Missione Kisuke Momochi

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    Missione Kisuke Momochi
    Missione a Servizio di:Kirigakure No Sato
    Livello:A
    Esecutore della Missione:Kisuke Momochi
    Ti recherai all’estremo nord, per sconfinare con le Terre di Nessuno, l’ormai ex Iwagakure no Sato, attraversando un passo di montagna che abbiamo scoperto essere disabitato e soprattutto non sorvegliato. Poi, da lì devierai ad ovest fino a Yamamichi. Stavolta, il tuo compito è incontrare una nostra spia che ti fornirà preziose informazioni riguardanti dicerie, piani, Mukenin e organizzazioni criminali di tutta la zona. Inutile dire che sono informazioni preziosissime come l’acqua nel deserto al fine di combattere quella feccia. La spia è una ragazza, e lavora presso la locanda nota come "Il Mercenario", luogo di ritrovo Mukenin, banditi e criminali della peggior specie. V’identificherete tramite uno scambio di frasi.
    "Fa caldo oggi, speravo in un clima mite" sarà la prima parte della procedura.
    Lei, quindi, dovrà rispondere: "Già, ma è così di questi tempi."
    Poi concluderai tu con: "Anche in montagna."
    Solo così potrete identificarvi a vicenda e ottenere i documenti. Il tuo compito principale è dunque quello di prelevare le informazioni, ma soprattutto non far saltare la copertura della nostra spia. Ricorda ovviamente che sarai in territorio nemico e che potresti imbatterti in qualche Mukenin o cacciatore di taglie quando meno te lo aspetti.
    Buona fortuna.
     
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    «Allora, sentiamo: quali sono le disgrazie che affliggono il nostro beneamato Villaggio?» fu l'esordio di Kisuke Momochi non appena messo piede nella Tana del Ragno.
    «I buffoni come te» fu la pronta risposta di Yuudai Hattori. «Le Alte Sfere, però, non hanno ancora preso in considerazione l'idea di sradicarti. La pergamena» pretese poi il capo dell'Unità, allungando la mano in direzione di Kisuke. Quest'ultimo da una tasca nella divisa estrasse la preziosa pergamena e la consegnò al suo superiore.
    «Con questa avremo effettivamente una marcia in più?»
    «Dobbiamo prima fare dei test. Poi, potremo darci una risposta.»
    «Ho capito. Il postino mi ha detto che cercavi anche me e non solo la pergamena.»
    «Ti ha detto bene. Abbiamo per le mani la nostra gallina dalle uova d'oro, ma ancora non è nostra a tutti gli effetti. Ma avrai maggiori dettagli qui» gli disse consegnandogli la solita cartella anonima.
    «Non puoi semplicemente dirmi cosa devo fare, invece di rifilarmi sempre questa busta?»
    «Vedo che siamo polemici come al solito, Nishimura. È la procedura, poche storie.»
    Kisuke scosse il capo, contrariato, quindi rovesciò la busta e lasciò scivolare fuori i vari fogli. Tra di essi prese la missiva e ne lesse il contenuto. I suoi occhi scorsero i simboli in rapida successione, poi notarono la presenza di una mappa e di una fotografia in formato dodici per dieci. Si soffermò per un attimo a pensare a tutto ciò che quei fogli gli consentivano di buttare dentro al calderone e rimise tutto dentro alla busta.
    «Una spia che non può farci avere le informazioni...? Che diavolo è, usiamo il cavallo zoppo nella corsa dell'anno?» chiese in tono evidentemente polemico.
    «Meglio lei a fare la spia lì che chiunque altro. Ha un'ottima copertura. Poi, non poteva dirci di no, e si tratta di una pedina perfettamente sacrificabile.»
    «Non come Shiki Kaguya, dunque» commentò Kisuke, facendo riferimento al nome del Ninja infiltrato nella Brigata Nera.
    «No, non come lui. Questa ragazza non poteva dirci di no. Da un lato c'era questo o la lama.»
    «E chi vi ha detto che una volta uscita da Kiri non avrebbe fatto quel che gli pareva?
    «A volte sembri appena nato»
    «Ah, quindi siamo addirittura a quei livelli. Fantastico. Mi piacerebbe proprio sapere che ha fatto questa spia per ridursi così.»
    «No, è meglio se ne rimani all'oscuro. Passando ai dettagli sulla missione...»
    «Sì, appunto: passiamo ai dettagli. In buona sintesi devo mettere piede in pieno territorio nemico, e per farlo devo attraversare un certo passaggio non sorvegliato. E su questo ci siamo. Però questo famigerato passaggio dove lo trovo di preciso?» chiese Kisuke, il quale sollevò poi una mano come ad evitare qualsiasi risposta da parte di Hattori. «Ho visto la cartina nella busta, ma non ho la minima voglia di perdere diottrie per stare a guardare una cartina in scala ridotta se in alternativa ho chi mi può mostrare questo luogo sul nostro enorme atlante.»
    Senza dire nemmeno una parola, Hattori si spostò e raggiunse il grosso tavolo sul cui piano era disegnata e costruita la rappresentazione in tre dimensioni una mappa che rappresentava l'intero mondo ninja.
    Kisuke lo seguì.
    «Vedi qui?» Hattori poggiò il dito sul mappa. «Qui, più o meno, c'è un passo di montagna risalente ai tempi dell'ultima Grande Guerra. Veniva utilizzato dai Ninja della Roccia, ma ora è attualmente abbandonato. Come c'è scritto nella missiva, è disabitato e non sorvegliato. Poi, da lì procederai a ovest verso Yamamichi.»
    «Speriamo bene. Le Terre di Nessuno potrebbero essere la mia prima vera falla in termini di conoscenze geografiche. Per quanto possa averci studiato sopra, i miei trascorsi in quelle terre indemoniate non equivalgono nemmeno a un decimo di tutti quelli fatti nel resto del mondo.»
    «Pretendi di saperti muovere a menadito in ogni angolo del mondo, per caso?»
    «Sarebbe una sicurezza in più» replicò Kisuke sollevando le spalle.
    «Tu e la tua sicurezza...»
    «Se non fossi un maniaco della sicurezza, a quest'ora non sarei un comandante delle Forze Speciali. Anzi, molto probabilmente sarei morto come tutti quei deficienti che deridono quelli come me. Ma lasciamo stare...»
    «Non avrai problemi. Il solo avervi fatto studiare durante l'addestramento tutto il nostro materiale a disposizione ti dovrebbe bastare a muoverti con cognizione di causa nelle Terre di Nessuno. Male andando, ti può venire in soccorso quella mappa che ti scocci di guardare!»
    «Va bene. Ora che questo è chiaro, passiamo al resto.»
    «Come hai potuto leggere la copertura della nostra spia non deve saltare. Anzi, possibilmente non deve correre alcun rischio. Consideralo come un VIP.»
    «Ci faccio anche la formazione a diamante intorno?»
    «Un giorno o l'altro ti taglierò quella lingua» disse Hattori a Kisuke.
    "Me lo dicono da che ho memoria" fu il pensiero di Kisuke, il quale fu in grado grazie alla maschera sul volto di poter celare tranquillamente il ghigno che aveva in volto.
    «La situazione è leggermente spinosa» riprese Hattori. «Perciò per stavolta cambiamo le regole d'azione. Sono rari questi casi, ma si deve pur fare quando necessario. Per quanto sia una missione per conto delle Forze Speciali, sei per prima cosa dispensato dal tenere maschera e divisa: dovrai mantenere un basso profilo. Dovrai infiltrarti nelle Terre di Nessuno, e se appare anche solo una maschera si alzerà un polverone.»
    «Hai da dirmi qualcos'altro che già non riesco a pensare anche da solo?»
    «Sì. Lascia la Taglia Teste qui alla Nebbia.»
    Kisuke sollevò gli occhi al cielo, ma decise di stare al gioco. «Me lo dici perché devo mantenere un basso profilo o perché c'è il rischio che cada in mano di qualche Mukenin?»
    «Te lo dico solo per farti incazzare. Anche se ormai la tua reazione è quasi scontata, mantiene sempre il suo perché di divertente.»
    «Ti diverti con poco, pare.»
    «Siamo in due» ribatté ancora Hattori.
    «Puttanate a parte, c'è qualcos'altro che mi devi dire? E intendo che riguardi la missione...»
    «Hai licenza di partire immediatamente» fu la sentenza di Hattori.
    Kisuke annuì e senza dire alcunché si mosse in direzione di una stanza attigua a quella in cu stava. Si trattava semplicemente di un'area che all'interno della Tana del Ragno fungeva da armeria e simil spogliatoio. Fu lì che Kisuke lasciò in custodia la sua Taglia Teste, al sicuro dietro potenti barriere e Fuuinjutsu.

