Casa di Kisuke Momochi

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    «Parlato Maemi» - "Pensato Maemi" - «Parlato Kisuke»


    «La vera domanda è: da quando ti interessano questo genere di cose?»
    Gli occhi blu di Maemi fissavano quello nero carbone del Momochi con una sfrontatezza che la contraddistingueva, ma che raramente usava nei suoi confronti. La situazione era precipitata in una spirale di malanimo e ostilità, e lei sapeva di asserne la causa nonché la fonte.
    «Siamo stati due perfetti sconosciuti prima legati solo da un fallimentare tentativo di furto, poi da un amuleto ed infine da un accordo» continuò il maestro. «Ed io quell'accordo l'ho sempre rispettato. Anzi, quell'accordo dovrebbe ricordarti quale sarebbe la risposta a tutte le domande che mi hai fatto! Non ci sarebbe nemmeno bisogno di risponderti...»
    Maemi scoprì che le piante dei piedi stavano lentamente scivolando all'indietro, come se il suo corpo volesse segretamente allontanarsi da lui senza tuttavia darlo a vedere. Ne seguì un silenzio carico di tensione, in cui la ragazza era consapevole di star vomitando con gli occhi tutto il carico di emozioni che covava dentro, che non riusciva più a imbottigliare.
    Un accordo. Ecco quello che lei rappresentava per lui, in più di un anno di abituale frequentazione. Era Maemi la stupida che aveva perso di vista l'obiettivo, che in un processo lento e diluito aveva iniziato a vedere Kisuke non più come mero mezzo, ma come un fine. Non più lo strumento da utilizzare finché era utile, ma un obiettivo in sé da inseguire.
    E tutto questo, per lei, era terribilmente... ingiusto.
    Si accorse in ritardo di avere le mani strette a pugno, serrate così saldamente da far male. Abbassò lo sguardo, come sconfitta. «Va bene» biascicò a denti stretti, riponendo il pugnale nel fodero con una singola mossa veloce e precisa. «Sì, certo. Stupido da parte mia chiedere» continuò, e con due falcate infuriate si riavvicinò alla preda. Prese la pelle ben aperta che aveva lasciato a scolare sul tronco, e dato che era più vicina al maestro di quanto riuscisse a sopportare, pensò bene di allontanarsi di almeno tre metri, dandogli di spalle. Non voleva che vedesse la sua espressione, non voleva dargli il piacere di sapere quanta rabbia riusciva a provocarle. Quanta... delusione, frustrazione. Sconforto.
    Maemi sbattè la pelle un paio di volte per eliminare il sangue in eccesso, ed inspirò profondamente dalle narici. "È tutto inutile" si ritrovò a pensare, arrotolandola con scatti irati. Sentiva qualcosa pungerle all'altezza della gola, qualcosa che aveva un sentore di sconforto. "Tutto inutile..."
    Ma lei questo se l'era aspettato, no? Lo aveva previsto. Eppure più passavano i secondi, e più avvertiva la rabbia aumentare e moltiplicarsi in una miriade di pensieri che cozzavano tra loro, facendole confondere la mente. Ritirò il rotolo di pelle dentro lo zaino, incurante delle macchie che avrebbe causato, e cercò di ritrovare la compostezza perduta.
    Poi, da dietro la propria schiena, le arrivò il respiro pesante di Kisuke. «La verità» esordì controvoglia, «è che tu hai rappresentato la mia possibilità di riscatto, come se fossi un raggio di luce appena terminata una delle tempeste più nere».
    Le parole attraversarono Maemi come una scarica elettrica, bloccandole le mani nell'atto di richiudere la zip della borsa.
    «E ora, dopo tutto questo tempo, rappresenti una speranza. Ecco il perché di tutto ciò che faccio. Ecco perché mi impegno: se decido di fare una cosa, e ci credo, allora la faccio al meglio che posso. Questo è il genere di risposta che volevi, non è vero? Oppure avresti preferito vedermi evocare i miei cani per farti mordicchiare?»
    La kunoichi di Kiri aveva a malapena udito le ultime domande del Momochi. Il cuore aveva preso a correre improvvisamente più veloce, così veloce che la cassa toracica parve collassare su sé stessa.
    Cosa voleva dire il maestro con quelle parole? Perché parlava di riscatto, di speranza, come se si ritenesse colpevole di qualcosa? E perché, nonostante per lei avessero poco senso, quelle parole riuscirono a bloccarle il respiro in gola, a provocarle un nauseante blocco allo stomaco e a farle sembrare come se tutto il terreno tremasse sotto i suoi piedi?
    E poi, all'improvviso, capì.
    Comprese il perché si sentisse così vicina al limite, perché le parole erano eruttate come se fossero stanche di essere trattenute, perché tanta avversione per una situazione che diventava mano a mano intollerabile.
    Si voltò verso di lui, ignara dello sguardo stranito che aveva in volto. Per un attimo si limitò a fissarlo, senza sapere cosa fare o come reagire, stentando a comprendere quello che le passava per la testa. Poi la sua bocca si aprì in automatico: «C'è una cosa che non ti ho detto» disse con voce tremula che suonò strana anche alle sue orecchie. «E non... non ti piacerà...»

