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.Apprendista: Muryokuna Tsubaki
Sensei: Kenji Bayushi
Attività:Controllo del Chakra
Luogo: Repubblica dei Samurai, campo d'addestramento n° 4
Ora: 11.30SPOILER (clicca per visualizzare)In modo maniacale e descrittivo dovrai iniziare la tua avventura. Inizia con come hai ricevuto la notizia del tuo addestramento ed il tragitto per arrivare al luogo stabilito.
Il luogo dove avverrà l'addestramento lo devi descrivere te; l'importante è che siano presenti alberi ed ingenti fonti d'acqua come un fiume o un lago. Tutto il resto è a libera descrizione. Fai del tuo meglio.
(Decidi te se una volta arrivato al campo d'addestramento io sia già li o meno; non potrai però assolutamente decidere eventuali mie azioni)
Inoltre specifico subito che nell'addestramento tu potrai dire solamente cosa tenterai di fare. Non se ci riuscirai; poiché questo sta a me deciderlo.
- L'esaminatore non è tenuto a scrivere lunghi ed elaborati testi, si limiterà a fare una breve azione dandovi istruzioni su come svolgere l'addestramento. Gli esaminatori infatti svolgono molteplici mansioni e per concludere, non sono loro gli esaminati dunque fate semplicemente del vostro meglio senza prendere come riferimento la complessità dei testi dei Sensei
Ultime due cose:
1) Non hai armi
2) Hai appena terminato l'accademia ed adesso stai facendo l'addestramento per accedere all'esame Genin.. -
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"Questo viaggio è sfiancante, sono sicura che arriverò all'addestramento in pessima forma! Dannazione, dovevano proprio convocarmi in un luogo così distante?"
Erano passati cinque giorni da quando avevo ricevuto la missiva che mi comunicava la convocazione nella Repubblica dei Samurai per l'addestramento necessario per la partecipazione all'esame Genin; quasi una formalità nel mio caso.
Quattro dalla mattina in cui ero partita scortata da uno Shinobi di fiducia di mio padre pronto ad intervenire in caso si rendesse necessario proteggermi. In fondo era la prima volta che compivo un viaggio così lungo e in territori non proprio conosciuti.
Giunta nel Paese del Ferro dopo aver attraversato numerosi piccoli villaggi del Paese del Suono, in alcuni dei quali avevo alloggiato per la notte, dovevo ancora arrivare a Kosugoku, dove si trovavano i campi d'addestramento. Mi ci volle ancora mezza giornata procedendo a passo spedito, il tutto per non rischiare di arrivare in ritardo, bensì, come d'abitudine, in anticipo.
Mabiki, il mio taciturno protettore, non era certo una compagnia gradevole, sempre intento a bere e fumare e fin troppo rispettoso di mio padre per intavolare una conversazione. Non abbastanza però da evitare di guardarmi insistentemente il seno ed il sedere.
"Che persona lasciva!" Lo avevo pensato parecchie volte in quei giorni, in alcuni casi senza riuscire a dissimulare il ribrezzo provato.
Da grande osservatrice quale ero però avevo spesso fatto passare il tempo osservando i paesaggi che mi circondavano. Quasi sempre uguali nei pressi di Oto, fra risaie a perdita d'occhio e foreste di bambù, essi avevano cominciato a mutare con l'avvicinarsi al confine. Il clima più freddo, a cui certo non era adatto il mio vestiario, rendeva tutto ciò che mi circondava praticamente nuovo e perciò affascinante, con il risultato che gli ultimi giorni di viaggio furono i più rapidi a passare.
Il Paese del Ferro e in particolare Kosugoku si presentarono ai miei occhi come una continua fonte di sorprese, a partire dalla stessa neve, che raramente mi era capitato di vedere al Villaggio e certamente mai in così grande quantità. Le case, le locande, persino gli abiti delle persone incontrate per strada mi incuriosivano per la loro diversità e la particolarità di alcuni aspetti.
La stessa cosa però valeva anche nei miei confronti, visto che a viaggiare vestita così leggera e con quel clima attiravo sguardi incuriositi e molto spesso divertiti.
Erano le 23:00 quando insieme a Mabiki affittai due stanze in una delle locande più costose della città. Alle 23:30 già mi trovavo a rilassarmi in un bagno termale molto rinomato per le sue acque sulfuree.
"Etciù! Dannazione, mi sono beccata proprio un bel rafreddore! Spero di non risentirne domani mattina all'addestramento; sarebbe disdicevole per me e per la mia famiglia!"******
L'indomani mattina alle 10:30 in punto, lasciato Mabiki alla locanda, mi diressi verso i campi di addestramento seguendo le indicazioni datemi da mio padre, che a differenza di me ben conosceva la zona.
Giunsi in breve ad una raduna boscosa dominata da un fiumiciattolo che la attraversava per metà. Soffiava un forte vento freddo quel giorno, ma ostinata com'ero avevo deciso di non cambiare il mio abbigliamento, cosa che mi era stata consigliata persino dal silenzioso Mabiki.
Del Sensei nemmeno l'ombra, ma in effetti mancava ancora mezz'ora all'appuntamento.
"Eeetciù! O cavolo, ma è una congiura!"SPOILER (clicca per visualizzare)Chakra: 35
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- Raffreddata
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Edited by .:$hikamaru:. - 26/11/2011, 10:03. -
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Muryokuna Tsubaki, quello era il nome della ragazza che avrei dovuto incontrare. Si trattava di una novità, per me, dover addestrare un'apprendista, ma il Kazekage si era detto curioso di vedere come me la sarei cavata nei panni del Sensei. Sospettai che sotto ci fosse lo zampino di Kaito-Sensei, che magari aveva in mente di insegnarmi qualcosa tramite quell'esperienza nuova, o magari semplicemente non aveva voglia di arrivare fino alla Repubblica dei Samurai. Partii con cinque giorni d'anticipo, attraversando mezzo continente per arrivare da Sunagakure fino alla Repubblica. Il viaggio trascorse tranquillo e noioso.
