Missione Benkei Rouchi - Affrontare l'oscurità (Dr. Benkei e Mr. Inugami)

Missione Narrativa

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +5   +1   -1
     
    .
    Avatar

    BALONEY!

    Group
    Moderator
    Posts
    31,405
    Location
    Napoli

    Status
    Anonymous
    Missione Benkei Rouchi
    Missione a Servizio di:Kumogakure No Sato
    Livello:A
    Esecutore della Missione:Benkei Rouchi
    Il grande potere celato all’interno del giovane principe della casata Rouchi non può più esser tollerato. Per riuscire a porre fine a questa questione il Raikage decide di allontanare lo Shinobi inviandolo sull’Isola Tartaruga. Questo luogo, già utilizzato durante la Quarta Guerra Shinobi per confinare al suo interno le forze portanti dell’Ottocode e del Novecode, è sede di un importante luogo di culto in cui, stando alle leggende, è possibile affrontare i propri demoni interiori. L’ignaro Benkei sarà inviato con una scusa ad ispezionare l’isola con la speranza di debellare definitivamente lui o la sua parte oscura.


    KaneBauII Principe di Vallacchia, in questa Missione Narrativa ti farò da Master, dandoti le indicazioni necessarie per proseguire la narrazione e guidandoti nel corso della nostra storia. Dove non hai un'indicazione chiara di ciò che puoi o non puoi fare, sentiti libero di dare il tuo contributo per arricchire il racconto con elementi aggiuntivi che ne migliorino l'immersività, l'ambientazione o addirittura la trama stessa, se ti senti a tuo agio nel farlo.

    Comincio io descrivendoti le scene iniziali, poi seguirai tu.


    Edited by Lordissimo. - 11/1/2024, 22:21
     
    .
  2.     +3   +1   -1
     
    .
    Avatar

    BALONEY!

    Group
    Moderator
    Posts
    31,405
    Location
    Napoli

    Status
    Anonymous

    Tradizionalmente nel villaggio di Kumogakure no Sato ogni solstizio d'inverno si tiene una delle più importanti feste sentita da tutta la cittadinanza. Durante la festa del Nemureru mori no bijo, o meglio del "Bella Addormentata" si celebra una delle più antiche leggende che si tramandano nel Paese del Fulmine. Quest'ultima si riferisce alla leggenda del Momo no settō che racconta del rapimento da parte del Dio dell'oltretomba, Chika, della Dea dei campi, Momo, in modo da poterne fare la sua sposa. Quest'ultima, secondo la leggenda, dovrà rimanere imprigionata in un lungo sonno nell'oltretomba per metà dell'anno, portando così i mesi freddi, mentre sarà libera di rinascere con il solstizio d'estate, portando così i mesi più caldi.

    Questo clima festivo, tuttavia, non si respirava all'interno del palazzo del Raikage. Questo, infatti, era stato disturbato dal "Consiglio della Nuvola", una delle massime autorità del Villaggio Ninja composto dagli anziani del villaggio, che gli avevano imposto dei provvedimenti. Il giovane Rouchi doveva esser allontanato dal Villaggio e segregato in un luogo più sicuro per allontanare qualsiasi minaccia di un possibile ritorno del demone sigillato al suo interno, Inugami. La scelta, avvallata dal consiglio, era ricaduta sull'inviare il giovane principe nella famosa Isola Tartaruga nota come "Isola di Genbu" per far valutare la sua situazione a quelli che si ritenevano i massimi esperti del caso: i monaci posti a guardia della Shinjutsu no Taki, la Cascata della Verità.

    Durante i festeggiamenti per la Nemureru mori no bijo Benkei viene avvicinato da un ANBU della Nuvola con una maschera dal lungo naso che richiamava quella di un Tengu. L'uomo, o il presunto tale, sarebbe apparso al Principe per consegnargli una missiva urgente da parte del Raikage. Una missione dall'estrema importanza per cui sarebbe dovuto partire immediatamente.
    A a nord-est del paese del Fulmine, sulla piccola isola di Genbu, è situato un monastero. Ciò che ci mette in allarme è il fatto che da giorni non riusciamo più a metterci in contatto con loro. L’isola è ricca di animali feroci ed estremamente aggressivi per questo temiamo il peggio. Recati sul posto, assicurati di cosa sia successo e salva eventuali soggetti in pericolo.
    Buon Lavoro!

    ***

    Descrivi la scena iniziale e come vive Benkei questo periodo di festeggiamenti fino alla lettura della missiva affidatati.



    Edited by Lordissimo. - 12/1/2024, 08:14
     
    .
  3.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    The Half-Demon Prince.

    Group
    A&M Fan Club
    Posts
    173
    Location
    Paese dei Demoni

    Status
    Offline
    Narrato Pensato Parlato <<parlato personaggi secondari>> Inugami


    Ricordo che era una serata affollata ma tranquilla, fievolmente illuminata dalla Luna e qualche impavida stella oltre che dalle lanterne di carta poste vicino ai locali e negozi, aperti in via del tutto eccezionale per l'occasione. L'aria fresca ma non gelida che batteva sulla mia pallida pelle aveva un qualcosa di stranamente rilassante, il profumo delle cibarie esposto sui carri in legno dei venditori ambulanti sulla via principale mi portava alla mente alcuni giorni più gioiosi oramai persi nel passato. L'intera città di Kumo si era risvegliata e riversata per le strade in un clima di festa. Nonostante gli anni passati in questa città era la prima volta che assistevo alla serata principale del Nemureru mori no bijo, i festeggiamenti di solito duravano qualche giorno, ma questa era la serata dove venivano fatti i fuochi d'artificio e la gente si divertiva fino a tarda notte. Trovai molto interessante poterlo vedere con i miei occhi. In genere mi dava molto fastidio questo patriottismo leggendario della gente della Nuvola, ma in occasioni come questa il fatto che fosse molto sentita ed apprezzata mi mostrava quel lato bello delle persone che difficilmente ero riuscito a scorgere in vita mia. Al mio fianco vi era una giovane ragazza di cui purtroppo non ricordo il nome, una delle tante spasimanti accecate dal denaro e dai possedimenti della mia famiglia. Ignara della disgrazia finanziaria nella quale ero recentemente caduto. Ricordo tuttavia i suoi capelli castani tagliati appena sotto al mento ed alla nuca, il suo intenso sguardo verde smeraldo e la pelle, olivastra e morbida. L'intenzione della serata era il quanto più bassa possibile, avevo un'arrampicatrice sociale di bell'aspetto tra le mani, il suo culetto sodo che non vedeva l'ora di essere profanato ed una buona dose di tempo libero. Portarla a spasso come si fa con un cane qualsiasi mi sembrava il minimo visto che dopo qualche ora l'avrei buttata fuori dal mio letto a baldacchino nel cuore della notte. Mi guardava e sorrideva, convinta di aver capito tutto dalla vita e di aver fatto bingo, Poverina...
    I fuochi stavano per cominciare, ci dirigemmo dunque, insieme ad un fiume di persone, verso una delle collinette a Sud del villaggio da dove si poteva meglio osservare il pirotecnico spettacolo, avrei concluso "l'affare" dopo, questo pensavo. Tuttavia mentre fingevo di interessarmi a ciò che avesse da dire quella ragazza sentii un brivido freddo scorrermi lungo la schiena. Non era una folata di vento, non era aria gelida, erano cattive notizie per i miei piani. Rimasi impietrito, per un attimo l'intero corpo si indurì e immobilizzò, una mano mi toccò sulla spalla destra, aveva un guanto scuro a mezze dita con una placca di ferro sul dorso. Quando mi voltai vidi un uomo incappucciato, o almeno quello che supponevo lo fosse per via della "robustezza" dell'arto. Era interamente ricoperto da un nero mantello, il suo viso nascosto dietro una maschera da ANBU raffigurante una mitologica creatura. La sua presa si fece più forte e quasi dolorosa mentre spingeva con il dito nell'incavo della spalla, non gli diedi la soddisfazione di mostrare un espressione di dolore, ma rimasi impassibile cercando di scrutare i suoi occhi attraverso la maschera. La ragazza si accorse della sua presenza, probabilmente perché era avanzata di qualche passo e non mi aveva più visto al suo fianco, dato che l'ANBU era stato più silenzioso di una foglia che cade poggiandosi sul terreno. Chissà cosa avrà pensato dato che si dileguò immediatamente. Però la capii in cuor mio, ne avevo già visto qualcuno in passato, ma quest'ANBU aveva come un'aura attorno, la capacità singolare di trasmettere timore con la sola presenza. Non che gli altri non lo facessero data la rinomata capacità e abilità... Ma in lui, c'era un qualcosa di sinistro con un intrinseco presagio di cattive notizie. Mi passò un rotolo di pergamena ma quando lo presi e distolsi lo sguardo, della nera figura non rimase nessuna traccia se non il dolore alla spalla, era un cazzo di fulmine silenzioso. Tirai un sospiro di sollievo quando capii che non era lì per ciò che era successo qualche giorno addietro nel cortile del palazzo del Daimyo del Fuoco, da quella volta i timori che Kumo si volesse sbarazzare di me stavano andando in un crescendo che sarebbe prima o poi esploso... Come, non mi era ancora dato saperlo.
    Oramai l'arrampicatrice se l'era data a gambe, non mi rimaneva che dare un'occhiata alla missiva, mi allontanai in un vicolo lontano da occhi indiscreti e non appena fui sicuro di essere solo notai che il rotolo era stato stampato da pochissimo e con il sigillo ancora fresco, Strano.. Non mi era mai capitato, che fosse qualcosa di davvero così urgente ed importante? E se lo fosse stato davvero perché consegnarla a me? Kumo era piena di Shinobi abilissimi in grado di svolgere missioni importante ed urgenti nel giro di pochissimo, basti pensare al Tengu che pochi secondi prima mi si era avvicinato. Cercai di non pensarci e passare oltre, ruppi il sigillo di cera con l'unghia affilata e feci mia le informazioni che vi erano contenute.
    CITAZIONE
    A a nord-est del paese del Fulmine, sulla piccola isola di Genbu, è situato un monastero. Ciò che ci mette in allarme è il fatto che da giorni non riusciamo più a metterci in contatto con loro. L’isola è ricca di animali feroci ed estremamente aggressivi per questo temiamo il peggio. Recati sul posto, assicurati di cosa sia successo e salva eventuali soggetti in pericolo.
    Buon Lavoro!

    Non sembra qualcosa di così urgente da... Magari ci sono trascorsi che spiegano tutta questa furia, meglio non focalizzarsi sulle cose sbagliate. Quindi immagino di dover partire subito, un salto a casa e si parte per... per... Portai nuovamente lo sguardo sulle frasi scritte scorrendole con il dito. ... Isola di Gembu? E dove cazzo si trova?!

    [...]

    Oramai mi ero completamente finito di equipaggiare, il kimono, scelto di un tenue color verde e rifinito da ricami bianchi oltre che da una fantasia che ricordava la pioggia del medesimo colore. Era tenuto in vita da una fascia, anch'essa bianca nella quale vi avevo riposto, sul lato destro, la mia fidata Katana, la doppia borsa con i pochi strumenti ninja che usavo posta appena sotto e leggermente girata verso sinistra, in quel modo riuscivo rapidamente sia ad estrarre la Tenseiga che ad estrarre oggetti dalla borsa, negli anni mi ci ero oramai abituato a quell'impostazione.
    Uscii nel cortile illuminato da un raggio di luna, il legno della veranda scricchiolava ad ogni mio passo, quella tenuta era oramai così triste e vuota che... No...Non rimpiangevo ciò che avevo fatto, ma a volte mi soffermavo a pensare se non fosse stata tutta colpa mia, se fosse stata in qualche modo la scelta sbagliata, se stavo facendo bene a proseguire su quel cammino. L'ennesimo sospiro preceduto da interminabili attimi di silenzio all'uscita di quella villa troppo grande per una sola persona, non era questo il momento di pensarci.

    Benkei Rouchi

    ChakraStato FisicoStato Psichico
    150IllesoPensieroso
    Doppia borsaRadiolina
    Cimice: 2/3
    Mappa del Chakra
    Kit di Pronto soccorso
    Carta-Bomba: 5/5
    Palla Gelo: 2/5
    Palla Luce: 2/2
    FoderoTenseiga (Spada Omoikurai forgiata chakra base)
    NoteCoprifronte spalla sinistra
    Forza: 0
    Velocità: 0
    Agilità: 0
    Resistenza: 0
    Nota:
     


     
    .
  4.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    BALONEY!

    Group
    Moderator
    Posts
    31,405
    Location
    Napoli

    Status
    Anonymous

    Il Principe si era dimostrato estremamente dubbioso sulla missione appena ricevuta ma comunque aveva preso sul serio il proprio compito. Un mistero ancor più grande, tuttavia gli si era parato dinanzi: la posizione dell'isola di Genbu. Lo Shinobi Katana, anche a causa della sua recente introduzione nel Paese di Kumogakure no Sato, non aveva mai sentito nominare o letto questo termine all'interno delle varie mappe del paese. Un solo indizio era stato offerto al Ninja: la posizione a Nord-est.

    Nel caso tu decida di raccogliere informazioni in merito alla posizione dell'isola di Genbu nel Villaggio non riceverai alcuna risposta utile riguardante la sua posizione. Tuttavia sarai indirizzato a Araiguma no Minato, il Porto del Procione, - che potresti già conoscere essendo situato nell'ultima penisola più a Nord del Paese del Fulmine - dove potrai raccogliere informazioni più puntuali.

    Dopo un paio di giorni di viaggio riuscirai a raggiungere la tua destinazione dove potrai raccogliere maggiori notizie. Eventuali comuni marinai che incontrerai ti invieranno al cospetto dell'Armatrice della Flotta di Awa. Negli uffici di tale compagnia potrai trovare la vecchia Sota che ti permetterà di ottenere un modo per raggiungere la tua destinazione. L'Anziana ti rivelerà che la posizione dell'Isola non è segnata all'interno delle comuni mappe data la sua pericolosità.

    Pirates-of-Awa


    Questa è un'immagine rappresentativa della Flotta di Awa. La donna posta al centro è la vecchia Sota, mentre l'uomo dai capelli verdi è il Capitano della nave Ibuki, nipote della donna. Questi saranno diretti verso la tua stessa destinazione con un carico di viveri mensili da consegnare ai Monaci.

    La nave su cui ti sei procurato un passaggio è una monovela in legno con la polena decorata con la parte anteriore, fino alle spalle delle zampe, di un cavallo alato le cui ali si estendevano per un paio di metri sui due lati della prua. Sull'unica vela, di color grigio cenere, campeggiava la figura, ancora una volta, di un candido cavallo alato rampante.

    ***

    Scrivi un lungo post in cui descrivi il modo in cui riesci a trovare informazioni sull'isola di Genbu ed il tuo incontro con la ciurma di marinai. Termina il tuo post alla partenza della nave.



    Edited by Lordissimo. - 14/1/2024, 21:53
     
    .
  5.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    The Half-Demon Prince.

    Group
    A&M Fan Club
    Posts
    173
    Location
    Paese dei Demoni

    Status
    Offline
    Narrato Pensato Parlato <<parlato personaggi secondari>> Inugami Telepatia Volatili Sora Ibuki

    Dovevo pur sapere dove andare, sopra tutto se era una questione di tale urgenza, decisi quindi che per prima cosa sarei passato dall'ufficio di Yamaichi, uno dei ninja supervisori al servizio di Kumogakure. Oramai conoscevo bene dove e come trovarlo, non avevo dubbi che anche quella sera fosse dietro quella maledetta e vecchia scrivania dove avevo consegnato decine e decine di rapporti, illuminata fiocamente dalle due lampade ad olio poste ai lati della stanza. D'altra parte era un uomo tristemente solo e senza abilità alcuna, ne avevo rispetto o almeno, gliene volevo portare in quanto mio superiore e persona che mi consegnava la paga a fine missione. Diciamo che me lo tenevo ben stretto. Discesi i mille e passa scalini dell'altopiano nascosto tra le nuvole sulla quale era situata la tenuta "Estiva" a Kumo dei Rouchi, ovvero la villa che mi aveva fatto da casa negli ultimi anni, mi diressi verso i palazzi e uffici posti vicino la struttura principale del villaggio; Il palazzo del Raikage. Per le strade vi era ancora un sacco di gente a festeggiare, mangiare ma sopra tutto a bere, ricordo che un ubriaco mi venne addosso dato che non si reggeva in piedi e di averlo scaraventato a terra con una mano oltre che fulminato con lo sguardo quando si provò a rialzare con intenzioni ostili. Per sua fortuna vi erano altri due civili con lui, poco più lucidi, che non appena videro il coprifronte legato al bicipite capirono che non era saggio azzuffarsi e lo trattennero in modo che io potessi allontanarmi in pace.
    L'immenso palazzo si stagliava dinanzi a me, all'entrata due Ninja mi lasciarono passare senza fare tante storie, oramai mi avevano visto e rivisto, sapevano che non avevo un buon carattere e che tanto la buonasera non l'avrei ricambiata. La strada per l'ufficio la conoscevo a memoria e come sospettavo vi era luce all'interno di quella stanza, potei vederla quando svoltai l'asettico e bianco corridoio con in fondo la porta socchiusa.
    Signor Yamaichi, è permesso? Chiesi battendo delicatamente con la falange del dito medio sul legno. <<avanti>> A quella risposta non feci attendere il mio interlocutore e discostando la porta mi addentrai nell'ufficio. L'uomo era come sempre molto indaffarato, sommerso da scartoffie e documenti, alzò lo sguardo solo per un istante rimettendosi immediatamente a scrivere. <<sei tu Benkei... Che ci fai qui a quest'ora? Non era la tua giornata di riposo? Levati dal cazzo e vai a festeggiare come gli altri, o vatti a sparare una sega in qualche vicolo di merda, ho da fare e non ho tempo da perdere con uno come te, forza, fuori dal cazzo>> Tirai un sospiro cercando di soffocare la voglia di strappagli quella lingua di merda che si ritrovava, era il suo modo di porgersi nei miei confronti da sempre, sembrava non rispettare il mio titolo.... Bhè, quasi nessuno lo faceva nei ranghi Shinobi. Qui l'onore ed il rispetto si conquistava con le azioni ed i risultati, ed io ne avevo ottenuti ben pochi. Me ne fregai altamente delle sue parole e mi feci avanti arrivando fino alla scrivania dove poggiai il rotolo di pergamena che mi era stato consegnato per poi appoggiarmi sulla stessa con i palmi. Sono qui per questa signore, ho solo bisogno di sapere dove si trova l'isola di Genbu.... Signore. L'uomo alzò nuovamente lo sguardo mirando al mio viso, i suoi occhi erano neri come carbone e l'espressione palesemente infastidita, fece schioccare la lingua in uno sgraziato suono per poi prendere la missiva ed iniziare a leggere. Mentre attendevo Yahamichi rilesse un paio di volte il contenuto come se non stesse capendo, sembrava quasi preoccupato. Arrotolando e rendendomi il rotolo di pergamena mi guardò nuovamente con un punto interrogativo nel viso grosso come una casa.
    <<non ho firmato io per questa missione.... Questo è un ordine diretto, è molto importante sai? Cose come questa vengano fatto per Shinobi con un rango molto più elevato del tuo mezza calzetta... Probabilmente non avrei neanche dovuto leggerla.....>> Le sue parole mi confusero ed iniziarono ad accrescere le mie preoccupazione nei riguardi della missione, c'era una terribile puzza di marcio attorno a quella storia. Okay, sarà stata un occasione speciale o magari qualcuno ha riconosciuto che non sono una mezza calzetta come dice lei... Quindi? Dove si trova l'isola? L'uomo scrollò le spalle con una smorfia in viso. <<non ne ho idea, mai sentita, lì..>> Indicò la missiva <<.. Parla di Nord-Est ti conviene iniziare da Araiguma no Minato, è il porto più a Nord del Paese, visto che è una delle isole a Nord sicuramente lì sapranno dove mandarti... Altrimenti cazzi tuoi, non sono qui per farvi da banco informazioni, ora, levati dal cazzo. Veloce.>> La distanza che vi era tra la mia Katana ed il suo collo non era così eccessiva, la posizione seduta dello Shinobi mi giocava a favore, avrei potuto facilmente tranciargli la testa con un fendente ricorrendo allo Iaido... Scacciai questi pensieri ripensando alle ripercussioni che la cosa avrebbe avuto ed abbassando il capo in un servile inchino uscii dalla porta lasciando che Yahamichi morisse nel triste destino dominato da un lavoro ben poco gratificante.
    Una volta fuori dal palazzo la mia destinazione fu il cancello Nord del villaggio, oramai iniziava ad essere molto tardi, dovevo affrettarmi così da arrivare il prima possibile, non era mia abitudine viaggiare di notte e la cosa non mi piaceva affatto ma se l'occasione lo richiedeva non potevo dar altro che ubbidire. A guardia del massiccio cancello in legno vi erano due guardie, avrei potuto semplicemente richiamare a me un Falco per poter volare via ma l'ultima volta mi fu duramente rimproverato, a quanto pare gli ingressi e le uscite dovevano essere registrati tutti, indipendentemente dalla circostanza. Tuttavia ai tempi non avevo ancora sviluppato la vista che mi permettesse di vedere il Chakra e quindi non mi capacitavo di come potessero scoprire le mie scampagnate furtive.
    Tirai fuori la missiva mostrando il sigillo ma non il contenuto sventolandola in faccia alla grassoccia guardia sulla sinistra Lasciatemi passare, ordini superiori. Lo Shinobi fece una smorfia di disprezzo nei miei confronti, sapevo di non essere ben accetto dalla maggior parte di loro, non so se per il carattere non facile da gestire o per ciò che rappresentavo, non mi era mai interessato il motivo in fondo. << Da qua, fa vedere>> Come porse la mano io ritrassi indietro la mia rinfilando la missiva nella doppia borsa. Non posso, mi spiace, a quanto pare è una missione urgente per un vero Shinobi... Non per due cazzoni di guardia. Sorrisi facendomi beffa di loro che a loro volta dopo uno scambio di sguardi mi puntarono contro le Naginata tenendomi a debita distanza dall'uscita. <<ci hai già fatto passare dei brutti momenti per via delle tue cazzate ragazzino, fai dietro front e tornatene da dove sei venuto>> Eddddai, non ve la sarete mica presa, non è colpa mia se voi siete dei cazzoni ed io uno Shinobi vero, spostatevi. Effettivamente non erano mostri d'intelligenza io lo sapevo bene avendoli fregati più di una volta, non che le espressioni ed il modo di fare che avevano potessero far pensare altro. Sembravano abbastanza incazzati e nervosi, probabilmente gli rodeva il culo non poter fare il cazzo che gli pareva come facevano quasi tutti gli altri durante i festeggiamenti, di certo non mi sarei messo a fare ulteriori storie e se proprio ci tenevano gli avrei mostrato la missiva. Alla fin fine poco m'importava era solo uno dei tanti "giochi" con cui ammazzare il tempo. Ma non vi fu bisogno, un brivido gelido mi soffiò nuovamente alle spalle e vidi l'espressione di quei dei tonti cambiare repentinamente, sembravano aver visto un cazzo di fantasma mentre portarono lo sguardo oltre la mia figura. Come mi voltai potei vedere solo un'ombra che veniva risucchiata nel terreno, cercai velocemente degli spostamenti nel mio raggio visivo ma non riuscii a vedere altro. <<p...Passa, vattene.>> La mia attenzione venne nuovamente rapita dalla voce della guardia, quel suo buffo volto roseo e sin troppo paffuto sembrava quasi ora quello di un cadavere, era sbiancato e gli occhi lasciavano trasparire una qualche preoccupazione. Il sorriso di beffa sulle mie labbra era oramai scomparso, tutta questa situazione iniziava a preoccupare anche me, che dovessi davvero guardarmi le spalle? Se mi avessero voluto far fuori non avrebbero dovuto faticare tanto, bastava mandare un ANBU alla mia residenza e nessuno avrebbe mai scoperto niente... Io avrei fatto così. Con espressione dubbiosa tirai due rapide occhiate alle guardie e mordendomi la lingua passai oltre, non sembrava che gli importasse ora, avevano altro per la testa e chissà cosa.
    A qualche metro di distanza dall'entrana Nord del villaggio mi procurai una ferita di poco conto sull'indice mordendolo con i canini, in modo che una goccia di sangue potesse uscirne, composi i sigilli Cinghiale, cane, uccello, scimmia e pecora poggiando poi la mano sulla roccia che componeva il suolo utilizzai la Kuchiyose no Jutsu richiamando il nobile Falco che spesso e volentieri mi aveva dato una mano nei miei spostamenti, il terreno nel paese del Fulmine era spesso difficoltoso da percorrere a piedi per via del freddo pungente di alcune zone e dell'incredibile quantità di colline e catene montuose. Quindi muoversi in volo era sempre la scelta migliore se non si voleva perdere troppo tempo, inoltre avrei conservato le forze, non sapevo ciò che mi aspettava una volta arrivato all'Isola di Genbu. Sempre se mai ci arriverò. Pensai buttando una rapida occhiata prima di salire in groppa al maestoso animale.
    Kuchiyose no Jutsu - Tecnica del Richiamo:
    YkrtwxH
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Quest'abilità viene appresa esclusivamente da Shinobi dal rango Chuunin in poi. Non per la complessità stessa dell'abilità, ma in particolare tale normativa tutela gli Shinobi privi d'esperienza in modo che non facciano una scelta avventata ed errata. Una volta stipulato un Contratto con una razza animale infatti, non sarà più possibile tornare indietro e vi si rimarrà legati a vita. Le evocazioni necessitano di una notevole quantità di Chakra emessa tutta insieme per esser evocate, e per questo può risultare di difficile utilizzo. Per utilizzare la tecnica bisogna versar anche una minuscola goccia del proprio sangue per poi formare la serie di Sigilli necessari per l'esecuzione del Jutsu, che sono i seguenti: Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora.
    Per riuscire ad evocare taglie Grandi è necessario il grado Sp.Jounin, per le Leggendarie quello ANBU.
    Consumo: 10 / 20 / 30 / 40
    Falco Maggiore
    FalcoMaggiore_zpsfe977b6a
    Questo rapace è di dimensioni molto superiori rispetto ad unUccello Viaggiatore. Dimensioni tanto grandi, da potergli permettere di portare in volo con sé una persona, raggiunge infatti i tre metri di lunghezza, per un'apertura alare di circa otto metri. Se affrontata in battaglia, grazie al suo possente becco, questa creatura sarà capace, tramite gli artigli affilati, di infliggere fino a danni di media entità. Per metterla fuori combattimento saranno necessari tre Jutsu di livello C o due di livello B. Come la maggior parte dei suoi simili, è capace di comunicare telepaticamente con il proprio evocatore. La sua velocità è alta, medio-alta se porta una persona.