    Poche ore dopo, Kisuke era pronto a partire. Aveva ormai già raccolto tutto l'equipaggiamento necessario, quindi si era chiuso dentro un soprabito scuro e anonimo. Prima di partire effettivamente, Kisuke fece un salto in camera da letto. Era notte fonda e Galatea dormiva beatamente, perciò il kiriano la ammirò per un attimo e la lasciò così. Le diede un bacio e le lasciò sul comodino una comunicazione scritta. Dopodiché si calò il cappuccio sul capo e uscì rapido di casa.
    Come un'ombra nella notte, l'ANBU di Kiri si mosse tra tetti e comignoli, procedendo a lunghe falcate, fino a trovarsi in breve tempo immerso nei cupi boschi secolari che circondavano il Villaggio della nebbia e che ricoprivano buona parte della tratta che separava il Momochi dal porto più vicino a Kiri.
    Più tardi, dopo aver percorso gran parte della distanza saltando agilmente di ramo in ramo, non appena il portò iniziò a farsi più vicino, l'aria di mare gli solleticò il naso. Quello era un grande porto, il più grande di tutto il Paese dell'Acqua e quando vi arrivò non si stupì di vederlo affollato come mai lo aveva visto prima. Ogni singolo molo era gremito di marinai intenti a caricare vettovaglie sulle loro navi. Tutte le locande traboccavano di soldati che giocavano a dadi o a carte, bevevano o erano in cerca di una puttana. Navi di ogni tipo avevano gettato l'ancora, traghetti, mercantili e pescherecci, grossi scafi da carico e chiatte a fondo piatto.
    Data la specifica situazione, Kisuke poteva permettersi anche di attraversare il mare per mezza di un traghetto pubblico, quindi si assicurò un posto sulla prima nave che avrebbe seguito la tratta da lui desiderata. Le autorità navali dicevano che sarebbe arrivata a breve e ripartita entro al massimo un'ora e mezza.
    Kisuke attese pazientemente.

    Il cielo a oriente cominciò a tingersi dei primi colori dell'alba. Oltre le tenebre, Kisuke finalmente individuò una forma quasi spettrale. Era la nave che stava aspettando e che lo avrebbe portato fino alla costa del Paese delle Terme, vicino Tsubaki. Attese il tempo che la nave si svuotasse dei passeggeri e della merce che trasportava, quindi una volta ultimati i preparativi, ricaricato quanto doveva trasportare e fatto salire a bordo tutti i passeggeri , la nave fu pronta a salpare. Pronta ad attraversare il mare in direzione del Paese delle Terme. Il viaggio sarebbe stato lungo, parecchie ore in pieno mare, troppo lungo per uno come Kisuke, ma obiettivamente accettabile per chiunque altro non avesse dovuto prendere per forza un dannato traghetto ogni volta che doveva spostare il culo fuori dal proprio Paese natale. Fortunatamente Kisuke aveva preso per sé una cabina singola. Così facendo aveva la possibilità di passare il viaggio in completa solitudine, anche se non avrebbe potuto applicare la sua solita routine. Stavolta avrebbe avuto poco su cui pensare, poco su cui ragionare e pianificare. La missione che stava andando a svolgere non avrebbe contenuto elementi su cui preparare qualche previsione in anticipo. Decise che sdraiarsi, chiudere gli occhi e riposare la mente era la scelta migliore.

    "L'estremo nord..." pensò Kisuke, realizzando che avrebbe dovuto percorrere ancora parecchie leghe, prima di poter giungere sul luogo che avrebbe potuto dare il via vero e proprio alla sua missione. Adesso Kisuke si trova nei pressi di Tsubaki, nel Paese delle Terme e davanti ai suoi occhi si presentava ancora tutto il Paese delle Terme da attraversare, tutto il Paese del Riso e ancora tutto il Paese della Cascata. Allora e solo allora, dopo avere attraversato tutte quelle terre, poteva farsi vicino all'estremo nord citato nella missiva.

    Le ombre del pomeriggio erano lunghe e scure, e il sole era rosso come il sangue quando Kisuke notò una squadra della Cascata di pattuglia in prossimità del confine tra il Paese della Cascata e le Terre di Nessuno. Prontamente si nascose e fece tutto quanto in suo potere per celare la propria presenza a quegli shinobi. Se solo l'avessero visto, lo avrebbero costretto ad avvicinarsi per un controllo e richiesto i documenti. Senza contare il fatto che attualmente era sprovvisto di qualsivoglia salvacondotto, era inoltre risaputo il leggero astio dei ninja dei Villaggi Minori nei confronti di quelli dei Cinque Grandi Villaggi. "Non finirebbe bene, e io non ho voglia d'attaccar briga inutilmente. Correrei dei rischi inutili. Meglio aspettare che passi" pensò il kiriano a tal proposito, sicuro che avrebbe altrimenti faticato a ottenere il passo e avrebbe dovuto fare in modo di lasciarsi quattro corpi alle spalle. E questo non era certo un punto a favore della missione. Soprattutto di quella missione. Per quanto la sua missione fosse nata all'interno delle Forze Speciali e perciò il Mercato Nero difficilmente ne avrebbe mai potuto venire a sapere qualcosa della sua esistenza, se Kisuke avesse iniziato a creare scompiglio, il Mercato Nero avrebbe sin da subito iniziato a mandare i propri cani inseguitori in avanscoperta per cercare di artigliare il maggior numero d'informazioni possibili e agire in maniera tale da trarne un profitto.
    Poco più tardi, quando fu ormai sicuro che la pattuglia della Cascata non lo avesse individuato e fosse ormai abbastanza lontana, Kisuke abbandono il suo nascondiglio e proseguì guadando una corrente sorgiva.
    Sotto il riverbero del sole, il fiume era uno scintillante nastro verde azzurro. Nelle anse della corrente, le canne crescevano fitte. Kisuke notò un serpente d'acqua che scivolava sinuoso poco sotto la superficie, esili increspature a tracciarne la scia. Ben presto avrebbe raggiunto il famoso passo di montagna che in sicurezza lo avrebbe introdotto all'interno delle Terre di Nessuno.

