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.Apprendista: Keita Kazu
Sensei: Galatea Shishi
Attività:Controllo del Chakra
Luogo: Otogakure no Sato, campo d'addestramento n° 3
Ora: 09:30SPOILER (clicca per visualizzare)OT:
In modo maniacale e descrittivo dovrai iniziare la tua avventura. Inizia con come hai ricevuto la notizia del tuo addestramento ed il tragitto per arrivare al luogo stabilito.
Il luogo dove avverrà l'addestramento lo devi descrivere te; l'importante è che siano presenti alberi ed ingenti fonti d'acqua come un fiume o un lago. Tutto il resto è a libera descrizione. Fai del tuo meglio.
(Decidi te se una volta arrivato al campo d'addestramento io sia già li o meno; non potrai però assolutamente decidere eventuali mie azioni)
Inoltre specifico subito che nell'addestramento tu potrai dire solamente cosa tenterai di fare. Non se ci riuscirai; poiché questo sta a me deciderlo.
- L'esaminatore non è tenuto a scrivere lunghi ed elaborati testi, si limiterà a fare una breve azione dandovi istruzioni su come svolgere l'addestramento. Gli esaminatori infatti svolgono molteplici mansioni e per concludere, non sono loro gli esaminati dunque fate semplicemente del vostro meglio senza prendere come riferimento la complessità dei testi dei Sensei
Ultime due cose:
1) Non hai armi
2) Hai appena terminato l'accademia ed adesso stai facendo l'addestramento per accedere all'esame Genin.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato Parlato pensato
Era una giornata come tante, e come sempre ero disteso su una piccola zona verde sulla cima di una montagna non molto distante da casa mia, oziando in compagnia degli animali selvatici e basta.
Entro qualche giorno dovrebbe arrivare la lettere di conferma
Pensai ad occhi chiusi, mentre inspiravo a pieni polmoni la fresca e limpida aria tipica della sera. Da quando avevo abbandonato l'ultima casa per ritirarmi in un posto isolato avevo ritrovato un pò di pace e serenità. Per me non c'era niente di più rilassante che stare sdraiato su un prato senza fare niente.
Quando ancora vivevo con i miei saltavo spesso e volentieri gli allenamenti del "clan" per scappare da qualche parte a rilassarmi, ma non facevo nemmeno in tempo a trovare il posto giusto che subito mi rintracciavano e mi portavano con la forza a casa.
Tra poco tornerò a casa...il cielo sta diventando scuro..
Pensai sbuffando, mettendomi su un lato.
Stetti ancora qualche minuto disteso sul manto erboso, ma appena il cielo sì oscurò del tutto mi alzai con l'intento di tornare a casa.
Avrei dovuto cenare un'ora fa, però mi serviva un pò di aria fresca, ma adesso sto morendo di fame...
Pensai mentre mi massaggiavo la pancia. Alzatomi mi scossi i pantaloni e la felpa che indossavo in modo da levare residui di erba, per poi correre verso casa.
Giunto a destinazione aprìì la porta, quando, con la coda dell'occhio, notai qualcosa incastrato sotto la porta. Rapidamente mi chinai per raccoglierla, quando, una volta nelle mie mani.
È la lettera che sto aspettando?
Mi domandavo piuttosto curioso, aprendo la busta in modo da leggere il contenuto.
Finii di leggere la lettera, entrai in casa e cenai.
[...]