    Andiamo verso Nord. Ordinai telepaticamente all'aquila dal bianco piumaggio accarezzandole la parte posteriore del collo delicatamente, il battito delle sue ali dopo una breve rincorsa riuscii a spolverare il pietrisco dell'intera zona attorno a lui, quell'animale era veramente possente grazie all'immensa apertura alare che si ritrovava, sicuramente l'evocazione più utile che avevo a mia disposizione. Il viaggio andò avanti per qualche ora senza particolari problemi se non per il freddo cane che ad alta quota e con la velocità del rapace si faceva sentire abbondantemente, alle prime luci dell'alba arrivai nei pressi di un piccolo villaggio, era nascosto in una pianura posta in basso e sommersa dalla vegetazione stranamente fitta per quelle terre, ricordava più uno sperduto villaggio del paese del Fuoco che uno del Fulmine. Oramai eravamo in viaggio da qualche ora ed era giusto che il pennuto si riposasse un minimo, sapevo bene che con il vigore che possedeva continuare a dritto fino all'estremo Nord del Paese non sarebbe stato un problema per lui ma non potevo sfinirlo, mi serviva in forma ed io non mi ero portato dietro niente, né per ripararmi dal freddo né per rifocillarmi. Decisi quindi di fermarmi, feci cenno all'animale di scendere verso quel luogo e feci in modo che atterrasse a circa una cinquantina di metri dalle case. Grazie, riposati ora ma resta nei paraggi, presto ripartiremo. Scendendo dalla sua groppa potei vedere che chinava la testa con un cenno che mi aveva fatto capire che aveva ricevuto, era un animale fedele e sapevo di poter contare su di lui senza la minima preoccupazione. Ebbe anche la premura di aspettare che fossi abbastanza lontano prima di spiccare nuovamente il volo.
    A passo lento mi avvicinai alle residenze, non erano difese da palizzate ne recinsioni di alcun tipo, contavo pochissimi edifici, al massimo una decina. Doveva essere un qualche tipo di villaggio di pastori e contadini non segnalato sulle mappe per la scarsissima importanza. Avvicinandomi ancor di più notai inoltre che molte di queste residenze erano diroccate, ad un passo dal cadere sotto il loro stesso peso, per la strada non vi era persona alcuna, solo un'immensa quantità di detriti e spazzatura. Il silenzio la faceva da padrona assoluta, il legno e la tipologia di costruzioni sembrava appartenere ad un epoca passata, decisi di avvicinarmi al primo edificio sulla mia destra dato che erano tutti disposti uno accanto all'altro a poca distanza lungo un'immaginaria linea verticale. La porta, divelta sul cardine inferiore cadde a terra con un semplice tocco della mia mano, era ancora su più per miracolo che per altro. Il piccolo salotto/ingresso sul quale mi affacciai era stato teatro di uno scontro, o almeno così pareva, vi erano cocci rotti ovunque, sedie con le zampe rotte ed il tavolino completamente ribaltato all'angolo più lontano. Sangue..? Mi chiesi avvicinandomi ad una grossa macchia di un liquido rosso oramai secco e rappreso sul legno del pavimento. ... E' probabile, chissà cosa diamine è successo da queste parti. Finii di ispezionare la casa ma oltre a cibarie marce, topi e piattole non sembrava essere rimasta traccia di nessuno. La casa affianco a quella era nelle stesse condizioni e guardandomi attorno capii che probabilmente lo erano tutte.
    Decisi quindi di avvicinarmi all'edificio più grande. Era posto in fondo alla "strada", se così la vogliamo chiamare, una semplice striscia di terreno battuto dove l'erba non vi cresceva al contrario dei bordi dove vi era fitta. Aprii delicatamente con il palmo della mano sinistra la porta bruciacchiata dell'edificio avendo il timore che mi potesse cadere addosso, così non fu, anzi, al contrario delle condizioni esterne sembrava che li dentro non fosse successo assolutamente niente. Non era di certo un luogo pulito, l'immenso stanzone principale era abbastanza disordinato, vi erano divani e materassi buttati alla rinfusa in qua e la ma nessun segno di lotta ne ferreo odore di sangue, soltanto un'incredibile puzzo di sudicio e polvere. Vi erano due porte ed una scala, quest'ultima posta nell'angolo a sinistra, quello più lontano dall'entrata. Mi diressi prima nella stanza di destra, scoprii che era una specie di cucinotto, sull'enorme tavola vi erano stoviglie sporche ma il cibo che vi era stato lasciato sopra non sembrava avere più di qualche ora, probabilmente abitava qualcuno all'interno di quell'abitazione, o comunque vi erano passate persone abbastanza recentemente. Aprendo le dispense trovai della carne essiccata sotto sale, mentre sul bancone vi era ancora una pentola di riso oramai scotto e freddo, Maledizione.... Che schifo... Pensai mentre sentivo gorgogliare lo stomaco. Provai a tirare su il riso con il mestolo che vi era all'interno, non avevo mangiato niente neanche la sera prima, era da quasi un giorno che non mettevo assolutamente niente nello stomaco e come sempre ci pensavo quando oramai era troppo tardi a queste necessità. Annusai il riso, non sembrava puzzare, anzi, era quasi gradevole l'odore, non sapevo bene cosa ci fosse dentro ma riconoscevo vagamente un debole odore di curry e qualcos'altro, guardandolo bene forse quel colorito tendente al giallo era proprio quella spezia e non i segni delle ore passate. La pancia si lamentò un'altra volta e mi feci quindi coraggio. Provai a mangiare e... Cazzo, era anche buona, piacevolmente stupido riuscì praticamente a finire tutto il contenuto della pentola, saranno stati poco più di duecento grammi di riso, un buon pasto. Ora che mi ero rifocillato potevo tranquillamente riprendere il viaggio, mi sarei riposato più avanti dove non incombevo in rischi inutili e facilmente bypassabili. Cercai e trovai un canovaccio pulito dove riposi qualche pezzetto di carne essiccata per poi infilarlo nella borsa. Questo mi ternerà utile più avanti.. Tornando nello stanzone principale cercai anche una coperta pulita, o almeno qualcosa che mi potessi mettere addosso per evitare di morire assiderato, dato che ancora mi tremavano gli arti dal freddo, quel misero Kimono nonostante la pregiatissima fattura non riusciva a contrastare le intemperie della zona. Per terra, vicino ad uno dei divani trovai una specie di mantella con cappuccio, non aveva tasche ne altro ma sembrava abbastanza spessa e decisi di mettermela addosso. Non aveva un odore gradevole ma era un male più sopportabile rispetto al freddo. Stavo per avvicinarmi all'entrata quando sentii un tonfo sordo provenire dal piano di sopra, con circospezione, facendo molta attenzione a non fare alcun tipo di rumore salii le scale. Mi ritrovai dietro all'angolo di un corridoio lungo circa cinque o sei metri, vi erano tre stanze presenti, due sul lato destro del corridoio ed una in fondo. Quest'ultima era aperta e si poteva chiaramente vedere l'interno del bagno con nessun movimento all'interno. Avvicinandomi alla prima porta sulla destra udii ancora dei rumori, ma capii che venivano dal tetto, Sei tu sul tetto? La risposta fu affermativa ed ora che il contatto telepatico era stato "riaperto" mi potè avvertire dell'imminente arrivo di una folla di persone all'entrata dello sperduto villaggio. Meglio non perdere tempo inutilmente, se sono armati probabilmente sono banditi che hanno preso questa residenza come base, leviamoci di giro.. Potrebbero anche essere Mukenin, non ne vale la pena.... Vieni alla finestra sul lato Est Corsi in fondo al corridoio lanciandomi dalla finestra aperta del bagno mentre fischiavo per richiamare l'attenzione del volatile, me lo ritrovai sotto ai piedi con una velocità impressionante ed altrettanto velocemente abbandonammo il luogo. Non riuscii a riconoscere data la distanza se costoro fossero davvero Mukenin o meno, ma quella fu la soluzione meno impegnativa... Ora che ci penso avrei potuto far crollare l'edificio con qualche carta-bomba.. Sarebbe stato molto divertente.

    [...]

    Per tutto il giorno proseguimmo in volo e quando oramai mancava circa mezza giornata di viaggio decisi di fermarmi nuovamente, mi si stavano chiudendo gli occhi e se mi fossi addormentato non so quante possibilità di sopravvivenza avrei avuto cadendo dalla groppa del volatile. In lontananza vi erano delle luci, pensai potesse essere un altro villaggio, sarebbe stata la prossima fermata.

    [...]

    Dall'interno della locanda si sentivano schiamazzi e risate, dalle finestrelle a vetro romboidali usciva una luce tenue e rilassante, quasi un richiamo ad entrare, mi avvicinai alla porta per aprirla ma quando fui dentro ogni singola persona di ogni singolo fottutissimo tavolino si ammutolì e si girò nei miei riguardi, c'era una tensione altissima, squadrai tutta la stanza da destra a sinistra un paio di volte fino a che una donna grassottella non se ne uscì da sotto il bancone malcurato all'estremo opposto rispetto all'entrata. <<cos'é questo silenzio?! Non avete mai visto un Ninja? Branco di animali....>> I suoi modi erano rozzi mentre "sgridava" la sua clientela, ma poi quando si girò verso di me cambiò radicalmente espressione. <<vieni caro ragazzo, vieni, dimmi pure cosa posso fare per te>> Lecchina.. Immagino che gli Shinobi abbiano le tasche più piene rispetto a questo pattume. Mi guardai disgustato ancora una volta attorno e mi diressi al bancone con quella solita aria arrogante che oramai era parte di me e di ogni mio movimento. Cibo, acqua, un posto dove passare la notte... Ho necessità di queste cose. "Ho necessità bla bla" Sentii echeggiare ad un tavolo a pochi metri dalle mie spalle, lasciai correre, sarebbe stata l'ennesima perdita di tempo. Al contrario vidi la donnona lanciare un occhiata raggelante nella direzione in cui erano state espresse quelle parole. Doveva sapersi far ben valere, sia caratterialmente che fisicamente, ora che l'avevo a pochi passi, distante solo un metro e mezzo al di là del bancone potei notare l'imponente stazza. Non era solo MOLTO grassa, era anche molto alta... Aveva delle folte sopracciglia nere così come la barba e i baffetti che andavano in netto contrasto con i biondi capelli tenuti in due pennellini ai lati della testa. Non si teneva molto e di certo non lo nascondeva. La sua presenza metteva di certo in soggezione, ma molto di più quando si rivolgeva a me con quel fintissimo tono da buona e gentile donzella. <<ma certo caro... Mettiti pure a sedere, arrivo subito con qualcosa per riempire quel muscoloso corpo>> l'occhiolino mi fece rabbrividire, un'immagine che non mi sarei mai più tolto dalla mente.
    Le "pietanze" non si fecero aspettare molto, mezzo tozzo di pane raffermo ed una zuppa di dubbia provenienza, ma era calda e tanto mi bastava per combattere il gelo subentrato sotto pelle sino alle ossa. In poco tempo finii il pasto e richiamai l'attenzione della donna con un cenno della mano.
    Mi dica quanto le devo, e... Per quella stanza? C'é un posto da qualche parte? La donna osservò per un secondo la ciotola ed un sorriso a centocinquanta denti, tra l'altro di cui molti scheggiati, si dipinse sul suo brutto volto, un altro brivido mi fece trasalire sul posto. << Bene bene bene, vedo che è stato tutto di tuo gradimento... Mi fa piacere>> Il suo sorriso si fece ancora più ampio e ancor più disgustoso. <<per pagare non importa, gli Shinobi di Kumo da queste parti non lo fanno, è il nostro modo per ringraziarvi di tutto il durissimo lavoro... Ma dimmi, quella preziosa arma che hai lì... sembra davvero.... Pregiata>> Cercai di alzarmi dallo sgabello, la testa mi girava ed avevo grosse difficoltà a stare in piedi, la vista si fece appannata, sfuocata, dovevo subito sdraiarmi da qualche parte. S-sì... Lo... è.. Crollai a terra in un tonfo rumoroso, persi i sensi in un battito di ciglia.
    Quando mi risvegliai ero legato in una cazzo di cantina, la faccia contro il pavimento roccioso e umidiccio, mi avevano imbavagliato, legato mani e piedi ma sopra tutto spogliato di qualsiasi cosa avevo addosso, stavo morendo congelato porca puttana. Un fottutissimo veleno? Un sonnifero?! CHE CAZZO MI HANNO FATTO PORCA TROIA?! Mi guardai a torno mentre incazzato come una bestia mi dimenavo, vi erano solo barili e qualche damigiana di vetro, una tavolino lungo qualche metro e due panche che vi facevano da seduta. Non fu complicato liberarsi, i nodi erano fatti relativamente bene ma all'accademia ci avevano insegnato meglio.
    Bujutsu - Arte del Ninja Spia
    GVqe NawanukenoJutsu-TecnicadEvasione_zps727f50c8
    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Supplementaria
    Questa Tecnica è l'origine dello stile canonico ninja nella capacità di infiltrazione ed evasione ed è quella che ha dato origine all'utilizzo primario dei Ninja come spie ed infiltrati. All'accademia ogni Ninja apprende le basi sul pedinamento passando inosservati, sulla capacità di raccogliere informazioni, ascoltare eventuali avversari dalla distanza massima consentita dai propri sensi senza essere rilevati ma mantenendo la capacità di continuare ad ascoltare ed infine la capacità di riuscire ad evadere da situazioni pericolose, trappole o liberarsi da eventuali impedimenti fisici, il tutto nei limiti fisici. Egli potrà concentrarsi per celare la propria presenza così da ridurre notevolmente la probabilità d'essere individuato durante un inseguimento, potrà altresì usufruire al meglio degli oggetti circostanti per nascondere la propria presenza al nemico. Egli inoltre ha una vasta conoscenza delle funi e di tutti quelli che sono i nodi più complessi. Immobilizzarlo con delle semplici funi risulterà quindi totalmente inutile, se non con l'unico scopo di bloccarli temporaneamente, dato che saprà liberarsi molto rapidamente.
    Consumo: N/A

    Nudo come un verme cercai qualcosa per coprirmi, c'era una vecchia tovaglia sporca e sgualcita che mi apprestai a mettermi addosso in stile tunica legata solo alla spalla sinistra mentre la destra e buona parte del pettorale rimaneva scoperta. Meglio di niente... Ora trovo quella cazzo di locandiera e la ammazzo.. GIURO CHE L'AMMAZZO! Non c'era molta luce e questo mi facilitò nel notarne poca passare dalla parte inferiore di una porta posta in cima ad una scalinata, salendo le scale potei udire:"<<ma sei scemo?! Ed ora come la vuoi risolvere?!>>" Una seconda voce rispose:"<<m-ma... Mamma, hai detto tu di cucinargli il piatto speciale">>... Non riconobbi la seconda, ma la prima era senza dubbio quella della locandiera, che continuò asserendo:" << Sì, ma dopo vanno ammazzati o buttati fuori al freddo quando c'é la tempesta, non legati in cantina imbecille! Lì puoi buttarci le persone ma non un Ninja! Ora va a sbarazzarti di lui prima che si svegli, fai presto idiota.... Sei stupido come tuo padre>>".
    Senti rumore di passi ed una persona avvicinarsi con passo pesante mentre frignottava e tirava su con il naso, aspettai dietro la porta e non appena fu aperta presi per il bavero il grasso ragazzotto pietrificato dello stupore e lo scaraventai dalle scale, mi chiusi la porta alle spalle e con passo svelto mi avvicinai a lui, sembrava svenuto per il colpo, vidi il sangue che gli usciva dalla testa, probabilmente avrebbe avuto una commozione celebrale o qualcosa di simile, l'aveva picchiata mentre rotolava sugli scalini evidentemente. Non volevo lasciarmi niente di dubbio alle spalle, decisi quindi di finirlo e dargli la punizione che si meritava, gli spalancai la bocca ed infilai il palmo sinistro al suo interno. Soffoca figlio di puttana. Un getto acquatico ad alta pressione iniziò a fuoriuscire dal palmo, il ragazzo si svegliò ed iniziò a dimenarsi ma io non cessai di riempirlo di Suiton sino a quando non smise di muoversi, l'acqua usciva da ogni suo fetido orifizio e senza che me ne accorgessi iniziai a sorridere.
    Suihashu - Mano dell'Onda
    Suihashu-ManodellOnda_zpsb4d2d564
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Questa Tecnica permette di concentrare, senza l'utilizzo di sigilli, una consistente quantità di Chakra nel palmo della mano, per poi emetterlo sotto forma d'un getto d'acqua velocissimo, che arriverà al massimo a dieci metri. Non arreca direttamente danni, potendo al massimo scaraventare ad una manciata di metri di distanza un nemico vicino. Lo scopo della Tecnica infatti è difensivo e permette di neutralizzare eventuali Armi Piccole se non addirittura Ninjutsu di livello D. Il getto può essere continuo.
    Consumo: 2 (A Turno)

    La porta alle mie spalle, quella da dove era uscito il ragazzone si spalancò nuovamente, l'urlo di sua madre, la grassa e barbuta locandiera fu assordante, iniziò a scappare e subito la rincorsi. La foga mi fece inciampare su uno degli scalini sporchi di sangue e perdere tempo, arrivato in cima non riconobbi il posto dove mi trovavo, cercai di drizzare le orecchie e con rapide occhiate cercare di capire dove diamine fosse finita, non poteva essere così veloce. Mi lanciai all'inseguimento alla cieca, non avevo la minima idea di dove andare fino a che non sentii delle stoviglie rompersi contro il suolo. Agilmente mi diressi in quella direzione e trovai la cucina di quella sudicia locanda, la donna tremava in un angolo con le mani serrate su di un affilato coltello che mi guardava con un misto di odio e terrore. <<s-sta lontano.. Sta lontano da me>> Ansimavo divertito per lo sforzo della corsa, portai lo sguardo a terra dove vi erano dei cocci di bianca porcellana. Dove cazzo è la mia roba? <<non lo so, non lo so!>> Se la mette così... Raccolsi uno dei cocci per terra, quello più appuntito che mi capitò a tiro e iniziai ad avvicinarmi a lei mentre scuoteva il coltello in aria, il terrore che leggevo nei suoi occhi era la cosa più inebriante che ci fosse, una sensazione più inebriante di un orgasmo lungo ore. Dove.. cazzo... è... la.. mia.. ROBA?! Giunto ad un paio di metri da lei scattai al massimo della mia velocità, cercò di accoltellarmi ma per uno Shinobi nato e cresciuto con una Katana in mano quello era l'attacco meno efficace che potesse esistere, con un colpo portato con il dorso la disarmai e le piantai il coccio in un occhio. Uccidila, uccidila... UCCILDILA!La voce di Inugami mi rimbombava nella testa come una demoniaca cacofonia, la donna si raggomitolò a terra ed io continuavo a chiederle la stessa cosa mentre infierivo a calci sul suo stomaco. Alla fine frignò qualcosa sulla stanza al piano di sopra della locando ma oramai la foga non voleva abbandonare il mio corpo e continuai a tirare calci su calci sino a quando non le colpii il coccio ancora impiantato nell'occhio. Un rumore secco e l'improvviso silenzio, la voce di mio padre cessò completamente. Quell'ultimo colpo aveva fatto si che l'improvvisata arma le arrivasse sino al cervello evidentemente. Ancora una volta stavo sorridendo. Meglio che recuperi la mia roba e mi levi di torno.... Che cazzo pensavano di fare? Vendere due oggetti per due spicci?! Maledetti.. Patetici... Inutili... Dovete morire tutti bastardi. Un ultimo calcio e cercai di riprendere compostezza, come aveva frignottato qualche minuto prima la mia roba si trovava al piano di sopra già impacchettata per essere rivenduta. Dovevo comunque cancellare le tracce di ciò che era successo.. Non potevo darmi alla pazza gioia in questo modo senza ripercussioni, scesi nuovamente nella cucina dove il cadavere della donna se ne stava raggomitolato all'angolo immerso in una pozza di sangue. Cercai e trovai facilmente le bombole del gas, ci posi sopra una carta-bomba. Esplose in ritardo come programmato non appena fui fuori dall'edificio, le fiamme avrebbero mangiato il resto.

