Kyoshiro Tsuuya

Rientro a Kiri

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    JOUNIN

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    Parlato - Pensato - Parlato Kiri


    Kiri si rialzò o meglio, torno a galla e grazie al controllo del chakra si rimise in piedi sul fluido.
    Figurati. Come si dice? Quello che non ti uccide, ti può rendere solo più forte, no
    Curiosa teoria.. Io la penso diversamente, ciò che non ti uccide, può anche lasciarti paraplegico..
    Dissi divertito al ragazzo. Kiri si sera fermato per qualche istante. Pensavo si sarebbe arreso di li a poco ma lo sguardo, quello sguardo che mi lanciò contro sembrava voler dire tutt'altro. Ripartì all'attacco, Il giovane Kiriano compose una manciata di sigilli ed una dozzina di shuriken vennero creati attorno a se e vennero lanciati rapidi verso di me. Voleva probabilmente darmi un intrattenimento per poter agire più liberamente nella fase successiva del suo attacco.
    Kūchū Hensa - Deviazione Aerea
    deviazione_ravvicinato_zps4y5vlliy
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Supplementare
    Grazie all'esperienza nel combattimento ravvicinato, lo Shinobi sarà capace di leggere molto bene le traiettorie di una qualsiasi Arma da Lancio Piccola come Shuriken o Kunai che gli verrà lanciata contro. Questo gli permetterà di deviare la maggior parte dei proiettili lanciati verso di lui con una serie di rapidi calci senza ferirsi. Le Armi da Lancio così schivate verranno deviate o respinte rapidamente lontano in una direzione casuale e non potranno essere indirizzate dallo Specializzato in alcun modo. Non sarà possibile schivare o deviare Armi da Lancio potenziate con il Chakra. Similmente, non sarà possibile schivare o deviare Armi da Lancio se non si ha una velocità uguale o superiore alla forza di chi ha effettuato il lancio.
    La tecnica non funziona contro Shinobi con la Specializzazione in Armi da Lancio né contro Shurikenjutsu.
    Consumo: N/A

    Uno dopo l'altro, deviai le armi calciando e sferzando a destra e a sinistra. La velocità con cui colpivo le piccole armi fatte di suiton era di gran lunga superiore a quella con cui quelle piccole armi venivano lanciate. Potevo pararmi con un semplice jutsu ma quella era piuttosto una pura dimostrazione di abilità nei confronti di quel ninja. Le armi venivano deviate nelle direzioni più disparate senza poterne controllare davvero una direzione. Alcune vennero sbalzate in aria, ricadendo oltre lo Yuki, altre vennero respinte indietro cadendo a metà tra i due e altre a destra o sinistra. Tale azione mi permise di tenere sotto controllo il Ragazzo che compose altri sigilli e sputò per terra un qualcosa che sembrava denso e viscido, che aveva la stessa composizione dello sciroppo. Mi raggiunse immediatamente avvolgendomi i piedi. Me ne accorsi quando fu solo troppo tardi e i miei piedi erano belli che incollati sullo sciroppo. Provai invano a fuggirne ma il giovane ninja aveva bene sfruttato le tempistiche arrivando sotto di me e colpendomi più volte all'addome. La protezione di cuoio che portavo sotto i vestiti era un ottimo ammortizzante ai colpi sferrati dai tai-user Praticamente i pugni, si veloci ma deboli, non sortirono nessun effetto, li incassai perfettamente e dovetti solo resistere al dolore provato. Quel frangente mi permise di sfruttare un apertura nella difesa del ragazzo. Portai le mani in alto unendo i pugni e poi di scatto, colpii con un doppio pugno a martello la testa del ragazzo. Volli proseguire con una ginocchiata in piena faccia ma lo sciroppo mi avvinghiava troppo stretto i piedi per poter agire. Ripiegai su qualcosa di più semplice, sfruttando solo ciò che per il momento potevo usare: Indirizzai due bei rapidi diretti sul volto del ragazzo.
    Jinsokuna Senko wa - Pugno Rapido
    Direttorapido
    Villaggi: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Taijutsu
    Quest'attacco consiste in un pugno molto più rapido del normale. L'utilizzatore distende il braccio in un istante, per colpire in fretta e tornare in guardia. Poiché l'attacco sfrutta più la velocità che la potenza causa solo danni medio-lievi.
    Consumo: 2 x2

    Tks.. Questo sciroppo è qualcosa di veramente odioso.. se avesse attaccato con qualcosa di più serio me la sarei vista brutta..
    Avere i piedi bloccati non mi faceva sentire a mio agio, anzi mi dava l'impressione di essere un bel bersaglio in mezzo al lago. Dovevo fare qualcosa, dovevo agire e trovare un modo per liberarmi. Osservai il liquido. Era più denso dell'acqua ma al tempo stesso riusciva a galleggiarci su. Sputarci sopra un Jutsu suiton probabilmente lo avrebbe solo fatto espandere di più ma se invece di gettarci su dell'acqua avessi provato ad agitare ciò che c'era sotto? Se avessi rimescolato i due liquidi, la pozza si sarebbe divisa in tanti grumi che avrebbero galleggiato sull'acqua alla deriva, creando degli spazi tra di essi sufficientemente ampi da permettere di camminare. Non attesi oltre, caricai il pugno e colpii la porzione di liquido sotto i piedi con una potenzatale da far tremare ogni cosa per decine di metri.
    Sakura no Hana no Eikyoo - Impatto della Fioritura del Ciliegio
    impattodellafiorituradelciliegio
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Taijutsu
    Si tratta di uno dei più potenti Taijutsu e pertanto richiede un'elevata quantità di chakra che dovrà essere concentrata nella mano con la quale si sferra il pugno. Questo potrà essere diretto solamente verso il basso e, se colpisce il suolo, causerà lo sfaldamento del terreno per circa venti metri attorno all'utilizzatore, causando anche un'onda d'urto di dieci metri. Lo smottamento del terreno causerà inevitabilmente un disagio al nemico che si stia avvicinando, paragonabile al calo della propria velocità d'un grado. Se questi viene invece colpito in pieno, i danni riportati saranno gravi-gravissimi. La tecnica è così potente che viene usata anche per colpire nemici nel sottosuolo, causando in questo caso però solo danni medio-gravi se colpiti in pieno o medi se ci si trova in un raggio di dieci metri dall'epicentro.
    Consumo: 15

    Il livello del lago si abbassò di tre metri circa facendo vibrare la superficie dell'acqua che si increspò freneticamente su se stessa. Dopo di che, il fluido cercò di tornare al suo posto avendo un effetto pendolo, tutta l'acqua fu diretta verso l'epicentro della scossa e da lì fu spruzzata in ogni dove creando onde alte tre metri che si mossero in tutte le direzioni. Lo sciroppo fu spruzzato dal basso verso l'alto e non stette più insieme. Kiri dovette affrontare l'onda d'urto e la successiva onda mentre delle parole ben pesate venivano dette dallo Yuki.
    Sei bravo, sei portato ma non sei sufficientemente forte per battermi, dovrai allenarti, molto più duramente di così. Potrei allenarti io se vuoi specializzarti nel corpo a corpo. Ho già un paio di allievi, potreste allenarvi tutti assieme non credi?

    Kyoshiro Tsuuya (Kyo Mibu)
    Status fisico: Ottimo
    Status mentale: Ottimo
    - Ferita lieve Fianco SX
    - 3 contusioni lievi addome

    Chakra: 217 -2 -2 -15 = 198
    Equip: Primera
     
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    Kyoshiro dette vita ad uno spettacolino per ridurre al ridilo la contromossa del Mohara. Gli shuriken vennero spazzati via con semplici calci, quasi come se Kiri avesse lanciato dei pomodori invece che delle lame composte da chakra acquatico. Ma quel suo irritante comportamento fu causa della sua distrazione: forse non accorgendosi della tecnica, fu preso in pieno dal manto acquatico. Intrappolato, Kyoshiro, per quanto si fosse rivelato forte, non avrebbe avuto alcuno scampo: i diretti del chunin della Nebbia colpirono appieno il ragazzo dai capelli castani. Ma quando le nocche toccavano il busto di Kyoshiro, Kiri notava che non colpivano l'addome nudo, ma una sorta di protezione. Nemmeno il tempo di accorgersi dell'accaduto: lo Tsuuya lo colpì al capo con estrema violenza. Kiri non resistette al colpo e cadde senza forze, atterrando sulle ginocchia, stanco. Ma l'avversario non aveva ancora finito: nonostante Kiri avesse immobilizzato gli arti inferiori dell'avversario, quest'ultimo aveva ancora in piena libertà quelli superiori. Con due rapidi colpi al viso, Kyoshiro ristabilì subito le gerarchie. Kiri cadde all'indietro e si trascinò, stanco, all'indietro di qualche metro con i gomiti. Raschiava centimetri su centimetri per scampare dagli attacchi dell'avversario. Fortuna che il manto gli dava tempo a sufficienza. Mentre si trascinava in salvo, constatò con amara sorpresa che i danni al viso erano aumentati, il suo naso sanguinava, sulla gote sentiva un taglio e l'occhio destro era leggermente gonfio.
    Kiri avrebbe voluto fare qualcosa, reagire, dimostrare all'avversario che ancora non aveva vinto, ma le cose andarono diversamente. Stufo della prigionia, Kyoshiro colpì il manto acquatico con estrema violenza fino a distruggerlo. Kiri era senza parole: non aveva mai visto un colpo portato a segnò con così tanta violenza. Era senza parole. "Ma cosa è successo?" Si ritrovò a rimuginare tra sé: un pugno di inaudita potenza era stato in grado di separare i liquidi della tecnica sfruttando solo ed esclusivamente la forza bruta? Per Kiri, era fantasia. "No, non ci voglio credere". Non si alzò. Era ancora steso a terra, poggiato sui gomiti a fissare Kyoshiro.
    «Sei bravo, sei portato ma non sei sufficientemente forte per battermi, dovrai allenarti, molto più duramente di così. Potrei allenarti io se vuoi specializzarti nel corpo a corpo. Ho già un paio di allievi, potreste allenarvi tutti assieme non credi?»
    «Ma chi sei?» Disse tremante Kiri. Lo guardava come fosse un mostro. Come dargli torto? Aveva fino ad ora sfidato decine e decine di avversari, molti anche bravi nel taijutsu, ma nessuno aveva mai mostrato una potenza simile. «No, sul serio, chi sei? E non dirmi un semplice Special Jonin perché non ci credo...» Si ritrovò a sottolineare. Si sentiva preso in giro da un personaggio che aveva -lui ne era convinto- fatto finta di essere ciò che non era. Non stava certamente ipotizzando ch'egli fosse uno straniero e che si stesse spacciando per uno special jonin della Nebbia, ma che stesse mentendo sulle sue vere capacità, secondo Kiri, era certo. Si ritrovò per un attimo a pensare ch'egli fosse un membro della squadra speciale degli A.N.B.U, i quali dovevano tenere segreta la loro vera identità e trovava in questa ipotesi la giustificazione dell'accaduto. Ma finché non fosse stato Kyoshiro a parlare, a confermare o smentile le sue presunte ipotesi, i pensieri di Kiri non rimanevano che aria fritta.
    Ora rimaneva nella testa di Kiri la proposta dell'avversario, ovvero quella di diventare uno dei suoi allievi. "Ha fatto riferimento d'avere allievi e parlava di addestrarmi nel caso volevo specializzarmi nel combattimento corpo a corpo. Dunque avevo fatto bene ad ipotizzare fosse uno specializzato nel taijutsu, ma come fa ad essere uno special jonin così bravo da avere addirittura più di un allievo?". Rimuginò sopra i suoi stessi pensieri per qualche secondo senza trovare risposta.

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    Chakra: 130-4-4-2-2-4-2-2-2/130
    C. Fisiche: Danno medio-grave al viso; Danno medio-lieve al fianco destro. Danno nel complesso medio lieve alla zona addominale fino al petto. Danno medio-lieve da contusione alla nuca.
    C. Mentali: Carico
     
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    Ma chi sei?
    Kiri era scosso. Era visibilmente spaventato e tremava come una foglia. L'ultimo attacco aveva segnato una linea spessa, un solco invisibile ma al tempo stesso tangibile che determinava la differenza di potenziale tra il piccolo e il grande Kiriano. Come biasimarlo. In quel momento Kiri si stava chiedendo chi gliel'aveva fatto fare, come aveva potuto ficcarsi in quella situazione così delicata, ad allenarsi con una bestia simile. L'acqua straripava sui bordi del laghetto, andando a deformare i contorni che fino a qualche momento prima erano ben definiti data la natura tendenzialmente pacata del fluido.
    No, sul serio, chi sei? E non dirmi un semplice Special Jonin perché non ci credo...
    Non sapevo quanti special Jounin avesse effettivamente affrontato in vita sua. Di certo il numero doveva essere davvero esiguo perciò quel ragazzo non avrebbe potuto contestare se avessi detto qualcosa di simile al "ti sbagli, sono uno special Jounin come tanti" ma non avrei detto il vero, avrei mentito al ragazzo e la cosa non mi piaceva proprio del tutto. Mi lasciava con l'amaro in bocca. Certo, non potevo ovviamente dirgli di essere un ANBU, come non potevo dirgli che all'interno del mio corpo risiedeva parte del chakra di un mostro mitologico che mi aveva dotato di un energia fuori dall'ordinario, difficilmente pareggiabile dal resto degli special Jounin.
    In effetti.. hai ragione..
    Dissi cambiando improvvisamente tono di voce. Divenni spaventosamente serio ed a passi lenti, misurati, mi avvicinai al ragazzo. Il liquido melmoso e appiccicoso aveva perso tutto il suo potenziale andando a scomporsi velocemente. La porsione di lago tra me e il ragazzo era praticamente libera, priva di ostacoli. Kiri era ancora per terra, chino sui gomiti mentre cercava di dare un senso a ciò che stava succedendo. Era bagnato fradicio e con le temperature di quella giornata doveva asciugarsi in fretta o avrebbe preso un bel raffreddore. Continuavo passo dopo passo, diminuiva la distanza dal mio interlocutore.
    E' un peccato che tu l'abbia scoperto. Ora dovrò eliminarti!
    Schioccavo le dita della mano destra. Uno ad uno le ossa schioccavano nel silenzio del campo d'addestramento e quando ebbi finito, passai all'altra mano. Quando fui d'avanti al ragazzo, mentre lo guardavo dall'alto con sguardo a metà tra il risentito e il disprezzante, mi abbassai in ginocchio per allineare l'altezza dei suoi occhi con i miei. In un attimo cambiai espressione e picchiai l'indice sulla fronte del ragazzo.
    Scherzetto.. hahaha! In effetto sono uno special Special jounin o super special jounin se ti piace di più. Mi sono solo allenato tantissimo fino al limite delle mie capacità ma sono uno Special jounin e basta. nulla di più di quello che vedi..
    I ragazzi di quell'età sognavano svolte epiche nei racconti o nelle storie. Sapevo che quella conferma non sarebbe andata giù al ninja e speravo in effetti che non la desse a bere, che restasse col dubbio che effettivamente ci fosse molto più di quello che lasciavo credere. Mi rialzai e mi allontanai dal ragazzo con l'intenzione di lascialo col sedere sull'acqua. Poi, ad un tratto mi voltai di scatto e conclusi.
    In effetti, ora che ci penso, non avendomi battuto non c'è motivo di essere sincero, no? hahahaah

