Studio di Kuro Hanashi

Complesso del Clan Hanashi - Otogakure no Sato

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    Ninpou: Chojuu Giga

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    ♪♪Armi e Tecniche Segrete del Villaggio Nascosto del Suono ♪♪


    Hanashi_zpscxrn4aen


    L'Esame Chuunin si era ormai concluso, quasi un mese era trascorso e il Team Kokyu aveva fatto ritorno a Otogakure no Sato.
    Akane, Roshi e Kuro erano tutti e tre stati promossi, e con il loro rango era cresciuta anche la loro voglia di affrontare sfide e missioni più impegnative.
    Il Kaguya era decisamente il più impaziente del trio, e per molteplici ragioni. Tanto per cominciare era il più giovane del Team, e i giovani sono sempre pieni di entusiasmo e voglia di affrontare il futuro. Inoltre era l'unico tra loro ad aver affrontato solo missioni di livello Genin, mentre gli altri due si erano trovati coinvolti anche in incarichi di livello B e addirittura A, e smaniava dalla voglia di mettersi alla prova e dimostrare agli altri che poteva stare al passo con loro. Tanto più che neanche l'Esame Chuunin era stata una sfida impegnativa per lui, il genio dodicenne, ed era fortemente intenzionato a scoprire quale fosse il suo limite. Per Kuro le motivazioni erano diametralmente opposte.
    Lui i propri limiti li aveva già scoperti, e li conosceva perfettamente. Avendo affrontato missioni di alto livello era preparato al fatto che ci fossero Ninja più forti di lui là fuori, ma lo scontro con Hisoka si era rivelato comunque traumatico. Forse perché non aveva mai sospettato che un Genin potesse nascondere un simile potere, o forse perché era la prima volta che si trovava a poter far conto solo sulle proprie forze, senza potersi coordinare con un compagno di squadra. Sta di fatto che durante lo scontro col suniano aveva capito di dover assolutamente diventare più forte, per poter raggiungere i suoi obbiettivi e proteggere Akane e Roshi. Per questo quasi due settimane prima si era sottoposto ad un antica pratica di Otogakure no Sato, risalente a prima della fondazione del Villaggio, l'impressione del Juin Jutsu, il Segno Maledetto.
    Mentre il marchio si impossessava del suo corpo, attingendo al suo Chakra e prosciugandone le risorse, era andato vicino alla morte, ma nel delirio lo spirito di Roshi, Akane, e tutti quelli che gli volevano bene l'avevano aiutato a sopravvivere. Ancora di più ciò gli aveva fatto capire che doveva diventare forte, per coloro a cui teneva, in particolare Akane.
    Non so come potrei vivere senza di loro.
    Tuttavia le tecniche di Manipolazione dell'Inchiostro che aveva appreso negli estenuanti allenamenti, se così poteva chiamare quelle interminabili sessioni di pittura, con il capo del Clan Hanashi, suo zio Kuroshima, non gli parevano sufficienti a fare di lui un Ninja che potesse competere con i Mukenin di classe A che aveva visto all'opera a Taki e nello stesso Tani no Kuni. A perfezionare la sua arte Doton l'avrebbe aiutato sua madre Midori, da cui aveva ereditato la propensione, ma si trattava di tecniche che ogni avversario poteva conoscere o saper contrastare, così come quelle della Manipolazione dell'Inchiostro stessa, presente in ogni grande Villaggio e certamente se doveva affrontare Shinobi più esperti o potenti non poteva contare solo su quanto fosse abile con tutte e tre le principali arti Ninja, in particolare il Ninjutsu, poiché c'erano sicuramente molti che lo erano più di lui. Così avrebbe dovuto giocare d'astuzia, prenderli di sorpresa. Gli serviva un'arma segreta.
    Appena diplomato all'Accademia era stato assegnato alle cure di un Jonin del Clan Kinuta, Ichimaru Sensei. L'uomo era una dei massimi esponenti dell'Arte della Manipolazione del Suono di Otogakure no Sato, anche all'interno della sua famiglia, una delle più famose in quel campo. Non poteva dunque sperare in un insegnate migliore, se voleva specializzarsi nelle tecniche segrete del Villaggio. Così il giorno prima si era recato dal Sensei e il Kinuta aveva accettato di aiutarlo a padroneggiare alcune di queste tecniche.
    Il sole delle prime ore del mattino riscaldava debolmente il campo di addestramento numero due, nient'altro che un prato con qualche albero, circondato da una recinzione metallica, nel mezzo delle risaie, poco fuori dal Villaggio stesso. Lucido e abbagliante, il metallo attorno al suo braccio destro riluceva carico di aspettative. Il giorno prima Ichimaru lo aveva accompagnato in Armeria a comprare quella che lui aveva definito una delle migliori armi a sua disposizione, un Amplificatore Sonico. Non si erano recati però alla grande armeria poco distante dall'Accademia dove il giovane si era diplomato, bensì in una molto più piccola e dimessa, nascosta tra i vicoli della Otogakure vecchia. Armaiolo e proprietario era un vecchio, che si sarebbe detto vissuto sempre all'interno della sua bottega. Estremamente appassionato e competente nel proprio ambito, ma totalmente ignaro del resto del mondo e della vita. Tutte le armi erano fatte a mano e questo a Kuro piacque molto. Il vecchio era dunque un'artigiano, ogni pezzo era un pezzo unico, come un'opera d'arte. In un certo senso erano simili. Il negozio era vecchio quanto il proprietario, così come alcune delle armi, mentre altre sembravano di foggia recente. L'uomo, spiegò il Sensei, era specializzato nelle armi tipiche del Paese del Riso e in quelle uniche del Villaggio del Suono. C'erano infatti kama, tonfa, falci e nunchaku, tutte armi che derivavano da attrezzi agricoli, usati nella raccolta del riso. C'erano inoltre senbon, campanelli e degli strani tubi, che potevano essere impiantati nel corpo, tra l'ulna e il radio e infine, tondo, lucente e misterioso l'oggetto della loro ricerca.
    Il proprietario dell'Armeria si era complimentato, dicendo che nell'ultimo periodo non ne aveva venduti molti ma che secondo lui restava una delle armi più sofisticate e efficaci che uno Shinobi potesse maneggiare. Anche l'armaiolo ovviamente era stato un Ninja in passato, e Kuro l'aveva ascoltato volentieri mentre gli impartiva una sommaria lezione su come utilizzare l'Arma.
    Amplificatore Sonico
    AmplificatoreSonico_zpsd4737d30
    Quest'arma si indossa sull'avambraccio e altro non è che una cassa che amplifica i suoni. In particolare risulta essere utile per le Tecniche relative. Inoltre, è possibile attivare l'arma anche senza l'usilio di alcun Jutsu, semplicemente tramite un colpetto alla cassa metallica, in questo modo grazie alle onde sonore prodotte è possibile deviare parzialmente Armi Piccole e Minori purché non più grandi di un Tanto, ma solo quelle entro un metro e mezzo dall'utilizzatore. L'amplificatore può resistere fino a due urti portati con Armi Medie, dopodiché sarà da buttare.
    Si indossa sull'avambraccio.

