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.Apprendista: Shōri Jiyuu
Sensei: Galatea Shishi
Attività: Kuchiyose No Jutsu
Luogo: Kirigakure no Sato, Campo d'addestramento n° 3
Ora: 09:30SPOILER (clicca per visualizzare)OT:
Come nel primo addestramento; in modo maniacale e descrittivo dovrai iniziare la tua avventura. Inizia con come hai ricevuto la notizia del tuo addestramento ed il tragitto per arrivare al luogo stabilito.
Il luogo dove avverrà l'addestramento lo devi descrivere te e decidi te se una volta arrivato al campo d'addestramento io sia già li o meno; non potrai però assolutamente decidere eventuali mie azioni.
Inoltre specifico subito che nell'addestramento tu potrai dire solamente cosa tenterai di fare. Non se ci riuscirai; poiché questo sta a me deciderlo.
- L'esaminatore non è tenuto a scrivere lunghi ed elaborati testi, si limiterà a fare una breve azione dandovi istruzioni su come svolgere l'addestramento. Gli esaminatori infatti svolgono molteplici mansioni e per concludere, non sono loro gli esaminati dunque fate semplicemente del vostro meglio senza prendere come riferimento la complessità dei testi dei Sensei
- Quando inizi l'addestramento devi già aver deciso quale "Contratto" scegliere.
- Quando si tenta d'usare la Kuchiyose No Jutsu, si scala il Chakra solamente nei tentativi che hanno successo.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato - Parlato - "Pensato" - Parlato fantasmi - Parlato Galatea Shishi - Parlato altri
Shori si scostò con fare distratto una fastidiosa ciocca di capelli dal viso, mentre l’altra mano scorreva frettolosa tra i ripiani dell’armadio, insinuandosi nei capi, palpandoli, stropicciandoli, alla disperata ricerca di qualcosa. Gli occhi violetti scattavano da una parte all’altra, squadrando ogni minimo angolo con scrupolosità. “Ma dov’è finita la sciarpa?” Si chiese con un profondo cipiglio. La sua amatissima sciarpa viola era ormai diventata la sua inseparabile compagna d’avventure, ed uscire per un addestramento senza di lei sembrava… sbagliato. Shori non era mai stata una tipa superstiziosa, ma in quel momento proprio non riusciva a scrollarsi di dosso la sensazione che senza la sua sciarpa sarebbe incappata in un sacco di guai.
Ehilà, micetta! Finalmente un attimo libero dal ragno?
La kiriana diede solo una rapida occhiata in direzione della porta. Borei il Fantasma, un ragazzo morto con capelli color sabbia sbiaditi, stava ritto davanti alla soglia con un grosso sorriso sghembo e le braccia conserte. La fissava con i suoi occhi fucsia accesi di curiosità. Che stai facendo? Cerchi qualcosa? Che devi fare? Qual è la tua temperatura corporea attuale?
Tra un quarto d’ora inizia il mio addestramento per la Kuchyose no Jutsu, ci impiego minimo dieci minuti per raggiungere il posto e non sono ancora pronta. Ma dove diavolo è finita la mia sciarpa!?
Sciarpa? E vacci senza, che ti frega?
Io… Shori si morse le labbra, poi controllò l’ora sull’orologio a muro. E va bene! Si arrese, con un ringhio di frustrazione. Si voltò e chiuse le ante dell’armadio con più forza del necessario: arrivata difronte al futon, si piegò per afferrare il biglietto che un gentilissimo ninja le aveva fatto recapitare quella mattina.CITAZIONEApprendista: Shōri Jiyuu
Sensei: Galatea Shishi
Attività: Kuchiyose No Jutsu
Luogo: Kirigakure no Sato, Campo d'addestramento n° 3
Ora: 09:30
Lo rilesse con attenzione, mentre un braccio si allungava per prendere il fodero con dentro l’Omoikarui e fissarsela alla cintura. “Galatea Shishi…” pensò, fissando con insistenza le lettere di quel nome. Aveva un ché di familiare. Allora, dove andiamo a fare sta Cuki… Kugi… sì, insomma, per l’addestramento? Chiese Borei con voce squillante, interrompendola dai suoi pensieri.
Shori alzò gli occhi e prese a dirigersi fuori dalla camera, in maniera piuttosto frettolosa. Noi non andiamo da nessuna parte, disse seccamente. Ci andrò da sola, e non voglio discussioni.
Eeeeeeeeeeeh? Che? No, stai scherzando! Perché?
Perché ho un altro compito per te, disse lei. In realtà non era vero: voleva solo risparmiarsi la vista di lui che dava scintille per via di quella Galatea Shishi, sua Sensei. Sarà una cosa noiosa e, chi lo sa, magari anche lunga. Piuttosto, volevo vedere se riuscivi a capire dove è andata mia sorella. Ieri sera è uscita e non è ancora tornata, riprese lei.
Tirare in ballo Haruka sembrava essere stata la mossa migliore: gli occhietti accesi del fantasma si spalancarono tanto da sembrare due grosse biglie. Haruka-chan!? Il mio caro ragnetto!? Ooooh… NON TEMERE, ARRIVO IO A SALVARTI, DONZELLA!!
“Oh, Kami-sama… ma come devo fare con lui?”
