Casa di Yuzin Asuka

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    Il ragazzo regolare cominciò a togliersi il coprinaso ed il cappuccio andando a rivelare quelle che erano le sue fattezze fisiche dovute a quella sottospecie di mutazione demoniaca della quale era affetto. Cominciò a raccontare dopo essersi lamentato dell'eccessivo calore, della sua amicizia duratura e datata con Goh, argomento che grazie al furto dei ricordi era già conosciuto nel minimo dettaglio dal rosso.
    "Perchè mi sono messo in mezzo tra te e quel tizio? Semplice, sono uno shinobi. Magari la vita da mukenin è diversa ma, noi shinobi dobbiamo proteggere chiunque sia in pericolo, o almeno è quello in cui credo io. Non conosco quel tizio è vero e forse nemmeno lo conoscerò mai, non so nemmeno se è ancora vivo dopo il tuo attacco con quelle braccia strane, ma ho sentito il dovere di salvarlo."
    L'eremita dei rospi rispose al rosso con estrema fermezza, Kaede però fece una leggera smorfia di disappunto esclamando uno "Tsk..".
    Dopo pochi secondi prese parola dicendo :"So che esistono persone buone e che fanno davvero ciò che possono e che devono per meritare un posto in questo mondo.. e posso dire con certezza che tu sia uno di quelli.. ma come quasi tutti loro.. sei un ingenuo. E tale ingenuità ti porterà alla morte come è quasi successo oggi. Voi regolari.. vivete nei vostri villaggi pensando di vivere nella giustizia.. ma non vedete di quanto il vostro mondo sia corrotto e sporco tanto quanto lo è fuori dalle vostre belle mura.. venite manovrati dai vostri superiori come burattini senza rendervene conto.. svolgete missioni una dopo l'altra e molte di esse hanno scopi secondari che nemmeno immaginate.. difendete uomini a spada tratta che vi ucciderebbero per qualche Ryo.. l'uomo che hai provato a salvare.. è morto.. e tu lo hai quasi seguito. Sai chi era..? Uno schiavista. Uno uomo che vende donne e bambine ai quali lui stesso con i suoi uomini strappava via le famiglie.. un finto mercante che si aggira per le vostre terre per racimolare informazioni o cercare le proprie vittime totalmente al sicuro in quanto quelli come te addirittura lo proteggono. No.. non sono un giustiziere. Anche io ho i miei scopi.. ma non esiste una fazione giusta.. il vostro lato è oscuro tanto quanto il nostro.. dovete solo aprire gli occhi prima di venirne inghiottiti completamente.."
    Il rosso mentre parlava ricordava tutto quello che quando era regolare ma soprattutto dopo aveva vissuto e capito. Tutti i sotterfugi e gli affari loschi in cui i regolari stessi e gli esponenti di alcuni villaggi erano coinvolti. Come tutti i giri di Ryo, informazioni e merci fossero gestiti sia da mukenin che non, il potere interessava ad ambedue le parti e nessuno si faceva problemi a "prendere la via facile".
    Vedere come i villaggi per non sporcarsi le mani assumevano mukenin tramite terze parti per fare il lavoro più sanguinolento per loro conto pagando profumate cifre in cambio di un lavoro ben svolto ma soprattutto estrema discrezione.
    Kaede restò a fissare l'eremita col suo unico occhio aperto mentre il fuoco cominciava a bruciare l'ultimo ramo rimasto per poi cominciare a spegnersi quasi del tutto, nel frattempo la pioggia fuori dalla grotta continuava a cadere incessantemente e Kaede non rilevava alcuna presenza sotto di essa, la via per uscire ed andar via per ora sembrava sicura.
     
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    Il discorso che Yuzin fece a Kaede riguardo il salvare le persone in pericolo, non scalfì per nulla il mukenin il quale fece una smorfia: Tsk... So che esistono persone buone e che fanno davvero ciò che possono e che devono per meritare un posto in questo mondo.. e posso dire con certezza che tu sia uno di quelli.. ma come quasi tutti loro.. sei un ingenuo. E tale ingenuità ti porterà alla morte come è quasi successo oggi. Voi regolari.. vivete nei vostri villaggi pensando di vivere nella giustizia.. ma non vedete di quanto il vostro mondo sia corrotto e sporco tanto quanto lo è fuori dalle vostre belle mura.. venite manovrati dai vostri superiori come burattini senza rendervene conto.. svolgete missioni una dopo l'altra e molte di esse hanno scopi secondari che nemmeno immaginate.. difendete uomini a spada tratta che vi ucciderebbero per qualche Ryo.. l'uomo che hai provato a salvare.. è morto.. e tu lo hai quasi seguito. Sai chi era..? Uno schiavista. Uno uomo che vende donne e bambine ai quali lui stesso con i suoi uomini strappava via le famiglie.. un finto mercante che si aggira per le vostre terre per racimolare informazioni o cercare le proprie vittime totalmente al sicuro in quanto quelli come te addirittura lo proteggono. No.. non sono un giustiziere. Anche io ho i miei scopi.. ma non esiste una fazione giusta.. il vostro lato è oscuro tanto quanto il nostro.. dovete solo aprire gli occhi prima di venirne inghiottiti completamente.. Affermò il mukenin spiegando la realtà dei fatti all'eremita, rivelando anche chi fosse veramente quell'uomo che Yuzin ha difeso rimettendoci quasi la pelle. All'inizio il mezzo demone della Foglia non disse nulla, era sorpreso di sapere la vera identità del proprietario del carro e non ci mise molto a cambiare opinione sull'uomo ormai apparentemente defunto da quello che ha sentito da Kaede, successivamente però prese parola: Beh questo cambia tutto allora. Penso che si sia meritato di morire quell'uomo se quello che dici è vero. Disse l'eremita prima di fermarsi qualche secondo per poi continuare: Non dico che credo alle tue parole, ma se eri così determinato per farlo fuori immagino che quella sia una delle regioni per il quale volevi farlo. Per quanto riguarda la corruzione che dici che esiste in ogni villaggio beh, anche qui non dico che ti credo pienamente ma avendo avuto delle esperienze non proprio felici in passato non dico nemmeno di non avere sospetti che i villaggi non siano perfetti. Guarda come ne sono uscito infatti dopo l'ultima volta che ho ricevuto ordini dall'alto. Disse Yuzin puntando l'indice sinistro alle sue sembianze demoniache, poi riprese parola: Senza contare che qualcuno proveniente da chissà dove ha assoldato una mukenin per farmi fuori. Ma per quanta corruzione o malvagità in segreto ci sia nei villaggi, è sempre meglio dover vivere con il pensiero fisso nella testa di essere ricercato dagli shinobi di ogni villaggio perchè vogliono ammazzarti. Affermò Yuzin mentre fissava il mukenin: Ma perchè mi stai dicendo tutto questo? Vuoi forse convincermi ad abbandonare il mio villaggio e fare la tua stessa vita? Perchè se è così mi dispiace ma non funzionerà. Domandò infine il mezzo demone della Foglia curioso di sapere perchè un mukenin che fino a poco fà cercava di ucciderlo, adesso stava in una caverna con lui a chiaccherare vicino un fuoco come se fossero amici che stavano facendo una scampagnata nella natura, poi però gli tornò in mente quando il mukenin gli disse che conosceva il suo amico d'infanzia Goh: Comunque, come hai conosciuto Goh? Mi hai detto di averlo incontrato quando ancora eri uno shinobi di Otogakure no Sato, ma sono curioso di sapere in che occasione vi siete incontrati. Chiese infine l'eremita osservando Kaede.
     
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    Il giovane eremita si ritrovò a concordare con Kaede su alcuni punti, addirittura affermando che l'uomo che poco prima aveva provato a salvare meritasse di morire. Dopo numerosi e lunghi discorsi in cui metteva in dubbio ciò che il mukenin diceva ma allo stesso tempo non escludeva minimamente alcune cose in quanto lui stesso aveva vissuto dei momenti della sua vita che lo avevano fatto dubitare sulla totale bontà e purezza dei vari villaggi e la sua trasformazione ne era una prova tangibile.
    "Ma perchè mi stai dicendo tutto questo? Vuoi forse convincermi ad abbandonare il mio villaggio e fare la tua stessa vita? Perchè se è così mi dispiace ma non funzionerà."
    Il mukenin cominciò a guardare seriamente Yuzin col suo unico occhio per poi con il suo solito tono privo di qualsivoglia emozione rispondere:" Sinceramente.. non me ne frega un cazzo di quello che vuoi fare della tua vita.. ho i tuoi ricordi e posso dire che non sei un coglione e che dicendoti le cose come stanno magari sarai in grado tu stesso di trarre le tue conclusioni.. se dovesse esserci una prossima volta magari ci ripenserai due volte prima di buttare la tua vita per uno sconosciuto, anche perchè si può avere fortuna una volta.. il mio.. "debito" con Goh l'ho saldato.. non ci sarebbe una seconda volta."
    Il regolare dopodichè chiese a Kaede: "Comunque, come hai conosciuto Goh? Mi hai detto di averlo incontrato quando ancora eri uno shinobi di Otogakure no Sato, ma sono curioso di sapere in che occasione vi siete incontrati."
    Il portatore del Rinnegan a quel punto rispose :"Quando ero un debole regolare.. Goh mi insegnò ad utilizzare la Kuchyose no Jutsu.. mi spiegò il funzionamento della tecnica e tutto ciò che c'era da sapere su di essa.. anche se sul mio contratto non sapeva praticamente nulla.. e solo dopo ho capito perchè. Successivamente è stato il mio esaminatore per l'esame da Special Jounin.. all'epoca era un mio superiore ora dovremmo essere più o meno allo stesso livello.. non so i suoi progressi quali siano stati ma do per scontato ne abbia avuti tanti quanti ne ho avuti io. Ho avuto modo d'incontrarlo nel paese dei demoni ma per pochissimo tempo.. quindi non so più molto di lui. E' stato uno dei pochi con i quali ho avuto un rapporto.. che è già tanto. Ma erano tempi e contesti diversi.. io ero diverso. Ad oggi non credo che avremmo stretto amicizia.. probabilmente uno dei due sarebbe morto se ci fossimo incontrati da perfetti sconosciuti. Per il resto non ho avuto più contatti con lui e non credo ne ricapiterà l'occasione nell'immediato."
    Ad un certo punto il rosso alzò una mano puntando il palmo verso l'alto tenendo le dita semi piegate come se stesse afferrando una mela invisibile e senza dire nulla fece fuoriuscire da esso un paletto nero affilato e lungo circa trenta centimetri per poi lanciarlo verso il regolare con un tiro a parabola per evitare di colpirlo ma tentando un semplice passaggio..Visto che sei pieno di dubbi.. mostra questo a Goh da parte mia.. sicuramente lo riconoscerà e la sua espressione ti confermerà quanto detto.. "

    Kuroi Jushinki - Ricevitore di Chakra
    GSAG
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Tramite questa Tecnica che non necessita di Sigilli, il possessore del Rin'negan potrà far fuoriuscire da un palmo della propria mano un lungo pezzo di metallo nero affilato in punta come una Katana, lungo minimo dieci centimetri e massimo un metro. Questo pezzo di metallo è un ricevitore di Chakra, capace di trasmettere il Chakra del possessore del Rin'negan a chiunque ne venga infilzato. Può essere utilizzato come arma da corpo a corpo, presentando la stessa resistenza e capacità offensiva di un'Arma Media. Sarà infine possibile, nel caso in cui si trafigga un avversario con questi ricevitori, trasmettere un potente impulso di Chakra, tramite la tecnica Rin'negan no Mahi - Paralisi del Rin'negan, per indebolire l'avversario. È possibile espellere più di un Ricevitore di Chakra per un massimo di due a Turno.
    Il possessore del Rin'negan potrà, tramite questa Tecnica, innestare permanentemente Ricevitori di Chakra in altre evocazioni non appartenenti al Contratto del Regno Animale, permettendo di trasmettere ad esse il Rin'negan e di condividerne la vista.
    Consumo: 2 (A Ricevitore)
     