    Semplicemente con il movimento del braccio e una quantità di Chakra simile a quella utilizzata per camminare sull'acqua era possibile rilasciare delle onde sonore che respingevano armi e piccoli oggetti. Tornato a casa perciò aveva a stento soffocato l'eccitazione e, se non fosse stato per sua madre, avrebbe persino saltato la cena per continuare a studiare quella cosa. Mentre modulava il Chakra nell'apparecchio, cercando di produrre frequenze diverse, sentì improvvisamente un forte giramento di testa. Per un istante non era successo nulla, poi il suo orecchio aveva cominciato a fischiare, e si era dovuto piegare per vomitare. Come se non bastasse mentre sforzava lo stomaco aveva cominciato ad ondeggiare prima, e barcollare poi, faticando non poco a tenersi in piedi. Mentre cercava di sorreggersi la sua stanza appariva sfocante e tremolante come un miraggio, e vorticava così velocemente che fu costretto a vomitare di nuovo.
    Quella mattina però si sentiva in perfetta forma, ed eseguì gli esercizi di riscaldamento fantasticando già su quello che lo aspettava. Quando ebbe finito si sentiva ancora più eccitato di quando aveva incontrato il Kokage per ricevere il Sigillo di Oto, ma forse ciò era dovuto solo al fatto che l'emozione che sentiva era pura, non inquinata dalla paura della morte.
    Il maestro indossava la sua uniforme porpora, con sciarpa e pantaloni mimetici bianchi e grigi e il passamontagna intonato col Gilet. Il coprifronte e l'amplificatore al suo braccio luccicavano allo stesso modo, segno della cura con cui trattava il suo equipaggiamento. Probabilmente la predisposizione a diventare Jounin si rivelava anche attraverso simili dettagli.
    Allora, sei pronto? gli domandò mentre l'Hanshi finiva di sciogliere i muscoli saltellando e facendo oscillare le braccia come se fossero state disossate. Kuro annuì, fermandosi immediatamente e scattando fino a trovarsi a due metri da lui.
    Ottimo. Per prima cosa credo di doverti mostrare come funziona l'arma... propose.
    Oh, quello è facile. Ho fatto qualche prova ieri sera, credo di aver capito bene come si usa. intervenne il Chuunin.
    Il Kinuta annuì, ma non sembrò soddisfatto della risposta.
    Per utilizzare bene quest'arma serve pratica costante e talento, non è qualcosa che si possa imparare in una sera. disse corrucciato.
    Improvvisamente si mosse e dalla sua mano due Shuriken partirono rapidissimi, diretti verso l'allievo. D'istinto Kuro sollevò il braccio destro, le armi colpirono l'amplificatore sonico in un esplosione di scintille per poi schizzare in alto. L'istante successivo qualcosa di duro lo colpì alle costole, togliendogli il fiato.
    Mentre si piegava in due, Kuro vide un sasso rotolare a terra, e capì che il Sensei l'aveva colpito con quello. Alzò lo sguardo pronto a incassare un'altro attacco, ma Ichimaru lo osservava nuovamente a braccia incrociate.
    Hai capito che è successo? gli chiese.
    Kuro si rialzò, tenendosi il fianco dolorante e guardando il Kinuta con risentimento.
    Perché mi avete attaccato? gli domandò.
    Sotto la maschera che gli celava il viso, il Jounin sorrise. Kuro era con lui da abbastanza tempo da saper leggere i micro movimenti della maschera e decifrarne l'umore solo dagli occhi.
    Provaci tu con me, ti darò una dimostrazione pratica. rispose il maestro, criptico.
    Il giovane esitò solo un'istante, poi lanciò due Shuriken, seguiti da un terzo subito dopo.
    Ichimaru alzò il braccio con l'amplificatore come aveva fatto lui, ma prima che le armi arrivassero a colpirlo sembrarono scontrarsi con un muro invisibile, deviando la corsa. Il terzo Shuriken impattò sull'amplificatore, innocuo.
    Ma cosa... come ha fatto?
    Ti chiedi cosa sia successo, vero? E va bene, te lo spiego subito... disse l'uomo, soddisfatto dello stupore sul volto del suo giovane apprendista. Tu hai utilizzato l'amplificatore per parare i due shuriken, ma l'urto con le armi ha alzato il tuo braccio, creando un'apertura per il terzo colpo. Se avessi usato la kage Shuriken o un Kunai, anziché lanciare un sasso con un calcio, saresti morto o comunque gravemente ferito. spiegò.
    Kuro annuì, effettivamente era quello che era successo e la stessa cosa aveva pensato lui vedendo il sasso.
    Io invece mi sono difeso differentemente, e senza sprecare Chakra. continuò il maestro. Vedi, impastandone appena una minima quantità si può rilasciare una certa quantità di onde sonore, sufficienti a deviare un'arma come quella. Serve un ottimo tempismo, infatti funziona solo entro un metro, e l'ho usata troppo presto per deviare il terzo Shuriken. Non avendo però subito il colpo dei primi due non si è creata la stessa apertura che avevi tu. gli illustrò.
    L'Hanashi annuì, riflettendo sulle sue parole senza porre ulteriori domande. Aveva già sperimentato il rilascio delle onde sonore, ma non aveva creduto che queste potessero persino deviare gli Shuriken. Raccolse il sasso e lo lanciò verticalmente davanti a sé. Quando il sasso fu davanti all'amplificatore rilasciò le il Chakra accumulato nell'arma e il sasso schizzò via, come colpito da un pugno.
    Così? domandò.
    Esattamente. rispose il maestro, orgogliosamente soddisfatto dell'intelligenza e della velocità di apprendimento del suo protetto. Ovviamente usarlo su un'arma in volo verso di te è più complicato, e nel mezzo di una battaglia diventa difficile, sopratutto se il tuo avversario è uno specialista in armi.Ma il principio è solo questo, si tratta solo di allenarsi sul tempismo e sul calcolare bene la gittata del onda sonora. affermò.
    Kuro annuì ancora, ragionando sulle possibilità che quella scoperta gli apriva davanti.
    Ma non è molto rischioso, come metodo di difesa? domandò dopo qualche istante di riflessione. Voglio dire, se sbaglio il tempismo mi troverei più impreparato...
    Non più che cercare d'intercettare un'arma con un'altro lancio. lo interruppe il Sensei. Effettivamente non era molto diverso, se non ché questo metodo aveva un raggio d'azione più grande in termini di larghezza, anche se inferiore come lunghezza. Vedrai che quando ti sarai allenato sarà semplice come usare uno scudo. disse il maestro.
    Messo in quei termini sembrava già molto più semplice. Era una specie di scudo invisibile, con forma a cupola e un metro di diametro, e per attivarlo bastava un piccolo impulso di Chakra.
    Sensei, se facessi scorrere continuamente il Chakra... cominciò a chiedere, ma il maestro lo anticipò.
    Un giorno ti insegnerò come fare, ma è una tecnica troppo stancante per te, con le quantità di Chakra che riesci a impastare. spiegò. Inoltre voglio che ti alleni bene con il tempismo anche per un altro motivo. Devi poter vedere l'attacco che arriva non fare affidamento ciecamente su questa difesa. gli spiegò. Se il nemico attaccasse una cartabomba a un Kunai, devi accorgertene e deviarla con un'arma da lancio, altrimenti rischi di essere colpito lo stesso. disse.
    Kuro annuì. Non ci aveva pensato minimamente, ma una cartabomba in effetti sarebbe potuta arrivare abbastanza vicina da fare dei danni.
    Ok, sono pronto Sensei! esclamò Kuro.
    Ichimaru annuì soddisfatto, e si mise seduto sotto un albero.
    Ottimo, io ti ho spiegato quello che devi fare. Fammi vedere come te la cavi. disse il maestro, tirando fuori dalla borsa la propria ocarina e cominciando a suonare una melodia piuttosto country.
    Era una musica veloce e piacevole, e Kuro si sentì ispirato.
    E va bene, allora...Iwa Bunshin no Jutsu! esclamò componendo i sigilli e vomitando una modesta quantità di fango, da cui si formò una sua copia.
    Iwa Bunshin no Jutsu - Tecnica del Clone Roccioso
    Rock_Clone_Technique
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Mediante il Chakra d'elemento Terra sarà possibile creare dei cloni con consistenza fisica di natura rocciosa. Differentemente da pressoché tutti gli altri cloni, gli Iwa Bunshin possono resistere ad una ferita di lieve entità prima di dissolversi e di conseguenza diventare un semplice ammasso di roccia che poi si frantumano divenendo semplici sassi. Riescono ad eseguire Ninjutsu ma solo di natura Doton e massimo di livello A, ma non possiedono Capacità ed eventuali Specializzazioni dell'originale, fatta eccezione per il Controllo del Chakra.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dall'originale.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 4 (A Clone)