“Galatea Shishi… Galatea Shishi… dove ho già sentito questo nome?” si chiese, assorta nei suoi pensieri. Una mano era impegnata a rigirarsi il ciondolo-gatto tra l’indice e il pollice, mentre l’altra era poggiata sull’elsa dell’Omoikarui come fosse il bracciolo di una sedia, così che la spada si sbilanciasse più in orizzontale; era un’azione quasi necessaria, perché altrimenti la punta di quella lunga arma avrebbe continuato a strisciare sul terreno polveroso. E per fortuna che aveva evitato di portare il suo bastone da centottanta centimetri…
Alzò lo sguardo. Davanti a sé c’era un cancello dall’aria arrugginita che portava l’insegna del numero 3, segno che era finalmente arrivata al campo d'addestrameto... in orario, per giunta. Shori vi entrò con la mente molto più serena di quanto non s’era aspettata. Tutto intorno c’era una notevole distesa di erba spenta, con qualche alberello solitario disseminato qua e là, dall’aria malata e rinsecchita e una lieve coltre di nube mattutina. Persino là c’erano un paio di fantasma, seduti comodi sotto un albero, ignorando completamente la nuova arrivata. Lei fece lo stesso. “Ma che bel luogo tetro”, pensò la kunoichi storcendo la bocca. Si guardò in giro, ma non vide ancora nessuno. Attorno a lei regnava il silenzio… una situazione a cui non era più abituata, non con l’arrivo di quel chiacchierone, bisbetico di Borei.SPOILER (clicca per visualizzare)
Edited by Ely_11 - 5/6/2014, 01:04. -
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Parlato Galatea | Telepatia Galatea | Pensato Galatea
Parlato Altri
Telepatia evocazioni
Campo d'addestramento numero tre, nove e trenta del mattino. Galatea vi giunse con una puntualità sconcertante, nemmeno avesse tenuto d'occhio le lancette per far sì di arrivare davanti quel cancello arrugginito allo scoccare esatto dell'orario stabilito. Oltre le sbarre arrugginite, nella nebbia che aleggiava bassa sul terreno, riusciva a intravedere un'ombra che si addentrava nel campo. L'allieva? Sistemò il borsone sulla spalla ed oltrepassò il cancello cigolante. Era da un po' di tempo che non le toccavano compiti simili: nell'ultimo periodo si era ritrovata a dover eseguire una missione dopo l'altra, con ben poco tempo a disposizione fra l'una e l'altra. Per fortuna non l'avevano flagellata anche con addestramenti a destra e a manca, altrimenti con Kisuke non si sarebbe vista nemmeno in cartolina. Almeno quella volta le avevano affidato una sua compaesana: le ultime volte che ricordava si era dovuta fare tutto il viaggio fino a Oto, a Konoha o a Kumo, perdendo settimane intere per una questione di qualche oretta. Questa volta se la sarebbe sbrigata con mezza giornata, capacità dell'allieva permettendo.
Di campi d'addestramento simili ne aveva già visti: morenti, rinsecchiti, nemmeno fossero stati oggetto di una battaglia epocale che li aveva per sempre segnati. Ma quando c'era la nebbia di mezzo, l'atmosfera si faceva del tutto particolare. Ma che campo lugubre che abbiamo qui a Kiri, pare uscito da una di quelle storie dell'orrore tutta atmosfera e sospensione. S'incamminò seguendo l'ombra che intravedeva davanti a sé, presupponendo fosse quella Shori Jiyuu che le era stato detto dover iniziare alle arti del richiamo. Ci manca solo che sto seguendo un fantasma ridacchiò tra sé e sé. Mezzo minuto dopo, entrò nel raggio visivo della neo-Chuunin di Kirigakure; la squadrò rapidamente, non avendola mai vista prima in vita sua, poi si presentò. Per farsi un'idea di che tipo fosse aveva un bel po' di tempo a disposizione.
Buongiorno, io sono Galatea, la tua Sensei per oggi, sempre che tu sia Shori, altrimenti starei facendo una figuraccia storica. Sfilò il borsone dalla spalla e lo posò in terra, i rotoli che, al suo interno, scivolarono l'uno sull'altro. Beh, andiamo dritte al punto. Siamo qui per farti apprendere la Kuchiyose no Jutsu, hai deciso a quale contratto vuoi legarti? Così sbrighiamo subito la pratica con questi. Indicò il borsone che aveva posato in terra con la punta della scarpa: se non avesse prima firmato uno di quei rotoli, non avrebbe mai evocato nulla.SPOILER (clicca per visualizzare). -
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Shori si stava tranquillamente beando di quel raro momento di silenzio, quando udì dei passi lievi alle sue spalle. Spalancò gli occhi chiusi e girò il busto. “Galatea sensei?” si chiese squadrando con curiosità oltre la nebbiolina.
Nel campo d’addestramento era entrata una ragazza, sì, una kunoichi di sicuro. La prima cosa che saltò all’occhio di Shori furono gli occhi, due pozzi di luce argentea; il suo sguardo cadde poi al collo, dove a mo’ di ciondolo vi era legato il coprifronte, con inciso il simbolo della Nebbia. “Una compaesana” pensò Shori, contenta. Non che avesse qualcosa contro gli altri ninja stranieri… era solo del semplice patriottismo. Quando gli occhi violetti della suddetta patriota scivolarono sui capelli, tanto chiari da sembrare bianchi, ricordò dove aveva già sentito quel nome, Galatea Shishi. “Il Momochi, l'ho incontrato tempo fa durante uno scontro amichevole proprio in questa città. Insieme ad un'altra ragazza dai capelli bianco argento come i miei, una certa Galatea Shishi...” Le parole di Supaku Handoru le tornarono alla mente con una notevole chiarezza. “Ma certo!”. La sua sensei era la stessa ragazza che aveva fatto da compagna al suniano durante il combattimento contro Kisuke senpai, la stessa ragazza che era riuscita a tenergli testa, quella che, come Shori, aveva vinto il Torneo Chuunin. Gli occhi della Jinchuuriki si animarono, fissando la compaesana con profondo rispetto. Per essere riuscita in quelle imprese doveva essere una kunoichi davvero capace.
Buongiorno, io sono Galatea, la tua Sensei per oggi, sempre che tu sia Shori, altrimenti starei facendo una figuraccia storica. La voce della senpai – o meglio, sensei – interruppe i suoi pensieri. La neo Chuunin si riscosse, esibendosi subito in un profondo inchino. Sono proprio io, Shori Jiyuu. E’ un vero piacere incontrarvi di persona, Galatea Sensei, davvero, disse, ricambiando la presentazione. Quando si risistemò, notò il borsone vicino ai piedi della kunoichi dai capelli chiari. Lo squadrò con curiosità.
Beh, andiamo dritte al punto. Siamo qui per farti apprendere la Kuchiyose no Jutsu, hai deciso a quale contratto vuoi legarti? Così sbrighiamo subito la pratica con questi.
Il sorriso di Shori tentennò appena. Il contratto. Be’… ci ho pensato a lungo, molto a lungo… ma alla fine credo di essermi decisa. Scelgo il contratto dei felini.
