Galatea Shishi vs Hanzo Senju

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    Arena Boschiva
    ArenaBosco
    Questa Arena presenta il tipico paesaggio del Paese del Fuoco. Il microclima è temperato, con temperature miti. Alberi, erba e cespugli crescono rigogliosi ma non ingombranti e al centro è presente un grande spazio aperto su cui i contendenti possono affrontarsi in campo aperto. Vi sono diverse sorgenti d'acqua.
    Arena Neutra, permette l'utilizzo di qualsiasi forma di Jutsu.


    Galatea staccò una bacca rossa da un cespuglio minacciosamente spinoso. Aveva un aspetto invitante, succoso, ma proprio per quello la kunoichi ipotizzava non fosse commestibile. Per cui fece quello che avrebbe fatto qualsiasi dodicenne annoiato: la lanciò in alto, attese che ricadesse e la scalciò via colpendola al volo, gustandosi appieno l'impatto sonoro con la scarpa e gloriandosi della sua magnifica traiettoria in aria. Rotolò in un ciuffo folto d'erba, sparendo alla vista.
    Galatea si trovava ai margini di un bosco fitto e florido, con alberi frondosi e un sottobosco quasi invadente. Davanti a sé una radura ampia, quasi spoglia al confronto, con un manto erboso fine e basso, inondata da un sole splendente che faticava a penetrare le coltri fitte della foresta circostante. Era una fedele riproduzione, in versione ridotta, del clima e della flora tipica del Paese del Fuoco; almeno così riportava la scheda descrittiva di quell'arena. Arena Boschiva, era denominata, e non poteva esserci denominazione più adatta pensò la kunoichi. Rende bene l'idea del perché si dice le sanguisughe siano originarie di questi posti. Ce le vedo a meraviglia in agguato in un ambiente simile.
    Si trovava lì per volere del suo Villaggio, Kirigakure: era stata convocata per partecipare ad un programma dal pomposo, e indecente riteneva pure la giovane, nome di "Progetto di Scambio Culturale tra i Cinque Grandi Villaggi", progetto che, in fin dei conti, di culturale non aveva proprio nulla. Si trattava di una serie d'incontri organizzati fra vari shinobi provenienti dai Cinque Villaggi, finalizzati a creare dei presupposti per chissà quali futuri scambi o collaborazioni tra i Villaggi stessi e gli shinobi coinvolti in particolare e a rinsaldare i rapporti d'amicizia e fiducia reciproca. La kunoichi, scelta insieme ad altri tre ragazzetti in rappresentanza del Villaggio della Nebbia, non vedeva come tutto questo proposito di pace, fratellanza e culturalità potesse materializzarsi o scaturire da una serie di battaglie in cui al massimo di sarebbero parlati a suon di Ninjutsu e frecciate velenose. Ma, da brava sottoposta, aveva eseguito quello che era un ordine sotto mentite spoglie e preso parte al fantomatico evento. La località scelta per ospitare gli incontri era Konoha, perché centrale rispetto ai paesi coinvolti. E così shinobi provenienti da Kiri, Suna, Oto e Kumo erano stati accolti dai loro colleghi del Villaggio della Foglia ed erano stati smistati nelle varie arene, ognuno destinato al proprio impegno. Galatea si era ritrovata in quella Konoha nella Konoha, nella versione ridotta dello stesso paese che la ospitava.
    Abbandonò l'ombra del limitare del bosco e si addentrò nella piana aperta e soleggiata: era uno spiazzo notevole, che avrebbe permesso uno scontro aperto e senza ostacoli. Ma anche l'idea di giocarsela con una serie di agguati nell'ombra infida della foresta la stuzzicava. Alla fine, non vedendo nessuna figura umana riconducibile al suo predestinato compagno di giochi, si sedette all'ombra di un sicomoro ancora in giovane età, poggiando la schiena contro il suo tronco. "Avrai il piacere di incontrare una tua vecchia conoscenza" mi hanno detto. Devo scontrarmi con qualcuno che già conosco quindi... Iniziò a fare la conta, partendo da Suna e finendo con Kumo: arrivo a quindici shinobi papabili, ma alcuni di quelli riteneva opportuno escluderli; troppo alti in grado o ancora genin, secondo dei calcoli temporali più che verosimili. Ne rimanevano meno di dieci, alla fine. Quel fatto era l'unica inezia che la incuriosiva dell'intero evento: la possibilità di scontrarsi con qualcuno che già conosceva poteva essere un ottimo test per valutare le rispettive crescite in un dato arco di tempo. Per il resto, avrebbe di gran lunga preferito non essere tenuta in considerazione per una baggianata simile. Sbadigliò. Che noia! Aspettiamo questa vecchia conoscenza allora.

    Stato
    ChakraFisicoMentale
    115/115ottimaleottimale
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai (4/4)Torcia luminosa
    Senbon (20/20)Radiolina
    Palla Gelo (5/5)Cimice (3/3)
    Cartabomba (5/5)Filo Metallico (10m)
    Equipaggiamento
    SlotOggettoDescrizione
    Rotolo MinoreBastone MonacoIn borsa
    RotoloKusarigamaZona lombare
    FoderoOmoikaruiFianco sx
    Tasca Suppl.Kunai di Kiri (1/1)Coscia dx
    AbbigliamentoParabracciaIndossati
    AbbigliamentoParastinchiIndossati

    Gilet Kiri
    Armi da LancioAccessori
    Kunai (10/10)Olio Infiammabile (2/2)
    ------

    Note- Coprifronte legato al collo.
    - Due palle gelo legate ad altrettanti kunai.
    - Due cartebomba legate ad altrettanti kunai.
     
