Missione Kisuke Momochi & Kaiser Tony

Livello A

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  1. "Il Principe Azzurro"
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    I Shinobi sono soggetti che abitudinalmente si trovano in viaggio che sia per missioni, svago o eventuali allenamenti. Tu rientri quest'oggi fra la ristretta cerchia di Shinobi che quasi immediatamente ha avuto modo di portarsi al cospetto del Ho, Ko e Mizukage che con la massima urgenza ti hanno mandato in una missione di livello A con un compagno. Missioni povere di dettagli poiché o derivanti da rapporti di squadre ANBU trascurati qualche giorno prima dai Kage oppure dettate da rapide comunicazioni dei tre Kage con il Kaze e Raikage che sono riusciti in tempo record a raccogliere informazioni preziose per permetterti di partire da una base, seppur povera.
    Esecutori Missione: Kisuke Momochi & Kaiser Tony

    La missione che vi aspetta quest'oggi ha uno scopo puramente perlustrativo. Infatti secondo delle nostre fonti, ai confini d'Iwagakure qualcosa si sta muovendo, e fin troppo. Una squadra ANBU, attualmente impiegati in ulteriori missioni di ricerca, avrebbe scoperto che nelle profondità d'Iwagakure vi sia un particolarissimo traffico d'armi leggendarie che vengono paragonate, e da alcuni reputate persino superiori, alle sette lame leggendarie di Kirigakure.
    Il vostro obiettivo sarà di portarvi ai confini di queste terre in cerca d'informazioni utili.
    Buona fortuna Shinobi.

    Le missioni evento non vengono svolte in modo diverso rispetto a quelle normali; tuttavia lo Staff potrà interferire in qualsiasi momento e dunque cambiarne il corso.
    Buon divertimento. Inizia Kaiser.


    Edited by Masterzaga - 5/12/2011, 01:46
     
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    E così alla fine è arrivata in finale... c'era d'aspettarselo. Pensavo incuriosito, poggiato alla ringhiera che sporgeva sul campo di battaglia. La ragazza aveva appena terminato il turno precedente, sconfiggendo il suo avversario e ora lentamente si riportava al centro dell'arena per sostenere la finale. Eccoci siamo alle battute finali! Pronti a cominciare però accadde qualcosa si strano, qualcosa che nessuno in quell'arena si sarebbe mai immaginato; iniziò tutto con delle urla. Aiuto! Aiuto!!! Vi prego aiutateci!!!!!» Delle voci che interpretai come terrorizzate, provenienti da diverse parti dall'arena, chiedevano aiuto. Cosa succede?! Pronunciai immediatamente, iniziando a guardarmi intorno, cercando di capire da dove provenissero quelle voci. Chi cavolo sono quelli!? Seppure ero distante, affacciato com'ero dalla ringhiera, notai diverse figure pallide quasi cadaveriche muoversi lentamente fra la folla, nella zona inferiore degli spalti. Rimasi per qualche secondo sorpreso e allo stesso momento perplesso, non riuscendo a capire cosa stesse accadendo. Capii cosa fare solo quando tre dei Kage che si trovavano nella loro zona riservata, si precipitarono fra la folla; puntando due precisi individui che però non riuscii ad identificare. Molti, probabilmente Shinobi, nello stesso istante sentendo le urla dei civili, si scaraventarono su quegli strani esseri, cercando di aiutare chi ne aveva bisogno. Non ho chiara la situazione, ma mi sembra palese che quei tipi non promettano niente di buono. Pensai, continuando ad osservare quei cadaveri inseguire ed attaccare con attacchi fisici gli spettatori. Senza perdere altro tempo, poggiando la mano sulla parte alta della ringhiera, mi preparai a saltare giù ed aiutare chi ne aveva bisogno. Aiutateci!!! In quell'istante però la mia attenzione venne nuovamente richiamata da altre urla, provenienti però stavolta dalle mie spalle. Cavolo! Sono anche qui! Mi girai di scatto giusto in tempo per vedere, che la situazione che stava accadendo nella parte inferiore dell'arena, stava accadendo ora anche in quella superiore. Ora che li avevo ad una distanza più ottimale, quelli che da lontano sembravano dei cadaveri ora riuscivo ad osservarli con più attenzione. Quelle figure erano completamente pallide, come avevo notato, e avanzavano lentamente barcollando, come se stessero lì li per cadere. Scivolai di corsa dalla ringhiera e rapidamente sfilai dal fodero a ridosso della spalla, la mia maneggevole Katana. Vedendo una di quelle figure cadaveriche dirigersi ora verso di me, non esitai nemmeno un istante: impugnai saldamente la spada e scagliando un fendente diagonale, lacerai quello strano essere sul petto. Non ha tentato nemmeno di evitarlo e non sembra nemmeno aver accusato il colpo... Che sia inutile attaccarli in questo modo? Eh va bene, proviamo così! Mentre il pallido essere continuava la sua avanzata verso di me, preparandosi ad attaccare; indietreggiai di colpo e congiungendo entrambe le mani, mi preparai ad eseguire uno dei Jutsu Katon che conoscevo. Kaila! Sentì nuovamente un urlo proveniente nella zona inferiore dell'arena. Seppure ero curioso di vedere cosa stesse succedendo, non voltai il capo ma rimasi con lo sguardo fisso sullo strano essere che mi veniva incontro. Mentre eseguivo il solito processo di esecuzione delle tecnica però tutto d'un tratto il cadavere arrestò la sua avanzata e con esso anche tutti gli altri si arrestarono. Ma che cavolo gli prende adesso a questi qui!? Mi voltai nuovamente sul campo di combattimento, cercando di capire da dove fosse provenuto quell'urla che pochi secondi prima avevo udito. Una foresta... E c'è anche un grosso uccello... Non capisco più niente! Ammisi ormai sconcertato da quelle cose assurde che si stavano verificando in quell'arena. Dov'è Kaila? Mi è sembrato che pronunciassero il suo nome...! Quel caos totale che si era generato e che aveva provocato numerose perdite tra la folla, si arrestò solo quando quel grosso uccello che portava su di essi due figure, si dileguò nel cielo.

    ~ POCHE ORE DOPO ~

    Mi chiedo cosa stia succedendo e soprattutto quale sia il motivo di tutto ciò! Ancora leggermente scosso dall'accaduto e del tutto ignaro del motivo, anche se potevo intuirlo; venni convocato nella zona riservata ai Kage. Mentre cercavo di aiutare come meglio potevo i ninja medici che soccorrevano i pochi feriti sopravvissuti dall'attacco, infatti, mi si presentò davanti uno Shinobi di Otogakure, molto probabilmente di grado superiore al mio, che mi informò che i Kage mi avevano convocato al loro cospetto. E così a passo moderato spostandoci tra i corrodi della parte interna dell'arena, dopo un paio di minuti arrivammo a destinazione. Eccoci. Si limitò a dire lo Shinobi, bussando prima e poi aprendo la porta. Ecco Kaiser Tony, il Chuunin di Konoha. Disse lo Shinobi presentandomi e calando leggermente il capo. Varcato l'ingresso, spalancando così completamente la porta, notai che in quella stanza vi era la presenza di più di una figura. Fra le tante che vi erano però, tra le più in primo piano, ne riconobbi una. Era la figura del capo del villaggio in cui risiedevo, colui che fino a qualche giorno fa mi aveva assegnato incarichi: era l'Hokage. Benché le altre due figure in primo piano erano completamente a me sconosciute riuscii ad intuire, dal loro abbigliamento molto simile a quello dell'Hokage differenziato solamente dai colori, che erano il Mizukage e il Kokage. Bene, ci siamo tutti... Possiamo procedere. Iniziò così l'Hokage: osservando prima me e poi l'altra figura che mi stava di fianco. Se siete stati convocati qui è perché siete tra i pochi Shinobi che, trovandosi già nella Repubblica dei Samurai nel momento dell'accaduto, possono intervenire prontamente. Seppure ero curioso si sapere cos'era accaduto, vista la situazione evitai di fare domande e ascoltai attentamente ciò che l’Hokage stava illustrando. Deve trattarsi di qualcosa d’importante… Ipotizzai mentalmente vedendo sul volto delle tre figure più "importanti", un’espressione seriosa. La missione che vi aspetta quest'oggi ha uno scopo puramente perlustrativo. Quindi è per questo che mi hanno convocato... una missione! Infatti secondo delle nostre fonti, ai confini d'Iwagakure qualcosa si sta muovendo, e fin troppo. Una squadra ANBU, attualmente impiegati in ulteriori missioni di ricerca, avrebbe scoperto che nelle profondità d'Iwagakure vi sia un particolarissimo traffico d'armi leggendarie che vengono paragonate, e da alcuni reputate persino superiori, alle sette lame leggendarie di Kirigakure. Il vostro obiettivo sarà di portarvi ai confini di queste terre in cerca d'informazioni utili. Una missione di perlustrazione... Detto questa l'Hokage mi avvicinò una busta e terminò poi ciò che aveva da dirmi. Qui troverete le ultime informazioni di cui avrete bisogno... Buona fortuna Shinobi. Disse accennando un sorriso, augurandoci buona fortuna. Afferrai tra le mani l'incarico che mi porgeva l'Hokage e senza perdere tempo l'aprii. La missione che mi attendeva in coppia con un altro Shinobi era di Livello A, era un incarico di un livello troppo alto per qualsiasi Chuunin. Deve trattarsi di una missione correlata all'accaduto di oggi, altrimenti non mi spiego il motivo di tanta imprudenza. Anche se da un lato mi sentivo onorato di essere stato scelto per una missione superiore al mio rango, dall'altra parte non potevo che essere perplesso. E così dopo aver letto e aver ascoltato ciò per cui ero stato convocato, alzando il capo iniziai a guardarmi intorno; cercando di capire se in quella stanza vi era già il mio compagno di missione.

    Stato
    ChakraPorte AperteMentaleFisico
    1150ConcentratoOttimale
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai 7/10Fili Metallici 30m
    Shuriken 14/20Radiolina
    Cartabomba 2/5Pillole del Soldato3/3
    Fumogeni 1/5-
    Indossato
    SlotOggettoDescrizione
    FoderoArma Pesante/KatanaIn ottime condizioni - Su fianco sx
    FoderoArma Pesante/KatanaIn ottime condizioni - A ridosso della spalla
    AltroBende in DotazioneIn ottime condizioni - Legate su entrambe le Braccia
    Note
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    Seduto sugli scomodi sedili degli spalti mi godevo lo scontro della kiriana...che fortuna ho avuto, giusto in tempo per vedere lo scontro di Kaila, peccato fosse già iniziato da alcuni minuti...mi dispiacque, nonostante nei primi minuti dell'incontro si passa il tempo a studiare l'avversario e la vera "carneficina" avviene nei minuti seguenti...ricordo ancora il mio incontro con Tanaka, nessuno era riuscito a godersi lo scontro a causa della persistente nebbia...pensai divertito ricordando quel giorno. Poco dopo venne decretata la vittoria della kunoichi...eh brava Kaila, hai reso onore a Kirigakure...io, a mio malgrado, non ci sono riuscito al mio tempo...pensai deluso ricordando la sconfitta. Pertanto il tempo per ricordare gli eventi passati era finito. Ci fu un’improvvisa apparizione tra la folla, si trattava di essere dall'aspetto cadaverico. Ebbi la prova che si trattava proprio di non morti quando notai alcuni elementi, ex membri di Ankoku Seiun che secondo le mie informazioni, dal giorno della battaglia a Kusa, erano ormai terra per vermi e invece ora stavano lì a combattere. A quel punto persino i Kage erano entrati in azione mirando direttamente a quegli elementi. Il Mizukage nonostante la sua stazza era stato il più reattivo scendendo in campo per primo ed atterrando uno dei non morti...ma porca troia, non è possibile!...per una volta che sono venuto a godermi un esame Chuunin da spettatore mi ritrovo in mezzo a questo casino!...pensai tra me scagliandomi contro due cadaveri vicini tra loro ed atterrandoli con un cazzotto ciascuno diretto al ventre. I nemici erano parecchi ma non tutti molto forti tanto che per alcuni bastavano dei semplici cazzotti o degli affondi portati con le lame retrattili per poterli fermare. Purtroppo si trattava appunto di non morti e ognuno di essi, seppur ferito gravemente, si rigenerava velocemente ed era quindi nuovamente pronto a combattere...dannazione, se continuiamo così verremo sopraffatti dal loro numero mentre che noi esauriamo le forze...pensai indietreggiando tra gli spalti mantenendo lo sguardo sui non morti. Durante l'ennesimo scambio di colpi con i non morti, si udì un chiaro urlo provenire dal campo dell'arena, Kaila! scalciai contro il non morto che mi trovavo davanti facendolo ruzzolare all'indietro, quindi voltai lo sguardo in cerca della kunoichi ma questa era sparita e nei secondi seguenti ci furono diverse esplosioni la cui onda d'aria arrivò sin sugli spalti.