    Kyoshiro Tsuuya (Kyo Mibu)
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    «In effetti.. hai ragione..» Rispose Kyoshiro. Tono serio, sguardo penetrante. Si avvicinava al chunin a passo lento, forse per far crescere la tensione e la paura insita nel ragazzo. Kiri, con un piccolo sforzo, si appoggiò al braccio sinistro e tentò di alzarsi, aiutandosi con le gambe, senza riuscirci. «E' un peccato che tu l'abbia scoperto. Ora dovrò eliminarti!» Continuò. Kiri deglutì freneticamente. Era ferito, seppur in maniera non grave, ma era comunque ferito, mentre l'avversario sembrava non aver subito grosse ripercussioni derivanti dallo scontro. Tentare di scappare era inutile, se ne rese conto. Pian piano lo Tsuuya si avvicinò a Kiri, si accovacciò sulle ginocchia e lo guardò dritto negli occhi. Il Mohara aveva i nervi tesi, i muscoli rigidi, il cervello in panne e il cuore impazzito. Kyoshiro sollevò l'indice e lo puntò sulla fronte del ragazzo, lentamente. Sguardo serio. D'improvviso, però, cambiò espressione. L'indice puntato minaccioso al viso del ragazzo si trasformò in un dolce buffetto.
    «Scherzetto.. hahaha!» Pronunciò Kyoshiro, con una leggera risata. Kiri crollò sulle sue stesse braccia. "Vai a cagare, Kyoshiro".
    «In effetto sono uno special Special jounin o super special jounin se ti piace di più. Mi sono solo allenato tantissimo fino al limite delle mie capacità ma sono uno Special jounin e basta. nulla di più di quello che vedi..»
    Facendo due calcoli, Kiri non aveva un serio motivo per dubitare del bruno. Nonostante tutte le particolarità dello shinobi, pensare ch'egli fosse un mukenin infiltratosi in villaggio era un'idea pazza da scartare mentre l'ipotesi ch'egli fosse un membro della squadra speciale, pur essendo verosimile, non gli cambiava la vita. Si era fatto mille pensieri in testa senza una vera e proprie ragione. Aveva cercato di trovare soluzioni a problemi che non c'erano.
    «Ah, mi arrendo.» Si arrese Kiri, sbuffando e lasciandosi cadere all'indietro con le braccia aperte. Di continuare lo scontro non se ne parlava, ne aveva prese fin troppe, di continuare a fantasticare sull'ipotetica doppia-realtà di Kyoshiro ancora meno. Ma il bruno aveva ancora intenzione di scherzare.
    «In effetti, ora che ci penso, non avendomi battuto non c'è motivo di essere sincero, no? hahahaah» Disse sorridendo. Anche Kiri sorrise.
    «Allora ti promesso che la prossima volta ti obbligherò a dirmi la verità.» Disse ridacchiando. Batterlo, con le sue capacità, era impossibile. L'obiettivo di atterrare Kyoshiro poteva essere una buona spinta per migliorarsi.
    «Ma ritornando al discorso di prima.» Disse Kiri, tornando serio. Si sollevò da terra e cercò di rimettersi in piedi. «Cosa intendevi con "allenarmi"?»
     
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    Allora ti prometto che la prossima volta ti obbligherò a dirmi la verità.. Ma ritornando al discorso di prima, cosa intendevi con "allenarmi"?
    Avevo fatto breccia nell'interesse del piccolo Kiriano. Il mio obiettivo a Kiri era comunque quello di ricercare nuovi ninja sostenitori della nostra causa, quella delle ceneri. Il modo più efficace per portare le nuove leve dalla nostra parte era proprio allenarle anche per valutare e selezionare solo i migliori, i ninja più promettenti non potendoci permettere di accettare tutti. Anche perché in previsione dei miei piani, Kenpachi avrebbe rubato dal villaggio il segreto del Sigillo Maledetto per poi condividere il suo potere con tutti gli appartenenti alla setta. Oltretutto il mio compito era anche cercare uno specializzato in funninjutsu così fedele da imprimere uno speciale sigillo agli appartenenti per non farli parlare dell'organizzazione, dei suoi appartenenti e del suo scopo. Non potevo dire ancora se Kiri fosse un buon partito o se sarebbe stato disposto a perseguire la nostra causa ma di certo, non era ne il luogo ne il momento per fare una valutazione appropriata figuriamoci una proposta ma se avessi suscitato l'interesse del piccolo Kiri e lo avessi allenato più assiduamente, avrei avuto un quadro più completo sulle sue capacità ed oltretutto, lo stesso ragazzo poteva essere fortemente contrario alla scelta.
    Ho visto del talento in te, vorrei allenarti. Voglio vedere quanto può svilupparsi il tuo potenziale. Ad esempio, hai già deciso in quale dei quattro rami fondamentali vorresti specializzarti? Credo che tu sia abbastanza grande da poter prendere questa decisione. Magari posso aiutarti nella scelta.. O.. hai già un sensei che ti segue nei tuoi allenamenti?
    Se il ragazzo avesse avuto un sensei la cosa si sarebbe complicata non poco, avrei dovuto fronteggiare la fiducia che riponeva in quella figura per poi superarla per avere qualche possibilità di persuasione.
    Era già un bel po' che ero in quel campo avendo del tutto tralasciato gli allenamenti per cui avevo richiesto il permesso quel giorno ma la cosa non mi dispiaceva, avevo conosciuto un ragazzo in gamba anche se ancora acerbo.
    Ora però si è fatto tardi, devo andare. Se vorrai allenarti con me basterà cercarmi, conosci il mio nome, sarà facile.
    Non era vero. In realtà ero un tipo piuttosto solitario e non rimanevo mai per più tempo nello stesso luogo. Spesso ero via in missione giorni o settimane e a casa facevo ritorno solo per dormire. Difficilmente però avrebbe recuperato l'indirizzo di casa mia solo chiedendo in giro.

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    Edited by john900 - 6/2/2017, 16:35
     
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    «Ho visto del talento in te, vorrei allenarti.» Disse Kyoshiro, in risposta alla domanda fatta. «Voglio vedere quanto può svilupparsi il tuo potenziale. Ad esempio, hai già deciso in quale dei quattro rami fondamentali vorresti specializzarti? Credo che tu sia abbastanza grande da poter prendere questa decisione. Magari posso aiutarti nella scelta.. O.. hai già un sensei che ti segue nei tuoi allenamenti?»
    Il Mohara le aveva prese in ogni dove. Ogni muscolo gli doleva e, probabilmente, se avessero continuato a combattere, le avrebbe continuato a prendere. Nonostante questo, Kyoshiro asseriva con insistenza che il ragazzo aveva del potenziale. "Mi prende per il culo?" Pensò il chunin mentre si massaggiava il capo, ancora dolorante per la botta presa poco prima. Nonostante tutti i dubbi che aveva sulla situazione, rispose sinceramente al bruno.
    «Ho il maestro Kiri che si occupa di me ogni giorno, allenandomi ed aiutandomi a migliorare.» Disse, finendo con un lamento per una fitta al viso dovuta ad una delle ferite. «Certo che colpisci forte, eh? Comunque no, non so ancora in quale arte specializzarmi, anche se sono propenso alle arti magiche, più per caso che per altro. Semplicemente fino ad ora ho avuto più possibilità di allenarmi nei ninjutsu che nelle altre arti. Tutto qui.» Concluse. In effetti era tutto vero: il maestro Choro aveva sempre cercato di dare al ragazzo un'istruzione equilibrata in tutti i campo del sapere: nel campo del ninjutsu lo aveva personalmente guidato nello sviluppo dell'elemento acquatico; nel campo dei genjutsu, il maestro aveva spiegato a Kiri i concetti basi di un'illusione, con tanto di piccoli accorgimenti per capire quando capire di trovarsi sotto illusione e come cercare di uscirne; solo i campi del corpo a corpo e dei fuunjutsu rimanevano, in parte, territori inesplorati, ma non per mancanza di diligenza da parte del maestro o dell'allievo, ma perché il percorso di formazione tra i due era iniziato da meno di qualche mese e non c'erano ancora state occasioni.
    Nonostante provasse immensa stima per il maestro Choro, comunque non sarebbe stata malvagia l'idea di allenarsi, almeno per un piccolo periodo di tempo, nel corpo a corpo con Kyoshiro. «Ma se ti va, comunque, ti andrebbe di allenarmi nel corpo a corpo? Voglio migliorare...» Disse con un leggero imbarazzo.
    «Ora però si è fatto tardi, devo andare. Se vorrai allenarti con me basterà cercarmi, conosci il mio nome, sarà facile.» Aveva detto il bruno. Kiri lo seguì nel saluto, speranzoso di incontrarlo di nuovo. Per allenarsi, sia chiaro, Kiri non avrebbe potuto affrontarlo in un vero e proprio scontro diretto.
    «Va bene, Kyoshiro. A presto.»
     
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    Respiri affannati. Macerie lungo il percorso. A piccoli passi mi facevo strada nella penombra ma la vista si offuscava ed era difficile proseguire. Dolore. Un lancinante dolore alla testa, all'altezza della tempia destra. Qualcosa mi aveva colpito e la ferita aveva tutta l'aria di essere un trauma cranico piuttosto serio. Ero sudato, tremante e sporco di sangue sgorgato dalla ferita alla testa. I vestiti a brandelli. Camminavo senza una meta. Per quello che vedevo, mi trovavo in un lungo corridoio. Non sapevo se in un sotterraneo o in un altissimo palazzo. Non c'erano finestre e nessuna porta. Mi tenevo appoggiato alla parete mentre la mano scivolava e riconoscevo al tatto un elaborato motivo sui mattoni che componevano la struttura. Le stesse domande continuavano a vorticarmi nella mente. "Cosa mi è successo?", "Dove sono?", "Cosa è questo posto?". Continuavo a ripetermi che non doveva essere una struttura clandestina per essere così curata nella roccia. I laboratori sotterranei di Iwa erano tunnel scavati nella roccia, quello era qualcos'altro. A passi lenti mi trascinavo oltre, volevo arrivare alla fine di quel corridoio ma inciampai in qualcosa. A malapena riuscii a frapporre le mani in avanti e non sbattere direttamente il viso sul pavimento. La guancia sinistra finì sul pavimento. C'era terra, no, polvere e ad ogni respiro sentivo il pulviscolo alzarsi ed entrare nei miei polmoni. Cercai di limitare il respiro ma i muscoli bruciavano avevo bisogno di ossigeno. Spostai lo sguardo ai miei piedi per vedere in cosa fossi inciampato. Nell'oscurità identificai una sagoma rettangolare grande quanto due palloni. A prima vista sembrava un mattone ma non mi soffermai a comprendere da dove venisse o come mai era al centro del corridoio. Mi rialzai a fatica, mi rimisi sui piedi malfermi e continuai a camminare. Di li il numero delle macerie si faceva sempre più alto ma non trovavo un varco, un'apertura. Poi ad un tratto notai del vento, ero vicino all'uscita! Continuai scavalcando e scansando ogni possibile ostacolo dirigendomi verso la fonte della brezza. Dopo un centinaio di metri, raggiunsi un varco nel percorso. Era come se di netto una porzione dell'edificio fosse stata portata via. Mentre mi avvicinavo, riuscivo a vedere il cielo finalmente. Era notte ma un cielo nero, senza stelle, cupo e monotono si presentava ai miei occhi. Sembrava quasi irreale, una sorta di soffitto dipinta con una spaventosa ed uniforme vernice nera. Arrancai fino al bordo trovandomi davanti un dirupo. Guardai attorno cercando di mettere a fuoco e riconoscere l'orizzonte ma ebbi una sorpresa a dir poco shoccante: L'orizzonte era a circa duecento metri sopra di me e da destra a sinistra, tutto ciò che riuscivo a vedere erano i bordi di un immenso cratere. Caddi sulle ginocchia con la bocca spalancata dallo stupore. La struttura era sotterranea ma qualcosa aveva praticamente strappato via un buco enorme nella crosta terrestre.