    La copia accennò qualche movimento a tempo di musica, mentre tirava fuori tre shuriken, legandoli a circa sette metri di distanza lungo il cavo metallico. Era lo stesso sistema che aveva usato Kuro per allenarsi a deviare le armi con un kunai o con la spada. In quel modo al clone bastava tirare il cavo per riprendere le armi e ripetere il lancio, senza perdere tempo a recuperarle. Inoltre se si accorgeva che il tempismo di Kuro era completamente sbagliato, poteva tentare di fermare il colpo ed evitare di ferirsi se non necessario.
    Pronto? Uno... due...tre! disse il clone, numerando gli shuriken che lanciava, dopo il cenno d'assenso dell'originale.
    Uno! rilasciò un impulso di Chakra, deviando l'arma.
    Du..ach! era già in ritardo sul secondo, che impattò con clangore metallico sull'amplificatore. Il suono si ripeté immediatamente quando il terzo shuriken colpì in successione.
    Ancora! incitò il clone immediatamente.
    Uno! pensò deviando il primo.
    Due! rilasciò il secondo impulso di Chakra, ma lo shuriken urtò lo stesso contro l'amplificatore. E tre! pensò liberando comunque il terzo impulso, il quale deviò d'un soffio l'ultimo shuriken.
    Troppo presto, ho provato a deviare il secondo con troppo anticipo. disse a voce alta, per mostrare d'aver capito l'errore.
    Il clone si limitò ad annuire, e il Sensei gli gettò giusto uno sguardo con la coda dell'occhio, continuando a suonare quella vivace melodia. Continuarono a quel modo per circa un'oretta, con pause brevi ma frequenti. Lo sforzo fisico era minimo, il dispendio di Chakra anche, ma la concentrazione necessaria piuttosto elevata, almeno all'inizio, e qualche piccolo break aiutava a restare lucidi. Il clone si divertiva ad aumentare progressivamente la difficoltà, per mettere in crisi l'originale, con lanci sempre più veloci, a volte tesi a volte ad effetto, con delle finte o con attacchi in rapidissima successione. Anche il suo gemello però pareva prenderci gusto, forse perché nonostante tutto riusciva ormai a deviare ogni stella di metallo senza troppe difficoltà.
    Fu a quel punto che il Sensei interruppe la melodia e ripose l'ocaria, alzandosi lentamente. Bene così. Mi pare che tu abbia fatto già grossi progressi, te la cavi bene. gli disse. Almeno mezz'ora al giorno, e aggiungi uno shuriken ogni giorno, finché non ne gestisci almeno venti. gli prescrisse, stabilendo un programma di allenamento per i giorni successivi. Kuro e la sua copia di Roccia annuirono all'unisono, gratificati dei complimenti ricevuti.
    Ora.. riprese il Sensei, sollevando il braccio destro e facendo sfavillare al sole l'amplificatore sonico, che ne dici di provare qualcosa di più complesso? domandò con un ampio sorriso, celato dalla maschera ma facilmente intuibile per l'allievo.
    Finalmente! pensò l'Hanashi, con un fremito di eccitazione. Sapeva perfettamente di cosa stesse parlando il maestro, avendo già visto il suo Ninjutsu in azione. Si trattava di un colpo che modulava le onde sonore dell'amplificatore per colpire il timpano e sconvolgere l'intero sistema nervoso. Proprio nell'orecchio infatti risiede il centro dell'equilibrio del corpo, e uno shock all'apparato uditivo può causare distorsione della vista e vomito incontrollato, come aveva vagamente sperimentato il giorno precedente.
    Sono pronto. affermò con voce limpida e decisa.
    Bene, se posso usare il tuo clone... chiese il Sensei, con garbo. Kuro si allontanò di qualche metro, mentre Ichimaru si piazzava a meno di mezzo metro dalla copia di Roccia. Questa tecnica presenta parecchi vantaggi, ed è per questo motivo che Otogakure la custodisce così gelosamente. spiegò.
    Il primo vantaggio è il disorientamento. disse caricando il pugno. Sferrò un colpo molo veloce, che passò accanto al clone senza sfiorarlo. Per qualche secondo non accadde nulla, poi il clone cadde in ginocchio tenendosi l'orecchio, mentre un rivolo di sangue colava tra le dita.
    Dovrai imparare ad indirizzare il Chakra, dirigendolo con precisione verso l'orecchio, da una distanza molto ridotta, per avere il massimo della forza. illustrò, mentre girava attorno alla copia ancora inginocchiata. Forza, su, prova a reagire. la incitò, piegandosi in avanti.
    Kuro osservò sé stesso mentre cercava di rialzarsi, ondeggiava, cadeva a terra e provava ancora, barcollando peggio di qualsiasi ubriaco avesse mai visto. Era uno spettacolo penoso, per certi aspetti, ed esilarante per altri. Se la copia non fosse stata identica a lui, probabilmente non sarebbe riuscito a trattenere le risate. Quando in equilibrio precario questa si ritrovò in piedi cercò di menare un paio di colpi, sferrando dei pugni visibilmente deboli e scoordinati, che lo portarono a cadere di nuovo.
    Questo diede all'Hanshi una chiara idea di quanto potesse essere debilitante un'attacco simile.
    Il secondo vantaggio, proseguì il maestro, mentre la copia si rialzava nuovamente, È la velocità del colpo. Si propaga alla velocità del suono, e questo significa che è praticamente impossibile da evitare, se usato al momento giusto.
    Il clone ondeggiò ancora, poi riuscì a sferrare un paio di pugni, più comici che altro, senza cadere. Il Kinuta compì un balzo all'indietro, portandosi a circa due metri e mezzo dal clone.
    Il terzo vantaggio, è la gittata. disse, caricando un'altro pugno e sferrandolo apparentemente a vuoto. Il clone però andò in frantumi, ritornando allo stato di pietra originario e sbriciolandosi al suolo.
    Kuro spalancò gli occhi, ammirato. Una tecnica del genere gli avrebbe permesso di fronteggiare qualsiasi esperto di Taijutsu pur non essendolo a sua volta, era evidente. Se l'altro si avvicinava troppo la rottura del timpano lo avrebbe reso inerme, e neanche sfuggire all'attacco era facile, grazie all'estensione e alla velocità con cui si propagava.
    L'attacco non causa grandissimi danni, sulle persone. Ma sulle superfici dure come legno, pietra o vetro è devastante. aggiunse il maestro. Con uno scatto si portò a ridosso di uno degli alberi, sferrando un nuovo colpo. Il fusto della pianta, dal diametro superiore al metro e mezzo, esplose in una miriade di schegge, costringendo il maestro a schivare velocemente la parte superiore del tronco, in caduta libera.
    Accidenti Sensei! È una tecnica fantastica! esclamò Kuro, dando voce a tutta la sua ammirazione.
    Il maestro annuì, sistemando l'amplificatore con l'altra mano. Sì, lo è. Ed è perfetta per uno come te, che combatte di solito a distanza medio-lunga. Con questa puoi tenere a bada la maggior parte di quelli che sfruttano il corpo a corpo o che comunque combattono nella corta distanza, che sono poi quelli che potrebbero darti maggiori difficoltà. approvò.
    Kuro annuì nuovamente con vigore, dopo di che poterono finalmente iniziare a fare le prime prove.
    Per prima cosa creerò un bel muro di pietra. Ti aiuterà per esercitarti vedere gli effetti del colpo. disse il maestro.
    Il giovane Chuunin attese ubbidiente mentre questi componeva una serie di sigilli, innalzando una parete rocciosa così alta da svettare su tutti gli alberi del campo di addestramento.
    Doton: Doryuu Heki!
    Doryuu Heki - Paramento Terrestre (Kinuta Ichimaru Sensei)
    DoryuuHeki-ParamentoTerrestre
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questo Ninjutsu creerà un'enorme parete rocciosa in grado di bloccare la maggior parte degli attacchi esistenti. Si esegue una breve serie di sigilli e poi si vomiterà del fango che andrà a formare un enorme muro di terra davanti all'utilizzatore. Il muro sarà alto dieci metri, largo cinque e spesso uno. Il muro potrà bloccare qualunque Jutsu di livello B ed inferiore.
    Consumo: 8

