Galatea Shishi vs Shori Jiyuu

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +2   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Mercenario

    Group
    Fan
    Posts
    8,019

    Status
    Anonymous
    narrato
    Parlato Galatea | Telepatia Galatea | Pensato Galatea
    Pensato cloni ! Telepatia cloni ! Pensato cloni
    Parlato Shori | Parlato Mizukage
    Telepatia evocazioni


    Arena Standard
    ArenaStandard
    Questa è la classica Arena dove si svolgono gli Esami Chuunin e anche alcuni Tornei. Presenta un mix di terra battuta, zone boschive, rocce e zone d'acqua da cui attingere per i Jutsu Suiton. È circondata da alte mura con gradinate per gli spettatori e una tribuna d'onore, generalmente riservata ai Kage o ai Daimyo a seconda del tipo di torneo. Come la maggior parte delle Arene seguenti è di forma circolare ed ha un raggio di 250m.
    Arena Neutra, permette l'utilizzo di qualsiasi forma di Jutsu.


    Conosci Shori Jiyuu, vero?
    Sì, le ho insegnato la Tecnica del Richiamo poco tempo fa.
    Ricordavo bene, meglio così, posso risparmiarmi le premesse. Vogliamo verificare un po' le sue attitudini e i suoi progressi degli ultimi tempi. Ho deciso che tu sia la persona più adatta a tale scopo. Galatea sollevò appena i talloni da terra e molleggiò sulle punte dei piedi, quindi poggiò nuovamente i talloni sul pavimento. Sul volto le era comparsa un'espressione sorpresa e interrogativa: la cosa iniziava ad assumere i contorni di una bella rogna. Anche sul volto di Terumi Sajun si affacciò uno sguardo incuriosito: la Mizukage era curiosa sugli interrogativi che la sua sottoposta si stava ponendo.
    Perché proprio io? chiese Galatea.
    Perché sei stata l'ultima kunoichi, anzi, ninja di Kirigakure, a uscire vittoriosa dall'Esame di Selezione dei Chuunin spiegò Terumi, quasi fosse del tutto ovvio. Galatea si limitò a sollevare il sopracciglio destro: la questione non si era chiarita minimamente. Che c'è?
    Non colgo il nesso.
    Non l'hai vista?
    Cosa? La fronte di Galatea si era aggrottata sempre di più.
    L'Omoikarui al suo fianco.
    Ho visto un fodero per una katana. Poteva essere una spada come un'altra, per me. Non stavo prestando attenzione ai suoi fianchi, durante l'addestramento.
    Shori Jiyuu è stata dichiarata vincitrice dell'ultimo Esame di Selezione dei Chuunin svoltosi, proprio come te ormai più di un anno fa spiegò con calma e in parole povere la Mizukage. Il volto di Galatea si illuminò di comprensione: ora la situazione le era del tutto chiara ed era chiaramente una rogna.
    Quindi devo combatterci contro in modo che possiate valutare quanto sia migliorata dall'esame?
    Sì, non c'è termine di paragone migliore di chi ha già seguito questo percorso prima di lei, converrai. Galatea convenne.
    Le state riservando un trattamento d'onore...
    Non è certo l'unica... Quella che sembrava a tutti gli effetti una sorta di frecciatina da parte della donna fece venire in mente a Galatea un certo scontro programmato che aveva vissuto in passato. Due vincitori dell'esame Chuunin, come questa volta, ma con un terzo incomodo e modalità leggermente differenti. Decise di cambiare indirizzo alla discussione.
    Ma sarà solo per questa volta, vero? Non dovrò seguirla passo passo per il resto dei miei giorni...
    Questo si vedrà, magari potrebbe rivelarsi vantaggioso per entrambi. Per tranquillizzarti, comunque, pare che Jiyuu si sia già trovata un senpai...
    Grazie al cielo intervenne Galatea, sospirando di sollievo. Non ho intenzione di fare da balia a qualcuno.
    Con queste premesse, nel primo pomeriggio della stessa giornata, Galatea aveva imboccato il percorso che conduceva all'arena numero otto, opportunamente prenotata dai piani alti, prenotazione opportunamente sancita da una targhetta che, a seguito di una formula standard ad indicare la necessità di tenere occupato quello spazio, riportava proprio il suo nome e quello della neo-Chuunin. Era una classica giornata da Kirigakure no Sato: sole pallido e velature nebbiose che vagavano nell'aria. Oltretutto nemmeno uno straccio di soldo mi spetta per questo lavoraccio...


    Stato
    ChakraFisicoMentale
    115/115ottimaleottimale
    Tripla Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai (4/4)Torcia luminosa
    Senbon (20/20)Radiolina
    Palla Gelo (5/5)Cimice (3/3)
    Cartabomba (5/5)Filo Metallico (10m)
    Shuriken (20/20)Specchio
    Cerbottana---
    ------
    ------
    Equipaggiamento
    SlotOggettoDescrizione
    Rotolo MinoreBastone MonacoIn borsa
    RotoloKusarigamaZona lombare
    FoderoOmoikaruiFianco sx
    Tasca Suppl.Kunai di Kiri (1/1)Coscia destra
    AbbigliamentoParabracciaIndossati
    AbbigliamentoParastinchiIndossati

    Gilet Kiri
    Armi da LancioAccessori
    Kunai (10/10)Olio Infiammabile (2/2)
    ------

    Note- Coprifronte legato al collo.
    - Due palle gelo legate ad altrettanti kunai.
    - Due cartebomba legate ad altrettanti kunai.
    - Cinque aghi intinti nel Veleno Debole disponibili.
     
    .
  2.     +1   +1   -1
     
    .
    AVATAR_DEFAULT


    Group
    Fan
    Posts
    2,760

    Status
    Anonymous
    Narrato - Parlato - "Pensato" - Parlato fantasmi - Parlato Galatea - Parlato altri



    Shori si mosse a disagio sul posto, con le punte dei piedi che si accavallavano l’uno sopra l’altra. È davvero necessario?
    Temo di sì. La decisione è presa, ho già avvisato Shishi e sarebbe molto maleducato non presentarsi.
    Ma io ho già partecipato a un’arena organizzata per testare le mie capacità. È stato prima del Torneo, con Yukio Tanaka senpai…
    Prima del torneo, appunto. E poi quello era più che altro un allenamento, una preparazione, tutto qui. Questa volta ti batterai con una kunoichi del tuo stesso livello, sebbene abbia più esperienza di te. È un test, Jiyuu, nulla di più. La Mizukage fece un sorriso. Qualche domanda?
    Shori la fissò. Tutta quella situazione la stava mettendo terribilmente in imbarazzo. Quando, quella mattina, era venuta a sapere tramite suo fratello che la capovillaggio desiderava vederla, aveva dapprima creduto che volesse affibbiarle una missione: non era così. Shori non era neanche nuova a questi progetti “alternativi”, di arene organizzate da altri con lo scopo preciso di migliorarla, di testare le sue capacità. “Sono proprio circondata da attenzioni non richieste”, pensò la kunoichi storcendo la bocca. “E tutto questo mi puzza un po’. Sembra che mi vogliano tenere sotto controllo, monitorare ogni mio cambiamento, un po’ come un archivio che deve sempre essere aggiornato. I Jinchuuriki vengono davvero trattati con i guanti…”.
    Shori Jiyuu squadrò la Mizukage con aria alquanto incerta, prima di fissarsi bene sull’attenti.Nossignora, farò del mio meglio!



    Te lo ripeto, qualsiasi sceneggiata…
    Sì, sì, qualsiasi sceneggiata da quattro soldi e mi farai passare la notte legato a un albero con la biancheria di Haruka a un palmo dal viso e bla bla bla. Ho capito, non c’è bisogno di elencare tutte le tue crudeli torture.
    Shori si rigirò, borbottando brontolii sconnessi. Per l’occasione, aveva indossato il kimono nero che aveva utilizzato nella sua precedente missione (siccome quello abituale aveva fatto una tragica fine), coperto dal gilet semivuoto; l’Omoikarui era sempre al suo fianco, con la sua solita lunghezza che la faceva strisciare contro il terreno, e sulle spalle era infisso il suo bastone, che a causa dei suoi centottanta centimetri superava di gran lunga la lunghezza della Kiriana. Per evitare che sembrasse una stupida antenna parabolica, Shori aveva cercato di dargli una traiettoria diagonale, ma con poco successo. Era da cinque minuti che lei e Borei camminavano diretta all’arena, e da cinque minuti Shori continuava a tartassare il fantasma con raccomandazioni su raccomandazioni… unite a minacce necessarie. La kiriana temeva che, appena vista Galatea, Borei potessi sciogliersi e comportarsi in maniera indecente, proprio come aveva fatto con Sybil della Nebbia. Lo Spettro non sembrava troppo contento: aveva un’aria irritata e la smorfia che gli deformava il volto lo faceva rassomigliare a uno sharpei, quei cani con la faccia tutta rughe. Allora, micetta, che hai intenzione di fare?
    Che vuoi dire?
    È il tuo primo scontro amichevole da quando sei diventata Chuunin, grazie al mio onnipotente aiuto. E qui le fece un’occhiata maliziosa. Allora, hai intenzione di far sbucare fuori una bella codina azzurra?
    Direi proprio di no, disse Shori seccamente. Da quando era stata in grado accumulare abbastanza chakra demoniaco da far apparire la coda del Bijuu, Borei si era fissato, sembrava che la trovasse buffa. Ma la ragazza non aveva alcuna intenzione di far sapere a tutta Kiri che poteva far comparire una coda di fiamme solo per accontentare un fantasmino pervertito.
    Uffa! Antipatica!
    Arena otto, lesse la ragazza, guardando il numero in alto, infisso sui cancelli d’entrata. Andiamo. E mi raccomando, niente…
    Niente scenate, sì, sì, che rottura di coglioni che sei! Spero che almeno sia carina, almeno mi rifarò un po’ gli occhi.
    Galatea Shishi era già lì che la aspettava. Non era cambiata per nulla: alta, col visto austero, gli occhi argentei e i capelli di un biondo pallidissimo. Shori aveva già sentito parlare di lei. Sapeva che era lei stessa una vincitrice del Torneo Chuunin, e sapeva anche che, insieme a Supaku Handoru, era riuscita a tenere testa ad uno dei migliori ninja che Shori avesse mai visto. Davvero doveva battersi contro di lei?
    Wa… waaa! Fece Borie di fianco a lei. Con la coda dell’occhio, Shori notò che si era messo le mani nei capelli e stava squadrando Galatea Sensei con occhi imbufaliti, proprio come se la stesse spogliando con lo sguardo. “Che schifo”. Cercando di ignorarlo, la kiriana si rivolse alla sua ex-Sensei con un sorriso. È un piacere rincontrarvi, Galatea Sensei, esclamò prima di fare un inchino profondo.
    Oh, sì, piacere, piacere mio! Esclamò Borei, continuando anche lui ad inchinarsi legnosamente. Ma guarda qui! Una biondina! Una biondina proprio ben fatta! Mmm… secondo me porta una terza, ma non vorrei sbagliarmi!
    Lanciandogli un rapidissimo sguardo, Shori cercò di fargli capire che era il momento di tacere. Sono appena stata informata di quest’ arena organizzata. Sono davvero felice di potermi battere con voi!

    Stato
    ChakraFisicoMentale
    125OttimaleTranquilla
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunaix10Occhio cibernetico
    Shuriken x20Cimice x3
    Cartabomba x4Fili metallici (10m)
    Cartabomba fasulla x4-
    Olio infiammabile x2-
    Abbigliamento
    OggettoCondizioniLocazione
    Guanti rinforzatiIntattiMani
    ParastinchiUn po' rovinatiStinchi
    ---
    ---
    ---
    ---
    Equipaggiamento
    SlotOggetto
    FasciaBastone
    FoderoOmoikarui
    GiletSpecchio

    Note
    Tre kunai con attaccate cartabombe; altri tre kunai con attaccate cartabombe fasulle
     
    .
  3.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Mercenario

    Group
    Fan
    Posts
    8,019

    Status
    Anonymous
    narrato
    Parlato Galatea | Telepatia Galatea | Pensato Galatea
    Pensato cloni ! Telepatia cloni ! Pensato cloni
    Parlato Shori
    Telepatia evocazioni


    Le suole delle scarpe calpestarono il terreno polveroso, sollevando nuvolette di terriccio rinsecchito. Era una superficie solita per quel tipo di arene, le più classiche e stereotipate, ma insolita per il clima di Kirigakure, umido e sempre bagnaticcio. Allontanandosi dall'arco d'entrata, infatti, la terra battuta si trasformò progressivamente in una distesa erbosa via via più fitta, anche se perfettamente curata e tagliata. Ci tengono all'estetica. Se avesse proseguito, il prato ben curato si sarebbe interrotto bruscamente sulle rive di un corso d'acqua che attraversava da parte a parte lo spazio circolare. C'erano in realtà ben due corsi d'acqua, che sbucavano da arcate alte nemmeno un metro e protette da griglie in metallo e in uguali arcate sparivano poi, per proseguire verso chissà dove nel sottosuolo. I due fiumiciattoli si incrociavano al centro esatto dell'arena, formando un lago dal diametro di nemmeno venti metri dalle correnti improvvise e imprevedibili. Era una specie di grande X che suddivideva l'arena in quattro settori dalla vaga forma triangolare, più o meno tutti delle stesse dimensioni. In genere in ambienti di quel tipo lasciavano anche ampio spazio alla vegetazione più selvaggia e l'arena numero otto non costituiva un'eccezione: il settore opposto a quello in cui si era ritrovata Galatea pareva interamente occupato da una boscaglia anche abbastanza fitta, mentre gli altre tre potevano contare solo su qualche tiglio sparso. La kunoichi, studiato rapidamente l'ambiente, sollevò lo sguardo verso l'alto. Gli spalti che correvano lungo tutto il perimetro circolare dell'arena parevano deserti - Galatea si chiese anche se ci fosse davvero qualcuno che si appostava tra quelle fila di seggiole in bramante attesa di qualche scontro casuale, o qualcuno che si andasse ad informare su quali arene erano prenotate o meno per godersi dalla sua posizione privilegiata in alto lo spettacolo di una sana dose di mazzate - ma era logico supporre che qualcuno, appostato, nascosto, invisibile, ci fosse. Magari al riparo nel palco d'onore o confuso nella monotonia degli spalti con chissà quale diavoleria di tecnica. Figurati se sarà della mia opinione che si fiderà quella megera. Ci sarà qualche topo di fogna mascherato che osserverà pure quante volte battiamo le ciglia.
    Nel giro di pochi minuti Shori Jiyuu sbucò dalla stessa entrata da cui era apparsa Galatea: con l'Omoikarui al fianco che strusciava sul terreno e quel bastone enorme che si portava legato dietro le spalle, aveva un che di goffo, del bambino che vuole giocare con gli arnesi di un adulto. Ma se è arrivata ad avere quella spada una bambina goffa non è... O è molto agile o quelle armi portate così le saranno solo d'intralcio. La neo-Chuunin salutò, inchinandosi; Galatea ricambiò saluto ed accennò un inchino, piegando appena in avanti la testa. Poi spostò in un lampo lo sguardo di lato, seguendo il movimento degli occhi di Shori. Non vide però nulla di diverso da quello che aveva già visto in precedenza. Forse ha solo visto un'ombra o qualche luccichio.
    Sono appena stata informata di quest’ arena organizzata. Sono davvero felice di potermi battere con voi!
    Sono felice anch'io rispose la kunoichi, con una buona dose di menzogna nelle sue parole. Riteneva che quello scontro imposto fosse una scocciatura, certo, ma cercava anche di vederne il lato positivo: se era un test per Shori, sarebbe stato un buon test anche per lei, confrontarsi con una sua ormai parigrado che aveva ottenuto i suoi stessi risultati. Anche se non lo faccio volontariamente aggiunse infatti, senza troppi peli sulla lingua. Terumi-sama non mi ha lasciato troppe opzioni, come immagino abbia fatto anche con te. Ti ha anche detto il perché di tanta premura? Non attese una risposta e, a scanso di equivoci, riferì in breve quello che a lei era stato detto. Se Shori lo sapeva già, poco male, avrebbe sprecato solo un po' di fiato. Vogliono verificare i tuoi progressi, per dirla con parole carine. Vogliono tenere sotto controllo il tuo sviluppo come kunoichi, in sostanza. Da vincitrice dell'Esame Chuunin, hai una certa quantità di aspettative sul groppone, Shori. E tra tanti, hanno scelto me per questo concluse, dando una piccola schicchera all'elsa dell'Omoikarui, in modo che la neo-Chuunin capisse perché si era trovata la kunoichi dai capelli argentati di fronte. Beh, immagino chi sia stato incaricato di sorvegliare questo scontro voglia vedere due kunoichi in azione, non due ragazze che parlano disse, iniziando a raccogliere la chioma sulla nuca e sfruttare una singola ciocca per legare i capelli in una lunga coda. Strinse in modo che non si sciogliesse al minimo movimento, quindi si sistemò in modo da avere il corso d'acqua lontano dietro le spalle. Ufficialmente sei tu ad avere gli occhi puntati addosso. Mi pare il minimo lasciare a te la prima mossa concluse, invitandola a farsi avanti con un gesto della mano destra.

    Stato
    ChakraFisicoMentale
    115/115ottimaleottimale
    Tripla Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai (4/4)Torcia luminosa
    Senbon (20/20)Radiolina
    Palla Gelo (5/5)Cimice (3/3)
    Cartabomba (5/5)Filo Metallico (10m)
    Shuriken (20/20)Specchio
    Cerbottana---
    ------
    ------
    Equipaggiamento
    SlotOggettoDescrizione
    Rotolo MinoreBastone MonacoIn borsa
    RotoloKusarigamaZona lombare
    FoderoOmoikaruiFianco sx
    Tasca Suppl.Kunai di Kiri (1/1)Coscia destra
    AbbigliamentoParabracciaIndossati
    AbbigliamentoParastinchiIndossati

    Gilet Kiri
    Armi da LancioAccessori
    Kunai (10/10)Olio Infiammabile (2/2)
    ------

    Note- Coprifronte legato al collo.
    - Due palle gelo legate ad altrettanti kunai.
    - Due cartebomba legate ad altrettanti kunai.
    - Cinque aghi intinti nel Veleno Debole disponibili.
     