Bloccò subito un sorriso divertito che le stava nascendo agli angoli della bocca. Che ironia! La Jinchuuriki del Demone Gatto che sceglieva proprio il contratto dei gatti. La presenza del Bijuu, al contrario di quello che si poteva pensare, non era stata però un fattore determinante. Quando le avevano esposto tutti i tipi di contratti, Shori si era subito sentita attratta dalle capacità dei felini, trovandoli, tra tutti gli altri contratti, quelli più conformi alle sue necessità e capacità. Tuttavia non era stata una decisione semplice: la kiriana aveva passato un mucchio di tempo a ponderare altre opzioni, valutando e confrontando ogni particolare. Dopotutto, si trattava di un legame eterno, per la vita… non era una decisione da prendere alla leggera.SPOILER (clicca per visualizzare)
Edited by Ely_11 - 5/6/2014, 21:15. -
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Parlato Galatea | Telepatia Galatea | Pensato Galatea
Parlato Altri
Telepatia evocazioni
Quelle pupille violacee erano senza dubbio vivaci e vive. Questo aveva pensato Galatea mentre si presentava a Shori Jiyuu, sua allieva per quella giornata. Quegli occhi di un colore così poco "umano", che però suggeriva una vividezza che il suo argento altero e implacabile poteva solo invidiare, si erano come illuminati prima ancora che si presentasse. Quasi la neo-Chuunin l'avesse riconosciuta, cosa ben poco probabile, dato che lei non aveva mai incrociato prima di quel momento la giovane. Ma di questi tempi si sono messi ad insegnarle all'accademia certe maniere o sono solo io che trovo allievi deferenti ultimamente? Le prime volte non capitava mai... si ritrovò invece a pensare quando Shori rispose alla sua presentazione con un inchino tanto rispettoso da metterla quasi in difficoltà: si sentiva sempre un po' a disagio in quella posizione, non voleva passare da maestrina che mantiene le distanze. Sperava che con il passare dei secondi la situazione sarebbe diventata più "familiare", man mano che avrebbero proceduto con l'addestramento. Intanto dovevano compiere il primo passo, la scelta del contratto.
Be’… ci ho pensato a lungo, molto a lungo… ma alla fine credo di essermi decisa. Scelgo il contratto dei felini.
I felini ripeté Galatea, rannicchiandosi sul borsone e cercando al suo interno il rotolo giusto. Quando lesse i kanji che stava cercando, afferrò la grande pergamena avvolta al suo sostegno cilindrico e la sfilò dalla borsa. È un contratto, quindi c'è bisogno di una firma ovviamente. E a quel punto iniziò ad aprire il rotolo davanti agli occhi della giovane allieva, mostrandole via via le firme cremisi che erano state apposte sul rotolo nel corso del tempo. Saprai già come funziona, ma te lo ricordo comunque brevemente. Una volta messa la tua firma, potrai iniziare ad evocare le creature con cui stipuli il contratto. Il contratto è eterno, un contratto a vita, per questo, come puoi vedere, si firma con il sangue. Sarà necessario versare un tributo di sangue anche per evocare, ma ti mostrerò tutto in un secondo momento. Ultima cosa da sapere per ora, ma non meno importante, non è possibile rompere il contratto. Non si torna indietro, una volta che avrai firmato questo rotolo, sarai per sempre legata ai felini, senza possibilità di tornare sui tuoi passi e cambiare idea. Era intanto arrivata al primo scomparto libero, lì dove Shori avrebbe dovuto siglare il proprio nome per unirsi a tutti quelli che, prima di lei, avevano scelto di affiancarsi ai felini nel loro percorso. Sì, lo so, è tutto molto melodrammatico, ma purtroppo è così. Scegliere il contratto è tanto importante proprio perché è una scelta definitiva. Se sei certa della tua scelta, il rotolo è tutto tuo: procurati una piccola ferita e firma. Se hai dubbi e vuoi ripensarci, hai tutto il tempo che vuoi e sono a tua disposizione.SPOILER (clicca per visualizzare). -
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Galatea Sensei non volle perdere tempo. I felini, ripeté, abbassandosi per rovistare nel borsone ai suoi piedi. Ne tirò fuori un rotolo di dimensioni considerevoli, che subito aprì davanti agli occhi accesi di Shori. È un contratto, quindi c'è bisogno di una firma ovviamente.
L’allieva udì appena le sue parole. Era rimasta affascinata dalla disposizione di tutte le firme color rosso sangue – così ben organizzate, ordinate – che riempivano la pergamena difronte a lei. Tutte quelle persone avevano, come lei, legato la propria vita a quelle creature, pronte a contare su di loro e ad affidare la propria incolumità, magari. Erano diventati compagni per la vita. Facendo scorrere gli occhi su ogni firma, Shori si chiese se qualcuno di questi ninja si fosse mai pentito. Se mai si sarebbe pentita lei.
… Ultima cosa da sapere per ora, ma non meno importante, non è possibile rompere il contratto. Non si torna indietro, una volta che avrai firmato questo rotolo, sarai per sempre legata ai felini, senza possibilità di tornare sui tuoi passi e cambiare idea, stava spiegando intanto la Sensei.
Shori annuì. Aveva ascoltato tutto il discorso, principalmente cose che già sapeva. La seconda parte servì solo a rinvigorire i suoi dubbi, i suoi “e se…?”. La ragazzina diede una veloce occhiata a Galate Sensei, per poi tornare a fissare il rotolo mordicchiandosi le labbra.
Sì, lo so, è tutto molto melodrammatico, ma purtroppo è così. Scegliere il contratto è tanto importante proprio perché è una scelta definitiva. Se sei certa della tua scelta, il rotolo è tutto tuo: procurati una piccola ferita e firma. Se hai dubbi e vuoi ripensarci, hai tutto il tempo che vuoi e sono a tua disposizione.
Shori annuì di nuovo. Una mano era salita a rigirarsi tra le mani il ciondolo a forma di gatto. Vi ringrazio molto, ma penso che non riuscirò mai a liberarmi totalmente dei dubbi, anche se dovessi star qui a rifletterci per anni, disse con una scrollata di spalle. “Dopotutto, più una scelta è importante, più forti sono i dubbi”. Ma Shori aveva deciso il contratto che faceva al caso suo, lasciarsi andare ad inutili paranoie non era il modo giusto per affrontare un addestramento. Allora vediamo di passare in fretta alla parte pratica, sospirò, sporgendosi verso il riquadro vuoto che attendeva solo di essere macchiato col suo sangue. “Sangue…” Una mano andò verso la borsa dietro la schiena e vi frugò dentro finché non trovò uno shuriken. Premette una delle quattro punte contro il polpastrello dell’indice destro, esercitando abbastanza pressione da far uscire una goccia di sangue, che subito scivolò lungo tutto il dito in un rivolo cremisi. Shori fece una smorfia, ma le sue mani non vacillarono. Accostò il dito insanguinato al riquadro immacolato, poi iniziò a tracciare i simboli del suo nome.
“Così dovrebbe andare”, pensò soddisfatta osservando la propria firma, ultima di una lunga serie, testimonianza della sua scelta. “Ora sì che mi sono meritata il mio soprannome, micetta”. Si rivolse alla ragazza dai capelli argentei, mostrando un sorriso in cerca di approvazione.SPOILER (clicca per visualizzare). -
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Parlato Galatea | Telepatia Galatea | Pensato Galatea
Parlato Altri
Telepatia evocazioni
Allora vediamo di passare in fretta alla parte pratica disse Shori, piegandosi verso il rotolo, dopo aver espresso la sua sui dubbi che era naturale qualunque Chuunin avesse su quella tecnica.
