Missione Kaori Mitarashi & Agony Twin

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    "Io invece per mare non ho mai viaggiato per le missioni, mi sono mosso sempre via terra... Non ti chiederò che vicissitudini ti hanno portato al cambiare idea, ma io quando penso alla parola "volare", mi viene sempre da aggiungere "giù da qualcosa". Cosa che non mi ha fatto neanche pensare ad un contratto del genere, né a voler salire sopra un qualsivoglia pennuto. Beh che il mio è un caso a parte..."
    Un nuovo punto di contatto fra i due compagni di missione, entrambe condividevano l'odio per il volo, l'ultima frase pronunciata da Agony lasciò però un velo di curiosità in fondo alla mente della kunoichi, si chiedeva cosa mai avesse voluto lasciare intendere il giovane con quelle parole, ma non riuscì a trarre conclusioni convincenti, forse il suo stile di combattimento lo aveva portato quasi automaticamente alla scelta del proprio contratto o possedeva una qualche abilità innata poco adattabile a certe evocazioni, quelle idee erano le uniche che riusciva a ricollegare alla frase del compagno, ma in fondo non sapeva nulla di lui e quella era forse una lacuna da colmare, non poteva pretendere che le rivelasse ogni suo segreto, ma per lo meno dovevano sapere grossomodo l'uno le abilità dell'altro altrimenti in caso di combattimento avrebbero rischiato di finire per intralciarsi soltanto
    "Beh, immagino sarebbe possibile se fosse una sola persona, a quel punto potremmo gridare qualcosa come "Altahir, esci fuori se ne hai il coraggio!" Ma in questo caso attireremmo un intero vespaio, cosa che non mi sembra affatto piacevole."
    "No, decisamente non sarebbe divertente..."
    Con pazienza il giovane ascoltò tutto il suo discorso relativo alla sua missione ed al suo piano, contrariamente a lei il ragazzo stava mostrando poco entusiasmo e l'obiettivo della missione non sembrava coinvolgerlo particolarmente
    "Spero che non mantenga questo atteggiamento svogliato anche una volta entrati in azione..."
    Contrariamente a ciò che accadeva ad inizio carriera, ultimamente la ragazza stava apprezzando molto di più le missioni che era mandata a svolgere, vedere sgominata una banda di trafficanti avrebbe certo dato fiato all'economia di Kiri, ma al tempo stesso anche le singole persone che vivevano del commercio avrebbero avuto un notevole beneficio
    "Non male come idea... Ma non mi garba molto, è fin troppo rischiosa e un passo falso e la copertura è saltata. Tutti sapranno che siamo shinobi e allora ci potrebbero venire incontro con l'intento di farci fuori... Non lo so... Non che io abbia altre idee... Penso che comunque possa andare, a meno che non mi viene qualcosa di meglio in mente... E comunque mi dispiace dirti che non sono molto bravo a muovermi nella nebbia. Tu invece, ne sei in grado?"
    Agony riprese a parlare interrompendo il suo flusso di pensieri e la ragazza tornò a concentrare l'attenzione su di lui, quando ebbe finito il discorso lei si mise a ridere allegramente
    "Mi sorge il dubbio che tu non abbia mai avuto a che fare con dei Kiriani...diciamo che visto il clima del nostro paese...siamo piuttosto bravi ad orientarci anche alla cieca..."
    Detto ciò tornò ad assumere un'aria pensierosa e rimase in silenzio per diversi secondi, stava riflettendo sulle mozioni poste dal compagno che certo non potevano andare ignorate
    "Sicuramente hai ragione, è un piano molto azzardato...però potremmo trovare un compromesso...gli ufficiali portuali non sono certo difficili da distrarre...scopriamo intanto quali navi sono in procinto di partire verso Yuge...in questa maniera domani le potremo tenere d'occhio senza destare troppi sospetti...dai registri possiamo sapere quali sono i carichi e controllando il lavoro dei marinai potremmo riconoscere le eventuali irregolarità...se poi Altahir stesso si facesse vivo sarebbe fin più facile...in questo modo però rischiamo di perdere molto tempo per nulla...le navi potrebbero anche non salpare dal porto o comunque avere già a bordo la merce illegale...senza contare il fatto che una volta arrivati a Mitsu i carichi potrebbero già essere partiti...viaggiare via mare è il modo più veloce e vantaggioso di viaggiare, ma nonostante questo si impiega comunque parecchio tempo...Kesly potrebbe inoltre non muoversi assieme ai carichi e rimanere tranquillo al sicuro essendo il capo dell'organizzazione...e comunque in ogni caso dovremo comunque studiare un qualche diversivo per riuscire a separarlo dai suoi compagni...intercettarli in mare aperto mi sembra alquanto pericoloso, non avremmo riparo o copertura e ci troveremmo a dover affrontare tutta la banda in un colpo..."
    La situazione non si prospettava delle più rosee ed i due avrebbero dovuto sfruttare tutto il loro ingegno non solo per trovare le navi dell'organizzazione, ma anche per non ritrovarsi in una posizione di notevole svantaggio una volta intercettato il carico

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    Dietro la schiena, in orizzontale appena sopra al rotolo

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    Dietro la schiena, quasi verticale con una lieve inclinazione verso la spalla destra

    Rotolo

    Dako

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    Immaginavo... Effettivamente ho conosciuto qualche kiriano, ma non ne ho mai affrontati né ne ho avuti come compagni in missioni del genere...
    Dissi in risposta alla mia compagna di missione, che dalla mia ultima domanda aveva capito che non avevo avuto molto a che fare con shinobi di Kiri. Ed infatti era così, nelle missioni svolte i miei compagni furono soprattutto Konohani, e solo in una missione di livello D incontrai un kiriano, ma eravamo solo genin ed inoltre non la svolgemmo Kiri tale missione. Ma anche gli scontri in arena che avevo svolto furono tutti contro konohani, anche se due kiriani mi avevano già proposto di combattere contro di loro: Kyoshiro e Travis. Due sp.jounin che non avevo però molta voglia di affrontare, visto che entrambi non mi piacevano molto. Comunque dopo aver notato le mie poche conoscenze nei riguardi dei kiriani, la ragazza iniziò a riflettere sulla missione, mentre io osservavo il mare su cui navigavamo, senza pensare a nulla di preciso. Mi veniva in mente solo la possibilità di trovare un qualche subordinato di Altahir e estorcergli le informazioni sulla locazione del suo capo. Allora saremmo andati lì e lo avremmo affrontato. Più facile a dirsi che a farsi, come al solito. Comunque dopo un po' la mia compagna riprese a parlare della missione. Mi diede ragione per quanto riguardava i grossi rischi che il suo piano portava, e quindi ne propose subito una modifica. Modifica che consisteva nel controllare i registri come aveva già detto, ma non controllare quella sera stessa i carichi, rischiando di essere scoperti, ma la mattina dopo controllavamo se ciò che c'era scritto e ciò che caricavano era lo stesso. Aveva senso, ed era meno rischioso del precedente, però comunque rischiavamo di perdere del tempo inutilmente, dato che le navi potevano già essere partite, o non partire direttamente da lì, oppure ancora avere già la merce a bordo e quindi non avremmo potuto scoprirlo mentre caricavano. Una situazione alquanto intricata. Inoltre sulle barche poteva non esserci Altahir, cosa che avrebbe reso tutto più complicato.
    ..e comunque in ogni caso dovremo comunque studiare un qualche diversivo per riuscire a separarlo dai suoi compagni...intercettarli in mare aperto mi sembra alquanto pericoloso, non avremmo riparo o copertura e ci troveremmo a dover affrontare tutta la banda in un colpo..."
    Io direi che come distrazione sarebbe ottimi i cloni... Sempre se li sai usare, ovviamente. Ma comunque effettivamente non servirebbero in caso di scontro in alto mare.... È difficile trovare la soluzione giusta... Riflettendoci, probabilmente la prima idea che hai proposto a questo punto è la migliore, spendiamo meno tempo, e i rischi comunque si possono pur correre, dopotutto se non si rischia non si ottiene mai nulla... Inoltre immagino che Altahir non sia su una delle barche, quindi dovremo prendere un suo subordinato ed estorcere le informazioni... non sarà affatto facile.
    Mentre parlavo, mi girai verso la mia compagna di missione, tenendo appoggiati i gomiti alla ringhiera. Non ero davvero preoccupato, o almeno il tono di voce che usavo non lo dimostrava. Un piano lo avevamo ideato, in qualche modo, ora dovevamo effettivamente riflettere su se fosse il piano giusto, cercando di trovarne anche altri, se ci riusciva. Anche se sembrava davvero difficile da fare.
    Quindi che ne pensi se rimaniamo sulla tua prima idea? Tra le due è la migliore, a mio parere...
    Chiesi infine, per poi cacciare uno sbadiglio coperto con la mano davanti. Ero assonnato, decisi di andare a riposare da qualche parte non appena chiuso il discorso. Sperando vivamente che lo chiudessimo in fretta. Inoltre un po' di riposo mi avrebbe anche permesso di riordinare le idee per la missione.
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    "Immaginavo... Effettivamente ho conosciuto qualche kiriano, ma non ne ho mai affrontati né ne ho avuti come compagni in missioni del genere..."
    La risposta non colse la ragazza per niente inaspettata, buona parte degli shinobi di Kiri ricorreva durante ogni scontro all'accoppiata Kirigakure/Muon e pressochè ogni shinobi era in grado di usarla, se ne fosse entrato in contatto se ne sarebbe sicuramente ricordato, più che altro la kunoichi era stupita che Agony fosse arrivato al grado chuunin senza avere mai sentito parlare della pericolosità dei kiriani come assassini silenziosi ed invisibili
    "Io direi che come distrazione sarebbe ottimi i cloni... Sempre se li sai usare, ovviamente. Ma comunque effettivamente non servirebbero in caso di scontro in alto mare.... È difficile trovare la soluzione giusta... Riflettendoci, probabilmente la prima idea che hai proposto a questo punto è la migliore, spendiamo meno tempo, e i rischi comunque si possono pur correre, dopotutto se non si rischia non si ottiene mai nulla... Inoltre immagino che Altahir non sia su una delle barche, quindi dovremo prendere un suo subordinato ed estorcere le informazioni... non sarà affatto facile...Quindi che ne pensi se rimaniamo sulla tua prima idea? Tra le due è la migliore, a mio parere..."
    A furia di discutere i due erano giunti ad una conclusione, il tempo a loro disposizione non era molto ed avrebbero dovuto provare a scoprire il massimo nel minor tempo possibile, il rischio di essere scoperti era certo alto, ma di sicuro di notte la presenza dell'organizzazione era limitata, non avrebbero rischiato perlomeno di essere attaccati da tutti i membri assieme, senza contare che la guardia notturna sarebbe probabilmente stata affidata alle ultime ruote del carro, cosa che li avrebbe favoriti in caso di eventuale scontro.
    "Sì, sono in grado di utilizzare i cloni...ma per le cose più tecniche è inutile iniziare a fare piani e strategie senza conoscere la situazione in cui ci ritroveremo a combattere...una volta scoperto dove si trovano le navi e fatto un primo sopralluogo potremo sviluppare una strategia efficace..."
    Passandosi una mano fra i capelli la ragazza stiracchiò i muscoli della schiena da cui provenne qualche sinistro scrocchio, fra una chiacchiera e l'altra il tempo stava passando abbastanza velocemente, ma erano ancora ben lontani dal raggiungere le coste di Mitsu ed ancora diverse ore li separavano dal poter mettere in azione il loro piano
    "Finchè siamo in viaggio ci conviene scambiarci un paio di informazioni dato che non sappiamo praticamente nulla l'uno dell'altra...per quanto mi riguarda combatto soprattutto sul corto-medio raggio...amo il corpo a corpo, ma me la cavo anche coi ninjutsu, per quanto riguarda i Genjutsu invece ho poche conoscenze, ma a volte si sono rivelate utili..."
    Una volta finita la discussione con Agony, quest'ultimo si allontanò andando a cercare un posto in cui poter riposare ed anche Kaori decise di fare lo stesso, non era molto stanca, ma quella notte non avrebbero avuto molto tempo per dormire e non voleva arrivare stanca al giorno successivo, se il loro obiettivo era il capo di un'organizzazione che si era così ben instaurata nel territorio doveva essere piuttosto abile oltre che molto intelligente
    "Non sarà sicuramente una passeggiata, ma siamo in due ed Agony sembra abbastanza in gamba..."
    Con quei pensieri per la mente la ragazza cercò un punto della nave in cui i marinai non passavano durante gli spostamenti di routine, in maniera da non intralciare il loro lavoro
    "Qui dovrebbe essere perfetto..."
    Trovato il posto ideale rimosse il rotolo ed i foderi per poter stare più comoda e sistemò lo zaino come cuscino, una volta coricata rimase diversi minuti a fissare il cielo terso e si ritrovò inconsciamente a pensare a quanto la sua vita fosse cambiata nel giro di pochi anni, dalla ragazzina insicura e piena d'odio che era si stava lentamente trasformando in una kunoichi capace e determinata, con diversi amici e con un obiettivo da raggiungere.
    Man mano che il tempo passava la ragazza percepiva le palpebre sempre più pesanti, fino a ritrovarsi con gli occhi chiusi per poi cadere in un sonno profondo e privo di sogni, per diverse ore dormì senza che nulla la disturbasse, a svegliarla furono le urla del capitano che passava affianco a lei
    "Ma che diavolo..."
    Aprendo gli occhi provò a scoprire il motivo di quelle grida e si accorse che ormai il sole era tramontato e la luce stava man mano andando a scomparire
    "Mitsu...mi sa che ci abbiamo messo più tempo del previsto..."
    Alzandosi riprese il proprio armamento e cercò un orologio che trovò appeso all'esterno di una cabina, erano le otto passate ed i marinai si apprestavano ad approdare al porto di Mitsu, le urla erano dovute proprio a questo, l'uomo stava infatti dando ordini a destra e sinistra per assicurarsi che tutto scorresse liscio
    "Dobbiamo prepararci a scendere..."
    Dandosi rapide occhiate attorno fece un giro per la nave alla ricerca del compagno ed una volta trovato gli rivolse un cenno di saluto
    "Sembra che siamo arrivati...ci è voluto più tempo di quanto pensassi, ma tanto ci serve il buio per agire...ho promesso al capitano che avremmo scaricato le casse assieme ai marinai quindi sarà meglio mettersi subito al lavoro...così potremo trovare una locanda ed una volta che sarà notte fonda potremo tornare al porto ed attuare il nostro piano..."
    Voltandosi verso Mitsu osservò allegramente il molo che sempre più si avvicinava, l'attesa sembrava infinita quando finalmente un urlo proruppe da un altro punto della nave
    "Forza siamo arrivati...si scarica"
    Il capitano aveva appena dato l'ordine che già i marinai si stavano mobilitando per eseguirlo, con un sospiro la ragazza sgranchì ancora una volta i muscoli di braccia e spalle, prima di sbarcare li aspettava un lavoro forse più faticoso ancora della missione