    [...]

    Arrivato a Araiguma no Minato chiesi subito indicazioni ai passanti per il porto, non fu difficile trovarlo, il villaggio in se per se non diceva molto come aspetto, era abbastanza comune e privo di significativi dettagli, se non per l'odore di mare che invadeva le viuzze ad ogni folata di vento lievemente più forte. Arrivato un enorme imbarcazione mi si parò davanti, c'erano uomini che scaricavano casse, il puzzo di pesce era nauseabondo. Hey, scusate. Urlai ad uno di loro facendogli cenno con una mano, non venni minimamente considerato dall'uomo. Al contrario si avvicinò un ragazzino che ad occhi e croce avrà avuto dieci o undici anni, abbastanza basso e gracile. Ricordo che gli mancava un incisivo, era seduto su una di queste casse con la testa per aria ma come mi vide corse nei miei confronti. <<tu sei un Ninja vero??>> Sì, diciamo di sì. <<wooow... Anch'io voglio diventare un ninja, per questo ti aiuterò con un enorme sconto, stai cercando informazioni vero?! Io sono l'uomo che fa per te!>> Il bambino semmai... Cazzo, tutti a rincorrere ogni singolo ryo che vedano passare... Dovrei imparare ad andare in giro vestito da straccione. Eh dimmi, uomo che fa per me, dove posso trovare un passaggio per l'isola di Genbu? Il ragazzo si voltò a braccia conserte come a non volermi rispondere. Porca puttana che rottura di coglioni. Feci tintinnare un paio di monete tra le dita ed il ragazzo si voltò nuovamente <<e quelli spiccioli cosa sono? Io sono una serissima guida, ogni informazione costa la modica cifra di cento ryo, a te farò solo novantanove visto che sei uno Shinobi>> Onesto..Senti, facciamo così, io ti faccio vedere un trucchetto, e tu mi dai le indicazioni che mi servono, va bene? Odiavo i bambini, no, in realtà non era corretto, odiavo la maggior parte degli esseri viventi, ma in particolar modo i bambini. <<niente ryo, niente indicazioni, è la regola.>> D'accordo. Allora facciamo così, io il giochino te lo faccio vedere lo stesso, se puoi lo vuoi imparare in cambio mi dirai quello che voglio sapere.
    Composi i pochi sigilli che mi servirono e gli poggiai una mano sulla testa, lasciando che cadesse in trance, gli occhi gli diventarono vitrei e l'espressione vacua.
    Kakkou no Genjutsu - Il Genjutsu di Kakkou
    KakkousGenjutsu-IlGenjutsudiKakkou_zpsf002cd7c
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Genjutsu
    Una Tecnica di basso livello che ha lo scopo di estorcere informazioni alle proprie vittime. Può essere utilizzata soltanto al di fuori del combattimento e richiede, dopo aver composto la relativa serie di Sigilli, che venga mantenuto il contatto fisico con il proprio bersaglio. L'utilizzatore può rivolgere alla vittima un massimo di tre domande, scandendo le parole in modo chiaro e comprensibile, a cui l'avversario potrà rispondere soltanto articolando un "Sì" o un "No". Ninja di grado pari o superiore all'utilizzatore potranno rifiutarsi di rispondere, rinchiudendosi in uno stato catatonico che dura finché il Genjutsu non viene dissolto o annullato. Se il bersaglio risulta di un grado o più inferiore, sarà tenuto a rispondere a tutte e tre le domande senza mentire.
    Dissolvibile tramite il Kai o con una ferita lieve.
    Gli specializzati in Genjutsu sono considerabili di un grado superiore nell'uso di questo Jutsu, se lo subiscono.
    Consumo: 2

    Ora dimmi, sai dov'é l'Isola di Genbu? "No" fece con la testa.
    Puoi indicarmi qualcuno che lo sappia? Ennesimo gesto negativo.
    A quel punto lasciai la presa e liberai il ragazzino dell'illusione. <<ma che?! HEY NON SI FA!>> Non ti è piaciuto il giochino? Peccato, io l'ho trovato molto utile, ora sparisci piattola. Blaterando qualcosa il bambino se ne andò tutto impettito ed io mi allontanai percorrendo il molo, trovai un'altra imbarcazione dove dei marinai stavano lavorando. Era leggermente più piccola ma con un certo fascino, sarà stato il legno scuro e tirato a lucido o chissà cos'altro ma sembrava essere più "ricca" ad un primo sguardo. C'era un uomo che controllava le casse trasportate da altri, probabilmente sui sottoposti. Aveva una muscolatura veramente massiccia che mostrava con orgoglio sotto una camicia bianca di un tessuto semitrasparente, mi stava dando le spalle e quindi volgendo lo sguardo verso l'alto provai a picchiottarli su di una spalla. Ehm.. Scusami. <<uh?>> L'uomo si girò di soprassalto e mi guardò con fare minaccioso, fu in quel momento che notai la grossa bruciatura oramai cicatrizzata che gli copriva la metà del viso. Sembrava quasi il cattivo di un fumetto, grosso, muscoloso, con lo sguardo ostile ma quando mi rivolse la parola tutta quest'aria da duro crollò in un secondo. <<dimmi ragazzino>> la sua voce era squillante e acuta come quella di una bambina, probabilmente insieme a metà del viso gli era stato portato via anche lo scroto. Cercai di contenere una chiassosa risata ed indicai il coprifronte come sempre legato al bicipite come a volergli dire:"Ragazzino tua madre".
    Sto cercando un passaggio via mare, pagando, è possibile? <<pagando tutto è possibile, dove di preciso?>> L'isola di Genbu, sai dov'è? L'uomo fece una strana smorfia ed crucciò l'unico sopracciglio. <<sì, lo so bene... Ma non troverai nessun pazzo che voglia portartici>> E perché mai? <<prima di tutto perché è una delle isole più a nord e dista abbastanza in mare, secondo perché quell'isola maledetta è sempre circondata da forti correnti e non è facile attraccare...>> Devo trovare un modo per arrivarci, non conosci proprio nessuno in grado di farlo? L'uomo si iniziò a grattare la barba, il lato in cui ancora vi era qualche ispido pelo perlomeno. <<bha, forse gli unici sono quei folli della Awa, la flotta di Awa.... Ma ti sconsiglio di averci a che fare, gentaglia>> Gentaglia o meno se sai come poterci parlare gradirei saperlo.
    Lo sfregiato mi diede tutte le informazioni ed indicazioni necessarie e nel giro di una manciata di minuti mi ritrovai fuori da un casolare che dava sul molo al cospetto di un'anziana signora dall'aria stanca poggiata alla balaustra della veranda. Buongiorno signora, sa dirmi se dove posso trovare la flotta di Awa? L'hai trovata ragazzotto, cosa vai cercando? La donna spense la sigaretta sul legno del cornicione ed aguzzò la vista nei miei confronti, mi avvicinai per rendergli il compito più facile. Un passaggio via mare signora...? Continuando a squadrarmi la donna si ricompose facendo scrocchiare le ossa della schiena, cazzo, sembravano spezzarsi dal rumore che facevano. Signora? Chiamami solo Sota ragazzo, le lusinghe non portato a sconti da queste parti, non ho bisogno di tante chiacchere, voglio solo sapere se puoi pagare e dove vuoi andare. Qualche ryo in tasca ce l'ho, sicuramente troveremo un accordo... La destinazione sarebbe l'isola di Genbu. Mmh... Fammi solo controllare una cosa....Ibuki.... Ibukiiii.... IBUKIIII! Ruggì la donna nei confronti dell'interno dell'edificio, non tardò ad arrivare un uomo sulla trentina con occhiaie pesanti e verdi capelli scompigliati. Indossava un abito tutto spiegazzato e mal abbottonato, sembrava parecchio assente. Smettila di urlare, ci sento benissimo, cos'é successo? La donna lo guardò con uno sguardo di rimprovero senza rispondergli ma chidendogli:"E' domani mattina la partenza per i rifornimenti di Gambu, vero?" L'uomo fece un cenno affermativo con la testa mentre un grosso punto interrogativo gli si disegnava in volto. Vidi Sora accennare un mezzo sorriso e dopo aver quasi lanciato a terra il giovane ragazzo con una pacca sulla spalla dell'insospettabile forza si rivolse nuovamente nei miei confronti. Questo è bel ragazzo è mio nipote, il Capitano Ibuki. Questa era l'impresa del mio defunto marito, io gestisco solo gli affari, non ho più l'età per andare per mare... Ti accompagnerà lui. La vecchia guardò nuovamente suo nipote e tirò un forte sospiro. Se avesse preso qualcosa in più del bell'aspetto da suo nonna... Vieni dentro ragazzo, parliamo d'affari.

    [...]

    L'indomani mattina mi recai al molo che mi avevano indicato, una nave con lo stemma di un cavallo alato sembrava pronta a partire, nei pressi vi era Ibuki, o almeno, quello che riconobbi essere lui grazie al colore dei capelli peculiare. Sembrava tutt'altra persona, un sorriso capace di illuminare le tenebre più fitte capeggiava sul quel volto che il giorno prima sembrava smorto e pallido. Un uniforme blu scura con rifiniture d'orate immacolata lo rivestiva. Attorno a lui c'era un gruppetto di appena quattro marinai, tra i quali quello che sembrava essere poco più di un bambino. Quando mi notò mi fece cenno di avvicinarmi. Alla buon ora Shinobi, stavamo per lasciarti a piedi.. Ma dimmi, hai anche un nome? Chiese con quell'ipnotico sorriso. Finalmente da lì a poco sarei riuscito a dissipare i dubbi e capire ciò che si celava dietro a questa missione.

    Benkei Rouchi

    ChakraStato FisicoStato Psichico
    150-20-2-2Lievissima da perforazione indice SX -Pensieroso
    Doppia borsaRadiolina
    Cimice: 2/3
    Mappa del Chakra
    Kit di Pronto soccorso
    Carta-Bomba: 4/5 (Un utilizzo)
    Palla Gelo: 2/5
    Palla Luce: 2/2
    FoderoTenseiga (Spada Omoikurai forgiata chakra base)
    NoteCoprifronte spalla sinistra
    Forza: 0
    Velocità: 0
    Agilità: 0
    Resistenza: 0
    Nota:
     




    Edited by KaneBauII Principe di Vallacchia - 17/1/2024, 17:56
     
    .
  6.     +4   +1   -1
     
    .
    Avatar

    BALONEY!

    Group
    Moderator
    Posts
    31,405
    Location
    Napoli

    Status
    Anonymous

    Il principe, seppur con qualche difficoltà, aveva raggiunto il porto di Araiguma no Minato come gli era stato consigliato dal suo superiore Yamaichi. Le difficoltà incontrate durante il viaggio avevano temprato lo spirito del Rouchi mettendolo, tuttavia, difronte al suo temperamento altezzoso e dispotico. Grazie ai suoi bislacchi metodi di ricerca e all’intercessione della signora Sota, armatrice della della flotta di Awa, Benkei si era guadagnato il tanto agognato passaggio verso l’Isola di Genbu. Il giorno seguente, di buon ora, la nave di Ibuki aveva cominciato il suo viaggio verso Nord dopo aver caricato la stiva di innumerevoli casse. Durante il viaggio nel caso tu voglia parlare con i vari marinai potrai trovare:
    Troverai il capitano Ibuki posto all’interno della sua camera intento a studiare della carte nautiche su cui, però, non è riportata la posizione di alcuna isola.
    Sul ponte potrai trovare Leo, un giovane mozzo dai capelli biondi spesso impegnato a guardare l’orizzonte e sognare innumerevoli avventure. Parlando con lui potresti venire a conoscenza della presenza nei dintorni dell'isola di creature estremamente ferali.
    Mentre nella zona alta della nave potrai trovare Mitsuki un possente marinaio dalla pelle scura addetto al controllo del timone. Un uomo dalle poche parole che ti metterà a parte delle difficoltà che presenta il navigare nelle acque ricche di mulinelli che circondano l'elusiva isola di Genbu.

    Il viaggio in mare proseguiva tranquillo grazie alla condizione delle acque, limpide e tranquille, e al vento a favore. Dopo due giorni di navigazione, quando ormai le coste dell’isola di Genbu dovevano già esser ben visibili, il cielo aveva cominciato a rannuvolarsi. L’orizzonte era divenuto insondabile e dalle parole dell’equipaggio potresti scorgere un misto di apprensione e timore. Improvvisamente, dopo qualche ora che navigate in quella coltre buia, un verso straziante ti spacca i timpani mettendoti in allerta.
    In quel momento ti troverai sul ponte della nave intento ad ispezionare le acque intorno a te. Potrai vedere quattro tentacoli che mediante la “Suisei Rensa no Jutsu - Tecnica dell'Incatenamento Acquatico” andranno a ghermire l'albero, la prua e la poppa della nave. Subito dopo l’enorme creatura, la cui testa svetta di ben venti metri sulla superficie del mare, apparirà per provare a colpire il ponte nella posizione in cui ti trovi con la “Suiton: Mizurappa - Colpo dell'Onda” in modo da provare a gettare in acqua una prima preda.

    ***

    Scrivi un lungo post in cui descrivi il viaggio, l'attacco da parte del Calamaro Gigante e lo scontro con lo stesso.
    Di quest'ultimo ti lascio una mini scheda e l'immagine.

    Il Calamaro Gigante (qui) che ti ritroverai ad affrontare ha le caratteristiche fisiche pari a quelle della taglia Grande delle Creature Acquatiche ma per metterlo in fuga saranno necessarie solamente due Jutsu B o uno A. Sarà in grado di utilizzare con i suoi tentacoli alcune tecniche utili per provare afferrare l’imbarcazione e a compromettere la stabilità per gettarvi in mare.

    Jutsu D
    Reppuu - Onda d'Urto Inferiore
    Jinsokuna Senko wa - Pugno Rapido
    Rokku - Blocco

    Jutsu C
    Rakanken: Hōshō - Stile Arhat: Palmo Demolitore
    Suiton: Mizu Shibari - Costrizione Acquatica (con i suoi tentacoli)
    Suiton: Mizurappa - Colpo dell'Onda
    Suiton: Suireiha - Suireiha

    Jutsu B
    Head Butt & Kumo no Tsame - Testata & Artiglio d'Acciaio (solo la presa con un tentacolo)
    Mizuha - Lama d'Acqua
    Suisei Rensa no Jutsu - Tecnica dell'Incatenamento Acquatico (con i suoi tentacoli)

     
    .
  7.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    The Half-Demon Prince.

    Group
    A&M Fan Club
    Posts
    173
    Location
    Paese dei Demoni

    Status
    Offline
    Narrato Pensato Parlato <<parlato personaggi secondari>> Inugami Telepatia Volatili Sora Ibuki


