-
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato, «Parlato», "Pensato", «Copie», «Evocazioni», «Parlato Altri»CITAZIONEArena delle Praterie
Un terreno erboso attraversato da un'unico corso d'acqua. A prima vista può sembrare un semplice terreno aperto dove è impossibile evitare lo scontro diretto, ma le zone d'erba alta e i numerosi monoliti presenti offrono altre possibilità agli shinobi più fantasiosi.
Arena Neutra, permette l'utilizzo di qualsiasi forma di Jutsu.
Kisuke Momochi era di ritorno da Kusagakure no Sato, Il Villaggio dell'Erba, nascosto all'interno dell'omonimo stato: il Paese dell'Erba. L'ANBU di Kiri, quel giorno e per il momento, abbandonava un'investigazione che poteva ritenere privata, tenuta in quello che era il luogo ultimo di cui si poteva avere la certezza di aver visto Travis Fuuma, poi sparito nel nulla, come vaporizzato in tante piccole molecole. "Che ci sia del marcio è poco ma sicuro, eppure non riesco a seguirne la traccia... possibile che anche quel maledetto Corvo Rosso non riesca con i suoi occhi bianchi a ricavarne qualcosa?!" si chiese. Sul luogo aveva visto resti d'ossa enormi, palazzi in macerie, segni d'allagamento, esplosioni e bruciature, terreno dissestato sconquassato, alberi sradicati. Ora, però, con un pugno di mosche in mano, si lasciava alle spalle una delle più grandi, intricate e particolari foreste che Kisuke avesse mai visto. Sarebbe stato non tanto improbabile perdersi, in mezzo a quegli alberi giganteschi dai trinchi grossi e nodosi e sulla cui corteccia crescevano dei bizzarri e abnormi funghi marron.
Al momento attraversava a piedi ed a passo costante una prateria assai estesa, costellata di monoliti qui e massi spezzati là. Il verde regnava intorno a lui, come un mare quasi sconfinato, Il cielo era di un blu spietato, senza neanche una nube in vista. Il sole si alzava in cielo, diventando via via più caldo, emanando il suo tiepido tepore, elemento particolare in quella stagione dell'anno. Era una buona cosa. Ciuffi d'erba verde lo circondavano e si abbassavano sotto il suo passo, poi quando il vento soffiava gli steli sfregavano gli uni con gli altri e sussurravano tra loro le parole degli dèi.
Il Momochi proseguì la sua camminata, con i sensi sempre vigili e lo sguardo che saettava costantemente da una parte all'altra. Ormai era quasi l'esperienza e l'azione di anni ed anni ad agire e parlare per lui. Ovviamente, in una prateria aperta come quella, i pericoli e le probabilità che un assalto andasse a segno diminuivano, soprattutto con uno come lui, ma un esperto avrebbe pure potuto sfruttare un calo dell'attenzione insieme ai diversi monoliti per un avvicinamento e successivamente sferrare un attacco. Kisuke non l'avrebbe affatto permesso a nessuno.
Più avanti, tuttavia, vide la figura di una persona che non si nascondeva. Era una figura femminile, appurò Kisuke, una dozzina di metri più avanti. E proseguendo ancora, poi, riconobbe quella figura. «Kaori...?» chiese, senza avvicinarsi ulteriormente.SPOILER (clicca per visualizzare). -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato
"Pensato"
"Parlato"
"Parlato altri"
Giovani apprendisti di Konoha, negli ultimi tre giorni la kunoichi aveva avuto a che fare con una mezza dozzina di loro, la maggior parte era come al solito nella media ed uno si era dimostrato un fiasco totale, ma uno di quei marmocchi che avevano appena smesso di succhiare il latte dal capezzolo della madre si era rivelato essere un giovane dalle straordinarie potenzialità e visto il suo livello anche dalle eccezionali capacità, era stata molto soddisfatta da quell'addestramento, ma avrebbe mentito a sè stessa se si fosse detta contenta di quel viaggio solo per quella misera soddisfazione, viaggiare fino a Konoha era per lei invece sempre un godimento per l'anima, adorava quelle foreste e quelle immense praterie, adorava il bacio violento del sole e l'assenza della fastidiosissima nebbia che sempre la accompagnava nelle lunghe giornate passate a Kiri, i medici le avevano consigliato di non sovraesporre la cicatrice alle radiazioni solari nei primi mesi, ma quel giorno la donna aveva deciso che avrebbe fatto un'eccezione e di ritorno dall'intensiva sessione di addestramento ad allievi di Konoha aveva deciso di allungare la strada e fare una piacevole sosta in una delle innumerevoli praterie del paese del fuoco, enormi monoliti erano sparsi lì attorno e le avevano offerto un luogo dove appartarsi, così come un corso d'acqua particolarmente limpido e pulito le aveva fornito l'opportunità di rifornire le proprie borracce.
Quella sorta di improvvisato pick-nick era piuttosto solitario, ma nel complesso decisamente piacevole e seduta su di una delle rocce che le era parsa più piatta, levigata e comoda la donna aveva cominciato a mangiare il frugale pranzo che si era portata appresso, carne secca, qualche verdura ed una misera porzione di tofu condito con zenzero, cipolle verdi e salsa di soia.
"Kaori...?"
Quando del già esiguo pasto non rimanevano che poche strisce di carne secca una voce familiare pronunciò il nome della ragazza attirandone l'attenzione, Kaori non capì immediatamente chi fosse stato a chiamarla dato che era ormai parecchio tempo che non udiva quella voce, ma voltandosi e vedendo a chi apparteneva la sua memoria volò immediatamente a quell'ormai lontana missione quando ancora chuunin aveva dovuto riprendere la bastiglia di Kiri da un gruppo di mukenin e mercenari che erano riusciti a prenderne il controllo, già all'epoca Kisuke Momochi era un famoso sp.jounin di Kiri e si era mostrato estremamente in gamba, aveva rivisto l'uomo diverse volte in seguito ed evidentemente la sua convinzione che sarebbe sopravvissuto all'assalto di Taki si era rivelata corretta dato che ora si trovava lì in carne ed ossa, il fisico asciutto e tonico era un po'più sviluppato di quanto si ricordasse, ma il coprinaso in bende con cui lo aveva conosciuto era ancora lì dove lo aveva visto la prima volta
"Kisuke...senpai..."
La felicità iniziale per l'aver incontrato quel volto conosciuto fu superata da un'ombra di sospetto, la coincidenza che due esponenti della nebbia si trovassero per caso in un prato del paese del fuoco era fin troppo strana, non che non fosse possibile o che dubitasse di lui, la cui integrità morale era una delle cose che più le erano rimaste impresse, ma di certo era una cosa particolare
"E'dalla guerra dei paesi minori che non ti ho più visto...ed ora eccoti qui...le vie del fato...vuoi un po'di carne secca?"
Con quelle parole allungò un paio delle strisce avanzate a quello che si poteva definire un collega, la sua presenza lì quel giorno l'aveva veramente colta alla sprovvista e subito le vennero in mente diverse domande da fare all'uomo, ma sapeva quale sarebbe stata la sua reazione, lo aveva visto in azione e si poteva vantare di essere piuttosto brava a leggere e capire le persone, Kisuke non era certo uno da sobillare di domande
"Ti vedo in forma, quando marciavamo verso il paese dell'erba...ed hanno chiamato il tuo nome fra quelli di chi sarebbe andato a Taki...lo sapevo che non ci saresti morto...sei un duro tu...però anche a Kusa non è stata una passeggiata...va beh, ormai il passato è passato giusto? cosa ti porta da queste parti? è strano incontrare un compaesano in un posto del genere...fra rocce sole ed erba...a così tanti chilometri da casa..."SPOILER (clicca per visualizzare). -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato, «Parlato», "Pensato", «Copie», «Evocazioni», «Parlato Altri»
Non si era per niente sbagliato, nonostante la distanza. La figura che aveva visto in mezzo all'erba era proprio Kaori Mitarashi. Era da parecchio tempo che Kisuke non ci aveva nulla a che fare, proprio tanto. Dai tempi della Bastiglia di Kiri. Al tempo aveva lasciato la ragazza che era ancora una Chuunin, poi l'aveva rivista di sfuggita in altre occasioni e operazioni d'importanza assai rilevante a livello mondiale, ma lo spadaccino di Kiri era sicuro che la ragazza nel frattempo avesse fatto strada da quando avevano collaborato.
Kisuke le si avvicinò, con calma e prudenza.
«E'dalla guerra dei paesi minori che non ti ho più visto...ed ora eccoti qui...le vie del fato...vuoi un po'di carne secca?» chiese Kaori, allungando un paio di strisce di carne in direzione di Kisuke.
«Già, gran brutta storia quella spedizione...» commentò, neutro. «Poi sì, sono sempre stato impegnato giorno e notte e sono sparito dalla circolazione per un po', ma non me ne sono mai andato del tutto. Comunque no, niente carne, ma ti ringrazio lo stesso» concluse, scrollando il capo e abbozzando un sorriso di scuse. La diffidenza verso il prossimo era un elemento fondamentale per l'incentivo delle possibilità di sopravvivenza, soprattutto una volta giunti ad un certo punto della propria Via del Ninja. E Kisuke, questo, lo sapeva, lo sapeva bene.
«Ti vedo in forma, quando marciavamo verso il paese dell'erba...ed hanno chiamato il tuo nome fra quelli di chi sarebbe andato a Taki...lo sapevo che non ci saresti morto...sei un duro tu...però anche a Kusa non è stata una passeggiata...va beh, ormai il passato è passato giusto? cosa ti porta da queste parti? è strano incontrare un compaesano in un posto del genere...fra rocce sole ed erba...a così tanti chilometri da casa...»
«Già, senza nebbia noi sembriamo sempre fuori luogo» scherzò, poi riprese. «Comunque il passato è passato... ma si sa, purtroppo, che il passato torna sempre a farti visita: meglio non sottovalutare mai nulla» disse, serio. In fondo, se era sopravvissuto tutto quel tempo, anche alla Guerra dei Paesi Minori, c'era un motivo, e il fatto che Kisuke non lasciasse mai nulla al caso era proprio uno di quelli. «Be'... vari impegni mi tengono spesso lontano da casa, da Kiri. Stavolta, però, ero via a causa di alcune... vecchie ruggini, chiamiamole così.»