    La desolazione era insieme alla natura l'elemento predominante in quella zona. In una continua lotta l'una contro l'altra, giorno dopo giorno cercavano di combattersi a suon di fendenti ed artigliate per decretare quale tra le due avrebbe finalmente preso il sopravvento sull'altra e dichiarato il proprio dominio incontrastato. Molto probabilmente, l'aver lasciato l'ormai ex Paese della Terra a se stesso, non fu la scelta migliore che le Cinque Grandi Nazioni potessero prendere. Kisuke non poteva giudicare eccessivamente, non avendo vissuto sulla sua pelle quell'epoca del mondo ninja, ma i libri di storia parlavano chiaro. Forse, con un po' d'impegno, avrebbero anche potuto fare in modo di debellare tutta la feccia che abitava quella zona, ripulire il Paese e civilizzare la zona, invece di lasciare piena libertà ai criminali di scorrazzare e di fare di quel Paese in rovina la propria patria. Magari, tutte le varie operazioni che al giorno d'oggi venivano dirette alle Terre di Nessuno avevano lo scopo ultimo di porre rimedio agli errori del passato. "Anche se fosse, il lavoro da fare oggi è cento volte superiore a quello che sarebbe stato necessario decine e decine di anni fa" si disse, chiudendo da sé quel discorso mentale. Non era però tempo di perdersi in simili elucubrazioni. Quel che attualmente importava ed aveva la priorità per Kisuke non erano le rovine, le torri crollate, gli spuntoni metallici che spuntavano di qua e di là, ma il passo roccioso che aveva finalmente raggiunto e poteva osservare con i propri occhi.
    Kisuke guardò con sospetto il passo, e guardingo si mosse verso l'entrata. Non sembrava esserci la presenza d'anima viva. Non che non si fidasse totalmente delle informazioni fornite dalle Forze Speciali, ma lì la prudenza non era mai veramente troppa. Perciò si mosse con cautela e la prima cosa che fece mentre si accingeva ad entrare fu ricorrere alla Tecnica dell'Omicidio Silenzioso.

    Muon Satsujin - Tecnica dell'Omicidio Silenzioso
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    Villaggio: Kirigakure no Sato
    Livello: B
    Tipo: Taijutsu
    Questa tecnica viene utilizzata in condizioni di visibilità scarsa o assente, come in un luogo buio o nei pressi di fitti banchi di nebbia. La tecnica consiste nell'individuare l'avversario utilizzando sensi alternativi alla vista, come l'udito o l'olfatto, e quindi muoversi silenziosamente attaccandolo, facendo leva sull'effetto sorpresa.
    Il fiuto dello Shinobi è paragonabile ad un neo Genin del Clan Inuzuka, non sarà dunque possibile identificare con precisione dov'è l'avversario ma si riuscirà a capire se è vicino o lontano. Nel caso si segua una traccia di sangue si potrà però individuare sempre grazie al fiuto, con massima precisione l'avversario. L'udito risulta essere maggiormente sviluppato, e permette allo Shinobi di percepire persino il battito cardiaco dell'avversario. La capacità nel focalizzarsi in un rumore è elevata ed una carta-bomba potrebbe distogliere l'attenzione dell'utilizzatore, ma solamente per pochi istanti. Nel caso vi siano presenti numerosi soggetti, come cloni d'entità fisica, l'utilizzatore potrebbe facilmente sbagliare bersaglio visto che sono rumori "simili". L' olfatto sottoterra o in acqua è completamente inutile e l'udito potra essere utilizzato solo contro avversari in movimento.
    Consumo: 8 (A Turno)


    Il Momochi approfittò dei suoi sensi potenziati per constatare in totale sicurezza l'assenza d'eventuali minacce. Fu un piacere non ricevere sorprese negative sotto quel punto di vista, e quindi a quel punto poté permettersi di procedere, ma non con totale serenità. Era pronto a ricorrere alla Domu o in extremis alla sua Abilità Innata nel qual caso fosse sorto qualche pericolo, che fosse ad esempio un crollo artificiale o un'imboscata di qualsiasi genere, seppur quest'ultima ipotesi fosse assai lontana. "Sono in pochi che riescono ad eludere la Muon Satsujin" si disse, infatti. Con attenzione attraversò il passo, quel cupo tunnel roccioso fino alla sua fine, godendo passo dopo passo dell'affiorare progressivo della argentea luce lunare che si rifletteva sulla rossa roccia.