Fulmine, il mio cammello, unica e silenziosa compagnia, mi accompagnò anche nell'ultimo tratto, dalla locanda ai Campi d'Addestramento. La distanza era breve ma pensai che se l'addestramento fosse stato breve come lo era stato il mio, avrei da subito potuto approfittarne per ripartire. Lassù il clima era decisamente più rigido e la cosa non faceva piacere né a me, né a Fulmine. Come se non bastasse avevo lasciato a metà lo studio di una tecnica molto affascinante e non vedevo l'ora di poterlo completare per poter apprendere il Jutsu. Arrivai al campo d'addestramento con leggero anticipo e vi trovai la mia futura allieva.
Accidenti, e io che speravo di far bella figura arrivando per primo! mi dissi, seppur contento di poter subito cominciare.
Eeetciù! O cavolo, ma è una congiura! disse la ragazza dopo aver lanciato un sonoro starnuto.
Non mi sorprende affatto, con i vestiti che porti e il clima di queste parti! dissi in tono divertito commentando il raffreddore della ragazza. Certo che anch'io non ero da meno. Presentarmi con indosso il turbante in un paese del Nord poteva sembrare stupido, ma come si dice, nessun vestito è più comodo dei propri panni.
Io sono Kenji Bayushi, Chuunin e presto Special Jounin di Sunagakure e sarò il tuo Sensei per questo addestramento. mi presentai smontando da cammello. Lasciai Fulmine in disparte ed aspettai che anche la ragazza si presentasse.
Sai già in cosa consisterà l'addestramento? chiesi poi guardandomi intorno e studiando il luogo.SPOILER (clicca per visualizzare). -
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Pochi istanti dopo aver starnutito, sentendo una voce alle mie spalle mi voltai. Persa tra vari pensieri, presa nello scrutare l'ambiente, ma sopratutto intontita dal rafreddore che sembrava in fase di peggioramento, non mi ero minimamente accorta che qualcuno si stesse avvicinando.
"Non mi sorprende affatto, con i vestiti che porti e il clima di queste parti!"
"Eh? Ma ho le allucinazioni? Un cammello parlante? Non sono mai stata nel Paese del Vento, ma non sapevo che queste bestie parlassero!
Oddio, mi sta venendo la febbre, lo sapevo!"
La mia espressione sicuramente non nascondeva la perplessità, almeno finchè osservando con più attenzione non scorsi un uomo a cavallo della bestia in avvicinamento.
"Ah ecco, c'è un uomo a cavallo del cammello parlante! Tutto si spiega ora! Deve avergli insegnato lui a parlare, non sono io che ho la febbre!"
"Vorrei avere anch'io una pelliccia come la tua in questo momento Signor Cammello!" risposi cordialmente mentre strofinavo le mani l'una contro l'altra per riscaldarle.
Nel frattempo l'uomo che doveva essere il mio Sensei smontò dall'animale e cominciò maleducatamente a parlare senza dargli la possibilità di rispondermi.
"Io sono Kenji Bayushi, Chuunin e presto Special Jounin di Sunagakure e sarò il tuo Sensei per questo addestramento." disse facendo allontanare l'animale.
Senza aver ascoltato nemmeno una parola a parte il suo nome, subito mi persi in complicate congetture.
"E' una mia impressione o il Sensei ha la stessa voce del cammello? Che cosa strana! Ma forse avendogli insegnato lui a parlare il cammello imita la sua voce. Sì, potrebbe essere così."
L'uomo, ormai in piedi di fronte a me aveva smesso di parlare.
"Ok, ora credo tocchi a me presentarmi."
"E' un piacere Signore. Il mio nome invece e Muryokuna Tsubaki, della nobile e temuta Casata degli Tsubaki di Otogakure. Secondo il mio Clan sono molto dotata e destinata a grandi cose, come mi auguro di poter dimostrare ora e sempre!
Dicono anche che sono "Stupida quanto dotata", ma è tutta invidia, glielo assicuro! E comunque questo è un altro discorso!"
Quando finii di parlare il Sensei parve annuire, dopodichè riprese la parola.
"Sai già in cosa consisterà l'addestramento?"
Risposi di getto. "A quanto dice mio padre sono qui per imparare i rudimenti del Controllo del Chakra, ma in realtà è tutta una scusa per valutare se sono pronta per affrontare l'esame Genin! E' giusto Sensei?
Dai miei studi, comunque, so che il Controllo del Chakra in sè è l'abilità di far fluire il Chakra sotto i piedi. Il che porta attraverso questo processo a fare presa su superfici solide e quindi riuscire a camminare su di esse in condizioni normalmente impossibili.
Ecco perchè ci troviamo proprio qui, in un luogo pieno di alberi, circondato per tre quarti da una parete di roccia e attraversato parzialmente da un fiumiciattolo. Giusto Sensei?" Ero sempre stata un po' saccente, oltre che sfrontata ed esageratamente diretta.
Finito di parlare attesi la conferma delle mie parole. Nel frattempo continuai a guardarmi attorno. La radura era davvero un luogo incantevole, con macchie di vegetazione che sfuggivano alla neve e alberi secolari sparsi un po' ovunque. L'unica parte brulla era quella nei pressi del fiumiciattolo, ricca di rocce di varie dimensioni che quasi ne ricalcavano gli argini. Di animali nemmeno l'ombra, probabilmente si nascondevano anch'essi dal freddo.
"Speriamo di cominciare l'addestramento in fretta, se continuo a restare ferma mi congelo!"SPOILER (clicca per visualizzare)Chakra: 35
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Edited by .:$hikamaru:. - 26/11/2011, 10:02. -
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Vorrei avere anch'io una pelliccia come la tua in questo momento Signor Cammello! disse la ragazza parlando a Fulmine. La trovai decisamente divertente ma nascosi il mio sorriso dietro la mano, prima di presentarmi.
E' un piacere Signore. Il mio nome invece e Muryokuna Tsubaki, della nobile e temuta Casata degli Tsubaki di Otogakure. Secondo il mio Clan sono molto dotata e destinata a grandi cose, come mi auguro di poter dimostrare ora e sempre!
Dicono anche che sono "Stupida quanto dotata", ma è tutta invidia, glielo assicuro! E comunque questo è un altro discorso! si presentò a sua volta la ragazza. Ancora non riusciva a capire se stesse scherzando oppure no, però il suo atteggiamento non mi infastidiva ma al contrario ero curioso di risolvere quel piccolo enigma.
A quanto dice mio padre sono qui per imparare i rudimenti del Controllo del Chakra, ma in realtà è tutta una scusa per valutare se sono pronta per affrontare l'esame Genin! E' giusto Sensei?