    .
  4.     +1   +1   -1
     
    .
    AVATAR_DEFAULT


    Group
    Fan
    Posts
    2,760

    Status
    Anonymous
    Narrato - Parlato - "Pensato" - Parlato fantasmi - Parlato Galatea - Parlato altri


    Beh, immagino chi sia stato incaricato di sorvegliare questo scontro voglia vedere due kunoichi in azione, non due ragazze che parlano, terminò infine Galatea, sistemandosi i capelli in modo che non le potessero dar fastidio durante il combattimento. Ufficialmente sei tu ad avere gli occhi puntati addosso. Mi pare il minimo lasciare a te la prima mossa.
    Shori annuì, solo leggermente accigliata. Non aveva proprio pensato all’ipotesi che qualcun altro, probabilmente un sottoposto più esperto della Mizukage, le stesse osservando come fosse un arbitro silenzioso. Fino a quel momento era convinta che la sua “esaminatrice” fosse proprio la ragazza che le stava di fronte. Non disse nulla, però.
    Puntando i piedi, Shori spiccò una piccola serie di balzi all’indietro, tastando il terreno che ad ogni tocco creava una nuvoletta di terriccio e sentendo il fodero sbatacchiare lievemente sul terreno. La ragazza cercò di svuotare la mente da tutti i pensieri che non coinvolgessero un agguerrito scambio di batoste. Non era facile, anche perché Borei era rimasto lì vicino a Galatea, e continuava a girarle intorno come uno squalo con l’espressione di un maiale. Non alzava le mani, però, e questo era già un passo avanti.
    Shori si prese una manciata di secondi per studiare bene il paesaggio. Le venne uno strano déjà vu quando diede una veloce occhiata alle tribune e al posto d’onore dedicato solitamente ai Kage. L’ultimo duello che aveva intrapreso era stato proprio l’Esame Chuunin, svoltosi in un’arena parecchio simile a quella. Il terriccio polveroso non ricopriva tutta l’arena: più in là, alle spalle di Galatea, dell’erba verde cresceva dando all’ambiente una parvenza di vivacità, con al centro un modesto lago d’acqua limpida tagliato da due fiumiciattoli incrociati che spaccavano il terreno in quattro “isolotti”. Proprio alle spalle della sua avversaria, facendole da aureola vegetale, si stagliava un boschetto alto e florido, dall’aria piuttosto selvaggia. Celati agli occhi di tutti, c’erano anche una decina di fantasmi che si erano avvicinati alle due guerriere, curiosi ma silenziosi. Per la maggior parte si trattava di ninja, ma anche qualche adulto con la barba folta e un ragazzino dagli occhi tondi e innocenti, che squadrava prima Galatea poi la sua avversaria come se fossero due animali da zoo. “Arena interessante”, decretò infine Shori. Dopo aver fatto vagare gli occhi per tutto il campo – dando parecchio rilievo agli spettri – la ragazza si concentrò sull’avversaria, squadrando con particolare interesse. Su di lei non sapeva nulla, né abilità, né elementi, niente di niente. Doveva arrangiarsi con quello che vedeva.
    Galatea era alta, parecchio più alta di lei. Non che prima fosse passato inosservato, ma… diavolo, era quasi più alta di Borei! Il fisico, poi, non sembrava particolarmente muscoloso, ma neanche moscio; una muscolatura così bilanciata face credere a Shori che la kunoichi non peccasse né in forza né in velocità. Neanche l’equipaggiamento che indossava poteva darle qualche rassicurazione: oltre al gilet (identico a quello di Shori), Galatea vantava un ingombrante rotolo dietro la schiena, un fodero con dentro l’Omoikarui – come le aveva confermato lei stessa – e ben tre borse porta armi, più un taschino sulla coscia e il coprifronte di Kiri legato al collo. Le braccia e le gambe, poi, erano rivestiti da protezioni lucide, ben visibili nonostante la lieve coltre di nebbia. “Si fa un’ottima presentazione di sé”, pensò la giovane Chuunin, che al posto di essere intimorita da quella figura così ben armata si sentiva ancora più motivata, curiosa di scoprire qualcosa in più sulla compaesana dai tratti argentei.
    Shori era solita iniziare con qualcosa di leggero, un piccolo inizio per saggiare meglio le capacità dell’avversario e poi rielaborare un piano più aggressivo e complesso. "Cerchiamo qualcosa che la metta alla prova sia a livello fisico che di Jutsu”.
    La neo-Chuunin rimase immobile per un altro paio di secondi, la testa che lavorava febbrilmente, poi, senza alcun preavviso, iniziò a caricare frontalmente contro la kunoichi, a circa una mezza dozzina da lei. Quando le distanze furono dimezzate, Shori prese dalla borsa uno shuriken per mano e li lanciò dritti verso la parte bassa delle cosce, di poco sopra i parastinchi. La mano destra, già in movimento, corse subito verso l’elsa della spada, sguainando con un sibilo di metallo la bellissima Omoikarui, che in un attimo fendette orizzontalmente tutto quello che aveva davanti. Se i calcoli di Shori erano giusti, e se Galatea aveva spiccato un salto per evitare gli shuriken, ora se la sarebbe dovuta vedere con il colpo di spada; per questo la Jinchuuriki aveva cercato di rendere l’azione il più veloce possibile, così da prendere l’avversaria alla sprovvista.
    Una semplicissima, quasi banale, azione, ma come inizio nel corpo a corpo poté bastare, o almeno così pensò Shori. Per quanto riguardava i Jutsu, invece, si sarebbe impegnata un po’ di più. Diede un ultimo calcio contro il ventre di Galatea con l’intenzione di mettere una certa distanza di sicurezza, poi spiccò un lungo balzo all’indietro, rinfoderando l’Omoikarui; mentre era ancora in aria iniziò a comporre una veloce sequela di sigilli per la Kokuun, puntando il centro della tecnica abbastanza lontano da subirne l’effetto.
    Kokuun no Jutsu - Tecnica delle Macchie d'Olio
    KokuunnoJutsu-TecnicadelleMacchiedOlio_zps4ed2ed58
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Una tecnica che genera una pioggia d'olio altamente infiammabile coprendo un’area dal raggio di cinque metri. Il centro del jutsu potrà trovarsi ad un massimo di dieci metri dall’utilizzatore. Presentandosi come una pioggia può cogliere il nemico di sorpresa nelle prime gocce cospargendolo d’olio infiammabile. Se colpiti da un Jutsu Katon mentre si è bagnati dalla pece i danni dello stesso saranno superiori di mezzo grado. Se invece infiammato da una fiamma o una esplosione, provocherà danni medi da ustione nel primo turno che se continua a bruciare anche per il secondo, arriveranno a medio-gravi.
    <u>L'olio resterà infiammabile per due turni al massimo.
    Consumo: 2

    Katoon: Kasumi Enbu no Jutsu - Tecnica della Nube Incendiaria
    KatoonKasumiEnbunoJutsu-TecnicadellaNubeIncendiaria_zps1be2e92a
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica d'elemento Katon non crea direttamente delle fiamme ma sprigiona un gas altamente infiammabile, che se inalato provoca lievi giramenti di testa per due turni. La tecnica viene scelta da molti Shinobi privi di altri Jutsu Katon poiché basterebbe una cartabomba per creare l'effetto stile "Palla di Fuoco". Qualsiasi altro Jutsu Katon è sufficiente per creare lo stesso effetto, permettendo di cogliere il nemico di sorpresa. La nube arriverà fino a una distanza massima di venticinque metri dal'utilizzatore dove si espanderà per un raggio di cinque metri dando così vita a una cortina di gas dal diametro di dieci metri. La tecnica può anche essere usata per dirigere la nube a mezz’aria ma, in questo caso, si porterà automaticamente a terra dopo venti secondi. La nube rimane per due turni al massimo (compreso quello in cui viene eseguita la tecnica) e poi si disperde, e uno solo in presenza di forte vento. Anche se la nube rimane per due turni nel secondo l’esplosione sarà più ridotta e meno forte anche se gli effetti collaterali dall’inalazione saranno invariati. Il gas così prodotto sarà incolore e quindi praticamente impossibile da vedere ma, al tempo stesso, presenterà un particolare odore molto caratteristico che permetterà di distinguere il jutsu.
    Consumo: 2

    Le dita non si fermarono neanche; appena terminati i sigilli della Kokkuun, presero subito ad invocare un’altra tecnica, su certi aspetti simili alla precedente, la Nube Incendiaria, in modo che aumentasse le probabilità di beccare la compaesana. Tutto quello era solo una preparazione, la cui ciliegina sulla torta sarebbe stato quel kunai con cartabomba che Shori lanciò non appena terminati i sigilli, detonandola subito dopo. Tutto qui, un semplice inizio.


    Stato
    ChakraFisicoMentale
    125-2-2=121OttimaleTranquilla
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunaix9Occhio cibernetico
    Shuriken x18Cimice x3
    Cartabomba x3Fili metallici (10m)
    Cartabomba fasulla x4-
    Olio infiammabile x2-
    Abbigliamento
    OggettoCondizioniLocazione
    Guanti rinforzatiIntattiMani
    ParastinchiUn po' rovinatiStinchi
    ---
    ---
    ---
    ---
    Equipaggiamento
    SlotOggetto
    FasciaBastone
    FoderoOmoikarui
    GiletSpecchio

    Note
    Coprifronte sul capo. Due kunai con attaccate cartabombe; altri tre kunai con attaccate cartabombe fasulle


    Edited by Ely_11 - 30/6/2014, 00:48
     
    .
  5.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Mercenario

    Group
    Fan
    Posts
    8,019

    Status
    Anonymous
    narrato
    Parlato Galatea | Telepatia Galatea | Pensato Galatea
    Pensato cloni ! Telepatia cloni ! Pensato cloni
    Parlato Shori
    Telepatia evocazioni


    Galatea vide Shori mettere qualche metro di distanza tra sé e la giovane, in risposta all'invito a cominciare le danze di battaglia. Come dovrei comportarmi di preciso? si chiedeva intanto la kunoichi. Il fatto che le avessero esplicitamente detto che si trovava lì come semplice tramite o termine di paragone per valutare la sua avversaria la destabilizzava, o quantomeno lasciava perplessa. Non riusciva a prendere lo scontro interamente sul serio: una parte di lei lo vedeva come un addestramento in cui Shori avrebbero dovuto essere la protagonista indiscussa e la kunoichi d'argento solo un personaggio secondario che avrebbe dovuto dare gli input alla sua avversaria per mettersi in mostra. Una sorta di sparring partner defilato, che avrebbe dovuto fare il minimo indispensabile: parare, evitare, accennare qualche debole offensiva per lasciare sempre la neo-Chuunin sul chi va là. Un po' come si comportava Kisuke con lei quando si scambiavano qualche colpo in giardino. Ma saresti nella posizione di farlo? Siete parigrado e lei pare molto più giovane di te, il che la renderebbe più talentuosa. Ma soprattutto le sarebbe utile? Ti sarebbe utile? proseguiva nella sua riflessione. Shori doveva essere messa alla prova, testata, valutata in ogni sfaccettatura: ai piani alti serviva uno scontro vissuto, in piena regola, non la parvenza di un allenamento fisico da cui si usciva con solo due goccette di sudore sulla fronte. Doveva mettersi di impegno e di buona predisposizione, quindi, e prendere sul serio quello scontro. Può essere utile anche per te, una buona prova si ripeté, per convincersi ad entrare nell'ottica di un duello coinvolgente e non di una scocciatura da cui non poteva sfuggire.
    Il primo passo di quella nuova, parziale risoluzione fu analizzare brevemente la ragazza che si trovava di fronte: Omoikarui e bastone, in quel campo erano pari; il resto pareva il classico equipaggiamento essenziale di un ninja non troppo navigato. Non so un bel niente. Evoca felini ma non mi dice nulla sulle sue caratteristiche generali. È di Kiri però... Ed essere di Kiri dava una buona probabilità di poter suppore almeno un quadro parziale della kunoichi, a livello di elementi. Nulla di certo, ma qualcosa di cui dover comunque tener conto. Non posso dare per certo che abbia il Suiton. Io sono l'esempio lampante che essere di Kiri non è condizione sufficiente per poter dare per scontato una cosa simile. Ma intanto... Galatea lanciò un'occhiata alla propria sinistra, verso la propaggine più estrema del corso d'acqua che entrava nel suo campo visivo. Meglio tenerla il più possibile lontana dall'acqua! Quello sarebbe stato il primo - e unico per il momento - proposito che Galatea avrebbe tenuto a mente, non avendo elementi su cui elaborare un piano di battaglia.
    Queste furono le riflessioni di Galatea, nel tempo che Shori si prese per studiare l'arena e pensare ad un primo attacco d'inaugurazione. Quando invece la neo-Chuunin scattò nuovamente in avanti, concentrò tutti i suoi pensieri sulle azioni più opportune con cui controbattere. Perché allontanarsi per poi ripartire per il corpo a corpo? Avrebbe fatto molto prima da distanza ravvicinata fu l'ultimo pensiero che le sorvolò la mente, prima che l'urgenza di muovere il corpo prese il sopravvento. Saltò per evitare gli shuriken, che saettarono sotto le sue suole, proprio come Shori sperava probabilmente, ed estrasse in tutta fretta un kunai dal gilet, per arrestare il fendente orizzontale successivo. Le due armi stridettero l'una contro l'altra, per l'attrito tra le due forze opposte che battagliavano; ma, nonostante le ridotte dimensioni, l'arma da lancio usata dalla kunoichi d'argento fu sufficiente a smorzare la violenza della katana rilucente usata da Shori. Nonostante fosse a mezz'aria, Galatea avrebbe voluto allungare la sinistra verso la sua avversaria, afferrarle il polso e strattonarla, facendo contemporaneamente scivolare il kunai lungo tutta la lama dell'Omoikarui e dirigerlo poi contro la sua gola, ma Shori aveva previsto una terza azione che anticipò qualsiasi velleità di Galatea. Il calcio, originariamente diretto contro il ventre, impattò contro la coscia della kunoichi più anziana, prontamente alzata a difesa. Shori indietreggiò, Galatea dovette ricomporsi dopo quel colpo che l'aveva sbilanciata. Dopo una plastica evoluzione rasente il terreno, Galatea si ritrovò accovacciata, con le mani entrambe poggiate sull'erba. Fu sorpresa nel notare che l'azione di Shori non era ancora terminata. Vide sul terreno davanti ai suoi occhi che stava iniziando a piovere una sostanza nera e oleosa, che percepì gocciare sinistramente anche sul suo corpo subito dopo, una sostanza con cui aveva già fatto conoscenza. Ma cos'è, un vizio iniziare sempre con questo fottuto olio nero? Un vizio che le dava il nervoso, pensando che si stava insozzando con quel liquido che sarebbe venuto via dopo una strenua e immotivata resistenza, ma che le tornava utile in un momento come quello: sapeva perfettamente cosa aspettarsi e cosa fare in risposta. Anzi, c'era più di una alternativa tra cui scegliere, in risposta. Una tecnica che aveva raggio ampio e dava sfogo agli istinti piromani di uno shinobi, ma che nessuno avrebbe usato nelle proprie vicinanze. Cosa poteva esserci di meglio, quindi, se non avvicinarsi più possibile a Shori? Galatea lanciò il kunai che aveva ancora in mano contro la neo-Chuunin, quindi, sfruttando la posizione, si slanciò in avanti, correndo verso Shori e lontano dalla sua offensiva. Il respiro successivo le rivelò una seconda offensiva contemporanea di Shori: l'odore inconfondibile della Kasumi Enbu le pervase le narici - e le chiarì il perché la giovane tardava ad incendiare l'olio. Vuole colpire a tutti i costi, eh? pensò, doppiamente decisa a ridurre la distanza dall'avversario. In corsa iniziò una doppia sequela di sigilli, consecutivamente: avrebbe evocato sul terreno un nugolo di cloni e dopo li avrebbe fatti muovere, intervenendo sul flusso di chakra di Shori per farla cadere nel genjutsu.
    Oboro Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni di Nebbia Oscura
    OboroBunshinnoJutsu-TecnicadeiClonidiNebbiaOscura_zps239144a9
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Una tecnica reputabile come un'evoluzione dei classici cloni di livello E. La differenza sta nel loro numero assai maggiore che permette all'utilizzatore di confondersi fra le sue copie. Esse risultano totalmente immobili ed inoffensive. E' abbinabile con il Genjutsu: "Kasumi Juusha no Jutsu - Tecnica dei Servitori della Nebbia Oscura"
    Numero di copie evocabili: Apprendista: 5, Genin: 10, Chuunin: 20, Sp Jounin: 30, Jounin: 40, Kage: 45.
    Consumo: 2

    Kasumi Juusha no Jutsu - Tecnica dei Servitori della Nebbia Oscura
    KasumiJuushanoJutsu-TecnicadeiServitoridellaNebbiaOscura_zps3de3e204
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Genjutsu
    Questa tecnica va utilizzata in combinazione con la Oboru Bunshin No Jutsu; che permetterà all'utilizzatore di far simulare numerosi attacchi ai propri cloni che altrimenti sarebbero innocui. Inoltre quest'arte illusoria ha un doppio effetto. Se la vittima attacca i cloni, esso li vedrà in procinto di dissolversi ma improvvisamente noterà che si genereranno nuovamente nuovi cloni.
    Non è possibile dissolvere questo Genjutsu con il Kai permettendo dunque all'aggressore di disporre del fattore sorpresa quando deciderà d'attaccare.
    - Richiede la Oboru Bunshin No Jutsu
    Consumo: 2 (a turno)

    Venti cloni innocui apparvero sul terreno e subito dopo, grazie all'effetto del genjutsu, presero a correre insieme all'originale, la quale si confuse nella marmaglia ben volentieri, tutti che puntavano verso un unico obiettivo. Il kunai con cartabomba lanciato dalla neo-Chuunin attraversò il folto gruppo, fendendo mortalmente più di un clone illusorio, il quale sarebbe però tornato indefesso a correre contro Shori. L'esplosione successiva sconquassò l'aria, incendiando atmosfera e terreno unto di pece, ma non toccò Galatea, che era prontamente scattata verso Shori, né avrebbe fatto effetto sulle sue copie apparentemente immortali. Qualche battito di ciglia dopo la deflagrazione, mentre un nugolo di cloni stava già assaltando Shori all'arrembaggio casuale, Galatea si sarebbe aggiunta alla truppa, sfoderando la propria Omoikarui e tentando un fendente ascendente diagonale, da sinistra verso destra, incurante di qualche clone che sarebbe eventualmente finito nel raggio d'azione: anche se colpiti, sarebbero tornati in campo con la stessa combattiva persistenza. Aiutata dalla sua brigata di copie, Galatea proseguì nell'azione: una stoccata dritta contro il ventre, una sciabolata orizzontale all'altezza delle ginocchia e un colpo verticale che mirava a colpire la spalla destra, là dove si trovavano quei muscoli che rendevano possibile i movimenti del braccio e che, se colpiti, avrebbero impedito qualsivoglia movimento dell'arto.
    Suiton e Katon, eh? aveva sibilato nel frattempo, confusa nella massa di servitori della Nebbia Oscura. Davvero un'accoppiata interessante!

    Stato
    ChakraFisicoMentale
    115-2-2=111/115OttimaleOttimale
    Tripla Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai (4/4)Torcia luminosa
    Senbon (20/20)Radiolina
    Palla Gelo (5/5)Cimice (3/3)
    Cartabomba (5/5)Filo Metallico (10m)
    Shuriken (20/20)Specchio
    Cerbottana---
    ------
    ------
    Equipaggiamento
    SlotOggettoDescrizione
    Rotolo MinoreBastone MonacoIn borsa
    RotoloKusarigamaZona lombare
    FoderoOmoikaruiFianco sx
    Tasca Suppl.Kunai di Kiri (1/1)Coscia destra
    AbbigliamentoParabracciaIndossati
    AbbigliamentoParastinchiIndossati

    Gilet Kiri
    Armi da LancioAccessori
    Kunai (9/10)Olio Infiammabile (2/2)
    ------

    Note- Coprifronte legato al collo.
    - Due palle gelo legate ad altrettanti kunai.
    - Due cartebomba legate ad altrettanti kunai.
    - Cinque aghi intinti nel Veleno Debole disponibili.
    - Omoikarui impugnata.
     
