se Kisuke è a conoscenza dell'esistenza dei bijuu, prima di questa faccenda io non ne sapevo praticamente nulla, pensai.
    Oh sì, hai ragione. Mi dispiace, ultimatene è un periodo un po' così. Comunque è un’ottima notizia, siamo di nuovo e finalmente parigrado! E' comunque una cosa a cui non bado molto, e lo sai bene... Il giorno della nostra sfida è dunque giunto. Andiamo?! Rispose Kisuke alle ultime cose che gli avevo detto.
    Tranquillo...certo andiamo, ti lascio il tempo per prepararti...
     
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    Ma comunque non ho fatto tutto da solo...sono stato aiutato, strano a dirsi da un mukenin... aggiunse rapidamente Isshin. In effetti, era una cosa alquanto strana ma ormai avevo visto alcune cose da non stupirmi più di tanto...e molto probabilmente, da come ha parlato Asuma, non è finita con la battaglia a Suna proprio come al suo tempo non finì con la battaglia a Kusa...rimuginai in breve tempo e successivamente Isshin cambiò nuovamente. Tranquillo...certo andiamo, ti lascio il tempo per prepararti... disse l'ormai Sp.Jounin del Villaggio della Sabbia...sembra quasi me lo stia concedendo...riflettei per poi rispondergli. Oh be' grazie! sorrisi allontanandomi dalla stanza per andare dunque, come annunciato in precedenza, ad equipaggiarmi per bene. Necessitavo del mio equipaggiamento al completo. Era necessario al mio modo di combattere a cui ormai ero abituato da diverso tempo...dover combattere senza equipaggiamento sarebbe una vera seccatura...anche se comunque dovrei darmi una regolata, dovrei concentrarmi più sui Jutsu che sull'apprendimento delle modalità d'uso di alcune armi...pensai nel mentre che sceglievo tra le armi quelle nelle migliori condizioni...conoscendo Isshin dovrò dar fondo ad ogni risorsa...ora poi che avrà avuto accesso a Jutsu d'alto livello trasformerà lo scontro in un macello...spero di non dover ricorrere anche alle mie genetiche...in compenso però ci sarà da divertirsi, eccome...continuai finché non finii la scelta e dunque tornai da Isshin attrezzato come non mai. Andiamo Isshin, fai pure strada. Voglio vedere se te la ricordi! gli dissi abbozzando inizialmente un sorriso per poi scoppiare a ridere. Avrei dovuto approfittarne, durante lo scontro non ce ne sarebbe stato il tempo.
     
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    Suiton: Mizuame Nabara
    Post d'Apprendimento Sp.Jounin



    Sotto il soffitto di una grande sala, raffigurante onde e mostri marini, la scena era dominata da profumo e aromi di un trionfo culinario. Tra profumi ed aromi, Kisuke e Ryusuke Momochi sedevano ad una tavola uno davanti all'altro. I due erano insieme in una delle loro solite riunioni davanti a del buon cibo, che spesso e volentieri si svolgevano insieme a Tsurugi Takahiro e suo figlio Shinzo. Solo che Tsurugi aveva dato loro buca, e così anche Shinzo, lasciando padre e figlio da soli in quella fetta di giornata ormai priva d'impegni.
    Kisuke impugnava le sue due bacchette per buttarsi in un ricco piatto di yakisboba, i classici spaghetti di grano saraceno saltati alla piastra, con pezzetti di pesce (salmone, pesce spada e tonno), condito e guarnito con salsa, pezzetti di aonori e beni shoga. Al pratico degli Yakisoba di Kisuke, Ryusuke scelse per sé delle porzioni di yakiyasai e insalata di polpo e granchio. Nel mentre, tra i due ninja della Nebbia, sulla piastra al centro del tavolo sfrigolava un intero esercito di gamberi marinati che venivano fatti arrosto al momento.
    «Sei capace di badare ai gamberoni?»
    «Se non ti fidi lascio fare a te, ormai la mamma dovrebbe averti trasformato in una perfetta donnetta di casa» chiosò Kisuke, allora un diciannovenne Sp.Jounin.
    Dopo numerose portate, tra gyoza, yakitori, ebi yaki, unagi kabayaki, carpaccio, salmone scottato, zuppa di miso, tempura mista, riso al curry, nigiri, gunkan, sashimi (specialmente quello di pesce palla, che costituiva sempre la loro solita sfida), hosomaki, uramaki, temaki e chi più ne ha più ne metta, i due ninja chiusero il loro pasto smisurato con delle abbondanti bevute di shōchū. Poi, giunse per entrambi il momento di pagare il conto.
    «Paghi tu?» chiese Ryusuke, finendo l'ultima sorsata di liquore.
    «No, paghi tu.»
    «Io non ho un soldo.»
    «E io non ho intenzione di pagare anche per te.»
    «Perché no?»
    «Perché no.»
    «Sei testardo come tua madre!»
    «Secondo te lei lo prenderebbe come un complimento, se glielo riferissi?»
    «E se ti offrissi di imparare un nuovo Jutsu?»
    «Che?» domandò Kisuke con perplessità.
    «Tu paga il conto e io mi sdebiterò con te dandoti un nuovo Jutsu.»
    Kisuke guardò suo padre di sottecchi, sfiduciato. Sapeva come spesso fosse buona norma fare particolare attenzione alla parole utilizzate, poiché quell'uomo era in grado di sfruttarne le diverse sfaccettature a proprio svantaggio per poi riuscire a svincolarsi dalle proprie promesse.
    «E sia» cedette Kisuke, posando il denaro nel piccolo piattino decorato al centro del tavolo, portato poc'anzi da una giovane cameriera.
    «Ad averlo saputo prima, avrei ordinato pure di più» se la rise il Jounin, fiero di sé.
    «Compiaciti di meno, Vecchio. Hai la tua parte da rispettare» gli ricordò Kisuke
    «Non ti preoccupare, ora andiamo altrimenti rischia di farsi tardi» gli rispose il padre, quindi i due si alzarono in contemporanea e levarono le tende dal ristorante.

