Addestramento Geralt Hyuuga

Giornata tranquilla quella che si prospettava all'orizzonte. Le nuvole di pioggia avevano fatto il loro decorso lasciando il cielo pulito. Quella mattinata lo splendido odore di bagnato mi fece svegliare meglio delle altre volte, in un certo modo mi ricordavo delle notti all'agghiaccio nei territori di Iwagakure.
Il giorno prima avevo ricevuto l'ordine di recarmi al campo d'addestramento numero tre per tenere un altro addestramento per un apprendista voglioso di diventare ninja. Pure questa volta, uno Hyuuga.
Arrivai in anticipo, una decina di minuti al luogo dell'incontro e aspettai in piedi davanti la pozza d'acqua larga una quindicina di metri, posta lì proprio per far fare esperienza agli apprendisti.
Non portai nulla con me, le armi non mi servivano, tra l'altro ero molto più leggero. L'unica cosa che avevo con me era il piccolo senbon che tenevo all'angolo della bocca.
Cinque minuti dopo sentii dei rumori dietro di me che si avvicinavano sempre più. Mi girai e davanti a me mi ritrovai un ragazzetto con i chiari geni di essere uno Hyuuga.
Ennosuke, tuo sensei per oggi. Immagino che tu sei... Geralt.
Parlai presentandomi al nuovo arrivato.
Domande, dubbi o altro su questo addestramento?

Sò che l'addestramento riguarda il controllo del chakra,cioè la mia capacità di dosarlo e farlo fluire attraverso il mio corpo,ottenendo perciò la capacità di utilizzare particolari tecniche e anche di svolgere azioni normalmente impossibili,come ad esempio camminare su pareti verticali...
Rispose il più giovane dei due Hyuuga.
Bene, allora ti do una dimostrazione pratica, qui con la teoria non si arriva a nulla. Non siamo più all'accademia.
Fatta l'introduzione, poggiai il piede sul tronco che avevo di spalle e come se nulla fosse mi staccai da terra con l'altro per rimanere parallelo al terreno. In quella posizione alzai il capo e guardai il ragazzo.
Questo è il più semplice controllo del chakra.
Restai lì per un paio di secondi e poi ripoggiai i piedi a terra, infine mi allontanai dall'albero per consentire al ragazzo di fare la sua prima prova. Gli feci pure segno con le mani di provare, così da non dare nulla per scontato.

Il ragazzo mi osservò perplesso ma estremamente eccitato dal sapere che quello che aveva appena visto sarebbe diventata pure una sua abilità.
A differenza degli altri, decise di avvicinarsi piano al tronco. Là davanti chiuse gli occhi cercando la calma e la concentrazione adatta.
Sentendosi pronto, poggiò il piede sulla corteccia, questa improvvisamente si staccò violentemente dal legno restando appesa alla suola delle scarpe di Geralt.
Urca quanto chakra...
Pronunziai divertito.
Staccati quella corteccia dalla suola e fai il tuo primo tentativo... questo non lo contiamo.

Maestro Ennosuke, adesso tenterò di nuovo, cercherò di stare più attento...
Puoi pure chiamarmi con -san...
Risposi svogliato a quel "maestro" che proprio non mi piaceva. Essere un sensei significava poi tenere un legame, infondendo ai propri allievi l'etica e le proprie speranze... che cosa potevo insegnare se non a sopravvivere?
Dopo questa mia precisazione, il ragazzo era nuovamente pronto per il tentativo. Si posizionò nuovamente a mezzo metro dall'albero a cui mancava una parte di corteccia, lasciando in bella vista il legno molto più chiaro al suo interno.
Eccolo lì. Lo Hyuuga saltò verso l'albero con la pianta del piede ben verticale per poggiarla il meglio possibile. Peccato che non ebbe l'effetto sperato...
Poggiò il piede ma il chakra era poco, stavolta... cadde di schiena terra con un sonoro tonfo.
Tutto bene?
Chiesi nascondendo il piccolo risolino

Ennosuke-San... Ho fallito nuovamente,mi dispiace!
Farò un' altro tentativo... Questa volta cercherò di non fallire nuovamente Ennosuke-San
Non c'è bisogno che tu scusi. Non c'è motivo. Invece di dar fiato ai polmoni... fammi vedere se hai capito.
Visibilmente giù di morale il ragazzo si riposizionò davanti l'albero, leggermente più lontano stavolta delle volte precedenti. Si prese un po' più di tempo prima del nuovo tentativo; dopodiché con una piccola rincorsa balzò nuovamente verso il tronco. Il piede si poggiò sul tronco ottimamente. Per un attimo pensai che fosse riuscito nell'intento ma non mi diedi false speranze. Infatti subito dopo aver staccato il piede per fare un passo, iniziò a scivolare verso il basso.
Dai che ormai ci sei quasi.

Lo Hyuuga riuscì nel suo intento. Lentamente e incerto muoveva i suoi primi passi in verticale. Poi rilasciò il chakra e torno con i piedi a terra, in tutti i sensi.
Bene. Abbiamo terminato la prima fase dell'addestramento. Fai pratica una volta terminato... è la capacità base per ogni ninja.
Passiamo alla seconda fase.
Spiegai.
Iniziai a camminare verso il lago incurante dell'acqua. Avanzai il passo verso l'acqua, un persona normale l'istante dopo si sarebbe fatta un fresco bagno ma non io. Continuai a camminare come se nulla fosse sulla superficie del lago per qualche metro dalla riva. Infine mi girai verso di lui sfidandolo a venire.
Forza, vieni qui.

Il ragazzo sbalordito dal vedermi camminare sulla superficie liquida come nulla fosse. Carico come non mai per la prima prova appena passata, sparò qualcosa di grosso, molto grosso.
Ennosuke - San, sono riuscito a salire sull' albero... cosa ci può essere più difficile in questo?
Nascosi un certo divertimento nell'immaginarmi cosa sarebbe successo.
Fammi vedere allora.
Risposi neutro osservandolo mentre stava per poggiare il piede anche lui sulla superficie del piccolo specchio d'acqua. Come avevo previsto, lo Hyuuga non trovò l'appoggio e sprofondò con scarpe e tutto il resto, bagnandosi completamente.
Annaspò per tornare all'aria e riprendere fiato... dopodiché si trascinò fuori e mentre si rialzava gli spiegai un paio di cose.
Camminare su un liquido è una cosa completamente diversa dall'appendersi su una superficie rigida. In questo caso devi modellare il chakra in base alla superficie acquatica e mantenerla costante...
Forza riproviamo senza sottovalutare la situazione.