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.Apprendista: Akio Hozuki
Sensei: Galatea Shishi
Attività:Controllo del Chakra
Luogo: Kirigakure no Sato, campo d'addestramento n° 3
Ora: 09:30SPOILER (clicca per visualizzare)OT:
In modo maniacale e descrittivo dovrai iniziare la tua avventura. Inizia con come hai ricevuto la notizia del tuo addestramento ed il tragitto per arrivare al luogo stabilito.
Il luogo dove avverrà l'addestramento lo devi descrivere te; l'importante è che siano presenti alberi ed ingenti fonti d'acqua come un fiume o un lago. Tutto il resto è a libera descrizione. Fai del tuo meglio.
(Decidi te se una volta arrivato al campo d'addestramento io sia già li o meno; non potrai però assolutamente decidere eventuali mie azioni)
Inoltre specifico subito che nell'addestramento tu potrai dire solamente cosa tenterai di fare. Non se ci riuscirai; poiché questo sta a me deciderlo.
- L'esaminatore non è tenuto a scrivere lunghi ed elaborati testi, si limiterà a fare una breve azione dandovi istruzioni su come svolgere l'addestramento. Gli esaminatori infatti svolgono molteplici mansioni e per concludere, non sono loro gli esaminati dunque fate semplicemente del vostro meglio senza prendere come riferimento la complessità dei testi dei Sensei
Ultime due cose:
1) Non hai armi
2) Hai appena terminato l'accademia ed adesso stai facendo l'addestramento per accedere all'esame Genin.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato, Pensato, Parlato, Parlato Altri
Quell'uomo stava attraversando la strada. Indossava un mantello nero che copriva gran parte del suo corpo, quindi a vederlo sarebbe stato difficile dire chi fosse o dove stesse andando. Si trovava in un bosco e ogni tanto, mentre camminava, si sentiva il rumore di qualcosa di metallico all'interno del mantello.
"Fermo là!" disse una voce "Riconoscerei ovunque il rumore delle monete. Forza, dà qua", e poco dopo un uomo sbucò dagli alberi.Tirò fuori un kunai, e sembrava convinto che quell'arma lo rendesse invincibile. Si mise a correre verso il signore con il mantello. "Illuso" rispose l'altro "Tecnica..."
Poi suonò la sveglia."Non sono un po' troppo grande per cose del genere?" mi dissi mentre gli ultimi ricordi del sogno svanivano, e scoppiai a ridere."E poi perché mi sono svegliato così presto?" dissi guardando la sveglia. Erano le 8:45. Allora mi ricordai: il giorno prima mi trovavo in giardino con l'idea di allenarmi, senza davvero sapere cosa stavo per fare, quando un uomo arrivò dal sentiero e si avvicinò. "Sei tu Akio Hozuki?" chiese. "In persona" fu la mia risposta. "Ho un biglietto per te da Galatea Shishi", e me lo porse.
"E' uno dei maestri, questa potrebbe essere la risposta alla mia richiesta di addestramento" pensai con la lettera in mano dopo che l'uomo se ne fu andato, e la aprii. C'era scritto:Apprendista: Akio Hozuki
Sensei: Galatea Shishi
Attività: Controllo del Chakra
Luogo: Kirigakure no Sato, campo d'addestramento n° 3
Ora: 09:30
Così finii la giornata pensando all'addestramento del giorno dopo e arrivai al momento in cui mi ero svegliato. Come al solito avevo fatto molti bei piani: svegliarmi presto, prepararmi e uscire in tempo, ma avrei finito con l'uscire in ritardo: ormai succedeva sempre.
Mi cambiai e scesi le scale. "'Giorno" dissi, ma nessuno mi rispose, mi ero dimenticato che a quell'ora i miei erano già usciti. Andai in cucina e feci colazione, per poi dirigermi verso il campo d'addestramento numero tre. Stranamente ero in tempo.
Non incontrai nessuno lungo il sentiero che conduceva alla città, ma ciò non accadeva quasi mai. Si potevano sentire degli uccellini cantare, ma nulla di più.In città, ovviamente, era l'esatto opposto: c'era molta gente in giro, ma non avevo tempo per fermarmi a notare i dettagli: avevo un appuntamento.