Il kiriano non stette a dare molte spiegazioni, su quella faccenda. Si trovava nel territorio di Kusa per un’indagine non commissionata dalle Alte Sfere, perciò non ne avrebbe parlato approfonditamente con nessuno, men che meno con una persona di cui doveva ancora accertare l'identità. Certo, la ragazza fisicamente era senz’alcun dubbio lei e aveva fatto menzione di alcuni dettagli importanti, ma l’ANBU sapeva perfettamente come fosse semplice assumere l’aspetto di un’altra persona e copiarne gli atteggiamenti e sapeva altrettanto perfettamente che era fattibile raccogliere informazioni generali tramite dossier. Doveva verificare l’identità della kunoichi che aveva di fronte e quale cosa migliore di chiedere di un dettaglio, un piccolo dettaglio insignificante che non sta scritto all’interno di alcun dossier e che una comune spia non potrebbe venire a sapere in alcun modo, appunto perché un dettaglio di poco conto. "Vediamo se se lo ricorda… o se lo sa" si disse. Kisuke, quindi, accostò la mano destra all'impugnatura della sua Taglia Teste che spuntava da dietro la spalla destra e disse: «Piuttosto... sai dirmi quante volte abbiamo collaborato insieme, dove e su cosa una volta in particolare ti ho rimproverata?»SPOILER (clicca per visualizzare). -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato
"Pensato"
"Parlato"
"Parlato altri"
"Già, gran brutta storia quella spedizione...Poi sì, sono sempre stato impegnato giorno e notte e sono sparito dalla circolazione per un po', ma non me ne sono mai andato del tutto. Comunque no, niente carne, ma ti ringrazio lo stesso"
Kisuke si era avvicinato ed aveva declinato l'offerta della ragazza che sorridente fece spallucce ed introdusse in bocca quelle ultime striscette di carne, non era certo la migliore che avesse mai mangiato, ma era abbastanza saporita da dare soddisfazione ed abbastanza nutriente da far passare la fame; ripensare a quella spedizione aveva riaperto vecchi ricordi e quasi a voler coronare quel momento una fitta di dolore le attraversò l'occhio destro
"Già, senza nebbia noi sembriamo sempre fuori luogo...Comunque il passato è passato... ma si sa, purtroppo, che il passato torna sempre a farti visita: meglio non sottovalutare mai nulla...Be'... vari impegni mi tengono spesso lontano da casa, da Kiri. Stavolta, però, ero via a causa di alcune... vecchie ruggini, chiamiamole così."
La kunoichi sorrise alla battuta del ragazzo che le stava difronte e mentre lui continuava a parlare lei si soffermò ad osservarlo, ne era passato di tempo e lui sembrava sempre più in forma, evidentemente anche lui non aveva sprecato il suo tempo ed aveva continuato ad allenarsi per migliorarsi sempre di più
"Oh...vecchie ruggini...ne so qualcosa...io per fortuna non ho nessun conto da sistemare, son quasi qui per piacere...se lavorare per l'accademia ha qualche vantaggio è di sicuro che permette di fare viaggetti senza troppo impegno...e di godersi un po'di sole sulla strada del ritorno..."
Nonostante la colloquialità del discorso la ragazza percepiva qualcosa di strano, gli occhi dell'altro la guardavano non come si guarda una conoscente, ma come piuttosto come si osserva un puzzle, come se volesse scoprire qualcosa di lei, lentamente cominciò ad insinuarsi in lei un leggero stato di tensione e quando l'altro portò la mano all'elsa che spuntava sopra la sua spalla Kaori scattò dalla roccia su cui si trovava e portò anch'essa la mano destra a cingere l'elsa della propria arma, al contrario di lui però non scelse quella dietro alla schiena, ma bensì quella al fianco, Kaito, la spada di ghiaccio ereditata da suo padre
"Che diavolo stai facendo?"
Kisuke, se veramente di lui si trattava visto il suo comportamento, estraendo la propria arma avere dovuto scagliare un colpo verticale o diagonale, ma di certo dall'alto verso il basso, arrivando da sotto la sua lama avrebbe potuto intercettarlo a metà movimento, ma sperava vivamente che non si dovesse arrivare a tanto, per fortuna le successive parole dello shinobi fecero un poco allentare la tensione
"Piuttosto... sai dirmi quante volte abbiamo collaborato insieme, dove e su cosa una volta in particolare ti ho rimproverata?"
La ragazza distese leggermente i nervi, si era scordata della maniacalità di Kisuke che arrivava quasi ai livelli di Oni, ma lui aveva fatto la sua domanda e lei avrebbe potuto dargli la risposta che voleva, per lo meno non ci sarebbero stati spargimenti di sangue per quel giorno
Oh...senpai...non ti fidi mai di nessuno eh? pensi veramente che io stia fingendo di essere me? beh, puoi togliere la mano dalla tua arma...abbiamo collaborato a stretto contatto soltanto una volta, dei briganti guidati da due mukenin avevano assaltato la bastiglia di Kiri...dopo di che non siamo più stati affiancati in missione, fino all'attacco di Suna da parte dei dieci di Iwa...abbiamo entrambe preso parte alla battaglia davanti alle porte del villaggio, ma nella confusione della battaglia non ho idea di cosa ti sia successo, all'epoca ero io ad avere le mie ruggini da sistemare...poi c'è stata la guerra dei paesi minori...facevamo entrambe parte del contingente di volontari di Kiri...ma come già detto anche quella volta non abbiamo avuto modo di collaborare dato che tu sei stato assegnato alla squadra di infiltrazione ed io a quella a difesa di Kusa...e questo occhio è il ricordino che mi ha lasciato quella battaglia...
Con quelle ultime parole si passò delicatamente la mano sull'occhio destro ormai permanentemente chiuso, la ferita che le aveva lasciato Rijji era più profonda di quanto apparisse, non tanto fisicamente quanto psicologicamente, l'unica cosa buona in tutto quello era stata la svolta nel rapporto con Angor, svolta che non ci sarebbe stata senza l'intervento della sacerdotessa di sangue
"Per quanto riguarda la tua seconda domanda, fu in quell'unica missione che tu mi rimproverasti...e più di una volta...in primis perchè non avevo una radiolina...ed ammetto che col senno di poi ero proprio una sciocca, ora provvedo ad averne sempre una dietro...in secondo luogo perchè all'epoca ero fin troppo esuberante e quando c'era da spargere del sangue non mi tiravo mai indietro...quei banditi erano miei avversari ed io puntavo ad eliminarli...secondo te non valeva la pena di ucciderli perchè erano solo pedine di poco conto...le ho tenute a mente sai quelle tue parole...è passato molto tempo e sono cambiata, il corpo e lo spirito son stati forgiati dall'esperienza e non sono più la ragazzina che avevi conosciuto allora...ma sono ancora convinta che l'unico modo per estirpare l'erba cattiva sia di farlo alla radice...però devo ammettere che avevi ragione...spesso i banditi che ci troviamo difronte sono soltanto burattini morti di fame in mano a qualcuno che li sfrutta...sono uguali a quelle persone che io vorrei proteggere..."SPOILER (clicca per visualizzare)
Edited by Leeroy Gorshmit - 5/6/2014, 18:53. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato, «Parlato», "Pensato", «Copie», «Evocazioni», «Parlato Altri»
Rimase pronto a scattare, reattivo ed esplosivo, fin quando Kaori non ebbe terminato di parlare e lui non ebbe ricevuto la conferma sull'identità della ragazza, poi si rilassò e lasciò lentamente la presa dall'elsa della Taglia Teste emanando un sospiro. "È lei, per fortuna" si disse. "Certo che ne è passato di tempo, da quel giorno" pensò in conclusione, riportandosi per un attimo al giorno della Bastiglia di Kiri. Kaori non aveva esitato a parlare e confessarsi a Kisuke, ma al tempo stesso aveva imitato il Momochi impugnando senza patemi la sua katana. Non che la cosa avesse anche solo minimamente impensierito l'ANBU, sicuro di poter abilmente sfruttare la sua Taglia Teste per sostenere uno scontro all'arma bianca. Ad ogni modo, tutto sommato, Kaori si era dimostrata vera e sopratutto di buona memoria, dote indispensabile per un soldato che si rispetti. Non avesse risposto secondo le aspettative di Kisuke, probabilmente il kiriano avrebbe immediatamente ingaggiato lo scontro e spremuto poi la ragazza per ricavarne quanto voluto da un interrogatorio, Invece, si ritrovò a riflettere su consigli e indicazioni date in passato, ritenendosi soddisfatto, e in un primo momento addirittura a sorridere sul dettaglio della radiolina.
«Mai fidarsi ciecamente di qualcuno, Kaori» disse Kisuke, abbassando il braccio. «Forse in questo modo si vive male, ma almeno si vive. D'altronde, non a caso chi va piano, va sano e forse non crepa» concluse. Quella personale interpretazione dell'adagio tipica dei soldati faceva sempre riflette Kisuke. "Non facessi così, molto probabilmente sarei tale e quale a uno di quei tanti ragazzi prodigio che ora stanno sotto forma di merda di corvo o in alternativa di iena..." si trovò a pensare l'esponente del Clan Momochi.
«Mi spiace per l'occhio» aggiunse poi, sincero, senza dire null'altro in merito. Poteva pur essere considerato un fottuto bastardo menefreghista e velenoso nei confronti altrui, ma non lo era al punto dal rimanere insensibile di fronte ad una ferita di guerra dalla doppia valenza dolorosa. Capiva perfettamente che quella ferita doleva sia per la sconfitta e la delusione in sé nel non essere riuscita a portare a termine il proprio compito al meglio, sia per la rabbia di ritrovarsi con un bel viso come il suo rovinato. Forse anche in tal senso la relazione con Galatea lo aveva aiutato positivamente. Tuttavia, Kisuke Momochi della Nebbia, rimaneva pur sempre lui in buona sostanza, e l'adrenalina di uno scontro era una delle poche droghe che voleva sentirsi scorrere nelle sue vene, a maggior ragione per scacciare via la delusione nel non aver trovato tracce e indizi sui disertori a Kusagakure no Sato.
«Piuttosto, che ne dici di farmi vedere come sei cambiata? Sì, Mitarashi Kaori-chan, ti sto proponendo uno scontro. Ci stai?» chiese, infine.SPOILER (clicca per visualizzare). -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato
"Pensato"
"Parlato"
"Parlato altri"
"Mai fidarsi ciecamente di qualcuno, Kaori...Forse in questo modo si vive male, ma almeno si vive. D'altronde, non a caso chi va piano, va sano e forse non crepa"
Kisuke si era convinto della sua identità e con il suo solito modo di fare aveva poi espresso quella specie di proverbio che fece scoppiare la giovane in una delicata risata, effettivamente lo shinobi non aveva tutti i torti e con la vita che facevano loro quel detto valeva ancora di più che per le persone normali, ma d'altro canto lei non era certo una che aveva quel problema, per quanto possibile cercava sempre di avere tutto sotto controllo ed anche se incontrando un conoscente di solito non si metteva ad indagare per accertarsi della sua identità, era sempre pronta a tutti e non rivelava mai informazioni importanti a qualcuno senza essere certa al cento per cento che fosse veramente chi diceva di essere
"Mi spiace per l'occhio"
"Oh, colpa mia...pensavo di avere la vittoria in pugno, e invece quella stronza aveva progettato tutto...sarà un monito per il futuro...almeno sono riuscita a rallentarla ed impedirle di raggiungere il suo obiettivo..."
Per un attimo il ricordo della kunoichi tornò alla rossa sacerdotessa, nonostante la sconfitta, bruciante in tutti i sensi, Kaori era per lo meno riuscita ad impedirle di raggiungere i cancelli o di scontrarsi con uno degli ANBU, cosa che aveva presupposto essere il suo obiettivo durante la battaglia
"Piuttosto, che ne dici di farmi vedere come sei cambiata? Sì, Mitarashi Kaori-chan, ti sto proponendo uno scontro. Ci stai?"
Cambiando completamente argomento, allo stesso modo anche la luce negli occhi dell'uomo cambiò, la proposta che gli stava facendo era seria e veramente l'uomo voleva confrontarsi con lei, lì in quel luogo sperduto così lontano da casa, un sorriso si dipinse sul viso della kunoichi che per qualche istante rimase ad osservare l'altro squadrandolo dalla testa ai piedi
"Perchè no...accetto volentieri la sfida...sono curiosa di vedere quanto forte puoi essere diventato in tutto questo tempo..."
