Addestramento Ishui Baitei

✥ Il Bruno aveva atteso pazientemente che gli effetti del suo morso facessero il loro corso quando la donna si era ripresa. Sprofondata in un "sonno" agitato Kaory aveva combattuto contro il potere del Juuin Jutsu riuscendo a domarne il potere. I simboli geometrici si erano ritratti mentre la donna si riprendeva. Sincerandosi delle condizioni della Kunoichi il Ninja Medico l'aveva aiutata a rialzarsi dal lettino per poterle prestare le prime cure e rimetterla in sesto. Con un gesto lesto il Baitei le aveva afferrato il polso, con delicatezza, in modo da poterne leggere il battito cardiaco e sincerarsi che la Mitarashi era in grado di adempiere al suo dovere. «Mi sa che è tutto a posto... Come ti senti?» Aveva detto con il tono di voce di qualcuno intento a registrare il memoriale di un esperimento. Nessuno dei pazienti di Ishui non aveva mai dovuto rimettersi in sesto in fretta dopo aver ricevuto il morso. Tuttavia la tempra della Mukenin di Kirigakure pareva esser invidiabile permettendole di rimettersi in piedi in un atti baleno. "Quanto vorrei seguire i suoi movimenti per vedere se ha qualche reazione particolare." Si era detto il Portatore del Reibi ricordandosi della terribile forma di alopecia che aveva interessato la prima cavia che aveva ricevuto il Segno Maledetto Alternativo.
Cercando di trattenere una risata aveva fatto scrocchiare le dita delle mani pronto per andare ad imparare una nuova serie di intricati sigilli. «Ad ogni modo io sono prontissimo per ascoltare ciò che vorrai insegnarmi... Non ti preoccupare sarò uno studente modello.» Aveva detto il Manipolatore del Doton incrociando l'indice ed il medio della mano sinistra in segno di promessa.

✥ Ishui aveva sorriso allo spirito della Kunoichi che aveva paragonato la sensazione dell'impressione a quella di una terribile sbronza di Tequila. "Beh non male come metafora..." Si era detto proprio mentre la donna si alzava facendo scocchiare la schiena. «Se vuoi ho un ottimo rimedio per la sbronza...» Aveva detto alla donna che si avviava verso i servizi pronta a liberarsi lo stomaco dalla porta d'entrata. Aveva lasciato alla donna la sua privacy senza seguirla se non con lo sguardo fin quando essa non avesse lasciato la zona in cui si trovavano. Il Baitei sapeva che poteva contare su degli ottimi alleati nel Covo e che non aveva bisogno di inseguire nessuno per ottenere il suo tornaconto. Nonostante tutto la privacy all'interno della base del Covo era un mero miraggio. Tutto avveniva sotto l'attento sguardo della Mano Blu e dei suoi adepti più fedeli, posizione a cui il Bruno puntava sin dal suo accesso all'interno delle schiere del Covo.
Grazie al suo udito maggiormente sviluppato, frutto degli allenamenti ad Otogakure no Sato, aveva potuto ascoltare la donna che nella stanza accanto si liberava infilandosi due dita in gola. Dopo essersi annoiato alla terza scarica di bile il Portatore del Reibi si era avvicinato all'ingresso della camera preparandosi ad apprendere ciò l'esperta Kunoichi voleva insegnargli.
Quando questa era apparsa nella stanza aveva chiesto di poter cominciare andando in un posto all'aperto. «Certamente, seguimi.» Aveva detto con un sorriso mentre la superava e si addentrava nei cunicoli del Covo in direzione di una delle uscite secondarie. I vari cunicoli piegavano più volte verso est in modo da portare i due in quella che era quuanto più possibile una foresta nel brullo paese della Roccia. L'ex Paese che ospitava Iwagakure no Sato, infatti, era una terra quasi totalmente brulla e montuosa che ospitava pochissima vegetazione. Dopo una decina di minuti di cammino, durante i quali Ishui si era sincerato di salutare con un cenno del capo chiunque incrociasse all'interno dei corridoi. In questo modo l'infantile Mukenin puntava a mostrarsi quanto più possibile integrato all'interno del Covo e presentarsi così come un pezzo grosso. Questo comportamento, tuttavia, non era stato molto intelligente dato che molti dei Banditi più arcigni gli avevano rivolto solamente uno sguardo di sfida se non, addirittura, di disprezzo. Durante questo cammino il Bruno aveva cercato di tenersi sempre ad un passo dalla sua futura maestra pronto a rispondere a qualsiasi domanda essa potesse porgli.

