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"Ottimo!" mi disse la sensei, una volta che fui sceso "Adesso complichiamo un po' le cose", e raggiunse il centro del lago con del balzi. "Caspita" pensai, con un po' di meraviglia "E' agile. Beh, se non lo fosse non sarebbe una sensei".
"Ora dovrai tentare di mantenere l'equilibrio e camminare sulla superficie dell'acqua. Lo scopo è raggiungermi qui, al centro del laghetto" mi disse "L'acqua è una superficie ben più delicata e complessa, instabile e sfuggente. Ti serviranno più chakra innanzitutto, e un controllo molto più ferreo e raffinato sullo strato che andrai ad accumulare. Quando ti senti pronto, inizia pure con il primo tentativo.".
"L'acqua è il mio elemento" pensai "E il mio ambiente. Molto probabilmente mi ci vorrà un po' per riuscirci, ma sarà interessante". "Si tenga pronta" urlai deciso alla sensei "Presto la raggiungerò!". Mi avvicinai un pochino di più all'acqua e mi concentrai "Qui non dovrebbe servirmi la rincorsa" pensai "Dev'essere più una cosa di controllo. Pur essendo orizzontale, a differenza del legno è una superficie su cui in genere non si sta in piedi. Dovrò mettere più chakra, anche se farei comunque meglio a non metterne troppo". Mentre riflettevo, pensai all' esempio che mi aveva fatto prima la sensei. Aveva messo il piede sull'acqua concentrando troppo chakra e si erano formati dei vortici, ne aveva messo poco e il piede era affondato.
Per prima cosa, cercai di far arrivare ai piedi una dose di chakra pari a quella che avevo usato per scalare l'albero, poi la aumentai, senza raddoppiarla. Diciamo che era a metà tra la dose di prima e il suo doppio.
"Dieci centesimi che non ce la faccio" pensai tra me e me, mantenendo comunque la concentrazione, e misi il primo piede sull'acqua.SPOILER (clicca per visualizzare)Chakra: 35
Stato fisico: Ottimale
Stato mentale: Concentrato. -
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parlato Galatea pensato Galatea
parlato altri
Si tenga pronta. Presto la raggiungerò! esclamò l'allievo.
Te lo auguro commentò in sussurro la kunoichi, divertita dall'intraprendenza dell'Hozuki. Dovette attendere la pausa per la concentrazione prima di vedere il primo tentativo del giovane: dopo un paio di passi instabili lo vide affondare nell'acqua fredda fino al ginocchio, salvato da un bel tuffo solo dal fondale ancora basso del laghetto. Attese che il giovane tornasse a riva prima di elargire qualche breve consiglio.
Ti ho detto che l'acqua è instabile. Ci serve più chakra e gestito meglio. Assicurati di avere la giusta presa sul liquido prima di avventurarti oltre, non tentare al buio.SPOILER (clicca per visualizzare)SPOILER (clicca per visualizzare)Come prima, descrivi fino al primo passo. -
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Al primo passo sembrava che tutto stesse andando bene, ma presto cominciai ad affondare. Non feci in tempo ad accorgermene che ero finito nell'acqua fino al ginocchio. "Se vuoi raggiungerla, Akio, dovrai fare meglio di così" mi dissi. Era come con l'albero, ma quella volta sentivo di essere più vicino. Raggiunsi la riva per provare di nuovo. "Ti ho detto che l'acqua è instabile. Ci serve più chakra e gestito meglio. Assicurati di avere la giusta presa sul liquido prima di avventurarti oltre, non tentare al buio." mi disse la sensei.
"Meglio non fare economia" pensai "Devo dare del mio meglio e arrivare al centro di quel lago". Mi concentrai e cercai di immaginare il chakra che scendeva ai piedi, ma questa volta in quantità maggiore rispetto a prima. Sperai soltanto di non metterne troppo, ma per quello avevo un piano.
Quando tutto il chakra che mi serviva raggiunse i miei piedi, che si illuminarono ancora, mi fermai. Per quella che penso sia la prima volta in quell'allenamento decisi di chiudere gli occhi. Prima avevo preferito fissare l'albero, per fare l'abitudine a non chiuderli, ma volevo cercare di non metterci tutto l'anno a salire su quel lago. Ad occhi chiusi, mi concentrai sul flusso che immaginavo andare dal centro del mio corpo ai piedi e lo fissai, fermo davanti all'acqua. "Devo riuscire a controllarlo, a mantenerlo stabile quando mi serve e ad aumentarlo o diminuirlo se mi trovo in condizioni critiche" mi dissi, era quello il mio obiettivo. Per prima cosa aumentai il flusso di poco e lo tenni costante di nuovo. Cominciai a sentire caldo ai piedi, e lo diminuii. Feci la stessa cosa diminuendo la quantità di chakra e aumentandola nuovamente.