    * * *



    Mentre l'acqua all'interno di un pentolino bolliva ormai sonoramente, e Kisuke si apprestava a gettarvi i noodles, sentì bussare alla porta. "A quest'ora? Spero non sia qualcosa per una missione" pensò il kiriano, finendo di gettare gli spaghetti di farina di grano integrale e andando poi ad aprire. Tempo di tirare la porta che vide dall'altra parte della soglia la figura di suo padre.
    «Ah sei tu...?» gli sfuggì a Kisuke.
    «Chi ti aspettavi?»
    «Non sono affari tuoi.»
    «Bene, non mi interessava. Ti ho portato questa» disse il Jounin, mettendo in bella mostra un rotolo che poi lanciò all'indirizzo del figlio. Kisuke la afferrò al volo e fece appena in tempo a vederne i simboli e i kanji disegnati sulla superficie. Era un rotolo di pergamena di dimensioni tascabile, tinto di un opaco verde acqua e delle onde stilizzate che tagliavano la facciata in tre sezioni disuguali.
    «Inizia a studiartela, e ci vediamo domani mattina alle nove in punto al campo numero sette. Quello vicino al Tempio Grigio» disse il Jounin con evidente rigidità, quindi senza attendere una risposta dal figlio... puff!, scomparve in una nuvoletta di fumo bianco.
    "Ha mandato un clone? Vuole davvero farmi credere che ha così tante cose da fare da non poter impiegare qualche minuto per poter venire fin qui? Povero vecchio..." si ritrovò a pensare il kiriano, che poi poggiò al sicuro il rotolo e ritornò in cucina per sistemare la cena, onde evitare di dover buttare tutto nella pattumiera.
    Scolò con cura gli udon e li impiattò con del brodo, per poi guarnirli con tofu fritto e tempura di gamberi, quindi si sedette a tavola. Era una cena al volo molto spartana, non aveva nemmeno messo una tovaglietta. Aveva solo la sua scodella e il bicchiere. In compenso, bacchette nella mano destra, mangiava ed in contemporanea dava una rapida lettura alle informazioni sulla pergamena che aveva iniziato a srotolare alla propria sinistra. La Tecnica si chiamava Tecnica del Campo di Sciroppo, ed era classificata come di livello C. "Quindi viene classificata come Jutsu di livello C, a quanto pare. Ottimo! Vorrà dire che questa Mizuabe Nabara non richiede un procedimento particolarmente difficile o una manipolazione del Chakra impossibile" si disse Kisuke, una volta letta l'intestazione. Proseguendo, subito sotto, era anche riportato uno schizzo di uno shinobi che rigurgitava una pozza di liquido, che finiva per intrappolare un gruppo di tre shinobi. Andando avanti, era riportata ed illustrata la sequenza di Sigilli Magici necessaria per la trasformazione della Tecnica, ma fortunatamente non era nulla di complicato: solo un paio di posizioni, quello della pecora e quello della tigre.
    La pergamena spiegava che per utilizzare una Tecnica come quella fosse necessario impastare il Chakra direttamente nello stomaco, anzi che nella bocca. Una differenza del genere richiedeva un particolare allenamento, visto che si parlava di una parte interna del corpo in relazione alla sostanza stessa che si sarebbe venuta a creare, ma per Kisuke non era un problema eccessivo: con Jutsu come la Baku Suishouha o la Suiryuudan no Jutsu era anche fin troppo abituato a riprodurre l'acqua primaria per i propri Jutsu all'interno dello stomaco, ma avrebbe dovuto fare attenzione in questo particolare caso per le proprietà altamente appiccicose della sostanza. Il pensiero di Kisuke fu smorzato andando avanti con la lettura, poiché veniva indicato che la creazione primaria sarebbe avvenuta sì nello stomaco, ma la trasformazione dell'acqua stessa in sciroppo appiccicoso sarebbe iniziato durante il passaggio dallo stomaco alla bocca e completato nella bocca stessa, per poi sputarlo immediatamente al di fuori. Era necessario fare particolare attenzione a questo procedimento, e procedere sempre coi piedi di piombo e senza eccessiva fretta, poiché altrimenti manipolando troppo frettolosamente e grossolanamente il Chakra nello stomaco si poteva rischiare nella migliore delle ipotesi di vomitare per l'eccessivo liquido e l'eccessiva stimolazione dello stomaco oppure peggio ancora di riempirsi di colla le interiora, sebbene non completamente formata a dovere. Procedendo con prudenza, invece, al massimo sarebbe potuto succedere che il Jutsu non avrebbe mostrato il suo massimo potenziale. La pergamena consigliava inoltre, come basilare buona norma, di cominciare nei primi passi producendo una piccola porzione d'acqua, pensando principalmente a come usare e trasformare il Chakra per rendere il tutto appiccicoso fino a quando il processo, ovviamente con poco Chakra investito, non risultava fluido e promettente.
    Kisuke lesse tutto, e cercò di assimilare il più possibile, tra una tirata di bacchette e l'altra di udon saporiti. "Domani vedremo la pratica!"

    * * *



    L'aria del mattino a Kirigakure no Sato sapeva di rugiada fresca, mentre un sole pallido trapassava la caratteristica nebbia della zona con le sue calde lance fantasma. Il campo d'addestramento non era insolito o riservato, ma un banale e comune campo d'addestramento nei pressi del Tempio Grigio che dominava sulle cascate al limitare del Villaggio. Era comunemente fornito dal Villaggio della Nebbia e messo a libera disposizione dei suoi shinobi. Fortunatamente era deserto, il che sollevò Kisuke dal pensiero di doversi guardare intorno da tutti gli estranei che avrebbero potuto eventualmente osservarlo. "Arriverà di sicuro qualcun altro più tardi. A meno che il vecchio non abbia fatto qualche manfrina per ottenere l'utilizzo esclusivo del campo per tutto oggi, ma ne dubito..." rifletté il kiriano mentalmente, in attesa che suo padre si facesse vivo.
    Kisuke si era presentato lì al punto d'incontro con un leggero anticipo, e attese con impazienza lo scorrere delle lancette che si presentasse suo padre. Il pensiero che lo avesse in qualche modo, legalmente preso in giro non lo abbandonava mai del tutto. Poi, però, il Jounin comparve all'improvviso alla destra di Kisuke. Lo Sp.Jounin non lo aveva visto né sentito arrivare. Non lo aveva percepito in alcun modo, eppure adesso era lì davanti ai suoi occhi. "Come cazzo...?"
    «Hai studiato come ti avevo detto?» gli chiese, senza preamboli di sorta.
    Kisuke annuì.
    «Bene, visto che hai letto allora ti darò una dimostrazione pratica» disse Ryusuke, che quindi congiunse le mani ed eseguì rapidamente una serie di Sigilli.