Dai miei studi, comunque, so che il Controllo del Chakra in sè è l'abilità di far fluire il Chakra sotto i piedi. Il che porta attraverso questo processo a fare presa su superfici solide e quindi riuscire a camminare su di esse in condizioni normalmente impossibili.
Ecco perchè ci troviamo proprio qui, in un luogo pieno di alberi, circondato per tre quarti da una parete di roccia e attraversato parzialmente da un fiumiciattolo. Giusto Sensei? proseguì d'un fiato la ragazza, con fare spigliato e leggermente saccente.
In realtà è un po' più complicato di così... iniziai a dire, ma mi fermai, non sapendo bene come continuare. Non ero abituato a tenere discorsi o a dover spiegare certe cose, fortunatamente dopo una breve pausa pensai di aver trovato le parole.
Il controllo del Chakra riguarda tutto il tuo corpo, ad esempio quando avrai imparato a controllarlo potrai gattonare a testa in giù dal soffitto.. mi interruppi di nuovo un secondo, pensando a come continuare.
Inoltre serve anche a creare un piano d'appoggio quando cammini sull'acqua o quando... ehm... non lo so, ma hai capito, no? le feci.
Merda, così non va bene. Le sto facendo più confusione che altro! mi dissi. Evidentemente come Sensei non dovevo essere un granché.
Umh.. Comunque sì, fondamentalmente durante questo addestramento dovrai riuscire ad imparare il controllo del chakra, e la riuscita di ciò ti permetterà di accedere all'esame per diventare Genin. dissi poi, pentendomi di aver parlato prima e non aver dato direttamente quella risposta.
Oggi imparerai solamente le basi ma con un po' di pratica riuscirai a padroneggiarlo alla perfezione. Ora osserva, ti do una piccola dimostrazione. aggiunsi, pensando che con un esempio pratico sarei riuscito a farmi capire meglio. Mi voltai e, dopo essermi avvicinato all'albero più vicino, cominciai a camminare lungo il tronco, facendo aderire la pianta dei piedi alla corteccia grazie all'ausilio del chakra.SPOILER (clicca per visualizzare)Controllo del Chakra
Abilità che permette allo Shinobi di far fluire il chakra sui palmi dei piedi, potendo così arrampicarsi perpendicolarmente su alberi senza usare le mani, attrarre shuriken e Kunai sotto la pianta del piede e scagliarli con un calcio, mantenersi in piedi nonostante frane, corsa in luoghi scoscesi ecc.
Mi fermai dopo una decina di passi, dopodiché mi voltai e ridiscesi camminando fino a tornare di nuovo a terra. Adesso prova tu, Muryokuna. Dovrai salire sull'albero facendo fluire il chakra sulla pianta dei piedi e creare uno strato che sia abbastanza stabile da sorreggerti. dissi indietreggiando per lasciarle spazio.
Che figura... continuai a pensare mentre la ragazza faceva il suo primo tentativo.SPOILER (clicca per visualizzare). -
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"In realtà è un po' più complicato di così..." rispose il Sensei, lasciando però la frase a metà. Dopo qualche secondo concluse a suo modo il concetto. "ll controllo del Chakra riguarda tutto il tuo corpo, ad esempio quando avrai imparato a controllarlo potrai gattonare a testa in giù dal soffitto."
Sentendo quelle parole avvampai di collera e riuscii a stento a trattenermi dal saltargli addosso; a reprimere l'istinto di cavargli gli occhio a mani nude per l'affronto subito.
"Ma.. ma.. maledetto! Si prende gioco di me anche lui!" Quasi tremavo. "Crede che sia così stupida da utilizzare una capacità come il Controllo del Chakra per mettermi a gattonare a testa in giù dal soffitto! Ci ho fantasticato solo una volta e... Si, ok, forse più di una volta.. Ma questo non gli permette di insinuare una cosa simile per deridermi! Sapevo di non dovergli riferire le dicerie del Clan! Schifoso Shinobi di Suna, subito pronto a giudicarmi! Chi si crede di essere? Deve solo ringraziare che dopo l'incidente con la piccola Kanna mio padre mi abbia proibito di essere troppo irruenta e avventata!"
Intanto che cercavo di placare i miei istinti violenti il Sensei aveva detto qualcosa riguardo l'acqua, ma non ero riuscita a coglierne il senso, ben poco attenta alle sue parole. Mi parve poi riflettere alcuni secondi, con in viso un'espressione di pentimento e forse anche imbarazzo.
"Ah sì? Ora ti penti di avermi presa in giro? Ringrazia che sei un Chuunin e che mi servi per poter avere accesso all'esame, altrimenti ti avrei fatto vedere io cosa succede a chi si prende gioco di Muryokuna Tsubaki! E pensare che tu e il tuo cammello parlante mi eravate sembrati quasi simpatici. Vi avevo giudicato male. Di sicuro anche quella brutta cosa gobba starà deridendomi!" Terminai il pensiero lanciando un'occhiataccia all'animale, che placido e immobile non pareva curarsi minimamente di noi.
Un po' titubante, il Sensei, cercava nel frattempo di concludere il discorso.
"Umh.. Comunque sì, fondamentalmente durante questo addestramento dovrai riuscire ad imparare il controllo del chakra, e la riuscita di ciò ti permetterà di accedere all'esame per diventare Genin."
Sembrò aver concluso, ma, prima di voltarsi e dirigersi verso l'albero più vicino, mi comunicò che lui ora mi avrebbe insegnato solo le basi con una dimostrazione pratica e che poi sarebbe toccato a me allenarmi per affinare quella capacità.
"Mi auguro che una scimmia nascosta tra i rami ti salti addosso e ti trasformi la faccia in una bistecca al sangue!" pensai ancora irata, non riuscendo a sopprimere il disappunto per l'affronto ricevuto, nè forse a nasconderlo. "Che poi la vera domanda è: ci sono scimmie nel Paese del Ferro?"
Il Sensei intanto, con molta tranquillità e sicurezza, giunto a ridosso dell'albero aveva cominciato a camminarci su perpendicolarmente, come se fosse la cosa più naturale del mondo.
"Dai scimmietta della neve, fai la tua apparizione!" Quasi ci speravo davvero.