    Bene, ora stai indietro. disse il Maestro, alzando il braccio destro. Quando il ragazzo fu a distanza di sicurezza, il Kinuta sferrò un colpo contro la parete, fermando il pugno a pochi centimetri dalla pietra. Un reticolo di crepe si aprì nella roccia, sbriciolandone una parte e creando una depressione larga tre metri e profonda uno.
    Kyoumeisen - Suoneria Vibrante Ichimaru Kinuta
    Kyoumeisen-SuoneriaVibrante_zps784ae867
    Villaggio: Otogakure no Sato
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Questo Jutsu permette all'utilizzatore di dirigere le onde sonore direttamente sull'avversario grazie ad un amplificatore di suoni. La tecnica ha un raggio di un metro e mezzo, e se utilizzata contro materiali solidi, non derivati da Jutsu, come il legno, la pietra o il vetro, è in grado di mandarli facilmente in frantumi; è capace di abbattere difese di livello D facilmente. Se le onde partono entro tre metri e arrivano ad una qualsiasi parte del corpo, il soggetto si ritroverà una ferita media entità e in più causeranno un irrefrenabile conato di vomito, con la conseguenza di ridurre le sue capacità fisico motorie di un grado per tre turni. Nel primo turno inoltre la vittima subirà una pesante alterazione dei cinque sensi e avrà problemi di equilibrio fino al termine del secondo, che gli renderanno impossibile utilizzare Taijutsu superiori al livello C. Questa tecnica può essere attivata tramite un colpetto alla cassa metallica oppure grazie ad un singolo sigillo.
    Necessario L'amplificatore di Suoni.
    Consumo: 4