Erano passate diverse ore, ormai era da parecchio che dormivo, quando i primi raggi del sole mi svegliarono. Era ancora presto, dunque cercai di riaddormentarmi ma non ci riuscìì. Poco importava, quello non era un giorno normale e tra qualche ora mi sarei dovuto svegliare lo stesso, era arrivata l'ora dell'esame sul controllo del chakra. Sarei entrato definitivamente nel mondo degli shinobi, così come aveva fatto mio padre. Mi alzai e mi sedetti al tavolo dopo aver rovistato in uno degli stipi senza ante della mia stanza e aver trovato un pacchetto di dango. L'unica cosa che c'era in casa. Mangai un dango, ma evidentemente era troppo presto per fare colazione, ebbi un conato di vomito e quindi chiusi il pacchetto e lo mise da parte. Lì avrei mangiati andando al campo addestramenti. Mi preparai per uscire e uscìì di casa e con il mio passo deciso mi avviai verso il campo addestramenti , molte erano le persone che a quell'ora camminavano per strada, alcuni correvano evidentemente avevano degli impegni. Lungo la strada mangiai i dango e buttai la carta per strada. In genere amavo la solitudine tuttavia passai per il centro del villaggio in modo da poter arrivare al campo presto, mi sbagliai il centro come al solito era affollato, pieno di bancarelle che vendevano ogni genere di cosa, donne che "combattevano" " tra loro per comprare cose inutili. Uomini ubriachi alle 9:28 che giravano per la strada intruppando contro i passanti mentre bestemmiavano contro i Kage, uscìì velocemente dal centro ero quasi arrivato. Arrivai, attorno ai campi di addestramenti, il mio era il numero tre: Otogakure no Sato, campo d'addestramento n° 3 dopo aver letto la scritta sul cancello del campo entrai, il sensei era già lì.SPOILER (clicca per visualizzare)Chakra: 35
Stato: Sano e calmo. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)narrato pensato parlato parlato Keita
Un raggio di sole le cadeva in pieno viso e Galatea si crogiolava nel suo calore, forse cercando un po' di sicurezza che temeva le stava venendo meno. Era emozionata e agitata come una novellina. In fondo, quella era una prima volta di una certa importanza. E non per il fatto di essere per la prima volta nelle terre del paese del Suono, ma perché per la prima volta avrebbe ricoperto il ruolo di sensei, proprio lei che fino ad allora era sempre stata dall'altra parte, quella dell'apprendista, e chissà per quanto ancora ci sarebbe stata in futuro. Era un ruolo di una certa responsabilità, perché in qualche modo era inevitabile che gli insegnamenti dei sensei plasmassero le nuove leve. E poi, quasi ogni ninja sognava di poter vedere il proprio credo tramandato a qualche giovanotto nel pieno delle forze e volenteroso. Ecco, forse ragionamenti di questo tipo erano un tantino esagerati, vista la giovane età della kiriana, eppure continuavano a ronzarle nella mente. Quel giorno avrebbe dovuto insegnare ad un giovane otiano il fondamento imprescindibile per un qualsiasi shinobi: il controllo del chakra. Galatea ricordava il suo addestramento come fosse stato il giorno prima e non poté non sorridere. Chissà cosa mi aspetta oggi. Spero in un giovane talentuoso.
Ebbe come la sensazione che stomaco e cuore fossero sobbalzati all'interno, quando sentì dei passi. Sollevò il braccio avvolto dal tessuto attillato della tuta bianca sopra gli occhi per ripararsi dalla luce e mettere a fuoco il nuovo arrivato. Mentre attendeva che si avvicinasse preparò e sfoderò un sorriso cordiale di benvenuto.
Keita Kazu, vero? Buongiorno, sono Galatea, quest'oggi sarò la tua sensei. Beh... vediamo un po', come sai l'addestramento riguarda il controllo del chakra. Hai già idea di cosa dovrai fare?SPOILER (clicca per visualizzare)SPOILER (clicca per visualizzare)buon inizio; mi raccomando ricorda di descrivere l'ambiente circostante nel prossimo post come dice lo spoiler nel post iniziale.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato Parlato pensato parlato sensei
Mentre camminavo notai che il sensei era una donna, sì avvicinò aumentando la velocità del passo, la sensei con un sorriso lo salutò:Keita Kazu, vero? Buongiorno, sono Galatea, quest'oggi sarò la tua sensei. Beh... vediamo un po', come sai l'addestramento riguarda il controllo del chakra. Hai già idea di cosa dovrai fare? mentre parlava iniziai a guardarmi in torno osservando com'era fatto: si trattava di un ampio spiazzo di terra con un piccolo laghetto nel centro, qualche grosso albero alla nostra destra e, dalla parte opposta, svariati manichini per la pratica sulle arti marziali. Aguzzando un pò la vista inoltre notai che dall'altra parte del lago, proprio dalla parte opposta all'unico ingresso, vi erano dei bersagli.