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    Edited by Leeroy Gorshmit - 13/10/2012, 11:23
     
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    Tutta quella discussione stava volgendo al termine, ed ora eravamo quindi alle battute finali. Avevamo trovato un piano con cui iniziare le indagini, sperando di toglierci gran parte del lavoro in poco tempo, dopotutto non potevamo sprecare troppe energie per trovare il capo e per pensare al carico, perché ci saremmo ritrovati contro un probabile sp.jounin spossati e quindi in svantaggio. A meno che Altahir non fosse solo un chunin esperto, quindi non ci sarebbe voluto più di tanto per batterlo, anche se non si doveva mai sottovalutare il proprio avversario. Quindi alla fine avevamo scelto di seguire il primo piano proposto dalla kunoichi di Kiri: leggere i registri e scoprire quindi quali navi non portavano il carico stabilito. Il tutto cercando ovviamente di non essere scoperti dai probabili guardiani notturni. Guardiani che molto probabilmente non erano ninja. Quando dissi di sfruttare i cloni in caso di diversivo, KAori mi informò che li sapeva usare, ma che avremmo stabilito come muoverci una volta analizzata la situazione, cioè una volta scoperto le navi dei mukenin. Aveva ragione, ma comunque intanto avevamo stabilito che entrambi sapevamo usare i cloni, ed era sempre una cosa utile saperlo. La ragazza mentre parlava si passò una mano tra i capelli nei, e la sua schiena si stiracchiò a causa del gesto emettendo un rumore non troppo rassicurante, a testimoniare quanto tempo fossimo rimasti fermi a parlare. A quel punto riprese il dialogo, parlando delle sue caratteristiche in combattimento:
    "Finchè siamo in viaggio ci conviene scambiarci un paio di informazioni dato che non sappiamo praticamente nulla l'uno dell'altra...per quanto mi riguarda combatto soprattutto sul corto-medio raggio...amo il corpo a corpo, Di questo ne ero sicuro. ma me la cavo anche coi ninjutsu, per quanto riguarda i Genjutsu invece ho poche conoscenze, ma a volte si sono rivelate utili..."
    Vero, così ci possiamo coordinarci meglio in combattimento... Anche io in genjutsu non sono granché, ma per il resto sono il contrario rispetto a te: amo il lungo raggio ma me la cavo in corpo a corpo.
    Non sapevo se fosse una cosa positiva o negativa quella differenza di stili di combattimento. Dopotutto non sapevo le effettive capacità della kunoichi e quindi non sapevo come coordinarmi con lei durante il combattimento. Mi sarei regolato al momento. A quel punto la discussione terminò lì. Mi allontanai dal punto in cui parlavamo in cerca di qualche punto dove avere spazio per riposarmi, e lo stesso fece la mia compagna. Avevo bisogno assolutamente di riposare, quella sera non ne avrei avuto l'occasione. Trovai infine il posto dove stendermi, guardandomi intorno notai che la mia compagna non era lontana. Mi sdraiai a terra mettendo la borsa sul fianco e portai le mani sotto la nuca, rilassandomi. Riflettei su tutto il discorso fatto fino ad allora, osservando le nuvole che passavano lentamente per il cielo. Riflettendoci, effettivamente non essere in grado di muoversi bene nella nebbia era una grande mancanza. Io mi limitavo ad essere in grado di percepire le persone da fermo, non in movimento. Mi sarei dovuto in qualche modo allenare a sfruttare questa mia capacità anche mentre mi muovevo. Ma non riuscivo a capire come fare. Ci avrei pensato un'altra volta. A quel punto chiusi gli occhi e mi appisolai. Fu un sonno senza sogni che durò diverse ore finché non riaprii gli occhi. Non fu un evento particolare a farmi svegliare, mi ero svegliato e basta. Era il tramonto, chiesi ad un marinaio che passava di lì quanto mancava a Mitsu, e il tipo mi rispose "non molto". A quel punto, anche se volevo dormire un altro po', pensai che sarebbe stato inutile, sarei finito per svegliarmi ancora più assonnato. Mi alzai quindi e, visto che non avevo nulla da fare, mi feci un giro per la nave fino a raggiungere la mia compagna e, come un maniaco professionista, la osservai dormire per qualche istante, per poi appoggiarmi alla ringhiera, a un po' più di un metro dalla testa della kunoichi. Mi misi ad osservare il mare, in attesa dell'arrivo. Dopo un po' di tempo, il sole ormai calato del tutto e giunta la notte, il capitano spuntò e iniziò ad urlare a destra e a manca ordini. Ordini che svegliarono la mia compagna dormiente. La kunoichi si svegliò e si alzò, riprendendo l'armamento che aveva poggiato vicino a se, per poi dirmi, salutandomi con un cenno della mano - io intanto guardavo il vuoto, dandole giusto uno sguardo mentre si alzava-:
    "Sembra che siamo arrivati...ci è voluto più tempo di quanto pensassi, ma tanto ci serve il buio per agire...ho promesso al capitano che avremmo scaricato le casse assieme ai marinai quindi sarà meglio mettersi subito al lavoro...così potremo trovare una locanda ed una volta che sarà notte fonda potremo tornare al porto ed attuare il nostro piano..."
    Di nuovo... Dovrei farti lavorare da sola. Affermai sorridendo Comunque si, facciamo in fretta...
    E attesi con la kunoichi di arrivare a Mitsu. A quel punto all'urlo "Forza siamo arrivati...si scarica" seguii i marinai che stavano andando a sbarcare le casse.
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    "Di nuovo... Dovrei farti lavorare da sola. Affermai sorridendo Comunque si, facciamo in fretta..."
    La risposta sorridente del compagno non potè non divertirla, ma la sua mente era altrove, la kunoichi stava riflettendo sulla missione e sulle parole dettele dal ragazzo prima di separarsi, lui non amava i genjutsu e preferiva l'ampio raggio al corpo a corpo, cosa che li rendeva facilmente coordinabile e di cui la ragazza era soddisfatta, d'altro canto però non conosceva nessuna delle abilità dello shinobi e se le sue tecniche coprivano aree molto vaste lei avrebbe dovuto prestare il doppio dell'attenzione evitando di rimanere coinvolta dal fuoco amico.
    "Invece di fare lo spiritoso comincia a toglierti questo..."
    Così dicendo la ragazza si tolse il coprifronte e lo mise in borsa per poi seguire i marinai e raggiungere rapidamente le casse che si apprestavano a dover scaricare, per quanto il pesce sotto sale fosse di per sè piuttosto leggero, le quantità esorbitanti contenute in ogni singola cassa facevano sì che il peso totale fosse tutt'altro che indifferente, per ottenere il passaggio dal capitano si era fatta bella raccontandogli forse anche qualche bugia, ma ora doveva riuscire nei fatti a dimostrare che non l'aveva completamente preso per i fondelli, altrimenti l'uomo avrebbe anche potuto arrabbiarsi e l'ultima cosa che voleva era attirare l'attenzione di tutto il porto a causa di una lite col capitano
    "Olio di gomito..."
    Prendendo due grosse casse una sopra l'altra cominciò a scaricare, con suo stupore notò che tutti i marinai portavano il suo stesso numero di casse e sentendosi colpita nell'orgoglio una volta posato il carico a terra tornò a passo svelto nella stiva e questa volta si caricò del triplo delle casse, il cumulo superava di diversi piedi la sua testa e la cassa in cima aveva un'equilibrio tutt'altro che stabile
    "Forse ho esagerato un poco..."
    Con passo malfermo riuscì a scendere dalla nave ed a portare a destinazione le casse senza farne cadere nessuna, anche se più di una volta rischio di fare un disastro, i marinai la osservavano divertiti e facevano fra di loro commenti a bassa voce, la somma di tutti questi elementi la portò ad essere ancor più irritata e facendo scrocchiare le nocche delle dita tornò alla stiva e prese questa volta quattro casse che rapidamente e senza inconvenienti portò sul molo capendo che era il numero giusto da portare, man mano che scaricava il ritmo continuava ad aumentare e quelli che prima erano sguardi divertiti si trasformarono in sguardi d'ammirazione, i marinai aiutati dai due shinobi non ci misero molto a svuotare la stiva e quando finalmente anche l'ultima cassa fu a terra il capitano si avvicinò alla kunoichi sorridendo
    "Ero un po'scettico...ma ammetto che darvi un passaggio è stata una scelta vantaggiosa, avete fatto un bel lavoro e ci ho pure guadagnato qualche ryo..."
    "Con tutta questa fatica sarebbe stato onesto a non chiederci ryo..."
    La fronte imperlata di sudore della giovane lasciava trasparire come lo scaricare casse non fosse stata una passeggiata nonostante il suo rango di shinobi, se non altro quell'attività era stata un buon allenamento di rinforzo muscolare
    "Peccato che io sia un commerciante ragazzina...l'onestà non ci si addice...ahahahah...addio ragazzina..."
    "Arrivederci..."
    Con quell'unica parola si accomiatò dal capitano per poi tornare a cercare il suo compagno, erano arrivati a Mitsu e ben presto si sarebbero potuti mettere all'opera, la luce era ormai quasi completamente scomparsa, ma conveniva loro aspettare che la notte fosse fonda prima di muoversi
    "Quello dev'essere l'ufficio portuale...facile da raggiungere anche dall'alto...non sarà un problema non farsi scoprire dall'ufficiale di turno..."
    Dal molo poteva vedere senza problemi la struttura connessa ad altri edifici del paese che sarebbe stata meta di irruzione
    "Troviamo una locanda nelle vicinanze...la potremo utilizzare come campo base...vista la zona non dovrebbe essere difficile trovarne una...torneremo quando sarà buio...intanto quello là è il nostro obiettivo...mentre ci passiamo davanti vediamo di farci qualche idea sul come entrare..."