    ...

    Mi trovavo al cospetto di tre Kage, Mizukage, Hokage e Kazekage. Questi cercavano nel migliore dei modi di riorganizzare la situazione chiamando shinobi a destra e manca, inviandoli poi a chissà quali compiti. Nella stanza erano presenti alcuni volti noti, altri totalmente sconosciuti, Momochi! era arrivato il mio turno. Il leader shinobi mi chiamò a se con un tono alto e deciso oltre che a dir poco adirato. Era la prima volta che vedevo il kage in quello stato, non c'è tempo per le chiacchiere, tantomeno per le tue battute o lamentele. Prendi questo e muovi il culo. Quello è il tuo compagno di missione! esclamò consegnandomi un foglio stropicciato per poi allungare il braccio ed indicare, tra i diversi shinobi dei vari villaggi presenti in quel momento, uno shinobi di Konoha dai capelli biondi e dalla media statura dopodiché si consultò con l'Hokage con un semplice sguardo il quale diede conferma della scelta del leader della Nebbia, si è lui! aggiunse. L'espressione in volto del Kage era molto chiara. In quel momento non avevo davanti l'eterno bonaccione dal falso sorriso ma un assassino in piena regola che non ammetteva repliche. Mi limitai dunque ad annuire con un secco movimento del capo, quindi lessi ciò che era scritto sul foglio. Poche parole scritte a mano e frettolosamente, la grafia era oltretutto quasi illeggibile. Ad ogni modo le informazioni dateci erano poche...una missione di perlustrazione a Iwagakure...non sarà semplice...mi dissi ripiegando il foglietto per poi raggiungere il mio compagno scostando gli altri shinobi. Una volta faccia a faccia con lui, presi la parola, Kaiser Tony!? Sono Kisuke Momochi, andiamo. Avremo modo d'organizzarci e conoscerci strada facendo, la strada è lunga, dunque ne abbiamo tutto il tempo. Fai pure strada! terminai facendo un cenno al konohaniano.

    Condizioni:
    Chakra: 150
    Stato Fisico: Ottimo.
    Stato Mentale: Teso.

    Equipaggiamento
    Borsa:
    - Kunai: 10
    - Kunai di Kiri: 5
    - Carte Bomba: 5
    - Fumogeni: 5
    - Filo metallico: 10 metri
    - Lima
    - Telescopio
    - Pillole del Soldato: 3
    Fodero minore:
    - Lama dal Chakra Bianco, nel fodero

    Armi indossabili:
    - Lame retrattili da polso

    Indossato:
    Armatura di cuoio
    Gilet di kiri:
    - Radiolina
    - Torcia Elettrica
    Fascia:
    - Ombrello Completo, in mano.
    Guanti:
    - Anello Rei: inserito nel pollice destro
    Sigillo d'Evocazione:
    - Shuriken: 40
    - Fuuma Shuriken(x2)
    - Coprinaso in Bende
     
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    Infilato il foglietto, su cui vi erano scritte le poche informazioni sull'incarico affidatomi, nella tasca dei pantaloni, iniziai a guardarmi intorno in cerca di colui con cui, per questa missione, avrei fatto squadra. Kisuke Momoichi... Pensai, ricordando il nome che vi era segnato di fianco al mio su quel foglietto. Conoscere il suo nome non mi è molto d’aiuto, non vi è indicato nemmeno un orario e un luogo in cui incontrarci. Capisco che la situazione non è delle migliori, ma incasinando così gli incarichi, non fanno altro che peggiorare la situazione… Pensai leggermente seccato per la situazione in cui mi trovavo, continuando ad osservare le figure che oltre ai tre Kage, si trovavano in quella zona. Fortunatamente però, mentre con lo sguardo cercavo Kisuke benché non l'avessi mai incontrato, dopo pochi secondi da quando avevo riposto la lettera, facendosi largo tra le altre persone, si fece avanti un ragazzo che si avvicinò alla mia posizione. Il ragazzo a cui attribuii un'età superiore alla mia, era più alto di me, indossava una specie di coprinaso in bende che gli copriva parzialmente il volto e aveva corti capelli neri. La cosa che subito mi saltò all'occhio però, fu il Gilet di Kiri che indossava. Questo particolare mi rivelava due informazioni sul ragazzo: la prima era che quel ragazzo era uno shinobi al servizio di Kirigakure e secondo che, come me, anche quel ragazzo aveva raggiunto il grado di Chuunin e forse l'aveva addirittura superato. Uno Shinobi di Kiri… Pensai prima che il ragazzo prendesse la parola e si rivolse a me. Kaiser Tony!? Sono Kisuke Momochi, andiamo. Avremo modo d'organizzarci e conoscerci strada facendo, la strada è lunga, dunque ne abbiamo tutto il tempo. Fai pure strada! Disse il ragazzo in modo diretto, presentandosi e lasciandomi capire che non era il tipo che amava perdere tempo. Quindi lui è Kisuke Momochi... A prima vista sembra un “tipo” abbastanza serioso. Pensai dopo aver osservato il ragazzo e aver ascoltato le parole che mi aveva rivolto. Si, sono io. Piacere di conoscerti Kisuke. Risposi, confermando la domanda del Kiriano. Sono d'accordo con te, procediamo pure. Iwa è parecchio distante da dove ci troviamo, meglio non perdere tempo. Dissi poco prima di girarmi, dando così le spalle alle figure che si trovavano in quella stanza, e oltrepassando la porta d'uscita. Anche se ora siamo in due, quella che stiamo per affrontare è comunque una missione di livello A, su cui inoltre non abbiamo nemmeno informazioni dettagliate ma solamente poche indicazioni, tra l'altro molto generiche. In più, da quello che ho capito, ci sono di mezzo anche armi leggendarie che vengono paragonate alle sette lami leggendarie di Kiri, armi che, considerando il loro "valore", nessuno vorrebbe farsi scappare. Pensai, conoscendo la fama di quelle eccezionali lami. Lame a cui tra l’altro, vista la mia passione per le armi, ero interessato anch’io. E pensare che mi ero recato in arena con l’unico scopo di rilassarmi… Guarda un po’ che caos si è generato! Mi chiedo se come me anche Shikaka sia stato mandato in missione… A passo moderato, facendo strada a Kisuke come aveva chiesto, avanzai sul corridoio situato nella parte interna dell'arena che conduceva alla zona riservata ai Kage. Raggiunte le scale continuai con la solita andatura, scendendo passo dopo passo i vari gradini. Qui la situazione è ancora parecchio agitata! Al piano terra, rimasi leggermente sorpreso nel vedere ancora quel trambusto generato ore fa. Persone ancora sconvolte dall’accaduto si disperavano, piangendo io propri cari passati a miglior vita. Vi era inoltre un lunghissimo via vai di Shinobi che tra la folla si facevano strada, cercando di calmare le acque e per aiutare chi ne aveva bisogno e nel peggiore dei casi, per prelevare i defunti. Senza perdere tempo, facendomi a mio modo largo tra la “folla” uscii dal portone principale da cui gli spettatori, accedevano in Arena. Una volta fuori, in modo da prepararci il prima possibile, mi rivolsi al Kiriano Ehi Momochi... Iniziai così, cercando di attirare l'attenzione dello Shinobi. …Visto che attualmente ci troviamo nella Repubblica dei Samurai, non possiamo far altro che procedere attraversando le Terre di Oto, quindi avanzando in direzione Ovest. Benché non conoscessi perfettamente le terre del Paese del Suono, viste le poche volte che vi ci ero recato, ero consapevole che non avevamo altro modo per procedere se non attraversarle. Iwa, come credo anche tu sappia, è parecchio distante da qui, quindi come hai detto prima; sarà meglio mettersi in cammino fin da subito. Direi quindi di organizzarci una volta arrivati a destinazione o al massimo strada facendo, anche perché, oltre a sapere il nostro compito sappiamo solamente, in modo vago, dove recarci e con queste informazioni di certo non potremmo far altro. Aspettai qualche secondo per capire le intenzioni del ragazzo, seppure mi erano già state abbozzate, e poi terminai. Bene, se sei d'accordo, direi che possiamo procedere. Così in quella giornata che di normale aveva ben poco, ero pronto ad affrontare quell’importante incarico.