Sicuramente per esercitarsi con le armi da lancio... pensai. Mi ero perso nei miei pensieri, sicuramente la sensei aveva finito di parlare, mi girai e gli risposi, ma prima di farlo ci pensai su:Cosa devo fare? Bhe, lo scopo primario di questo addestramento.... era quella la risposta giusta? Ovviamente no, quella risposta avrebbe suscitato altre domande a cui non sapeva rispondere, o meglio sapevo rispondere ma non volevo. Dunque quale era la risposta che doveva dare? Ci pensò...Bhe, lo scopo di questo esame è imparare a controllare il chakra per poter essere ammesso all'esame per diventare Genin, così da entrare nel mondo degli shinobi e poter crescere e maturare attraverso nuove esperienze.
Non amavo molto i test e gli esami, volevo passare all'azione, vivere come un ninja e incontrare avversari sempre più potenti, al solo pensiero delle future battaglie che avrei affrontato, degli avversari che mi sarei trovato contro sentìì un fuoco che bruciava dentro di me. un fuoco che invadeva tutto il corpo, un'energia nuova che lo faceva sentire potente, come se uno studente a quella età potesse diventare Kokage, o magari Sannin. Sapeva che aveva ancora molta strada da fare ed era pronto, voleva, doveva superare quell'esame per iniziare la sua avventura:Mi scusi sensei, quando cominciamo? chiese sorridendo, sorrideva raramente, quel fuoco gli aveva donato un attimo di felicità.SPOILER (clicca per visualizzare)Chakra: 35
Stato: Sano e emozionato. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)narrato pensato parlato parlato Keita
Era giovane, era proprio giovane. Lo si capiva dai tratti del viso. Lo sperava guardando l'altezza: era forse venti centimetri più basso di lei, no anche di più. Beh, meglio per lui, arrivare così giovane a quell'addestramento poteva solo voler dire che era molto promettente.
Bhe, lo scopo di questo esame è imparare a controllare il chakra per poter essere ammesso all'esame per diventare Genin, così da entrare nel mondo degli shinobi e poter crescere e maturare attraverso nuove esperienze.
Hm, mi pare di capire che sei un tipo molto pratico e poco teorico, interessante. Beh, non ti annoierò con spiegazioni lunghe e lezioncine. Mi limiterò a dirti questo: all'accademia hai imparato ad usare il chakra, a richiamarlo; oggi imparerai a dosarlo in maniera corretta a seconda dell'occasione, in modo da evitare in futuro situazioni spiacevoli. Vieni, seguimi.
Mi scusi sensei, quando cominciamo?
Galatea rispose mentre già si stava dirigendo verso quegli alberi sparuti che i due avevano sulla destra. Già, la teoria non ti piace proprio, vediamo allora come te la cavi con la pratica! Accumula il chakra sotto la pianta dei piedi e scala quest'albero! Galatea indicò il tronco dando una sonora pacca sulla corteccia, che crepitò sotto la sua pelle. Galatea si era salvata in corner durante il suo primo tentativo, chiaramente fallimentare. Sperava quel ragazzo la sorprendesse mostrando una capacità fuori dal comune. Accumula poco chakra e non avrai aderenza; accumulane troppo e la perderai ben presto, sprecando del chakra prezioso. Forza!SPOILER (clicca per visualizzare)SPOILER (clicca per visualizzare)Bene, adesso fai il primo tentativo. Descrivi per bene tutta la preparazione e le tue azioni fin quando poggi il primo piede sul tronco. L'esito lo decido io^^. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato Parlato pensato parlato sensei
Dopo essermi levato sia le scarpe che la felpa, buttandoli a terra vicino a me, feci un paio di respiri molto lunghi e lenti, cercando di rilassarmi e concentrare le mie energie, per poi chiudere gli occhi e congiungere le mani nella posizione della pecora; il sigillo classico con cui mi avevano insegnato a concentrare le mie energie spirituali.
