Casa Supaku Handoru

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Supaku
        +1   -1
     
    .
    Avatar

    Time to change...

    Group
    GDR Staffer
    Posts
    14,725

    Status
    Anonymous
    Narrato, pensato, Parlato Supaku, Parlato Reiko, Parlato Isao


    07. Missione di Livello B.



    Supaku era in attesa della sua sensei. Ancora una volta era in anticipo e non vedeva l'ora di cominciare un nuovo addestramento, ma sopratutto non vedeva l'ora di mostrare a Reiko il suo nuovo acquisto. Era riposto dentro ad un rotolo che aveva nella borsa e non vedeva l'ora di aprire il rotolo per evocare l'arma. Lo aveva comprato un paio di giorni prima, nonostante si vedesse e allenasse con la sua sensei praticamente quasi ogni giorno, aveva tenuto nascosto l'acquisto perché prima doveva impratichirsi con l'arma. Era ingombrante se non si sapeva maneggiare bene e rischiava di impedire la formulazione dei sigilli per le tecniche.
    Calmati, la troppa eccitazione non va bene. gli disse una voce nella sua testa. Aveva ragione, da troppo tempo aveva perso l'abitudine di lasciarsi da felicità effimere come l'acquisto di un oggetto, la felicità era sempre momentanea e rendeva tutto molto più difficile una volta che si estingueva. Il volto tornò impassibile, le sopracciglia si corrugarono leggermente mentre si guardava intorno in cerca di un segnale della sensei. Arrivò inaspettata come al solito, un fruscio lieve come l'erba appena toccata dal vento, poi un altro suono, il movimento del vento dietro di lui. Supaku si concesse un micro spostamento del labbro verso l'alto, una parvenza di un sorriso. Stava migliorando nel cogliere i segnali della venuta della sua sensei.
    Ehi! Statua di sale, muoviti abbiamo del lavoro da fare. gli disse Reiko sbrigativa come al solito. Supaku rimase interdetto. Del lavoro da fare? non era mai capitato che Reiko avesse del lavoro per lui. Si voltò verso la sua sensei, era in piedi sopra il cornicione del tetto-terrazzo su cui Supaku si era messo in attesa.
    Lavoro? chiese incerto, come se non fosse sicuro di aver sentito bene. Reiko gli rivolse il solito sorriso in tralice, quasi a prendersi gioco di lui per la sua reazione.
    Sì, abbiamo un lavoro io e te. Una missione di rango B. Ah! Hai sollevato un sopracciglio!! L'ho visto! Sei vivo!!! Urlò ridendo e additando il volto del ragazzo. Gli piaceva provare a stuzzicare Supaku, cercare di far crollare quella facciata di impassibilità e calma che lo ammantava ogni secondo. Ci provava e alcune volte otteneva delle piccole vittorie che si manifestavano in piccoli movimenti muscolari sul viso del ragazzo. Era poco, lo ammetteva, ma come Supaku si sforzava di notare anche il più minimo segnale della venuta della sua sensei convinto che un giorno sarebbe riuscito ad anticipare la sua venuta, così Reiko si sforzava di cercare anche il più insignificante movimento del viso del ragazzo, per rassicurasi che dietro quel volto di ghiaccio ci fosse un ragazzo con delle emozioni.
    Sensei? Sta scherzando? chiese Supaku lievemente irritato, il vuoto però era saldo dentro di lui e il suo volto immobile come quello di una statua. Non avrebbe dato soddisfazione alla sensei. Lui era nel vuoto, il vuoto lo rendeva forte, perché abbandonarlo per far smettere quella donna di prenderlo in giro ogni volta che il suo volto si muoveva fuori controllo?
    Sì, in realtà la missione è più per me che per te, ma ho deciso di portarti con me stanotte. Del resto è abbastanza semplice e ti ho addestrato al meglio, fino ad ora, così almeno non mi farai scoprire subito. Si tratta di un appostamento con possibile pedinamento. Disse sorridendo di nuovo al suo incredulo ma impassibile allievo.
    Supaku era in preda ad una serie di emozioni contrastanti, prima l'acquisto che non vedeva l'ora di mostrare alla sua sensei e ora una missione di livello B con tanto di pedinamento? Era incredibile. La felicità premeva ai bordi del vuoto ma lui la respinse come era sempre stato abituato a fare. Odiava sentirsi male tutte le volte che quella lo abbandonava.
    Sei pronto? Prima di partire, c'è una cosa importante che ti devo dire. gli disse alzando il dito e assumendo una espressione seria. Nessuno sa che tu mi accompagnerai in questa missione, non è scritto da nessuna parte che io abbia bisogno di un partner, quindi dovrai essere ultracauto a non farti notare nel caso in cui le cose si metteranno male. non voglio che ti faccia male. il suo sguardo era serio e faceva intendere che non ammetteva trasgressioni. Stammi vicino, resta il più possibile nell'ombra e non parlare a meno che non te lo dica, anche se penso che questo ultimo avviso sia superfluo. il sorriso in tralice comparve di nuovoSolo gli dei sanno quanto ti piace parlare. Ah, un'altra cosa, non verrai pagato, io sì, ma tu no. Se la cosa andrà bene aspettati come compenso un invito a pranzo.
    Supaku annuì in silenzio. L'eccitazione trattenuta a stento dentro al vuoto. L'idea di non essere pagato non lo turbava minimamente, già l'onore di essere ammesso a partecipare ad una missione di rango B bastava e avanzava. Inoltre l'invito a pranzo era un buon modo per festeggiare e lui non aveva fatto un pasto decente dal giorno in cui la sua sensei l'aveva portato al chiosco del ramen. L'ultimo acquisto che aveva fatto gli aveva prosciugato il portafoglio lasciandolo praticamente all'asciutto, non sapeva perché lo aveva fatto, del resto poteva ancora cavarsela senza quell'oggetto. Una parte di lui però lo aveva messo in guardia, se doveva iniziare a fare degli scontri contro altri shinobi per allenarsi sul serio era meglio avere un'arma da combattimento ravvicinato per evitare di venire scavalcato da combattenti armati di katane e spade larghe. Un kunai contro quelle armi sarebbe durato poco, oltretutto quello era uno dei pochi oggetti economici che era in grado di utilizzare senza farsi del male. I monaci gli avevano insegnato un paio di movimenti basilari e di attacchi principali, sarebbero dovuti bastare. Si rammaricò soltanto di non poter mostrare oggi alla sensei il suo nuovo acquisto. Forse dopo la missione? Si chiese che ora avrebbero fatto, molto probabilmente quando avrebbero finito il sole sarebbe sorto. Perfetto, così non dovrò stare alzato da solo nella mia stanza ad aspettare l'alba. pensò rallegrandosi. Non dormiva mai di notte.
    Alzò la testa, fissando negli occhi la sua sensei. Aveva occhi neri come il buio della notte, Supaku li trovava molto affascinanti in una donna, la rendevano molto misteriosa e certe volte erano anche intimidatori. Il suo volto rimase impassibile come una statua mostrandole di non avere paura, che era pronto.
    Lui non provava emozioni, lui sarebbe diventato lo shinobi perfetto, lui avrebbe vendicato la morte della sua famiglia e del suo villaggio. Non avrebbe lasciato che una missione di livello B si mettesse in mezzo nella strada per realizzare il suo sogno.
    Andiamo?




    Edited by Supaku - 31/5/2012, 13:00
     
    .
261 replies since 15/3/2012, 19:02   7834 views
  Share  
.
Top