Dopo una decina di passi si voltò e ridiscese, io intanto cercai di capire da sola il meccanismo, anche se con la coda dell'occhio attendevo invano la comparsa della scimmietta. Ormai tornato a terra il Sensei mi disse che ora toccava a me provare ad imitarlo. Mi consigliò anche di far fluire sulla pianta dei piedi uno strato di Chakra abbastanza stabile da sorreggermi.
Orogliosa e ancora indispettita bofonchiai qualcosa di incomprensibile, dopodichè mi portai a ridosso dell'albero e mi preparai ad un primo tentativo.
"Bene, ora mi devo concentrare, l'addestramento prima di tutto! Devo onorare il mio Clan e dimostrare di essere davvero la punta di diamante dell'ottantottesima generazione! Inoltre ne va della mia stessa ammissione all'esame Genin!"
Talmente incentrata in quell'ottica, anche perchè i miei genitori avevano grandi aspettative in me, ero stata già dai tempi dell'Accademia la migliore della classe.
"Analizziamo la situazione. Sull'evocazione del Chakra non ho mai avuto problemi, ora però si tratta di farlo fluire in un punto specifico, il che non dovrebbe comunque essere poi molto più complesso. Il vero punto interrogativo e la quantità di Chakra necessaria per fare presa. Dovrò probabilmente procedere a tentativi.
Potrei però fare diversamente dal Sensei e prendere una rincorsa, così da riuscire ad aiutarmi nel modulare il Chakra passo dopo passo, testandolo prima sul normale terreno per prepararmi al tronco dell'albero. Sì, mi sembra un'ottima idea!"
"Ok, sono pronta!" sentenziai dopo un minuto buono di ragionamento.
Indietreggiai di una decina di passi mentre già evocavo il Chakra, cercando di convogliarlo verso la parte più bassa del corpo ed infine sulle palme dei piedi. Quando fui sicura che la quantità potesse bastare e fosse un flusso abbastanza stabile, cominciai a camminare a passo spedito, aggiustando il tiro secondo dopo secondo mentre mi muovevo sul suolo brullo e fortunatamente, in quel tratto, non innevato. Ormai a ridosso dell'albero, spiccai un piccolo salto.
"Ora viene il difficile. Devo sia preoccuparmi del flusso del Chakra che dell'equilibrio precario.."SPOILER (clicca per visualizzare)Chakra: 35
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La ragazza decise subito di tentare con una decisa rincorsa, un'ottima idea che mi ero dimenticato di suggerirle. Arrivata innanzi all'albero, un'abete sempreverde i cui rami cominciavano ad una decina di metri dal suolo, la ragazza spiccò un salto. Per un'attimo il suo piede d'appoggio fece presa, Muryokuna si sbilanciò prima di riuscire ad appoggiare il secondo. A quel punto anche il piede già sul tronco perse aderenza, e la ragazza scivolò verticalmente verso il basso, finendo nel dare una gran botta con il sedere.
L'effetto era decisamente comico e io non ero abituato come tutti gli altri Sensei a vedere gli apprendisti tentare e ritentare, così scoppiai subito a ridere.
Mi pentii un'attimo dopo e mi avvicinai alla ragazza con un sorriso di scusa, tendendole una mano per aiutarla a rialzarsi.
Emh... Ti chiedo scusa. Dunque... dissi cercando di sviare rapidamente e lanciando un'occhiata alla zona dove aveva preso la rincorsa.
Bene, credo di aver capito il problema. Non si tratta del chakra, ma del tempismo. Hai iniziato a far affluire il chakra ai piedi già durante la rincorsa, e questo ti ha rallentata un po', così quando hai spiccato il salto hai calcolato male la forza e hai perso l'equilibrio. le dissi, sperando che capisse cosa intendevo dire.
Inoltre dovresti mantenere il flusso stabile anche quando qualcosa ti deconcentra, ma come primo tentativo non era niente male! la incoraggiai sincero.
Avanti, riprova subito. le dissi, sapendo di non essere stato di grande aiuto.SPOILER (clicca per visualizzare). -
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Feci efficacemente aderire il piede sinistro sul tronco, ma prima di riuscire a fare la stessa cosa con il destro mi sbilanciai, perdendo l'equilibrio e ricadendo al suolo come un sacco di patate. Il risultato fu un primo fallimento, ma sopratutto una bella botta al sedere. Per fortuna avevo messo in conto entrambe le cose.
Dietro di me il Sensei scoppiò in una fragorosa risata. Questo no, non lo avevo messo in conto.
Voltai la testa di scatto, con uno sguardo truce e inquietante, fissando l'uomo che si divertiva alle mie spalle. Non solo letteralmente.
Non dissi niente, perchè la mia mente era troppo impegnata a generare malsane immagini ed idee di vendetta nei suoi confronti.
"Prima o poi giuro che ti farò rimpiangere tutto questo, a costo di dover venire fino a Suna per regolare i conti!"
Nel frattempo si avvicinò, visibilmente imbarazzato ma anche sorridente, tendendomi la mano. La afferrai con forza e cercai di rimettermi in piedi sbilanciandolo, più per istinto e rabbia, conscia che non sarei certo riuscita a farlo.
Inaspettatamente comunque si scusò, voltandosi a guardare il punto da cui avevo preso la rincorsa.
"Bene, credo di aver capito il problema. Non si tratta del chakra, ma del tempismo. Hai iniziato a far affluire il chakra ai piedi già durante la rincorsa, e questo ti ha rallentata un po', così quando hai spiccato il salto hai calcolato male la forza e hai perso l'equilibrio." sentenziò.
Aveva ragione, infatti assentii, nonostante fossi, se possibile, sempre più irritata da lui e dal suo atteggiamento nei miei confronti.
Non aveva comunque pensato che la rincorsa mi era servita per prendere coscienza della quantità di Chakra necessaria per un'aderenza adeguata sul terreno, e che quindi, messo in conto ciò, ero pronta a fallire o avere poi ovvi problemi nel primo tentativo. Speravo però di rifarmi nel secondo.
"Inoltre dovresti mantenere il flusso stabile anche quando qualcosa ti deconcentra, ma come primo tentativo non era niente male!" aggiunse poi, quasi volesse incoraggiarmi. Dopo di ciò mi invitò a riprovare.
Lo guardai con insofferenza, dopodichè, come per il primo tentativo, mi portai lontano dall'albero. Stavolta a soli cinque passi.