    .
  6.     +1   -1
     
    .
    AVATAR_DEFAULT


    Group
    Fan
    Posts
    2,760

    Status
    Anonymous
    Narrato - Parlato - "Pensato" - Parlato fantasmi - Parlato Galatea - Parlato altri


    “Come pensavo, è piuttosto agile” rimuginò la ragazza dai capelli neri alla vista dell’avversaria che usciva indenne dal loro piccolo scontro corpo a corpo; il piccolo scambio di battute venne accolto da un caloroso applauso di Borei, che poi si diffuse a tutti i fantasmi lì presenti. “Anzi, più che agile sembra davvero una svelta di mente e dai riflessi pronti”.
    Lei e Borei si erano esercitati molte volte nel lavoro di squadra, con Shori che gli diceva come comportarsi in quasi ogni situazione; e infatti, proprio come stabilito, il fantasma rimaneva appiccicato all’avversaria, riferendo a Shori vari attacchi o movimenti sospetti. Kunai! Esclamò, quando Galatea lanciò l’arma, che Shori schivò accovacciandosi un poco. L'avversaria non si era fatta cogliere impreparata dalla pioggia d’olio, che colava sui capelli e i vestiti rendendola un accendino umano, ma scattò in avanti apparentemente vogliosa di uno scontro ravvicinato. “Spera di evitare l’esplosione?” pensò Shori con un cipiglio, mentre sputava in aria la Nube Incendiaria. Ancora, notò che Galatea non ebbe alcuna particolare reazione all’odore strano che doveva percepire: possibile che conoscesse tutti e due i jutsu?
    Stringendo i denti, la Jinchuuriki estrasse il kunai con cartabomba, proprio nel momento in cui Galatea eseguiva alcuni sigilli; d’improvviso sbucarono un gran numero di cloni, tutti intorno a loro, e in un attimo presero a correre verso di lei. Shori cercò di non mostrarlo, ma quell’improvviso sovraffollamento l’aveva presa in contropiede. “Ma quanti sono?” pensò, prima di fare un passo indietro. L’esperienza del Torneo Chuunin l’aveva resa diffidente di tutte le tecniche che creavano un numero di copie esagerato: solitamente o erano cloni illusori, oppure Genjutsu. E c’era un solo modo per scoprirlo.
    Il kunai con la cartabomba volò dalla mano di Shori e andò a colpire mortalmente una Galatea; all’inizio sembrava sul punto di scomparire, ma poi il corpo si ricompose, tornando alla carica. “Genjutsu!” pensò, mentre l’aria oltre la sua avversaria esplodeva in un trionfo di fuoco.
    Non ebbe però abbastanza tempo per ricorrere al Kai: ormai tutti quei cloni la stavano assalendo, ed erano davvero tantissimi. Shori fece un altro passo indietro ed estrasse il bastone dalla fascia come se fosse una grande katana, menando un fendente per proteggersi dall'attacco di una copia, che si dissolse per poi tornare integra. Un secondo clone approfittò della sua distrazione per attaccare; la Jinchuuriki fece appena in tempo a notare il colpo, quando questo le trapassò una gamba lasciandola indenne. Shori sobbalzò in un guizzo di spavento, mentre una terza copia affondava il pugno nella carne avversaria senza però farle alcun male. “Loro non possono farmi nulla” pensò la kiriana, ritrovando l’attimo di concentrazione perso. “Loro no, certo, però l’originale sì, e l’ho persa di vista… ” Cercò Borei con lo sguardo: era proprio in quei momenti che risultava utile. Lo beccò a squadrarla perplesso, poi, al sentire il sibilo di una spada che veniva estratta dal fodero, girò la testa da un'altra parte. Shori seguì immediatamente lo sguardo e vide che una Galatea era in procinto di attaccare con la sua bellissima Omoikarui. La ragazza dai capelli neri venne colta una scarica di adrenalina, mentre impugnò il bastone con entrambe le mani. Borei, essendo sprovvisto di chakra, non poteva vedere tutte quelle copie... per cui...
    Bloccò la pericolosa salita della spada sovrapponendovi l’asta metallica, stringendo i denti e facendo pressione per tenerla giù. L’originale! Esclamò, mentre faceva un passo indietro e, sempre utilizzando il bastone, deviava la traiettoria della stoccata dando uno strattone al piatto della spada. Fu un movimento piuttosto goffo, perché dovette ruotare velocemente il bastone. Mentre Galatea si preparava per il terzo colpo, Shori fece sbattere la punta sul terreno e, utilizzando l’asta come punto di appoggio, si issò in alto per evitare che la lama avversaria le tranciasse i ginocchi, andando invece incontro al metallo che bloccò l’avanzata. Infine, spostò in tutta fretta la lunga arma sopra la spalla, verticalmente, per parare l’ultimo affondo diretto alla spalla. La forza del colpo portò Shori a rannicchiarsi un po’ su se stessa, sbuffando di fatica, ma almeno il suo arto era sano e salvo.
    Suiton e Katon, eh? Mormorò Galatea. Davvero un'accoppiata interessante!
    Shori fece un mezzo sorriso. Ormai i suoi occhi erano puntati sull’originale, non l’avrebbe mollata. Fatemi vedere qualcosa anche voi! Cercò di provocarla amichevolmente, mentre si preparava a rispondere: sfruttando la posizione del bastone e i suoi lati parecchio lunghi, rotò l’asta verso l’interno e allo stesso tempo la fece calare, in modo che la spada scivolasse all'esterno e la punta del bastone andasse a impattare contro la mascella di Galatea. Poi, senza fermarsi, “piantò” la sommità dell’arma sul piede dell’avversaria, e ancora una volta si issò in alto, stendendo le gambe che strusciarono sul metallo, entrambe protese a colpire il petto nemico. Quando tornò coi piedi per terra, un po’ instabile dopo il colpo a mezz’aria, cercò di riprendere velocemente fiato. Il bastone era pesante, e la velocità con cui lo aveva maneggiato le aveva richiesto un bel po’ di energie, ma si sentiva fiera dei suoi miglioramenti: dopotutto era riuscita, seppur goffamente, ad evitare tutta quella serie di colpi. “Ora però ho bisogno delle mani.
    Senza degnare di uno sguardo le copie illusorie, e aiutato anche da Borei per individuare la Galatea originale, spiccò un altro salto in alto e mentre era ancora in aria rinfoderò velocemente il bastone nella sua apposita fascia. “E’ ancora bagnata dall’olio… posso farcela!”
    Unì immediatamente le mani ad evocare i sigilli e, mentre fece calare il tallone che mirava alla testa dell’avversaria, li terminò. Le sue guance si gonfiarono e l’attimo dopo dalla bocca sputava una velocissima palla di fuoco. Contava proprio sulla velocità della tecnica, e sul fatto che Galatea fosse proprio lì vicino.
    Dai Endan - Grande Bomba Incendiaria
    DaiEndan-GrandeBombaIncendiaria_zpsff4cfc2c
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    La Dai Endan genera una palla di fuoco di cinque metri in altezza per otto in larghezza; Pericolosa perché è la palla di fuoco più rapida in assoluto. Ricopre cinquanta metri in pochissimi secondi, procedendo a velocità molto alta, ed infligge danni medio-gravi.
    Consumo: 8


    Stato
    ChakraFisicoMentale
    121-8=113OttimaleUn poco affaticata
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunaix9Occhio cibernetico
    Shuriken x18Cimice x3
    Cartabomba x3Fili metallici (10m)
    Cartabomba fasulla x4-
    Olio infiammabile x2-
    Abbigliamento
    OggettoCondizioniLocazione
    Guanti rinforzatiIntattiMani
    ParastinchiUn po' rovinatiStinchi
    ---
    ---
    ---
    ---
    Equipaggiamento
    SlotOggetto
    FasciaBastone
    FoderoOmoikarui
    GiletSpecchio

    Note
    Coprifronte sul capo. Due kunai con attaccate cartabombe; altri tre kunai con attaccate cartabombe fasulle
     
    .
  7.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Mercenario

    Group
    Fan
    Posts
    8,019

    Status
    Anonymous
    narrato
    Parlato Galatea | Telepatia Galatea | Pensato Galatea
    Pensato cloni ! Telepatia cloni ! Pensato cloni
    Parlato Shori
    Telepatia evocazioni


    Kasumi Juusha no Jutsu - Tecnica dei Servitori della Nebbia Oscura
    KasumiJuushanoJutsu-TecnicadeiServitoridellaNebbiaOscura_zps3de3e204
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Genjutsu
    Questa tecnica va utilizzata in combinazione con la Oboru Bunshin No Jutsu; che permetterà all'utilizzatore di far simulare numerosi attacchi ai propri cloni che altrimenti sarebbero innocui. Inoltre quest'arte illusoria ha un doppio effetto. Se la vittima attacca i cloni, esso li vedrà in procinto di dissolversi ma improvvisamente noterà che si genereranno nuovamente nuovi cloni.
    Non è possibile dissolvere questo Genjutsu con il Kai permettendo dunque all'aggressore di disporre del fattore sorpresa quando deciderà d'attaccare.
    - Richiede la Oboru Bunshin No Jutsu
    Consumo: 2 (a turno)

    Galatea rimase sorpresa nel constatare che Shori avesse efficacemente contrastato ogni suo tentativo di affondo. Non certo perché ritenesse di aver ideato un attacco perfetto, anzi: era una semplice schermaglia all'arma bianca che un qualunque parigrado avrebbe dovuto saper fronteggiare senza troppo patema, nonostante il disturbo portato dalla selva di feroci, imperterriti quanto innocui cloni illusori. Una volta capita la scarsa pericolosità delle Galatea fasulle e individuata l'unica Galatea reale, bloccare o evitare quattro fendenti di spada classici rientrava nella normalità, pur richiedendo concentrazione e sangue freddo. Tuttavia, la modalità con cui la neo-Chuunin si era difesa era stata sorprendente: controbattere utilizzando un'arma dalle dimensioni ragguardevoli, e chiaramente non adatta ad uno scontro corpo a corpo così ravvicinato come il loro - questione che Galatea poteva ben comprendere, avendo nel proprio arsenale un'arma molto simile in dimensioni, pur differente in materiali - era un risultato che mostrava del talento e dell'abilità, oltre a rapidità di mente e di braccio. Raggiunto lo stallo con l'Omoikarui piantata sul bastone, a poca distanza dalla spalla destra di Shori, la situazione prese prevedibilmente una piega opposta: la neo-Chuunin sull'offensiva, la Chuunin teoricamente più esperta in difesa.
    Galatea sfruttò al massimo la scarsa manovrabilità dell'asta metallica in spazi così ristretti per trarne vantaggio: si abbassò e sgattaiolò lateralmente, lasciando un piede come perno e ruotando tutto il corpo intorno ad esso, in modo da mandare a vuoto l'estremità dell'asta che puntava contro la mascella e favorire il recupero della spada, che il movimento di Shori rischiava di mettere fuori gioco. La stessa spada fu sfruttata per parare il colpo successivo: Galatea la strinse con entrambe le mani, mostrando il piatto della lama alle suole di Shori che intendevano scalciarla via. L'impatto, a favore della Chuunin più giovane che aveva usato la leva del bastone ferrato e l'inerzia dalla sua, fece inevitabilmente indietreggiare la kunoichi d'argento, rigettandola nella mischia nutrita ma inoffensiva delle copie illusorie che tuttora imperversavano sul campo di scontro, minacciando Shori. Una pioggia di continua di calci e pugni variegati, che ben poco effetto avrebbero avuto se non confondere e distrarre l'avversaria, dando a Galatea la possibilità di confondersi nella marmaglia. Qualche passetto per stabilizzarsi, che di nuovo Shori si prodigava nel contrattacco: un salto in aria, il bastone riposto nella fascia e dei sigilli. Ma perché saltare in aria? Quello era un annuncio bello chiaro di attacco, che le toglieva qualche istante di vantaggio, permetteva a Galatea di riorganizzarsi e anche di trarne vantaggio, eventualmente. Avrebbe potuto gettarsi in avanti e indirizzare la punta dell'Omoikarui a tranciare le carni della giovane ora che aveva appena riposto il bastone. Tuttavia la vista di sigilli che venivano composti - o ancor più la perdita del momento propizio per recuperare la presa salda dei piedi in terra - la dissuase dall'idea di un nuovo assalto con la katana rilucente, facendole invece sorgere un nuovo, subitaneo pensiero: era mica scritto da qualche parte che sarebbe dovuta restare lì ferma ad attendere? Non le pareva proprio. Imitando la sua balda concorrente, ripose l'Omoikarui nel fodero e si esibì in una ben più breve serie di sigilli.
    Doton: Shinjuu Zanshu no Jutsu - Tecnica della Decapitazione Terrestre
    DotonShinjuuZanshunoJutsu-TecnicadellaDecapitazioneTerrestre_zps245a132f
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Tale tecnica permette ai possessori dell'elemento Terra d'infiltrarsi nel sottosuolo lasciando in bella vista una buca d'un metro quadrato, se non in possesso di tecniche che permettano d'infiltrarsi senza lasciar tracce, e dirigersi verso una posizione prestabilita prima di andare sottoterra, nel tentativo d'afferrare la caviglia dell'avversario e trascinarlo nel sottosuolo lasciandolo momentaneamente immobilizzato. Se usata contro un soggetto in possesso dell'elemento Doton esso potrà rapidamente liberarsi dalla tecnica, altrimenti ci riuscirà solamente all'inizio del suo secondo turno.
    Non è ovviamente possibile protrarre la tecnica per più turni e si dovrà riemergere prima della fine del proprio.
    Consumo: 2

    Mentre Shori calava su di lei, Galatea calò nel terreno, impedendo che il tallone della giovane la raggiungesse. Aveva programmato di risbucare proprio lì, a pochi passi, dove la traiettoria del salto pareva condurre le gambe di Shori: la sua avventura nel sottosuolo sarebbe durata solo pochi istanti. Intanto lasciò la sua avversaria alle cure poco ortodosse dei persistenti cloni illusori, ma, ben più importante, evitò la furente fiammata che si propagò dalle labbra della kunoichi dagli occhi viola. Tanto furente che pareva volerla inseguire anche nelle profondità del terreno, dove giunse chiaro sulla nuca di Galatea il calore feroce, ma niente più. In realtà qualche Galatea fu colpita e incenerita dalla Dai Endan, ma apparteneva a quella genia di Galatea che sarebbe risorta e avrebbe continuato ad assaltare Shori. La Galatea originale sbucò nuovamente nel giro di poco, emergendo nel terreno ancora rovente a causa dell'attacco Katon dell'avversaria - ma non in fiamme, essendo semplice terra battuta - dove aveva calcolato sarebbe dovuta atterrare la contendente impostale dall'alto. Avrebbe cercato la sua caviglia, per afferrarla e trascinarla giù, in quel baratro da cui stava sbucando ora lei stessa, come più di una volta era capitato a lei di ritrovarsi. A quel punto, Galatea non aveva previsto come comportarsi, avendo ampia scelta, ma nessuna che davvero la soddisfaceva. Se avesse incastrato Shori nel terreno, se la sarebbe sentita di spararle sulla testa qualche tecnica? Non ne era sicura. Ma se invece il suo tentativo fosse andato a vuoto, non era sicuro programmare qualcosa di immediato per impegnare Shori, che altrimenti avrebbe avuto l'inerzia dalla sua? Indietreggiando, dal lato opposto rispetto alla sua posizione iniziale, quindi in direzione dell'ingresso dell'arena, per confondersi di nuovo nella ventina di cloni della nebbia oscura che sciamavano incuranti delle bombe incendiarie che le kunoichi si stavano scambiando, alla fine Galatea si ritrovò con le mani ad eseguire sigilli ed impastare chakra.
    Katon: Kasumi Enbu no Jutsu - Tecnica della Nube Incendiaria
    KatoonKasumiEnbunoJutsu-TecnicadellaNubeIncendiaria_zps1be2e92a
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica d'elemento Katon non crea direttamente delle fiamme ma sprigiona un gas altamente infiammabile, che se inalato provoca lievi giramenti di testa per due turni. La tecnica viene scelta da molti Shinobi privi di altri Jutsu Katon poiché basterebbe una cartabomba per creare l'effetto stile "Palla di Fuoco". Qualsiasi altro Jutsu Katon è sufficiente per creare lo stesso effetto, permettendo di cogliere il nemico di sorpresa. La nube arriverà fino a una distanza massima di venticinque metri dal'utilizzatore dove si espanderà per un raggio di cinque metri dando così vita a una cortina di gas dal diametro di dieci metri. La tecnica può anche essere usata per dirigere la nube a mezz’aria ma, in questo caso, si porterà automaticamente a terra dopo venti secondi. La nube rimane per due turni al massimo (compreso quello in cui viene eseguita la tecnica) e poi si disperde, e uno solo in presenza di forte vento. Anche se la nube rimane per due turni nel secondo l’esplosione sarà più ridotta e meno forte anche se gli effetti collaterali dall’inalazione saranno invariati. Il gas così prodotto sarà incolore e quindi praticamente impossibile da vedere ma, al tempo stesso, presenterà un particolare odore molto caratteristico che permetterà di distinguere il jutsu.
    Consumo: 2

    Diresse la nube lì dove aveva tentato di bloccare Shori, tenendosi a distanza di sicurezza, quindi lanciò uno dei suoi kunai muniti di cartabomba, a mezza altezza, detonandolo proprio al centro della nube. La fiammata fu notevole, la terza fiammata che l'arena otto vedeva espandersi nel giro di pochi istanti. Non pare affatto uno scontro tra kunoichi di Kiri, con tutte queste esplosioni fiammanti pensò Galatea, abituata per le proprie caratteristiche a tecniche roventi, ma non proprio abituata a trovare compaesani con quelle stesse predilezioni. Questo qualcosa andrà bene?

    Stato
    ChakraFisicoMentale
    111-2-2-2=105/115OttimaleOttimale
    Tripla Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai (3/4)Torcia luminosa
    Senbon (20/20)Radiolina
    Palla Gelo (5/5)Cimice (3/3)
    Cartabomba (4/5)Filo Metallico (10m)
    Shuriken (20/20)Specchio
    Cerbottana---
    ------
    ------
    Equipaggiamento
    SlotOggettoDescrizione
    Rotolo MinoreBastone MonacoIn borsa
    RotoloKusarigamaZona lombare
    FoderoOmoikaruiFianco sx
    Tasca Suppl.Kunai di Kiri (1/1)Coscia destra
    AbbigliamentoParabracciaIndossati
    AbbigliamentoParastinchiIndossati

    Gilet Kiri
    Armi da LancioAccessori
    Kunai (9/10)Olio Infiammabile (2/2)
    ------

    Note- Coprifronte legato al collo.
    - Due palle gelo legate ad altrettanti kunai.
    - Una cartabomba legata ad un kunai.
    - Cinque aghi intinti nel Veleno Debole disponibili.
     