Solo e pensieroso raggiunsi il campo d'addestramento numero tre: era un spiazzo erboso che dava su un lago, con degli alberi su un lato, e c'era qualcuno al centro. "Sarà il sensei" pensai "Come mi dovrei comportare?Proverò a presentarmi".
"Salve, sono Akio Hozuki, sono stato chiamato qui per un addestramento per il controllo del chakra" dissi mentre mi avvicinavo.SPOILER (clicca per visualizzare)Chakra: 35
Stato fisico: Ottimale
Stato mentale: Curioso. -
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parlato Galatea pensato Galatea
parlato altri
Un campo noiosamente standard. Galatea si guardò intorno, dopo aver varcato il cancello segnato da un numero tre a caratteri cubitali. C'era la classica distesa erbosa, il solito laghetto necessario e ovviamente qualche albero dal bel tronco spoglio da poter scalare in libertà. E io sono noiosamente in anticipo sbuffò la Chuunin. Dai, guarda il lato positivo, almeno per una volta potrai fare da insegnante ad un tuo compaesano e ti risparmi giorni e giorni sprecati a viaggi. Alla kunoichi non dispiaceva affatto essere chiamata per quegli addestramenti: le piaceva conoscere le nuove leve e vedere quale linfa avrebbe nutrito le forze dei villaggi. Se si trattava della sua amata Kiri poi, era doppiamente contenta. Ma in quel periodo non aveva tregua: tra missioni e vita privata, era un turbinio continuo di impegni e novità. Aveva preso la notizia di quel nuovo impegno mettendo il broncio, almeno fino a quando aveva saputo che si trattava di restare lì, nella nebbia di Kirigakure, e che la cosa non le avrebbe impegnato più di mezza giornata. Meno ancora se il suo allievo si fosse dimostrato un tipo sveglio e capace. Una ventina di minuti d'anticipo, che la kunoichi trascorse sul limitare delle acqua del laghetto, lo sguardo spento nella nebbia, la mente inevitabilmente distratta su altro. Finché rumori di passi la riscossero: se qualcuno s'avvicinava, doveva essere per forza di cose quell'Hozuki.
Salve, sono Akio Hozuki, sono stato chiamato qui per un addestramento per il controllo del chakra.
Già, anch'io rispose la kunoichi, sorridente. Sorrideva più che altro per mettere a proprio agio l'allievo e non sembrare lei troppo professionale e seriosa. Piacere, sono Galatea Shishi, ti farò da sensei per quest'oggi, come saprai di già. Incrociò le braccia sul petto, andando, come suo solito, dritta al punto della questione senza perdersi in quisquilie inutili. E saprai anche di cosa ci occuperemo. Sai anche come è strutturato l'addestramento e quali sono le sue finalità?SPOILER (clicca per visualizzare)SPOILER (clicca per visualizzare)Benvenuto ^^
Due precisazioni soltanto. I numeri vanno sempre scritti a lettere per esteso, a meno che non siano eccessivamente lunghi. La seconda è solo una piccolezza di poca importanza XD Non sono io sensei che ti mando la lettera, ma la burocrazia del villaggio, ma vabbe', questa è proprio una precisazione da pignoli XD Per il resto va bene, per qualsiasi dubbio manda MP senza alcun problema.. -
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"Già, anch'io" mi rispose."Piacere, sono Galatea Shishi, ti farò da sensei per quest'oggi, come saprai di già.".Era una ragazza più alta di me, con lunghi capelli argentei. Stava sorridendo, il che, unito al fatto che non era anziana, poteva significare che non mi trovavo davanti ad uno di quegli shinobi antipatici e seri che, più che aiutarti, ti mettono in difficoltà. Per il momento potevo comportarmi normalmente.