    VENTIQUATTRO ORE PRIMA

    Ero di ritorno da una missione in solitaria dalla Repubblica dei Samurai In qualità di sensei per confermare l'iscrizione di alcuni ragazzi al prossimo esame chunnin quindi ero in giro con la mia vera identità, quella di kyoshiro. Il ritorno fu un viaggio lento e monotono a bordo di un carro a cui aveva strappato un passaggio. Facemmo diverse soste in alcune locande sulla via nel paese del Fuoco. Per il resto del percorso, ero sdraiato sulle casse di merci che colmavano il carro. Era un momento in cui avevo abbassato guardia credendomi al sicuro come regolare in un territorio di regolari ma la verità era che nessuno è davvero al sicuro nel mondo ninja. Di colpo, una miriade di senbon vennero sparati dalle chiome degli alberi. Fu un attacco ad ampio raggio e portato con una moltitudine di colpi nella speranza che almeno uno di essi andasse a segno. Più di un paio mi colpirono. Alcuni mi presero sulle protezioni, altri sulle strisce di cuoio sulle braccia. Saltai immediatamente giu dal carro per evitare una seconda ondata di armi. Qualcuno mi aveva attaccato e difficilmente poteva trattarsi di un ninja regolare tanto quanto sembrava assurdo l'idea che si trattasse di un muukenin così lontano dalle ex terre di Iwa ma allora chi poteva essere? Ben presto il carro scappò via, i cavalli si erano imbizzarriti e non ci fu modo di fermarli. Così non ebbi più un riparo. In quel momento mi accorsi anche che uno di quei senbon mi aveva colpito alla coscia destra. nulla di pericoloso era un graffio ma lo tirai via per poi toccare la Primera e ricoprirmi con l'armatura.
    Rilascio
    RilascioPrimera
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Il Rilascio della Primera permette all'utilizzatore di smaterializzare una delle proprie spade e venir totalmente ricoperto da una solida armatura. Mediante questa è possibile rendere inefficace contro di se qualsiasi arma che non sia leggendaria e Jutsu derivanti sia da innata che non di livello C. Inoltre l'utilizzatore sarà soggetto ad un potenziamento fisico motorio d'un grado.
    Consumo: 8 (A Turno)

    Al tatto però il senbon sembrò untuoso, lo esaminai più da vicino e notai una sostanza lattiginosa sul metallo.
    Dannazione non sembra veleno ma chi può dirlo? Tkz.. non ci voleva..
    La Primera era l'idea migliore se il mio avversario fosse stato uno specializzato in Shurikenjutsu ed infatti, gli aggressori provarono ad attaccare nuovamente con le piccole armi ma questa volta non mi dovetti nascondere, anzi, potetti restare lì al centro della strada ad analizzare la traiettoria delle armi. Dedussi che erano in tre a lanciare i senbon. Ecco perché il numero di armi era così enorme. I tre erano ognuno tra le chiome di un diverso albero, erano nascosti ma su per giù avevo capito dove erano. Dovevo affrontarli ma l'idea di attaccare alla cieca degli avversari senza saperne il numero e il grado ninja mi lasciava interdetto. Potevano essere molti di più ed io avevo la certezza di averne contati tre ma solo nel secondo attacco. Gli avversari potevano anche essere di più. Dovevo valutare bene la faccenda. Mediante la muon riuscii ad ascoltare i battiti cardiaci, contai in effetti poco meno di una dozzina di uomini disparati da un lato e l'altro della strada. Composi i sigilli e sprigionai una vera e propria tempesta di ghiaccio dalla quale spuntarono dozzine di lance di ghiaccio alte fino a sette metri, ognuna diretta ad uno dei miei attaccanti.
    Rilascio
    RilascioPrimera
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Il Rilascio della Primera permette all'utilizzatore di smaterializzare una delle proprie spade e venir totalmente ricoperto da una solida armatura. Mediante questa è possibile rendere inefficace contro di se qualsiasi arma che non sia leggendaria e Jutsu derivanti sia da innata che non di livello C. Inoltre l'utilizzatore sarà soggetto ad un potenziamento fisico motorio d'un grado.
    Consumo: 8 (A Turno)

    Hyouton no Arashi - Tempesta di Ghiaccio
    HyoutonnoArashi-TempestadiGhiaccio_zps7e65541a
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Lo shinobi formerà attraverso la propria manipolazione, svariati spuntoni di ghiaccio, quindici precisamente. Essi potranno spuntare dal terreno ad una distanza massima dal Ninja di venti metri con un'inclinazone rispetto al terreno scelta dell'utilizzatore anche se tutti nella stessa zona. Se colpiranno il nemico, potranno provocare anche danni gravi da taglio. Gli spuntoni saranno alti sette metri, il loro diametro alla base è di mezzo metro e sono veloci nel fuoriuiscire dal terreno. Il terreno nella zona che si è scelta per far fuoriuscire uno o pià spuntoni, si ghiaccierà in due secondi circa rivelando dunque il raggio d'azione della tecnica.
    Consumo: 15

    Fate un favore a voi stessi, andate via!
    Nella boscaglia ci fu un pò di trambusto. Alcuni ninja vennero feriti, altri invece riuscirono a schivare le lance di ghiaccio. Tre ninja apparvero dalla chioma smeralda pronti ad affrontarmi. Uno mi lanciò degli shuriken giganti mentre il secondo provava con un fendente di kusarigama dalla distanza grazie alla catena. Gli shuiriken non mi impensierirono grazie alla primera. Mi basto colpirle col dorso della mano e lanciarle via mentre anche la lama della Kusarigama colpiva senza effetto al fianco destro. Il terzo uomo intanto, in possesso di una lancia provò un approccio diretto con un affondo al petto ma anche quella lama si fermò sul bianco materiale dell'armatura primeratica.
    Vi avevo detto di sparire..
    Afferrai l'arma del nemico e lo strattonai verso di me facendogli perdere l'equilibrio per poi colpirlo senza ritegno all'altezza del collo con un poderoso calcio.
    Dai Senkou - Rotazione Superiore
    DaiSenkou-RotazioneSuperiore
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Taijutsu
    Questo calcio permette Ninja in fase aerea di scagliare un violento calcio verso il nemico scagliandolo ad una decina di metri di distanza. Essendo un calcio aereo ed unicamente usufruibile in tale circostanza, la gravità favorirà il colpo del Ninja causando una ferita di grave entità poiché il nemico rimarrà stordito per il turno successivo.
    Consumo: 8

    Il primo nemico era stato abbattuto ma vidi i secondi rimasti nella retroguardia iniziare a comporre i sigilli per un attacco e prima di subire i loro jutsu, composi il sigillo per la Kirigakure per poi sparire nel bel mezzo della nebbia. Mi scansai appena prima che due jutsu di natura katon e fuuton si schiantassero nella posizione in cui ero.
    Katon: Karyuu Endan - Fiamma del Drago
    KaryuuEndan-ProiettiledelDragodiFuoco_zpsb54dd0d7
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica permette all'utilizzatore, una volta compiuta una lunga serie di sigilli ed aver preso un grande respiro, di sputare un vero e proprio getto di fiamme dalla forma conica ma che in punta ricorderà il volto e gli artigli fiammeggianti di un drago. Il drago conico avrà un'ampiezza di otto metri, sarà alto cinque e s'estenderà per trenta metri a velocità altissima lasciando inoltre una scia di fuoco dietro di sé. Le fiamme causano una ferita medio-grave da ustione sulla parte del corpo colpita, e la tecnica può essere mantenuta fino alla fine del Turno ma, in questo caso, l'utilizzatore non potrà muoversi né muovere il getto in alcuna direzione differente da quella impartitagli al momento dell'emissione. Le fiamme arriverano ad aumentare i danni sui bersagli colpiti fino a gravi nel caso in cui questi rimangano sotto il getto per più di tre secondi.
    Consumo: 8

    Fuuton Shinkuu Taigyoku - Sfera d'Aria Superiore
    Vacuum_Great_Sphere
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Dopo aver effettuato una rapida serie di sigilli si aspira dell'aria dalla bocca e poi la si emette tutta di colpo. L'aria, impastata col Chakra, andrà a formare una sfera di vento dal diametro di cinquanta centimetri che si dirigerà verso l'avversario ad alta velocità. La tecnica raggiunge un massimo di venti metri e se colpisce causerà ferite medio-gravi da taglio. Il vero punto di forza, però, è la sua capacità di espandersi e aumentare il suo diametro. Infatti per ogni metro percorso la sfera si ingrandirà di cinquanta centimetri arrivando a un massimo di cinque metri di diametro.
    Consumo: 8


    Kirigakure no Jutsu - Tecnica del Velo di Nebbia
    KirigakurenoJutsu-TecnicadelVelodiNebbia
    Villaggio: KirigakureNo Sato
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    è una tecnica segreta del Villaggio della Nebbia, ed anche se di basso livello è una delle più rappresentative dell'intero paese. La tecnica genera una nebbia fittissima che si espande per un raggio di cento metri che delimita il campo visivo di coloro che sono al suo interno; i soggetti non vedranno nulla oltre i due metri; l'unico modo per vedere attraverso tale nebbia è essere in possesso del Byakugan.
    Pur trattandosi di un ninjutsu non basterà colpire la nebbia per annullare la tecnica. Infatti qualsiasi ninjutsu riuscirebbe a far disperdere la nebbia lungo il suo percorso ma subito questo spazio libero verrà nuovamente ricoperto da nuova nebbia continuamente generata dall'utilizzatore.
    A differenza di quasi tutti i ninjutsu questo non potrà espandersi/essere usato sott'acqua in quanto le particelle d'acqua sospese normalmente nelll'aria si mescolerebbero semplicemente con la massa del liquido diventando parte di essa.
    Consumo: 2 (A Turno)

    Rapido mi mossi nella nebbia bianca. La muon mi permetteva di localizzarli come un falco localizza la preda da decine e decine di metri di altezza. Il pugno silenzioso mi permetteva di muovermi senza produrre alcun suono passando rasente uno dei due. Gli passai sul lato superandolo per poi scattare in avanti con tutta la mia forza.
    Colpii il ninja con un poderoso pungo chiodato all'altezza della mandibola. Vidi il braccio destro dell'uomo che si alzava nel disperato tentativo di difendersi ma fu tutto inutile. Il colpo fu troppo rapido e troppo improvviso per poter far nulla. Si udì soltanto il boato della mia mano chiusa sul volto dell'aggressore e il sinistro suono di ossa rotte prima che lo stesso venisse scaraventato via un paio di metri. Il primo attacco fu un campanello di allarme per il terzo uomo che lanciò immediatamente un jutsu nella direzione nella quale aveva sentito i rumori. Poco ortodossa, molto pericolosa per il suo compagno ma efficace. Non appena con la muon percepii il suono di qualcosa di etereo come vento o fiamme muoversi in mia direzione provai a scattare velocemente ma dovetti constatare che il veleno o qualunque cosa fosse, stava facendo effetto. Le estremità le sentivo già formicolanti ma ora erano le gambe che non rispondevano.
    Iwa no Kobushi - Pugno di Roccia
    PugnoDiRoccia
    Villaggio: tutti
    Livello: B
    Tipo: Taijutsu
    Questo colpo all'apparenza sarà un semplice pugno e proprio per questo potrà prendere di sorpresa. Infatti questo pugno ha una forza di due gradi superiore a quella dell'utilizzatore e anche la resistenza del pugno sarà molto superiore evitando di ferirsi quando viene sferrato anche contro superfici molto dure. Questo colpo potrà addirittura fratturare le ossa se colpisce in pieno causando danni medio-gravi. Inoltre non sarà nemmeno semplice da deviare e l'avversario si troverà spiazzato quando capirà che non è un semplice pugno. La sua forza è tale da distruggere anche una roccia.
    Consumo: 8

    Fuuton Shinkuu Taigyoku - Sfera d'Aria Superiore
    Vacuum_Great_Sphere
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Dopo aver effettuato una rapida serie di sigilli si aspira dell'aria dalla bocca e poi la si emette tutta di colpo. L'aria, impastata col Chakra, andrà a formare una sfera di vento dal diametro di cinquanta centimetri che si dirigerà verso l'avversario ad alta velocità. La tecnica raggiunge un massimo di venti metri e se colpisce causerà ferite medio-gravi da taglio. Il vero punto di forza, però, è la sua capacità di espandersi e aumentare il suo diametro. Infatti per ogni metro percorso la sfera si ingrandirà di cinquanta centimetri arrivando a un massimo di cinque metri di diametro.
    Consumo: 8

    Merda..
    Il mio piano era quello di scattare lontano da li dopo il pugno e colpire anche il terzo uomo ma fu impossibile. Una colonna di chakra fuuton mi prese in pieno lanciandomi lontano. Il colpo fu pesante ma non troppo doloroso. mi avevano ferito ma nulla di troppo grave. Mi sarei rimesso subito in piedi e sarei ripartito come un fulmine. Questo è però quello che aveva elaborato il mio cervello, quella che fu la reazione del mio corpo fu goffamente più lenta e imprecisa. Barcollai in avanti ed indietro prima di riassestarmi ma uno degli avversari sbucò alle spalle componendo già dei sigilli. Impastò il suo chakra nel terreno sottostante i suoi piedi per poi dirigere il composto così malleabile contro di me. Potei solo parare il viso con le braccia prima che un immensa e irrequieta ondata di fango mi travolgesse.
    Doryū Taiga - Fiume di Fango
    Dory16B0Taiga-FiumediFango_zps563b1a2d
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questo Jutsu permette di creare davanti ai propri piedi la nascita di un fiume di fango. La sua creazione è rapidissima, ma procede esclusivamente in linea retta. Il fiume raggiunge una distanza di cinquanta metri in lunghezza e di dieci in larghezza, e viaggia a velocità molto alta. Questo Jutsu ha una durata totale di circa tre secondi, ed è dunque rapidissimo, ma in compenso ha buone probabilità di cogliere di sorpresa eventuali nemici coinvolti. Provoca danni complessivamente d'entità media da impatto e può servire per bloccare nel fango l'avversario e spingerlo lontano con la corrente del fiume.
    Consumo: 8

    Nunoshibari no Jutsu - Tecnica della Mummificazione
    NunoshibarinoJutsu-TecnicadellaMummificazione
    Villaggio: Sunagakure No Sato
    Livello: A
    Tipo: Fuuinjutsu
    Questa tecnica è stata sviluppata principalmente per contrastare l'Edo Tensei, ma può essere utilizzata anche per terminare in breve tempo uno scontro tra Shinobi. Consiste nel sigillare all'interno di specifiche bende un bersaglio, non più grande di un uomo adulto impedendogli così qualsiasi forma di movimento o forma di Jutsu. Per la buona riuscita della tecnica è necessario che il bersaglio sia fermo e quindi bloccato e incapace di muoversi. Se soddisfatta questa condizione le probabilità che questa tecnica di sigillo vada a segno sono alte. Tutto il procedimento richiederà un intero turno e durante tale fase colui che sta sigillando il bersaglio dovrà mantenere un'alta concentrazione e non potrà compiere altre azioni nel frattempo, pena l'annullamento della tecnica. In caso il jutsu venga interrotto a metà, si dovrà ripetere l'intero procedimento da capo. Al termine della fase di bendaggio, l'utilizzatore applicherà sulla vittima uno speciale Sigillo che renderà impossibile al nemico liberarsi e potrà essere rimosso soltanto da egli stesso. Può essere utilizzata da una distanza massima di venti metri dal proprio bersaglio.
    Necessarie le Bende Sigillanti, acquistabili in Armeria.
    Consumo: 15