    ChakraMentaleMalus/Bonus
    » 235;»Agitata;» Nessuno;
    Fisico» Ottimo
    Tripla Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai = 10Kunai = 10Fili Metallici = 30 mtFili Metallici = 30 mt
    Shuriken = 20Shuriken = 20Fili Metallici = 30 mtKit Grimaldelli
    Cartabomba = 5Cartabomba fasulla= 5Occhio CiberneticoPillole del Soldato = 3
    Palla Gelo = 5Fumogeni = 5Rotolo di Trasformazione//
    Gilet
    Armi da LancioAccessori
    Senbon = 20N.A.Torcia ElettricaRadiolina
    Foderi
    Fodero Minore
    Tanto
    Fodero
    Katana
    Rotoli
    Sigilli d'Evocazione
    DecimaShuriken Maggiore
    Frecce = 30//
    Rotolo Minore
    Shuriken Maggiore
    Doppia Tasca da Coscia
    Shuriken ad Astro = 20
    //
    Abbigliamento
    Coprifronte Kiri
    Parabraccia
    Parastinchi
    Note
    » Trenta metri di Filo Metallico sono legati ad uno Shuriken Maggiore;
    » Trenta metri di Filo Metallico sono legati a due Shuriken: quindici ciascuno;
    » Venti metri di Filo Metallico sono legati ad un Kunai;
    » Tre Cartebomba sono legate ad altrettanti Kunai;
    » Tre Cartebomba Fasulle sono legate ad altrettanti Kunai;
    » Tre Palle Gelo sono legate ad altrettanti Kunai;


    Edited by Skipio - 9/12/2022, 13:28
     
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    Anonymous
    Narrato, «Parlato», "Pensato", "Telepatia", «Parlato Copie», «Parlato Evocazioni», «Parlato Maemi», «Parlato Altri».