Anche se all'apparenza questo poteva essere un semplice e stupido esercizio non andava affatto sottovalutato in quanto nel complesso racchiudeva in se tutte le basi fondamentali del controllo del chakra.
Cercai di liberare la mente da ogni pensiero e concentrarmi sull'evocazione del chakra.
Cercai di immaginare il centro del mio sistema circolatorio del chakra proprio in prossimità del mio ombelico ed iniziare ad evocare il chakra dentro di me. Dopo poco tempo finalmente iniziai a sentire una strana sensazione di energia e potere che scorreva dentro di me, proprio in prossimità dell'ombelico.
Niente di complicato, questa era una cosa che facevo spesso a casa mia per ammazzare il tempo tra un allenamento e l'altro. Adesso doveva venire la seconda parte: lo spostamento di chakra verso i piedi.
Mantenendo gli occhi chiusi per far rimanere alta la concentrazione cercai di immaginare il flusso di chakra che dal centro, seguendo il sistema circolatorio, si dirigeva verso i piedi. Proprio contemporaneo a ciò che immaginavo potevo percepire chiaramente l'energia dentro di me che si spostava come desideravo. Una volta che raggiunsi il mio obiettivo feci quasi una smorfia di soddisfazione, ma appena accennai a farla sentii il flusso del chakra che si destabilizzava.
Dovevo rimanere concentrato. I giochi erano finiti, adesso era giunto il momento della parte più difficile: la manipolazione.
immaginai che il mio chakra iniziasse a mutare forma, da primo avvolgendo la pianta dei piedi, successivamente avrei concentrato quasi tutto il chakra solo sulla pianta dei miei piedi andando a formare una patina omogenea e spessa.
Come per il trasferimento anche a questo giro sentii l'energia dentro di me che si spostava e si manipolava proprio come stavo immaginando.
Una volta finito il processo aprii gli occhi in modo da osservare il risultato: entrambi i miei piedi erano avvolti da un sottile strato di energia bluastra, più spessa sotto la pianta del piede e più sottile sul resto.
A quel punto saltai verso l'albero e poggiai il primo piede sul tronco.SPOILER (clicca per visualizzare)Chakra: 35
Stato: Sano e concentrato. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)narrato pensato parlato parlato Keita
Senza dubbio una posa plastica. Sempre meglio della mia posa da tronco sformato di quel giorno. Il sigillo per aiutarsi a richiamare il chakra, perderà ben presto questa abitudine. Ci sarà costretto, dovrà diventare un processo naturale e immediato. Ha anche chiuso gli occhi, molto bene, parte subito con la giusta concentrazione.
Galatea aveva poggiato la schiena ad un albero adiacente a quello scelto per la scalata ed osservava con occhio critico e attento il suo allievo. Chissà perché si è levato le scarpe. Dovrà ben presto abituarsi anche a quello, quindi tanto vale cominciare da subito. Ma comunque non sarà un processo complicato, una volta compresa la giusta procedura. Oh, ecco il chakra, un bello strato blu intenso. Vedo anche che lo ha distribuito per bene seguendo la forma del suo piede. Anche se...
Keita aggredì l'albero, nel suo primo tentativo. Poggiò un piede, poggiò il secondo, ma al terzo appoggio perse subito aderenza. La caduta al suolo non doveva poi essere stata troppo dolorosa, in fondo non aveva raggiunto chissà che altezza. Già, decisamente troppo poco.
Tutto bene? Come hai visto hai perso subito aderenza; era troppo poco chakra, accumulane di più. Forza col secondo tentativo!SPOILER (clicca per visualizzare)SPOILER (clicca per visualizzare)Come prima, descrivi con cura fino al primo passo sull'albero. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato Parlato pensato parlato sensei
In un istante mi ritrovai a ruzzolare per terra inerme e castigato da un fallimento. Cercai di capire in che cosa avevo sbagliato, che cosa era sfuggito alla mia acuta analisi. La sensei chiarì i miei dubbi:CITAZIONETutto bene? Come hai visto hai perso subito aderenza; era troppo poco chakra, accumulane di più. Forza col secondo tentativo!