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    Le domande che fece Yuzin al mukenin, non tardarono molto a ricevere risposta da quest'ultimo: Sinceramente.. non me ne frega un cazzo di quello che vuoi fare della tua vita.. ho i tuoi ricordi e posso dire che non sei un coglione e che dicendoti le cose come stanno magari sarai in grado tu stesso di trarre le tue conclusioni.. se dovesse esserci una prossima volta magari ci ripenserai due volte prima di buttare la tua vita per uno sconosciuto, anche perchè si può avere fortuna una volta.. il mio.. "debito" con Goh l'ho saldato.. non ci sarebbe una seconda volta. Spiegò Kaede mentre fissava l'eremita e viceversa, dopodichè il mezzo demone della Foglia scosse la testa spostando lo sguardo verso il basso prima di tornare a fissare il mukenin: Beh si ora non hai più debiti con Goh come hai detto tu, ma non è detto che in un'eventuale futuro scontro le cose andranno come sono andate ora. Ma grazie per il complimento. Rispose Yuzin alle parole di Kaede prima di sentirlo parlare di nuovo quindi l'eremita rimase in silenzio: Quando ero un debole regolare.. Goh mi insegnò ad utilizzare la Kuchyose no Jutsu.. mi spiegò il funzionamento della tecnica e tutto ciò che c'era da sapere su di essa.. anche se sul mio contratto non sapeva praticamente nulla.. e solo dopo ho capito perchè. Successivamente è stato il mio esaminatore per l'esame da Special Jounin.. all'epoca era un mio superiore ora dovremmo essere più o meno allo stesso livello.. non so i suoi progressi quali siano stati ma do per scontato ne abbia avuti tanti quanti ne ho avuti io. Ho avuto modo d'incontrarlo nel paese dei demoni ma per pochissimo tempo.. quindi non so più molto di lui. E' stato uno dei pochi con i quali ho avuto un rapporto.. che è già tanto. Ma erano tempi e contesti diversi.. io ero diverso. Ad oggi non credo che avremmo stretto amicizia.. probabilmente uno dei due sarebbe morto se ci fossimo incontrati da perfetti sconosciuti. Per il resto non ho avuto più contatti con lui e non credo ne ricapiterà l'occasione nell'immediato. Raccontò il mukenin riguardo sul come avesse conosciuto l'amico d'infanzia di Yuzin, e come lui aveva avuto Goh come sensei per la tecnica d'evocazione: Ah ecco, abbiamo avuto lo stesso sensei per certi versi quindi. Pensò il mezzo demone della Foglia prima di prendere parola: Ah capisco, beh almeno il vostro incontro non è stato... brutale quanto il nostro. Replicò Yuzin con un tono ironico accompagnando la frase con una lieve risata smorzata subito per il dolore delle ferite, poi stava per riprendere parola ma d'un tratto vide Kaede alzare la mano puntando il palmo verso di lui, l'eremita vide la stessa strana arma nera che vide Kaede usare per uccidere inizialmente il proprietario del carro che si rivelò essere uno schiavista, quindi Yuzin temendo il peggio chiuse gli occhi pensando che il mukenin si stesse rimangiando la sua parola e stava per ucciderlo, ma invece sentì un piccolo tonfo sulle sue gambe come se qualcosa fosse caduto sugli arti inferiori di Yuzin e quando quest'ultimo riaprì gli occhi vide la strana arma giacere sulle cosce: Sembra come un... paletto di metallo... Pensava il mezzo demone della Foglia confuso su cosa fosse effettivamente quell'arma, poi però le parole di Kaede attirarono la sua attenzione: Visto che sei pieno di dubbi.. mostra questo a Goh da parte mia.. sicuramente lo riconoscerà e la sua espressione ti confermerà quanto detto.. Affermò il mukenin riferendosi al paletto di metallo che diede all'eremita, il quale scrollò le spalle prima di prendere parola: Beh senza offesa ma, diciamo che su alcune cose non posso crederti ma sulla storia che conosci Goh ti voglio credere. Dopotutto non staremo qui a parlare se non fosse vero, come hai detto anche tu. Replicò Yuzin mentre poggiò il paletto di metallo ricevuto da Kaede vicino a sè sul terreno, successivamente iniziò a muovere gli arti lentamente stringendo al tempo stesso i denti per rialzarsi con attenzione: Immagino che il nostro incontro termina qua, mostrerò questa tua... arma a Goh ma penso che la terrò come ricordo, magari un giorno forse ci affronteremo di nuovo e mi assicurerò di non finire ridotto come sono ora. Per ora addio Kaede. Affermò il mezzo demone della Foglia prima di afferrare il paletto di metallo nella mano destra, quindi si voltò verso l'uscita della grotta ed iniziò a barcollare dirigendosi verso Konoha allontanandosi da Kaede.
    Seppur non molto lontano da casa, il viaggio di Yuzin fu abbastanza lento a causa delle ferite ricevute, ma dopo circa due giorni di cammino l'eremita giunse finalmente a Konoha e scortato dalle guardie che si trovavano fuori le porte del villaggio si diresse all'ospedale del villaggio per farsi curare le ferite prima di tornare a casa e recuperare energie.
     
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    Il focolare stava consumando l'ultimo tronchetto quando il giovane eremita disse:"Immagino che il nostro incontro termina qua, mostrerò questa tua... arma a Goh ma penso che la terrò come ricordo, magari un giorno forse ci affronteremo di nuovo e mi assicurerò di non finire ridotto come sono ora. Per ora addio Kaede." per poi afferrare con la mano destra il paletto nero che il portatore del Rinnegan gli aveva precedentemente lanciato e poi barcollando incamminarsi verso l'uscita della grotta.
    Kaede restò qualche secondo all'interno della caverna fissando col suo unico occhio il regolare mentre usciva e si dirigeva verso l'incessante pioggia. Il rosso constatando che non vi fosse nessuno al di sotto della sua tecnica decise di annullarla lasciando che Yuzin potesse intraprendere il proprio ritorno all'asciutto. Smesso di cadere la pioggia, Kaede cominciò a dirigersi verso l'uscita per poi, dopo qualche secondo di preparazione durante il quale cominciò a convogliare il chakra che gli permetteva di manipolare i campi gravitazionali, spiccare il volo dirigendosi verso il Covo per riposare e comunicare la riuscita della missione.

    Rin'negan no Tobu - Volo del Rin'negan (Mondo Divino)
    np9QTmG
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tramite questa Tecnica l'utilizzatore del Rin'negan manipola i campi gravitazionali esclusivi del proprio corpo per permettersi di volare, seppur per un breve periodo. Il Jutsu non necessita di Sigilli, ma solo di accumulare una discreta quantità di Chakra nel proprio corpo; dopo un paio di secondi sarà poi possibile muoversi nell'aria secondo la propria volontà. L'utilizzatore sarà in grado di volare a velocità medio-alta fintanto che la Tecnica rimane attiva ed eventuali potenziamenti o depotenziamenti fisico-motori non la influenzeranno, ad eccezione delle Tecniche che agiscono sul peso corporeo. Se utilizzata per volare a scopo di viaggio durante una Quest, la sua durata può essere protratta fino ad un massimo ventiquattro ore con un solo utilizzo.
    Se utilizzata per volare a scopo di viaggio durante una Quest, un solo utilizzo avrà durata di ventiquattro ore e non avrà consumo.
    Consumo:N/A


    Il viaggio durò diversi giorni in quanto dal paese del fuoco alle terre di nessuno vi era parecchia distanza da percorrere e nonostante il volo permise al portatore del Rinnegan di non incappare in alcuna rottura, egli si ritrovò a viaggiare parecchio. Kaede si fermò giusto il necessario per consumare delle razioni per restare in forze e per dormire quando la stanchezza diventava insostenibile, per poi ripartire senza indugiare più del dovuto.
    Una volta raggiunta Iwagakure no Sato, il rosso si diresse in una delle svariate diramazioni appartenenti alla grossa catena di cunicoli appartenente all'organizzazione di cui faceva parte ed una volta all'interno, si diresse in uno degli uffici vicino la zona delle proprie celle per poi fare un rapido rapporto su come era andata la missione. Parlò della vittima e di come fosse riuscito ad ucciderla senza alcuna problematica ma non citò minimamente il ragazzo che aveva incontrato ed affrontato, se avesse fatto anche il più piccolo cenno alla peculiarità del giovane mezzo demone, probabilmente il Covo avrebbe potuto farsi domande e mandare spie per investigare meglio, da quello che il ragazzo aveva detto e dagli stesso ricordi che ora si muovevano nella testa del rosso, era stato già preso di mira da dei mukenin in passato e sicuramente una caratteristica come la sua sarebbe stata un ottimo soggetto di studi per Hagoromo. Il silenzio in quel caso era la scelta migliore, Kaede la vide come un continuo di ciò che decise di fare una volta scoperto il legame del regolare con Goh, e risparmiarlo per poi dare al Covo un motivo per cacciarlo come una lepre non era di certo la scelta più logica e coerente. Terminate le scocciature burocratiche il portatore del Rinnegan si diresse verso la propria cella per poi dopo una doccia fredda salire sulla propria brandina ed addormentarsi per riposare i propri pensieri.
     
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    Post apprendimento tecnica livello D



    Senpuu & Hashite Senpuu - Turbine e Turbine Contrario
    Senpuu-Turbine_zpsc55de50a HanshiteSenpuu-TurbineContrario_zpsafba060e
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Taijutsu
    Un'Arte Marziale elementare, base e fondamento per molti Taijutsu di livello superiore. Questa Tecnica permette all'utilizzatore di usare la propria destrezza per librarsi in aria e sferrare un calcio dall'ampiezza di ben centottanta gradi. Se il bersaglio viene colpito verrà scagliato ad un paio metri di distanza, oltre a subire danni medio-lievi da Impatto nella zona colpita. In alternativa è possibile sferrare il Turbine con una torsione del busto per colpire di tallone avversari che si trovino alle proprie spalle. È quindi un calcio dall’ampiezza di centottanta gradi eseguito in salto, che causa danni medio-lievi da Impatto. Se il bersaglio viene colpito verrà scagliato ad un paio metri di distanza.
    Consumo: 2



    narrato, parlato, pensato, parlato altri (alleati), cloni, pensato cloni, evocazioni Yuzin, parlato altri (nemici/png), parlato Ishi



