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.SPOILER (clicca per visualizzare)Parlato Ennosuke
Parlato Altri (vari colori)
Pensato Ennsouke
Tutti e sette eravamo pronti per l'entrata in scena. Prima di mandarci all'esterno dell'arena ci condussero in una stanza stracolma di armi di tutti i tipi. Casse di lance, tridenti e bastoni, rastrelliere con tutti i tipi katane e lame, scatole e pacchi di armi da lancio e armi speciali. L'azienda voleva davvero farci impressionare. Ci dissero che potevamo prendere tutto quello che potevamo trasportare e che ovviamente non potevamo tenercelo alla fine del torneo. Taccagni. Sussurro al medico del Clan Nara. Su un grande schermo iniziano a scorrere i turni degli accoppiamenti. Zura sarebbe stato il primo mentre io sarei sceso nell'arena per secondo.
Gli altri rappresentanti dell'impero iniziano ad esplorare il magazzino cercando oculatamente il loro equipaggiamento per il combattimento. Io e Zura, invece, ci teniamo vicini fermandoci quasi ad ogni tipologia di arma, soppesandola e testandone l'equilibrio con qualche colpo all'aria. Qualcosa che ti piace? Mi chiede mentre riempio la borsa con Kunai, Shuriken e qualche esplosivo. Non amo combattere alla lama bianca. Trovato niente per te? Chiedo mentre mi punzecchio il polpastrello dell'indice con la punta di una freccia. Ho un Kaguya contro. Prenderò più armi possibili. Non conoscevo questi Kaguya o più probabilmente non lo ricordavo ma Zura sembrava sapesse con chi si dovesse scontrare ma non chiesi nulla a tal proposito. Del mio avversario conoscevo unicamente nome e cognome e nulla di più, il clan di appartenenza non era tra i più importanti di Oto, da quanto mi è stato detto da Zura.
Questo è una figata. Esclamo prendendo allo stesso modo di un bambino con un nuovo giocattolo, un grosso lanciagranate. Dovresti indossarne due. Così puoi impersonare uno di quei robot che facevano in televisione quando eravamo più piccoli. Ridacchiando poso la pesante arma al suo posto e continuiamo a girovagare nel magazzino. Nel frattempo il mio amico e medico era diventato lui stesso un deposito di armi. Questa andrà bene. Penso specchiandomi sulla lama di una katana, scelta quasi a casaccio tra le tante.
A tempo quasi terminato per la preparazione riservataci dagli organizzatori, intravedo su un tavolo una kusarigama. So per certo che quella è l'arma che fa per me anche se da quando ho ripreso conoscenza non ho utilizzato alcunché se non armi da lancio. Afferro il manico metallico fasciato da una fine fasciatura di cuoio per migliorarne la presa a cui era attaccata la lunga catena. Questa mi piace. Sicuro di saperla usare? Inizio così a farla piroettare in aria con grande maestria lasciandolo sorpreso. Sembra di si. Mi lego alla cinta la lunga catena fissando la lama dietro la schiena con una fascia.
I concorrenti possono presentarsi nell'arena. Esclama la voce metallica dall'altoparlante. Prima di mettermi di entrare nel tunnel passa davanti ad una cassa e prendo una manciata di senbon ed uno me lo infilo tra le labbra. L'accompagnatore ci fa strada lungo il lungo corridoio dove alla fine vedo il campo in terra battuta. Appena il primo di noi esce il pubblico urla in un'ovazione e continua anche dopo che ci fermiamo in mezzo al campo di battaglia aspettando gli Otiani. Non avrebbero di certo tardato.
Lo speaker dopo i convenevoli iniziò a presentarci alla folla spettatrice che continuava ad esaltarsi.SPOILER (clicca per visualizzare) -
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Parlato Altri (vari colori)
Pensato Ennsouke
L'arena. Avrò fatto una lunga sfilza di scontri su quel suolo polverulento ma nessun ricordo di quei tempi passati riuscivo a tirar fuori dalle mie memorie. Ero lì, nell'arena, seduto sugli spalti assolati osservando annoiato due ragazzini tutti eccitati mentre si confrontavano sul campo sottostante. I tintinni dei kunai che si scontrano, lo sfregare delle lame, i rombi dei jutsu non mi facevano tornare in mente nulla... forse avevo bisogno di emozioni più forti per tentare di scavare nel mio passato. Avevo passato mesi in ospedale dopo l'uscita dal coma. Il mio corpo ne era uscito a pezzi e solo da qualche giorno stavo rapidamente acquistando peso e tono muscolare aiutato dalla fisioterapia e da Otae che mi era sempre stata vicino fin dal mio risveglio. Cara ragazza, anche troppo per uno come me... quello che avevo fatto a tutti loro è stato terribile e probabilmente non avrei meritato la loro presenza. Avevo bisogno di ricordare o forse era meglio dimenticare per sempre il mio passato per poter ricominciare una nuova vita?