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    Nonostante il tempo trascorso dall'attacco nell'arena, in quest'ultima ancora regnava il caos. Shinobi e kunoichi si spostavano velocemente eseguendo gli ordini dei piani alti che cercavano nel miglior modo di placare il caos e riorganizzare la situazione consultando si tra di loro. Ad ogni modo il biondo di Konoha, una volta che entrambi fummo all’esterno dell'arena, espose brevemente le sue idee riguardo alla missione assegnataci. Ovviamente, data la scarsità d'informazioni a nostra disposizione, erano precise e identiche alle mie. Si trattava di una semplice base da cui partire. Il semplice viaggio. Solo una volta raggiunti i confini d'Iwagakure, avremo potuto iniziare le ricerche, sono pienamente d'accordo con te. Dovremo attraversare il Paese del Riso, come giustamente hai detto, quindi procederemo verso ovest e ci addentreremo nel Paese della Cascata. Se manteniamo una velocità abbastanza alta ma sopratutto costante, riusciremo a raggiungere il Paese del Riso in giornata dopodiché ci fermeremo a riposare nel Paese della Cascata!... Da li in poi ci dirigeremo ai confini d’Iwagakure e ci metteremo in ricerca di queste fantomatiche spade! conclusi con tono quasi sarcastico in quanto mi sembrava dannatamente assurdo che ci fossero delle spade con una fattura e della abilità che le rendevano addirittura superiori a quelle di Kirigakure...dubiterei di queste informazioni se non fossero pervenute da una squadra ANBU, in ogni caso se ci sono delle spade simili vanno senza dubbio individuate per poi organizzare una seconda missione di recupero…in buona sintesi era quello che il Kage avrebbe ordinato pertanto per riuscirci aveva mandato due shinobi nella terra dei Mukenin. A quel punto rimasi perplesso per qualche istante poi ritornai alla realtà, quindi risposi al biondo, non ho niente in contrario, partiamo immediatamente. Come già detto, ci organizzeremo strada facendo. Muoviamoci! conclusi serio guardandomi intorno. Voltai nuovamente lo sguardo alle porte dell'arena e nuovamente mi tornarono in mente i non morti di qualche ora prima. Scossi la testa poi feci un cenno al biondo e dopo scattai in direzione della porta ovest della Repubblica supponendo che il konohaniano mi stesse dietro senza troppi sforzi. Dovetti correre tra le strade della Repubblica senza però il problema della troppa folla. Le strade erano ormai vuote se messe a confronto nelle ore precedenti all'attacco quando appunto la folla riempiva le strade e quasi rendeva difficoltoso il passaggio tanto era l'afflusso di spettatori. Questi, almeno i sopravvissuti, si erano dileguati lasciando le strade agli shinobi che si operano rapidamente per sistemare i feriti e partire urgentemente in missione come esattamente stavamo facendo io e il mio compagno di missione...Dei della Nebbia, tutto questo massacro per che cosa?... parecchi pensieri affollavano la mia mente in quel momento turbandola non poco. Non riuscivo a distogliere la mente da ciò che era successo nell'arena. Kaila scomparsa, i Kage che scendono nell’arena, defunti sul campo di battaglia e via dicendo. Erano vari gli elementi...il passato è senz'altro tornato a farci visita...solo non trovo il nesso con Kaila e tutti gli altri particolari...i membri di dell'organizzazione di Motoi Yotsuki hanno sempre avuto una mentalità diversa e non hanno mai manifestato una simile violenza con un massacro pubblico...pensai tra me. Pur volendo, non riuscivo a distogliere la mente dai recenti eventi...dannazione la missione prima di tutto...mi dissi dandomi due pacche sul volto. In seguito una volta superata la porta ovest, nonostante la corsa, mi voltai per rivolgermi al mio compagno, allora Kaiser, prima di tutto: hai una radiolina? Spero per te che la risposta sia positiva, per il nostro tipo di missione sarà a dir poco fondamentale. In caso dovessimo separarci per qualsiasi ragione, anche se ciò non deve accadere se non strettamente necessario, potremo comunicare anche a lunga distanza mantenendo comunque un tono di voce piuttosto basso. dissi serio indossando correttamente la mia radiolina durante la corsa per poi allacciare il cinturino sul collo, quindi sintonizzai l'accessorio sul canale trentotto, ah, il canale è il trentotto! suggerii in un certo qual senso per poi terminare con un ultima domanda, che idea ti sei fatto su questa storia? domandai serio tentando inoltre di far credere al mio compagno che ero un completo estraneo e non ero a conoscenza di nessun dettaglio, seppur minimo, nonostante avessi riconosciuto alcuni volti noti della battaglia a Kusa.

    Condizioni:
    Chakra: 150
    Stato Fisico: Ottimo.
    Stato Mentale: Teso.

    Equipaggiamento
    Borsa:
    - Kunai: 10
    - Kunai di Kiri: 5
    - Carte Bomba: 5
    - Fumogeni: 5
    - Filo metallico: 10 metri
    - Lima
    - Telescopio
    - Pillole del Soldato: 3
    Fodero minore:
    - Lama dal Chakra Bianco, nel fodero

    Armi indossabili:
    - Lame retrattili da polso

    Indossato:
    Armatura di cuoio
    Gilet di kiri:
    - Radiolina
    - Torcia Elettrica
    Fascia:
    - Ombrello Completo, in mano.
    Guanti:
    - Anello Rei: inserito nel pollice destro
    Sigillo d'Evocazione:
    - Shuriken: 40
    - Fuuma Shuriken(x2)
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    Edited by Mr.Uchiha - 6/12/2011, 22:54
     
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    Con alle spalle una situazione particolarmente incasinata, una volta all’esterno dell’arena ci accordavamo su come procedere. Ovviamente data la scarsità di informazioni di cui eravamo in possesso, ci era praticamente impossibile organizzarci su quello che era l'obiettivo della missione: trovare informazioni sulle armi leggendarie. Così all'esterno dell'ingresso dell'arena da cui si accedeva ad essa, insieme allo Shinobi di Kiri ci accordavamo per il viaggio. Il nostro punto d'arrivo era Iwa, punto che dalla posizione in cui ci trovavamo si trovava ad Ovest, nel migliore dei casi, a parecchie ore di distanza. Sono pienamente d'accordo con te. Dovremo attraversare il Paese del Riso, come giustamente hai detto, quindi procederemo verso ovest e ci addentreremo nel Paese della Cascata. Se manteniamo una velocità abbastanza alta ma soprattutto costante, riusciremo a raggiungere il Paese del Riso in giornata dopodiché ci fermeremo a riposare nel Paese della Cascata!... Da li in poi ci dirigeremo ai confini d’Iwagakure e ci metteremo in ricerca di queste fantomatiche spade! Rispose Momochi spiegando più dettagliatamente di come avessi fatto io, il tracciato da seguire. Terminato di organizzarci, non potevamo fare altro che metterci in viaggio verso i confini di Otogakure. Non ho niente in contrario, partiamo immediatamente. Come già detto, ci organizzeremo strada facendo. Muoviamoci! Detto questo, in risposta alla mia domanda, senza perdere altro tempo, ci mettemmo subito in viaggio. Avanzavamo ad una velocita abbastanza elevata, in modo da cercare così di arrivare in giornata nel Paese della Cascata; terra che per altro avevo "visitato" proprio di recente durante una missione. Procedevamo verso Ovest attraversando il centro del Paese in cui si trovava l'arena, Kosugoku. Bene! A quest’ andatura dovremmo raggiungere presto la porta Ovest, addentrandoci cos’, una volta superata, in periferia. Mentre pensavo al tragitto e con il viaggio che procedeva in modo silenzioso, raggiungemmo la porta Ovest e superandola poi in breve tempo, mettemmo piede nella "periferia" di quelle terre. La strada che ora percorrevamo, diversamente dalle precedenti che era circondata da grosse abitazioni e palazzi, era circondata su entrambi i lati da vasti campi di terra a cui si alternavano vaste zone di bosco. Inoltre in quelle strade di periferia non vi era la presenza dei soliti lampioni, che in città erano presenti ad ogni isolato, il che una volta calata la notte; ci avrebbe fatti rimanere completamente al buio. Allora Kaiser, prima di tutto: hai una radiolina? Spero per te che la risposta sia positiva, per il nostro tipo di missione sarà a dir poco fondamentale. In caso dovessimo separarci per qualsiasi ragione, anche se ciò non deve accadere se non strettamente necessario, potremo comunicare anche a lunga distanza mantenendo comunque un tono di voce piuttosto basso. Ad un tratto mentre continuavamo l'avanzata il ragazzo di Kiri, voltando il capo verso di me, mi rivolse parola; cosa che avrei fatto io da un momento all'altro. L'idea di passare tutto il tragitto verso Iwagakure in silenzio, non mi andava a genio e forse non andava a genio nemmeno allo shinobi di Kiri, Kisuke. Alle parole di Momochi, voltai subito il capo verso di lui; mostrandogli la Radiolina posizionata sull'orecchio sinistro. Si ovviamente ne ho una, devo solo settarla sulla giusta frequenza. Ah, il canale è il trentotto! Aggiunse poi, dopo averla settata anche lui sul canale. Perfetto, la sintonizzo subito. Misi mano all'apparecchio, sintonizzandola a mio modo sulla giusta frequenza. Riuscire a comunicare anche a distanza per due Shinobi, in una missione per giunta di tale livello era fondamentale; soprattutto se ci saremmo dovuti trovare in una situazioni in cui si era impossibilitati a rimanere uniti. Essere in possesso di una Radiolina era fondamentale.Che idea ti sei fatto su questa storia? Mi porse poi la domanda, che sinceramente attendevo fin da quando ci eravamo incontrati. Che idea mi sono fatto dici...? Fino ad allora, oltre ad aver parlato di cose "obbligatorie" per una giusta continuazione dell'incarico, non avevamo minimamente accennato a ciò che era accaduto in quell'arena; accaduto a cui molto probabilmente, oltre a me, stava pensando anche lui. Essendo stato convocato anche lui dai Kage, il motivo era quasi sicuramente perché come me anche lui si trovava nella Repubblica dei Samurai nel momento in cui è scoppiato il caos e quindi poteva agire come me immediatamente. Sinceramente, anche se ci penso praticamente da quando è accaduto non sono riuscito a farmi un'idea chiara di cosa sia successo, ma visto com'erano seri i Kage quando mi hanno consegnato l'incarico, non posso che presupporre qualcosa di massima importanza. Ovviamente immagino che coloro che hanno scatenato il caos in arena siano gli stessi su cui si siano precipitati i Kage, anche se però vista la distanza a cui mi trovavo non sono riuscito ad identificarli. La cosa più strana, che proprio non riesco a spiegarmi però è il rapimento della finalista, Kaila, insomma che senso ha avuto rapirla? A quella domanda, ovviamente non diretta a Momochi, mi fermai un attimo con le parole; scuotendo la testa e grattandomi contemporaneamente il capo. Personalmente quando mi hanno convocato mi aspettavo che i Kage mi spiegassero nei dettagli la situazione, ma non hanno fatto altro che assegnarci un incarico di cui nemmeno loro avevano informazioni precise. Il che mi fa intendere solo due ipotesi: la prima, a mio parere meno probabile, è che i Kage ne sapessero quanto me mentre la seconda è che la cosa è davvero così “importante” che hanno preferito evitare di parlarne, in modo da non permettere alla cosa si divulgarsi e lasciare così cadere la popolazione nel "terrore". Spiegai ciò che avevo capito e supposto sull’accaduto. Se ti trovavi anche tu in arena al momento dell’accaduto, immagino che tu ne sappia quanto me… Terminai lasciando in sospeso la cosa, mentre con la solita andatura abbastanza elevata; continuavamo la nostra avanzata sui territori di periferia della Repubblica. Ormai, visto che eravamo in viaggio già da diversi minuti, non mancava molto per arrivare ai confini del Paese del Suono.