Lo so. Probabilmente non te ne libererai mai nemmeno dopo aver messo quella firma. Ogni contratto ha dei punti di forza e quando ti troverai di fronte evocazioni differenti, sarà spontaneo pensare "se solo avessi scelto loro, o quegli altri, ora sarei avvantaggiata, ora sarebbe più semplice" rispose Galatea, mentre Shori era impegnata a firmare con il proprio sangue il rotolo che le stava reggendo. È normale, come sarà poi spontaneo pensare che non avresti potuto fare una scelta differente, perché questa è la scelta in fondo migliore per te. Perfetto! esclamò poi, quando nome e cognome dell'allieva erano ormai scritti in modo indelebile nel riquadro verticale della pergamena. Il contratto è sancito, sei ufficialmente legata ai felini. Ora possiamo passare alla tecnica vera e propria, le formalità sono finite. Posò il rotolo a terra perché la firma si asciugasse del tutto e si spostò di qualche metro. Per la Kuchiyose servono tre cose iniziò a spiegare, sollevando in aria tre dita e ripiegandole man mano che elencava i passaggi fondamentali. Un piccolo tributo di sangue, dei sigilli e chakra, un bel po' di chakra. Sangue a parte, non è diverso da un qualsiasi ninjutsu, in sostanza. I sigilli sono: Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora. Li eseguì nel frattempo e ripeté la sequenza qualche volta, così che l'allieva li memorizzasse in fretta. Bene, ti faccio vedere come si fa, non è difficile, poi tenterai tu di eseguire la tua prima evocazione. Elencando nuovamente di volta in volta i passaggi fondamentali, Galatea si ferì il pollice con il Kunai di Kiri che aveva nella tasca supplementare, eseguì i sigilli, concentrò il chakra nel palmo della mano e lo rilasciò, posando la mano in terra.SPOILER (clicca per visualizzare)Kuchiyose no Jutsu - Arte del Richiamo
Quest'abilità viene appresa esclusivamente da Shinobi di rango Chuunin in poi. Non in particolare per la complessità stessa dell'abilità, ma in particolare tale normativa tutela gli Shinobi privi d'esperienza, in modo che non facciano una scelta avventata ed errata. Una volta stipulato un contratto con una razza animale infatti, non sarà più possibile tornare indietro e vi si rimarrà legati a vita. Le evocazioni necessitano d'una notevole quantità di Chakra emessa tutta insieme per esser evocate, e per questo può risultare di difficile utilizzo. Per utilizzare la tecnica bisogna versare, anche una minuscola, goccia del proprio sangue per poi formare la serie di sigilli necessari per l'esecuzione della tecnica, che sono i seguenti:
Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora.
Per riuscire ad evocare taglie grandi è necessario essere almeno Sp.Jounin; per le Leggendarie bisogna essere di grado ANBU
Consumo: 10
Lumache Irritanti
La loro lunghezza può variare da poche decine di centimetri ad un massimo di un metro, mentre la larghezza massima raggiunge i 40 centimetri. E' un gruppo di tre lumache minute che non hanno grandi abilità sensoriali e/o nello scontro fisico. Sono molteplici i metodi per utilizzare in modo astuto tali lumache, uno è mandarle in avanscoperta, grazie alle loro piccole dimensioni. Sono capaci di comunicare con chiunque la Lumaca desideri tramite telepatia, e la sua specialità sta nel fatto che tutte le lumache possono comunicare anche a chilometri e chilometri di distanza fra di loro. Hanno lievissime capacità curative, danno infatti un sollievo immediato a ferite lievissime se la lumaca vi è appoggiata sopra. Si muovono ad una velocità bassa.
Denev la lumaca fece la sua comparsa nel campo d'addestramento, con le antenne che scandagliavano l'aria in direzione di Shori. Galatea spiegò tramite telepatia alla sua creatura quale fosse la situazione, quindi tornò a parlare a Shori.
Lei è Denev, taglia piccola del mio contratto. Dovrai evocare una taglia piccola anche tu, per cominciare. Poi con il tempo riuscirai ad evocare taglie via via maggiori. Concentra il chakra nel palmo della mano e ricorda che dovrai accumularne una quantità notevole per riuscire ad evocare qualche creatura. Se hai dubbi, chiedi pure, altrimenti se sei pronta puoi procedere quando preferisci.SPOILER (clicca per visualizzare). -
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Perfetto! Esclamò Galatea Sensei, posando a terra la grossa pergamena e prendendovi le distanze. Il contratto è sancito, sei ufficialmente legata ai felini. Ora possiamo passare alla tecnica vera e propria, le formalità sono finite.
Shori annuì. “Finalmente”, pensò, mentre sentiva l’eccitazione per quello che sarebbe stato l’addestramento vero e proprio. Presto avrebbe potuto evocare la sua prima creatura, il suo primo compagno… forse era una stupidaggine, ma la ragazzina si sentiva davvero emozionata. Shori fissò la Sensei con avido interesse, mentre quella iniziava a dare istruzioni su come compiere al meglio la tecnica.
Per la Kuchiyose servono tre cose. Un piccolo tributo di sangue, dei sigilli e chakra, un bel po' di chakra. Sangue a parte, non è diverso da un qualsiasi ninjutsu, in sostanza. I sigilli sono: Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora.
Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora… ripeté piano la neo-Chuunin, mentre la Sensei compieva lentamente i sigilli, per far in modo che l’allieva li imparasse più velocemente. Per fortuna, non ci volle molto prima di riuscire a memorizzarli, dopotutto era dotata di una buona memoria.
Arrivò poi il momento dalla dimostrazione pratica: Galatea Sensei afferrò un kunai di Kiri, si ferì il pollice, eseguì i sigilli e poggiò una mano per terra. Una serie di simboli neri si propagarono dal punto in cui il palmo toccava l’erbaccia, seguito immediatamente da una nuvoletta bianca. Shori fissò intensamente quella parte di terreno, gli occhi che scintillavano di curiosità e aspettativa. Che cosa ne sarebbe uscito?
La risposta arrivò subito: la nube si diradò, rendendo visibile un essere tutto sommato piccolo, viscido, bianco e senza zampe, ma con delle antenne che si muovevano verso Shori. “Una lumaca!” pensò quest’ultima; gli occhi violetti si animarono ancora di più, mentre le scappò un largo sorriso. Era fantastico, incredibile. Ebbe un primo istinto di allungare la mano per toccare quella creaturina, ma si fermò in tempo; dopotutto, non era mica ad uno zoo. Tuttavia, non riuscì a toglierle gli occhi di dosso, proprio come una bambina che fissava un sacchetto pieno di dolciumi. Wow...
