Kyoshiro Tsuuya

Rientro a Kiri

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    JOUNIN

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    Narrato - Parlato - Pensato - Parlato Ishida - Parlato Altri

    Durante il tentativo di fuga dalla battaglia di Yuge, la fortuna non fu dalla mia parte e dopo aver boicottato alcune navi, fui recuperato da un gruppo di uomini proprio di Konoha. "Punti di vista" continuavo a ripetermi. In effetti non mi credevano responsabile della distruzione delle navi ma allo stesso tempo non mi era stato possibile fuggire o prendere il posto di qualche altro ninja. Speravo magari in una nave di recupero superstiti ma non ci potevo far nulla. Dovevo fare buon viso a cattivo gioco e accettare di dover restare ancora in quello stupido paese.
    Yukimura ne sarà contento.. temeva che non ne uscissi vivo da questa guerra e invece..
    Coninuavo a far roteare il kunai che lo Hyuuga mi aveva dato in pegno. Perdendomi nello scintillante metallo nero affilato quanto un rasoio. Accarezzavo in maniera perpendicolare la lama. Saggiandone l'affilatezza senza però ferirmi. Una piccola arma qualunque come molte altre ma che portava con se una promessa. Yukimura per quanto potesse fingere, era un ragazzo visibilmente solo e che non aveva nessuno su cui contare. Non mi aveva neppure detto che i suoi genitori erano morti e che viveva con lo zio. Queste erano informazioni a cui avevo accesso come sensei. Potevo comprendere come un ragazzino di quattordici anni non volesse che sapessi che era orfano. In fondo anche io potevo considerarmi un orfano. Non vedevo la mia famiglia da più di dieci anni e li consideravo praticamente morti. Personalmente questa situazione non mi toccava minimamente. Forse perchè era una mia volontà quella situazione. Forse perchè ero un tipo solitario e amavo la solitudine più di ogni altra cosa. Oppure era solo un illusione. Inconsciamente sapevo che loro erano sempre li. Ogni tanto infatti mi capitava di pensare alla loro morte e chiedermi, come sarei stato veramente?
    Nella stiva di quella nave eravamo ammassati a decine. Eravamo più del doppio di quanti uomini la nave potesse trasportare. In effetti, il numero delle navi Imperiali era più che dimezzato. Dovemmo gettare a mare tutto il superfluo per alleggerire l'imbarcazione. Cannoni e munizioni erano stati gettati fuoribordo come anche i letti e parte del mobilio. Furono risparmiati soltanto i viveri e l'acqua potabile. Per quanto poco sarebbe durato il viaggio, c'era gente davvero malridotta che aveva bisogno di cure e medicine. Mare agitato e gente moribonda rendeva il viaggio un calvario. Chiunque poteva, dava una mano. Si portavano bende o le si improvvisavano dalle lenzuola dei letti. Si mantenevano fermi i ninja mentre si procedeva ad amputare arti maciullati senza neppure anestesia. Rispetto agli shinobi che avevano subito mutilazioni e ferite gravissime, io con i miei graffi superficiali ne ero uscito praticamente illeso. Infatti non si erano sprecate le occhiatacce rivolte alla mia persona. "Si sarà nascosto per tutto lo scontro", "lui è un Muukenin, che vi aspettavate?" oppure "Avrà collaborato piuttosto con gli avversari contro di noi..". Meglio non stuzzicarli. Che parlassero pure. Non mi importava molto di ciò che pensavano. Non che mi fossi mai preoccupato del parere altrui per le mie decisioni, ma gli imperiali erano proprio gli ultimi da cui avrei accettato lezioni sull'onore e senso del dovere. Il rientro fu più deprimente del previsto. Arrivammo a Konoha tutti come dei profughi di guerra. Nessunoi parlava. L'entusiasmo che aveva accompagnato la caduta e i morti di Suna, era scomparso totalmente. fummo riuniti nelle squadre di appartenenza solo una volta a terra. Il gruppo di incursione era stato sfoltito. Parecchio. Il Generale Ishida era visibilmente preoccupato. Tutti quei morti erano sotto la sua responsabilità. Di sicuro sarebbe stato difficile trovare una spiegazione per tutto ciò che era successo. Rimanemmo sull'attenti mentre Ishida ci ossevava compilando moduli su moduli. Ogni tanto chiamava per nome e chiedeva lo stato fisico.
    Kyoshiro? Situazione?
    Solo qualche graffio..
    Il generale annuì e scribacchiò sul documento qualcosa per poi passare a segnare molto velocemente con un simbolo alcune righe e passare subito oltre. Probabilmente erano gli shinobi dispersi. Nessuno avrebbe mai avuto il coraggio di dirlo ma il generale Rischiava il posto e la sua guarnigione di Shinobi. Il vento era ancora forte e pioveva ancora. Davvero una giornata che continuava ad essere schifosa.
    Ero seduto su di una sedia di fianco ad alcuni uomini e altri mi erano di fronte. Eravamo nel corridoio vicino l'ufficio del Generale Ishida. Ad uno ad uno gli uomini venivano chiamati dentro e indirizzati per nuovi incarichi. O almeno, era ciò che avevano accennato. Era passato solo un giorno dall'arrivo a konoha, ben tre giorni quindi dalla battaglia e molti degli uomini erano parecchio malconci, non potevano quindi partire in missione. E allora cosa volevano? Passai molto tempo su quella sedia. Vidi tutti gli altri, uno ad uno alzarsi ed essere convocati prima di me. Aspettai comunque con pazienza che arrivasse il mio turno e in fine. Quello prima di me uscì e colui che conoscevo come sottoposto di Ishida, mi chiamoò dentro.
    Kyoshiro? Prego, entra.
    Il ragazzo era sulla trentina, capelli scuri e ricci e una serie di bende che lo ricopriva interamente sotto la divisa konohiana. Erano visibili solo le mani e gli occhi dell'uomo. Tenne aperta la porta e si spostò di lato per permettermi di entrare. Mi portai d'avanti la scrivania dell'uomo e attesi ordini. Il Generale era parecchio stressato e per la prima volta lasciava trasparire le sue emozioni. Aveva le borse sotto gli occhi e continuava a massaggiarsi per alleviare la sofferenza.
    Ah Kyoshiro.. Da quando sei qui non ti ho mai sentito pronunciare gli ossequi al tuo generale.. Beh, poco importa.. piuttosto, volevo complimentarmi con te, Sei uno di quei pochi ninja che è ritornato dalla battaglia privo di ferite. Io stesso ne sono uscito malconcio..
    Disse facendo allusione alla parte sinistra del suo corpo. Di fatti era avvolta dalle bende. A giudicare dall'estensione, doveva trattarsi di ustioni. Aveva avuto a che fare con qualche jutsu katon che gli aveva lasciato una notevole ferita. Semplicemente fortuna credo..
    Fortuna? Naah.. Non credo proprio.. credo che piuttosto tu abbia evitato i rischi maggiori. E dopotutto come biasimarti.. Se più gente avesse avuto il tuo riguardo, a quest'ora non staremmo piangendo così tanti morti.
    Ishida sospirò profondamente come se volesse togliersi un peso dalla coscenza. Ma non riusciva a esprimerlo a parole. Prese piuttosto una lettera e me la porse.
    Di cosa si tratta?
    Chiesi mentre esaminavo la parte esterna. Era rivolta all'attenzione del ufficio amministrativo del villaggio della Nebbia.
    L'ennesima missione da portapacchi?
    Sorrise il generale mentre portava una mano a celare il volto. Avevo compreso poco di quell'uomo ma in quel poco, c'era la volontà di celare le sue emozioni. Sia positive che negative.
    Nulla di tutto ciò. E' un documento ufficiale che ti permetterà di tornare al tuo paese?
    Mio paese?!?
    Si, per tornare a Kiri. Sempre se tu sei d'accordo
    Un fulmine improvviso mi aveva colpito. Tornare a Kiri? Luogo dal quale qualche anno prima ero fuggito? Tornare al punto di partenza. Ma con quale scopo?
    Forse non ho capito.. Tornare a Kiri in che senso?
    Tutte le riserve del farmaco sono andate perdute. E con loro anche la formula per ottenerne altro.. Il sigillo dell'imperatore è inutilizzabile..
    Un amara sopresa. Rischiare la vita a mio malgrado e ottenere un potere che ora si rivelava inutile quanto un paio di ciabatte usate. Subito ebbi la sensazione di avere un parassita nel mio corpo. Che quel chakra cremisi fosse un corpo estraneo. Pericoloso con il quale dover affrontare una tremenda convivenza. Ma cosa voleva dire Ishida?
    Ho perso la legione. Non sono più generale. Non sono più tuo superiore.
    Il tutto continuava a essermi oscuro. "E con cio?" Sarebbe stata la mia prima risposta ma, davvero, era necessario dirlo? Non era sufficentemente chiaro che delle loro politiche a me non importava nulla?
    Puoi tornare al tuo paese, reintegrarti tra i tuoi vecchi compagni regolari.. come dovrei spiegartelo? Posso immaginare cosa stai pensando e davvero la situazione non sarebbe delle migliori. Non posso assicurarti che il tuo rientro sia rose e fiori ma qui a Konoha, credimi, ti andrà peggio.
    Sposto il busto appoggiando le spalle alla sedia come per scaricarsi dallo stress accumulato. Diede un grosso respiro cerando le parole migiori per spiegarsi.
    Fino ad ora i miei uomini, i tuoi compagni non ti toccavano solo perchè io avevo ordinato così. Potresti non trovare un generale più magnanimo e così come ultima proposta da Generale, ho suggerito di mandarti a Kiri per propagandare l'impero.
    La parola "propagandare" fu accompagnata da una serie di virgolette mimate. Era ben chiaro ciò che Ishida stava facendo. Era una specie di regalo d'addio. Credeva che per quanto fosse pericoloso per me, come Muukenin, tornare al villaggio che avevo tradito, non sarebbe stato nulla in confronto al restare a Konoha senza la sua supervisione.
    Come altre volte in quella stanza, ripetetti la classica frase che mi aveva accompagnato nel corso dei mesi addietro.
    Ho altra scelta?
    L'uomo, seppur non ricoprendo nessun ruolo ormai, rispose scuotendo il capo in segno di dissenso con fare rassegnato.
    Vedila così, in questo momento, è la tua migliore alternativa. Non serve neppure che ti dica che sei braccato in questo momento. Konoha non può permettersi di fare la figura di chi si lascia fuggire dalle mani un muukenin da poco integrato
    Ishida prese qualche secondo. Giochicchiava con la penna facendola ruotare tra le dita.
    Ora torna a casa e pensaci su. Capisco che non è una decisione facile e neppure qualcosa da prendere così alla leggera. Se domani avrai deciso di tornare a kiri, nella busta è presente un biglietto per una nave diretta a kiri che parte alle tredici di domani. Se non hai intenzione di partire, vieni da me e annullerò la missione. Siamo d'accordo?
    Continuavo a stringere incredibilmente forte quella lettera riversando tutta la mia rabbia e la mia insicurezza su quel pezzo di cellulosa.
    Sarebbe bene però, che tu non la strappi..
    Solo allora me ne accorsi. Mollai la presa e conservai la lettera all'interno del gilet. Mi congedai da quello che non era più mio superiore con un inchino e voltai le spalle di corsa per raggiungere quanto prima la porta. Non volevo altre frasi fatte da quell'uomo. Un racconto triste era più che sufficiente. Tornai a casa in preda alla confusione e ai dubbi. Quale scelta si sarebbe rivelata la migliore? Dove non avrei rischiato di finire accoltellato durante il sonno? Non che fossi contento di andare a Kiri, certo non dopo aver mancato una fuga da Konoha.
    Tkz.. Ishida ha ragione.. Qui la gente non mi ha mai sopportato nemmeno quando ero un muukenin che serviva a qualcosa con il sigillo dell'imperatore. Ora che sono solo un volgare traditore..
    Volevo convincermi che Kiri sarebbe stata la scelta ideale, la scelta migliore ma le minacce erano palpabili anche li. Non avrei certo ricevuto una festa di ben tornato ma magari neppure il ben servito. Meglio fare una doccia. Avevo bisogno di rischiarire le idee. Avevo poco tempo per decidere ma del resto, erano altrettanto poche le alternative. Non potevo permettermi di di rimanere a Konoha. E fuggire era davvero impensabile. Non potevo permettermi di combattere uno o più ANBU inseguitori di konoha. Non nello stato attuale. A mio malgrado dovevo ingoiare l'amaro boccone e compresi che dovevo fare così: tornare a Kiri. Passai il resto della serata a metter via le cose. Gettare tutto ciò che avevo accumulato nel tempo trascorso a Konoha e a metter da parte in una borsa solo ciò che mi era davvero necessario. Pochi indumenti e tutte le armi che già portavo regolarmente con me. Presi anche un rotol molto particolare che mi era stato fornito da poco. Era una speciale mappa che riportava fedelmente la plantigrafia di una determinata zona di tre kilometri di raggio. Tra tutta quell'immondizia, era ciò che risultava di più valore. Passai tutta la serata a gettar via documenti inutili sul lavoro da sensei che avevo svolto in quel periodo e fu proprio tra quelle cartacce ormai inutili che vidi il nome dello Hyuuga.
    Il ragazzo era in pensiero per me ma non ho tempo di incontrarlo.. Oltrettutto non saprei nemmeno se sia libero o in missione al momento.. un messaggio sarebbe il modo migliore per parlargli e spiegargli cosa sta succedendo.
    Dalla borsa presi il mio beneamato tacquino e la fidata matita e pensai a cosa scrivere. Dopo qualche secondo in cui scelsi quale fosse il modo migliore per riassumere il tutto, optai per un piccolo messaggio in cui raccontai cosa stava per succedere.
    CITAZIONE
    Yukimra, sono tornato vivo dalla battaglia. La mia legione si è sciolta. Sono stato trasferito a Kiri. Parto domani alle 10. Kyoshiro