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    Kunai 7/10Fili Metallici 30m
    Shuriken 14/20Radiolina
    Cartabomba 2/5Pillole del Soldato 3/3
    Fumogeni 1/5-
    Indossato
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    FoderoArma Pesante/KatanaIn ottime condizioni - Su fianco sx
    FoderoArma Pesante/KatanaIn ottime condizioni - A ridosso della spalla
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    Se ti trovavi anche tu in arena al momento dell’accaduto, immagino che tu ne sappia quanto me… finì il biondo lasciando in sospeso la frase ma aveva fatto capire che gli mancavano alcuni pezzi del puzzle per dare un minimo di senso logico alla storia. In ogni caso, persino io che avevo fatto parte della spedizione a Kusa e avevo lavorato per la ricerca della Lancia, e quindi ero a conoscenza di qualche particolare in più, iniziavo a pensare che quei pezzi del puzzle fossero inutili poiché non combaciavano con gli altri...diavolo no!...se continuo finisce che mi scoppia la testa...non devo pensarci...devo calmarmi...ero preoccupato e perplesso oltre che teso. Cercavo di non darlo a vedere e continuavo a mantenere sempre un’espressione seria con una voce calma, si anche io stavo all'arena. Diciamo che ne so tanto quanto te...dentro di me ero combattuto, non sapevo se raccontare la storia della lancia del Raikage dal punto di vista di uno che l'ha vissuta direttamente, che di certo poteva contenere più informazioni delle solite "voci di strada". Tuttavia se persino i Kage non avevano fatto un minimo accenno alla storia, non stava di certo a me menzionarla nuovamente portando il ragazzo in uno stato di confuzione, esattamente lo stato in cui mi trovavo io nel momento in cui cercavo di dare un senso alla storia. Pertanto, come giustamente aveva fatto notare il konohaniano, il rapimento di Kaila era un’azione immotivata, ho lavorato insieme a Kaila non molto tempo fa. Mi è parsa una semplice ragazza, piuttosto in gamba senza dubbio, ma una semplice ragazza. Non trovo quindi un motivo valido per il suo rapimento mentre il macello con i non morti era chiaramente il "diversivo" per riuscire a rapirla! affermai fortemente preoccupato per ciò che le sarebbe potuto accadere. Comunque sia iniziavo a pensare che l'aver partecipato alla battaglia per la Lancia non giovava tanto a mio favore. L'essere a conoscenza di determinati particolari di quella faccenda non mi permetteva di dare un senso alle azioni di questi individui che si nascondevano dietro i non morti poiché la mente ritornava sempre a fare dei paragoni con le azioni dell'organizzazione di Motoi Yotsuki...sono sempre più convinto che non si tratti dei sopravvissuti della battaglia a Kusa...il modo d'agire è completamente diverso, ma allora con chi abbiamo a che fare questa volta?...mi domandai altamente preoccupato. Tuttavia i pensieri non impedivano il movimento del corpo che sembrava quasi separato dalla mente, da cui in realtà dipendeva ma era decisamente turbata, il corpo invece si era reso indipendente, per modo di dire e quindi parecchio attivo. A quella velocità avevamo ormai abbandonato il centro della Repubblica dei Samurai dalla porta ovest e ci trovavamo entrambi ad attraversare i territori del Paese del Ferro sempre appartenenti alla Repubblica. Il vento gelido mi colpiva il volto riuscendo ad attraversare persino le bende che portavo fin sopra il naso...diamine questo freddo pungente è terribile, in questo periodo dell'anno sopratutto il clima è dei peggiori, poi tra qualche mese dovrebbe raggiungere il culmine aumentando ancora per poi attenuarsi pian piano nei mesi seguenti rimanendo intorno ai quindici gradi...pensai tra me che per fortuna ero ben vestito e il gelo, seppur lo sentivo, non arrivava a gelarmi le ossa. In ogni caso era solo la Repubblica dei Samurai e il Paese del Ferro ad avere quel clima, più ci saremo allontanati e più questo si sarebbe attenuato. Infatti, addentrandoci nel Paese del Riso avremmo trovato un clima mite...tanto meglio...odio il gelo secco...oltretutto questo territorio montano è adatto per le imboscate, non mi piace per niente...mi dissi saltando da una roccia a quella successiva concentrando il chakra nelle piante dei piedi così da non scivolare sulla superficie ghiacciata. Ci allontanavamo sempre di più dal centro della Repubblica e nel giro di tre ore avevamo quasi raggiunto i confini del Paese del Riso. Come mi aspettavo il clima diventava assai più mite man mano che ci avvicinavamo ai confini, ormai manca poco. Neanche dieci minuti e dovremmo essere all'interno del Paese del Riso. Se non sbaglio dovremo incontrare inizialmente i campi di riso che caratterizzano il Paese con delle casupole dei contadini sparse qua e la. Dopo quando saremo all'incirca linea d'aria con Yu dovremo imbatterci in una vasta zona pianeggiante con alberi d'alto fusto. Per fortuna la foresta non è molto fitta ma dovremo comunque tenere gli occhi aperti per scongiurare il rischio d'imboscate che si tatti di banditi stolti oppure Mukenin! dissi al mio compagno dandogli alcune informazioni, tra virgolette utili in caso non fosse pratico del Paese. Nonostante le parole continuai a correre. Non c'era tempo per fermarsi a parlare ma dovevamo farlo per forza, dunque avremo dovuto farlo durante la corsa, comunque sia, ora la faccenda dell'arena viene in secondo piano. Dobbiamo pensare solo ed esclusivamente alla missione...dissi seppure fossi il primo a continuare a pensare a quella storia ma dentro di me continuavo a ordinarmi di non farlo, quindi continuai...come hai intenzione d'agire? Le informazioni a nostra disposizione sono pressoché nulle dunque ogni nostra mossa potrebbe essere un passo falso… terminai rimanendo in attesa d'una risposta da parte del biondo. Ci saremo dovuti organizzare per bene in modo che la nostra missione si limitasse alla sola perlustrazione e alla raccolta d'informazioni.

    Condizioni:
    Chakra: 150
    Stato Fisico: Ottimo.
    Stato Mentale: Teso.

    Equipaggiamento
    Borsa:
    - Kunai: 10
    - Kunai di Kiri: 5
    - Carte Bomba: 5
    - Fumogeni: 5
    - Filo metallico: 10 metri
    - Lima
    - Telescopio
    - Pillole del Soldato: 3
    Fodero minore:
    - Lama dal Chakra Bianco, nel fodero

    Armi indossabili:
    - Lame retrattili da polso

    Indossato:
    Armatura di cuoio
    Gilet di kiri:
    - Radiolina
    - Torcia Elettrica
    Fascia:
    - Ombrello Completo, in mano.
    Guanti:
    - Anello Rei: inserito nel pollice destro
    Sigillo d'Evocazione:
    - Shuriken: 40
    - Fuuma Shuriken(x2)
    - Coprinaso in Bende
     
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    «Bisogna pulirsi il sedere da soli. Un uomo deve avere questo coraggio.»

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    Narrato/ Parlato/ Pensato/ Parlato Kisuke

    Si anche io stavo all'arena. Diciamo che ne so tanto quanto te... Rispose serio Momochi, confermando ciò che immaginavo; che ne sapeva quanto me. D'altra parte come poteva saperne di più quando a stento pure i Kage, se non l'avevano fatto di proposito, ci avevano rivelato ben poco. Spero che nel corso dell'incarico le cose iniziano a farsi più chiare... Non sopporto il fatto di essere stato incaricato di svolgere una missione, di cui si, si conosce lo scopo ma di cui è palese ci sia dietro qualcosa di più grande! Pensai leggermente irritato, consapevole del fatto che le cariche alte ci tenevano nascosti il reale motivo di quella missione. La missione ovviamente aveva uno scopo, ma a mio parere, questo non si fermava all'obiettivo che ci avevano indicato i Kage ma vi era dietro qualcosa di più grande, qualcosa legato sicuramente all'accaduto verificatosi in arena poche ore fa. Capisco. Quindi anche te eri presente quando è scoppiato il caos... Pronunciai la frase, non come domanda ma con un tono di “consapevolezza”. Ho lavorato insieme a Kaila non molto tempo fa. Mi è parsa una semplice ragazza, piuttosto in gamba senza dubbio, ma una semplice ragazza. Non trovo quindi un motivo valido per il suo rapimento mentre il macello con i non morti era chiaramente il "diversivo" per riuscire a rapirla! Affermò il ragazzo con tono di preoccupazione. Preoccupazioni che per altro, se era per i motivi che immaginavo, avevo anch'io. Da un lato c'era Kaila, che seppure non avevo conosciuto in modo approfondito ma mi ci ero solo scontrato contro ad un Torneo; la situazione in cui si trovava non mi passava di certo inosservata. L'altra preoccupazione, invece, stava in quei quasi sicuramente Mukenin che ci avevano attaccato, si perché ormai la cosa coinvolgeva tutti, e che erano un pericolo che riguardava tutti e cinque i grandi Paesi. Kaila ha fatto la stessa impressione anche a me, anche se la situazione in cui ci siamo "conosciuti" è ben diversa. Quindi, ripetendomi, non capisco perché rapirla. Potrei pensare che siano intervenuti durante l'esame per dare un segno forte alle grandi nazioni, facendo capire che potevano farsi sentire in qualsiasi momento ma perché allora non eliminare direttamente la finalista e "limitarsi" a rapirla? Dev'esserci qualcosa sotto... Che situazione incasinata! Affermai finendo, scuotendo nuovamente il capo. Continuando a scambiarci pareri e indicazioni, ovviamente senza arrestare la nostra avanzata che rimaneva sempre costante e ad una velocità abbastanza elevata, c'eravamo ormai allontanati di un bel po' dal centro, mettendo piede sulle fredde terre del Paese del ferro. Cavolo che freddo! Si gela! La cosa di quel paese a me sconosciuto che più mi colpì a primo impatto, fu il calo netto della temperatura; che si percepiva chiaramente sulla pelle. Infatti fin da quando ci eravamo inoltrati in quel paese il clima era diventato all’improvviso più fretto, rendendo il mio abbigliamento d’allenamenti già di perse non adatto a quella temperatura, del tutto inutile. Anche se il freddo sulla pelle si faceva sentire e l’ambientazione era leggermente cambiata, il tutto non influì sulla nostra andatura che restò costante. Fortunatamente, visto che avanzavamo velocemente e quindi ci spostavamo rapidamente, man mano che proseguivamo la temperatura pian piano risaliva e ciò poteva significare solo una cosa; ci stavamo lasciando indietro ormai quel gelido paese e stavamo raggiungendo i confini del Paese del Riso. Ormai manca poco. Neanche dieci minuti e dovremmo essere all'interno del Paese del Riso. Se non sbaglio dovremo incontrare inizialmente i campi di riso che caratterizzano il Paese con delle casupole dei contadini sparse qua e la. Dopo quando saremo all'incirca linea d'aria con Yu dovremo imbatterci in una vasta zona pianeggiante con alberi d'alto fusto. Per fortuna la foresta non è molto fitta ma dovremo comunque tenere gli occhi aperti per scongiurare il rischio d'imboscate che si tatti di banditi stolti oppure Mukenin! Disse il ragazzo di Kiri, dandomi così informazioni su quei Paesi di cui conoscevo ben poco. Grazie dell'informazione, terrò gli occhi aperti. Bene, a quanto dice Kisuke pochi minuti e dovremmo raggiungere il Paese del Riso, finalmente la mia pelle potrà trovar pace. Pensai ironicamente, accennando un sorriso. Comunque sia, ora la faccenda dell'arena viene in secondo piano. Dobbiamo pensare solo ed esclusivamente alla missione... Anche se immaginavo che l’accaduto e l’incarico affidatoci fosse in qualche modo collegato, bisognava, almeno per un po’, tralasciarlo. ... Come hai intenzione d'agire? Le informazioni a nostra disposizione sono pressoché nulle dunque ogni nostra mossa potrebbe essere un passo falso… Secondo me dovremmo agire in questo modo: innanzitutto dovremmo cambiare le nostre sembianze; non credo infatti che due ninja regolari, possano passare inosservati in una terra composta da soli Mukenin e dove regna l’anarchia più assoluta. Suppongo poi che questo traffico di armi leggendari, vista la loro importanza e visto che quelle terre non sono sicure nemmeno per i Mukenin stessi, avvenga in una zona abbastanza isolata; insomma che quindi non sia facilmente raggiungibile o in bella vista. Direi quindi di perlustrare la zona, in modo da farci così un’idea di quale potrebbero essere i punti in cui si svolge questo “traffico”, e successivamente farci rivelare da qualche Mukenin di poco conto ma comunque informato, visto che dubito che tra i ninja non regolari non si sappia nulla di questo traffico così "prestigioso", qualche informazione. Esposi così una bozza di come credevo avremmo dovuto agire una volta a destinazione. Ovviamente la cosa non si preannuncia per niente facile... Dissi consapevole del grado di quella missione. Tu, come procederesti invece? Conclusi così porgendo la stessa domanda al Kiriano, mentre ormai avevamo praticamente raggiunto i confini con il Paese del Riso.