    Erano le nove del mattino ed era una mattina leggermente nuvolosa ma non sembravano esserci minacce di pioggia, Yuzin ha appena finito di fare colazione composta da una ciotola di riso cotto al vapore, un pezzo di tofu ed un piattino con varie verdure miste ed ora si trovava sul retro della sua casa, come sempre quando non era in missione o impegnato con altre cose se ne stava nel suo giardino sul retro per allenarsi e mantenere il suo corpo e la mente sempre nella forma migliore. Questa volta però il suo allenamento non era il classico e semplice lancio di armi o allenamento fisico, bensì si stava allenando per imparare una nuova tecnica.
    Prima di iniziare l'allenamento vero e proprio però il mezzo demone della Foglia si cimentò prima in un riscaldamento in modo da non rischiare di strapparsi qualche muscolo o farsi male in generale, iniziò quindi con allargare le gambe tenendosi in equilibrio sui talloni mentre il busto si piegava in avanti con le mani poggiate sull'erba umida mattutina e con le anche spingeva verso il terreno per allungare i muscoli e tendini degli arti inferiori. La leggera brezza del mattino investiva piacevolmente il viso scoperto dell'eremita che non dovendo mascherare le sue sembianze demoniache non si preoccupò di dover indossare il suo coprinaso e cappuccio e per certi versi apprezzava quel momento anche se per molti era scontato. Rimase piegato per sciogliere i muscoli delle gambe per tre o quattro minuti mentre verso la fine lanciava dei piccoli grugniti di sforzo per mantenersi in equilibrio e sopportare quella tensione che per quanto poteva servire era comunque lievemente dolorosa, dopodichè tirò un sospiro di sollievo mentre chiuse di nuovo le gambe per poi piegarle e distenderle un paio di volte per far passare il fastidio dei muscoli rimasti in tensione: Ora un po' di corsa e qualche flessione. Pianificò mentalmente l'eremita intanto che già iniziava a fare una corsa sul posto alzando le ginocchia più del dovuto facendole sbattere contro lo stomaco mentre le braccia rimanevano piegate ad angolo retto vicine il petto per avere più stabilità durante la continuazione del riscaldamento, che ora iniziava a farsi sentire visto che l'eremita cominciava a sentire più caldo ed aveva il respiro leggermente affannato. Dopo quasi un minuto di corsa sul posto per sciogliere in modo ancora più efficace i muscoli delle gambe, visto che la tecnica da perfezionare era proprio incentrata su dei calci, passò ad un rapido riscaldamento delle braccia facendole ruotare per circa trenta secondi quindi dopo un profondo respiro per ossigenare i muscoli si avvicinò vicino uno dei tre manichini di legno che aveva piantati nel terreno e si mise in guardia con la mano destra che proteggeva il busto, la sinistra che copriva il viso mentre le gambe erano leggermente divaricate e flesse con la sinistra più avanti della destra.
    Dopo qualche secondo di concentrazione l'eremita piegò le gambe ma prima di effettuare la tecnica a rapida velocità si diede qualche leggero slancio in aria abbastanza alto per eseguire una rotazione del corpo con non troppa velocità mentre muoveva la gamba sinistra per eseguire il calcio colpendo con quasi nessuna forza il manichino, questo per imparare il movimento al meglio in modo da poterlo eseguire senza problemi quando avrebbe aumentato la velocità. Eseguì con lentezza e calma il calcio cinque o sei volte, dopodichè sicuro di aver memorizzato i vari movimenti continuò la pratica ma questa volta aumentando lievemente sia la velocità che la forza del colpo che poi arrivava contro il manichino mentre incanalava il chakra nei muscoli per aiutare con la rotazione del corpo. Erano passate un paio d'ore da quando il mezzo demone della Foglia ha iniziato le prime fasi del suo allenamento per perfezionare la sua tecnica, così decise di fermarsi per qualche minuto per recuperare fiato visto che aveva anche un leggerro respiro affannoso ed un po' di sudore che gli colava dalla fronte fino alla punta del naso gocciando a terra così entrò dentro la sua casa e si incamminò in cucina fermandosi davanti il lavandino dal quale bevve un paio di sorsi d'acqua fresca prima di tornare all'esterno nel giardino sul retro. La giornata proseguiva e man mano che il sole si alzava sempre di più nel cielo aumentava anche il caldo che sentiva l'eremita a causa anche dell'allenamento a cui si stava sottoponendo. Dopo qualche minuto di pausa Yuzin si avvicinò di nuovo al manichino fermandosi davanti ad esso e si riposizionò in guardia posizionando gli arti nello stesso modo di prima e riprese l'allenamento ma questa volta iniziò subito ad eseguire la tecnica in modo abbastanza rapido saltando poco più in alto rispetto a quanto saltava prima in modo da avere abbastanza tempo per ruotare il busto di centottanta gradi così come l'impatto del calcio era più forte creando dei piccoli echi sonori del contatto fra il legno del manichino ed il dorso del piede dell'eremita.
    Due ore più tardi il mezzo demone della Foglia decise di fermarsi di nuovo questa volta con un respiro più affannato ed irregolare rispetto a prima, l'allenamento proseguiva in modo fluido ma le prime esecuzioni della tecnica nonostante la preparazione non furono così di successo dato che Yuzin cadde a terra durante la rotazione del busto o dopo aver fatto connettere il calcio al manichino incastrando involontariamente il piede sul legno. Si rifiugiò quindi di nuovo in casa un po' dolorante per l'allenamento e visto che era ormai ora di pranzo decise di preparare qualcosa da mangiare e mentre il riso ed i gamberi cuocevano l'eremita si incamminò verso il bagno per darsi una veloce sciaquata a mani e viso senza pensare a lavarsi bene il resto del corpo visto che dopo pranzo avrebbe continuato il suo allenamento. Dopo una decina di minuti il cibo era pronto quindi il mezzo demone della Foglia lo tolse da sopra il fuoco e si preparò una grande porzione di riso con gamberi oltre a qualche raviolo al vapore da gustare tra un boccone e l'altro di riso. Mangiò il pasto con calma gustando i sapori e dopo circa mezz'ora ingoiò l'ultimo boccone seguito da un sorso d'acqua, dopodichè si alzò dal tavolo in cucina e lavò piatti e stoviglie utilizzati per preparare il pranzo per poi lanciarsi su una sedia nel giardino sul resto per godersi quegli ultimi momenti di riposo prima di riprendere l'allenamento.
    Dieci minuti più tardi Yuzin fece un respiro profondo quindi si alzò dalla sedia con l'intento di ricominciare ad imparare la tecnica, si mosse quindi davanti al manichino e dopo un rapido riscaldamento muscolare visto che era stato fermo per un bel po' si posizionò in guardia continuando a sferrare calci contro il manichino. Passarono circa venti minuti da quando l'eremita riprese l'allenamento, nonostante i continui fallimenti o mezzi successi Yuzin non voleva arrendersi ed infatti non appena eseguì ancora una volta la rotazione del busto di centottantra gradi per poi sferrare il calcio questa volta riuscì a ritirare la gamba in tempo prima di atterrare senza cadere o perdere l'equilibrio: Ce l'ho fatta!!! Esclamò felice Yuzin alzando le braccia in alto per celebrare l'apprendimento con successo del colpo, quindi eseguì un'ultima volta la tecnica per festeggiare irrorando con il chakra i muscoli delle gambe scaraventando il manichino, che finora è stato vittima dei colpi di Yuzin, a due metri di distanza quasi sbattendo contro il muro di pietra che separava il giardino di Yuzin da una delle tante strade all'interno del villaggio. Tuttavia l'allenamento non era del tutto concluso, quella era solo metà dell'addestramento e Yuzin con il fiatone ed il sudore che grondava dalla fronte fece un ghigno pronto ad imparare il resto della tecnica, che consisteva semplicemente nello stesso calcio ma invece di colpire con il dorso del piede avrebbe colpito con il tallone si mosse così davanti un altro manichino visto che quello usato finora era volato via e si posizionò di nuovo in guardia mettendo la mano sinistra a copertura del viso mentre la destra proteggeva il busto e le gambe erano leggermente flesse e divaricate per avere più equilibrio ed un baricentro più basso. Rimase in posizione per un paio di secondi quindi eseguì un salto non troppo alto seguendo lo stesso procedimento di prima ruotando il busto lentamente ed a seguire la gamba in modo da imparare prima al meglio il movimento in sè del calcio eseguito al rovescio, e continuò e sferrare quel lento calcio una decina di volte per assicurarsi di non fare errori durante l'esecuzione finale del colpo. Una volta che terminò il suo giro di dieci calci iniziali per capirne il movimento dell'arto e del corpo si sentì un po' stanco per l'allenamento fatto finora quasi senza sosta quindi scelse di fermarsi per non sforzare troppo il suo fisico e rientrò in casa incamminandosi subito verso il bagno dove riempì la vasca da bagno immergendosi per rilassarsi e pulirsi con un bagno. Dopo che si asciugò stappò lo scarico della vasca facendo fluire l'acqua mentre usciva dal bagno per dirigersi verso la camera dove afferrò un kimono pulito indossandolo dopodichè camminò in cucina dove iniziò a preparare del tè verde versando l'acqua bollente in una tazza dalla quale sorseggiò la bevanda rilassandosi sul divano fino a quando non doveva preparare la cena. Mentre assaporava il tè ripensava all'allenamento e tra i vari pensieri c'era anche il suo amico d'infanzia Goh che ormai non vedeva da un bel po' di tempo: Magari un giorno andrò a fargli visita a casa sua. Pianificava nei suoi pensieri riguardo a Goh mentre si addormentò involontariamente. Erano sera inoltrata quando Yuzin riaprì gli occhi dal riposo, il tè si era ormai freddato nella tazza piena a metà quindi il mezzo demone della Foglia l'afferrò portandola in cucina dove versò il tè nel lavandino per poi sciacquare la tazza riponendola da parte prima di iniziare a preparare la cena composta da del riso cotto al vapore, della carne tagliata a strisce pronta da grigliare ed infine una ciotola di zuppa di miso. Una volto pronto Yuzin si sedette a tavola consumando con calma il pasto in poco più di venti minuti per poi lavare tutte le cose utilizzate prima di andare a dormire verso le dieci di sera.
    Il giorno dopo l'eremita si svegliò alle nove del mattino e dopo essersi sciacquato la faccia andò in cucina per preparare la colazione composta da una ciotola di riso cotto al vapore, un pesce grigliato e tamagoyaki per spezzare il sapore del pesce. Dopo aver terminato la colazione Yuzin lavò tutto quello utilizzato per mangiare prima di uscire nel giardino sul retro e riprendere l'allenamento con l'intento di finirlo totalmente.
    Anche se erano le dieci del mattino l'afa del sole di faceva già sentire a causa del tempo sereno con il cielo completamente privo di nuvole, il mezzo demone della Foglia così si dedicò prima a degli esercizi di riscaldamento per non correre rischi e piegò il busto in avanti poggiando le mani a terra mentre le gambe si divaricavano il più possibile sfruttando solo i talloni come punto d'appoggio a terra oltre alle mani e rimase in quella posizione per due minuti prima di lasciarsi cadere all'indietro sul manto erboso e piegare le gambe per sciogliere la tensione dei muscoli. Successivamente sempre da seduto distese le gambe tenendole unite e piegò di nuovo il busto in avanti mentre le mani andavano a posizionarsi sotto le piante dei piedi per bloccare quella posizione e sentiva i muscoli ed i tendini delle gambe allungarsi sentendo un po' di dolore ma sopportabile, e come con la posizione precedente rimase in quel modo per circa due minuti per poi rialzarsi con il busto sentendo intanto i muscoli tesi rilassarsi. Dopo aver sciolto bene i muscoli delle gambe l'eremita passò al resto del corpo distendendo le braccia verso l'esterno per poi compiere piccoli cerchi immaginari facendo ruotare entrambe le braccia in modo da sciogliere e riscaldare i muscoli delle spalle compiendo questa piccola rotazione per un minuto quindi passò ad una corsa sul posto portando le ginocchia contro il petto. Dopo aver terminato gli esercizi di riscaldamento Yuzin si posizionò davanti al manichino di legno mettendosi in guardia con il braccio sinistro che copriva la faccia ed il destro che proteggeva il busto mentre le gambe erano leggermente flesse e divaricate per avere maggiore stabilità ed abbassare il baricentro per un equilibrio più saldo, quindi come il giorno precedente iniziò ad eseguire dei piccoli salti mentre ruotava lentamente il busto di centottanta gradi per poi distendere la gamba mancina colpendo con quasi nessuna forza la testa di legno del manichino in modo da rinfrescare la memoria muscolare per quanto riguardava il movimento del colpo anche se, naturalmente, ogni tanto il piede si incastrava contro il manichino facendo perdere l'equilibrio all'eremita cadendo inevitabilmente a terra. Dopo una decina di calci portati con leggerezza, il mezzo demone della Foglia decise di aumentare solamente la velocità d'esecuzione questa volta irrorando i muscoli di chakra in modo da imparare poco per volta la tecnica e padroneggiarla al meglio possibile e soprattutto evitare cadute durante l'esecuzione del colpo visto che quella era sempre una tecnica che avrebbe usato in un vero combattimento e rimanere scoperto significava una possibile morte se fronteggiava un avversario temibile. Di tanto in tanto mentre si allenava sentiva le persone passare vicino il muro dove si trovava il primo manichino usato e poteva vederli attraverso i fori decorativi nel muro lanciargli rapide occhiate cercando di non farsi notare prima di accellerare il passo, alcuni invece borbottavano cose contro di lui riguardo il suo aspetto e principalmente il fallimento che l'ha portato a quella mutazione fisica o altri ancora ridacchiavano quando Yuzin cadeva a terra dopo che il piede si incastrava sul manichino ma lui ignorava le provocazioni concentrandosi sul suo allenamento: Almeno hanno smesso di distruggermi casa tirando qualsiasi oggetto riuscivano a trovare... Mormorava nei suoi pensieri Yuzin notando in effetti un semi miglioramento nel modo in cui veniva trattato dagli abitanti di Konoha.
    L'allenamento proseguiva senza sosta e Yuzin iniziava a sudare sentendo le gocce di sudore colare dalla fronte lungo il viso gocciando a terra e sul suo kimono dal mento, mentre il respiro accellerava sempre di più a causa della fatica ma le periodiche brezze leggere del vento alleviavano il caldo che sentiva. Passarono poco più di due ore quando l'eremita lanciò il suo ultimo calcio per poi decidere di fermarsi e riposare non solo per il caldo che ormai essendo mezzogiorno passato iniziava a farsi sentire di più dato che il sole era nella posizione più alta della giornata ma anche per la fatica e per il lieve giramento di testa che avvertiva visto che non ha fatto altro che tirare calci rotanti senza fermarsi un secondo, così si incamminò all'interno della sua abitazione per rinfrescarsi e vista l'ora per preparare il pranzo. Dopo essersi sciacquato mani e faccia nel bagno, l'eremita si diresse in cucina per prepararsi del ramen con carne e qualche polpetta di riso, consumando con calma e gusto il pasto sorseggiando del tè di tanto in tanto per aggevolare la discesa del cibo nel suo stomaco. Impiegò quasi mezz'ora per terminare di mangiare quindi si alzò dalla sedia e con le varie ciotole e posate in mano si avvicinò al lavandino per lavare il tutto e riporlo via, successivamente uscì dalla cucina e si incamminò ancora una volta all'esterno nel giardino sul retro per riprendere il suo allenamento. Questa volta però si dedicò ad un riscaldamento più leggero, giusto quel che bastava per far ossigenare e sciogliere i muscoli già provati dall'allenamento di qualche ora fà e dopo un minuto e mezzo fece un respiro profondo mentre si posizionò davanti il manichino di legno assumendo la posizione di guardia che come al solito era formata dalla mano sinistra a copertura del viso e di quella destra a protezione del corpo, mentre le gambe erano lievemente divaricate e flesse per avere un baricentro più basso e più equilibrio.
    Questa volta Yuzin iniziò a sferrare il calcio di tallone subito a velocità massima facendo fluire in modo costante il chakra negli arti per agevolare la rapidità dei movimenti, il concetto base ormai lo aveva imparato prima e non sentiva il bisogno di dover andarci piano per ripassare, anche se ogni tanto il tallone si impigliava ancora contro il manichino facendogli perdere l'equilibrio e di conseguenza cadendo a terra ma si rialzava subito senza farsi influenzare da quei piccoli dettagli. Passò poco più di un'ora da quando il mezzo demone della Foglia ha ripreso l'allenamento dopo il pranzo quando improvvisamente sentì bussare alla porta: Sarà Goh immagino. Pensò convinto Yuzin visto che ormai l'unico a fargli visita spesso era soltanto il suo amico d'infanzia, quindi si incamminò dentro casa per andare ad aprire coprendosi le sue sembianze demoniache con il coprinaso e cappuccio, ma quando spalancò la porta rimase stupito nel vedere che là persona che aveva bussato non era Goh: Ehm... salve. Posso aiutarla? Domandò confuso l'eremita all'uomo che sembrava avere cinquant'anni e che aveva gli occhi completamente bianchi senza nemmeno la pupilla visibile, pensando fosse un cieco che aveva sbagliato abitazione. Ma nonostante si appoggiò alla porta spostando anche se di poco il suo corpo notò che lo sconosciuto lo seguì perfettamente con lo sguardo: Buon pomeriggio, mi dispiace presentarmi così all'improvviso. Sentenziò l'uomo facendo poi una pausa prima di parlare di nuovo: Stavo passando vicino casa vostra e non ho potuto fare a meno di notare che vi state cimentando in un allenamento per quello che sembra un ammirevole colpo rotante. So che vi sembra strano che uno sconosciuto si presenta a casa vostra senza avviso ma vorrei fornirvi il mio aiuto per padroneggiare quel colpo. Dopotutto è meglio avere una vera persona piuttosto che un semplice manichino che rimane fermo e basta, non credete? A proposito, perdonate la mia maleducazione. Il mio nome è Noboru Hyuuga. Spiegò l'uomo rivelando anche il suo nome con un metodo quasi regale accompagnando la presentazione con un inchino, e visto la fama che quel suo cognome portava Yuzin non si stupì di quel modo di fare dell'uomo: Ehm... ecco... va bene. La ringraziò per questa sua offerta, prego entri pure. Balbettò il mezzo demone della Foglia non più abituato a dover intrattenere ospiti in casa mentre si faceva da parte per fare entrare Noboru, il quale dopo un altro inchino ringraziò entrando nell'abitazione di Yuzin.
    Il padrone di casa invitò Noboru a sedersi mentre si incamminava per andare a preparare del tè ma l'uomo lo fermò: Oh no non si preoccupi ragazzo, possiamo dedicarci subito al suo allenamento. Replicò con educazione Noboru verso l'eremita, il quale era ancora stupito da quella gentilezza: Signor Noboru, ecco... voi sapete chi sono io, vero? A proposito, non serve rivolgermi a me con tutto questo rispetto. Domandò Yuzin fissando negli occhi bianchi l'uomo, il quale annuì: Ma certo che lo so. Lei, o meglio, tu sei Yuzin. Uno dei tanti famosi Caduti. Affermò lo Hyuuga mentre il mezzo demone della Foglia strinse il pugno sentendo quel soprannome: Ti chiedo scusa per come mi sono rivolto ora, ma era semplicemente per rispondere alla tua domanda. A me non importa chi tua sia veramente, quello che ho visto prima è un semplice ragazzo con molta voglia di diventare forte. Ed io sono qui per questo, voglio offrirti il mio aiuto ed esperienza per fare in modo che tu non sia più debole. Spiegò l'uomo fissando a sua volta Yuzin negli occhi, il quale rimase sempre più confuso dalle parole di Noboru. Continuava a guardarlo in quegli occhi bianchi tipici del suo clan senza dire nulla, ma poi finalmente prese parola: Beh, non posso che ringraziarla signor Noboru. Direi allora di metterci subito al lavoro. Affermò il mezzo demone della Foglia mentre con il braccio sinistro indicò la porta che dava sul giardino nel retro, Noboru allora seguì con lo sguardo l'arto di Yuzin e si incamminò verso la porta: Andiamo allora. Affermò l'uomo seguito poi dall'eremita giungendo entrambi nel giardino sul retro.
    I due si posizionarono a poco meno di un metro di distanza l'uno dall'altro entrambi con la guardia pronta, l'unica differenza era che le mani di Yuzin erano chiuse in un pugno mentre quelle di Noboru erano aperte come se fosse pronto a dare colpi di palmo: Quando vuoi attaccami senza trattenerti. Voglio prima testare il tuo livello di combattimento. Affermò l'uomo, quindi l'eremita annuì e subito iniziò ad ingaggiare in una serie di colpi corpo a corpo che però venivano elegantemente schivati dal membro degli Hyuuga concludendo sempre con un colpo di palmo allo stomaco oppure una spazzata facendo cadere in entrambi i casi Yuzin a terra. Dopo una decina di minuti e dopo l'ennesima caduta dell'eremita, Noboru prese di nuovo parola: Il tuo modo di combattere non è da principiante. Sai dove mirare con i tuoi colpi, anche se sono riuscito a schivarli tutti. Commentò accompagnando la frase con un'amichevole risata: Direi che ora possiamo passare al tuo vero allenamento. Dimmi, su che tipo di colpo ti stavi allenando? Domandò infine l'uomo lasciando la parola a Yuzin, il quale si sentì onorato nel sentire quei complimenti sul suo stile di combattimento e non si offese per nulla riguardo la risata di Noboru: Beh, prima di tutto la ringrazio per le sue lodi. Per quanto riguarda il mio allenamento, si tratta di un semplice calcio lanciato a mezz'aria colpendo con il dorso oppure il tallone del piede, a seconda della situazione. Spiegò brevemente l'eremita verso lo Hyuuga il quale annuisce mentre ascolta le parole del mezzo demone della Foglia: Molto bene allora, iniziamo pure. Disse Noboru posizionandosi di nuovo con la guardia alzata e le mani aperte con i palmi rivolti verso Yuzin, che a sua volta assunse la solita posizione di guardia rimanendo a meno di un metro dall'uomo. Una volta che si sentì pronto, l'eremita eseguì un salto e mentre era a mezz'aria ruotò il corpo per poi sferrare un calcio rotante di centottanta gradi mirando con il dorso del piede al collo dello Hyuuga che però andò totalmente a vuoto quando quest'ultimo si abbassò rapidamente: Non ho mai detto che sarei rimasto fermo. Fà anche questo parte dell'allenamento. Commentò ridacchiando l'uomo mentre l'eremita sorrise nascosto dal coprinaso e dal cappuccio: Non sarebbe giusto se riuscissi a colpirla subito, sarebbe l'allenamento più breve del mondo signor Noboru. Replicò con ironia Yuzin sentendo poi l'uomo ridere apprezzando lo spirito dell'eremita, quindi entrambi tornarono seri e continuarono ad allenarsi ma Noboru schivava sempre con facilità ed eleganza i colpi sferrati dal mezzo demone della Foglia.
    Passarono quasi tre ore da quando Yuzin aveva iniziato l'allenamento seguito dall'esperienza di Noboru che lo guidava e correggeva man mano che notava errori, ma lo complimentava anche quando vedeva dei movimenti ben eseguiti dopotutto Yuzin anche se non quanto Noboru era comunque relativamente esperto nel corpo a corpo visto che quello era il suo tipo di combattimento preferito: Va bene, basta così. Annunciò Noboru per poi fare una breve pausa: Direi che l'allenamento può finire qui. Ho solo un'ultima richiesta da farti Yuzin. Sentenziò l'uomo, allora l'eremita annuì: Voglio che mi colpisci con questo nuovo colpo che hai imparato, e che usi tutta la tua forza. Voglio vedere quanto tu sia veramente forte. Affermò lo Hyuuga verso Yuzin, il quale rimase confuso da quelle parole ma fissando lo sguardo di Noboru poteva vedere la serietà nei suoi occhi: Se ne siete sicuro signor Noboru allora... va bene. Replicò il mezzo demone della Foglia mettendosi di nuovo in guardia pronto per sferrare un ultimo calcio come richiesto dallo Hyuuga, quindi dopo aver fatto fluire il chakra lungo gli arti irrorando i muscoli saltò in alto e come ha fatto finora nei due giorni passati ad allenarsi ruotò il busto sferrando un calcio rotatorio di centottanta gradi mirando con il dorso del piede verso Noboru mettendo tutta la forza nel colpo