    Kisuke si teneva la testa tra le mani, i gomiti poggiati sulla scrivania in legno. Avrebbe giurato che ormai da giorni qualcuno gli stesse prendendo la testa a martellate. Da settimane, giorno dopo giorno la sua quotidianità era divenuta sempre più dura quanto surreale: allo stato attuale il Villaggio ed il Paese soffrivano della peggiore crisi mai vista nei tempi moderni. E quell'emicrania lo costringeva in un circolo vizioso che gli impediva di lavorare efficientemente, procurandogli ancora più emicrania. Però non poteva sottrarsi al suo dovere, non per una semplice emicrania, non adesso con la consapevolezza che dal suo operato dipendevano centinaia di persone, sebbene questo pensiero si presentasse come l'ennesima martellata sul retro della testa.
    Il Sennin di Kirigakure no Sato nel più profondo del suo spirito rimpiangeva senza vergogna i tempi in cui, alla fine della fiera, era un semplice sicario e gli bastava piantare un pugnale nel cuore giusto per ricevere denaro, riconoscimenti e delle volte qualche medaglia. Eppure, i tempi da semplice sicario se li era lasciati alle spalle per vestire l'uniforme da generale, ed aveva il dovere di rimanere saldo non solo perché doveva dare tutto se stesso per proteggere il Villaggio bensì perché in tutto ciò l'uomo sotto all'uniforme strepitava per emergere, come a ricordargli che aveva anche le sue questioni personali irrisolte da sistemare, prima di sapere che fine avrebbe fatto il mondo che avevano conosciuto finora. Proprio a tal proposito, una delle cose che si era ripromesso di fare era dare ancora una volta un piccolo quid in più alla sua allieva in vista degli scossoni che avrebbero attraversato il mondo ninja.
    Il Sennin di Kirigakure no Sato aveva convocato Maemi in casa sua, il che di per sé era già un evento più unico che raro dal momento che non era mai accaduto prima, ma era il posto più sicuro in cui ora come ora avrebbe potuto convocare una come lei. D'altra parte, i confini della sua dimora erano stati sigillati e protetti affinché non vi fosse modo di spiare all'interno o penetrare abusivamente. L'unico modo per prelevare qualcosa oppure raccogliere informazioni su ciò che accadeva o veniva detto all'interno, era entrarvi, ma in quel caso nessuno poteva essere certo di poter portare alcunché fuori dai confini.
    Kisuke era sempre stato diffidente sul far entrare persone in casa propria, soprattutto da quando non viveva più da solo. Se poi sceglieva di far entrare qualcuno che non era nella sua cerchia ristretta di persone scelte, il kiriano solitamente limitava l'accesso a quella che secondo lui era la zona più sicura ed anonima, lontano dalla sua famiglia e da qualsiasi segreto potesse celarsi tra quelle pareti. A differenza di tutti gli altri, Maemi ricadeva in una zona grigia, una fascia intermedia tra coloro che limitava al tè in cucina e coloro che invece avevano addirittura avuto accesso al suo piano sotterraneo.
    Quel giorno l'avrebbe ricevuta nel suo studio personale, fin dove Kisuke si aspettava che Maemi sarebbe giunta dietro la guida della gatta Seki. Quest'ultima con gli anni trascorsi nella casa di Kisuke si era inevitabilmente avvicinata quanto più possibile ad un gatto ninja, pur rimanendo l'animale domestico della famiglia. Aveva il pelo interamente bianco, un bianco candido e lucente a suo modo differente dal bianco di un albino.
    L'avviso che Kisuke aveva fatto recapitare a Maemi indicava proprio il luogo e l'orario in cui presentarsi, nonché l'istruzione di seguire la gatta bianca che avrebbe trovato ad attenderla. Sarebbe stata proprio la piccola felina a fare da lasciapassare e guida a Maemi dentro la dimora del Momochi fino allo studio dove costui l'attendeva.

    ChakraMentaleMalus/Bonus
    » 700» Nervoso;» Nessuno;
    Fisico» Ottimo;
    ψ Tripla Borsa ψ
    Armi da LancioAccessori
    Kunai = 10Shuriken = 20Fili Metallici = 30 mtFili Metallici = 30 mt
    Cartabomba = 5Shuriken = 20Fili Metallici = 30 mtKit di Pronto Soccorso
    G. Antisommossa = 5Cartabomba Fasulla = 5Pillole del Soldato = 3Tonico del Sangue = 3
    Makibishi = 30Gokan Sakusou = 5SpecchioRotolo per Cadaveri
    ψ Divisa Alternativa ψ
    Armi da LancioAccessori
    Fumogeni = 5CerbottanaRadiolinaTorcia Elettrica
    ψ Soprabito ψ
    ArmiArmi da LancioAccessori
    Shuriken Uchiha = 3Kunai Kiri = 10Cartabomba = 5Veleno Medio = 2-2 = 0Veleno Letale = 1-1= 0
    ψ Foderi ψ
    Foderi Minori
    OttavaTanto
    Fascia con Tasche
    Taglia Teste
    Antidoto dello Specializzato = 5
    Veleno Debole = 3-3= 0
    ψ Tasche ψ
    Taschino da Braccio
    Rasoi = 25
    Doppia Tasca da Coscia
    Senbon = 20Spada Raijin
    Tasche Aggiuntive
    TelescopioKit Grimaldelli
    Angoscia Spirito = 2-2= 0N/A
    ψ Rotoli ψ
    Rotolo Multiplo
    Omoikarui
    Kusarigama Maggiore
    Kunai Ricurvo
    N/A
    Sigilli d'Evocazione
    S. Tre Punte = 30Shuriken Truccati
    Shuriken = 20Shuriken Truccati
    ψ Abbigliamento ψ
    Coprifronte Kiri
    Coprinaso in bende
    Sigilli di Protezione
    Copriocchio
    Scarpe con Lama
    Bende
    ψ Mani ψ
    Guanti
    Anello ReiAnello KūAnello Sei
    ψ Note ψ
    » Sedici metri di Filo Metallico sono legati agli Shuriken Truccati: otto ciascuno;
    » Quattordici metri di Filo Metallico sono legati a due Shuriken: sette ciascuno;
    » Trenta metri di Filo Metallico sono legati ad un Kunai;
    » Dieci metri di Filo Metallico sono legati ad un Kunai ed avvelenati col Veleno Debole;
    » Venti metri di Filo Metallico sono legati a due Shuriken (dieci ciascuno) e tutti avvelenati col Veleno Debole;
    » I tre Shuriken Uchiha sono avvelenati con Angoscia dello Spirito;
    » L'Ottava è avvelenata con Angoscia dello Spirito;
    » La Tagliateste è avvelenata con il Veleno Letale;
    » Venti Shuriken nei Sigilli sono avvelenati col Veleno Intermedio;
    » Trenta Shuriken a Tre Punte nei Sigilli sono avvelenati col Veleno Intermedio;
    » Dieci Kunai di Kiri sono avvelenati col Veleno Debole;
    » Venticinque Rasoi sono avvelenati col Veleno Debole;
    » Tre Cartebomba sono legate ad altrettanti Kunai;
    » Due Cartebomba Fasulle sono legate ad altrettanti Kunai;
    » Due Gokan Sakusou sono legate ad altrettanti Kunai;
    » Simulacro dello Squalo applicato sulla Tagliateste;
     