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    Il giovane konohaniano rispose a dovere. Lo ascoltai attentamente concentrando la mente solo sulle sue parole. Aveva parlato bene purtroppo però non avremmo potuto fare tutto e subito, dunque lo risposi prontamente facendo attenzione a essere abbastanza chiaro, sta bene, ma ho qualche precisazione da fare... per il punto uno, cioè la trasformazione, sono pienamente d’accordo ma aspetterei a trasformarci. Non abbiamo dei validi soggetti di cui prendere le sembianze, dunque se utilizziamo la Henge prima del dovuto, prendendo sembianze di un soggetto indeterminato rischiamo di darci la zappa sui piedi da soli. Direi che possiamo anche attendere per la Henge, siamo ancora in territori alleati quindi non avremo problemi. Oltretutto la nostra missione è "nata" molto rapidamente e altrettanto rapidamente ci è stata assegnata, quindi dubito che qualcuno del mercato nero, con un mezzo o un altro, sia venuto a sapere dell'interesse dei nostri villaggi a questo carico d'armi. Siamo noi che dobbiamo muoverci così da poterli anticipare però non dobbiamo avere fretta, per ora va tutto bene! conclusi tirando un sospiro. Avevo parlato a lungo e aver fatto quel lungo discorso durante la corsa mi aveva quasi tolto il fiato, volendo esagerare. Tuttavia non avevo concluso rimaneva da discutere sul punto due...mi prenderà per un vecchio brontolone...sul mio volto si formò un sorriso che venne pertanto nascosto dalle bende, dopodiché ripresi a parlare, riguardo al punto due invece, cioè il discorso delle armi leggendarie, già il sapere che queste spade sono paragonate alle sette di Kiri è un grosso problema. Ciò porta ad un’esclusività del carico che quindi sarà sorvegliato e ben protetto durante il trasporto, dunque chi si occuperà del trasporto dovrà reclutare degli uomini. Pertanto c'è un altro particolare da osservare: queste armi hanno un’importanza più che rilevante, di conseguenza verranno prese in carico da qualche pezzo grosso del mercato nero. Qui arriviamo a un punto ben preciso, se generalizziamo, i cosiddetti pezzi grossi si dividono in due categorie. La prima è quella che, seppur conosciuta e rinomata, preferisce comunque agire nell'ombra facendo in modo che di loro ci sia solo la fama ma tutte le prove e i rischi convergano su qualcun altro, un cosiddetto capro espiatorio. La seconda invece comprende individui altamente sicuri di se che fanno un semplice ragionamento del tipo "nessuno è così stupido da muoversi contro di me e contro il mercato nero!" dunque non si preoccupano dell'aumento della loro fama, con rischi e pericoli, ma anzi ne sono ben felici. Diciamo che sono gli stessi individui che quando sono davanti al pericolo e non hanno più vie di fuga si limitano a dire "tu non sai chi sono io!" e tutta la pappardella... dissi sbuffando. Avevo incontrato qualche uomo di quel genere. Certo, non erano dei pezzi grossi del mercato nero, almeno che io sapessi, ma avevano diversi interessi nei Paesi e non si preoccupavano di nascondere le loro attività ma anzi ne facevano vanto...dobbiamo sperare che il nostro uomo sia un megalomane del genere...pensai alzando lo sguardo verso il cielo. Non era molto nuvoloso ma quelle poche nuvole presenti si opponevano al sole...beh, sempre meglio rinunciare ai raggi del sole che stare in mezzo a quel vento gelido...pensai tra me riportando lo sguardo di fronte a me, vabbè direi che ho parlato pure troppo per ora. Per arrivare al punto dobbiamo sperare che questo individuo non abbia tenuto l'informazione per una ristretta cerchia di persone ma che in un modo o nell’altro la notizia sia arrivata anche ai piani più bassi, se così li vogliamo chiamare. In ogni caso ora pensiamo ad avanzare ulteriormente e ad individuare un posto in cui passare la notte al sicuro. Tra meno di due ore il sole inizierà a calare e noi non possiamo rischiare d'accamparci nei boschi... Non oggi! conclusi zittendomi definitivamente per il probabile sollievo del mio compagno. C'era di buono che parlando della missione stavo in qualche modo distraendo la mente e tra virgolette dimenticando ciò che era accaduto all'arena. In realtà stavo solo mettendo da parte quei pensieri e quei ricordi "sigillandoli" in una remota parte della mente cosicché questa fosse lucida e libera d'agire nel migliore dei modi. D'altronde uno shinobi doveva essere in grado di agire senza farsi influenzare dalle proprie emozioni. Intanto avanzavo e il confine del Paese del Riso con la Repubblica dei Samurai si faceva sempre più vicino. Come mi aspettavo più procedevamo verso l'interno più il clima si faceva mite, dunque un sollievo per me e probabilmente anche per il mio compagno...l'importante ora è trovare una pensione in una delle prossime cittadine...pensai tra me vedendo i primi campi di riso.

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    Stato Mentale: Concentrato sulla missione e propenso al rilassamento.

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    Edited by Mr.Uchiha - 9/12/2011, 22:24
     
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    Narrato/ Parlato/ Pensato/ Parlato Kisuke/ Shinobi di Oto

    Oltrepassate ormai completamente le gelide terre del paese del Ferro, lasciandocele alle nostre spalle, ci preparavamo a mettere piede sui territori del Paese del Riso. Quelli devono essere i campi di Riso di cui parlava Kisuke... Pensai vedendo in lontananza quelle vaste distese, che precedentemente lo Shinobi di Kiri mi aveva accennato. Durante il tragitto che avevamo percorso fino ad allora, che andava dall’arena nella Repubblica alle vicinanze del Paese del Riso, avevamo parlato principalmente di due argomenti: l'accaduto in arena durante gli esami e, quello al momento per noi più importante, l'incarico assegnatoci. Dopo averne parlato, in modo da dedicarci pienamente all'incarico, avevamo deciso di tralasciare almeno per un po' il primo argomento e così, nel mentre che raggiungevamo la destinazione, seppure le nostre informazioni erano parecchio scarse, cercavamo di farci un'idea di come avremo dovuto agire e quindi: come cercare di essere il più cauti possibile, come raccogliere le informazioni, come muoverci su quei territori "pericolosi",etc. Terminato di esporre quello che secondo me sarebbe dovuto essere il modo in cui dovevamo procedere, ascoltavo il parere di Momochi. Ascoltai interamente le parole del ragazzo senza fermarlo. Le parole dello Shinobi di Kiri si concentravano in modo particolare su due punti della bozza che avevo esposto: il cambio di sembianze e il come ottenere le informazioni che cercavamo. Infatti secondo Momochi , che era pienamente favorevole usare la Henge per cambiare le nostre sembianze, era meglio aspettare e trasformarci solamente quando avremmo avuto due validi soggetti di cui prendere le sembianze; evitando così di trasformarci in due figure indeterminate che potevano far saltare la nostra “copertura” fin da subito. Successivamente Kisuke “affrontò” anche il secondo punto e dopo aver esposto la sua, facendomi notare diverse cose, avevamo così strutturato quello che sarebbe stato il modo in cui, arrivato a destinazione, avremmo dovuto agire. Vabbè direi che ho parlato pure troppo per ora. Per arrivare al punto dobbiamo sperare che questo individuo non abbia tenuto l'informazione per una ristretta cerchia di persone ma che in un modo o nell’altro la notizia sia arrivata anche ai piani più bassi, se così li vogliamo chiamare. In ogni caso ora pensiamo ad avanzare ulteriormente e ad individuare un posto in cui passare la notte al sicuro. Tra meno di due ore il sole inizierà a calare e noi non possiamo rischiare d'accamparci nei boschi... Non oggi! Terminò così il ragazzo concludendo le sue riflessioni e avvertendomi che mancava poco al calar del sole e che se non volevamo accamparci fra gli alberi, dovevamo trovare alla svelta un posto in cui passare la notte. Ha perfettamente ragione, meglio evitare di accamparci soprattutto in una giornata come questa! Dobbiamo trovare un posto dove passare la notte. Dopo un paio di minuti arrivammo finalmente nei campi del paese del Riso: campi dorati grazie ai granturco che crescevano lì ed altre piante del genere, che davano alla superficie di quei campi un colorito giallognolo. Procedevamo su una stradina in terra battuta con ai lati i vasti campi caratteristi di quel Paese. Passata una mezz’ora raggiungemmo la zona Ovest del Paese, dove l’ambientazione fin da subito avevo avuto cambio abbastanza netto. Il clima era più secco e anche la vegetazione ne risentiva. Infatti ora eravamo in una strana foresta. Qui Il terreno era completamente secco e in terra battuta senza il minimo filo d'erba. Erano presenti grandi alberi grigi e spogli, fatti da un legno molto strano. Piuttosto strana questa foresta… Pensai osservando gli alberi che vi erano. Erano presenti grandi alberi grigi e spogli formati da un legno molto strano. Molti infatti erano alti una cinquantina di metri e avevano una base di 3 metri, altri invece sembravano essere addirittura vuoti all'interno ed erano molto più bassi. Ehi voi due, fermi dove siete! Fu proprio mentre avanzavo in quella boscaglia che accadde qualcosa. Improvvisamente infatti, mentre continuavamo tranquillamente la nostra avanzata, udii una voce proveniente dall’alto di un albero, chiaramente indirizzata a me e a Kisuke, che ci ordinava con un tono abbastanza “duro” di fermarci. Cosa…?! Sentendo quella voce, non perché mi era stato ordinato ma più per curiosità, arrestai la mia corsa di scatto e alzai il capo in alto alla mia destra; punto cui avevo udito la voce. E quelli chi sono…?! Lì in cima ad un ramo vi erano due figure che data però la distanza e la poca presenza di luce che vi era, visto che il sole stava calando e la foresta non lasciava traspirare i pochi raggi che vi erano, non riuscii ad identificare. Ci riuscii solo quando quelle due figure, saltando giù dal ramo, ci raggiunsero sulla stradina che percorrevamo. La mia attenzione si concentrò immediatamente sulle due figure e iniziai a “studiarle”, cercando di prelevare quante più informazioni sui due. Il primo uomo era più alto di me, 1,87 - 1,88 cm, aveva una corporatura robusta e lunghi capelli che gli cadevano fin sopra le spalle. Indossava una divisa composta da pantaloni e maglia a maniche lunghe di colore marrone chiaro, con su sopra una specie di mantello. La fronte, infine, era coperta da una Bandana con su sopra cucito il coprifronte di Otogakure no Sato. L’altro uomo invece era alto sull' 1.75 circa e aveva lunghi capelli biondi. Dall'aspetto sembrava molto più giovane dell’altro, aveva un’età che ipotizzai potese essere sulla ventina. Indossava indumenti grigio chiaro e portava il Coprifronte legato al collo con su sopra lo stesso simbolo dell’altra persona, quello di Oto. Shinobi di Oto… Cosa vogliono? Perché ci avete ordinato di fermarci? Dissi, chiedendo spiegazioni. Mi scuso per i modi del mio amico, ma di questi tempi è parecchio nervoso. A parlare fu l’uomo più basso, facendoci capire che quello ad ordinarci di fermarci era stato l’altro. Alle parole lanciai uno sguardo al volto dello Shinobi di Oto più grosso, notando che aveva un’espressione parecchio seria; diversamente dell’altro che sembrava molto più amichevole. Ah capisco… Dissi, seppure non mi interessava minimamente ciò che aveva detto. Ma qual è il motivo che vi ha spinto a fermarci? Chiesi nuovamente, visto che l’uomo precedentemente non mi aveva risposto. Siamo Shinobi incaricati di controllare il confine. Sai negli ultimi tempi è sempre maggiore il numero di Mukenin che passano per le terre di Oto e quindi vedendovi… Avete pensato che potessimo esserne anche noi. Dissi interrompendolo e andando al punto. Esattamente. A quanto sembra però ci siamo sbagliati… Affermò poi osservando il copri fronte che portavo legato al braccio destro, ma che sicuramente avevano già notato in precedenza, visto che non ci avevano attaccato immediatamente. Buona perlustrazione allora, noi procediamo. Fu proprio in quell'istante che sorpassandoli, dandogli così le spalle, accadde tutto. Non notai cosa stesse facendo Momochi in quel momento, ma io che, non sospettando nulla, abbassai la guardia. Non passarono nemmeno dieci secondi, quando lo Shinobi di oto più robusto con una velocità sorprendente si girò di scatto e afferando l'impugnatura dell'arma che portava alle sue spalle, che non avevo notato precedentemente, mi scagliò un potente fendente laterale indirizzato al fianco destro. Cos...? Fortunatamente però sentendo il rumore che, quelle che era sicuramente un'arma di dimensioni notevoli, aveva provocato spezzando l'aria, mi girai di scatto. Nel vedere quall'attacco del tutto inaspettato, spalancai completamente gli occhi e distinto feci l'unica cosa che mi avrebbe permesso di evitare quel colpo. Feci un balzo all'indietro riuscendo ad eviatre miracolosamente il colpo e a portarmi ad un metro di distanza dallo Shinobi. Afferai immediatamente l'Omoikarui che portavo a ridosso della spalla, in modo da prevenire i prossimi attacchi. MA CHE CAZZO FAI?! Mi lasciai uscire con rabbia, non riuscendo a trattenermi dallo urlare. L'uomo che maneggiava quella grossa spada larga, non rispose ma si limitò a sorridermi; facendo sparire quell'espressione seria che fino ad allora aveva tenuto.