✥ Il Mukenin di Otogakure aveva continuato la sua avanzata seguito dalla donna che aveva notato la sua grande popolarità all'interno dell'organizzazione. I due avevano camminato all'interno delle strutture per qualche minuto fino a raggiungere una delle uscite che portava ad una radura. «Sono semplicemente molto arcigni... Ma sono simpatici sotto sotto.» Aveva risposto alla domanda sui suoi compagni di organizzazione. In realtà il Bruno conosceva molto poco degli altri Shinobi presenti all'interno del Covo dati i suoi innumerevoli impegni con l'equipe medica e gli addestramenti a cui lo sottoponeva Hagoromo. Ad ogni modo i due Mukenin si erano fermati all'interno di una radura da cui era possibile osservare bene i dintorni quando l'accorta Kaori aveva deciso di con giungere le mani per scannerizzare l'area che li circondava. «Perfetto, possiamo cominciare.» Aveva detto il Portatore del Reibi prima di continuare per rispondere all'ultimo quesito della sua nuova compagna. «In realtà non ne so molto.» Aveva ammesso candidamente scrollando le spalle. «So solo che è il metodo usato dagli Shinobi di Kirigakure no Sato per poter combattere agevolmente all'interno di nebbie fitte o impedimenti visivi. Mi è, infatti, capitato più volte di scontrarmi contro Ninja provenienti dal tuo ex-villaggio in possesso di tecniche utili a portare sul campo delle fitte coltri di nebbia.» Aveva detto il giovane ricordando che nello stesso torneo in cui aveva affrontato Tsutsui Hoshigaki, che aveva utilizzato nello specifico una fitta nebbia oscura, sotto le mentite spoglie di Gajin Koura questo si era scontrato anche con la formidabile Kaori. «Ad ogni modo sono pronto ad apprendere anche perché per ora mi affido alla mia affinità con i pipistrelli che mi permette di comunicare con loro attraverso gli ultrasuoni.» Aveva ammesso senza, però, andare a sviscerare le problematiche che quel metodo percettivo, per conto di terzi, presentavano nelle fasi più concitate degli scontri.

✥ Ishui aveva ascoltato avidamente le parole della sua maestra. Questa, infatti, aveva richiesto al Baitei di mettere da parte tutta la sua esperienza percettiva mentre si accomodava con le gambe incrociate ed invitava il Bruno a fare lo stesso. La Muon, stando alle parole della donna, non era collegata alla nebbia. Annuendo a questa informazione inaspettata il Mukenin di Otogakure no Sato si era lasciato cadere per andare a sedersi. Imitando la sua collega aveva incrociato le gambe davanti a se cercando di mimare al meglio la posizione della Kunoichi. La notizia sulla vera natura di Taijutsu della Muon Satsujin l'aveva sconvolto non poco. Il Manipolatore del Doton, infatti, si era immaginato qualsiasi tipo di funzionamento per quel Jutsu a meno di quella semplice rivelazione. Il potenziamento del corpo nella sua versione meno aggressiva possibile serviva per potenziare il naso e le orecchie dell'utilizzatore in modo da permettergli di ottenere un udito estremamente sviluppato. Il potenziamento dell'udito e dell'olfatto, due dei sensi più importanti per l'orientamento, mediante un afflusso di Chakra si era rivelato inaspettatamente la sua nuova sfida. "Forza proviamoci." Si era detto mentre chiudeva gli occhi e cominciava ad estendere i suoi sensi. La sua deformazione in qualità di ex-Shinobi di Otogakue no Sato l'aveva portato ad eseguire immediatamente quella richiesta, seppur in parte.
Nel buio dei suoi occhi chiusi Ishui aveva cominciato a concentrarsi sulla percezione uditiva. Infatti, l'affinità dello Shinobi del Suono era tale da permettergli di ottenere un udito estremamente sviluppato. Tutti i suoni più flebili nel raggio di trenta metri, grazie all'immobilità e alla cecità, erano divenuti chiari e lampanti alle sue orecchie. «Sento...» Aveva detto mentre sentiva il vento frusciare intorno a se e i suoni più flebili. Anche il più lieve dei fruscii dei fili d'erba avevano attirato la sua attenzione mente il battito delle ali di una libellula attirava la sua attenzione a circa venti metri alla sua destra. «I fruscii dell'erba smossa dal vento...» Le sue parole erano sicure proprio mentre si concentrava ulteriormente sull'insetto volante. «Inoltre, sento il battito delle ali di una libellula a circa venti metri alla mia destra.» In attesa della risposta della sua maestra il Bruno aveva aperto gli occhi per osservarne l'espressione del volto.