    E' meglio di quanto pensassi.. Una volta che ti ci abitui..
    Era oramai passato un giorno da quando partimmo con la nave, passai tutta la prima giornata con il vomito in gola affacciato alle balaustre laterali dell'imbarcazione. Non era la prima volta che vi salivo sopra, ma non potevo neanche considerarmi un esperto di navigazione dato che era la seconda volta in assoluto che mi posavo sui grandi laghi salati. Ora che ci ripenso è proprio vero, non ci rimettevo piede da quasi sette anni, da quando fui trascinato via dalla mia terra natia per essere consegnato alle "amorevoli" cure di Kumo. Non che la cosa avesse importanza ora, come se quella fosse mai stata casa mia, così come non lo era mai stato il villaggio della Nuvola... Magari un giorno avrei trovato un posto che avrei potuto considerare tale. Avevo passato praticamente l'intera seconda mattinata di viaggio in cambusa cercando di non stare troppo male, ma era giunta l'ora di prendere una boccata d'aria. Passai dinanzi alle stanze private del capitano, la porta era tranquillamente aperta e potei notare Ibuki chino su dei fogli, sembrava completamente assorto e rapito dagli stessi, cercai di passare oltre per non disturbarlo ma mi sentii chiamare dallo stesso. Benkei, va meglio con la nasuea? Mi fermai e tornai indietro varcando la soglia della stanza ed avvicinandomi a lui. Sì... Direi di sì. Risposi mentre abbassavo lo sguardo grattandomi il capo, dovevo avergli fatto davvero pena, non era da me mostrare tanta debolezza e fragilità, la cosa mi dava non poco fastidio. Bhè, è un male abbastanza comune, per fortuna però il mare oggi sembra essere molto clemente.... Siamo molto fortunati, sperando che continui così fino al nostro arrivo, sai è sempre un azzardo navigare verso quell'isola, ma gli abitanti del posto hanno bisogno di ciò che trasportiamo e poi... Pagano bene. Accennò un sorriso, sembrava un bravo ragazzo, molto socievole... Tuttavia c'era qualcosa in lui che mi faceva stare sull'attenti, come se nascondesse qualcosa. Un semplice presentimento ma anche quella trasformazione radicale tra il modo in cui si era presentato la prima volta rispetto ad ora... C'era qualcosa che non quadrava. Un... Azzardo? Perché mai? Ibuki mi guardò e fece un cenno invitandomi a sedermi, era "casa" sua, sarebbe stato scortese rifiutare. Mi sedetti quindi vicino a questa scrivania ricoperta di quelle che vedendole ora sembravano essere carte nautiche, si intuiva ma purtroppo la mia scarsa capacità ed esperienza in campo mi impedivano di leggerle, di capirle. Il capitano iniziò a cercare qualcosa nei cassetti della scrivania ma senza apparente successo Ah, giusto. si girò all'improvviso e tirò fuori da un'armadietto poco lontano una bottiglia senza etichetta contenente un liquido paglierino assieme a due bicchieri. Le riempii e me ne porse uno.
    Sì, un azzardo, sono acque pericolose... Si sentono tante storie su quell'isola... Non sono un credulone ne mi lascio abbindolare dai discorsi di tanti marinai, quello è il nostro mozzo. Ma ci sono cose che non mi so spiegare, ce la siamo sempre cavata benissimo, non fraintendere. Gli unici veri pericoli che abbiamo mai incontrato su questa rotta sono mulinelli e tempeste ma Mitsuki, il nostro timoniere, è perfettamente in grado di gestire situazioni del genere. Sono davvero fortunato ad averlo nell'equipaggio. Ma... Fece schioccare la lingua contro il palato scuotendo la testa ed interrompendosi. Lo guardai stranito per qualche secondo Ma..? Ibuki prima di rispondermi fece roteare il liquido dentro il bicchiere passandovi sopra il naso con lo sguardo perso nel nulla, come se stesse cercando le parole. ... No, niente di che, sono solo sensazioni. Bhè, queste "Sensazioni" sembrano preoccuparti, vorrei esserne messo al corrente, sapere un minimo particolare nel mio lavoro fa spesso la differenza tra vita e morte. Ibuki scosse nuovamente la testa e posando il bicchiere senza aver neanche sfiorato il liquido che conteneva riportò lo sguardo su di me. Solo sensazioni, ti ripeto, ma quando siamo su questa rotta ci sentiamo spesso... Osservati. Non ci siamo mai avventurati troppo lontano dalle rotte principali ma i marinai che lo hanno fatto riportano sempre questa sensazione da queste parti. Come se l'oceano avesse gli occhi e artigli pronti da affondare nel legno delle navi e nelle carni di chi vi è sopra. Ma sono solo dicerie e sensazioni di un uomini scottati dal sole, non dargli troppo peso.. Eheh. Era palesemente nervoso, voleva svincolarsi dal discorso, era chiaro che la cosa gli mettesse ansia addosso. Non volevo metterlo a disagio quindi anch'io cambia la direzione del discorso. Mmh... Certo. Ma dimmi, queste sono carte nautiche? Queste? Sì, certo, noi siamo qui grosso modo. Portai lo sguardo verso il suo dito poggiato sul foglio, ma non notai alcuna isola di fronte, la cosa mi incuriosì. E l'isola di Genbu dove si trova? Mmh... Non è segnata sulle mappe, si trova qua, qualche altra ora e saremo arrivati. Come mai?
    Abbiamo avuto fortuna, venti favorevoli e acque tranquille. Intendevo come mai non è segnata. Ah, eh... Diciamo che la maggior parte della gente pensa che se non la segni su una mappa la gente non ci si avventura, ti ripeto, sono acque pericolose, sopra tutto per i novizi... E poi non è mai stata tracciata, anche noi non conosciamo bene l'isola. Portiamo la merce, scarichiamo e veniamo via. A proposito, noi torneremo tra una settimana, vedi di farti trovare pronto perché ti assicuro che non aspetteremo niente e nessuno, neanche uno Shinobi che paga bene come te, scusa ma così stanno le cose. Feci cenno di consenso con la testa e diedi un sorso, il primo, a quel bicchiere che mi era stato dato. Mentre lo tiravo su le narici si inebriarono di un particolarissimo odore di legno, mi ci sciacquai la bocca assaporando quello che sembrava essere una notevolissima grappa barricata, raramente avevo potuto poggiare le labbra su qualcosa di tanto buono. Evidentemente la mia espressione non nascose il gradimento e Ibuki ne sembrò molto contento, gli comparve sul volto un certo orgoglio, come quello di un padre per un figlio che è riuscito a scoparsi la coetanea più carina. E' una ricetta di famiglia, ce la tramandiamo da generazioni... Ti piace? Molto, complimenti... Veramente ottima, ma tu? Non bevi? No, meglio di no... Ho smesso di bere mentre sono fuori in mare, storia lunga. Non sembrava volerne parlare e non me la sentivo di rubargli ulteriore tempo, finii il mio drink tra chiacchere da salotto e lo lasciai al suo lavoro. Come misi piede sul ponte, salendo la scricchiolante scalinata e aprendo la porta munita di oblò venni investito dall'odore della salsedine e ricoperto dai d'orati raggi del sole, era una giornata veramente splendida. In lontananza vidi un ragazzino dai biondi capelli coperti da una rossa bandana, era esile, gracile. Il suo sguardo scrutava l'orizzonte e sembrò non accorgersi della mia presenza in un primo momento. Cercai di defilarmi il più lontano possibile, non amavo i ragazzini, chiassosi e ancora troppo acerbi per capire come andasse il mondo... O almeno la maggior parte di loro. Mi ritrovai seduto per terra con la schiena contro l'albero maestro, o almeno quello che penso fosse stato l'albero maestro... Ah, non c'ho mai capito un cazzo. Estrassi Tenseiga e me l'appoggiai sulle ginocchia iniziando il rito di pulizia e purificazione della lama. Presi il nuguigami, un panno sottile, e vi eliminai le tracce di olio e residui vari dovuti all'utilizzo. Proseguii come di consueto con l'uchiko, un utensile che mi portavo sempre appresso insieme al resto del necessario per la manutenzione della lama. Poggiandovi sopra la polvere di pietra che vi era contenuta con leggeri tocchi continuai la lucidatura con il panno eliminando le ultime tracce per poi passare alla oleatura con l'olio Choji, adoravo l'odore di chiodi di garofalo che emetteva. Spesso chi come me usa una katana preferisce utilizzarne una concentrazione modesta, circa l'uno per cento... Io esageravo sempre finendo per diluirlo anche al dieci proprio per il suo profumo. Lasciai che si asciugasse al vento e la riposi nel fodero prima di aver battuto un paio di volte ques'ultimo per terra per rimuovere i possibili detriti che poteva contenere. Era un procedimento essenziale che adoravo eseguire, un rito propiziatorio, d'altra parte nessun Samurai andava molto lontano con una lama scheggiata o poco affilata, io non facevo eccezione alcuna.
    Fu in quel momento che ripresi "coscienza" di ciò che mi circondava, mi ritrovavo sempre sin troppo assorto mentre pulivo Tenseiga. Notai solo in quel momento che la splendida giornata si era trasformata risultando irriconoscibile, nere nubi dominavano i cieli. Come uno stormo di volatili si erano accalcate l'una sopra l'altra non lasciando spazio alcuno alla maestosa stella che, per quel che mi sembrò solo un attimo prima, dominava l'azzurro. La nave ebbe un sussulto scavalcando un onda più violenta del normale, l'acque si stavano agitando sin troppo per i miei gusti. Volsi lo sguardo a l'uomo tanto glorificato dal capitano che se ne stava dietro al timone, lessi la preoccupazione sul suo volto, la situazione non mi piaceva per niente. Cercai di alzarmi ma dovetti ricorrere al controllo del chakra per evitare di scivolare rovinosamente. Fu in quel momento, mentre cercavo stabilità ed equilibrio che un assordante quanto agghiacciante suono sovrastò il frastuono delle acque. Talmente forte da costringermi a tapparmi le orecchie mentre digrignavo i denti, quell'incessante acuto all'improvviso si placò, dovevo forse aspettarmi il peggio? Un esplosione d'acqua, furiosa corrente ascendente, e quando mi voltai potei vederli, quattro fottutissimi tentacoli dalle colossali dimensioni serpeggiavano al di fuori della superfice acquatica tutt'attorno alla prua, punta, cima o come cazzo si chiama la parte anteriore delle imbarcazioni. Ma cosa cazzo?! Con vigore i tentacoli si mossero in una macabra danza andando a ghermire ed intrappolare l'imbarcazione. Uno di questi mi sfiorò andandosi ad attorcigliare contro l'albero maestro sotto al quale ero seduto appena qualche secondo prima, frantumandolo come se fosse fatto di fragile carta mentre la parte superiore cadeva in mare. Il legno scricchiolava e si deformava sotto quella mortale presa, il rumore lasciava presagire che nel giro di qualche minuto l'intera imbarcazione avrebbe fatto la stessa fine per poi essere trascinata in fondo al mare.
    Suisei Rensa no Jutsu - Tecnica dell'Incatenamento Acquatico
    tJGZ
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa Tecnica necessita obbligatoriamente di una fonte d'acqua preesistente per poter essere messa in atto, perché sfrutta l'acqua per creare dei veri e propri tentacoli. Questi avranno l'obiettivo di acchiappare l'avversario, immobilizzarlo ed eventualmente trascinarlo sott'acqua, se l'utilizzatore lo desidera e se c'è acqua a sufficienza. Non sarà necessaria alcuna serie di Sigilli, ma all'utilizzatore occorreranno tre secondi di preparazione per poter materializzare i tentacoli acquatici entro un massimo di venti metri dalla propria posizione. I tentacoli avranno un diametro massimo di trenta centimetri ciascuno, ma si muoveranno a velocità alta e potranno allungarsi fuori o dentro l'acqua per un massimo di dieci metri. Saranno sotto il completo controllo dell'utilizzatore, che potrà muoverli a proprio piacimento con il fine di acchiappare il bersaglio, per poi trascinarlo eventualmente dove voglia lui, a patto che l'utilizzatore rimanga nel raggio di venti metri dal loro punto di creazione. I tentacoli dovranno puntare tutti verso lo stesso bersaglio e non potranno arrecargli alcuna ferita, ma in compenso possono resistere a Jutsu di livello B senza venire distrutti.
    [Numero Massimo di Tentacoli: Chuunin 2; Sp.Jounin 4; ANBU 6; Jounin 8]
    Necessaria obbligatoriamente la presenza di una fonte d'acqua, anche se si gode della capacità di poter utilizzare Jutsu Suiton in assenza di essa.
    Consumo: 8

    Un'ulteriore boato, un'ulteriore esplosione d'acqua che presto si trasformò in pioggia andando a ricadere su tutta la zona e poi... Quell'essere si palesò, un enorme creatura somigliante ad un calamaro, un essere così mostruosamente grande che non avrei mai immaginato potesse esistere. Mai in vita mia avrei pensato che una tale mostruosità si potesse nascondere sotto le acque. Non mi vergogno a dire che stavo letteralmente tremando, ero impietrito da quella mostruosità, i suoi occhi, ad oggi se chiudo i miei e ci ripenso posso ancora vederli, gialli e per quanto sembri impossibile che un animale mostri espressioni, giuro che sembravano ricolmi di odio e.... Stavano puntando proprio me. La urla piene di angoscia e terrore del mozzo mi sembravano così distanti e ovattate, il mondo sembrava essersi fermato di colpo mentre la creatura si ergeva in tutta la sua gloria.
    Lo vidi caricare l'attacco, potei avvertire chiaramente che voleva colpirmi con tutta la sua mostruosa forza, nonostante ciò il mio corpo non rispose, non sembrava volerlo fare. Forse perché in quel momento provai la stessa sensazione di quando vidi quel grottesco lupo gigante nella visione scaturita dall'incontro con lo Shinobi della Luna di sangue, una sensazione di totale impotenza. Un getto di acqua emesso dalla creatura mi investii completamente con una pressione tale da sbalzarmi via sino alla balaustra che non resse il colpo sfondandosi a sua volta e lasciandomi cadere in mare.
    Suiton: Mizurappa - Colpo dell'Onda
    GVxO
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Questa è una delle Tecniche più comuni e rappresentative dell’elemento Suiton ed è noto per la propria straordinaria adattabilità, potendo l'utilizzatore modularne a piacimento lunghezza e diametro. Dopo aver eseguito una breve serie di Sigilli, l'utilizzatore sparerà un forte getto d'acqua conico dalla bocca. Il cono procede a velocità media, ed ha una dimensione standard con diametro di tre metri ed gittata di dieci; l'utilizzatore può scegliere di aumentare uno dei due parametri, quindi la gittata od il diametro, sacrificando l'altro per un rapporto di due ad uno, sostanzialmente per ogni due metri aggiunti ad uno dei due parametri si sacrificherà un metro nell'altro (quindi è possibile allungare la gittata a dodici metri sacrificando un metro di diametro o allargare il diametro a cinque metri portando la gittata a nove metri e così via). La pressione del getto acquatico è tale da scaraventare un avversario colpito ad alcuni metri di distanza, causando danni medi da Impatto. È possibile alterare leggermente la direzione iniziale del getto acquatico con una piccola torsione del busto, in un angolo di quarantacinque gradi. Una volta raggiunto il grado ANBU sarà possibile eseguire questa Tecnica portando un singolo Sigillo davanti alla bocca anche con una mano sola.
    Consumo: 4

    Il mio corpo scivolava sotto la superfice dell'acqua, affondando come un peso morto mentre l'oscurità degli abissi si faceva sempre più fitta, cosa diavolo mi stava succedendo? Reagisci cazzo, REAGISCI! Come risvegliato da un lungo sonno ripresi coscienza delle mie azioni e cercai di nuotare il più velocemente possibile verso l'alto. Arrivato in superfice vomitai tutta l'acqua che avevo inspirato in modo sgraziato, con non poca fatica data dal mare mosso mi ersi in piedi e cercai di risalire la nave camminando perpendicolarmente sullo scafo. I tentacoli stavano frantumando la nave, tutti tranne uno che si mosse rapido in una spazzata verticale, il suo obbiettivo sembrava essere il mozzo che in un battito di ciglia si trasformò in un deforme ammasso di carne e sangue visibile solo dopo che il tentacolo si alzò nuovamente al cielo. Oramai del ragazzo non era rimasto niente se non una pozza di sangue sotto l'orma dell'arto che aveva divelto le assi del ponte. Una porta alle mie spalle si spalancò e vidi uscirne il Capitano mentre il calamaro caricava l'ennesimo attacco. STAI INDIETRO CAZZO! Il tentacolo libero eseguii una spazzata orizzontale andando a distruggere tutto ciò che toccava, fortunatamente fui abbastanza abile e veloce da porvi dinanzi la bianca lama di Tenseiga e creare una barriera di chakra per proteggere tutto ciò che era alle mie spalle incluso l'entrata alla cambusa e i marinai.
    Reppuu - Onda d'Urto Inferiore
    Reppuu-OndadUrtoInferiore_zps1d371a54
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Taijutsu
    Grazie alla propria rapidità e velocità sarà possibile sferrare un calcio rotante basso che andrà a colpire la gamba d'appoggio del nemico, facendolo cadere rovinosamente a terra oltre ad infliggergli danni lievi da Impatto nella zona colpita. Più che per infliggere danno, questa spazzata viene spesso utilizzata come parte di combinazioni più complesse o per destabilizzare uno o più nemici, se si trovano uno accanto all'altro e rientrano nella portata della propria gamba.
    Consumo: 2

    Jinsokuna Chuushutsu - Estrazione Rapida
    tA9q
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Kenjutsu
    Si tratta di un Jutsu che racchiude una pratica essenziale per chi vive della propria spada. Consente all'utilizzatore di sfoderare una qualunque arma che sia paragonabile ad una wakizashi o ad una katana in un brevissimo lasso di tempo, a prescindere da dove l'armi si trovi, purché sia addosso all'utilizzatore ed a portata di mano. L'azione sarà pressoché fulminea, se non quasi istantanea e permetterà all'utilizzatore di disporre immediatamente della propria arma, nonché poter sferrare i suoi Kenjutsu con maggiore prontezza oppure per poter eseguire subito un fendente in qualsiasi direzione che causerà danni almeno lievi da Taglio.
    Necessaria una Katana o Arma simile.
    Consumo: 2
    Ken'eki no Kabe - Muro di Quarantena
    ZZhp
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa Tecnica difensiva estremamente versatile non necessita di Sigilli, ma solo di apporre davanti a sé un qualsiasi oggetto che possa fungere da protezione, nello specifico qualsiasi scudo o qualsiasi Arma almeno Media. Subito dopo aver posto davanti a sé l'oggetto, si immetterà in esso una discreta quantità di Chakra per materializzare, a non meno di tre metri da sé e non più di sei, una serie di rettangoli di Chakra solido semitrasparenti, che avranno lo scopo di fungere da protezione. Il Muro di Quarantena verrà generato in direzione dell'arma posta a difesa e potrà assumere dimensioni variabili a seconda del volere dell'utilizzatore, passando da un minimo di due metri per due metri ad un massimo di dieci per dieci. Il Muro può essere mantenuto dall'utilizzatore fintanto che se ne continua a pagare il Consumo e resisterà a qualsiasi Jutsu di pari livello.
    Consumo: 8 (A Turno)

    I semitrasparenti mattoni di Chakra sembrarono tener botta senza alcuno sforzo mentre continuavo a sostenere il muro apportandovi tutta l'energia che possedevo, HO DETTO DI STARE INDIETRO CAZZO, NON RIUSCIRO' A TENERLO A BADA ANCORA PER MOLTO! Il mio sguardo inferocito si posava sul Capitano, mentre sul suo viso vi era una vacua copia del terrore paralizzante che aveva colpito anche me qualche minuto prima. IBUKI MI SENTI?! MUOVI IL CULO PORCA PUTTANA, LEVATI DAL CAZZO! Le mie parole sembrarono raggiungerlo, me ne accorsi dal fatto che spostò lo sguardo dall'essere a me deglutendo e facendo cenno affermativo con il testa, nel mentre un altro tentacolo si era divincolato ed assieme al precedente iniziò a picchiare sulla barriera con forza inaudita, nonostante tutto la difesa continuava a ergersi noncurante dei colpi ricevuti.
    Rakanken: Hōshō - Stile Arhat: Palmo Demolitore x4
    GVxf
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Taijutsu
    Questo è un semplice, ma potente colpo di palmo. L'utilizzatore concentrerà il Chakra in una mano per poi colpire l'avversario, sia tenendo la mano stesa che con le dita leggermente piegate, l'importante è che il colpo arrivi con il palmo della mano. La Tecnica causerà danni Medi da Impatto e, nel momento in cui esegue il colpo si potrà decidere se trattenere il Chakra intorno alla mano o rilasciarlo in una potenza esplosiva. Nel primo caso i danni saranno soltanto Medi ed il bersaglio non verrà spostato; nel caso in cui però si tenti di Difendervisi dal colpo con un Taijutsu e la propria Resistenza sia di un grado inferiore alla Forza dell'utilizzatore, la vittima subirà solo danni Medio-Lievi da Impatto. Nel secondo caso invece, si rilascerà il colpo per spedire lontano l'avversario fino a cinque metri di distanza, facendolo rotolare a terra. Nella fase di caduta si riporteranno diverse ferite da Impatto che andranno pari ad una Medio-Lieve a seconda del tipo di suolo. Se invece non si finirà a terra, ma direttamente contro un muro o un albero, i danni arriveranno ad essere medi.
    Consumo: 4

    M... Ma la nave?! Dove dovrem- CI SARANNO DELLE CAZZO DI SCIALUPPE NO?!?! Feci un respiro profondo tentando di calmarmi, ero agitato e nervoso, non sapevo che cosa fare, le mie mani tremanti tradivano la sicurezza delle mie parole. Prendi tutti i sopravvissuti e portali sulle scialupp Un altro tentacolo colpì furiosamente la barriera Scialuppe ed allontanatevi in direzione dell'isola, quando sarete abbastanza lontani potrò levarmi di torno anch'io... MUOVITI! Non abbandonerò la nave, questa è la mia vita, è tutto ciò che ho! Digrignai i denti incazzato per la testardaggine di quell'omuncolo Preferisci morire insieme a questa bagnarola?! CERTO CHE SI! Ibuki tremava, ma la sua voce ed il tono lasciavano trasparire sicurezza in quelle parole velate di paura. Serrai ancora di più i denti. Fai come cazzo ti pare, ma almeno prendi l'equipaggio e vatti a rifugiare sottocoperta.... Qua ci penso io.Passò qualche minuto, eterno, infinito, il calamaro nonostante i suoi sforzi non sembrava essere in grado di superare la mia barriera e questo mi diede il tempo per vedere allontanare l'equipaggio dal campo di battaglia. Ora potevo confrontarmi con quella mostruosità senza pensieri. Non che mi importasse del destino di quegli uomini, ma mi servivano vivi per tornare indietro. Non potevo sapere se sull'isola avrei trovato qualcuno in grado di compiere una simile traversata.
    Dissolsi la barriera rinfoderando la katana, composi i sigilli necessari e portai il dito indice della mano sinistra in direzione del "viso" del calamaro. Dalla manica delle mie vesti un numero indefinito di neri corvi si librò nelle aire andando nella direzione da me indicata, il gracchiare incessante dei volatili ed il loro affanno per disturbare il mostro sembrava avere successo dato che questo iniziò ad emettere acuti suoni di dissenso liberando ciò che rimaneva dell'imbarcazione per agitare i tentacoli in aria tentando di scacciare le bestie. Dovevo fare il possibile per metterlo fuori combattimento e mettere al sicuro la situazione. Allora vada per la tempura di calamaro. Nonostante cercassi di ironizzare era enormemente spaventato dalla creatura, non sapevo come combatterla ne se sarei stato in grado di abbatterla. Serrai la mano sinistra attorno all'elsa di Tenseiga ora rinfoderata e l'altra mano attorno al saya. Dopo un breve attimo dove controllai il respiro mi misi in posizione e sfoderai due fendenti di puro Chakra con movimento obliqui e decisi dell'arma.
    Karasu no Tanjō - Creazione dei Corvi
    Pine
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Si tratta di un Jutsu molto semplice, ma al tempo stesso singolare poiché riservato a coloro che hanno siglato un patto con i Volatili. Senza alcun bisogno d'eseguire Sigilli, bensì mediante un secondo di preparazione, l'utilizzatore potrà ricreare un piccolo stormo di corvi che partirà dal proprio corpo. Lo stormo avrà dimensioni due metri per due e procederà in linea retta per dieci metri, ostruendo la vista e disturbando l'udito di chiunque ne venga coinvolto per circa due secondi. Generalmente viene utilizzato, sfruttando l'effetto sorpresa, per rilasciare lo stormo ad esempio da sotto un lembo dei propri abiti, come ad esempio un mantello. In alternativa questo Jutsu può essere utilizzato anche come metodo alternativo per la creazione dei cloni della Karasu Bunshin no Jutsu, permettendo al clone di crearsi direttamente dai corvi dello stormo. Ovviamente andrà pagato il costo separato dei due Jutsu.
    Consumo: 2
    Giri - Fendente
    iJYbwDa
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Questa Tecnica di basso livello permette allo Shinobi Katana di sferrare un fendente di Chakra di piccole dimensioni per colpire l'avversario a distanza. La Tecnica consiste nello sferrare un fendente in qualsiasi direzione da cui partirà un concentrato di Chakra semitrasparente composta da molteplici lame di Chaka che complessivamente sarà ampio due metri e si propagherà fino a dieci metri di distanza causando una ferita di Medio-lieve entità da Taglio. Con il progredire del grado sarà possibile scagliare più fendenti in successione con un unico Consumo, potendo avere ciascuno un bersaglio differente, orientandoli però con il colpo di spada.
    [Numero Fendenti: Genin 1; Chuunin 2; Sp.Jounin 3; ANBU 4]
    Consumo: 2

    Mirai al tentacolo più vicino ma oltre a lievi ferite superficiali non sembrò avere effetto alcuno, anzi, la reazione dell'essere fu catastrofica. Con immane violenza schiantò lo stesso arto ferito sul ponte della nave alla cieca Causando enormi danni che non compromisero tuttavia lo scafo. Questa fottuta bagnarola è più resistente di quando immaginassi.. Meglio così.
    Rakanken: Hōshō - Stile Arhat: Palmo Demolitore
    GVxf
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Taijutsu
    Questo è un semplice, ma potente colpo di palmo. L'utilizzatore concentrerà il Chakra in una mano per poi colpire l'avversario, sia tenendo la mano stesa che con le dita leggermente piegate, l'importante è che il colpo arrivi con il palmo della mano. La Tecnica causerà danni Medi da Impatto e, nel momento in cui esegue il colpo si potrà decidere se trattenere il Chakra intorno alla mano o rilasciarlo in una potenza esplosiva. Nel primo caso i danni saranno soltanto Medi ed il bersaglio non verrà spostato; nel caso in cui però si tenti di Difendervisi dal colpo con un Taijutsu e la propria Resistenza sia di un grado inferiore alla Forza dell'utilizzatore, la vittima subirà solo danni Medio-Lievi da Impatto. Nel secondo caso invece, si rilascerà il colpo per spedire lontano l'avversario fino a cinque metri di distanza, facendolo rotolare a terra. Nella fase di caduta si riporteranno diverse ferite da Impatto che andranno pari ad una Medio-Lieve a seconda del tipo di suolo. Se invece non si finirà a terra, ma direttamente contro un muro o un albero, i danni arriveranno ad essere medi.
    Consumo: 4