    La botta fu tremenda. Avrebbe lasciato il livido ma nulla di più. La cosa più preoccupante era che non potevo muovermi avvinghiato dal doton che scorreva e mi spingeva nuovamente verso il gruppo di avversari.
    Dannazione.. Questa non ci voleva...
    Mentre anche la vista si annebbiava. Purtroppo però la serie di botta e risposta era solo una parte del piano. gli uomini lavoravano in gruppo e mentre una parte di loro mi affrontava direttamente, un altra parte si preparava alla cattura. Ebbene si, il loro obiettivo era la mia cattura.
    Nunoshibari no Jutsu - Tecnica della Mummificazione
    NunoshibarinoJutsu-TecnicadellaMummificazione
    Villaggio: Sunagakure No Sato
    Livello: A
    Tipo: Fuuinjutsu
    Questa tecnica è stata sviluppata principalmente per contrastare l'Edo Tensei, ma può essere utilizzata anche per terminare in breve tempo uno scontro tra Shinobi. Consiste nel sigillare all'interno di specifiche bende un bersaglio, non più grande di un uomo adulto impedendogli così qualsiasi forma di movimento o forma di Jutsu. Per la buona riuscita della tecnica è necessario che il bersaglio sia fermo e quindi bloccato e incapace di muoversi. Se soddisfatta questa condizione le probabilità che questa tecnica di sigillo vada a segno sono alte. Tutto il procedimento richiederà un intero turno e durante tale fase colui che sta sigillando il bersaglio dovrà mantenere un'alta concentrazione e non potrà compiere altre azioni nel frattempo, pena l'annullamento della tecnica. In caso il jutsu venga interrotto a metà, si dovrà ripetere l'intero procedimento da capo. Al termine della fase di bendaggio, l'utilizzatore applicherà sulla vittima uno speciale Sigillo che renderà impossibile al nemico liberarsi e potrà essere rimosso soltanto da egli stesso. Può essere utilizzata da una distanza massima di venti metri dal proprio bersaglio.
    Necessarie le Bende Sigillanti, acquistabili in Armeria.
    Consumo: 15

    Uno manteneva uno strano rotolo di lino bianco e l'altro concentrato, ne manipolava l'estremità facendola guizzare come una serpe verso di me. Venni avvolto da uno strato dopo l'altro rimanendo bloccato nel jutsu nemico. L'immobilità fece si che rimanessi sempre più in balia di me stesso con l'effetto del sonnifero che avanzava.

    POCHE ORE DOPO, A MOLTI KM DI DISTANZA..

    Non ripresi mai completamente conoscenza. Rimasi costantemente sedato dopo il mio rapimento. Quello che da li in poi accadde, rimase a completa discrezione di terzi. Di tanto in tanto aprivo gli occhi e ciò che vedevo era una stanza buia, roccia illuminata da fiaccole e una sagoma indefinita al mio fianco. Non riconobbi mai gli uomini che avevano comunque una maschera sul volto come non ricordai bene ciò che mi fecero quella notte.
    L'uomo aveva un camice bianco sbottonato sotto il quale manteneva una divisa neutra non riconducibile a nessun villaggio. Kishimoto aveva imparato sulla sua pelle quanto fosse importante non tralasciare nessuna informazione sul suo passato. Ora si faceva chiamare Kouga, da quando il villaggio della sabbia aveva alzato la taglia sulla sua testa, dopo che si era deciso ad unirsi all'impero. Cercava di mantenere una nuova identità, pulita e neutra ma nel suo cuore restava il rimorso nei confronti dell'impero che lo aveva accolto con l'unico intento di trasformarlo in una cavia da laboratorio. Con la caduta dell'impero era riuscito a fuggire assieme ad un cospicuo numero di ninja, traditori di vari villaggi. Il loro intento comune era quello di vendetta nei confronti del più crudele delle nazioni ninja: Il Fuoco. Nella loro fuga avevano ottenuto molti documenti relativi agli esperimenti sul sigillo dell'imperatore e l'impianto di chakra demoniaco. Fu manna dal cielo per Kishimoto. Un esperto in fuuninjutsu trovò pane per i suoi denti. Gli bastò passare a rassegna ognuno dei ninja che aveva subito quegli abomini. Lui assicurò che era entrato fortuitamente in possesso dell'Hachibi, che era in uno dei laboratori della Foglia pronto ad essere impiantato in un altro dei loro ninja. Un caso che al momento della fuga fosse riuscito ad ottenere un bottino di così alto valore. Nessuno faceva domande e nessuno aveva avuto il coraggio di sottoporsi all'impianto e allora? beh, semplicemente si catturavano uno ad uno i soggetti più promettenti ancora in vita e li sottoponeva anche a quel processo. Dai dati rubati avevano una lista di soggetti idonei. Moti di essi morirono nel tentativo di sequestro o nel tentativo di impianto. Ed ora toccava a me. I dati oltretutto avevano fatto ben sperare l'ex suniano tanto da ipotizzare che si trattasse della volta buona.
    Kouga siamo pronti. Il ragazzo è privo di sensi e ben legato possiamo procedere.
    L'uomo annuì. La maschera non lasciava intravedere la sua preoccupazione ma ormai tutti sapevano. I fallimenti si erano susseguiti uno dietro l'altro e tutto faceva dubitare di un imminente successo.
    Hakke no Fuuin Shiki - Tecnica di Confinamento: Sigillo Ottagonale
    [img][/img]
    Villaggio: Tutti
    Livello: S
    Tipo: Fuuinjutsu
    Questa tecnica permette di trasferire un Bijuu precedentemente sigillato in un contenitore umano, creando un Jinchuuriki. Per attivare il Jutsu è necessario comporre gli appositi sigilli e successivamente eseguire una Kuchiyose sul contenitore. La tecnica è utilizzabile su se stessi, e se la vittima della tecnica è in possesso d'un Abilità Innata, il Bijuu potrebbe non trasferire totalmente le proprie abilità, adattandosi in base ai poteri del suo contenitore.
    Consumo: 30

    Il muukenin compose dei sigilli per il Fuuinjutsu. Iniziò prendendo possesso del chakra arancione contenuto in un otre di ceramica sulla quale era inciso il numero otto. Il chakra fluiva grazie al sigillo ottagonale da un recipiente all'altro, dal vaso al Kiriano. In un primo momento non ci fu risposta dal corpo inerme ma dopo qualche secondo l'ANBU iniziò a scuotersi in preda al grosso fardello che lo stava trascinando sempre più in un baratro oscuro. Sempre più il chakra diventava insostenibile e il disagio del contenitore si trasformò ben presto in un dolore acuto e straziante. Ancora privo di sensi il ninja iniziò a strillare dal dolore. Seppure fosse sedato, il dolore era inimmaginabile, addirittura più tremendo dell'impianto della piccola quantità di chakra della volpe. Le quantità non erano per niente paragonabili. Però in questo caso il sigillo utilizzato era qualcosa di più serio rispetto a quell'insulso sigillo dell'imperatore e il chakra della mistica bestia ne venne contenuto senza problemi. Il processo durò svariate ore nelle quali il corpo dell'ANBU fu sottoposto ad uno stress senza eguali. Al termine della procedura Kouga fu felice che non ci fossero stati intoppi e che tutto il chakra fosse stato impiantato con successo. Anche i suoi aiutanti erano felici ma allo stesso tempo interdetti. Temevano di essere troppo sbrigativi nel cantare vittoria.
    Sembra che sia stato un successo, che ne pensi Fuyuki?
    Il ninja alla sua destra commentò con un semplice "già" la domanda dell'ex Suniano. Dall'aspetto sembrava più giovane ma forse solo di qualche anno. In effetti anche il suo viso era coperto da una maschera ed era difficile centrare la sua età basandosi solo dalla sua stazza. Ci fu uno scambio di sguardi da dietro le maschere. Poi Kouga si rilassò e diede ordine ad uno dei presenti di portare via l'otre. In quel momento era chiaro che non ci sarebbe stato bisogno di sigillare nel vaso il demone. Da dietro le maschere i ragazzi si scambiarono dei sospiri di sollievo ben percepiti da tutti. Il loro desiderio di vendetta era un passo più vicino.
    E adesso?
    Chiese il ninja dalla voce più acuta. Più che lecito, non erano mai arrivati a quel punto con la cerimonia quindi attendevano l'unico che potesse saperne qualcosa in più. Di contro anche Kouga aveva poca esperienza e si prese qualche secondo prima di proferire sciocchezze.
    Adesso dobbiamo essere sicuri che il ragazzo non ricordi nulla. Userò la Sennou per il confinamento della memoria così potremo anche controllarlo. Per quello però, dobbiamo attendere che si svegli. Non saprà neppure di avere il demone dentro di sé
    [SPOILER][color=RED]
    Sennou Sousa no Jutsu - Tecnica del Blocco della Memoria
    Sennou%20Sousa%20no%20Jutsu%20-%20Tecnica%20del%20Blocco%20della%20Memoria_zpsdav4io9j
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    La Tecnica in questione richiede una complessa preparazione da parte dell'utilizzatore, prima di poter essere completata. Infatti costui dovrà, mediante un contatto diretto della mano con la nuca della vittima, creare un ago di Chakra dalle minuscole dimensioni che andrà ad inserirsi nel cervello. Tuttavia, per poter fare ciò sono necessari ben tre Turni, o cinque minuti nel caso di Quest in solitaria, durante i quali la vittima deve essere costantemente immobilizzata e priva di sensi. A quel punto il soggetto vittima del Jutsu potrà perdere una porzione di memoria, più o meno grande a discrezione dell'utilizzatore, il quale può decidere di fargli dimenticare solo alcuni piccoli dettagli nei ricordi o interi episodi di vita. Il Jutsu una volta attivato non ha limite di durata e per liberarsene è dunque necessario che venga dissolto. Per farlo è necessario l'utilizzo del Kai da parte di un altro soggetto che dovrà contemporaneamente mettere una mano sulla testa della vittima. Neppure una ferita mortale potrebbe far tornare la memoria al soggetto, ma non si può render vittima del Jutsu più soggetti contemporaneamente. L'ago di Chakra potrà essere individuato da Doujutsu in grado di vedere il Chakra e da Ninja Sensoriali.
    Contro PNG il Jutsu può essere utilizzato anche per controllare la vittima e costringerlo ad eseguire una qualsiasi azione purché non danneggi la vittima stessa. Se l'utilizzatore lo desidera può anche evitare di controllarlo, ma gli basterà rimanere immobile ed eseguire un singolo Sigillo per impadronirsi nuovamente del soggetto e dargli un nuovo ordine. La Tecnica non permette tuttavia d'immedesimarsi nel soggetto, sarà dunque solamente possibile dare ordini che verranno poi eseguiti alla lettera.
    Consumo: 15

    Il muukenin andò a posizionarsi dietro la testa del Kiriano e iniziò una lunga sequenza di sigilli alla fine della quale creò una specie di senbon, un sottile ago di chakra che andò a immettere nella testa del soggetto. Non sembrava essere doloroso o almeno il ragazzo sulla lastra di pietra fredda non si mosse neppure.
    Gli ho rimosso qualsiasi ricordo. Ora bisogna liberarlo e portarlo dove lo avete trovato. Non deve sospettare di nulla se vogliamo usarlo per radere al suolo Konoha e far addossare la colpa su Kiri.
    I ninja avevano calcolato bene ogni fattore. Lo Yuki aveva subito l'impianto di un demone ma non avrebbe ricordato nulla se non un grosso mal di testa al momento del risveglio tra i boschi di Konoha sulla via verso casa. Purtroppo però i demoni non sono giocattoli e non sono neppure dei semplici oggetti. Dietro quell'enorme potenza di puro chakra si nasconde una personalità propria, una volontà propria e sebbene il muukenin avesse cancellato la memoria del Kiriano, Gyuuki aveva memorizzato tutto e sapeva che si sarebbe vendicato di quell'affronto così grave. Lo aveva privato della sua libertà o forse no? Magari, se riusciva ad ammazzare Quegli uomini nessuno avrebbe sospettato che quella mezza sega Yuki fosse in possesso dell'otto code. Sarebbe fuggito dopo un pò di tempo, quando le acque si fossero calmate. Kouga si ritirò come anche altri ninja. Rimasero solo in due di guardia che si sarebbero assicurati che il Kiriano non riprendesse conoscenza. Nel Frattempo l'Hachibi però era ben vigile e teneva conto di tutto ciò che succedeva.