    .
  8.     +1   -1
     
    .
    AVATAR_DEFAULT


    Group
    Fan
    Posts
    2,760

    Status
    Anonymous
    Narrato - Parlato - "Pensato" - Parlato fantasmi - Parlato Galatea - Parlato altri


    “L’ho presa?” pensò Shori con un filo d’ansia, attendendo che il boato della fiammata scottante andasse via via ad estinguersi. Non sembrava, ma il rumore creato dal crepitio delle fiamme e dalla tecnica che andava a impattare contro il terriccio privo di erba era abbastanza forte da coprire l’urlo di Borei – E’ ANDATA SOTTO TERRA! – che si perse nell’aria. La Jinchuuriki cercò di tenere le gambe sollevate, per evitare il calore su cui stava scendendo, e appena i palmi dei piedi toccarono terra volle guardare direttamente Borei per sapere che diavolo era successo, se per caso aveva centrato in pieno l’avversaria o cosa. Quegli strani cloni di Galatea si erano riformati, tutti integri, e, almeno per quel poco che Shori poté notare, non c’era nessuna che riportava ustioni o cose del genere.
    Purtroppo, non fece mai in tempo a vedere la faccia allarmata del fantasma. Non fece nemmeno in tempo a girare la testa: subito dopo aver atterrato per terra, sentì il terreno scricchiolare e cedere sotto di sé. Tempo di far scattare la testa verso il basso per capire che diavolo stava accadendo, ed era troppo tardi.
    Un paio di mani erano state la ragione di quell’anomalia. Candide dita femminili erano fuoriuscite dal terreno come delle maledette talpe del cavolo e s’erano attorcigliate attorno alla caviglia di Shori come le stramaledette zampette di un ragno.
    La neo-Chuunin fu presa in contropiede, stupita da quello che vedeva; non fece nemmeno in tempo a riprendersi che quelle mani salde e implacabili la trascinarono giù con loro, fin dentro il terreno. Shori, sentendo che il suo corpo veniva calato in quel modo, come delle sabbie mobili accelerate, fu presa dal panico. Cacciò un urlo acuto e spaventato, dimenandosi disperatamente e senza successo mentre le gambe sparivano nel sottosuolo. La paura crebbe: continuando così, sarebbe di sicuro stata sepolta sotto cumuli di terra morbida, senza possibilità di respirare, né tornare in superficie. Sarebbe stata sconfitta, in pratica.
    Con gran sollievo, la discesa si interruppe, lasciando solo la testa in superfici. Respirando affannosamente e con un’espressione totalmente smarrita, Shori si guardò attorno. Che diavolo è…?
    Galatea sbucò fuori dal terreno, fresca come una rosa, e lasciò la sua avversaria sotterrata come una goffa talpa incastrata. Waaa! Micetta! Ma che fai! Esclamò Borie gesticolando in maniera esagerata. Tirati fuori di lì!
    Stringendo i denti, Shori ci provò. Cercò di muoversi, di spostare le mani per raggiungere la superficie o per comporre sigilli, ma la terra era decisamente d’intralcio e non riusciva ancora a raggiungere l’aria aperta. “Maledizione…” pensò disperatamente, mentre la sua faccia si arrossava. La posizione ridicola vergognosa in cui si trovava era più di quanto potesse sopportare; in completa balia dell’avversario, non era in grado di fare nulla. “Debole…” pensò la ragazzina iniziando a sentire un groppo in gola. “Sono in una situazione di completa debolezza”.
    Non era però tempo di lasciarsi andare ai sentimenti: continuò nel suo tentativo di liberarsi, dimenandosi per quanto poteva. Qualcosa riusciva a fare, ma non abbastanza per liberarsi. Almeno non ancora.
    La sua avversaria, Galatea, non perse certo tempo. Quando Borei le urlò SU, SBRIGATI!!, Shori capì che stava passando all’attacco. Lanciando una veloce occhiata, notò che stava finendo una serie di sigilli e subito dopo l’aria si riempì di uno sgradevole odore, che la neo-Chuunin riconobbe istantaneamente. “La Kasumi… trattieni il respiro!” pensò, cercando di non ispirare il gas infiammabile. Purtroppo, non era per il suo respiro che temeva: un jutsu infiammabile poteva voler dire una sola cosa. “Oh, Kami-sama…!”
    Diede strattoni più convinti, sentendo che mano a mano otteneva sempre più risultati, ma non abbastanza in fretta da evitare il peggio, quello temeva sin da quando aveva avvertito la Nube Incendiaria.
    Sentire il sibilo di quell’arma fu come essere toccati e trapassati dalla mano spettrale di un fantasma. Una sensazione di gelo al livello dello stomaco, un attimo di lucidità che le permise di schiacciare il più possibile la testa contro il terreno – in un patetico, mediocre e inutile tentativo di proteggere il volto da un qualcosa di inevitabile.
    Il kunai si infisse nel terreno, e l’attimo dopo ci fu un’esplosione: l’aria compresa nel raggio della Kasumi venne investita da una coperta di fiamme, che bruciarono tutto quello che incontravano, cloni, fantasmi, terriccio… e carne. Alla ragazzina mancò il respiro a causa del calore e lo shock per il vertiginoso aumento di temperatura le impedì persino di urlare; il dolore venne quasi subito, la reazione, al contrario, molto dopo. Quando finalmente le fiamme si ritirarono – possibile, sembravano essere passati minuti su minuti – tutti i presenti poterono vedere cos’era successo a quella goffa talpa incastrata. La testa che sbucava dal terreno era ancora lì, gli occhi serrati e la bocca deformata da una smorfia di dolore. E vergogna. In tutta la sua vita, non era mai stata in una situazione tanto pietosa, tanto dolorosa, tanto stupidamente debole. E poi era lei la vincitrice dell’esame? Davvero? Le venne quasi voglia di piangere.
    CRIBBIO, SHOGI! FA’ QUALCOSA, MUOTIVI! Sentì urlare Borei da qualche parte, lontano. SEI UNA KUNOICHI O UNA POPPANTE!?
    Shori aprì di scatto gli occhi; li fissò prima sul fantasma, poi sulla Galatea che doveva essere l’originale, dato che stava proprio davanti a lui. Non aveva idea dello stato in cui era la sua faccia (probabilmente orripilante, ma non voleva neppure pensarci…), ma fissò negli occhi la ragazza d’argento con l’espressione più dignitosa che riuscì a trovare e riprese nel suo tentativo di liberarsi, cercando di ignorare il dolore pulsante alla faccia. Sembrava che pure l’aria fresca irritasse la pelle, facendole venire su grossi lacrimoni che però ricacciava prontamente indietro. Si sentiva una stupidissima bambina, ma non si fermò, non poteva fermarsi. Non mancava tanto… doveva riuscire ad uscire, altrimenti aveva la sconfitta assicurata…


    Stato
    ChakraFisicoMentale
    113Ustione di secondo grado al voltoAbbattuta
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunaix9Occhio cibernetico
    Shuriken x18Cimice x3
    Cartabomba x3Fili metallici (10m)
    Cartabomba fasulla x4-
    Olio infiammabile x2-
    Abbigliamento
    OggettoCondizioniLocazione
    Guanti rinforzatiIntattiMani
    ParastinchiUn po' rovinatiStinchi
    ---
    ---
    ---
    ---
    Equipaggiamento
    SlotOggetto
    FasciaBastone
    FoderoOmoikarui
    GiletSpecchio

    Note
    Coprifronte sul capo. Due kunai con attaccate cartabombe; altri tre kunai con attaccate cartabombe fasulle
     
    .
  9.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Mercenario

    Group
    Fan
    Posts
    8,019

    Status
    Anonymous
    narrato
    Parlato Galatea | Telepatia Galatea | Pensato Galatea
    Pensato cloni ! Telepatia cloni ! Pensato cloni
    Parlato Shori
    Telepatia evocazioni


    Il volto che la stava fissando aveva un che di rivoltante. Solo i grandi occhi viola avevano mantenuto la forza e l'orgoglio precedenti. La pelle avorio era stata sfigurata dalle fiamme, arrossata, ustionata, bruciata. Anche i capelli color pece erano stati bruciacchiati, perdendo parte della loro brillantezza. Il volto giovanile di Shori si era trasformato in una maschera di dolore, anche se l'espressione del viso si sforzava di non essere sofferente. Ma fissare quelle ferite ispirava, suggeriva, annunciava, trasmetteva dolore, un dolore intenso e penetrante. Un dolore che non doveva essere soltanto fisico. E la responsabile era lei, Galatea Shishi, che ora se ne stava immobile a rimirare l'esito del proprio attacco: la sua mano aveva afferrato la caviglia della neo-Chuunin, l'azione l'aveva trascinata nel sottosuolo, nube e cartabomba, esplosione e fiamme, avevano fatto il resto. Una vista orripilante, si diceva Galatea, cercando di analizzare quella strana sensazione che proveniva da essere la responsabile - o colpevole - delle ferite della sua avversaria. Aveva visto e fatto di peggio, in realtà: tranciato gambe di netto, fatto saltare in aria, tagliato, trafitto, cementificato e più di tutto ucciso. Aveva quindi dovuto convivere con consapevolezze differenti e anche più gravi. Ma questa volta c'era qualcosa di differente: la ferita era particolarmente crudele, perché colpiva una parte delicata del corpo, il viso, quella che nessuno avrebbe voluto vedersi sfigurata; o forse la natura dell'attacco, che aveva bloccato prima la giovane e l'aveva solo in seguito incendiata, quando era impotente e indifesa; o forse era la circostanza e la natura dell'avversario: Shori non era un nemico, né qualcuno che voleva ucciderla né una Mukenin né una kunoichi che aveva scelto di combattere, dato che quello scontro le era stato imposto dall'alto. Anzi, per lei Shori rimaneva ancora la kunoichi a cui aveva insegnato la Tecnica del Richiamo, quindi la vedeva sotto un tipo di rapporto ben diverso dalla lotta impetosa cui stavano dando vita. O forse, più di tutti quei fattori, era quello sguardo, pieno di dignità e fierezza, che celava nei recessi irraggiungibili il risentimento, la rabbia, la delusione, l'umiliazione che era naturale provare nelle condizioni in cui si trovava Shori; o quello sforzo di ricacciare indietro dolore, lacrime, abbattimento, qualunque cosa ci fosse di negativo e pensare solo al dopo, a come liberarsi e riprendersi e rifarsi, recuperando il terreno perduto. Galatea, di fatto, si sentiva in colpa, o provava un sentimento molto simile comunque, una commistione di pentimento e compassione. Dietro la maschera impassibile e fredda che aveva dipinta sul volto, Galatea era un po' in subbuglio. Si sentiva quasi in dovere di fare qualcosa, di rimediare: avrebbe voluto parlare e dire molte cose, parole di incoraggiamento, di stima per lo sguardo fiero e privo di resa che aveva di fronte, mettere in campo la propria, maggiore, per quanto limitata, esperienza. Le passò per la mente di evocare addirittura la sua lumaca maggiore, per riparare al danno compiuto. Lei, che aveva cercato da sempre di essere impassibile e implacabile nelle vesti da kunoichi, fredda proprio come quel viso che la natura le aveva donato pareva esprimere, lei che si era persino atteggiata da kunoichi gelida, ora si trovava a provare qualcosa che aveva tutti i contorni della pietà più becera e buonista. Ma non fece nulla: prima di muoversi in qualsiasi modo, si immedesimò in Shori, si immaginò al suo posto, nelle sue condizioni e capì che tutto quello che le stava passando per la testa sarebbe solo stato umiliante. Si sarebbe sentita umiliata, scherzata, derisa, oggetto di una pietà che avrebbe solo peggiorato e demolito un morale già vacillante. Quando si era trovata ad annaspare contro Kisuke, per sfuggire alle sue notevoli capacità, aveva reagito innervosendosi ai suoi tentativi di strapparle un bacio nel corso dello scontro e avrebbe odiato se l'ANBU l'avesse trattata coi guanti, cullata e consolata quando sarebbe stata colpita in pieno. Non avrebbe reso giustizia e non avrebbe concesso il giusto rispetto all'atteggiamento combattivo e tutt'altro che arrendevole della sua avversaria.
    Deglutì: niente parole, niente compassione, niente attesa. Galatea ricacciò in gola anche quelle parole, spiegazioni su quanto accaduto, che l'avrebbero fatta passare per la maestrina saccente che non era né poteva permettersi di essere. Era nel mezzo di uno scontro, libera e in perfetta forma, con l'avversario immobilizzato e in uno stato emotivo probabilmente precario. Tutto ciò che avrebbe dovuto fare era approfittarne e porre le basi per il proseguo, costruirsi il vantaggio per dopo, ora che ne aveva tempo e occasione, se proprio non se la sentiva di attaccare, o infierire.
    Incrociò le mani davanti al petto, tenendo indici e medi tesi.
    Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni d'Ombra
    KageBunshinnoJutsu-TecnicadeiClonidOmbra_zps3e5ab90d
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tale tecnica è più avanzata rispetto alla Bunshin no Jutsu, infatti consiste nella creazione di copie dotate di consistenza fisica e in grado di provocare danni reali. I cloni svaniscono in una piccola nube di fumo non appena vengono feriti, quando l'utilizzatore decide di annullarli oppure quando non ha più chakra. Il vero punto di forza però è che i cloni, non appena vengono annullati, trasferiscono tutte le conoscenze e le capacità acquisite al proprietario, che esse siano informazioni segrete o conoscenze riscontrate durante un allenamento. Questi cloni hanno la facoltà di utilizzare qualsiasi Abilità o Jutsu.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dall'originale e si dissolvono se subiscono una qualsiasi forma di ferita.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come Carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 8 (A Clone)

    Un clone apparve al suo fianco, per lasciarlo subito dopo. Mantenendosi sempre alla stessa distanza da Shori, otto metri circa, camminando quindi su un'immaginaria circonferenza, aggirò la testa che sbucava sul terreno, alla destra della kunoichi originale. Così, le due Galatea e il volto ustionato di Shori costituivano i vertici di un triangolo rettangolo. Basta cloni illusori, ora la neo-Chuunin avrebbe dovuto vedersela con una inferiorità numerica reale, contro due Galatea vere. Entrambe si misero in posizione d'attesa, quella che avevano visto e imparato da Kisuke, pronte a ricevere il contrattacco di Shori.

    Stato
    ChakraFisicoMentale
    105-8=97/115OttimaleBuono; un po' turbata.
    Tripla Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai (3/4)Torcia luminosa
    Senbon (20/20)Radiolina
    Palla Gelo (5/5)Cimice (3/3)
    Cartabomba (4/5)Filo Metallico (10m)
    Shuriken (20/20)Specchio
    Cerbottana---
    ------
    ------
    Equipaggiamento
    SlotOggettoDescrizione
    Rotolo MinoreBastone MonacoIn borsa
    RotoloKusarigamaZona lombare
    FoderoOmoikaruiFianco sx
    Tasca Suppl.Kunai di Kiri (1/1)Coscia destra
    AbbigliamentoParabracciaIndossati
    AbbigliamentoParastinchiIndossati

    Gilet Kiri
    Armi da LancioAccessori
    Kunai (9/10)Olio Infiammabile (2/2)
    ------

    Note- Coprifronte legato al collo.
    - Due palle gelo legate ad altrettanti kunai.
    - Una cartabomba legata ad un kunai.
    - Cinque aghi intinti nel Veleno Debole disponibili.
     
    .
  10.     +1   -1
     
    .
    AVATAR_DEFAULT


    Group
    Fan
    Posts
    2,760

    Status
    Anonymous
    Narrato - Parlato - "Pensato" - Parlato fantasmi - Parlato Galatea - Parlato altri


    “Ancora…” pensò, dando un altro disperato strattone. “Ancora un poco… ci sono quasi… “
    Shori si dimenava con energia, le spalle che lottavano contro la compattezza del terreno nella speranza di riguadagnare qualche briciolo di libertà. Ad ogni movimento ristretto, ogni volta che la pelle sporca di terra andava a impattare contro il terriccio, Shori sentiva la frustrazione accumularsi nel suo petto, insieme a una buona dose di rabbia. Perché era in quella situazione? Perché era in trappola, in quella stupida porzione di terra? Perché non poteva liberarsi? Custodiva dentro di sé una cavolo di bomba di Chakra, e non aveva neppure la possibilità di uscire da un buco di terra?
    Al pensiero del Bijuu, la mente di Shori si annebbiò di rabbia, una rabbia forse immotivata diretta contro una moltitudine di soggetti: Galatea, il terreno, quella cavolo di tecnica, la situazione in generale, quel maledetto demone, sé stessa…
    Un’idea improvvisa fece capolino nella sua mente: era un pensiero intrigante, allettante tanto da far fermare per un attimo i suoi dimenamenti. Per un attimo fu quasi sul punto di evocare il chakra del Bijuu, per sentirsi più potente, forze abbastanza da liberarsi senza problemi. Forte come la prima volta che le si era formata la coda di chakra. Ma il pensiero svanì proprio come era arrivato: che diavolo stava pensando? Davvero aveva considerato l’idea di utilizzare la coda e farsi scoprire in quel modo?
    Arrabbiata con sè stessa per quel temporaneo crollo emotivo, Shori tornò alla sua lotta con la terra. Sulla superficie, in prossimità della sua testa, stavano iniziando a formarsi delle piccole crepe, che mano a mano si allargavano e diventavano più profonde ogni volta che il corpo di Shori si dimenava. La kunoichi strinse i denti, e continuò, finché finalmente il terriccio non si spaccò e fu in grado di liberarsi le spalle e le braccia. Allora fu facile: poggiò i palmi a terra e si issò senza problemi su in superficie. La parte del corpo che era rimasta in contatto con il terreno era tutta sporca; la faccia bruciava ancora da morire, i capelli – le ciocche che le ricadevano ai lati del viso – sembravano aver perso la loro bellezza. Non voleva neanche immaginare lo stato del suo viso.
    Ma era inutile autocommiserarsi per qualcosa del genere, qualcosa per cui non poteva fare nulla. Il dolore sarebbe passato, prima o poi, e un buon ninja medico avrebbe potuto curarle la faccia. Ora doveva solo concentrarsi su Galatea, la Chuunin che si era limitata a creare un altro clone e disperdere tutte quelle copie illusorie; Shori controllò il terreno sotto i piedi di entrambe le sue avversarie, e notò che entrambe avevano l'ombra. “Questa volta ha optato per un clone fisico?" pensò lei nervosamente; quella sensazione di frustrazione e rabbia non l'aveva ancora abbandonata del tutto. "Che diavolo, sono sempre in svantaggio numerico! Però utilizzare i cloni d’acqua non mi sembra una mossa saggia. Forse…”
    Mordendosi le labbra, Shori si ricordò dell'improvviso moto di rabbia avvertita in precedenza; quell’attimo, quel momento di debolezza emotiva, le aveva però dato una piccola idea, molto più sensata e fattibile del solo "evocare la coda". Unendo le mani a formare un primo sigillo, diede un nuovo, fugace sguardo alle sue avversarie: una stava proprio davanti a Borei, l’altra era più distaccata. Anche solo guardando la posizione del fantasma – che la stava fissando con occhi sgranati dall’orrore – le fece capire quale delle due fosse l’originale. Pensò velocemente a un modo per togliere di torno il clone e colpire la vera Galatea, e con quel piano in mente iniziò a comporre i sigilli. “Mi ci vorrà un bel po’ di chakra… speriamo che ne valga la pena…”
    Kirigakure no Jutsu - Tecnica del Velo di Nebbia
    KirigakurenoJutsu-TecnicadelVelodiNebbia_zpsfdfcc0d5
    Villaggio: Kirigakure No Sato
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    E' una tecnica segreta del Villaggio della Nebbia, ed anche se di basso livello è una delle più rappresentative dell'intero paese. La tecnica genera una nebbia fittissima che si espande per un raggio di cento metri che delimita il campo visivo di coloro che sono al suo interno; i soggetti non vedranno nulla oltre i due metri; l'unico modo per vedere attraverso tale nebbia è essere in possesso del Byakugan.
    Pur trattandosi di un ninjutsu non basterà colpire la nebbia per annullare la tecnica. Infatti qualsiasi ninjutsu riuscirebbe a far disperdere la nebbia lungo il suo percorso ma subito questo spazio libero verrà nuovamente ricoperto da nuova nebbia continuamente generata dall'utilizzatore.
    A differenza di quasi tutti i ninjutsu questo non potrà espandersi/essere usato sott'acqua in quanto le particelle d'acqua sospese normalmente nelll'aria si mescolerebbero semplicemente con la massa del liquido diventando parte di essa.
    Consumo: 2 (A Turno)