    Suiton: Mizuame Nabara - Tecnica del Campo di Sciroppo
    GVxM
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Tramite questo Jutsu un possessore del Suiton potrà creare un "manto" di liquido che ricoprirà un area di venti metri in lunghezza ed otto in larghezza. L'utilizzatore di tale tecnica saprà muoversi alla perfezione sull'acqua, a differenza di chi non è in possesso di questo jutsu. Coloro che non sono in possesso di tale Jutsu e subiranno la Tecnica, nel primo Turno saranno ancorati allo strato di Sciroppo, mentre nei Turni successivi ci si potrà muovere ma si sarà solo più lenti di un grado. Nonostante sia un Jutsu Suiton per via della sua densità diversa dal normale fluido, essa non permette di propagare teniche di elemento Raiton, né per tecniche Suiton che necessitino di fonti d'acqua. La tecnica si dissolve dopo tre turni.
    Consumo: 4


    Il risultato che Kisuke poté poi vedere fu direttamente un getto di liquido denso e appiccicoso che il Jounin sputò dalla bocca. Il liquido si estese lungo il terreno, espandendosi quasi a macchia d'olio.
    «Vuoi provare a camminarci sopra?» chiese Ryusuke indicando il manto caramelloso.
    «No, grazie» rispose Kisuke con un certo scetticismo.
    «Menomale...» disse Ryusuke, sebbene lo disse piuttosto come un "Menomale, per gli dèi, almeno non sei ritardato da provarci per davvero". «Sei pronto per iniziare? Perché non mi fai vedere cosa puoi fare?»
    Kisuke non si oppose, sebbene con una leggera diffidenza. In proprio possesso aveva semplicemente le nozioni apprese la sera prima ed una dimostrazione pratica da parte del padre. Avrebbe dovuto mixare tutto insieme e tirarne fuori il miglior succo possibile. "La vedo davvero dura, però..." pensò tra sé e sé.
    Essendo il primo tentativo, Kisuke eseguì solo i Sigilli ed in contemporanea impastò una discreta quantità di Chakra per poi sputare il tutto dalla bocca. Sebbene in maniera controllata, fece il tutto molto istintivamente giusto per vedere come fosse il primo tentativo e come venisse al più naturale possibile, senza stare a farsi troppi giri mentali sull'emettere il Chakra Suiton. Kisuke aveva ricreato l'acqua all'interno del suo stomaco, e mentre faceva risalire l'acqua lungo l'esofago vi aggiunse una mistura di Chakra secondaria. Tuttavia, il risultato fu nemmeno un litro d'acqua, più simile ad un grosso sputo di catarro che altro.
    «Ah be'... accontentiamoci per ora» commentò il Jounin della Nebbia, che quindi sospirò con evidente aria sconsolata.
    «Perché non mi dai una mano tu, genio?»
    «Teoricamente è molto semplice. Il punto di partenza è saper ricreare dell'acqua, e su questo presumo non solo che tu ci sia abbastanza portato ma che lo sappia fare a menadito. No? Bene, è proprio su quest'acqua che dovrai lavorare, poiché ne devi modificare la consistenza. L'acqua sarà acqua e su questo non ci piove, ma devi aggiungerci del Chakra che devi rendere altamente appiccicoso, per creare poi la giusta miscela che come risultato deve essere come quello che hai visto prima. Bada bene, è il Chakra appiccicoso che deve amalgamarsi per bene all'acqua per creare lo sciroppo» spiegò Ryusuke, col suo solito modo di fare.
    "Merda!" imprecò tra sé Kisuke, con un urlo che rimbombò nella sua mente. "Temo proprio che non ci siamo. E io che volevo sbrigarmela in fretta per non dover stare qui a prendere calci morali nei denti da questo qui..." pensò il kiriano con rammarico, ma non si arrese né si perse d'animo. Subito il ragazzo si impostò mentalmente per cimentarsi in un nuovo tentativo, facendo tesoro non solo delle proprie conoscenze ma anche degli errori appena commessi. Da sempre, nelle difficoltà, era quello il modo migliore per imparare secondo Kisuke Momochi. Non che il suo fisico ne fosse sempre felice e compiaciuto, di questo suo modo di fare, quasi volesse vincere per sfinimento. E lo dimostrò quando al momento del tentativo in corso, costrinse Kisuke ai conati di vomito, facendolo piegare sulle ginocchia e riportandogli alla vista perfino il caprino del giorno precedente.
    «Vuoi sapere un trucco?»
    «Secondo te?» ringhiò Kisuke.
    «Lo prendo per un » ironizzò il Jounin Veterano. «Impara a percepire quando l'acqua non è ancora appiccicosa abbastanza da attaccarsi. Fino ad allora devi completare la mistura, aumentando la concentrazione del Chakra, poi devi farlo risalire tutto di colpo e rigettarlo fuori, comportando il procedimento lungo il percorso.»
    «Ma così...»
    «Sì, è rischioso, lo so» completò Ryusuke, anticipando il figlio. «Questo perché se sbagli... sei fregato. Tutto lo sciroppo appiccicoso ti rimane in corpo e avrai bisogno dei medici per non crepare soffocato.»
    «Ma che diavolo...? Si rischia di morire per apprendere un Jutsu del genere?»
    «La potenzialità, in buona parte ne giustifica il rischio...»
    «Allora basta. Non ho intenzione di continuare così. Se deve rischiare qualcuno, allora sarà un clone a farlo al posto mio» sostenne Kisuke con convinzione. Sfruttando la peculiarità della Kage Bunshin no Jutsu, il kiriano avrebbe potuto ottenere ugualmente l'esperienza necessaria per padroneggiare l'utilizzo della Tecnica del Campo di Sciroppo senza rischiare alcunché in prima persona. Al che, dunque, incrociò indici e medi di entrambe le mani davanti al petto, componendo il tipico Sigillo a forma di croce e lasciò che una discreta quantità di Chakra esplodesse.

    Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni d'Ombra
    Ohmde8J
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tale tecnica è più avanzata rispetto alla Bunshin no Jutsu, infatti consiste nella creazione di copie dotate di consistenza fisica e in grado di provocare danni reali. I cloni svaniscono in una piccola nube di fumo non appena vengono feriti, quando l'utilizzatore decide di annullarli oppure quando non ha più chakra. Il vero punto di forza però è che i cloni, non appena vengono annullati, trasferiscono tutte le conoscenze e le capacità acquisite al proprietario, che esse siano informazioni segrete o conoscenze riscontrate durante un allenamento. Questi cloni hanno la facoltà di utilizzare qualsiasi Abilità o Jutsu.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dall'originale e si dissolvono se subiscono una qualsiasi forma di ferita.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come Carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 8 (A Clone)


    L'esplosione del Chakra si riversò anche nell'esplosione di una piccola nuvoletta di fumo bianco di fianco al kiriano, la quale lasciò poi trasparire libera la figura di un derivato perfetto del Momochi. Il clone, in tutto e per tutto, era una replica perfetta a partire dall'aspetto fino alle conoscenze, quindi non si perse in chiacchiere e passò sin da subito ai fatto. La priorità era la padronanza del Jutsu, ed in tal senso il clone si adoperò, avvalendosi dei consigli di Ryusuke. Un tentativo dopo l'altro, sempre con un nodo in gola ed il timore di ritrovarsi tutto incollato all'interno, il clone procedette a piccoli passi. Senza strafare per il semplice fatto di essere un clone. i primi tentativi, forse causa l'insicurezza, furono un vero e proprio fallimento. Tuttavia, applicando il metodo di Ryusuke, ricreando due entità attive distinte per poi farle amalgamare in corso d’opera tutta di botto, il clone ottenne a poco a poco risultati sempre più soddisfacenti. Ogni volta aumentava il rischio, incrementando la concentrazione del Chakra per intensificare direttamente le potenzialità della colla, ed in maniera direttamente proporzionale anche la velocità con cui il tutto veniva sparato fuori insieme all'acqua. Le dimensioni non erano il massimo, ma Ryusuke si preoccupava personalmente di testare quanto fosse efficace il Jutsu nella sostanza.
    Direi che ci siamo decretò ad un certo punto Kisuke. Ma devi lavorare sulle dimensioni. Anche se su questo puoi pure fare pratica in un secondo momento, è la più semplice delle cose concluse il Jounin, dando effettivamente poco peso alla cosa.
    "Incredibile..." pensò Kisuke stupefatto: quel clone era sopravvissuto ad ogni tentativo, ed era ancora sano come un pesce. Non solo, aveva pure raggiunto una realizzazione soddisfacente del Jutsu. "È arrivato il momento di mettersi in gioco in prima persona..." si disse il giovane kiriano, quindi sciolse la clonazione e lasciò svanire il proprio derivato. Lo scopo era quello di acquisire ogni esperienza e praticità coltivata dallo stesso, ma il prezzo da pagare come sempre era farsi carico delle fatiche accumulate dal clone, tanto che al passaggio di tutto lo Sp.Jounin di Kiri percepì come un grosso peso invisibile sulle proprie spalle.
    «Se sei stanco, possiamo anche fermarci per un po'» gli disse Ryusuke, notando le iniziali difficoltà del figlio.
    «Io non mi fermo quando sono stanco. Mi fermo quando ho finito!» affermò Kisuke con netta convinzione.
    «Oh, oh! Che paroloni!»
    Kisuke sputò e non rispose, quindi procedette con la prova del nove. Non solo era intenzionato a dimostrare di potercela fare anche con un pizzico di rischio in più sul culo, ma avrebbe provato addirittura a lavorare sulle dimensioni della pozza. Come ogni volta le dita delle mani si intrecciavano quasi senza pensare, componendo la sequenza di Sigilli Magici che gli avrebbe permesso di trasformare le proprie energie nella Mizuame Nabara. Nel frattempo l'acqua iniziava a ricrearsi, e Kisuke aumentò la concentrazione per aumentarne le possibili quantità ed al tempo stesso aumentò la quantità di colla e la sua collosità per evitare che il suo effetto finisse per essere inutile, una volta diluito con la troppa acqua. "Ok, non posso più fare altro, devo muovermi" si ordinò ed all'istante come un geyser in eruzione lasciò salire il tutto a velocità rapidissima.

    Suiton: Mizuame Nabara - Tecnica del Campo di Sciroppo
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    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Tramite questo Jutsu un possessore del Suiton potrà creare un "manto" di liquido che ricoprirà un area di venti metri in lunghezza ed otto in larghezza. L'utilizzatore di tale tecnica saprà muoversi alla perfezione sull'acqua, a differenza di chi non è in possesso di questo jutsu. Coloro che non sono in possesso di tale Jutsu e subiranno la Tecnica, nel primo Turno saranno ancorati allo strato di Sciroppo, mentre nei Turni successivi ci si potrà muovere ma si sarà solo più lenti di un grado. Nonostante sia un Jutsu Suiton per via della sua densità diversa dal normale fluido, essa non permette di propagare teniche di elemento Raiton, né per tecniche Suiton che necessitino di fonti d'acqua. La tecnica si dissolve dopo tre turni.
    Consumo: 4


    Eccezion fatta per il fatto che kisuke sputò il liquido della Mizuame Nabara come risultato di un conato incontrollato di vomito, il Jutsu in sé e per sé sembrava essere venuto fuori davvero bene. Anche le dimensioni sembravano essere soddisfacenti, una volta che il liquido si era quietato, oltre che la consistenza densa e viscosa.
    «Dovrei...» provò a dire Kisuke, speranzoso ed entusiasta al tempo stesso nel vedere il risultato, ma fu immediatamente interrotto da Ryusuke.
    «Non è ancora detto» disse il Jounin, smontando tutto. Devi provare se il liquido è sufficientemente appiccicoso, e quindi vedere se hai eseguito correttamente il Jutsu.
    Kisuke sbuffò pesantemente, con rassegnazione, ma non poté allora far altro che chiamare in proprio soccorso un altro clone frutto della Kage Bunshin no Jutsu.

    Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni d'Ombra
    Ohmde8J
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tale tecnica è più avanzata rispetto alla Bunshin no Jutsu, infatti consiste nella creazione di copie dotate di consistenza fisica e in grado di provocare danni reali. I cloni svaniscono in una piccola nube di fumo non appena vengono feriti, quando l'utilizzatore decide di annullarli oppure quando non ha più chakra. Il vero punto di forza però è che i cloni, non appena vengono annullati, trasferiscono tutte le conoscenze e le capacità acquisite al proprietario, che esse siano informazioni segrete o conoscenze riscontrate durante un allenamento. Questi cloni hanno la facoltà di utilizzare qualsiasi Abilità o Jutsu.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dall'originale e si dissolvono se subiscono una qualsiasi forma di ferita.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come Carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 8 (A Clone)


    Fu sufficientemente l'impostazione delle mani e richiamare il Chakra per poter avere a disposizione la vittima sacrificale.
    «A te l'onore!» gli disse Kisuke, lasciandogli l'onere e l'onore di mettere alla prova l'efficacia del Jutsu. Al che il clone mosse semplicemente i suoi primi passi, andando direttamente con tutte le scarpe in mezzo al liquido sciropposo, finendone preda. Stavolta, anzi che essere una cosa negativa, un fallimento, era una cosa ben più che positiva: significava successo.
    «Sì! Cazzo, ce l'ho fatta finalmente!» esultò il giovane Sp.Jounin.
    «Non imprecare, per favore» lo ammonì il Jounin, esattamente come quando addestrava un piccolo Kisuke alle prime armi.
    «Dopo tutto questo tempo?» gli chiese Kisuke.
    «Sempre» sentenziò Ryusuke in tono severo. «E comunque non abbiamo mica finito qui: hai poco da esultare.»
    «Ah no? Ma come...?» si ritrovò un attimo spaesato.
    «La difficoltà nell'apprendere questo Jutsu è duplice. Devi imparare anche a camminarci sopra, altrimenti sarebbe anche fin troppo semplice. Sapere solo come ricreare la colla. Non vorrai mica fare la figura di quello che si da la zappa sui piedi da solo, no?»
    Kisuke lo guardò storto.
    «Appunto, sei già capace di farlo di tua natura...»
    «La pianti o cosa?! L'ho già letto nella pergamena che è necessario sapersi muovere con agio sul liquido appiccicoso!»
    «Esatto, e come pensi di farlo?»
    «Con il Controllo del Chakra?»
    «Hmmm, più o meno...» replicò Ryusuke. «Ci sei vicino, ma serve una particolare manipolazione nel Controllo del Chakra.»
    «Ah sì? E come devo fare?»
    «Be', considera che con il Controllo del Chakra puoi ad esempio camminare tranquillamente sull'acqua, ma l'acqua in sé per sé non è così appiccicosa da impedirti quasi di camminare senza sforzi. Normalmente utilizziamo il controllo del Chakra per ottenere aderenza, no? Ecco, qui non ti ritrovi con il bisogno di avere aderenza o con problema di sprofondare sott'acqua, anzi tutto il contrario, quindi devi riuscire a creare un vero e proprio strato isolante che ti renda indipendente.»
    Kisuke cadde inevitabilmente in uno stato di perplessità. Era evidente, e non sfuggì al Jounin della Nebbia.
    «È una di quelle cose che puoi capire e imparare solo provandoci. La teoria può giungere solo fino ad un certo punto. Se vuoi un consiglio da uno stupido, io ti suggerisco di imparare inizialmente sfruttando i cloni. Se ci vai tu in prima persona, sbaglierai sicuramente e perderai tempo per levarti dalla tua stessa colla. Sarebbe divertente da vedere per uno spettatore, certo meno pericoloso di prima, ma poco proficuo per te che devi imparare. D'altra parte non che possa essere grave come prima, dato che qui non rischi di finire intubato o chissà cos'altro, il massimo che rischi qui può essere perdere del tempo o inzozzarti le scarpe. Vedi tu cosa preferisci fare...» disse Ryusuke.
    «Va bene» non poté far altro che acconsentire Kisuke. "Peccato aver appena eliminato un clone che mi sarebbe potuto essere ancora utile. Avrebbe potuto dirmelo prima!" si lamentò tra sé e sé. "È anche vero che avrei potuto pensarci pure io, quindi non posso lamentarmi se sono il primo a comportarmi da stupido..." si ritrovò poi a pensare, con un netto cambio di posizione. Tuttavia, non si lasciò condizionare da simili questioni e procedette subito con la creazione dell'ennesimo clone.

    Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni d'Ombra
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    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tale tecnica è più avanzata rispetto alla Bunshin no Jutsu, infatti consiste nella creazione di copie dotate di consistenza fisica e in grado di provocare danni reali. I cloni svaniscono in una piccola nube di fumo non appena vengono feriti, quando l'utilizzatore decide di annullarli oppure quando non ha più chakra. Il vero punto di forza però è che i cloni, non appena vengono annullati, trasferiscono tutte le conoscenze e le capacità acquisite al proprietario, che esse siano informazioni segrete o conoscenze riscontrate durante un allenamento. Questi cloni hanno la facoltà di utilizzare qualsiasi Abilità o Jutsu.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dall'originale e si dissolvono se subiscono una qualsiasi forma di ferita.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come Carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 8 (A Clone)


    La replica di Kisuke comparve al fianco dell'originale e, non appena svanì la nuvoletta di fumo che accompagnava la sua creazione, si accinse immediatamente a tentare una prima volta sul manto caramelloso ancora presente sul campo. Senza particolari nozioni o indicazioni, il clone cercò di sfruttare quel poco che sapeva unito ad il suo intuito per iniziare subito - paradossalmente - con il piede corretto. Se da ormai diversi anni, sin dagli albori, era abituato a concentrare il Chakra in un certo modo per ottenere determinati vantaggi, ora doveva smolecolare quella concezione e riformularla per l'attuale necessità. Il clone pensò a come avesse sempre distribuito il Chakra per ottenere aderenza o galleggiare sull'acqua e, isolato il concetto, dedusse un modo per isolarsi dalla colla. Si concentrò, visualizzò il proprio sistema circolatorio del Chakra e la riserva centrale, quindi prese un bel respiro e indirizzò una modesta quantità di Chakra verso le piante dei piedi, a ricoprire interamente le suole. Poi, mosse il primo passo sulla colla, affondando tutto il proprio peso prima su un piede e poi in successione sull'altro. Ciò che il clone stava facendo con il Chakra era erogarne in piccole dosi ma in continuazione, in modo da tenere costante il flusso ed il ricambio. Questo perché? Semplice: stava facendo in modo di controllare quel Chakra, ripiegandolo su se stesso, formando come delle affilate lame circolari che tenessero costantemente nuovo lo strato di Chakra e immune all'effetto appiccicoso del liquido caramelloso. Eppure, quando il clone provò a muovere il primo passo una volta a ridosso dello sciroppo, non riuscì a muoversi dalla propria posizione, sollevando filamenti viscidi insieme ad ogni piede.
    «Qualcosa mi dice che non ci siamo...» decretò Ryusuke, con il suo solito modo di fare.
    «Ah no? E da cosa l'hai capito, genio? Hai sviluppato il tuo intuito nella Divisione Tortura e Interrogatori, per caso?» sbottò Kisuke.
    «No, sono semplicemente più capace di te!» ribatté il Jounin con schietta freddezza.
    «E allora, signor più capace di me, spiegami come devo fare per camminare su questa roba maledetta!» alzò la voce Kisuke: stava iniziando a perdere la pazienza.
    «Prima dimmi cosa hai appena fatto tu» gli ordinò il padre. Ovviamente si era rivolto a suo figlio, ma Kisuke fece cenno al clone di rispondere per lui, così non avrebbe dovuto dissolverlo subito.
    «Ho cercato di staccarmi dal normale controllo del Chakra» fu l'inizio della spiegazione del clone, che quindi continuò. «Ho provato a mandare un po' di Chakra nei piedi con flusso continuo, e poi ho cercato di modellarlo ripiegandolo e affilandolo in continuazione su se stesso, per tagliare letteralmente il contatto con la colla» concluse il clone.
    «Non male come idea, non è nemmeno stupida e potrebbe addirittura funzionare. Mi stupisco di te, figliolo. Tuttavia, non ti consiglio di seguire questa strada, perché anche se potrebbe funzionare necessiterebbe di un ampio approfondimento e tanta pratica. Invece, prova a portare lo stesso Chakra nelle piante dei piedi, ma invece di ripiegarlo o chissà cosa, impegnati semplicemente a rinnovarlo. Mi spiego meglio: quel Chakra che tu concentri, devi fare in modo che eserciti una forma di erosione dall'interno verso l'esterno.»
    «Come?» chiese Kisuke, volendo arrivare dritto al sodo il prima possibile.
    «Fai sfregare in continuazione il Chakra, ogni singola goccia l'una contro l'altra. Rendilo compatto, fallo sfregare e fallo spingere all'infuori, in modo che ciò che si trova a contatto con il liquido sia costantemente del Chakra nuovo e quindi immune all'effetto appiccicoso dello sciroppo.»
    Kisuke sospirò e tirò su le spalle, quindi procedette con l'annullamento di un clone per ricrearne immediatamente un altro di fianco a sé.

    Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni d'Ombra
    Ohmde8J
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tale tecnica è più avanzata rispetto alla Bunshin no Jutsu, infatti consiste nella creazione di copie dotate di consistenza fisica e in grado di provocare danni reali. I cloni svaniscono in una piccola nube di fumo non appena vengono feriti, quando l'utilizzatore decide di annullarli oppure quando non ha più chakra. Il vero punto di forza però è che i cloni, non appena vengono annullati, trasferiscono tutte le conoscenze e le capacità acquisite al proprietario, che esse siano informazioni segrete o conoscenze riscontrate durante un allenamento. Questi cloni hanno la facoltà di utilizzare qualsiasi Abilità o Jutsu.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dall'originale e si dissolvono se subiscono una qualsiasi forma di ferita.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come Carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 8 (A Clone)