    Edited by john900 - 8/5/2017, 12:13
     
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    Livello: C
    Tipo: Kenjutsu
    Questo Kenjutsu può essere eseguito mediante una wakizashi o una katana, o qualunque altra arma ne rispecchi le caratteristiche. Dopo una brevissima preparazione, che consiste nell'impugnare l'arma per circa due secondi, è poi possibile effettuare un fendente davanti a sé più veloce di due gradi rispetto all'utilizzatore. Se il colpo va a segno è capace di provocare una ferita almeno di media entità, anche se prende di striscio.
    Consumo: 4


    I
    fatti narrati di seguito, sono ambientati ai tempi della permanenza di Kyoshiro a Kiri. Erano giorni grigi e malinconici che passavo nel villaggio nascosto della Foglia. Era da parecchio già che facevo parte della legione dei possessori del sigillo dell'Imperatore ed ero alle strette dipendenze del Generale Ishida, un ninja appartenente al clan senju distintosi per i suoi talenti di comando che di combattimento. Non solo era uno dei piu bravi manipolatori del Mokuton ma anche uno dei primi a padroneggiare il potere puro del nove code e a poterlo utilizzare a comando. Per molti era grazie alla sua discendenza, al suo sangue Senjuu che era in grado di contenere il chakra demoniaco senza che prendesse il sopravvento. Secondo i racconti dei compagni di legione non aveva avuto nessuna crisi, neppure la prima volta, dopo l'impressione del sigillo. Raccontavano che gli erano bastati un paio di tentativi per poter sfruttare a pieno il sigillo. Secondo alcuni, non aveva neppure bisogno del siero segreto che fungeva da catalizzatore. Alla fine a me non importava quanto fosse abile e quanto potente fosse. Era l'unica persona con la quale avevo stretto una sorta di legame seppur effimero e flebile. Mi serviva per non impazzire di solitudine. Tutti gli shinobi della Foglia mi guardavano male, non si fidavano di me e preferivano tenermi alla larga. Anche il modo in cui lo stesso generale Ishida mi trattava era strano. Alle volte sembrava davvero interessato a me, alle mie capacità, altre sembrava trattarmi semplicemente per una questione di necessità, di lavoro per così dire. Alcune volte si limitava a darmi dei semplici ordini senza neppure darmi il buon giorno, altre si soffermava a parlare con me del più e del meno. Col tempo avevo compreso il motivo di questo comportamento altalenante: Tutto dipendeva da quanta gente era nei paraggi. Ovvio che non poteva permettersi pettegolezzi in giro. Non un Generale. Se qualcuno lo avesse notato a socializzare con un estraneo, perché in definitiva era questo che ero, avrebbe fatto girare voci scomode che lo avrebbero compromesso. In effetti, fu proprio quel giorno che compresi questa sfaccettatura. Erano giorni che mi allenavo incessantemente con il sigillo dell'imperatore e col chakra del demone e i medici, dopo alcuni esami di routine, mi avevano imposto una settimana di fermo. Avevano notato che il mio organismo era parecchio assuefatto dal medicinale B4-71 e che rincarando la dose, avrei potuto creare una vera e propria dipendenza. Così, fui per certi versi lasciato in pace. Infatti senza il medicinale non vi era modo di poter attivare il sigillo e quindi niente chakra del demone, niente allenamenti. Avevo volto la faccenda in mio favore, starmene da solo e allenarmi con l'uso della spada. Era mio desiderio infatti, specializzarmi nel combattimento armato e non solo nel corpo a corpo. Secondo il mio vecchio maestro, l'arte della spada era diretta conseguenza delle arti marziali. Il combattimento ravvicinato a mano nuda era progenitrice del combattimento armato e dopo aver passato diversi anni ad affinare le mie competenze e le mie capacità a livello di taijutsu, avevo deciso di soffermarmi un po' nel combattimento con le lame. Mi ero ritagliato un po' di tempo quella mattina, ero in una delle palestre coperte del campo di addestramento appena fuori Konoha. Era una palestra ben fornita. Su di una delle pareti vi erano innumerevoli armi, dai kunai agli shuriken, dalle zambatou alle falci, dalle cerbottane alle balestre. Vi erano numerose armi con le quali allenarsi ma la mia preferita restava sempre e comunque la katana. Lama leggermente curva, estremamente elegante e tremendamente affilata. Il giusto equilibrio tra eleganza, agilità e pericolosità. Le armi presenti in quella palestra però non erano come quelle che si potevano acquistare nelle armerie. Esse erano in tutto e per tutto molto simili ma il loro peso era notevolmente superiore. Questo permetteva di raggiungere un abilità superiore nel maneggiare le armi convenzionali. Era mattino presto. Avevo raggiunto la palestra che ancora molta gente dormiva. Addosso avevo solo il Kimono, nessun gilet, nessuna borsa, nessun fodero. Dovevo affinare la mia capacità con la spada soprattutto migliorando i miei movimenti. Non dovevo avere nulla che mi infastidisse o non avrei appreso a pieno le giuste movenze. Continuavo colpo dopo colpo ad eseguire i taka basilari. Le movenze mi erano già sufficientemente chiare ma dovevo ripeterle volta dopo volta, fendente dopo fendente, affondo dopo affondo in modo tale da poter partire da qualsiasi figura e diramarla in centinaia di possibili varianti. I taka servivano a questo, erano delle ripetizioni sistematiche, simulazioni di lotte con uno o più avversari che stimolavano la memoria muscolare ad agire prima della ragione. In pratica si affinava l'istinto ad agire in maniera più rapida, precisa ed efficace. La fronte era sudata e il kimono già zuppo. Non era come eseguire l'esercizio con una katana normale. La spada più pesante iniziò a farsi sentire quasi subito sul deltoide, trapezio e muscoli delle spalle. Finalmente, mi concedetti un secondo di pausa. Giusto il tempo di riprendere fiato e prendere un paio di sorsi di fresca acqua e riprendere quando fui interrotto da un voce in lontananza.
    Di buon ora, già ti alleni, ninja ghiacciolo?
    Il soprannome di quando ancora ero in grado di usare l'arte del ghiaccio. A parlare era proprio il generale Ishida. Era passato per caso dalla palestra nella sua passeggiata mattutina. Lo faceva stare meglio, lo rilassava. In verità era un semplice svago, un modo per non pensare a tutte le rotture e i grattacapi a cui doveva trovare soluzione. Era il peso del ruolo che ricopriva diceva. Il dovere del generale. Eravamo piuttosto in sintonia anche se era da poco che ci conoscevamo e poco ci frequentavamo ma nelle poche occasioni avevo capito che il nostro carattere era terribilmente simile, tanto da poter quasi leggere l'uno nella mente dell'altro. Più che un onore, quella carica era una scocciatura. Era stato reputato abile abbastanza da poter comandare un'intera legione di guerrieri pericolosi, macchine assassine, tutte bombe ad orologeria pronte a scoppiare in qualsiasi momento. Doveva affrontare numerosi problemi, risolverli soprattutto. Addestrare le nuove leve, selezionare quelli idonei al trattamento, allenare gli stessi dopo l'impressione e non rendere vani tutti i costi intrapresi per crearli. Alla fine era un grande onore ed era contento di rivestire quel ruolo ma non mancava minuto nel quale si chiedesse costantemente se ne valesse la pena.
    Generale Ishui, buon giorno..
    Per favore.. quante volte vi dico di chiamarmi solo Ishui.. Il tuo "Generale" da di presa per il culo.. comunque, che stai facendo?
    Si, dato che non devo allenarmi con il sigillo, ho pensato di riprendere un po' con le vecchie abitudini, l'arte della spada è stata sempre un mio interesse.
    E da quello che ho visto non sei neppure tanto male. D'altronde, Kiri ha una grandissima tradizione di spadaccini,
    non mi sorprende il tuo talento. Dimmi, sei in grado di sferrare un fendente così veloce da lasciar visibile solo lo scintillio della lama?

    Sorrisi. Per quanto fossi bravo, non immaginavo minimamente di poter raggiungere un livello tale. Eppure Ishida non sembrava scherzare. Non era una presa in giro, perché farlo? Scossi la testa in segno di negazione e feci spallucce. A quel punto, il generale si spostò. Si avvicinò ad uno dei sacchi d'allenamento da boxe e sguainò la pallida lama della omoikarui. Essa brillava timidamente nella debole luce naturale della palestra. La lama non era lucida ma opaca, ideale per non riflettere molto la luce. L'unica parte lucida erano i pochi millimetri della lama e dava l'impressione di essere un lungo e tremendo artiglio che correva per tutta la lunghezza del metallo. Puntò la lama contro il sacco di duro cuoio, poi la portò al suo fianco per caricare il colpo e avanzò con la gamba destra. Si concentrò qualche secondo e sibilò un colpo diagonale sul bersaglio. Notai una pallida striscia argentea disegnarsi sul sacco ed un rumore netto, come una cerniera lampo che veniva tirata su tutta d'un colpo. La lama del generale riapparve solo qualche istante dopo sulla destra del sacco, ad una ventina di centimetri.
    Ishida:Furontosurasshu - Fendente Frontale
    GVV6
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Kenjutsu
    Questo Kenjutsu può essere eseguito mediante una wakizashi o una katana, o qualunque altra arma ne rispecchi le caratteristiche. Dopo una brevissima preparazione, che consiste nell'impugnare l'arma per circa due secondi, è poi possibile effettuare un fendente davanti a sé più veloce di due gradi rispetto all'utilizzatore. Se il colpo va a segno è capace di provocare una ferita almeno di media entità, anche se prende di striscio.
    Consumo: 4

    A quel punto, il sacco si divise all'altezza del guizzo argenteo e cadde a terra in un tonfo fragoroso. La sabbia che lo componeva si riversò sul pavimento. La parte superiore rimase appesa come un calzino, completamente svuotata mentre quella inferiore cadde e si piegò verso sinistra, facendo correre la sabbia sul pavimento in un area piuttosto ampia. Rimasi sbalordito. Il generale era già tremendamente rapido nei movimenti ma quel fendente era del tutto fuori misura, qualcosa che trascendeva il reale. Guardai la lama che avevo tra le mani e mi dissi che non sarei mai riuscito ad eguagliare ne la velocità, ne la capacità di taglio. Non potrò mai eguagliare quella velocità e poi.. la sua lama.. Quella spada è di tutt'altro livello. Non può essere minimamente paragonata ad una delle mie spade o ad una qualsiasi delle armi qui presenti.
    Mentii. Per quanto la fattura della lama argentea del Generale fosse eccelsa, aveva un rivale di eguale qualità in mio possesso: La particolare struttura della Primera, il suo materiale e il modo in cui era stata forgiata, la rendeva una lama terribilmente affilata e sorprendentemente resistente. Tutto ciò però preferivo tenerlo nascosto e comportarmi come se mai in vita mia avessi visto una lama migliore di quella.
    Non posso negarlo. La Omoikarui è una spada strabiliante, forgiata dalle mani di artigiani appartenenti ad un antica scuola. L'affilatezza di questa lama è seconda solo alla sua bellezza.
    Mentre parlava, osservava con un leggero sorriso, appena accennato, la spada. Indubbiamente era orgoglioso di quell'arma ed era un vanto. Era con lui da moltissimo tempo ormai. L'aveva ottenuta come altri nel torneo chunnin ma non era solo il simbolo della vittoria ma la distinzione dalla massa. Era ad un altro livello e quella spada ne era la prova. Non la lasciava mai, si occupava personalmente della sua pulizia e manutenzione. Lo capivo bene, lo stesso era per me la Primera. Sebbene fosse una cosa nota solo a me, il magico dao era il risultato di una lotta pericolosa e la sconfitta, in parte fortuita, di un pericoloso avversario. Riconoscevo quell'evento come il mio personale test di maturazione. Neppure l'esame special jounin fu così pericoloso.
    Ma non è solo merito suo. La chiave per questa tecnica, è la postura, i movimenti, la rotazione del polso. La rapidità dell'azione. Questa tecnica è complessa ma anche semplice come il suo nome: Fendente Frontale.
    In effetti il nome rispecchiava a pieno ciò che era, un semplice fendente. Un kenjutsu di basso livello ma da quello che avevo visto, la postura era fondamentale e il risultato ne era diretta conseguenza. Lo sapevo bene, in effetti era la stessa cosa per i taijutsu. Un pugno può risultare nettamente più debole se si ignora la rotazione del busto in avanti mentre si sferra il colpo.
    Se ti va, potrei insegnartela..
    Il generale era un ottimo shinobi, esperto di ninjutsu ma anche molto abile con le lame. Apprendere da lui un kenjutsu sarebbe stato un onore per me. Ero un po' impacciato. Fino ad allora ero stato allenato da suoi diretti sottoposti e comunque, la cosa era imposta dalla Foglia. Ora invece la richiesta era spontanea e stava solo a me decidere se accettare o meno.
    Beh, in effetti il mio intento era proprio quello di apprendere qualche nuova tecnica con la spada e beh, si apprendere una delle sue tecniche sarebbe un immenso piacere.
    Il rispetto che mostravo nei suoi confronti non era per lecchineria ma perché davvero ammiravo il suo talento. Probabilmente era l'unico shinobi che rispettassi in tutta Konoha.
    Bene, cominciamo con qualcosa di semplice se si daccordo
    Ishida:Mokuton no Sōzō - Creazione Lignea
    nL4n
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica, che non necessita di Sigilli, lo shinobi utilizzerà i proprio elemento Mokuton per creare un qualsiasi oggetto di dimensioni massime di tre metri per tre metri. Genericamente il Jutsu viene utilizzato per creare rozze armi di legno, chiavi di legno accostando un dito ad una serratura, uno scudo di legno, piccoli simulacri o imbarcazioni capaci di navigare sull'acqua o altri oggetti utili allo scopo. L'oggetto creato tuttavia non è molto resistente e un qualsiasi Jutsu di livello C potrà facilmente distruggerlo.
    Consumo: 2