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    Uff! Dovrei essere arrivato...
    Hanzo aveva corso abbastanza nel corso del tragitto finale di strada perchè si era accorto di essere in ritardo, e odiava essere in ritardo. Lui, come molti altri shinobi delle Terre Ninja, era stato selezionato per una specie di progetto volto a favorire la collaborazione tra i villaggi ninja, lo scambio culturale e tante altre belle cose cui era difficile credere. Lo stesso Hanzo ormai non era più un bimbetto dell'Accademia al quale si poteva riempire la testa di bellissime parole e grandi valori presi direttamente dai nostri magnanimi antenati e trasposti nella sorridente realtà.
    Hanzo aveva depredato, torturato, ucciso.
    Ai bambini e ai ragazzi dei villaggi si dice sempre che a fare le cose cattive sono le brutte persone degli altri villaggi, i malviventi, o i Mukenin, termine con cui sono indicati con disprezzo i Ninja che decidono di voltare le spalle al proprio villaggio di origine per dedicarsi ad una vita crudele e sregolata. Poi arrivano le prime missioni e capisci che le cose brutte le fanno tutti, anche gli shinobi. Il Villaggio della Foglia godeva di una rispettabilissima tradizione di grandi eroi buoni, con il cuore grande e il sorriso stampato sul volto, Ninja che avevano fatto solo del bene e avevano portato pace e sicurezza. Hanzo era un ninja di Konoha e fino a quel momento aveva privato della vita molte persone, alcune delle quali soltanto sfortunate ad averlo incontrato. Il Senju non si faceva grandi problemi ad uccidere o ad eseguire ordini scomodi, era l'ipocrisia che gli dava fastidio, la menzogna.
    E facciamo sto scambio culturale... vediamo con chi devo combattere oggi
    Avevano detto ad Hanzo che l'avversario di oggi sarebbe stato una sua vecchia conoscenza, e così fu. Quando il Senju varcò la soglia dell'arena, constatò innanzitutto con grande calma ed attenzione la composizione del luogo del combattimento e le sue caratteristiche, e successivamente salutò con un sorriso divertito Galatea, la sua conoscente di Kiri che lo attendeva già all'interno dell'Arena.
    Cara Galatea... oggi dobbiamo combattere! Prego, a te l'onore di cominciare
    Ora che ci penso, non ho mai avuto modo di conoscere le sue abilità... questo potrebbe essere un problema

    Chakra: 115
    Situazione fisica: Illeso
    Situazione mentale: Ottima

    Borsa:
    Radiolina
    Cimice x3
    Olio infiammabile x2
    Shuriken x10
    Kunai x20
    Cartabomba x5

    Fodero:
    Spada larga (nel fodero)
     
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    Hanzo! esclamò la kunoichi, balzando in piedi. Il Senju cui Galatea aveva fatto da sensei tempo addietro spuntò nella radura in cui sedeva da qualche minuto la ragazza; sarebbe stato lui il suo avversario per quell'evento. Ecco qui la nostra conoscenza dunque. Hanzo Senju di Konoha, il ragazzo che evoca serpi e manipola il legno. Si scrollò di dosso qualche residuo di terriccio e corteccia e fece alcuni passi avanti, avvicinandosi al centro dello spiazzo aperto che contraddistingueva quell'arena altrimenti boscosa. Quel ragazzo era forse una conoscenza più approfondita di quanto i due villaggi potessero sospettare, a meno di ragioni che li portavano a spiare nel profondo la vita privata e quotidiana di uno dei due ninja ora sul campo di battaglia. Era stato Hanzo a presentarsi alla porta di casa Shishi, per una visita inaspettata che si era tramutata in una piacevole chiacchierata di conoscenza reciproca, tempo prima.
    Ma che bella giravolta del destino. Ci eravamo proprio ripromessi di incontrarci sul campo di scontro ed eccoci qui che ci offrono l'opportunità! Era stato durante il momento dei saluti che si erano scherzosamente augurati di ritrovarsi magari per testare le rispettive capacità combattive. Galatea era stata sua sensei per un giorno, ma non le dava alcuna garanzia di essere più esperta di lui. Magari ha semplicemente atteso molto più tempo dalla sua nomina a Chuunin prima di decidersi su quale creatura voler evocare... Sì, inizio a sentire un po' d'interesse per questo scontro. La noia era rimasta appisolata contro il sicomoro, mentre la kunoichi aveva portato con sé al centro della radura solo quel vago fremito d'adrenalina che precede uno scontro che si prospetta elettrizzante. A Galatea "piaceva" dar battaglia e il piacere combattivo aumentava man mano che lo scontro si faceva più acceso. Il conoscere vagamente il proprio avversario rendeva l'evento più stuzzicante. Vedo che non vuoi perderti in discussioni sull'importanza futura di questo importante progetto culturale, ma vai subito al dunque. A me la prima mossa quindi? Batté le mani, piegandosi leggermente in avanti e allargando le gambe, sistemandosi in una posizione d'attesa che aveva visto ormai molte volte adottare dal suo compagno di vita. Stava decidendosi su come dare il via alle danze. Iniziamo con qualcosa di leggero...
    Nelle prime battute, avrebbe solo scaldato un po' i muscoli: se avesse davvero sfoderato l'artiglieria pesante, sarebbe stato più avanti nello scontro. Iniziare col botto poteva essere una buona arma, ma non in un'occasione simile. In fondo, era pur sempre uno scontro per sviluppare rapporti d'amicizia e collaborazione futuri, non per mettere al tappeto l'avversario in quattro e quattr'otto; per quanto alla kunoichi, delle premesse che stavano dietro quell'evento, non poteva importare di meno. Evoca serpenti e manipola legno... non so altro. Che tipo di shinobi sei? Ha una bella spadona con sé. Dev'essere di quelle pesanti da manovrare a due mani. Andiamo passo passo... quanto è valido, questo legno, Senju? Infilò la destra nella borsa fissata alla vita, afferrò il rotolo ivi contenuto e lo estrasse, passandolo in volo alla sinistra. A quel punto lo srotolò, muovendo la mano in diagonale, in modo che la carta setosa oscillasse davanti al suo corpo. Il bastone del monaco annunciò la sua presenza con un sonoro tintinnio degli anelli metallici che adornavano la sua estremità, che lo palesarono all'interno della nube bianca di fumo che si era sprigionata dal rotolo. Quella nube era proprio quanto Galatea aveva cercato. Nascosta parzialmente dietro di essa per qualche istante, ne approfittò per frugare nuovamente nella borsa con la destra, arraffare uno dei kunai con annessa palla gelo e lanciarlo in direzione del Senju, in modo che questi potesse vederlo solo una volta sbucato dalla nube biancastra. A quel punto, con un rapido gioco di mani, afferrò il bastone con la sinistra, il rotolo con la destra e lo riavvolse come meglio poté, infilandolo al sicuro nella borsa, quindi scattò in avanti, seguendo il kunai. La dividevano una quindicina di metri da Hanzo: mentre avanzava, teneva gli occhi fissi sul kunai, in modo da calcolare con esattezza le distanze e non rimanere anche lei coinvolta nel raggio d'azione di quella piccola pallina azzurrognola che veleggiava in aria legata all'arma. Quando il kunai sarebbe giunto in prossimità del Chuunin di Konoha, Galatea impostò nella destra il sigillo affinché la palla gelo detonasse, rilasciando la sua ondata ghiacciata nei dintorni. Quindi, bastone alla mano, chiuse le distanze che la separavano dall'avversario e iniziò la sua danza di battaglia: aveva in mente un semplice attacco a tre fasi, che aveva studiato in uno dei tanti momenti di allenamento nel giardino di casa del suo Sensei-compagno. Prima il bastone del monaco, accompagnato dal tintinnio dei suoi anelli, fendette orizzontalmente l'aria diretto alla spalla sinistra del Senju; poi il corpo della kunoichi si sarebbe contratto e chiuso su se stesso, abbassandosi verso il suolo, ruotando in senso anti-orario per poter colpire le gambe del nemico con una spazzata bassa. A quel punto, Hanzo poteva incassare il colpo e perdere l'equilibrio o saltare in alto per evitarlo, pensava Galatea. Così, dopo aver modificato l'impugnatura sul bastone per assecondare la giravolta del corpo, la kunoichi assestò il suo terzo e ultimo colpo della serie: una spazzata a mezz'aria con il bastone, diretta contro il fianco dell'avversario, in modo da spezzargli il fiato fin dall'inizio se fosse andata a segno.