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    Tirapugni con lama(x2)

    Fianco destro e sinistro

    Armi Indossabili

    Lame Retrattili

    Retratte

    Fodero

    La quarta (Kaito)

    Fianco sinistro

    Fodero

    Scimitarra

    Dietro la schiena, in orizzontale appena sopra al rotolo

    Fascia

    Spada Larga

    Dietro la schiena, quasi verticale con una lieve inclinazione verso la spalla destra

    Rotolo

    Dako

    Appoggiato sul fondoschiena

    Altro

    Coprinaso

    Arrotolato attorno al collo

    Altro

    Avambraccio e guanti rinforzati

    Indossati

    Altro

    Fermacapelli appuntito

    Indossato

    Altro

    Scarpe con lama

    Indossate

    Zaino

    Armi Minori

    Descrizione

    Kusari-Fundo

    Arrotolato

    -

    -

    -

    -

    Gilet Kiri

    Armi da Lancio

    -

    Accessori

    Torcia Elettrica

    Bomba Carta(x2)


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    "Invece di fare lo spiritoso comincia a toglierti questo..."
    Disse la kunoichi togliendosi il coprifronte e riponendolo nella borsa. Aveva ragione, dopotutto dovevamo muoverci in incognito, quindi era basilare non avere la piastrina di metallo addosso. Me la tolsi e la riposi nella borsa. Eravamo arrivati finalmente a Mitsu e quindi poteva considerarsi iniziata la missione vera e propria. E che inizio. Dovemmo infatti portare fuori dalla nave il carico dalla nave insieme ai marinai. Questo era parte del pagamento per il passaggio avuto, insieme alle ultime casse caricate da me e dei soldi. Il capitano ci era andato davvero a guadagnare con quel passaggio. Ma dopotutto era così che andava il mondo, chiunque cerca di guadagnarci sempre il più possibile in qualsiasi cosa, e nessuno fa niente per nulla. Quindi era inutile prendermela per una persona che faceva soltanto bene il suo lavoro di uomo d'affari. Comunque portare il carico fu alquanto faticoso. Seguii i vari marinai e raccolsi quindi due grosse casse per poi portarle fuori dalla barca. Fece lo stesso sia la mia compagna, sia tutti gli altri marinai. Ma al secondo viaggio la kunoichi sembrò decisa a mostrar le sue capacità a tutti, infatti afferrò sei casse, che messi uno sopra l'altro formavano una pila più alta della kunoichi stessa, e barcollando vistosamente le scaricò. Io la osservai mentre camminava con passo mal fermo e le chiesi quindi se volesse un po' di aiuto:
    Kaori, ti serve una mano?
    Ma la ragazza non mi ascoltò e li portò quindi, con non poche difficoltà, fuori dal peschereccio. Intanto i marinai la guardavano, divertiti dal mondo in cui portava quelle casse. Io intanto avevo portato la metà delle sue casse, e mentre le poggiavo a terra vicino alle altre casse, le ricordai di evitare di sforzarsi troppo:
    Non esagerare con le casse, è controproducente.
    Risalii un peschereccio e ne alzai altre due per poi scaricarle. E così continuai con due casse alla volta, e nessuno ebbe da ridire, anzi, nessuno ci fece caso, perché l'attenzione era tutta concentrata sulla kunoichi mia compagna di missione che continuava portare pile di quattro scatoloni a un ritmo impressionante. Meglio così, non mi era mai piaciuto mettermi in mostra né sforzarmi troppo in attività superflue. Potevo benissimo portare lo stesso numero di casse alla stessa velocità, ma perché farlo? A chi importava? Diciamo che avevo notato che in quanto a determinazione e volontà io e la kunoichi eravamo abbastanza agli antipodi. Non che fino ad allora avessi conosciuto qualcuno con la mia stessa mancanza di voglia, ma lasciamo stare. Comunque così facendo, tutte le casse vennero scaricate in poco tempo. Vi ricordo che pur portando lo stesso carico a volta dei marinai, ero comunque decisamente più veloce di loro nel farlo, e non mi impegnavo neanche al massimo. Dopo aver posato anche l'ultima di quelle casse di pesce sotto sale, la mia compagna venne raggiunta da un capitano alquanto soddisfatto - Immaginai subito il perché - e i due parlottarono un po' per poi infine salutarsi. Io fui ignorato completamente, ma preferivo così: quel lupo di mare più lo guardavo meno mi piaceva. Ma è anche giusto dire che fino ad ora non avevo visto un solo capitano che mi piacesse, ma lasciamo perdere. La mia compagna, visibilmente sudata, mi raggiunse, per poi guardarsi intorno e infine parlare:
    "Troviamo una locanda nelle vicinanze...la potremo utilizzare come campo base...vista la zona non dovrebbe essere difficile trovarne una...torneremo quando sarà buio...intanto quello là è il nostro obiettivo...mentre ci passiamo davanti vediamo di farci qualche idea sul come entrare..."
    D'accordo, muoviamoci allora, non credo sarà così difficile trovare un modo con cui entrare...
    Risposi calmo. Kaori mi aveva indicato un edificio non troppo grande come nostro obiettivo, e lì mi diressi. Dovevamo dare un'occhiata e trovare una locanda vicina dove alloggiare. Il molo dove eravamo giunti non era molto diverso da quello di Kiri, serie di navi approdate con pescatori,scaricatori e marinai da tutte le parti, solo che non c'era la stessa nebbia, fortunatamente. Attraversai gran parte del molo per poi raggiungere l'edificio indicatomi, osservandolo da punto a punto mentre ci passavo davanti. All'entrata c'era un tipo seduto che sembrava non avere molto da fare e appariva annoiato. Insomma, lo stesso atteggiamento delle guardie del villaggio. Per il resto sembrava un edificio come gli altri, facilmente raggiungibile dall'alto grazie agli altri edifici vicini, ma ciò che attirò la mia attenzione fu un buco. Un piccolo buco, probabilmente derivata da una crepa o qualcosa del genere, che faceva al caso mio, sempre se non avessi trovato un modo più semplice con cui entrare. A quel punto continuai a camminare e trovai non molto lontano una locanda "Il viaggiatore stanco" che poteva essere adatta come "campo base", definizione che però non mi piaceva granché per una locanda. A quel punto chiesi, annoiato:
    Kaori, ti va bene questa locanda?
     
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    "D'accordo, muoviamoci allora, non credo sarà così difficile trovare un modo con cui entrare..."
    I marinai stavano allegramente risalendo sulla nave, dalle loro bocche continuavano ad uscire battute di scherno reciproco e si erano ormai totalmente scordati dei due ragazzi cui avevano dato un passaggio
    "Grassoccio...faccia svogliata...decisamente lui non sarà un problema..."
    Camminando difronte a quella che sarebbe presto diventata la loro meta Kaori lanciò rapide occhiate evitando di farsi notare, in principio la ragazza pensava che sarebbe stata costretta a scassinare la porta o le finestre per poter entrare, ma in realtà la cosa sembrava rivelarsi più semplice del previsto dato che in alto a sinistra era presente un buco, dovuto forse all'erosione dell'acqua o a qualche crepa non ristrutturata che era col tempo degenerata, a lei non interessava quale fosse l'origine di quell'accesso, l'importante era che da lì sarebbe riuscita a passare
    "Distratto l'ufficiale portuale sarà un gioco da ragazzi..."
    Continuando a camminare senza fermarsi per non destare sospetti, i due continuarono a muoversi fino a raggiungere una squallida locanda dal nome tutt'altro che fantasioso
    "Kaori, ti va bene questa locanda?"
    "E'comoda come posizione...certo all'apparenza un po'pulciosa e tutt'altro che accogliente...ma forse dentro è più accogliente...forza entriamo..."
    L'angusto edificio era fatto completamente di legno e le assi esterne apparivano quasi tutte praticamente marce, aprendo la porta d'ingresso un misto di odore di cipolla, chiuso e alcool colpì il naso della ragazza come un pugno
    "Mhh...quasi meglio che l'esterno..."
    Avvicinandosi al bancone la ragazza dovette concentrarsi per non assumere strane espressioni ed una volta arrivata prese il campanello metallico appoggiato sopra di esso e lo suonò
    "Buon giorno signorina...desidera?"
    Un'anziana signora dal grembiule sudicio uscì da una porticina che dava probabilmente sulla cucina, i denti davanti quasi completamente marci ed una buffa ricrescita di carne sopra l'occhio destro la rendevano quasi spettrale
    "Hem...ecco, noi vorremmo una stanza se possibile..."
    "Certo signorina...tenga, stanza cinque al primo piano...ah che bel giovanotto...anch'io ai miei tempi potevo permettermi uscite romantiche con ragazzi belli così...è un po'tardi, ma se volete mangiare qualcosa ve lo preparo in cinque minuti..."
    "Non si preoccupi...abbiamo...altri programmi..."
    Kaori accompagnò quelle ultime due parole con un occhiolino in direzione della vecchia che sorrise maliziosa mentre le consegnava le chiavi della stanza, per un momento la ragazza aveva sperato che la signora dicesse che le camere erano tutte occupate, ma tutto sommato meglio così, lei non si sarebbe mai fatta domande sul motivo della loro permanenza, soprattutto dopo l'ultima frase, quello che però Kaori non avrebbe mai fatto è mangiare qualsiasi cibo cucinato dalla gestrice del locale, quelle mani sudice non avrebbero mai toccato qualcosa che si sarebbe poi introdotto nel suo stomaco.
    Salite le scale la ragazza si ritrovò rapidamente davanti alla porta della loro camera ed una volta aperta lo scenario che si ritrovò difronte la fece deglutire rumorosamente, lo stato igienico era sotto i minimi storici che lei avesse mai affrontato e non riusciva a trovare un posto pulito neanche cercandolo
    "Molto bene...sembra proprio carino qui..."
    La ragazza aspettò che il compagno entrasse per poi chiudere la porta chiave e voltarsi verso il compagno prendendo del cibo dallo zaino e porgendoglielo
    "Questa sarà la cena...di certo non mangerò porcherie cucinate da quel concentrato di sporcizia...tornando a cose serie...l'hai notato il buco in alto a sinistra vero? quello sarà il punto d'accesso...ora, io dovendo viaggiare spesso per mare ho avuto spesso a che fare con i registri portuali e so cosa cercare quindi se non ti spiace mi propongo per entrare...tu dovrai occuparti di distrarre l'ufficiale portuale d'accordo? direi che fra un paio d'ore potremo muoverci senza problemi...usciremo dalla finestra così nessuno si accorgerà della nostra assenza...e la vecchia ormai è convinta che siamo due amanti quindi non si farà certo domande sulla nostra presenza..."
    Aspettando la risposta del ragazzo, Kaori addentò un ultimo pezzo di carne per poi passare ad una rossissima mela, nonostante la carne non fosse il massimo, le mele erano piuttosto gustose e la kunoichi ne apprezzava parecchio il sapore, quelle due ore d'attesa sarebbero probabilmente passate molto lentamente, ma l'attesa era necessaria se volevano muoversi con la sicurezza di non essere visti


    Stato

    Chakra

    Fisico

    Mentale

    115

    Ottimo

    Ottimo

    Borsa

    Armi da Lancio

    Accessori

    Kunai(x10)

    Specchio

    Bomba Carta(x2)

    Occhio Cibernetico

    Olio Infiammabile(x2)

    Radiolina

    -

    Accendino

    Indossato

    Slot

    Oggetto

    Descrizione

    Arma Impugnata

    -

    -

    Custodia

    Tirapugni con lama(x2)

    Fianco destro e sinistro

    Armi Indossabili

    Lame Retrattili

    Retratte

    Fodero

    La quarta (Kaito)

    Fianco sinistro

    Fodero

    Scimitarra

    Dietro la schiena, in orizzontale appena sopra al rotolo

    Fascia

    Spada Larga

    Dietro la schiena, quasi verticale con una lieve inclinazione verso la spalla destra

