Hayato Kusanagi vs. Daiki Nakamura

II° Torneo delle Cinque Grandi Nazioni - Eliminatorie

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    Ninpou: Chojuu Giga

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    Nome Utenti: Masterzaga & Redwolf
    Sfidanti: Hayato Kusanagi vs. Daiki Nakamura
    Villaggi: Sunagakure vs. Konohagakure no Sato
    Arbitro: Sybil della Nebbia

    Questo è un incontro ufficiale del torneo d'agosto, che si svolgerà nell'arena. Dovrete impegnarvi al massimo, essere molto descrittivi e fare il minor numero d'errori possibili per poter passare al turno successivo. L'esaminatore interverrà solamente a fine incontro per decretare il vincitore. Attualmente siete tutti all'interno dell'Arena. Descrivete la vostra scesa dagli spalti, ed una volta che l'avete fatto entrambi potrete iniziare a combattere.

    - E' assolutamente vietato comunicare in SPOILER durante l'incontro, usate le PM.
    - L'incontro non ha limiti di risposte, ma potrà durare al massimo 7 giorni.

    Inizia Red.


    Arena Monte Myoboku
    ArenaNeve2
    Il famoso monte dei Rospi, ovviamente riservato solo a tali creature e ai loro evocatori intenzionati ad apprendere l'Arte Eremitica, è fedelmente riprodotto in quest'Arena dove i contendenti potranno scegliere se affrontarsi nello spiazzo aperto, nel labirinto di pesantissime statue dei rospi, sulle teste delle suddette, o addirittura per mezzo della cascata di olio che termina in una vasca con fontana.
    Arena Kuchiyose: E' possibile evocare solamente i rospi.


    L'Arbitro.

    Che dire di questa bellissima ragazza, 22 anni alta e slanciata, mora e formosa... Una vera femme fatale, e non solo per l'aspetto fisico! ANBU di già comprovata esperienza, questa ragazza dal temperamento irrequieto e ribelle è una vera esperta nel maneggiare i Sai e usa le sue più caratteristiche tecniche, annunciate spesso dall'apparizione di corvi o semplicemente piume nere, per ingannare o uccidere il nemico, a seconda del suo bisogno. Nei suoi occhi, arde un fuoco che nessuno può domare.


    Edited by Rinne87 - 8/8/2012, 22:46
     
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  2. redwolf85
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    SPOILER (click to view)
    narrato pensato parlato Daiki parlato altri parlato Hayato

    Il gran giorno del torneo era arrivato. Daiki si trovava da solo negli spogliatoi dell'arena, rigirandosi tra le mani uno dei due kunai a cui aveva appeso una carta bomba. Quello era un torneo importante, avrebbero partecipato i migliori Ninja di tutti i cinque i paesi. Gli scontri si preannunciavano duri e difficili, il livello era infinitamente più alto rispetto al torneo chuunin. Non poteva negare a se stesso di avere paura. Non tanto per la sua vita, visto che una squadra di esperti medici era pronta ad intervenire, c'erano scarse probabilità che qualcuno si facesse ammazzare. E comunque lui era da tempo che aveva accettato la possibilità. La sua paura più grande era quella di non essere all'altezza.
    Rimise via il kunai e si passò una mano nei lunghi capelli neri, raccogliendoli per infilarli nel pulito e funzionale cappello da deserto. Lasciò il velo aperto, in modo che chi stava sugli spalti potesse riconoscerlo, almeno finché lo scontro non fosse iniziato. I suoi preparativi erano finiti. Appena prima di entrare nell'arena aveva lasciato due copie sedute sul pavimento della sua stanza ad accumulare energia naturale, ormai dovevano aver già completato l'operazione.


    SPOILER (click to view)
    Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni d'Ombrax2
    KageBunshinnoJutsu-TecnicaSuperioredellaMoltiplicazionedelCorpo
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tale tecnica è più avanzata rispetto alla Bunshin no Jutsu, infatti consiste nella creazione di copie dotate di consistenza fisica e in grado di provocare danni reali. I cloni svaniscono in una piccola nube di fumo non appena vengono feriti, quando l'utilizzatore decide di annullarli oppure quando non ha più chakra. Il vero punto di forza però è che i cloni, non appena vengono annullati, trasferiscono tutte le conoscenze e le capacità acquisite al proprietario, che esse siano informazioni segrete o conoscenze riscontrate durante un allenamento. Questi cloni hanno la facoltà di utilizzare qualsiasi Abilità o Jutsu.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dall'originale e si dissolvono se subiscono una qualsiasi forma di ferita.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come Carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 8 (A Clone)

    Era sicuro che gli sarebbero servite, il suo avversario gli era superiore, sia in forza che in velocità e la sennin mode avrebbe contribuito a riequilibrare le cose. Devo stare attento però, le battaglie non si vincono solo con la forza bruta. Ed era quello il suo timore principale. Davanti a lui era appeso il tabellone del torneo che diceva che il suo avversario era Hayato Kusanagi. Su tutti i Ninja del mondo proprio lui? Pensò, maledicendo la sua sfortuna. Hayato aveva quelle sue creature volanti, era difficile che si sarebbe prestato ad uno scontro diretto. E' troppo intelligente, non rischierà di mettersi alla pari con me. Sapeva che le sue strategie usuali non avrebbero avuto effetto. Doveva inventarsi qualcosa di nuovo.
    Dopo pochi minuti una voce, proveniente dalla porta alle sue spalle lo avvisò che era il suo turno e che doveva presentarsi nell'arena. Daiki ringraziò e tirò il fiato per raccogliere tutto il suo coraggio e la sua determinazione. È il momento. disse in un sussurro. Camminò lentamente lungo i corridoi dell'arena, seguendo le indicazioni che segnalavano l'ingresso nell'area di combattimento. Il grande cancello che portava all'interno era in ombra, qualcosa di enorme bloccava i raggi del sole. Si trattava di grandi statue rappresentanti rospi. Lo accompagnavano sia a destra che a sinistra, lasciando libero solo il passaggio che conduceva al centro, dove uno spiazzo aperto si affacciava su un'alta cascata di un liquido scuro. Non ci credo... Si lasciò sfuggire Daiki. L'arena era una perfetta riproduzione del monte Myoboku. Era così realistica che quasi si aspettava di vedere spuntare Fukasaku e Shima da un angolo. Daiki si fermò non appena uscito allo scoperto, mentre il pubblico, posizionato molto in alto rispetto al livello dell'arena, applaudiva l'ingresso del Ninja di Konoha. Daiki concesse un piccolo saluto con la mano, chiedendosi se Norito fosse venuto ad assistere al suo incontro, poi tornò ad esaminare il terreno di scontro.
    Alla sua sinistra, verso nord, c'era un'alta rupe, da cui la cascata d'olio si gettava nella grande fontana. Tutto intorno allo spiazzo, fino ai piedi della rupe, c'erano le enormi statue scure che conosceva bene, alla loro base si formava un labirinto di vialetti in cui non era facile orientarsi, ma che non costituiva un grande problema per un viaggiatore esperto come lui, abituato a mantenere l'orientamento in qualsiasi situazione. C'era poca erba, solo poche chiazze verdi qua e là ai bordi dello spiazzo centrale, per il rsto il terreno era in terra battuta e la rupe in solida roccia Questa arena sembra quasi creata apposta per me. Pensò divertito. Forse è proprio così. Ipotizzò, avviandosi verso l'arbitro, che lo stupì quanto e forse più dell'arena. Alta e bellissima la ragazza emanava un'aura di fascino che catturò immediatamente Daiki, non solo per il fisico notevole, ma anche per quella sensazione di attrazione e timore che incuteva. Senza dubbio era una donna pericolosa, che sapeva usare al meglio anche l'arma del fascino. Gli ricordava un po' la donna che aveva affrontato a Suna. Ma senza le crepe sul volto. Si ritrovò a pensare Daiki. La ragazza lo guardò, squadrandolo dalla testa ai piedi, ma senza nessuna reazione apparente. Il Ninja di Konoha sentì un brivido scorrergli lungo la schiena. Alla fine, più per distrarsi che per altro, guardò verso il lato opposto dell'arena. Senza farsi notare, sistemò nella borsa le due armi che aveva intenzione di utilizzare fin da subito a portata di mano. Tutto era pronto, mancava solo il suo avversario.


    SPOILER (click to view)
    Stato
    ChakraFisicoMentale
    115-8-8=99ottimoConcentrato
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai 6Radiolina
    Shuriken 4Filo metallico (30metri)
    Cartabomba 3Pillole del soldato 2/3
    Fumogeni 3Veleno debole 3/3
    Indossato
    SlotOggettoDescrizione
    RotoloDakoDietro la schiena
    CustodiaTirapugniAl fianco destro
    FoderoKatanaAl fianco sinistro
    Gomitiere-----Ai gomiti
    Tasca SupplementarePalla di luce 2Alla gamba destra
    BendeLame RetrattiliPolsi e caviglie
    Guanti rinforzati-----Alle mani
    Copricapo del deserto-----In testa
    Occhialoni-----In testa

    Note2 cloni ad accumulare energia naturale (pronti)
    2 kunai con carta bomba.
     