    Il Paese della Terra, le ormai Terre di Nessuno, era stata sventrata dalla guerra e da tutto ciò che essa portava con sé. Come se non bastasse, ogni giorno si continuavano a combattere battaglie vecchie e nuove. Alcune logoravano quelle terre, altre le persone che vi vivevano, altre ancora tutt'e due. Chi si trovava costretto a vivere lì ogni benedetto giorno doveva combattere una battaglia per non trovarsi una lama tra le costole o un cazzo ficcato su per il culo. Ben più di una luna era passata dal'ultima volta che Kisuke aveva fatto visita alle Terre di Nessuno, ma sapeva che certe regole di vita erano sempre valide, ora come in passato. E dato per scontato che l'ultimo dei suoi desideri era avere una lama conficcata tra le costole, s'impose si mantenere un basso profilo. Si chiese se fosse il caso di ricorrere a una Henge, ma dopo avere valutato necessità vere e proprie, vantaggi e svantaggi, il kiriano si rispose che non era necessario. Essere sempre stato un elemento immerso nell'anonimato, lo aiutava anche sotto questo punto di vista. Inoltre, da quando era entrato a far parte delle Forze Speciali molte informazioni sul suo conto erano sigillate in dossier riservati. Tant'è che lui, agli occhi dei più, continuava ad essere uno shinobi tra i tanti presenti a Kirigakure e nel resto del mondo. Per di più, l'aver sempre evitato fama e gloria abbassava notevolmente le probabilità di rischio che il suo nome, la sua faccia o dei volantini con entrambi stampati sopra insieme alla sua taglia fossero attaccati ad ogni angolo di strada. "Posso così risparmiarmi di dover andare in giro con una trasformazione addosso per tutto il tempo. Mi basterà non mostrarmi troppo" risolse mentalmente, sicuro che in quel caso quella soluzione così semplice sarebbe stata abbastanza efficace.
    Arrivò a Yamamichi che il sole era sorto ormai da diverse ore, e nelle prime ore del mattino la città iniziava a rianimarsi. Un chiosco che si apriva, la fila di donne che prendevano l'acqua alla fonte, i ragazzini che giocavano in strada, la grande statua del Secondo Tsuchikage che, seppur mezza distrutta, su ergeva in mezzo alla piazza principale. A vederla così, poteva a momenti non sembrare nemmeno una città all'interno delle Terre di Nessuno. In realtà, però, lo era. Perciò Kisuke doveva sempre fare bene attenzione a non dimenticarselo.
    Kisuke trovò abbastanza facilmente e in fretta la locando chiamata Il Mercenario che stava cercando: si trovava al margine della zona dei palazzoni. Sopra l'entrata principale v'era una grossa insegna in legno con marchiati a fuoco i kanji del suo nome. Impossibile sbagliarsi o non accorgersi della sua presenza. Soprattutto, all'esterno della locanda appese a un ferro corroso dagli elementi, le ossa scarnificate di un essere umano oscillavano al vento, sbattendo le une contro le altre. "Questo posto sembra che non accetti piantagrane. E quelle ossa avvisano chiunque voglia metterci piede di fare molta attenzione a non cagare il cazzo. Saranno anche dei Mukenin, ma apprezzo questo genere di cose: punirne uno per educarne cento" pensò poco prima di decidersi ad avanzare, aprire la porta ed entrare.
    La sera non sarebbe calata prima di un'altra ora, ma la sala era già una fantasmagoria di luci che ardevano in ogni angolo. Lì dentro giravano tutta una serie di personalità più disparate. Tuttavia, Kisuke doveva soltanto guardarsene dall'entrare in contatto. Quel che a lui interessava era semplicemente la cameriera, cioè la spia. Aveva già visto una foto della ragazza, perciò doveva solo dare una rapida occhiata in giro mentre prendeva posto ad uno dei tavoli liberi.
    «Tu! Forestiero!» Anche senza vedere che veniva indicato, Kisuke aveva capito che quelle parole erano rivolte a lui. «Togliti da lì! Quel tavolo lo volevo io!» A parlare era un uomo prossimo alla mezze'età, il viso rubicondo. Kisuke lo squadrò appena. Lo ignorò e si mise a sedere. L'uomo però dal canto proprio non sembrava voler fare lo stesso e ignorare Kisuke.
    «Ehi, tu! Mi hai sentito?» Quello che senz'ombra di dubbio era un cerca rogne mandato su di giri dall'alcool, avrebbe in questa particolare occasione avuto vita semplice. Kisuke non voleva attirare eccessivamente l'attenzione, e contro ogni prospettiva era disposto ad armarsi di tanta, tanta pazienza e sorvolare su un misero ubriacone. Fu, però, quando l'uomo afferrò Kisuke per la spalla, come a voler pretendere la sua attenzione, che il kiriano decise di non dover dare misericordia a chi non se la meritava affatto. Tant'è che non appena l'uomo lo toccò, Kisuke gli sferrò un cazzotto allo stomaco talmente forte che per poco non gli aveva sfondato l'addome. "Gli dai un dito e si prendono tutto il braccio" pensò seccato. L'uomo cascò a terra e vomitò. Immediatamente accorsero due uomini alti quasi due metri, con le spalle alrghe quanto un armadio. Probabilmente erano gemelli, poiché praticamente del tutto identici. Peccato per quei neri baffi a manubrio dall'aspetto a tratti quasi inquietante.
    «Qui dentro è vietato farsi giustizia da soli» lo avvertì uno dei due omaccioni. «Qualunque cosa accada, la sistemiamo noi.»
    «Allora vedete di sistemarla prima che vengano messe la mani addosso a un cliente. Perché se voi lo permettete, io non lo faccio di certo» concluse secco, e detto ciò Kisuke si alzò e andò a sedersi a un altro tavolo. Con tutta la buona volontà, non aveva certo intenzione di mangiare vicino a dove quell'ubriacone aveva appena vomitato.
    In attesa che venissero a prendere la sua ordinazione, Kisuke si mise ad osservare i presenti nella sala. In special modo lo staff. Oltre ai due omaccioni - che ora portavano fuori di forza l'ubriacone -, c'erano un ragazzo e una ragazza al momento, oltre all'uomo dietro al bancone in fondo alla sala, ma nessuna delle due corrispondeva alla foto. Tuttavia, fu al momento in cui la ragazza venne a prendere l'ordinazione al tavolo di Kisuke che il kiriano poté notare un'altra ragazza che appariva da una porta che collegava la sala al retrobottega. Era lei. Corpo asciutto, gambe lunghe, capelli color biondo miele tagliati corti, occhi chiari splendenti alla luce.
    Kisuke ordinò il suo pasto: zuppa di granchio, fritto misto e polpo bollito condito con prezzemolo, aglio e limone. Dopodiché, nell'attesa, e prima di mettersi in contatto con lei, la studiò attentamente. Voleva analizzare la sua figura, i suoi movimenti, l'atteggiamento e il suo comportamento. Ad una prima occhiata, come diceva Hattori, come spia riusciva a nascondersi perfettamente. A dirla tutta, nonostante la sua conoscenza del linguaggio del corpo, la sua attenzione ai dettagli e ai minimi particolari nei cenni, nella voce, nelle parole e via discorrendo, Kisuke non avrebbe mai scommesso un solo Ryo sul fatto che quella ragazza potesse essere una spia e che avesse sempre la puzza sotto al naso. Soltanto qualcuno che poteva permettersi di osservare spesso e volentieri, se non quasi costantemente le sue azioni e i suoi spostamenti avrebbe potuto dedurre qualcosa. Un comune passante no.
    In circa un quarto d'ora il suo pasto fu completamente pronto e fu proprio la spia a portarglielo al tavolo. C'era tutto, come era praticamente usanza nella stragrande maggioranza dei locali: veniva servito tutto insieme. Inoltre, la casa aveva offerto il tè verde come accompagnamento.
    Kisuke lasciò che la ragazza posasse tutto quanto, dalla zuppa al tè verde. Era molto attenta e professionale, almeno secondo il modesto parere del kiriano. Quest'ultimo, poi, investendo un buon quantitativo di Chakra riuscì a stabilire una solida connessione mentale con la ragazza.