    Strappai la piccola strisciolina di carta dal blocco e l'arrotolai preparandola per essere legata alla zampetta del piccolo animale che mi apprestavo ad evocare. Appoggiai provvisoriamente il piccolo rotolino tra le bende all'altezza delle labbra e con le mani libere composi i sigilli per la tecnica dell'evocazione.
    Kuchiyose: Shisha Tori No - Uccello Messaggero
    KuchiyoseShishaToriNo-RichiamoUccelloMessaggero_zps9fc0d605
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Kuchiyose
    Tale tecnica viene spesso utilizzata dai Kage per comunicare con i propri sottoposti, ma può essere appresa anche da Shinobi di grado inferiore. Consente di evocare tramite la Kuchiyose no Jutsu uno o più uccellini, dotati di grande intelligenza che si rivelano capaci di rintracciare qualsiasi Ninja alleato basandosi sul loro infallibile istinto. In battaglia risulteranno praticamente inutili in ambito offensivo, dato che anche il Jutsu più infimo potrebbe mandarli in fin di vita, potendo fungere al massimo da distrazione momentanea per un avversario. Sono invece utilissimi per consegnare velocemente messaggi a località lontane. Intercettarli in volo è estremamente difficile, data la loro velocità molto alta. Gli uccellini sono in grado di comprendere il linguaggio umano, ma non possono comunicare in alcun modo. La tecnica consente di evocarne fino a cinque. Ognuno di essi potrà portare, legato ad una zampa, un singolo messaggio di una frase.
    La tecnica non richiede alcun patto di sangue, ma è necessario aver già appreso la Kuchiyose no Jutsu.
    Consumo: 4