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    115/115ottimaleottimale
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    - Una palla gelo legata ad un kunai.
    - Due cartebomba legate ad altrettanti kunai.
     
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    Galatea


    Hanzo!
    Galatea accolse con piacere il fatto che il suo avversario per lo scontro amichevole di quel giorno sarebbe stato proprio Hanzo Senju, il Chuunin di Konoha cui aveva insegnato la Tecnica del Richiamo e col quale aveva avuto modo di parlare nel corso di una visita del controllore del legno a Kirigakure. Effettivamente fu la stessa kunoichi a cogliere il segno divertente di quella vicenda: proprio in occasione di quella visita i due si scambiarono la piccola promessa di rivedersi su un campo di battaglia, e così fu.
    Galatea non si fece ripetere due volte l'invito ad iniziare lo scontro, e senza esitare ulteriormente eseguì una complessa ma elegante serie di movimenti che la portò con una discreta rapidità e precisione ad una distanza molto ravvicinata da Hanzo, il quale ora si trovava sotto una triplice offensiva che dal punto di vista di Hanzo era molto caotica e disordinata, come ovviamente desiderava la kunoichi attaccante.
    Inizi con le buone maniere... mi sembra la scelta migliore. Allora farò anche io il bravo. Non ti renderai nemmeno conto di quello che sta accadendo.
    Mokuton: Kawarimi no Jutsu - Tecnica della Sostituzione Lignea
    mokuton_kawarimi
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Tale tecnica permette al Genin di eludere contemporaneamente i limiti della propria innata e quelli della normale Kawarimi. Anziché dover cercare un sostituto infatti, questi potrà creare un pupazzo di legno, avente il suo aspetto, che potrà facilmente assolvere allo scopo, impiegando solo pochi secondi per crearlo. Se usata singolarmente questa tecnica non è comunque in grado d'ingannare un'avversario, poiché il burattino avrà fattezze legnose e cadrà al suolo inanimato subito dopo la creazione. Tuttavia utilizzato con la classica Tecnica della Sostituzione permette al contrario di ridurre i tempi di sostituzione, nonché d'ingannare più a lungo il proprio avversario.
    Consumo: 2


    Kawarimi no Jutsu - Tecnica della Sostituzione
    KawariminoJutsu-TecnicadellaSostituzione
    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Ninjutsu
    La tecnica della sostituzione permette allo Shinobi di sostituirsi con un qualsiasi oggetto nelle vicinanze (Che non siano soggetti in movimento ne tantomeno troppo pesanti) lasciandolo nella propria posizione ed esso assumerà per qualche istante le sembianze del Ninja che potrà portarsi fino a dieci metri di distanza dal punto in cui era situato in precedenza.
    La tecnica è utilizzabile solo a scopo difensivo; contro attacchi che non abbiano un raggio superiore a due metri di larghezza.
    La tecnica non è un teletrasporto, quindi va utilizzata con netto anticipo e non per evitare un attacco all'ultimo secondo, poiché sostituirsi con un oggetto significa afferrarlo e portarlo nella propria posizione. Non è possibile sostituirsi in volo visto che per compiere un movimento bisogna forzatamente avere i piedi saldamente per terra.
    Consumo: 1


    Con la combinazione di ben due tecniche di sostituzione, il Senju riuscì a trovare tutto il tempo necessario per portarsi efficacamente fuori dalla portata dell'attacco di Galatea, la quale forse sarebbe perfino riuscita a incappare nella sua stessa strategia diversiva creata con la Palla Gelo. Hanzo però non disponeva di queste informazioni e ignorava totalmente quanto fosse accaduto all'interno del caotico assalto contro un inerme pezzo di legno con le fatte dello shinobi, e preferì aggredire alle spalle la sua avversaria estraendo a grande rapidità la spada larga e puntando un rapido fendente diagonale che partiva da in alto a sinistra e finiva in basso a destra.
    Contando che è molto sbilanciata, convinta di aver colpito, e di spalle... voglio proprio vedere cosa si inventerà!

    Chakra: 115-2-1=112
    Situazione fisica: Illeso
    Situazione mentale: Ottima

    Borsa:
    Radiolina
    Cimice x3
    Olio infiammabile x2
    Shuriken x10
    Kunai x20
    Cartabomba x5