    Quello che comparve pronto a fare il suo dovere altri non era che l'ennesimo clone. In quella giornata, la fatica relativa ai cloni nel loro complesso stava quasi per raggiungere la parità con quella per l'apprendimento della Mizuame Nabara.
    Kisuke con un cenno della mano invitò il proprio derivato a procedere.
    Il clone iniziò a muoversi, camminando in direzione del lago, molto lentamente. Nel frattempo, il Chakra iniziava a circolare per venire convogliato direttamente lungo le piante dei piedi. Era perfettamente concentrato, mirato al proprio obiettivo secondo le istruzioni appena ricevute. Nella sua mente stava cercando di visualizzare per poi riprodurre con esatta somiglianza l'azione erosiva del Chakra, ed in tal senso lo stava manipolando per poi spingerlo in modo da eseguire la sostituzione. Non appena poggiò prima un piede e poi l'altro sembrava funzionare tutto, ma ai successivi passi il successo crollò ed il clone si ritrovò incollato a terra. All'unisono, originale e clone dovettero reprimere un moto di scontento, obbligandosi a riportare la concentrazione sull'obiettivo focale del momento. Più che altro, fortunatamente, ci pensò Ryusuke a prendere le redini della questione, richiamando l'attenzione a sé e sul lavoro che c'era da fare.
    «Non lo hai consumato abbastanza, o forse non lo hai spinto e sostituito abbastanza in fretta. Anche se penso il problema sia stato più nel processo di erosione che altro» sentenziò il Jounin parlando contemporaneamente al figlio ed al clone.
    «Lo credo anche io» confermò il clone, conscio di essere sufficientemente in grado di spingere il Chakra a piacerebbe
    «Vorrei ben vedere. Comunque, per intenderci, prova ad immaginare la muta di un serpente. Capisci ora?» provò a spiegare il Jounin, facendo un esempio concreto.
    Kisuke annuì.
    «Però deve essere molto rapida, come se istantaneamente ci sia sempre la pelle nuova. So che adesso risulta molto macchinoso, ma con la pratica diventa semplice e naturale come bere un bicchiere d'acqua. Ah...» aggiunse poi Ryusuke separatamente dal discorso precedente, come se se ne fosse ricordato solo ora. «Ovviamente ti aiuta non creare uno strato troppo grosso.»
    «Questo lo avevo immaginato, ma grazie lo stesso» disse Kisuke, quindi si mise direttamente all'opera. Tuttavia, prima che potesse creare un altro clone, il padre lo fermò dicendogli: «Aspetta, ormai il manto sta perdendo presa, a breve il clone dovrebbe essere in grado di liberarsi. Aspetta un attimo lui, poi crea un nuovo campo di sciroppo.»
    Kisuke fece così. Attesero ancora qualche minuto che il clone fosse in grado di divincolarsi dalla presa dello sciroppo, dunque Kisuke si organizzò nuovamente per procedere con il Jutsu Suiton. "È un buon modo, e una buona scusante, per continuare ad esercitarmi" si disse il giovane kiriano, mentre preparava nuovamente la Tecnica del Campo di Sciroppo secondo quanto aveva imparato in tutta la giornata.

    Suiton: Mizuame Nabara - Tecnica del Campo di Sciroppo
    gf7SjFj
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Tramite questo Jutsu un possessore del Suiton potrà creare un "manto" di liquido che ricoprirà un area di venti metri in lunghezza ed otto in larghezza. L'utilizzatore di tale tecnica saprà muoversi alla perfezione sull'acqua, a differenza di chi non è in possesso di questo jutsu. Coloro che non sono in possesso di tale Jutsu e subiranno la Tecnica, nel primo Turno saranno ancorati allo strato di Sciroppo, mentre nei Turni successivi ci si potrà muovere ma si sarà solo più lenti di un grado. Nonostante sia un Jutsu Suiton per via della sua densità diversa dal normale fluido, essa non permette di propagare teniche di elemento Raiton, né per tecniche Suiton che necessitino di fonti d'acqua. La tecnica si dissolve dopo tre turni.
    Consumo: 4


    Tutto in una volta il kiriano sputò dalla bocca il getto d'acqua caramellata, e nessun incidente lo colpì (segno che aveva fatto tutto correttamente e stava proseguendo per la giusta strada).
    Ora tocca di nuovo a te disse Kisuke al clone, collegandolo con un cenno del braccio al nuovo manto di sciroppo, il quale ancora si stava finendo di espandere lungo il terreno.
    Il clone si fece avanti, posizionandosi davanti al limitare del Jutsu.
    «Ok, quando vuoi, puoi andare» disse al proprio clone. Gli leggeva un po' di titubanza negli occhi e non si spiegava come mai. D'altra parte era un clone, non gli sarebbe potuto succedere niente. In realtà, però, il clone era solo preoccupato di far perdere tempo al proprio originale, e quindi preoccupato per se stesso. Al tempo stesso, però, non poteva affatto permettersi di lasciarsi offuscare la mira verso il proprio obiettivo, quindi il clone fece un bel respiro a pieni polmoni e sgomberò la mente. Lasciò che una fitta nube grigia gli passasse davanti agli occhi, trasportando via con sé ogni pensiero disturbatore, e si indusse alla concentrazione. Focalizzò la propria concentrazione per dirigere il Chakra nelle zone interessate, ricoprendo le suole interamente con il Chakra, attraverso uno strato ridotto al minimo spessore possibile. Dopodiché, assicuratosi di aver creato un sufficiente salvascarpe, Kisuke manipolò il Chakra per trasformarlo come se fosse tutto un grosso insieme di piccoli granelli di sabbia spigolosi, in modo da facilitare e rendere più efficace l'erosione, quindi pressurizzò il Chakra per buttarlo verso l'esterno dello strato. Lo fece in continuazione, lo fece repentinamente ed in contemporanea mosse il primo passo. Poi, un passo dopo l'altro. Inizialmente incerto e titubante, ma successivamente (vedendo come non ci fossero problemi) proseguì con più sicurezza, attraversando la grossa pozzanghera in tutta la sua lunghezza.
    Kisuke stavolta non si fece trasportare dall'euforia e né si prese la sua rivincita morale nei confronti del padre, bensì si congratulo mentalmente - sebbene con se stesso - e rilasciò il clone. Quest'ultimo scomparve in una nuvoletta di fumo bianco e trasferì al proprio originale tutto ciò che aveva accumulato, positivo o negativo che fosse. Per cui Kisuke si fece carico della stanchezza del clone, fisica e mentale, ma ne acquisì anche le conoscenze e la pratica nel camminare su quel liquido così ostico.
    «Prova finale, giovane Momochi?» lo sfidò il padre, ma Kisuke accettò senza particolare timore di mettersi in gioco in prima persona.
    Esattamente come aveva già fatto il suo clone poco prima, Kisuke raggiunse il limitare dello sciroppo e si preparò a dimostrare come quel Jutsu fosse ormai di suo completo dominio. Isolò del tutto la propria mente, focalizzandosi solo ed esclusivamente sul suo Chakra e sul suo flusso - gli sembrava quasi di essere tornato ai tempi del primo addestramento - e così facendo manipolò l'azione del Chakra per farlo sfregare su se stesso. Gli sembrava quasi di sentire come se si riscaldasse, mentre controllava che Lo spessore fosse tenuto al minimo. "È tutto pronto! Posso andare" si disse il giovane Sp.Jounin per poi posare il primo piede sul manto caramelloso. Allora e solo allora Kisuke iniziò a fare la muta del Chakra, aggiungendo all'azione erosiva anche la forza per smuovere velocemente il Chakra verso l’esterno, per ottenere quel continuo effetto ricambio col Chakra nuovo. Tutto ciò, prodotto con molta calma ed attenzione, gli permise d'eguagliare la precedente impresa del proprio clone e giungere intonso fino all'altra parte della riva. Quando fu fuori smise di incanalare e lavorare il Chakra e poté rilassarsi, tirando un sospiro di sollievo. Dopodiché guardo suo padre con l'aria da "hai visto?, ce l'ho fatta alla facciaccia tua!" ma prima che potesse dire effettivamente qualche cosa, il Jounin lo precedette.
    «Va bene, ce l'hai fatta. Si è capito, ora andiamo che a casa tua i piatti non si lavano da soli!»
    «Fottiti!» ringhiò il giovane kiriano.