    Recuperai il messaggio e lo legai alla zampetta del piccolo animaletto dalle piume nere. Poi gli mostrai il braccio e immediatamente il pnnuto saltò aggrappandosi con gli artiglietti nella carne e nelle vesti. Gli diedi un passaggio fino alla finestra che necessitava di essere aperta.
    Bene mio piccolo animaletto, Devi portare per me questo messaggio a Yukimura, lo Hyuuga, ricordi? Ecco, non è nulla di pericoloso o segreto ma ti pregherei di consegnarlo prima possibile. ok?
    Mi faceva strano parlare con la piccola creatura. Non riuscivo ben a capire se comprendesse le mie intenzioni ma continuavo a dirmi che se facevo il nome del destinatario e quel destinatario riceveva la lettera, beh probabilmente doveva comprendere le mie parole. L'animaletto cinguettò per un pò per poi spiegare le ali e prendere il volo. Mi gettai sul letto e chiusi gli occhi forzando il sonno. Volevo che giungesse prima possibile il nuovo giorno e giungere altrettanto velocemente a Kiri. Delle poche cose che ricordavo di mia madre, quando ero ancora a casa con i miei, era che una cosa sgradevole ma necessaria è bene farla prima possibile. "Prima si fa, meglio si sta". parole fottutamente vere. Togliere un cerotto è doloroso e allora perchè protrarre il dolore? Prima si toglie il cerotto, prima passerà il dolore. Meno tempo si vive con la paura di doverlo fare. Così accettai passivamente la scelta anche se avrei dovuto pagare il prezzo per il tradimento. Di questo ne ero certo. La mattina seguente controllai per l'ultima volta quel piccolo appartamento per non vederlo mai più. Uscii lasciando le chiavi all'interno dell'appartamento come mi era stato richiesto e mi avviai silenzioso verso il porto. Ero in orario anche in anticipo ma ero fatto così, preferivo aspettare la nave piuttosto che doverla inseguire. Giunto d'avanti il cancello sud del paese, mi fermai un attimo voltandomi e osservando a malincuore quel paese tanto bello ma al contempo orribile. Konoha non faceva per me ed ero felice che quel capitolo della mia vita si concludeva così.
     
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    JOUNIN

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    «Choro-sensei, la prego, mi faccia venire con lei, chiederò personalmente al Mizukage-sama, sono sicuro dirà di sì.»
    «Non se ne parla, Kiri!» Lo rimproverò, alzando il tono di voce. Fino a quel momento aveva usato le maniera buone per far star calmo il ragazzo, ma non avrebbe potuto neanche lontanamente permettere che il suo pupillo prendesse parte ad una missione di altissimo livello, anche se c'era lui a proteggerlo. «Non so assolutamente chi mi troverò di fronte.» Solo in quel momento si rese conto che Kiri aveva gli occhi rossi, come chi stava per piangere. In quel momento, si sciolse. «Andiamo Kiri, hai diciannove anni, non puoi ancora piangere.»
    «Le mie sono lacrime di rabbia, sensei!» Tuonò, irato, allontanando la mano del maestro che si era posata sulla testa. «Mi sono allenato notte e giorno per essere al suo stesso livello, non posso lasciarla andare da solo... io voglio aiutarla!»
    In quel momento, Choro si riempì di orgoglio verso il suo allievo e lo sfidò. «Allora ti sfido, va bene?»
    «Mi sfida? Vuol dire che posso venire anche io?»
    «Certo che no, ma forse potrei farci un pensierino per la prossima se mi prometti che ti allenerai ogni giorno fino al mio ritorno.» Disse, accarezzandogli i capelli crespi in testa. «E vedi di non poltrire che me ne renderei subito conto.»
    «Va bene, Choro-sensei, ma lei promette di tornare senza neanche un graffio, altrimenti la prossima volta sarà obbligato a farmi partecipare alla missione.»
    I due si salutarono alla porta maggior del Villaggio, dove Choro sparì nella nebbia lasciandosi dietro Kiri e un intero villaggio da salvaguardare. L'allievo era perfettamente consapevole dei suoi limiti e del profondo abisso tra le sue capacità e quelle del suo maestro, ma non riusciva ad arrendersi all'idea di non riuscire ad eseguire missioni se non di infimo livello. "Mi devo allenare, devo migliorare" Continuava a ripetersi mentre si dirigeva al lago Mojo. Più che un vero e proprio lago, si trattava di una immensa riserva d'acqua ai margini della città usata dai ninja per esercitarsi alle tecniche di natura acquatica. Ora, in piedi, in bilico sulla sottile coperta di chakra costruita alla base dei piedi, osservava l'acqua sotto di lui, indeciso sul da farsi.
     
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    JOUNIN

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    Non c'era modo diverso di passare le giornate libere in quel paese dall'eterna nebbia se non andare ad allenarsi. Ero nei pressi del lago artificiale Mojo costruito appositamente per essere usato nelle sessioni d'allenamento del suiton da parte dei ninja di Kiri. Mi faceva strano essere li, per tutta la mia carriera ninja non avevo avuto bisogno di usare fonti d'acqua esterna essendo stato sempre in grado di generare il suiton manipolando semplicemente la natura del chakra ma con il nuovo jutsu che stavo usando, le cose erano diverse. Quella mattina mi incamminai alle prime luci dell'alba, il giorno dopo Kyo sarebbe partito per una missione perciò non potevo fare tardi. Se volevo sfruttare al meglio quella giornata, non mi sarei dovuto perede nell'ozio ma iniziare quanto prima gli allenamenti. Quella mattina di inizio autunno era caratterizzata da un intensa e fitta nebbia che dal mare si spostava verso l'entroterra.
    Spero che la nebbia si diradi entro mezzogiorno altrimenti do di matto..
    Il mio rapporto con la nebbia era il tipico amore e odio. Apprezzavo sul piano tattico la Kirigakure e ne andavo fiero ma preferivo, anzi, volevo esserne padrone, fermarla e attivarla a mio piacimento.
    Trovai un posto carino e tranquillo dove esercitarmi con la tecnica dello squalo missile. Ero in grado di lanciare lo squalo in linea retta, in aria ma dovevo anche imparare a lanciare lo stesso jutsu facendolo passare per il suo elemento naturale senza che ne venisse deformata la traiettoria. Ero a buon punto, riuscivo a centrare uno specchio di due metri circa ma non mi bastava. Volevo essere in grado di afferrare un uomo dal braccio e portarlo sott'acqua.
    Nel mel mezzo della mia sessione di allenamento, notai che una figura si stava avvicinando. Uno shinobi, che con il controllo del chakra stava camminando sulla superficie dell'acqua fino a raggiungere il centro dello specchio d'acqua. Catturò il mio interesse e l'osservai per un pò. Era pensieroso, qualcosa gli dava da pensare così insistentemente che non si era accorto della mia presenza.
    Hei, tu, si, tu li inpiedi.. Non ci sono pesci in questo lago.. è inutile che li cerchi, non troverai mai nulla..