    Muon Satsujin - Tecnica dell'Omicidio Silenzioso
    MuonSatsujin-TecnicadellOmicidioSilenzioso_zpsc7a0be73
    Villaggio: Kirigakure no Sato
    Livello: B
    Tipo: Taijutsu
    Questa tecnica viene utilizzata in condizioni di visibilità scarsa o assente, come in un luogo buio o nei pressi di fitti banchi di nebbia. La tecnica consiste nell'individuare l'avversario utilizzando sensi alternativi alla vista, come l'udito o l'olfatto, e quindi muoversi silenziosamente attaccandolo, facendo leva sull'effetto sorpresa.
    Il fiuto dello Shinobi è paragonabile ad un neo Genin del Clan Inuzuka, non sarà dunque possibile identificare con precisione dov'è l'avversario ma si riuscirà a capire se è vicino o lontano. Nel caso si segua una traccia di sangue si potrà però individuare sempre grazie al fiuto, con massima precisione l'avversario. L'udito risulta essere maggiormente sviluppato, e permette allo Shinobi di percepire persino il battito cardiaco dell'avversario. La capacità nel focalizzarsi in un rumore è elevata ed una carta-bomba potrebbe distogliere l'attenzione dell'utilizzatore, ma solamente per pochi istanti. Nel caso vi siano presenti numerosi soggetti, come cloni d'entità fisica, l'utilizzatore potrebbe facilmente sbagliare bersaglio visto che sono rumori "simili". L' olfatto sottoterra o in acqua è completamente inutile e l'udito potra essere utilizzato solo contro avversari in movimento.
    Consumo: 8 (A Turno)

    Piano piano, un fitto banco di nebbia scese sul campo, avvolgendo sia i tre esseri vivi e senzienti, sia il popolo di morti, quello che Shori chiamava il Mondo Invisibile. Nello stesso tempo, mentre aveva composto i sigilli, la ragazza si era concentrata per evocare la seconda tecnica, utilizzata quasi sempre in concomitanza con il Velo di Nebbia: la Muon. Subito avvertì tutta una seria di odori e suoni che l’aiutarono ad orientarsi senza la vista.
    Il cuore della Jinchuuriki aumentò i battiti; adesso toccava a un’operazione più complicata, qualcosa che aveva provato troppe poche volte per poter essere sicura, qualcosa che un poco la spaventava. Quando la vista era completamente preclusa, la ragazza si concentrò e con molta attenzione cercò dentro di sé una forza esterna.
    Mano a mano che lo evocava, Shori sentiva le vene inondarsi del chakra del Nibi no Nekomata, il Demone Gatto a due code; avvertì di nuovo quella sensazione di forza, di energia nuova che le faceva rinascere i muscoli e la rinvigoriva fin nelle ossa. Sentì di nuovo quella favolosa impressione di essere invincibile: più veloce, più forte, più letale. Si accorse appena della manifestazione di chakra alle sue spalle, di quella coda blu intrappolata in fiamme nere, che aveva preso ad agitarsi furiosamente da una parte all’altra. Per un attimo, avvertì il bisogno improvviso di gettarsi contro l’avversaria e sferrarle pugni, calci, farla sanguinare e farle provare un dolore almeno pari al suo, se non peggiore.
    Jinchuuriki Chuunin
    NibiChuunin_zpsa7635760
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Il Chuunin riuscirà ad usufruire del potere del Bijuu a proprio vantaggio aumentando nettamente le proprie capacità fisico-atletiche; il tutto richiamando una moderata quantità di Chakra del Bijuu e facendogli prendere la forma d'una lunga coda blu con sfumature nere,il cui pelo rassomiglierà a lingue di fiamma. Il Ninja arriverà in termini di forza, velocità,resistenza e agilità ad un grado superiore al proprio. Inoltre la capacità d'interagire con le forze spirituali aumenterà al punto che, con lo Shiki no Jutsu, si potranno rendere gli spiriti visibili a chiunque.
    Consumo: 4 (A Turno)

    Ingoiò, cercando di controllarsi; aveva un piano in mente, doveva attenersi a quello. Da qualche parte, nei meandri della sua mente, un essere soffiò piano, ma con un tocco di violenza e molta rabbia. Ancora, Shori sentì un guizzo di paura: sapeva a chi apparteneva quel soffio, la memoria della prima volta che l’aveva sentito era ancora fresca nella sua mente. “Concentrati… concentrati… lascia perdere il Nekomata!” Scuotendo velocemente la testa, Shori compose un’altra serie di sigilli per evocare una tecnica già utilizzata, a Kasumi, che avrebbe fatto solo da diversivo. Aprendo bene la bocca, lasciò che il gas infiammabile si propagasse nell’aria interessata, ossia dove c’erano le due Galatea. Prevedendo che non sarebbero rimaste lì, sapendo della pericolosità del jutsu, Shori lasciò passare un piccolo lasso di tempo, qualche secondo per permettere all’avversaria di spostarsi. Poi, concentrando ancora il chakra del Nibi nelle guance, sputò una serie di palle di fuoco dall’aurea azzurrina e dalla forma di un topo, dieci sparate in successione, che si sarebbero dirette contro la Galatea originale; poi, concentrando ancora una volta la stessa quantità di chakra demoniaco, Shori sputò la seconda serie di palle che questa volta si sarebbero dirette contro il clone.
    L’intento ultimo era quello di prendere le due Galatea di sorpresa, prima facendole credere di voler creare di nuovo un “effetto bomba” con la Kasumi, e poi quando lei due si sarebbero spostate al di fuori dell’area, sorprenderle con dieci palle di fuoco a testa che le avrebbero inseguite. E poi, nel caso in cui non si fossero mosse – cosa di cui dubitava fortemente – le palle di topo avrebbero fatto incendiare la Kasumi facendo bruciare clone e originale. Forse Galatea poteva percepirla, ma di certo non l'avrebbe vista... e non avrebbe visto la sua coda di chakra. Per cui era al sicuro.
    Katoon: Kasumi Enbu no Jutsu - Tecnica della Nube Incendiaria
    KatoonKasumiEnbunoJutsu-TecnicadellaNubeIncendiaria_zps1be2e92a
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica d'elemento Katon non crea direttamente delle fiamme ma sprigiona un gas altamente infiammabile, che se inalato provoca lievi giramenti di testa per due turni. La tecnica viene scelta da molti Shinobi privi di altri Jutsu Katon poiché basterebbe una cartabomba per creare l'effetto stile "Palla di Fuoco". Qualsiasi altro Jutsu Katon è sufficiente per creare lo stesso effetto, permettendo di cogliere il nemico di sorpresa. La nube arriverà fino a una distanza massima di venticinque metri dal'utilizzatore dove si espanderà per un raggio di cinque metri dando così vita a una cortina di gas dal diametro di dieci metri. La tecnica può anche essere usata per dirigere la nube a mezz’aria ma, in questo caso, si porterà automaticamente a terra dopo venti secondi. La nube rimane per due turni al massimo (compreso quello in cui viene eseguita la tecnica) e poi si disperde, e uno solo in presenza di forte vento. Anche se la nube rimane per due turni nel secondo l’esplosione sarà più ridotta e meno forte anche se gli effetti collaterali dall’inalazione saranno invariati. Il gas così prodotto sarà incolore e quindi praticamente impossibile da vedere ma, al tempo stesso, presenterà un particolare odore molto caratteristico che permetterà di distinguere il jutsu.
    Consumo: 2

    Nezumi Kedama - Palle di Pelo del Topo x 2
    NezumiKedama-PallediPelodelTopo_zpsdd691112
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Tale Jutsu, utilizzabile solo dopo aver attivato almeno la prima coda del Bijuu, permette al Jinchuuriki di sputare una decina di palle di fuoco, la cui forma rassomiglierà a quella d'un topo. Le sfere saranno grandi ognuna sui venti centimetri e causeranno singolarmente solo danni di entità lieve o medio-lieve. Peculiarità del Jutsu è che le palle di fuoco saranno in grado di determinare i movimenti del nemico ed inseguirlo. Tuttavia se tutte le sfere raggiungono il loro obiettivo, i danni nell'insieme potranno essere paragonati ad una ferita di entità medio-grave. Le palle di fuoco viaggiano a velocità medio-alta.
    Consumo: 4


    Stato
    ChakraFisicoMentale
    113-2-8-4-4-4-2=89Ustione di secondo grado al voltoEccitata
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunaix9Occhio cibernetico
    Shuriken x18Cimice x3
    Cartabomba x3Fili metallici (10m)
    Cartabomba fasulla x4-
    Olio infiammabile x2-
    Abbigliamento
    OggettoCondizioniLocazione
    Guanti rinforzatiIntattiMani
    ParastinchiUn po' rovinatiStinchi
    ---
    ---
    ---
    ---
    Equipaggiamento
    SlotOggetto
    FasciaBastone
    FoderoOmoikarui
    GiletSpecchio

    Note
    Coprifronte sul capo. Due kunai con attaccate cartabombe; altri tre kunai con attaccate cartabombe fasulle


    Edited by Ely_11 - 18/7/2014, 02:45
     
    .
  11.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Mercenario

    Group
    Fan
    Posts
    8,019

    Status
    Anonymous
    narrato
    Parlato Galatea | Telepatia Galatea | Pensato Galatea
    Pensato cloni ! Telepatia cloni ! Pensato cloni
    Parlato Shori
    Telepatia evocazioni


    Liberatasi e analizzata la situazione, accerchiata e in inferiorità numerica, Shori fece una delle cose che Galatea meno vedeva di buon occhio, meno amava, sia quando era a suo favore, sia quando - soprattutto - era usata contro di lei: ricoprire il campo di battaglia, celarsi, avvolgere tutto nelle dita inafferrabili della Nebbia, quella con l'iniziale maiuscola. Il terreno, l'aria, persino i loro corpi si ricoprirono di bianco, ingoiati e intrappolati. Imprecò mentalmente, mentre concentrava il chakra a potenziare gli altri sensi, ora che la vista era ostacolata.
    Muon Satsujin - Tecnica dell'Omicidio Silenzioso
    MuonSatsujin-TecnicadellOmicidioSilenzioso_zpsc7a0be73
    Villaggio: Kirigakure no Sato
    Livello: B
    Tipo: Taijutsu
    Questa tecnica viene utilizzata in condizioni di visibilità scarsa o assente, come in un luogo buio o nei pressi di fitti banchi di nebbia. La tecnica consiste nell'individuare l'avversario utilizzando sensi alternativi alla vista, come l'udito o l'olfatto, e quindi muoversi silenziosamente attaccandolo, facendo leva sull'effetto sorpresa.
    Il fiuto dello Shinobi è paragonabile ad un neo Genin del Clan Inuzuka, non sarà dunque possibile identificare con precisione dov'è l'avversario ma si riuscirà a capire se è vicino o lontano. Nel caso si segua una traccia di sangue si potrà però individuare sempre grazie al fiuto, con massima precisione l'avversario. L'udito risulta essere maggiormente sviluppato, e permette allo Shinobi di percepire persino il battito cardiaco dell'avversario. La capacità nel focalizzarsi in un rumore è elevata ed una carta-bomba potrebbe distogliere l'attenzione dell'utilizzatore, ma solamente per pochi istanti. Nel caso vi siano presenti numerosi soggetti, come cloni d'entità fisica, l'utilizzatore potrebbe facilmente sbagliare bersaglio visto che sono rumori "simili". L' olfatto sottoterra o in acqua è completamente inutile e l'udito potra essere utilizzato solo contro avversari in movimento.
    Consumo: 8 (A Turno)

    Non le piaceva combattere in quel modo, come un ratto, come uno spettro, se non per estrema necessità. Preferiva scontri aperti, sinceri e schietti. E poi trovarsi immersa nella Nebbia la pizzicava sul vivo, perché lei non poteva evocarla sul campo di battaglia, lei kunoichi di Kiri, impossibilitata ad usare la tecnica che portava lo stesso nome del Villaggio per cui combatteva. Forse per questo non le piaceva combatterci, per mera invidia.
    Le narici fremettero, invase da un nugolo di odori, su cui spiccavano l'umido di quelle terre, esaltato dalla nebbia innaturale che avvolgeva la kunoichi, e il bruciato nauseante della pelle di Shori, che surclassava tutto il resto, offendendo l'olfatto di Galatea e turbandone il benessere dello stomaco. Non puoi lamentarti, l'hai ridotta tu così... In collaborazione con i rumori, che giungevano con una chiarezza cristallina e disumana alle orecchie della giovane, gli odori contribuirono a dar vita al mondo circostante, più di quanto non lo fosse quando riusciva a osservarlo alla perfezione. Non vedeva, non riconosceva, ma sapeva: sapeva dov'era Shori, e quello contava più di tutto, ma intuiva ormai anche cosa ci fosse tutt'intorno, che presumeva di nascondersi all'occhio. Ma Galatea si concentrò su Shori e sull'odore che penetrò nella cortina densa e lattiginosa. Anche l'olfatto non potenziato del clone poté percepirlo facilmente, l'odore del gas che componeva la Kasumi Enbu. Di nuovo? pensarono in contemporanea le due Galatea. Stavolta doveva esserci dell'altro: voleva solo intontirle, o magari distrarle con lo scoppio per coprire altri rumori, o nascondere nella deflagrazione della nube gassosa un attacco più potente. Il clone si spostò lateralmente, continuando ad aggirare Shori fino a giungere in direzione delle sue spalle; l'originale invece indietreggiò, aumentando il raggio di distanza tra sé e l'avversaria, raddoppiandolo: da otto, giunse a quindici metri di separazione, all'incirca. Poco dopo, le propaggini più esterne e deboli dell'esplosione fecero sentire il loro calore alla kunoichi più anziana, senza raggiungerla, ma fu altro a raggiungerla. Prima fu trafitto il clone, da cui l'originale ereditò le brevi ed inutili memorie e il senso di improvviso bruciore al petto. Poi fu l'originale ad essere presa di mira, per quanto l'attacco diretto a lei fosse partito prima: un malloppo nero-azzurrino, poi un secondo e un terzo. Non sapendo quando sarebbe finito il bombardamento, Galatea direzionò le mani davanti al busto e le fece danzare, mescolando alla base della gola chakra di tre diverse nature, puro, Doton e Katon, in una miscela precisa che conosceva come le sue tasche.
    Sekkai no Shuzai - Copertura di Calce
    Calcificazione_Superiore
    Tipo: Ninjutsu
    Livello: C
    Impastando il chakra Youton nella bocca si potrà espellere una massa uniforme di calce liquida che potrà espandersi per un raggio di ben venti metri. La calce a contatto causerà solo danni lievi da corrosione, derivante dalla natura basica della calce ma il principale uso è quello di intrappolare soggetti e oggetti al suo interno. La calce si raffredderà il turno successivo o istantaneamente se colpita da un jutsu d'elemento katon purché dello stesso livello. Una volta raffreddata si indurirà intrappolando al suo interno il bersaglio che per liberarsi dovrà usufruire d'una tecnica di pari livello, ed in seguito a ciò rimarrà con un malus fisico motorio d'un grado per ben tre turni.
    Consumo: 4

    Non potendo impedire che un quarto proiettile la colpisse in pieno, Galatea sputò l'abnorme quantità di calce davanti a sé, spostando di poco la testa per creare una barriera, in modo che intercettasse qualunque cosa stesse veleggiando contro di lei. Con sua grande sorpresa, la calce non ricadde a terra: si solidificò a mezz'aria, lì dove avrebbe dovuto attutire e annichilire l'attacco di Shori. Aveva comunque adempiuto al suo scopo, proteggendo Galatea dalle restanti sei palle infuocate che le erano destinate contro, ma invece di ritrovarsi con una sostanza melmosa e acida a invadere il terreno, si ritrovò davanti ad una scultura sinuosa e informe, di calce solida che poggiava in terra e si sollevava, in forme e curve imprevedibili, lì dove era stata solidificata mentre ancora si espandeva in aria. Ma tu guarda... commentò tra sé e sé, divertita da quella scultura e irritata per le numerose ferite riportate. Si sbirciò il busto, quasi interamente ustionato e pulsante: era più la somma dei bruciori che il dolore dei singoli colpi ad essere fastidioso, ma doveva sopportare. Sarebbe bastato un quarto d'ora con la sua lumaca maggiore per sistemare tutto. Poi rialzò lo sguardo su quel muro grigio che la sovrastava, allungando anche un dito per tastarlo: l'ampiezza notevole della tecnica aveva fatto sì che la calce solidificata si erigesse in un muro alto quasi quanto la kunoichi, ma Galatea era curiosa di vedere cosa fosse successo al resto della calce. La sostanza, espulsa da Galatea, doveva calare verso il suolo, quindi se solidificata prima, a rigor di logica avrebbe dovuto formare una specie di piattaforma rialzata. La nebbia però le impediva di verificare. Sarà comunque utile pensò tuttavia, preparandosi a scalare la parete compatta.
    Ehi, Shori gridò, fingendo una voce sconcertata e scandalizzata, per coprire i rumori dei suoi passi sulla calce. Ti sembra una mossa corretta da fare coprire tutto con la Nebbia? Se a guardarci di nascosto c'è davvero uno di quei bellimbusti tronfi, boriosi e tamarri che fanno tutti i sostenuti dietro le loro maschere di coccio e con la storiella della segretezza assoluta, così gli rovini lo spettacolino proseguì, esibendosi in una descrizione a tinte forti che calzava a pennello con l'atteggiamento e lo stile di quei figuri mascherati che spiavano tutto senza essere visti, figuri oltretutto al cui livello lei aspirava di giungere. Intanto, aveva superato la parete verticale e liscia di calce, giunta alla sua sommità, e aveva verificato che le sue previsioni corrispondevano al vero: parte di calce era stata solidificata in volo e ora se ne stava sospesa a mezz'aria, sorretta solo dal muro che Galatea aveva appena scalato. Nella nebbia non poteva giudicarlo appieno, ma pareva una specie di cuneo, la stilizzazione di un onda imponente immobilizzata in un'immagine eterna. Questa è nuova... pensò, decisa a sfruttare la scultura come punto di partenza. Dalla sua posizione rialzata, a circa due metri da terra, elaborò il suo contrattacco, per sfruttare a proprio vantaggio quella Nebbia che Shori aveva addensato per se stessa. Attacco silenzioso, inodore, che con il bianco della Nebbia sarebbe anche stato quasi invisibile.
    Ranji Shigumi no Jutsu - Tecnica della Criniera del Leone Selvaggio
    RanjiShiguminoJutsu-TecnicadellaCrinieradelLeoneSelvaggio_zps84448fdc
    Villaggio: Tutti
    Tipo: Ninjutsu
    Immettendo il proprio chakra nei capelli, l'utilizzatore può aumentarne temporaneamente la lunghezza e la resistenza. Utilizzando tale jutsu i capelli arriveranno a una distanza massima di venti metri e saranno in grado di boccare completamente le armi da lancio. Avranno più difficoltà nel caso in cui l'arma in volo sia di dimensioni maggiori (es shuriken gigante) dove potrà al massimo rallentare e deviare parzialmente la sua corsa.
    L'utilizzatore potrà controllare a proprio piacimento i capelli, allungandoli, accorciandoli e separandoli in più fasci per poter catturare l'avversario. Ma questi non hanno solo la funzione di immobilizzare un soggetto ma possono servire anche per ferirlo direttamente. Infatti i capelli formeranno una serie di spine che potranno causare danni medio-lievi all'avversario per poi cercare di bloccarlo completamente.
    Se il nemico rimane imprigionato per più d'un turno l'utilizzatore potrà trapassarlo con l'ausilio delle spine.
    Sarà possibile utilizzare solo tecniche A Turno durante l'utilizzo di tale jutsu.
    Consumo: 8 (A Turno)