"E saprai anche di cosa ci occuperemo. Sai anche come è strutturato l'addestramento e quali sono le sue finalità?" mi chiese incrociando le braccia al petto. "E' un allenamento per il controllo del chakra, quindi penso che serva per svolgere esercizi come salire sugli alberi o camminare sull'acqua" risposi. "Come una certa persona onnipotente di mia conoscenza" commentò una vocina irritante nella mia mente. Era una di quelle vocine che si sentono chiamate in causa ogni volta che non servono, anche se detto così fa sembrare che sia più io ad essere pazzo.
Cercai di immaginare come sarebbe stato camminare sull'acqua, essendo un Hozuki quello doveva essere il mio ambiente naturale."Potrebbe essere divertente" conclusi, aspettando una risposta dal mio nuovo sensei.SPOILER (clicca per visualizzare)Chakra: 35
Stato fisico: Ottimale
Stato mentale: Curioso. -
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L'Hozuki le fornì una risposta standard, quella che tutti gli allievi sapevano e che lei stessa aveva proferito con convinzione quando era stato il suo turno. Tutti conoscevano l'aspetto pratico e immediato della faccenda, nessuno che avesse idea dei risvolti tecnici di quell'addestramento. Cosa che potrebbero anche anticipare all'accademia. Non che sia un lavoro faticoso per noi, ma almeno l'allievo arriva ben predisposto sapendo quanto è importante il lavoro che gli spetta... Galatea si apprestò a spiegare quanto, un anno più o meno prima, era stato spiegato a lei stessa, in un'occasione simile, cercando al suo solito di essere precisa, concisa e chiara.
Sì, anche per quello. Diciamo però che camminare sugli alberi o sull'acqua, quello che ti insegnerò a fare oggi, è solo la facciata, oppure vedilo come un tramite per uno scopo non così evidente. Quel passaggio era sempre delicato da spiegare: aveva tanti esempi, ma le sfuggivano tutti e si ritrovava un po' a corto di parole. Da qualche tempo ormai sai richiamare ed utilizzare il chakra, sempre che in accademia non abbiano drasticamente cambiato metodi e programmi. Però non sai ancora usarlo alla perfezione, suppongo. Almeno all'epoca in accademia non si occupavano di questo. Questo addestramento ha invece quel fine: imparare ad usare sempre la quantità giusta di chakra, non una goccia di meno, non una di più. Galatea fece qualche passo, dando il fianco al proprio allievo e avvicinandosi ancor più alla riva dello specchio d'acqua. Vedi, richiami poco chakra Galatea accumulò una modesta quantità d'energia sotto il piede destro e lo avvicinò all'acqua. E non riesci ad ottenere quanto vuoi. Il piede affondò inesorabilmente. La giovane lo sollevò, accumulò una quantità decisamente eccessiva di chakra e ritentò. Ne richiami troppo e fallirai nel tuo intento. L'acqua sotto il piede ribollì, s'agitò, vorticò, fino ad inglobare la calzatura. La kunoichi ripeté l'operazione, stavolta richiamando una quantità ben precisa e accurata d'energia sotto la pianta del piede. Ne accumuli la quantità giusta e le cose andranno a meraviglia. Il piede aderì alla perfezione all'acqua, come se fosse una lastra solida e trasparente. Questo discorso vale per qualsiasi tecnica: poco chakra e la tecnica non vedrà mai la luce, troppo chakra e la tecnica sarà un fallimento. Oggi porremo le basi per far in modo che tu, in futuro, sappia sempre dosare alla perfezione la tua energia, così che qualsiasi tua tecnica sia impeccabile. Altrimenti ti ritroverai in più di un grosso guaio scherzò infine. Uff, ho parlato pure troppo, lo avrò annoiato a morte. Galatea si diresse verso uno degli alberi più vicini, batté la mano sul tronco e incitò Akio.