    Fodero:
    Spada larga
     
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    L'ondata ghiacciata si distese sul terreno di scontro e avvolse quello che Galatea non poté notare essere solo un fantoccio ligneo con le sembianze del suo avversario, che il Senju aveva usato come esca per ingannarla e garantirsi poi un'apertura per il contrattacco. Lo stesso fantoccio subì la successiva offensiva della kunoichi, ma a quel punto Galatea ebbe gli elementi necessari a fiutare in tempo la trappola. Che il suo avversario non reagisse in alcun modo al tris di colpi che lei aveva pensato era sospetto e di certo gli effetti della palla gelo non giustificavano un atteggiamento simile. Il rintocco sordo che produsse il legno del bastone quando impattò per la seconda volta contro il legno del fantoccio, poi, aveva ben poco di naturale. Le ricordò vagamente il rumore del bastone che colpiva la pelle indurita dalla Domu del suo fidanzato, ma la sensazione all'impatto era stata del tutto differente: non aveva percepito la stessa resistenza, lo stesso contraccolpo sull'arma. Quando terminò la sua sequenza offensiva, la kunoichi era all'erta, con il forte sentore, che aveva molti contorni della certezza, della contro-offensiva imminente e non da dove sarebbe dovuta arrivare. Fu l'ombra che si proiettò all'improvviso sul terreno di scontro, al fianco e in parte sul corpo della kunoichi, ad annunciare la presenza del Senju alle sue spalle e quindi la provenienza dell'attacco. Non sapeva come avrebbe cercato di colpire e con quale direzione, né la ragazza aveva modo o tempo di verificarlo. Sfruttando la posizione accovacciata e la carica già accumulata nei muscoli delle gambe, decise istantaneamente di sfuggire nell'unico punto che riteneva sicuro: in avanti. Sarebbe stato più comodo scivolare a destra o sinistra, data la posizione di partenza, ma se Hanzo avesse provato ad attaccare con un colpo in semi-rotazione e lei avesse scelto la direzione errata, sarebbero stati guai grossi. Dopo un ragionamento profondo ma rapido, la kunoichi si gettò in avanti, sorvolando rasoterra il manto erboso e sfruttando una veloce giravolta in aria per atterrare di nuove ben salda sui piedi e con l'avversario stavolta di fronte.
    Uno spaventapasseri di legno? pensò, vedendo quale fosse stato il capro espiatorio contro il quale si era accanita. Il pupazzo in legno, dalle fattezze quasi grottesche che imitavano l'aspetto del Senju, stava inerte a terra, qualche passo avanti rispetto al Senju stesso, il quale brandiva la sua mannaia di notevoli proporzioni. Se mi prende con quella mi disossa come un abbacchio. E così mi dà subito una dimostrazione di come sa manipolare il legno? Alla faccia della manipolazione, guarda che ha tirato fuori nel giro di mezzo secondo... Nel frattempo la kunoichi non era rimasta immobile a riflettere su come agire. Come ebbe recuperato l'equilibrio, afferrò un nuovo kunai dalla borsa, stavolta con annessa cartabomba, e lo lanciò verso il Senju. Proprio come fatto in precedenza, avrebbe atteso che il kunai arrivasse nei pressi del suo avversario, prima di innescare l'ordigno. Ma stavolta non le serviva come diversivo, non del tutto: era il primo passo di un attacco che in genere eseguiva con ordine inverso, cioè Kasumi Enbu, seguita poi dall'esplosione d’innesco. In questo caso, avrebbe sfruttato prima l'innesco come esca e poi, con tempismo studiato, avrebbe aggiunto combustibile. Arretrando per mettere la giusta distanza di sicurezza tra sé e il proprio avversario, infatti, stringendo il bastone del monaco sotto l'ascella in modo che non la intralciasse, eseguì i sigilli per la nube gassosa, che diresse leggermente verso la destra del Senju. Non contenta, seguì una nuova sequela di sigilli, identica alla prima, per dirigere una seconda nube di fumo stavolta verso la sinistra del Senju.
    Katon: Kasumi Enbu no Jutsu - Tecnica della Nube Incendiaria x2
    KasumiEnbunoJutsu-TecnicadellaNubeIncendiaria
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica d'elemento Katon non crea direttamente delle fiamme ma sprigiona un gas altamente infiammabile, che se inalato provoca lievi giramenti di testa per due turni. La tecnica viene scelta da molti Shinobi privi di altri Jutsu Katon poiché basterebbe una cartabomba per creare l'effetto stile "Palla di Fuoco". Qualsiasi altro Jutsu Katon è sufficiente per creare lo stesso effetto, permettendo di cogliere il nemico di sorpresa. La nube arriverà fino a una distanza massima di venticinque metri dal'utilizzatore dove si espanderà per un raggio di cinque metri dando così vita a una cortina di gas dal diametro di dieci metri. La tecnica può anche essere usata per dirigere la nube a mezz’aria ma, in questo caso, si porterà automaticamente a terra dopo venti secondi. La nube rimane per due turni al massimo (compreso quello in cui viene eseguita la tecnica) e poi si disperde, e uno solo in presenza di forte vento. Anche se la nube rimane per due turni nel secondo l’esplosione sarà più ridotta e meno forte anche se gli effetti collaterali dall’inalazione saranno invariati. Il gas così prodotto sarà incolore e quindi praticamente impossibile da vedere ma, al tempo stesso, presenterà un particolare odore molto caratteristico che permetterà di distinguere il jutsu.
    Consumo: 2

    In questo modo creò una barriera gassosa ampia quasi venti metri in larghezza, dieci in profondità ed altezza, all'interno del quale il Senju avrebbe dovuto trovarsi all'incirca al centro, che sfruttò le fiamme della cartabomba per incendiarsi. Il tempismo e la cura con cui le due nubi furono dirette, inoltre, fece in modo che le fiamme si propagassero lungo il gas incendiario, dalla prima alla seconda nube emessa dalla kunoichi, creando lo spettacolare effetto di una vampata infuocata che si allungò per quasi venti metri in lunghezza. L'effetto delle fiamme che si propagavano fu magnifico, notò la kunoichi, che saltello dopo saltello era arrivata a più di quindici metri dalla posizione in cui era atterrata qualche secondo prima. Propagazione di cui lei stessa aveva rischiato di subire gli effetti, considerando che le fiamme, spostandosi lungo il gas, le erano arrivate a poca distanza dalle labbra. Ma Galatea era abituata a ben altre temperature, a distanze ben più ravvicinate: quella palla di fuoco improvvisata era nulla rispetto alla furia della lava. Recuperò la presa sul bastone del monaco e attese novità dal suo avversario. La scelta di passare al ninjutsu dalla distanza, il suo campo, era stata quasi ovvia dopo la prima offensiva. Vista la rapidità con cui si è sostituito con quel fantoccio, per il corpo a corpo ho bisogno di un diversivo per cui ora non ho tempo. Nulla gli impedisce di ingannarmi assalto dopo assalto e prima o poi l'apertura per affettarmi con quella spada lo troverebbe.

