Addestramento di Supaku Handoru

✥ Le teatrale messinscena di Ishui aveva stupito il suo compare che si era lasciato sfuggire un sorriso sincero. Il giovane Genio della Terra aveva impressionato l'Albino che si era detto molto stupito dall'apparizione di Ishui sotto le mentite spoglie di Hiji Riyama, l'unico vincitore del Torneo delle Cinque Grandi Nazioni Ninja. La presenza del Bruno in quella terra così sperduta non era qualcosa di noto all'Handoru che credeva il Ninja Medico ancora rinchiuso all'interno delle mura del Covo. In seguito alla realizzazione dell'assenza dell'ex-Shinobi di Oto dalle Terre di Nessuno Supaku aveva cominciato ad aggiornarlo sulla situazione attuale. "Interessante quindi Hagoromo non si trova più nella sede principale..." Aveva pensato il Portatore del Reibi mentre catalogava meticolosamente tutte le informazioni che stava ricevendo. "La situazione sembra molto più complessa di quanto potessi immaginare." Aveva sentenziato prima di aggiungere. "La scomparsa del Covo, una crisi dell'intero meccanismo del Mercato Nero... Tempi bui e tempestosi." Aveva pensato annuendo, con espressione via via sempre più preoccupata ad ogni pausa del suo compare.
Dopo un secondo di silenzio in cui il Sacerdote della Donna Barbuta si era fermato per riflettere quest'ultimo aveva cominciato a parlare. «Effettivamente non ho notizie da parte di Hagoromo da qualche mese.» Aveva aggiunto in un misto di preoccupazione e di imbarazzo. "Anche se la morte di quel maledetto potrebbe aprire uno spiraglio verso l’estinzione di tutti i miei debiti." Aveva pensato con cupidigia ricordando la spropositata somma di denaro che aveva ancora da consegnare alla Mano Blu. «Come potrai ben vedere sono fuori dal giro da un po' di tempo. Oramai mi sono dato al mondo del business religioso.» Aveva detto con un sorriso. «Quasi due anni fa mi sono ritrovato a sgominare un culto eretico fondato da un Mukenin da quattro soldi che era riuscito ad evadere le richieste di pagamento del reparto scientifico del Covo. In quell’occasione ho visto la luce ed ho pensato di poter esportare un po’ di civiltà anche in questo sperduto angolo di mondo…» Aveva detto con naturalezza mentre scrollava le spalle. «Così mi sono ricordato del mio incontro con una delle sacerdotesse del culto della Donna Barbuta... Gran donna quella Konomi.» Aveva detto ponendo forte enfasi sul nome di colei che l’aveva introdotto alla fede: Konomi la Vergine. Questa era una prostituta che viveva nelle Terre di Nessuno di Kumogakure no Sato che aveva ritrovato svariate volte la sua verginità. «Per provare a mungere questa vacca così prolifica ho preso un anno sabbatico dalle mie mansioni al fianco di Hagoromo permettendomi di guadagnare un buon gruzzoletto per ripagare tutti i miei debiti.» Quest’ultima informazione, tuttavia, non era del tutto vera. Infatti la somma che la Mano Blu stava continuando ad estorcere al suo pupillo era ben lungi dall’esser estinta. Un altro sorso di tè era stato raccolto dalle sue labbra mentre lasciava un momento alle informazioni di sedimentarsi.
Dopo qualche attimo, in cui sperava di aver messo a suo agio l’Albino, il Manipolatore del Doton aveva deciso di arrivare al punto della questione. «Non ci vediamo da un po’ e vorrei tanto mostrarti ciò che ho imparato in questo annetto. Sono sicuro che anche tu sarai tanto migliorato, che ne dici di un piccolo scambio di colpi giusto per saggiare le nostre capacità?» Con un sorriso il Bruno aveva terminato di parlare in attesa di una risposta da parte del suo compagno.