    Rotolo

    Dako

    Appoggiato sul fondoschiena

    Altro

    Coprinaso

    Arrotolato attorno al collo

    Altro

    Avambraccio e guanti rinforzati

    Indossati

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    Indossato

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    Indossate

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    Descrizione

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    Arrotolato

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    Armi da Lancio

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    Scesi finalmente a Mitsu, eravamo quindi giunti davanti a una locanda dove avremmo passato però solo poche ore. La locanda vista da fuori era davvero qualcosa d'inguardabile, con pareti fatte con legno ormai marcito e in generale decadente su tutti i punti di vista. la stessa cosa che mi disse Kaori quando le chiesi se andava bene. Ma dopotutto ce ne importava poco di come fosse il posto, dopotutto l'importante era la locazione dello stesso: vicino al nostro obiettivo. Infatti a pochi passi risiedeva l'edificio in cui probabilmente c'era il registro portuale, che avremmo dovuto controllare per proseguire le indagini. Comunque a quel punto entrammo nella locanda, sperando che all'interno fosse in condizioni migliori dell'esterno. Speranze vane, visto che anche dall'interno quel luogo era pessimo, con un odore nauseabondo che accompagnava il tutto. Mi guardai intorno, c'era solo un bancone con tutte le chiavi dietro, e una malridotta poltrona che sembrava esserci lì tanto per starci. La mia compagna a quel punto si avvicinò al bancone per poi attirare l'attenzione con un campanello metallico. Io intanto notavo che di chiavi ce ne erano giusto una decina appese, e che solo una di queste era mancante. A quel punto da una porticina spuntò un'anziana signora che evitai di guardare per più di un paio di secondi. La ragazza a quel punto chiese una stanza, e la vecchia fece il solito commento da anziana che ricorda il passato, "ai miei tempi" non mancò di esserci. Comunque la signora ci prese per una coppietta in cerca di un luogo appartato - o una coppietta disperata - e mi definì "un bel giovanotto". Non seppi se prenderlo come un complimento o che altro. Inoltre la mia compagna rafforzò questa sua convinzione rifiutando il suo invito a mangiare qualcosa - invito che avrei rifiutato in qualsiasi caso, basta guardarsi intorno per capire come poteva essere i cibo - e dicendo:
    "Non si preoccupi...abbiamo...altri programmi..."
    Non so voi, ma quei programmi a me sarebbe piaciuti parecchio. Vi lascio immaginare il perché. Comunque, salimmo le scale di legno, che ad ogni passo emettevano uno scricchiolio non molto rassicurante, e raggiungemmo la camera dataci dalla signora: primo piano, stanza cinque. Mi guardai intorno prima di entrare, non si sentiva un rumore, era completamente deserto. Mi chiesi quale fosse la stanza occupata, ma a quel punto Kaori aprì la porta della nostra camera. Squallore totale: le due parole più adatte per descrivere quella camera.
    "Molto bene...sembra proprio carino qui..."
    Si, carinissimo... Il luogo più adatto per gli "altri programmi" che hai detto...
    Entrai quindi nella camera, anche se avrei voluto non farlo, e la kunoichi si voltò verso di me porgendomi un pezzo di carne secca e una grossa mela succosa, definendola "cena". Passò quindi a parlare della missione, dicendomi che aveva notato un buco nel muro dell'ufficio, buco da cui sarebbe facilmente passata per poi cercare il registro. Si offrì lei di farlo perché era più abituata di me ad affari del genere. Contenta lei. A me sarebbe toccato il compito di distrarre il tipo svogliato che avevo visto prima di arrivare davanti alla locanda. Immagino lo distrarresti meglio tu... Affermai accennando un sorriso.
    direi che fra un paio d'ore potremo muoverci senza problemi......usciremo dalla finestra così nessuno si accorgerà della nostra assenza...e la vecchia ormai è convinta che siamo due amanti quindi non si farà certo domande sulla nostra presenza..."
    Spero abbia ragione... Affermai ammiccando scherzosamente. Presi il cibo che la kunoichi mi porgeva e lo mangiai. La carne non era granché, ma la mela era succosa e buona.
    Alla fine la radiolina l'hai aggiustata? In questa missione può essere vitale.
    Le chiesi, per poi tacere. Effettivamente quell'oggettino era molto piccolo ma allo stesso tempo molto importante. Le due ore passarono in fretta, non ebbi molto da dire, riflettei semplicemente su come distrarre la guardia. La prima cosa che mi venne in mente fu farlo strozzare da un paio di serpenti, ma sapevo che non dovevo ucciderlo poiché ci avrebbe fatto scoprire, soprattutto se l'uomo avesse urlato mentre veniva eliminato. Una seconda idea fu un panino volante, la guardia era grassoccia e non avrebbe rifiutato di certo un pasto gratis. Ma lasciamo stare.
    Non mi è venuto molto in mente per distrarlo, fargli del male non conviene... Idea.
    Dopo circa un'oretta di riflessione, mi tolsi la maglia e l'equipaggiamento, uscii dalla stanza e scesi, trovando seduta sulla poltrona la vecchietta. Le chiesi Se teneva una bottiglia di vino, ammiccando. La donna sorrise maliziosamente e si alzò, e calorosamente me ne diede una. Aveva anche stavolta capito che utilità poteva avere. A quel punto,salii e mi rivestii.
    Se mi fai il piacere di tenere la mia borsa quando usciamo, non sarei credibile.
    Le due ore passarono e quindi senza far rumore, probabilmente seguito dalla mia compagna, uscii dalla stanza tramite la finestra, con la bottiglia di vino in mano. Attraversai la via che avevo percorso poche ore prima per raggiungere l'edificio. In cielo c'era la luna piena, e per strada non c'era anima viva, oltre che alcuna luce accesa. L'unica luce che si poteva vedere proveniva appunto dall'edificio del nostro obiettivo, infatti c'era ancora quell'uomo a fare la guardia, e lo faceva alla luce di una lampada a petrolio. Arrivai a poca distanza dalla guardia e quindi dissi alla mia compagna a bassa voce:
    Fai in fretta, non so quanto durerà il dialogo o questa bottiglia...
    E a quel punto mi scompigliai i capelli e passai davanti all'ufficio. L'uomo mi guardò incuriosito, e il suo sguardo si posò sulla bottiglia. Mi avvicinai a lui salutandolo stancamente, come se stessi tornando da qualche . Sperai vivamente che funzionasse la mia idea.

    Stato fisico: Ottimo.
    Stato mentale: Annoiato.
    Chakra:115
    Equip:
    Katana con fodero. Katana nello stomaco.
    Lame retrattili chiuse.
    Radiolina.
    20 metri di filo metallico.
    7 Kunai.
    16 senbon.
    5 cartebomba.



    Edited by Angor-Kun - 14/10/2012, 19:19
     
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    "Si, carinissimo... Il luogo più adatto per gli "altri programmi" che hai detto..."
    Il ragazzo era sfrontato e non faceva altro che cogliere ogni possibile allusione sessuale trasformandola in una proposta, la cosa a lungo andare avrebbe potuto rivelarsi sfibrante, ma in quel momento la ragazza la trovò piuttosto interessante.
    Il ragazzo seguì il discorso della giovane per poi fare due nuove battute, una relativa al fatto che lei avrebbe faticato di meno a distrarre la guardia e l'altra riguardo ai pensieri della vecchia, a questo punto la ragazza non si potè trattenere e prima di mordersi sensualmente le labbra disse a bassa voce poche parole
    "Beh, nessuno ha detto che quello che lei pensa non si avvererà...a me spiace quando devo mentire agli anziani..."
    Colpendola alla sprovvista, Agony porse una domanda particolarmente utile, all'udirla Kaori si colpì col pugno destro sulla nuca, non capiva come poteva essere stata così distratta da non ricordarsene prima
    "Dannazione, la radiolina...meno male che ci hai pensato...fra una chiacchiera e l'altra sulla nave me ne sono dimenticata ed ora non ci pensavo più...se non ci fossi stato tu me ne sarei probabilmente ricordata solo nel momento del bisogno...la riparo subito..."
    Prendendo l'accessorio dalla borsa, la ragazza si mise sul letto matrimoniale al fondo della camera occupandone la parte destra, non aveva un cacciavite e dovette quindi mettersi a smontare il dispositivo con la punta di un kunai, le ci volle molta pazienza che si concretizzò in uno svariato numero di tentativi adornato da migliaia di improperi
    "Oh, finalmente...stavo per buttarla dalla finestra..."
    Quando riuscì ad aprire il corpo della radiolina si accorse il cavo che dava al microfono si era leggermente staccato dalla sua sede, per fortuna era una cosa cui rimediare era facilissimo, se fosse stato un danno più grave probabilmente non sarebbe stata in grado di aggiustarla in quel frangente
    "Non mi è venuto molto in mente per distrarlo, fargli del male non conviene... Idea."
    "L'importante più che altro è che non entri...io sarò il più silenziosa possibile...chiedergli qualche informazione o fare due chiacchiere a caso dovrebbe andare bene...possibilmente evita la violenza...oltre che per il rischio di essere scoperti, anche perchè quel tizio è un ufficiale del porto, non un nemico..."
    La kunoichi disse quelle parole senza neanche sollevare la testa dal lavoro che stava facendo e continuò imperterrita ad armeggiare con la radiolina fin quando non fu soddisfatta del proprio operato
    "Ecco fatto, ora dovrebbe andare..."
    Sollevando la testa per la prima volta da diverso tempo, notò che Agony si stava spogliando dell'equipaggiamento, per un istante si chiese cosa stesse combinando, ma quando si tolse anche la maglietta e si diresse verso la porta capì che doveva avere qualcosa a che fare con la loro copertura di coppietta arrapata
    "Sarà meglio fare un test..."
    Avvicinandosi all'equipaggiamento del compagnò trovò la radiolina e la prese in prestito per un momento, i due aggeggi erano entrambe ancora sintonizzate sul canale diciotto e la ragazza non dovette far altro che indossare la propria radiolina e tenere la cuffia di quella del compagno accanto all'orecchio destro
    "Prova...prova..."
    Constatando che il microfono funzionava fece il test inverso indossando la radiolina di Agony per poi parlare alla propria, nuovamente il test fu positivo e lei soddisfatta riportò l'accessorio del compagno dove l'aveva preso per poi indossare il proprio, pochi istanti dopo il ragazzo fece il suo ritorno con una bottiglia di vino in mano
    "Se speri che basti quella a conquistarmi sbagli di grosso...comunque ho aggiustato la radiolina, quando sei pronto possiamo andare..."
    Seguendo il compagno fuori dalla finestra Kaori si ritrovò a pensare per un istante al ragazzo che a torso nudo lasciava la camera d'albergo, i muscoli definiti e l'aria sicura gli donavano un fascino prettamente fisico che alimentava un desiderio che lei avrebbe soddisfatto volentieri
    "Concentrata...la missione..."
    Tornando concentrata su quel che doveva fare chiuse gli occhi per un secondo, quando li riaprì vi si poteva leggere una luce di determinazione, ad un centinaio di metri dall'obiettivo si divise dal compagno raggiungendo il muro di una casa per poi controllare che non ci fosse nessuno in vista e risalirlo in pochi passi grazie al controllo del chakra
    Bikou Ninjutsu - Tecnica dell'Inseguimento Silenzioso
    BikouNinjutsu-TecnicadellInseguimentoSilenzioso
    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Supplementaria
    Grazie a questa tecnica è possibile concentrarsi maggiormente sul celare la propria presenza ed in particolare ridurre notevolmente la probabilità d'essere individuati durante un inseguimento. Grazie a questa tecnica è possibile usufruire al meglio degli oggetti circostanti per nascondere la propria presenza al nemico.
    Consumo: N/A

    Sfruttando ogni elemento utile sui tetti delle case si mosse in maniera tale da tenersi coperta alla visuale dell'ufficiale portuale, i movimenti erano però più lenti del normale a causa dello sforzo per muoversi silenziosamente possibile, prima o poi avrebbe dovuto provare ad usare il chakra per sviluppare una tecnica che le rendesse più facile muoversi silenziosamente, ma per il momento non le restava che sfruttare le abilità del proprio fisico
    "Ok, ci sono quasi..."
    "Fai in fretta, non so quanto durerà il dialogo o questa bottiglia..."
    La voce di Agony le arrivò alla trasmittente mentre lei si posizionava su un tetto alle spalle dell'edificio cui mirava
    "Farò del mio meglio, tu tienilo occupato più che puoi...fra dieci secondi entro in azione..."
    Detto quello la ragazza si sistemò in maniera più comoda, pronta a partire alla fine del conto alla rovescia, aveva deciso di dare al compagno un buon margine di tempo per attirare bene l'attenzione dell'ufficiale e non rischiare così di essere subito scoperta
    milledue...milleuno...via!
    Con passi brevi e precisi si mosse sul tetto dell'edificio, come temeva non c'erano ingressi più accessibili lì sopra e dovette puntare al buco che aveva visto la sera
    "Speriamo che Agony stia facendo il suo dovere..."
    Tenendosi con le mani al parapetto si lasciò andare nel vuoto per poi darsi uno slancio con un movimento sincrono di braccia e gambe ed entrare perfettamente nel buco trovandosi costretta ad aggrapparsi in extremis allo stesso con le mani per non cadere rumorosamente di sotto
    "Sono dentro..."
    Per esperienza sapeva che di notte i registri venivano riposti in ordine cronologico, doveva soltanto trovare l'armadio che conteneva i registri e sarebbe stata a posto
    "Laggiù..."
    L'armadio posto dietro ad una scrivania piena di carte attirò la sua attenzione e sorridendo sfruttò il controllo del chakra per scendere a terra silenziosamente e raggiungerlo, si trovava al primo piano dell'edificio e se usata con cautela la torcia non sarebbe stata notata, una volta aperto l'armadio capì di aver fatto centro e prendendo la torcia la portò a poco più di un centimetro dal registro più sulla destra e la accese, leggendo la data capì di aver trovato quello che cercava e prendendolo spense la torcia per portarlo sulla scrivania
    "Vediamo chi è in procinto di partire per Yuge..."
    Facendosi luce con la torcia, sempre a breve distanza dalla pagina per evitare che la luce propagasse troppo, individuò diverse navi con la destinazione interessata ed ognuna aveva carichi diversi, a prima vista nessuna attirò la sua attenzione, ma prendendo un foglio bianco dalla scrivania ed una penna si annotò i nomi delle barche ed i carichi, ad un'ultima occhiata l'occhio le cadde su una voce di cui non si era accorta, l'ora di partenza, tre navi avevano la partenza programmata per la stessa ora e questo la incuriosì portandola a cerchiare di rosso i loro nomi
    "Ok, sono a posto..."
    Spegnendo la torcia la rimise a posto per poi sistemare anche il registro dove lo aveva trovato e rimettere tutto com'era prima del suo arrivo, avvicinandosi ad una finestra sulla destra dell'edificio la aprì lentamente e ne sgusciò fuori risalendo su un tetto vicino
    "Sono fuori...vediamoci all'ingresso del porto..."
    Le parole furono bisbigliate alla radiolina in maniera che l'ufficiale non potesse per caso sentirle, dato il segnale al compagno la ragazza si mosse poi verso il luogo dell'appuntamento che raggiunse rapidamente per poi aspettare in paziente l'arrivo del compagno
    "Potremmo essere sulla strada giusta...inizio a sentire il brivido della caccia..."