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    Il vociare continuo della folla sugli spalti giungeva nello spogliatoio come un brusio indistinto e lontano, ovattato, ma che non impediva ai ninja della sala di avvertire la tensione che, là fuori, stava salendo a mille. "È da molto tempo che non mi sentivo così" pensò Hayato Kusanagi, stringendo i legacci dei sandali "forse troppo." L’ultima volta che aveva varcato la soglia dell’Arena per gettarsi in pasto agli spettatori urlanti era stato in occasione dell’Esame di Selezione Chuunin, parecchi anni prima. Si era sentito indagato, squadrato, deriso. Aveva esitato, e il suo duello era finito ancora prima di cominciare. Ancora oggi pensava che fosse stato solo grazie al Kazekage se gli era stata concessa la promozione a discapito del suo pessimo incontro. Non si era mai più sentito così, nemmeno anni dopo quando in gioco c’era la sua promozione a Special Jounin: erano le persone ad agitarlo così tanto.
    Hayato ghignò, ridendo di sé stesso. "Maledetto Kenji."
    «Non puoi mancare» gli aveva detto «o vuoi condannarmi a vincere a mani basse anche quest’anno?»
    Hayato aveva riso all’amico. In effetti, era vero. L’anno prima, alla prima edizione di quel grande torneo, Kenji si era portato a casa il primo premio con relativa facilità. Quell’anno però la storia sarebbe stata chiaramente diversa. Hayato si avvicinò ad uno dei pilastri che costellavano lo spogliatoio evitando un ragazzo della Nebbia intento ad affilare una spada con cote e acciarino e si piantò davanti ad un grosso foglio attaccato alla pietra. Era il tabellone del torneo, che indicava tutti gli abbinamenti fra i partecipanti. C’erano molti ninja stranieri che non conosceva, ma anche diversi ragazzi della Sabbia che avevano affrontato il viaggio nel Deserto insieme a lui: Kenji, naturalmente, Isshin, che ormai era diventato Special Jounin come loro, Hideki Kanda che conosceva soltanto di vista e anche Kojuro Sasakibe, il Genin che manipolava la sabbia di ferro. Fortunatamente non avrebbe incontrato nessuno di loro nelle fasi iniziali del Torneo, anche se eccezion fatta per Kenji non c’era uomo al mondo che temesse di affrontare in combattimento. C’erano anche Yukio Tanaka, Travis Fuuma e due Hyuuga che gli fecero venire un forte pizzicore alla nuca quando lesse i loro nomi: Ennosuke ed Oni-Baku. La presenza di Ennosuke, il Mukenin che secondo Oni-Baku era stato reintegrato nei ranghi della Foglia, non lasciava molti dubbi sul fatto che questi avesse ragione sul suo conto. Il fatto stesso che anche Oni-Baku partecipasse, informava implicitamente Hayato che non si era ancora imbarcato in quel suo folle piano in cui lo aveva coinvolto, anche se in maniera molto marginale e frammentaria. Ripensò anche a Kensei Urahara, l’uomo che per colpa sua in quel momento vagava libero per le Terre di Nessuno, e si ripromise di raccontare tutto al Kazekage al termine del Torneo.
    Da ultimo veniva lui. Daiki Nakamura, sua recente conoscenza e primo avversario alle Eliminatorie che sarebbero cominciate di lì a poco. Lo considerava un buon ragazzo, dal cuore puro ma a tratti malinconico tipico di chi deve ancora trovare la propria strada. Non si sarebbe però fatto impietosire una volta scesi nell’arena. "Mi dispiace, Daiki, ma ho un appuntamento in Finale che non posso mancare." pensò Hayato chiudendo a pugno una mano guantata.
    «Hayato Kusanagi?» lo interruppe una voce che non conosceva.
    «Sì?»
    Era un addetto al Torneo, sulla trentina, vestito con una sobria uniforme grigio antracite e dai lineamenti altrettanto sobri e facili da dimenticare. «Preparati, tocca te.»
    Hayato annuì e fece un passo verso il corridoio d’uscita mentre molte teste si voltavano a guardarlo. Per l’occasione si era fatto cucire un abito nuovo, che andasse a sostituire quello vecchio ormai logoro: era una lunga veste color del Deserto dalle maniche lunghe che scendeva fino alle caviglie, aprendosi in due lunghi orli come piacevano a lui. L’aveva lasciata completamente aperta, mostrando il fisico allenato e la pelle abbronzata da anni di permanenza nel Mare di Sabbia. Al centro del petto portava una collana che terminava in una piastrina metallica, su cui aveva inciso il simbolo di Sunagakure. Sulla schiena dell’abito, invece, tra le scapole, aveva fatto cucire in nero il suo personale simbolo, un rapace ad ali spiegate racchiuso in un rombo equilatero. Alla vita teneva legata una fusciacca rossa che reggeva un paio di brache dello stesso colore della veste, che scendevano larghe per stringersi in corrispondenza della caviglia.
    «Un guerriero del Deserto.» aveva commentato suo padre, vedendolo indossare per la prima volta. Ed era proprio così che Hayato voleva apparire ai suoi nemici.
    Mentre camminava lungo il corridoio che portava, ne approfittò per impastare un po’ di argilla in entrambi i palmi delle mani. "Se è lo spettacolo che la gente vuole, avrà lo spettacolo." Mentre l’arbitro annunciava il suo nome, Hayato cominciò a correre incontro alla luce e lanciò in avanti una piccola creatura d’argilla, che con uno sbuffo di fumo prese forma di un enorme sparviero all’imboccatura del corridoio mentre Hayato vi balzava sopra, sfrecciando al di fuori del piccolo sbuffo di fumo e librandosi in aria al di sopra dell’Arena salutando il pubblico con una mano.
    Kibaku Nendo - Argilla Esplosiva
    KibakuNendo-ArgillaEsplosiva2
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tale arte permette all'utilizzatore di modellare a piacere una creatura con la propria argilla. Questa creatura potrà avere qualsiasi forma dettata dall'utilizzatore, e potrà anche essere capace di volare se dotata di ali adeguate per riuscirvi.
    Uno Sp. Jounin sarà capace di creare una creatura di grandezza paragonabile a quella di un enorme uccello di cinque metri per tre, sul quale potrà liberamente volare. La creazione sarà veloce quanto un falco in aria o quanto uno squalo in acqua e, se fatto esplodere, crea un'esplosione dal raggiodi setto-otto metri. Sarà inoltre possibile usufruire della propria creatura come se fosse un vero e proprio terreno, e dunque usare tecniche Doton solitamente utilizzate per portarsi sottoterra e dunque in questo caso all'interno della creatura.
    Consumo: 8 (5 Porzioni d'Argilla)

    Alla sua entrata in scena il pubblico esplose in rumorose acclamazioni, dimostrando di aver apprezzato la trovata scenica. Hayato sorrise al pubblico e cominciò a volare lentamente in cerchio. Per ora li aveva dalla sua parte, o almeno non erano contro di lui, il che era già qualcosa. Incrociò le braccia al petto e cominciò a calare di quota con studiata lentezza, pur accorgendosi che il suo avversario lo stava già aspettando; si mise al suo posto, di fronte a lui, a una quindicina di metri di distanza, levitando a circa due metri da terra.
    «Ciao, Daiki.»

    Shikamaru_Icon
    ChakraArgillaFisicoMentale
    150-8= 14240/40-5= 35Ottimali.Concentrato.
    Doppia Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai (10)Occhio Cibernetico
    Shuriken (16)Flauto Demoniaco
    Senbon (18)Maschera Respiratoria
    Cartabomba (2)Fili Metallici (10m)
    Palla di Luce (2)Recipiente
    Palla di Luce (2)Radiolina
    Equipaggiamento
    SlotOggettoDescrizione
    Arma IndossataLame Retrattili Da PolsoRetratte
    FaretraArco DieciRiposto
    FaretraFrecce26
    Rotolo MinoreScudoBraccio dx
    Rotolo MinoreFrustaAlla Cintura
    Tasca Supp.Fumogeni5
    AbbigliamentoGuantiIndossati
    AbbigliamentoBendeCaviglie e Polsi
    AbbigliamentoCoprinaso in BendeRiposto
    AbbigliamentoCopricapo del DesertoIndossato
    AbbigliamentoOcchialoniIn Fronte
    Gilet Sunagakure
    Armi da LancioAccessori
    --
    xxxxxxxxxxxxxxx-

    NoteLe quattro Palle di Luce sono legate ad altrettanti Kunai.
     
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  4. redwolf85
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    narrato pensato parlato Daiki parlato altri parlato Hayato

    Daiki non aveva sbagliato a giudicare la strategia di Hayato, con un'entrata ad effetto si era presentato a dorso di una delle sue creature bianche. Volando in cerchio sull'arena si era prestato a salutare il pubblico, che ricambiò con scrosciati applausi. Esibizionista. Si pronunciò con un ghigno divertito Daiki, che non era interessato a quel tipo di attenzione del pubblico. Hayato sembrava in forma. Quando si posizionò a una quindicina di metri, Daiki notò il fisico abbronzato e muscoloso, segno che si era preparato al meglio per quel torneo, probabilmente sfidando le avversità del suo deserto. Anche io ho fatto del mio meglio. Ciao, Daiki Lo salutò Hayato. Ciao, Hayato. Rispose con lo stesso tono. Il tempo dei sorrisi e dei saluti era finito. Non c'era nulla da dirsi. Hayato avrebbe cercato di guadagnarsi l'accesso alla prossima fase, Daiki avrebbe fatto di tutto per impedirglielo. L'arbitro lì guardò di nuovo entrambi, come per accertarsi che non avessero altre parole da scambiarsi. Poi iniziò a parlare con voce autoritaria ma sensuale. Questo è uno scontro amichevole, ma non ci sono esclusioni di colpi. Potete muovervi liberamente all'interno dell'arena. Quando decreterò che l'incontro è finito, fermatevi immediatamente. Non ci sono altre regole, quindi preparatevi. Daiki chiuse il velo e abbassò gli occhialoni sugli occhi, si sistemò per l'ultima volta l'aderente tuta nera, simile a quella che aveva usato al torneo chuunin, e si mise in posizione di battaglia con entrambe le mani vicino alla cintura, pronte a scattare. Sentiva la tensione salire, come sempre in queste occasioni. I pensieri cancellati dal desiderio di combattere e vincere. Ma questa volta doveva controllarsi, non aveva in mente di gettarsi all'attacco come al solito. Al via della ragazza, Daiki fece saettare le mani alla borsa estraendo velocemente ciò che aveva preparato in precedenza, un kunai e il fumogeno. Lanciò il semplice kunai verso Hayato, una decina di centimetri sopra alla testa perché aveva immaginato che non appena fosse stato dato il via, il Suniano sarebbe scattato verso l'alto per guadagnare quota, oppure in avanti per finirlo subito, facendo diventare il corpo il bersaglio del kunai. La mossa era azzardata, perché la finestra in cui lanciare era piccola, tra i possibili movimenti e il corpo dello sparviero di Hayato, la probabilità di andare a segno era piuttosto bassa. Poco importava. Ciò che voleva era quell'istante per sparire nella nebbia creata dal fumogeno che fece esplodere ai suoi piedi. Si lanciò immediatamente verso le pietre alle sue spalle, inoltrandosi un po' casualmente nel labirinto formato dalle statue. Nascondendosi il più possibile all'ombra di esse, per evitare di essere individuato, si spostò fino ad arrivare quasi al muro dell'arena. Per il momento la sua strategia sarebbe stata quella. Le statue gli avrebbero fornito un nascondiglio e un minimo di protezione. Probabilmente non era ciò che il pubblico si aspettava da un combattimento. Ma il suo compito non era impressionare gli spettatori, ma fare del suo meglio per vincere l'incontro. Inoltre i veri shinobi avrebbero forse apprezzato la sua mossa. In fondo era chiaro che non poteva affrontare lo shinobi di Suna finchè se ne stava sul suo sparviero. Come la prima volta che aveva visto le creature del suo ultimo compagno di missione, rabbrividì al pensiero delle bombe di Dreek. E questa volta mi tocca affrontarle di persona. Non conosceva le effettive capacità di Hayato, ma una cosa era certa. In campo aperto non aveva possibilità. Si nascose dietro una delle statue più grandi e si preparò alla seconda fase del suo piano. Piano che veniva ampiamente favorito dalla conformazione dell'arena. Doveva agire in fretta perché sapeva che l'incontro non sarebbe durato molto e lui aveva un'unica possibilità. Sperando che Hayato non lo avesse già individuato. Bene Hayato, giochiamo un po'.