    Kuro strabuzzò gli occhi, stupefatto dalla potenza insospettabile di quel colpo. La cosa più incredibile era infatti che a lui era sembrato un normalissimo pugno, pur sapendo che in realtà era un attacco con il Chakra, concentrato nell'apparecchio al braccio. Gli era stato possibile a malapena notare la vibrazione del metallo ma non era riuscito a sentire nessuno dei suoni prodotti dall'apparecchio, tanto che sarebbe stato impossibile per lui pensare che un attacco simile fosse basato sul suono.
    Hai visto? chiese il maestro, voltandosi. Ottimo. Adesso vieni qui, mettiti in posizione.. così. gli disse girandosi ancora verso il muro.
    L'allievo gli si avvicinò, imitando la posizione di guardia del Sensei. Le gambe erano bene aperte, a offrire stabilità, leggermente flesse, per scattare in ogni direzione, la destra davanti alla sinistra. Il braccio sinistro era ripiegato al fianco, nella classica guardia da duellante ninja, con le due dita a "mezzo-sigillo", già pronte. La testa leggermente incassata tra le spalle sbirciava da sopra il braccio avanzato, il destro, teso in avanti dalla spalla al gomito e piegato in un pugno verso l'alto, a quarantacinque gradi.
    Questo è sia il tuo scudo che la tua spada. Tenerlo davanti, in duello, ti permette di difenderti prima e attaccare meglio. disse. Per attivarlo ti basta dargli un colpetto o comporre un sigillo... così. disse alzando le dita della sinistra nel sigillo della pecora. Il metallo cominciò a tremolare debolmente, vibrando mentre un suono che non poteva essere udito lo percorreva violentemente.
    Cominceremo col sigillo, che è più facile. disse il Sensei, contrariamente a ciò che l'allievo si aspettava. Per prima cosa devi immettere il tuo chakra nell'apparecchio, muovendolo come se..
    Perché? lo interruppe, incapace di reprimere la curiosità. Perché è più facile?
    Il Sensei gli scoccò un'occhiataccia. Ci stavo arrivando, non interrompere. lo rimproverò. Devi riempire di Chakra circa metà della cassa e muoverlo poi al suo interno, in maniera circolare, segui la bombatura del metallo, in modo che spinga l'aria attraverso i buchi e la risucchi al tempo stesso. gli disse, girando anche un dito in tondo affinché capisse il modo. Farlo dal sigillo è più facile perché parti da una condizione neutra per sviluppare la frequenza che ti serve. Farlo dopo un urto richiede invece la capacità di controllare la vibrazione per aumentarla o diminuirla col Chakra e sintonizzarla su quella giusta. Se non riesci a svilupparla autonomamente, da zero, sarà ancora più difficile ritrovarla a partire da una frequenza diversa. spiegò infine.
    Adesso appoggia una mano sulla cassa, lateralmente. Non temere, sto controllando il Chakra per non ferirti... disse. Senti questa vibrazione, cerca di assimilarla. Lascia che scuota ogni tuo osso, che ti entri dentro, finché non la sentirai completamente tua. Poi prova a ritrovarla col tuo amplificatore. spiegò.
    Kuro chiuse gli occhi e si concentrò. Il metallo era freddo e vibrava in maniera regolare, trasmettendo la vibrazione alla sua mano, al braccio, fino alla spalla. Di lì sentì come se si espandesse sul suo corpo, ricoprendolo come se si stesse immergendo in una cascata, penetrandolo come se fosse permeabile, fino a giungere al suo cuore. La forza e la regolarità di quella vibrazione avevano un che di rassicurante per lui, si accorse che gli piaceva sentirla e quasi gli dispiacque infine di dover staccare la mano dal metallo.
    Mmmh... ok. Provo io adesso. mormorò, prima di rimettersi in posizione.
    Riprese la posizione di guardia, avvicinandosi a un metro e mezzo dal muro, poi stese il braccio con l'amplificatore e compose il sigillo. Sentì il congegno iniziare a vibrare, man mano che il Chakra affluiva in esso, ma debolmente, troppo debolmente. Il Sensei si avvicinò, toccando la cassa di risonanza da sotto. La vibrazione iniziò a scemare, per quanto Kuro si sforzasse sempre più per aumentarne la frequenza.
    Non ci sei, Hanashi. lo interruppe il maestro. Kuro smise di convogliare il Chakra e si fermò ad ascoltarlo. Per farlo vibrare non basta immettere il Chakra, devi muoverlo. gli fece notare. Prova a visualizzarlo come fosse acqua in un barile che rotola. Il tuo Chakra deve muoversi allo stesso modo dentro l'amplificatore. spiegò.
    Si, Sensei. tagliò corto il Chuunin, ansioso di riprovare.
    Cominciò a immettere il Chakra, immaginandolo muoversi dentro l'amplificatore. La vibrazione risultava più forte, ma poco armoniosa. Come se non bastasse dopo poco riprese a scemare, diminuendo d'intensità. Kuro si sforzò ancora di più, ma gli sembrava che il Chakra non si muovesse più come prima, anche se non capiva cosa ci fosse di sbagliato.