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    Dietro la schiena, in orizzontale appena sopra al rotolo

    Fascia

    Spada Larga

    Dietro la schiena, quasi verticale con una lieve inclinazione verso la spalla destra

    Rotolo

    Dako

    Appoggiato sul fondoschiena

    Altro

    Coprinaso

    Arrotolato attorno al collo

    Altro

    Avambraccio e guanti rinforzati

    Indossati

    Altro

    Fermacapelli appuntito

    Indossato

    Altro

    Scarpe con lama

    Indossate

    Zaino

    Armi Minori

    Descrizione

    Kusari-Fundo

    Arrotolato

    -

    -

    -

    -

    Gilet Kiri

    Armi da Lancio

    -

    Accessori

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    "Se speri che basti quella a conquistarmi sbagli di grosso...comunque ho aggiustato la radiolina, quando sei pronto possiamo andare..."
    Beh, è un inizio.
    Dissi con un occhiolino prima di uscire dalla finestra.

    -

    Ero da solo per strada, di notte, con una bottiglia di vino in mano; cosa potevo ispirare, secondo voi? La mia prima idea, vedendo un me stesso ridotto così, sarebbe stata un ubriaco, ma non essendo brillo, crederei che fosse appena tornato da qualche festa non troppo movimentata. Fu quest'ultima cosa che la guardia dell'ufficio pensò quando mi vide arrivare da lui, con i capelli leggermente scompigliati e pallido di colore - anche se questo era una cosa naturale per me -. Mi mossi lentamente e passai vicino all'uomo, salutandolo:
    Uhm... Sera.
    Mi portai vicino al muro alla destra della sedia della guardia, e mi lasciai cadere a terra, come se fossi stanco. Dovevo in tutti i modi distrarlo, e quindi far la parte di chi non ha più molta forza per muoversi mi pareva adatta. E inoltre se l'uomo si guardava intorno non vedeva altre luci, quindi l'uomo stanco che si era appena seduto alla sua destra non l'aveva fatto apposta a giungere. A quel punto salutò anche lui. Il suo tono di voce era piuttosto burbero
    Sera... Ore piccole?
    Direi, sono distrutto... Dissi portando la bottiglia alla bocca e bevendone un po'. Non era affatto male, per quanto non amassi molto gli alcolici, e per quanto quella donna non sembrasse di buon gusto.
    Dove sei diretto? Chiese la guardia, ancora sospettosa. Non che ci fosse da biasimarlo per questo, il suo compito era far la guardia dopotutto.
    Ho preso alloggio da queste parti... Credo sia da questa parte, o da quella... Dissi fingendomi spaesato e bevendo un altro po'. Dovevo stare attento a non esagerare, o finivo per divenire brillo e chissà cosa avrei potuto dire a quel punto... Mandare a puttane la missione sarebbe stato l'argomento principale, probabilmente.
    Beh, ce ne sono poche qui vicine di locande... Forse sei al "frutto di mare"...? Chiese nuovamente l'uomo, che sembrava intenzionato a mandarmi via. Ma non potevo permetterlo.
    Credo di no... Ma chi se ne frega, non ho proprio la forza di muovermi ora... Dissi agitando tra le mani la bottiglia, ed osservando il liquido all'interno agitarsi. La guardia anche lui guardava la bottiglia, allora gliela porsi. Tieni. Credo che tu che stai qui a lavorare un goccio lo meriti...
    Il tipo mi guardò per qualche istante e infine l'accettò senza fare troppi complimenti. Era quello a cui puntavo, ovviamente. Non cacceresti mai uno che ti offre una bottiglia, soprattutto quando non hai fatto tutto il giorno nulla se non guardare la gente che passa. La guardia si cacciò la bottiglia tra le labbra e, anche se ovviamente non lo sapevo, iniziò a pensare a che schifo di lavoro gli era toccato. Si staccò dopo un bel sorso dalla bottiglia e mi ringraziò, posandola a terra vicino a me.
    Grazie mille, di questi tempi con il lavoro notturno mi sto proprio annoiando, non c'è niente da fare.
    Beh, almeno tu lavori, io invece sono ridotto ad andare in giro a cercare lavoro...
    Dissi fingendo tristezza portando lo sguardo a terra. La solidarietà e cercare di impietosire di solito funzionano sempre. E infatti funzionarono, quindi la guardia, come quasi tutti gli esseri umani, passò dai problemi altrui, in questo caso i "miei" a parlare dei propri.
    Mi spiace, beh spero che non ti trovi un lavoro come il mio... Stare tutta la sera a guardare le persone passare e sorvegliare un paio di registri inutili che non si muovono è noiosissimo.
    Capisco... beh, fatti un altro sorso e non ci pensare...
    Dissi riporgendogli la bottiglia, la quale fu prontamente afferrata. E così continuammo. Il discorso divenne sempre più triste, problemi su problemi, ma poi si concluse in una grossa risata di entrambi. Dopotutto mal comune, mezzo gaudio. Ci passammo la bottiglia, ma io ne bevevo solo qualche goccio ogni volta, finché la radiolina non vibrò leggermente, emettendo, in un bisbiglio impercettibile da chi non fosse sufficientemente vicino, che la mia compagna aveva finito e che ci dovevamo incontrare all'entrata del porto. A quel punto ci fu un altro scambio di battute e di sorsi, finché non cacciai uno sbadiglio che si poté sentire anche a qualche metro di distanza.
    Wow
    Già, wow... Sto morendo di sonno... Penso che andrò adesso, o domani non mi posso presentare dal padre del mio amico.
    Mi alzai lentamente, lasciando la bottiglia a terra. Mi sgranchii le ossa e salutai.
    Notte allora, è stato un piacere parlare...
    Notte! Se ti capita di passare di nuovo, fermati pure a fare quattro chiacchiere!
    Contaci! La bottiglia te la lascio, anche se credo lo sapessi già!
    Affermai sorridente, e facendo cacciare una grassa risata alla guardia. Quando mi voltai,il sorriso si trasformò in un espressione irritata. Non sapete quante emozioni dovetti fingere quella sera, e che razza di vita mi dovetti inventare. Comunque a quel punto raggiunsi l'ingresso del porto nel buio della notte, con la testa che leggermente girava, ma niente di grave. L'alcool più o meno si faceva sentire, avevo anche la gola secca. Raggiunsi infine l'ingresso e lì incontrai puntualmente Kaori. A quel punto la salutai con un cenno, e dissi:
    Salve mia bella Kaori come è andata? Sappi che stasera ho detto e ho sentito più problemi di quanti me ne fossero fregati in vita mia...
    Il tono di voce fu meno calmo e più caloroso del solito, e ciò, insieme alla frase stessa che avevo detto - "Mia bella Kaori" avrei evitato di dirlo -, derivava da quell'alcool che avevo bevuto. Anche se oltre ciò sembravo solo più attivo del solito.
    Ora mi servirebbe la borraccia se non ti dispiace...
    Stato fisico: Non brillo, ma giusto un accenno.
    Stato mentale: Più attivo del solito.
    Chakra:115
    Equip:(la borsa non a portata di mano)
    Katana con fodero. Katana nello stomaco.
    Lame retrattili chiuse.
    Radiolina.
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    "Salve mia bella Kaori come è andata? Sappi che stasera ho detto e ho sentito più problemi di quanti me ne fossero fregati in vita mia...Ora mi servirebbe la borraccia se non ti dispiace..."
    "Oh bene, la bottiglia allora ti serviva per ubriacarti...ottimo, mi sembra l'ideale prima di affrontare una missione che richiede il muoversi al massimo della furtività...no sul serio hai avuto una splendida idea...sei fortunato che non ho staccato la borraccia dallo zaino in locanda...tieni...e riprenditi questa..."
    Prendendo la borraccia e la borsa che il ragazzo le aveva chiesto di portare al posto suo per non attirare l'attenzione gliele lanciò sbuffando
    "Poi con una bottiglia...dove diavolo sei cresciuto, fra i monaci di Oto? come si fa ad ubriacarsi con una sola bottiglia??"
    Prendendo il foglio su cui aveva scritto le indicazioni sulle navi indicò al compagno i tre nomi da lei cerchiati che rappresentavano le navi più sospette
    "Queste tre partono tutte alla stessa ora, alle dieci domattina...e sono anche vicine come moli...è quantomeno strano...però non possiamo dare niente per scontato quindi controlliamole tutte comunque, tu controlla le prime quattro, io mi occuperò dell'altra metà...vedi di essere lucido, non devi farti scoprire...mi raccomando, non voglio riportare a Oto il tuo cadavere...ci vorrebbero almeno due giorni di viaggio e l'odore di morto ti si attacca ai vestiti quando inizia ad andare in putrefazione..."
    Agony aveva nella sua lista soltanto una delle navi cerchiate, la cosa non era dovuta al caso, ma neanche a sfiducia nei confronti del ragazzo, nonostante le battute Kaori era fiduciosa del fatto che il ragazzo si sarebbe comportato professionalmente, doveva però tener conto del fatto che probabilmente il ragazzo non era in grado di percepire la presenza altrui se non tramite la vista o l'udito in caso di rumori, era sicuramente più prudente fargli controllare le navi su cui era meno probabile trovare qualcosa, d'altro canto non voleva sminuirlo così gli aveva comunque affidato il controllo di una delle navi sperando che non avesse nulla da ridire
    "Forza separiamoci...ritroviamoci alla locanda per fare il punto di quanto siamo riusciti a scoprire e nel caso sviluppare un piano..."
    Dette quelle parole la ragazza riprese la borraccia e diede un sorso, dopo di che la appese allo zaino e con un cenno di saluto si accomiatò dallo shinobi muovendosi verso i moli della parte destra del porto, Agony si sarebbe dovuto dirigere verso quelli della parte sinistra
    "Chiunque ci sia nei dintorni...ora non potrà sfuggirmi..."
    Muon Satsujin - Tecnica dell'Omicidio Silenzioso
    MuonSatsujin-TecnicadellOmicidioSilenzioso
    Villaggio: Kirigakure no Sato
    Livello: B
    Tipo: Taijutsu
    Questa tecnica viene utilizzata in condizioni di visibilità scarsa o assente, come in un luogo buio o nei pressi di fitti banchi di nebbia. La tecnica consiste nell'individuare l'avversario utilizzando sensi alternativi alla vista, come l'udito o l'olfatto, e quindi muoversi silenziosamente attaccandolo, facendo leva sull'effetto sorpresa.
    Il fiuto dello Shinobi è paragonabile ad un neo Genin del Clan Inuzuka, non sarà dunque possibile identificare con precisione dov'è l'avversario ma si riuscirà a capire se è vicino o lontano. Nel caso si segua una traccia di sangue si potrà però individuare sempre grazie al fiuto, con massima precisione l'avversario. L'udito risulta essere maggiormente sviluppato, e permette allo Shinobi di percepire persino il battito cardiaco dell'avversario. La capacità nel focalizzarsi in un rumore è elevata ed una carta-bomba potrebbe distogliere l'attenzione dell'utilizzatore, ma solamente per pochi istanti. Nel caso vi siano presenti numerosi soggetti, come cloni d'entità fisica, l'utilizzatore potrebbe facilmente sbagliare bersaglio visto che sono rumori "simili". L' olfatto sottoterra o in acqua è completamente inutile e l'udito potra essere utilizzato solo contro avversari in movimento.
    Consumo: 8 (A Turno)

    Bikou Ninjutsu - Tecnica dell'Inseguimento Silenzioso
    BikouNinjutsu-TecnicadellInseguimentoSilenzioso
    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Supplementaria
    Grazie a questa tecnica è possibile concentrarsi maggiormente sul celare la propria presenza ed in particolare ridurre notevolmente la probabilità d'essere individuati durante un inseguimento. Grazie a questa tecnica è possibile usufruire al meglio degli oggetti circostanti per nascondere la propria presenza al nemico.
    Consumo: N/A