    Shindenshin No Jutsu - Tecnica della Trasmissione Spirituale
    ShindenshinNoJutsu-TecnicadellaTrasmissioneSpirituale_zps14fe6de3
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica lo Specializzato in Interrogatorio è capace di comunicare telepaticamente con altri individui. Il Jutsu ha un raggio massimo di sette chilometri e non è una tecnica di percezione, pertanto non è possibile percepire con esattezza la posizione dei soggetti con i quali si entra in contatto. L'utilizzatore può comunicare con una singola persona o con più individui alla volta a sua discrezione, anche se il consumo aumenterà di conseguenza. Per comunicare con uno o più individui conosciuti dall'utilizzatore basterà concentrarsi su quegli specifici soggetti per stabilire il contatto, ma è anche possibile lanciare il Jutsu in modo tale che coinvolga qualsiasi persona nel raggio della tecnica, o escludendo di proposito specifici soggetti di cui l'utilizzatore sia già a conoscenza. Durante una conversazione telepatica multipla, tutti i soggetti coinvolti possono sentire le rispettive voci e comunicare tra di loro grazie al Chakra dell'utilizzatore. Per il Ninja è anche possibile fare da tramite per singoli individui, poggiando una mano sulla testa di un compagno e trasferendo così le capacità telepatiche ad esso finché la tecnica rimane attiva. Il consumo resta invariato per una comunicazione che coinvolga massimo dieci elementi, dopodiché aumenterà di 8 punti Chakra allo sforamento di ciascuna delle successive decine. Comunicando con più di dieci persone alla volta diventa impossibile utilizzare qualsiasi altro Jutsu mentre la tecnica è attiva.
    Consumo: 8 (A Turno) (+8 ogni dieci individui a partire dall'undicesimo)


    "Fa caldo oggi, speravo in un clima mite" trasmise mentalmente alla ragazza. Quest'ultima per un attimo sembrò allarmarsi e irrigidirsi. Ad un occhio attento sarebbe addirittura sembrato che sobbalzasse sul posto, come se morsa alla caviglia da una vipera. Eppure quello era il metodo migliore e più sicuro in possesso di Kisuke per fare in modo di comunicare con la spia senza compromettere nessuna copertura. Inoltre, se anche avesse sbagliato bersaglio e quella potesse essere un'ipotetica ragazza molto somigliante o qualcuno che aveva assunto quelle stesse fattezze, la trasmissione mentale gli avrebbe concesso il beneficio del dubbio. A molti spesso capita di avere un déjà vu, d'immaginarsi un rumore, una voce, un suono e via discorrendo. Questo poteva capitare facilmente all'interno di una locanda affollata, soprattutto dopo molte ore di lavoro. Se non avesse letto nel corpo della ragazza alcuna risposta o se non avesse ricevuto alcuna sorta di risposta, gli sarebbe semplicemente bastato chiudere la connessione mentale e far finta di nulla. In ogni caso, Kisuke attese. Attese un secondo, due, tre. A momenti era tentato di ripetere la prima frase, perché era certo al novanta per cento che fosse lei la spia, ma resistette all'impulso. Poi, la ragazza riprese a svolgere il suo lavoro con disinvoltura e rispose: "Già, ma è così di questi tempi."
    "Anche in montagna" completò Kisuke, potendo finalmente rilassare un pelo i nervi. Aveva trovato la spia.
    "Ce ne avete messo di tempo..." si lamentò la spia, sempre continuando nel suo lavoro. "Con chi ho a che fare?"
    "Non bisognerebbe presentarsi prima di chiedere il nome a qualcuno?"
    "Junko Shizuka. Ora posso sapere chi diavolo sei?"
    "Kisuke. Kisuke Momochi. Hai le informazioni?" tagliò corto Kisuke.
    "E tu hai un modo sicuro per portartele via?"
    "No, sono stato mandato qui perché la Nebbia vuole farti saltare la copertura."
    "Fai poco lo spiritoso, se non vuoi che ti apra in due come un melone. La faccenda è seria, io qui rischio la pelle ogni giorno che passa!"
    "Se la faccenda è seria, possiamo anche evitare di fare domande superflue, per non dire stupide" la rimbeccò il kiriano, asciutto.
    "Ho le informazioni, ma ho bisogno d ventiquattr'ore per prepararle."
    "Perché non le hai...? Lascia perdere, so già la risposta."
    "Ecco, questo significa che non mi hanno mandato un'idiota. Un segnale positivo, finalmente, in questa vita di merda."
    "Bada bene a come parli, o posso minacciarti anche io di aprirti in due come un melone."
    "Se mi ammazzi puoi anche dire addio alle tue preziose informazioni." La ragazza parlò con aria di superiorità, come di chi ha il coltello dalla parte del manico.
    "Se ti ammazzo so perfettamente come raccogliere le informazioni dal tuo cervello morto" la smontò immediatamente Kisuke.
    "Mi stai..."
    "A tuo rischio e pericolo la possibilità di verificare. La Nebbia non ha mandato un'idiota, ma nemmeno la più amichevole delle sue armi..."
    "Ho visto..." fu l'unico commento. Kisuke si chiese se fosse riferito più per quel che aveva fatto all'ubriacone o al suo comportamento attuale. "Comunque sia, abbiamo bisogno di un posto in cui incontrarci. Un posto sicuro, ovvio."
    "Non sono molto esperto di questa zona" avvertì Kisuke. "E dubito che qui ci sia un posto davvero sicuro."
    "Uno che conosco c'è. C'incontreremo là. Ma prima dovrai verificare per me che sia sicuro. A quel punto mi potrai far sapere se posso raggiungerti e, nel caso, lo farò."
    "Va bene. Dov'è questo posto?" chiese Kisuke, senza troppi giri di parole.
    "Mai sentito parlare della Fonte Scura?"
    "No."
    "Fantastico! Era proprio quello che volevo sentirmi dire."

    La luna era una falce, sottile e affilata come la lama di un coltello. Il cielo era a tratti coperto di nuvole e il vento tirava più forte del solito, più forte di quanto avrebbe dovuto.
    La Fonte Scura era un posto piuttosto isolato, nel bel mezzo della vecchia Iwagakure no Sato. Il nome derivava dalla piccola polla d'acqua sorgiva che vi spuntava, un minuscolo laghetto contornato da rocce di basalto nero. Così, anche quando brillava il sole, l'acqua appariva sempre nera come la pece. Era un posto che sotto certi aspetti incuteva paura. La strada che alla Fonte Scura si inerpicava girando per due volte attorno alla collinetta prima di raggiungere la sommità. Disseminata di rocce, invasa dalle erbacce e circondata dagli alberi.
    Kisuke rimase al buio per un po', ad ascoltare il lamento degli alberi e il suono dell'acqua. Poi, emerse dalle ombre che circondavano una delle grandi querce della zona. Junko gli aveva spiegato come raggiungerla e soprattutto come muoversi e quando muoversi per non farsi individuare mentre arrivava lì. Kisuke avrebbe fatto tesoro di quelle informazioni anche per il futuro.
    Il suo obiettivo primario era assicurarsi che quel luogo, di per sé sicuro in generale, fosse sicuro anche in quell'occasione. Non era infatti da escludere che qualcuno vi si trovasse, anche solo per puro caso. Perciò, come prima cosa, il kiriano incalanò il Chakra, concentrandolo con precisione chirurgica e inviandolo in direzione di naso e orecchie, attivando in questo modo la Tecnica dell'Omicidio Silenzioso.