    Non persi tempo e corsi sul tentacolo aggrappandomi allo stesso infilzandoci la Katana e serrando ambedue le mani sulla stessa. L'ennesimo suono acuto provenì dalla bestia che mi sollevò in aria assieme all'arto, fortunatamente la presa non venne meno e resistetti saldamente. mi ritrovai sballottolato a destra e sinistra mentre si agitava furiosamente. Dovevo fare qualcosa velocemente o mi avrebbe scagliato chissà dove, questo era il mio unico pensiero. Prima che potessi fare qualcosa però la creatura attorciglio l'arto su se stesso andandomi a bloccare in una morsa.
    Head Butt & Kumo no Tsame - Testata & Artiglio d'Acciaio
    GGg9Rfo276W
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Taijutsu
    Questa Tecnica sfrutta l'imprevedibilità degli attacchi sferrati per mandare a segno potenti colpi non convenzionali, in due modalità. La prima modalità gode di una potenza incredibile, data la forza improvvisa con cui può investire l'avversario nel combattimento a corto raggio, infatti consiste nel concentrare una discreta quantità di Chakra nella fronte, per poi sferrare una testata accompagnando il colpo con tutto il corpo. Data la portata estremamente ridotta, questo attacco risulta efficace solamente se ci si trova a meno di un metro di distanza dall'avversario, nel bel mezzo di un combattimento in mischia, o se si è riusciti a bloccarlo in qualche modo per avvicinarsi e colpire indisturbati. La sua forza è tale da abbattere un'albero e se colpisce in pieno causa danni Medio-Gravi da Impatto ed è in grado di abbattere Difese di pari livello anche se, in tal caso, i danni saranno soltanto Medi. La seconda modalità consiste nell'afferrare la gola dell'avversario con una mano, intensificando la pressione e facendo anche uso del proprio Chakra per aumentare la propria forza bruta; nel caso in cui si riesca ad afferrare il bersaglio, si contrarrà i muscoli della mano per provocare un trauma della trachea, causando una ferita da Impatto Medio-Grave. In entrambi i casi, il bersaglio colpito si ritroverà le caratteristiche motorie ridotte di un grado per due Turno a causa del giramento di testa o del soffocamento.
    Consumo: 8

    Il mio corpo era quasi totalmente costretto, la punta del suo tentacolo che mi cingeva la gola, ero in grado di muovere solo il braccio destro che ancora si teneva all'arma. Non riuscivo a muovermi, non riuscivo a respirare, sentivo le ossa di tutto il corpo supplicare pietà mentre emettevano sinistri rumori. Sei debole... La voce di Inugami che si stava nuovamente palesando mentre cercavo di estrarre la katana. Troppo debole. Riuscii a sfilare l'arma dalle carni del mostro e con non poche difficoltà l'alzai verso il cielo cercando di tagliare di netto l'arto. Calai la lama come un boia con la sua scure ma ferii appena la dura scorza del gargantuesco animale. Fai ridere. Mentre stavo per perdere i sensi imprecai tutto il creato in un ultimo disperato tentativo, Tenseiga si rivolse al cielo ancora una volta mentre un turbinante vortice vi aleggiava attorno, con tutta la forza che mi rimaneva portai a compimento un ulteriore fendente che questa volta riuscì nel suo intento.
    Suiton: Suiren no Jutsu - Forgia d'Acqua
    Fg8RrKq
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica è di rapida esecuzione e non necessita di Sigilli. Consiste nell'impugnare un'Arma di dimensioni simili ad una Katana, per poi accumularvi attorno una discreta quantità di Chakra Suiton, di modo che la lama venga avvolta da un turbine vorticante d'acqua e l'utilizzatore possa eseguire un rapido fendente con la stessa. La tecnica si differenzia a seconda che si colpisca direttamente il bersaglio con la lama avvolta dal Suiton o che si scagli il turbine acquatico dalla lama. Nel primo caso il bersaglio subirà danni da Taglio pari ad una ferita medio-grave, scagliando l'avversario a parecchi metri di distanza. Nel secondo caso si genererà invece un turbine d'acqua dal diametro di sei metri, che procederà a velocità medio-alta davanti all'utilizzatore per quindici metri, provocando molteplici ferite da impatto di entità medio-grave oltre a scagliare indietro di qualche metro i bersagli colpiti.
    Consumo: 8

    La presa si fece nulla mentre la punta del tentacolo cadeva assieme al mio corpo verso l'acqua, un profondo respiro per riacquisire la tanto agognata aria. Un tonfo sordo segui la mia entrata in acqua, il dolore alla schiena dovuto dalla caduta si faceva sentire, tuttavia avevo subito di peggio e riuscivo a tener botta. Cercando di sopportare iniziai a nuotare ancora una volta verso la superfice, potevo vedere il corpo del calamaro agitarsi per il dolore e la confusione dei corvi. Un'altra boccata d'aria mentre faticavo incredibilmente per uscire dall'acqua, restare in piedi era incredibilmente complicato, le onde si innalzavano sempre di più per i violenti colpi che i tentacoli sferravano nel vuoto in una danza tanto violenta quanto pericolosa. Ti fai sottomettere anche da un pesciolino... Fai schifo. Tirai indietro la lama, affannato, debole. Sta a guardare maledetto bastardo. L'acqua si sollevò dall'oceano sotto forma di un artiglio che iniziò a cingere Tenseiga avviluppandosi in un mulinello, ne potevo avvertire chiaramente il peso, strinsi i denti ringhiando ferocemente per cercare di contrastare lo sforzo. Un affondo portato con tutto il corpo ed il mulinello si tramuto in un tornado d'acqua andando a spazzare via i corvi colpendo in pieno il calamaro.
    Suiton: Suiren no Jutsu - Forgia d'Acqua
    Fg8RrKq
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica è di rapida esecuzione e non necessita di Sigilli. Consiste nell'impugnare un'Arma di dimensioni simili ad una Katana, per poi accumularvi attorno una discreta quantità di Chakra Suiton, di modo che la lama venga avvolta da un turbine vorticante d'acqua e l'utilizzatore possa eseguire un rapido fendente con la stessa. La tecnica si differenzia a seconda che si colpisca direttamente il bersaglio con la lama avvolta dal Suiton o che si scagli il turbine acquatico dalla lama. Nel primo caso il bersaglio subirà danni da Taglio pari ad una ferita medio-grave, scagliando l'avversario a parecchi metri di distanza. Nel secondo caso si genererà invece un turbine d'acqua dal diametro di sei metri, che procederà a velocità medio-alta davanti all'utilizzatore per quindici metri, provocando molteplici ferite da impatto di entità medio-grave oltre a scagliare indietro di qualche metro i bersagli colpiti.
    Consumo: 8

    Un urlo di dolore acuto, in grado di spaccare l'udito e la bestia marina si ritirò discendendo in profonde ed ignote acque. Mi misi in ginocchio sullo specchio acquatico cercando di riprendere le forze, potevo ancora sentire quel tentacolo addosso... Tremavo, guardai la Katana specchiandomi nella sua lama prima di riporla nel Saya. A lenti e faticosi passi tornai sul ponte cavalcando le onde che si stavano placando, mi diressi verso l'equipaggio ancora rintanato sottocoperta udendo il brusio impaurito degli uomini. A stento mi reggevo in piedi e dovetti più volte sorreggermi al muro per non crollare a terra, ogni singolo osso del corpo chiedeva pietà ed ora che l'adrenalina stava scomparendo il suo naturale effetto antidolorifico si faceva più debole. E' finita... Per il momento siamo salv.. Le ossa del costato mi lanciarono una fitta incredibilmente forte e caddi sulla ginocchia. ..Salvi.

    Benkei Rouchi

    ChakraStato FisicoStato Psichico
    126-2-2-8-2-8-8= 98Lievissima da perforazione indice SX - Medi-grave da Impatto su tutta la parte frontale del corpo - Grave da Impatto alla schiena (Media aggravata a medio-grave e poi a grave)- Lievissima da perforazione pollice DxPensieroso
    Doppia borsaRadiolina
    Cimice: 2/3
    Mappa del Chakra
    Kit di Pronto soccorso
    Carta-Bomba: 4/5 (Un utilizzo)
    Palla Gelo: 2/5
    Palla Luce: 2/2
    FoderoTenseiga (Spada Omoikurai forgiata chakra base)
    NoteCoprifronte spalla sinistra
    Forza: -1
    Velocità: -1
    Agilità: -1
    Resistenza: -1
    Nota:
     




    Edited by KaneBauII Principe di Vallacchia - 13/2/2024, 13:34
     
    .
  8.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    BALONEY!

    Group
    Moderator
    Posts
    31,405
    Location
    Napoli

    Status
    Anonymous

    Il Principe era riuscito nella prima delle sue titaniche imprese. Con non poca fatica aveva protetto l’equipaggio e la nave dalla furia del Calamaro Gigante. Solo e ansimante sul pelo dell’acqua accanto alla nave lo Shinobi di Kumogakure no Sato aveva riposto la Tenseiga nel suo fodero mentre il corpo i appesantiva. La bestia aveva dato del filo da torcere al Ninja dai capelli bianchi che si sentiva ancora completamente aggrovigliato e stretto nelle sue viscide grinfie.
    Dopo aver preso un momento per se stesso in modo da riprendersi dallo scontro appena terminato lo Shinobi Katana aveva cominciato a scalare, utilizzando il Controllo del Chakra, la murata dell’imbarcazione. Grazie all’adrenalina che gli scorreva nel corpo il Ninja non sentiva l’enorme fatica che gli provocava anche il più semplice movimento. A passi lenti si era diretto verso la zona in cui l’equipaggio si trovava sottocoperta per avvisarli della vittoria. Tuttavia, a causa dell’enorme dispiego di Chakra e per le ferite ricevute il campo visivo del Portatore del demone Inugami si era ristretto proprio mentre il giovane perdeva momentaneamente i sensi.
    Dopo quello che gli sembrava un attimo il Principe si era ripreso potendo osservare la situazione sul ponte della nave, ancor agitata dai moti ondosi per quanto sorprendentemente stabile. Apparentemente nessuno ti presta attenzione o era li con te per accertarsi delle tue condizioni. L’emicrania e la fatica ti fanno maggiormente risentire dei moti ondosi che sbattono sulla nave ma dopo qualche difficoltà riesci a mettere a fuoco la situazione. L’equipaggio, tutto impegnato nelle riparazioni, ti sembrerà moltiplicato nel numero ora che tutti sono li sul ponte cercando di darsi da fare per mettere in sicurezza l’imbarcazione.
    Nello specifico Benkei si era ritrovato dinanzi una serie di scene estremamente poco piacevoli. Il timore e la reverenza verso le forze della natura matrigna si potevano ancora leggere chiaramente sul volto di ogni lupo di mare, dal più navigato a quello meno esperto.
    Muovendo lo sguardo sul ponte, o aggirandosi per la nave, lo Shinobi aveva potuto vedere tutti gli appartenenti alla ciurma impegnati su tre fronti. Ibuki insieme a una giovane donna dai capelli biondi, che aveva potuto riconoscere come l’infermiera della nave, erano entrambi ricoperti di sangue e viscere di cui potevi immaginare la provenienza. I due erano inginocchiati accanto a quello che potrai riconoscere comunque come il corpo esanime di Leo. Dopo qualche minuto il capitano, in lacrime, aveva caricato tra le sue braccia il giovane per portarlo nella sua cabina seguito a ruota dalla donna con il viso sconvolto e rigato da dense lacrime. Se proverai a raggiungere la cabina del capitano la troverai chiusa e l’uomo ti inviterà, poco cordialmente, ad andare via.
    Sulla prua, invece, dove il tentacolo aveva afferrato per la prima volta lo scheletro della nave tre marinai, vestiti con abiti semplici di lino e dalla faccia scavata dal sole, si arrabattavano nel cercare di rimediare ai danni più gravi. I tre, armati di assi lignee, chiodi e martelli, avevano tappato alla bene e meglio i fori sullo scafo e sulla prua cercando di evitare che la nave imbarcasse grandi quantità d’acqua.
    Gli ordini più vigorosi e la situazione più concitata, tuttavia, si poteva vedere sul versante opposto rispetto a quello da cui il Principe era risalito. In quella posizione si trovava Mitsuki - con cui non aveva ancora avuto il piacere di parlare - accompagnato da altri due uomini, più alti ma meno spessi di lui, che stavano armeggiando con delle funi. Il Timoniere, secondo in comando della nave, stava cercando di dare indicazioni ai suoi due sodali per cercare di recuperare l’albero grazie all’utilizzo di semplici cappi da far passare intorno al tronco. Operazione che, potrai vedere se ti avvicinerai, esser ben conosciuta ed eseguita dai due membri dell’equipaggio, all’apparenza dei marinai esperti. Con poche parole ma imperative l’uomo aveva abbaiato l’ordine a tutti gli altri uomini sul ponte di partecipare a quell’impresa in modo da ottenere il maggior numero di braccia per cominciare a tirare tutti insieme l’albero per portarlo di nuovo a bordo.
    Dopo non pochi sforzi, a cui potrai decidere di collaborare, l’albero poteva esser rimesso al suo posto grazie all’ausilio di una larga banda curva di metallo, forata in più punti, che aveva lo scopo di rinsaldare, seppur temporaneamente la stabilità della nave.
    Dopo aver portato a termine tutte quelle riparazioni l’imbarcazione aveva potuto riprendere il viaggio mentre all’orizzonte, se alzerai lo sguardo, si stagliava quella che sembrava essere una costa irta di innumerevoli spunzoni a cui vi sareste approcciati da li a poche ore.

    ***

    Descrivi tutto ciò che vedi e le riparazioni apportate alla nave. Decidi se aiutare o meno i marinai nelle loro mansioni e nel caso il come cerchi di renderti utile nonostante le ferite subite. Descrivi, infine, l’apparizione della costa all’orizonte e di come la nave, seppur ammaccata in più punti e scricchiolante, riesca a riprendere il suo cammino.

     
    .
  9.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    The Half-Demon Prince.

    Group
    A&M Fan Club
    Posts
    173
    Location
    Paese dei Demoni

    Status
    Offline
    Narrato Pensato Parlato <<parlato personaggi secondari>> Inugami Telepatia Volatili Sora Ibuki


    <<venite.... a ME>> Una voce mi rimbombò nella testa, un suono cupo, basso, gutturale... Un suono spaventoso. Una voce che non avevo mai sentito prima, non sapevo chi fosse ma di certo non era Inugami... Potevo avvertire il suo pezzo d'anima sigillato al mio interno... Tremare? Sembrava quasi che quella voce non chiamasse me, forse... Stava chiamando lui? Riaprì gli occhi di scatto, scacciando le tenebre e riprendendo coscienza di ciò che mi circondava. Ero in ginocchio, semi accasciato a terra, ero svenuto? Avevo perso i sensi?! Per quanto?! Porca puttana. Cercai di alzarmi all'improvviso ma mi sentii tirare tutti i muscoli e le ossa del corpo, ero stato troppo frettoloso e con le gambe tremanti ricaddi al suolo. Cercai di fare mente locale e subito mi tornò in mente, ma certo, il fottutissimo calamaro gigante. Mi guardai addosso ed avevo ancora i segni del combattimento sulla pelle, sentii un certo vociare dal ponte situato alle mie spalle. Cercai nuovamente di alzarmi, stavolta con più calma ed accortezza. Non fu facile, la testa mi scoppiava, tutto ondeggiava ed era molto confuso. Avevo una voglia di vomitare così forte.... Mi prese la paura che se l'avessi fatto sarebbero fuoriuscite anche le budella, stavo una merda. Con molta attenzione risalii le scale che portavano al ponte, mi ci volle un eternità o almeno così mi parve, ogni scalino era una montagna, ogni passo una tortura d'indicibile agonia. Aprii la porta, raggi di fuoco incandescente mi si stagliavano sul viso accecandomi e peggiorando l'emicrania, dovetti porre una mano davanti al viso per ripararmi dal sole che come niente fosse era tornato a dominare i cieli... Se non fosse stato per le mie condizioni fisiche avrei quasi potuto credere che la tempesta ed il mostro fossero frutto dalla mia immaginazione. Gli occhi si abituarono al repentino cambio di luce e poi collegare tutto quel frastuono insopportabile alla situazione, l'equipaggio intero sembrava essersi riversato su quel ponte, tutti che correvano a destra e sinistra indaffarati in mansioni di riparazione dei quali poco ci stavo capendo. In lontananza riconobbi Ibuki, era riversato sugli esamini resti del moccioso... Fortunatamente unica vittima della furia mostruosa di quell'essere. A fatica cercai di raggiungerlo, nel mentre notai anche un'altra figura vicino a loro. Una bionda donna con vesti riconoscibili e ricollegabili a una qualche sorta di infermiera? Non lo so, mi dava l'idea di essere un medico, ma in quello stato ogni mia percezione era alquanto labile. Giunto a pochi passi da loro potei notare le lacrime, il sangue, la rabbia e la disperazione dei due. Poggiai una mano sulla spalla del capitano che ancora non si era accorto della mia presenza, cercando, per quanto non fosse il mio forte, di consolarlo. Alzandosi e girandosi di scatto mi diede un colpo sul braccio facendomi perdere l'equilibrio e buttandomi a terra. Stammi lontano! La sua espressione, nonostante le lacrime, era truce, covava una rabbia inimmaginabile, glielo potevo leggere negli occhi, non capivo se contro di me o contro l'intero creato. Rimasi li a terra, senza rispondere all'affronto e lo guardai sollevare i resti del mozzo per poi dirigersi sottocoperta. L'infermiera, anch'essa con il volto rigato mi guardò con aria di sufficenza per poi sospirare e porgermi una mano. L'accettai volentieri rialzandomi ancora dolorante. <<devi scusarlo... Vedi..>> Tirò su con il naso. <<era... Suo fratello>> La donna accennò un triste sorriso, una strana smorfia per poi distogliere lo sguardo e seguire le orme di Ibuki. Merda... Stetti per un secondo fermo pensando al da farsi, dovevo forse raggiungerlo e provare a confortarlo? Ma chi cazzo voglio prendere in giro? Idiota, non te ne importa niente, non fare il finto buonista, era suo fratello e quindi? Tutti i giorni muore gente a caso e non te ne è mai fregato un cazzo, non rammollirti, non mostrare debolezza, sii freddo, sii imperscrutabile, sii Benkei Rouchi. Con quel pensiero mi voltai nuovamente, il timoniere gridava ordini in maniera alquanto fastidiosa, richiamò tutti all'attenzione e subito si diressero da lui. A quanto pare poteva tranquillamente gestire l'equipaggio... Sapeva governare la nave... La gente lo ascoltava e conosceva quelle acque. Forse la presenza di Ibuki non mi era così fondamentale, meglio così, non ero certo che fosse in grado di prendere decisioni a mente fredda nello stato psichico in cui si trovava. ASCOLTATEMI CANI! Un brusio di sottofondo si sparse tra l'equipaggio. Il nostro Capitano è attualmente indisposto, prenderò io il comando della nave per il momento, vedete di darvi una mossa con le riparazioni, dobbiamo riprendere la traversata al più presto, MUOVERSI! Dal più esile al più robusto, dal più giovane al più vecchio, tutti sembrarono scattare intimoriti ma "caricati" dalle sue parole, effettivamente nonostante non fosse una cima in altezza la dimensione dei suoi bicipiti era "importante" la sua muscolatura risaltava in maniera incredibilmente evidente sotto il sudore illuminato dal sole. Al suo fianco altri due marinai, molto più alti di lui ma non così grossi, stavano discutendo sul da farsi. Mi avvicinai e potei udire nuovamente la voce del timoniere. Setsuo, Tosame, tuffatevi con delle corde e legatele all'albero, sapete cosa e come fare.
    Quanto ci vorrà per poter ripartire? Mitsuki si voltò a braccia conserte, alzò un sopracciglio e mi diede una rapida occhiata. Non più di un ora, i miei ragazzi sanno il fatto loro, tu piuttosto... Sei conciato malino eh? Avrei voluto vedere te al mio posto... Sì, non è stato facile proteggervi Glielo feci pesare, o almeno l'intento era quello, dovevano solo ringraziarmi se erano ancora vivi, branco di inutili bestie. Mmh... Grazie allora. Una smorfia non pienamente convinta gli comparve in volto mentre si girava a controllare l'operato dei suoi sottoposti. Piuttosto, c'é qualcosa che posso fare per rendere più veloci le riparazioni? Ci pensò su qualche attimo, poggiando lo sguardo verso un orizzonte non ben definito mentre si lisciava il mento, ma i suoi pensieri vennero bruscamente interrotti dal rumore dei due uomini che risalivano a bordo tenendo delle spesse corde fra i denti. Mh!... Puoi aiutare loro, sempre se conciato in quel modo ce la fai, non mi sembri neanche in grado di raggerti in piedi... Anzi, TUTTI QUANTI QUA! Senza voltarmi potei capire che chiunque fosse sul ponte cessò immediatamente la sua attività, chiunque avesse in mano un attrezzo se lo fece cadere di mano. Tirate uomini. In quel momento vidi i due spilungoni passare le corde al resto dell'equipaggio. Capii in quell'istante che l'intento del timoniere era tirare su l'albero, per quanto poco ci capissi di navigazione era evidente che fosse qualcosa di fondamentale per continuare il viaggio, feci poche storie. Non amavo i lavori manuali ma se occorreva farlo l'avrei fatto, mi misi in fondo ad una della due lunghe file indiane che si erano create, l'albero venne trascinato sino alla barca, fino a quel punto fu facile, ma ora c'era da tirarlo sul ponte. Nonostante le ferite cercavo di dare il mio contributo al meglio, non volevo far scorgere nessun tipo di debolezza. Grazie agli sforzi di tutti il ligneo oggetto venne tirato su e trascinato sino al punto dove era posizionato originariamente. Purtroppo però era troncato a metà e non sarebbe stato facile rimetterlo in posizione. Trovate qualcosa per fare da rampa, Setsuo hai preso la banda di congiuntura? Dobbiamo far presto, la corrente ci sta lentamente portando fuori rotta. <<certo, eccola pronta.... Per la rampa sono avanzati delle assi, potremmo usare quelle>> Penso di potervi aiutare in questo.. Datemi un secondo. Mi misi con in ginocchio davanti al moncone dell'albero, dandogli le spalle. Tirai fuori Tenseiga e potei notare con mio solenne sconforto delle tracce di sale sulla lama Fanculo... L'avevo appena ripulita.... ponendo la lama in verticale, obliquamente, in direzione delle mie spalle vi concentrai un esigua quantità di Chakra modellando un muro dello stesso di piccole dimensioni in modo che potesse fungere da rampa.
    Ken'eki no Kabe - Muro di Quarantena
    ZZhp
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa Tecnica difensiva estremamente versatile non necessita di Sigilli, ma solo di apporre davanti a sé un qualsiasi oggetto che possa fungere da protezione, nello specifico qualsiasi scudo o qualsiasi Arma sufficientemente grande da proteggere almeno metà del corpo dell'utilizzatore (tipo una Spada Larga). Subito dopo aver posto davanti a sé l'oggetto, si immetterà in esso una discreta quantità di Chakra per materializzare, a non meno di tre metri da sé e non più di sei, una serie di rettangoli di Chakra solido semitrasparenti, che avranno lo scopo di fungere da protezione. Il Muro di Quarantena può assumere dimensioni variabili a seconda del volere dell'utilizzatore, passando da un minimo di due metri per due metri ad un massimo di dieci per dieci. Il Muro può essere mantenuto dall'utilizzatore fintanto che se ne continua a pagare il Consumo e resisterà a qualsiasi Jutsu di pari livello.
    Consumo: 6 (A Turno)
    Affinità al Chakra [Chakra Base]
    wxq2YfO
    Questa lama è stata creata con un particolare e raro metallo che facilita le tecniche che impiegano un tipo di Chakra sulle Armi e che le rende estremamente resistenti. In termini di durabilità queste Armi saranno pari alla categoria immediatamente superiore alla propria (un'Arma Media sarà resistente quanto un'Arma Grande etc.) oppure vedrà la propria resistenza ad eventuali colpi raddoppiare. L'Arma così forgiata presenterà un'affinità con un tipo di Chakra particolare e permetterà allo shinobi di usare Jutsu, massimo di livello B, che manipolano o utilizzano il Chakra con o su quella particolare Arma ad un costo inferiore pari ad un quarto arrotondanto per eccesso del consumo del Jutsu (un Jutsu B costerà quindi 2 pt. Chakra in meno, mentre una C e D 1 pt. chakra in meno). Sarà infine possibile, per i possessori di questa Arma particolare, eseguire qualsiasi Ninjutsu, Taijutsu e Kenjutsu che necessiti di un tipo di Arma particolare con questa Arma, l'unico requisito necessario è che l'Arma appartenga alla stessa macrocategoria dell'Arma richiesta dal Jutsu (nello specifico: Piccole e Minori, Medie e superiori) e che ovviamente l'utilizzo della stessa sia verosimile con ciò che è descritto nella tecnica; questa ultima opzione non è limitata dal tipo di Chakra scelto. Il jutsu così lanciato si adatterà alla forma dell'Arma ma sarà in ogni caso riconoscibile da chi l'ha già visto.