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  5. Zanna il gigante.
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    L'allenamento fondamentale per uno shinobi del calibro di Kiri non poteva essere incentrato esclusivamente su un determinato settore, ma doveva cercare di coinvolgere vari settori delle varie arti. Il giorno precedente, il ragazzo aveva allenato duramente le gambe e le braccia. Ora si sarebbe dedicato non più alla forza puramente fisica, ma a quella spirituale. Piegando leggermente le ginocchia e mettendosi diritto con la schiena, il giovane chunin della Nebbia compose con le man il sigillo del leone, per raccogliere tutto il chakra su di essere e modellarle a piacimento. Era una tecnica su cui stava lavorando da settimane, ma non era riuscito a ricavarne niente di buono. La prima settimana, addirittura, una sua disattenzione gli valse una grave scottatura alla mano sinistra. Il suo controllo non era migliorato poi di tanto poiché riuscì a controllare il chakra sulle mani solo per un paio di secondi, poi si dissolse. "Non ci siamo, ma non capisco cosa sbaglio." In quel momento, mentre si era arreso all'idea di non poter riuscire ad inventare nessuna tecniche che valesse la pena mostrare al proprio maestro come prova della propria forza, si sentì chiamare: «Hei, tu, si, tu li inpiedi.. Non ci sono pesci in questo lago.. è inutile che li cerchi, non troverai mai nulla..» Un ragazzo alto, capelli corvini un po' mossi, aveva riportato Kiri alla realtà, mentre quest'ultimo era impegnato a concentrarsi al massimo nell'allenamento. Solo dopo un paio di secondi mise a fuoco l'immagine per bene e notò che aveva il gilet del Villaggio della Nebbia e, alla cintura, il copri fronte. Mantenendo il controllo del chakra sotto i palmi dei piedi, raggiunse lentamente il nuovo arrivato. «No, no.» Disse sorridendo. «Non sto certamente pescando. Sto cercando di aumentare al massimo il controllo del chakra...» Disse, prendendosi una pausa per osservare da cima al fondo il ragazzo dai capelli corvini. «Comunque piacere, Kiri Mohara.» Disse, allungando la mano verso di lui. «Ti stavi allenando anche tu qui? Se sì, potremmo aiutarci a vicenda, cosa ne dici?»
     
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    Mi mossi grazie al controllo del chakra e i passi sull'acqua risuonavano come quelli di un bambino che gioca in una pozzanghera. Mi avvicinai al ragazzo per avere maggiore visuale e poter vedere i suoi lineamenti. Il viso del ragazzo lo descriveva come un giovane di massimo una ventina d'anni. Capelli scuri portati a spazzola occhi scuri e sguardo serio. Non aveva nessun segno caratteristico. Il suo viso era naturale e perfetto. Non aveva dettagli o imperfezioni che lo rendessero unico. Per ricordarmi di una persona, spesso associavo al nome un elemento caratteristico. Di quel ragazzo di certo non c'era nulla di strano, anzi, la sua normalità lo fece risaltare ai miei occhi. Non lo avevo mai visto a Kiri.
    Certo che nel mio periodo di assenza sono nate parecchie nuove reclute..
    No, no. Non sto certamente pescando. Sto cercando di aumentare al massimo il controllo del chakra... Comunque piacere, Kiri Mohara.
    Annuii. Si stava allenando a perfezionare il controllo del chakra disse. Strano, il ragazzo sembrava piuttosto grande, per lo meno un chunnin ma con una risposta del genere, credetti che fosse addirittura un genin.
    Ti stavi allenando anche tu qui? Se sì, potremmo aiutarci a vicenda, cosa ne dici?
    Beh, si.. in effetti mi stavo allenando da solo e sarebbe utile...
    L'unica parola che mi stava venendo in mente era "bersaglio" ma sarebbe suonata davvero di cattivo gusto quindi temporeggiai un istante, giusto il tempo di scegliere qualcos'altro.
    ..Qualcuno con cui allenarmi. Io mi chiamo Kyoshiro, Special Jounin di Kiri, piacere di conoscerti!
    Ovviamente non potevo rivelargli il mio vero nome e spiattellargli che ero un ANBU. Quindi decisi di raccontare del mio precedente grado sperando che anche il ragazzo facesse lo stesso svelando quindi il dubbio che mi stava assalendo.
    Quindi.. dimmi un pò, cosa intendi esattamente per "aumentare al massimo il controllo del chakra"? Stai cercando qualche metodo alternativo per diminuire il consumo di chakra? Sfrurttarlo al meglio? O parli del controllo del chakra che stiamo usando adesso per non affondare nel lago?
    Non ricordavo bene il mio addestramento per il controllo del chakra e neppure il sensei che all'epoca mi aveva seguito. Non si instaurò un rapporto tra noi due ma semplicemente, quando finì l'addestramento, tornammo ognuno ai propri villaggi. Forse era proprio per quel motivo che mi comportavo allo stesso modo. Essendo tanto severo negli esami e addestramenti e prendendo come alievo solo chi si distingueva. L'ultimo ad avermi fatto una buona impressione era stato proprio lo Hyuuga, Yukimura. Era tanto dotato da essere diventato chunnin solo un anno dopo essere diventato genin. Questo ragazzo ora mi chiedeva se potevamo allenarci insieme. Gli avevo detto che era ok ma continuavo a chiedermi se sarebbe stato stimolante per me e per lui. Non conoscevo il suo livello ma se la cosa fosse stata troppo squilibrata sarebbe stato snervante per entrambi.
    Dimmi, sei portato più per le arti magiche o per il corpo a corpo? Io adesso mi stavo soffermando su di un ninjutsu suiton, stavo cercando di migliorarne la traiettoria..
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    L'uomo che si era presentato prima, accettò di buon grado l'idea di allenarsi assieme. In effetti, un allenamento tra due shinobi dello stesso villaggio non avrebbe fatto che migliorare entrambi e non solo Kiri. Si presentò come Kyoshiro, uno special jonin, ma il suo timbro di voce sembrava altalenante, quasi stesse mentendo. Quest'idea svanì subito nella mente di Kiri perché, in effetti, che motivo avrebbe avuto per mentire? Un traditore certamente non poteva essere perché altrimenti gli alti gradi già sarebbero stati alle sue costole, e neanche avrebbe avuto senso mentire sul nome, così, senza un beneamato motivo.
    «Quindi.. dimmi un pò, cosa intendi esattamente per "aumentare al massimo il controllo del chakra"? Stai cercando qualche metodo alternativo per diminuire il consumo di chakra? Sfrurttarlo al meglio? O parli del controllo del chakra che stiamo usando adesso per non affondare nel lago?» La domanda era di per sé giusta, il Mohara era stato troppo generico, non lasciando alcun segno di interpretazione al parlato.
    «Beh, in realtà voglio cercare di aumentare la mia riserva di energia. Non so se sia possibile, ma voglio provarci. Negli scontri, ad esempio, finisco per lo più a corto di chakra e questo mi causa non pochi problemi.» Poi si rimise sull'acqua, concentrando una modesta quantità di chakra alla pianta dei piedi e rimanendo in equilibrio sul manto. «L'acqua è il mio elemento base, per ora credo di non conoscere altri tipi di elementi. Forse, la soluzione dei miei problemi sta proprio qui.» E si mise a scavare con la mano nell'acqua. Il riferimento era piuttosto diretto alla capacità di sfruttare la forza acquatica come motore energetico. Era un disegno un po' irreale, ma chi shinobi non era mai partito da una supposizione irreale prima di arrivare ad una conclusione pratica? L'idea del drago acquatico, per esempio, era sicuramente bollata come "utopistica" prima di aver la perfetta realizzazione del ninjutsu acquatico a forma di drago.
     