Lei è Denev, taglia piccola del mio contratto. Dovrai evocare una taglia piccola anche tu, per cominciare. Poi con il tempo riuscirai ad evocare taglie via via maggiori. Concentra il chakra nel palmo della mano e ricorda che dovrai accumularne una quantità notevole per riuscire ad evocare qualche creatura. Se hai dubbi, chiedi pure, altrimenti se sei pronta puoi procedere quando preferisci.
Fu molto difficile alzare lo sguardo verso la Sensei. Subito! Rispose, ora più motivata di prima. Non vedeva l’ora di poter evocare anche lei il suo contratto. Si schiarì la voce, cercando di riacquistare serietà e concentrazione, poi cominciò. Aveva già il suo “tributo di sangue”, per cui le bastò compiere di nuovo i sigilli che aveva memorizzato. “Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora…” Incanalò una modesta quantità di Chakra e una volta terminati i sigilli sbatté il palmo della mano destra sul terreno, rilasciando di colpo il chakra. Kuchiyose no Jutsu!SPOILER (clicca per visualizzare). -
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Telepatia evocazioni
Ehilà Denev... pare che hai fatto colpo, non trovi? comunicò telepaticamente Galatea alla propria evocazione, gli angoli della bocca sollevati in un accenno di sorriso divertito. Pareva che Shori fosse rimasta piacevolmente ipnotizzata dalla lumaca, quando in genere quel tipo di creatura faceva tutt'altro effetto. La sempre seriosa evocazione si limitò a rispondere con un gesto secco di disapprovazione dell'antenna destra, per troncare sul nascere la presa in giro della kunoichi: non apprezzava molto atteggiamenti troppo affettuosi, Denev si distaccava puntualmente da Helen e Yuma, cui invece certi tipi di rapporto facevano piacere. Fu comunque per riportare l'attenzione sull'addestramento in corso che Galatea distolse i propri interessi dalla lumaca: Shori eseguì i sigilli, sfruttando la ferita procuratasi in precedenza, e batté il palmo a terra. Il propagarsi dei simboli neri concentrici e la comparsa della nube indicavano che il processo di evocazione fosse già ben avviato sulla buona strada, ma l'assenza totale di qualsivoglia creatura all'interno della nube significava che mancava ancora un po' per giungere al capolinea.
Bene, ci siamo e non ci siamo. C'erano simboli e fumo, ma nessuna creatura. La Kuchiyose è un ninjutsu spazio-temporale, trasferisce qui da te una creatura che si trova in un altro luogo. Quindi ci serve l'energia per connettere i due punti, immagina di dover aprire un portale, ad esempio, e l'energia per farci passare la tua creatura attraverso. C'era chakra a sufficienza per la connessione, ma non per farci passare una creatura. Già che ci sono, ti anticipo che maggiore la "taglia" della creatura che vorrai evocare, maggiore sarà la quantità d'energia richiesta per farla passare attraverso il "portale", ovviamente. Per ora, prova accumulando più chakra, poi nel caso adottiamo qualche altro accorgimento.SPOILER (clicca per visualizzare). -
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L’emozione di Shori raggiunse l’apice quando, una volta fatto contatto col terreno, dalla propria mano si espansero gli stessi simboli che aveva visto prima con l’evocazione di Galatea Sensei. Ad essi era anche seguita la stessa nube bianca, ma una volta che questa si diradò, non c’era proprio nulla. Vuoto, fiasco. Tutta l'eccitazione si sgonfiò come un palloncino bucato.
Bene, ci siamo e non ci siamo, intervenne la Sensei. C'erano simboli e fumo, ma nessuna creatura. La Kuchiyose è un ninjutsu spazio-temporale, trasferisce qui da te una creatura che si trova in un altro luogo. Quindi ci serve l'energia per connettere i due punti, immagina di dover aprire un portale, ad esempio, e l'energia per farci passare la tua creatura attraverso. C'era chakra a sufficienza per la connessione, ma non per farci passare una creatura. Già che ci sono, ti anticipo che maggiore la "taglia" della creatura che vorrai evocare, maggiore sarà la quantità d'energia richiesta per farla passare attraverso il "portale", ovviamente. Per ora, prova accumulando più chakra, poi nel caso adottiamo qualche altro accorgimento.
Shori ascoltò tutto senza battere ciglio; aveva afferrato il concetto del jutsu spazio-temporale, del "portale" e tutto il resto, il solo problema era applicarlo all'evocazione pratica. Come le aveva dimostrato il primo tentativo, non era poi così facile. Diede un rapido sguardo truce alla parte di terreno dove era avvenuto il fiasco, come se quell'ammasso di erbacce inanimate le avesse fatto un affronto terribile. Riprovo subito.
Prima di tutto, si concentrò. Questa volta chiuse anche gli occhi per facilitare l’assorbimento del chakra, poi congiunse le mani a formare per la seconda volta i sigilli della Kuchiyose. “Molto più chakra, eh? Bene, vediamo se così può bastare… Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora…” fece ogni singolo Sigillo più lentamente, sentendo una grande quantità di chakra accumularsi. Riaprì gli occhi, e li fissò sull’erba davanti ai suoi piedi. Poggiò di nuovo il palmo a terra e il chakra defluì come un torrente in piena. Kuchiyose no Jutsu!
“E dai… fa che funzioni… per favore!” pensò la kiriana, trattenendo il respiro in attesa di scoprire se il suo secondo tentativo era quello buono…SPOILER (clicca per visualizzare). -
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Telepatia evocazioni
Al secondo tentativo ci fu un evidente progresso. Fu il verso strozzato proveniente dal fumo bianco ad annunciarlo, ma la natura di quel verso fece temere a Galatea che il progresso non fosse stato ancora sufficiente ad ottenere una Kuchiyose perfetta. Uno scricciolo, un cucciolo di micio, appena tremante, chiaramente spaesato, probabilmente spaventato, apparve sotto i loro occhi. Per certo, non era quello che stavano cercando in quel momento, per quanto rispetto al nulla precedente fosse già un risultato.