Avevo capito qual'era la soluzione al suo problema. Mi diressi per la seconda volta verso il d’inizio. Cominciai a pensare all'eventualità di una bocciatura n tremito improvviso mi fece ritornare in me e capìì che era giunto il momento di rispettare gli ordini della sensei. Tirai un respiro molto profondo, chiudendo gli occhi assai lentatmente. Cercai di svuotare la mente da ogni ricordo o pensiero che distogliessero l’attenzione dall’azione che stavo per effettuare con una calma interiore straordinaria. Il chakra veniva impastato, rimescolato, reso liquido, quasi acqua. Sentiva ogni parte del mio corpo innondata da uno strano fuoco benigno. Dentro le fiamme, fuori la quiete Passarono pochi secondi, pochi istanti di tranquillità prima della tempesta. In modo fulmineo aprìì gli occhi. Che idiota..
Pensai decisamente arrabbiato con me stesso, mi distraevo pensando alla possiblità di un fallimento, il solo pensiero mi dava fastidio, quell'esame era importante, avrebbe deciso tutto, mio destino, la mia reputazione futura, tutto quello che sarei diventato dipendeva dall'esito dell'esame, volevo, dovevo superarlo.
Come prima seguii ogni passaggio con calma e concentrazione, finchè, con i piedi nuovamente rivestiti di chakra, riaprii gli occhi pronto a camminare nuovamente sulla superficie legnosa.
Un passo alla volta......
Mi dissi, appoggiando piano piano il piede destro.SPOILER (clicca per visualizzare)Chakra: 35
Stato: Ha parecchi lividi sulla schiena per via della caduta e è concentrato. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)narrato pensato parlato parlato Keita
Il ragazzo non si era affatto perso d'animo dopo il primo insuccesso, anzi. Ora sembrava avere un'espressione ancora più decisa e motivata. Ma era il controllo che serviva per quell'esercizio e una buona dose di concentrazione. E sembrava quasi esserci riuscito. Fece due, tre, quattro passi ma iniziò a barcollare sempre più; riuscì a prolungare l'ascesa fino al sesto passo prima di cedere. Di nuovo perse aderenza. Galatea scattò in avanti giusto in tempo per afferrargli le spalle prima che impattassero al suolo, ma temeva che le gambe e la parte bassa della schiena non avessero avuto altrettanta fortuna.
Hai iniziato molto bene, poi cos'è successo? Lo strato di chakra ha iniziato ad assottigliarsi e hai perso di nuovo aderenza. Mantieni alta la concentrazione anche se hai l'impressione che tutto stia filando liscio, non abbassare nemmeno per mezzo secondo la guardia. Il flusso di chakra deve essere sempre costante, senza cali e senza picchi improvvisi. Ora riprendi fiato qualche secondo e prova di nuovo. Non preoccuparti, farò più attenzione ad evitarti cadute rovinose. Gli rivolse un sorriso di incoraggiamento, prima di scansarsi e lasciargli spazio per il terzo tentativo.SPOILER (clicca per visualizzare)SPOILER (clicca per visualizzare)Una volta che hai scelto dei colori per distinguere il parlato degli altri dal resto non c'è bisogno di mettere le parole anche sotto quote, ameno che non lo fai per pura motivazione estetica XD Come prima, fino al primo passo.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato Parlato pensato parlato sensei
Nota: il "quote" è usato per motivazione puramente estetica (volevo specificarlo prima.).
L'ennessimo fallimento, ciò mi turbò , certo, apparivo tranquillo, nemmeno il fallimento mutava il mio sguardo determinato, tuttavia dentro ero distrutto, Cercai di capire in cosa avessi fallito, di nuovo la sensei chiarì i dubbi:CITAZIONEHai iniziato molto bene, poi cos'è successo? Lo strato di chakra ha iniziato ad assottigliarsi e hai perso di nuovo aderenza. Mantieni alta la concentrazione anche se hai l'impressione che tutto stia filando liscio, non abbassare nemmeno per mezzo secondo la guardia. Il flusso di chakra deve essere sempre costante, senza cali e senza picchi improvvisi. Ora riprendi fiato qualche secondo e prova di nuovo. Non preoccuparti, farò più attenzione ad evitarti cadute rovinose.