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    «Parlato Maemi» - "Pensato Maemi" - «Parlato Kisuke»

    Le strade di Kiri parevano infestate dalla paura. Maemi camminava silenziosamente attraverso le vie del Villaggio, ogni passo risuonava con un eco di ansia. La nebbia avvolgeva tutto, trasformando le familiari architetture verticali in spettri che si ergevano minacciosi sotto un cielo opaco. Ogni figura che incrociava era avvolta in un manto di preoccupazione, con sguardi che si incrociavano e si evitavano rapidamente, troppo impauriti per indugiare. Non c'erano risate o chiacchiere; solo il suono sordo dei passi affrettati e il fruscio degli abiti pesanti che si mescolava al vento freddo. La ragazza strinse i denti, cercando di dar freno ai pensieri. La grande crisi era esplosa proprio quando il simbolo nero degli ANBU era stato impresso a pelle sulla sua spalla, quasi un beffardo regalo del destino che ancora una volta si prendeva gioco di lei. E Maemi, be’... era tremendamente irritata da tutto.
    A casa, i suoi genitori erano spesso difficili da gestire e, nonostante la kunoichi cercasse di mantenere la pazienza, a volte le sfuggiva uno scatto d'ira. Perché semplicemente non capivano. E poi la lettera, che adesso pareva bruciare sotterrata nella borsa portarmi. Maemi scosse la testa, imponendosi di pensare ad altro. Ormai era quasi arrivata.
    Il luogo dell’incontro con il maestro era nuovo e in una posizione davvero bizzarra per gli standard del Momochi. Si trattava di una zona tranquilla vicino alla periferia sud del Villaggio, dove le belle abitazioni riflettevano il benessere di chi le occupava. I piedi della ragazza si fermarono di colpo quando arrivò nel punto preciso: era una casa, constatò con sorpresa. E una bella casa, a dirla tutta. Tradizionale come quella di Maemi, ma tenuta cento volte meglio, con le strutture come nuove e splendenti, e un tetto spiovente ottimamente rifinito. “Dove mi avrà portata, adesso?” si domandò, la curiosità che per un attimo le fece dimenticare il malumore. Si avvicinò con passi incerti verso la porta di ingresso, notando solo dopo un'occhiata distratta che era socchiusa.
    Un buffo miagolio dall'interno fu seguito dall'apparizione della testa di un gatto nello spiraglio. Alla vista, Maemi sentì un brivido di riconoscimento: «Gatto» mormorò tra sé e sé come una bambina, ricordando le istruzioni del maestro. Gli occhi grandi dell'animale sparirono dietro la porta, e miagolò di nuovo, quasi invitandola a seguirlo.
    La kunoichi di Kiri restò immobile per un momento, indecisa. Alzò lo sguardo verso l’alto. Quella non sembrava una casa disabitata: poteva davvero entrarvi così, anche se su indicazione del Sennin di Kiri? Concentrò il Chakra nelle aree del naso e delle orecchie per affinare i suoi sensi, ma, stranamente, né il suo udito né il suo olfatto riuscirono a captare alcun segnale da oltre l'uscio. Strano, molto strano, si disse la ragazza. Non le era mai capitato prima di allora, ma ipotizzò fosse una diavoleria piazzata dal suo maestro.
    Muon Satsujin - Tecnica dell'Omicidio Silenzioso
    GVmb
    Villaggio: Kirigakure no Sato
    Livello: B
    Tipo: Taijutsu
    Questa Tecnica viene utilizzata in condizioni di visibilità scarsa o assente, come in un luogo buio o nei pressi di fitti banchi di nebbia. La Tecnica consiste nell'individuare l'avversario potenziando l'udito e l'olfatto, potendosi muovere e attaccare anche senza l'utilizzo della vista, facendo leva sull'effetto sorpresa. Finché resta attiva il fiuto dello Shinobi è paragonabile a quello di un Genin del Clan Inuzuka, non sarà dunque possibile identificare con precisione dov'è l'avversario, ma si riuscirà a capire se è vicino o lontano. Nel caso in cui si segua una traccia di sangue, si potrà invece individuare con la massima precisione la sua posizione. L'udito risulta essere maggiormente sviluppato e permette allo Shinobi di percepire persino il battito cardiaco dell'avversario. La capacità nel focalizzarsi sui diversi rumori è elevata, ma rumori molto forti, come l'esplosione di una carta-bomba, potrebbero distogliere l'attenzione dell'utilizzatore, anche se solamente per pochi istanti. Nel caso in cui ci siano numerosi soggetti, come cloni d'entità fisica, l'utilizzatore potrebbe facilmente confondere i bersagli visto che producono rumori "simili". L' olfatto sottoterra o in acqua è completamente inutile e l'udito potrà essere utilizzato solo contro avversari in movimento.
    Se utilizzata a fini investigativi durante le Missioni, la Tecnica non avrà Consumo.
    Consumo: NA