Con quelle parole la ragazza si stirò i muscoli di braccia e gambe per poi posizionarsi difronte a quello che sarebbe stato il suo avversario assumendo la posizione di guardia con il peso caricato sulla gamba destra, la sinistra avanzata con il ginocchio leggermente flesso e soltanto la punta in appoggio, le braccia alte con i gomiti stretti e le mani aperte con il dorso della sinistra rivolto al Momochi
"Visto che hai lanciato tu la sfida, a te l'onore di cominciare...fatti sotto Kisuke-senpai..."
La ragazza era vigile ed attenta, ricordava l'abilità mostrata dall'uomo durante il loro ultimo incontro ed anche se da allora lei era migliorata molto, lo stesso poteva valere per lui, durante la loro missione aveva dato sfoggio di un eccellente padronanza dei ninjutsu ed aveva sfruttato sia il doton che il suiton, ma anche nel corpo a corpo non se l'era cavata per niente male, la cosa che l'aveva colpita di più però era stata senz'altro la portata dei suoi jutsu suiton che le era sembrata veramente incredibile
"Devo stare attenta, è sicuramente un avversario temibile e non posso dare il massimo..."
Quando si ritrovava ad avere a che fare con avversari di cui non era certa di essere all'altezza allora la donna puntava di solito a tenere l'altro a bada per poi colpire come un fulmine con pochi attacchi decisivi che ponessero fine all'incontro, ma in questo caso avrebbe dovuto tenere il tiro più basso e questo avrebbe notevolmente complicato le cose, ma dopotutto erano in una prateria a chissà quanti kilometri da casa loro e probabilmente anche dal primo ospedale, se si fossero ridotti troppo male sarebbe poi stato un vero problema
"Di certo non lo porterò fino a Kiri a spalle...ho già attraversato la repubblica dei samurai con Agony a tracolla, non ripeterò l'esperienza...spero solo che non sarà lui a dovermi portare a spalle..."SPOILER (clicca per visualizzare). -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato, «Parlato», "Pensato", «Copie», «Evocazioni», «Parlato Altri»
«Perchè no...accetto volentieri la sfida...sono curiosa di vedere quanto forte puoi essere diventato in tutto questo tempo...» disse Kaori, in risposta alla proposta di Kisuke, stirandosi i muscoli in previsione dell'imminente scontro.
Kisuke piegò leggermente le gambe, poggiando i palmi sulle ginocchia per poi flettere gli arti inferiori un paio di volte, quindi fece un po' di stretching con tutto il corpo e infine si massaggiò il collo e il braccio sul deltoide.
Vide la ragazza in guardia e in posizione di combattimento, rivelando - almeno apparentemente - sin da subito quali fossero le sue basi d'appoggio e di movimento, fornendo quindi al Momochi sufficienti informazioni per tentare di prevedere e controbattere alle sue mosse, nonché tentare di neutralizzarla sui suoi punti deboli. Tuttavia, doveva prima di tutto verificare la veridicità di quelle informazioni mostrate da Kaori. Non erano in numero irrilevante gli esponenti delle schiere di Ninja che adottavano una strategia d'inganno, mostrando la katana stretta nel pugno e una lama nascosta nella punta dello stivale.
«Visto che hai lanciato tu la sfida, a te l'onore di cominciare...fatti sotto Kisuke-senpai...» disse la kunoichi, ormai improntata all'avvio dello scontro.
«Iniziare io? Oh, va bene, ma che non si dica in giro che Kisuke Momochi è un uomo scortese» ironizzò il Momochi, sogghignate, finendo per grattarsi con il dito indice la cicatrice vicina all'occhio.
L'ANBU di Kiri, dunque, si prese una manciata di secondi per iniziare a far lavorare febbrilmente il cervello per fare mente locale su tutto quello che ricordava sapere sulla ragazza, tutto frutto di un'unica, vera collaborazione insieme. "Il Suiton era il suo elemento, e sapeva ricreare lo Hyouton, seppur a dei livelli ancora primordiali, perciò è di conseguenza in possesso del Fuuton. Era abile, svelta e acuta, seppur un po' spietata per sua stessa ammissione, ma non aveva tutte quelle spade con sé, se non mi sbaglio" riepilogò il kiriano. Per assurdo, addosso avrebbe avuto quasi più ferro lei che Kisuke con la sua Taglia Teste.
Il Capo Squadra ANBU non amava particolarmente le danze, eccetto che in casi particolari dove al contrario si rivelava essere una vera goduria. Questo perché serbava al suo avversario la più grossa infamata possibile e che non si sarebbe di certo potuto aspettare nella prima battuta dello scontro. Kaori non era certo una ragazza che rientrava in quella schiera di soggetti, e per quanto Kisuke potesse essere bastardo, non aveva motivo per farle un torto simile. Forse perché appunto era una ragazza di Kiri, forse per via dell'occhio... non che avesse intenzione di sottovalutarla, affatto, per Kisuke le vie dell’eccessiva sicurezza di sé sono lastricate di bare, ma non vedeva nemmeno la necessità d'iniziare in quarta sin dall'inizio né al tempo stesso di prendere Kaori sottogamba e così recarle indirettamente un'offesa.
"Penso che per aprire le danze possa essere sufficiente" rifletté il kiriano, spiccando un balzo all'indietro, per prendere le distanze di circa dieci metri, mentre in contemporanea iniziò con micidiale rapidità a comporre Sigilli Magici uno dopo l'altro a mani congiunte, accumulando Chakra Suiton in quantità abbondanti e sfruttandolo per far ribollire nel suo stomaco acqua, tanta acqua, quasi a livelli industriali.SPOILER (clicca per visualizzare)Suiton: Suiryuudan no Jutsu - Tecnica del Drago Acquatico
Villaggio: Tutti
Livello: B
Tipo: Ninjutsu
Con questo Ninjutsu si genera, dalla propria bocca o da un'ingente fonte d'acqua nelle vicinanze, un grande ciclone d'acqua che prende la forma di un drago che insegue l'avversario fino a travolgerlo. Il drago sarà lungo al massimo venticinque metri e avrà un diametro di sei. Se la tecnica prende in pieno riuscirà a causare danni da impatto di medio-grave entità.
Consumo: 8
Tutto d'un fiato, il kiriano vomitò quello che poteva essere considerato un fiume in piena dalle fattezze di un drago enorme, il quale mirava sostanzialmente ad investire con tutta la sua furia e la sua imponenza la ragazza, cioè l'unico bersaglio ed avversario entro decine e decine di metri in quella prateria che costituiva l'arena dello scontro.SPOILER (clicca per visualizzare). -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato
"Pensato"
"Parlato"
"Parlato altri"
"Iniziare io? Oh, va bene, ma che non si dica in giro che Kisuke Momochi è un uomo scortese"
La ragazza si ritrovò a sorridere a quelle parole, non era certa che il cominciare per primi uno scontro potesse essere inteso come una scortesia, al contrario voleva dire prendersi la responsabilità di dare il via, la responsabilità di aprirsi per primo mostrando all'altro le proprie qualità e dandogli maggior potere d'analisi, certo tutto poteva essere capovolto ed il primo attacco poteva benissimo essere un ottimo metodo per valutare le abilità difensive avversarie e decidere come procedere o addirittura puntare il tutto su di un attacco massiccio e decisivo che potesse portare a conclusione lo scontro, ma vista la situazione era improbabile che il Momochi optasse per una soluzione del genere, dopotutto era pur sempre uno scontro amichevole.
Il sole picchiava forte sopra le teste dei due contendenti e non si vedevano nuvole nemmeno in lontananza, sarebbe stata una giornata perfetta per sdraiarsi al sole chiacchierando del più e del meno ed invece erano lì intenti a cominciare uno scontro, ma dopotutto era quella la vita che avevano scelto e combattere gli uni contro gli altri era la cosa che veniva loro meglio e soprattutto la cosa che finiva per dare loro maggior soddisfazione
"Eccolo, ci siamo..."
Una goccia di sudore scese lungo la fronte della kunoichi a causa del calore mentre lo shinobi di Kiri si esibiva in un balzo all'indietro, Kaori stessa lo imitò balzando anch'essa indietro, pronta a reagire a qualsiasi tipo di offensiva
"Che cazzo, è velocissimo..."
Kisuke aveva cominciato ad eseguire una serie di sigilli ad una velocità incredibile che aveva lasciato di stucco la ragazza, ricordava l'abilità dell'uomo nell'esecuzione dei sigilli, ma di certo era molto migliorato rispetto all'ultima volta in cui aveva avuto a che fare con lui, purtroppo per lui però anche lei aveva fatto un grande salto di qualità e lo stupore nel vedere quell'enorme massa d'acqua assumere le fattezze di un drago e scagliarsi contro di lei lasciò ben presto spazio all'istinto che portò le sue mani a congiungersi rapidamente componendo pochi rapidi sigilli che portarono alla formazione di una resistente cupola di ghiaccio che si compose attorno a lei giusto in tempo perché la mitologica bestia acquatica andasse a schiantarsi contro di lei producendo un tonfo infernale, Kaori stessa per un periodo aveva sfruttato spesso quello stesso Jutsu messo in campo da Kisuke, ma il drago prodotto dall'avversario era decisamente più grande di quanto la ragazza fosse mai riuscita a fare, ma dopotutto una delle cose che ricordava di lui era la capacità di sfruttare jutsu suiton dalla portata incredibileSPOILER (clicca per visualizzare)Hyouton no Domu - Cupola di Ghiaccio
Livello: B
Tipo: Ninjutsu
La Cupola di Ghiaccio è una tecnica dal notevole potenziale difensivo. Permette infatti di creare una cupola di 360° con un raggio complessivo di cinque metri che protegge chiunque all'interno da tecniche di livello B ed inferiori. La resistenza della Cupola è dunque pari a quella d'uno specchio; con la differenza che in questo caso il Hyouton è stato manipolato con uno scopo puramente difensivo.
Consumo: 8
"Non sarà così semplice mettermi in difficoltà senpai..."
Il fiume in piena prodotto dal Momochi si era esaurito senza infrangere la barriera di ghiaccio, soltanto piccole e trasparenti schegge si erano staccate volando per aria lanciando brillanti scintille tutto attorno, la sua difesa era riuscita a resistere senza troppi problemi e lei si ritrovò a sospirare fra sè di sollievo; scattando in avanti lasciò che la cupola si frantumasse crollando a terra in frantumi mentre già la donna accumulava chakra a livello della mano destra, senza bisogno di effettuare sigilli fece un ampio gesto che diede vita ad un'ondata di chakra fuuton che la precedette in direzione dell'avversarioSPOILER (clicca per visualizzare)Fuuton: Juha Shou - Colpo dell'Onda d'Artiglio
Villaggio: Tutti
Livello: D
Tipo: Ninjutsu
Una tecnica d'elemento Vento che dopo tre secondi di preparazione permette all'utilizzatore, senza il bisogno di eseguire i Sigilli, di scagliare un vero e proprio fendente composto da Chakra d'elemento Vento che proseguirà in linea retta per dodici metri. Il colpo se va a segno corrisponde ad una ferita da taglio medio-lieve.