    Quattro ciocche si sollevarono, per seguire una traiettoria a parabola e giungere, letalmente appuntite, dall'alto su Shori, o almeno nella zona in cui Galatea percepiva il suo battito concitato. Altre quattro, due per lato, si allargarono per poi curvare verso il centro, in un movimento che doveva aggirare Shori e raggiungerla alla schiena. E ancora dieci ciocche, cinque da destra, cinque da sinistra, fendettero l'aria per colpire a tenaglia, formando una maglia che doveva chiudersi su Shori lateralmente, a imitazione di quelle trappole mortali che si trovavano nei labirinti dei libri di fantasia. Diciotto attacchi in tutto, che convergevano su Shori da direzioni differenti, accerchiandola del tutto. Hai voluto la Nebbia, vediamo ora come te la cavi con questo rifletté, escludendo per il momento l'idea di gettare anche una cartabomba nella mischia furiosa della sua offensiva e ritirando di qualche metro la chioma, senza ancora annullare la tecnica del tutto.

    Stato
    ChakraFisicoMentale
    97-8-4-8=77/115- Danni lievi da ustione a spalla e coscia destra, petto e fianco sinisto, ferità nel complesso media, dolore intenso ma sopportabile.Buono, allerta.
    Tripla Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai (3/4)Torcia luminosa
    Senbon (20/20)Radiolina
    Palla Gelo (5/5)Cimice (3/3)
    Cartabomba (4/5)Filo Metallico (10m)
    Shuriken (20/20)Specchio
    Cerbottana---
    ------
    ------
    Equipaggiamento
    SlotOggettoDescrizione
    Rotolo MinoreBastone MonacoIn borsa
    RotoloKusarigamaZona lombare
    FoderoOmoikaruiFianco sx
    Tasca Suppl.Kunai di Kiri (1/1)Coscia destra
    AbbigliamentoParabracciaIndossati
    AbbigliamentoParastinchiIndossati

    Gilet Kiri
    Armi da LancioAccessori
    Kunai (9/10)Olio Infiammabile (2/2)
    ------

    Note- Coprifronte legato al collo.
    - Due palle gelo legate ad altrettanti kunai.
    - Una cartabomba legata ad un kunai.
    - Cinque aghi intinti nel Veleno Debole disponibili.
     
    .
  12.     +1   -1
     
    .
    AVATAR_DEFAULT


    Group
    Fan
    Posts
    2,760

    Status
    Anonymous
    Narrato - Parlato - "Pensato" - Parlato fantasmi - Parlato Galatea - Parlato altri

    Kirigakure no Jutsu - Tecnica del Velo di Nebbia
    KirigakurenoJutsu-TecnicadelVelodiNebbia_zpsfdfcc0d5
    Villaggio: Kirigakure No Sato
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    E' una tecnica segreta del Villaggio della Nebbia, ed anche se di basso livello è una delle più rappresentative dell'intero paese. La tecnica genera una nebbia fittissima che si espande per un raggio di cento metri che delimita il campo visivo di coloro che sono al suo interno; i soggetti non vedranno nulla oltre i due metri; l'unico modo per vedere attraverso tale nebbia è essere in possesso del Byakugan.
    Pur trattandosi di un ninjutsu non basterà colpire la nebbia per annullare la tecnica. Infatti qualsiasi ninjutsu riuscirebbe a far disperdere la nebbia lungo il suo percorso ma subito questo spazio libero verrà nuovamente ricoperto da nuova nebbia continuamente generata dall'utilizzatore.
    A differenza di quasi tutti i ninjutsu questo non potrà espandersi/essere usato sott'acqua in quanto le particelle d'acqua sospese normalmente nelll'aria si mescolerebbero semplicemente con la massa del liquido diventando parte di essa.
    Consumo: 2 (A Turno)

    Muon Satsujin - Tecnica dell'Omicidio Silenzioso
    MuonSatsujin-TecnicadellOmicidioSilenzioso_zpsc7a0be73
    Villaggio: Kirigakure no Sato
    Livello: B
    Tipo: Taijutsu
    Questa tecnica viene utilizzata in condizioni di visibilità scarsa o assente, come in un luogo buio o nei pressi di fitti banchi di nebbia. La tecnica consiste nell'individuare l'avversario utilizzando sensi alternativi alla vista, come l'udito o l'olfatto, e quindi muoversi silenziosamente attaccandolo, facendo leva sull'effetto sorpresa.
    Il fiuto dello Shinobi è paragonabile ad un neo Genin del Clan Inuzuka, non sarà dunque possibile identificare con precisione dov'è l'avversario ma si riuscirà a capire se è vicino o lontano. Nel caso si segua una traccia di sangue si potrà però individuare sempre grazie al fiuto, con massima precisione l'avversario. L'udito risulta essere maggiormente sviluppato, e permette allo Shinobi di percepire persino il battito cardiaco dell'avversario. La capacità nel focalizzarsi in un rumore è elevata ed una carta-bomba potrebbe distogliere l'attenzione dell'utilizzatore, ma solamente per pochi istanti. Nel caso vi siano presenti numerosi soggetti, come cloni d'entità fisica, l'utilizzatore potrebbe facilmente sbagliare bersaglio visto che sono rumori "simili". L' olfatto sottoterra o in acqua è completamente inutile e l'udito potra essere utilizzato solo contro avversari in movimento.
    Consumo: 8 (A Turno)

    Jinchuuriki Chuunin
    NibiChuunin_zpsa7635760
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Il Chuunin riuscirà ad usufruire del potere del Bijuu a proprio vantaggio aumentando nettamente le proprie capacità fisico-atletiche; il tutto richiamando una moderata quantità di Chakra del Bijuu e facendogli prendere la forma d'una lunga coda blu con sfumature nere,il cui pelo rassomiglierà a lingue di fiamma. Il Ninja arriverà in termini di forza, velocità,resistenza e agilità ad un grado superiore al proprio. Inoltre la capacità d'interagire con le forze spirituali aumenterà al punto che, con lo Shiki no Jutsu, si potranno rendere gli spiriti visibili a chiunque.
    Consumo: 4 (A Turno)

    Shori inspirò profondamente col naso: bruciore. Sentiva un nuovo odore di carne bruciata che si mischiava con il suo, ma era talmente flebile che quasi non si notava. Qualche topo era riuscito a colpire Galatea, ma non abbastanza. Era riuscita a disperdere il clone, ma non era abbastanza. Ancora, un’ondata di frustrazione nacque nel suo petto e tutto il suo corpo si tese, i suoi denti si serrarono in una morsa di rabbia. Non bastava, non era abbastanza; la sua avversaria doveva cadere sotto di lei, doveva avere paura, riconoscere di non essere alla sua altezza. Per il momento, quello sembrava l’unica cosa che importava. La Mizukage, i suoi ordini, la sua prova e il probabile ANBU che li guardava dal dietro la sua maschera, tutto sembrava più insignificante di un moscerino; un pensiero lontano che mano a mano perdeva sempre più di significato…
    Ehi, Shogi! Le urlò Borei, dall’altra parte. Tre palle sono andate a segno, poi la figacciona qua è riuscita a farsi scudo con… ehm… una sostanza grigiastra che ha sputato dalla bocca e s’è solidificata una volta entrata a contatto con i topi. Ci fu una pausa. Erano i topi… no?
    Ancora, l’ondata di frustrazione si intensificò. Non sapeva come mai era così irritata da quello scontro: forse era per via della ferita al volto, che continuava a farle davvero male, oppure perché, nonostante i miglioramenti da quando era Chuunin, ancora non riusciva a sopraffare come si deve un parigrado, o ancora perché era stata costretta in un combattimento contro la sua volontà. Ma, in effetti, poco importava: la rabbia c’era, e l’avrebbe sfogata contro la sua avversaria, il suo nemico, senza riflettere su cosa fosse giusto o sbagliato, corretto o scorretto.
    È salita sulla cosa grigiastra non identificata! La informò di nuovo il fantasma. Anche lei poté notare, grazie ai suoi sensi sviluppati, che la kunoichi esperta si stava spostando. Poi, a trafiggere la nebbia, ci fu un altro urlo, una voce molto più femminile di Borei.
    Ehi, Shori, disse Galatea da una postazione rialzata da terra. Ti sembra una mossa corretta da fare coprire tutto con la Nebbia? Se a guardarci di nascosto c'è davvero uno di quei bellimbusti tronfi, boriosi e tamarri che fanno tutti i sostenuti dietro le loro maschere di coccio e con la storiella della segretezza assoluta, così gli rovini lo spettacolino.
    Questa volta, Shori dovette trattenersi, usare tutto il suo autocontrollo per non lanciarsi a capofitto contro la Chuuni d’argento e tirarla giù a suon di artigliate. La stava prendendo in giro, ne era sicurissima. Mettendosi là sopra, come a voler dimostrare di essere superiore a lei, una vincitrice che si eleva al di sopra dei pari, uscita quasi del tutto indenne dall’attacco, che si permetteva di sindacare le sue azioni, in un patetico tentativo di uscire da una situazione svantaggiosa. “Ma come si permette!? Crede davvero che io sia così stupida?” pensò in preda all’ira. Dovette mordersi il labbro e ripetere mentalmente che non doveva essere vista, più volte prima di calmarsi un attimo.
    Stava già pensando a un modo per attaccare, quando udì l'ennesimo avvertimento di Borei. Sta componendo sigilli… ah, cavolo! I capelli! In arrivo quattro ciocche sopra e quattordici ai lati! Disse lui, parlando il più velocemente possibile per comunicarle in tempo il pericolo. Shori non aveva idea di che diavolo stesse succedendo – cosa intendeva dire con “in arrivo quattro ciocche ai lati”? – ma non aveva tempo per pensare. Qualunque cosa stesse arrivando, era rapido. La ragazza percepì appena il suono di molte cose che fendevano velocemente l’aria, come il sibilo di uno stormo di kunai che puntava dritto contro di lei. Ma anche Shori era veloce, molto più veloce di quanto la nemica poteva aspettarsi.
    Rimase immobile: sapeva cosa fare. Tutto il suo corpo si tese, la coda di chakra si immobilizzò, i piedi si prepararono a scattare, il cuore aumentò i battiti e la mente fu così concentrata sull’attacco da dimenticarsi della propria rabbia. Doveva essere estremamente precisa… agire esattamente in quel attimo…
    “Ora!”. La ciocca davanti a sé era a malapena entrata nel suo raggio visivo, e fu quello il segnale. Facendo leva sui piedi già pronti, si lanciò in avanti, a capo chino, abbassando la testa mentre una ciocca bianca le passava sopra indisturbata, e si lasciò alle spalle quella marmaglia di capelli che voleva intrappolarla, ferirla, umiliarla.
    L'atterraggio andò come previsto: portò entrambe le mani davanti in modo da evitare che la faccia già bruciacchiata andasse a impattare contro il terreno, e attutì l'impatto anche al resto del corpo. Nessun danno, tutto era filato liscio come l'olio. Scuotendo la testa, si rialzò immediatamente, iniziando a comporre i sigilli magici ancor prima di mettersi in piedi.
    Facendo in modo che la sua voce risuonasse ad un centimetro dall’orecchio di Galatea, Shori inspirò profondamente caricandosi d’aria che avrebbe poi sputato con il suo urlo a squarciagola. MA È PROPRIO QUELLO CHE VOGLIO!
    Galatea doveva avere la Muon, ne aveva avuto la prova quando era stata attaccata da tutte quelle ciocche di capelli. Shori sfruttò proprio quella tecnica per rivoltargliela contro, esattamente come la nemica aveva cercato di sfruttare la sua nebbia contro di lei. Con l’udito ipersviluppato, un urlo del genere vicinissimo all’orecchio sarebbe stato devastante per il timpano e, in generale, per lei stessa, intontendola per qualche attimo. "Dopotutto, saper orientarsi nella Nebbia non vuol dire saperci combattere", pensò la ragazzina con un sorrisetto beffardo.
    Utsusemi no Jutsu - Tecnica della Manipolazione della Voce
    UtsuseminoJutsu-TecnicadellamanipolazionedellaVoce_zps1adb701b
    Villaggio: Tutti
    Livello E
    Tipo: Ninjutsu
    Tramite l'ausilio del chakra, convogliato nelle corde vocali, sarà possibile per qualunque ninja modificare la propria voce, facendola assomigliare ad un'altra già udita o semplicemente rendendola irriconoscibile. La tecnica ha inoltre il vantaggio di poter essere usata come un vero e proprio ventriloquismo, facendo sembrare che la propria voce provenga da un punto qualsiasi a scelta dell'utilizzatore in un'area di 20 metri.
    Consumo: 1

    La neo-Chuunin avrebbe sfruttato proprio quel lasso di tempo a sua disposizione per avvicinarsi: spiccò una corsa veloce, più veloce di quanto non riuscisse a fare senza coda. I piedi falciavano il terreno, ricoprendo metri con una tale facilità che a Shori venne quasi da ridere, la rabbia momentaneamente accantonata in favore di una fantastica sensazione che solo l’alta velocità poteva dare. Ma durò poco: qualche secondo, e già dovette fermarsi quando avvertì di essere distante sol nove metri dalla nemica. Con un lieve fiatone e un sorrisino sul viso, la ragazza unì di nuovo le mani e creò velocemente un’altra serie di sigilli, più complicata.
    Mizu Bunshin no Jutsu - Tecnica del Clone Acquatico
    MizuBunshinnoJutsu-TecnicadelCloneAcquatico_zpsfd303e2b
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Una delle tecniche più importanti fra il reparto dell'elemento acqua. Questa tecnica permette all'utilizzatore di creare dei cloni che avranno le stesse ed identiche caratteristiche dell'evocatore. Sono capaci d'utilizzare i Jutsu ma solo d'elemento Suiton e massimo di livello C. A differenza di ogni altro clone la limitazione s'estende anche ad eventuali abilità innate ed altro, purchè Suiton. Non possiedono capacità ed eventuali specializzazioni dell'originale.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dall'originale e si dissolvono se subiscono una qualsiasi forma di ferita.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 4 (A Clone)

    Accanto a lei, comparve un clone: improvvisamente prese vita un essere del tutto identico a lei, che senza attendere un attimo scattò dritto verso la nemica, tenendosi però a debita distanza dall’originale. Arrivo! Urlò.
    La vera Shori, nel mentre, prese a comporre i sigilli per un’altra tecnica, una che aveva già utilizzato precedentemente. Evocò di nuovo la Kokuun, ma questa volta modellò il justu in maniera diversa, modificando il suo solito raggio a sfera. Concentrandosi, fece in modo che le gocce di pece nera cadessero a C stretta tutte intorno a Galatea. Non l’avrebbero toccata, ma solamente accerchiata, questo era l’intento. Intanto, il clone continuava ad avanzare, distraendola o sviando la sua attenzione da quello che invece era l’attacco principale.
    Shori, quella vera, non smise di muovere le mani, e dallo stomaco incanalò un’immensa quantità di chakra Katon, che si riversò nell’esofago e fuoriuscì dalla bocca. Ancora una volta, la Dai Endan caricò in tutta la sua feroce – e scottante – bellezza contro la bella nemica, veloce e letale.
    Kokuun no Jutsu - Tecnica delle Macchie d'Olio
    KokuunnoJutsu-TecnicadelleMacchiedOlio_zps4ed2ed58
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Una tecnica che genera una pioggia d'olio altamente infiammabile coprendo un’area dal raggio di cinque metri. Il centro del jutsu potrà trovarsi ad un massimo di dieci metri dall’utilizzatore. Presentandosi come una pioggia può cogliere il nemico di sorpresa nelle prime gocce cospargendolo d’olio infiammabile. Se colpiti da un Jutsu Katon mentre si è bagnati dalla pece i danni dello stesso saranno superiori di mezzo grado. Se invece infiammato da una fiamma o una esplosione, provocherà danni medi da ustione nel primo turno che se continua a bruciare anche per il secondo, arriveranno a medio-gravi.
    L'olio resterà infiammabile per due turni al massimo.
    Consumo: 2

    Dai Endan - Grande Bomba Incendiaria
    DaiEndan-GrandeBombaIncendiaria_zpsff4cfc2c
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    La Dai Endan genera una palla di fuoco di cinque metri in altezza per otto in larghezza; Pericolosa perché è la palla di fuoco più rapida in assoluto. Ricopre cinquanta metri in pochissimi secondi, procedendo a velocità molto alta, ed infligge danni medio-gravi.
    Consumo: 8



    Stato
    ChakraFisicoMentale
    89-2-8-4-1-4-2-8=60Ustione di secondo grado al voltoEccitata
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunaix9Occhio cibernetico
    Shuriken x18Cimice x3
    Cartabomba x3Fili metallici (10m)
    Cartabomba fasulla x4-
    Olio infiammabile x2-
    Abbigliamento
    OggettoCondizioniLocazione
    Guanti rinforzatiIntattiMani
    ParastinchiUn po' rovinatiStinchi
    ---
    ---
    ---
    ---
    Equipaggiamento
    SlotOggetto
    FasciaBastone
    FoderoOmoikarui
    GiletSpecchio

    Note
    Coprifronte sul capo. Due kunai con attaccate cartabombe; altri tre kunai con attaccate cartabombe fasulle