    Fermati, Kuro. disse il Kinuta pacato, abbassandogli il braccio. L'amplificatore dev'essere pieno a metà. Devi lasciare spazio per l'aria, non saturarlo di Chakra. Sarà il Chakra a spingerla, dirigerla e farla vibrare al momento del rilascio, ma questo Jutsu ha bisogno di un conduttore, l'aria in questo caso. spiegò. Con la pratica potrai usarlo anche in acqua, ma un passo alla volta, d'accordo? aggiunse con un sorriso nascosto, come sempre, dalla mascherina ma che, nonostante questo, Kuro sentiva più sincero e affettuoso di quello del proprio padre.
    Sforzandomi di farlo vibrare di più l'ho soffocato di Chakra... Ho capito! rispose.
    Prima di riprovare però, stavolta, si concentrò per qualche secondo, ragionando su come superare il proprio errore.
    L'esatta quantità è quella che produce la vibrazione più simile a quella del Sensei... ragionò, ... pertanto mi basta andare con calma, dosare il Chakra lentamente e ascoltare la vibrazione... pensò.
    Mantenendo la concentrazione compose il sigillo e ascoltò con cura il Chakra e la sensazione che l'Amplificatore gli trasmetteva al braccio e in tutto il corpo.
    È lei! Trovata! pensò appena la riprovò, inconfondibile.
    Purtroppo però il pittore non riusciva a mantenerla regolare come quella del maestro, aumentava e diminuiva, come un motore ingolfato. Provò a ridurre l'afflusso di Chakra, ad aumentarlo, a variare la velocità. In tutto questo il Sensei lo lasciò sperimentare, senza interromperlo. Alla fine dovette fermarsi da solo, provato dallo sforzo fisico e mentale, per riprendere fiato.
    Non capisco cosa c'è che non va! Non riesco a farlo muovere regolarmente, a un certo punto sembra sempre interrompersi... ammise.
    Mmmhh... Hai provato bene a regolare il Chakra e la velocità di movimento? domandò l'uomo. Kuro annuì e questi si sfregò la maschera, in corrispondenza del mento, riflettendo. Da che parte lo stai facendo girare? gli domandò infine, illuminandosi.
    L'altro lo guardava confuso, così si spiegò. In senso orario? Antiorario? Hai provato a cambiare verso? domandò.
    N-no. Non mi è neanche venuto in mente.. rispose il giovane. Andavo in senso orario, come mi avete mostrato col dito... confessò.
    No, no, era solo un'esempio, quello. gli disse, portandosi alle sue spalle. Ogni persona ha un verso in cui scorre il Chakra, un po' come essere destri o mancini. Se segui il flusso del tuo sistema circolatorio del Chakra sarà facile ottenere questa rotazione, se ti ci opponi finirai per spezzare continuamente l'armonia. gli disse spostando con le dita alcune ciocche di capelli sopra la nuca. È sufficiente osservare il verso in cui crescono i capelli per sapere il senso della propria rotazione e il tuo è... anti-orario! esultò.
    Kuro annuì, riprendendo a concentrarsi e ribaltando il senso della rotazione da dare al Chakra nella sua mente, visualizzandolo già prima di cominciare a immetterlo.
    Ok, ci riprovo... fece concentrandosi.
    Regolare la quantità di Chakra... pensò mentre dosava con cura l'immissione, ruotare in senso antiorario... proseguì, concentrandosi ora sul movimento del Chakra, ...ascoltare la vibrazione...
    È lei Kuro! Rilasciala di botto contro il muro, ORA! lo esortò il maestro.
    ORA! riecheggiò nella sua mente mentre di botto espelleva il Chakra il quale usciva frammentato a causa delle vibrazione dell'apparecchio. In pratica era come se ci fossero degli istanti di vuoto ad interrompere il flusso di Chakra, come se questo venisse trasformato, ridotto in schegge e diviso in decine di impulsi consecutivi, come la successione di tante piccole increspature piuttosto che la creazione di un'onda compatta. La sensazione era nuova e lo stupore tanto e ancor di più quando sul muro comparve un reticolo di crepe che si allargò per oltre due metri.
    Kyoumeisen - Suoneria Vibrante
    Kyoumeisen-SuoneriaVibrante_zps784ae867
    Villaggio: Otogakure no Sato
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Questo Jutsu permette all'utilizzatore di dirigere le onde sonore direttamente sull'avversario grazie ad un amplificatore di suoni. La tecnica ha un raggio di un metro e mezzo, e se utilizzata contro materiali solidi, non derivati da Jutsu, come il legno, la pietra o il vetro, è in grado di mandarli facilmente in frantumi; è capace di abbattere difese di livello D facilmente. Se le onde partono entro tre metri e arrivano ad una qualsiasi parte del corpo, il soggetto si ritroverà una ferita media entità e in più causeranno un irrefrenabile conato di vomito, con la conseguenza di ridurre le sue capacità fisico motorie di un grado per tre turni. Nel primo turno inoltre la vittima subirà una pesante alterazione dei cinque sensi e avrà problemi di equilibrio fino al termine del secondo, che gli renderanno impossibile utilizzare Taijutsu superiori al livello C. Questa tecnica può essere attivata tramite un colpetto alla cassa metallica oppure grazie ad un singolo sigillo.
    Necessario L'amplificatore di Suoni.
    Consumo: 4