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    99ottimoConcentrato
    <b>Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai 6-1=5Radiolina
    Shuriken 4Filo metallico (30metri)
    Cartabomba 3Pillole del soldato 2/3
    Fumogeni 3-1=2Veleno debole 3/3
    Indossato
    SlotOggettoDescrizione
    RotoloDakoDietro la schiena
    CustodiaTirapugniAl fianco destro
    FoderoKatanaAl fianco sinistro
    Gomitiere-----Ai gomiti
    Tasca SupplementarePalla di luce 2Alla gamba destra
    BendeLame RetrattiliPolsi e caviglie
    Guanti rinforzati-----Alle mani
    Copricapo del deserto-----In testa
    Occhialoni-----In testa

    Note2 cloni ad accumulare energia naturale (pronti)
    2 kunai con carta bomba.
     
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    L’arbitro si muoveva sinuoso tra i due contendenti, incatenando gli sguardi su di sé lanciando lampi da quegli occhi magnetici così simili a quelli di un felino. "Un felino di quelli cattivi. E irresistibili." La ragazza indossava con lascivia un abito che lasciava ben poco all’immaginazione, e il rosso delle vesti la rendeva bella e inquietante come il fuoco. Hayato avvertì con stupore che il suo corpo rispondeva alla vicinanza di quella donna, e distolse lo sguardo da lei con vergogna. "Se ci fosse Kenji," pensò per tirarsi su "approfitterebbe dell’incontro per mettersi in mostra e farle il filo." Il pensiero dell’amico e della promessa che li legava lo fece tornare in sé e ripiantò gli occhi su Daiki mentre Sybil della Nebbia spiegava le poche regole del Torneo. Le ali del suo sparviero fremevano, e così anche i muscoli al di sotto delle vesti leggere. Non appena l’arbitro diede il via Hayato scattò verso l’alto per guadagnare subito quota, ma Daiki sembrava aver intuito la mossa e gli lanciò contro un kunai. Hayato fece scattare lo scudo retrattile e si liberò di quella scocciatura, concedendo però a Daiki il tempo di far scoppiare un fumogeno e sparire all’interno del gas. Quando arrivò ad una trentina di metri da terra richiuse lo scudo e guardò in basso, ma di lui non c’era più traccia. Cominciò a scandagliare il terreno con lo sguardo, approfittando di quel momento per impastare altra argilla nella mano destra. "Ha appena commesso un errore gravissimo: lasciarmi l’iniziativa della prima mossa."
    Daiki non era uno stupido: conosceva le sue esplosioni ed era consapevole che restando nello spiazzo centrale dell’Arena sarebbe stato per lui un bersaglio fin troppo facile; aveva quindi optato per una strategia attendista, nascondendosi da qualche parte lì intorno in attesa del momento buono per colpire. Hayato dubitava che fosse stato così stupido da tuffarsi nella fontana d’olio, ricoprendosi volontariamente di una sostanza altamente infiammabile, e sapeva che il suo elemento era il Fuoco. Tralasciando le ipotesi meno probabili, se non padroneggiava anche l’Arte della Terra allora l’unico posto in cui poteva essere andato a nascondersi era nel fitto labirinto di statue dalla forma di rospo. Mettendosi così in trappola da solo.
    Hayato diede forma all’argilla nel suo palmo sinistro e chiamò a raccolta un gran numero di uccelli d’argilla, distribuendoli tutti intorno a sé in maniera sparsa.
    Kibaku Nendo • Hiko Bakuha - Argilla Esplosiva • Stormo Esplosivo
    StormoEsplosivo
    Sviluppatore: Hayato Kusanagi
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica permette di creare trenta volatili d'Argilla delle dimensioni di un corvo che si muoveranno in gruppo verso il bersaglio. Grazie alle due paia di ali possono attaccare il nemico a grande velocità con lo scopo di distrarlo e favorire attacchi a sorpresa o semplicemente favorire delle ritirate. A comando dell'utilizzatore possono esplodere causando una detonazione dal raggio di un metro ciascuno. Se fatti esplodere rapidamente uno dopo l'altro, possono dare vita ad una rapida reazione a catena che interessa un'area di cinquanta metri di raggio.
    Consumo: 15 (10 Porzioni d'Argilla)

    Cominciò a svolazzare al di sopra del labirinto di pietra mentre estraeva il flauto dalla borsa. Fortunatamente, non aveva bisogno di sbirciare dietro ad ogni ombra per stanarlo.
    Mateki: Hebi-Zukai - Flauto Demoniaco: Incantatore di Serpenti
    CantodelCigno
    Sviluppatore: Hayato Kusanagi
    Livello: B
    Tipo: Genjutsu
    Usando il proprio Flauto, l'utilizzatore sarà in grado di prendere il controllo del corpo nemico. Una volta che la melodia sarà giunta alle orecchie della vittima, essa avrà l'illusione di udire la voce del nemico all'interno della propria mente. Questa voce comincerà a dargli una serie di ordini dettati dall'utilizzatore tramite la propria melodia: in questo modo la vittima sarà immobilizzata e costretta ad agire secondo il volere dell'utilizzatore che ne guiderà i movimenti attraverso l'avanzare delle note musicali. Durante l'esecuzione della tecnica l'utilizzatore dovrà rimanere concentrato sulla propria melodia e gli risulterà quinidi impossibile attaccare direttamente l'avversario in alcun modo. Per liberarsi dalla presa del Genjutsu occorrerà essere di almeno un grado superiore all'utilizzatore oppure subire un danno di entità media o superiore. Mentre si è preda della tecnica non è possibile autoinfliggersi ferite di entità grave o superiore, poiché l'istinto di sopravvivenza prenderebbe il sopravvento eliminando l'influsso di chakra nemico presente nel proprio cervello, liberando così la vittima dal jutsu.
    Richiede il Flauto, acquistabile in Armeria.
    Consumo: 8 (a turno)

    Hayato cominciò a suonare, espandendo la sua melodia tra i rospi silenziosi e le ombre allungate dalla posizione favorevole del sole a chi volesse nascondersi all'interno del labirinto. "Ora ascoltami attentamente, e da questo momento fa’ soltanto ciò che ti io ordino" comandò mentalmente attraverso il Genjutsu "Esci dal tuo nascondiglio e sali sulla testa del rospo di pietra più vicino, il più in alto possibile. Poi, chiudi gli occhi e siediti a gambe incrociate. Getta via i tuoi occhialoni e poi intreccia le braccia dietro la schiena; da questo momento, mantieni questa esatta posizione finché non riceverai nuovi ordini."
    Hayato aspettò che il Jutsu facesse effetto, impaziente. "Là!" esclamò, finalmente, tra sé e sé. Continuando a suonare con sempre maggior fervore, diresse mentalmente tutti e trenta i suoi volatili d’argilla in picchiata contro il bersaglio. Quando le prime creature giunsero a meno di un metro dall’obiettivo, smise di suonare annullando così l’illusione e impostò fulmineamente la mano destra nel sigillo necessario a detonare il suo speciale chakra esplosivo. La strana quanto all’apparenza inutile posa che aveva cercato di far assumere a Daiki altro non era che un modo per rallentarne le capacità di reazione nella frazione di secondo tra la cessazione del Genjutsu e l’arrivo degli uccelli in picchiata. "Aprire gli occhi, fare mente locale, reagire: sciogliere le gambe e le braccia incrociate e togliersi di torno. Spero di essere stato abbastanza prudente."
    Infine, li fece esplodere tutti uno dopo l’altro, il più in fretta possibile, causando un’immane reazione a catena che polverizzò molti rospi di pietra e ne mandò in frantumi molti altri ancora, altro fattore che sperava di sfruttare – i frammenti acuminati impazziti – per colpire Daiki il quale si trovava al centro esatto dell'enorme raggio del suo Stormo Esplosivo.
    «Katsu!»

    Shikamaru_Icon
    ChakraArgillaFisicoMentale
    142-15-8= 11940-10= 30/35Ottimali.Concentrato.
    Doppia Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai (10)Occhio Cibernetico
    Shuriken (16)Flauto Demoniaco
    Senbon (18)Maschera Respiratoria
    Cartabomba (2)Fili Metallici (10m)
    Palla di Luce (2)Recipiente
    Palla di Luce (2)Radiolina
    Equipaggiamento
    SlotOggettoDescrizione
    Arma IndossataLame Retrattili Da PolsoRetratte
    FaretraArco DieciRiposto
    FaretraFrecce26
    Rotolo MinoreScudoBraccio dx
    Rotolo MinoreFrustaAlla Cintura
    Tasca Supp.Fumogeni5
    AbbigliamentoGuantiIndossati
    AbbigliamentoBendeCaviglie e Polsi
    AbbigliamentoCoprinaso in BendeRiposto
    AbbigliamentoCopricapo del DesertoIndossato
    AbbigliamentoOcchialoniIn Fronte
    Gilet Sunagakure
    Armi da LancioAccessori
    --
    xxxxxxxxxxxxxxx-

    NoteLe quattro Palle di Luce sono legate ad altrettanti Kunai.
     
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  6. redwolf85
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    narrato pensato parlato Daiki parlato altri parlato Hayato parlato copie.

    Nonostante la relativa sicurezza dovuta alle ombre che lo circondavano, Daiki non perse tempo ad attuare la seconda parte del suo piano, sapeva di non poter concedere all'avversario nessun vantaggio, e il fatto che fosse là fuori libero di fare ciò che voleva non gli piaceva affatto. La sua cavalcatura era perfettamente visibile, lassù in mezzo al cielo azzurro e ben illuminato. Grazie alla Sennin poi, era quasi certo di riuscire a controllare la sua posizione senza grossi problemi, nonostante la percezione confusa. Non era tanto per quello, però, che evocò uno dei suoi cloni intenti ad accumulare energia eremitica.