    Senpuu & Hashite Senpuu - Turbine e Turbine Contrario
    Senpuu-Turbine_zpsc55de50a HanshiteSenpuu-TurbineContrario_zpsafba060e
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Taijutsu
    Un'Arte Marziale elementare, base e fondamento per molti Taijutsu di livello superiore. Questa Tecnica permette all'utilizzatore di usare la propria destrezza per librarsi in aria e sferrare un calcio dall'ampiezza di ben centottanta gradi. Se il bersaglio viene colpito verrà scagliato ad un paio metri di distanza, oltre a subire danni medio-lievi da Impatto nella zona colpita. In alternativa è possibile sferrare il Turbine con una torsione del busto per colpire di tallone avversari che si trovino alle proprie spalle. È quindi un calcio dall’ampiezza di centottanta gradi eseguito in salto, che causa danni medio-lievi da Impatto. Se il bersaglio viene colpito verrà scagliato ad un paio metri di distanza.
    Consumo: 2



    di conseguenza lo Hyuuga poco prima di venire colpito alzò rapidamente il braccio destro per coprire il lato della testa intercettando il colpo sferrato dal mezzo demone della Foglia e fece qualche passo lateralmente barcollando leggermente: State bene signor Noboru? Domandò preoccupato l'eremita vedendo la scena, ma l'uomo sorrise ed annuì: Non ti preoccupare, sto benissimo. Replicò per rassicurare Yuzin il quale tirò un sospiro di sollievo: E posso dire che il tuo allenamento è ufficialmente concluso ragazzo. Mi ha fatto piacere poterti aiutare e nel frattempo conoscerti, di certo non sei così cattivo come tutti dicono. Affermò con un sorriso verso il mezzo demone della Foglia: La ringrazio per le sue parole, non ho molti ospiti apparte un mio caro amico. E soprattutto la ringrazio anche per essersi offerto per aiutarmi con il mio allenamento. Rispose Yuzin con un rispettoso inchino per poi rialzare lo sguardo verso Noboru: Non c'è problema, è stato un piacere. Ora è meglio che vada prima che mia moglie si preoccupi, in quel caso sarei veramente nei guai. Affermò ridendo mentre iniziava ad avviarsi verso l'interno della casa di Yuzin e poi verso la porta d'ingresso seguito ovviamente dall'eremita che rise alla battuta dell'uomo: Grazie ancora signor Noboru, è stato un onore ricevere i suoi insegnamenti. Ne farò buon uso. Affermò il mezzo demone della Foglia mentre fece un saluto rispettoso verso Noboru che ricambiò prima di allontanarsi dall'abitazione dell'eremita, quindi Yuzin chiuse la porta di casa e si infilò subito nella vasca per farsi un bagno rilassante prima di cena per poi infilarsi nel letto per recuperare le forze in un sonno ristoratore.
     