    Stupito ancora per l'effetto sulla Doryuu Heki davanti a sé il giovane Shinobi si accorse che persino il maestro era stato sbalzato via dalla tecnica solo dopo qualche istante.
    S-state bene Sensei? domandò preoccupato e un po' dispiaciuto.
    Accidenti! Sì io... Sì, sì, sto bene. tagliò corto mentre si rialzava a un paio di metri di distanza. Non mi aspettavo che riuscissi a rilasciarla così presto e con tutta questa potenza! ammise.
    Ci sono riuscito allora? fece Kuro, gli occhi enormi di eccitazione e aspettativa.
    Il maestro si spolverò meditabondo con una mano mentre l'altra massaggiava il fondoschiena dolorante. Mmmh... Beh, è sicuramente un'ottimo risultato. Si avvicina molto alla tecnica, ma non posso dirti che sia già completa. fece scegliendo parole incoraggianti. La pressione dell'onda d'urto deve essere maggiore. Non posso dire di essermi fatto veramente male, appena un po', mentre avrei dovuto sentire il colpo di più. rifletté ad alta voce. Il che probabilmente è un bene. Sono stato stupido a restare lì vicino, sarà meglio che ora mi tenga più distante. ammise scherzandoci su.
    Mi dispiace Sensei. Avrei dovuto controllarla, come avete fatto voi, per... fece Kuro, terribilmente dispiaciuto dell'accaduto.
    No, no, sono stato io a dirti di rilasciarla. Ti ho sottovalutato, sei stato bravo. rispose questi, respingendo le scuse con un gesto delle mani. Il giovane Shinobi sentì il petto gonfiarglisi d'orgoglio a quelle parole, ma tentò di celare l'espressione soddisfatta che sentiva dipingersi sul suo volto. Abbassò lo sguardo specchiandosi sulla superficie lucida a groviera del suo nuovo giocattolo. Ti insegnerò più tardi come dirigere le onde, per ora limitati al rilascio. concluse il Kinuta incrociando le braccia, stavolta a debita distanza.
    Il giovane allievo raccolse i pensieri e chiuse gli occhi, inspirando ed espirando lentamente. Quando si sentì assolutamente concentrato si mise in posizione, come insegnato dal maestro. Protese il braccio destro e cominciò a sentire il Chakra roteare e la cassa metallica sul braccio vibrare dolcemente in risposta. Sembrava che un gatto d'acciaio facesse le fusa. Ora!
    Kyoumeisen no Jutsu!
    Kyoumeisen - Suoneria Vibrante
    Kyoumeisen-SuoneriaVibrante_zps784ae867
    Villaggio: Otogakure no Sato
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Questo Jutsu permette all'utilizzatore di dirigere le onde sonore direttamente sull'avversario grazie ad un amplificatore di suoni. La tecnica ha un raggio di un metro e mezzo, e se utilizzata contro materiali solidi, non derivati da Jutsu, come il legno, la pietra o il vetro, è in grado di mandarli facilmente in frantumi; è capace di abbattere difese di livello D facilmente. Se le onde partono entro tre metri e arrivano ad una qualsiasi parte del corpo, il soggetto si ritroverà una ferita media entità e in più causeranno un irrefrenabile conato di vomito, con la conseguenza di ridurre le sue capacità fisico motorie di un grado per tre turni. Nel primo turno inoltre la vittima subirà una pesante alterazione dei cinque sensi e avrà problemi di equilibrio fino al termine del secondo, che gli renderanno impossibile utilizzare Taijutsu superiori al livello C. Questa tecnica può essere attivata tramite un colpetto alla cassa metallica oppure grazie ad un singolo sigillo.
    Necessario L'amplificatore di Suoni.
    Consumo: 4