    Gyaku Kuchiyose no Jutsu - Tecnica dell'Evocazione Inversa
    GyakuKuchiyosenoJutsu-TecnicadellEvocazioneInversa
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica è nata con il puro scopo di rendere possibile la Sennin Moodo. L'utilizzatore prima del combattimento potrà creare un numero preciso di cloni d'ombra e lasciarli altrove concentrati nel raccogliere l'energia naturale (Andrà di conseguenza scalato il Chakra della Kage Bunshin no Jutsu), anche lontanissimi dal campo di battaglia. La Gyaku Kuchiyose no Jutsu ha dunque lo scopo di evocare questi cloni e portarli direttamente nel luogo dello scontro con la Modalità Sennin già attiva; sarà però possibile evocare un solo clone alla volta. I cloni non influenzeranno l'utilizzatore ma avranno le caratteristiche della Sennin Moodo, esclusa la resistenza ai danni che sarà ovviamente nulla. Se il clone si dissolve, tutto il Chakra Naturale assimilato andrà direttamente all'originale, quindi normalmente lo Shinobi tende a dissolverlo immediatamente in modo da non perdere tempo prezioso.
    -Ovviamente vi è un limite ai cloni "Evocabili" tramite questo metodo, visto che la Sennin Moodo richiede un elevatissima concentrazione ed evocarne troppi in modo prematuro potrebbe rivelarsi fatale.
    Consumo: N/A

    Sennin Moodo - Modalità Sennin
    SenninMoodo-ModalitSennin
    Livello: C
    Tipo: Senjutsu
    Il Ninja diventa capace di assorbire il Chakra Naturale: Una tecnica che adatta l'utilizzatore al combattimento cambiandogli anche l'aspetto esteriore dandogli dei tratti simili a quelli di un rospo. Il fine di questa tecnica è quello di far crescere tramite l'assorbimento di energia naturale, la forza fisica, la velocità ed il Chakra. Il Ninja ottiene di conseguenza un Surplus di Chakra che dura per tutto lo scontro ma di cui può usufruire solo mentre la Sennin Modoo è attiva.
    Tutto questo però richiede un'immensa concentrazione; ben tre turni dove il Ninja deve rimanere seduto ed immobile con gli occhi chiusi. Impresa vicina all'impossibile se non tramite qualche metodo speciale, ad esempio la Gyaku Kuchiyose no Jutsu che consente dunque il Ninja di prepararsi anche prima dell'inizio d'un combattimento.
    - E' possibile percepire ogni singola entità di Chakra nel raggio di un chilometro senza neppure concentrarsi.
    - Con la Sennin Moodo attiva le capacità fisico motorie aumentano d'un grado.
    La Sennin Modo una volta attivata dura cinque turni, ad eccezione quando s'avranno come supporto Fukasaku & Shima, a quel punto durerà dieci ma non è possibile utilizzare i cloni per assimilare Chakra contemporaneamente.
    Chakra Surplus
    Chuunin: 20; Sp Jounin: 30; ANBU: 40; Jounin: 50; Dal livello ANBU, con Fukusaku & Shima sarà possibile raddoppiare il proprio surplus di chakra.
    Consumo: N/A

    Il motivo principale per cui aveva deciso di usare subito la sennin, era il chakra eremitico e la velocità di spostamento, che gli avrebbe permesso di posizionare le sue pedine per tempo. Mentre il clone si dissolveva, sentì fluire nel corpo l'energia naturale, che gli diede immediatamente un senso di maggior forza e sicurezza. Ora poteva affrontare il Suniano alla pari. O almeno così pensava. Mentre, sotto gli occhialoni e al velo, i suoi tratti si trasformavano, con le mani compose un singolo sigillo evocando vicino a sé ben quattro copie identiche a sé.


    Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni d'Ombrax4
    KageBunshinnoJutsu-TecnicaSuperioredellaMoltiplicazionedelCorpo
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tale tecnica è più avanzata rispetto alla Bunshin no Jutsu, infatti consiste nella creazione di copie dotate di consistenza fisica e in grado di provocare danni reali. I cloni svaniscono in una piccola nube di fumo non appena vengono feriti, quando l'utilizzatore decide di annullarli oppure quando non ha più chakra. Il vero punto di forza però è che i cloni, non appena vengono annullati, trasferiscono tutte le conoscenze e le capacità acquisite al proprietario, che esse siano informazioni segrete o conoscenze riscontrate durante un allenamento. Questi cloni hanno la facoltà di utilizzare qualsiasi Abilità o Jutsu.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dall'originale e si dissolvono se subiscono una qualsiasi forma di ferita.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come Carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 8 (A Clone)

    Ecco le mie pedine! Pensò soddisfatto tirando il fiato per lo sforzo di creare così tanti cloni. Tirò fuori dalla borsa i due kunai muniti di carta bomba e li consegnò ad altrettante copie, che si avviarono veloci e silenziosi verso Sud, mentre lui ed un'altro andarono in direzione opposta, vicino alla rupe. L'ultimo rimase lì, per offrire un diversivo mentre gli altri si posizionavano. Ognuna aveva un compito preciso. Gli serviva solo un po' di tempo. Tempo che non aveva. Aveva fatto si e no quindici metri quando la musica iniziò mesta e armoniosa, gli scivolò nel cervello quasi senza che ci facesse caso, cullava i suoi pensieri cancellando ogni volontà. Poi iniziarono i sussurri.
    Era la voce di Hayato che gli parlava. Ancora sussurri. La musica e le parole erano tanto rilassanti, lui non poteva che obbedire. Sussurri. Si riscosse da quel senso di tepore e paralisi che gli attanagliava la mente, scoprendo con orrore che era ormai troppo tardi. Aveva perso il controllo del proprio corpo, cercava di fermarsi con tutte le proprie forze ma non riusciva a liberarsi della presa che il Genjutsu aveva su di lui. Senza una parola, un'espressione o un gesto, iniziò ad arrampicarsi sull'alta statua vicina. Smise di lottare quasi subito, perché aveva capito che non sarebbe mai riuscito a liberarsi. Hayato era troppo forte. Voleva piangere, ma le lacrime non gli salivano. Un grande impeto di rabbia gli salì al petto, rendendo il desiderio di buttarla fuori con le lacrime ancora più impellente. Sapeva di non avere il controllo della sua vita dalla morte dei suoi genitori. Prima sballottato da un posto all'altro, guidato dagli eventi, apparentemente libero, ma schiavo del suo dolore. Aveva pensato che la vita da Shinobi potesse aiutarlo a spezzare le catene, ma aveva sostituito un guinzaglio con un altro. Il suo corpo, però, era sempre stato suo. Nessuno poteva portagli via se stesso. Ma Hayato aveva infranto anche quel limite, sostituendo la volontà di Daiki con la propria. Rabbia. Sapeva che il Suniano stava facendo solo ciò che poteva per vincere, ma la strana e avvolgente sensazione che lo circondava mentre saliva alla testa del rospo era impossibile da arginare, tanto quanto i sussurri dell'avversario. La sua copia sembrava nella sua stessa condizione e anche lei si trovava sul testa di rospo vicina alla sua. In lontananza, le altre copie facevano lo stesso. In alto, Hayato suonava un flauto da cui proveniva la musica che udiva. Un genjutsu sonoro, probabilmente. Daiki non sapeva nulla su quel tipo di tecnica. Se non della sua esistenza. Mai avrebbe pensato che si potesse arrivare a tanto. Notò anche che Hayato era intensamente concentrato nell'esecuzione della sua musica. Tanto che non sembrava prestare attenzione né a lui ne alle sue copie. Intorno al suniano c'erano piccole creature d'argilla. Piccole, ma in numero fin troppo consistente. Che diavolo faccio, ora? Non posso neanche dichiararmi sconfitto! Pensò frustrato. Intanto le parole continuavano a comandargli cose da fare. Si sedette a gambe incrociate e chiuse gli occhi, lanciando lontano gli occhialoni, mentre tutti i cloni facevano lo stesso. Devo calmarmi... cosa so dei genjutsu? Non era mai stato bravo con i gen, ne aveva imparato solo uno e solo perché funzionale al suo stile di combattimento. E allora qual'è il punto debole? In quel breve lasso di tempo mentre intrecciava le mani dietro la schiena, gli venne in mente che i genjutsu raramente facevano danni diretti, se non in termini di trauma psicologico. Per fare danni bisognava interrompere il gen e passare all'attacco. E le creature che aveva intorno a sé lasciavano pochi dubbi su che cosa avrebbe usato. Posso farcela La sua non era una certezza, anzi, non era per niente sicuro che fosse così. Ma doveva aggrapparsi a una speranza, seppur minima.
    La posa che Hayato gli aveva fatto assumere lo aiutava. Ricordava quella che usava per raccogliere l'energia naturale, così si rilassò ed eliminò tutto dalla propria mente, entrando più possibile in sintonia con la natura, lo scopo era percepire il momento esatto in cui il genjutsu fosse concluso. Perché solo quel momento aveva a disposizione. Capì di essere libero nello stesso istante in cui Hayato rilasciò la sua tecnica. Non provò neanche a liberarsi della sua strana posa. Non ne aveva il tempo. Mentre ancora apriva gli occhi, con un colpo di reni si fece rotolare di lato, lungo la testa arrotondata della statua, poi si lanciò con dei rapidi salti giù lungo le sporgenze del rospo di pietra, Fu a quel punto che l'enorme esplosione passò sopra la sua testa. Mandandolo a terra gambe all'aria. Si accucciò il più possibile, mentre le statue più vicine al centro dell'esplosione andavano in pezzi come porcellana. ma man mano che ci si allontanava, però, le statue opponevano sempre più resistenza e alcune delle più grandi, come quella contro cui si era appoggiato, ressero, anche se ne furono pesantemente danneggiate. Schegge impazzite volavano tutto intorno a lui provocandogli ferite sanguinolente, ma per il resto se la cavò bene. Il calore era insopportabile, ma l'esplosione era avvenuta troppo in alto perché le fiamme lo lambissero. Perchè non sono morto? Si chiese Daiki. Cercò di focalizzare ciò che era successo. Dalle immagini frammentate che ricordava venne fuori la risposta. Quando aveva aperto gli occhi, dopo l'interruzione del genjutsu le creature di Hayato erano tutte attorno alla sua copia. E lì erano scoppiate. Daiki sorrise. Evidentemente il Suniano era troppo concentrato anche solo per guardarsi attorno. La copia aveva svolto alla grande il suo compito. Forse crede di avere già vinto. Quelle esplosioni possono aver nascosto la vera natura del clone. Devo assolutamente sfruttare quest'occasione, anche perché Hayato non commetterà due volte lo stesso errore. Qualcuno è ancora vivo? Sussurrò speranzoso alla radiolina. Sapeva che il clone affianco a lui era stato colpito da una scheggia e si subito era dissolto, lui stesso aveva diversi tagli sangunolenti abbastanza dolorosi sulle braccia e sulle gambe. Il cuore gli scoppiò in gola quando sentì il gracchio di risposta. Qui DN due, vivo e vegeto. Ho recuperato entrambi i kunai. La copia era riuscita al suo pari a scendere dalla statua su cui stava e a ripararsi tra di essa e il muro di confine dell'arena. Quattro copie create, una sopravvissuta. Non ci voleva. Ma almeno sono tutto intero. Sbirciò nuovamente il cielo osservando Hayato. Nonostante il polverone che si abbassava, vedeva distintamente l'ombra della cavalcatura che volava sopra l'arena fra gli smorzati raggi di sole. Agiamo subito, ora che è convinto di aver vinto, prima che si abbassi a controllare. Spingilo verso di me. Daiki compose nuovamente un sigillo, creando un'altra copia.


    Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni d'Ombra
    KageBunshinnoJutsu-TecnicaSuperioredellaMoltiplicazionedelCorpo
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tale tecnica è più avanzata rispetto alla Bunshin no Jutsu, infatti consiste nella creazione di copie dotate di consistenza fisica e in grado di provocare danni reali. I cloni svaniscono in una piccola nube di fumo non appena vengono feriti, quando l'utilizzatore decide di annullarli oppure quando non ha più chakra. Il vero punto di forza però è che i cloni, non appena vengono annullati, trasferiscono tutte le conoscenze e le capacità acquisite al proprietario, che esse siano informazioni segrete o conoscenze riscontrate durante un allenamento. Questi cloni hanno la facoltà di utilizzare qualsiasi Abilità o Jutsu.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dall'originale e si dissolvono se subiscono una qualsiasi forma di ferita.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come Carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 8 (A Clone)

    Il piano era semplice ma pieno di insidie, inoltre era solo un ripiego rispetto a ciò che doveva essere. Doveva aspettarselo, Hayato non era un attendista. Decise quindi di giocare d'anticipo, cercando di sfruttare quello che forse era l'unico punto debole del Suniano. Visto che era abituato a dominare il campo di battaglia, Hayato non si preoccupava troppo di esporsi. Era quasi certo che un attacco di sorpresa, inaspettato e rapido, sarebbe riuscito a metterlo in crisi e farlo agire d'impulso. E cosa c'è di più inaspettato di un attacco da un nemico creduto morto? Preparatevi Disse Daiki nel microfono. Tutti e tre si arrampicarono velocemente sopra le statue mezzo distrutte, arrivando in cima. Ora! Due kunai con altrettante carta bomba partirono in rapida successione all'indirizzo di Hayato e del suo sparviero. Il primo era diretto verso l'ala sinistra e doveva servire a spingere in virata il volatile per difendere il cavaliere, mentre il secondo, diretto sopra di lui, a impedirgli di prendere quota stringendo la trappola intorno ad Hayato che, sperava, d'istinto avrebbe fatto la mossa più ovvia. Esponendosi direttamente al vero attacco. La forza di gravità avrebbe fatto il resto. I tiri soffrivano di precisione, a causa della scarsa visibilità ma due carta bomba non potevano lasciare indifferente neanche lo shinobi più esperto. Katsu! Le due detonazioni avvennero contemporaneamente. Spero solo che lui si trovi proprio in mezzo.
    Intanto, lui e il clone che aveva accanto avevano iniziato i sigilli di due tecniche diverse, ma complementari. La prima serie serviva a formare un'enorme e veloce palla di fuoco.


    Dai Endan - Grande Bomba Incendiaria
    DaiEndan-GrandeBombaIncendiaria
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    La Dai Endan genera una palla di fuoco di cinque metri in altezza per otto in larghezza; Pericolosa perché è la palla di fuoco più rapida in assoluto. Ricopre cinquanta metri in pochissimi secondi, procedendo a velocità molto alta, ed infligge danni medio-gravi.
    Consumo: 8

    La seconda, avrebbe creato un getto d'olio di duecento litri che ne avrebbe aumentato la potenza.
    Gamayudan - Proiettile d'Olio
    Gamayudan-ProiettiledOlio
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica consiste nel sputare, dopo una breve serie di Sigilli, duecento litri d'olio verso il bersaglio. La tecnica può avere sia lo scopo di potenziare eventuali fiamme oppure di colpire semplicemente l'avversario e delimitare i suoi movimenti per due turni. Se lanciato insieme a una tecnica Katon il getto d'olio aumenterà il livello del jutsu di un grado (si possono potenziare massimo jutsu di livello B). Invece se l'avversario viene prima cosparso d'olio e poi colpito da un jutsu katon il livello della tecnica sarà invariato. Logicamente, se l'olio prende fuoco (per via di una tecnica o anche fiammelle/piccole esplosioni) i danni derivanti saranno maggori.
    L’olio resterà infiammabile per due turni al massimo.
    Consumo: 4

    La Dai Endan, così potenziata, partì ruggendo verso il punto in cui Hayato avrebbe dovuto virare secondo i suoi piani. Daiki e le copie tornarono immediatamente a nascondersi ai piedi delle statue, dove scrutarono il cielo, in attesa di capire cosa sarebbe successo. Difficilmente Hayato si farà prendere alla sprovvista più di una volta.


    Stato
    ChakraFisicoMentale
    99+20 ME-8-8-8-8-8-8-4=67Ferita medie ad entrambe le braccia dolore abbastanza sopportabile
    Ferita medie ad entrambe le gambe dolore abbastanza sopportabile
    Stanco, dolorante.
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai 6-1=5-2=3Radiolina
    Shuriken 4Filo metallico (30metri)
    Cartabomba 3-2=1Pillole del soldato 2/3
    Fumogeni 3-1=2Veleno debole 3/3
    Indossato
    SlotOggettoDescrizione
    RotoloDakoDietro la schiena
    CustodiaTirapugniAl fianco destro
    FoderoKatanaAl fianco sinistro
    Gomitiere-----Ai gomiti
    Tasca SupplementarePalla di luce 2Alla gamba destra
    BendeLame RetrattiliPolsi e caviglie
    Guanti rinforzati-----Alle mani
    Copricapo del deserto-----In testa
    Occhialoni-----a terra

    NoteBonus: 1 grado abilità fisico motorie (sennin mode 1/5)
    Un clone ad accumulare energia naturale (pronti)
     
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    Hayato osservava silenzioso l’enorme cratere fumante ai suoi piedi. Di un’area incredibilmente vasta dell’Arena non restava più nulla, se non una profonda fossa e macerie di roccia e pietra. Di Daiki, nessuna traccia. Il pubblico, agguerrito fino ad un momento prima, si era improvvisamente ammutolito in un silenzio che appestava l’aria come il primo sentore di una morte annunciata, mentre i più pessimisti cominciavano a mormorare che Daiki non ce l’aveva fatta.
    «È finita.» mormorò Hayato, cupo.
    Infilò il flauto nella cintura, vicino alla borsa ninja, e attese qualche secondo prima di scendere a controllare l’effettiva sconfitta del suo avversario. Forse commise l’errore di abbassare troppo la guardia, forse credeva di aver già vinto. Fu proprio in quel momento che due esplosioni ravvicinate lo colsero una dopo l’altra. La prima arrivò da sinistra e lo portò istintivamente a virare per evitare il colpo, la seconda scoppiò più in alto impedendogli di prendere il largo e liberarsi di quell’improvviso fuoco incrociato.
    "Ma che diav…?" riuscì solamente a pensare, in quei brevi attimi diventati improvvisamente lunghissimi. Puntò lo sguardo verso il basso, da dove presumeva fossero partite le esplosioni, e vide un’enorme massa di fuoco decollare verso di lui. Prima di vederla, la sentì. Udì il ruggito della fiamma che prendeva corpo e che si alimentava di sé stessa mentre si avvicinava pericolosamente e in fretta. Forse, troppo velocemente. Hayato si preparò a scartare per evitare la palla di fuoco ma un improvviso scosse al suo sparviero lo mise in allarme; guardò la sua creatura ed imprecò: la prima esplosione aveva danneggiato l’ala sinistra che ora sembrava seriamente mutilata. Gli bastò un’occhiata per capire che quella cavalcatura era ormai inutilizzabile. "Merda." Ormai incapace di mantenere la quota, lo sparviero d’argilla cominciò a ripiegarsi su sé stesso iniziando la rovinosa caduta verso il basso, dritto verso le fauci di quel mostro di fuoco e fiamme che si stava catapultando verso di lui. Hayato saltò, staccandosi dal suo volatile. Saltò più in alto che poté, ma non era abbastanza. La palla di fuoco lo avrebbe colpito lo stesso, tanto era enorme e veloce. "Merda!" imprecò di nuovo. Fu solo con la forza della disperazione che si costrinse a compiere una manciata di Sigilli, rinunciando ad arrendersi a quell’impatto che sembrava ormai certo. "Suiton: Suijinheki!"
    Suiton: Suijinheki - Muro d'Acqua
    SuitonSuijinheki-MurodAcqua
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica Suiton è possibile proteggersi sia da Ninjutsu che da Taijutsu di livello B. La tecnica consente di creare un muro d'acqua lungo 12 metri e alto 5. Il muro potrà essere creato orizzontalmente davanti all'utilizzatore oppure attorno a lui potendolo coprire a 360°. Al tempo stesso sarà possibile far assumere al muro una forma semicircolare ma, in ogni caso, le dimensioni del muro rimarranno sempre uguali. Quindi se si crea a 360° il muro avrà una circonferenza di 12metri (quindi potrà essere creato, al massimo, a due metri scarsi di distanza dal ninja).
    Consumo: 8