Forza, accumula chakra sotto la pianta dei piedi, e prova a scalare questo tronco fino in cima.SPOILER (clicca per visualizzare)SPOILER (clicca per visualizzare)Bene, dai prossimi post cerca di scrivere un pochino di più e descrivi minuziosamente il processo pratico e i tuoi pensieri. Descrivi fino al momento in cui poggi il primo piede sul tronco, poi l'esito lo decido io ^^. -
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"Sì, anche per quello. Diciamo però che camminare sugli alberi o sull'acqua, quello che ti insegnerò a fare oggi, è solo la facciata, oppure vedilo come un tramite per uno scopo non così evidente.Da qualche tempo ormai sai richiamare ed utilizzare il chakra, sempre che in accademia non abbiano drasticamente cambiato metodi e programmi. Però non sai ancora usarlo alla perfezione, suppongo. Almeno all'epoca in accademia non si occupavano di questo. Questo addestramento ha invece quel fine: imparare ad usare sempre la quantità giusta di chakra, non una goccia di meno, non una di più." spiegò il sensei. Dopodiché si girò verso il lago: "Vedi, richiami poco chakra e non riesci ad ottenere quanto vuoi, ne richiami troppo e fallirai nel tuo intento. Ne accumuli la quantità giusta e le cose andranno a meraviglia." concluse "Questo discorso vale per qualsiasi tecnica: poco chakra e la tecnica non vedrà mai la luce, troppo chakra e la tecnica sarà un fallimento. Oggi porremo le basi per far in modo che tu, in futuro, sappia sempre dosare alla perfezione la tua energia, così che qualsiasi tua tecnica sia impeccabile. Altrimenti ti ritroverai in più di un grosso guaio"". Poi si avvicinò ad un albero e mi incitò a scalarlo.
"Ooooooooooh, finalmente è il mio turno" pensai dopo aver ascoltato tutto lo spiegone. Qualche volta stavo per finire con l'annuire perdendomi però nei miei pensieri, ma concentrarsi era la parte che mi riusciva meglio. Il discorso l'avevo capito.
Mi girai verso l'albero e mi concentrai, cercando di ignorare tutto ciò che c'era intorno. Esistevamo solo io e l'albero. "Così devo salire lassù" pensai "Se non avessi a disposizione il chakra, per arrivare in cima dovrei prendere una bella rincorsa e salire più che posso, ma anche se arrivassi su finirei per cadere, quindi devo usare il chakra per rimanere attaccato all'albero, senza però romperlo.Ma come potrei fare per richiamare il chakra?". Ormai la mia parte curiosa era svanita, lasciando il posto alla concentrazione.A volte mi succedeva di concentrarmi e dare l'impressione di essermi incantato, fisicamente ero impassibile. Stavo guardando l'albero,senza però vederlo davvero. Evitai di chiudere gli occhi, sarebbe diventata un'abitudine e non potevo permettermi di chiudere gli occhi per ogni tecnica. Cercai di immaginare un nucleo all'interno del mio corpo, da cui il chakra partiva e si diffondeva ovunque, come il sangue che, tramite le vene, viene portato in tutto il corpo. Immaginai un po' di questo chakra che scendeva, fino a raggiungere i piedi e dopo un po' sentii un formicolio. C'ero davvero riuscito? Doveva essere così, altrimenti perché il formicolio? In ogni caso non controllai, perdendo di vista l'albero mi sarei distratto.
Poi fissai la corteccia, era lei il mio obiettivo. Feci un respiro profondo e cominciai a correre, senza pensare a niente tranne che a mantenere costante il flusso di chakra nei miei piedi, fino a che raggiunsi l'albero da scalare.SPOILER (clicca per visualizzare)Chakra: 35
Stato fisico: Ottimale
Stato mentale: Concentrato. -
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parlato Galatea pensato Galatea
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Galatea attese a qualche passo di distanza dal tronco, in silenzio assoluto. Riconosceva in Akio i segni tipici che ormai rivedeva in ogni allievo; in quelle fasi era da tempo che non manteneva più alta la concentrazione, lasciava tempo agli allievi di concentrarsi a dovere e lei si svagava con il poco a disposizione: uno sguardo ad Akio, un pensiero ramingo, una nuova sbirciata all'Hozuki, tutto finché l'allievo non si muoveva, credendo infine di essere pronto. A quel punto si riscuoteva dalla semi-assenza e si approcciava al tronco, nel caso ci fosse bisogno di un suo intervento. Al primo tentativo non ce ne fu bisogno. Akio, come tanti altri prima di lui, riuscì a malapena a compiere un paio di passi, cadendo da un'altezza non pericolosa, anzi, riuscendo persino ad atterrare sui propri piedi e non sulle natiche.