La sensei era stata gentile, le spalle non avevano alcun danno, mentre le gambe e la parte bassa della schiena avevano parecchi lividi, poco importava. Tornai al punto di partenza per poi chiudere gli occhi e congiungere le mani nella posizione della pecora, mi rilassai e di nuovo immaginai il mio sistema circolatorio del chakra, aprìì gli occhi mentre rilasciavo il chakra che sì dirigeva verso i piedi, avvolgendoli. Ero spaventato da una sola cosa: il fallimento, la possibilità di fallire era ciò che mi spaventava. Cos'e l'errore? L'errore non è altro che che l'allontanamento da ciò che nella sfera pratica risulta più proficuo, di cosa avevo paura? Avrei potuto ritentare, ancora e ancora fino al successo, Ma non era questo quello che volevo, volevo riscattarmi, come potevo farlo se diventanvo un ripetente? Dovevo assolutamente evitare di sbagliare, evitare l'errore. Molti adulti dicevano: "sbagliando sì impara" questo era vero ma le conseguenze degli errori non si cancellano. La domanda che mi ero sempre fatto era:"perché sbagliando sì impara?" non avevo mai trovato una risposta, ora avevo finalmente capito:L'errore è un maestro perchè...ti insegna a non spiccai un salto verso il tronco:Non perderò aderenza, non più! pensai mentre poggiavo il piede destro sul tronco.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)narrato pensato parlato parlato Keita
Quello doveva essere un errore tipico, visto che anche lei a suo tempo lo aveva fatto, nello stesso identico modo. In fondo era naturale che per evitare di far pian piano diminuire il chakra sotto i piedi si finisse per accumularne troppo. Galatea se ne accorse subito, non appena la corteccia iniziò a crepitare, a creparsi e poi a spaccarsi. Inizialmente sperava che Keita correggesse da solo il proprio errore, ma in fondo essendo inesperto era più che normale che non capisse cosa stesse effettivamente succedendo. Almeno quel giorno non aveva mai visto cosa accadeva quando si accumulava una quantità eccessiva di chakra.
Galatea si fece trovare pronta quando il giovane perse aderenza. Un salto in alto, un braccio intorno alle spalle e Keita si ritrovò sano e salvo con i piedi a terra.
Stavolta hai commesso l'errore opposto: hai iniziato ad accumulare più chakra del necessario, la corteccia non ha retto alla pressione, ha iniziato a sfaldarsi e hai perso aderenza. Avevi cominciato davvero molto bene, mantieni costante il flusso e arriverai senza problemi fino in cima. In fondo stai migliorando e tentativo dopo tentativo arrivi sempre più alto. Non demoralizzarti se sbagli, è successo a tutti. Forza, prova ancora.SPOILER (clicca per visualizzare)SPOILER (clicca per visualizzare)Mi raccomando, ricorda sempre di mettere lo spoiler finale con lo stato del tuo personaggio.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato Parlato pensato parlato sensei
Appena toccai il tronco la parete legnosa iniziò a crepitare:Uh..ma..che... in un attimo mi ritrovai tra le braccia della sensei e poi con i piedi a terra:È successo tutto così velocemente.... pensai mentre mi grattavo la testa, forse avevo capito in cosa avevo sbagliato, tuttavia prima di dare per sicura la mia teoria aspettai che la sensei mi spiegasse in cosa avevo sbagliato, per vedere se avevo compreso o meno il mio errore:CITAZIONEStavolta hai commesso l'errore opposto: hai iniziato ad accumulare più chakra del necessario, la corteccia non ha retto alla pressione, ha iniziato a sfaldarsi e hai perso aderenza. Avevi cominciato davvero molto bene, mantieni costante il flusso e arriverai senza problemi fino in cima. In fondo stai migliorando e tentativo dopo tentativo arrivi sempre più alto. Non demoralizzarti se sbagli, è successo a tutti. Forza, prova ancora.