✥ Kaori aveva invitato Ishui a terminare la prova. Il Bruno aveva continuato a sforzarsi cercando di amplificare il più possibile le sue capacità olfattive provando a potenziare le la percezione del suo naso mediante una minuscola quantità di Chakra. La donna, tuttavia, l’aveva bloccato per offrirgli delle sagge parole di aiuto. Era, infatti, arrivato il momento di cominciare l’addestramento vero e proprio che, stando alle parole della sua maestra, doveva risultare semplificata grazie al suo ottimo controllo del Chakra. Il Manipolatore del Doton doveva richiamare alla memoria i tempi dell’accademia e l’apprendimento delle basi del controllo del Chakra. Il giovane di Otogakure no Sato ricordava molto bene i continui addestramenti all’accademia per andare ad assorbire le nozioni utili per sbloccare il suo potenziale acustico oltre che ad apprendere poi le basi del cammino verticale. Proprio grazie a questo potenziale Hagoromo l’aveva introdotto al mondo dei Ninja Medici. "Non oso immaginare i danni che possa causare un dosaggio del Chakra errato in quelle zone così delicate." si era detto il Bruno anticipando mentalmente le parole della Kunoichi proprio mentre questa lo metteva in guardia dai pericoli di un’afflusso eccessivo di energie. Rivestire delle mucose, tessuti estremamente fragili e poco adatti alle sollecitazioni, era qualcosa che avrebbe potuto portare addirittura alla perdita dell’olfatto andando danneggiate addirittura i bulbi olfattivi. "Devo porre estrema attenzione a ciò che faccio. Anche se le mie abilita mediche sono sopra la media non posso permettermi di rischiare danni permanenti. Non vorrei mai diventare come Kaede o Arima." si era detto mentre ascoltava il consiglio della donna di Kirigakure no Sato.
La similitudine da imbianchino utilizzata, insieme al tecnicismo medico, dava un ottimo specchio dell’enorme cultura di cui disponeva la Mitarashi. Il suo naso doveva esser come una parete ancor da terminare a chi bisognava dare lo stucco. Tutta la superficie doveva esser rivestita da uno strato sottile ma uniforme che ne avrebbe attivato anche i più fini ricettori. Solo in questo modo l’olfatto poteva andare a sovrasvilupparsi andando a percepire ogni odore intorno a lui. «Ho capito tutto, ci provo!» Queste parole erano state pronunciate con e un’espressione fortemente concentrata. Il Baitei non poteva permettersi di sbagliare soprattutto ora che si parlava della possibile perdita della possibilità futura di poter nuovamente annusare una bella figa umida e vogliosa. "La chiave è un perfetto dosaggio del Chakra che ad ora non sono stati ancora in grado di identificare." Ancora seduto al suo posto il Portatore del Reibi aveva cominciato a incanalare l’energia nel naso proprio come aveva provato a fare poco prima. Stavolta la quantità era stata leggermente superiore in modo da provare ad affinare le sue capacità olfattive provando a percepire gli odori più flebili.