Un errore classico, hai accumulato poco chakra e non hai preso alcuna aderenza sulla corteccia. Quando te la senti, riprova, aumentando la quantità d'energia disse in tono neutro, incoraggiando l'allievo con un sorrisoSPOILER (clicca per visualizzare)SPOILER (clicca per visualizzare)Come prima, descrivi fino al primo passo sul tronco.. -
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Avevo finalmente raggiunto l'albero e cominciai a salire, muovendomi in verticale. Sfortunatamente, riuscii a fare solo qualche passo prima di perdere aderenza. Comunque, riuscii ad atterrare in piedi. "Come i gatti" pensai.
"Un errore classico, hai accumulato poco chakra e non hai preso alcuna aderenza sulla corteccia. Quando te la senti, riprova, aumentando la quantità d'energia." mi disse il sensei. Io non mi persi d'animo, in fondo sarebbe stato stupido pensare che ci sarei riuscito al primo tentativo."D'accordo, ora ci riprovo" dissi al sensei, mentre mi allontanavo un pochino dall'albero in modo da avere una rincorsa sufficiente.
Ripetei l'esercizio di prima: immaginai un flusso di chakra che partiva da un nucleo al centro del mio corpo e scendeva, ed eccolo lì: il formicolio. Stavolta, però, non mi misi subito a correre: immaginai la quantità di chakra (come un canale) che s'ingrandiva un po', cercando di adattarmi con i dati che avevo. In fondo non sapevo ancora quanto chakra era abbastanza e quanto era troppo, quindi tentai solo di aumentare il flusso rispetto alla dose di prima.
Questa volta mi guardai i piedi, giusto per curiosità, e vidi un alone blu tutto intorno, come se brillassero di luce propria. Poi tornai a fissare l'albero. Come prima cercai di escludere il resto del mondo dalla mia mente, sensei compresa, a parte l'albero. Alla fine mi decisi a partire. Sarei anche potuto rimanere lì tutto il giorno, ma non mi sarei lasciato battere da quell'albero.SPOILER (clicca per visualizzare)Chakra: 35
Stato fisico: Illeso
Stato mentale: Deciso. -
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parlato Galatea pensato Galatea
parlato altri
D'accordo, ora ci riprovo rispose Akio, con tono che non pareva affatto abbattuto. Menomale. Anche perché è il primo tentativo, non può certo buttarsi giù subito. Il giovane replicò la procedura già eseguita, Galatea prestò giusto un minimo d'attenzione in più, curiosa nel vedere i bagliori bluastri avvolgere i piedi dell'allievo. Ora va molto meglio. E anche il tentativo fu migliore del precedente, almeno nell'approccio: Akio completò i primi passi senza patemi, ma poi perse rapidamente aderenza, barcollando prima, cadendo del tutto poi. Galatea si fece trovare pronta, smorzandogli con le braccia l'impatto al suolo e tenendolo in piedi. Subito dopo lo lasciò andare, riprendendo la propria solita posizione.
Eri partito bene, ma poi non sei riuscito a mantenere il flusso di chakra costante, diminuendo hai perso aderenza fino a cadere del tutto. Rimani concentrato e mantieni il controllo, una volta che sei sicuro di aver accumulato la giusta quantità. Quando te la senti, riprova.SPOILER (clicca per visualizzare)SPOILER (clicca per visualizzare)Come prima, descrivi fino al primo passo sul tronco.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato, Pensato, Parlato, Parlato Altri
Raggiunsi l'albero e cominciai a scalarlo, riuscendo a fare qualche passo prima di cadere di nuovo. "Significa che ho fatto dei progressi" pensai. "Eri partito bene, ma poi non sei riuscito a mantenere il flusso di chakra costante, diminuendo hai perso aderenza fino a cadere del tutto. Rimani concentrato e mantieni il controllo, una volta che sei sicuro di aver accumulato la giusta quantità. Quando te la senti, riprova." mi disse la sensei dopo avermi aiutato a non farmi troppo male nella caduta.