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    Galatea si era dimostrata una kunoichi piuttosto sveglia e preparata, anche se Hanzo ancora non aveva assolutamente dato il meglio di sè e sapeva che sarebbe stato più opportuno lasciare questo tipo di valutazioni ad un secondo momento, sicuramente successivo a quello che stavavano vivendo in quel determinato momento. Galatea era riuscita ad evitare il poderoso fendente inferto dal Senju con la sua lama sfruttando l'unico punto di uscita che la traiettoria scelta dal ragazzo di Konoha le permetteva, ed era riuscita a trarsi in salvo e a provare a fare leva sull'effetto sorpresa per provare una nuova tipologia di tecnica.
    Con la prontezza degna di un ninja del suo grado, la giovane di Kiri lanciò un kunai in direzione del Senju, il quale era pronto a ricevere una nuova offensiva di quel tipo appena pochi istanti dopo quella precedente e ripose la spada larga al suo posto per poter escogitare qualche jutsu difensivo, ma furono i rapidi movimenti che Galatea compì successivamente a far desistere il Senju dal suo scopo originario e a portarlo ad una nuova strategia.
    Potrei sfruttare questa situazione simile a un brancolare nel buio per studiare qualcosa su Galatea... non so davvero nulla di lei e questa cosa mi irrita... la conoscenza è potere e io devo fare tesoro di questa brevissima frase.
    Eludere nuovamente una situazione complessa avvalendosi di tecniche pensate per un altro scopo era il tipo di strategia che Hanzo aveva scelto, coadiuvato dalla possibilità di conoscere in questo modo delle informazioni sul suo avversario. Una tecnica molto utile in questo senso poteva essere la decapitazione sotteranea, in grado di chiudere facilmente un combattimento, a meno che l'avversario non sia in grado di alterare il chakra dandogli le proprietà della Terra.
    E' assolutamente ciò di cui ho bisogno... non c'è niente di meglio delle tecniche versatili
    Percorrendo un complesso percorso logico in pochissimi istanti, Hanzo fu in grado di compiere rapidamente i sigilli e portarsi sotto il suolo certo che prima o poi l'insidia legata al kunai avrebbe fatto il suo corso, e lui avrebbe potuto godere della vista limitata di Galatea.
    Doton: Shinjuu Zanshu no Jutsu - Tecnica della Decapitazione Terrestre
    DotonShinjuuZanshunoJutsu-TecnicadellaDecapitazioneTerrestre
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Tale tecnica permette ai possessori dell'elemento Terra d'infiltrarsi nel sottosuolo lasciando in bella vista una buca d'un metro quadrato, se non in possesso di tecniche che permettano d'infiltrarsi senza lasciar tracce, e dirigersi verso una posizione prestabilita prima di andare sottoterra, nel tentativo d'afferrare la caviglia dell'avversario e trascinarlo nel sottosuolo lasciandolo momentaneamente immobilizzato. Se usata contro un soggetto in possesso dell'elemento Doton esso potrà rapidamente liberarsi dalla tecnica, altrimenti ci riuscirà solamente all'inizio del suo secondo turno.
    Non è ovviamente possibile protrarre la tecnica per più turni e si dovrà riemergere prima della fine del proprio.
    Consumo: 2

    Mentre Hanzo si trovava nel sottosuolo ebbe modo di avvertire una potentissima vibrazione, come se a qualche centimetro sopra di lui, e fortunatamente sopra un solido manto di terra ed erba, si fosse scatenata una violenta esplosione.
    Ma che diavolo?
    Ciò che era accaduto sopra non aveva importanza in quel momento, in quel momento l'unica cosa da fare era concludere l'incontro amichevole o al massimo scoprire qualcosa di più su Galatea dal Villaggio della Nebbia.

    Chakra: 112-2=110
    Situazione fisica: Illeso
    Situazione mentale: Ottima

    Borsa:
    Radiolina
    Cimice x3
    Olio infiammabile x2
    Shuriken x10
    Kunai x20
    Cartabomba x5

    Fodero:
    Spada larga
     
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    La grande fiammata scatenata dalla kunoichi di Kirigakure fu spettacolare senza dubbio: incendiò l'aria, si gonfiò e svanì nel giro di qualche istante, lasciandosi dietro una cappa di calore persistente. L'atmosfera nella zona colpita si offuscava e distorceva a causa dei fumi e della vampa calda; la distesa erbosa bruciacchiava e crepitava, devastata dalla furia delle fiamme. Spettacolare ma inefficace: fu la sola natura dell'arena a risentire della doppia esplosione causata da Galatea, uscendone con un'ampia zona annerita e fumante a macchiare il verde dilagante. Hanzo Senju, che non era visibile da nessuna parte nei dintorni, constatò la kunoichi non appena la visibilità tornò ad essere accettabile, era sfuggito alle fiamme del tutto illeso, rifugiandosi nel sottosuolo. Le macerie nerastre e i tizzoni ardenti di quanto rimaneva del fantoccio ligneo creato dal Senju mascheravano alla perfezione il foro nel terreno nel quale si era rifugiato, motivo per cui Galatea non pensò immediatamente a quell'ipotesi. Tuttavia la prese in considerazione in breve tempo: nei dintorni non si vedeva anima viva, in aria bastò un'occhiata rapida per verificare che non ci fosse. Né so di tecniche che permettano di volare. Va bene saltare in alto, ma sarebbe un po' troppo... E poi erano nel bel mezzo della radura, distanti dalla foresta circostante, per cui anche rifugiarsi nel fitto del bosco avrebbe richiesto il suo tempo. Oltretutto, per quanto rapido, un minimo la fiammata dovrebbe averla subita, se gli è sfuggito solo allontanandosi sulle sue gambe... Fosse stata una qualunque ragazza, mai avrebbe tenuto conto del sottosuolo; ma essendo una kunoichi, la quale oltretutto aveva avuto le sue belle e frequenti rogne a tal proposito, non poteva affatto escludere che il Senju si fosse rifugiato lì sotto. Anzi, doveva tenere quell'ipotesi in grande considerazione. Fin troppe volte si era ritrovata con il suolo a sfiorarle il mento e l'esperienza accumulata nel tempo passato con Kisuke le insegnava che era possibile addirittura fondersi con esso. Non vorrei dover pensare che si sia reso trasparente come quel Kaguya... Tra le due ipotesi che teneva in maggior considerazione, in base alla propria limitata esperienza, la seconda, ossia la Nuotata nel Sottosuolo, le pareva la meno probabile: quel jutsu richiedeva un certo tempo prima di immergersi totalmente e la sua offensiva era stata troppo rapida per quella tecnica. La prima, invece, era una tecnica semplice quanto rognosa, che conosceva da lungo tempo ma sempre le era stata fatale: la Decapitazione Terrestre. E ricordava, soprattutto, come rifugiarsi nel sottosuolo fosse tanto rapido da passare inosservato anche con il minimo diversivo. Non vedendo il Senju da nessuna parte, né avendo sentore di attacchi o trappole nei dintorni, Galatea iniziò a ritenere quella come ipotesi principale di quanto fosse successo. E così si preparò all'evenienza: avrebbe solo dovuto riconoscere il tremolio del terreno sotto i piedi e prepararsi a schivare non appena sarebbe spuntata una mano. Nulla che inficiava con il mantenere alta l'attenzione anche da altre possibili offensive. Ma non ne giunsero: qualche secondo dopo, l'ormai consueto tremolio del terreno si manifestò.
    Odio questa cazzo di tecnica! pensò seccata la giovane, scandendo mentalmente le varie parole. Se l'era trovata di fronte tante di quelle volte da esserle quasi familiare. Ma stavolta non sarebbe andata come nei precedenti: tese i muscoli delle gambe e come sentì che il terreno sotto di sé iniziava a cedere, perché il corpo del Senju stava fuoriuscendo, si piegò e si slanciò in aria, spostandosi appena verso destra, mandando a vuoto il tentativo di presa sulla caviglia. A quel punto gettò il bastone alla propria destra, lontano da sé e impegnò le mani in una rapida serie di sigilli.
    Youton: Yourappa - Colpo dell'Onda Lavica
    YoutonYourappa-ColpodellOndaLavica_zps37c35235
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Lo shinobi concentrerà una parte di chakra Doton nella propria bocca, insieme al quale andrà ad aggiungere quello elementale Katon. Questi due tipi di chakra, fondendosi formeranno una notevole potenza e l'utilizzatore potrà sputare un getto a velocità media di otto metri per tre dalla proprio bocca. Se l'avversario verrà colpito in pieno, ricevererà innanzitutto danni d'impatto di media entità finendo con l'essere sbalzati via di numerosi metri, oltre ciò dovrà anche fare i conti con bruciature d'entità media derivanti dalla lava.
    Consumo: 4