    Non senza un certo grado di tensione, decise infine di posare una mano sulla porta e spingerla più aperta, trasformando lo spiraglio in un vero varco. Il didietro candido del gatto stava già sparendo nel corridoio oltre un ingresso ampio. Per un attimo, il cervello di Maemi si impappinò nel valutare se levarsi i sandali o meno, ma poi decise di lasciarli all'entrata e risalì i due scalini per seguire l'animale.
    L'interno della casa rispecchiava l'eleganza dell'esterno: era bella, rifinita con elementi tradizionali e sorprendentemente spaziosa. La dimora di un signore, pensò Maemi mentre avanzava tra porte e mobili accuratamente disposti. Manteneva lo sguardo fisso sul gatto, provando un senso di disagio nel lasciar vagare gli occhi, come se stesse violando la privacy di qualcuno che non avrebbe gradito intrusioni.
    Per qualche motivo, quanto più rifletteva su quella casa, tanto più un nodo allo stomaco si stringeva, senza che lei potesse spiegarsi la sua origine.
    Il gatto si fermò davanti ad una porta scorrevole, decorata con immagini naturalistiche, e si appallottolò quasi ad indicare la fine della corsa. Dopo un breve attimo di esitazione, Maemi si avvicinò piano, lo sguardo fisso sulla porta da aprire. Riprovò a concentrare ancora una volta il Chakra nelle orecchie e nel naso, sperando questa volta di poter intuire qualcosa prima di aprire al buio un’altra porta. Ma ancora, nulla di nulla, come se quella casa fosse isolata da qualsiasi Tecnica percettiva.
    Muon Satsujin - Tecnica dell'Omicidio Silenzioso
    GVmb
    Villaggio: Kirigakure no Sato
    Livello: B
    Tipo: Taijutsu
    Questa Tecnica viene utilizzata in condizioni di visibilità scarsa o assente, come in un luogo buio o nei pressi di fitti banchi di nebbia. La Tecnica consiste nell'individuare l'avversario potenziando l'udito e l'olfatto, potendosi muovere e attaccare anche senza l'utilizzo della vista, facendo leva sull'effetto sorpresa. Finché resta attiva il fiuto dello Shinobi è paragonabile a quello di un Genin del Clan Inuzuka, non sarà dunque possibile identificare con precisione dov'è l'avversario, ma si riuscirà a capire se è vicino o lontano. Nel caso in cui si segua una traccia di sangue, si potrà invece individuare con la massima precisione la sua posizione. L'udito risulta essere maggiormente sviluppato e permette allo Shinobi di percepire persino il battito cardiaco dell'avversario. La capacità nel focalizzarsi sui diversi rumori è elevata, ma rumori molto forti, come l'esplosione di una carta-bomba, potrebbero distogliere l'attenzione dell'utilizzatore, anche se solamente per pochi istanti. Nel caso in cui ci siano numerosi soggetti, come cloni d'entità fisica, l'utilizzatore potrebbe facilmente confondere i bersagli visto che producono rumori "simili". L' olfatto sottoterra o in acqua è completamente inutile e l'udito potrà essere utilizzato solo contro avversari in movimento.
    Se utilizzata a fini investigativi durante le Missioni, la Tecnica non avrà Consumo.
    Consumo: NA