    Può andare? Mh.. Non male ragazzo, non male. Venite uomini, tiriamo! usando lo scudo di Chakra e le corde ancora appese riuscimmo a posizionare l'albero, mentre Mitsuki lo assicurava al suo posto tramite una particolare benda metallica sulla quale piantò diversi chiodi di grosse dimensioni. Dovrebbe reggere fino all'arrivo... Dopo avremmo modo di fare un lavoro più accurato. Mi guardai attorno ancora un poco, non sapevo come poter dare una mano, ma dovevo fare qualcosa... Non volevo rimanere ancora a lungo in quelle acque, non potevo sapere quando il calamaro si sarebbe finito di leccare le ferite e sarebbe tornato alla ribalta.
    <<mitsuki, signore, abbiamo finito anche con lo scafo.. L'imbarcazione sembra tenere purtroppo però tutte le vele sono andate perse sul fondale e le poche rimaste sono strappate o troppo rovinate, i remi sono distrutti... Non abbiamo modo di riprendere il viaggio... Dovremmo scendere dall'imbarcazione ed arrivare a riva con le scialuppe.>> Disse uno dei marinai, avvicinandosi a noi ed abbassando lo sguardo sul timoniere. No, è troppo pericoloso... L'Isola di Genbu non dista molto ma arrivarci con una scialuppa sarebbe un impresa ed il perimetro dell'isola non è certo ospitale... No... Rischieremo e basta così, datemi solo qualche minuto per pensare. Che poi basterebbe tornare sulla corrente principale, non siamo di molto fuori rotta. Forse ho un'altra idea. Datemi una corda. Mitsuki mi guardò incuriosito mentre mi legavo la corda in vita, non troppo stretta per evitare che mi costringesse ossa e muscoli ancora doloranti, e mi diressi verso la parte posteriore della nave. Puoi venire qui? Chiesi all'uomo in comando, il quale a sua volta acconsentì. Da che parte dovremmo girarci? Dovremmo metterci così, per poter sfruttare quella corrente e poter andare in quella direzione trascinati dalle acque, in questo modo potremmo cavarcela anche senza vele ne remi. Grosso modo mi feci spiegare come doveva essere posizionata e gli chiesi di andare al timone. Avvicinandomi alla balaustra posteriore finii di legare l'altro capo della corda, nonostante il dolore riuscii a calarmi a pelo dell'acqua sfruttando e creando un sottile velo di Chakra al di sotto della suola, sarebbe bastato quello ma non me la sentivo di rischiare. Il corpo stava reagendo peggio del solito alle ferite subite, Pronto?! Urlai al timoniere. Perdonami, quando tutto questo sarà finito ti farò lucidare da un vero fabbro... Presi nuovamente in mano la Katana al mio fianco, immergendola nell'acqua feci si che il Chakra iniziasse a volteggiarci attorno, rapidamente nell'acqua si creò un mulinello che riuscii a rilasciare di colpo dalla punta della spada per avere la forza necessaria a smuovere l'imbarcazione, dovetti farlo altre due volte per correggere la traiettoria e portare il mezzo sulla via giusta.
    Suiton: Suiren no Jutsu - Forgia d'Acqua x3
    Fg8RrKq
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica è di rapida esecuzione e non necessita di Sigilli. Consiste nell'impugnare un'Arma di dimensioni simili ad una Katana, per poi accumularvi attorno una discreta quantità di Chakra Suiton, di modo che la lama venga avvolta da un turbine vorticante d'acqua e l'utilizzatore possa eseguire un rapido fendente con la stessa. La tecnica si differenzia a seconda che si colpisca direttamente il bersaglio con la lama avvolta dal Suiton o che si scagli il turbine acquatico dalla lama. Nel primo caso il bersaglio subirà danni da Taglio pari ad una ferita medio-grave, scagliando l'avversario a parecchi metri di distanza. Nel secondo caso si genererà invece un turbine d'acqua dal diametro di sei metri, che procederà a velocità medio-alta davanti all'utilizzatore per quindici metri, provocando molteplici ferite da impatto di entità medio-grave oltre a scagliare indietro di qualche metro i bersagli colpiti.
    Consumo: 8

    Tornai sul ponte, aiutandomi con la corda, le gambe ancora non mi sorreggevano bene. Mi avvicinai nuovamente a Mitsuki, fu bravo a riprendere il controllo della rotta o almeno questo pensai dal basso della mia ignoranza in materia dato che lo vidi faticare molto ma con fare sicuro, mi accasciai poco distante da lui con la schiena rivolta alla balaustra che fino a pochi minuti prima mi sosteneva. Ora ho bisogno di riposo... Maledizione, guarda come mi sono conciato... Sei debole. So di esserlo maledetto... Ma un giorno avrò abbastanza forza da venire a prenderti... Lo giuro sulla mia stessa vita.
    Non passò molto tempo, con vari scricchiolii e rumori poco rassicuranti l'imbarcazione riprese la sua rotta senza ulteriori problemi, i miei occhi si stavano socchiudendo lentamente mentre il mare mi cullava. Stavo per addormentarmi quando uno urlo improvviso mi riportò alla veglia.
    <<terra IN VISTA!>> Urlò un uomo della ciurma dall'alto di quell'albero che con tanta fatica era stato riposizionato. Che coraggio.. Pensai vedendolo. Shinobi, ci siamo... Ora prega il tuo Dio se ne hai uno. Perché quelle parole? Mi alzai e portai lo sguardo nella direzione che puntavamo. In quel momento capii... Giganteschi spuntoni di roccia emergevano dal mare vicino alla costa, grossi mulinelli tappezzavano le acque. Sembrava quasi che l'isola stessa si stesse proteggendo dal mio arrivo...

    Benkei Rouchi

    ChakraStato FisicoStato Psichico
    98-6-8-8-8=68Lievissima da perforazione indice SX - Medi-grave da Impatto su tutta la parte frontale del corpo - Grave da Impatto alla schiena (Media aggravata a medio-grave e poi a grave)- Lievissima da perforazione pollice DxStanco, provato.
    Doppia borsaRadiolina
    Cimice: 2/3
    Mappa del Chakra
    Kit di Pronto soccorso
    Carta-Bomba: 4/5 (Un utilizzo)
    Palla Gelo: 2/5
    Palla Luce: 2/2
    FoderoTenseiga (Spada Omoikurai forgiata chakra base)
    NoteCoprifronte spalla sinistra
    Forza: 0
    Velocità: 0
    Agilità: 0
    Resistenza: 0
    Nota:
     


     
    .
  10.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    BALONEY!

    Group
    Moderator
    Posts
    31,405
    Location
    Napoli

    Status
    Anonymous

    Grazie agli sforzi dell’equipaggio e all’aiuto offerto da Benkei la nave era stata riparata e messa in condizioni di solcare il mare in relativa sicurezza. L’ingegno dello Shinobi Katana e l’utilizzo creativo dei suoi Jutsu erano stati in grado di portare un’enorme beneficio alla ciurma. Infatti, il sapiente uso dei Ninjutsu basati sull’arte della spada si era rivelato fondamentale per sconfiggere non solo il Mostro che li aveva attaccati ma anche le difficoltà che avevano affrontato. Il Principe si era dimostrato un uomo buono e compassionevole nei confronti di coloro che gli avevano offerto un passaggio, apparentemente gratuito, verso le coste dell’Isola di Genbu.

    L'ultimo tratto del viaggio era, ad ogni modo, ancora irto di pericoli e di difficoltà. Mentre l'equipaggio danzava intorno alle corde e alle sartie dalla cabina del capitano era apparsa Nora, l'infermiera, che ti si era avvicinata con un'espressione ancora estremamente scura in volto. Questa ti inviterà a seguirla all'interno della piccola stanzetta in cui era stata allestita una spartana infermeria. Dopo un ora di lavoro, in cui il rullio e i movimenti della barca si erano fatti più forti, la donna ti invita ad uscire dalla camera lasciandola sola proprio mentre le paratie della nave toccavano la banchina del porto.

    Uscito dalla sala ti troverai dinanzi uno spettacolo mozzafiato. Le irte e frastagliate insenature dell’isola coprivano tutta la visuale del Rouchi, ancora dolorante nonostante le cure offertegli dalla donna, caratterizzandosi come un lembo di terra estremamente aggressivo. Il paesaggio di fronte a lui si mostrava come fitto di boschi, di aghifoglie, e montagne dalla sommità acuminata e letale tra cui apparivano le stelle e una falce di luna calante. Dopo breve tempo le operazioni d'attracco della nave erano terminate legandosi ad una piccola banchina di legno grande abbastanza da poter ospitare solo due caravelle. Una volta attraccati con la vostra nave i marinai avevano cominciato ad assicurare la barca mediante una serie di corde spesse. Anche in questo momento di trionfo, per la navigazione, Ibuki non si era affacciato dalla sua cabina.

    Il porto era sorvegliato solamente da un avamposto di piccole dimensioni formato da un'unica abitazione. Qui troverai un solo Shinobi di Kumo, Rai-Mondoh, che sarà preposto al controllo della vostra spedizione e di tutta la merce presente. Una volta riconosciuta la presenza di un suo compagno si dimostrerà estremamente felice e ti inviterà a cenare e soggiornare nel suo avamposto.


    ***

    Descrivi le operazioni di cura e scegli se accettare o meno l'invito dello Shinobi tuo compaesano.
    Se permetterai a Nora di agire sulle tue ferite essa sarà in grado di andare a diminuire di mezzo grado tutte le ferite sul tuo corpo (facendo scomparire quelle lievissime). La donna comunque non utilizzerà Jutsu curativi ma solamente unguenti, fasce e bende in modo da donarti le prime cure.



    Edited by Lordissimo. - 28/2/2024, 22:29
     
    .
  11.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    The Half-Demon Prince.

    Group
    A&M Fan Club
    Posts
    173
    Location
    Paese dei Demoni

    Status
    Offline
    Narrato Pensato Parlato <<parlato personaggi secondari>> Inugami Telepatia Volatili Sora Ibuki Mitsuki

    Guardavo con sguardo preoccupato l'isola che si faceva sempre più vicina, non so se fossero i pericoli ai quali riuscivo a giungere con gli occhi o qualcosa che percepivo con un senso non comune. Quel "Sesto senso" da Shinobi che pian piano si sviluppava facendoti capire come e quando agire ma anche quando agire era sin troppo pericoloso. Sino a quel momento mi ero tenuto ben occupato ed i pensieri nonché i dubbi che qualche giorno prima mi assalivano si erano quasi completamente diradati. Ma in quel momento di "calma" sembravano essere tornati all'assalto con armi ancor più acuminate. Cosa mi aspetta in quell'isola dimenticata dagli Dei? posai, senza accorgermi, l'artigliata mano sinistra sul Kashira di Tenseiga, sembrava quasi una reazione istintiva del mio corpo che nei sui recessi avvertiva uno strano pericolo. Eppure avevo già affrontato Shinobi dalla forza incredibile, Demoni con sembianze umane, fottutissimi mostri giganti... Cosa diamine era quella strana sensazione che avvertivo? Sentii picchiottarmi sulla spalla, ero talmente assorto da non essermi reso conto neanche che qualcuno si era avvicinato alle mie spalle. Imperdonabile..
    <<ben...Benkei, giusto?>> Si, mi chiamo così... Signorina? Chiesi udendo quella voce, dolce ma spezzata in gola, come la voce di una persona che aveva finito di piangere solo da qualche secondo. <<nora... Solo Nora... Vorrei ringraziarla per quello che ha fatto, se non ci fosse stato le->> Le chiederei, se per lei non è un problema di darmi del tu, non ho più un titolo in grado di... Lasci stare, mi dia del tu se non le dispiace. <<ma certo, scusi... Cioè, scusa.>> Non scusarti cazzo... Comunque, dicevi? La ragazza si guardò attorno un poco spaesata, sembrava quasi aver perso il filo del discorso, ci mise qualche secondo a trovare le parole... Sembrava persa in pensieri che non avrebbe mai esternato, di sicuro non a me. <<uh... Si, ecco, dicevo... Le ferite.>> Mi squadrò per qualche instante per poi aggiungere:"<< Per ringraziarti di averci praticamente salvato mi chiedevo se potessi medicarti le ferite, non sono brava come uno di voi Shinobi ma penso di poterti aiutare.>> Mi voltai nuovamente verso l'isola, mancava ancora qualche minuto alla destinazione, non era una cattiva idea farsi leccare le ferite da qualcuno che fosse certamente più competente di me... Solitamente c'erano i rimedi popolari di Jaken a pensarci, almeno quando in passato era presente alla tenuta, ma ho sempre fortemente dubitato della loro efficacia. Lo apprezzerei molto, anche un antidolorifico basterebbe. Se mi sentisse quell'inutile vecchio... Già me lo sento "AAAAH medicine moderne, l'avvelenano e basta signorino" . Senza accorgermene feci un sorriso, da una parte mi mancava quell'omuncolo irritante. <<vediamo cosa posso fare, seguimi>>.
    Mi addentrai sotto coperta e la seguii fino ad una stanza, piccola e stranamente calda rispetto al resto della nave. Nell'aria ristagnava un lieve ma per me ben riconoscibile odore di sangue fresco. C'era una specie di lettino ospedaliero malconcio, con qualche anno di troppo sulla spalle tuttavia molto pulito, anzi, troppo pulito.. Sembrava quasi che fosse stato appena rifatto. Mi fece cenno di sedermi sullo stesso e senza aggiungere niente accettai di buon grado, guardandomi attorno potei notare che tutto ciò che c'era lì dentro erano utensili infermieristici di fortuna, tutta roba ben tenuta ma si vedeva che come organizzazione era abbastanza raffazzonata. Avrà messo insieme quel che poteva.. Lo sguardo della donna era torbo, le sue parole gentili non riuscivano a mascherare il dolore del suo animo. A quei tempi non capivo cosa volesse dire perdere qualcuno a cui si voleva bene, non empatizzavo con lei, ma non ero neanche quel freddo e vacuo mostro come volevo farmi passare. Avrei voluto chiederle qualcosa, ma tutto ciò che mi veniva in mente suonava poco delicato e poco congruo alla situazione, quindi me ne rimasi in silenzio ad osservarla mentre cercava oggetti che non riusciva a trovare neanche sotto al suo naso. <<levati il Kimono, fammi dare uno sguardo>> Mi rimisi in piedi e posai la katana ed il suo saya sul lettino, slacciai la veste lasciando che cadesse per terra per poi passare all'Hakama. Lo feci spontaneamente, mi trovavo a mio agio in quel corpo e non me ne vergognavo affatto, anzi, adoravo restare nudo. L'infermiera non batté ciglio, nonostante tutto sembrava rimanere molto professionale. Iniziò a toccarmi sulle ferite chiedendomi dove mi doleva maggiormente e scoprii solo grazie a quelle delicate mani che il problema maggiore erano spalle e schiena.
    Posso farti una domanda? <<dimmi.>> E' tanto che lavori con questo equipaggio... Vero? La donna, concentrata nel mescolare uno strano e nauseabondo unguento si fermò alzando il capo e rivolgendomi la sua completa attenzione. <<sì.. Oramai sono la mia... Famiglia.>> Mi dispiace per quel che è successo a quel ragazzino. <<leo>> Uhm? <<si chiamava Leo.. E non era un semplice ragazzino.>>
    Perdonami se sono stato indelicato, non era mia intenzione. Trattenni il respiro assieme ad un urlo mentre mi spalmava il freddo unguento sulla schiena. Arh... Vorrei chiederti anche se sei mai scesa a terra e visitato l'isola. <<no, le uniche volte che ci sono stata è con l'equipaggio e Ibuki non vuole che io vada a zonzo per l'isola, dice che è più pericolosa di quel che sembra..Perché?>> Come se non lo sembrasse... Tsk. Niente, raccogliere informazioni fa parte del mio lavoro, più informazioni meno soprese... Grazie lo stesso. Nora continuò a medicarmi le ferite in silenzio, non sembrava aver molta voglia di parlare, e come biasimarla? Sembrava molto legata all'equipaggio e sicuramente a quel mozzo. Quando la donna finii ero praticamente una mummia, fasciato di bende intrise di unguento dal collo sino alle gambe. l'antidolorifico fece quasi subito effetto e fu così premurosa da darmene un'altro nel caso non mi fosse bastato il primo o il suo effetto fosse venuto a mancare troppo precocemente. Mi rivestii mentre la barca si muoveva con brusche manovre ed il vociare sul ponte si era fatto molto più chiassoso mischiandosi al rumore dell'acqua che violentemente si scontrava contro lo scafo. <<dovremmo essere arrivati..>> Mi fece cenno con la mano di uscire. Parrebbe di sì... Uhm, grazie per queste, non eri tenuta a farlo. Non rispose, sembrava nuovamente persa ed io mi affrettai ad uscire. Passai dinanzi alla porta, chiusa, del Capitano Ibuki, con espressione accigliata mi soffermai davanti all'uscio chiedendomi se fosse cortese o meno provare a sentire come stava ma poi ci ripensai. Sicuramente non era dell'umore giusto data la situazione e già nella precedente conversazione non mi era stato di grande aiuto con le informazioni sull'isola.. Inoltre percepivo questo fievole odore di alcool provenire dall'interno. Probabilmente quella "Lunga storia" non era così di peso se messa al confronto con la morte del fratello minore ed in quel momento un "aiutino" avrebbe, anche se solo superficialmente, lenito quella ferita ancora grondante.. Mi allontanai senza disturbarlo e mi diressi in superfice, arrivando sul ponte potei vedere l'equipaggio tutto muoversi frettolosamente, come sempre da quando li avevo potuti ammirare a lavoro. Certo... Frettolosi come sempre e come sempre anche molto meticolosi... Tuttavia.. Sembrava più furia di voler ripartire che altro. Mi starò immaginando tutto io... Questa sensazione di angoscia non mi vuole lasciar stare.. Fu mentre cercavo di scacciare quei pensieri che notai finalmente la bellezza del paesaggio che mi si stagliava dinanzi. La frastagliata costa faceva da muro ponendosi come difensivo baluardo contro il mare irrequieto, il quale a sua volta vi si schiantava contro come se volesse cancellare dalla faccia della terra quella maledetta isola e lasciare che l'oceano la inghiottisse. Il rumore delle acque ed il freddo pungente dell'aria ricolma di salsedine non riuscirono comunque a farmi distogliere lo sguardo dalle sommità delle alture. Fitta vegetazione, composta per la maggior parte da pini o alberi simili da quello che potevo scorgere, sovrastata e vagamente illuminata dalla luce di una mezza falce di luna che accompagnata da luminose stelle dava un'area "spettrale" a quel luogo. Notai anche una specie di abitazione, Che ci sia una specie di "guardiano" del pontile? In questo luogo dimenticato dei fottutissimi Dei?... Meglio così, se c'é saprà certamente dirmi qualcosa di più sull'isola e sul monastero.. Non voglio ritrovarmi a girare a vuoto. Sarà meglio partire da lì.Gli uomini avevano oramai terminato l'apparentemente faticoso lavoro di assicurare la nave a quel porto fatiscente, porto... Una parola fin troppo grossa per quel misero pontile in legno marcio quasi completamente ricoperto nella presa di muschio, alghe e molluschi. Mentre questi si affrettavano a scaricare pesanti casse feci un gesto con la mano al timoniere che se ne stava a volto scuro e braccia conserte ad osservare i lavori, rispondendomi con un semplice "Uhm!" ed un gesto della testa. Prenditi cura di Ibuki. Il capitano è un uomo forte, si riprenderà. Uhm.
    Scendendo dalla rampa appena posizionata potei sentire le assi di legno scricchiolare sotto al mio peso, nonostante questo non fosse poi così eccessivo.. Anzi. In lontananza una torcia mi accecò per qualche fulgido istante, sembrava provenire in direzione dell'abitazione. Siete un po in ritardo, vi aspettavo per ieri, che è successo? Un mostro marino vi ha attaccati?! AHAHAHA Udii dire da un uomo che si stava avvicinando con la torcia in mano, In realtà sì. Risposi freddamente mentre i miei occhi cercavano di tornare alla normalità. Cos?! Che vorrebbe dire?! HEY MA ASPETTA..... TU SEI UNO SHINOBI! DI KUMO!! In quel momento mi fu finalmente chiara quella figura, un ragazzo, forse mio coetaneo, bianchi capelli tagliati corti, ma un bianco sporco... Di certo non poteva vantare una fluente ed argentea chioma come la mia Tsk... Notai la divisa, particolare ma con elementi che mi facevano pensare al paese del Fulmine. A darmene ulteriore conferma la metallica placca cucita sulle vesti, posta al centro del petto con sopra riportato il simbolo di Kumogakure.Sì, sono qui in missione... Tu saresti? A quel ragazzo brillavano gli occhi, sembrava che non vedesse una persona da mille anni o ancor peggio... Non si tratteneva, sembrava esplodere di gioia come un uomo assetato e disperso nel più arido dei deserti sul quale improvvisamente inizia a piovere. Rai-Mondoh! Ma tutti mi chiamano Rai... O almeno vorrei lo facessero!! Senti senti, ti andrebbe di cenare insieme?! Immagino che sulla nave non si mangi così bene ed io sono... Per gli Dei, non immagini quanto sono felice di vedere un'altro Shinobi... DI KUMO PER GIUNTA!! No NO NO, devi venire a mangiare con me, ci teniamo compagnia e mi racconti questa storia del mostro marino. Daaaaai, ti assicuro che non mangerai niente di meglio su questa sperduta isola! La sua "energia" quasi mi metteva paura, possibile che fosse li da talmente tanto da comportarsi a questo modo? E che cazzo aveva fatto di tanto grave da far decidere ai piani alti una punizione del genere? Avrà cercato di scoparsi la figlia di uno importante? Il tizio mi puzzava tantissimo, non avevo mai visto uno Shinobi con tutta quella "voglia di vivere" addosso, ma potevo anche si dedurre che la solitudine, la lontananza dal proprio villaggio ed il luogo in se stesso non aiutavano a non sentirsi abbandonati al mondo. Sì, d'accordo... Mi farebbe comodo anche farti un paio di domande.