    Il generale pose una mano verso il basso e creò un pezzo di legno di una ottantina di centimetri di lunghezza ed una decina di diametro. Era di forma ovale e si stringeva ad una estremità ricordando molto la forma di una mazza da baseball. Interruppe poi la sua creazione e la mostrò al ragazzo impugnandola da quella che doveva essere il manico. In effetti, quella creata era una copia stilizzata di una katana, ben più grande Un bokken fatto su misura in pratica. Me la porse e subito potei constatare ciò che davvero cambiava da quell'arma alle altre: In suo peso era decisamente superiore. Non era poi così tanto elevato ma di certo la differenza si sentiva. Provai un po' a maneggiare l'arma e i movimenti erano decisamente più lenti, soprattutto manovrarla con precisione, fermarsi e ripartire era ciò che ne limitava l'utilizzo.
    Questo bokken è più pesante della Katana d'allenamento.. come posso eseguire bene l'azione se è così pesante?
    Devi allenarti affinché i tuoi muscoli siano forti e saldi come l'acciaio della tua stessa spada. L'angolazione deve restare la stessa, per tutto il fendente. Non devi tremare, la lama non deve sussultare. Il colpo dovrà essere un unico e fluido movimento. Ora proviamo qualche colpo, vediamo come te la cavi.
    Mi misi in posizione, gambe larghe e baricentro basso. Così il veloce movimento non mi avrebbe destabilizzato. Portai la spada lignea sulla mia sinistra e portata la gamba destra in avanti, sferrai il fendente. La forza necessaria a spostare quella spada era superiore ma nulla di impossibile. Quello invece che notai, fu che non riuscii a fermare subito l'arma e che il suo peso mi spostò di lato sulla destra.
    Dannazione.. Devo aumentare la potenza della spalla e del braccio altrimenti non riuscirò mai a padroneggiare quest'arma.. potrei provare a far circolare un po' di chakra, come per il movimento del vento ma è tutto da vedere. Diamine se se è sottoposto a questo tipo di allenamento ci credo che sia così bravo..
    Passavo a rassegna mentale ogni muscolo coinvolto nello sforzo: Il deltoide, trapezio, bicipite, tricipite, pettorale ed ogni singolo piccolo muscolo dell'avambraccio. Nel frattempo, Ishida mi aveva osservato con cura e minuziosità ispezionando ogni movimento e non mancò di commentare ogni singola mia azione.
    Tieni le gambe più larghe,spalle più alte e più sciolte. Non andare troppo in avanti. Fletti il ginocchio sinistro e non ti sporgere in avanti. Così ti sei aperto troppo. Riprova!
    Nuovamente ripresi posizione e tenendo conto dei consigli di Ishida riprovai. Questa volta era andata meglio ma al ninja della foglia non soddisfaceva ancora. Mi disse di riprovare e riprovare per diverse volte ed ogni volta commentava la prova precedente. Vi era una sorta di religiosa concentrazione nel fare del generale. Sembrava che ogni movimento dovesse essere perfetto, eseguito al meglio, senza peccare in inutili movimenti o mosse sbagliate.
    Ci siamo quasi ma la rotazione del polso è diversa, vedi, segui i miei movimenti..
    Mi affiancò sulla destra impugnando la sua spada e volta dopo volta, mi spiegò passo do po passo come ruotare il polso man mano che il fendente procedeva.
    Ecco, vedi? In questo modo, tenendo il polso in questa maniera, aumenti la superficie di lama a contatto col nemico. Questo garantisce tagli più ampi e profondi. Oltretutto l'arma non rischierà di bloccarsi tra la carne e le ossa, perché da qui, con questo movimento del polso, potrai subito liberarla.
    Tutto chiaro! In effetti, il movimento del polso aiuta l'avambraccio nel movimento.. Così sento il tricipite allinearsi e tirare meglio!
    Ero madido di sudore. Avevo perso il conto dei fendenti che avevo tirato e ormai non sentivo più il braccio. Temevo che sarebbe caduto da un momento all'altro. Oltretutto ero fiducioso che ci saremmo fermati da li a breve ed invece continuammo per tutto il giorno. Ad un certo punto, quando già ero parecchio stanco, mi chiese di cambiare mano e di abituarmi con entrambe. Con la sinistra fu ancora più difficile che con la mia mano dominante. La cosa peggiore era che volta dopo volta, i colpi erano sempre più imprecisi e deboli ma Ishida continuava a correggermi e a spronarmi. Dopo alcune ore di incessanti tentativi e dolorose ripetizioni non ce la feci più.
    Generale.. Non ce la faccio più sono ore che sto gettando fendenti a vuoto.. Non sembro effettuare grossi miglioramenti ed anzi, la spalla e i muscoli mi fanno così male che temo che da un momento all'altro si possano rompere..
    Oh, bene.. Era ora finalmente..
    Cos..
    Si, mi chiedevo quanto ancora saresti durato prima di far da parte l'orgoglio. Questi esercizi servivano proprio a quello, a sfinirti fisicamente. L'allenamento vero e proprio, inizia in questo momento! Devi usare il tuo chakra per irrobustire le spalle, le braccia, ogni singolo muscolo che senti bruciare. Adesso senti con esattezza quali sono vero? Quelli che ti richiedono lo sforzo maggiore, quelli coinvolti anche se indirettamente come gli addominali e i dorsali. PEr eseguire al meglio un fendente come questo, tutto il corpo deve agire all'unisono in una danza armonica. Ora concentrati e riprova!
    Quindi era come immaginavo. Era necessario pompare il chakra nei muscoli affinché riuscissero nell'impresa, mantenessero salda la presa e mi permettessero di sciabolare fendenti ancora e ancora. Anche il pomeriggio passò e per quanto fosse minima la quantità di chakra richiesta, mi ritrovai sfinito in breve tempo. Avevo sferrato decine e decine di fendenti fino a perdere completamente il conto.
    Ottimo.. Direi che possiamo fermarci qui per oggi, può bastare. Domattina riprenderemo, stesso orario ma nel campo qui fuori nel giardino, dobbiamo andare avanti. PEr il momento vai a casa, cena e fatti una bella dormita. Il tempo che hai a disposizione è limitato, a breve dovrai tornare ad allenarti con il sigillo. Dobbiamo completare prima di allora.
    Certo.. Generale.. Credo che tornerò subito a casa.. Per il momento.. sono.. Stanchissimo.
    Ishida annuì, era comprensibile che il ragazzo fosse stanco e continuare con l'allenamento in quelle condizioni, sarebbe potuto essere solo controproducente. Così annuì e lasciò andare il ragazzo ricordandogli che il mattino seguente lo avrebbe aspettato proprio lì, per continuare l'allenamento. Era ormai buio, il sole era calato da un po' e per strada non vi era quasi nessuno. Raggiunsi velocemente il mio alloggio, nella periferia ad ovest del villaggio in cui vi erano la maggior parte dei muukenin reintegrati. Era una specie di ghetto, di quartiere costruito ad hoc per contenere tutte le mele marce in un unico punto. La maggior parte di loro era innocua, anzi, si erano rifugiati tra le fila di Konoha proprio perché si erano accorti del terribile sbaglio fatto: avevano sottovalutato le terribili condizioni di vita di un traditore, braccato ed inseguito giorno e notte e poi, tutti realizzavano che la libertà d'azione, così tanto desiderata nei villaggi, non era raggiungibile neppure li, dato che tutti dovevano collaborare con il mercato nero o si creavano un temibile avversario, ben peggiore dei villaggi regolari. Per lo meno li non dovevano guardarsi le spalle di continuo, potevano riposare senza temere che una lama si aggirasse pronta a colpire. Questa era una mera illusione. Il solo fatto di essere ghettizzati, dimostrava quanto lontanamente fossimo stati accettati dalla società Konohiana. Eravamo solo strumenti, un numero, come dei mercenari che impolpavano le file di un impero bramoso di uomini. L'umile monolocale era freddo e buio. Un certo senso di inadeguatezza mi pervase non appena ebbi varcato la soglia. Per quanto mi sforzassi, non riuscivo a fare mio quel paese. Non riuscivo ad abituarmi alla gente e alle loro abitudini. L'unica cosa che reputavo buona era l'ambiente e il suo clima. Vi erano alberi e foreste a perdita d'occhio ed anche durante l'invero la temperatura era mite. Velocemente preparai un ramen istantaneo, un misero pasto ma i valori nutrizionali erano sufficienti a renderlo idoneo. Oltretutto ero così stanco che non avrei potuto fare altro. finita la cena, lasciai tutto sul tavolino e mi fiondai sotto la doccia. Non ebbi la forza neppure di asciugarmi i capelli e con la chioma corvina ancora umida, mi gettai sul letto addormentandomi in pochi secondi. La mattina successiva, la sveglia sembrò tuonare. mi svegliai di soprassalto con un leggero mal di testa, causato dalla sconsideratezza del giorno prima. Avevo dormito profondamente ed ero riposato, seppur i muscoli erano indolenziti per gli sforzi del giorno prima. Non persi tempo, feci una colazione abbondante e finalmente raggiunsi il dojo. Ishida era già lì, appollaiato sulla balconata antistante la palestra. Ero in perfetto orario ma il generale mi aveva anticipato, così unii le mani davanti al viso e chiesi lo stesso scusa per il ritardo. L'uomo scuoté la mano in segno di noncuranza e mi disse di non preoccuparmi, che era appena arrivato e che quindi non aveva atteso a lungo.
    Oggi restiamo fuori, l'allenamento sarà più intenso di ieri, non voglio rogne con il villaggio. Il pavimento del dojo ha più anni di me e te messi insieme, potrebbero non apprezzare danni alla struttura.
    In effetti, la struttura era antica e tutti i suoi frequentatori si comportavano in modo quasi religioso al suo interno e si seguivano alcune semplici regole come il dover essere scalzi, o non far toccare mai il metallo delle armi sul pavimento. Piccoli accorgimenti che preservavano l'integrità della struttura. Seguii il Generale nell'ampio spiazzo aperto sul retro del dojo. Era una grande zona di terra battuta circondata da una serie di alberi di media dimensione. Ciascuno di quei esemplari aveva il tronco di una quarantina di metri di diametro ma erano piante giovani rispetto agli alberi secolari che circondavano tutta Konoha.
    Lo seguii in silenzio fino al centro del campo, una leggera e piacevole brezza di fine primavera si muoveva silenziosa tra le chiome degli alberi. I movimenti generati, creavano un'armoniosa danza tra luce e ombra e come in un mare, sembrava di esservi completamente immersi. Ishida compose dei sigilli e come il giorno prima, creò dalle sue stesse mani prima un germoglio, poi un ramo lungo e sottile, poi un qualcosa di molto più grande, una specie di spada, molto più larga e spessa di quella del giorno prima. Aveva le dimensioni molto più simili a quelle di una zambatou che di una katana.
    Ishida:Mokuton no Sōzō - Creazione Lignea
    nL4n
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica, che non necessita di Sigilli, lo shinobi utilizzerà i proprio elemento Mokuton per creare un qualsiasi oggetto di dimensioni massime di tre metri per tre metri. Genericamente il Jutsu viene utilizzato per creare rozze armi di legno, chiavi di legno accostando un dito ad una serratura, uno scudo di legno, piccoli simulacri o imbarcazioni capaci di navigare sull'acqua o altri oggetti utili allo scopo. L'oggetto creato tuttavia non è molto resistente e un qualsiasi Jutsu di livello C potrà facilmente distruggerlo.
    Consumo: 2