    Avvertì l’impatto del Jutsu abbattersi contro la sua estrema difesa, l’ultima che potesse tentare prima di darsi per vinto. La sentì crepitare, sfrigolare e gridare la sua rabbia mentre rapidamente si estingueva contro il suo muro d’acqua e in quel momento seppe che era salvo. Contemporaneamente, il suo sparviero ferito precipitava al di sotto dell’enorme palla di fuoco. Con l’unica ala rimasta cercò di aggiustare la traiettoria della caduta fino a puntare direttamente sul punto d’origine della sfera infuocata, dove sperava avrebbe trovato il redivivo Daiki. Ancora non sapeva come aveva fatto a sopravvivere ad un attacco di tale portata, ma non era decisamente quello il motivo di farsi delle domande. In quel momento, l’inerzia del suo salto era ormai terminata e cominciò a cadere sul nulla. Portò una mano alla borsa e ne estrasse uno dei kunai a cui aveva legato le sue palle di luce, e la lanciò dritta contro Daiki – un poco più in alto del suo sparviero – sfruttando la forza di gravità per far acquistare al tiro una velocità maggiore. Subito dopo chiuse gli occhi e fece detonare prima la Palla di Luce, e poi il suo sparviero mutilato quando ormai era giunto in prossimità del punto d’impatto. Poi liberò dal palmo della mano destra un nuovo uccello d’argilla al quale aveva donato le fattezze di un avvoltoio e vi atterrò sopra con sollievo, riaprendo gli occhi quando ormai il flash non poteva più nuocergli.
    Kibaku Nendo - Argilla Esplosiva
    KibakuNendo-ArgillaEsplosiva2
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tale arte permette all'utilizzatore di modellare a piacere una creatura con la propria argilla. Questa creatura potrà avere qualsiasi forma dettata dall'utilizzatore, e potrà anche essere capace di volare se dotata di ali adeguate per riuscirvi.
    Uno Sp. Jounin sarà capace di creare una creatura di grandezza paragonabile a quella di un enorme uccello di cinque metri per tre, sul quale potrà liberamente volare. La creazione sarà veloce quanto un falco in aria o quanto uno squalo in acqua e, se fatto esplodere, crea un'esplosione dal raggiodi setto-otto metri. Sarà inoltre possibile usufruire della propria creatura come se fosse un vero e proprio terreno, e dunque usare tecniche Doton solitamente utilizzate per portarsi sottoterra e dunque in questo caso all'interno della creatura.
    Consumo: 8 (5 Porzioni d'Argilla)

    Una volta assestatosi, scese di quota per prendere velocità e volteggiò intorno al punto d’impatto dello sparviero riportandosi nell’atto ad una trentina di metri d’altezza, mentre si abbassava con decisione gli occhialoni sul viso.
    «Non mi sconfiggerai.» intimò a mezza voce, conscio che Daiki, quand’anche fosse sopravvissuto, non poteva sentirlo.

    Shikamaru_Icon
    ChakraArgillaFisicoMentale
    119-8-8= 10330/35-5= 30Ottimali.Concentrato.
    Doppia Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai (9)Occhio Cibernetico
    Shuriken (16)Flauto Demoniaco
    Senbon (18)Maschera Respiratoria
    Cartabomba (2)Fili Metallici (10m)
    Palla di Luce (1)Recipiente
    Palla di Luce (2)Radiolina
    Equipaggiamento
    SlotOggettoDescrizione
    Arma IndossataLame Retrattili Da PolsoRetratte
    FaretraArco DieciRiposto
    FaretraFrecce26
    Rotolo MinoreScudoBraccio dx
    Rotolo MinoreFrustaAlla Cintura
    Tasca Supp.Fumogeni5
    AbbigliamentoGuantiIndossati
    AbbigliamentoBendeCaviglie e Polsi
    AbbigliamentoCoprinaso in BendeRiposto
    AbbigliamentoCopricapo del DesertoIndossato
    AbbigliamentoOcchialoniIn Fronte
    Gilet Sunagakure
    Armi da LancioAccessori
    --
    xxxxxxxxxxxxxxx-

    NoteLe tre Palle di Luce sono legate ad altrettanti Kunai.


    Edited by Masterzaga - 5/8/2012, 12:03
     
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  8. redwolf85
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    SPOILER (click to view)
    narrato pensato parlato Daiki parlato altri parlato Hayato parlato copie.

    Daiki seguì con apprensione lo svilupparsi degli eventi. La sua strategia sembrò funzionare bene. La doppia fragorosa esplosione aveva costretto il Suniano a fare ciò che si aspettava. La virata che lo avrebbe portato dritto contro la sua palla di fuoco. Aveva anche ottenuto un effetto secondario molto importante, un'ala della bianca creatura era spezzata e ciò avrebbe diminuito le possibilità di schivata di Hayato. Non riuscì a seguire bene ciò che avvenne dopo, la visibilità stava ormai tornando alla normalità, ma la palla di fuoco gli ostruiva la visuale sul bersaglio. Ciò che vide bene era invece lo sparviero precipitare senza il cavaliere, usando la sola ala rimasta per dirigersi verso il punto in cui si trovava lo shinobi di Konoha. Visto lo scarso controllo che aveva era difficile che potesse schiantarsi prima che lui si fosse allontanato, tanto più che Hayato doveva avere solo un'idea della sua posizione ma, memore della fine che aveva fatto il Mizukage dopo aver abbattuto uno di quegli uccellacci, Daiki si affrettò ad andarsene insieme al suo clone, l'esplosione avrebbe potuto avere dimensioni gigantesche. Ancora una volta, però, aveva fatto i conti senza pensare alla reazione avversaria. Non aveva neanche visto partire il kunai e la repentina esplosione di luce lo colse impreparato. Non vedeva più nulla. Il flash della palla bomba lo aveva abbagliato senza che lui avesse capito neanche cosa fosse successo. La prima cosa che sentì era il panico. Sapeva che una bomba stava precipitando verso il punto in cui si trovava poco prima e che ora distava solo pochi metri. La salvezza poteva trovarsi a pochi passi, oppure a decine di metri. Ma senza vedere alcunché non poteva saperlo, muoversi a caso poteva risultare controproducente in quell'ammasso di pietre che era diventato il campo di battaglia. Lui non aveva le spettacolari tecniche difensive di Oni, doveva inventarsi qualcos'altro. Decise di usare l'unica arma difensiva che aveva, che gli avrebbe permesso di non rischiare di finire ancora più nei guai muovendosi alla cieca. Prese un po' del sangue che usciva dalle sue ferite e compose una serie di sigilli ad occhi chiusi, colpendo con la mano il terreno


    SPOILER (click to view)
    Kuchiyose No Jutsu - Arte del Richiamo
    Kuchiyose
    Quest'abilità viene appresa esclusivamente da Shinobi di rango Chuunin in poi. Non in particolare per la complessità stessa dell'abilità, ma in particolare tale normativa tutela gli Shinobi privi d'esperienza, in modo che non facciano una scelta avventata ed errata. Una volta stipulato un contratto con una razza animale infatti, non sarà più possibile tornare indietro e vi si rimarrà legati a vita. Le evocazioni necessitano d'una notevole quantità di Chakra emessa tutta insieme per esser evocate, e per questo può risultare di difficile utilizzo. Per utilizzare la tecnica bisogna versare, anche una minuscola, goccia del proprio sangue per poi formare la serie di sigilli necessari per l'esecuzione della tecnica, che sono i seguenti:
    Tigre, Lupo, Gatto, Cane, Cavallo, Pecora, Falco, Toro.
    Per riuscire ad evocare taglie grandi è necessario essere almeno Sp Jounin; per le Leggendarie bisogna essere di grado ANBU
    Consumo: 20

    Rospo Corazzato
    RospoCorazzato
    Quando è seduto sulle sue zampe posteriori è alto 1,60 metri, per un di diametro di 1,5 metri circa, ma può superare i due metri di altezza quando le distende. Questo rospo predilige gli scontri fisici ed ha un ottima difesa, grazie alle spesse placche di acciaio sugli avambracci che lo proteggono in parte. E' utilizzato prevalentemente per difendersi velocemente e nonostante sia moderatamente grande, può essere evocato in luoghi chiusi, senza che quest'ultimi vengano distrutti. I suoi movimenti non sono eccezzionali, ma data l'esperienza acquisita dai numerosi anni e combattimenti, riesce a tenere testa anche ad evocazioni di dimensioni maggiori alle sue. La sua velocità è medio-bassa e poiché è appesantito dalla sua corazza, pur essendo un rospo non riesce ad effettuare salti superiori ai due tre metri d'altezza. Grazie alle placche corazzate che indossa può abilmente parare anche un paio di attacchi di armi maggiori come una katana o uno di armi ancora più grandi. Può resistere perfino a 2 Jutsu di livello B o 4 C. Questo rospo può parlare, per quanto non non ami molto farlo.

    Il robusto rospo corazzato comparve davanti a sé, Daiki ne sentì la presenza anche se non poteva vederlo. Mise una mano avanti toccando e poi aggrappandosi alla fredda placca posteriore del rospo Proteggimi! Disse Daiki rannicchiandosi dietro le sue spalle. La creatura, combattente esperto, capì subito cosa fare. L'esplosione avvenne circa sei metri davanti a lui. Il clone non aveva speranza e scomparve in una nuvoletta di fumo bianco, portando a quattro gli elementi persi in quei due attacchi. Il rospo resse grazie alla sua grande resistenza e alle placche di cui era dotato, che aveva usato per difendersi dalla violenza dell'esplosione le sue parti vitali, venne però spinto indietro dalla potenza del colpo. Non poté però evitare che il fuoco lambisse la schiena di Daiki, che urlò per la brutta ustione. Quando il calore si spense, Daiki non si azzardò a mollare la presa, sapeva che il rospo era probabilmente ferito e che non poteva reggere un' altro di quei colpi, ma non poteva lasciarlo andare senza prima aver recuperato la vista. Resisti ancora un po' amico mio. Disse a denti stretti, ben sapendo che il rospo stava soffrendo quanto se non più di lui. Ma quando finirà l'incontro? Si chiese stancamente Daiki, che aveva speso tantissimo chakra in pochissimo tempo.