    Grazie alla muon improvvisamente suoni ed odori arrivarono alla kunoichi esponenzialmente amplificati, gli odori del porto era piuttosto eterogenei, ma la maggior parte portava sensazioni sgradevoli ed al limite del vomitevole
    "Diversi uomini..."
    I battiti cardiaci nelle vicinanze erano più di quanto pensasse, muovendosi nell'ombra, nascosta da casse ed enormi matasse di corda, percorse il porto fino a raggiungere il primo molo di suo interesse, a bordo della nave non rilevava alcuna presenza, ma per scrupolo decise di controllare lo stesso
    "Un buco nell'acqua..."
    Raggiunta senza difficoltà la stiva della nave scoprì che era praticamente vuota, la nave effettivamente sarebbe dovuta partire due giorni dopo e quindi era facile che non avessero ancora caricato la merce
    "Speriamo che con le prossime vada meglio..."
    La seconda nave sarebbe dovuta partire nel pomeriggio successivo e nell'avvicinarsi la kunoichi riconobbe un battito cardiaco che si muoveva sul ponte, arrampicandosi lungo il fasciame esterno aspettò che l'uomo di guardia si allontanasse prima di salire sul ponte ed infiltrarsi silenziosamente nella stiva, questa volta essa era piena di casse, ma alla ragazza bastò una rapida occhiata per accorgersi che bene o male tutto il carico corrispondeva a quanto scritto sul foglio dell'ufficio portuale
    "E due...rimangono solo quelle cerchiate..."
    La presenza di un uomo di guardia con la stiva piena non era una cosa strana, ma uscita dalla nave e raggiunta la prossimità dei moli cui erano attraccate le navi cerchiate, Kaori intuì di aver fatto centro, quattro uomini erano all'ingresso dei due moli e si scambiavano sconce battute da marinai, altri due uomini pattugliavano lentamente la nave più piccola e ben quattro si occupavano di quella più grossa
    "Ci vuole un diversivo..."
    Prendendo da terra una piccola pietra sfruttò il controllo del chakra per muoversi sull'acqua facendosi scudo con una nave ormeggiata due moli prima rispetto all'obiettivo, con passi lenti per non fare rumore si portò a prua del suo primo bersaglio e lanciò una pietra in mare alla base del molo, il rumore attirò tutti gli uomini e lei potè arrampicarsi sul ponte della nave e sorridendo fra sè si infilò nella stiva, appena entrata capì che qualcosa non andava, sul foglio erano segnati solamente poche casse di materiale, al contrario la stiva era stracolma di merce e la ragazza non dovette neanche aprire le casse per capire che quella era una delle navi usate per il contrabbando
    "Bingo...avevo ragione...e se tanto mi da tanto anche le altre due hanno qualcosa a che fare con la nostra missione...mi sembrava una coincidenza troppo strana che tre nave ormeggiate in sequenza partissero tutte alla stessa ora..."
    Uscendo dalla nave la ragazza prestò la massima attenzione a non produrre alcun rumore che potesse attirare l'attenzione su di lei, conoscendo sempre l'esatta ubicazione degli uomini di guardia le fu però facile scendere in acqua e risalire sull'ultima barca per constatare che la situazione era la stessa di quella precedente, un mucchio di merce a fronte di un trasporto dichiarato di poche casse
    "E'ora di tornare al campo base..."
    Una volta andatasene dalla nave ed arrivata all'ingresso del porto si sentì sicura e parlò alla radiolina per informare il suo compagno, Agony era stato probabilmente più lento di lei nel perquisire le navi dato che non possedendo la muon doveva muoversi più cautamente, per evitare di compromettere la missione bisbigliò alla radiolina di modo che solo lui potesse sentire
    "Le due navi cerchiate hanno molta più merce di quella dichiarata ed avevano un bel numero di guardie...fai attenzione quando ti avvicini...io torno alla locanda, ci vediamo lì quando hai finito..."
    E così dicendo tornò rapidamente alla squallida stanza che fungeva loro da campo base, spogliandosi del suo equipaggiamento la ragazza si lasciò andare sul letto aspettando con le braccia incrociate dietro la testa che anche il suo compagno facesse ritorno dal sopralluogo
    "Almeno due navi...probabilmente tre...speriamo non siano di più, ci son già troppi uomini di cui dobbiamo occuparci..."

    Stato

    Chakra

    Fisico

    Mentale

    115 - 8(muon) = 107

    Ottimo

    Ottimo

    Borsa

    Armi da Lancio

    Accessori

    Kunai(x10)

    Specchio

    Bomba Carta(x2)

    Occhio Cibernetico

    Olio Infiammabile(x2)

    Radiolina

    -

    Accendino

    Indossato

    Slot

    Oggetto

    Descrizione

    Arma Impugnata

    -

    -

    Custodia

    Tirapugni con lama(x2)

    Fianco destro e sinistro

    Armi Indossabili

    Lame Retrattili

    Retratte

    Fodero

    La quarta (Kaito)

    Fianco sinistro

    Fodero

    Scimitarra

    Dietro la schiena, in orizzontale appena sopra al rotolo

    Fascia

    Spada Larga

    Dietro la schiena, quasi verticale con una lieve inclinazione verso la spalla destra

    Rotolo

    Dako

    Appoggiato sul fondoschiena

    Altro

    Coprinaso

    Arrotolato attorno al collo

    Altro

    Avambraccio e guanti rinforzati

    Indossati

    Altro

    Fermacapelli appuntito

    Indossato

    Altro

    Scarpe con lama

    Indossate

    Zaino

    Armi Minori

    Descrizione

    Kusari-Fundo

    Arrotolato

    -

    -

    -

    -

    Gilet Kiri

    Armi da Lancio

    -

    Accessori

    Torcia Elettrica

    Bomba Carta(x2)


    Note


    Edited by Leeroy Gorshmit - 15/10/2012, 02:01
     
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    Grazie ad un intero dialogo costellato di problemi su problemi, ero riuscito a distrarre la guardia dell'ufficio e lasciare quindi il tempo alla mia compagnia di ottenere le informazioni necessarie per la missione. A quel punto lasciando la guardia sola con quella bottiglia, che devo dire non era niente male, raggiunsi la mia compagna all'entrata del porto. Lì la ragazza mi salutò notando che ero ubriaco, e a quel punto mi passò insieme alla borraccia che le avevo chiesto anche la borsa che mi teneva lei perché in caso contrario avrei perso credibilità. Beh, ubriaco mi pareva una parola grossa, non che stessi così male. Afferrai la borsa e la borraccia lanciatemi, mentre la Kiriana continuava parlare:
    "Poi con una bottiglia...dove diavolo sei cresciuto, fra i monaci di Oto? come si fa ad ubriacarsi con una sola bottiglia??"
    Aggrottai un sopracciglio a quel commento mentre risistemavo la borsa al suo posto. Non mi andava di controllare se fosse tutto a posto, mi fidavo di Kaori e poi sarebbe parso anche strano. A quel punto aprii la borraccia e dissi, calmo:
    Beh, direi che probabilmente sei tu ad essere stata con i monaci di Oto, visto che a quanto pare non hai mai visto un vero ubriaco.
    Bevvi un bel sorso d'acqua, e ne usai un altro po' per sciacquarmi la faccia. Dovevo essere lucido per quel che mi aspettava. Avrei dovuto infatti controllare nella stiva di ciascuna nave che mi sarebbe toccata per vedere se qualcuna aveva un carico che non risultava. Fu la mia compagna ad indicarmi quali navi avrei dovuto controllare. La kunoichi si avvicinò a me con un foglio e mi indicò i tre nomi più sospetti, mentre io leggevo i vari carichi e le partenze, con non poca difficoltà a causa del buio, e mi disse che partivano tutte e tre alle dieci di mattina e che i moli di partenza erano anche vicini. Più sospetto di così. Infine la ragazza mi disse di controllare le prime quattro, mentre lei ispezionava le altre, e una tra quelle quattro c'era solo una di quelle cerchiate. Meglio così, almeno se proprio c'era da superare tanti uomini, mi sarebbe toccato solo una volta.
    "...vedi di essere lucido, non devi farti scoprire...mi raccomando, non voglio riportare a Oto il tuo cadavere...ci vorrebbero almeno due giorni di viaggio e l'odore di morto ti si attacca ai vestiti quando inizia ad andare in putrefazione..."
    Non ti preoccupare, se voglio posso diventare anche "invisibile" ... e poi se proprio dovessi morire, ti farò il piacere di sprofondare più in basso possibile.
    Risposi con tono calmo. Con l'idea che avevo in mente c'erano pochissimi rischi di essere scoperto, soprattutto grazie al buio di quella notte. Dopotutto un serpente piccolo e scuro di notte è difficilissimo da vedere. Soprattutto se sfrutta anche i vari oggetti che lo circondano per nascondersi meglio. Comunque a quel punto ci dividemmo di nuovo, per andare ognuno dalle proprie navi.
    "Forza separiamoci...ritroviamoci alla locanda per fare il punto di quanto siamo riusciti a scoprire e nel caso sviluppare un piano..."
    Ok... buona fortuna.
    E quindi ognuno prese la loro strada, io a sinistra lei a destra. Attraversai velocemente la distanza che mi divideva da una casetta di legno che si trovava proprio davanti a uno dei moli. Mi nascosi dietro essa ed osservai quello che avevo davanti, quella più sinistra di tutte. Era piena di uomini, tre figure sorvegliavano l'ingresso, anche se sembravano più impegnate a parlare tra loro, e salendo grazie al chakra sul tetto della casette potei vedere altre due figure che sorvegliavano il ponte di quella nave. Era quella cerchiata. Ci avrei pensato per ultimo. Vicino alla casa dove mi ero appostato, che sembrava essere riservata per gli, ce n'era una più grande, da cui proveniva persino una luce, sempre a distanza dal molo. Passai velocemente dietro a quella casa, la cui utilità per ora mi era sconosciuta, e da cui potei vedere altri due moli. Ma non riuscii a scorgere poi tanto, perché appunto non c'era molto, anzi nulla. Mi ricordai che quelle due sarebbero partite due giorni dopo, quindi erano probabilmente vuote. L'ultima invece era con un paio di uomini che sorvegliavano la nave, i due si davano ogni tanto il cambio tra sorvegliare l'entrata e il ponte della nave. Sfruttando a quel punto delle scatoloni, mi potei portare a lato della prima nave, quella sorvegliata dai due uomini. Attesi, nascosto dietro una cassa il momento propizio, e quando vidi la figura all'entrata tornare sulla nave per dare il cambio con l'altro, ne approfittai per salire con il chakra sull'acqua e portami dietro alla abbastanza piccola nave. Salii dal retro con il chakra e a quel punto sentii un vocio dalla distanza, i due tipi si erano fermati a parlare, allora potetti salire silenziosamente sulla nave e raggiungere la stiva che si trovava vicino al punto in cui ero salito. Lì c'erano delle casse, e guardandole potei constatare che erano più o meno il numero che avevo letto su quel foglio. Allora, mentre stavo per risalire le scale e andarmene, sentii dei passi sulle stesse. Mi nascosi allora dietro una grossa cassa e rimasi immobile, percependo la posizione della guardia che a poco a poco si avvicinava, girando in tondo al gruppo di casse. Appena lui passò l'angolo, io uscii da dove ero entrato. A quel punto mi portai fuori dalla nave sfruttando il chakra scendendo dal lato opposto a cui c'era il guardiano. Tirai un sospiro di sollievo, un attimo e sarei stato scoperto. Allo stesso modo feci visita alle altre due navi, per scrupolo, senza trovare nulla come previsto. Quindi toccò all'ultima delle quattro, la più sorvegliata. Mi portai sempre dietro alla nave e quindi la scalai lentamente, ma prima di salirvi sopra, attesi un po' di tempo attaccato al lato della nave, percependo se ci fosse qualcuno vicino. No. Allora salii sulla nave, ma non ci misi piede, ci posai sopra le spire:
    Hebi no jutsu - Tecnica del Serpente
    serpente
    Sviluppatore: Agony Twin
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Sfruttando la sua innata che lo lega fortemente ai serpenti, Agony ha sviluppato una tecnica in grado di farlo effettivamente riunire con i compagni rettili. Infatti usufruendo di questa tecnica legata alla stessa innata, quindi non bisognosa di sigilli, il ninja sarà in grado di tramutarsi completamente in un normale serpente, indistinguibile da altri della stessa specie. La specie in questione è una delle specie di serpenti più comuni: quella della biscia. Questo rettile, di colore tra il verde e il marrone, è lungo non più di un metro e non è in grado di arrecare alcuna ferita rilevante, al massimo ferite lievissime. Non possiede le caratteristiche naturali dei serpenti, quindi l'olfatto non sarà sviluppato o altro. Però si sarà comunque in grado di strisciare sul fondo di corsi d'acqua come un vero serpente. La trasformazione durerà massimo due turni, poi ne bisogna attendere un altro per potersi ritrasformare, e sarà in grado di mascherarsi persino a dei percettori di chakra, come il byakugan, visto che anche dall'interno parrà in tutto e per tutto un vero e proprio serpente.
    Obbligo dell'innata Geni del Serpente Bianco
    Consumo: 2 (a turno)