Molto carino! Ma non ci siamo sorrise Galatea alla vista del cucciolo miagolante. Poveretto, è terrorizzato. Rilascia pure la Kuchiyose prima che ci muoia di paura sotto gli occhi. Attese che Shori eseguisse, poi proseguì con le spiegazioni. Direi che quello era un prototipo di evocazione. Sarà un bel felino da battaglia fra un po' di tempo, ma per ora non ci fai nulla. Al massimo ci intenerisci l'avversario. Comunque, è un notevole passo avanti. Ritocca ancora un po' la quantità di chakra. Quando esegui la tecnica, rilascialo tutto insieme di botto, anche se è ostico da realizzare al momento. Prova anche a visualizzare l'immagine di ciò che stai cercando di evocare, se hai un'idea. Dovrebbe aiutarti. E non demordere, è normale migliorare a piccoli passi come nel tuo caso. Forza, riproviamoci!SPOILER (clicca per visualizzare). -
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Un verso non meglio identificato proveniente dallo sbuffo di fumo fece innalzare le speranze di Shori. L’inizio di un sorriso prese a formarsi sul suo volto, troncato però dalla vista di un esserino minuscolo, un gattino grande quanto il palmo della sua mano. La delusione venne però scavalcata da una travolgente tenerezza. “Oh, cielo… ma è un amore”, pensò con la bocca spalancata. La kunoichi avrebbe voluto toccare quel micetto tanto tenero, ma questi sembrava così impietrito, terrorizzato, che Shori pensò di non torturarlo ulteriormente. “Direi che ho fatto qualcosa che non va. Poverino, però… ritrovarsi qua, tutto d’un tratto, in un posto sconosciuto con visi sconosciuti, dev’essere terribile. Per non parlare poi dei genitori che si saranno visti scomparire il cucciolino da sotto al naso”.
Molto carino! Ma non ci siamo. Poveretto, è terrorizzato. Rilascia pure la Kuchiyose prima che ci muoia di paura sotto gli occhi, disse Galatea Sensei. Shori fissò un’ultima volta quel piccolo micetto tremante, poi fece come le era stato detto e la sua prima evocazione scomparve così come era venuta. Direi che quello era un prototipo di evocazione. Sarà un bel felino da battaglia fra un po' di tempo, ma per ora non ci fai nulla. Al massimo ci intenerisci l'avversario. Comunque, è un notevole passo avanti. Ritocca ancora un po' la quantità di chakra. Quando esegui la tecnica, rilascialo tutto insieme di botto, anche se è ostico da realizzare al momento. Prova anche a visualizzare l'immagine di ciò che stai cercando di evocare, se hai un'idea. Dovrebbe aiutarti. E non demordere, è normale migliorare a piccoli passi come nel tuo caso. Forza, riproviamoci!
Shori prese annotazioni mentali mano a mano che la Sensei continuava a parlare, annuendo di quando in quando per far capire che ascoltava con attenzione. “Visualizzare l’immagine? Mmm… Be’, essendo dei felini dovrebbero essere simili ai gatti normali, ma non è sempre detto. E va bene, proviamo a immaginare un gatto normale e speriamo in bene”. Vi ringrazio per i consigli, disse la kunoichi senza perdersi d'animo. Ci riprovo subito!
Congiunse di nuovo le mani, pronta ad eseguire i sigilli, poi chiuse le palpebre. “Concentrati… mi serve Chakra… molto più Chakra, ancora di più…” Iniziò a comporre i sigilli, mentre dentro di lei si incanalava una quantità notevole di chakra, persino maggiore di quella che usava per la Dai Endan. “…Rilascialo tutto insieme…” Sbatté con energia la mano sul terreno, cercando di seguire al meglio le istruzioni dettatele da Galatea Sensei. Kuchiyose no Jutsu!SPOILER (clicca per visualizzare). -
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Telepatia evocazioni
Non c'è due senza tre, si era soliti dire. Il detto faceva presagire un nuovo fallimento da parte di Shori. Ma per alcuni esisteva anche il proverbio secondo cui la terza volta era quella fortunata. Che fosse fortuna o abilità, per Shori Jiyuu si verificò questo secondo caso.SPOILER (clicca per visualizzare)Kuchiyose no Jutsu - Arte del Richiamo
Quest'abilità viene appresa esclusivamente da Shinobi di rango Chuunin in poi. Non in particolare per la complessità stessa dell'abilità, ma in particolare tale normativa tutela gli Shinobi privi d'esperienza, in modo che non facciano una scelta avventata ed errata. Una volta stipulato un contratto con una razza animale infatti, non sarà più possibile tornare indietro e vi si rimarrà legati a vita. Le evocazioni necessitano d'una notevole quantità di Chakra emessa tutta insieme per esser evocate, e per questo può risultare di difficile utilizzo. Per utilizzare la tecnica bisogna versare, anche una minuscola, goccia del proprio sangue per poi formare la serie di sigilli necessari per l'esecuzione della tecnica, che sono i seguenti:
Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora.
Per riuscire ad evocare taglie grandi è necessario essere almeno Sp.Jounin; per le Leggendarie bisogna essere di grado ANBU
Consumo: 10
Denka
Di dimensioni pari a quelle di un gatto adulto, questo piccolo felino a pelo lungo possiede il dono della parola. Veste con un kimono blu che tiene chiuso con una cintura bianca. In combattimento è pressoché inutile ma come tutti i gatti può vedere al buio e possiede un udito sopraffine, riesce a captare numerosi rumori entro un raggio di cento metri, anche se gli sarà impossibile percepire un Ninja che si muove silenziosamente. Può intrufolarsi praticamente dappertutto sfruttando l'estrema delicatezza dei suoi passi che lo rende impercettibile anche per un comune Ninja di grado Chuunin. Ha buone doti atletiche ed una velocità molto alta. Basteranno due tecniche di livello D o una C per mettere K.O. questo gatto.
Un bel felino in salute con un elegantissimo kimono blu fece la sua comparsa sul terreno, proprio davanti la piccola Denev. La lumaca allargò curiosamente le antenne verso l'esterno, senza altri movimenti; Galatea ebbe l'impressione che stesse osservando il micio appena evocato con fare impassibile e compassato. Sorrise.
Direi che questo è un successo in pieno. Complimenti, molto brava, hai appena portato a buon fine la tua prima evocazione si congratulò con l'allieva, mentre dedicava un saluto rispettoso al gatto che era stato disturbato. Io sono Galatea si presentò alla creatura, non sapendo se avesse o meno il dono della parola, poi si rivolse di nuovo a Shori. Goditi il momento e fai la conoscenza della tua evocazione. Prenditi pure qualche minuto, cinque, dieci, quanto ritieni sufficiente. Poi rilascia l'evocazione e prova a ripetere l'operazione, vediamo se è stato un colpo di fortuna o hai capito il processo. Io intanto sistemo questo... Tornò a riavvolgere su stesso il rotolo del contratto, lo chiuse, lo infilò di nuovo in borsa. Quindi attese che la neo-Chuunin eseguisse quanto le aveva detto.SPOILER (clicca per visualizzare). -
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Inizialmente, tutto sembrava uguale agli altri due tentativi precedenti: le rune nere che si espandevano a raggera attorno al palmo, la sbuffo di fumo che avrebbe dovuto precedere la creatura evocata come un trucco teatrale. Niente suoni questa volta, niente gemiti strozzati, niente di niente, e Shori, che fissava la nuvoletta bianca con occhi carichi di anticipazione, temette di non esserci riuscita neanche al terzo tentativo.