    Benkei Rouchi

    ChakraStato FisicoStato Psichico
    68Lievissima da perforazione indice SX - Medio-grave Media da Impatto su tutta la parte frontale del corpo - Grave Medio-Grave da Impatto alla schiena (Media aggravata a medio-grave e poi a grave)- Lievissima da perforazione pollice DxStanco.
    Doppia borsaRadiolina
    Cimice: 2/3
    Mappa del Chakra
    Kit di Pronto soccorso
    Carta-Bomba: 4/5 (Un utilizzo)
    Palla Gelo: 2/5
    Palla Luce: 2/2
    FoderoTenseiga (Spada Omoikurai forgiata chakra base)
    NoteCoprifronte spalla sinistra
    Forza: 0
    Velocità: 0
    Agilità: 0
    Resistenza: 0
    Nota:
     




    Edited by KaneBauII Principe di Vallacchia - 13/3/2024, 09:22
     
    .
  12.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    BALONEY!

    Group
    Moderator
    Posts
    31,405
    Location
    Napoli

    Status
    Anonymous

    Le mani gentili della dolce Nora avevano alleviato le sofferenze del Principe che finalmente si sentiva estremamente più a suo agio con il suo corpo. Il dolore ed i lividi che gli costellavano il corpo continuavano comunque a persistere seppur celati da un’abbondante dose di antidolorifico. Mentre le guance dell'affidabile infermiera si erano illuminate di rosso quando con gesti sicuri e ben calibrati andava a spalmare l'unguento miracolo prima di fasciare le sue ferite. Le bende, che davano a Benkei l'aspetto di una vera e propria mummia, avevano un peculiare odore botanico che ben contrastava con l’odore della salsedine che aveva bagnato le sue vesti. Al termine dei lavori di medicazione il Ninja si era lasciato trasportare dallo splendido paesaggio che lo sovrastava. La meraviglia delle strutture di roccia che si era ritrovato dinanzi aveva mostrato al giovane Shinobi Katana tutta la magnificenza e maestosità del Doton di cui non aveva ancora ne sondato l’ignoto ne conosciuto l’indiscusso genio.
    La luna e le stelle che splendevano alte nel cielo davano a quello scenario un aspetto onirico richiamando chiaramente una delle opere del celeberrimo artista del pennello Van Goh. La tela in questione, che poteva esser considerata l'opera più famosa del pittore, rappresentava un cielo composto da molteplici tonalità di blu che vorticavano senza miscelarsi tra di loro in cui rilucevano la luna e le stelle in uno splendido giallo caldo e brillante a contrasto. Dinanzi a questo scenario si stagliavano le guglie acuminate di una torta città oscura dall’architettura acuta e aggressiva.
    Ancora beato dalla maestosità dell’isola in cui erano attraccati lo sguardo del Rouchi aveva cominciato a vagare sulla costa dove già si affollavano i marinai per andare ad attuare le prime operazioni di scarico delle merci. Sulla terra, poco distante dalla costa si trovava una casa modesta ma all’apparenza accogliente. Questa era la casa che il Raikage aveva affidato al buon Rai. Questo era un simpatico buontempone dai corti capelli candii e la pelle mulatta che dopo poco si era presentato ai nuovi arrivati.
    Il guardiano dell’isola di Genbu era apparso stringendo tra le mani una torcia con cui aveva illuminato la zona. Grazie a questa apparizione il Principe si era finalmente ritrovato con un suo collega pronto a chiacchierare e bearsi, dopo molte settimane, della compagnia di un suo collega. Lo Shinobi dai corti capelli dopo aver conversato energicamente con il Principe aveva dato qualche gioviale ordine o indicazione alla ciurma prima di andare a rivolgere la sua attenzione a Mitsuki. Dopo qualche minuto in cui il primo aveva confabulato con il timoniere, perdendo solo per un secondo il suo proverbiale sorriso, si era congiunto con il portatore di Inugami riacquistando il suo solito atteggiamento. «Dai su possiamo andare!!» Aveva detto con entusiasmo contagioso. Contagio da cui, tuttavia, Benkei era totalmente immune grazie alle sue principesche difese immunitarie. «Ti preparerò una vera specialità nella mia Mojo Dojo Casa House... Anche se le risorse qui scarseggiano un po'... Ma che importa, la soluzione è l'amicizia!» Il Ninja di Kumo riempiendo il silenzio della notte con del buon vecchio small talk aveva condotto il principe verso una piccola abitazione all'apparenza in ottime condizioni. Questa era una tipica casa di legno di piccole dimensioni, per una persona di alto profilo come l'Albino, disposta su due piani. Sull'ingresso campeggiava l'incisione dell'orgoglio della Nuvola: il simbolo del villaggio Ninja.
    Shichuuka no Jutsu - Tecnica della Casa di Legno
    nL40
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Questa casa dall'aspetto immutato e immutabile è stato il dono al Villaggio della Nuvola da parte di uno degli Shinobi Leggendari della Quarta Guerra Ninja. Tale abitazione presenta un arredamento spartano formato da pochi mobili che partono dallo stesso legno di cui è formata l'abitazione. Nel piano terra l'edificio viene diviso da mura lignee in tre camere: un'ampia sala, una cucina e un bagno dotato di un'ampia vasca circolare. Il piano superiore, invece, si conforma come un'ampia sala comune su cui poter distendere dei semplici futon riposti in un grosso armadio sul lato destro. Tale casa permette a coloro che dormono al suo interno di riposarsi al meglio e recuperare totalmente le proprie energie. Durante il riposo sarà possibile, quindi, ristabilire tutto il Chakra speso in precedenza.
    Consumo: N/A

    Entrati in casa la troverai in condizioni pressoché perfette come se fosse stata ultimata il giorno stesso. Rai ti inviterà a rilassarti e fare un bagno mentre lui avrebbe cominciato a preparare una cenetta di tutto punto composta da riso saltato con verdure e sake. Cena di cui avrebbe inviato parte ai marinai.
    Se vorrai porre delle domande al giovane durante la cena questo potrà risponderti sulla pericolosità dell'ambiente circostante indicandoti sommariamente la direzione in cui si trova il tempio, cioè al centro dell'isola. Sorprendentemente anche Rai non ha contatti, da poco meno di una settimana, con i monaci ma ti dice che non ha potuto controllare di persona perché impossibilitato a causa dei suoi compiti a penetrare nell'entroterra.
    Il giovane comunque non potrà accompagnarti perché il suo compito è quello di vegliare e tenere a bada le coste mentre avrebbe aiutato le operazioni di riparazione della nave. Per quanto riguarda le creature che popolano l'isola lui ti potrà solamente confermare la loro pericolosità complimentandosi con te per la "sconfitta" del Calamaro Gigante scusandosi con te per la fuga della bestia dal suo controllo. Il compito dello Shinobi di stanza sull'isola è quello di proteggere il porto e tenerne a bada le bestie marine. Infatti, la creatura acquatica si era sottratta qualche giorno precedente al suo controllo allontanandosi dalla costa. Tuttavia lui era sicuro che la presenza di un suo collega poteva andare a risolvere la situazione senza particolari problemi.

    Il giorno successivo quando ti risveglierai troverai Rai-Mondoh già impegnato, insieme all'intero equipaggio, nelle operazioni di riparazione della nave. dopo averla portata in secca. Pronto e carico per affrontare la tua missione penetri nella foresta con l'idea di raggiungerne il centro.

    ***

    Riesci, finalmente, a riposare lontano dal moto ondoso che negli ultimi giorni ha cullato i tuoi incubi e la tua nausea. Grazie all'ambiente calmo e rilassato riesci a ripristinare interamente il tuo Chakra.

     
    .
  13.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    The Half-Demon Prince.

    Group
    A&M Fan Club
    Posts
    173
    Location
    Paese dei Demoni

    Status
    Offline
    Narrato Pensato Parlato <<parlato personaggi secondari>> Inugami Telepatia Volatili Sora Ibuki Mitsuki Rai-Mondoh


    Ragionava, ragionava, non faceva che ragionare di frivolezze e cose apparentemente senza senso, non ho mai apprezzato quelle bocche di rana con la lingua lunga. Finalmente dopo una breve camminata, che per colpa dell'incessante parlare del mio collega mi sembrò eterna, su di un sentiero battuto, raggiungemmo la sua abitazione o almeno questo sembrava. Dall'esterno si notava quanto fosse veramente ben tenuta, nonostante la vicinanza alla costa. L'aria di mare, la salsedine e l'umidità non avevano intaccato quel legno robusto che sembrava appena finito di passare sotto ad una lavorazione di pregio fatta da esperte mani d'artigianato. Tutte cose che il mio occhio, per quanto non lo facessi volontariamente, scorgevano immediatamente. Così come scorsero il facilmente notabile, grosso e pacchiano stemma della Nuvola che capeggiava al di sopra dell'entrata. Mpfh... "Orgoglio della Nuvola" che stronzate. Entra su su, non fare complimenti! Disse facendomi cenno di avanzare con un grosso sorriso stampato sul viso, probabilmente mezzo angosciato per la mia titubanza sulla soglia. Feci un passo all'interno. Questa è la mia Mojo Dojo Casa House, uno spettacolo vero? E' piena di tutti i comfort di cui un vero Shinobi può avere bisogno... Incluso un bellissimo bagno, a proposito. Mi ci vorrà qualche minuto per preparare la cena, non aspettavo di certo ospiti ahaha. Perché nel frattempo non vai a farti un bel bagno caldo, ti rimetterà in sesto!! Sotto le bende probabilmente non si notò la mia espressione annoiata ed infastidita da quel suo modo "troppo amichevole" ne la smorfia nel sentire quelle parole. Passai lo sguardo attraverso la stanza, il salone d'ingresso ove mi trovavo era abbastanza spoglio e povero di troppi ninnoli, solo due porte, una di fronte all'altra sui due muri laterali ed una scalinata in fondo dalla parte a me opposta. Tuttavia quello che più catturò la mia attenzione erano i mobili, ci misi qualche secondo a capire perché mi sembrassero così "anomali" ma in fine ci arrivai, sembravano quasi.... "Ricavati dal pieno".. Difficile da spiegare. Era come se non fossero stati messi lì in maniera postuma ma al contrario sembravano che si ergessero dallo stesso legno del pavimento, intagliati come se fossero, per l'appunto, ricavati da un pezzo integro che si ergeva come un ramo dalle lignee assi sul terreno. Non so se sia il caso che mi faccia un bagno... Sono stato appena medicato e rattoppato, forse è meglio che mi lasci le bende addosso per il momento. Una poderosa pacca sulla spalla mi fece fare mezzo metro in avanti. Su su, non ti far pregare ahaha, ti aiuto io a rimettere su due bende, che ci vorrà mai? Bestemmiai tra i denti. Proprio su quella cazzo di merdosissima, fottuta, stramaledetta spalla del cazzo?! MA PORCA TROIA! Sì, sarà meglio che vada a farmi un bagno, con permesso. Sorreggendomi l'arto indolenzito mi avvicinai alla porta sulla sinistra, dato che attraverso quella a destra avevo scorto un tavolo, pensai che la direzione giusta fosse quella. Accendendo la luce scoprii di aver avuto la giusta intuizione. La stanza di modeste dimensioni presentava una vasca da bagno che occupava praticamente tutto lo spazio a disposizione. La qualità del legno e la sua assenza di imperfezioni era qualcosa che mi lasciava piacevolmente stupito, quasi sembravano essere frutto di un Jutsu più che di sapienti artigiani. Avvicinandomi al bordo della vasca aprii il rubinetto dell'acqua calda e lasciai che questa si riempisse mentre una cortina di denso vapore "allagava" l'aria. Tolsi l'equipaggiamento di dosso e cercai di spogliarmi senza fare movimenti bruschi e lentamente slegai anche tutta la fasciatura dal corpo scoprendo che la mia pelle si era macchiata di quella viscida sostanza color verde sporco. Riposi con cura riarrotolando le bende su se stesse per riutilizzarle nuovamente una volta finito il bagno, proprio di fianco a Tenseiga. Era poco igienico? Sì, me ne fregava qualcosa in quel momento? Assolutamente no. Immergendomi nella vasca e sentii immediatamente tutti i muscoli allentare la tensione accumulata, ci misi qualche minuto prima di iniziare a lavarmi effettivamente, me ne rimasi lì, disteso a mollo lasciando che pensieri, idee e dubbi galleggiassero con me. Non mi facevo un bagno da quanto? Uhmpf.... Ne avevo proprio bisogno cazzo. Ma ora come dovrei muovermi? Non penso che l'amicone possa farmi da guida, per quanto questo posto sia isolato e disperso in culo al mondo se ha l'ordine di sorvegliare la costa rimarrà qui... Non mi sembra il tipo da andare contro le regole... Certo che è proprio un tipo strano, immagino che la solitudine faccia questo effetto sulle menti deboli. Mmh.. Deboli... Proprio io mi metto a giudicare la forza degli altri? Non me lo posso proprio permettere, guarda in che cazzo di stato mi riduco ogni fottuta volta... Se solo.... La mia mente continuò a vagare in quel mare di pensieri senza una meta precisa sino a quando non mi addormentai. OOOH HEY, HEY!! SEI VIVO?! Uno scossone improvviso, datomi sulla solita stramaledettissima spalla mi svegliò di soprassalto, ci misi qualche secondo a realizzare la situazione quando alle mie spalle vidi Ray con un espressione preoccupatissima in volto. OOOOH, cavolo che paura amico, non ti vedevo più tornare e pensavo ci fossi morto qua dentro! No no, per mia sfortuna sono ancora vivo. risposi stiracchiandomi la schiena. Non scherzare su certe cose, mi hai fatto preoccupare. Eh, lo vedo... Dammi un secondo che esco. La tensione sul volto del Kumoniano andava scemando sempre di più mentre si allontanava, prima di richiudersi la porta alle spalle aggiunse:"Comunque la cena è pronta, non avevo molto a disposizione ma fidati, ti leccherai i baffi! ahahah. " Mi alzai dalla vasca spostando all'indietro i lunghi capelli che mi ostruivano parzialmente la visuale, come misi un piede fuori dall'acqua però la porta venne riaperta di soprassalto. AH GIUSTO!.... Ti ho lasciato un cambio lì, i tuoi vestiti mi sembravano zuppi e sporchi, mentre li metto a lavare puoi usare una delle mie uniformi di ricambio! Giuro che ci mancò veramente poco ad un mio attacco nei suoi confronti. Grazie, non era necessario. Ma figurati è un piacere avere un ospite, a dopo! Il ragazzo uscì dalla stanza e finalmente la stessa cadde nel silenzio e nella pace, mi ribendai alla bene e meglio e mi misi l'uniforme di Kumo, c'era uno specchio nella stanza dal quale mi specchiai involontariamente passandovi dinanzi... Non mi stava male quella divisa ma mi faceva strano, non l'avevo mai indossata preferendo di gran lunga i pregiati Kimoni ed Hakama confezionati su misura con i migliori tessuti a disposizione... Molto più comodi, molto più leggeri. Forse anche il problema di non essermi mai veramente sentito uno Shinobi della Nuvola ma semplicemente un Samurai in terra straniera che stava "momentaneamente" prestando i suoi servigi. Ma era anche vero che oramai io non avevo più un paese mio, il mio clan era stato raso al suolo, i possedimenti dati alle fiamme, le ricchezze... Bhè, probabilmente erano nelle tasche dell'Hokage... Mi soffermai quindi su quell'immagine che lo specchio mi rimandava indietro pensando: E' questo quello che dovrei essere ora? Ho fatto tutta questa fatica per scappare dal mio destino, ho scoperto che forse per me c'é una speranza di vivere e non semplicemente di sopravvivere ma per cosa? Per obbedire agli ordini di un Paese che non è il mio? No cazzo... Voglio essere libero....Tsk, ma chi voglio prendere per il culo? Come se fossi forte abbastanza da potermelo permettere... Strinsi tra le mani il Saya di Tenseiga e me la portai sino alla cucina dove Ray era tutto sorridente seduto al tavolo.
    Eccoti finalmente!
    Ci mettemmo a mangiare, non era certo un pasto da re tuttavia, anche se mi duole ammetterlo, era tutto veramente buono. Un semplice riso e verdure ma eccezionalmente saporito. Tirai giù l'ultimo boccone e posai le bacchette. Senti Ray, cosa mi sai dire su di un fantomatico tempio nelle vicinanze? Non molto, è la casa di alcuni monaci abbastanza riservati, non è mio compito averci a che fare se non dandogli una mano con le provviste.... Ora che ci penso è da un po' che non li vedo, sarà una settimana o giù di lì. Neanche tu quindi?... Mmh, mi hanno mandato qui proprio per questo, non sono arrivate né notizie né rapporti su di loro a Kumo già da diversi giorni. Aaaaah, ecco perché hanno mandato uno Shinobi, spero che non sia successo nulla, quest'isola è piena di pericoli. Mi domando solo perché mandare me e non chiederlo direttamente a te che sei qui. Penso che sia perché non posso lasciare la costa se non quando arriverà un'altro Shinobi a darmi il cambio, le coste e le bestie marine devono essere sempre tenute d'occhio... Non c'é un attimo di pace. A proposito... Mi dispiace per quelle ferite, è colpa mia. Quella specie di calamaro era una di quelle bestie? Sì... Era compito mio tenerlo a bada ma in un modo o nell'altro è riuscito a scappare... Sono stato fortunato che tu l'abbia incontrato e rimesso al suo posto, non era affatto semplice. Non che sia stato facile. Potresti non menzionarlo nel rapporto? Potrei passare dei guai. Immagino di poterlo fare... Ma prima ci sarebbe da chiudere la bocca ai marinai, non penso che sarà facile convincere Ibuki. No... Immagino di no.
    Piuttosto, parlavi di pericoli? Che cosa dovrei aspettarmi? Veramente di tutto, quest'isola sembra voglio essere un covo di mostri e animali giganti... Se devi arrivare fino al tempio ti prego di fare molta attenzione. A questo punto magari una mano mi farebbe comodo, che ne dici? Mi piacerebbe tanto partire all'avventura ma non posso allontanarmi.. Altrimenti mi sarei mosso anche per i monaci, sai... Sto un poco in pensiero per quella gente. Capisco, allora dimmi, come lo raggiungo?
    Il Ninja mi spiegò sommariamente la strada che non sembrava così complessa e dopo qualche chiacchera dove la sua iniziale euforia venne meno potei anche apprezzare la sua compagnia. Calò la notte ed andammo a dormire al piano superiore. Uno stanzone quasi completamente vuoto con solo qualche armadio con dentro riposti dei futon e vestiti di ricambio. La notte passò tranquilla, non so se fu l'acqua calda che mi distese i muscoli, il cibo che mi pienò lo stomaco o la compagnia che mi rassenerò l'animo. Ma non ebbi incubi, sognai qualcosa... Non ricordo di preciso cosa, qualcosa di trascurabile e senza molta importanza evidentemente. Mi svegliai completamente riposato e pieno di energie, ricaricato. Voltandomi non vidi ne Ray, tantomeno il suo futon. Che ore sono porca troia? Il sole sorgeva già alto nel cielo, filtrava senza timidezza alcuna dalle persiane del piano superiore riscaldando la stanza. Provai a cercarlo in tutta la casa, ma dello Shinobi non vi era traccia. Dove cazzo se ne può essere andato? Oh bhè... Non ho tempo ne voglia di preoccuparmene, meglio riprendere la missione e levarsi velocemente dal cazzo questa isola di merda. Con ancora addosso quella divisa a me poco famigliare uscii dall'abitazione affacciandomi sul promontorio. Da quell'altezza potevo scorgere i marinai, avevano trascinato la nave sulla terra ferma e sembravano darsi da fare con riparazioni e lavori da manutenzione dei quali non capivo molto, ma avendoli visto all'opera ero sicuro che fosse un lavoro eccellente. Oh... Eccolo lì. Pensai vedendo anche la figura di Ray-Mondoh dare una mano. Sembrano indaffarati... Ora devo proseguire.
    Presi la strada che mi aveva indicato lo Shinobi e con nuove energie mi accingevo a superare l'ennesima sfida che mi si sarebbe presto parata dinanzi.