    Edited by Mr.Uchiha - 21/7/2017, 10:29
     
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    Edited by Mr.Uchiha - 21/7/2017, 10:30
     
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    Takumi Ehime
    Lv: Chuunin

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    Parlato Sanbi


    Takumi si toccava il petto sinistro, erano passati due giorni dallo scontro che aveva avuto in arena con Kisuke eppure risentiva ancora degli effetti della battaglia. I punti di sutura che aveva sul taglio del petto tiravano ancora un pò, e la coscia era ancora zoppicante e perdeva squame di pelle bruciata che pian piano venivano sostituite da pelle nuova al di sotto.
    Avevano avuto proprio un bello scontro i due, eppure Takumi sapeva che c'era un argomento lasciato in sospeso, proprio per questo si trovava li sull'uscio della porta del kiriano che fu suo maestro per la tecnica del richiamo. dopo essere arrivato alla via che gli era stata indicata Takumi suonò alla porta e rimase in attesa che qualcuno aprisse. Sperava di non essere arrivato li a vuoto e mentre aspettava il suo sguardo si posò su una pozzanghera al suolo. Fece un tenue sorriso e poi disse sottovoce.
    Sei tu Kisuke?
    Non la migliore delle battute, ma tanto nessuno lo ascoltava.

    STATUS
    png
    • Chakra • Fisico • Mentale
    125OttimoTranquillo
    • Equipaggiamento
    • FoderoKatanaDietro la schiena (bassa)
    • ---
    • Borsa
    • Armi da Lancio• Accessori
    Kunai x 10Telescopio
    Shuriken x 20-
    Carte bomba x 5-
    --
    • Abbigliamento
    Guanti RinforzatiIntattiIndossate
    GomitiereIntatteIndossate
    BendeIntatteIndossate [Braccia & Gambe]
    • Note
    • Bonus fisico/motori ~
    • Altro


    Edited by hellspawn93 - 4/1/2013, 22:29
     
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    Kisuke pochi giorni prima si era scontrato con il semifinalista dell'ultimo Esame dei Chuunin e aveva riportato diverse contusioni che ancora gli dolevano ma sopratutto si era trovato a far fronte ad una realtà che lo preoccupava non poco ed aveva bisogno di spiegazioni. Aveva, infatti, invitato il biondo a fargli visita proprio per quello.
    Lo Sp.Jounin era in piena modalità relax, si era sdraiato sul suo divano, indossava comodi pantaloni color cachi, una maglia a collo alto dello stesso colore a righe verticali e sopra un haori verde legato in vita con una cintura a cui teneva appesa la custodia con all'interno l'Ottava di Asuma Sakurazukamori, l'arma da cui non si separava praticamente quasi mai, la teneva sempre con sé quasi fosse sua responsabilità controllarla. Era ormai diventata quasi una parte di lui, la portava sempre senza nemmeno rendersene conto come faceva con le bende sul volto che indossava quando non era per conto suo o con persone che non gli erano "intime". Per il resto non portava armi se non una coppia di kunai in una tasca interna dell'haori, giusto per precauzione. Tuttavia come accadeva quasi sempre in quel genere di giornate, dove perfino l'aria profumava di serenità, doveva accadere qualcosa con l'unico compito di turbare l'animo del Momochi. Mentre era impegnato nello studio della storia del Paese dell'Acqua, una lettura non troppo impegnativa le cui informazioni gli sarebbero potute tornare utili in futuro e al momento gli permettevano di non far troppo caso al dolore delle contusioni, sentì bussare alla sua porta. Si alzò di soprassalto per poi porre un segnalibro alla pagine in cui era arrivato e mollare lo stesso libro sul tavolino basso lì accanto, quindi in tempo zero si fasciò il volto, indossò i guanti e si avviò all'ingresso per poi aprire la porta con cautela. Sulla soglia ci stava Takumi Ehime. Seppur fosse lo stesso Kisuke ad averlo invitato non si aspettava che andasse a fargli visita sul serio, tantomeno così presto dal loro scontro.Oh, ciao Takumi, sono contento che tu abbia accolto il mio invito. Prego, entra pure! Concluse il kiriano invitandolo con un cenno ad oltrepassare la soglia, non amava particolarmente rimanere a parlare lì, sulla porta di casa. Ti posso offrire qualcosa? Gli domandò dopo averlo invitato ad accomodarsi sul divano o su una delle poltrone del salotto.

    KisukeMomochiSPOILER
    ChakraFisicoMentale
    150Ottimo.Ottimo.
    Equipaggiamento
    SlotOggettoDescrizione
    CustodiaOttavaCintura
    AbbigliamentoCoprinaso in BendeIndossato
    AbbigliamentoGuanti RinforzatiIndossati
    AbbigliamentoAnello ReiIndossato al pollice destro
    AbbigliamentoScarpe con LamaIndossate
















    NoteDue kunai si trovano in una tasca interna dell’abito.
     
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437 replies since 25/6/2010, 10:02   12394 views
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