Quando la nube si diradò, tuttavia, fece la sua comparsa sul terreno un piccolo gatto dal lungo pelo color sabbia, che le fece ricordare molto i capelli di Borei. Solo in qualche punto – le orecchie, le guance, la coda e le zampette – quel colore scemava per trasformarsi in un marrone più marcato. La cosa parecchio buffa, però, era che quel felino era pure vestito di tutto punto, con un leggero kimono azzurro legato alla vita da una cintura bianca, appena visibile. Gli occhi erano due linee chiuse, mentre gli angoli della bocca erano leggermente rialzati, come se stesse sorridendo; tutti fattori che contribuivano a dargli un’aria buffa. Unico segno veramente distintivo, che rendeva lampante la sua appartenenza al mondo ninja, era il Kanji impresso sulla fronte, che diceva “Shinobi”.
Shori non s’era neanche accorta di star sorridendo. Non era necessario che la Sensei glielo dicesse, lei sapeva di esserci riuscita questa volta, aveva portato a termine la sua prima Kuchiyose con successo. Uno sprizzo di felicità saltò da dentro il suo petto e si diffuse in tutto il corpo. La ragazzina poggiò le ginocchia sul terreno, tenendosi in equilibrio sui polpacci in modo da mettersi allo stesso livello della propria evocazione, ma non si avvicinò troppo. Meglio non partire subito con il piede sbagliato.
Il piccolo felino continuava ad agitare la folta coda da una parte all’altra, quel musetto buffo che girava in ogni direzione per studiare l’ambiente, probabilmente cercando di capire dove si trovasse e cosa stesse succedendo. Non ebbe neppure particolari reazioni quando si ritrovò faccia a faccia con la lumaca molliccia e bianca, limitandosi ad una leccatina di baffi ed una scossa di testa.
Direi che questo è un successo in pieno. Complimenti, molto brava, hai appena portato a buon fine la tua prima evocazione, interruppe Galatea Sensei, prima di salutare e presentarsi al micio evocato. Goditi il momento e fai la conoscenza della tua evocazione. Prenditi pure qualche minuto, cinque, dieci, quanto ritieni sufficiente. Poi rilascia l'evocazione e prova a ripetere l'operazione, vediamo se è stato un colpo di fortuna o hai capito il processo. Io intanto sistemo questo...
Shori annuì distrattamente; il suo sguardo e la sua attenzione erano stati completamente rapiti dalla sua evocazione. “Ce l’ho fatta! Ce l’ho davvero fatta!” Con un sorriso, allungò esitante una mano, piano, lentamente. Il gatto doveva aver captato il movimento, perché girò immediatamente il muso verso di lei. Ehm… ciao, iniziò la kirina. Io mi chiamo Shori, Shori Jiyuu. Sono una kunoichi di Kirigakure no Sato e ho quattordici anni. Tu… sai parlare?
L’evocazione risose subito. Prima sembrò scrutarle con accuratezza le mani e le tasche del michiyuki, poi fece vibrare il naso in direzione della ragazza. Infine alzò una zampa anteriore per grattarsi l’orecchio. Niente erba gatta?
Shori fu presa totalmente in contropiede. Erba… cosa?
Ah, si vede proprio che sei nuova, meo! Fece il gattino con la sua voce strana. Si alzò su tutte e quattro le zampe, e prese a gironzolare intorno al corpo minuto della kirina, mentre quest’ultima lo seguiva con lo sguardo stupefatto. Allora, dato che questa è la prima volta per te, ti perdono. Ma devi imparare presto le regole se vuoi avere una pacifica convivenza con noi, chiaro, meo?
Ehm… io…
Regola numero uno! Continuò il gatto, senza attendere la risposta di Shori. Erba gatta! Non puoi andare in giro ad evocare noi felini senza un minimo di erba gatta, meo! Ecco, come primo approccio sarebbe stato l’ideale, ma pazienza, tralasciamo per questa volta. Ricordati solo che noi gatti ne siamo estremamente ghiotti, per cui una volta ogni tanto non fa male qualche regalino. Ah, se è matatabi meglio ancora, meo. Regola numero due! Grattini vietati! Non siamo animaletti da compagni, per cui non trattarci come tali. Vedi il kanji che ho in fronte? Ecco, tienilo bene a mente.
Shori continuava a girare il collo da una parte all’altra, cercando di seguire i movimenti svelti del micio, la bocca dischiusa e le sopracciglia aggrottante; stava cercando disperatamente di superare lo stupore iniziale e di non perdere il filo del discorso. Una parte della sua mente era ancora rimasta al punto “sono riuscita ad evocare la mia prima creatura!”, mentre un’altra parte arrancava per seguire il fiume di parole che quel micetto sputava.
Regola numero tre! Niente acqua! Mai evocarci in occasione dove l’inzuppamento è assicurato, potremmo non prenderla bene. No, no, non la prenderemmo affatto bene, meo. Brutta cosa, l’acqua, davvero brutta. Comunque… ultima, ma non meno importante, regola numero quattro, meo! Come ho già detto prima, non siamo animali domestici, siamo compagni ninja, per cui trattaci come faresti con qualunque altro collega d’armi e in cambio avrai alleati fidati e pronti ad aiutarti in tutto e per tutto. Trattaci con poco rispetto e… be’, vedrai con i tuoi stessi occhi cosa succede, meo.
Gli angoli della bocca si alzarono ancora di più, proprio come se stesse sorridendo. Shori ricambiò il gesto, anche se il suo sorriso era un po’ tirato. “Certo che non si è proprio risparmiato…”.
Ad ogni modo, io mi chiamo Denka! Esclamò finalmente l’evocazione, terminando i suoi giri e mettendosi a sedere difronte a Shori, fissandola con la sua coda scodinzolante. Sono più che altro un felino da ricerca, per cui evita cortesemente di evocarmi nel bel mezzo di una battaglia, se non vuoi che perda tutto il pelo per lo spavento. Se però c’è bisogno di infiltrarsi da qualche parte, di farsi strada in luoghi bui, o di captare qualcosa di lontano, allora sono il numero uno! … E non credere a quello che ti dice Hina, lei adora prendermi in giro, meo.