Ho solo perso la memoria non sono diventato cerebro leso, Nara. Zura, un ninja medico del clan Nara, prese posto di fianco a me. Non ho bisogno della balia. Esclamo mezzo stizzito. Con la coda dell'occhio vedo che tira fuori un foglio dal taschino del gilet standard dei ninja di Konoha e svogliato me lo passa tenendolo tra medio ed indice. Non fare l'offeso, fosse stato un altro staresti ancora in ospedale a mangiare quella brodaglia con le polpette che passano. A me piaceva quella brodaglia. Tu mangi tutto quello che ti capita a tiro. Lo prendi o no? Cos'è? Prendo il foglietto e lo spiego per leggerlo. C'è un evento organizzato da una fabbrica di armi che vuole testare le sue armi nella speranza di intrattenere nuovi affari con l'Impero. Sette di Oto contro sette di Konoha. Finisco di leggere la lettera in silenzio facendo attendere per una decina di secondi il mio interlocutore. Perché io? Ho una seconda ombra ed adesso vogliono che combatta in un torneo? Ti vogliono al più presto operativo al cento per cento, Enn. Mugugno pensieroso guardando il dottore. E leggo che anche tu sei stato scelto. Ah! Le casualità. Riprendo a leggere il foglietto per vedere chi erano gli altri "fortunati" e noto che ognuno dei partecipanti era un esponente di un Clan del Villaggio. Il Clan Aburame con i loro insetti, i Senju gli antichi costruttori della Villaggio, i ninja del clan Inuzuka con i loro cani, un Uchiha ovviamente non poteva mancare e gli Akimichi che di armi e di tonici ne sono sempre stati degli esperti. Ci sono tutti i Clan del Villaggio ed immagino che non posso rifiutare. Esatto. Si parte domani mattina per Otogakure dalla porta Nord. Ricordi dov'è, giusto? Rise e si beccò un pugno non troppo forte sulla spalla. Restammo sulla gradinata a rilassarci in attesa dell'indomani. Anche se era un combattimento amichevole avremmo dovuto impegnarci per non far fare brutta figura all'Impero.
Quante sono le possibilità che potrò riottenere la memoria? Chiesi interrompendo la siesta. Difficile dirlo. Tu però non devi metterti fretta... con le amnesie si deve avere pazienza, non è un ematoma che nel giro di una settimana scopare senza lasciare alcuna traccia. Lo so... ma... Zura si compose mettendosi quel suo sguardo serio e sapevo che mi avrebbe ammonito con le parole successive. Nessun "ma" Ennosuke... Ecco, quando mi chiamava col nome completo era meglio rimanere in silenzio. ... ti ho detto mille volte che è un miracolo questa tua ripresa fisica in così poco tempo ed è comunque merito tuo e della tua cocciutaggine. Ma per quanto riguarda la memoria è un altro paio di maniche e devi avere pazienza. Siamo rimasti entrambi in silenzio per meno di un minuto quando Zura riprese, forse vedendomi leggermente deluso ed affranto. Sono il tuo medico ma sono pure tuo amico, Enn. Avrei potuto dire che non eri pronto a questo torneo ma so quanto tu ci tenga a metterti alla prova ed ho voluto dartene occasione. Chissà se non ci fosse stato lui come sarebbero andate le cose. Sono stato fortunato anche in questo. Grazie Zura. Non è Zura ma Katsura.
Io, Zura e gli altri cinque arriviamo finalmente all'arena di Oto. Ci mostrano lo spogliatoio ed una volta lasciati soli, ognuno per i fatti suoi si inizia a preparare in vista del proprio turno contro l'esponente del Suono estratto. A me era capitato un ragazzo del clan Hanashi mentre a Zura quello dei Kaguya. Come ti senti Enn? Mi chiese Sempre pronto, Zura.SPOILER (clicca per visualizzare) -
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Votato 
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Parlato Altri (vari colori)
Pensato Ennsouke
Mi trovo immerso in uno spazio completamente nero ci sono tante, ma che dico tante, un'infinità di porte che mi circondano da ogni lato che si perdono fino a perdita di sguardo. Spaesato, timoroso ma incuriosito dal luogo in cui mi trovo inizio a camminare tra gli usci tutti uguali. Impossibile orientarsi in poco tempo perdo la concezione della direzione che sto seguendo non riuscendo a capire se sto camminando verso il basso o verso l'alto. Un mondo completamente privo di ogni logica. Non sembra esserci fine di quello spazio e delle porte che vedo in lontananza; non riesco a capire per quanto tempo ho camminato, mi fermo davanti una delle porte scorrevole dal pannello completamente bianco con listelli e montanti di legno color ebano, infilo le dita nel foro per aprirla che immediatamente il pannello fino a poco prima bianco, si colora magicamente facendo prendere vita ad una meravigliosa carpa immersa nelle turbolenti acque. Il simbolo della perseveranza e della forza di superare le avversità mi da il coraggio di andare oltre alla porta. Ansioso di scoprire che cosa si trova dietro faccio scorrere la porta nel aprendola.
Ha aperto gli occhi!
Le palpebre sembrano macigni mentre provo a sollevarle. Non ho abbastanza forze nel compiere questo ridicolo gesto. Ecco, intravedo qualcosa ma è completamente sfocato. No, è l'intera stanza che è completamente bianca. Sento un rumore, la porta che ha sbattuto credo. Adesso ne sento tanti altri sempre più deboli, probabilmente i passi di chi ha parlato poco prima. Non ho abbastanza forze per tenere completamente aperti gli occhi e mi sforzo con tutte le mie forze nel non cedere alla stanchezza. Facile sarebbe tornare a quel sogno ma qualcosa dentro di me tenta in tutti i modi di non farmi tornare in quel luogo. Da sotto le palpebre mezze aperte inizio lentamente a mettere a fuoco. Ruoto leggermente lo sguardo a sinistra e vedo macchinari con luci intermittenti, a sinistra invece la luce del sole entrava da una finestra e davanti una poltrona ocra orientata verso di me. Torno a fissare il soffitto sopra di me mentre una mascherina mi copre naso e bocca. Dove sono? la bocca non sembra avere voglia di muoversi e le parole mi risuonano nella testa come pensiero; la porta si apre e pigramente sposto lo sguardo verso il rumore. Entra una persona con un camice bianco, occhiali con lenti trasparenti ed una sottile montatura nera che di certo non nascondevano la cicatrice a mezzaluna che attraversava il volto dell'uomo da sopra il sopracciglio alla guancia destri. A seguire una ragazza dai lunghi capelli fulvi con grandi occhi color madreperla senza iride. Avevo già visto quella ragazza ma non ricordavo né il luogo né il momento.