Evocai il Chakra, ma non lo feci fluire subito verso i piedi. Cercai di mantenere un flusso il più possibile stabile ed equilibrato, poi, dopo pochi istanti, presi ancora una rincorsa, ben attenta a fare appello a tutta l'attenzione e la concentrazione possibili.
Come prima spiccai un ennesimo salto, ma stavolta facendo fluire il Chakra suille palme dei piedi proprio mentre poggiavo il piede sinistro sul tronco. Approfittando dell'esperienza acquisita, ne feci fluire quello che mi era sembrato essere il giusto quantitativo.
"Posso farcela, sono concentrata al massimo!
Oh, ma quella è una farfalla? Oddio che bella, è dello stesso colore della neve! Chissà come fa a sopravvivere con questo freddo!
Ehi no, non è questo il momento di pensarci, baka! E quell'antipatico del Sensei poi ha detto di mantenere il flusso stabile anche se mi deconcentro!"SPOILER (clicca per visualizzare)Chakra: 35
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Fortunatamente Muryokuna non si scoraggiò e non mi rimproverò per la mia mancanza di tatto, ma si preparò subito per un secondo tentativo. La ragazza prese nuovamente la rincorsa ma prima di arrivare all'albero sembrò distrarsi per qualcosa, e il conseguente effetto fu piuttosto caotico. Il primo piede scivolò sul tronco, mentre il secondo vi rimase incollato, sicché la ragazza si torvò per un'attimo a penzolare a testa in giù, prima che la corteccia dell'albero cedesse, restandole attaccata al piede. Stavolta l'atterraggio fu peggiore del primo, dato che cadde praticamente a testa in giù, ma almeno io riuscii a non ridere. Mi avvicinai e con tono preoccupato le chiesi se si fosse fatta male, nonostante non fosse in fondo caduta da un'altezza notevole.
Tutto apposto? Ti sei fatta male? le chiesi infatti. Mentre lo dicevo mi resi conto che se si fosse trattato di un ragazzo non mi sarei preoccupato tanto, ma mi morsi la lingua per non darlo a vedere.
Ti sei deconcentrata di nuovo... Il primo passo aveva troppo poco chakra, al secondo hai tentato di rimediare ma hai esagerato. Onestamente è difficile anche per me cambiare la quantità di chakra quando sono già su una superficie verticale e continuare a correre, quindi non abbatterti. dissi sperando che questo le fosse d'incoraggiamento e non che le facesse pensare di avere un maestro inetto.
dai, dovrebbe essere la volta buona, te la senti di riprovare, vero? dissi con un largo sorriso, ponendo quella domanda oziosa.SPOILER (clicca per visualizzare). -
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"Dannata farfalla del cazzo!" fu tutto ciò che dissi, scurrile come non lo ero mai stata, mentre ricadevo oscenamente al suolo dopo un rovinoso secondo tentativo.
Sbattei forte la testa, ma per fortuna senza alcuna conseguenza, a parte un probabilissimo futuro bernoccolo. Vista la mia normale agilità avrei potuto ora, così come anche la prima volta, riprendere in mano la situazione durante la caduta e atterrare in posizioni ben più decorose, oltre che senza farmi male. Non lo facevo semplicemente perchè non mi andava e perchè infondo avevo sempre contato molto sulla mia pelle dura.
Il Sensei invece parve fin troppo preoccupato.
"Tutto apposto? Ti sei fatta male?" mi chiese quasi concitato. Perplessa, mi augurai solo non si trattasse di una sottospecie perversa di maschilismo.
Rialzatami in piedi, come nulla fosse, mi detti una rapida sistemata ai vestiti, che dopo due cadute erano abbastanza sporchi, oltre che rovinati. Infine mi degnai di rispondere.
"I Serpenti hanno la pelle dura." dissi con ben poca gentilezza, dopodichè, senza curarmi molto di lui, tornai a sistemare i vestiti, ma sopratutto i capelli.
"Hatsumomo perdonami, chissà cosa diresti vedendomi. Sembro una mendicante più che un omaggio a te!"
"Ti sei deconcentrata di nuovo..." Tornai a prestare attenzione al Sensei.
"Già, ma ne è valsa la pena, era una farfalla stupenda!" Non appena lo ebbi detto me ne pentii, non tanto per il Sensei, bensì per non dare soddisfazione alla stupida farfalla che, anche se meravigliosa, aveva comunque cospirato per farmi cadere.
"Sei fortunata che ti lascio vivere, maledetta sgualdrina!" blaterai tra me e me. Il Sensei intanto continuava a parlare.
"Il primo passo aveva troppo poco chakra, al secondo hai tentato di rimediare ma hai esagerato. Onestamente è difficile anche per me cambiare la quantità di chakra quando sono già su una superficie verticale e continuare a correre, quindi non abbatterti."
"E chi si abbatte?" risposi, nuovamente di getto. "Se non fosse stato per quella sgualdrina di un infima di una farfalla a quest'ora avrei già superato questa parte dell'addestramento. E invece no, perchè la mia avversaria è stata astuta ed io l'ho sottovalutata! Certo, come avrei potuto non farlo, era così bell.. Ehm, comunque non ricapiterà più!"
Questa volta, purtroppo, avevo dato voce ai miei pensieri. Fortunatamente il Sensei parve non farci caso.
Ha! Era un test e l'hai superato! Volevo capire se mi ritenevi davvero una stupida!
Dai, dovrebbe essere la volta buona, te la senti di riprovare, vero? mi disse sorridendo. Involontariamente arrossii.
"Ehm, sì, certo.. Ora ci riprovo e non fallirò, caschi il mondo! Meglio il mondo che io dopotutto."
Detto fatto, pochi secondi dopo mi trovavo nuovamente a cinque passi dall'albero. Mi concentrai il più possibile, sgombrando la mente da qualsiasi pensiero, poi, dopo un minuto buono, mi preparai a quello che mi auguravo essere l'ultimo tentativo.
Seguii lo stesso procedimento del precedente tentativo, aggiustando solo il tiro con qualche minima correzione. La maggiore differenza, stavolta, sarebbe stata che non mi sarei fatta distrarre da niente e nessuno.
Corsi evocando il Chakra con estrema facilità e, quando fui a ridosso del tronco, altrettanto facilmente lo feci fluire sulle palme dei piedi mentre spiccavo il salto. Avevo sempre avuto la fortunata capacità di migliorare rapidamente, correggendomi e affinandomi quasi inconsapevolmente.