Consumo: 2
Avrebbe portato da subito lo scontro sulle brevi distanze dove avrebbe potuto esprimere al massimo le proprie peculiarità e così correndo dietro alla propria tecnica accelerò verso kisuke mentre già le sue mani andavano ad impugnare i tirapugni con lama, nessun giochetto coreografico questa volta dato che ogni minima imprudenza o apertura avrebbe potuto significare la sconfitta contro un avversario del genere, con le armi alla mano al contrario si avvicinò il più possibile per poi esprimersi in una serie di colpi con gli arti superiori, i primi due pugni mirati al petto furono due semplici diretti sinistri seguiti poi da un pugno circolare destro volto a colpire l'avversario al viso, subito dopo le gambe si flessero leggermente prima di stendersi con forza mentre il pugno sinistro si andava a scaricare verso l'addome di Kisuke sotto forma di pugno montante; ancora una volta il suo peso si diresse verso il basso e la gamba destra andò a spazzare le gambe avversarie per poi ricevere nuovamente il peso della ragazza quando nel suo ruotare di trecentosessanta gradi fu la gamba sinistra a continuare il tentativo di spazzata mentre la donne provava a piantare la punta del tirapugni sinistro nel ginocchio sinistro del Momochi, non gli avrebbe lasciato tempo di prendere fiato, avrebbe incalzato senza permettergli di ricorrere ai suoi micidiali jutsu continuando a tenerlo impegnatoSPOILER (clicca per visualizzare). -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato, «Parlato», "Pensato", «Copie», «Evocazioni», «Parlato Altri»
"Hyouton... anche lei non fa Yuki di cognome, eppure padroneggia quell'abilità, e anche molto meglio di quella volta, oserei dire" osservò il Momochi, alla vista del proprio dragone d'acqua che veniva bloccato da una barriera di ghiaccio.
Sapeva ben poco riguardo allo Hyouton, se non che fosse il frutto dell'unione di Suiton e Fuuton, composizione agibile solo per chi predisposto in termini di DNA, che dava vita a tecniche dallo scopo e dalle capacità più svariate. Aveva visto rondini, tigri, lupi, cloni e specchi di ghiaccio, seppur riguardo a questi ultimi non fosse stato in grado di identificarne ed accertarne la vera peculiarità. Ora, a tutto questo, si aggiungeva una cupola difensiva. "Va bene così" sentenziò. "Ho fatto più che bene a non sfoggiare sin da subito il mio potenziamento al Suiton, così da poterlo sfruttare a mio vantaggio nelle battute successive dello scontro."
Kaori si riscosse immediatamente, seguendo la scia dell'offensiva, lasciandosi alle spalle l'acqua e il ghiaccio mentre una lama di Chakra azzurrino la precedeva.
Il Ninja di Kiri si appiattì al suolo, lasciando che la lama di Chakra Fuuton proseguisse oltre senza danneggiarlo, poi si rialzò con uno scatto esplosivo facendo leva forza sulle braccia e vide la kunoichi, armata, in corsa verso di lui. "Cerca lo scontro ravvicinato" pensò. "Ma non è questo il momento che mi fa comodo a me!"
Il kiriano brandì la sua Taglia Teste e la piantò a terra, quindi la sfruttò come punto d'appoggio per issarsi e lasciare che gli attacchi della kunoichi andassero a vuoto mentre si portava a ridosso di quella che poteva essere considerata la guardia della grossa spada. Dopodiché, senza perdere un solo attimo di tempo, il kiriano trasse un bel respiro, mentre la sua mano sinistra componeva lesta e precisa ben pochi Sigilli, dopo i quali seguì l'espulsione del Jutsu vero e proprio per cui erano stati composti.SPOILER (clicca per visualizzare)Suiton: Mizuame Nabara - Tecnica del Campo di Sciroppo
Villaggio: Tutti
Livello: C
Tipo: Ninjutsu
Tramite questo Jutsu un possessore del Suiton potrà creare un "manto" di liquido che ricoprirà un area di venti metri in lunghezza ed otto in larghezza. L'utilizzatore di tale tecnica saprà muoversi alla perfezione sull'acqua, a differenza di chi non è in possesso di questo jutsu. Questo infatti si muoverà a velocità dimezzata e per il primo turno sarà anche parzialmente immobile.
Consumo: 4
Dalla bocca, Kisuke sputò un ammasso di liquido caramelloso che si sarebbe schiantato a ridosso di Kaori, con l'obiettivo di limitarne i movimenti dell'intero corpo. Altrimenti, avrebbe costituito un semplice impedimento in termini di mobilità nell'ambiente, seppur irrilevante, data la vastità di prateria a loro disposizione. Confidava fiducioso nelle dimensioni che avrebbe assunto il manto grazie all'influsso positivo del suo anello magico ed al tempo stesso dell'effetto sorpresa dovuta all'espansione del liquido appiccicoso una volta a terra. Dalla base della spada, l'ANBU di Kiri spiccò un balzo e, con la forza delle braccia aiutate dal sostegno di tutto il corpo, trascinò con sé anche la Taglia Teste, sfilando l'estremità dal terreno. Si avvitò appena per aria, poi riatterrò nuovamente poco più in là, con la Taglia Teste in mano, e che ripose dietro la schiena mentre componeva dei Sigilli Magici.SPOILER (clicca per visualizzare)Suiton: Mizurappa - Colpo dell'Onda
Villaggio: Tutti
Livello: C
Tipo: Ninjutsu
Tale tecnica permette all'utilizzatore di "sparare" un forte getto d'acqua dalla bocca una volta eseguiti i sigilli opportuni. La tecnica ha un raggio di otto metri per tre ed arriva a causare ferite medie.
Consumo: 4
Intrappolata oppure no, Kisuke sparò in direzione di Kaori Mitarashi un getto d'acqua abbastanza violento che, nel caso in cui fosse riuscita a colpirla, l'avrebbe investita in pieno tenendola impegnata abbastanza a lungo per i suoi scopi immediatamente futuri a dispetto dei danni quasi trascurabili che avrebbe potuto provocare.SPOILER (clicca per visualizzare). -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato
"Pensato"
"Parlato"
"Parlato altri"
La tensione era salita e si poteva quasi palpare, i giochi si erano aperti ed i due non avevano ancora cominciato a fare sul serio, quella era forse la cosa che più faceva alzare la tensione, nessuno dei due sapeva quando e se l'altro avrebbe deciso per un cambio di marcia, ma per il momento la ragazza avrebbe preferito mantenere un ritmo meno sostenuto
"dannazione..."
Kisuke era riuscito a schivare il suo primo colpo con un semplice accovacciamento ed anche i colpi successivi non ebbero maggior fortuna dato che l'uomo con una mossa agile ed acrobatica estrasse la sua enorme spada per poi conficcarla a terra e cercare su di essa rifugio dai suoi pugni.
"Quell'arma è enorme, sembra quasi più grande di una zanbatou..."
L'arma del kiriano era senz'altro affascinante, ma la ragazza non ebbe tempo da perdere ad osservarla con attenzione dato che l'altro accovacciato su di essa stava già ricorrendo a dei sigilli in seguito ai quali cominciò a sputare dalla bocca una strana sostanza gelatinosa, appena visto l'altro prendere fiato in seguito ai sigilli Kaori scattò subito indietro con un paio di balzi, ma l'area coperta dal jutsu era ampissima e ben presto la kunoichi si ritrovò con i piedi impantanati in quella strana sostanza.
"Un'altra volta cazzo..."
La ragazza imprecò più volte fra sè, ricordava perfettamente quella tecnica che aveva già subito in passato, ma anche in questo caso doveva ammettere che le dimensioni assunte dalla stessa erano decisamente superiori a quanto lei ricordasse, quella dannata gelatina le aveva incollato i piedi ed ora anche sfrozando non riusciva a staccarli da quello strato appiccicoso
"Bastardo..."
Il Momochi voleva tenerla bloccata e stava evitando il corpo a corpo, poteva significare molte cose, ma la più probabile era che volesse mantenere lo scontro sulla media-lunga distanza e di conseguenza appena trovatasi con i piedi appiccicati al pavimento rinfoderò i tirapugni liberando così le mani per permettere loro di andare nell'eventualità a comporre sigilli per potersi difendere da una prosecuzione dell'attacco avversario o per passare essa stessa all'offensiva
"Maledizione, non riesco a liberarmi..."
Facendo forza sulle gambe la donna continuava nel tentativo di staccare i piedi da quella patina, ma i tentativi erano infruttuosi e già l'altro stava ricorrendo ad una tecnica, dalla bocca sparò un getto d'acqua che la donna conosceva ormai bene e subito corse ai ripari con una delle tecniche più rapide del suo repertorio, le mani volarono al massimo della loro velocità a comporre i sigilli quasi più per istinto che per scelta dato che la ragazza era ancora abbagliata dalla fluidità e dalla rapidità dei movimenti dello shinobi che aveva difronte, la bolla d'acqua andò a formarsi attorno a lei appena in tempo e la mizurappa la investì violentemente mettendo a dura prova la compattezza della stessa.SPOILER (clicca per visualizzare)Suiton Shubi Suitenhōfutsu - Orizzonte Acquatico Difensivo
Villaggio: Tutti
Livello: C
Tipo: Ninjutsu
Concentrando il proprio Chakra d'elemento Suiton sarà possibile ricreare intorno a se una bolla d'acqua che fungerà da barriera contro Taijutsu e Ninjutsu di livello C ed inferiore, armi metalliche, carte-bomba e simili. Non sarà possibile eseguire tecniche al suo interno, nè spostarsi mentre la tecnica è attiva.
Consumo: 4 (A Turno)
Mentre il jutsu avversario si esauriva contro la barriera di Kaori quest'ultima continuò insistentemente a far forza sulle gambe nele tentativo di staccare i piedi da terra e con estrema fatica infine ci riuscì, prima il piede destro poi il sinistro entrambe si liberarono, il campo di sciroppo rimaneva comunque un impiccio notevole alle sue abilità, ma per sua fortuna aveva l'asso nella manica adatta per risolvere la situazione e ribaltare il vantaggio del campo
"Maledizione, sei ancora più abile di quanto ricordassi..."
lasciando che la difesa si sfaldasse e che l'acqua si accasciasse a terra la giovane si concentrò su polpacci e quadricipite e con un grande sforzo si diede uno slancio che la fece staccare faticosamente da terra di qualche centimetro, contemporaneamente portò la mano destra ad impugnare la quarta ed attivandone la peculiare tecnica andò a ricoprire per un raggio di trenta metri il terreno di ghiaccio, il ruscello che tagliava la prateria era ora coperto da una spessa patina di ghiaccio e le enormi rocce spuntavano come lapidi in un cimiteroSPOILER (clicca per visualizzare)Rilascio
Livello: B
Tipo: Ninjutsu
Il Rilascio della Quarta consente al membro del Clan Yuki di ghiacciare il terreno per un raggio di trenta metri per trenta intorno a se. Cio' gli consente d'usufruire con maggiore efficacia delle sue tecniche che aumenteranno il proprio potenziale complessivamente d'un grado. Il terreno sarà di conseguenza assai insidioso per chi non ha confidenza con tale elemento e costringerà eventuali nemici ad impegnarsi nell'utilizzo del controllo del Chakra, creando così possibili aperture nella difesa avversaria. Il terreno di ghiaccio può resistere fino ad una tecnica di livello B; successivamente basterebbe anche una semplice carta-bomba a distruggere il manto di ghiaccio che evaporerebbe di colpo tutt'insieme.