L'uomo si mette di fianco e con due dita mi solleva la palpebra mentre con una piccola torcia accesa mi acceca. Seguo istintivamente il movimento della luce e per fortuna la tortura finisce. Reagisce bene allo stimolo luminoso. Dobbiamo effettuare altri esami per controllare tutte le funzioni primarie. I due si erano allontanati da me per parlare a voce un po più bassa ma riuscivo a sentire abbastanza chiaramente. Mi raccomando, non lo faccia agitare, non sappiamo se e quanto abbia perduto. L'uomo esce dalla stanza chiudendo con delicatezza la porta mentre la ragazza con gli occhi lucidi ma dall'espressione stracolma di gioia si inginocchia alla mia sinistra e mi raccoglie la mano, stringendomela. Ciao Enn... Il peso della testa mi comprime la pancia ed il calore della sua calda e morbida guancia sul dorso della mia mano è molto piacevole, i nostri sguardi rimangono fissi per interminabili minuti senza che nessuno dica una parola. Le emozioni di lei si riversano come lacrime sulla coperta. Cerco di ricambiare il saluto ma la bocca è impasticciata e non riesco a dire nulla. La ventenne ha tutta l'aria di conoscermi molto bene ma io non ho la minima idea di chi sia.
... CONTINUA
Edited by Borotalk - 27/3/2016, 12:15 -
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Compro
10+120+10+50+50+20+5+20+20= 305
i kunai ed i fili metallici dentro la borsa. In fondo inserisco i CODE
tutto sotto la sezione abbigliamento in successione al coprifronte. grazie
Kunai [10 / 10]
Piccoli pugnali con, al termine del manico, un anello usato principalmente per appenderlo al dito. Sono armi base che possono essere usate come armi da lancio o da corpo a corpo.
Fili Metallici [10m] x2
Sono ben dieci metri di filo, utilizzabile per le tecniche annesse. Una forte entità di calore come quella causata da un eventuale Jutsu Katon li scioglie rendendoli inutilizzabili.
Benda di Cuoio
La benda di cuoio serve per coprire un'occhio. Generalmente viene usata da chi ha perso l'uso momentaneamente o permanentemente di quest'occhio per evitare fastidi come polvere e sabbia e per coprire un punto comunque vulnerabile.
Copre occhio destro
Coprinaso
Questo comodissimo indumento è frequentemente acquistato dagli Shinobi, e per essi è appositamente stato studiato. Infatti permette una traspirazione totale del Chakra, facendo sì che una tecnica eseguita dalla bocca non venga minimamente influenzata da questo oggetto. Inoltre, questo Coprinaso protegge parzialmente le vie respiratorie da sostanze irritanti o che devono essere inalate per fare effetto.
Bende
Delle semplici bende, normalmente usate per irrigidire polsi e caviglie per salvaguardarli da eventuali lesioni o fratture. Nel mondo degli Shinobi è però anche comune utilizzarli per nascondere eventuali armi o simile.
Una confezione di Bende, circa cinque o sei metri di materiale, risulta essere sufficiente per fasciarsi ambedue i polsi e caviglie.
Avambraccio e Guanti Rinforzati
Questa coppia è composta sia da una protezione in placche metalliche per gli avambracci che per le mani, la prima citata non acquistabile singolarmente, almeno non del medesimo modello. Consentono di non riportare danni da Armi Piccole nelle parti interessate. Possono resistere anche fino a due urti causati da Armi Minori, poi sono da buttare.
Gomitiere
Queste gomitiere sono in un cuoio molto flessibile e resistente che permette di sferrare e bloccare colpi di Taijutsu (non derivanti da Jutsu) senza risentirne minimamente (e di mezzo grado inferiore nel caso si usi un jutsu). Inoltre presentano delle borchie che possono aumentare il danno rispetto a una semplice gomitata.
Gilet Konoha
Questo Gilet, acquistabile da tutti i Ninja di rango Chuunin in su, permette agli Shinobi alcuni accessori extra rispetto a quanto normalmente fattibile con la semplice Borsa.
Consente il trasporto di due Accessori ed una confezione di Armi da Lancio extra.
Radiolina
Una radiolina con una singola cuffietta per l'orecchio, destro o sinistro. E' fornito anche un cinturino d'applicare sul collo in modo da tenere fermo il filo.
La Radiolina copre al massimo una distanza di cinque chilometri, poi s'interrompe il segnale con il partner.SPOILER (clicca per visualizzare)CODICE<b>Kunai [10 / 10]</b>
[IMG=2mhyo7a]http://i1084.photobucket.com/albums/j416/Masterzaga/GDR/2mhyo7a.png[/IMG]
Piccoli pugnali con, al termine del manico, un anello usato principalmente per appenderlo al dito. Sono armi base che possono essere usate come armi da lancio o da corpo a corpo.