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    Allenarmi con un altro shinobi non avrebbe che potuto far bene. Seppure il ragazzo era più piccolo di me, la mia esperienza mi portava a non giudicare un ninja semplicemente dall'età. Magari lui aveva qualcosa da insegnarmi. Come prima cosa, ascoltai molto attentamente cosa il ragazzo cercava di dirmi. La sua prima affermazione era stata troppo generica e di concreto non diceva nulla. Così il ragazzo si corresse e spiegò in cosa consistevano le sue ricerche.
    Beh, in realtà voglio cercare di aumentare la mia riserva di energia. Non so se sia possibile, ma voglio provarci. Negli scontri, ad esempio, finisco per lo più a corto di chakra e questo mi causa non pochi problemi.
    Quindi il ninja voleva trovare un modo per incrementare la mia riserva di chakra. Non era una richiesta così comune anche se tutti i ninja desideravano trovare un modo per aumentare il potere inteso come energia spirituale, chakra o come lo si vuole chiamare. In effetti c'erano dei sistemi per poter incrementare la riserva o meglio, ripristinare le energie spese. C'erano soluzioni legali ed illegali. L'unico modo naturale a cui pensavo era il semplice crescere sia fisicamente che professionalmente, migliorando sempre di più l'affinità tra fisico e mente, accrescendo le proprie riserve. Invece, anche se a caro prezzo, nelle armerie era possibile comperare un'ampolla contenente del liquido che agli occhi sembra solo acqua ma che riserva una speciale quanto efficace abilità. Questo liquido, chiamato acqua dell'eroe, si prefiggeva proprio l'obiettivo che il ragazzo stava cercando di raggiungere. Poi c'erano modi meno legali ma certamente molto più convenienti. Si trattava di rubare un pò di segreti ad Oto convincendo uno dei suoi traditori per ottenere il potere segreto del Segno Maledetto. Quest'ultimo metodo era davvero potente. Ci credevo solo perchè avevo visto Kenpachi dal vivo utilizzare l'inebriante potenza del sigillo. Altrimenti non avrei mai creduto a pieno alle sole parole di Travis. Potevo tranquillamente parlare del primo metodo al ragazzo ma preferivo non raccontare del sigillo. Non volevo che il ninja si mettesse in testa di fuggire e di mettersi alla ricerca di un muukenin rischiando la propria vita.
    L'acqua è il mio elemento base, per ora credo di non conoscere altri tipi di elementi. Forse, la soluzione dei miei problemi sta proprio qui.
    Kiri aggiunse un tassello in più a ciò che richiedeva.
    Quindi vorresti usare l'acqua come fonte di energie? Tipo, processo inverso alla trasformazione della natura del chakra?
    Purtroppo non avevo esperienze in cose simili. L'unica volta che avevo avuto modo di osservare una trasformazione simile, era proprio su me stesso ma non avevo proprio idea di come questa mia trasformazione era avvenuta. A Konoha ero stato seguito da vari dottori e l'unica risposta che avevo ricevuto era che probabilmente il mio corpo aveva avuto delle mutazioni a causa del chakra della volpe innestato nell'ormai andato Sigillo dell'Imperatore. Non potevo neppure raccontare questo al ninja.
    Sai, potresti ottenere quello che cerchi utilizzando l'acqua dell'eroe. Certo, non è una soluzione economica ma sarebbe da utilizzare solo in caso di emergenza. Altrimenti, sarei curioso di capire cosa intendi.

    Kyoshiro Tsuuya (Kyo Mibu)
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  9. Zanna il gigante.
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    Kyoshiro ascoltava attentamente le idee molto confuse del giovane. Aveva l'aria del cinico calcolatore, un tipo al quale non sfuggisse nulla, neanche il minimo particolare. Kiri lo aveva notato dal tempi di risposta molto lenti e calcolati della nuova conoscenza. Anche nel momento in cui ascoltava i vagheggiamenti del giovane chuunin, sembrava incanalasse ogni parola come dati da analizzare. Ma, in fondo, era la natura stessa dello shinobi che richiamava questa caratteristica. Il prendere informazioni anche in modo indiretto per poi riusarle al proprio scopo era essenziale, un discorso accademico di base, quindi più di tanto non doveva insospettire o, per lo più, stupire un atteggiamento di questo tipo.
    «Quindi vorresti usare l'acqua come fonte di energie? Tipo, processo inverso alla trasformazione della natura del chakra?» Chiedeva Kyoshiro. Kiri sembrava non aver capito inizialmente cosa intendesse e solo successivamente comprese le sue parole. Poi Kyoshiro continuò, senza dar tempo al ragazzo di dire la sua. «Sai, potresti ottenere quello che cerchi utilizzando l'acqua dell'eroe. Certo, non è una soluzione economica ma sarebbe da utilizzare solo in caso di emergenza. Altrimenti, sarei curioso di capire cosa intendi.»
    Dell'acqua dell'eroe ne aveva già sentito parlare da un suo ex compagno di missione. Si diceva che dava una forza incredibile per un breve lasso di tempo. In cambio, però, dopo un poco le energie andavano sciupando più in fretta del normale. Inoltre il costo era eccessivo e poco onesto in confronto ai vantaggi che dava l'acqua. «No...» Rispose, poggiandosi le mani tra i capelli, quasi a voler strappare di forza un'idea costruttiva dal cranio. «Vorrei qualcosa di meno svantaggioso, tipo...»
    Fu in quel momento che una leggera brezza di vento creò delle incrostazioni sul livello dell'acqua. Forse scuotere la testa in quel modo aveva dato i suoi frutti, Kiri sembrava aver trovato la risposta che tanto aveva cercato.
    «Ma certo!» Esclamò. Dopo di ché guardò il suo novello sensei dritto negli occhi, quasi a cercare uno sguardo complice e mise una mano in acqua. A tirarla fuori, schizzò qualche goccia per aria. «Manipolazione! Sì, è questa l'idea che cercavo.»
    Si avvicinò a Kyoshiro per prenderlo di braccio ed illustrargli in acqua la sua idea.
    «L'acqua è un elemento che ci circonda anche quando non ce ne accorgiamo. Lo abbiamo nell'umidità, nella pioggia, nei mari, nei fiumi e nei laghi. E se sfruttassi la massa d'acqua come uno scudo, un'arma, manipolandola?»
     
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    No... Vorrei qualcosa di meno svantaggioso, tipo...
    Il giovane rimuginava mentre si passava una mano tra i capelli. Purtroppo fin quando non avessi compreso cosa stava cercando, avrei avuto grosse difficoltà nell'aiutarlo. Oltretutto, quello che il ninja stava dicendo, non mi sembrava completamente la verità. Non mi sembrava così svantaggioso il potere concesso da quel fluido quasi magico. Nelle terre di nessuno avevo avuto modo di collaborare con Stein all'analisi di quell'acqua così preziosa e allo studio del suo effetto sulle cellule umane. Il liquido permetteva una generazione immediata e anomala di chakra nei primi secondi dall'ingerimento permettendo allo shinobi di rimpolpare le proprie riserve e di creare un effetto analgesico momentaneo sulle fibre. Così facendo, per un primo periodo chi l'assumeva si vedeva ricaricato di nuove energie e poteva sfruttarle senza limitazioni ma dopo un pò, l'effetto svanisce e ci si ritrova a dover fare i conti con le cellule sfibrate dal troppo sforzo. Un effetto collaterale che per un periodo più o meno lungo, lasciava i muscoli intorpiditi e quindi i movimenti rallentati. Ovviamente, sfruttano in modo intelligente i suoi effetti benefici, si poteva tranquillamente evitare che i malori diventassero pericolosi per il combattimento. Si poteva assumere il liquido prima del combattimento, avendo il tempo che anche il torpore svanisse oppure giocarsi quell'integratore nelle fasi finali del combattimento, cercando di mettere a segno il colpo decisivo. Di sicuro il segno maledetto restava di gran lunga più efficace come rapporto benefici svantaggi.
    Poi di colpo, Kiri ebbe l'illuminazione, trovò ciò che stava cercando.
    Ma certo! Manipolazione! Sì, è questa l'idea che cercavo.
    Poi si avvicinò velocemente e iniziò a spiegarmi ciò che intendeva anche se a dir il vero, non capii proprio tutto ciò che voleva dire. aveva immerso una mano nel liquido sul quale eravamo in piedi per poi schizzare in aria piccole gocce residue sulla pelle.
    L'acqua è un elemento che ci circonda anche quando non ce ne accorgiamo. Lo abbiamo nell'umidità, nella pioggia, nei mari, nei fiumi e nei laghi. E se sfruttassi la massa d'acqua come uno scudo, un'arma, manipolandola?
    Questo era comprensibilissimo, io stesso utilizzavo l'acqua in qualsiasi forma per la manipolazione dello Hyouton. Attingevo dall'umidità atmosferica per creare gli scudi di ghiaccio o le lastre sulle quali camminavo. Ora Kiri sembrava essere passato dalla volontà di sfruttarla come energia di riserva a quella di manipolazione del fluido per creare qualcosa di nuovo. Armi o difese. Incrociai le braccia curioso di capire.
    Quindi, mi sembra di capire che vorresti sfruttare il controllo sul suiton per creare armi come quelle tecniche che insegnano all'accademia? Tipo la frusta acquatica?
    Personalmente preferivo le armi vere e proprie per non consumare chakra prezioso in missione ma senza ombra di dubbio, poter creare armi col chakra rendeva l'infiltrazione senza armi una passeggiata.