    Per qualche motivo, il suo cuore iniziò a battere forte. E mo? Avrebbe dovuto bussare? Aprire direttamente? Con un sospiro tremulo alzò una mano per infilare due dita nella fessura della maniglia, scoprendole sudate.
    «Permesso» mormorò timidamente, aprendo l’anta scorrevole. Subito sgranò gli occhi: la stanza, per quello che poteva vedere, era un insieme di scaffalature piene zeppe di libri e pergamene. Una libreria! La ragazza fece qualche passo avanti, quasi richiamata dal canto di una sirena che le imponeva di avvicinarsi. Allora ebbe conferma che quella doveva essere una sorta di libraria o sala di lettura, perché la mole di scaffali e carta riempiva completamente lo spazio già ampio. I suoi occhi furono irresistibilmente attratti dai titoli riposti a portata di mano, e capì subito che molti di essi, se non tutti, riguardavano l'arte shinobi. La sua bocca si dischiuse da un'ondata di meraviglia: quello era il paradiso.
    Ebbe l’impulso di alzare una mano per toccare una di quelle pergamene, desiderosa di scoprire cosa contenevano, ma si fermò con una scossa al ricordo del perché era lì. Si costrinse a distogliere lo sguardo dai libri e spostarlo su un’enorme vetrata che occupava quasi tutta una parete più in fondo. Lì, seduto con le braccia su uno scrittoio, c’era il suo maestro. Kisuke Momochi.
    Maemi mandò rumorosamente giù un bolo di saliva. «Buongiorno» salutò, affondando le mani nelle tasche dei pantaloni. Vestiva gli abiti standard da shinobi, con i polsi e le caviglie bendate, ma senza la divisa alternativa né la katana. Aprì la bocca per fare un commento sul luogo di ritrovo, sulla stranezza di essere in una casa come quella, ma un’occhiata più attenta al maestro la fermò. Nonostante le bande coprissero quasi interamente il suo volto, Maemi lo conosceva abbastanza da poterci leggere una sorta di sofferenza mal celata. «Stai bene?» chiese invece, aggrottando la fronte. Ruotò il corpo per fronteggiarlo direttamente, ma non fece un passo più avanti. «Sembra che ti stiano esplodendo le tempie».

    ChakraMentaleMalus/Bonus
    » 380;»A disagio;»Nessuno;
    Fisico»Ottimo
    Tripla Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai = 10Kunai = 10Fili Metallici = 30 mtFili Metallici = 30 mt
    Shuriken = 20Shuriken = 20Kit GrimaldelliKit di Pronto Soccorso = 10
    Cartabomba = 5Cartabomba fasulla = 5Occhio CiberneticoBinocolo
    Palla Gelo = 5Fumogeni = 5Pillole del Soldato = 3Rotolo di Trasformazione
    Divisa alternativa
    Armi da LancioAccessori
    Senbon = 20Cartabomba = 5Torcia ElettricaRadiolina
    Foderi
    Fodero Minore
    Tanto
    Fodero
    Katana
    Rotoli
    Sigilli d'Evocazione
    DecimaShuriken Maggiore
    Frecce = 30//
    Rotolo Minore
    Shuriken Maggiore
    Doppia Tasca da Coscia
    Shuriken ad Astro = 20
    Cartabomba 5/5
    Abbigliamento
    Coprifronte Kiri
    Parabraccia
    Note
    » Trenta metri di Filo Metallico sono legati a due Shuriken: quindici ciascuno;
    » Venti metri di Filo Metallico sono legati ad un Kunai;
    » Tre Cartebomba sono legate ad altrettanti Kunai;
    » Tre Cartebomba Fasulle sono legate ad altrettanti Kunai;
    » Tre Palle Gelo sono legate ad altrettanti Kunai;


    Edited by Skipio - 3/5/2024, 14:04
     
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