<b>Fili Metallici [20m]</b>
[IMG=FiliMetallici_zps9bf66fe0]http://i1128.photobucket.com/albums/m500/MrUchiha92/Armeria/Armeria/FiliMetallici_zps9bf66fe0.jpg[/IMG]
Sono ben dieci metri di filo, utilizzabile per le tecniche annesse. Una forte entità di calore come quella causata da un eventuale Jutsu Katon li scioglie rendendoli inutilizzabili.
<b>Benda di Cuoio</b>
[IMG=BendadiCuoio]http://i1084.photobucket.com/albums/j416/Masterzaga/GDR/BendadiCuoio.png[/IMG]
La benda di cuoio serve per coprire un'occhio. Generalmente viene usata da chi ha perso l'uso momentaneamente o permanentemente di quest'occhio per evitare fastidi come polvere e sabbia e per coprire un punto comunque vulnerabile.
<i>Copre occhio destro.</i>
<b>Coprinaso</b>
[IMG=Coprinaso_zps9d75668d]http://i1128.photobucket.com/albums/m500/MrUchiha92/Armeria/Abbigliamento%20Ninja/Coprinaso_zps9d75668d.jpg[/IMG]
Questo comodissimo indumento è frequentemente acquistato dagli Shinobi, e per essi è appositamente stato studiato. Infatti permette una traspirazione totale del Chakra, facendo sì che una tecnica eseguita dalla bocca non venga minimamente influenzata da questo oggetto. Inoltre, questo Coprinaso protegge parzialmente le vie respiratorie da sostanze irritanti o che devono essere inalate per fare effetto.
<b>Bende</b>
[IMG=Bende_zps3f81c678]http://i1128.photobucket.com/albums/m500/MrUchiha92/Armeria/Abbigliamento%20Ninja/Bende_zps3f81c678.jpg[/IMG]
Delle semplici bende, normalmente usate per irrigidire polsi e caviglie per salvaguardarli da eventuali lesioni o fratture. Nel mondo degli Shinobi è però anche comune utilizzarli per nascondere eventuali armi o simile.
Una confezione di Bende, circa cinque o sei metri di materiale, risulta essere sufficiente per fasciarsi ambedue i polsi e caviglie.
<b>Avambraccio e Guanti Rinforzati</b>
[IMG=AvambraccioeGuantiRinforzati_zps216cd51a]http://i1128.photobucket.com/albums/m500/MrUchiha92/Armeria/Abbigliamento%20Ninja/AvambraccioeGuantiRinforzati_zps216cd51a.jpg[/IMG]
Questa coppia è composta sia da una protezione in placche metalliche per gli avambracci che per le mani, la prima citata non acquistabile singolarmente, almeno non del medesimo modello. Consentono di non riportare danni da Armi Piccole nelle parti interessate. Possono resistere anche fino a due urti causati da Armi Minori, poi sono da buttare.
<b>Gomitiere</b>
[IMG=Gomitiere]http://i1128.photobucket.com/albums/m500/MrUchiha92/Armeria/Abbigliamento%20Ninja/Gomitiere.jpg[/IMG]
Queste gomitiere sono in un cuoio molto flessibile e resistente che permette di sferrare e bloccare colpi di Taijutsu (non derivanti da Jutsu) senza risentirne minimamente (e di mezzo grado inferiore nel caso si usi un jutsu). Inoltre presentano delle borchie che possono aumentare il danno rispetto a una semplice gomitata.
<b>Gilet Konoha</b>
[IMG=GiletKonoha_zps0cc586da]http://i1128.photobucket.com/albums/m500/MrUchiha92/Armeria/Abbigliamento%20Ninja/GiletKonoha_zps0cc586da.jpg[/IMG]
Questo Gilet, acquistabile da tutti i Ninja di rango Chuunin in su, permette agli Shinobi alcuni accessori extra rispetto a quanto normalmente fattibile con la semplice Borsa.
<i>Consente il trasporto di due Accessori ed una confezione di Armi da Lancio extra.</i>
[SPOILER]<b>Radiolina</b>
[IMG=Radiolina_zpsd5983724]http://i1128.photobucket.com/albums/m500/MrUchiha92/Armeria/Armeria/Radiolina_zpsd5983724.jpg[/IMG]
Una radiolina con una singola cuffietta per l'orecchio, destro o sinistro. E' fornito anche un cinturino d'applicare sul collo in modo da tenere fermo il filo.
<i>La Radiolina copre al massimo una distanza di cinque chilometri, poi s'interrompe il segnale con il partner.</i>[/SPOILER]
Edited by Borotalk - 26/3/2016, 14:45 -
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Ri-eccomi qua. Chiedo di cambiare pg con l'utilizzo di un credito che ho col pg Shinsuke Isaohi per il pg Ennosuke Hyuga
PS
se potete inviarmi la scheda vecchia mi fate un piacere -
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Vendo il premio del mese. Grazie -
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Spero che sono ancora in tempo xD Ho votato giorni fa ma mi son scordato di postare 
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~ Narrato
~ Parlato
~ Pensato
~ [color =Vari Colori]Parlato Altro[/color]
Arima raggiunse il fuggitivo dopo aver ucciso il primo brigante e lo terminò con la stessa rapidità.