    Muon Satsujin - Tecnica dell'Omicidio Silenzioso
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    Villaggio: Kirigakure no Sato
    Livello: B
    Tipo: Taijutsu
    Questa tecnica viene utilizzata in condizioni di visibilità scarsa o assente, come in un luogo buio o nei pressi di fitti banchi di nebbia. La tecnica consiste nell'individuare l'avversario utilizzando sensi alternativi alla vista, come l'udito o l'olfatto, e quindi muoversi silenziosamente attaccandolo, facendo leva sull'effetto sorpresa.
    Il fiuto dello Shinobi è paragonabile ad un neo Genin del Clan Inuzuka, non sarà dunque possibile identificare con precisione dov'è l'avversario ma si riuscirà a capire se è vicino o lontano. Nel caso si segua una traccia di sangue si potrà però individuare sempre grazie al fiuto, con massima precisione l'avversario. L'udito risulta essere maggiormente sviluppato, e permette allo Shinobi di percepire persino il battito cardiaco dell'avversario. La capacità nel focalizzarsi in un rumore è elevata ed una carta-bomba potrebbe distogliere l'attenzione dell'utilizzatore, ma solamente per pochi istanti. Nel caso vi siano presenti numerosi soggetti, come cloni d'entità fisica, l'utilizzatore potrebbe facilmente sbagliare bersaglio visto che sono rumori "simili". L' olfatto sottoterra o in acqua è completamente inutile e l'udito potra essere utilizzato solo contro avversari in movimento.
    Consumo: 8 (A Turno)


    Sebbene il venticello facesse di tutto per rimarcare la propria presenza, alle orecchie e al naso di Kisuke non sfuggirono tutti i rumori e gli odori presenti in quella zona. Così facendo, per mezzo dei suoi sensi potenziati, verificò che ogni segnale di presenza, non fosse riconducibile a una minaccia per lo scambio. Inoltre, verifico approssimativamente che non ci fosse qualche aggeggio nascosto in grado di registrare, ascoltare o scattare foto. Non era propriamente necessario. Secondo Junko era un posto sicuro, quello, ma la prudenza non era mai troppa.
    Più tardi, quando l'ANBU di Kiri fu certo che la Fonte Scura fosse davvero sicura per l'incontro, mise in ballo il proprio Chakra per riaprire il collegamento mentale tra se stesso e la spia.

    Shindenshin No Jutsu - Tecnica della Trasmissione Spirituale
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    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica lo Specializzato in Interrogatorio è capace di comunicare telepaticamente con altri individui. Il Jutsu ha un raggio massimo di sette chilometri e non è una tecnica di percezione, pertanto non è possibile percepire con esattezza la posizione dei soggetti con i quali si entra in contatto. L'utilizzatore può comunicare con una singola persona o con più individui alla volta a sua discrezione, anche se il consumo aumenterà di conseguenza. Per comunicare con uno o più individui conosciuti dall'utilizzatore basterà concentrarsi su quegli specifici soggetti per stabilire il contatto, ma è anche possibile lanciare il Jutsu in modo tale che coinvolga qualsiasi persona nel raggio della tecnica, o escludendo di proposito specifici soggetti di cui l'utilizzatore sia già a conoscenza. Durante una conversazione telepatica multipla, tutti i soggetti coinvolti possono sentire le rispettive voci e comunicare tra di loro grazie al Chakra dell'utilizzatore. Per il Ninja è anche possibile fare da tramite per singoli individui, poggiando una mano sulla testa di un compagno e trasferendo così le capacità telepatiche ad esso finché la tecnica rimane attiva. Il consumo resta invariato per una comunicazione che coinvolga massimo dieci elementi, dopodiché aumenterà di 8 punti Chakra allo sforamento di ciascuna delle successive decine. Comunicando con più di dieci persone alla volta diventa impossibile utilizzare qualsiasi altro Jutsu mentre la tecnica è attiva.
    Consumo: 8 (A Turno) (+8 ogni dieci individui a partire dall'undicesimo)


    Una volta fatta pratica, tanta pratica, la Tecnica della Trasmissione Spirituale risultava essere semplice e naturale così come lo era respirare, e per Kisuke fu semplicissimo mettersi in contatto con la spia dai capelli biondi.
    "Sono Kisuke. Il posto è libero. Puoi raggiungermi, Junko" comunicò alla spia.
    "Va bene. Arrivo" rispose semplicemente lei, e Kisuke rimase in attesa che lo raggiungesse con le informazioni.
    Una volta chiusa la comunicazione tra loro due, dopo nemmeno tre quarti d'ora la Fonte Scura ebbe il piacere d'ospitare al proprio interno una seconda presenza umana. Finalmente kiriano e spia s'incontrarono nuovamente. Quel che a Kisuke importava davvero erano le informazioni, e solo quelle, ma non si lasciò sfuggire l'occasione di osservare una Junko Shizuka leggermente più disinvolta. Rispetto a quando l'aveva vista per la prima ed unica volta nelle vesti di una cameriera, ora il suo modo di fare era molto più sciolto, più tranquillo, anzi pure più sicuro.
    «Le informazioni. Presto» fu la prima e unica cosa che Kisuke le disse. Non c'era tempo e né motivo per perdersi in inutili convenevoli. Junko dal canto proprio non sembrò affatto disprezzare quell'approccio spicciolo e diretto del Momochi, anche se il modo in cui fece entrare in scena le informazioni avrebbe potuto far dire abbastanza facilmente il contrario. Kisuke però non si stupì, se non il primo istante in cui vide come l'espressione di un conato sul volto della spia.

    I Kakurega no Jutsu - Nascondiglio dello Stomaco
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    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa Tecnica che non necessita di Sigilli, sarà possibile controllare i muscoli intorno al proprio stomaco, dilatandolo, per inserirvi o estrarvi un'oggetto delle dimensioni massime di un rotolo o un'arma di dimensioni e forma simili ad un kunai, allo scopo di conservarlo o nasconderlo. Essa è molto utile per le missioni di spionaggio, in modo da conservare all'interno del proprio corpo, rotoli contenenti informazioni segrete che non devono cadere nelle mani sbagliate. L'oggetto può essere conservato nello stomaco per un massimo di ventiquattro ore, poi sarà necessario sputarlo. Si potrà estrarre l'oggetto in qualunque momento pagando di nuovo il costo della Tecnica. Si potrà conservare massimo un oggetto per volta all'interno dello stomaco.
    Consumo: 1