Consumo: 8
"Non basterà un po'di sputo appiccicoso a fermarmi"
"Non mi piacciono gli uomini che mi fanno sentire legata..."
Con quelle parole andò a comporre una nuova rapida serie di sigilli al termine dei quali si venne a formare davanti a lei una grossa tigre di ghiaccio che subito partì velocemente in direzione dell'avversario, grazie alla tecnica usata in precedenza la tigre sarebbe risultata assai più potente del solito ed avrebbe forse potuto cogliere di sorpresa il Momochi se come sperava la kunoichi questo già conosceva quella tecnica e sapeva come difendersi normalmente da essaSPOILER (clicca per visualizzare)Hyouton: Haryuu Mouko - Tigre di Ghiaccio
Livello: D
Tipo: Ninjutsu
Tale tecnica permette all'utilizzatore di creare una creatura dalle sembianze simili ad una Tigre. La tigre sarà lunga tre metri e larga uno dando solo le sembianze del busto di una tigre al jutsu mentre, al posto delle zampe posterori, sarà presente una scia di ghiaccio che arriva fino all'utilizzatore. Grazie a questa si potrà manipolare la tigre a proprio piacimento anche se fargli cambiare direzione non sarà semplice e richiede ampi movimenti. La tecnica procede a velocità medio-alta per una distanza massima percorsa di venti metri e potrà causare danni medi.
Consumo: 2
"Sto sprecando parecchie energie...se continuo così la vedo dura...devo essere più incisiva..."SPOILER (clicca per visualizzare). -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato, «Parlato», "Pensato", «Copie», «Evocazioni», «Parlato Altri»
"Pare proprio che non sono l'unico ad avere la capacità di mutare a mio completo vantaggio il terreno di scontro" pensò Kisuke Momochi della Nebbia avendo visto la prateria verde intorno a loro mutare aspetto per diventare come un prato dopo una notte in pieno inverno. "Effettivamente è carino" penso, mezzo sarcastico, ma non aveva il tempo per perdersi in certe questioni, ora. Una creatura composta di ghiaccio e neve dalla forma di una tigre stilizzata si dirigeva minacciosa contro di lui, come se fosse un’estensione della figura di Kaori stessa. Era veloce, effettivamente, come la creatura stessa che incarnava, ma non lo era abbastanza per Kisuke Momochi. Quest'ultimo, infatti, nonostante la sorpresa dell'annullamento del suo campo di sciroppo su cui contava di fare affidamento per tattiche successive, spiccò un balzo per compiere una mezza capriola per aria, quindi dalla borsa afferrò con la mano sinistra un kunai dotato di cartabomba, mentre con la destra il kunai legato al filo metallico. In una mossa quasi acrobatica e coordinata, lanciò in contemporanea le due armi. La prima era diretta alla creatura Hyouton, per eliminarla con la seguente detonazione, o nelle peggiori delle ipotesi rallentarla, indebolirla e deviarla. La seconda, invece, la lanciò contro una delle tante pietre ghiacciate che costellavano la prateria.SPOILER (clicca per visualizzare)Ayatsuito no Jutsu - Tecnica dei Fili Metallici
Villaggio: Tutti
Livello: D
Tipo: Supplementaria
Con questa tecnica sarà possibile utilizzare dei fili metallici in numerose situazioni. La prima, in fase offensiva sta nel cercare d'immobilizzare il nemico legandolo rapidamente con i fili, ma questo delimiterà solo parzialmente i suoi movimenti almeno che non si riesce ad avvolgere i fili anche intorno ad un qualcosa tipo un albero in modo da bloccarlo a ridosso di esso.
E' possibile utilizzare la tecnica anche a scopo difensivo usando i cavi per portarsi lontano dalla propria postazione; ad esempio legando i cavi ad un Kunai lanciandolo altrove per poi darsi una strattonata.
Necessari i Fili metallici acquistabili in Armeria.
Consumo: N/A
Il kunai s'infilzò nel ghiaccio e nella pietra, poi Kisuke diede uno strattone così da cambiare la propria posizione a mezz'aria, per una mera ragione di sicurezza preventiva. Poi riatterrò, facendo bene attenzione a non scivolare sul maledetto ghiaccio, richiamando a sé il kunai e il filo metallico con l'ennesimo strattone. "Gli dèi con una mano danno e con l'altra tolgono... se prima potevo essere io in vantaggio con quella melma appiccicosa, ora questa patina di ghiaccio mi si ritorce contro, minando la mia velocità e agilità..." rimuginò l'ANBU. Fortunatamente Kisuke aveva già avuto esperienze passate nelle terre innevate, inoltre era dotato di scarpe con punte chiodate sulle suole e aveva sviluppato una propria tecnica di movimento basata su una particolare conduzione del Chakra sulle suole delle scarpe.
Dopo aver conservato il kunai con filo metallico, che il Momochi sfruttava spesso e volentieri come una sorta di rampino, Kisuke portò i polpastrelli a ridosso dei sigilli d'evocazione sui polsi, dunque richiamò una decina di shuriken e li lancio in rapida sequenza, seguendo un bersagliamento a zig-zag che costringesse la kunoichi ad indietreggiare. Infine, si armò della loro versione maggiore, evocandone apparentemente solo uno e lanciandoli immediatamente subito dopo, affinché uno dei due potesse stare nascosto nell'ombra dell'altro. Il Momochi, tuttavia, teneva stretti in mano i due fili metallici che erano collegati ai due shuriken maggiori, avendo così sotto mano il controllo della loro traiettoria. Così, lasciò che gli shuriken proseguissero per qualche metro ancora, in modo da attirare l'attenzione su di loro e mostrare una falsa minaccia a Kaori. Poi, all'ultimo, con uno strattone fece in modo che le due armi si sganciassero l'una dall'altra fuoriuscendo dal controllo della Kage Shuriken no Jutsu, quindi il kiriano modificò la traiettoria delle due grosse stelle ninja, disegnando una dolce parabola con le armi che avrebbero falcidiato la ragazza con le loro lame affilate da quaranta centimetri. Non contento, mentre metteva in atto la tattica, questa aveva un secondo atto in contemporanea al primo. Infatti, Kisuke aveva ancora a disposizione la mano sinistra, con cui compose rapido i pochi quanto semplici sigilli relativi alla Kokuun no Jutsu.SPOILER (clicca per visualizzare)Kage Shuriken no Jutsu - Tecnica dello Shuriken d'Ombra
Villaggio: Tutti
Livello: D
Tipo: Ninjutsu
Questa tecnica permette all'utilizzatore, dopo aver lanciato uno Shuriken, di nasconderne un secondo nell'ombra del primo che sarà quasi impossibile da individuare con sufficiente anticipo per poterlo semplicemente schivare. Il Ninja che subirà l'attacco potrà schivarlo facilmente se superiore di due ranghi rispetto al proprio avversario, almeno che non sia occupato con qualcosa di particolare tipo un Jutsu. Gli altri invece avranno maggiori difficoltà.
Consumo: 2
Soushuriken no Jutsu - Tecnica della Manipolazione degli Shuriken
Villaggio: Tutti
Livello: D
Tipo: Supplementaria
Una tecnica in se per se elementare, ma se utilizzata in contesti opportuni si rivela devastante. Essa permette d'utilizzare dei fili metallici per correggere se non cambiare totalmente la traiettoria di uno o più Shuriken lanciati.
Necessari i Fili metallici acquistabili in Armeria.
Consumo: N/A
Kokuun no Jutsu - Tecnica delle Macchie d'Olio
Villaggio: Tutti
Livello: D
Tipo: Ninjutsu
Una tecnica che genera una pioggia d'olio altamente infiammabile coprendo un’area dal raggio di cinque metri. Il centro del jutsu potrà trovarsi ad un massimo di dieci metri dall’utilizzatore. Presentandosi come una pioggia può cogliere il nemico di sorpresa nelle prime gocce cospargendolo d’olio infiammabile. Se colpiti da un Jutsu Katon mentre si è bagnati dalla pece i danni dello stesso saranno superiori di mezzo grado. Se invece infiammato da una fiamma o una esplosione, provocherà danni medi da ustione nel primo turno che se continua a bruciare anche per il secondo, arriveranno a medio-gravi.
L'olio resterà infiammabile per due turni al massimo.
Consumo: 2
Il kiriano fece piovere dell'olio infiammabile in una zona simile ad una mezzaluna posta in direzione delle retrovie di Kaori, quindi lanciò un secondo kunai dotato di cartabomba e, una volta raggiunta la destinazione, lo fece detonare innescando la reazione d'incendio. "Vediamo se un po' di fuoco basta a sciogliere questo ghiaccio" pensò Kisuke, nel tentativo di unire l'utile al dilettevole, cioè arrecar danno all'avversaria, nonché levarsi dai piedi l'impiccio del ghiaccio.SPOILER (clicca per visualizzare). -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato
"Pensato"
"Parlato"
"Parlato altri"Il kiriano non mollava un colpo e senza la minima esitazione riuscì ad allontanarsi dalla traiettoria della tigre di ghiaccio ed allo stesso tempo a colpirla con un kunai a cui era legata una carta bomba la cui detonazione fece partire tutto attorno innumerevoli schegge di ghiaccio, forse la donna avrebbe ancora in qualche modo potuto controllare la tigre, ma semplicemente smise di far affluire il chakra, dopotutto l'altro era ormai lontano dalla sua traiettoria ed anche in condizioni normali manovrare quel costrutto di ghiaccio risultava essere piuttosto difficile.
"Rapido ed astuto...mi farà mangiare la polvere se non riesco ad inventarmi qualcosa di decente..."
Purtroppo per lei però ad inventarsi qualcosa fu subito il Momochi che senza perdere tempo portò le mani ai polsi, Kaori riconobbe i sigilli d'evocazione che già più volte aveva visto in armeria e che adesso per la prima volta vedeva in azione dal vivo, dai polsi dello shinobi comparvero con un buffo di fumo una decina di shuriken che lanciò rapidamente contro l'avversaria per poi afferrare anche uno shuriken di dimensioni nettamente maggiori
"Che intenzioni hai?"
Le stellette metalliche erano state lanciate in rapida successione con una particolare traiettoria, Kaori Fece un singolo balzo indietro andando al contempo ad effettuare una rapida serie di sigilli, davanti a lei si formò immediatamente uno scudo di ghiaccio di cui si sarebbe facilmente accorto anche l'avversario e questo fu sufficiente a fermare l'avanzata degli shuriken, una dopo l'altra le stellette che avrebbero colpito Kaori rimbalzarono con uno stridio contro lo scudo, la kunoichi era sicura che perfino lo shuriken maggiore non avrebbe potuto abbattere quella sua suppur infima difesa e già stava pensando a come passare al contrattacco quando ecco che invece di impattare contro lo scudo, lo shuriken gigante si rivelò per quello che era in realtà, soltanto un'illusione ottica, o per lo meno in parte un'illusione dato che vi era sì lo shuriken gigante, ma nascosto sotto di esso ve ne era un altro altrettanto temibile.SPOILER (clicca per visualizzare)Kōri no Shīrudo - Scudo di Ghiaccio
Livello: D
Tipo: Ninjutsu
Il Ninja sfruttando i fondamenti della propria Innata, sarà capace di creare dinnanzi a sé uno scudo largo due metri interamente composto di ghiaccio che tuttavia potrà facilmente essere visto. Infatti presenta un simbolo stilizzato di un fiocco di neve al suo centro mentre il resto è trasparente e si potrà notare solo per dei riflesi. Lo scudo è in grado di resistere ad un solo Jutsu di livello D prima di andare in frantumi. Armi minori e da lancio verranno respinte facilmente ma armi di dimensioni pari o superiori ad una katana riusciranno a fare facilmente breccia su di esso dopo che avrà subito due colpi. Armi grandi come una Zambatou o simili potranno distruggerlo in un solo colpo.