Buttato a terra senza alcuna cura il corpo esanime dell'uomo da me ucciso mi avvicino alla ragazza visibilmente sconvolta dagli avvenimenti. Mi accovaccio mettendomi alla sua stessa altezza e le allungo la mano delicatamente evitando movimenti bruschi che potrebbero farla spaventare ancora di più. Stai tranquilla non vogliamo farti del male. Le dico con tono calmo. Non ti faranno più del male, stanne certa. Continuo cercando di metterla a suo agio. Il mio compare arrivò posizionandosi di fianco a me pur restando leggermente alle mie spalle. Che ne facciamo di lei? Arima Mi chiese senza ricevere subito una risposta. La ragazza capendo che la sua innocenza era salva decise di comunicare con noi. Sie.. Siete.. Shinobi? Dove.. Dove sono i vostri copri fronte? Chiese debolmente intervallando qualche singhiozzo osservandoci. Siamo qui per aiutarti.
L'eremita le porse una domanda e lei dopo essersi coperta il possibile con quel che rimaneva dei suoi vestiti rispose.
Finito il racconto Arima mi chiamò a se mentre si allontanava di qualche passo dalla ragazza così che non potesse sentire. Che facciamo? Sembra sincera ma ormai posso dirti che non mi fido più di nessuno.. Tuttavia pensavo che potremmo sfruttare quell'insediamento di cui parlava per nasconderci o riposare.. Oppure ancora meglio.. Potremmo sfruttarlo a nostro vantaggio per respingere i nostri inseguitori.. Quegli ANBU si aspettano sicuramente che scappiamo non che contrattacchiamo.. Mi gratto la nuca cercando di pensare al da farsi. Dobbiamo rifocillarci e recuperare le energie in primis... anche se tendessimo una trappola agli ANBU non cambierebbe molto se non siamo nelle migliori condizioni possibili... Direi di accompagnarla al villaggio e, ripeto, riposarci il più possibile.
Affrontare chi ci insegue in campo aperto ci mette in svantaggio anche se fossimo in superiorità numerica. Sopratutto se dovessimo scontrarci in pieno deserto...
Dai mettiamoci in marcia.
Lascio Arima sul posto e torno dalla ragazza. Durante quei pochi passi mi sbottono la camicia e togliendomela gliela porgo alla ragazza così che possa vestirsi e non sentirsi in imbarazzo. Tieni, prometto che non guardo. Le dico sorridendole. Mi giro ed aspetto che finisca. N-non ve ne andate, n-n-non l-lasciatemi sola, vi prego. Balbettante e con le lacrime agli occhi. Non preoccuparti. Ti accompagneremo al tuo villaggio, anche noi abbiamo bisogno di fare scorte e riposarci.
La ragazza singhiozza ancora ma potevo vedere che era molto felice dalla nostra decisione. Fa cenno di "sì" con la testa a farmi capire che ci avrebbe dato rifugio.Io sono Shin e lui è Arima. Tu come ti chiami? Le chiedo. Sakura. Mi chiamo Sakura. Molto bene Sakura, adesso è meglio se ci mettiamo in marcia.
Sakura, Arima ed io, in questo ordine stiamo uno dietro l'altro avvicinandoci passo dopo passo al villaggio della ragazza. Soffro ancora parecchio il caldo e non vedo l'ora di arrivare a destinazione. Per non pensare alla fatica chiedo al nuovo elemento del gruppo di raccontare un po di lei e del villaggio. Figlia dell'unico commerciante del villaggio la cui madre morì dopo una scorribanda dei predoni al villaggio, ha sempre viaggiato per il deserto scambiando merci per conto di suo padre e per il villaggio che non conta su molte persone e la gran parte di queste sono ormai anziane ed inadatte ai lavori pesanti. I giovani, di entrambi i sessi, si sono spostati nelle grandi città in cerca una tranquillità di vita migliore. Tempeste di sabbia, predoni e pochezza di risorse non sono proprio elementi molto attraenti... Il villaggio come ci aveva già accennato è piccolo col minimo indispensabile cresciuto attorno ad un pozzo. Case tipiche della zona, massimo a due piani, a pianta rettangolare costruite con mattoni di argilla ricoperte di fango per isolare quel minimo l'ambiente interno dall'esterno. Molto probabilmente si sbriciolerebbero anche con i jutsu di livello più basso...SPOILER (clicca per visualizzare) -
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~ Narrato
~ Parlato
~ Pensato
~ [color =Vari Colori]Parlato Altro[/color]
Arima sembrò approvare con la mimica delle espressioni approvare la mia idea. Poco dopo arrivò la conferma sentendo le sue parole. Il ninja originario di Konoha si slacciò il coprifronte raffigurante il simbolo si Sunagakure e lo gettò a terra, stessa cosa fece con il giubbotto standard dei Chuunin. Feci anche io lo stesso. Raccolsi dalla cocente sabbia quello che era stato gettato da Arima ed appallottolai il tutto assieme per poi gettarlo in aria verso la mia creatura. Rapido l'animale apre le fauci e con uno schiocco le richiude acchiappando la palla di stoffa e metallo. Meglio non lasciare altre tracce del nostro passaggio. La serpe non sembrava affatto soddisfatta dello spuntino ma comunque non sembrò nemmeno lamentarsi mentre la guardavo buttar giù il boccone. Le do una pacca sulla pancia e subito dopo scompare in una nube di fumo. Beh... possiamo andare. Prendo la mappa, la richiudo e me la infilo nella borsa. Frugo tra l'equipaggiamento e sabbia la mia bussola ma mi ritorna in mente che l'avevo perduta chissà dove... mentre impreco a denti stretti mi faccio un'idea della direzione da prendere. Arrivo da Sud perciò l'Est è da quella parte. Quasi in contemporanea con Arima mi metto in marcia.