    Stato
    ChakraPorte AperteMentaleFisico
    1150ConcentratoOttimale
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai 7/10Fili Metallici 30m
    Shuriken 14/20Radiolina
    Cartabomba 2/5Pillole del Soldato 3/3
    Fumogeni 1/5-
    Indossato
    SlotOggettoDescrizione
    FoderoArma Pesante/KatanaIn ottime condizioni - Su fianco sx
    FoderoArma Pesante/KatanaIn ottime condizioni - A ridosso della spalla
    AltroBende in DotazioneIn ottime condizioni - Legate su entrambe le Braccia
    Note
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    Dopo aver attraversato abbastanza rapidamente i campi di riso senza prestare attenzione all'ambiente circostante ci imbattemmo nella foresta che avevo precedentemente annunciato al konohaniano. Al suo interno i pochi raggi del sole che riuscivo a sfuggire alla barriera si trovavano a dover affrontare una seconda "barriera" cioè quella rappresentata dalle fronde degli alberi, nonostante la foresta non fosse assai fitta come quella del Paese del Fuoco.
    La nostra corsa proseguì in silenzio. Dopo il mio lungo discorso il ragazzo si era limitato ad ascoltare senza rispondere...vuol dire che concorda...chi tace acconsente...pensai tra me. In ogni caso il silenzio del nostro viaggio venne interrotto, oltre al cinguettio e al verso di alcuni volatili o al rumore della vegetazione mossa da degli animali, da una voce umana che non era quella del mio compagno, Ehi voi due, fermi dove siete! si sentì un ordine chiaro. Mi fermai all'istante alzando lo sguardo nella direzione da cui proveniva la voce. A ridosso d'un ramo vi erano due Shinobi di Oto con tanto di coprifronte in bella vista che affermava il loro villaggio di provenienza, spero per voi che abbiate un’ottima motivazione per averci imposto quest'ordine! replicai serio sempre con lo sguardo rivolto verso i due. Questi non persero tempo e scesero a terra, da quel punto in poi venni anticipato dal mio compagno che si preoccupò di discutere con i due al posto mio...non indossano i classici gilet dei Chuunin ciò tuttavia non esclude che non lo siano...formulai rapidamente ascoltando lo scambio di parole tra il mio compagno e l'otiano. Dalle loro parole erano in perlustrazione nei confini così da individuare eventuali Mukenin nel Paese. Ammisero pertanto d'essersi sbagliati e ci invitarono a proseguire. Loro fecero lo stesso. L'istinto, o forse la mia sfiducia nel prossimo, mi consigliò di non fidarmi ciecamente. Più volte nel bel mezzo di alcuni viaggi dovetti avere a che fare con degli shinobi di pattuglia che avevano appunto l'ordine di verificare l'identità di elementi sospetti. Esattamente come stavano facendo i due shinobi di Oto. Purtroppo però in un singolo caso, in un viaggio verso il Paese del Ferro si era rivelata un’imboscata...me la sono vista brutta quel giorno...oltretutto questi due non mi convincono, solitamente le squadre di pattuglia sono diverse e composte da almeno cinque elementi l'una, questi invece sono solo in due...nella maggior parte dei casi dovrebbero giocare sempre sulle loro abilità non potendo mai contare sulla superiorità numerica in caso di Mukenin d'alto livello...pensai dubbioso e sempre più sfiduciato nei confronti dei due tanto che nonostante mi decisi ad avanzare come il mio compagno continuai a seguire i due con la coda dell'occhio. I miei sospetti non furono del tutto infondati, i due aspettarono un breve istante dopo che ci fummo incrociati per proseguire ognuno per la propria strada, dopodiché notai il movimento di uno dei due che si era apprestato a sfoderare la katana che teneva sulle spalle per poi sferrare un fendente circolare. Prontamente feci spuntare una delle lame retrattili per poi fermare l’avanzamento della lama, quindi indietreggiai portandomi al fianco del mio compagno. Anche lui aveva dovuto far fronte ad un attacco a sorpresa, MA CHE CAZZO FAI?! urlò, giustamente, con rabbia il biondo di Konoha, potete anche risparmiarvi la risposta! gli ringhiai contro...ecco svanita la speranza che la missione si limitasse alla sola perlustrazione...pensai tirando un sospiro per poi far rientrare la lama retrattile e quindi caricai il peso sulle gambe pronto a scattare alla prossima mossa dei due, Kaiser, non più di tre minuti! dissi serio al mio compagno mantenendo comunque lo sguardo sul ninja di Oto. Chiaramente mi riferivo al tempo massimo che avrebbe dovuto impiegare per mettere al tappeto il nemico. Non avevamo la possibilità di dilungarci in combattimenti "sicuri" per studiare i rispettivi avversari e quindi avremo dovuto sconfiggere ognuno il proprio avversario tempestivamente per poi impiegare una manciata di minuti per interrogarli, di conseguenza almeno uno dei due non sarebbe potuto morire. Non conoscendo l'indole del mio compagno, era chiaro dunque che non avrei potuto rischiare d'eliminare il mio avversario, il biondo, cioè quello che aveva tentato di colpirmi con la sua katana. Questo non si fece attendere a lungo, bilanciò il peso sulle gambe flettendole appena...eccolo...sta arrivando...mi dissi notando quel dettaglio che aveva annunciato a grandi linee l'intenzione d'attaccare da parte dell'uomo. Giustappunto nell’istante seguente scattò in avanti katana alla mano, dalla velocità era senza dubbio un Genin esperto o un novizio Chuunin, l'ipotesi più azzardata era che non stesse dando il massimo...no, ne dubito...sarebbe uno stolto e in caso sfrutterò il tutto a mio vantaggio...mi ordinai scattando a mia volta e frapponendo la mia spada corta tra me e la sua katana. Tuttavia in quell'istante vi era una differenza sostanziale tra me e lui. Io impugnavo la mia arma solo con la mano destra mentre lui utilizzava ambedue le mani...ora!...mi ordinai muovendo rapidamente il braccio sinistro, quindi con la mano sinistra colpii direttamente alla gola bloccandogli temporaneamente la respirazione oltre che provocargli del dolore senza ferirlo mortalmente. La cosa più importante fu però la reazione che ebbe lo shinobi, infatti, allentò la pressione sulla sua spada e retrocedette leggermente. A quel punto una nuvoletta di fumo ricoprì la sua figura. Noncurante della vista limitata approfittai di quell'istante in cui il nemico aveva mostrato un’apertura per allontanare la mia lama dalla sua ed eseguire un basilare Taijutsu.

    Hanshite Senpuu - Turbine contrario
    HanshiteSenpuu-Turbinecontrario
    Villaggi: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Taijutsu
    Si tratta di una variante del classico Senpuu, sferrato con una torsione del busto per colpire avversari che si trovino alle spalle, anziché frontalmente. Se il bersaglio viene colpito verrà scagliato a diversi metri di distanza oltre che a subire un duro colpo.
    Consumo: 2


    La mia gamba quasi tagliò la nuvoletta di fumo in due e lo shinobi di Oto ricevette il Taiutsu proprio nel momento in cui era senza "copertura" e non aveva neanche la prontezza per difendersi finendo così per essere scagliato a diversi metri di distanza finché un albero non bloccò la sua corsa. Non appena poggiai nuovamente i piedi per terra scattai in direzione del nemico, il quale si ritrovò seduto con la schiena poggiata sul tronco. Non era di certo in fin di vita, infatti, fece per rialzarsi ma per sua sfortuna trovò me a bloccarlo, quindi portando avanti l'avambraccio sinistro, spinsi nuovamente sula gola fino a fargli poggiare nuovamente la testa e la schiena sul tronco dell'albero, quindi gli puntai la spada corta accanto alla mascella e diminuii la pressione con l'avambraccio. Un affondo in quel punto sarebbe stato fatale ma non era di certo mia intenzione ucciderlo bensì solo tenerlo a bada per fare poi qualche domanda. Piuttosto, solo in quel momento notai che il Mukenin oltre che aver cambiato fattezze con la Henge aveva preso quelle d'un ninja d'un villaggio diverso da quello natio probabilmente ucciso in combattimento, quindi sei di Takigakure... il copri fronte rigato parlava chiaro…bella trovata, complimenti davvero! lo schernii "massaggiando" con la lama la parte del collo su cui avevo poggiato l'arma.

    Condizioni:
    Chakra: 150-2= 148
    Stato Fisico: Ottimo.
    Stato Mentale: Risoluto.