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  11. Zanna il gigante.
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    «Quindi, mi sembra di capire che vorresti sfruttare il controllo sul suiton per creare armi come quelle tecniche che insegnano all'accademia? Tipo la frusta acquatica?» Cominciò a chiedere, curioso, Kyoshiro. Kiri tentennò per qualche secondo sulla domanda. In realtà non sapeva neanche lui bene cosa avesse in mente, ma una cosa era certa: almeno ora aveva una base su cui lavorare per poi sviluppare il jutsu finale. Il resto sarebbe venuto da sé, con l'allenamento e con lo studio. Per l'allenamento, Kiri avrebbe potuto senza dubbio contare sull'appoggio incondizionato del maestro Choro, mentre per lo studio avrebbe potuto consultare facilmente i registri accademici ninja presenti nella biblioteca principale del Villaggio della Nebbia. Delle volte, anche semplici nozioni elementari potevano servire per sbloccare una situazione. «Beh, non proprio, ma più o meno siamo lì.» Spiegò Kiri. Aveva la mano destra dietro la nuca e forzava un sorriso a dir poco imbarazzato per la confusione concettuale che stava creando. «L'idea di base è quella di manipolarla, ma non proprio per farne delle armi in senso stretto. Non so spiegarmi bene, e di questo ti chiedo scusa, ma ho un'idea niente male in mente. Fidati di me.» Sapeva di averlo lasciato con l'amaro in bocca, quel Kyoshiro, ma l'intenzione principale di Kiri quella mattinata era di avere un principio di base da cui partire, ed ora ce l'aveva. Il resto sarebbe stato un lavoro successivo diviso in più fasi. «A lavoro ultimato, sarai il primo a cui mostrerò la mia tecnica.» Promise al compagno.
    «Comunque,» Continuò. «cosa ne dici di scambiarci qualche colpo? Non vorrei passasse tutta la mattina a parlare e non concludere nulla. Visto che una infarinatura sul da farsi adesso ce l'ho, combattiamo.» Propose. In effetti non erano passati neanche dieci minuti da quando i due si erano incontrati e l'intenzione principale che i due si erano proposti era stata quella di allenarsi. Fino a quel momento, invece, Kiri non aveva fatto altro che stressare il compagno con i suoi problemi derivanti dal jutsu che intendeva inventare di sana pianta. Ora, pensava, era il momento di passare ad un vero e proprio allenamento. "Anche se..." Pensò Kiri guardandolo negli occhi, «è come se ci fosse qualcosa in lui che non mi torna.» Ma era l'idea come venne, così sparì. Era una idea assurda, a pensarci, ed anche Kiri lo sapeva. Magari la sua sensazione negativa era semplicemente collegata alla maggiore età di Kyoshiro e, forse, questo gli procurava un senso di timore. "Ma sì, infatti, mi faccio problemi per niente." Kiri sorrise.
    «Comincia tu, andiamo.»
     
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    Iniziavo a sospettare che il ragazzo appena conosciuto non sapesse davvero cosa volesse ideare. Da un discorso andava ad un altro, da un idea ad un altra. Avevo cercato per tutto il tempo di dargli uno spunto, cercando di capire se le sue idee potessero essere fattibili o meno.
    L'idea di base è quella di manipolarla, ma non proprio per farne delle armi in senso stretto. Non so spiegarmi bene, e di questo ti chiedo scusa, ma ho un'idea niente male in mente. Fidati di me.
    Non che mi stesse vendendo nulla. Non avevo nulla da perdere e forse se avessi assecondato il suo di discorso, forse mi avrebbe lasciato in santa pace a continuare i miei allenamenti. Sorrideva e si passava una mano sulla nuca, dava l'impressione di essere leggermente in imbarazzo. Forse aveva capito che doveva prendere una decisione alla svelta e non tenermi tutta la mattinata a rigirare su di un concetto campato per aria.
    A lavoro ultimato, sarai il primo a cui mostrerò la mia tecnica.
    Oh, certamente, sono davvero curioso di capire cosa volessi dire con i tuoi ragionamenti ingarbugliati..
    Comunque, cosa ne dici di scambiarci qualche colpo? Non vorrei passasse tutta la mattina a parlare e non concludere nulla. Visto che una infarinatura sul da farsi adesso ce l'ho, combattiamo.
    Oh, beh.. mi stavo allenando sui ninjutsu ma.. quattro colpi per sciogliere la tensione andranno bene..
    In effetti l'allenamento che stavo portando avanti, aveva raggiunto un punto di stallo, in cui non riuscivo a ottenere miglioramenti soddisfacenti perciò sarebbe stato probabilmente più fruttuoso occuparsi di altro e liberare la mente che ristagnare nelle proprie capacità ottenute.
    Comincia tu, andiamo.

    Stavo per lanciarmi all'attacco con naturalezza, quasi spensierato quando mi bloccai repentinamente per osservare il ninja. Per quanto ne sapevo, era uno shinobi di basso livello, ma non lo avevo mai visto nella Nebbia. Poteva esser veramente un mio compaesano, come poteva trattarsi di una spia o un muukenin. Poco mi importava del villaggio ma che qualcuno volesse prendermi in giro per i suoi scopi personali, non lo tolleravo. Oltretutto come ANBU, anche se nei panni di Kyoshiro, mi avrebbero attribuito la colpa di una potenziale minaccia nel villaggio.
    Tieniti pronto Kiri!
    Partii all'attacco del ninja un paio di colpi per iniziare sarebbero stati gli ideali. Eravamo abbastanza vicini da rendere il lancio contro Kiri quasi immediato. sferrai tre rapidi pugni diretti al volto dell'avversario culminando poi con un calcio a mezz'aria, diretto al fianco destro.
    Jinsokuna Senko wa - Pugno Rapido
    Direttorapido
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    Livello: D
    Tipo: Taijutsu
    Quest'attacco consiste in un pugno molto più rapido del normale. L'utilizzatore distende il braccio in un istante, per colpire in fretta e tornare in guardia. Poiché l'attacco sfrutta più la velocità che la potenza causa solo danni medio-lievi.
    Consumo: 2 * 3

    Senpuu - Turbine
    Senpuu-Turbine
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    Livello: D
    Tipo: Taijutsu
    Questa tecnica permette all'utilizzatore d'usare la propria destrezza per liberarsi in aria e sferrare un calcio dal raggio di ben 180 gradi. Se il bersaglio viene colpito verrà scagliato a diversi metri di distanza oltre che a subire un duro colpo.
    Consumo: 2

    Dopo di che mi rimisi in guardia, pronto ad affrontare la controffensiva avversaria.