Non correre Arima. Abbiamo parecchia strada da fare ed il sole si fa sempre più a picco. Meglio risparmiare energie e sopratutto acqua.
La traversata iniziò quasi da subito a farsi tosta. Attorno a noi non avevamo nulla oltre a granelli di sabbia. Il sole picchiava su di noi facendomi seccare le labbra che leccavo inumidendole ma nemmeno il tempo di assaporare la mia stessa saliva che dava loro sollievo che subito evaporava. Il che era ogni volta peggio finché dovetti smettere non appena sento il sapore del sangue sulla lingua. Mi obbligai a bere poco, centellinando la mezza borraccia che mi era rimasta. Troppo poca a mio parere. Di qualcosa da mettere sotto i denti peggio ancora. Quasi tutto era rimasto al campo ed avevo con me delle esigue scorte ormai ricoperte di sabbia. Ad ogni morso sentivo il cattivo dei granelli che scrocchiavano sotto il masticare dei denti; in lontananza era costante la presenza del riflesso del cielo sulla sabbia come se ci fosse una sorta di specchio che ricopriva tutto l'orizzonte. Sapevo perfettamente cosa vedevo ma tante volte la mia mente voleva farmi pensare che si trattasse di una pozza d'acqua con cui dissetarmi.
Non vedo l'ora di uscire da qui. A chi lo dici... Rispondo pressoché istantaneamente.
L'ex di Konoha mi precede e non vedo ciò che lo spaventa ma nel sentire l'urlo mi getto anche io di pancia sulla duna. Cautamente senza cercare di far rumore mi avvicino al ciglio della duna per osservare anche io quello che stava accadendo. Una donna sembrava essere malmenata da tre tipi. Questi sembravano avere tutto l'aspetto di predoni dalle vesti che indossavano: tutti e tre indossavano un turbante, due di loro bianco ed il rimanente nero, una casacca dentro i pantaloni tenuti da una fascia che si stringeva sotto l'ombelico che fermava anche il fodero della scimitarra. Sopra le spalle che si muoveva un lungo mantello dello stesso colore del turbante. I tre avevano la pelle tendente al cuoio scuro. Si vedeva che era gente nata e che viveva in quegli ambienti.
Arima sembrò essere diventato fin troppo nervoso. Ascoltai placidamente la sua lamentela su se stesso mentre cercavo di capire chi avessimo di fronte.
Mi piacciono le troiette come te. Belle vivaci e combattive... non vedo l'ora di farti.
Nel frattempo uno dei tre strappò parte della maglia della donna lasciando scoperto un seno che subito cercò di coprire con il braccio. La donna urlò ancora di più scalciando più di prima. Stai ferma! Erano ovvie le intenzioni dei tre... così uno le diede un ceffone col dorso facendola cadere sulla sabbia. Stai calmo Arima. Lo anticipo avendolo già inquadrato il tipo. Per lo meno adesso sappiamo che la donna non è mascherata con una Henge. Aspettiamo un altro po. I tre sembravano più divertirsi nel vedere il terrore negli occhi della giovane donna, avrà avuto più o meno sui ventisette-trentanni, più che passare all'azione. Quello col turbante nero la afferrò da dietro facendole passare le braccia sotto le ascelle per poi bloccarle la testa con le mani. Tienila ferma, Aamir. E tu spostati Aasim. Spinse col braccio il terzo avvicinandosi alla donna che iniziò a menare calci all'aria. Finalmente. Non ne potevo più. Cercai la mano del mio compagno cercandogli di fargli capire che doveva aspettare e di non agire. Turbante nero le diede una ginocchiata sul fianco facendola restare senza fiato. Le forze della giovane ormai erano allo stremo ed anche le sue speranze di essere salvata... abbandonò le sue membra in attesa del suo primo violentatore. Questo si calò le braghe facendoci vedere il sedere. Il terzo rimasto strappo la sottana della ragazza.
Presi con strana calma un senbon dalla borsa e me lo misi in bocca. Presi la mira e lo sputai in direzione del tizio con i pantaloni calati che era appena riuscito ad aprire le gambe della vittima.
L'uomo urlò e non rivelò essere una Henge o un clone. Pensai che commettere un simile crimine non fosse sicuramente nelle corde di un ninja regolare... sopratutto quelli incaricati di inseguirci ed ucciderci. Quello era ovviamente il segnale per Arima di poterli massacrare di legnate. Io mi alzai e con le forze che riesco a raccogliere mi getto verso quello col culo bucato. Estraggo un kunai e lo pianto nel fianco all'altezza del fegato tra le due costole che proteggono l'organo. L'uomo urla mentre il sangue si espande sul tessuto della casacca.SPOILER (clicca per visualizzare)~ Youji - Stuzzicadenti
Villaggi: Tutti
Livello: E
Tipo: Supplementaria
Impastando una piccola quantità di chakra nella bocca, contenendovi contemporaneamente un Senbon o comunque un oggetto di simili dimensioni e forma, lo si potrà sputare. L'oggetto lanciato sarà più veloce, accurato e potente di un normale lancio con la mano, e sarà perfino capace di deviare un arma da lancio di dimensioni pari ad un Kunai. Parzialmente, anche la traiettoria d'un colpo sferrato con armi di dimensioni minori a quelle d'una Katana è condizionabile. È possibile sputare un Senbon per volta.