"Stavolta non fallirò!"SPOILER (clicca per visualizzare)Chakra: 35
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Mentre osservavo Muryokuna, dopo la sua seconda rovinosa caduta, mi ritrovai a pensare due cose. La prima che forse quello che il suo clan diceva sul suo conto non erano poi semplici calunnie. Probabilmente era davvero un po' stupida. La seconda era che fosse una ragazza molto carina, per quanto avesse solo sedici anni.
Sarà meglio tenere a freno certi pensieri, Kenji, sei un Sensei in questo momento. mi dissi.
Questa volta Muryokuna non si deconcentrò affatto, e dimostrò a pieno titolo che anche il resto di quanto diceva il suo Clan, ovvero che fosse molto dotata, aveva un fondo di verità. Riuscii ad arrampicarsi lungo l'albero quasi alla perfezione, ma una volta in cima saltò giù con grande agilità, atterrando ai piedi dell'abete..
Bravissima! mi congratulai con lei quando fu scesa al suolo.
Resta il fatto che secondo me il modo più semplice di camminare su un tronco è abbattere l'albero! le dissi strizzandole l'occhio.
... stà buono...."Sensei"! mi ripeté stancamente una voce nella mia testa.
Diedi un colpo di tosse per schiarirmi la voce.
Umh... Bene, giusto per sicurezza... Faresti un secondo tentativo? Stavolta vorrei che provassi anche a ridiscendere dal tronco, dato che non è semplice come sembra. Probabilmente è più difficile che arrampicarsi. le annunciai. Incrociai le braccia e rimasi ad osservare. Probabilmente le stavo facendo fare un lavoro inutile, e sarebbe stato meglio passare direttamente alla seconda fase. Ma potevo permettermi di farla lavorare un po' di più, viste tutte le riserve e i dubbi che avevo sul suo conto.SPOILER (clicca per visualizzare)SPOILER (clicca per visualizzare)Questa volta decidi tu l'esito del tuo tentativo: se riesci a scendere oppure no, come scendi ecc. Assicurati di scrivere un post di lunghezza non inferiore al precedente e cura molto l'aspetto descrittivo e tutto il resto. Ricorda che però non potrai fare a meno di incontrare qualche difficoltà data la tua inesperienza nel controllo del chakra.. -
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Come previsto questa volta non fallii, ma anzi riuscii a percorrere tutta la lunghezza del tronco di quell'abete secolare praticamente senza problemi. Giunta in cima, prossima al punto in cui si diramavano i rami principali, ero un po' provata, sia per lo sforzo di dover mantenere una perfetta concentrazione, sia per la continua attenzione che per il momento dovevo dare all'utilizzo del Controllo del Chakra. Quando avrei affinato la tecnica, ovviamente, sarebbe stato ben diverso e decisamente più naturale far uso di quell'abilità. Comunque decisi di non sfidare la sorte, quindi ripiegai con un salto all'indietro di provato effetto scenico, portandomi alla base dell'albero in modo molto elegante e teatrale.
"Tadaaan!" strillai sfacciatamente e con eccessivo entusiasmo rivolta al Sensei. Questi parve aver apprezzato l'esibizione, visto che si complimentò con me sinceramente, o almeno così mi parve.
"Oh che carino! Forse potrei anche decidere di perdonarlo per prima e cavargli un solo occhio anzichè due quando sarà giunto il momento della mia vendetta! Ah quanto sono dolce e caritatevole!" Nel pensarlo sorrisi molto dolcemente al Sensei.
Questi intanto se ne uscì con una battuta divertente ed una strizzatina d'occhio. Più che ridere per la battuta, imbarazzata arrossii vistosamente.
"Umh... Bene, giusto per sicurezza... Faresti un secondo tentativo? Stavolta vorrei che provassi anche a ridiscendere dal tronco, dato che non è semplice come sembra. Probabilmente è più difficile che arrampicarsi." mi disse poi inaspettatamente. Leggermente perplessa, ma curiosa di testarmi in questa ulteriore sfida con me stessa, acconsentii.
"Se non le dispiace, però, riprendo un secondo fiato. Sa, mi scoccia ammetterlo, ma per il momento questa cosa del Chakra risulta un po' impegnativa!"
Dopo appena due minuti, insofferente, annoiata e nuovamente infreddolita dall'immbolità, reduce inoltre da una decina di starnuti, mi dissi che era giunto il momento di riprovare. Muovendo nuovamente attenzione all'ambiente circostante notai che il forte vento che soffiava fino a poco prima si era notevolmente affievolito, lasciando però spazio a un freddo secco che entrava nelle ossa.
"Fre-fre-freddo!"
Come prima mi portai ancora a pochi passi di distanza dall'albero. Sorridente e fin troppo sicura di me cominciai immediatamente a correre, sprigionando il Chakra all'interno del mio corpo e facendolo poi fluire sulle palme dei piedi solo quando fui a ridosso del tronco, intraprendendo così la scalata.
"Dio, questa cosa è stupenda. Non vedo l'ora di provarla gattonando sul soffitto della mia stanza!" pensai sognante, notando al contempo una maggiore sicurezza e padronanza che nel tentativo precedente.
Giunta quasi in cima, come calcolato nei minuti precedenti, sollevai elegantemente il piede destro dal tronco e riducendo leggermente l'afflusso di Chakra al sinistro ruotai su me stessa, accellerando poi di molto la velocità dei passi per non perdere l'equilibrio e la presa sul tronco. Purtroppo mi trovai a correre più spedita di quanto avessi calcolato. Non ero ancora abbastanza capace in quel campo da azzardare una cosa simile. Avevo decisamente strafatto.
Oltre che della situazione, persi anche il controllo del mio Chakra, aumentandone esponenzialmente il flusso. Il risultato generale fu disastroso. In breve cominciai a staccare pezzi di corteccia del tronco, lasciando su quell'albero rudimentali impronte dei miei piedi.
Dunque mi trovavo a correre senza riuscire a rallentarmi e contemporaneamente ad avere grossi strati di corteccia appiccicati ai piedi che rendevano il mio equilibrio precario. Avvenendo il tutto in pochi istanti, poi, non avevo il tempo nè la presenza di spirito di interrompere il flusso di Chakra.