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    Jonin Supremo

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    Le tecniche della Fiamma Purificatrice erano note un tempo per la loro estrema potenza e capacità curative. Ad oggi questa capacità si attiva ogniqualvolta l'utilizzatore impasti un Jutsu di tipo Katon. In quel momento sulle estremità della sciarpa il Kanji "Fiamma Pura" brillerà e il Jutsu Katon espulso o manipolato apparirà mutato nel colore e nelle proprietà. Tutti i Jutsu Katon, massimo di livello A, impastati grazie al potere della Sciarpa infatti appariranno di una luce dorata intensa, quasi come se fossero composti di oro volatile, più che di vere fiamme anche se non cambieranno affatto le proprietà tipiche del Katon, in aggiunta esse causeranno a chiunque ne venga Ferito da esso, una Dissipazione del Chakra del bersaglio in base al livello del Jutsu. In aggiunta il Fuoco Purificatore è in grado di riconoscere i nemici dagli amici e le sue Fiamme non causeranno danni ad eventuali alleati dell'utilizzatore anzi, se l'utilizzatore lo desidera, è possibile curare qualsiasi Ferita che l'Alleato abbia subito, investendolo con il Fuoco Purificatore e curandolo di un ammontare che varia in base al livello del Jutsu utilizzato (questa ultima capacità non è utilizzabile su sé stessi neanche tramite Cloni).
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    [Chakra Dissipato: D 1; C 2; B 4; A 8]


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    Nell'ultimo periodo ero stato piuttosto occupato con diverse missioni che mi avevano portato a fare continuamente avanti e indietro dal villaggio. Ora mi stavo godendo una giornata di pausa pure perché erano sicuramente importanti gli allenamenti ma era pure importante ogni tanto prendersi del tempo per se. Era passata da poco l'ora di pranzo e, data la giornata di relax, ne avevo approfittato per andare a provare un nuovo chiosco che faceva ramen che non si era rivelato niente male. Ora passeggiavo tranquillamente per le vie del villaggio avvicinandomi a poco a poco al cancello d'accesso. Chissà se sarà tornato dalla sua visita a Hinamoto. Pensai io riferendomi a Yuzin. Sapevo infatti che il mio amico era andato, pure lui prendendosi una piccola pausa, presso la vicina cittadina di Hinamoto allo scopo di ringraziare un medico che si era preso cura di lui in seguito ad un duro scontro sostenuto dall'eremita contro una mukenin avvenuto non molto tempo addietro. Ehi Goh come te la passi? Fu la domanda che giunse alle mie orecchie. A parlare era stato Isei, un chuunin spesso di guardia al cancello del villaggio della Foglia con cui ormai c'era una certa confidenza in quanto mi era capitato d'incontrarlo diverse volte. Difatti senza accorgermene, perso nei miei pensieri, ero ormai giunto proprio di fronte all'imponente cancello dove il ragazzo era di guardia. Ciao Isei tutto bene tu? Chiesi io sorridendo ignaro di ciò di cui stavo per venire a conoscenza. Sì, tutto nella norma. Sei andato a trovare Yuzin per caso? Lo hanno rimesso in sesto all'ospedale vero? Chiese lui come se nulla fosse. Io ebbi un cambiamento radicale mentale quanto espressivo. Rimasi con gli occhi sbarrati fissando il chuunin incredulo. Che vuol dire ospedale? Yuzin era andato soltanto a Hinamoto per una visita. Dissi io attonito.Perdonami Goh, pensavo lo sapessi. Questa mattina Yuzin ha fatto rientro al villaggio messo piuttosto male. L'ho fatto aiutare da Basho per andare all'ospedale ma non ho capito molto di quello che è successo, mi spiace. Si giustificò Isei che sembrava sentirsi in colpa per ciò che aveva appena detto. Tranquillo Isei, di certo non è colpa tua. Anzi, grazie di avermelo fatto sapere. Ora scusami ma devo andare. Dissi io per poi congedarmi dal chuunin. Non specificai che volevo andare da Yuzin, sicuramente già solo l'espressione del mio volto parlava per me. Accelerai così il passo salvo, appena possibile, scalare il muro di una palazzina per portarmi sul tetto. Una volta giunto sulla cima diedi fondo a tutta la mia velocità correndo a perdifiato verso l'abitazione del mio amico. Com'è potuto accadere?!? Pensai ancora sconcertato per la notizia. Non era passata più di una manciata di minuti quando atterrai con passo felpato sul prato di casa sua, molto probabilmente avevo battuto qualsiasi record di percorrenza. Col cuore in gola mi avvicinai alla porta per bussare un paio di volte. Yuzin sei in casa? Chiesi subito dopo io con voce leggermente rotta dal fiatone nonché dalla preoccupazione del momento. Passarono sì e no due secondi e senza attendere un'effettiva risposta andai a recuperare il doppione delle chiavi nascosto all'esterno dell'abitazione di cui conoscevo la collocazione. Girai le chiavi nella toppa ed entrai vedendo dopo pochi secondi il mio amico disteso sul divano del salotto. Yuzin come stai? Cosa è successo? Chi ti ha ridotto così? Iniziai a chiedere io con fare insistente tempestando il mio amico di domande.

    GohGoh Asuka - Rango: Special Jounin Esperto
    Stato fisico: Ottimale.
    Stato Psicologico: Preoccupato
    CHAKRA
    BaseSennin MoodoKyūbi Chakura Mōdo
    36500
    Note:


    Bonus/Malus:


    Edited by Werner von Wallenrod - 22/4/2024, 01:39
     
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    Il mezzo demone della Foglia al momento si trovava sdraiato sul divano ricoperto di bende, garze e fasciature di ogni tipo e che coprivano quasi ogni parte del suo corpo mentre le ferite del suo ultimo combattimento contro quel mukenin che sembrava piú mostro che umano continuavano a rimaginarsi dopo che Yuzin era stato dimesso dall'ospedale: Kaede... Continuava a ripetersi mentalmente quel nome autore proprio delle ferite che decoravano il corpo dell'eremita mentre la mano sinistra stringeva quella strana arma nera che il mukenin stesso gli ha dato come se fosse un regalo o un'autografo. Quella lotta scatenata da un semplice salvataggio lo aveva segnato profondamente dato che non aveva mai visto nessuno con un potere del genere e sinceramente si riteneva piú che fortunato nell'esserne uscito vivo, fortunatamente, grazie ad una semplice conoscenza in comune.
    Nella mente di Yuzin quella battaglia era ancora viva nei suoi ricordi ed ancora si chiedeva che razza di miracolo sia accaduto per riuscire ad uscirne vivo, chiedendosi sul serio se non avesse pronunciato quel cognome sarebbe rimasto lí a marcire o riempire lo stomaco di qualche animale selvatico. Improvvisamente sentí dei rumori fuori la porta e per un istante il cuore gli salí in gola credendo che dopo Kimiko e Kaede ora qualcun'altro fosse arrivato lí per completare l'opera ma la voce di Goh gli fece tirare un sospiro di sollievo: Yuzin sei in casa? Sentí domandare dal suo amico d'infanzia, cosí tra grugniti e lamenti cominció ad alzarsi lentamente dal divano per andare ad aprire la porta ma nemmeno un secondo dopo vide Goh batterlo sul tempo inoltrandosi nell'abitazione dell'eremita sfruttando il doppione della chiave di cui Goh era a conoscenza: Yuzin come stai? Cosa è successo? Chi ti ha ridotto così? Domandó Goh verso Yuzin il quale nel frattempo giá si sdraió di nuovo sul divano quasi sollevato di non dover camminare per come era conciato: Ciao Goh, sono inciampato e caduto. Commentó il mezzo demone della Foglia ridacchiando un po' debole a quella battuta idiota, ma poi sul suo viso si dipinse un'espressione piú seria e mostró a Goh quella strana arma metallica che ancora teneva nella mano sinistra: Un certo Kaede. Ha detto che lo conosci anche tu. Affermó Yuzin mentre con un flebile movimento del braccio mancino lanció quell'arma verso Goh: Stavo andando verso Hinamoto come sai, e durante il tragitto l'ho visto con l'intenzione di uccidere un uomo. Da quel punto in poi ho rimpianto quella scelta. Quel tizio sembra meno umano di me... Raccontó Yuzin prima di fare una breve pausa prima di continuare: Comunque ha detto di mostrarti questa... roba e che l'avresti riconosciuta.Spiegó infine l'eremita mentre si alzava lentamente per mettersi seduto sul divano in attesa di una reazione da parte del suo amico d'infanzia come predetto dal mukenin proprietario di quell'arma metallica.

    Edited by ErBraciola - 22/4/2024, 13:35
     
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    Le tecniche della Fiamma Purificatrice erano note un tempo per la loro estrema potenza e capacità curative. Ad oggi questa capacità si attiva ogniqualvolta l'utilizzatore impasti un Jutsu di tipo Katon. In quel momento sulle estremità della sciarpa il Kanji "Fiamma Pura" brillerà e il Jutsu Katon espulso o manipolato apparirà mutato nel colore e nelle proprietà. Tutti i Jutsu Katon, massimo di livello A, impastati grazie al potere della Sciarpa infatti appariranno di una luce dorata intensa, quasi come se fossero composti di oro volatile, più che di vere fiamme anche se non cambieranno affatto le proprietà tipiche del Katon, in aggiunta esse causeranno a chiunque ne venga Ferito da esso, una Dissipazione del Chakra del bersaglio in base al livello del Jutsu. In aggiunta il Fuoco Purificatore è in grado di riconoscere i nemici dagli amici e le sue Fiamme non causeranno danni ad eventuali alleati dell'utilizzatore anzi, se l'utilizzatore lo desidera, è possibile curare qualsiasi Ferita che l'Alleato abbia subito, investendolo con il Fuoco Purificatore e curandolo di un ammontare che varia in base al livello del Jutsu utilizzato (questa ultima capacità non è utilizzabile su sé stessi neanche tramite Cloni).
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    Yuzin era ridotto uno straccio, sembrava praticamente una mummia. Difatti il corpo del mezzo demone della Foglia era ricoperto per buona parte da bende e garze utili a lenire e curare le multiple ferite che aveva riportato, di scoperto vi era giusto il viso e poco più. Ma guarda come t'hanno conciato. Pensai io fissando con occhi compassionevoli il ninja. Da un lato un piccolo sollievo di vederlo "tutto intero" si faceva strada in me ma al tempo stesso "tutto quel tempo" senza una risposta era una vera tortura. Ciao Goh, sono inciampato e caduto. Rispose Yuzin ridacchiando debolmente della sua stessa stupida battuta. Almeno non ha perso il senso dell'umorismo. Pensai un po' rincuorato anche se la sua sofferenza era tangibile. Lì disteso sul divano la smorfia di dolore sul suo viso però scomparve lasciando spazio ad un'espressione più seria. Portò avanti la mano sinistra in cui teneva un oggetto all'apparenza metallico. Un certo Kaede. Ha detto che lo conosci anche tu. Disse rispondendo ad una delle domande che gli avevo posto. Quello che mi mostrava era a tutti gli effetti un paletto metallico e le sue parole confermarono ciò che quell'oggetto fece affiorare nella mia mente. A quanto pareva Yuzin aveva avuto un incontro spiacevole proprio col portatore del Rinnegan che ben conoscevo. Afferrai al volo l'arma che il mio amico mi lanciò e mi trovai a fissarla con sguardo quasi imbambolato mentre la mia mente riviveva il ricordo dell'ultimo avvistamento del rosso, un ricordo non felice a dirla tutta. Stavo andando verso Hinamoto come sai, e durante il tragitto l'ho visto con l'intenzione di uccidere un uomo. Da quel punto in poi ho rimpianto quella scelta. Quel tizio sembra meno umano di me... Spiegò brevemente l'eremita facendomi capire come effettivamente non fosse mai giunto ad Hinamoto. Dopo una piccola pausa alla fine aggiunse: Comunque ha detto di mostrarti questa... roba e che l'avresti riconosciuta. Disse per poi, a fatica, tirarsi su così da mettersi a sedere sul divano. Annuii per confermare per poi rivolgere il mio sguardo verso di lui. Sì, questo è sicuramente uno dei paletti metallici che è in grado di creare Kaede. Dissi io facendo quasi eco con le mie parole al precedente segno d'assenso. L'ho conosciuto anni fa quando era un regolare perché mi ritrovai al villaggio del Suono per fargli un addestramento. Da lì mi capitò di parlare un bel po' con lui scoprendo come egli fosse il portatore del rinnegan, il leggendario Doujutsu del Saggio delle Sei Vie. Potremo dire quasi che lui è... Una leggenda vivente. Dissi io abbozzando un sorriso. Poi, dopo una breve pausa, ripresi il discorso dicendo: Effettivamente quell'occhio gli dona un repertorio vario di abilità quanto pericolose. L'ultima volta che l'ho visto è capitato nel Paese dei Demoni. Lì scoprii che aveva lasciato il suo villaggio anche se non so per quale motivo... Ricordo sì che non era facile per lui la vita ad Oto in quanto, proprio per la sua particolarità, veniva visto più come "un oggetto" che non una persona. Furono le parole che pronunciai ripensando alla vita non facile che il Nakayama viveva nel Paese del Riso, cosa che probabilmente poi l'aveva spinto ad "evadere" dalla sua "gabbia". Mi raccomando però non sforzarti troppo, devi riposare. Vuoi che prepari un tè? Dissi tutto ad un tratto spezzando un po' il discorso che si era fatto piuttosto pesante. Comunque mi dicevi che stava attaccando un uomo giusto? Hai capito come mai? Chiesi io a quel punto con curiosità mentre attendevo di mettere più a mio agio l'eremita. Comunque meno male che questa storia sia stata solo "un conflitto di interessi" e che Kaede non puntasse a te. Certo questo però mi preoccupa e molto in quanto nel giro di pochi mesi hai praticamente rischiato la vita per ben due volte a causa di ninja traditori. Kimiko era stata mandata proprio per ucciderti e chissà che qualcun altro dalle Terre di Nessuno possa in futuro puntare di nuovo a te, magari proprio per la tua "particolarità". Spiegai io alludendo alla particolare situazione dello shinobi ormai in parte "demoniaco" dopo che il chakra di Ishi si era fuso col suo.