Consumo: N/ASPOILER (clicca per visualizzare) -
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~ Pensato
~ [color =Vari Colori]Parlato Altro[/color]
Versavo lentamente l'acqua tra le labbra del ragazzo che con voracità la ingurgitava. Ero arrivato in tempo per fortuna.
Shinsuke?! Sbottò confuso il ninja alzandosi il busto. Merda! Per quanto sono stato privo di sensi!? Chiese per poi rimettersi in piedi rapidamente pur barcollando ancora confuso. Non lo so, anche io dopo l'attacco ho girovagato in mezzo alla tempesta... perdendomi.
Arima non si rilassò nemmeno per un momento e tutta la sua concentrazione passò nell'andarsene via da quel fottuto deserto, chi poteva dargli torto... il sole si stava rialzando nella volta celeste colpendoci sempre più forte con il suo calore. Si rimise in piedi e si controllò l'equipaggiamento, sembrava pronto a ripartire. C'è solo una cosa su cui mi sento in dovere di rimproverarti... Rimproverarmi? Pensai infastidito pur mascherando la mia espressione. Quel bestione.. Devi farlo sparire immediatamente o per loro sarà più facile del previsto trovarci. Dobbiamo muoverci a piedi e raggiungere il prima possibile le terre di Nessuno Con un rapido scambio di sguardo dal serpente ad Arima rifletto sulla richiesta.Beh... Ringrazia lui se adesso sei vivo. Dico quasi a mò di rimprovero. A piedi?! Tiro fuori dalla borsa una mappa del paese del Vento e la stendo davanti a me. Suna è qui e dobbiamo arrivare almeno a Tosi... il viaggio è molto lungo. Ed almeno io non ho tutte queste scorte. Parecchie cose sono rimaste al campo base quando siamo stati attaccati. Noi siamo qua in mezzo. Tracciando col dito una circonferenza abbastanza grande con l'indice sulla mappa per poi schiaffeggiarla incattivito col dorso della mano. Faccio una pausa di riflessione consentendo al mio interlocutore di capire il mio punto di vista e magari fargli pensare un'alternativa.
Guarda... Dico toccando la mappa. ... possiamo dirigerci verso Tani al paese dei Fiumi. La distanza è più breve e magari se ci avvicinassimo all'Impero, quegli stronzi non ci inseguiranno fino a là.SPOILER (clicca per visualizzare) -
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Votato! -
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~ Narrato
~ Parlato
~ Pensato
~ [color =Vari Colori]Parlato Altro[/color]
Katon. capì nel vedere la sequenza di sigilli di Daiki. Una colonna di fuoco proruppe dalla sua bocca dirigendosi verso di me, disfacendo tutte le sfere do youton che avevo creato; il jutsu seppur da me anticipato con un movimento laterale riesce a prendermi lo stesso seppur non appieno. La parte sinistra del mio corpo era scottata. L'impatto mi sbalza all'indietro facendomi arretrare di qualche passo. Quelle prime battute furono particolarmente frenetiche cosa che mi lasciò alquanto elettrizzato.
L'ex di Konoha continua con un'altra sequenza di sigilli per un jutsu katon. A metà sequenza riconosco che sta per effettuare la Dai Endan, perciò agisco di conseguenza: eseguendo a mia volta un jutsu dello stesso livello. Ho una destrezza nell'eseguire i sigilli migliore rispetto al ragazzo perciò riesco ad eseguirla subito dopo che lui finisce. Davanti a me il terreno prende vita plasmandosi in un cilindro di terra la cui punta prende le fattezze di un drago. L'animale schiude le grandi fauci ornate di denti aguzzi con cui ingoia la sfera di fuoco per poi esplodere in una miriade di pezzi di terra e roccia bruciacchiata e fumante.SPOILER (clicca per visualizzare)~ Doozen Ryu - Dragone della Terra
Villaggio: Tutti
Livello: B
Tipo: Ninjutsu
Con questo Ninjutsu si genera dal terreno o dalla bocca un grande ammasso di terra e roccia che prende la forma di un drago che insegue l'avversario fino a travolgerlo. Il drago sarà lungo al massimo venticinque metri e avrà un diametro di sei. Se la tecnica prende in pieno riuscirà a causare danni da impatto medio gravi.
Consumo: 8
L'ustione causata dal jutsu precedente pulsa dolorante ma non ci do tanto peso. Il braccio sembra funzionare adeguatamente seppur muovendolo mi causa dolore.
Approfitto di quel caos tra di noi per eseguire un altro jutsu cercando di coglierlo di sorpresa. La piccola sfera infuocata oltrepassa la nuvola di polvere creando dei piccoli vortici dopo il suo passaggio.
Arretro di qualche passo mettendo altro spazio tra me e lui. Corpo a corpo sapevo di avere ben poche speranze di resistere a lungo e nel caso in cui ci fosse stata questa situazione sapevo già che probabilmente avrei dovuto far affidamento sul jutsu che Hayter mi aveva insegnato molto tempo fa.SPOILER (clicca per visualizzare)~ Endan - Palla di Fuoco
Villaggio: Tutti
Livello: C
Tipo: Ninjutsu
L'utilizzatore con questa tecnica può creare una Palla di Fuoco di due metri per due che si dirigerà verso il bersaglio ad una velocità medio/alta oltre che ad essere di rapida esecuzione. Al contatto essa causerà un ustione media.
Consumo: 4SPOILER (clicca per visualizzare) -
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~ Narrato
~ Parlato
~ Pensato
~ [color =Vari Colori]Parlato Altro[/color]
Eravamo stanchi e feriti sia nel corpo che nello spirito.