    TtTRr-RACK!
    Aprì gli occhi per capire a cos'era dovuto quel suono e scoprì che la parte di roccia era andata in frantumi, o almeno una parte di essa. Un oblò frastagliato del diametro di due metri circa si era aperto nella muraglia del Sensei, come se ci fosse passato attraverso un carro.

    In corso...


    Kuro Hanashi
    Otogakure_zps2fdestdu

    Chakra: 115-4-8-4=99
    Fisico: Infreddolito
    Stato: Pensieroso, triste

    Equipaggiamento
    Doppia Borsa:
    TipologiaOggettoQuantitàNote
    AccessorioMantello dell'Invisibilità1Ripiegato
    AccessorioPergamene Minori2 su 2Immacolate
    AccessorioFilo Metallico25 metriRocchetto
    ArmaKunai6 su 10-
    Arma SpecialeCartabomba4 su 5-
    Arma---
    Accessorio MonousoOlio Infiammabile2 su 2-
    Accessorio MonousoPillole del Soldato2 su 3-
    Accessorio MonousoTonico del Sangue1 su 3-
    ArmaShuriken15 su 20-
    Arma SpecialeFumogeni3 su 5-
    Arma---
    Tasca Supplementare Gamba destra
    TipologiaOggettoQuantitàNote
    Arma SpecialeGokan Sakusou4/5-
    Doppia Tasca Supplementare
    TipologiaOggettoQuantitàNote
    Arma SpecialePalla Gelo4/5-
    Arma---
    Gilet Oto
    TipologiaOggettoQuantitàNote
    AccessorioCampanelli6 su 6Tappati con l'ovatta
    AccessorioTorcia Elettrica1Spenta
    ArmaSenbon12 su 20-
    Taschino Supplementare Spalla destra
    TipologiaOggettoQuantitàNote
    AccessorioOcchio Cibernetico1-
    Custodia Fianco destro
    TipologiaOggettoQuantitàNote
    Arma MinoreCerbottana1Aghi 5/5
    Altro

    -
    -
    -

    Rotolo Minore
    TipologiaOggettoQuantitàNote
    Arma MinoreTirapugni2-
    Fodero Fianco sinistro
    TipologiaOggettoQuantitàNote
    Arma LeggendariaSpada Omoikarui2-
    Fodero Minore A sinistra, sotto il Fodero
    TipologiaOggettoQuantitàNote
    Arma PiccolaTanto1-
    Indossati
    TipologiaOggettoQuantitàNote
    Arma IndossataAmplificatore Sonico1Braccio destro
    ProtezioneCoprifronte Oto1Fronte
    ProtezioneGomitiere2Gomiti
    ProtezioneParabraccia2Braccia
    ProtezioneGuanti Rinforzati2Mani


    Edited by Rinne87 - 4/4/2017, 13:22
     
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12 replies since 25/1/2016, 03:31   564 views
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