"La quantità di chakra era giusta, devo solo riuscire a mantenerla costante" pensai. "Se non è un problema, prima di riprovare vorrei fare un esperimento" dissi, con un'idea in mente. C'era la possibilità che stessi per fare la cavolata del secolo, ma potevo anche aver ragione. Se il chakra mi permetteva di rimanere incollato all'albero, l'esercizio era come una corsa in piano. Dovevo cercare, però, di mantenere costante il flusso, quindi mi girai verso il lago e cercai di richiamare la stessa quantità di chakra che avevo richiamato prima e di stare fermo un secondo, notando in questa posizione non avevo grossi problemi. Allora mi misi a correre fino alla riva, e senza troppa sorpresa vidi che la quantità diminuiva prima di giungere a destinazione. Avrei potuto aumentare la quantità di chakra, ma una volta provato a scalare l'albero avrei finito per rompere la corteccia. Riprovai a correre un paio di volte, fino a quando pensai di esserci riuscito, poi tornai davanti all'albero.
"Che sia questa la volta buona?" mi dissi, e cominciai a correre verso la corteccia.SPOILER (clicca per visualizzare)Chakra: 35
Stato fisico: Illeso, senza troppi problemi
Stato mentale: Concentrato. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)narrato
parlato Galatea pensato Galatea
parlato altri
Fai pure concesse la kunoichi, incuriosita dall'intraprendenza dell'allievo. Era la prima volta che accadeva qualcosa del genere, almeno a lei, e non le dispiaceva affatto un giovane apprendista che sapesse e volesse usare attivamente il proprio cervello. Lo vide concentrarsi e poi correre verso lo specchio d'acqua. Ma che fa? pensò, temendo volesse scelleratamente tentare di correre sull'acqua. Invece si fermò poco prima, il volto che indicava una riflessione accurata. Ripeté quella corsa più volte, finché non sembrò aver raggiunto la consapevolezza necessaria per applicare quanto testato sul tronco. In effetti le prove di Akio sembrarono aver effetto, perché proseguì la sua scalata verso l'alto con scioltezza; a metà tronco tuttavia, giunsero alle orecchie di galatea rumori sinistri, di screpolazioni, crepe, rotture, frammenti lignei cadevano a terra. Ha esagerato. Quando l'eccesso di chakra gli fece perdere contatto con il tronco, la giovane si fece trovare pronta a prendere al volo l'Hozuki, evitandogli una caduta rovinosa.
Beh, direi un bel miglioramento. Hai capito cos'è successo stavolta? Hai perso il controllo nel senso opposto, accumulato più chakra del necessario, la corteccia non ha retto alla pressione e tu sei finito giù. Stai attento e soprattutto se ti accorgi che qualcosa non va, cerca di rimediare in tempo. Non è una scalata a occhi chiusi, devi aver presente cosa accade nel tuo corpo e sotto i tuoi piedi. Riprova quando sei pronto.SPOILER (clicca per visualizzare)SPOILER (clicca per visualizzare)Bella trovata il test, mi è piaciuta. Ora cerca solo di scrivere un pochino di più, descrivi anche in modo pedissequo e puntuale tutto, come lavori sul chakra, cosa provi tu. Ad esempio, sarebbe stato carino leggere di come riuscivi ad arrivare a mantenere costante il chakra sotto i piedi durante la corsa a terra, quali trucchi o stratagemmi usavi. Sono tutte cose che ti aiutano poi per il proseguo. So che è difficile e rognoso, ma prova a scrivere un po' di più ^^
Come prima, descrivi fino al primo passo sul tronco.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato, Pensato, Parlato, Parlato Altri
Questa volta riuscii a salire molto più di prima, segno che il mio esperimento non era stato proprio una cavolata. "Forse posso aumentare di poco la dose di chakra, un pochino, giusto per essere sicuro" pensai mentre salivo, e ovviamente il tronco si ruppe. "Questa è sfiga" commentai fra me e me. Per fortuna, alla base dell'albero c'era la sensei pronta ad aiutarmi.