    Mentre era ancora a mezz'aria, dalle sue labbra ruggì una colata vivida e ustionante di lava: l'esplosione precedente, per quanto spettacolare, era nulla rispetto alla forza distruttrice di quel magma viscoso. La lava sarebbe ricaduta nel punto in cui Hanzo tentava di uscire dal terreno e sarebbe lentamente colata nel foro creato dal corpo del chuunin di Konoha. Non avesse escogitato qualcosa, si sarebbe ritrovato in una prigione rovente. Ecco la mia di specialità, Senju!
    Rimessi i piedi a terra, la kunoichi balzò indietro fino a raggiungere e recuperare il bastone del monaco, a circa dieci metri dalla pozza di lava che crepitava. Non è la prima volta che ti butto via... Quindi Doton anche per lui! Chissà se è legato a quel Mokuton di cui mi parlava. Forse ho un tantino esagerato, però... in fondo erano scontri amichevoli questi... pensò in un rapido susseguirsi di riflessioni.

    Stato
    ChakraFisicoMentale
    111-4=107/115ottimaleottimale
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai (2/4)Torcia luminosa
    Senbon (20/20)Radiolina
    Palla Gelo (4/5)Cimice (3/3)
    Cartabomba (4/5)Filo Metallico (10m)
    Equipaggiamento
    SlotOggettoDescrizione
    Rotolo MinoreBastone MonacoIn borsa
    RotoloKusarigamaZona lombare
    FoderoOmoikaruiFianco sx
    Tasca Suppl.Kunai di Kiri (1/1)Coscia dx
    AbbigliamentoParabracciaIndossati
    AbbigliamentoParastinchiIndossati

    Gilet Kiri
    Armi da LancioAccessori
    Kunai (10/10)Olio Infiammabile (2/2)
    ------

    Note- Coprifronte legato al collo.
    - Una palla gelo legata ad un kunai.
    - Una cartabomba legata ad un kunai.
     
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  8. -Pilaf-
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    ??
    La giovane Galatea era riuscita in qualche modo a sfuggire alla presa sotterranea di Hanzo, probabilmente con un salto, e quando il Chuunin era ormai praticamente emerso ebbe la fortuna di rendersi conto con un certo tempismo dell'entità e della pericolosità dell'insidia che gli stava arrivando addosso.
    Un getto di una sostanza viscosa e molto calda si stava dirigendo verso il Senju, il quale aveva capito di cosa di trattasse ma non riusciva a capacitarsene, vista l'assurdità di ciò che stava accadendo.
    Magma?!
    Con tutta la velocità a sua disposizione provò a compiere dei sigilli, per quanto limitato dalla posizione non proprio agevole e dall'effetto sorpresa e riuscì ad intavolare una difesa rudimentale e piuttosto veloce in grado di ripararlo più possibile dal getto rovente di lava che la kunoichi era stata in grado di produrre e dirigere verso il Senju.
    Mokuton no Sōzō - Creazione Lignea
    b45ac6aa-dcb2-4118-b0fb-ebf0707f60a2
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica lo shinobi utilizzerà i proprio elemento Mokuton per creare un qualsiasi oggetto di dimensioni massime di tre metri per tre metri. Genericamente il Jutsu viene utilizzato per creare rozze armi di legno, piccoli simulacri o imbarcazioni capaci di navigare sull'acqua o altri oggetti utili allo scopo. L'oggetto creato tuttavia non è molto resistente e un qualsiasi Jutsu di livello C potrà facilmente distruggerlo.
    Consumo: 4

    Una specie di gigantesco scudo ligneo con inciso il volto stilizzato di un toro riuscì a riparare Hanzo che però aveva riportato una ferita al braccio destro e causa dei primi lapilli infuocati che si erano separati dal getto e avevano bruciato i vestiti e la pelle del Chuunin di Konoha prima che il getto potesse intervenire nella sua interezza. Trattosi in salvo grazie al sacrificio del suo scudo che era stato totalmente frantumato, il Senju si spostò di un paio di metri e si mise in posizione eretta, fissando la kunoichi della Nebbia con un mezzo sorriso enigmatico e divertito.
    Questa cosa è incredibile.. non pensavo proprio che possedessi una simile abilità! Il magma!
    Hanzo era decisamente colpito dalla abilità inedita che aveva avuto modo di scoprire in Galatea, e non potè fare a meno di interrogarsi sulla natura misteriosa di un simile potere.
    Com'è possibile che riesca a modulare il chakra fino a trasformarlo in lava? L'unica soluzione plausibile è che, come me, riesca a modulare più elementi per unirli tra di loro e produrne uno nuovo... devo saperne di più...
    Pensavo fosse uno scontro amichevole... direi che è il caso di fare sul serio!
    Hanzo si morse la mano e compì rapidamente dei sigilli per portare il combattimento con la sua collega ad un livello completamente diverso.
    Kuchiyose!
    Kuchiyose no Jutsu - Arte del Richiamo
    Kuchiyose
    Quest'abilità viene appresa esclusivamente da Shinobi di rango Chuunin in poi. Non in particolare per la complessità stessa dell'abilità, ma in particolare tale normativa tutela gli Shinobi privi d'esperienza, in modo che non facciano una scelta avventata ed errata. Una volta stipulato un Contratto con una razza animale infatti, non sarà più possibile tornare indietro e vi si rimarrà legati a vita. Le evocazioni necessitano di una notevole quantità di Chakra emessa tutta insieme per esser evocate, e per questo può risultare di difficile utilizzo. Per utilizzare la tecnica bisogna versar anche una minuscola goccia del proprio sangue per poi formare la serie di Sigilli necessari per l'esecuzione della tecnica, che sono i seguenti:
    Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora.
    Consumo: 20