    Infatti un serpente marrone scuro e decisamente piccolo iniziò a strisciare per la nave. Ovviamente ero io quel serpente. Era troppo pericoloso andare in giro da uomo, quindi da serpente, soprattutto con quel buio, andavo molto meglio, oltre che ero quasi invisibile. Strisciai per i bordi della barca, scuri perché la ringhiera faceva ombra alla luna, e attesi il momento giusto. Quando vidi uno passarmi davanti, mi raggomitolai e il tipo non si accorse di me, mi diede le spalle, controllai gli altri due, uno si era fermato e l'altro continuava il giro ma comunque mi dava le spalle perché andava dall'altro lato. A quel punto mi mossi e veloce e inudibile come un serpente di tutto rispetto mi portai nella stiva. Lì trovai una persona seduta davanti agli scatoli, che fumava e sembrava riflettere. Ovviamente non mi vide, ma io potei vedere quante scatole c'erano li dentro. Tante, più di quanto c'era scritto nel foglio della kiriana. Centro perfetto. A quel punto uscii dalla stiva, ma prima di uscire dalla porta rimasi ad un angolo buio ad osservare cosa stessero facendo le guardie. Due si erano fermate a parlare, mentre l'altro continuava il suo giro. A quel punto non persi tempo e colsi l'occasione, trasformandomi dopo aver raggiunto la ringhiera e saltando da essa. Atterrai sull'acqua attutendo la caduta grazie al chakra. Lentamente tornai indietro alle navi vuote.
    "Le due navi cerchiate hanno molta più merce di quella dichiarata ed avevano un bel numero di guardie...fai attenzione quando ti avvicini...io torno alla locanda, ci vediamo lì quando hai finito..." Ronzò la radiolina.
    Che precisione...
    Bisbigliai senza aggiungere altro. A quel punto fu facile tornare alla locanda. La via la sapevo e stetti attento a non farmi vedere dalla guardia dell'ufficio, sarebbe stato davvero strano, né da nessun altro. Salii la finestra ancora grazia al chakra e feci capolino nella stanza, trovando Kaori che si finiva di togliere l'equipaggiamento per poi sdraiarsi sul letto. A quel punto entrai in stanza.
    Eccomi di ritorno...
    Presi la borsa e la misi sul comodino, per poi sdraiarmi al fianco della kunoichi e mettermi di fianco rivolto verso la kirian, con la testa retta dal braccio, i miei occhi non poterono che non finire ad osservare le forme della compagna, per poi dire, guardandola negli occhi, con calma il resoconto dell'indagine:
    Puoi anche portare a tre il numero di navi che hanno più merce del dovuto. E posso dirti che paradossalmente è stata più semplice quest'ultima che quella con sole due guardie...
    Effettivamente era così, dopotutto ci avevo messo più impegno ad entrare nella stiva della nave cerchiata che in quella più piccola, dove per poco non venivo scoperto. La ricerca era stata faticosa, correre di qua e di là non era mai stato bello, e avevo dovuto anche usare il chakra.
    Hai qualcosa in mente adesso?
    Se non stessimo parlando della missione, messi in quella posizione sarebbe stata una frase piuttosto ambigua. Ma sono solo dettagli.

    Stato fisico: Ottimo.
    Stato mentale: Calmo.
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    Katana con fodero. Katana nello stomaco.
    Lame retrattili chiuse.
    Radiolina.
    20 metri di filo metallico.
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    "Parlato altri"

    "Eccomi di ritorno..."
    Non passò molto tempo prima che Agony facesse anch'esso ritorno, la ragazza lo accolse con un sorriso, era lieta che non fosse stato costretto a "sprofondare il più in basso possibile" come le aveva promesso avrebbe fatto in caso di morte, ma le notizie portata dal ragazzo non fecero che confermare l'ipotesi peggiore, le barche che presentavano un'anomala quantità di merce erano ben tre e questo avrebbe reso il lavoro molto più complicato di quanto sarebbe stato con una barca sola
    "Puoi anche portare a tre il numero di navi che hanno più merce del dovuto. E posso dirti che paradossalmente è stata più semplice quest'ultima che quella con sole due guardie..."
    Il ragazzo si era sdraiato accanto a lei ed i suoi occhi viaggiavano sul suo corpo con chiare intenzioni tutt'altro che legate alla missione,
    nell'accorgersene Kaori sorrise fra sè, gli uomini erano in gran parte molto simili, bastava poco per portarli a fare quello che volevi e molte volte quel poco poteva rivelarsi piuttosto divertente
    "Hai qualcosa in mente adesso?"
    "La situazione non è delle migliori...non sappiamo se il nostro uomo prenderà parte alla spedizione, ma è meglio partire dall'ipotesi peggiore e quindi che non sarà così...quindi ci troviamo con tre navi che avranno probabilmente diversi uomini ciascuna...secondo me l'idea migliore è cercare di prenderli alla sprovvista...arriviamo al porto verso le 8 e teniamo d'occhio la situazione, osserviamo l'equipaggio e se non c'è Althair cerchiamo di capire chi da gli ordini e su che nave sale..."
    Per qualche istante la ragazza rimase in silenzio, la sua mente elaborava rapidamente le informazioni di cui erano in possesso e sviluppava una dietro l'altra diverse strategie fin quando improvvisamente un'idea prevalse sulle altre
    "Come te la cavi col fuoco Agony? quando le navi partono diamo fuoco alle due che non ci interessano e quando l'attenzione sarà concentrata su di loro noi sfruttiamo l'occasione per infiltrarci sulla nave, becchiamo chi fa le veci di Althair e ci facciamo dire dove si trova...muoversi nell'ombra va bene, ma ogni tanto non mi spiace tirare fuori gli artigli...certo l'obiettivo a quel punto verrà probabilmente a sapere della nostra presenza, quindi dovremo muoverci il più velocemente possibile...arrivare a lui prima che gli possano giungere informazioni del nostro attacco...che ne pensi?"
    Il piano della ragazza era chiaro, niente di complicato o difficile attuazione, solo forza bruta ed un po'di fantasia, lei non possedeva alcuna tecnica Katon, ma la kokuun sarebbe tornata più che utile, le barche erano quasi completamente in legno ed una volta impregnate di olio infiammabile si sarebbero trasformate presto in due bei roghi, sperava che anche Agony avesse qualche capacità da quel punto di vista, altrimenti avrebbe dovuto pensare a tutto lei sfruttando dei cloni
    "Metto la sveglia alle sette così avremo tutto il tempo di raggiungere il porto e non rischiare di perdere qualche elemento importante..."
    Così dicendo prese la piccola sveglia posta sopra il comodino e sistemò la lancetta della sveglia sull'ora corrente, un fastidioso ronzio proruppe dallo strumento e lei tirò un sospiro di sollievo, non si sarebbe stupita di trovare la sveglia rotta, sistemata dunque la lancetta sulle sette si alzò dal letto e cominciò lentamente a spogliarsi in maniera sensuale fino a rimanere soltanto in biancheria intima, salendo a quattro zampe sul letto si avvicinò al compagno mordendosi il labbro inferiore
    "Cosa dicevamo prima del non deludere le aspettative delle signore anziane??"
    L'indice destro della ragazza si mosse verso il viso del compagno con l'intenzione di accarezzarne con un unico movimento fronte naso e labbra, dopo di che fece un rapido sospiro
    "Ah già dimenticavo...tu preferisci le oche bionde...scusami, buona notte..."
    e così dicendo si sdraiò dalla propria parte del letto infilandosi sotto alle coperte e dando le spalle allo shinobi, un sorriso beffardo era stampato sul suo volto, si era presa la rivincita che gli aveva promesso per quel commento fuori luogo.

    Stato

    Chakra

    Fisico

    Mentale

    115 - 8(muon) = 107

    Ottimo

    Ottimo

    Borsa

    Armi da Lancio

    Accessori

    Kunai(x10)

    Specchio

    Bomba Carta(x2)

    Occhio Cibernetico

    Olio Infiammabile(x2)

    Radiolina

    -

    Accendino

    Indossato

    Slot

    Oggetto

    Descrizione

    Arma Impugnata

    -

    -

    Custodia

    Tirapugni con lama(x2)

    Fianco destro e sinistro

    Armi Indossabili

    Lame Retrattili

    Retratte

    Fodero

    La quarta (Kaito)

    Fianco sinistro

    Fodero

    Scimitarra

    Dietro la schiena, in orizzontale appena sopra al rotolo

    Fascia

    Spada Larga

    Dietro la schiena, quasi verticale con una lieve inclinazione verso la spalla destra

    Rotolo

    Dako

    Appoggiato sul fondoschiena

    Altro

    Coprinaso

    Arrotolato attorno al collo

    Altro

    Avambraccio e guanti rinforzati

    Indossati

    Altro

    Fermacapelli appuntito

    Indossato

    Altro

    Scarpe con lama

    Indossate

    Zaino

    Armi Minori

    Descrizione

    Kusari-Fundo

    Arrotolato

    -

    -

    -

    -

    Gilet Kiri

    Armi da Lancio

    -

    Accessori

    Torcia Elettrica

    Bomba Carta(x2)


    Note
     
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    Eravamo riusciti quindi a scoprire quali navi avevano più carico di quello riportato sui registri e avevamo quindi capito quali navi avremmo dovuto fermare. Ora eravamo entrambi sdraiati sul letto non troppo confortevole della locanda e parlavamo della missione. O meglio, la kunoichi parlava e io ascoltavo. Non che mi desse fastidio, se avessi avuto qualcosa in contrario o qualcosa in mente l'avrei detta senza problemi, intanto ascoltavo per primo il parere della kiriana che quando la informai che le navi che avevano più carico erano ben tre, divenne alquanto pensierosa. Io cacciai uno sbadiglio e passai dal guardare Kaori a fissare il soffitto. Essendo tre le navi da attccare avremmo dovuto stabilire quale era quella guidata dal pezzo più grosso, che avremmo dovuto quindi interrogare. Ma per raggiungere questo tipo avremmo avuto addosso anche un sacco di uomini, in cui poteva esserci persino qualche pesce piccolo ma pur sempre dotato di chakra, e a quel punto saremmo stati in grossi guai. Avremmo potuto dividerci e mentre uno pensava alle navi e ai pesci più piccoli, cercando un modo per finirli in fretta, l'altro pensava al pezzo grosso della situazione quando quest'ultimo sarebbe stato lasciato solo. Ma questo piano non andava bene, perché se l'obiettivo era di grado chunin, uno tra me e la mia compagna si sarebbe ritrovato in un uno contro uno che con un parigrado non era mai facile. Mentre io riflettevo, la ragazza prendeva parola, dicendo che la situazione non era delle migliori, e che dovevamo agire quindi in fretta per prenderli alla sprovvista, capendo subito chi era colui che dava gli ordini, cioè il pezzo grosso di cui vi ho appena parlato. Non feci commenti, ripresi soltanto a pensare, pensando che forse avremmo potuto sfruttare i cloni per lasciare solo la persona da interrogare o, nel migliore dei casi, Altahir. Quel piano avrebbe potuto funzionare, ma ci sarebbe stato un grosso dispendio di chakra, che ci avrebbe quindi debilitato, oltre a stancarci, quando poi saremmo dovuti arrivare al gran capo. E inoltre nel caso estremamente negativo che i cloni venissero eliminati, coloro che li inseguiva sarebbe tornato indietro, compromettendo lo scontro. Rischi, sempre i soliti rischi. Quella fottuta vita da shinobi era sempre stata costellata da rischi che se non calcolati avrebbero potuto mandare tutto a puttane. Ed inoltre erano tanti, quei rischi. E più proseguivi, più aumentavano. Ogni volta che ci pensavo su mi veniva in mente l'idea di smettere di fare lo shinobi e andare a lavorare, tanto con il fisico e il chakra sarebbe stato tutto più facile. E terribilmente noioso. Noia o rischio: che scegliere? Beh, per ora avevo scelto il rischio. Dopo averci riflettuto su per un altro po' di tempo, la kunoichi riprese la parola e mi raccontò il piano che aveva in mente, un piano alquanto scenico:
    "Come te la cavi col fuoco Agony? quando le navi partono diamo fuoco alle due che non ci interessano e quando l'attenzione sarà concentrata su di loro noi sfruttiamo l'occasione per infiltrarci sulla nave, becchiamo chi fa le veci di Althair e ci facciamo dire dove si trova...muoversi nell'ombra va bene, ma ogni tanto non mi spiace tirare fuori gli artigli...certo l'obiettivo a quel punto verrà probabilmente a sapere della nostra presenza, quindi dovremo muoverci il più velocemente possibile...arrivare a lui prima che gli possano giungere informazioni del nostro attacco...che ne pensi?"
    Insomma, diamo fuoco alle navi che non ci servono, facendole affondare e quindi togliendoci di torno l'equipaggio, o almeno l'equipaggio non in grado di usare il chakra, e ci occupiamo di quella centrale, scoperta perché gli altri saranno impegnati ad aiutare le altre due. Più o meno aveva senso, ma avremmo dovuti fare tutto in fretta. Una volta entrati avremmo dovuto trovare il momento adatto per cogliere di sorpresa il tipo e catturarlo in fretta, o avremmo potuto trovarci un intero equipaggio addosso. A quel punto, con la solita calma, commentai:
    Il fuoco è il mio pane, quindi su questo non c'è problema. Potrebbe funzionare, anche se dobbiamo cercare di fare tutto velocemente, mangiarli in sole due mosse, se proprio devo dare un'idea. E inoltre dobbiamo cercare di consumare meno chakra possibile, perché se Altahir è uno sp.jounin, non sarà affatto facile neanche in due.
    Era questo più o meno quel che pensavo, evitai di esporre tutti i rischi che portava un piano del genere, ma immaginavo Kaori ne fosse consapevole, visto che dopo qualche istante dopo aver finito di parlare, la osservai mentre metteva la sveglia e mi riferiva che alle otto ci saremmo svegliati. A quel punto, davanti ai miei occhi annoiati, la kunoichi si alzò e lentamente, ma decisamente in modo sensuale, si svestì. Il mio sguardo a quel punto si poté definire tutt'altro che annoiato, mentre osservavo la ragazza in biancheria intima da parte a parte. Rimasi com'ero a fissarla, con un sorrisino che poco centrava con il divertimento. Ero indeciso su cosa fare, svestirmi anche io o lasciare che lo facesse lei, sempre se lo avesse fatto. Il dubbio nella mia testa c'è in qualsiasi caso, anche in quello. Difficilmente credevo fino in fondo a qualcosa o a qualcuno, e questa era una cosa decisamente positiva. Ma sperai stavolta che il dubbio non avesse ragione. La ragazza si mise allora a gattonare sensualmente verso di me, io mi portavo sulle ginocchia, e con la frase:
    "Cosa dicevamo prima del non deludere le aspettative delle signore anziane??"
    Mi accarezzò il naso e le labbra. Ma a quel punto, mentre stavo per passare a qualcosa di molto poco sensuale come saltarle addosso, la ragazza sospirò e:
    "Ah già dimenticavo...tu preferisci le oche bionde...scusami, buona notte..."
    La guardai con occhi sbarrati. Fottuto dubbio che aveva sempre ragione. La kunoichi si mise sotto le coperte senza aggiungere altro, dandomi le spalle, mentre io cacciavo un lungo sospiro per calmarmi e mi sedevo sull'altro lato del letto dandole a mia volta le spalle. Alzai le mani, dicendo, mantenendo ancora la calma:
    D'accordo, d'accordo, me la sono cercata, mi arrendo...
    Mi tolsi la maglietta e le scarpe e mi portai anche io sotto le coperte, senza dire altro.
    Stato fisico: Ottimo.
    Stato mentale: Irritato.
    Chakra:113(2 dimenticati di scalare in precedenza)
    Equip:
    Katana con fodero. Katana nello stomaco.
    Lame retrattili chiuse.
    Radiolina.
    20 metri di filo metallico.
    7 Kunai.
    16 senbon.
    5 cartebomba.
     