    DN2

    Il clone, in posizione più favorevole dell'originale, assistette con dispiacere alla difesa di natura suiton del suniano. Con un muro d'acqua, aveva bloccato la palla di fuoco che sembrava dover centrare l'obiettivo, lasciando Hayato illeso a cadere nel vuoto. Ma anche la caduta venne arrestata grazie alla veloce creazione di un'altra cavalcatura. Aveva visto anche il kunai scendere veloce verso il luogo in cui si trovava l'originale. Una palla di luce! Dedusse DN2, vedendo il lampo. Decise di agire subito, inoltrandosi nel cratere creato da Hayato. Poi avvenne l'esplosione. Dannazione! Trattenne il fiato un attimo, ma il fatto di non essersi dissolta lo informava che l'originale per il momento era ancora cosciente. Ecco perché mi ha fatto togliere gli occhialoni. Doveva tenere impegnato Hayato finché Daiki non avesse recuperato. Lo trattengo io! Disse alla radiolina. Per prima cosa osservò attentamente il volo di Hayato, cercando di comprenderne il ritmo e lo stile. Non ci mise molto, perchè aveva già visto il Suniano volare nella loro missione. Poi tornò a correre, mentre Hayato si abbassava a controllare i danni inflitti. Il clone si spostò da un'ombra all'altra, uscendo allo scoperto solo nei momenti in cui l'ala o la coda della sua stessa cavalcatura formavano dei punti ciechi nella visuale del Suniano. Man mano che si avvicinava, le statue diventavano sempre più rare e più danneggiate. Il volatile si trovava a circa trenta metri d'altezza. Pochissime tecniche del suo repertorio potevano sperare di impensierirlo da quella distanza. Se non viene lui a terra, andrò io da lui! Arrivato all'ultima copertura utile, offerta da una statua tranciata a metà, estrasse dal rotolo la sua Dako, l'arma che gli piaceva di più in assoluto per la sua polivalenza, e tutti i fili metallici che aveva a disposizione. Tirò il fiato una sola volta e si precipitò ad un ammasso di pietre sotto ad Hayato incastrando la punta della lancia in una crepa e assicurandosi che reggesse il peso. Ci volle qualche istante per prepararsi ed aggrapparsi mani e gambe all'asta. La Dako si allungò velocemente spedendo la copia sempre più in alto, verso il cielo e verso il suo avversario. Quando arrivò alla massima estensione la distanza non era colmata, mancavano ancora quella decina di metri d'aria che lo separavano dall'ex compagno di missione. Staccò allora le mani e diede vita al filo metallico facendovi scorrere il proprio chakra. I fili scattarono alla ricerca del bersaglio, altri dieci metri più in alto. Se riesco a portarlo a terra le cose possono cambiare.


    SPOILER (click to view)
    Sen Ato' - Arte del Filo Metallico
    SenAto-ArtedelFiloMetallico
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica a differenza della tecnica del medesimo livello, permette si di legare l'avversario tramite il filo metallico, ma con questa tecnica si tramuterà in una corda speciale con una resistenza superiore al metallo. L'unico modo per indebolire la fune derivante da questo Jutsu è bagnarla. Il filo metallico cercherà autonomamente di catturare il nemico con l'ausilio del Chakra dell'utilizzatore, non richiedendo dunque alcun movimento da parte di costui.
    Necessari dieci metri di Fili metallici
    Consumo: 2

    Doveva riuscire a legare entrambe le mani di Hayato per impedire che usasse sigilli, per poi trascinarlo giù di peso dalla sua creatura. A quel punto fece piegare l'asta, lasciando libero in peso del corpo strattonando con forza il filo. Ancora in caduta controllata, la copia compose alcuni sigilli formando un drago di fuoco che avrebbe seguito i fili metallici fino all'altro capo, dove, sperava, ci sarebbe stato Hayato.


    SPOILER (click to view)
    Katon: Ryuuka no Jutsu - Tecnica del Drago di Fuoco
    KatonRyuukanoJutsu-TecnicadelDragodiFuoco
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Tale tecnica d'elemento Katon permetterà al soggetto di creare un vero e proprio Drago di Fuoco lungo tre metri e largo uno che si lascerà inevitabilmente dietro una scia di fuoco. Il Drago procederà in linea retta almeno che non venga sprigionato sulla base d'un qualcosa che faccia da conduttore; che abbia però una base assai solida. Unica eccezione per i fili metallici che daranno il medesimo risultato. Al contatto provocherà ustioni medio-gravi.
    Consumo: 4

    SPOILER (click to view)
    Stato
    ChakraFisicoMentale
    67-4-2-20=41Ferite medie ad entrambe le braccia dolore abbastanza sopportabile
    Ferite medie ad entrambe le gambe dolore abbastanza sopportabile
    Ustioni medio-gravi alla schiena dolore poco sopportabile
    Stanco, dolorante.
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai 6-1=5-3=2Radiolina
    Shuriken 4Filo metallico (30metri)
    Cartabomba 3-3=0Pillole del soldato 2/3
    Fumogeni 3-1=2Veleno debole 3/3
    Indossato
    SlotOggettoDescrizione
    RotoloDakoDietro la schiena
    CustodiaTirapugniAl fianco destro
    FoderoKatanaAl fianco sinistro
    Gomitiere-----Ai gomiti
    Tasca SupplementarePalla di luce 2Alla gamba destra
    BendeLame RetrattiliPolsi e caviglie
    Guanti rinforzati-----Alle mani
    Copricapo del deserto-----In testa
    Occhialoni-----a terra

    NoteBonus: 1 grado abilità fisico motorie (sennin mode 2/5)
    Un clone ad accumulare energia naturale (pronti)
     
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    Narrato, "Pensato", «Parlato», «Parlato Altri», «Parlato Daiki».


    "È la prima volta che vedo qualcuno evocare un rospo." pensò Hayato, sorridendo della tenacia con cui Daiki resisteva ai suoi attacchi. Era una creatura enorme se paragonata ai normali rospi, tuttavia da lassù gli sembrava comunque molto piccolo. La cosa che lo incuriosiva di più erano i tratti antropomorfi che presentava l’animale, bardato come un guerriero con tanto di armatura da samurai. Daiki era aggrappato alla sua schiena, e né lui né il rospo sembravano messi troppo bene. "È al limite." Tempo di chiudere i conti.
    Accelerò alla massima velocità mentre volteggiava in un ampio circolo sopra Daiki e il suo rospo, pensando al modo più rapido per porre fine allo scontro. Con la coda dell’occhio vide qualcosa che prendeva rapidamente quota e si voltò: era Daiki – o meglio, un altro Daiki – che stava schizzando verso l’alto in verticale quasi a volerlo cogliere di sorpresa dal basso, come se pensasse che nel frattempo lui se ne sarebbe stato fermo ad aspettarlo. Hayato spronò ancora il suo avvoltoio e si inclinò un poco per avere una visuale migliore di quel Daiki che si stava pericolosamente avvicinando. In ogni caso, quella specie di bastone a cui si appigliava non sembrava essere abbastanza lungo per portarlo fin lì dov’era lui. Dalla punta delle dita di Daiki partirono alcuni fili metallici che si allungarono verso di lui come dita scheletriche per ghermirlo e trascinarlo di sotto; sembrò che Daiki avesse fatto male i conti, perché quei fili non erano neanche lontanamente sufficienti per afferrarlo là dove lui stava volando. Hayato guardò perplesso il ragazzo: non era da lui fare errori di questo tipo, che fosse già troppo stanco per pensare lucidamente?
    Terminata l’ampia curva, decise di puntare dritto verso di lui, sparandosi ad alta velocità mentre portava una mano alla faretra. In quel momento Daiki riuscì a sorprenderlo: si lasciò cadere dal lungo puntello e generò un’altra tecnica di fiamme che cominciò a risalire i fili metallici con furia. E lui gli stava andando esattamente addosso. Con una brusca virata calò in picchiata con un avvitamento, lasciando che la fiammata si estinguesse là dove lui non c’era più e inclinandosi pericolosamente deviò a sinistra mentre il suo avvoltoio sbatteva le ali per riguadagnare la quota perduta.
    "Sono in tre, e tutti non molto lontani l’uno dall’altro" pensò Hayato, analizzando il ferito Daiki, il rospo accanto a lui e il secondo Daiki che precipitava in basso in un pericoloso volo di almeno una ventina di metri. Il fatto che il Daiki a terra avesse chiamato una creatura in suo aiuto per proteggerlo lo faceva balzare in cima alla lista dei sospettati per stabilire chi fosse quello vero; al contrario, l’altro si era lanciato in un’azione quantomeno pericolosa per uno che sapeva esattamente di quale tipo di attacchi lui disponeva, e per la terribile caduta a cui poteva andare incontro se qualcosa nel suo piano fosse andato storto, il che lo rendeva più facilmente un semplice clone.
    Non era però strettamente importante: ciò che più contava in quel momento era l’evidente affaticamento contro cui entrambi i Daiki stessero combattendo… e lui avrebbe fatto in modo che consumassero un altro po’ di chakra.
    "Tecnica del Tempio del Nirvana." sentenziò, lanciando uno dei suoi Genjutsu più strategici.
    Nehan Shōja no Jutsu- Tecnica del Tempio del Nirvana
    NehanShjanoJutsu-TecnicadelTempiodelNirvana
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Genjutsu
    Questo jutsu fa cadere in un sonno profondo tutti quelli che si trovano in un area di 50 metri di raggio dall'utilizzatore. Dal punto di vista dell'obiettivo, sembrerà che delle piume stiano cadendo dal cielo; queste servono come distrazione per permettere alla tecnica di fare effetto. La tecnica fa effetto dopo un turno, perciò ogni ninja esperto che già conosce la tecnica avrà tutta il tempo di disperderla. Le persone addormentate non si sveglieranno per i successivi cinque turni a meno che non subiscano una ferita di media entità.
    Consumo: 15

    "Normalmente le creature non possono usare il Kai" analizzò Hayato. O almeno, in tutta la sua vita non ne aveva mai incontrata una che fosse in grado di farlo. "Perciò per salvarla senza ferirla ulteriormente, Daiki dovrà consumare il suo chakra oltre a quello che dovrà usare su sé stesso, se riuscirà a capire cosa gli sta succedendo prima di cadere addormentato." Su quest’ultimo punto, comunque, non nutriva eccessivi dubbi: aveva imparato ormai a riconoscere il valore di Daiki, seppur per lui non fosse ancora un avversario eccessivamente probante. Non dubitava però che con un po’ di allenamento in più avrebbe potuto in futuro dargli maggior filo da torcere. "Quale che sia il clone dei due, se Daiki dovrà scegliere come razionare il chakra probabilmente il clone si addormenterà. E un clone addormentato equivale ad un clone perso. Il che significa che se uno solo dei due resterà sveglio, saprò esattamente su quale concentrare l’ultimo e definitivo attacco. Se invece le mie ipotesi sono errate, e di chakra ne ha ancora da vendere, allora nessuno di loro si addormenterà e dovrò ricominciare tutto da capo, ma almeno saprò che ha consumato molto più chakra di quanto ne abbia speso io per lanciare il Genjutsu, ed è già qualcosa."