    Serpente Corazzato
    SerpenteCombattente
    Questo serpente raggiunge i 40 metri di lunghezza, il corpo ha un diametro di 3 metri ed è capace di ingoiare più di una persona intera alla volta. La sua grandezza gli permette di schiacciare svariati avversari anche se la sua velocità è solo medio-bassa ma, data l'esperienza acquisita dai numerosi anni e combattimenti, riesce a tenere testa anche ad evocazioni di dimensioni maggiori alle sue. Grazie alle sue dimensioni può abbattere barriere di livello C ma, soprattutto, difendere l'evocatore con estrema facilità, riuscendo a resistere a due jutsu di livello B o uno di livello A. Grazie alla sua pelle estremamente resistente, armi da lancio o grandi al massimo come una Wakizashi, difficilmente sortiranno alcun effetto.


    Un serpente gigantesco fuoriuscì da una nuvola di fumo e si materializzò sul campo di battaglia. Le sue dimensioni erano gargantuesche e tutto il suo corpo esprimeva una minacciosità ed un'aggressività che avrebbero messo molta paura ad un incredibile numero di avversari, e nelle speranze di Hanzo anche Galatea rientrava tra questi. Non era la prima volta che Hanzo si avvaleva di evocazioni di un simile livello sul campo di battaglia, quindi ne conosceva adeguatamente le potenzialità e le peculiarita, soprattutto dal punto di vista offensivo.
    Ti ricorderà qualcosa questa evocazione... DISTRUGGILA!
    Hanzo mandò la sua serpe diretta verso Galatea con lo scopo di ingoiarla o comunque di ferirla gravemente con le sue fauci. Il combattimento vero era cominciato.

    Chakra: 110-4-20=86
    Situazione fisica: Ferita medio lieve da ustione braccio dx, ferita lievissima pollice
    Situazione mentale: Ottima

    Borsa:
    Radiolina
    Cimice x3
    Olio infiammabile x2
    Shuriken x10
    Kunai x20
    Cartabomba x5

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    Lava! Si tratta di lava, per la precisione pensò Galatea, in risposta all'espressione meravigliata di Hanzo sulla sua Yourappa. In qualche modo il ragazzo di Konoha se l'era scampata dall'ondata di lava che la kunoichi gli aveva riservato: sotto il suo sguardo vigile, aveva intravisto il Senju arrabattarsi per creare una barriera in quello che pareva essere il suo tratto distintivo, il legno. La colata stessa di lava le aveva ostruito la vista, per cui Galatea non aveva colto alla perfezione ogni aspetto dell'azione del Senju. Ma lo vedeva ora in piedi davanti a sé, con appena qualche bruciacchiatura sulla parte destra del corpo, segno che il suo tentativo rapido di difesa fosse stato efficace al punto giusto. È stato appena sufficiente però, qualunque cosa fosse è stato del tutto divorato dalla lava constatò, notando che della struttura difensiva non era rimasto più nulla: Hanzo aveva fatto proprio quel minimo indispensabile che i pochi istanti a disposizione gli avevano concesso. Estrasse dalla borsa lo stesso rotolo che aveva estratto una manciata di minuti prima: ora che aveva del tutto spostato il nucleo dello scontro su un campo differente e che una grande distanza la separava dal Senju, quel bastone le era solo d'intralcio. Tutta l'azione di pochi istanti prima, in cui si era ritrovata a lanciarlo via, ne era una dimostrazione: se iniziavano a darci dentro coi ninjutsu, il suo pane quotidiano, il bastone del monaco non aveva più alcuna utilità.
    Eh già. Sorprendente vero? Mai visto nulla di simile prima? chiese Galatea, con il tono di chi stava dialogando intorno ad un tavolo da tè, e non nel mezzo di una battaglia nella sua iniziale e scoppiettante fase. Intanto stava srotolando la pergamena, la stese distrattamente sul terreno davanti ai suoi piedi e vi sigillò nuovamente il bastone all'interno. Nel giro di pochi secondi, l'arma era scomparsa all'interno di una serie di formule e sigilli vergati sul rotolo. E la lava è solo una parte...
    Pensavo fosse uno scontro amichevole... direi che è il caso di fare sul serio! proseguì il Senju, mentre Galatea riponeva il rotolo ormai richiuso nella borsa. Amichevole o meno, uno scontro è uno scontro. Magari ho anticipato i tempi, ma mica potevano andare avanti a lanciarci margherite! La fiammata prima e la lava poi, oltre al verde di quell'arena, avevano incendiato letteralmente anche l'atmosfera: Galatea si mise subito nella posizione da battaglia, gambe appena divaricate e braccia pronte a scattare, in attesa di quel "serio" che il suo avversario le aveva preannunciato. Le bastò vedere Hanzo ferirsi la mano per capire che sarebbe stata un'evocazione la futura minaccia. Pochi frangenti dopo, un bestione spropositatamente lungo fece la sua comparsa sul campo di scontro, sbucando dalla nuvola di fumo classica della Kuchiyose no Jutsu. Dall'aspetto pareva lo stesso serpente che Hanzo aveva evocato nel corso dell'addestramento che proprio lei aveva tenuto, ma oltre all'aspetto esteriore, di quelle creature, Galatea non sapeva nulla: né capacità, né atteggiamento, né resistenza. Sotto l'incitazione feroce del Chuunin di Konoha, il serpente si scagliò contro Galatea, a fauci spalancate.
    Sì, con la Kuchiyose te la cavi egregiamente esclamò a bassa voce la kunoichi, digrignando i denti: il suo obiettivo principale era appena diventato mettere a cuccia un serpentello dall'aspetto coriaceo, con ogni singola scaglia probabilmente più grande del suo intero corpo. Ma nemmeno voleva lasciare Hanzo a godersi lo spettacolo. I primi movimenti del serpente parevano suggerire che non fosse rapido come la giovane sospettava, così, mentre indietreggiava il più rapidamente possibile, infilò la destra nella borsa e ne estrasse dieci senbon. Li impregnò di chakra, quindi li lanciò ai lati del corpo abnorme del rettile, cinque per lato, in modo che cadessero nei pressi del corpo di Hanzo, passando così per semplice lancio fallito. Toccato il suolo, i senbon vennero assorbiti e a quel punto Galatea impostò le mani a formare il sigillo del drago.
    Gyorai Shin - Torpedine di Senbon
    GyoraiShin-TorpedinediSenbon_zps20ac8d12
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Tale tecnica comincia con l'emissione del proprio chakra in un preciso numero di Senbon, a seconda della propria bravura nel controllare il chakra. Quindi si lanceranno questi ultimi a terra e miracolosamente essi, una volta preso contatto con il terreno si fonderanno con quest'ultimo. Quindi bisognerà concludere la tecnica in cinque secondi, dato che, sorpassato questo limite, i Senbon non risponderanno più ai comandi dell'utilizzatore. Per concludere la tecnica basta eseguire il sigillo del drago e i senbon partiranno dal sottosuolo verso l'alto, perpendicolari al terreno o con una leggera inclinazione a discrezione dell'utilizzatore.
    [Massimo Senbon: Genin 5, Chuunin 10, Sp Jounin 15, Anbu 20]
    Consumo: 2