    Edited by Ely_11 - 25/7/2014, 20:36
     
    .
  13.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Mercenario

    Group
    Fan
    Posts
    8,019

    Status
    Anonymous
    narrato
    Parlato Galatea | Telepatia Galatea | Pensato Galatea
    Pensato cloni ! Telepatia cloni ! Pensato cloni
    Parlato Shori
    Telepatia evocazioni


    Muon Satsujin - Tecnica dell'Omicidio Silenzioso
    MuonSatsujin-TecnicadellOmicidioSilenzioso_zpsc7a0be73
    Villaggio: Kirigakure no Sato
    Livello: B
    Tipo: Taijutsu
    Questa tecnica viene utilizzata in condizioni di visibilità scarsa o assente, come in un luogo buio o nei pressi di fitti banchi di nebbia. La tecnica consiste nell'individuare l'avversario utilizzando sensi alternativi alla vista, come l'udito o l'olfatto, e quindi muoversi silenziosamente attaccandolo, facendo leva sull'effetto sorpresa.
    Il fiuto dello Shinobi è paragonabile ad un neo Genin del Clan Inuzuka, non sarà dunque possibile identificare con precisione dov'è l'avversario ma si riuscirà a capire se è vicino o lontano. Nel caso si segua una traccia di sangue si potrà però individuare sempre grazie al fiuto, con massima precisione l'avversario. L'udito risulta essere maggiormente sviluppato, e permette allo Shinobi di percepire persino il battito cardiaco dell'avversario. La capacità nel focalizzarsi in un rumore è elevata ed una carta-bomba potrebbe distogliere l'attenzione dell'utilizzatore, ma solamente per pochi istanti. Nel caso vi siano presenti numerosi soggetti, come cloni d'entità fisica, l'utilizzatore potrebbe facilmente sbagliare bersaglio visto che sono rumori "simili". L' olfatto sottoterra o in acqua è completamente inutile e l'udito potra essere utilizzato solo contro avversari in movimento.
    Consumo: 8 (A Turno)

    Ranji Shigumi no Jutsu - Tecnica della Criniera del Leone Selvaggio
    RanjiShiguminoJutsu-TecnicadellaCrinieradelLeoneSelvaggio_zps84448fdc
    Villaggio: Tutti
    Tipo: Ninjutsu
    Immettendo il proprio chakra nei capelli, l'utilizzatore può aumentarne temporaneamente la lunghezza e la resistenza. Utilizzando tale jutsu i capelli arriveranno a una distanza massima di venti metri e saranno in grado di boccare completamente le armi da lancio. Avranno più difficoltà nel caso in cui l'arma in volo sia di dimensioni maggiori (es shuriken gigante) dove potrà al massimo rallentare e deviare parzialmente la sua corsa.
    L'utilizzatore potrà controllare a proprio piacimento i capelli, allungandoli, accorciandoli e separandoli in più fasci per poter catturare l'avversario. Ma questi non hanno solo la funzione di immobilizzare un soggetto ma possono servire anche per ferirlo direttamente. Infatti i capelli formeranno una serie di spine che potranno causare danni medio-lievi all'avversario per poi cercare di bloccarlo completamente.
    Se il nemico rimane imprigionato per più d'un turno l'utilizzatore potrà trapassarlo con l'ausilio delle spine.
    Sarà possibile utilizzare solo tecniche A Turno durante l'utilizzo di tale jutsu.
    Consumo: 8 (A Turno)

    Aria. Nebbia. Il sibilo delle ciocche che fendevano l'aria e la nebbia aveva carezzato i timpani di Galatea. Aveva atteso che quella sua estensione, quegli artigli lucenti, si stringessero sul corpo di Shori, aveva atteso la sensazione della carne trafitta, della pelle stretta, della resistenza offerta dal corpo solido della sua avversaria. Invano. Aria e nebbia, infatti, erano state le uniche vittime della furente rabbia della Criniera del Leone Selvaggio. I capelli si erano stretti su un fantasma, eppure l'odore e il battito cardiaco, intenso e concitato, rimandavano ancora allo stesso identico punto: Shori non si era mossa. O meglio, non si era allontanata dal punto in cui Galatea la percepiva. Per mandare a vuoto tutte le ciocche qualche movimento doveva averlo fatto. Come ha fatto ad anticipare così tutte e diciotto le ciocche? Le sferzate laterali sibilavano, vero, ma gli attacchi dall'alto e dal retro erano silenziosi; e la chioma argentea si confondeva a meraviglia nella nebbia. La semplice Muon non sarebbe bastata. Che sia stato un semplice movimento fortunato? Quella ragazza non gliela contava giusta, il modo in cui se l'era cavata non gliela contava giusta. Mantenne i capelli fluttuanti intorno al corpo, quasi fossero le propaggini serpentesche di una Gorgone mitologica che saggiavano l'aria in cerca della prossima vittima, fameliche e bramose perché la prima preda era sfuggita alle loro spire e alle zanne stillanti siero velenoso, e per questo pronte a scattare. In piedi, altera, sulla sua scultura di calce, Galatea si immerse nella Nebbia, quella stessa Nebbia che tempo prima le ovattava e precludeva il mondo circostante, nella quale lei era persa, debole, un fantasma senza meta, e che ora le parlava. Le volute lattiginose che la ottundevano e soffocavano, ora erano prolungamenti del suo corpo, dei suoi sensi, le fasciavano il corpo quasi protettive. Le conducevano alle narici gli odori, le consegnavano ai timpani i rumori: i sensi della kunoichi, pervasi da input provenienti da tutto intorno, erano focalizzati su quell'unico punto in cui riusciva a identificare la sua avversaria, Shori Jiyuu.
    MA È PROPRIO QUELLO CHE VOGLIO!
    L'urlo la scosse fin nelle cervella, la sconvolse. Le penetrò acuto nei timpani iper-sensibili e riecheggiò e rimbombò nel cranio, sulle tempie, dietro gli occhi. Pareva quasi che le ossa vibrassero, in risonanza con le onde sonore violente e inumane che l'avevano trafitta. Troppo tardi premette la mano a chiudere l'orecchio, a isolare il condotto uditivo. Galatea fece qualche passo indietro e quasi inciampò, confusa. Il labirinto pareva essere stato offeso come da un virus infetto, infiammato da uno stress acuto e improvviso. Si accovacciò e attese che il senso di vertigine e nausea si attenuasse, di pari passo con il ronzio fastidioso in cui era avvolto l'orecchio.
    Lurida puttanella si lasciò sfuggire, irritata. Il suo udito era momentaneamente inutilizzabile per muoversi nella Nebbia, ma quello della sua avversaria probabilmente no, e avrebbe sentito come fossero state gridate al vento quelle parole. Ma la kunoichi non era riuscita a trattenersi: il grido arrabbiato di Shori l'aveva infastidita, innervosita, le aveva fatto rodere il culo, l'aveva fatta incazzare. I capelli risposero, elettrici e ricolmi di chakra ribollente, alla furia di Galatea. Se ne fecero carico e la sfogarono. Non un attacco subdolo, non una punta infida e malefica, non un approccio silenzioso, minuto, variegato. Voleva spazzare via tutto, radere al suolo, schiacciare, scaraventare via tutto quanto avesse di fronte. Saettarono in aria, dalla fronte, dalla nuca, dal retro, dal lato sinistro. Si gonfiarono, compattarono e impilarono, come le schiere di un esercito leggendario, organizzandosi in una barriera impenetrabile e invincibile. Una lastra, sottile ma coriacea, alta quasi due metri, di sottili crini ordinatamente disposti, ma avidi e frementi. Idealmente una mano, enorme, gigante, che voleva sfogare contro la pelle il fremito rabbioso che la faceva tremare. Galatea non prestò attenzione a cosa stesse facendo Shori, non percepì il suo scatto, il clone, l'"Arrivo!". Non gliene fregava nulla: l'avrebbe semplicemente presa e scagliata via, abbattuta, schiaffeggiata. La barriera partì e roteò, dalla sinistra della kunoichi più anziana, spazzando interamente il settore a lei frontale, per tutti i suoi venti metri di lunghezza, carezzando il suolo e schiaffeggiando l'aria, travolgendo qualsiasi ostacolo si fosse trovato di mezzo. Quella bambinetta che le aveva quasi spaccato un timpano, sperava Galatea. La chioma ondeggiò come la coda di un dragone noncurante e attese nell'aria. L'udito di Galatea ancora non aveva recuperato la sua totale funzionalità, ma oltre il ronzio iniziava a percepire i primi rumori, quelli più nitidi, più possenti. L'udito, però, poco poteva contro le fiamme, quelle di chakra che viaggiavano ad alta velocità. E nemmeno i capelli resistevano, nemmeno il chakra che li percorreva poteva qualcosa. La Endan di Shori divorava lo spazio e ciò che incrociava. I capelli di Galatea con esso. La kunoichi li sentì crepitare, sfrigolare, cedere. Non ebbe tempo di rinfocolare la propria rabbia. Per quanto avrebbe voluto domare quelle fiamme con il solo sguardo, con la ferocia e l'alterigia di quegli occhi diafani e inumani, il suo corpo sarebbe stato divorato come tutto il resto. Per questo, dalla posizione accovacciata, caricò sui muscoli, li contrasse allo spasimo e all'ultimo momento disponibile rilasciò tutta la potenza accumulata. D'impeto, d'impulso, come una molla contratta all'inverosimile, si distese, diede spinta e propulsione, finché le punte dei piedi non si sollevarono dalla calce e il corpo si allungò in aria. Saltò e si fece avvolgere dalle correnti fievoli che spiravano a cinque, sei, sette metri da terra. Ma il corpo non rimase inerte. Mentre il chakra defluiva dai capelli feriti, la lama dell'Omoikarui stridette contro il fodero e tranciò l'aria, tagliando di netto quei crini che minacciavano di condurre le fiamme dritte alla testa di Galatea. E come fosse all'interno di condutture collegate, il chakra si riversò interamente nella parte destra della chioma di Galatea, la vivificò e la mosse. Affidandosi solo all'olfatto e a quell'odore di pelle scarnificata e ustionata che proveniva dal volto di Shori, bombardò la zona in cui percepiva fosse la Chuunin più giovane: un diluvio di ciocche acuminate, che piovve in gran numero, quindici, venti, venticinque, sul terreno, colpendolo e rompendolo, in un'aria di cinque metri di raggio. La terra rinsecchita non avrebbe soddisfatto i serpenti inferociti della Gorgone: pretendavano il sangue e altra carne, possibilmente di Shori Jiyuu. L'istante successivo, la parabola ascendente raggiungeva il culmine, invertiva la rotta e iniziava a ridiscendere. Galatea atterrò su un terreno rovente e devastato dai detriti: la scultura di calce era sfumata, crollata, caduta sotto la virulenza dell'attacco. Una tecnica più potente della mia Endan. La stessa di prima? Intorno a sé, il calore delle lingue di fiamma che si sprigionavano dal suolo bagnato dalla pece: Galatea era quasi del tutto circondata, ma illesa. Si rimise in piedi e lasciò defluire quasi interamente il chakra dalla propria chioma. Quindi parlò, gelida.
    Potrà essere quello che vuoi, ma vedi di non pentirtene.

    Stato
    ChakraFisicoMentale
    77-8-8=61/115- Danni lievi da ustione a spalla e coscia destra, petto e fianco sinisto, ferità nel complesso media, dolore intenso ma sopportabile.Arrabbiata.
    Tripla Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai (3/4)Torcia luminosa
    Senbon (20/20)Radiolina
    Palla Gelo (5/5)Cimice (3/3)
    Cartabomba (4/5)Filo Metallico (10m)
    Shuriken (20/20)Specchio
    Cerbottana---
    ------
    ------
    Equipaggiamento
    SlotOggettoDescrizione
    Rotolo MinoreBastone MonacoIn borsa
    RotoloKusarigamaZona lombare
    FoderoOmoikaruiFianco sx
    Tasca Suppl.Kunai di Kiri (1/1)Coscia destra
    AbbigliamentoParabracciaIndossati
    AbbigliamentoParastinchiIndossati

    Gilet Kiri
    Armi da LancioAccessori
    Kunai (9/10)Olio Infiammabile (2/2)
    ------

    Note- Coprifronte legato al collo.
    - Due palle gelo legate ad altrettanti kunai.
    - Una cartabomba legata ad un kunai.
    - Cinque aghi intinti nel Veleno Debole disponibili.
     
    .
  14.     +1   -1
     
    .
    AVATAR_DEFAULT


    Group
    Fan
    Posts
    2,760

    Status
    Anonymous
    Narrato - Parlato - "Pensato" - Parlato fantasmi - Parlato Galatea - Parlato altri

    Kirigakure no Jutsu - Tecnica del Velo di Nebbia
    KirigakurenoJutsu-TecnicadelVelodiNebbia_zpsfdfcc0d5
    Villaggio: Kirigakure No Sato
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    E' una tecnica segreta del Villaggio della Nebbia, ed anche se di basso livello è una delle più rappresentative dell'intero paese. La tecnica genera una nebbia fittissima che si espande per un raggio di cento metri che delimita il campo visivo di coloro che sono al suo interno; i soggetti non vedranno nulla oltre i due metri; l'unico modo per vedere attraverso tale nebbia è essere in possesso del Byakugan.
    Pur trattandosi di un ninjutsu non basterà colpire la nebbia per annullare la tecnica. Infatti qualsiasi ninjutsu riuscirebbe a far disperdere la nebbia lungo il suo percorso ma subito questo spazio libero verrà nuovamente ricoperto da nuova nebbia continuamente generata dall'utilizzatore.
    A differenza di quasi tutti i ninjutsu questo non potrà espandersi/essere usato sott'acqua in quanto le particelle d'acqua sospese normalmente nelll'aria si mescolerebbero semplicemente con la massa del liquido diventando parte di essa.
    Consumo: 2 (A Turno)

    Muon Satsujin - Tecnica dell'Omicidio Silenzioso
    MuonSatsujin-TecnicadellOmicidioSilenzioso_zpsc7a0be73
    Villaggio: Kirigakure no Sato
    Livello: B
    Tipo: Taijutsu
    Questa tecnica viene utilizzata in condizioni di visibilità scarsa o assente, come in un luogo buio o nei pressi di fitti banchi di nebbia. La tecnica consiste nell'individuare l'avversario utilizzando sensi alternativi alla vista, come l'udito o l'olfatto, e quindi muoversi silenziosamente attaccandolo, facendo leva sull'effetto sorpresa.
    Il fiuto dello Shinobi è paragonabile ad un neo Genin del Clan Inuzuka, non sarà dunque possibile identificare con precisione dov'è l'avversario ma si riuscirà a capire se è vicino o lontano. Nel caso si segua una traccia di sangue si potrà però individuare sempre grazie al fiuto, con massima precisione l'avversario. L'udito risulta essere maggiormente sviluppato, e permette allo Shinobi di percepire persino il battito cardiaco dell'avversario. La capacità nel focalizzarsi in un rumore è elevata ed una carta-bomba potrebbe distogliere l'attenzione dell'utilizzatore, ma solamente per pochi istanti. Nel caso vi siano presenti numerosi soggetti, come cloni d'entità fisica, l'utilizzatore potrebbe facilmente sbagliare bersaglio visto che sono rumori "simili". L' olfatto sottoterra o in acqua è completamente inutile e l'udito potra essere utilizzato solo contro avversari in movimento.
    Consumo: 8 (A Turno)

    Jinchuuriki Chuunin
    NibiChuunin_zpsa7635760
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Il Chuunin riuscirà ad usufruire del potere del Bijuu a proprio vantaggio aumentando nettamente le proprie capacità fisico-atletiche; il tutto richiamando una moderata quantità di Chakra del Bijuu e facendogli prendere la forma d'una lunga coda blu con sfumature nere,il cui pelo rassomiglierà a lingue di fiamma. Il Ninja arriverà in termini di forza, velocità,resistenza e agilità ad un grado superiore al proprio. Inoltre la capacità d'interagire con le forze spirituali aumenterà al punto che, con lo Shiki no Jutsu, si potranno rendere gli spiriti visibili a chiunque.
    Consumo: 4 (A Turno)


    C’era una strana sensazione di piacere perverso, lì dentro nel petto di Shori, che si scontrava, amalgamava e potenziava la rabbia cocente che la invadeva tutta. Sulle labbra spuntò un sorrisino eccitato, mentre le pupille si allargavano dalla frenesia del combattimento. Ogni singola cellula del suo corpo sembrava scuotersi, vibrare e scaldarsi. Davvero strano come tutto il corpo potesse reagire in quel modo davanti a due singole parole, sussurrate con stizza dal proprio nemico: Lurida puttanella.
    Non erano esattamente delle belle parole; anzi, una persona invece che compiacersi, avrebbe dovuto sentirsi offesa e arrabbiata, ma non era quello il suo caso. Quel sussurro, detto come un’imprecazione, sembrava, invece di un insulto, un bellissimo complimento. La ciliegina sulla torta sarebbe stata la riuscita del piano, dando a Galatea pan per focaccia ed arrostendola viva, ma a quanto pare la kiriana dai capelli argentei aveva la pelle più dura di quanto Shori si fosse immaginata. Evitò la Dai Endan, che le bruciò i capelli in uno sfrigolio disturbante e un odore nauseabondo, e si liberò del pericolo grazie alla fedele lama Omoikarui. La muraglia improvvisata che Galatea aveva eretto per proteggersi dalle palle di pelo cadde sotto la forza della sua grande palla di fuoco, e il perimetro a C della pioggia d’olio venne completamente investita di fiamme, alimentate dalla sostanza infiammabile che ricopriva accuratamente il terreno.
    Il clone d’acqua, terminato il suo compito, smise la sua avanzata e rimase immobile, perso nella nebbia; non poteva evocare pure lui la Muon, né poteva sentire i fantasmi. Era assolutamente inutile in quel momento, per cui l’originale pensò bene di farlo sparire dal campo, così da potersi concentrare solo su Galatea.
    A proposito di lei. I capelli argentei della kunoichi avversaria erano ancora attivi, a quanto pare, perché Shori percepì quello che sembrava una pioggia di fendenti, le ciocche bianche che puntavano contro di lei una seconda volta. Ma ora non era più saggio ripetere il piccolo scherzetto di prima, sicuramente Galatea aveva preso le dovute precauzioni: per cui optò per una tattica più distruttiva. Congiunse velocemente le mani e formò i sigilli per la Dai Endan, la seconda a pochi secondi di distanza; Shori gonfiò le guance, accumulando Chakra Katon nella bocca che poi si riversò in un mini-sole di fiamme.
    Dai Endan - Grande Bomba Incendiaria
    DaiEndan-GrandeBombaIncendiaria_zpsff4cfc2c
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    La Dai Endan genera una palla di fuoco di cinque metri in altezza per otto in larghezza; Pericolosa perché è la palla di fuoco più rapida in assoluto. Ricopre cinquanta metri in pochissimi secondi, procedendo a velocità molto alta, ed infligge danni medio-gravi.
    Consumo: 8