    Non è un pò troppo grossa per i miei scopi?
    Mhmm.. no, credo che la grandezza sia l'ideale.
    Il generale provò un paio di fendenti con quella nuova strana arma appena creata e me la lanciò contro dalla parte del manico. L'afferrai al volo ma non mi aspettavo che fosse così pesante. La lama picchiò al suolo conficcandosi anche per qualche centimetro.
    Porca.. Come diavolo faccio a muovere quest'affare??
    Il mio timore era quello di non riuscire neppure a muovere il grosso pezzo di legno, figurarsi il tenerlo in posizione. Ishida mi incoraggiò, mi suggerì di iniziare con un paio di serie, prima con una mano poi con l'altra. Solo una decina di colpi in tutto ma quando ci provai, constatai che non riuscivo a maneggiarla con una sola mano. Il peso non era poi tanto diverso da uno spadone e in condizioni normali, mi sarebbe anche riuscito di muoverla con una velocità sufficiente ma i muscoli erano troppo deboli a causa dell'allenamento del giorno prima e iniziavano a bruciare quasi immediatamente, non appena mi posizionavo. Provai il primo fendente. Presi posizione con le gambe, come il giorno prima, come insegnatomi dal Generale. Trovai la giusta altezza delle spalle e la corretta inclinazione del busto e provai a portare l'enorme bastone sul fianco. Il braccio bruciava, la spalla tremava e l'arma era malferma. Era palese che l'esecuzione della tecnica era compromessa. temevo che non sarei riuscito a centrare neppure un bersaglio di due metri per due. Cercai all'inizio di concentrarmi e di mantenere meglio la posizione e mirare ma più tempo passavo in quella posizione e meno energie sembravo avere. Decisi di sferrare subito il fendente. Con tutta la forza a mia disposizione sciabolai il grosso monolite ma gli effetti furono penosi: Il grosso tronco barcollò disegnando la mezzaluna e terminò la corsa al suolo sfondandosi rovinosamente nella terra battuta.
    Ma è impossibile.. Come posso? Se fossi in condizioni migliori magari ci riuscirei ma ho i muscoli che mi fanno male..
    E' possibile. Usa il chakra per dopare i muscoli. Proprio perchè ti fanno male, ora sai con precisione quali sono i muscoli che hanno bisogno di essere potenziati. L'esercizio di ieri era solo preparativo. Ora inizia l'apprendimento vero e proprio della tecnica.
    Pensandoci era vero. Diamine se sentivo quali muscoli venivano impiegati e sforzati nel movimento. Essi mi bruciavano da impazzire e nella testa ora li sentivo, erano ancora li, pulsava la sensazione sgradevole nella mia testa. Quindi? Avanti, riprova! Concentrati e fai fluire il chakra nei muscoli che ti servono!
    Accennai con la testa un si. Anche se aveva un senso, metterlo in pratica poteva essere davvero difficile. Così, come ordinato, riportai l'arma al fianco e concentrai l'afflusso di chakra nei muscoli. Pensandoci, il funzionamento non diferiva molto da quello degli allenamenti estenuanti o dalla Kaze no ugoki. Allo stesso modo, andavo a infondere il chakra in tutti i muscoli, solo che questa volta l'operazione doveva essere mirata. Individuai tutti i possibili muscoli e nel momento in cui il chakra li avvolse, percepii un netto moglioramento: Il brccio era saldo, la lina della lama perfettamente parallela al terreno e il polso non tremava più. La seconda prova andò decisamente meglio ma non era comunque accettabile. Per metà si mosse bene e rapida ma d'un tratto, una fitta mi prese al costato. La lama lignea cadde al suolo e sebbene avesse percorso più strada rispetto a prima, restava un azione inefficace. Il generale ishida si Limitò a scuotere la testa a destra e a sinistra e a limitarsi dicendo che non andava bene e che dovevo riprovare. Sai che scoperta. Lo vedevo anche da me che non ero stato sufficientemente bravo e poi c'era d'aspettarselo, il jutsu richiedeva concentrazione per essere appreso al meglio e allenamento per renderlo fluido e naturale. Non mi persi d'animo e provai ancora e ancora, Pian piano individuavo quale altro muscolo influiva nel movimento e subito procedevo ad irrorare il chakra anche in esso nell'esecuzione successiva. Infine, al sesto tentativo, Il braccio si mosse veloce e preciso, disegnando la traiettoria che nella mia mente avevo pensato per il colpo. Quando l'arma lignea ebbe disegnato l'arco ed ebbe raggiunto la sua massima estensione dall'altro lato, smisi di far affluire il chakra nei muscoli ed immediatamente cadde al suolo con un tonfo sordo. Lasciai la presa e mi massaggiai il braccio il deltoide era il muscolo più indolensito ma anche i dorsali erano stati sforzati notevolmente.
    Ottimo, avrai tu stesso notato la differenza tra i diversi colpi, Infondere i propri muscoli col chakra è la base fondamentale di ogni Kenjutsu, taijutsu e shurikenjutsu. Imparare a potenziare i muscoli non è fine a se stesso, molte tecniche simili richiedono allo stesso modo un incremento delle proprie capacità. Ovviamente, in questo modo, comprendendo come fare, non sarebbe per te un problema fare la stessa cosa con l'altro braccio, vero? Provaci..
    Ciò che il Generale aveva detto era uguale alla conclusione che avevo raggiunto. In effetti questo processo era alla base di tutto, anche una tecnica semplice come il pugno di roccia utilizzava lo stesso processo. Diedi così dimostrazione di aver compreso il funzionamento: Cambiai mano, quella sorta di spadone era troppo pesante e difficile da maneggiare. Irrimediabilmente si era un pò impacciati, così dopo qualche secondo per posizionarsi, provai anche con l'altro braccio. Allo stesso modo presi posizione, caricai il colpo e dopo una breve pausa di concentrazione, inondai i muscoli con una piccola quantità di chakra per poter fendere l'aria con il grosso ramo. Il movimento fu un pò più impacciato rispetto a quello con la mano dominante ma tutto sommato, si poteva ritenere soddisfatto.
    Bene! Quattro serie da cinque per ogni braccio! ritmo sostenuto, inizia con la destra, te le chiamo io. Uno... Due... Tre... Quattro... cinque!
    Il generale fu preciso e conciso. Non aspettò che mi preparassi con comdo, Partì subito e a ritmo sostenuto, contava i fendenti. Al terzo, ero già grondante di sudore, l'impugnatura sudaticcia era malferma ma grazie al sovradosaggio di energia all'interno dei muscoli, riuscivo ad eseguire ogni ripetizione senza che le braccia mi cascassero. Raggiunto l'ultimo fendente ero ansimante ma il Generale non stava ad aspettare. Mi accennò al cambio mano e subito riprese a chiamare le ripetizioni. Aspettò giusto il tempo che mi posizionassi e partì. Fu faticoso, quasi allo stesso modo ma non come le serie successive. Dalla seconda la velocità delle ripetizioni aumentò e di conseguenza anche la mia preparazione divenne più veloce. dovevo avere ben chiaro cosa fare, come farlo e in quanto poco tempo doveva esse fatto. A poco a poco ottenni una specie di naturalizzazione del processo. Sciabolavo quel grosso affare per aria con ormai una certa disinvoltura impastando a menadito il chakra all'interno dei muscoli interessati. Al termine delle otto serie totali, ero stanco ma contento e anche l'impassibile volto di Ishida, lasciava trapelare una certa soddisfazione per il mio operato. Il tempo volava inesorabile, era già metà mattinata quando decise che era ora di passare ad un altra fase dell'addestramento.
    Bene, puoi lasciare quel ramo colossale e passiamo avanti. Hai una Katana con te?
    avevo ben più di una Katana, vi era con me la Primera, non proprio una Katana ma dalla lunghezza e maneggevolezza quasi del tutto simile a quelle di una normale Katana se non per il peso, leggermente superiore, la robustezza e affilatezza. Quella lama sembrava non temere minimamente l'incuria del tempo e delle intemperie.
    Ho questa, penso vada bene, no?
    La Primera.. Nonostante le sue capacità, se non userai al meglio il chakra, non riuscirai nel prossimo colpo.
    Il generale in pratica stava dicendo che sebbene le ottime caratteristiche superiori ad una Katana della Primera, non sarei riuscito a superare la prova successiva se non sfruttando al meglio il chakra nei muscoli. Dopo di chè il manipolatore del mokuton compose dei veloci sigilli e toccato il suolo, fece germogliare una miriade di rami che andarono a creare crescendo, una specie di muro, difensivo di un metro e mezzo circa ampio. Le radici si ergevano per un altezza che si fermò all'incirca ai due metri d'altezza. Essi non erano molto spessi ma molto intricati. Il loro intreccio formava un disegno omogeneo e regolare che creava una fitta trama tra le fibre e rendeva la stessa sufficientemente resistente per fermare anche qualche jutsu. Avevo visto parecchie volte usare l'arte del legno al Generale ma difficilmente per lo stesso impiego. Il che voleva dire che quell'abilità era parecchio versatile e ampiamente sfruttata dallo stesso ninja. Come sorprendersi, dopotutto quell'uomo era uno dei Jounin più forti della Foglia.
    Ishida:Mokuton: Jukai Heki - Muro denso della Foresta
    nL4h
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Dopo una breve serie di sigilli al Senju basterà toccare il terreno e un enorme muro si innalzerà davanti a lui. Questo è composto di legno intrecciato, sarà lungo massimo dieci metri, alto cinque e spesso uno. Resisterà a Jutsu di livello D, potendo bloccare una sola tecnica di livello C che lo farà andare in frantumi. La sua apparente fragilità rispetto ad altre tecniche viene ricompensata dal fatto che il muro è di veloce creazione e resta sul campo fino a quando non viene distrutto o l'utilizzatore non decide di disperderlo.
    Consumo: 4

    La parete di rovi era spessa e imponente, non sarebbe bastato un semplice colpo di spada, seppur ben assestato. Ishida era pronto a vedere il risultato degli allenamenti. Era fiducioso ci riuscissi. Io invece non ero dello stesso avviso ma non volevodeludere il mio sensei privato improvvisato. Mi concentrai su di un punto, il punto di congiunzione di tre rami. Se lo avessi colpito sufficientemente forte, sarebbe venuto giù come un castello di carte. Concentrai il colpo, caricai il chakra, e provai a colpire il bersaglio: La lama bruna della Primera sibilò minacciosa nell'aria, Una lingua nera guizzò dal mio fianco sinistro fin sul mokuton del Generale. La tecnica era stata eseguita piuttosto bene, abbastanza veloce ma avevo prestato poca attenzione alla rotazione del polso e la lama non aveva colpito il materiale in maniera perpendicolare ed era stata in parte deviata. Il rumore del colpo era stato parecchio forte ed era risuonato su tutta la superficie delle radici.
    Dannazione.. Ciò che temevo. Non volevo fare brutte figure eppure ho floppato alla prima occasione.. Dannazione!
    Ishida non si scompose, ordinò soltanto di riprovare ed impassibile, continuò ad osservare. Non giudicava in malomodo un fallimento, sapeva che ne ero in grado, aspettava solo che ci riuscissi. Per certi versi, lui credeva in me più di quanto non facessi io. Continuava a ripeterlo ogni volta ne aveva occasione, ripeteva che il modo in cui avevo affrontato l'impressione del sigillo dell'imperatore era al di fuori di qualsiasi standard e che a discapito delle probabilità analizzate dei medici, ero stato al di sopra di qualsiasi previsione. Io non potevo dare il mio parere, non ero coscente in quel momento e ricordavo poco e nulla di ciò che era successo. Così non potevo indugiare, e deludere la sua fiducia. Stanco e provato, dovevo concentrarmi e riprovare, senza timore. Anche a seguito di un fallimento avrei lanciato e rilanciato fendenti a profusione fino a quando non sarei stato in grado di spezzare quel muro di rovi con un singolo fendente. Così feci, ne valeva del mio rispetto agli occhi del Generale, l'unica figura che aveva riguardo di me in un paese straniero, dovevo aggrapparmi a quella possibilità per non finire come altri ex muukenin, buoni solo come cavia delle disperate ricerche di un medico Konohiano. Se il generale decideva che ero una risorsa preziosa, allora venivo escluso dal giro. Mi rimisi in posizione, concentrai il chakra e con tutta la forza che avevo, sibilai un altro fendente. Il colpo fu più preciso, il legno accusò maggiormente il colpo vibrando pericolosamente ma non fu sufficiente. Senza che ci fosse bisogno che Ishida riprendesse, ripresi posizione e questa volta controllai la postura delle gambe, prima non avevo dato importanza al baricentro, ero troppo alto. Invece questo terzo tentativo, le cose andarono decisamente meglio!
    Kyoshiro:Furontosurasshu - Fendente Frontale
    GVV6
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Kenjutsu
    Questo Kenjutsu può essere eseguito mediante una wakizashi o una katana, o qualunque altra arma ne rispecchi le caratteristiche. Dopo una brevissima preparazione, che consiste nell'impugnare l'arma per circa due secondi, è poi possibile effettuare un fendente davanti a sé più veloce di due gradi rispetto all'utilizzatore. Se il colpo va a segno è capace di provocare una ferita almeno di media entità, anche se prende di striscio.
    Consumo: 4

    Dopo qualche secondo di concentrazione, la lama bruna della Primera sciò nell'aria, disegnando una linea impercettibile allo sguardo di un inesperto. Nello stesso punto in cui la linea si era mostrata, i rovi si frantumarono in miriadi di schegge mentre alcuni, generalmente i più centrali, presentavano un taglio netto. La difesa era caduta! Il fendente era stato sufficentemente forte e veloce da infrangere il ginepraio di rovi del Generale. Quest'ultimo, si avvicinò annuendo. Era decisamente soddisfatto dell'ultima esecuzione ma non del tutto.
    Quest'ultimo era accettabile ma devi ancora esercitarti, la perfezione deriva dal costante allenamento, devi levigare la tua tecnica come l'acqua su una roccia, fino ad essere perfetto, lucente come un cristallo!
    Ishida:
    Mokuton: Jukai Heki - Muro denso della Foresta
    nL4h
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Dopo una breve serie di sigilli al Senju basterà toccare il terreno e un enorme muro si innalzerà davanti a lui. Questo è composto di legno intrecciato, sarà lungo massimo dieci metri, alto cinque e spesso uno. Resisterà a Jutsu di livello D, potendo bloccare una sola tecnica di livello C che lo farà andare in frantumi. La sua apparente fragilità rispetto ad altre tecniche viene ricompensata dal fatto che il muro è di veloce creazione e resta sul campo fino a quando non viene distrutto o l'utilizzatore non decide di disperderlo.
    Consumo: 4

    Avevo bisogno di un bersaglio sul quale allenarmi e Ishida fu pronto nel rigenerare lo stesso rovo sul quale provare il fendente. La crescita delle piante avvenne molto velocemente, sembrava di vedere in fast motion il processo di crescita degli arbusti che sinuosi, come delle serpi, salivano, curvavano, intrecciavano con gli altri ma tutti con lo stesso obiettivo di frapporsi tra il loro creatore e l'avversario. Annuii deciso. Dovevo dimostrare ch non si trattava di semplice fortuna ma di mia pura ablità. Questa volta la struttura non era minimamente danneggiata quindi il colpo doveva essere singolo e decisivo! Solo così avrei escluso qualsiasi dubbio. Presi posizione, braccio ad altezza della spalla, polso rivolto verso il basso e gamba destra in avanti mentre sulla sinistra veniva riverso tutto il peso. Qualche secondo di concentrazione. Occhi chiusi e un grosso respiro. La concentrazione fu estrema. Nulla potè interferire con quello che stavo facendo. Sparì tutto attorno a me. Vi ero io soltanto la mia spada e il muro davanti a me. Non percepivo più il vento, il cinguettio degli animali e il profumo dei verdi boschi del Fuoco. Ottenni la completa consapevolezza del mio corpo e in un istante aprii gli occhi e sciabolai precisamente la Primera sul groviglio di rovi.
    Kyoshiro:Furontosurasshu - Fendente Frontale
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    Tipo: Kenjutsu
    Questo Kenjutsu può essere eseguito mediante una wakizashi o una katana, o qualunque altra arma ne rispecchi le caratteristiche. Dopo una brevissima preparazione, che consiste nell'impugnare l'arma per circa due secondi, è poi possibile effettuare un fendente davanti a sé più veloce di due gradi rispetto all'utilizzatore. Se il colpo va a segno è capace di provocare una ferita almeno di media entità, anche se prende di striscio.
    Consumo: 4

    Così feci, ne valeva del mio rispetto agli occhi del Generale, l'unica figura che aveva riguardo di me in un paese straniero, dovevo aggrapparmi a quella possibilità per non finire come altri ex muukenin, buoni solo come cavia delle disperate ricerche di un medico Konohiano. Se il generale decideva che ero una risorsa preziosa, allora venivo escluso dal giro. Mi rimisi in posizione, concentrai il chakra e con tutta la forza che avevo, sibilai un altro fendente. Il colpo fu più preciso, il legno accusò maggiormente il colpo vibrando pericolosamente ma non fu sufficiente. Senza che ci fosse bisogno che Ishida riprendesse, ripresi posizione e questa volta controllai la postura delle gambe, prima non avevo dato importanza al baricentro, ero troppo alto. Invece questo terzo tentativo, le cose andarono decisamente meglio!
    Kyoshiro:Furontosurasshu - Fendente Frontale
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    Questo Kenjutsu può essere eseguito mediante una wakizashi o una katana, o qualunque altra arma ne rispecchi le caratteristiche. Dopo una brevissima preparazione, che consiste nell'impugnare l'arma per circa due secondi, è poi possibile effettuare un fendente davanti a sé più veloce di due gradi rispetto all'utilizzatore. Se il colpo va a segno è capace di provocare una ferita almeno di media entità, anche se prende di striscio.
    Consumo: 4