"Devo fare con calma" pensai "un passo dopo l'altro, concentrandomi sul chakra più che sulla sensei da raggiungere. Se vedo che sto per cadere, devo mantenere la concentrazione e ristabilire il flusso. Preoccuparmi non mi servirà". Aprii gli occhi e mi preparai a mettere il primo piede sull'acqua. "Prima ne appoggerò uno e proverò a spingere verso il basso, per regolare il chakra. Quando sarà a posto comincerò a camminare". E così feci.SPOILER (clicca per visualizzare)Chakra: 35
Stato fisico: Illeso
Stato mentale: Deciso. -
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parlato Galatea pensato Galatea
parlato altri
Galatea annuì soddisfatta nel vedere Akio fare proprio ciò che lei sperava: testare prima con un solo piede, in sicurezza, se lo strato di chakra fosse adeguato o meno e regolarlo di conseguenza. Forse era stato il suo suggerimento, forse si era ispirato a quanto lei gli aveva mostrato all'inizio, ma quel gesto dimostrava che non fosse uno spaccone senza facoltà cognitive e che sapesse riflettere. Infatti la prova iniziale mostrò innegabilmente i suoi frutti: quando si avventurò nella camminata, Akio procedette con una certa sicurezza per i primi passi. Pian piano però Galatea iniziò a notare delle increspature, piccoli vortici che s'intensificarono fino a risucchiare l'allievo al proprio interno. Stavolta aveva fatto passi sufficienti perché l'acqua gli arrivasse sopra il petto. Non dev'essere piacevole, ricordo bene che non lo è affatto. Di nuovo attese che recuperasse la sua posizione sulla riva prima di istruirlo.
Chiaramente hai finito per mettere più chakra del dovuto. L'acqua non ti concede lo stesso spazio di manovra di un tronco, è più delicata e richiede molta più precisione. Piccole sbavature possono rivelarsi irrecuperabili: controlla il flusso di chakra, cerca quello preciso e mantienilo fino alla fine, senza nessuna variazione.SPOILER (clicca per visualizzare)SPOILER (clicca per visualizzare)Come prima, descrivi fino al primo passo. Siamo quasi alla fine ormai, mancano un paio di post per uno ^^. -
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Questa volta andrò molto meglio di prima, feci più passi ma finii col mettere troppo chakra e affondai di nuovo. Mi piacerebbe dire che l'acqua era calda e piacevole e che non mi era dispiaciuto caderci dentro, ma era l'esatto contrario. "Gelida" commentai, prima di tornare verso riva.
"Chiaramente hai finito per mettere più chakra del dovuto. L'acqua non ti concede lo stesso spazio di manovra di un tronco, è più delicata e richiede molta più precisione. Piccole sbavature possono rivelarsi irrecuperabili: controlla il flusso di chakra, cerca quello preciso e mantienilo fino alla fine, senza nessuna variazione." mi disse la sensei. Stavo cominciando ad irritarmi per i continui fallimenti, ma riuscii a riprendere il controllo. "Ancora un tentativo" mi dissi "Ancora uno".
"Devo calmarmi" pensai, una volta pronto a ripartire. Ormai era passato molto tempo da quando ero arrivato al campo d'addestramento, e la stanchezza cominciava a farsi sentire, ma sentivo di poter continuare ancora un po'. Non avrei abbandonato tutto proprio ora. Feci un respiro profondo e mi concentrai sul chakra per l'ennesima volta. "I vortici non si sono creati subito, segno che la quantità di chakra iniziale era giusta". Immaginai il flusso di chakra che scendeva verso i piedi con la stessa intensità di prima. Ormai ci stavo facendo l'abitudine.
Quando i miei piedi si illuminarono di blu mi avvicinai al lago e fissai il punto in cui si trovava la sensei. Era lì che dovevo arrivare, ma per il momento era meglio non pensarci: dovevo concentrarmi sul chakra. "Solito piano" ripetei "Appoggio prima un piede, vedo se regge e poi comincio a camminare". Dopodiché provai di nuovo.SPOILER (clicca per visualizzare)Chakra: 35
Stato fisico: Illeso, un po' stanco
Stato mentale: Deciso. -
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parlato Galatea pensato Galatea
parlato altri
Vide con piacere che Akio non si faceva prendere dallo sconforto né iniziava a diventare sicuro dei propri progressi, diventando avventato. Lo dimostrava quel piede poggiato con cautela sull'acqua per verificare se lo strato creato fosse quello giusto. Questo sa farlo, deve soltanto mantenere costante il flusso e mi raggiungerà in breve. Akio iniziò la propria avanzata, passo dopo passo, diventando man mano spedito e sicuro. Oppure essere in grado di correggere qualche sbavatura... Aveva superato dieci passi, si faceva vicino e Galatea volontariamente indietreggiò, allontanandosi, costringendo l'allievo a percorrere una distanza maggiore, sempre maggiore. Ormai Akio avrebbe dovuto lottare anche la stanchezza e forse per quello riaffiorarono i primi vortici ai suoi piedi. Quando vide che il piede destro venne accolto dall'acqua, affondando fin quasi alla caviglia ma non del tutto, come se chakra e liquido stessero combattendo una battaglia efferata per la vittoria, la kunoichi lo richiamò.