Avevamo trovato rifugio dalla tempesta di sabbia tra quelle rocce disposte a semicerchio; poggiai la schiena contro una di esse e mi gettai quasi senza forze per terra, maledicendo qualsiasi entità divina che sembrava divertirsi nel vederci in difficoltà ed arrancare passo dopo passo in quel fottuto deserto.
Tutti i membri della compagnia si stavano coprendo dal vento e dalla sabbia che trasportava con ciò che si aveva ma nessuno sembrava riuscire nel trovare una difesa da quelle piccole particelle che continuava ad entrare ovunque. Mancava solo Hayato nel gruppo.
L'uomo si fece attendere ma finalmente arrivò. Adesso si saremmo dovuti rimettere in marcia verso la Stazione Onda così da riprendere la nostra vita in quelle terre al servizio di noi stessi. In questa guerra non avevamo perso nessuno del nostro colorito gruppo ma in tutti loro potevo vedere che qualcosa era stato perso.
L'attacco arrivò e ci colse impreparati. La voce di Daiki e degli altri che incitavano a ritirarci. Presi la kusarigama che avevo poggiato di fianco pronto a dar guerra. Gli assaltatori suniani avevano seguito Hayato e se avevano atteso il suo ritorno da noi poteva significare soltanto che i loro ordini erano di ammazzarci tutti. L'unica soluzione era quella di fuggire anche perché sapevano chi fosse Hayato Kusanagi e questo doveva significare che non fossero ninja inesperti. Presi a correre inseguendo il primo compagno che mi ritrovai davanti. Non sapevo chi tra di loro fosse e la cosa non mi importava. La tempesta di sabbia fu un alleato che ci coprì la fuga ma al contempo ci impediva di orientarci in quell'ambiente già così ostico.
I rumori lentamente si affievolirono fino a svanire... svanire come il compagno che avevo di fronte a qualche metro da me poco prima.
Ero rimasto da solo.
Continuai a camminare rapidamente col fiato affannoso a causa degli strati di bende che ostruivano le narici e la bocca per impedire alla sabbia di entrare; continuai sempre dritto mentre le gambe si stancavano sempre più. Improvvisamente non trovai l'appoggio col passo successivo e iniziai a ruzzolare verso il basso. Intontito e stanco persi conoscenza.
Al mio risveglio la tempesta era svanita e mi ritrovai mezzo sepolto dalla sabbia. Con fatica rialzai il busto e presi atto che ero caduto ai piedi di un'alta duna; mi presi cinque minuti per rimettere in ordine le idee, dovevo andare a Nord ed orientarmi in quel posto non era affatto semplice, nessun punto di riferimento e non era affatto notte... piantai così la katana nella sabbia ed attesi controllando il movimento dell'ombra così da capire da che parte dirigermi.
Riprendo le armi bianche e decido di rimettermi in cammino. Con la punta della lama della kusarigama mi faccio una piccola puntura sull'indice da cui fuoriesce una singola goccia di sangue. Compongo i sigilli ed evoco uno dei miei serpenti.SPOILER (clicca per visualizzare)~ Serpente Maculato
Questo serpente, noto anche come Serpente delle Sabbie, raggiunge i trenta metri di lunghezza e il corpo ha un diametro di due metri e mezzo. Ha zanne lunghe come un Tanto e la sua velocità è media, come pure la sua forza. È infatti in grado di abbattere al massimo barriere di livello B, anche se può ingoiare viva una persona. Resiste fino a quattro Jutsu di livello C o due di livello B. Non gode di una buona vista ma possiede un buon olfatto grazie ai percettori che si trovano sulla lingua, tramite i quali riesce anche a captare le fonti di calore. Non potrà in alcun modo comunicare con il proprio evocatore, ma ne eseguirà gli ordini senza alcun problema.
Consumo: 20
Il serpente delle sabbie si presenta con un lungo sibilo. Si adagia sull'addome consentendomi di salire su di lui. Gli faccio segno di dove andare e servizievole obbedisce. La serpe si muove agile tra le dune consentendo a me di riprendere le forze stando attento ai paraggi agli inseguitori e sperando di trovare i miei confratelli. L'evocazione per fortuna possiede una buona capacità olfattiva.
La serpe si ferma improvvisamente, istintivamente metto mano sull'impugnatura. L'animale fa vibrare nell'aria la lunga lingua biforcuta; gli do l'ordine di dirigersi alla fonte... poteva essere anche un qualche animale e la cosa poteva pure essere vantaggiosa visto che non mettevo nulla nello stomaco da quasi due giorni.
Scorgo qualcosa ad una trentina di metri semi-sotterrata dalla sabbia. Ci avviciniamo cercando di capire cosa sia. Dimezzata la distanza capisco che si tratta di una persona; smonto ed assieme all'animale ci avviciniamo prudentemente.
Merda! Mi avvicino più rapidamente verso il corpo di Togetsu esanime. Ho sempre la mano sull'elsa dell'arma... pronto a scattare se si trattasse di una trappola; mi avvicino con cautela e do un calcio alla gamba del corpo. Nulla.
In ansia scopro dalla sabbia il ragazzo facendogli ombra alla testa col mio corpo. Poggio indice e medio sul collo cercando l'arteria. Menomale. Sibilo con un sospiro di sollievo.
Prendo la borraccia e poggiandogli l'apertura sulle labbra gliene verso un pò nella bocca.SPOILER (clicca per visualizzare)
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