    GohGoh Asuka - Rango: Special Jounin Esperto
    Stato fisico: Ottimale.
    Stato Psicologico: Preoccupato
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    Edited by Werner von Wallenrod - 23/4/2024, 15:59
     
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    Yuzin rimase in silenzio osservando la reazione di Goh che infatti non tardó ad arrivare. Il suo amico d'infanzia osservó quasi ipnotizzato la strana arma e solo dopo che il mezzo demone della Foglia diede una piccola introduzione sul suo stato fisico, e forse anche psicologico, sentí Goh prendere finalmente parola: Sì, questo è sicuramente uno dei paletti metallici che è in grado di creare Kaede. L'ho conosciuto anni fa quando era un regolare perché mi ritrovai al villaggio del Suono per fargli un addestramento. Da lì mi capitò di parlare un bel po' con lui scoprendo come egli fosse il portatore del rinnegan, il leggendario Doujutsu del Saggio delle Sei Vie. Potremo dire quasi che lui è... Una leggenda vivente. Affermó Goh per poi fermarsi con le parole, a quel punto Yuzin ne approfittó per infilarsi nel discorso: Capisco. In effetti non ho mai visto degli occhi simili ai suoi... quel potere che possiede é quasi disumano. Commentó l'eremita enfatizzando sul mistero di quegli strani occhi viola, dopodiché tornó in silenzio quando sentí Goh parlare di nuovo: Effettivamente quell'occhio gli dona un repertorio vario di abilità quanto pericolose. L'ultima volta che l'ho visto è capitato nel Paese dei Demoni. Lì scoprii che aveva lasciato il suo villaggio anche se non so per quale motivo... Ricordo sì che non era facile per lui la vita ad Oto in quanto, proprio per la sua particolarità, veniva visto più come "un oggetto" che non una persona. Sentí Yuzin raccontare dal suo amico d'infanzia annuendo alle sue parole man mano che parlava e per certi versi capiva la situazione di Kaede visto che fino a poco tempo fá, anche se le circostanze erano diverse, anche Yuzin non aveva una vita facile da quando é tornato da Tsuki. Nel frattempo era riuscito finalmente a rialzarsi e si mise seduto sul divano poggiando la schiena contro il morbido schienale mentre lo sguardo rimase fisso su Goh: Mi raccomando però non sforzarti troppo, devi riposare. Vuoi che prepari un tè? Comunque mi dicevi che stava attaccando un uomo giusto? Hai capito come mai? Sentí chiedere l'eremita da Goh ma scosse la testa in segno di rifiuto: No grazie, ma se vuoi serviti pure senza problemi. Lo preparerei io ma ridotto come sono ci metterei troppo perfino ad alzarmi. Replicó il mezzo demone della Foglia verso la domanda di Goh prima di continuare dopo una breve pausa: Tornando al discorso riguardo Kaede, mi disse che quell'uomo si spacciava per un semplice mercante ma in realtá era un mercante di schiavi o qualcosa del genere. Spiegó brevemente Yuzin verso Goh prima di prendere fiato: Sinceramente non so ancora se credergli o meno, ma dopo che ero svenuto alla fine del combattimento quando mi risvegliai mi raccontó delle cose oltre al fatto che ti conosceva. Quelle sue parole mi hanno fatto pensare, non che voglia cambiare la mia opinione sull'essere ninja o qualcosa del genere ovviamente, ma per qualche strano motivo quello che mi ha detto sembra aver senso in un modo o nell'altro. Sentenzió poi l'eremita per poi tornare in silenzio lasciando la parola a Goh che di nuovo sentí parlare: Comunque meno male che questa storia sia stata solo "un conflitto di interessi" e che Kaede non puntasse a te. Certo questo però mi preoccupa e molto in quanto nel giro di pochi mesi hai praticamente rischiato la vita per ben due volte a causa di ninja traditori. Kimiko era stata mandata proprio per ucciderti e chissà che qualcun altro dalle Terre di Nessuno possa in futuro puntare di nuovo a te, magari proprio per la tua "particolarità". Sentí dire Yuzin da parte di Goh, ma il mezzo demone della Foglia non rispose subito a quelle parole ma rimase invece in silenzio per una manciata di secondi, dopodiché posó ancora una volta lo sguardo sul suo amico d'infanzia: Lo so, ma Kimiko era stata pagata per uccidermi. Kaede invece mi sono lanciato io nel pericolo, anche se comunque alla fine dei conti le situazioni sono simili. Devo diventare piú forte in qualche modo, non voglio piú rischiare la vita in quel modo dopo averla rischiata giá due volte... Commentó infine il mezzo demone della Foglia mentre fissava il pavimento di fronte a lui.

    Edited by ErBraciola - 23/4/2024, 18:12
     
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    Le tecniche della Fiamma Purificatrice erano note un tempo per la loro estrema potenza e capacità curative. Ad oggi questa capacità si attiva ogniqualvolta l'utilizzatore impasti un Jutsu di tipo Katon. In quel momento sulle estremità della sciarpa il Kanji "Fiamma Pura" brillerà e il Jutsu Katon espulso o manipolato apparirà mutato nel colore e nelle proprietà. Tutti i Jutsu Katon, massimo di livello A, impastati grazie al potere della Sciarpa infatti appariranno di una luce dorata intensa, quasi come se fossero composti di oro volatile, più che di vere fiamme anche se non cambieranno affatto le proprietà tipiche del Katon, in aggiunta esse causeranno a chiunque ne venga Ferito da esso, una Dissipazione del Chakra del bersaglio in base al livello del Jutsu. In aggiunta il Fuoco Purificatore è in grado di riconoscere i nemici dagli amici e le sue Fiamme non causeranno danni ad eventuali alleati dell'utilizzatore anzi, se l'utilizzatore lo desidera, è possibile curare qualsiasi Ferita che l'Alleato abbia subito, investendolo con il Fuoco Purificatore e curandolo di un ammontare che varia in base al livello del Jutsu utilizzato (questa ultima capacità non è utilizzabile su sé stessi neanche tramite Cloni).
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    Sì, questo è sicuramente uno dei paletti metallici che è in grado di creare Kaede.
    L'ho conosciuto anni fa quando era un regolare perché mi ritrovai al villaggio del Suono per fargli un addestramento. Da lì mi capitò di parlare un bel po' con lui scoprendo come egli fosse il portatore del rinnegan, il leggendario Doujutsu del Saggio delle Sei Vie. Potremo dire quasi che lui è... Una leggenda vivente.
    Effettivamente quell'occhio gli dona un repertorio vario di abilità quanto pericolose. L'ultima volta che l'ho visto è capitato nel Paese dei Demoni. Lì scoprii che aveva lasciato il suo villaggio anche se non so per quale motivo... Ricordo sì che non era facile per lui la vita ad Oto in quanto, proprio per la sua particolarità, veniva visto più come "un oggetto" che non una persona.
    Mi raccomando però non sforzarti troppo, devi riposare. Vuoi che prepari un tè?
    Comunque mi dicevi che stava attaccando un uomo giusto? Hai capito come mai?
    Comunque meno male che questa storia sia stata solo "un conflitto di interessi" e che Kaede non puntasse a te. Certo questo però mi preoccupa e molto in quanto nel giro di pochi mesi hai praticamente rischiato la vita per ben due volte a causa di ninja traditori. Kimiko era stata mandata proprio per ucciderti e chissà che qualcun altro dalle Terre di Nessuno possa in futuro puntare di nuovo a te, magari proprio per la tua "particolarità". Spiegai io alludendo alla particolare situazione dello shinobi ormai in parte "demoniaco" dopo che il chakra di Ishi si era fuso col suo.








    Capisco. In effetti non ho mai visto degli occhi simili ai suoi... quel potere che possiede é quasi disumano.
    No grazie, ma se vuoi serviti pure senza problemi. Lo preparerei io ma ridotto come sono ci metterei troppo perfino ad alzarmi.
    Tornando al discorso riguardo Kaede, mi disse che quell'uomo si spacciava per un semplice mercante ma in realtá era un mercante di schiavi o qualcosa del genere.
    Sinceramente non so ancora se credergli o meno, ma dopo che ero svenuto alla fine del combattimento quando mi risvegliai mi raccontó delle cose oltre al fatto che ti conosceva. Quelle sue parole mi hanno fatto pensare, non che voglia cambiare la mia opinione sull'essere ninja o qualcosa del genere ovviamente, ma per qualche strano motivo quello che mi ha detto sembra aver senso in un modo o nell'altro.
    Lo so, ma Kimiko era stata pagata per uccidermi. Kaede invece mi sono lanciato io nel pericolo, anche se comunque alla fine dei conti le situazioni sono simili. Devo diventare piú forte in qualche modo, non voglio piú rischiare la vita in quel modo dopo averla rischiata giá due volte...
    Yuzin

    3/4° post W: così poi io faccio un ultimo/penultimo post in cui chiudo la chiacchierata e me ne vado andando a chiedere aiuto per te poi, o post nuovo o semplicemente salto temporale passato del tempo mi chiamano per lo scontro tu di fatto l'aiuto lo hai ricevuto, l'allenamento ha pagato (allenamento in parte anche fatto da me) e loro ora ti reputano "pronto" e vogliono testarti, pure per il demone dentro di te