    La ragazza fece risalire dallo stomaco un singolo rotolo di pergamena per poi farlo fuoriuscire dalla bocca. Fortunatamente ebbe il buon gusto di ripulirlo dai liquidi che colavano prima di porgerlo a Kisuke.
    «Tutto qui?» fu la domanda di un Kisuke perplesso alla vista di un singolo rotolo.
    «Qui dentro ci sta più di quanto non t'immagini.»
    "Paradossalmente si può dire anche per la tua gola" pensò Kisuke con un pizzico abbondante di malizia. Ad ogni buon conto, accettò il rotolo senza ulteriori storie. Adesso era arrivato il momento della seconda fase di trasporto informazioni. Se la prima era spettata alla ragazza spia, adesso la seconda dalle Terre di Nessuno fino alla Nebbia era compito suo. Seppur fosse egli stessi in grado di simulare qualcosa di simile, il kiriano preferì ricorrere a metodi più sicuri. D'altra parte, la missione veniva sempre in primo piano e perciò era essenziale che le informazioni della spia giungessero alla Nebbia. Portando con se il rotolo con le informazioni, pur nascoste in quella maniera, per tutto il viaggio di ritorno c'era il rischio di qualche inconveniente e di compromettere l'integrità e la sicurezza delle informazioni. Perciò, con un kunai si procurò un taglietto sul pollice sinistro e compose i cinque Sigilli Magici relativi alla Kuchiyose no Jutsu, concentrando il Chakra e schiaffando il palmo a terra.

    Kuchiyose No Jutsu - Tecnica del Richiamo
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    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Quest'abilità viene appresa esclusivamente da Shinobi dal rango Chuunin in poi. Non per la complessità stessa dell'abilità, ma in particolare tale normativa tutela gli Shinobi privi d'esperienza in modo che non facciano una scelta avventata ed errata. Una volta stipulato un Contratto con una razza animale infatti, non sarà più possibile tornare indietro e vi si rimarrà legati a vita. Le evocazioni necessitano di una notevole quantità di Chakra emessa tutta insieme per esser evocate, e per questo può risultare di difficile utilizzo. Per utilizzare la tecnica bisogna versar anche una minuscola goccia del proprio sangue per poi formare la serie di Sigilli necessari per l'esecuzione del Jutsu, che sono i seguenti: Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora.
    Per riuscire ad evocare taglie grandi è necessario essere almeno Sp.Jounin; per le Leggendarie bisogna essere di grado ANBU
    Consumo: 10

    Pakkun
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    Lo Shinobi sarà in grado, grazie alla Kuchiyose No Jutsu, d'evocare un Cane Ninja, più precisamente un carlino. Esso si presenterà con tanto di coprifronte e leggermente vestito. Il cane possiede un ottimo fiuto, capace di isolare l'odore di una persona in mezzo a molte altre, ed ha una velocità medio-alta ed è inoltre molto intelligente tanto che riesce anche a parlare. In fase di combattimento risulta difficilmente utile poiché debole, ma è ottimo da mandare in avanscoperta. Resiste ad un singolo Jutsu di livello C, dopodiché qualsiasi ferita lo manderebbe al tappeto.


    Sulle pietre del lastricato si dipinsero e propagarono una serie di rune nere a raggiera, al cui centro esplose una nuvoletta di fumo bianco. La piccola cortina rimase in campo per qualche istante, poi si diradò e lasciò spazio alla figura di un cane ninja di piccola stazza.
    «Kisuke...?»
    «Ciao, Raido! Nulla di che, devi solo tenermi questa finché non ti chiamerò di nuovo per riprendermela.»
    «Oh...» disse il cane ninja, osservando il rotolo di pergamena che Kisuke teneva in mano. Il Momochi, dunque, si piegò sulle ginocchia per chinarsi e porsi il più vicino possibile all'altezza del suo fidato compagno, sistemando il rotolo con le informazioni segrete al suo collo.
    «Ecco fatto, è tutto. Avevo detto che non era nulla, no?» scherzo Kisuke. «Ultimamente, come sempre, si batte un po' la fiacca, non ti avrei rivoluzionato la vita proprio oggi. Be', salutami il capo.»
    «Sarà fatto.»
    «Se mi dovesse succedere qualcosa, questo consegnalo a Shinzo. Digli che almeno le informazioni sono riuscito a farmele dare... Lui poi saprà cosa fare» comandò Kisuke al proprio fedele amico a quattro zampe. A quel punto Kisuke rilasciò l'evocazione, facendola svanire in una nube di fumo bianco e con essa anche la pergamena, che avrebbe poi recuperato una volta a Kiri, al termine di tutta quella faccenda.
    «Bene, ora le chiacchiere stanno a zero. Devo andare. Prenditi cura di te, Junko. Ah, per quel che vale, i tuoi servigi sono apprezzati e utili alla Nebbia» le disse Kisuke, quindi scomparve e si defilò alla svelta.

    Shunshin no Jutsu - Tecnica del Movimento Fulmineo x10
    ShunshinnoJutsu-TecnicadelMovimentoFulmineo_zps37ec2da4
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Supplementare
    Questo jutsuè un movimento ad altissima velocità, consentendo ad un ninja di muoversi a brevi e lunghe distanze. Per un osservatore sembra che l'utilizzatore si sia teletrasportato ma in realtà non è così. Caratteristica visiva dell'utilizzo di questo jutsu è uno sbuffo di fumo che apparirà attorno all'utilizzatore mascherandolo al contempo.
    I vari villaggi nascosti hanno variazioni della Shunshin no Jutsu, i quali comportano uno o più elementi a parte il movimento stesso. L'elemento aggiuntivo è di solito una sorta di sostanza utilizzata per distrarre l'avversario, come foglie, sabbia, terriccio o acqua.
    Non utilizzabile per azioni offensive/difensive/evasive. Utilizzabile solo a livello narrativo.
    Consumo: 1 (Ogni 50 Metri percorsi)