    Shikamaru_Icon
    ChakraArgillaFisicoMentale
    103-15= 8830/30Ottimali.Concentrato.
    Doppia Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai (9)Occhio Cibernetico
    Shuriken (16)Flauto Demoniaco
    Senbon (18)Maschera Respiratoria
    Cartabomba (2)Fili Metallici (10m)
    Palla di Luce (1)Recipiente
    Palla di Luce (2)Radiolina
    Equipaggiamento
    SlotOggettoDescrizione
    Arma IndossataLame Retrattili Da PolsoRetratte
    FaretraArco DieciRiposto
    FaretraFrecce26
    Rotolo MinoreScudoBraccio dx
    Rotolo MinoreFrustaAlla Cintura
    Tasca Supp.Fumogeni5
    AbbigliamentoGuantiIndossati
    AbbigliamentoBendeCaviglie e Polsi
    AbbigliamentoCoprinaso in BendeRiposto
    AbbigliamentoCopricapo del DesertoIndossato
    AbbigliamentoOcchialoniIndossati
    Gilet Sunagakure
    Armi da LancioAccessori
    --
    xxxxxxxxxxxxxxx-

    NoteLe tre Palle di Luce sono legate ad altrettanti Kunai.
     
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  10. redwolf85
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    User deleted


    SPOILER (click to view)
    narrato pensato parlato Daiki parlato altri parlato Hayato parlato copie.

    DN2

    L'attacco non era andato per niente bene, la cavalcatura di Hayato era troppo agile e veloce per riuscire ad anticiparne così tanto in movimenti. Doveva però essere felice per aver dato il tempo di recuperare all'originale, perchè oltre che attirare l'attenzione su di sé, era quasi riuscito a sorprendere il Suniano con il drago di fuoco. In salvo dal contrattacco, lasciò che il bastone continuasse a piegarsi tornando a sostenersi con tutti e quattro gli arti. Quando la Dako finì di snodarsi, ripiegandosi su se stessa, il clone era a testa in giù a meno di un metro dal punto di partenza. Si lasciò cadere con un rovesciamento, tornando coi piedi per terra. Un luogo che gli piaceva molto di più rispetto al cielo, nonostante fosse stato divertente volare con Hayato, appena poco tempo prima. Sì, i primi dieci minuti. Riportò la Dako alla sua forma originale e si soffermò a pensare a quello che ormai era chiaro. Era disperato. Aveva usato il suo unico colpo buono all'inizio dell'incontro, sperando di riuscire a chiuderlo subito o quanto meno di portare lo scontro sul suo terreno, ma ora lo svantaggio tattico e la differenza di esperienza si faceva sentire troppo. Nel tentativo di compensare aveva rischiato un po' troppo sull'ultimo attacco, finendo per sbagliare mira. Ormai lo pensava, ma gli costò coraggio e orgoglio ammetterlo. Avrebbe perso. Guardò la rupe da cui scendeva la fontana piena d'olio con un po' di rimpianto. Se solo potessimo raggiungerla. Ma quella che poteva essere l'unica speranza era troppo lontana. Inoltre era difficile che Hayato li perdesse di vista ora che sapeva esattamente dove trovarli.

    DAIKI

    Daiki aprì gli occhi. Tutto era ancora un po' sfocato ma la vista sembrava essersi ormai ripristinata. Il dolore alla schiena si faceva sentire, ma era nulla in confronto al senso di frustrazione che provava. Hayato era stato bravo a sfruttare la palla di luce per impedire che lui si allontanasse troppo. Maledetto ,furbissimo Hayato. Non aveva ancora il coraggio di lasciare la placca del rospo, timoroso che il suo avversario potesse sfruttare la sua momentanea immobilità per attaccarlo di nuovo. Ma nessun colpo arrivava, guardò in alto mentre gli ultimi effetti del flash sparivano. Hayato era sempre là ma ancora non attaccava, sembrava invece impegnato in una virata che lo stava riportando in alto. Deve c'entrare sicuramente qualcosa il clone. Non gli avanzava più molto tempo però. E non poteva neanche muoversi al meglio in quelle condizioni. Inutile scappare. All'improvviso iniziarono a cadere delle piume bianche. Si mise subito in allarme pensando ad un altro attacco, ma le piume non sembravano fare danni né a lui né al suo rospo. Che succede? Non pensò neppure per un istante a un Genjutsu, le piume gli sembravano fin troppo reali. Visto il colore e la natura devono avere a che fare con quelle creature. Ciò significa che devono essere esplosive. E allora cosa aspetta? La stanchezza iniziava a farsi sempre più pressante. Comunque non fa nessuna differenza. Lo scontro si chiuderà a breve. In un modo o nell'altro. Abbiamo poche alternative. Disse alla copia attraverso la radiolina. Non ci rimane che la Housenka. Daiki scosse le spalle. Almeno offriremo altri fuochi artificiali al pubblico. Disse, trovando lo spirito di scherzare. Daiki era ancora concentrato sull'elaborare il suo attacco quando capì che c'era qualcosa che non andava. Si sentiva terribilmente stanco. Troppo stanco. Aveva consumato tanto chakra ed energie fisiche in quel poco tempo, ma non così tanto. Non avrebbe dovuto indebolirlo così. Vicino a lui il suo rospo sembrava accusare la stessa stanchezza, così come la sua copia. Si avvicinò barcollando alla creatura appoggiandogli la mano sul collo, proprio mentre le zampe del suo fedele amico cedevano, lasciando il pesante corpo disteso al suolo. Daiki lo seguì dopo solo un momento, finendo proprio vicino a lui. Tentò di portare le mani nella posizione del kai, intuendo la possibilità che si trattasse di un Genjutsu, ma il corpo non voleva rispondergli, ancora una volta. Attorno a sé le piume continuavano a cadere, ed era quasi uno spettacolo nel mezzo della distruzione creata da Hayato. No, niente ultimi fuochi per il pubblico. Troppo tardi. Comunque non avrebbero avuto senso, solo un modo per prolungare lo scontro. Daiki si sentiva sollevato. Era finita. Alla fine non era riuscito a colmare la distanza fra sé ed Hayato nonostante la sua decisione. Aveva davvero cercato di vincere ed era sicuro che quella palla di fuoco aveva sorpreso anche il Suniano. Chissà cos'ha pensato in quel momento! La vista ormai era del tutto offuscata mentre il dolce oblio del sonno lo richiamava a sé. Chiuse gli occhi. Stai sicuro che un giorno te la farò pagare per quella tecnica, Hayato. Ma i suoi ultimi pensieri non furono per il combattimento. Pensava al sensuale arbitro che sicuramente lo stava osservando. Chissà come sarebbe una notte con lei. Si chiese infine, incurante del fatto che una dolce, quanto pazza cameriera lo stava aspettando a casa per festeggiare una sua improbabile vittoria.


    SPOILER (click to view)
    Stato
    ChakraFisicoMentale
    41Ferite medie ad entrambe le braccia dolore abbastanza sopportabile
    Ferite medie ad entrambe le gambe dolore abbastanza sopportabile
    Ustioni medio-gravi alla schiena dolore poco sopportabile
    Addormentato (1/5)
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai 6-1=5-2=3Radiolina
    Shuriken 4Filo metallico (30metri)
    Cartabomba 3-2Pillole del soldato 2/3
    Fumogeni 3-1=2Veleno debole 3/3
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    SlotOggettoDescrizione
    RotoloDakoDietro la schiena
    CustodiaTirapugniAl fianco destro
    FoderoKatanaAl fianco sinistro
    Gomitiere-----Ai gomiti
    Tasca SupplementarePalla di luce 2Alla gamba destra
    BendeLame RetrattiliPolsi e caviglie
    Guanti rinforzati-----Alle mani
    Copricapo del deserto-----In testa
    Occhialoni-----a terra

    NoteBonus: 1 grado abilità fisico motorie (sennin mode 3/5)
    Un clone ad accumulare energia naturale (pronti)
     
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    Ninpou: Chojuu Giga

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    @Master:
    - Anziché dare per scontato che il tuo avversario cadesse sotto l'effetto del Genjutsu e si mostrasse a te, avresti dovuto piuttosto essere tu ad avvistarlo, se volevi attaccare, così da evitare di manipolare il suo post successivo. Non lo segno rosso solo perché poi, quando gli chiedi di assumere la posa, usi il condizionale.
    - Anche se ti accorgi per tempo dell'Endan usi il Muro d'Acqua all'ultimo momento. Forse era meglio usarlo direttamente senza tentare di schivarla saltando.
    - Mi dispiace, ma sei tu quello che ha sbagliato i conti. Avendo a disposizione ben 30m di filo metallico, Daiki avrebbe potuto benissimo afferrarti con la Sen'atoo.


    @Red:

    - Fai troppe cose nel tempo che Hayato sale di quota e crea i suoi uccelletti diabolici: hai il tempo di usare la Gyaku Kuchiyose, creare quattro Kage Bushin e disporti insieme a loro in punti diversi e abbastanza lontani dell'Arena. Soltanto dopo ti arriva alle orecchie la melodia del flauto di Hayato.
    - Non sono sicuro che il Genjutsu di Master possa influenzare più bersagli contemporaneamente. Chiedo conferma.
    - Non hai bisogno di chiedere per radio ai tuoi KB se sono sopravvissuti, se si dissolvono ti arrivano i ricordi, quindi se ti "manca" qualcuno, quello è sopravvissuto. Comunque non lo considero errore.
    - Schivi con troppa facilità l'esplosione dello Stormo. Ha un raggio di cento metri e non puoi schivarla rotolando semplicemente a terra. Ferite medie a braccia e gambe sono danni sproporzionati rispetto all'entità dell'attacco e alla schivata.
    - Quando il Kage Bushin usa il Dako e tenta poi di di intrappolare Hayato con la Sen Ato' usa anche la Ryuuka no Jutsu. Un po' scomodo fare i sigilli per una tecnica con i fili metallici tra le mani, non credi? Sasuke afferra i fili metallici tra i denti prima di lanciare il Drago di Fuoco, per avere le mani libere per fare i sigilli.

    @Entrambi:

    - In effetti si direbbe, dai vostri post, che l'esplosione dello stormo avviene troppo vicina al limite dell'Arena per non coinvolgere gli spettatori.

    Lo scontro è molto bello. Da Master non mi aspettavo niente di meno, ed è stato bello scoprire che Red è perfettamente in grado di ruolare allo stesso livello. Non che fosse propriamente una sorpresa, ma è stata una buona conferma.
    Oltre che dal punto di vista narrativo, siete pari anche nella quantità di errori. Pochi, seppur qualcuno grave.
    A questo punto, vista la parità di errori e di narrazione, devo basarmi sull'andamento della battaglia. Lo scontro termina chiaramente a favore di Hayato, perciò dichiaro Master vincitore, e Red sconfitto di strettissima misura. Potrai sperare nel ripescaggio, in bocca al lupo.
     
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10 replies since 1/8/2012, 00:17   430 views
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