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    Narrato
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    "D'accordo, d'accordo, me la sono cercata, mi arrendo..."
    Il piano della ragazza era riuscito perfettamente ed un flusso di soddisfazione la pervase, non che a lei sarebbe dispiaciuto andare oltre, ma quella era una piccola vendetta personale di cui non si voleva privare
    "Poche ore di sonno...per fortuna durante il viaggio abbiamo riposato tutti e due...il consumo di chakra potrebbe essere un problema però...dovremo cercare di cogliere i tizi di sorpresa...sarebbe perfetto se ci fosse Althair sulla nave...o per lo meno qualche shinobi di basso rango..."
    Agony aveva fatto due commenti che non erano affatto fuori luogo, il primo relativo al consumo del chakra ed il secondo riguardo alla necessità di essere rapidi nell'esecuzione del piano, effettivamente avrebbero avuto poco tempo, il resto dell'equipaggio non sarebbe certo stato a guardare mentre loro combattevano ed anche se la maggior parte di loro sarebbe stata probabilmente composta da persone comuni, ma l'elevato numero poteva rappresentare un problema, non potevano inoltre dare per scontato che non ci fosse qualche shinobi tra lor ed in quel caso le cose si sarebbero nettamente complicate
    "Inutile fasciarsi la testa prima del tempo...meglio sfruttare il tempo per riposare..."
    Alla ragazza bastò rimanere con gli occhi chiusi per qualche minuto per cadere fra le braccia di Morfeo, il sonno fu piuttosto movimentato con immagini di morte e guerra piuttosto ricorrenti, questo si riflesse sulla giovane che durante la notte si agitò e si rigirò su sè stessa diverse volte.
    Quando il fastidioso rumore della sveglia strappò la kunoichi dai suoi tetri sogni le gliene fu quasi grata, quasi perchè il martellante rumore le fece venire voglia di prendere la sveglia e spaccarla in mille pezzi, la tentazione era forte, ma controllandosi riuscì a prenderla e spegnerla, quando il rumore cesso le sue orecchie la ringraziarono ed alzandosi dal letto lei fece un profondo respiro prima di dirigersi lentamente in bagno
    "Avrei fatto meglio a non dormire...quando passo queste notti agitate la mattina mi sento peggio di uno straccio..."
    Lasciò correre il getto dell'acqua per qualche secondo prima di darsi una rapida sciacquata, il motivo di questo gesto fu che appena aperto il rubinetto cominciò a scorrere un liquido marroncino che tutto ricordava tranne che acqua, per fortuna quasi subito il liquido si schiarì assumendo il consueto colore, probabilmente un po'di terra si era accumulata nei tubi e quello era indicativo di quanto fosse trafficata la locanda, per loro era un fattore positivo perchè rappresentava pochi testimoni
    "Forza diamoci una mossa..."
    Tornando in camera la ragazza raggiunse rapidamente le proprie cose e si rivestì in fretta, i gesti quasi meccanici vennero compiuti in completa fluidità e quando infine allacciò il rotolo dietro la schiena fece un ultimo salto in bagno per darsi una rapida occhiata e sistemare con poche abili mosse i capelli, dopotutto un minimo di vanità femminile ce l'aveva anche lei
    "Perfetto..."
    "Manteniamoci sintonizzati sul canale diciotto...non dobbiamo attirare l'attenzione...io mi sistemo sul lato sinistro del porto, tu prendi quello destro...il primo che nota qualcosa avvisa l'altro...cercherò un punto d'osservazione rialzato e terrò un clone a terra...sfrutterò lui per dare inizio al piano così nel momento in cui le barche prenderanno fuoco potrò subito salire a bordo della rimanente..."
    Con quelle parole la ragazza raggiunse la porta d'ingresso della stanza e scese le scale trovandosi faccia a faccia con l'anziana gestrice
    "Salve signorina...spero che abbiate passato...una piacevole nottata...eheheh..."
    "Oh, più movimentata di quanto immagina...tenga..."
    Prendendo la giusta quantità di ryo la ragazza pagò la giusta cifra lasciando solo un paio di monete di mancia, non voleva che la signora si ricordasse del suo volto per quanto era stata tirchia, ma d'altro canto non aveva nemmeno la minima intenzione di lasciare più del dovuto a chi le aveva offerto un servizio tanto pessimo
    "Forza tesoro sbrigati a scendere...io esco e non ti aspetto...ci mette sempre un sacco di tempo a fare qualsiasi cosa...beh, a volte non è una cosa negativa...arrivederci"
    Ammiccando durante l'ultima battuta alla signora, Kaori uscì dalla squallida locanda ripromettendosi che non ci avrebbe più messo piede, le strade non erano molto trafficate vista l'ora, ma nel giro di poche decine di minuti si sarebbero senz'altro riempite
    "Devo trovare un buon punto d'osservazione..."
    Karasu Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni di Corvi
    KarasuBunshinnoJutsu-TecnicadeiClonidiCorvi
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica permette all'utilizzatore di creare un cloni di corvi che avrà le stesse ed identiche caratteristiche dell'evocatore. La peculiarità del clone di corvi, differentemente da quelli elmentali, è la loro capacità d'utilizzare ogni forma di Jutsu; purché massimo di livello C e non di natura elementale. Non possiedono capacità e specializzazioni dell'originale.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dall'originale e si dissolvono se subiscono una qualsiasi forma di ferita.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 4 (A Clone)

    Bikou Ninjutsu - Tecnica dell'Inseguimento Silenzioso
    BikouNinjutsu-TecnicadellInseguimentoSilenzioso
    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Supplementaria
    Grazie a questa tecnica è possibile concentrarsi maggiormente sul celare la propria presenza ed in particolare ridurre notevolmente la probabilità d'essere individuati durante un inseguimento. Grazie a questa tecnica è possibile usufruire al meglio degli oggetti circostanti per nascondere la propria presenza al nemico.
    Consumo: N/A

    Giunta in prossimità del porto la ragazza si infilò in uno stretto vicolo dietro ad uno degli edifici che davano sui moli e controllando che non ci fosse nessuno eseguì un singolo sigillo che fu seguito dalla formazione di un clone di corvi che appena comparso osservò la kunoichi negli occhi per qualche secondo e ad un cenno del capo di quest'ultima entrambe si mossero in direzioni diverse, non c'era bisogno di dire nulla poichè possedendo la stessa coscienza ed i ricordi dell'originale il clone sapeva esattamente cosa doveva fare.
    Kaori percorse fino al fondo il vicolo che dava su un muro e guardando che nessuno potesse vederla si arrampicò con l'ausilio del controllo del chakra sulla casa difronte a lei, salita sul tetto piatto della costruzione si mise carponi sfruttando il basso parapetto per nascondersi alla vista dal basso e non rischiare così di essere scoperta, raggiunta l'estremità del tetto che dava sul porto estrasse dalla borsa l'occhio cibernetico e lo sistemò sull'occhio sinistro, i moli che le interessavano erano in bella vista e con un lento sospiro la ragazza si accovaciò zoommando in maniera da avere una buona visuale ravvicinata, le tre barche erano ancorate in tre moli vicini e quella centrale era decisamente più grande rispetto alle altre due, ma accanto alle due imbarcazioni laterali c'era da ogni parte un molo vuoto, probabilmente era una mossa studiata, una precauzione presa dall'organizzazione per poter tenere meglio sotto controllo la loro merce, ma quella volta quella tattica si sarebbe rivolta contro di loro
    "Ieri non l'avevo notato, ma i due moli accanto alle navi laterali sono vuoti...potremo dare fuoco alle navi senza il pericolo di dar vita ad un incendio del porto, al massimo prenderà fuoco anche la terza barca...anche se viste le dimensioni sono propensa a pensare che il nostro uomo salirà su quella in centro poichè di solito chi ha più potere cerca di dimostrarlo ed il modo più semplice per farlo di solito è giocare a chi ce l'ha più grosso...lo fai anche tu coi tuoi amichetti ad Oto vero?"
    "Mancano circa due ore...sarà piuttosto noioso..."
    Così come aveva previsto la ragazza il compito si rivelò tutt'altro che gratificante e per circa un'ora nessuno si avvicinò ai moli se non un paio di persone che avevano sbagliato strada e cui si erano frapposte le guardie impedendo loro di entrare, al termine dell'ora finalmente cominciarono ad arrivare diversi uomini dall'andatura svogliata che saliti sulla nave cominciarono a svolgere vari lavori in previsione dell'imminente partenza
    "Li hai visti Agony? diversi uomini sono saliti a bordo delle navi...ma a prima vista sembrano tutte pedine poco importanti...svolgono i lavori meccanicamente, come farebbe qualsiasi marinaio...nessuno che da ordini...penso che dovremo ancora aspettare per scoprire chi è il nostro uomo...a terra è tutto tranquillo?"
    Il clone dal canto suo era rientrato nella strada e da lì aveva raggiunto il porto, passeggiando lentamente nella parte sinistra del porto dava l'impressione di chi stesse aspettando l'arrivo di qualcuno e per rafforzare quella possibile impressione continuava a ronzare accanto ad un molo vuoto fingendo impazienza, col passare dei minuti il porto si era affollato, ma nessuno aveva attirato la sua attenzione e quando l'originale lo contattò fu rapidissimo a rispondere
    "Per ora nessuno di sospetto..."
    Ormai mancava soltanto un'ora alla partenza delle navi e nessuno di importante si era ancora fatto vedere, a quel punto era probabile che arrivassero all'ultimo quando tutto il lavoro era già stato fatto e facessero più da passeggeri che da comandanti

    Stato

    Chakra

    Fisico

    Mentale

    107 - 4(karasu) = 103

    Ottimo

    Ottimo

    Borsa

    Armi da Lancio

    Accessori

    Kunai(x10)

    Specchio

    Bomba Carta(x2)

    Occhio Cibernetico

    Olio Infiammabile(x2)

    Radiolina

    -

    Accendino

    Indossato

    Slot

    Oggetto

    Descrizione

    Arma Impugnata

    -

    -

    Custodia

    Tirapugni con lama(x2)

    Fianco destro e sinistro

    Armi Indossabili

    Lame Retrattili

    Retratte

    Fodero

    La quarta (Kaito)

    Fianco sinistro

    Fodero

    Scimitarra

    Dietro la schiena, in orizzontale appena sopra al rotolo

    Fascia

    Spada Larga

    Dietro la schiena, quasi verticale con una lieve inclinazione verso la spalla destra

    Rotolo

    Dako

    Appoggiato sul fondoschiena

    Altro

    Coprinaso

    Arrotolato attorno al collo

    Altro

    Avambraccio e guanti rinforzati

    Indossati

    Altro

    Fermacapelli appuntito

    Indossato

    Altro

    Scarpe con lama

    Indossate

    Zaino

    Armi Minori

    Descrizione

    Kusari-Fundo

    Arrotolato

    -

    -

    -

    -

    Gilet Kiri

    Armi da Lancio

    -

    Accessori

    Torcia Elettrica

    Bomba Carta(x2)


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