Consumo: 2
"Merda!"
Il Momochi aveva in qualche maniera fatto variare la traiettoria delle due armi che invece di colpirla frontalmente si erano divise in maniera tale da accerchiarla con due perfette parabole, in quella maniera non soltanto avrebbero reso più difficile l'evitarle, ma al contempo avrebbero anche evitato l'impatto con lo scudo di ghiaccio, di conseguenza se lei non avesse reagito adeguatamente si sarebbe ritrovata con due grosse lame pronte a mordere la sua carne con violenza.
"Devo fermarli..."
Allargando le braccia gambe la ragazza si ancorò fermamente al suolo ghiacciato ed inspirando profondamente divaricò entrambe le braccia con forza, le due lame metalliche andarono a cozzare con forza contro le protezioni dei suoi avambracci e la kunoichi si sorprese della forza impressa dalle due armi, sentiva i muscoli vibrare per lo sforzo, ma alla fine con un'ulteriore spinta riuscì a far cadere i due shuriken a terra, gli avambracci rinforzati patirono quei duri colpi e due invaginazioni ne erano il chiaro segno
"Se mi avesse preso da un'altra parte sarebbero stati guai..."
La ragazza aprì e chiuse le mani un paio di volte per assicurarsi di non aver riportato troppi danni, ma nuovamente Kisuke era passato all'attacco e questa volta con un jutsu, Kaori riconobbe rapidamente quello che stava accadendo dato che la tecnica usata l'aveva sfruttata molto spesso anche lei e proprio per quello sapeva che ben presto si sarebbe trovata con le vie di fuga bloccate dal fuoco
"Se mi blocchi le vie di fuga vorrà dire che passerò all'attacco..."
Lo shinobi di Kiri aveva concluso la propria offensiva con il lancio di un kunai con annessa cartabomba e Kaori scattando in avanti fece per allontanarsi dalla traiettoria dell'arma correndo a zig-zag verso l'avversario, fino a quel momento era stato l'altro a guidare lo scontro, ma adesso sarebbe stata lei a passare al contrattacco, se l'uomo con quella mossa aveva provato a mettere fuori uso il rilascio della quarta aveva miseramente fallito, ma ciò nonostante avrebbe potuto provare ancora a distruggere il manto ghiacciato e di conseguenza alla donna conveniva sfruttare le sue peculiari qualità fintanto che si trovava ancora in campo, proprio per questo con la mano destra sollevò il coprinaso andando a metterlo nella corretta posizione
"Vediamo come te la cavi con questo..."
Continuando a correre, contro quello che lei non immaginava nemmeno essere un capo squadra ANBU, iniziò a comporre una serie di sigilli a lei piuttosto familiare, servivano come preparazione ad una delle tecniche più incisive e pericolose del suo intero arsenale ed una volta terminati passò ad allungare il palmo destro in direzione di Kisuke, subito tutte le energie negative della zona, che tutto sommato non potevano poi essere molte vista l'amenità del luogo, si raccolsero in prossimità del suo palmo e da esso si scagliarono contro allo shinobi con la forma di un nero drago di ghiaccio che subito cominciò a mangiare la strada che lo separava dal suo bersaglio muovendosi in maniera imprevedibile per eludere eventuali tentativi di difesaSPOILER (clicca per visualizzare)Kokuryuu Boufuusetsu - Drago Nero di Ghiaccio
Livello: B
Tipo: Ninjutsu
Attingendo alle energie negative presenti nelle immediate vicinanze, il Ninja che utilizza questa tecnica costringe le stesse all’interno di un flusso ghiacciato, che prende poi la forma di uno spaventoso drago nero. Partendo direttamente dalla mano dell’utilizzatore, il Drago assumerà una traiettoria imprevedibile prima di abbattersi contro l'avversario; rendendolo difficilmente intercettabile. Il drago avrà un diametro di cinque metri ma potrà procedere fino a cinquanta metri di distanza. L’impatto con il dragone causa danni medio-gravi.
Consumo: 8
"Se ha tentato di tenere le distanze potrebbe risultare efficace stargli al contrario addosso..."
Con quel pensiero continuò a correre verso Kisuke portando mano a Kaito, estraendo l'arma si portò ad affrontare il corpo a corpo con il Momochi sferrando un colpo in orizzontale da destra a sinistra con entrambe le mani ad altezza delle spalle subito seguito da un secondo colpo in diagonale in direzione opposta, proprio a questo punto cominciò ad incanalare il proprio chakra nella lama e sferrando un affondo lasciò che le dimensioni della stessa andassero ad aumentare incredibilmente nel tentativo di trafiggere il petto dell'avversarioSPOILER (clicca per visualizzare)Kaito no Shūsei: Shinchō - Estensione
Sviluppatore: Kaori Mitarashi
Livello: C
Tipo: Ninjutsu
Questa tecnica non necessita di sigilli e può essere utilizzato solo in combinazione con la Quarta e solo se si è in possesso di Chakra Hyouton, allo scopo di aumentarne le dimensioni. Una volta impugnata la spada, il Chakra bielementale si formerà intorno alla lama per aumentarne la lunghezza fino a cinque metri o la larghezza fino ad ampliarla di trenta centimetri il processo avviene a velocità alta. Lo strato di ghiaccio formatosi come prolungamento della lama non potrà essere distinto dalla vera lama della Quarta rendendo all'apparenza come se la lama si fosse davvero modificata. Il prolungamento tuttavia non godrà delle stesse caratteristiche della lama leggendaria ma quelle di un Ninjutsu anche se rimarrà comunque in grado di tagliare e fare danno come una lama normale e sarà comunque possibile utilizzare Jutsu anche con la lama allungata. Il consumo va pagato per utilizzo e il prolungamento rimarrà fino alla fine del turno, a meno che non si decida di dissolverlo prima.
Utilizzabile solamente in combinazione con la Quarta.
Consumo: 4
"Non ti lascerò più fare quel che ti pare..."SPOILER (clicca per visualizzare)
Edited by Leeroy Gorshmit - 4/7/2014, 00:04. -
+1 .SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato, «Parlato», "Pensato", «Copie», «Evocazioni», «Parlato Altri»
"Peccato, sarebbe potuta andare meglio" valutò il kiriano, in merito alla sua offensiva portata con gli shuriken. "Bah, al diavolo!" pensò, quindi, lasciando andare la presa dai fili metallici legati alle grosse stelle ninja. Avrebbe pure potuto tentare un secondo attacco alle spalle, ricorrendo sempre alla Manipolazione degli Shuriken mediante fili metallici, ma la loro posizione a terra sul ghiaccio non conferiva una certa sicurezza in termini di riuscita. A maggior ragione, non poteva impegnarsi in una mossa su cui non riponeva molte possibilità di riuscita, se Kaori dal canto suo aveva richiamato un temibile drago nero con occhi e fauci rosse come braci ardenti che aveva poi scagliato con l'impeto di un pugno in direzione del Momochi. "Che cazzo di roba è quella?" pensò, esterrefatto. Per quanto ne sapeva lui, quello non era nessuno dei classici draghi elementali, anzi, non ne aveva mai visto uno in vita sua, e sì che di avversari e tecniche ne aveva affrontati, lui. "Non così facilmente, però!" esclamò tra sé, passando alla rapida composizione di Sigilli, concentrando in contemporanea il Chakra di natura Suiton.SPOILER (clicca per visualizzare)Suiton: Suijinheki - Muro d'Acqua
Villaggio: Tutti
Livello: B
Tipo: Ninjutsu
Grazie a questa tecnica Suiton è possibile proteggersi sia da Ninjutsu che da Taijutsu di livello B. La tecnica consente di creare un muro d'acqua lungo 12 metri e alto 5. Il muro potrà essere creato orizzontalmente davanti all'utilizzatore oppure attorno a lui potendolo coprire a 360°. Al tempo stesso sarà possibile far assumere al muro una forma semicircolare ma, in ogni caso, le dimensioni del muro rimarranno sempre uguali. Quindi se si crea a 360° il muro avrà una circonferenza di 12metri (quindi potrà essere creato, al massimo, a due metri scarsi di distanza dal ninja).
Consumo: 8
Chikara no Mizu - Forza Acquatica
Sviluppatore: Kisuke Momochi
Livello: C
Tipo: Ninjutsu
Questo Jutsu simboleggia lo stadio ultimo dell'affinità sviluppata dal Ninja nell'elemento del Suiton e nei suoi Jutsu. Infatti, il Ninja in seguito a rigorosi e costanti allenamenti, è riuscito a sviluppare un metodo che gli permettesse d'affinare maggiormente la sua abilità nell'uso di qualsiasi Jutsu dell'elemento precedentemente citato. Tant'è che ad ogni utilizzo combinato semplicemente ad un maggior ed accurato esercizio di Chakra, e senza il bisogno d'eseguire Sigilli, tutti i Jutsu fino al livello B risulteranno potenziati di un grado rispetto al normale.
Consumo: 4
Il kiriano sputò dalla bocca una notevole massa d'acqua che immediatamente acquistò una forma circolare proteggendolo a trecentossessanta gradi. In questo modo, il kiriano lasciò che qualsiasi offensiva sferrata dalla kunoichi sua avversaria cozzasse contro la sua muraglia acquatica. Per una semplice ragione di sicurezza, non conoscendo la pericolosità di quel drago, nell'emissione del Jutsu ricorse al suo Hijutsu pompando una maggiore quantità di Chakra e rinforzando la validità della sua difesa. Tutto sommato, si sarebbe pure potuto ritenere soddisfatto e vista la reazione del suo muro reputò forse anche eccessivo l'averlo potenziato con la Forza Acquatica. "Non è un problema, ho ancora tanto Chakra nelle mie riserve su cui far affidamento" si disse. La sua tattica, tuttavia, non era ancora finita lì. In fondo, Kaori non lo conosceva ancora così bene da poter prevedere le sue mosse e adeguarsi in tal senso. Anzi, non lo conosceva affatto, perciò il kiriano decise che avrebbe pure potuto seguire la sua dottrina standard, senza stare a pensare chissà cosa, ricorrendo dunque alla parziale visibilità - e dunque anche alla parziale copertura - dovuta all'acqua del muro.SPOILER (clicca per visualizzare)Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni d'Ombra
Villaggio: Tutti
Livello: B
Tipo: Ninjutsu
Tale tecnica è più avanzata rispetto alla Bunshin no Jutsu, infatti consiste nella creazione di copie dotate di consistenza fisica e in grado di provocare danni reali. I cloni svaniscono in una piccola nube di fumo non appena vengono feriti, quando l'utilizzatore decide di annullarli oppure quando non ha più chakra. Il vero punto di forza però è che i cloni, non appena vengono annullati, trasferiscono tutte le conoscenze e le capacità acquisite al proprietario, che esse siano informazioni segrete o conoscenze riscontrate durante un allenamento. Questi cloni hanno la facoltà di utilizzare qualsiasi Abilità o Jutsu.
- Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dall'originale e si dissolvono se subiscono una qualsiasi forma di ferita.
Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come Carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
Consumo: 8 (A Clone)
Shikumi no Jutsu - Tecnica Della Morte Vissuta
Villaggio: Tutti
Livello: A
Tipo: Genjutsu
Questa straordinaria illusione, permetterà all'utilizzatore di far visionare nella mente della vittima, la scena della sua morte. Lo shock che proverà quest'ultima sarà notevole e vedrà ogni cosa dagl'occhi di se stessa ma portata ad uno stato critico. Questo jutsu per essere effettuato richiede una condizione, ovvero quello di incrociare il proprio sguardo con quello della vittima. La visione è chiaramente dettata dall'utilizzatore e la strategia più utile, è quella di non far cambiare l'ambiente circostante ed ottenere una morte realistica dell'avversario, così che egli non capisca sia un illusione. E' possibile muoversi, ma solo leggermente, durante il Genjutsu. Per uscire dal Jutsu bisogna infliggersi una ferita di medio-grave entità. Se la tecnica va a segno l’avversario sarà più lento di due gradi per tre turni oltre a essere visibilmente scosso e, nel peggiore dei casi, quasi paralizzato.
Consumo: 15
Mentre la muraglia incassava i colpi e si avviava ormai verso il suo esaurimento, il kiriano eseguì un singolo Sigillo relativo alla Kage Bunshin no Jutsu, creando un singolo clone d'entità fisica che rimase al suo fianco fino al termine dell'emissione. Poi, simultaneamente, quando la muraglia d'acqua si abbassò, il clone assolse immediatamente il compito per cui era stato creato sin dal principio. Infatti, prontamente il clone formulò i Sigilli per la Tecnica Della Morte Vissuta ricercando in contemporanea Kaori con lo sguardo. «Dolcetto scherzetto: sei morta!»
A Genjutsu portato a segno, la ragazza avrebbe visto due paia di mani sbucare fulminee dal terreno ghiacciato che le avrebbero afferrato con forza una gamba ognuno, impedendole di sottrarsi al macabro scenario imminente. Nel frattempo, quello che in realtà era il clone e aveva eseguito i Sigilli nonché piantatole gli occhi in viso, per lei sarebbe scomparso in una nube di fumo bianco, mentre quello che risultava essere l'originale brandì la sua Taglia Teste e si lanciò a gran velocità su di lei, fino a vibrare dei quanto più rapidi fendenti per farla brutalmente a pezzi, tranciando e tagliando vesti, protezioni, carne, ossa e organi. Ovviamente, il resto dello scenario non era cambiato, lasciando tutto identico così che il Genjutsu potesse risultare il più realistico possibile. In contemporanea, però, nella realtà, in uno scenario al di fuori dell'illusione, il clone aveva mantenuto la posizione e l'originale aveva spiccato un balzo all'indietro, prendendo le dovute distanze, non più di nemmeno dieci metri aggiuntivi, mentre in contemporanea eseguiva tempestivamente i Sigilli Magici attinenti all'Arte dell'Acqua, impastando il Chakra a dovere per poi emetterlo sotto forma liquida e violenta ancor prima di rimettere i piedi per terra.SPOILER (clicca per visualizzare)Suiton: Suiryuudan no Jutsu - Tecnica del Drago Acquatico
Villaggio: Tutti
Livello: B
Tipo: Ninjutsu
Con questo Ninjutsu si genera, dalla propria bocca o da un'ingente fonte d'acqua nelle vicinanze, un grande ciclone d'acqua che prende la forma di un drago che insegue l'avversario fino a travolgerlo. Il drago sarà lungo al massimo venticinque metri e avrà un diametro di sei. Se la tecnica prende in pieno riuscirà a causare danni da impatto di medio-grave entità.
Consumo: 8
Un altro drago d'acqua fu richiamato dal Momochi, il quale dallo stomaco in cui ribolliva furente lo portò sin su lungo l'esofago per poi vomitarlo come un ingente massa d'acqua che prese le sembianze di un drago rabbioso in cerca della sua preda nonché vittima, ovvero Kaori in questo caso, che però non avrebbe dovuto vederlo se catapultata all'interno del Genjutsu. La bestia seguì una sorta di proiezione calante, data la posizione da cui era stato emesso e quella del bersaglio. Per di più, Kisuke avrebbe fatto seguire al drago una traiettoria serpeggiante, vaga e imprevedibile, facendogli cambiare costantemente direzione per quanto fosse possibile, in maniera che fosse per il Kaori un'impresa ardua (nel caso in cui il Genjutsu non fosse andato a buon fine, ipotesi da tenere in considerazione) riuscire ad avere vita facile con il drago ed evitare l'impatto con l'acqua, anche per la capacità del drago d'inseguire il nemico e la presenza delle fiamme sul ghiaccio lungo le sue retrovie.SPOILER (clicca per visualizzare). -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato
"Pensato"
"Parlato"
"Parlato altri"La potenza sprigionata dal dragone di ghiaccio era incredibilmente superiore a quella solita e Kaori era sicura che avrebbe messo in difficoltà l'avversario, questo invece senza il minimo tentennamento eresse una barriera acquatica delle più comuni, ma allo stesso tempo delle più efficaci e versatili
"Maledizione...un altro colpo a vuoto..."
Il drago si era schiantato violentemente contro alla barriera e la kunoichi di Kiri si aspettava di vederla cedere, ma i jutsu di Kisuke erano particolarmente potenti e le fauci di ghiaccio non erano state in grado di superare quel muro d'acqua che le separava dalle carni avversarie.
Purtroppo per la ragazza la versatilità di quella difesa non si fermava lì ed anche la sua successiva offensiva venne interrotta da quel jutsu che le impediva di avvicinarsi al proprio avversario
Maledetto, era uno fra i miei jutsu più potenti, ma non te la darò vinta così...
Appena il tempo di pensare quelle parole che la barriera del Momochi si trasformò in una cascata d'acqua dato che avendo smesso di immettere chakra nella stessa quella si era riversata al suolo violentemente, Kaori non riuscì nemmeno a reagire prima che l'uomo componesse una strana serie di sigilli per poi chiosare con una frase che fece gelare il sangue nelle vene di Kaori
"Dolcetto scherzetto: sei morta!"
C'era un qualcosa di sadico e reale in quelle parole ed improvvisamente la ragazza si rese conto del fatto che era arrivata la sua fine, kisuke aveva richiamato un clone accanto a sè che era misteriosamente sparito in una nube di fumo, allo sparire del clone due mani le avevano afferrato le caviglie e nonostante gli sforzi non riusciva a sottrarsi alla fortissima presa, sembrava che quelle mani fossero tenaglie d'acciaio e la giovane non guadagnava nemmeno un centimetro, d'altro canto Kisuke non aveva aspettato e svelto era partito in corsa verso di lei, quell'enorme ed affascinante spada brandita a due mani
"Non riesco a reagire...non può farlo veramente...."
Ormai il Momochi era su di lei pronto a tagliarla in due e Kaori senza un grido strinse semplicemente gli occhi, era arrivata la sua fine, sarebbe morta tranciata a metà da un suo compaesano, da un uomo in cui riponeva una certa fiducia seppure non lo conoscesse così bene, un uomo che mai si sarebbe aspettata l'avrebbe fatta fuori durante un scontro amichevole in un paese lontano; per un'istante che sembrò durare ore nella sua mente la ragazza pensò a quel che sarebbe successo dopo, sperò che l'altro almeno avesse la decenza di far ritrovare il suo cadavere, pensò ad Agony, a tutte le cose che non gli aveva detto e che gli avrebbe voluto dire, a tutto quello che ancora doveva fare, le cose che doveva ancora scoprire; quel giorno sarebbe finito tutto, tutta la sua vita, tutto il suo mondo finito per sempre.
"Addio..."
Costringendola ad aprire gli occhi per il dolore, il drago acquatico di Kisuke la colpì in pieno petto catapultandola fuori dall'illusione ed indietro di qualche metro rispetto a dove si trovava in principio, la giovane si ritrovò zuppa d'acqua a respirare affannosamente, un secondo prima la spada di Kisuke calava su di lei ed un secondo dopo era stata colpita in pieno da quel colpo micidiale
Co-cosa..."
Non era successo niente, era ancora viva, dolorante ed incazzata sì, ma viva e vegeta, improvvisamente il suo cervello si ricollegò e lei intuì cosa doveva essere successo, l'avversario aveva probabilmente usato una qualche illusione come diversivo per poterla colpire col suo drago d'acqua, non c'era altra spiegazione per quel che le era capitato.
"Quanto sei forte Kisuke Momochi? che fossi un asso nei ninjutsu lo avevo capito da un po'...ma a quanto pare anche con le illusioni vai piuttosto forte..."
Ansimando ancora Kaori assunse la posizione del cavalier servente rinfoderando Kaito, sia per riprendere fiato che per slacciare i pesi che aveva alle caviglie, il suo avversario la stava mettendo a dura prova e l'illusione che aveva usato contro di lei doveva essere veramente fortissima, ancora nelle ossa sentiva quella sensazione di fallimento, quel terrore tale da impedirle di muoversi per reagire, quella certezza di essere ormai arrivata alla fine.
Rialzandosi in piedi senza pesi la ragazza decise di tornare all'attacco e questa volta avrebbe fatto ricorso a ciò che aveva reso il clan Kazushima famoso a Kiri, l'essenza vera della sua abilità innata e l'orgoglio della sua discendenza
"Quando metti una tigre all'angolo lei non diventa più mansueta, tira solo fuori gli artigli e diventa più pericolosa..."
Con quelle parole la ragazza scattò in avanti correndo a zig-zag, aveva difronte a sè due avversari, ma in testa l'idea giusta per riequilibrare i numeri o quantomeno costringere l'avversario ad uno sforzo in chakra per riuscire a mantenerli così.
Mentre avanzava le mani della ragazza andavano a comporre una serie di sigilli che conosceva perfettamente da quando aveva appreso i rudimenti della propria innata, già l'ultima volta che aveva avuto a che fare con Kisuke si era ritrovata ad usare quella stessa tecnica, ma da allora lui non era l'unico ad essere notevolmente migliorato, lei stessa aveva visto le proprie abilità crescere in maniera netta e la cupola contro cui si sarebbe ritrovato a lottare il Momochi sarebbe stata di gran lunga più grande rispetto a quella che le aveva visto usare in precedenzaSPOILER (clicca per visualizzare)Hyouton Makyou Hyoushou - Tecnica degli Specchi Diabolici
Questa tecnica è la base dell'intera Innata Hyouton.
L'utilizzatore è capace di creare una cupola di specchi nei quali si potrà muovere liberamente fondendosi con essi. Per utilizzare le tecniche e per fondersi con un altro specchio sarà invece necessario uscire completamente da quello con cui ci si è fusi in precedenza per poi portarsi verso quello successivo.
L'avversario sarà fortemente confuso nel capire in quale specchio si ritrova il nemico poiché l'immagine dell'utilizzatore sarà distinguibile in tutti gli specchi. Come innata non è di facile comprensione e risulta difficoltoso adottare eventuali contromisure.
Da Sp Jounin
- Gli specchi sono distruttibili solo da tecniche di livello A in poi; nel caso ci si ritrovi in uno specchio che contemporaneamente viene distrutto si subiranno "semplicemente" i danni derivanti dalla tecnica subita. La distruzione di uno specchio non farà sparire l'ntera cupola ma solo lo specchio in questione. Gli specchi non si rigenereranno sempre che l'utilizzatore non esegua nuovamente la serie di sigilli.