"La quantità di chakra iniziale era giusta, se non l'avessi aumentata sarei arrivato in cima. Ora so cosa fare, la prossima volta ce la farò" mi dissi,cercando un altro albero da scalare."Beh, direi un bel miglioramento. Hai capito cos'è successo stavolta? Hai perso il controllo nel senso opposto, accumulato più chakra del necessario, la corteccia non ha retto alla pressione e tu sei finito giù. Stai attento e soprattutto se ti accorgi che qualcosa non va, cerca di rimediare in tempo. Non è una scalata a occhi chiusi, devi aver presente cosa accade nel tuo corpo e sotto i tuoi piedi. Riprova quando sei pronto." mi disse la sensei, dandomi una conferma di ciò che era successo.
"Che tentativo sarà questo?" pensai. "Dovrebbe essere più o meno il quarto. Penso che rientri nella norma, la vedo dura che un apprendista ce la faccia da subito. Mi è capitato di mettere poco chakra e di metterne troppo, quindi ora dovrei metterne la quantità giusta. Speriamo.". Nonostante i miei pensieri, non ero demoralizzato: sapevo che mancava poco. Come puoi abbatterti dopo molti tentativi, quando pensi di avercela quasi fatta? Sarebbe stupido, e controproducente.
Chiusi gli occhi e mi riconcentrai sul chakra. L'avevo fatto già qualche volta, ma ero ancora lontano dal sentirmi affaticato. Come al solito immaginai un flusso che scendeva verso i miei piedi, che si illuminarono di blu. "Cerchiamo di non fare altri errori" mi dissi.
Prima di partire, fissai l'albero con un leggero sorriso. "Ci sono quasi", e cominciai a correre.SPOILER (clicca per visualizzare)Chakra: 35
Stato fisico: Illeso
Stato mentale: Deciso. -
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parlato Galatea pensato Galatea
parlato altri
Che fosse stata un scelta volontaria di aumentare il chakra oppure una reazione involontaria, Akio Hozuki aveva sicuramente sistemato il problema, né era ricaduto negli errori iniziali. Passo dopo passo era salito lungo il tronco, superando qualche tentennamento e qualche oscillazione pericolosa, fino a giungere e stabilirsi su uno dei rami più alti dell'albero. Era ormai un'ombra confusa nella nebbia, lassù in alto, a cui la kunoichi si rivolse senza nemmeno conoscerne le condizioni.
Molto bene, ottimo lavoro, complimenti. Possiamo dire conclusa la prima fase dell'addestramento. Prima di passare alla prossima, però, fammi un po' vedere come riesci a scendere da lassù, con lo stesso sistema ovviamente.SPOILER (clicca per visualizzare)SPOILER (clicca per visualizzare)Stavolta sei tu che devi descrivere con cura come, dalla sommità dell'albero, scendi giù lungo il tronco, decidendo l'andamento e l'esito del tuo tentativo. Tieni sempre conto che sei ancora un principiante e che dovresti iniziare a sentire un po' di stanchezza ^^. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato, Pensato, Parlato, Parlato Altri
Avevo ragione, era proprio questa la volta buona: raggiunto l'albero, cominciai a scalarlo, ma senza cadere. Riuscii a raggiungere i rami più alti e lì mi fermai, sedendomi su un ramo. Qualche volta avevo avuto dei problemi, stavo per barcollare, ma ormai ero salito. Prima di tornare giù volevo aspettare un minuto, giusto per riprendere le forze. Era meglio evitare di fare cavolate proprio ora. "Come dovrei fare a scendere? Molto probabilmente dovrò usare lo stesso metodo di prima, è quello lo scopo dell'esercizio, ma ora avrò la forza di gravità a mio favore. Spero di non cadere"
"Molto bene, ottimo lavoro, complimenti. Possiamo dire conclusa la prima fase dell'addestramento. Prima di passare alla prossima, però, fammi un po' vedere come riesci a scendere da lassù, con lo stesso sistema ovviamente." chiarì la sensei. Come era prevedibile dovevo usare il chakra per scendere, allo stesso modo. In ogni caso, l'applicazione sarebbe stata un'altra cosa. "L'ho già fatto, perché dovrei preoccuparmi?" pensai. "Ora scendo, solo un secondo" urlai di sotto. Mi aveva sentito?Non ne avevo idea, c'era la nebbia di mezzo e non riuscivo a vedere la sensei. Per il momento, comunque, avevo un bel panorama davanti. Il lago era più esteso di quanto pensassi, e sia per quello che per la nebbia non riuscivo a vederne la fine. Lo stesso per il bosco.