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    Kiri allargò le gambe e le flesse leggermente. In quella posizione, uno slancio sarebbe stato più semplice ed immediato da eseguire. La distanza che separava i due era di un paio di metri, colmabili con un semplice slancio in avanti. Di per sè, l'ideale sarebbe stato arretrare di qualche passo, ma farlo voleva dire sbilanciarsi leggermente e l'avversario ne avrebbe approfittato. Dunque, rimase lì dov'era. L'attacco di Kyoshiro arrivò nel giro di pochi secondi, con un diretto in faccia. L'attacco era velocissimo e solo per istinto Kiri riuscì a scansare il primo colpo. Il secondo ed il terzo, venuti in rapida successione, colpirono. Due colpi diretti al volto. La forza dei colpi non era per niente paragonabile alla loro velocità, ma i pugni si dimostrarono abbastanza potenti da farlo vacillare. Ma Kiri non ebbe neanche il tempo di riprendersi che Kyoshiro rincarò la dose. Con un veloce, quanto potente, calcio a mezz'aria, colpì sul fianco destro. Il chunin della Nebbia venne letteralmente scaraventato a diversi metri dall'avversario. Il colpo al fianco gli doleva da morire, quasi non riusciva a respirare. A fatica riuscì a rimettersi in piedi dopo qualche secondo di agonia totale. "E' velocissimo, a momenti mi spappolava la faccia." Se, infatti, l'avversario avesse avuto un guanto rinforzato in ferro, avrebbe potuto facilmente rompergli qualche osso del viso o, addirittura, rompergli i denti se il colpo fosse andato dritto al muso. Kiri rigurgitò lievemente un po' di saliva mista a sangue. Lentamente tornò a respirare a pieno regime. «Diamine, se colpisci forte.» Commentò, sorridendo. Si trattava pur sempre di un allenamento, ma doveva cercare di impegnarsi per non fare letteralmente la figura dello scemo.
    Kiri cominciò a rivestire il proprio corpo di un manto invisibile di chakra. Era lo stesso procedimento dei gufi, che usavano le proprie piume per coprire il suono del proprio volo. Come i gufi, così Kiri diventava silenzioso ed ogni attacco smetteva di produrre alcun rumore. Anche i passi a terra diventavano insonorizzati. Il secondo passo del piano consisteva in uno scatto di enorme velocità prodotto grazie alla Shinshi rendan, così da trovarsi in poco tempo ai piedi del nemico. Con un calcio diretto verso l'altro, al mento, Kiri cercò di portarlo in aria, in modo che non avesse appoggi a terra su cui spostarsi. Alzandosi con il braccio destro dal terreno, Kiri subito sferrò un calcio, col sinistro, diretto al fianco destro dell'avversario, per restituire pappa e focaccia.

    Muon no Ken - Pugno Silenzioso
    Muon%20no%20Ken%20-%20Pugno%20Silenzioso_zpsyvvadics
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Taijutsu
    Questa particolare tecnica di combattimento prende ispirazione dalla teoria del volo dei gufi. Infatti, questi possiedono delle speciali piume che gli consentono di attenuare il rumore del battito delle ali. Partendo da questo principio l'utilizzatore impiegherà il proprio Chakra per avvolgere se stesso e riprodurre l'effetto di quelle piume, così che i propri movimenti e i propri colpi non producano alcun rumore. In questo modo si andrà a rendere quasi inavvertibili i propri attacchi e i propri movimenti, causando all'avversario una difficoltà maggiore nella schivata. Lo strato di Chakrà sarà invisibile ad occhio nudo.
    È possibile utilizzare questo Jutsu per massimo tre Turni, dopodiché ne serviranno due di riposo prima di poterlo riutilizzare.
    Consumo: 4 (A Turno)

    Shishi Rendan - Attacco Concatenato del Leone
    ShishiRendan-AttaccoConcatenatodelLeone_zps0a6f4582
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Taijutsu
    Questa tecnica di tipo Taijutsu permette allo Shinobi d'eseguire uno scatto fulmineo. Il Ninja si porterà accucciato davanti all'avversario per poi tentare di sferrargli un calcio violentissimo sul mento scagliandolo a circa dieci metri d'altezza.
    Quindi, se si è in possesso della Kage Buyou, è continuare la tecnica con una combo a mezz'aria. Dopo essersi portati alle spalle del malcapitato, con la gamba destra l'utilizzatore effettua un calcio diretto alle costole, che il bersaglio tenderà a parare. Se però lo parerà con la forza del calcio sferrato si sposterà in modo di colpirlo dall'alto con il braccio sinistro per gettarlo verso il suolo, altrimenti continuerà normalmente. Quindi, mentre l'avversario si trova a mezz'aria in procinto di scendere verso terra, viene colpito con il braccio destro per spingerlo ulteriormente e infine quando si trova a pochi centimetri da terra viene colpito da un calcio datogli dall'esecutore con la gamba sinistra dopo aver ruotato a 360°. Questa tecnica per via dell'impatto causerà non pochi danni.
    Consumo: 4

    Senpuu - Turbine
    Senpuu-Turbine_zpsc55de50a
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Taijutsu
    Questa tecnica permette all'utilizzatore d'usare la propria destrezza per liberarsi in aria e sferrare un calcio dal raggio di ben 180 gradi. Se il bersaglio viene colpito verrà scagliato a diversi metri di distanza oltre che a subire un danno medio lieve.
    Consumo: 2


    Status
    Chakra: 130-4-4-2/130
    C. Fisiche: Danno medio al viso; Danno medio-lieve al fianco destro.
    C. Mentali: Carico
     
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    Diversi colpi, nulla di particolarmente potente ma rapidi e molto efficaci. Della raffica di pugni il ragazzo riuscì a schivare il primo ma si ritrovò inesorabilmente a dover incassare gli altri colpi. Due rapidi pugni in pieno volto del ragazzo che lo destabilizzarono e un calcio in pieno addome che lo scaraventò lontano. Il giovane Kiriano si rialzò a fatica ma sorrideva. Forse gli faceva piacere dopotutto scontrarsi con un avversario degno e quel colpo lo aveva messo a dura prova. Partì immediatamente all'attacco, particolarmente silenzioso ma per nulla rapido. Potetti osservare tutti i suoi movimenti senza problemi, senza esitazione. Correva sulla superficie del lago senza provocare alcun suono, sembrava come se stesse utilizzando la muon no ken ma mi pareva alquanto strano, quella tecnica veniva usata in combinazione con la Kirigakure o al massimo in assenza di visibilità. Se riuscivo a vederlo, anche se non faceva rumore, non sarebbe potuto essere una minaccia. Scattò scivolando sull'acqua per poi colpire quando fu sotto di me. Un calcio dal basso verso l'alto diretto al mio mento. Riuscii a parare il colpo frapponendo i parabraccia. La cosa funzionò ma ero stato comunque scaraventato in aria.
    Tkz.. questa non ci voleva..
    Per qualche istante fui alla mercè del ragazzo che spiccò anche lui un salto raggiungendomi e provando a colpirmi con un calcio rendan, simile a quella che avevo usato qualche secondo prima contro di lui. Mi colpì al fianco sinistro e mi scaraventò lontano. La pettorina di cuoio che portavo sotto i vestiti attutì il colpo e grazie a questo, potetti concentrarmi più sul combattimento che sul dolore.
    Hikami no suteppu - passo sul ghiaccio
    rengastep
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica sarà possibile condensare l'umidità atmosferica creando un fine strato di ghiaccio sospeso in aria che risulterà difficilmente visibile. La lamina di ghiaccio avrà un diametro di un metro e mezzo ma non sarà molto resistente, infatti basterà un kunai per mandarla in frantumi. In base al livello sarà possibile creare più di una lente con una sola serie di sigilli anche se per ognuna dovrà essere pagato il suo tributo in chakra. Le lenti di ghiaccio così create dureranno al massimo un turno, poi torneranno ad essere vapore acqueo. Le lastre di ghiaccio potranno essere create, al massimo, ad una distanza di due metri dall'utilizzatore o da un'altra lastra di ghiaccio e si creeranno lentamente in successione e non simultaneamente.
    [Massimo Sfere: Chuunin 3, Sp Jounin 5, Anbu 8, Jounin 10]
    Consumo: 2 (A Lamina)

    composi un sigillo e creai una lastra di ghiaccio nella direzione in cui ero stato lanciato. Ero a quattro metri dal ragazzo quando toccai la lastra e mi rifiondai su di lui. Ai suoi occhi sarebbe sembrato che usassi l'aria come punto d'appoggio. La lastra era sottile ma sfruttai il chakra sotto i piedi per attutire il colpo e aumentare la spinta. Che poi la lamina si distrusse tornando semplice vapore acqueo non mi importò.
    Dainamikku Entorii - Entrata Dinamica
    DainamikkuEntorii-EntrataDinamica
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Taijutsu
    L'entrata dinamica è un colpo diretto dove l'utilizzatore concentra in maggior parte il proprio Chakra nella gamba con la quale sferra l'attacco. In genere viene usata assieme ad un diversivo con il quale distrarre il nemico.
    Consumo: 2