    I dieci senbon saettarono dal terreno contro il Senju, in ascesa diagonale che aveva il corpo del Chuunin di Konoha come punto di convergenza. In quel modo, se non si fosse mosso subito, avrebbe avuto il suo da fare che gli avrebbe impedito di accompagnare l'offensiva dell'evocazione con ulteriori attacchi.
    E ora pensiamo a questo cucciolo sibilante... Galatea continuava ad arretrare, saltando all'indietro per ritardare il momento in cui le fauci della serpe l'avrebbero raggiunta. Il corpo del serpente pareva solido e bello duro: le venivano in mente molti stratagemmi per tentare di addomesticarlo o frenarlo, ma su nessuno aveva la sicurezza di efficacia. Poteva sparargli una tecnica in faccia, cercare di bloccarlo sotto la calce, intimidirlo con del fuoco, ma non avendo certezza che un metodo preciso fosse quello adatto, optò per le maniere forti: per avere più sicurezza possibile, tentò con la tecnica di maggior grado.
    Ranji Shigumi no Jutsu - Tecnica della Criniera del Leone Selvaggio
    RanjiShiguminoJutsu-TecnicadellaCrinieradelLeoneSelvaggio_zps84448fdc
    Villaggio: Tutti
    Tipo: Ninjutsu
    Immettendo il proprio chakra nei capelli, l'utilizzatore può aumentarne temporaneamente la lunghezza e la resistenza. Utilizzando tale jutsu i capelli arriveranno a una distanza massima di venti metri e saranno in grado di boccare completamente le armi da lancio. Avranno più difficoltà nel caso in cui l'arma in volo sia di dimensioni maggiori (es shuriken gigante) dove potrà al massimo rallentare e deviare parzialmente la sua corsa.
    L'utilizzatore potrà controllare a proprio piacimento i capelli, allungandoli, accorciandoli e separandoli in più fasci per poter catturare l'avversario. Ma questi non hanno solo la funzione di immobilizzare un soggetto ma possono servire anche per ferirlo direttamente. Infatti i capelli formeranno una serie di spine che potranno causare danni medio-lievi all'avversario per poi cercare di bloccarlo completamente.
    Se il nemico rimane imprigionato per più d'un turno l'utilizzatore potrà trapassarlo con l'ausilio delle spine.
    Sarà possibile utilizzare solo tecniche A Turno durante l'utilizzo di tale jutsu.
    Consumo: 8 (A Turno)

    Le mani danzarono davanti al corpo e dopo pochi istanti furono i capelli della kunoichi a danzare in aria, lunghi, sinuosi e letali. L'intera chioma si allungò fino al massimo consentito, quindi cercò di avvolgersi a spirale intorno al muso appuntito del rettile: se erano le zanne le sue armi, lei avrebbe tentato di chiudergli quella bocca. Indietreggiando per mantenere la distanza, Galatea coordinò la propria chioma in modo che circondasse il muso del serpente e, al momento opportuno, si avvolgesse intorno alle sue fauci, per stringere il muso e chiudere quella bocca infernale, così da inibire la minaccia principale, improvvisando in questo modo una museruola. A quel punto avrebbe diretto qualche ciocca infida contro gli occhi dell'animale, per accecarlo, e altri spuntoni, venti in tutto, contro il corpo, per trafiggerlo, puntando a quella parte inferiore che pareva alla vista meno resistente. Vediamo contro questo come te la cavi.
    Saltello dopo saltello, nel mentre, la kunoichi era arrivata al limitare della foresta che circondava interamente la radura. Notandolo con la coda dell'occhio, fece due ulteriori balzi, per salire sul tronco di uno dei primi alberi, stabilendosi su uno dei rami più bassi che offriva una certa stabilità. Speriamo che questa bestia si plachi in fretta, muovermi così è un po' problematico. Tutto un bel po' problematico.

    Stato
    ChakraFisicoMentale
    107-2-8=97/115ottimaleottimale, pensierosa
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai (2/4)Torcia luminosa
    Senbon (10/20)Radiolina
    Palla Gelo (4/5)Cimice (3/3)
    Cartabomba (4/5)Filo Metallico (10m)
    Equipaggiamento
    SlotOggettoDescrizione
    Rotolo MinoreBastone MonacoIn borsa
    RotoloKusarigamaZona lombare
    FoderoOmoikaruiFianco sx
    Tasca Suppl.Kunai di Kiri (1/1)Coscia dx
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    AbbigliamentoParastinchiIndossati

    Gilet Kiri
    Armi da LancioAccessori
    Kunai (10/10)Olio Infiammabile (2/2)
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    Note- Coprifronte legato al collo.
    - Una palla gelo legata ad un kunai.
    - Una cartabomba legata ad un kunai.
     
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