Quindi, è come avevo pensato, se metti poco chakra cadi, se metti troppo chakra la corteccia sì spacca e cadi...bene...
Tornai nuovamente al punto di partenza:Se non sbaglio dovrebbe essere il terzo o quarto tentativo..dunque questo sarà il quarto...o il quinto..
Unìì nuovamente le mani nella posizione della pecora e cominciai a concentrare nuovamente il suo chakra:Meglio ripetere a mente ciò che devo fare, prima di tutto devo richiamare il chakra, poi devo impastarlo nel centro del mio corpo, all'altezza dell'ombellico infine devo d concentrare il chakra dirigendolo verso i piedi, e qui formare una patina, una "seconda suola". Chiusi gli occhi e mi isolai dal mondo, completamente isolato, non sentivo niente e nessuno, dopo aver concentrato il chakra saltai verso il tronco e lo toccai col piede destro:...Dopo questo, solo un'esame mi separerà dall'essere un ninjaSPOILER (clicca per visualizzare)Chakra: 35
Stato: Ha parecchi lividi sulla schiena per via della caduta e è concentrato. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)narrato pensato parlato parlato Keita
Dovette schermarsi gli occhi con il palmo della mano per coprire i raggi di sole che l'accecavano e riuscire così a vedere bene Keita, lassù, su uno dei rami più alti dell'albero. Ottimo lavoro, davvero molto bene. Adesso vediamo come te la cavi con la discesa. Percorso inverso, ma sempre allo stesso modo. Ti aspetto qui!SPOILER (clicca per visualizzare)SPOILER (clicca per visualizzare)Stavolta devi descrivere interamente tu come va la discesa, decidendone anche l'esito. Ricorda ovviamente che non padroneggi il controllo del chakra ancora. Mi raccomando non iniziare ad accorciare troppo i post, descrivi più che puoi, sensazioni, movimenti, ricorda anche che hai preso qualche bella botta XD. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato Parlato pensato parlato sensei
Prima il piede destro, poi il sinistro, in un attimo arrivai sul ramo:Sì! Finalmene dopo..tre o quattro tentativi ci sono riuscito... pensai contento del risultato. Prima di muovermi aspettari il giudizio della sensei, non credevo di aver finito l'esame, non avevo un perfetto controllo del chakra, sicuramente avrei dovuto fare qualcosa in più:Mi chiedo cosa dovrò fare nella seconda prova, tuttavia, non sono sicuro che ci sia una seconda prova, forse l'esame è finito qui...ma non credo. La sensei sì coprì gli occhi con il palmo della mano, in questo modo poteva guardarmi senza essere disturbata dai raggi del sole:CITAZIONEOttimo lavoro, davvero molto bene. Adesso vediamo come te la cavi con la discesa. Percorso inverso, ma sempre allo stesso modo. Ti aspetto qui!