    Equipaggiamento
    Borsa:
    - Kunai: 10
    - Kunai di Kiri: 5
    - Carte Bomba: 5
    - Fumogeni: 5
    - Filo metallico: 10 metri
    - Lima
    - Telescopio
    - Pillole del Soldato: 3
    Fodero minore:
    - Lama dal Chakra Bianco, in mano

    Armi indossabili:
    - Lame retrattili da polso

    Indossato:
    Armatura di cuoio
    Gilet di kiri:
    - Radiolina
    - Torcia Elettrica
    Fascia:
    - Ombrello Completo, in mano.
    Guanti:
    - Anello Rei: inserito nel pollice destro
    Sigillo d'Evocazione:
    - Shuriken: 40
    - Fuuma Shuriken(x2)
    - Coprinaso in Bende


    Edited by Mr.Uchiha - 11/12/2011, 17:41
     
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    Narrato/ Parlato/ Pensato/ Parlato Kisuke/ Mukenin Taki

    Stavamo attraversando il tratto di bosco della zona ovest del Paese, quando ci imbattemmo in una coppia di Shinobi di Oto che dopo averci spiegato il motivo per cui ci avevano chiesto di fermarci; ci attaccarano a sorpresa. Dopo aver chiesto spiegazioni allo Shinobi che mi aveva attaccato, circa quell'attacco non ottenendo però alcuna risposta, diedi una rapida occhiata a Kisuke per vedere la sua reazione a quella situazione. Momochi si trovava al mio fianco e vedendo l'arma impugnata dall'altro Shinobi di Oto, non potei immaginare altro se non che, anche lui come me, aveva subito un attacco. Potete anche risparmiarvi la risposta! Ringhiò Kisuke ai due, molto probabilmente di conseguenza al non vedere l’intenzione dei due Shinobi Di Oto a risponderci. Kisuke deve aver intuito qualcosa… Pensai, cercando di capire il motivo di quel attacco. In quel momento, anche se non ero riuscito a trovare ancora una risposta che fosse quanto meno accettabile, mi vennero in mente le parola che lo Shinobi di Kiri aveva pronunciato poco prima di raggiungere il bosco. ~ Per fortuna la foresta non è molto fitta ma dovremo comunque tenere gli occhi aperti per scongiurare il rischio d'imboscate che si tatti di banditi stolti oppure Mukenin! ~ Quello che mi aveva accennato Kisuke, molto probabilmente in base all’esperienza che aveva accumulato svolgendo missioni fra questi paesi, era che vi era il rischio di imboscate da parte di Banditi e Mukenin. E’ probabile quindi che questi due non siano ciò che vogliono farci credere. Almeno così riuscirei a spiegare il motivo di questo attacco… Ma allora ciò significa che... Kaiser, non più di tre minuti! Mentre stavo per arrivare alla conclusione venni interrotto dalle parole dello Shinobi di Kiri. Tre minuti… Ovviamente la sua frase non poteva che riferirsi al tempo che avevamo a disposizione per sistemare i due. … Era ciò che sospettavo allora! Ammisi, ormai avendo quasi ben chiara la situazione, dopo aver ascoltato le parole di Momochi. A quel punto Kisuke si concentrò sullo shinobi che lo aveva attaccato e anche io dovetti fare lo stesso. Infatti, mentre continuavo ad osservare l’espressione del mio avversario, sollevando da terra quella grossa spada larga utilizzata poco prima per attaccarmi, lo Shinobi di Oto o almeno era così che si era presentato, prova nuovamente ad attaccarmi; scagliandomi contro un potente fendente verticale. Se non sei riuscito a colpirmi quando avevo abbassato la guardia, figuriamoci quante possibilità tu possa avere adesso. Trovandomi ancora per le mani l'indistruttibile Omoikarui, ne approfittai per parare il colpo con essa. Consapevole però della differenza di stazza delle due armi e della forza che aveva impresso lo Shinobi di Oto nell'attacco, afferrai la spada con due mani. Con una mano tenevo ben stretto il manico dell’arma mentre con l'altra stringevo la punta della lama. Allungai entrambe le mani verso la Spada larga con in mano la Omoikarui impugnata in posizione orizzontale e usando tutta la forza che avevo, riuscii a parare il colpo. Bene sono riuscito a pararlo! Ora devo pensare a contrattaccare! La forza del ragazzo più il peso della grossa spada stessa però era un peso troppo elevato da sostenere, così decisi che mi sarei mosso in quell'istante. Iniziai così spingendo l'Omoikarui con su il peso della grossa spada verso sinistra: togliendomi dalla pressione del nemico e facendo cadere il colpo a vuoto. Ora...! Nell'istante in cui lo shinobi di Oto faceva quel movimento per far scivolare la lama dell'arma al suolo, io in quel momento aprofittando del fatto che il centro di gravità del mio avversario in quel momento si era spostato per permettergli di fare tale movimento, usando la mano destra che al momento era libera spinsi con tutta la forza che avevo l’uomo. Seppure l'avversario era chiaramente più grosso e robusto di me e forse anche più forte, colpendolo in quel preciso istante, durante il movimento che stava effettuando, riuscii a sbilanciarlo e fargli perdere l'equilibrio. La mia controffensiva però non era terminata infatti sfruttando quel momento in cui il nemico era leggermente sbilanciato, iniziai ad eseguire la mia classica combo. Scattai rapidamente verso l'otiano, fingendo di scagliargli un pugno in direzione del volto. L'uomo reagì come previsto, alzando entrambe le braccia e portandole in vicinanza del volto per proteggersi. Fatto questo mi calai leggermente in avanti e sferrai un violentissimo montante in direzione del mento nemico, che spezzò come previsto la guardia dello Shinobi. Cosa…?! Nel preciso istante che il mio colpo andò a segno però, l’intera figura dello Shinobi venne ricoperta da una nuvola bianca, il che non mi permise di terminare la combo. Un Mukenin di Takigakure... La prima cosa che notai, non appena quella nube si diradò, fu il ben evidente coprifronte rigato di Taki legato al capo del bandito. Coprifronte che con quella riga sopra il simbolo del Paese poteva significare solo una cosa, l’uomo che mi stava davanti era un Mukenin. Quindi è questa la tua vera identità, sei un Mukenin. Pronunciai per poi spostare lo sguardo dal capo dello shinobi, per portarlo sulla sua intera figura. Il ragazzo che mi si presentava davanti ora non solo sembrava molto più giovane ma fisicamente era anche totalmente differente a come si mostrava precedentemente con la Henge. Ora era alto quanto me ed era molto più magro, la corporatura era totalmente differente. Seppure l’uomo era tornato alle sue sembianze normali non sembrava essere intenzionato a parlare e da come si toccava il mento sembrava aver accusato il colpo. E’ ora di finirla! Pensai serio ricordando il tempo che mi aveva indicato Kisuke, che da lì a poco sarebbero terminato. Mentre il Mukenin si rialzava infatti io mi ero già scagliato contro di lui, pronto ad utilizzare un efficace Taijutsu. Raggiunta la posizione in cui si trovava in quel momento l’uomo mi liberai in volo e mi preparai ad utilizzare una rapidissima combo di calci. Preparati... Dai senpuu! Pronunciai, non riuscendo a trattenermi dall'alzare il tono di voce.

    Dai Senpuu - Turbine Maggiore
    DaiSenpuu-TurbineMaggiore
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Taijutsu
    Questa tecnica, come il semplice Senpuu, permette all'utilizzatore d'usare la propria destrezza per liberarsi in aria. Questa volta però riuscirà a sferrare ben tre calci rapidissimi sempre dal raggio di ben 180 gradi. Se il bersaglio viene colpito verrà scagliato a diversi metri di distanza oltre che a subire i danni dovuti ai diversi colpi.
    Consumo: 4

    A mezz'aria iniziai la mia combo. Stranamente il Mukenin, forse perché ancora leggermente stordito dal colpo subito al mento precedentemente, non provò nemmeno la più semplice reazione per evitare il colpo, così riuscii a sferrare ben tre calci rapidissimi che andarono tutti perfettamente a segno. Il primo colpo venne scagliato con la gamba destra e colpì il Mukenin sul fianco destro, il secondo, invece, che venne eseguito con l'altra gamba, lo colpì sull'altro fianco e per finire nuovamente con la gamba destra, colpii, quello che era sicuramente un Genin inesperto, in pieno petto; scagliandolo a diversi metri di distanza. Bene, l’ho colpito! GHACK! Emise l'uomo, dopo aver subito l'ultimo colpo. E' svenuto... Una volta subito il colpo, il Mukenin perse i sensi... Prima di sistemare definitivamente il nemico, tenendolo sempre sott’occhio, spostai lo sguardo su Kisuke che sembrava tenere perfettamente sotto controllo il suo nemico.

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    Il Mukenin di Takigakure respirava pesantemente dilatando le narici, un chiaro segnale d’ansia e di nervosismo...sembra un cavallo...pensai tra me lasciandomi sfuggire un mezzo sorriso che però sarebbe stato celato dalle bende e solo un occhio attento avrebbe potuto notare il cambiamento d'espressione. In ogni caso il Mukenin non sembrava impaurito, teso senza dubbio ma non mostrava paura, sei un duro eh?! gli dissi guardandolo negli occhi...più lo guardo e più mi convinco che è solo una montatura ma non posso esserne certo finché non gli faccio qualche domanda...fu la rapida riflessione. Rimaneva quindi l'avversario del mio compagno...avrà rispettato i tempi?...in caso dovrebbe aver già finito...pensai tra me tenendo il braccio saldo cosicché la punta della spada rimanesse a contatto con la carne senza che però la ferisse, mi voltai dunque per vedere cosa avesse combinato il konohaniano. Mi ero totalmente concentrato sul mio avversario da distogliere l'attenzione dal mio compagno di squadra non vedendo di conseguenza il suo risultato. La scena che si presentò sotto i miei occhi non era del tutto inaspettata, il konohaniano aveva terminato con il suo avversario, il qualche giaceva a terra...rapido e pulito...ha agito esattamente come me, suppongo quindi abbia fatto il mio stesso ragionamento...pensai riferendomi chiaramente al voler evitare spargimenti di sangue. I Mukenin sarebbero rimasti in vita ancora per poco, gusto il tempo per estorcergli qualche informazione utile sempre che ne fossero in possesso dopodiché anche la loro morte, come la loro sconfitta, sarebbe avvenuta senza spargimenti di sangue...rompergli l'osso del collo è l'ideale...decisi per poi rivolgermi a Kaiser, il tuo è andato del tutto oppure ha solo perso i sensi? gli domandai visto che il suo avversario giaceva a terra immobile e non dava segni di vita. La risposta aveva una certa rilevanza ormai, se fosse morto avremo perso delle probabili informazioni che eventualmente avremo potuto recuperare dal "mio" Mukenin rimanendo comunque con il dubbio che l'altro potesse lasciarsi sfuggire qualcosina in più...comunque se è morto buttalo li in mezzo agli alberi, dopo ci preoccuperemo di sotterrarlo, in caso invece sia solo privo di sensi portalo qui e legalo all'albero con del filo metallico insieme a quest'altro... suppongo tu abbia del filo metallico con te, in caso contrario te lo presterò io. Accertati quindi delle sue condizioni e poi portalo qui! conclusi. L'albero aveva un tronco abbastanza grosso da poter ospitare a ridosso di esso entrambi i Mukenin. Gli alberi d'alto fusto come quello presentano in media un diametro del tronco pari a settanta centimetri. In particolare quello che avevo davanti a me ne aveva forse anche qualcuno di più, fa attenzione a non legare anche me nel mentre che tengo fermo quest'altro! aggiunsi camuffando la frase come se fosse una battuta, in realtà tra me ero serio. Sarebbe stato ostico legare anche il mio bersaglio nel mentre che lo tenevo immobile rimanendogli addosso. Kaiser doveva far passare il filo tra me e il Mukenin, tuttavia con un po' d'attenzione avrebbe fatto un ottimo lavoro...tra poco dovremmo iniziare con le domande, spero che il biondo sia abbastanza convincente...dannazione però dopo dovrò mettermi a scavare...potrei fargli scavare la fossa da solo, sarebbe veramente un infamità ma se lo meriterebbe, non posso però rischiare che cerchi di scappare...mi dissi aspettando che il mio compagno facesse quello che gli avevo chiesto.