Shori sbatté le palpebre. Hina?
Oh, la incontrerai! È una falsa modesta che si crede superiore a tutti, e il suo passatempo preferito è ricordarmi che ha un passo più felpato del mio. Denka schiacciò il muso tra le zampe posteriori e le orecchie si afflosciarono ai lati.
Ah… fece la kiriana, che in realtà non sapeva proprio cosa dire. Mi dispiace, davvero. Ehm… Comunque perdonami, ma devo rilasciare la tecnica. La prossima volta giuro di farti trovare un po’ di erba gatta, sempre se riesco a trovarla…
Le orecchiette marroni del gatto guizzarono subito in alto. Ecco, vedo che impari in fretta, meo! fece con voce molto più allegra. Inizi già a piacermi!
Shori sorrise, poi rilasciò la tecnica e il piccolo Denka scomparve. Fiu, sospirò, massaggiandosi la fronte con una mano. Direi che andata bene. Speriamo sia così anche per il prossimo tentativo… La kunoichi tornò a concentrarsi, chiudendo gli occhi e unendo le mani. “Chissà se tutti i felini sono simili a Denka, solo di grandezza maggiore. Non vedo l’ora i scoprirlo”. Iniziò a incanalare il Chakra, compiendo la stessa serie di sigilli che ormai aveva memorizzato alla grande. Una volta terminato il primo passaggio, aprì gli occhi e sbattè il palmo sul terreno. Kuchiyose no Jutsu! Esclamò, questa volta con più sicurezza.SPOILER (clicca per visualizzare). -
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Hai sentito, kunoichi? tuonò, per modo di dire, la voce di Denev nella mente di Galatea.
Che cosa, di grazia? fece la finta tonta la giovane, che sapeva a cosa si stesse riferendo la sua evocazione. Sotto i loro occhi, Shori e il nuovo arrivato Denka facevano conoscenza, con il secondo che elencava le sue quattro regole per una buona convivenza e un rapporto duraturo. In particolare, il gatto dal kimono blu era alla seconda regola.
Niente grattini. Niente rapporti affettuosi, niente simil-coccole. Ecco, appunto puntualizzò, quando ormai Denka era arrivato alla quarta regola. Per quanto suoni ridicolo, siamo lumache-ninja anche noi!
Sicura di non essere Helen che per prendermi in giro fa finta di essere Denev, tu? ribatté divertita Galatea. Le critiche all'atteggiamento della povera Yuma piovevano ogni volta da qualsiasi altra lumaca sua compagna, che invece pareva molto più a suo agio con un regolamento comportamentale come quello cui era iniziata la neo-Chuunin in quel momento.
Quando il sermone di Denka era ormai giunto al termine, Shori rilasciò la sua Kuchiyose e si mise nuovamente all'opera, con sigilli, rune nere, fumo bianco che si sparse nell'aria.SPOILER (clicca per visualizzare)Kuchiyose no Jutsu - Arte del Richiamo
Quest'abilità viene appresa esclusivamente da Shinobi di rango Chuunin in poi. Non in particolare per la complessità stessa dell'abilità, ma in particolare tale normativa tutela gli Shinobi privi d'esperienza, in modo che non facciano una scelta avventata ed errata. Una volta stipulato un contratto con una razza animale infatti, non sarà più possibile tornare indietro e vi si rimarrà legati a vita. Le evocazioni necessitano d'una notevole quantità di Chakra emessa tutta insieme per esser evocate, e per questo può risultare di difficile utilizzo. Per utilizzare la tecnica bisogna versare, anche una minuscola, goccia del proprio sangue per poi formare la serie di sigilli necessari per l'esecuzione della tecnica, che sono i seguenti:
Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora.
Per riuscire ad evocare taglie grandi è necessario essere almeno Sp.Jounin; per le Leggendarie bisogna essere di grado ANBU
Consumo: 10
Hina
Di dimensioni pari a quelle di un gatto adulto, questo piccolo felino a pelo lungo possiede il dono della parola. Veste con un kimono rosso che tiene chiuso con una cintura bianca. In combattimento è pressoché inutile ma come tutti i gatti può vedere al buio e possiede un udito sopraffine, riesce a captare numerosi rumori entro un raggio di cento metri, anche se gli sarà impossibile percepire un Ninja che si muove silenziosamente. Può intrufolarsi praticamente dappertutto sfruttando l'estrema delicatezza dei suoi passi, risultando impercettibile anche per un comune Ninja di grado Sp Jounin. Ha buone doti atletiche e velocità alta. Basteranno due tecniche di livello D o una C per mettere K.O. questo gatto.
A primo impatto Galatea credette che Denka fosse appena tornato a far loro visita. Poi però notò il kimono rosso, la coda diversa, i ciuffi di colore differenti da quelli del gatto di prima. Un'altra evocazione a buon fine, ma con una nuova creatura evocata. Per la seconda volta si complimentò con Shori, salutò con rispetto e si presentò al felino, di nuovo notò quell'atteggiamento impassibile di Denev, che fronteggiava il felino con le antenne leggermente allargate.
Denev... smettila di guardare male quei gatti! la prese in giro Galatea. La lumaca reagì con un movimento secco dell'antenna sinistra, senza rispondere nulla. Galatea lasciò di nuovo che evocatore ed evocato facessero conoscenza, rimanendosene in disparte. Ripassò a mente, in quel lasso di tempo, quanto aveva sentito in precedenza. Quattordici anni, eh... molto giovane... Erba gatta... niente acqua... passo felpato, ricerca, luoghi bui, captare... ho un'idea di che tipo di creature siano...
Shori la richiamò dopo un paio di minuti, per farle capire che fosse arrivato il momento di rilasciare anche quella seconda evocazione. Prima ho parlato di diverse "taglie", se ricordi. Denev e i due felini che hai appena evocato sono delle cosiddette "taglie piccole". Dato che sembri aver capito e memorizzato il processo base, voglio verificare se riesci ad evocare qualcosa di più avanzato, una "taglia media". Il procedimento è sempre uguale: sangue, sigilli e rilascio del chakra. La differenza sta ovviamente nella quantità di energia, te ne servirà molta di più. Sarà faticoso e dispendioso, ma è senza dubbio alla tua portata. Indicativamente, dovrai accumulare una quantità di chakra all'incirca doppia rispetto a prima. Se sei pronta, procedi pure.SPOILER (clicca per visualizzare).
TAM: One Piece 1115 ITA, HunterxHunter 401 ITA, Berserk 377 ITA, Gachiakuta 97 ITA, Blue Box 148 ITA, Sousou no Frieren 131 ITA 
Naruto GDR - Addestramenti
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