- La cupola avrà un diametro di venti metri e sarà interamente composta di specchi distanti un metro e dieci centimetri l'uno dall'altro.
- L'agilità dello Shinobi e dunque anche la velocità aumenterà di due gradi. Di conseguenza se l'utilizzatore usufruisce d'una tecnica con Sigilli ad una mano sarà impossibile cogliere la sua intenzione nell'utilizzare il Jutsu e ci si ritroverà a dover schivare una tecnica già eseguita.
- Ben quatro soggetti potranno entrare negli specchi.
Consumo: 8 (A Turno)
La donna stava ancora correndo che tutto attorno al duo si andò a formare una cupola di specchi all'apparenza forse fragili, ma che potevano in realtà resistere ad urti devastanti, l'effetto di quella tecnica non era solamente scenico in quanto all'interno di quella cupola le abilità della giovane raggiungevano livelli altissimi che l'avrebbero portata a non avere problemi a competere con il proprio avversario, muovendosi a zig-zag la ragazza si avvicinò ancora per poi scartare sulla destra in modo da avere i due avversari si trovassero difronte a lei, ma non sulla stessa linea di tiro, avrebbe impegnato entrambe col suo prossimo attacco e non voleva che la difesa dell'uno potesse coprire anche l'altro
"Ora!"
Improvvisamente arrestò la propria corsa cominciando ad inspirare aria nei polmoni ed impastando assieme ad essa il proprio chakra, dalla sua bocca fuoriuscì un getto d'aria che si diresse violentemente in direzione dei due nemici, lo scontro stava ormai raggiungendo un'intensità piuttosto elevata e la ragazza si rendeva conto del fatto che stava consumando fin troppo chakra, ma non aveva intenzione di cedere, non certo in quel momentoSPOILER (clicca per visualizzare)Atsugai - Repressione
Villaggio: Tutti
Livello: B
Tipo: Ninjutsu
Tecnica dal raggio d'azione molto ampio con cui viene creato un colpo d'aria capace di distruggere tutto ciò che è presente nelle vicinanze. Chi viene colpito subirà diversi danni da taglio di media, medio-grave entità e se molto vicini, si potrebbero anche riscontrare delle microfratture.
La tecnica s'estende fino a una distanza massima di trenta metri, un’ampiezza di quindici e un’altezza di quattro. La tecnica viene espulsa dalla bocca dell'utilizzatore non necessitando dunque d'alcun Sigillo anche se prima di essere scagliata bisognerà rimanere immobili per tre secondi e nella bocca dell’utilizzatore si formerà un leggero vento.
Consumo: 8SPOILER (clicca per visualizzare)
Edited by Leeroy Gorshmit - 23/7/2014, 14:38. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato, «Parlato», "Pensato", «Copie», «Evocazioni», «Parlato Altri»
"Ci fossi andato un po' più pesante, a quest'ora lo scontro sarebbe molto probabilmente chiuso" si ritrovò a pensare il comandante ANBU. Da quando aveva reso il suo stile di combattimento prevalentemente un ibrido tra Ninjutsu e Genjutsu, i risultati erano quelli che Kaori ora si ritrovava a dover sopportare.
Di buono, oltre all'aver strappato un vantaggio alla nemica del momento, c'era che aveva scoperto la particolare quanto insolita foggia della katana di Kaori nonché i pesi legati alle sue caviglie. "Non lo avrei mai pensato, vedendo come ha combattuto finora... ma ecco spiegata la ricerca costante del combattimento ravvicinato: segue una minima propensione alle Arti Marziali. Oltretutto, ora che si è tolta i pesi devo aspettarmi capacità fisiche migliorate, almeno in termini di velocità" si disse, mettendosi in guardia.
«Quando metti una tigre all'angolo lei non diventa più mansueta, tira solo fuori gli artigli e diventa più pericolosa...» disse la kunoichi, la quale poi prese a correre rapidamente, nonostante i postumi della Morte Vissuta sulla sua psiche ripercossi sul suo corpo.
"Una tigre? Interessante. Vediamo questa tigre come si comporta contro un lupo!" esclamò mentalmente, sprezzante ed euforico. I lupi che si aggiravano per le foreste della Nebbia e le più prossime confinati del Paese dell'Acqua, erano conosciuti per essere talmente grandi e forti al punto da poter competere contro un orso e vincerlo in un combattimento per poi ucciderlo o metterlo in fuga.
Mentre ancora Kaori correva, impostò alcuni Sigilli con le mani, poi l'acqua a terra mutò. Kisuke ebbe l'impressione che fosse viva. Strisce d'acqua si levarono verso l'alto e si cristallizzarono in grandi lastre di ghiaccio, scintillanti e sottili, che circondarono loro. "Oh, ed ecco i famosi specchi..." commentò mentalmente. Poteva scegliere se evadere immediatamente, in totale sicurezza, ma con il rischio di ritrovarsela ben presto attaccata al culo, oppure scegliere di rimanerci vittima volontariamente e studiarla il più possibile, in modo da avere in proprio possesso il maggior numero di nozioni per poterla fronteggiare in uno scontro dal carattere tutt'altro che amichevole.
"Diametro di venti metri circa, distanza tra gli specchi un metro circa, resistenza degli specchi non ancora identificata, eventuale capacità di movimento o rotazione idem" annotò mentalmente, analizzando il Jutsu nemico. "Potrei provare ad uscire, ma non so cosa potrebbe aspettarmi fuori da lì né posso immaginare se lo spazio tra uno specchio e l'altro possa riservarmi una trappola..." Le loro immagini riflesse e ripetute in quella cupola di specchi rendeva l'analisi della situazione più complicata di quanto si sarebbe potuto aspettare, anche facendo lavorare febbrilmente il proprio cervello. La scelta migliore in un primo momento, sarebbe stata quella di richiamare il suo Jutsu più devastante e spazzare via quegli specchi tutti in un sol colpo, per poi passare all'assalto di Kaori, ma le informazioni su quella trappola di cristallo valevano oro in confronto all'eventuale possibilità di correre qualche pericolo.
"Oh, bene" pensò, preparandosi alla difesa ed al contrattacco. Senza alcuna informazione di base su quegli specchi se non che fossero frutto dell'Arte del Ghiaccio e perciò privi di alcuna debolezza elementale, poteva ipotizzare soltanto che l'intenzione di Kaori fosse quella di chiuderlo in uno spazio limitato, per poi attaccarlo o con un Taijutsu duro e puro oppure con un Ninjutsu. "Fosse uno scontro all'ultimo sangue e avessi il margine d'apertura per sfruttare la Caduta del Coperchio, Kaori si pentirebbe sicuramente d'aver evocato questa cupola..." brontolò tra sé, portando un attimo la mente a ripensare quelle regole base e ferree di uno Shinobi. "Un Ninja che si rispetti deve sempre tenere conto dello spazio e dell'ambiente che lo circonda."
Kaori intanto aveva arrestato la sua corsa a zig-zag, lasciando spazio all'immobilità. Ciò non poté far altro che far accendere un campanello d'allarme nella mente del Momochi, nonché far scorrere le pagine della mente dedicate al ricordo. Stessa cosa accadde nella mente ormai autonoma del clone. Non era certo la prima volta che i due si erano trovati dinnanzi una scena simile, per poi trovarsi a far fronte a violente onde d'aria o lingue di fulmini. La scelta da fare, in quel caso, era ovvia, non c'era bisogno di decidere né c'era il tempo per farlo, così come non c'era il tempo per indugiare.
In un battito di ciglia ben due Momochi erano già all'opera, fulminei. Per entrambi, mentre una mano si stringeva saldamente intorno all'elsa della Taglia Teste per fronteggiare un eventuale manifestazione fisica ravvicinata, l'altra (in buona parte coperta dalla manica ampia e lunga del completo) tracciò ad una velocità disarmante dei Sigilli Magici: Trivelle Acquatiche, per il clone; Muro d'Acqua per l'originale;SPOILER (clicca per visualizzare)Chikara no Mizu - Forza Acquatica
Sviluppatore: Kisuke Momochi
Livello: C
Tipo: Ninjutsu
Questo Jutsu simboleggia lo stadio ultimo dell'affinità sviluppata dal Ninja nell'elemento del Suiton e nei suoi Jutsu. Infatti, il Ninja in seguito a rigorosi e costanti allenamenti, è riuscito a sviluppare un metodo che gli permettesse d'affinare maggiormente la sua abilità nell'uso di qualsiasi Jutsu dell'elemento precedentemente citato. Tant'è che ad ogni utilizzo combinato semplicemente ad un maggior ed accurato esercizio di Chakra, e senza il bisogno d'eseguire Sigilli, tutti i Jutsu fino al livello B risulteranno potenziati di un grado rispetto al normale.
Consumo: 4
Suiton: Suigadan - Trivella Acquatica
Villaggio: Tutti
Livello: B
Tipo: Ninjutsu
Tecnica esclusivamente attuabile nei pressi di bacini d'acqua. Con il chakra si modifica la natura dell'acqua, andando a dargli la forma di una specie di trivella rotante. Una al contatto, creerà danni media da perforazione, due causeranno danni medio-gravi e più ne causeranno di gravi. Le trivelle potranno essere manovrate con molta tranquillità e potranno allungarsi fuori dall'acqua per un massimo di dieci metri. La loro velocità è alta.
[Massimo numero trivelle: Chuunin 1, Sp Jounin 2, Anbu 3, Jounin 4]
Consumo: 8
Suiton: Suijinheki - Muro d'Acqua
Villaggio: Tutti
Livello: B
Tipo: Ninjutsu
Grazie a questa tecnica Suiton è possibile proteggersi sia da Ninjutsu che da Taijutsu di livello B. La tecnica consente di creare un muro d'acqua lungo 12 metri e alto 5. Il muro potrà essere creato orizzontalmente davanti all'utilizzatore oppure attorno a lui potendolo coprire a 360°. Al tempo stesso sarà possibile far assumere al muro una forma semicircolare ma, in ogni caso, le dimensioni del muro rimarranno sempre uguali. Quindi se si crea a 360° il muro avrà una circonferenza di 12metri (quindi potrà essere creato, al massimo, a due metri scarsi di distanza dal ninja).
Consumo: 8
In un attimo scoppiò il putiferio. Mentre attorno al Kisuke originale si veniva a creare un vortice d'acqua turbinante, il clone creò intorno a Kaori ben tre trivelle potenziate affinché una volta nate, nemmeno una difesa improvvisata potesse riuscire a salvare la kunoichi. Poi, quasi in contemporanea, ci fu l'esplosione d'aria all'interno della cupola, la quale investì il clone del kiriano, facendolo scomparire in una nuvola di fumo. Il clone trasmise tutti i suoi ricordi all'originale, il quale poi una volta tornata la calma poté vedere con i suoi occhi come quel macello non aveva fatto infrangere un solo specchio. "Be', tutto qui?"SPOILER (clicca per visualizzare).
TAM: One Piece 1114 ITA, HunterxHunter 401 ITA, Berserk 377 ITA, Gachiakuta 96 ITA, Blue Box 147 ITA, Sousou no Frieren 130 ITA 
Naruto GDR - Arena
Kisuke Momochi vs. Kaori Mitarashi |
Web