    Condizioni:
    Chakra: 148
    Stato Fisico: Ottimo.
    Stato Mentale: Attento e concentrato.

    Equipaggiamento
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    - Kunai: 10
    - Kunai di Kiri: 5
    - Carte Bomba: 5
    - Fumogeni: 5
    - Filo metallico: 10 metri
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    - Pillole del Soldato: 3
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    - Lama dal Chakra Bianco, in mano

    Armi indossabili:
    - Lame retrattili da polso

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    Edited by Mr.Uchiha - 12/12/2011, 23:06
     
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  14. Rokudaime
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    Sua maestà!! Hachi e Shichi hanno incrociato due Shinobi rispettivamente di Konoha e Kirigakure no Sato! Io mi sono staccato per giungere fin qui a fare rapporto. Ritorno da loro?!
    Era un uomo muscoloso con il coprifronte rigato di Takigakure ad essere inginocchiato dinanzi ad una donna apparentemente troppo in sovrappeso per potersi muovere con l'agilità d'uno Shinobi. Tuttavia l'uomo la ritrovò da seduta improvvisamente in piedi senza nemmeno rendersene conto. La Kunoichi mostrò un largo sorriso.
    «Non avrebbe senso, probabilmente a quest'ora saranno già morti. Dubito che abbiano mandato degli Shinobi, come voi, d'infimo livello quest'oggi. Adesso prendi e vattene, torna stanotte. Avrò bisogno d'un bel massaggio per quando torno.»
    L'uomo accennò un inchino e si dileguò quanto più velocemente possibile anche se ci mise un paio di minuti a finire fuori dal raggio visivo della donna.
    Si vede che sa fare solo le coccole, che incapace.
    La donna scoppiò in una grassa risata ed iniziò ad equipaggiarsi per poi andare ad intercettare i due Shinobi regolari.
    Questa è casa mia, vediamo cosa sanno fare.
     
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    Narrato/ Parlato/ Pensato/ Parlato Kisuke/ Mukenin Taki

    Sistemato lo Shinobi di Oto, che poi si era rivelato un Mukenin di Taki, spostai lo sguardo su Kisuke che, vedendolo puntare una spada corta alla gola del suo avversario, mi sembrava avesse la situazione sotto controllo. Bene, Momochi sembra avere l'altro Shinobi perfettamente a bada. Pensai, osservando Kisuke che teneva puntata la lama di quella spada al collo , di quello che si era rivelato anch'essi un Mukenin. Alla fine quindi erano entrambi dei Mukenin di Takigakure... Pensai dopo aver notato anche il copri fronte dell’altro shinobi. Il tuo è andato del tutto oppure ha solo perso i sensi? Mi domandò lo shinobi di Kiri molto probabilmente, vedendo il Mukenin, con cui mi ero affrontato, giacere al suolo. Prima che potessi replicare, Kisuke continuò dandomi un opzione per qualsiasi delle due evenienze.... Comunque se è morto buttalo li in mezzo agli alberi, dopo ci preoccuperemo di sotterrarlo, in caso invece sia solo privo di sensi portalo qui e legalo all'albero con del filo metallico insieme a quest'altro... suppongo tu abbia del filo metallico con te, in caso contrario te lo presterò io. Accertati quindi delle sue condizioni e poi portalo qui! Seppure ero a conoscenza che la mia combo di calci non era bastata per uccidere quel Mukenin, mi accovacciai comunque vicino alla figura al suolo e poggiandogli le dita della mano destra sul collo; costatai se era ancora in vita. E' come pensavo... Pensai, sentendo il battito cardiaco del ninja traditore. In quell’istante rinfoderai l'Omoikarui nel fodero a ridosso della spalla e successivamente mi caricai il ragazzo sulla spalla destra. Ha solamente perso i sensi... Ora provvedo subito a legarli. Dissi in risposta alla precedente domanda di Kisuke, avvicinandomi all'albero in cui si trovava insieme all'altro Mukenin. Raggiunta la loro posizione, prelevai dalla borsa il filo metallico e dopo essermi scrollato di dosso il Mukenin che avevo “sistemato”; poggiandolo all'albero, mi preparai a legare i due ninja traditori. Fa attenzione a non legare anche me nel mentre che tengo fermo quest'altro! Aggiunse una battuta Momochi, mentre stavo per iniziare. Non c'è da preoccuparsi, a limite farai un po' compagnia ai due. Dissi sorridendo, usando nello stesso istante la Tecnica dei Fili Metallici. Ayatsuito no Jutsu.

    Ayatsuito no Jutsu - Tecnica dei Fili Metallici
    AyatsuitonoJutsu-TecnicadeiFiliMetallici
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Supplementaria
    Con questa tecnica sarà possibile utilizzare dei fili metallici in numerose situazioni. La prima, in fase offensiva sta nel cercare d'immobilizzare il nemico legandolo rapidamente con i fili, ma questo delimiterà solo parzialmente i suoi movimenti almeno che non si riesce ad avvolgere i fili anche intorno ad un qualcosa tipo un albero in modo da bloccarlo a ridosso di esso.
    E' possibile utilizzare la tecnica anche a scopo difensivo usando i cavi per portarsi lontano dalla propria postazione; ad esempio legando i cavi ad un Kunai lanciandolo altrove per poi darsi una strattonata.
    Necessari i Fili metallici acquistabili in Armeria.
    Consumo: N/A

    Usando la Tecnica dei Fili Metallici e facendo allo stesso tempo attenzione, per evitare di legare lo Shinobi di Kiri al tronco, bloccai entrambi i Mukenin a ridosso dell'albero delimitando ai due completamente i movimenti. Direi che possiamo iniziare... Con entrambi i Mukenin completamente bloccati, potevamo iniziare con le domande. Ovviamente la domanda che più mi premeva rivolgere ai due, consisteva infatti nel chiedere ai due se avevano qualche informazione sulla missione che stavamo svolgendo: sul traffico di armi leggendarie. Dubito che sarà facile farci rivelare qualche informazione, ma se vogliamo veramente avere un punto di partenza per metterci sulle tracce di questo traffico, dobbiamo cercare di ricavare quante più informazioni possibili; sfruttando qualsiasi mezzo a nostra disposizione ed estorcere informazioni è uno di questo. In questi casi, quando si doveva fare un interrogatorio si agiva sempre nel seguente modo: si provava prima con le buone, sperando che l'interrogato rispondesse senza fare troppi problemi, se proprio però non c'era collaborazione si doveva provare con le cattive; metodo che quasi sempre era più efficace del primo. Prima di iniziare a porre qualche domanda al Mukenin cosciente, diedi uno sguardo a Kisuke, cercando di fargli capire che stavo per cominciare. Dalla velocità con cui vi abbiamo messo alle strette è più che evidente che siete dei guerrieri ninja decisamente "scadenti", quindi è inutile che ti agiti tanto. Anche se riuscissi a liberarti non avresti alcuna possibilità di scappare, almeno se è questo ciò he tenti di fare. Spiegai al Mukenin di Taki cosciente vedendo come si agitava, cercando di liberarsi. Vai al diavolo! Disse il Mukenin alzando il tono di voce, perdendo le staffe. Non c'è bisogno di agitarti, se non volete passare a miglior vita dovrete rispondere a qualche domanda. Mi fermai un attimo per poi arrivare al punto. Ci servono informazioni su uno strano traffico d'armi che si svolge nelle profondità di Iwagakure. Sai darci qualche informazione al riguardo? Porsi la domanda, accorgendomi nello stesso istante che l'altro Mukenin si stava riprendendo. Ovviamente sul punto di lasciarli in vita bluffavo ma se volevo quanto meno che mi rivelassero qualcosa, avrei dovuto pur promettere qualcosa in cambio. Un traffico di armi? Non ho nessuna informazione a riguardo... Rispose il Mukenin, calando lo sguardo. In quel preciso istante sfruttando tutta la rapidità che ero capace di raggiungere, sfoderando la maneggevole Katana che portavo sul fianco destro; diedi un chiaro segno ai due che non scherzavamo. Così senza esitare, infilzai il Mukenin sulla spalla destra. UGH!! Emise un gemito di dolore quando la lama della Katana ebbe trapassato la carne, facendo iniziare a far sanguinare la ferita. Ti ripeto la domanda. Sei sicuro di non conoscere informazioni su ciò che ti ho chiesto? Chiesi nuovamente, estraendo la lama dalla carne del ragazzo. Non ho intenzione di rivelarti alcuna informazione. Rispose in modo netto il Mukenin, facendomi capire che non era intenzionato a parlare. Non ha intenzione... Quindi sa qualcosa! A quanto vedo sei un tipo cocciuto! Beh se non hai nessuna informazione utile, non mi servi praticamente a nulla. Ammisi finendo. Fermo che cosa vuoi fare adesso? Chiese quasi con un espressione spaventata il Mukenin ripresosi poca fa, mentre l'altro, forse per il dolore, non aprì bocca se non per lamentarsi per il dolore. E' chiaro che se non avete voglia di parlare, non possiamo far altro che eliminarvi. Detto questo, puntai la lama al cuore del Mukenin ferito, pronto a far penetrare la lama. Ovviamente, visto che dalle poche cose che aveva detto avevo intuito che conosceva qualcosa, in quell'istante non l'avrei ucciso ma se le cose andavano come intuivo, sapevo che da lì a poco si sarebbero convinti a parlare. No aspetta! Ti dirò ciò che so. Disse l’altro Mukenin, alzando leggermente il tono di voce. Bene, si è convinto! Bravo vedo che inizi a collaborare… Per il momento allora questa non mi serve. Dissi rinfoderando nuovamente la lama. Su, dimmi ciò che sai. Mukenin d'alto livello ... E' questo ciò che si dice in giro per Iwa. Si dice che dietro questo traffico d'armi ci siamo un Mukenin di alto livello, basti pensare alle poche informazioni che vi sono al riguardo... Si suppone inoltre che questo traffico avvenga nelle profondità di Iwagakure... Solo delle supposizioni... C'è altro che sai o è tutto qui? Chiesi, sapendo che ormai il Mukenin mi avrebbe rivelato tutto ciò che sapeva.

    Stato
    ChakraPorte AperteMentaleFisico
    1110ConcentratoOttimale
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai 7/10Fili Metallici 30m
    Shuriken 14/20Radiolina
    Cartabomba 2/5Pillole del Soldato 3/3
    Fumogeni 1/5-
    Indossato
    SlotOggettoDescrizione
    FoderoArma Pesante/KatanaIn ottime condizioni - Su fianco sx
    FoderoArma Pesante/KatanaIn ottime condizioni - A ridosso della spalla
    AltroBende in DotazioneIn ottime condizioni - Legate su entrambe le Braccia
    Note
    x


    Edited by Kaisertony - 13/12/2011, 22:34
     
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46 replies since 5/12/2011, 00:02   1715 views
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