Casa di Kakita Moroboshi

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    Casa di Kakita

    PSX-20200315-212251



    Una casa di argilla rossa, ad un piano con il tetto piatto, due stanze più un bagno ed un po’ di cortile attorno. La sala da pranzo più cucina ed una camera da letto. Era stata donata al dojo da uno degli allievi, era la casa dei suoi nonni morti entrambi durante la guerra con l'impero del fuoco. Avevo ringraziato Usuda-san, che mi aveva permesso di vivere in quell'abitazione e per sdebitarmi mi ero offerto di fare le pulizie del dojo tutte le mattine che distava poche centinaia di metri da lì. La casa aveva un arredamento spartano in mobili di legno, un tavolo con due sedie, una cucina essenziale ed una libreria con alcuni toni e pergamene. Dietro la casa c'era un piccolo orto con pochi ortaggi e spezie che contribuivano al mio sostentamento, inoltre mi davano altro lavoro manuale da fare, in modo da non lasciare che il mio corpo si abituasse all'ozio.

     
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    Arena
    Kakita Moroboshi


    narrato
    parlato
    pensato
    parlato funzionario


    Kakita varcò l'ufficio del funzionario del Kazekage, nello specifico colui che assegna a le missioni in sua assenza. L'uomo sulla quarantina, testa canuta, carnagione abbronzata non alzò nemmeno lo sguardo dal fascicolo che stava leggendo, evidentemente controvoglia. L'ufficio era sobrio ed ordinato a parte per la scrivania che risultava l'unico punto caotico in quel ordine. Buongiorno, sono Kakita Moroboshi, mi avete chiamato? Il giovane monaco, parlò con voce calma, in modo educato, il tutto accompagnato da un inchino che il funzionario nemmenò notò. L'uomo non mosse un muscolo, se non fosse stato per quegli occhi che stavano muovendosi per leggere, Kakita avrebbe potuto scambiarlo facilmente per una statua di cera. Sai... La voce era profonda e calma, nonostante questo il giovane monaco non poté soppesarla in quanto la pausa che fece durò più a lungo di quanto si aspettasse. ...pensavamo fossi divenuto un mukenin. Quelle parole accompagnate dal tono calmo dell'istituzione furono una doccia fredda per il genin. No. Assolutamente, non tradirei mai Suna e i suoi principi. Al contrario dell'uomo Kakita perse la calma che lo contradistingueva, come se quelle parole avessero toccato un nervo scoperto. Non mi fraintendere. Noi sapevamo che non avevi tradito, abbiamo un ottimo rapporto con l'ordine del loto grigio e ci hanno subito informato del tuo ritorno in monastero e dei motivi dietro a questa tua scelta. Ma avremmo preferito che fossi stato tu stesso a comunicarlo. Il funzionario fece un'altra pausa dove non degnò nemmeno di uno sguardo il giovane monaco, come se stesse leggendo e parlando da solo. Nella tua breve carriera da shinobi ti sei distinto sopra ogni altro tuo compagno di accademia. Hai svolto un esame genin impeccabile ed una missione a Kiri di successo. Purtroppo per quanto una coperta possa essere il più candida possibile, basta una singola macchiolina per togliere quel candore. Il bianco per quanto puro svanisce e resta solo quella singola macchiolina che fa dimenticare tutto il resto. Capisci quello che intendo? Il discorso metaforico si fermò e per la prima volta gli occhi vivaci del uomo si posarono con sguardo inquisitorio su Kakita. Capisco benissimo signore. Ho tradito la fiducia del villaggio e per questo non ne godrò più. Disse con tono più pacato, quasi rassegnato. In fondo al suo cuore il giovane era dispiaciuto per questo svolta degli eventi, ma non completamente, visto che la scelta di divenire uno shinobi gli era stata quasi imposta. Non essere così duro. La fiducia può essere riguadagnata, così come una singola macchia può essere lavata. E così sarà. Sei giovane nonostante tutto non possiamo condannarti un singolo errore. Lo sguardo accusatorio scomparve nel momento in cui gli occhi si posarono nuovamente sui fogli. Hai già i requisiti per svolgere l'esame per diventare chuunin. Ovviamente questo ti sarà negato finché non avrai riguadagnato la fiducia del villaggio. Verrai valutato psicologicamente da un nostro collaboratore e dovrai svolgere alcune missioni di successo per il villaggio. Dopodiché rivaluteremo la tua situazione. Ora puoi andare. Appoggiando il faldone sulla scrivania la conversazione si chiuse. Kakita non obbiettò, gli sembrarono delle decisioni accettabili per quallo che aveva fatto. Si congedò dal funzionario con un profondo inchino ed un saluto semplice. Non sapeva cosa altro dire se non banalità, per questo scelse di non dire nulla. Nella sua mente intanto un vortice di pensieri lo travolgeva senza alcun controllo. Valutazione psicologica? Cosa significa? Cosa potrebbe trovare? Un pensiero cupo si insinuò tra gli altri scavando e macinando strada attraverso il suo subconscio. Era un Monaco ed i suoi pensieri erano puri eppure si sentiva sempre in difetto, che fosse questa la causa del suo abbandono. Se il collaboratore esterno avesse trovato altro di cui nemmeno Kakita sapeva o si rendeva conto. Quei pensieri cominciarono a germire la sua mente facendolo dubitare di tutto.

    Status di Kakita Moroboshi


    Stato fisico: Perfetto
    Stato mentale: Pronto
    Chakra: 80
    Totale:80

    Bastone: riposto











    Note: //
     
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1 replies since 15/3/2020, 21:45   121 views
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