    Dai Senpuu - Turbine Maggiore
    DaiSenpuu-TurbineMaggiore
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Taijutsu
    Questa tecnica, come il semplice Senpuu, permette all'utilizzatore d'usare la propria destrezza per liberarsi in aria. Questa volta però riuscirà a sferrare ben tre calci rapidissimi sempre dal raggio di ben 180 gradi. Se il bersaglio viene colpito verrà scagliato a diversi metri di distanza oltre che a subire i danni dovuti ai diversi colpi.
    Consumo: 4

    Mi lanciai contro il ragazzo a mezz'aria con la gamba protesa in avanti verso il suo petto. Forse ero stato così rapido da cogliere nuovamente alla sprovvista il giovane ma nuovamente tornai all'attacco senza fermarmi, inseguendo Kiri e affrontandolo con ben tre calci consecutivi. Stavo incarando leggermente la dose per saggiare le sue qualità.
    Se per te è troppo dimmelo, non farti problemi!

    Kyoshiro Tsuuya (Kyo Mibu)
    Status fisico: Ottimo
    Status mentale: Ottimo, Ferita lieve Fianco SX

    Chakra: 225 - 2 -2 -4 = 217
    Equip: Primera
     
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    Il calcio sembrò esser stato inefficace per un nemico della stazza di Kyoshiro. Una volta subito in pieno l'attacco, questo fu scaraventato in aria, ma sembrò quasi, almeno per un istante fluttuare su di essa. Il Mohara fu stupefatto da quello che successe. Anche se solo per un secondo, Kyoshiro riuscì a calciare l'aria per usarla come trampolino da lancio per un contrattacco. Un livello di taijutsu di tal genere non lo aveva mai visto. Anche lo Hyuga contro cui si era scontrato, Yukimura, non sembrò al Mohara eguagliare la stessa eleganza e, allo stesso tempo, forza bruta dello shinobi contro cui ora si trovava di fronte. Kyoshiro tentò di colpire al petto il giovane chunin. Quest'ultimo avrebbe voluto difendersi, ma non ne ebbe il tempo: il colpo lo centrò in pieno e Kiri fu scaraventato lontano di qualche metro. Utilizzando il controllo del chakra, Kiri cercò di riportarsi subito in perfetto equilibrio, ma il dolore del colpo subito faceva in modo che mente e corpo non agissero in perfetta sincronia. La reazione mentale arrivò, infatti, leggermente in anticipo a quella muscolare e quando Kyoshiro si ripropose alla carica, di nuovo, Kiri non poté fermarlo. Una serie di calci, in perfetta combinazione, lo scaraventarono in acqua. La risposta di Kiri, questa volta, non fu pronta e non riuscì a restare a galla con il controllo del chakra. Quando risalì fino alla superficie, fu letteralmente sconvolto. Una velocità ed una potenza tale dei colpi non erano minimamente paragonabili a quelli di un normale special jounin. Kyoshiro doveva certamente trattarsi di uno specializzato in taijutsu o, forse, stava sfruttando una tecnica che permettere una reazione muscolare più attiva del normale, altrimenti non si sarebbe spiegato il tutto. "Maledizione, questo colpo ha fatto male."
    «Se per te è troppo dimmelo, non farti problemi!» Disse Kyoshiro. I capelli castani, lunghi, portati fin sulle spalle brillavano di un leggero sudaticcio estivo.
    «Figurati,» commentò con un certo sarcasmo Kiri. «Come si dice? Quello che non ti uccide, ti può rendere solo più forte, no?»
    Si rialzò a piedi a fatica. La mano appoggiata sull'addome, aspettò che riprendesse regolarmente a respirare: la serie di calci all'addome aveva fatto sì che il respiro del giovane Kiriano si fermasse per qualche secondo. In quel momento, il Mohara avrebbe voluto essere più forte e restituire pappa e focaccia all'avversario. Ma non poteva. O meglio, non poteva ancora. Ma guai ad arrendersi, non lo avrebbe mai fatto. "Come contro Yukimura, non mi arrenderò mai!".
    Sovraccarico di adrenalina, si scordò per un attimo la semplice regola che si erano imposti all'inizio dello scontro, ovvero quella di non usare altri jutsu al di fuori dei taijutsu. Attraverso una lieve concentrazione di chakra sui palmi delle mani, Kiri riuscì a sfruttare l'umidità dell'aria per creare degli shuriken composti d'acqua.
    Suiton: Mizu Shuriken - Shuriken d'Acqua
    water_shuriken_zpslpx6evfj
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica di basso livello il ninja riuscirà a condensare l'umidità presente nell'aria creando degli shuriken composti d'acqua solida letali quando dei normali Shuriken. La tenica non necessita di sigilli ma solo di portare una mano con il palmo rivolto verso l'alto accostata al petto e l'altra sopra di essa, tra i due palmi si creerà uno shuriken dopo l'altro composti d'acqua che poi la mano superiore tirerà verso l'avversario. La tecnica creerà fino a dieci shuriken ad utilizzo e questi si perderanno la loro componente solida dissolvendosi in acqua alla fine del turno.
    Consumo: 2 (Ogni 10 Shuriken)

    Veloce, cercando si sfruttare la velocità della tecnica, li lanciò verso il nemico. Non importava il colpirlo, l'importante era tenerlo impegnato, almeno per un poco. Attuando un rapido scatto verso Kyoshiro, Kiri compose in rapida esecuzione una serie di sigilli, necessari per l'attivazione della Mizuame Nabara. Dopo aver masticato il composto sciropposo all'interno della bocca, lo rigettò per terra cercando di coprire l'area in cui l'avversario si trovava.

    Suiton: Mizuame Nabara - Tecnica del Campo di Sciroppo
    SuitonMizuameNabara-TecnicadelCampodiSciroppo_zps229465a8
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Tramite questo Jutsu un possessore del Suiton potrà creare un "manto" di liquido che ricoprirà un area di venti metri in lunghezza ed otto in larghezza. L'utilizzatore di tale tecnica saprà muoversi alla perfezione sull'acqua, a differenza di chi non è in possesso di questo jutsu. Coloro che non sono in possesso di tale Jutsu e subiranno la Tecnica, nel primo Turno saranno ancorati allo strato di Sciroppo, mentre nei Turni successivi ci si potrà muovere ma si sarà solo più lenti di un grado. Nonostante sia un Jutsu Suiton per via della sua densità diversa dal normale fluido, essa non permette di propagare teniche di elemento Raiton, né per tecniche Suiton che necessitino di fonti d'acqua. La tecnica si dissolve dopo tre turni.
    Consumo: 4


    «Ed ora sei mio!»
    Concentrando una modesta quantità di chakra sui pugni, cercò di colpire più volte l'avversario alla parte superiore dello stomaco. Colpito lì, l'avversario avrebbe avuto notevoli difficoltà a respirare. "Prendi questi, bastardo!".

    Jinsokuna Senko wa - Pugno Rapido x3
    Direttorapido
    Villaggi: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Taijutsu
    Quest'attacco consiste in un pugno molto più rapido del normale. L'utilizzatore distende il braccio in un istante, per colpire in fretta e tornare in guardia. Poiché l'attacco sfrutta più la velocità che la potenza causa solo danni medio-lievi.
    Consumo: 2


    Status
    Chakra: 130-4-4-2-2-4-2-2-2/130
    C. Fisiche: Danno medio al viso; Danno medio-lieve al fianco destro. Danno nel complesso medio lieve alla zona addominale fino al petto.
    C. Mentali: Carico


    Edited by Zanna il gigante. - 1/2/2017, 10:52
     
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