Finii giù per il tronco ancora in piedi e proseguii ad avanzare per inerzia, non riuscendo minimamente ad arrestarmi. Oltretutto proseguivo proprio in direzione del Sensei, con il quasi sicuro esito di andarci a sbettere contro violentemente, ma anche con la flebile speranza che arrestasse in qualche modo la mia corsa.
"Che cosa stupenda sarebbe se, forte e virile, mi prendesse fra le sue braccia!" pensai in un attimo di lucidità, prima di perdermi in immagini romantiche da romanzo rosa.SPOILER (clicca per visualizzare)Chakra: 35
Condizioni fisiche:
- Raffreddata
- Lieve botta in testa ricevuta
Equipaggiamento: //
Abbigliamento Ninja: //. -
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Se non le dispiace, però, riprendo un secondo fiato. Sa, mi scoccia ammetterlo, ma per il momento questa cosa del Chakra risulta un po' impegnativa! rispose Muryokuna. Mi limitai ad annuire, ricordando che a mio tempo avevo incontrato difficoltà ben maggiori delle sue in quell'operazione che molti miei parigrado davano ormai per scontata. Mentre attendevamo fummo costretti a patire il freddo pungente del gelido Nord. Lo stridente contrasto con il clima del Deserto a cui ero abituato mi metteva a disagio per più di un motivo. Oltre ai tremori diffusi in tutto il corpo infatti, quel clima così alieno aveva anche l'effetto psicologico di farmi sentire come se fossi a miliardi di chilometri non solo da casa, ma da qualsiasi cosa nel mondo intero.
Probabilmente è lo stesso effetto che fa il Deserto alla gente del Nord. pensai. Tuttavia quello che mi preoccupava era che mi lasciassi troppo andare. Già durante questa breve pausa infatti, il gelo e i vestiti succinti e leggeri della giovane apprendista kunoichi, stavano rivelando più di quanto il comune senso del pudore, o il semplice buon senso, avrebbero consigliato in quella situazione. Fortunatamente il freddo sferzante mi aiutava a distrarmi da pensieri ben più "bollenti".
Quando Muryokuna si lanciò nel suo ultimo tentativo, dimostrò che quello di prima non era stato un semplice episodio fortunato, e riuscì a ripetere con successo la scalata. Tuttavia nella discesa prese troppa velocità, così mi premurai di metterla in guardia.
Ehy, non così veloce!
Purtroppo mi fu chiaro che aveva perso il controllo della situazione solo quando, già a terra, vidi che non riusciva ad arrestare la sua folle corsa. Dovevo intervenire, prima di essere costretto a correrle dietro fino a Sunagakure!SPOILER (clicca per visualizzare)Sutariu no Saru - Stile della Scimmia
Villaggio: Tutti
Livello: C
Tipo: Taijutsu
Questa forma di combattimento è utilizzato prevalentemente da coloro che amano gli scontri a corto raggio. Infatti, osservando ed imitando i movimenti delle proprie evocazioni, l'utilizzatore assumerà una posizione con le gambe leggermente divaricate e flesse e le braccia saranno lasciate perlopiù ciondoloni. Lo shinobi si muoverà in maniera imprevedibile e gli spostamenti saranno fatti anche carponi, aiutandosi quindi con le mani. La propria agilità, grazie alle precise posizioni assunte, aumenterà di due gradi. E' però impossibile utilizzare qualsiasi Jutsu che non rientri nel Taijutsu.
Richiede Contratto con le Scimmie
Consumo: 4 (a turno)
Con un agile scatto riusci a schivare lateralmente la sua carica e, afferrandola da diretro per la vita, la sollevai da terra mentre ancora sgambettava a mezz'aria e, con un mezzo giro sul posto per non farle avvertire la frenata troppo brusca, la riposi a terra.
Dopo un piccolo istante d'imbarazzo mi resi conto che eravamo troppo vicini e le lasciai andare la vita. Mi voltai per non far notare quanto violentemente fossi arrossito e in quel momento vidi davanti a me il fiumiciattolo, largo appena un paio di metri, che placido scorreva in quella landa gelida. M'avvicinai all'acqua, gelida come pensavo, e me ne gettai un po' sul volto per schiarirmi le idee. Rilassandomi interruppi anche l'afflusso di chakra che avevo sfruttato per accompagnare i miei movimenti fino a poco prima.
Ma... Ora ricordo! La seconda parte dell'addestramento! pensai.
Fino a quel momento infatti avevo completamente dimenticato che, per imparare alla perfezione il controllo del chakra, era necessario riuscire anche a camminare sull'acqua.
Mi voltai verso la ragazza, alzandomi in piedi ed indicandole il fiumiciattolo.
Sei stata bravissima con l'albero, umh, davvero. le dissi. Ora dovrai riuscire a camminare sulla superficie dell'acqua utilizzando il medesimo procedimento di prima. Però fa' attenzione, continuai cominciando a camminare sul pelo dell'acqua. questa voltà sarà più difficile perché occorrerà un maggiore quantitativo di chakra... Devi pensare di formare un vero e proprio cuscinetto che ti sostenga mentre cammini. spiegai.
Ritornai sulla terra ferma e mi guardai intorno.
Legna! Avremo decisamente bisogno di parecchia legna! pensai.SPOILER (clicca per visualizzare). -
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Dimostrando velocità e agilità impressionanti, un istante prima che ci scontrassimo il Sensei si portò di lato a me con strane movenze ciondolanti.
"Che orrore, sembra uno scimmione!" riuscii solo a pensare, dall'alto delle mie valutazione estetiche, mentre venivo afferrata da dietro con sicurezza ma anche delicatamente. Sgambettando quasi per abitudine, oltre che per inerzia, dopo mezzo giro fui posata a terra, questo senza che però il Sensei lasciasse la presa.
"Oddio, buzzurro maniaco!" Ero sconcertata dalla cosa. Oltretutto perchè provavo un rinnovato ribrezzo nei suoi confronti dopo averne visto quei movimenti così sgraziati e poco eleganti.
Sicuramente accortosi della sconvenienza della cosa e dell'eccessiva vicinanza tra noi, il Sensei si voltò di scatto senza però riuscire a nascondere un violento rossore.