    Benkei Rouchi

    ChakraStato FisicoStato Psichico
    150Lievissima da perforazione indice SX - Medio-grave Media da Impatto su tutta la parte frontale del corpo - Grave Medio-Grave da Impatto alla schiena (Media aggravata a medio-grave e poi a grave)- Lievissima da perforazione pollice DxRiposato.
    Doppia borsaRadiolina
    Cimice: 2/3
    Mappa del Chakra
    Kit di Pronto soccorso
    Carta-Bomba: 4/5 (Un utilizzo)
    Palla Gelo: 2/5
    Palla Luce: 2/2
    FoderoTenseiga (Spada Omoikurai forgiata chakra base)
    NoteCoprifronte spalla sinistra
    Forza: 0
    Velocità: 0
    Agilità: 0
    Resistenza: 0
    Nota:
     


     
    .
  14.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    BALONEY!

    Group
    Moderator
    Posts
    31,405
    Location
    Napoli

    Status
    Anonymous

    L'altero principe aveva subito un portentoso shock culturale interagendo con il suo collega Rai-Mondoh. Lo Shonobi di stanza nell'isola di Genbu aveva convinto il suo ospite a fare un bagno prima di consegnargli l'emblema dell'"Orgoglio della Nuvola" che i detrattori della Nuvola schernivano costantemente per la poca bellezza e per la grande fantasia cromatica. Il grandissimo Shinobi esperto di Moda Ninja "Mic Yoen Zoh" nel suo programma televisivo "Ittai nani o kite iru no?" aveva definito quella divisa una scelta audace ed azzardata, a partire dal modello a monospalla che raramente poteva donare ad un qualsiasi individuo dotato di un minimo di senso critico ed estetico, che ben dichiarava le reali intenzioni del primo Raikage.
    Pronto ad affrontare la traversata Benkei comincia la sua traversata all'interno della selva. Gli alti alberi circondavano un sentiero largo circa quattro metri che si addentrava sempre di più verso il centro dell'isola luogo dove doveva, idealmente, si trova il monastero. Il sentiero si presenta tortuoso ma unico fino ad arrivare a biforcarsi in due direzioni.

    Sentiero posto alla tua sinistra:
    Seguendo il sentiero di sinistra la foresta comincia a farsi sempre più fitta ed oscura. L’aria appare ricolma di una leggera polvere iridescente che brilla flebile alla luce che riesce a superare. Questo peculiare polline, dal caratteristico odore dolce e mellifluo di fiori fin troppo maturi, tuttavia non ti appare ne sgradevole ne pericoloso.
    All’interno della penombra non riesci a riconoscere le trappole che il nemico sta per tenderti. Il sentiero si restringe progressivamente fino al punto che un muro di alberi dalle fitte foglie intrecciate ti coprono completamente la strada rendendoti impossibile riconoscere ciò che ti circonda a più di tre metri di distanza. Indeciso sul da fare Benkei sentirà il bisogno di bloccarsi dinanzi a quella strettoia prima di compiere il prossimo passo. In quel momento ti accorgerai di esserti fermato su quelle che sembrano esser delle fameliche paludi da cui pare impossibile riuscire ad uscire. Mentre il terreno fangoso ma compatto ti arriva rapidamente alla gola un flash ti riporta alla realtà. Sei li, bloccato contro il tronco di un albero mentre intorno a te si è formato quello che pare essere l’interno del bozzolo di un enorme bacarozzo.
    Se riesci a fuoriuscire da questa presa, che ti blocca interamente la parte inferiore del corpo e ti lascia una ridotta mobilità nella parte superiori, ti troverai dinanzi a una selva di mostruose falene. Questi coleotteri, dal color verde oliva e striate con motivi neri, con un’altezza di mezzo metro ed un’apertura alare di circa un metro cominceranno ad avvicinarsi a te provando a succhiare via la tua vita e il tuo sangue mediante le loro bocche provviste di denti aguzzi estremamente simili a quelle di una sanguisuga.

    Sentiero posto alla tua destra:
    Seguendo il sentiero a destra dopo qualche ora di cammino ti ritroverai in una via sempre più ampia e ariosa. Il Principe, tuttavia, proverà la sensazione di non esser da solo e si sentirà osservato da occhi indiscreti. Tuttavia tendendo le orecchie o volgendo lo sguardo intorno a te non sentirai nulla di rilevante ma, ansi forse ti sentirai anche in qualche modo paranoico. Quando oramai ti sarai addentrato all’interno della foresta il cammino ti condurrà all’interno di un ampio spiazzo posto nei pressi di un corso d'acqua. In quel momento un’ombra oscura il sole quasi all’acme del suo percorso.
    Dal cielo, come una furia, si scaglia su di te quello che ad un primo sguardo appare essere un tuo compaesano di Kumo che potresti aver incrociato in passato, chiamato Okami Yotsuki, armato di Katana. La figura umanoide pronta ad attentare alla tua vita tuttavia ti dona solamente pochi secondi per renderti conto di ciò che sta succedendo. I tuoi riflessi da Ninja riescono a farti mettere a fuoco la bestia che sta cercando di attaccarti con un fendente scagliato dall’alto verso il basso: si tratta di una scimmia dal corto manto castano, grossa come un uomo di medio-alta statura, che stringeva tra le mani nodose e pelose, come se fosse una vera e propria Katana, quello che ti sembra essere un grosso ma rudimentale bastone di bambù.

    ***

    Parti all'avventura e compi pure la tua scelta.
    Da questo momento l'evoluzione della missione andrà gestita come un normale scontro salvo eventuali altre indicazioni.

    Spoiler dei Jutsu usati nel sentiero sinistro
    Falene della Coltre
    vw1C
    Si tratta di un gruppo di falene di color verde oliva, la cui minuta stazza consente loro di librarsi in volo e di nascondersi efficacemente nella penombra, infatti sono ciascuno lunghi appena cinquanta centimetri e con un'apertura alare di un metro. Possono secernere della tela candida che può essere tagliata unicamente da lame contenenti Chakra proprio come la tela dei Ninja appartenenti ai Geni del Ragno Dorato. La loro velocità è alta mentre le loro capacità fisiche sono basse. Il battito delle loro ali è in grado di secernere delle spore che negli esemplari più grandi possono portare a forti allucinazioni per disorientare la vittima. Questi animali tendono a muoversi in gruppi di cinque individui ciascuno e potranno resistere, singolarmente possono resistere al massimo ad una tecnica C oppure possono esser messe fuori combattimento in gruppo mediante l'utilizzo di un Jutsu B.

    Kankyo no Henka - Mutamento Circostante
    NspN75Q
    Livello: A
    Tipo: Genjutsu
    Per mandare a segno questo Genjutsu occorre che la vittima ne veda almeno in parte la composizione dei Sigilli. L'avversario vedrà l'ambiente circostante distorcersi intorno a lui, rendendo di fatto impossibile cogliere con certezza qualsiasi cosa si trovi oltre i tre metri di distanza da sé. Allo stesso tempo comincerà a sprofondare nel terreno, divenuto instabile come se ci si trovasse all'interno di sabbie mobili. La combinazione di questi due effetti è molto potente, poiché la distorsione dell'ambiente inibisce la vittima dall'accorgersi di un attacco a distanza in arrivo, mentre sprofondare nel terreno ne causa una sostanziale immobilità, rendendolo più vulnerabile ad attacchi anche a corto raggio. L'Illusione si conclude quando il nemico è stato completamente risucchiato nel terreno; se subita in pieno, causa uno shock tale da Inibire le Capacità e le Tecniche di tutte le Specializzazioni dell'avversario per due Turni, più un ulteriore Turno in cui vengono Inibite soltanto le Specializzazioni Secondarie. L'utilizzatore sarà libero di muoversi dopo un secondo dall'inizio degli effetti del Genjutsu.
    Dissolvibile tramite una ferita medio-grave.
    Consumo: 15

    Kumosouka - Fiore della Ragnatela
    GNpj
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Dopo aver impastato il Chakra in bocca e composto un singolo Sigillo, l'utilizzatore può sputare una singola ragnatela in linea retta davanti a sé, direzionandola ove preferisce con un movimento della testa. Non appena emessa, la ragnatela aumenta rapidamente il proprio diametro fino a sei metri e viaggia a velocità medio-alta fino ad una distanza massima di quindici metri. Se colpisce un avversario, questo si ritrova avvolto dalla tela rimanendo immobilizzato e viene sbalzato all'indietro di tre metri. Se la vittima va a sbattere contro una superficie solida sufficientemente ampia, l'Impatto con essa causa anche ferite di media entità. Per liberarsi dalla ragnatela è necessario colpirla con un adeguato Jutsu di livello C o superiore, oppure essere fisicamente di due gradi superiore all'utilizzatore. Se non viene distrutta, la tela si decompone dopo due interi Turni.
    Consumo: 4

    Kumomayu - Bozzolo di Tela
    hJk0xDy
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Dopo aver intrappolato con successo un nemico nella propria Ragnatela con una Tecnica di livello B o inferiore, l'utilizzatore può produrre dalla bocca un ulteriore ammasso di tela ed avvolgerlo intorno all'avversario, imprigionandolo in un bozzolo che lo ricopre interamente. Il Bozzolo aumenta di un grado il livello di Jutsu e della Forza necessari a liberarsi dalla tela, e rinnova il numero di Turni entro la quale la ragnatela mantiene la sua efficacia prima di decomporsi. Il consumo del Bozzolo varia in base al livello della Ragnatela a cui si abbina.
    Consumo: 2 (per le D) / 4 (per le C) / 7 (per le B)

    Spoiler dei Jutsu usati nel sentiero destro
    Scimpanzé
    Scimpanzcoppia
    Questo primate è alto circa un metro e trenta sulle quattro zampe e un metro e sessanta di altezza, se ritto sulle zampe posteriori. Esso possiede capacità fisiche medio-alte, cosa insospettabile a confronto della stazza più o meno minuta. Questa razza di scimpanzé tipica dell'isola di Genbu non è molto intelligente e sa semplicemente agitare il bastone tra le se mani in modo da mimare l'utilizzo di una Katana. L'animale potrà resistere tranquillamente a una tecnica di livello C, ma non ad una B, che lo manderebbe fuori combattimento immediatamente. A terra la sua velocità di spostamento si riduce a media mentre sugli alberi invece arriva a medio-alta.

    Muon no Ken - Pugno Silenzioso
    GVgQ
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Taijutsu
    Questa particolare Tecnica di combattimento prende ispirazione dalla teoria del volo dei gufi. Questi possiedono infatti delle speciali piume, che gli consentono di attenuare il rumore del battito delle ali. Partendo da questo principio, l'utilizzatore impiegherà il proprio Chakra per avvolgere sé stesso e riprodurre l'effetto di quelle piume, così che i propri movimenti e i propri colpi non producano alcun rumore. In questo modo si andrà a rendere quasi inavvertibili i propri attacchi e i propri movimenti, causando all'avversario una difficoltà maggiore nella schivata. Lo strato di Chakrà sarà invisibile ad occhio nudo.
    È possibile utilizzare questo Jutsu per massimo tre Turni, dopodiché ne serviranno due di riposo prima di poterlo riutilizzare.
    Consumo: 4 (A Turno)

    Hageshi Katto - Taglio Feroce
    6rjwwQb
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Kenjutsu
    Questo Kenjutsu può essere eseguito mediante una Wakizashi, una Katana o qualunque altra Arma da Taglio di dimensioni superiori. Dopo una brevissima preparazione, lo Shinobi porterà l'Arma sopra la testa per impugnarla con entrambe le mani, è possibile effettuare un fendente discendente, portato obbligatoriamente dall'alto verso il basso. Grazie alla forza impressa nel colpo con entrambe le mani, è possibile con questo colpo abbattere difese di livello C o inferiore. Se va a segno, causa una ferita da Taglio almeno di media entità, anche se prende di striscio.
    Richiede un'Arma da Taglio paragonabile ad una Katana o superiore.
    Consumo: 4

     
    .
  15.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    The Half-Demon Prince.

    Group
    A&M Fan Club
    Posts
    173
    Location
    Paese dei Demoni

    Status
    Offline
    Narrato Pensato Parlato <<parlato personaggi secondari>> Inugami Telepatia Volatili Sora Ibuki Mitsuki Rai-Mondoh


    Ricordo di essermi lasciato la confortevole abitazione di Ray-Mondoh alle spalle così come la scogliera sulla quale si ergeva. Mi sentivo bene, riposato, le ferite nonostante tutto sembravano quasi essersi completamente rimarginate. Non mi procuravano fastidio alcuno nonostante la loro presenza. Ricordo anche che ogni passo che facevo mi davo una sistemata a quella fastidiosa divisa continuando a chiedermi come cazzo facessero gli Shinobi a combattere agilmente in qualcosa di tanto scomodo. Shinobi al servizio di Kumo d'altra parte.... Che altro mi posso aspettare?
    Camminai per diverso tempo sino ad arrivare su di un sentiero battuto circondato da alti alberi in fiore. Notai che non c'era segni recenti di passaggio di carri o animali da traino, solo qualche vecchio solco. Non era tanto strano dato che sull'isola, per quanto ne sapevo, risiedevano solo animali, Rai-Mondoh e i monaci. Ma da una parte mi consolò venendo a conoscenza che non erano neanche fuggiti nel cuore della notte, o almeno non erano passati di lì. Non so perché ma mi era balenata l'idea assurda in testa che qualcosa di pericolosissimo mi aspettasse al tempio. Ma se i monaci non erano scappati... A meno che.. Pensai poi che potevano idealmente anche essere stati tutti trucidati brutalmente. Non riuscivo a togliermi dalla mente quell'idea, ed ora la seconda possibilità si faceva ancor più terrificante ai miei occhi.
    Continuai ad addentrarmi nella selva, le mie gambe allenate reggevano bene i pendii del percorso ma il sole, che in quel giorno si faceva particolarmente e stranamente forte, iniziava a darmi fastidio. Arrivai in fine ad un bivio, ricordo che il mio collega me ne aveva parlato, ripensai alle sue parole:" Troverai un bivio dopo un po', a sinistra la vegetazione è parecchio fitta e non filtra molta luce... Io di solito se mi addentro nella foresta passo a destra, è un percorso più semplice!" Con l'eco di quelle parole in testa decisi di prendere quest'ultimo percorso dirigendomi verso destra. Continuai a camminare per ore ed ore, il sole cocente mi dava sempre più fastidio e la fatica iniziava a farsi sentire, la testa iniziava a girarmi, non ero abituato a spostarmi per così tanto tempo a piedi. Ma credevo anche che vista la presenza di animali giganteschi e pericolosi volare e dare nell'occhio non fosse la migliore delle opzioni. Forse era meglio prendere il sentiero di sinistra... Almeno sarei stato al riparo da questo caldo atroce. In fine il sentiero si aprì completamente mostrandomi un area più spoglia di vegetazione e molto più ampia. In fondo, sulla destra, vidi un ruscello, non ci pensai due volte e dirigermi lì per bere una boccata d'acqua fresca e sciacquarmi il sudore dalla fronte. Ma le mie intenzioni vennero stroncate sul nascere, senti come un ramo spezzarsi dietro di me, voltandomi di scatto non potei notare alcun che. Poggiai la mano sinistra sull'impugnatura di Tenseiga, la destra sul suo fodero. Guardingo iniziai ad osservare ciò che mi circondava, restai per qualche secondo immobile. Non riuscivo a scorgere nessun movimento. Chiusi gli occhi e provai a concentrarmi sui suoni che mi circondavano. Sentivo il frusciare delle foglie, i cinguettii di volatili non molto distanti, il rumore dell'acqua che scorreva, il battito d'ali di qualche insetto a me sconosciuto... Non avvertì nient'altro. Starò impazzendo... Dev'essere tutte quelle cazzo di idee che mi sono fatto, datti una cazzo di svegliata Benkei.
    Iden-teki Iden - Eredità Genetica
    lupo
    Sviluppatore: Benkei Rouchi
    Livello: E
    Tipo: Supplementaria
    L'incontro con Yusuke Uchiha è stato importante per Benkei, il quale, dopo aver incontrato per la prima volta uno dei Caduti della Luna ed un Frammento Demoniaco ha risvegliato dentro di sé nuovi tratti genetici del padre e, anche se solo in piccola parte, i poteri Demoniaci. Benkei apparirà del tutto identico rispetto a prima, ma i suoi sensi saranno capaci di spingersi oltre i limiti di un normale essere umano. Concentrandosi completamente su uno dei suoi sensi, per isolare gli altri, Benkei sarà in grado di individuare con facilità una grande quantità di odori differenti, permettendogli di seguire una pista entro dieci metri di distanza. Oppure sarà in grado di avvertire anche i più flebili suoni entro dieci metri. Oppure ancora può riuscire a vedere nel buio più pesto fino a dieci metri di distanza. Ci si può concentrare solo su uno di essi alla volta e ci si potrà muovere solo lentamente, mentre si ricorre a questa capacità.
    Questo Jutsu non potrà in alcun modo essere usato in combattimento.
    Consumo: N/A

    Scossi la testa schiaffeggiandomi con ambedue le mani all'unisono mentre riprendevo una posa meno arcuata e guardinga. Ora sciacquiamoci la faccia e mangiamo qualcosa, dovrei avere ancora quello schifo di barrette da qualche parte in borsa.. Mi ero completamente convinto che fosse tutto frutto della mia immaginazione, una mia fantasia dovuta all'ansia. Mi avvicinai alla fonte d'acqua, intento a prendere un sorso quando abbassandomi sentii nuovamente il rumore di un ramo che si spostava. Il sole venne meno sulla mia figura mentre il riflesso di un essere faceva la sua comparsa sullo specchio d'acqua. Estrassi la katana senza voltarmi e parai il colpo in arrivo deviandolo senza troppa difficoltà.
    Iaidō - Via dell'Iai
    viadelliai-C-shinobikatana
    Livello: C
    Tipo: Kenjutsu
    Al grado Chuunin lo Shinobi Katana comincia a prendere dimestichezza con i rudimenti dello Iaido, la Via dell'Iai, lo stile di Kenjutsu caratteristico dei gradi maestri dell'Arte della Spada. Questo stile consiste in morbidi e controllati movimenti che iniziano con l'afferrare il fodero con una mano e la Katana con l'altro. L'utilizzatore poi estrarrà l'Arma dal fodero eseguendo i fendenti, per poi rinfoderarla alla fine dell'azione. La forza ed il movimento con cui si estrae la lama dal fodero conferisce un incremento fisico-motorio superiore all'utilizzatore permettendogli di essere più forte e veloce di quanto non sarebbe se la spada fosse già fuori dal fodero. L'utilizzatore riceverà un bonus a forza e capacità motorie di un grado e tutte le Ferite da Taglio causate da Jutsu, massimo di livello C, utilizzati tramite la Katana, vedranno il proprio Sanguinamento divenire pari a quello di una Ferita di mezzo grado superiore.
    Consumo: 4 (A Turno)
    Kumo-Ryū Uragiri - Stile della Nuvola: Retro Fendente
    YF9j
    Livello: C
    Tipo: Kenjutsu
    Una finta che fa credere di colpire l'avversario frontale ed invece si attacca un bersaglio alle proprie spalle. Questa tecnica copre una zona di 180° alle proprie spalle ed è in grado di tagliare fili di Chakra o di metallo, oltre che sfondare difese di livello B, ma in questo caso i danni subiti saranno ridotti di mezzo grado. Solitamente la tecnica viene usata quando, durante un combattimento a corto raggio, ci si accorge di un attacco alle spalle. In questo modo l'avversario che si ha davanti cercherà di bloccare/schivare un colpo di cui sarà invece vittima un nemico alle spalle dello Shinobi Katana che convinto di prendere il moderno Samurai di spalle, si troverà invece colto di sorpresa. Se colpiti in pieno ci si ritroverà con ferite da taglio almeno di medio-grave entità.
    Consumo: 4

    Era una tecnica grezza senza alcuna finezza, non poteva certo essere definito un attacco derivante da una tecnica schermistica. Rialzandomi e voltandomi di centoottanta gradi mentre rinfoderavo la katana potei finalmente capire chi o cosa aveva cercato così subdolamente di colpirmi. Altro non era che una grossa fottutissima scimmia, in mano brandiva quello che sembrava essere un tronco di bambù. Il che mi lasciò perplesso dato che non venne tranciato di netto dalla mia arma. L'avrò colpita di sbiego..
    Stammi lontana bestia di merda
    Non era mia intenzione sporcare Tenseiga con lo schifosissimo sangue di una scimmia, avrei preferito si levasse dal cazzo capendo che non era aria e che in quanto "uomo" ero una bestia assai più pericolosa di lui.

    Benkei Rouchi

    ChakraStato FisicoStato Psichico
    150 - 4 - 4 = 142Lievissima da perforazione indice SX - Medio-grave Media da Impatto su tutta la parte frontale del corpo - Grave Medio-Grave da Impatto alla schiena (Media aggravata a medio-grave e poi a grave)- Lievissima da perforazione pollice DxRiposato.
    Doppia borsaRadiolina
    Cimice: 2/3
    Mappa del Chakra
    Kit di Pronto soccorso
    Carta-Bomba: 4/5
    Palla Gelo: 2/5
    Palla Luce: 2/2
    FoderoTenseiga (Spada Omoikurai forgiata chakra base)
    NoteCoprifronte spalla sinistra
    Forza: 0
    Velocità: 0
    Agilità: 0
    Resistenza: 0
    Nota:
     


     
    .
16 replies since 11/1/2024, 19:14   579 views
  Share  
.
Top