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    Il suo amico d'infanzia osservó quasi ipnotizzato la strana arma
    Sì, questo è sicuramente uno dei paletti metallici che è in grado di creare Kaede.
    -- Capisco. In effetti non ho mai visto degli occhi simili ai suoi... quel potere che possiede é quasi disumano.
    Commentó l'eremita enfatizzando sul mistero di quegli strani occhi viola, dopodiché tornó in silenzio quando sentí Goh parlare di nuovo:
    Effettivamente quell'occhio gli dona un repertorio vario di abilità quanto pericolose. L'ultima volta che l'ho visto è capitato nel Paese dei Demoni.
    Sentí Yuzin raccontare dal suo amico d'infanzia annuendo alle sue parole
    mise seduto sul divano poggiando la schiena contro il morbido schienale mentre lo sguardo rimase fisso su Goh:
    Mi raccomando però non sforzarti troppo, devi riposare. Vuoi che prepari un tè? Comunque mi dicevi che stava attaccando un uomo giusto? Hai capito come mai? Sentí chiedere l'eremita da Goh ma scosse la testa in segno di rifiuto:
    -- No grazie, ma se vuoi serviti pure senza problemi. Lo preparerei io ma ridotto come sono ci metterei troppo perfino ad alzarmi.
    Replicó il mezzo demone della Foglia verso la domanda di Goh prima di continuare dopo una breve pausa:
    -- Tornando al discorso riguardo Kaede, mi disse che quell'uomo si spacciava per un semplice mercante ma in realtá era un mercante di schiavi o qualcosa del genere.
    Spiegó brevemente Yuzin verso Goh prima di prendere fiato:
    -- Sinceramente non so ancora se credergli o meno, ma dopo che ero svenuto alla fine del combattimento quando mi risvegliai mi raccontó delle cose oltre al fatto che ti conosceva. Quelle sue parole mi hanno fatto pensare, non che voglia cambiare la mia opinione sull'essere ninja o qualcosa del genere ovviamente, ma per qualche strano motivo quello che mi ha detto sembra aver senso in un modo o nell'altro.
    Sentenzió poi l'eremita per poi tornare in silenzio lasciando la parola a Goh che di nuovo sentí parlare:
    Comunque meno male che questa storia sia stata solo "un conflitto di interessi" e che Kaede non puntasse a te. Certo questo però mi preoccupa e molto in quanto nel giro di pochi mesi hai praticamente rischiato la vita per ben due volte a causa di ninja traditori. Kimiko era stata mandata proprio per ucciderti e chissà che qualcun altro dalle Terre di Nessuno possa in futuro puntare di nuovo a te, magari proprio per la tua "particolarità".
    Sentí dire Yuzin da parte di Goh, ma il mezzo demone della Foglia non rispose subito
    -- Lo so, ma Kimiko era stata pagata per uccidermi. Kaede invece mi sono lanciato io nel pericolo, anche se comunque alla fine dei conti le situazioni sono simili. Devo diventare piú forte in qualche modo, non voglio piú rischiare la vita in quel modo dopo averla rischiata giá due volte...
    Commentó infine il mezzo demone della Foglia mentre fissava il pavimento di fronte a lui.
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    GohGoh Asuka - Rango: Special Jounin Esperto
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    Edited by Werner von Wallenrod - 30/4/2024, 14:12
     
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    Parlato Houken

    Arte dei Sigilli
    GV7o
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Capacità
    L'arte dei Sigilli consente allo Specializzato in Ninjutsu di avere una marcia in più nel proprio campo. Infatti, godrà di molteplici bonus che gli consentiranno dei vantaggi unici durante un confronto nel campo delle Arti Magiche. Soltanto vedendo parte dei Sigilli, potrà capire se il Jutsu in utilizzo è di naturale elementale, bielementale o neutro, nel caso sia elementale o bielementale potrà capirne la natura. A differenza di qualunque altro ninja, che può riconoscere un Jutsu solo se già presente in Scheda, lo Specializzato in Ninjutsu potrà riconoscere dai Sigilli anche Ninjutsu non presenti in Scheda, a patto che in passato abbia avuto l'occasione di vederli almeno una volta associati all'esecuzione dei Sigilli. Inoltre, non avrà alcuna difficoltà a riconoscere un Jutsu in situazioni estreme, come ad esempio durante un combattimento ravvicinato oppure con la presenza di una moltitudine di soggetti. Se riesce a vedere i Sigilli, gli sarà impossibile cadere preda di distrazione o altro e non riconoscere il Jutsu in questione. Tutti i Sigilli legati ai Ninjutsu saranno eseguiti ad una velocità superiore pari ad un grado (es: un Ninjutsu di livello A con una normale serie di Sigilli verrà eseguito con lo stesso tempismo che ha il nemico non Specializzato per eseguirne uno di livello B con una normale serie di Sigilli). Infine, il Ninja dovrà scegliere un elemento di Chakra od una Innata in cui egli sarà estremamente affine al punto di poter eseguire le Tecniche dello stesso con un singolo Sigillo portato a due mani e nello specifico: si potrà eseguire con un Sigillo i Jutsu di livello D, C e B a Sp. Jounin, i Jutsu A ad ANBU. Al grado ANBU sarà possibile scegliere un secondo elemento, a cui applicare questa ultima capacità.
    Consumo: N/A

    Affinità nelle Arti Magiche
    affinita-artimagiche-A
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Capacità
    Questa Capacità si applica soltanto ai Ninjutsu degli elementi o dell'Innata scelte dall'utilizzatore nella Arte dei Sigilli, e simboleggia come il Ninja sia riuscito, nel corso del tempo con esperienza e pratica, a sviluppare un controllo del Chakra così preciso da essere chirurgico quando maneggia i Ninjutsu dei propri elementi prescelti, perché solo un maestro dell'Arte è in grado di spremere dalle Arti Magiche il massimo con la minima resa possibile. Quando il Ninja arriva a sviluppare la capacità di eseguire i Ninjutsu con un singolo Sigillo portato a due mani, egli sarà anche riuscito a padroneggiare l'arte di impiegare il minor Chakra possibile per quel Ninjutsu, così da permettergli di lanciare le Tecniche in cui ha raggiunto a quel grado la maggiore dimestichezza possibile ad un prezzo scontato. Nello specifico: le D e le C ad un costo inferiore di un punto Chakra in meno, le B di due punti e le A di tre punti. Quindi a Sp. Jounin si eseguiranno le D, C e B degli elementi scelti ad un costo rispettivamente di 1, 3 e 6 ad ANBU le A ad un costo di 12. Lo sconto si applica anche se la Tecnica viene eseguita senza Sigilli.
    Applicata allo Shouton.
    Consumo: N/A

    Il sudore gli colava lungo la fronte nonostante la giornata non fosse delle più calde, ma stava rientrando da una missione a Mori e aveva passato l'intera giornata a camminare. Odiava con tutto sé stesso quella pratica, l'attività motoria era sempre stata una dei suoi peggiori nemici. Purtroppo il gruppo di commercianti cui aveva scroccato un passaggio i giorni precedenti, con la scusa di volerli proteggere da un gruppo di briganti che infestava la zona, andavano a Tanzaku e sulla strada deserta non aveva incontrato nessun carro diretto a Konoha su cui potersi accomodare. In realtà dire che la strada fosse deserta non era del tutto corretto, aveva incontrato un sacco di persone, mercanti e viaggiatori, ma la maggior parte di loro si spostavano a piedi e gli altri non avevano intenzione di lasciargli condividere lo spazio con le loro merci. Sicuramente non gli interessava unirsi a qualche sconosciuto e sentirlo parlare per ore solo per fare due passi assieme, a quel punto preferiva spostarsi da solo almeno fatica per fatica non avrebbe dovuto sentire le loro stronzate.
    Un sorriso gli si dipinse sul volto quando in lontananza vide finalmente i cancelli del Villaggio della Foglia, erano anni che non metteva piede in quella tana di schifosi ex imperiali di merda. Lui non dimenticava la foga con cui nel Villaggio si erano gettati a lustrare le sottane di quel dittatore schifoso di Hayter con la lingua e poi tutti buoni a dichiararsi ribelli e lealisti del nuovo governo non appena il vento era cambiato. Il nuovo Hokage e i suoi fedelissimi erano forse gli unici che un po'si salvavano lì dentro essendosi opposti fin da subito al regime, anche se i reali oppositori erano stati tutti uccisi nella fase di massimo potere dell' Uchiha e tutto quello che era successo ai suoi occhi altro non era che un teatrino del Villaggio per salvare la faccia quando ormai era chiaro a tutti quanto le mire espansionistiche dell'imperatore fossero destinate al fallimento.
    "Altro che Villaggio della Foglia, Villaggio della Merda dovreste chiamarvi!"
    Tirando su con il naso passò i controlli all'ingresso e si diresse verso la zona sud-est in cui stava il suo obiettivo di quella giornata. Non era stato troppo difficile riuscire a rintracciare quell'indirizzo, ma ci era voluto parecchio prima che potesse tornargli utile. Viaggiare apposta fino a Konoha era fuori discussione e di conseguenza aveva dovuto aspettare di avere una missione che gli consentisse di essere di strada. Fortunatamente aveva risolto la questione del nobile minacciato di morte più in fretta ancora di quanto si sarebbe aspettato e quindi avrebbe potuto tranquillamente protrarre il viaggio per un paio di giorni continuando ad addebitare al villaggio le spese di piacere che si sarebbe concesso nel frattempo. Decisamente il fatto di essersi in parte riappacificato con il Kokage gli tornava utile, quantomeno non gli affidava più missioni con l'intento che ci rimanesse secco e si trovava invece di nuovo ad afforontare quei lavoretti del cazzo, semplici e senza pretese, che nessuno voleva fare, ma che a lui piacevano un sacco perché se anche non ci guadagnava molto in maniera effettiva, riusciva sempre a fare in modo che i rimborsi spese fossero tali da giustificare una bella vacanza.
    Purtroppo quella sua tendenza faceva sì che nel tempo l'ufficio del Kage rifletteva molto bene prima di mandarlo in missione e così il tempo era passato, ma finalmente era lì nella periferia di Konoha, in quel quartiere residenziale davanti al muro di cinta di quella che avrebbe dovuto essere la casa di Yuzin Asuka, il mostro con cui si era scontrato durante il torneo delle grandi nazioni.
    Suonando con foga il campanello cercò di attirare l'attenzione dello shinobi di Konoha, sperando che fosse in casa e di non aver fatto una deviazione per nulla.
    "Yo, scimmione sei in casa?"

    Stato fisico: Fratture costali in via di consolidazione (medio-grave)
    Stato mentale: Ottimo
    Chakra: 200
    Equipaggiamento:
    -Borsa
    *Accendino
    *Kit Grimaldelli
    *Mappa del Chakra
    *Sigarette 10/10
    *Kunai 10/10
    -Fodero Minore
    *Tanto
    -Rotolo Minore
    *Catena con Arpione (Affinità Doton)
    - Occhiali con Seghetto
    Note: 52
     
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    Erano passate da poco le otto del mattino e Yuzin era nel giardino sul retro ad allenarsi, come ormai faceva sempre quando aveva del tempo libero, anche se a causa delle ferite subite nel torneo nonostante fossero guarite si facevano ancora sentire impedendogli di poter combattere al massimo del suo potenziale. Nonostante l'ora mattutina il sole si faceva già sentire anche per il fatto che il mezzo demone della Foglia era nel mezzo dell'allenamento, quindi dopo circa un'ora l'eremita si fermò respirando affannosamente sentendo le gocce di sudore colare dalla fronte fino alla punta del naso e del mento gocciando poi a terra: Per oggi direi basta così, non ce la faccio più. Sicuramente sembro essere migliorato un po' di più rispetto ai giorni precedenti. Pensava Yuzin soddisfato dei suoi personali progressi e si diresse dentro casa dove preparò un bagno caldo per rilassarsi e lavarsi di dosso lo sporco e la fatica accumulata ed intanto che la vasca si riempiva camminò in cucina dove mise sul fuoco dell'acqua a bollire per preparare del tè da sorseggiare. Qualche minuto più tardi chiuse il rubinetto dell'acqua nel bagno visto che la vasca si era riempita abbastanza, quindi si spogliò buttando il kimono sporco in una cesta e si immerse nella vasca piena d'acqua bollente esalando un sospiro mentre si lasciava avvolgere dal momento di rilassamento. Rimase a mollo nella vasca per poco più di quindici minuti quando finalmente uscì per asciugarsi mentre stappò lo scarico per far fluire l'acqua nella vasca, dopodichè si incamminò nella camera da letto dove prese dall'armadio un kimono pulito che indossò dopodichè prese la cesta dove c'erano gli abiti sporchi e li mise a mollo in una bacinella d'acqua nel giardino sul retro prima di tornare poi in cucina per togliere l'acqua dal fuoco e versarla in una tazza dove già c'erano delle foglie di tè che reagirono alla temperatura dell'acqua rilasciando un infuso verde e fumante che l'eremita bevve con calma gustandone il sapore rilassandosi sul divano mentre leggeva un libro, dopodichè mezz'ora più tardi tornò in cucina dopo aver finito il tè e lavò la tazza riponendola al suo posto per poi dirigersi nel giardino sul retro dove ormai gli abiti sporchi di erano ben inzuppati d'acqua e li lavò con cura per poi stenderli sul filo ad asciugare svuotando dopo la bacinella dell'acqua che aveva utilizzato per i panni riponendo quindi la bacinella su un lato sotto i panni stesi e dopo tornò dentro casa per continuare a leggere.
    Verso le undici sentì improvvisamente il campanello della porta di casa suonare: Yo, scimmione sei in casa? Sentì poi provenire dalla voce dall'altro lato della porta quindi Yuzin voltò lo sguardo verso l'ingresso: Scimmione? Chi può essere adesso? Si domandava il mezzo demone della Foglia nei suoi pensieri confuso e curioso allo stesso tempo di scoprire chi fosse l'artefice di quella visita improvvisa non riconoscendo al momento nemmeno la voce se non per il fatto che era un uomo, così quando aprì la porta sgranò gli occhi trovando davanti a sè proprio lo stesso uomo con il quale si era scontrato nel torneo non molto tempo prima: Takeshi, giusto? Che ci fai qui? E come hai fatto a scoprire dove abito? Domandò in successione l'eremita verso l'ex avversario fissandolo negli occhi ma poi si fece da parte invitandolo ad entrare all'interno della sua abitazione indicandogli poi il divano se lui avesse voluto eventualmente sedersi mentre l'eremita sfruttò la poltrona sul lato opposto del divano avendo quindi Takeshi di fronte a sè dopo che portò dalla cucina due tazze di tè offrendone una all'uomo.
     