Riprenditi! Sistema il chakra, ristabilizza il flusso e prosegui. Hai ancora margini, puoi farlo. Recupera l'equilibrio e raggiungimi.SPOILER (clicca per visualizzare)SPOILER (clicca per visualizzare)Come hai fatto in precedenza, decidi tu l'esito della vicenda, se riesci a recuperare o meno, con una bella descrizione accurata. Il prossimo sarà anche l'ultimo post.. -
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Provai ad appoggiare il piede e vidi che stava su normalmente, segno che non avevo sbagliato la quantità di chakra, allora appoggiai anche l'altro e cominciai a camminare. Non avevo grossi problemi per ora, così avanzai di qualche passo. Avevo di meglio da fare che misurare la distanza percorsa e non volevo rischiare di voltarmi indietro, per non perdere la concentrazione, quindi ad un certo punto cominciai a non avere idea di dove fossi o quanto mi mancasse. Alzai la testa per guardare la sensei e vidi che si allontanava sempre di più. "Grazie" le dissi, mostrandole il pollice in su come gesto d'approvazione "Così si che mi aiuta", poi tornai a concentrai sul camminare.
Da un po' stavo cominciando a sentire la fatica, e anche se non volevo ammetterlo sapevo che quello sarebbe stato il mio ultimo tentativo. Non avrei avuto le forze per tentare di nuovo, quindi dovevo giocarmi il tutto per tutto quella volta. Ad un certo punto sentii il mio piede destro affondare, e guardando in basso vidi dei vortici. Ero così preso dal fatto di non dover cadere di nuovo che avevo finito per mettere troppo chakra. Stavo per affondare. "Corri" fu il mio primo pensiero "Se non altro avresti una possibilità di raggiungerla. Ma no, cosa dico, potrei chiederle di riprendere le forze e provare fra qualche minuto". Non sapevo più cosa fare, e affondavo sempre di più.
"CALMATI, AKIO!" mi dissi subito dopo, come se tutto a un tratto avessi riacquistato la lucidità "Pensa a ciò che ti sei detto prima di provare: qualunque cosa succeda non devi perdere il controllo, è quello che ti fa stare su. Se mi mettessi a correre finirei per cadere al secondo passo". Così mi fermai. Non aveva senso continuare a camminare se sapevo di stare per cadere. Chiusi gli occhi e mi concentrai sul chakra: immaginai un flusso in continuo cambiamento raggiungere i miei piedi. Prima aumentava e poi diminuiva, facendomi affondare sempre di più. Cercai di riprendere il controllo di quel flusso, di stabilizzarlo, e così fu. Con un po' di fatica ero riuscito a rimanere in piedi sull'acqua.
Poi aprii di nuovo gli occhi, chakra o no non mi rimaneva tanto tempo e mi conveniva non sprecarlo, allora mi misi a camminare deciso. Stavo guardando davanti a me, ma in realtà ero concentrato sul chakra, quindi non stavo davvero guardando. Non avevo idea di dove si trovasse la sensei, speravo solo che si trovasse proprio nella direzione in cui stavo andando. L'avrei vista una volta arrivatole vicino. Camminai per quella che mi sembrò un'eternità, ma poi notai una figura femminile davanti a me. Era lei, l'avevo raggiunta."Ce l'ho fatta!" pensai.
"Grazie per avermi allenato" dissi alla sensei. Non sapevo quanto sarei riuscito ancora a stare lì in piedi, quindi era meglio ringraziare in quel momento piuttosto che non farlo.SPOILER (clicca per visualizzare)Chakra: 35
Stato Fisico: Provato
Stato Mentale: Felice per esserci riuscito. -
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parlato Galatea pensato Galatea
parlato altri
Grazie per avermi allenato disse un Akio chiaramente affaticato di fronte a lei. Galatea incrociò le braccia sul petto.
Chi ha detto che abbiamo finito? esclamò con finto tono sorpreso. Devi ancora ritornare a riva, da dove sei partito. La kunoichi tolse subito la maschera da sensei puntigliosa, s'avvicinò all'allievo e lo sostenne nei pochi passi che restavano per raggiungere il terreno.
Per oggi abbiano terminato, quello che dovevo e potevo insegnarti è questo. Ora sta a te esercitarti il più possibile finché i due processi non saranno naturali. Salutò l'Hozuki e s'avviò all'uscita Comunicherò che l'addestramento è superato. Probabile che a breve sarai convocato per sostenere finalmente l'esame per la nomina a Genin. Non perdere nemmeno un istante e allenati più che puoi. Buona fortuna, tieni alto il nome del villaggio.SPOILER (clicca per visualizzare)SPOILER (clicca per visualizzare)Parfait, abbiamo concluso XD. Puoi richiedere in questo topic l'aggiunta del controllo del chakra e delle due tecniche D che ti spettano, quindi fare richiesta per l'esame genin.
Buon proseguimento nel gdr, spero ti troverai bene ^^.
TAM: One Piece 1114 ITA, HunterxHunter 401 ITA, Berserk 377 ITA, Gachiakuta 96 ITA, Blue Box 147 ITA, Sousou no Frieren 130 ITA 
Naruto GDR - Addestramenti
Addestramento Akio HozukiControllo del chakra |