"Porco schifoso, chissà quali pensieri sconci starà facendo su questa dolce e ingenua fanciulla!" Non consideravo assolutamente il fatto che il mio abbigliamento di per sè fosse già molto succinto, nè che a causa delle molteplici cadute fosse ora ancora più discinto.
L'uomo intanto si era allontanato e diretto verso il fiumiciattolo dove si abbassò sull'acqua per sciacquarsi il viso o forse semplicemente per bere. Dalla mia posizione non potevo distinguere quale delle due cose facesse.
Non sapendo bene che fare lo raggiunsi saltellando, ma senza mai perdere la mia naturale grazia nei movimenti. Quando giunsi vicino a lui si rimise in piedi e smise di darmi le spalle, poi indicò il fiumiciattolo.
"Sei stata bravissima con l'albero, umh, davvero." disse. "Ora dovrai riuscire a camminare sulla superficie dell'acqua utilizzando il medesimo procedimento di prima. Però fa' attenzione" continuò, superando l'argine e finendo per camminare sull'acqua del fiume. "questa voltà sarà più difficile perché occorrerà un maggiore quantitativo di chakra... Devi pensare di formare un vero e proprio cuscinetto che ti sostenga mentre cammini."
Inorgoglita dal complimento scordai, forse per sempre, più probabilmente solo finchè la mia mente "particolare" non avrebbe rimuginato nuovamente sulla cosa, il ribrezzo per il Sensei accumulato durante gran parte dell'addestramento e mi soffermai ad ammirare la bellezza del poter camminare sulla superficie acquatica del fiume.
Mi soffermai solo per qualche istante su ciò, perchè poi andai a fantasticare sulla possibilità di gattonare perfino su fiumi e laghi, oltre che a testa in giù sui soffitti.
"Sarebbe fantaaaaaastico!"
Il Sensei, intanto, dopo la dimostrazione era tornato vicino a me, segno che ora era il mio turno di provare.
Prima di tentare in quella nuova impresa mi misi a riflettere su quale modo fosse migliore per avere la maggiore possibilità di riuscita. Anche se sinceramente dubitavo di farcela subito, essendo appunto il primo tentativo.
La cosa di cui invece non mi preoccupai minimamente fu la possibilità di finire bagnata dalla testa ai piedi, confidando infantilmente nella galanteria del Sensei che speravo non sarebbe stato tanto buzzurro da farmi finire in acqua.
Dopo appena un minuto ero pronta a tentare. Stavolta non sarebbe stata necessaria alcuna rincorsa, si trattava infatti di un procedimento che secondo la mia analisi richiedeva più delicatezza e agilità che velocità. Proprio per questo, contemporaneamente all'evocazione del Chakra, mi avvicinai all'acqua a passi lenti. Lo lasciai fluire sulle palme dei piedi prima di toccarla con il piede sinistro, sperando che la quantità impiegata, aumentata esponenzialmente seguendo il consiglio del Sensei, fosse sufficiente. Senza attendere oltre proseguii con il piede destro.
"Speriamo bene. La concentrazione c'è, il flusso di Chakra superiore e costante idem. Vediamo come va."SPOILER (clicca per visualizzare)Chakra: 35
Condizioni fisiche:
- Raffreddata
- Lieve botta in testa ricevuta
Equipaggiamento: //
Abbigliamento Ninja: //. -
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Mentre la mia allieva non mi osservava, concentrata sul fiume e sul suo nuovo compito, creai ben due cloni, che lesti si staccarono da noi per andare a cercare quanta più legna possibile.SPOILER (clicca per visualizzare)Raiton Kage Bunshin No Jutsu - Tecnica del Clone di Fulmine x2
Villaggio: Tutti
Livello: C
Tipo: Ninjutsu
Questa tecnica è una variazione della Kage Bunshin No Jutsu, che permette la loro creazione tramite il Chakra d'elemento Fulmine. La loro consistenza è fisica e possono utilizzare Jutsu d'elemento Raiton massimo di livello C. Non possiedono tuttavia le capacità ed eventuali specializzazioni dell'originale.
Basta una qualsiasi ferita per dissolverli, ma in questo caso torneranno al loro stato naturale, provocando una violenta scossa elettrica che coinvolge chiunque sia a meno di due metri di distanza. La ferita è di media entità se il clone è a ridosso della vittima; medio lieve se distante più di mezzo metro.
- Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dallo Shinobi.
Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
Consumo: 4 (A Clone)
Il primo si limitò a raccogliere rametti, aghi di pino e i pezzi di corteccia staccati da Muryokuna nella sua corsa, arrivando semplicemente fino all'abete più vicino. L'altro si allontanò un po' di più per recuperare qualcosa di più sostanzioso con cui accendere qualcosa di più di un fugace falò. Nel frattempo io rimasi concentrato nell'osservare la giovane Otoniana, per poterle fornire dei suggerimenti su cosa fare, se ce ne fosse stato bisogno.
La ragazza poggiò prima il piede sinistro, saggiando la stabilità del suo appoggio sull'acqua.
Ci sono troppe... cominciai a dire, ma non feci in tempo a terminare la frase che la ragazza, assorta nell'impresa, sollevò il piede destro, nel tentativo di avanzare.
...increspature! terminai afferrandola al volo per le spalle, mentre già la gamba sinistra era sprofondata nell'acqua gelida, fino al ginocchio. Fortunatamente le avevo evitato un bagno più completo, almeno per il momento.
Così non va! le dissi aiutandola a risalire sulla terra ferma.
Ci sono troppe increspature nell'acqua, segno che il tuo chakra non è stabile come dovrebbe. le dissi.
Prova ancora! le suggerii, lanciando un'occhiata al primo clone che già tornava lasciando il suo mucchio di legna nei pressi del fiume, e ripartendo per recuperarne altra.
Feci un passo indietro.
Stavolta non ti afferrerò, dovrai sostenerti con le tue forze. le dissi, sperando di motivarla.
Questa ragazza mi fa un brutto effetto. Meglio evitare il contatto fisico, o rischio di finire nei guai...SPOILER (clicca per visualizzare).
TAM: One Piece 1114 ITA, HunterxHunter 401 ITA, Berserk 377 ITA, Gachiakuta 96 ITA, Blue Box 147 ITA, Sousou no Frieren 130 ITA 
Naruto GDR - Addestramenti
Addestramento Muryokuna TsubakiControllo del Chakra |