Recuperate le forze, mi preparai a scendere. "Meglio non farla aspettare troppo" pensai "Questo è il momento della verità". Mi riconcentrai sul chakra, cercando di mandare un flusso costante ai piedi come prima. Dopodiché mi alzai dal ramo mi misi in orizzontale sul tronco. Questa parte era completamente diversa dalla scalata: sentivo di poter cadere da un momento all'altro, e potevo vedere la terra che si avvicinava. Con qualche dubbio, feci il primo passo, notando che non succedeva niente. "Se ho fatto un passo, posso farne ancora fino ad arrivare a terra. Non è impossibile" mi dissi, cercando di convincermi. Ad un certo punto riuscii a vedere la sensei, probabilmente avevo un'aria un po' preoccupata, come uno che sta pensando "O cavolo...", ma di certo non potevo guardarmi la faccia e controllare. Continuai a concentrarmi sul chakra fino a che non mi trovai a due passi da terra.
Ovviamente, non poteva andare tutto liscio. Sarebbe stato troppo bello per essere vero. Stavo cominciando a pensare al fatto di avercela fatta, e dopo aver alzato il piede per il penultimo passo, mi sbilanciai. "Aaaaaaaaaah" dissi "Cado cado cado cado cadoooooo", ma riuscii a rimettere il piede sul tronco e scendere a terra.
"Ce l'ho fatta? pensai "Finalmente. Quale sarà il prossimo esercizio? L'acqua?SPOILER (clicca per visualizzare)Chakra: 35
Stato fisico: Illeso
Stato mentale: A metà tra il preoccupato e il sollevato. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)narrato
parlato Galatea pensato Galatea
parlato altri
Ora scendo, solo un secondo esclamò l'allievo.
Tutto il tempo che vuoi replicò la sensei, posizionatasi proprio sotto il tronco nel caso qualcosa andasse storto. Avesse sbagliato qualcosa, si sarebbe ritrovato con la faccia spiaccicata in terra. Andò invece quasi tutto liscio, solo negli ultimi centimetri Akio si sbilanciò paurosamente, recuperando però abilmente in tempo la presa sulla corteccia. Ottimo! Molto meglio di quanto ho combinato io a mio tempo pensò, ricordando il disastro che aveva messo in scena lei quel giorno. Adesso complichiamo un po' le cose. Galatea si allontanò con una serie di rapidi balzi, fino a raggiungere il centro dello specchio d'acqua. Quindi riprese a parlare, con tono leggermente urlato stavolta per farsi sentire chiaramente.
Ora dovrai tentare di mantenere l'equilibrio e camminare sulla superficie dell'acqua. Lo scopo è raggiungermi qui, al centro del laghetto spiegò la kunoichi. L'acqua è una superficie ben più delicata e complessa, instabile e sfuggente. Ti serviranno più chakra innanzitutto, e un controllo molto più ferreo e raffinato sullo strato che andrai ad accumulare. Quando ti senti pronto, inizia pure con il primo tentativo.SPOILER (clicca per visualizzare)SPOILER (clicca per visualizzare)Ricominciamo come prima, descrivi fino al primo passo, decido io l'esito.
TAM: One Piece 1114 ITA, HunterxHunter 401 ITA, Berserk 377 ITA, Gachiakuta 96 ITA, Blue Box 147 ITA, Sousou no Frieren 130 ITA 
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