Bene, il difficle era fatto, almeno così credevo, ora dovevo scendere dall'albero, il concetto era lo stesso:Ah...quindi ora devo ripetere il procedimento di prima. pensai mentre univo nuovamente le mani nelle posizione della pecora.Devo solo: evocare, impastare e manovrare..niente di complicato, è quello che ho fatto prima... era difficile raggiungere il livello di concentrazione necessario per impastare il chakra, la difficoltà era dovuta ai vari lividi sulla schiena e sulle gambe. Devo immaginare il mio sistema circolatorio del chakra, come ho fatto prima senza pensare ai lividi altrimenti rischio di cadere... pensai notando che ogni volta che perdevo la concetrazione il flusso di chakra veninva disturabato. Sapevo quali erano le possibili conseguenze: 1) Sarei caduto subito. 2) Il tronco non avrebbe retto la pressione e sarai caduto. In entrambi i casi io mi sarei fatto male, e non ero nella migliore delle condizioni, dunque mi isolai dal resto del mondo, come avevo fatto poco prima, non sentivo nemmeno il vento:Sì...così... pensai mentre immaginavo il sistema circolatorio del chakra, sentivo che il mio chakra stava avvolgendo i piedi, cercai di trattenerlo in modo moderato. Aprìì lentamente gli occhi, ero abbastanza nervoso. Toccai il tronco col piede destro, notando che appena entrai in contatto col tronco la parete legnosa sì crepò. Allontanai immeddiatamente il piede e riprovai;Mi è preso un colpo.. pensai mentre respiravo profondamente. Unìì le mani nella posizione della pecora e ancora una volta impastai il chakra. Così dovrebbe andare.... pensai mentre toccavo il tronco col piede, questa volta non acccadde nulla:Sì, perfetto. pensai mentre poggiavo anche l'altro piede, anche questa era fatta! Ero felicissimo, sicuramente avrei superato l'esame a pieni voti e così orgoglioso del mio lavoro iniziai la discesa. Sembrava andare bene, il tronco non sì stava rompendo e io non stavo cadendo, era perfetto. Ancora un'esame e sarò uno shinobi, dimostrerò al mondo quanto valgo! Ormai mancava poco, molto poco, circa due passi. Durante la procedura di impasto mi ero dimenticato della presenza delle ferite dunque non ci facevo più caso. Improvvisamente sentìì un forte dolore alle gambe, evidentemente mi ero calmato, non capìì il motivo di quell'improvviso dolore, fino a quel momento non ci avevo fatto caso. Per via della mia scarsa capacità di controllo del chakra, questo cominciò ad assottigliarsi, cercai di impastare altro chakra sul momento, ma ormai era troppo tardi. Fortunatamente ero a tre metri da terra e, sempre grazie ad una buona dose di fortuna, caddi sulla schiena, quindi con molta fatica e con parecchio dolore riuscìì ad alzarmi in piedi.SPOILER (clicca per visualizzare)Chakra: 35
Stato: Ha parecchi lividi su tutto il corpo (tranne la testa) per via delle cadute, stanco. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)narrato pensato parlato parlato Keita
Era stato bravo, aveva capito subito di star sbagliando e aveva corretto lo strato di chakra, solo quando era stato sicuro aveva iniziato la discesa. E anche quella sembrava filare abbastanza liscia. Forse la stanchezza lo aveva tradito gli ultimi metri. COmunque non doveva essere una caduta dolorosa, almeno aveva salvato la faccia. Certo Galatea non avrebbe commentato, ricordando molto bene la sua figura pessima in quell'esercizio.
Tutto bene? Rialzati dai. Mi dispiace ma l'allenamento ancora non è finito. Seguimi. Galatea si diresse di nuovo al centro dell'arena, verso il lago dalle acque placide e immobili. Non si fermò sulla riva, ma continuò a camminare, fermandosi solo al centro dello specchio d'acqua. Bene, iniziamo la seconda parte. Stavolta dovrai controllare il chakra per camminare sull'acqua. E' una superficie molto più instabile e.. debole, per così dire. Ci vuole molto più controllo e anche una maggiore quantità, ma non troppa ovviamente, se non vuoi colare a picco. Parti solo dopo esserti assicurato che la quantità sia quella giusta. E ora, forza, raggiungimi qui.SPOILER (clicca per visualizzare)SPOILER (clicca per visualizzare)Solo un piccolo accorgimento: in genere in questo gdr i numeri vengono scritti per intero in lettere (cioè tre invece di 3 ecc) a meno che non siano spropositati. Ora, non so se sia compreso anche l'utilizzo che tu ne hai fatto ma comunque è meglio evitare. Puoi sempre elencare senza per forza mettere dei numeri iniziali oppure usando delle parafrasi (che ne so, tipo: "La prima cosa" ecc)
Tornando al'allenamento, come nei primi casi, descrivi tutto con cura fino al primo passo^^.
TAM: One Piece 1115 ITA, HunterxHunter 401 ITA, Berserk 377 ITA, Gachiakuta 97 ITA, Blue Box 148 ITA, Sousou no Frieren 131 ITA 
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Addestramento Keita KazuControllo del chakra |