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    Arte dei Sigilli
    GV7o
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Capacità
    L'arte dei Sigilli consente allo Specializzato in Ninjutsu di avere una marcia in più nel proprio campo. Infatti, godrà di molteplici bonus che gli consentiranno dei vantaggi unici durante un confronto nel campo delle Arti Magiche. Soltanto vedendo parte dei Sigilli, potrà capire se il Jutsu in utilizzo è di naturale elementale, bielementale o neutro, nel caso sia elementale o bielementale potrà capirne la natura. A differenza di qualunque altro ninja, che può riconoscere un Jutsu solo se già presente in Scheda, lo Specializzato in Ninjutsu potrà riconoscere dai Sigilli anche Ninjutsu non presenti in Scheda, a patto che in passato abbia avuto l'occasione di vederli almeno una volta associati all'esecuzione dei Sigilli. Inoltre, non avrà alcuna difficoltà a riconoscere un Jutsu in situazioni estreme, come ad esempio durante un combattimento ravvicinato oppure con la presenza di una moltitudine di soggetti. Se riesce a vedere i Sigilli, gli sarà impossibile cadere preda di distrazione o altro e non riconoscere il Jutsu in questione. Tutti i Sigilli legati ai Ninjutsu saranno eseguiti ad una velocità superiore pari ad un grado (es: un Ninjutsu di livello A con una normale serie di Sigilli verrà eseguito con lo stesso tempismo che ha il nemico non Specializzato per eseguirne uno di livello B con una normale serie di Sigilli). Infine, il Ninja dovrà scegliere un elemento di Chakra od una Innata in cui egli sarà estremamente affine al punto di poter eseguire le Tecniche dello stesso con un singolo Sigillo portato a due mani e nello specifico: si potrà eseguire con un Sigillo i Jutsu di livello D, C e B a Sp. Jounin, i Jutsu A ad ANBU. Al grado ANBU sarà possibile scegliere un secondo elemento, a cui applicare questa ultima capacità.
    Consumo: N/A

    Affinità nelle Arti Magiche
    affinita-artimagiche-A
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Capacità
    Questa Capacità si applica soltanto ai Ninjutsu degli elementi o dell'Innata scelte dall'utilizzatore nella Arte dei Sigilli, e simboleggia come il Ninja sia riuscito, nel corso del tempo con esperienza e pratica, a sviluppare un controllo del Chakra così preciso da essere chirurgico quando maneggia i Ninjutsu dei propri elementi prescelti, perché solo un maestro dell'Arte è in grado di spremere dalle Arti Magiche il massimo con la minima resa possibile. Quando il Ninja arriva a sviluppare la capacità di eseguire i Ninjutsu con un singolo Sigillo portato a due mani, egli sarà anche riuscito a padroneggiare l'arte di impiegare il minor Chakra possibile per quel Ninjutsu, così da permettergli di lanciare le Tecniche in cui ha raggiunto a quel grado la maggiore dimestichezza possibile ad un prezzo scontato. Nello specifico: le D e le C ad un costo inferiore di un punto Chakra in meno, le B di due punti e le A di tre punti. Quindi a Sp. Jounin si eseguiranno le D, C e B degli elementi scelti ad un costo rispettivamente di 1, 3 e 6 ad ANBU le A ad un costo di 12. Lo sconto si applica anche se la Tecnica viene eseguita senza Sigilli.
    Applicata allo Shouton.
    Consumo: N/A

    Mentre berciava per attirare l'attenzione del suo inconsapevole ospite, andò a recuperare una sigaretta dal taschino e se la mise in bocca accendendola e tirando due profonde boccate.
    "Sembra che se la passi bene il ragazzone..."
    Appendendosi al muretto con le braccia si issò quel tanto che bastava per osservare l'interno della proprietà. In realtà si trattava di una modesta casetta, il cui giardino era ingombro di attrezzature per l'allenamento. Esattamente il tipo di situazione che si aspettava di trovare nel giardino di un tizio del genere. A ben pensarci non era certo l'abitazione di qualcuno agiato o che vivesse nel lusso, ma per chi come lo Yamashita veniva dalle periferie di Oto, quella sistemazione gli sembrava veramente qualcosa da pascià se paragonato al suo tugurietto puzzolente e pieno di bottiglie di latte scaduto. Ok, probabilmente le bottiglie di latte scaduto erano più legate al suo essere un animale igenofobo più che alla dura vita della strada cui ti costringe il quartiere di periferia. Ciò non toglie che comunque a primo acchito l'uomo si trovò a pensare che l'altro se la passasse proprio bene e questo gli fece venire la malsana idea di una burla.
    Yuzin non si fece attendere più di tanto, così lo Yamashita per non fare la figura del cafone scese dal muretto appena lo vide, buttando a terra il mozzicone e attendendolo dietro la porta.
    "Takeshi, giusto? Che ci fai qui? E come hai fatto a scoprire dove abito?"
    Il ragazzo della Foglia lo riconobbe immediatamente e non ebbe certo la reazione di chi era felice di incontrare qualcuno, ma la buona educazione ebbe la meglio e così fece accomodare l'uomo in casa.
    "Oh tranquillo non voglio rubarti troppo tempo."
    L'Asuka non sembrava di fretta e mentre lui si spaparanzava sul divano, andò a recuperare due tazze di tè. Al suo ritorno Takeshi accettò di buon grado ed estrasse dalla tasca una fiaschetta di cui rovesciò una generosa dose nella tazza prima di berlo e fischiare con le labbra.
    "Mhh wow, strepitoso. Scusami, ma ho le mie ricette segrete, se vuoi assaggiare non fare complimenti. Anche se non credo vorresti sapere cosa c'è dentro..."
    Un'altra bella sorsata e l'uomo tornò a fissare in volto lo shinobi dalle fattezze più strani che avesse mai incontrato in vita sua. In parte era quello io motivo che lo aveva spinto ad andare fin lì, ma ora che il suo cervello era settato in modalità scherzo avrebbe prima dovuto assolvere a quel compito.
    "Da quant'è che non ti guardi allo specchio Yuzin? Non passi proprio inosservato... Ho parecchi amici in giro sai, se fai le domande nei posti giusti è pieno di comari pronte a darti tutte le informazioni che vuoi a volte pure gratis."
    Scoppiò a ridere di gusto, tossendo poi perché parte del tè corretto gli era andato di traverso e rischiava di soffocarlo. Quando si fu finalmente ripreso aggiustò gli occhiali sul naso con l'indice e sorridendo andò a lanciare un'occhiata più seria nei confronti dell'Asuka.
    "Vuoi sapere perché sono qui? Ebbene, a causa del nostro scontro ho subito una frattura costale che fatica a rimarginarsi, a causa di ciò sono quasi morto durante una missione. Il mio avvocato sostiene che posso portarti in tribunale e spennarti fino al midollo, ma io ho pur sempre un onore e dunque sono qui a patteggiare per spirito di fratellanza tra shinobi e a chiederti quindicimila Ryo di risarcimento... Se no ci vediamo in tribunale!"

    Stato fisico: Fratture costali in via di consolidazione (medio-grave)
    Stato mentale: Ottimo
    Chakra: 200
    Equipaggiamento:
    -Borsa
    *Accendino
    *Kit Grimaldelli
    *Mappa del Chakra
    *Sigarette 10/10
    *Kunai 9/10
    -Fodero Minore
    *Tanto
    -Rotolo Minore
    *Catena con Arpione (Affinità Doton)
    - Occhiali con Seghetto
    Note: 56
     
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    Non appena l'eremita si accomodò di fronte all'ex avversario vide quest'ultimo aggiungere qualcosa nel tè grazie ad una fiaschetta ma non si immischiò nell'atto: Ognuno ha i suoi gusti. Pensò semplicemente sorseggiando dalla sua tazza di semplice tè. Poco dopo sentì Takeshi prendere di nuovo parola: Mhh wow, strepitoso. Scusami, ma ho le mie ricette segrete, se vuoi assaggiare non fare complimenti. Anche se non credo vorresti sapere cosa c'è dentro... sentì offrire dallo shinobi di Oto ma Yuzin agitò la mano davanti a sè declinando l'offerta della bevanda: Nono grazie ho già il mio. Replicò con un sorriso verso l'uomo tornando poi in silenzio sentendolo di nuovo parlare mentre Yuzin sorseggiava altro tè: Da quant'è che non ti guardi allo specchio Yuzin? Non passi proprio inosservato... Ho parecchi amici in giro sai, se fai le domande nei posti giusti è pieno di comari pronte a darti tutte le informazioni che vuoi a volte pure gratis. Quando sentì quelle parole l'eremita sbuffò una piccola risata visto che ormai si era abituato al suo aspetto, al punto che perfino nel torneo si è volutamente privato della copertura che forniva il coprinaso ed il cappuccio, rispetto ai primi tempi che sentiva la rabbia accumularsi ogni qual volta veniva nominato il suo aspetto oppure il fatto di essere uno dei Caduti poi rivolse lo sguardo verso l'ospite: Magari fosse così facile, ormai sono destinato a rimanere così. E poi considerando quanto è particolare il modo in cui ho ottenuto, anche se non volontariamente, non credo ne uscirò vivo a prescinde da chi vado per chiedere informazioni. Replicò il mezzo demone della Foglia senza dare troppi dettagli in caso Takeshi non fosse al corrente di Tsuki e di tutto il resto. Dopo che lo video ridere alla sua stessa battuta riguardo l'aspetto di Yuzin, quest'ultimo sentì lo shinobi di Oto prendere di nuovo parola dopo essere tornato serio: Vuoi sapere perché sono qui? Ebbene, a causa del nostro scontro ho subito una frattura costale che fatica a rimarginarsi, a causa di ciò sono quasi morto durante una missione. Il mio avvocato sostiene che posso portarti in tribunale e spennarti fino al midollo, ma io ho pur sempre un onore e dunque sono qui a patteggiare per spirito di fratellanza tra shinobi e a chiederti quindicimila Ryo di risarcimento... Se no ci vediamo in tribunale! Sentì esclamare dall'uomo mentre lo guardava con un'espressione confusa in viso: Stà ancora scherzando oppure è serio? Si domandava l'eremita continuando a fissare l'ex avversario negli occhi rimanendo in silenzio per una manciata di secondi non sapendo cosa dire inizialmente ma poi alla fine prese parola: Non era mia intenzione provocarti quel genere di danni, ma anche se era un semplice torneo siamo pur sempre shinobi. E quando si tratta si combattere, almeno personalmente, dò sempre il massimo a meno che non sia una cosa veramente semplice che non mi serve dover andare a pieno regime. Per la cifra che hai detto ovviamente non possiedo quella somma, e senza offesa ma se non vuoi farti male allora la carriera di shinobi non fà per te. Replicò il mezzo demone della Foglia fissando Takeshi negli occhi, il tono della sua voce non era nè ostile nè provocatorio piuttosto aveva semplicemente espresso la sua opinione: Quella cifra che hai detto sfortunatamente non la possiedo, quindi se proprio vuoi un risarcimento da parte mia sono disposto ad ascoltare altre idee che ti possono far comodo. Posso pagarti il pranzo per un mese se ti va bene come offerta. Propose infine Yuzin al suo ex avversario guardandolo ancora un po' confuso cercando di capire se quelle parole erano serie o meno.
     
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67 replies since 29/12/2014, 21:48   1789 views
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