    Non contenta, mentre la sfera cocente lasciava la sua bocca e si dirigeva a gran velocità contro le ciocche argentee, la ragazza scattò in avanti, cercando di avvicinarsi ancora al punto in cui Galatea sarebbe atterrata. Attenta a percepire con accuratezza il battito cardiaco dell’avversaria, compose un’altra serie di sigilli. Le labbra si aprirono in un sorriso ancora più ampio, pensando a quanto fastidio aveva dato a Galatea l’improvviso urlo che l’aveva intontita, e si divertì a pensare che lo stava per fare di nuovo.
    Il nemico atterrò, proprio al centro della C di fiamme. Perfetto, tutto come previsto.
    Potrà essere quello che vuoi, ma vedi di non pentirtene. La sua voce era gelida, d’acciaio, e da quel tono Shori capì che la musica era cambiata, che Galatea aveva smesso di prenderla in giro, come aveva pateticamente fatto prima. No, ora s’era accorta che non poteva giocare con lei, che, sebbene piccola, Shori sapeva essere pericolosa, sapeva essere potente e temuta, com’era giusto che fosse. Le sue mani erano ferme nella composizione di un sigillo, e iniziarono a fremere per l’euforia, mentre la coda alle sue spalle si dimenava come una furia. Dentro il suo petto era esplosa di nuovo quella vampata di euforia, eccitazione, adrenalina; ora sì che si stava divertendo.
    Evocando l’ultimo sigillo, con ancora un sorrisone maligno stampato sul viso, la kunoichi di Kiri gridò forte, puntando di nuovo la fonte ad un centimetro dall’orecchio della nemica: NON FA UN PO’ FREDDO IN QUELLA NEBBIA, SENPAI? Il tono, un tono che non si sarebbe mai neanche sognata di usare con un commilitone, era sarcastico, beffardo, una frecciatina vera e propria, e non s’era neanche data la pena di nasconderlo. Subito dopo eruppe in una risata cristallina e soddisfatta, qualcosa che suonava snervante persino alle sue orecchie.
    Le mani, nel frattempo, s’erano mosse a fare l’ultima serie di sigilli. “Riscaldiamo un po’ l’ambiente!”. L’ultimo sigillo fu completato: dalla bocca fuoriuscì di nuovo il gas infiammabile, dritto contro la Shishi, che tutto intorno aveva proprio le fiamme che avrebbero acceso la kasumi. “… Proprio come volevo io”, pensò, immaginandosi che, ad immediato contatto con la tecnica, il fuoco si sarebbe propagato istantaneamente lungo tutto il perimetro e tutta l'area, chiudendo in ogni dove le vie di fuga di una Galatea intontita per via del secondo Jutsu spacca timpani.
    Ci fu solo una voce che distolse la sua attenzione dall'evento che stava per succedere. Proveniva sempre dalle parti di Galatea, ma non era la sua... no, un'altra che sembrò molto più incerta e turbata. Shogi... che ti succede?
    Utsusemi no Jutsu - Tecnica della Manipolazione della Voce
    UtsuseminoJutsu-TecnicadellamanipolazionedellaVoce_zps1adb701b
    Villaggio: Tutti
    Livello E
    Tipo: Ninjutsu
    Tramite l'ausilio del chakra, convogliato nelle corde vocali, sarà possibile per qualunque ninja modificare la propria voce, facendola assomigliare ad un'altra già udita o semplicemente rendendola irriconoscibile. La tecnica ha inoltre il vantaggio di poter essere usata come un vero e proprio ventriloquismo, facendo sembrare che la propria voce provenga da un punto qualsiasi a scelta dell'utilizzatore in un'area di 20 metri.
    Consumo: 1

    Katoon: Kasumi Enbu no Jutsu - Tecnica della Nube Incendiaria
    KatoonKasumiEnbunoJutsu-TecnicadellaNubeIncendiaria_zps1be2e92a
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica d'elemento Katon non crea direttamente delle fiamme ma sprigiona un gas altamente infiammabile, che se inalato provoca lievi giramenti di testa per due turni. La tecnica viene scelta da molti Shinobi privi di altri Jutsu Katon poiché basterebbe una cartabomba per creare l'effetto stile "Palla di Fuoco". Qualsiasi altro Jutsu Katon è sufficiente per creare lo stesso effetto, permettendo di cogliere il nemico di sorpresa. La nube arriverà fino a una distanza massima di venticinque metri dal'utilizzatore dove si espanderà per un raggio di cinque metri dando così vita a una cortina di gas dal diametro di dieci metri. La tecnica può anche essere usata per dirigere la nube a mezz’aria ma, in questo caso, si porterà automaticamente a terra dopo venti secondi. La nube rimane per due turni al massimo (compreso quello in cui viene eseguita la tecnica) e poi si disperde, e uno solo in presenza di forte vento. Anche se la nube rimane per due turni nel secondo l’esplosione sarà più ridotta e meno forte anche se gli effetti collaterali dall’inalazione saranno invariati. Il gas così prodotto sarà incolore e quindi praticamente impossibile da vedere ma, al tempo stesso, presenterà un particolare odore molto caratteristico che permetterà di distinguere il jutsu.
    Consumo: 2



    Stato
    ChakraFisicoMentale
    60-2-8-4-8-1-2=35Ustione di secondo grado al voltoEccitata
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunaix9Occhio cibernetico
    Shuriken x18Cimice x3
    Cartabomba x3Fili metallici (10m)
    Cartabomba fasulla x4-
    Olio infiammabile x2-
    Abbigliamento
    OggettoCondizioniLocazione
    Guanti rinforzatiIntattiMani
    ParastinchiUn po' rovinatiStinchi
    ---
    ---
    ---
    ---
    Equipaggiamento
    SlotOggetto
    FasciaBastone
    FoderoOmoikarui
    GiletSpecchio

    Note
    Coprifronte sul capo. Due kunai con attaccate cartabombe; altri tre kunai con attaccate cartabombe fasulle


    Edited by Ely_11 - 1/8/2014, 13:51
     
    .
  15.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Mercenario

    Group
    Fan
    Posts
    8,019

    Status
    Anonymous
    narrato
    Parlato Galatea | Telepatia Galatea | Pensato Galatea
    Pensato cloni ! Telepatia cloni ! Pensato cloni
    Parlato Shori
    Telepatia evocazioni


    Muon Satsujin - Tecnica dell'Omicidio Silenzioso
    MuonSatsujin-TecnicadellOmicidioSilenzioso_zpsc7a0be73
    Villaggio: Kirigakure no Sato
    Livello: B
    Tipo: Taijutsu
    Questa tecnica viene utilizzata in condizioni di visibilità scarsa o assente, come in un luogo buio o nei pressi di fitti banchi di nebbia. La tecnica consiste nell'individuare l'avversario utilizzando sensi alternativi alla vista, come l'udito o l'olfatto, e quindi muoversi silenziosamente attaccandolo, facendo leva sull'effetto sorpresa.
    Il fiuto dello Shinobi è paragonabile ad un neo Genin del Clan Inuzuka, non sarà dunque possibile identificare con precisione dov'è l'avversario ma si riuscirà a capire se è vicino o lontano. Nel caso si segua una traccia di sangue si potrà però individuare sempre grazie al fiuto, con massima precisione l'avversario. L'udito risulta essere maggiormente sviluppato, e permette allo Shinobi di percepire persino il battito cardiaco dell'avversario. La capacità nel focalizzarsi in un rumore è elevata ed una carta-bomba potrebbe distogliere l'attenzione dell'utilizzatore, ma solamente per pochi istanti. Nel caso vi siano presenti numerosi soggetti, come cloni d'entità fisica, l'utilizzatore potrebbe facilmente sbagliare bersaglio visto che sono rumori "simili". L' olfatto sottoterra o in acqua è completamente inutile e l'udito potra essere utilizzato solo contro avversari in movimento.
    Consumo: 8 (A Turno)

    Shori gridò, ancora. La sua voce proruppe quasi dentro l'orecchio della kunoichi e si propagò violentemente all'interno. Il timpano già ferito e ronzante soffrì, non più di quanto non ne avesse sofferto prima. L'effetto quasi anestetico del primo grido aveva contribuito a smorzare anche questo secondo, ma non aveva salvato Galatea di nuovo da un rapido attacco di vertigini. E se avesse voluto contare sull'udito, beh, doveva rimandare ulteriormente le proprie volontà. Quantomeno, data la forza dello strillo, la stessa Shori avrebbe sofferto qualche istante di isolamento uditivo e Galatea lo sapeva. Ma le restava ancora l'olfatto e il volto orrendamente sfregiato di Shori era una traccia potente e incisiva. Si crede furba a starnazzare così come un'oca? Puzza talmente di bruciato che sarebbe individuabile anche se mi tappassi le narici. Quest'idiota non ha ancora capito che sta solo sprecando tutto il suo tempo per attaccare, ogni volta. Eppure continua a farlo convinta... Nel mentre, infatti, Galatea aveva agito. Mentre la Chuunin più giovane si divertiva a urlare il proprio presunto sarcasmo ai quattro venti - o ad aprire bocca e dargli fiato, come avrebbe detto qualcuno che Galatea conosceva bene - la Chuunin più anziana aveva passato le dita della mano destra sulle ustioni sanguinolente che aveva sul busto, giusto per colorarle appena di rosso, quindi aveva divorato cinque soli e semplici sigilli: Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora. Aveva poi poggiato il palmo a terra: rune nere nascoste dalla nebbia, sbuffo di fumo che con le volute lattiginose scompariva inosservato, il classico rumore dell'evocazione che faceva la sua comparsa del tutto attutito e dominato dalla voce squillante e sonora di Shori. La stessa Galatea non ebbe il tempo di osservare quanto avesse evocato.
    Kuchiyose no Jutsu - Arte del Richiamo
    KuchiyosenoJutsu-ArtedelRichiamo_zps8cfa0f88
    Quest'abilità viene appresa esclusivamente da Shinobi di rango Chuunin in poi. Non in particolare per la complessità stessa dell'abilità, ma in particolare tale normativa tutela gli Shinobi privi d'esperienza, in modo che non facciano una scelta avventata ed errata. Una volta stipulato un contratto con una razza animale infatti, non sarà più possibile tornare indietro e vi si rimarrà legati a vita. Le evocazioni necessitano d'una notevole quantità di Chakra emessa tutta insieme per esser evocate, e per questo può risultare di difficile utilizzo. Per utilizzare la tecnica bisogna versare, anche una minuscola, goccia del proprio sangue per poi formare la serie di sigilli necessari per l'esecuzione della tecnica, che sono i seguenti:
    Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora.
    Per riuscire ad evocare taglie grandi è necessario essere almeno Sp.Jounin; per le Leggendarie bisogna essere di grado ANBU
    Consumo: 10

    Sanguisughe Volanti
    Sanguisughevolantidelpaesedellefoglie
    Queste terribili Sanguisughe, caratteristiche del Paese delle Foglie, sono l'unica razza "aggressiva" di questo contratto. Prediligono le imboscate, soprattutto amano nascondersi sulle cime degli alberi per poi piombare dall'alto in grandi quantità sulla vittima. Grazie a questa loro innata abilità di creare imboscate sarano le uniche creature in tutto il contratto a muoversi ad una velocità alta. Il Ninja potrà evocarne solo tre alla volta, anche se eccezionalmente potrà ripetere l'evocazione quante volte vorrà, pagando ogni volta il prezzo in chakra per evocarne 3. Anche una sola di queste lumache carnivore risulta molto pericolosa; esse infatti sono cosparse di uno speciale liquido anestetico che impedisce alla vittima di accorgersi del loro contatto, nonché del fatto che esse stiano succhiano il suo sangue. Se riescono ad entrare in contatto con qualcuno che non sia il loro evocatore, inizieranno a succhiargli il sangue. Ad ogni turno la perdita di sangue corrisponderà ad un danno di mezzo grado, moltiplicato per il numero di Sanguisughe da cui si è attaccati. Una sanguisuga ad esempio potrà causare solo un danno lievissimo il primo turno e lieve il secondo; tre insieme invece causeranno un danno medio-lieve il primo turno e grave il secondo. Per ucciderle basta anche una semplice arma da lancio, anche se questo non influirà sulla capacità del Ninja di evocarne ancora.

    Quando aveva rialzato la mano da terra, le sanguisughe già non c'erano più: erano scattate in avanti, incuranti della nebbia, delle urla, delle risa incontrollate che parevano divertire assai Shori Jiyuu. Avevano indivuato la vittima e l'avrebbero accerchiata inesorabilmente. L'evocatrice doveva solo occuparsi di tenere sufficientemente occupato l'obiettivo affinché le tre sordide creature potessero avvicinarsi e scivolarle sulle gambe.
    Dopo aver gridato e sghignazzato, tuttavia, Shori si era anche finalmente decisa ad attaccare seriamente, ma era ricorsa nuovamente alla Kasumi. Certo era stata una mossa astuta: Galatea era virtualmente circondata dalle fiamme, stesse fiamme che avrebbero innescato il gas infiammabile. Tuttavia Galatea le aveva già mostrato di conoscere quella tecnica e di avere almeno due alternative per evitarla del tutto: lo spazio davanti a lei, verso l'utilizzatore della Kasumi, che non sarebbe mai stato tanto avventato da coinvolgersi volontariamente nell'esplosione della cortina, e il sottosuolo, nel quale già una volta aveva incastrato la sua avversaria. Galatea aveva scelto la prima delle due possibilità, ma non tanto per evitare le fiamme, quanto per condurre in porto il proprio attacco. Si fece forza per sopportare il senso di debolezza dato dallo stordimento - e il bruciore diffuso sul busto che, sfiorandolo, s'era riportata alla mente ed era tornato a farsi sentire - s'alzò e corse in avanti, anche se non al massimo delle proprie possibilità. Difatti, la deflagrazione della nube gassosa la colse quando ancora non era uscita del tutto dai limiti della cortina e le bruciò la schiena così come era già bruciato il busto. Un sacrificio necessario, lo vide in quell'ottica Galatea, che avrebbe altrimenti potuto mettersi in salvo del tutto, ma compromettere la controffensiva. Digrignò i denti e sopportò il bruciore, concentrandosi sulla manovra da compiere. Sempre correndo aveva afferrato il bordo del rotolo maggiore e, senza nemmeno staccarlo dalla sua posizione sulle terga, l'aveva srotolato, quanto bastava perché il sigillo si rompesse e la Kusarigama apparisse dal nulla. Sempre con la destra afferrò il primo pezzo di metallo che le capitò a tiro: la catena, nel mezzo. L'agitò e le diede lo slanciò perché roteasse verso l'alto e portasse la falce davanti al busto. La sinistra si protese e afferrò il manico, arrestando la corsa inerziale dell'arma. Si avvicinò quanto bastava per portarsi alla distanza adatta ad usare la sua arma preferite, quindi lasciò la presa sul manico della Kusarigama e fece roteare la catena, sempre stretta nella mano destra. Lanciò l'arma dietro le spalle, per farla arroventare e farle prendere velocità, quindi strattonò la catena e completò la rotazione, scagliando la falce davanti a sé, in un lungo cerchio all'altezza della vita che avrebbe falciato l'aria e quello che avrebbe incontrato. Non sapeva esattamente dove fosse Shori e quanto distante, ma non doveva esserlo poi molto, perché l'odore della sua pelle ustionata era intenso. Fece altri quattro passi in avanti, richiamò a se l'arma, quindi si spostò in diagonale, verso destra, avanzando di un altro paio di metri e spostandosi lateralmente di altrettanti, e di nuovo si preparò per il lancio: altra rotazione dietro le spalle, altra inerzia accumulata e quindi scaricata in una nuova rapida circonferenza, più bassa, ad altezza ginocchio. Tenne la destra ben salda come centro del cerchio percorso dalla lama implacabile, la catena tesa dalla rotazione. Quando stava ormai per avvolgersi sulle sue stesse gambe, richiamò nuovamente a sé la Kusarigama, si spostò in diagonale di un altro paio di metri e per la terza volta la catapultò in avanti, più in alto stavolta, ma in modo che la sua traiettoria non fosse orizzontale, bensì leggermente discendente una volta raggiunta la massima distanza frontale. E per la terza volta, poi, richiamò a sé la lama. La frenesia del triplice attacco le aveva fatto passare inosservata la scottatura sulla sinistra, che per tre volte si era stretta sul manico rovente della falce. Aveva ferito Shori? Le aveva segnato le carni e spezzato le ossa con la furia del metallo a semiluna? Non lo sapeva, né le importava poi troppo. Lo scopo dell'attacco non era ferire o maciullare, ma tenere impegnata Shori, in modo che non prestasse attenzione a tre piccole creaturine, tutt'altro che deliziose e inoffensive. Le tre sanguisughe erano scivolate frenetiche sul terriccio e si erano appressate a Shori da tre direzioni differenti: una puntando alla sua gamba destra, una alla sua gamba sinistra, la terza frontale. Se fossero giunte inosservate addosso a Shori, l'anestetico naturale di cui erano dotate avrebbe fatto il resto, permettendo loro di consumare l'avito pasto. La Chuunin pensasse pure a gridare e sghignazzare convinta, intanto le sanguisughe le avrebbero succhiato tutto il sangue che aveva in corpo, facendole sentire davvero quel freddo in cui si era avvolti nella Nebbia.
    E tu volevo scaldare l'ambiente con queste fiammelle da quattro soldi, Shori? Se vuoi ti faccio sentire io un bel calore avvolgente rispose, senza voler lasciare a quella marmocchia l'ultima parola. E non era nemmeno una minaccia sputata al vento senza motivazioni: Shori non aveva ancora assaggiato la sua specialità e se lo avesse desiderato, lei avrebbe accontanto volentieri il suo desiderio di calore. Il calore bruciante e infernale della lava che le ribolliva in corpo.

    Stato
    ChakraFisicoMentale
    61-8-10=43/115- Danni lievi da ustione a spalla e coscia destra, petto e fianco sinisto, ferità nel complesso media, dolore intenso ma sopportabile.
    - Danni medi da ustione alla schiena, dolore intenso.
    - Danno lievissimo da scottatura al palmo sinistro, dolore sopportabile.
    Arrabbiata, decisa.
    Tripla Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai (3/4)Torcia luminosa
    Senbon (20/20)Radiolina
    Palla Gelo (5/5)Cimice (3/3)
    Cartabomba (4/5)Filo Metallico (10m)
    Shuriken (20/20)Specchio
    Cerbottana---
    ------
    ------
    Equipaggiamento
    SlotOggettoDescrizione
    Rotolo MinoreBastone MonacoIn borsa
    RotoloKusarigamaZona lombare
    FoderoOmoikaruiFianco sx
    Tasca Suppl.Kunai di Kiri (1/1)Coscia destra
    AbbigliamentoParabracciaIndossati
    AbbigliamentoParastinchiIndossati

    Gilet Kiri
    Armi da LancioAccessori
    Kunai (9/10)Olio Infiammabile (2/2)
    ------

    Note- Coprifronte legato al collo.
    - Due palle gelo legate ad altrettanti kunai.
    - Una cartabomba legata ad un kunai.
    - Cinque aghi intinti nel Veleno Debole disponibili.
    - Kusarigama impugnata.


    Edited by H.Basil - 5/8/2014, 12:21
     
    .
17 replies since 27/6/2014, 14:47   430 views
  Share  
.
Top