    Dopo qualche secondo di concentrazione, la lama bruna della Primera sciò nell'aria, disegnando una linea impercettibile allo sguardo di un inesperto. Nello stesso punto in cui la linea si era mostrata, i rovi si frantumarono in miriadi di schegge mentre alcuni, generalmente i più centrali, presentavano un taglio netto. La difesa era caduta! Il fendente era stato sufficentemente forte e veloce da infrangere il ginepraio di rovi del Generale. Quest'ultimo, si avvicinò annuendo. Era decisamente soddisfatto dell'ultima esecuzione ma non del tutto.
    Quest'ultimo era accettabile ma devi ancora esercitarti, la perfezione deriva dal costante allenamento, devi levigare la tua tecnica come l'acqua su una roccia, fino ad essere lucido come un cristallo!
    Le Sue parole erano ricercate, complesse. Mi ricordava i vecchi scritti di Togawa, opere di Filosofi di un tempo che parlavano per esempi e per allegorie. In sostanza Ishida mi stava esortando a continuare gli allenamenti e non essere mai completamente soddisfatto dei traguardi raggiunti. Togawa ripeteva le stesse cose: gli obiettivi raggiunti sono solo punti di partenza per vette più alte. Ripeteva anche "Chi si ferma è perduto" e come dargli torto. Avevo imparato a mie spese che certi ninja restavano insuperabili solo perchè anche loro, continuavano ad allenarsi costantemente e come può essere uno stimolo raggiungere il livello di un compagno, quello di non essere raggiunto non era da meno. Il generale ricreò per la terza volta il muro di rovi e mi esortò a colpirlo.
    Ishida:Mokuton: Jukai Heki - Muro denso della Foresta
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    Dopo una breve serie di sigilli al Senju basterà toccare il terreno e un enorme muro si innalzerà davanti a lui. Questo è composto di legno intrecciato, sarà lungo massimo dieci metri, alto cinque e spesso uno. Resisterà a Jutsu di livello D, potendo bloccare una sola tecnica di livello C che lo farà andare in frantumi. La sua apparente fragilità rispetto ad altre tecniche viene ricompensata dal fatto che il muro è di veloce creazione e resta sul campo fino a quando non viene distrutto o l'utilizzatore non decide di disperderlo.
    Consumo: 4


    Se anche questa volta ci riuscirai al primo colpo, allora potrò ritenermi soddisfatto e dichiararti pronto. Quando vuoi, ah e con l'altra mano..
    Non mi sorprese la cosa. del resto il giorno prima mi ero allenato con entrambe le braccia ed ora Ishida mi chiedeva di eseguire la tecnica anche con il braccio non dominante. La responsabilità era tutta nelle mie mani. Indirettamente, quello del Generale era un test! Dovevo superarlo per essere promosso altrimenti sarei tornato ad allenarmi. Deglutii la saliva e mi sembrò di ingoiare un boccone enorme. La bocca era pastosa e priva di saliva. Una leggera ansia mi aveva pervaso ma cercai di rigettarla indietro con un profondo respiro. Nuvamente ripiombai in uno stato di concentrazione dopo aver passato la Primera nell'altra mano ed assunto la posizione specchiata. Ogni muscolo era presente all'appello e dopo circa tre o quattro secondi di preparazione, attaccai il groviglio di rami.
    Kyoshiro:Furontosurasshu - Fendente Frontale
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    Questo Kenjutsu può essere eseguito mediante una wakizashi o una katana, o qualunque altra arma ne rispecchi le caratteristiche. Dopo una brevissima preparazione, che consiste nell'impugnare l'arma per circa due secondi, è poi possibile effettuare un fendente davanti a sé più veloce di due gradi rispetto all'utilizzatore. Se il colpo va a segno è capace di provocare una ferita almeno di media entità, anche se prende di striscio.
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    Un urlo e denti stretti e la spada sibilò nell'aria tagliando di netto il lengo che esplose in migliaia di schegge di legno. Fui sorpreso! L'esecuzione era stata migliore di quella con la mano destra! Ero sbalordito io stesso del risultato e lo fu anche il generale che si complimentò con un modesto applauso.
    Bene, per quanto mi riguarda posso affermare che hai appreso questa tecnica! ovviamente devi continuare ad allenarti, ci sono margini di miglioramento, come ad esempio i tempi di preparazione, devi cercare di essere più veloce o non potrai mai sfruttarla in combattimento. Da qui, credo che tu possa continuare in autonomia, allora ti saluto e ci vediamo al termine della "vacanza"
    Disse sorridendo il manipolatore del mokuton. Lo ringraziai di cuore del tempo dedicatomi e quando fu via, finalmente potei gettarmi al suolo a far riposare le membra stanche. Conoscere il generale ed essere suo allievo ripagava a pieno tutti gli sforzi e i patimenti della permanenza forzata nell'impero.


    Edited by john900 - 12/4/2018, 16:54
     
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    Le cose erano cambiate, tremendamente cambiate dall'ultima volta che si erano visti, ignari di tutto entrambi condividevano un destino molto comune, entrambi erano stati scelti come i portatori di due demoni e due dei più potenti l'otto e il nove code. La vita del giovane Yukimura da quel giorno era cambiata maggiormente, da quel giorno, un peso maggiore aggravava sulla sua vita, una responsabilità maggiore, gli incubi lo tormentavano di continuo e sempre più volte quella voce oscura e tenebrosa si faceva sempre più frequente. Il sole era alto in cielo e con i suoi raggi irradiava le grandi distese di Konoha, il ragazzo si era allontanato dalla città per poter trovare una prateria dove poi evocare la sua amata creatura e poi dirigersi in direzione della sua meta. Non aveva molti legami con i ragazzi della foglia e nemmeno con quelli con cui aveva condiviso qualcosa in più si era riuscito a legare quanto con il suo sensei, era un appoggio e per lui era molto più di un semplice maestro, era convinto che rivedendolo avrebbe risolto parte dei suoi problemi e che magari un confronto diretto con lui non avrebbe fatto altro che aiutarlo in questo buio periodo della sua vita. Condividere la propria esistenza con un demone non era per nulla facile, specialmente se si era quasi completamente ignari di tutto ciò. Il tempo passava ma la malinconia e il male di vivere non riuscivano ad andare via, molte persone credevano solo il tempo in questi avrebbe risolto le cose ma la realtà era ben più diversa e cupa, solo il sapere reagire rendeva possibile cambiare le cose. La natura lo circondava, un'insieme di creature tutte attorno a lui davano segni della propria presenza, dal semplice cinguettare degli uccelli ai piccoli spostamenti della creature più piccole e indiscrete. Si morse il pollice, ormai aveva preso una certa esperienza con quella tecnica, l'unico reale problema era la quantità di chakra necessaria che ci voleva per evocare una creatura. Compose nel modo più rapido i sigilli e una volta completati appoggiò la mano a terra, immaginò in modo vivido la creatura da chiamare e convogliò una grande quantità di chakra nel momento più opportuno per poi completare la tecnica. Tutti i preparativi si potevano dire essere stati effettuati in maniera eccellente. Credo che il sensei sarebbe orgoglioso di me... Il primo passo l'ho fatto... Un grosso sbuffo di fumo ove al suo interno veniva niente meno che celato una delle sue creature preferite, Thor, un grosso volatile dal carattere fiero e orgoglioso, non sempre era possibile avere una discussione con lui, la sua testardaggine non era da sottovalutare.
    Kuchiyose no Jutsu - Tecnica del Richiamo
    Kuchiyose
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    Tipo: Ninjutsu
    Quest'abilità viene appresa esclusivamente da Shinobi dal rango Chuunin in poi. Non per la complessità stessa dell'abilità, ma in particolare tale normativa tutela gli Shinobi privi d'esperienza in modo che non facciano una scelta avventata ed errata. Una volta stipulato un Contratto con una razza animale infatti, non sarà più possibile tornare indietro e vi si rimarrà legati a vita. Le evocazioni necessitano di una notevole quantità di Chakra emessa tutta insieme per esser evocate, e per questo può risultare di difficile utilizzo. Per utilizzare la tecnica bisogna versar anche una minuscola goccia del proprio sangue per poi formare la serie di Sigilli necessari per l'esecuzione del Jutsu, che sono i seguenti: Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora.
    Per riuscire ad evocare taglie Grandi è necessario il grado Sp.Jounin, per le Leggendarie quello ANBU.
    Consumo: 20

    Falco Maggiore : Thor
    FalcoMaggiore_zpsfe977b6a
    Questo rapace è di dimensioni molto superiori rispetto ad unUccello Viaggiatore. Dimensioni tanto grandi, da potergli permettere di portare in volo con sé una persona, raggiunge infatti i tre metri di lunghezza, per un'apertura alare di circa otto metri. Se affrontata in battaglia, grazie al suo possente becco, questa creatura sarà capace, tramite gli artigli affilati, di infliggere fino a danni di media entità. Per metterla fuori combattimento saranno necessari tre Jutsu di livello C o due di livello B. Come la maggior parte dei suoi simili, è capace di comunicare telepaticamente con il proprio evocatore. La sua velocità è alta, medio-alta se porta una persona.
    Ci sarà il giorno in cui farai a meno di me? Oppure fino all'ultimo continuerai a fare affidamento su di me? Dai Thor non fare sempre storie! Sai anche tu che la verità è un'altra! Mi piace la tua compagnia, volendo avrei potuto prendere diverse coincidenze che mi avrebbero permesso poi di prendere la nave per Kiri! Kiri?! Eh!? Ti dice niente questo nome? Kyoshiro? Oggi andremo a trovare il mio sensei! Come vuoi delinquente! Due giorni e sarai arrivato! Prima tappa Onde! Riposiamo e poi nuovamente in viaggio per Kiri! Il volatile era stato più che chiaro ma Yukimura ben si sarebbe aspettato un viaggio del genere, ormai era abituato ai suoi viaggi e aveva imparato a determinare ogni quanto si sarebbe fermato, aveva calcolato tutto nel minimo dettaglio, in questo modo la quantità di razioni sarebbero stati più che sufficienti. Il viaggio proseguì senza intoppi e problemi, dando modo al giovane ninja di pensare a quante domande avrebbe potuto fare al sensei, non vedeva l'ora di rivederlo. Era atterrato con la sua creatura in una radura poco distante dall'entrata e una volta giunto in città aveva iniziato a seguire le indicazioni lasciategli dal suo sensei per giungere fino a casa sua. Qualcuno ha alzato un pò troppo il gomito... Schiamazzi e vetri infrangersi erano udibile da un locale lungo la strada.


    giphy
    Stato

    Chakra

    Fisico

    Mentale

    115-20=95

    1 ferita lieve al pollice.

    Concentrato, allertato.

    Borsa

    Armi da Lancio

    Accessori

    Kunai(x10)

    Cimice (x3)

    Shuriken (x20)

    Radiolina

    Carta Bomba(x5)

    Assente

    Cartabomba Fasulla (x5)

    Assente

    Indossato

    Slot

    Oggetto

    Descrizione

    Tasca Supplementare

    Shuriken a Tre Punte (x25)

    Coscia sinistra

    Taschino da braccio

    Palla di Luce (x2)

    braccio sinistro

    Assente

    Assente

    Assente

    Assente

    Assente

    Assente


    Gilet

    Armi da Lancio

    Accessori

    Bombe Fumogene (x 3)

    Pillola del soldato (x3)

    Assente)

    Assente


    Note 1) 3 kunai legati con cartabomba.
    2) 2 kunai legati con cartabomba fasulla.
    3) 2 Kunai legati con pallaluce


     
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    Chi poteva dirlo? Nessuno sapeva che Yukimura sarebbe arrivato a farmi visita. Non mi sarei di certo fatto trovare in quelle condizioni. Ero leggermente alticcio, avevo bevuto un po' più del solito ed ora mi ritrovavo a vagare fuori dai locali. Una minima parte razionale sapeva che non dovevo esagerare. Un ninja del mio calibro senza freni avrebbe potuto causare un sacco di problemi al villaggio. Cercavo di mantenere un minimo di lucidità, non volevo litigare con nessuno ma stavo per così dire conducendo un esperimento. Anche per quello avevo lasciato tutte le armi a casa, fatta eccezione per la Primera che era sempre al mio fianco
    Sei un coglione..
    Sta zitto... figlio di.. Figlio di.. non so neppure che cazzo sei..
    Era sera ma c'era ancora un pò di gente in giro. Mi evitavano dando la colpa del mio farneticare alla mia condizione fisica. L'esperimento consisteva nell'affogare quell'odiosa vocina che mi ronzava in testa con una buona dose di alcol in modo da distruggerla dall'interno ma ottenevo l'esatto effetto opposto. Dalle prime volte in cui la vocina si limitava a commenti di singole parole, casi isolati, ora commentava il mio operato. Si divertiva, mi insultava e più mi sfogavo, più mi abbeveravo alla fonte della rabbia e dell'odio, quella vocina cresceva e prendeva coscienza di se. Solo una cosa sembrava non riuscire a fare: Sentirmi. Per quanto io cercassi di mettermi in contatto, di rispondere alle sue provocazioni, agli insulti o alle battute, la vocina non rispondeva alle mie richieste. Forse lo faceva per vedermi impazzire o semplicemente si divertiva. Poi tornavo a convincermi che non c'era nulla di reale ed era solo la mia mente che stava svarionando.
    Ovvio che non rispondi.. sei frutto della mia stupida testa..
    Avrei desiderato in quel momento il consulto di un medico di fiducia, di Togawa. Purtroppo non mi ero mai fidato dei medici e le conoscenze apprese dal mio mentore sul primo intervento e cure delle ferite minori con tecniche diverse da quelle dei ninja medici mi avevano portato ad allontanarmi da quel gruppo. Così fu che Yukimura fece capolino da dietro l'angolo ammirandomi in uno dei momenti meno professionali della mia vita da shinobi.
    Yukimura.. ? Che.. ci fai qui?
    Dissi appoggiandomi ad un palo di cemento sul ciglio della strada. La testa girava e la sentivo pesante. Dovevo contenermi e non dimostrare di essere ubriaco al ninja della Foglia.
    Non voglio si faccia un'idea sbagliata di me.
    Kyoshiro Tsuuya
    STATUS:
    Fisico: Perfetto
    Mentale: Perfetto
    Chakra: 255
    EQUIPAGGIAMENTO
    - Primera

    VESTIARIO
    - Parabraccia
    - Parastinchi
    - Armatura di cuoio
    - Strisce di cuoio

     
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