    Le gambe si muovevano rapide: saettavano avanti e indietro, avanti e indietro. Kisuke, una figura coperta e incappucciata, si muoveva attraverso quei chiusi corridoi rocciosi. Il mattino era ormai bello che inoltrato e la roccia, che lo circondava e lo sovrastava s'irradiava della luce solare. L'ANBU di Kiri doveva andarsene da lì, e anche rapidamente. Doveva abbandonare le Terre di Nessuno, mettere quanta più strada possibile tra sé e quelle terre maledette e abbandonate a sé stesse dagli uomini e dagli dèi. Tuttavia, c'era qualcuno che non era dello stesso avviso. Nonostante le sue attenzioni nel mantenere un basso profilo, c'era comunque qualcuno che aveva buttato un occhio - e forse anche più d'uno - su di lui.
    Quand'ormai mancavano poche miglia al confine tra le Terre di Nessuno e il Paese della Cascata, il kiriano si ritrovò con degli inseguitori alle calcagna. Erano due, a dorso di un grosso volatile completamente bianco. Il Momochi non era totalmente estraneo a quel genere di creature. Anzi, le conosceva abbastanza bene.
    Kisuke non si fermò subito, continuò nel suo percorso, verificando in questo modo se quegli inseguitori in volo fossero per davvero interessati a lui o la loro presenza per buona parte del suo viaggio di rientro da Yamamichi in poi fosse soltanto frutto di una bizzarra coincidenza. "Peccato che io dia poco credito alle coincidenze" disse a se stesso, sapendo già che quei due sarebbero stati una certa fonte di guai da lì a breve.
    «Vuoi continuare a correre ancora per molto, straniero?» gridò poi ad un certo punto uno dei due inseguitori.
    Fu allora, e solo allora, che Kisuke si fermò. Si voltò verso di loro e disse: «Ma stai parlando con me?» Aveva già valutato se fosse convenuto continuare a scappare alla massima velocità il più lontano possibile oppure fermarsi e affrontare la minaccia. Il kiriano risolse semplicemente che a conti fatti quei due avrebbero a lungo andare ottenuto più strada di quanta lui ne potesse percorrere, perciò non avrebbe fatto in tempo a raggiungere il Paese della Cascata per contare sulla collaborazione degli shinobi di stanza sul confine.
    «Non mi pare ci sia nessun altro, qui in giro.»
    «Non mi pare nemmeno che ci sia qualcuno che sta scappando» chiosò Kisuke.
    «Se non c’è nessuno che scappa, io non sono a quasi quindici metri d’altezza» lo rimbeccò allora l'altro. «Se uno straniero viene qui, difficilmente noi non lo notiamo. Il più delle volte il viaggio di ritorno lo fa più appesantito che all'andata. Non sappiamo mai con certezza cosa porta con sé, ma qualcosa ce l'ha sempre: gioielli, armi, oggetti preziosi, informazioni, segreti del Mercato Nero e tanto altro.»
    «E a voi che cosa interessa?»
    «A noi va bene tutto, purché tu ce lo dia con le buone o con le cattive.»
    «Informazioni» rivelò loro Kisuke. «Ho delle informazioni, ma le ho date da mangiare al mio cane. Avreste dovuto agire prima ora è troppo tardi.»
    «Ottima dissimulazione. Abbiamo preferito aspettare. Agendo troppo presto, avremo corso il rischio di perdere la possibilità» si vantò il Mukenin.
    «Perché?»
    «Perché avresti potuto non averle con te, e quindi rimandare la tua caccia» rispose con ovvietà il ragazzo.
    «No, non ci siamo capiti. Intendo dire: perché?, credete che ora invece ne avrete la possibilità?»
    «Perché ci basta semplicemente ammazzarti» rispose con sicurezza.
    «Non so se può farvi piacere, ma non ho più con me le informazioni e io non le ho nemmeno mai lette.»
    «Menti! Menti sapendo di mentine!»
    «Se avete ascoltato cos'ho appena detto, che cosa credete che abbia fatto fare al mio cane?» disse loro, e sul volto di Kisuke si dipinse un evidente ghigno di scherno. «Forza su, tornatevene a casa. Oggi è il vostro giorno fortunato, non tentate troppo la dea bendata.»
    «Vorrà dire che allora ti costringeremo a richiamare qui il tuo fottutissimo cane!» ringhiò, schiumante di rabbia. Infilò le mani in due tasche poste sue fianchi per qualche secondo, poi le cacciò fuori e distese le braccia dinanzi a sé. Dai palmi, quindi, rilasciò due grossi sparvieri di colore biancastro che scesero in picchiata verso di lui.

    Kibaku Nendo - Argilla Esplosiva
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    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tale arte permette all'utilizzatore di modellare a piacere una creatura con la propria argilla. Questa creatura potrà avere qualsiasi forma dettata dall'utilizzatore, e potrà anche essere capace di volare se dotata di ali adeguate per riuscirvi. Sarà possibile creare una creatura di grandezza paragonabile a quella di un enorme uccello di cinque metri per tre, sul quale potrà liberamente volare. Il volatile avrà velocità alta e non potrà trasportare più di una persona; se cavalcato, la sua velocità cala di mezzo grado. Nel caso si crei un pesce, questo si muoverà in acqua a velocità alta anche se cavalcato da una singola persona. In entrambi i casi, se fatte esplodere, le creature creano un'esplosione dal raggio di sette metri che causerà danni gravissimi o mortali se ci si trova a contatto diretto con la creatura. Sarà inoltre possibile usufruire della propria creatura come se fosse un vero e proprio terreno, e dunque usare tecniche Doton solitamente utilizzate per portarsi sottoterra e dunque in questo caso all'interno della creatura.
    Consumo: 8 (5 Porzioni d'Argilla)


    Suiton: Suijinheki - Muro d'Acqua
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    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica Suiton è possibile proteggersi sia da Ninjutsu che da Taijutsu di livello B. La tecnica consente di creare un muro d'acqua lungo 12 metri e alto 5. Il muro potrà essere creato orizzontalmente davanti all'utilizzatore oppure attorno a lui potendolo coprire a 360°. Al tempo stesso sarà possibile far assumere al muro una forma semicircolare ma, in ogni caso, le dimensioni del muro rimarranno sempre uguali. Quindi se si crea a 360° il muro avrà una circonferenza di 12metri (quindi potrà essere creato, al massimo, a due metri scarsi di distanza dal ninja).
    Consumo: 8


    Come se fosse la soluzione più ovvia, il kiriano prese subito a tracciare un paio di Sigili Magici, quelli necessari per la creazione della sua principale difesa d'elemento Suiton, e poi sputò tutto ciò che poteva in propria difesa. Grazie anche all'influenza dell'anello rei, la parete d'acqua appena creata risultò essere ben più grossa di quanto lo sarebbe stata normalmente e su di essa si schiantarono le creature d'argilla e si susseguirono una serie d'esplosioni quasi in contemporanea. Kisuke aveva già adocchiato che genere d'avversario era quello lì. Non era la prima volta che si trovava a che fare con un bombarolo. Il principale, e forse anche il più forte e il più pericoloso che conoscesse, era Dreek Jima. Ne aveva però conosciuto altri, in anni e anni di onorata carriera.
    Il Mukenin in possesso del Bakuton si ritrovò ad avere un'espressione corrucciata in viso, come se non soddisfatto del risultato ottenuto. Forse pensava di colpire Kisuke, una botta e via, e fare di lui quel che voleva. Forse ci sarebbe anche riuscito, se quelle creature e le conseguenti esplosioni fossero davvero riuscite a sfiorargli la pelle. "Ma prima che possa davvero essere ferito, di solito devo essere messo spalle al muro con braccia, gambe e palle legate" pensò il kiriano.
    L'altro Mukenin, quello che con un tutt'altro che agile balzo si era appena portato a terra, aveva come l’aspetto di uno storpio, gobbo e brutto. Tutt'altro che umano. "Una mutazione non andata a buon fine?" ipotizzò l'ANBU di Kiri, ma non ne era del tutto convinto. Kisuke avrebbe scoperto presto se era in possesso di qualche mutazione e sperimentato se il fattore cesso poteva influire in maniera inversamente proporzionale sulle abilità, visto e considerato che anche lui si preparava al combattimento sfoderando
    «Siete proprio una bella coppia...» sibilò Kisuke, con un sorriso triste. Nel frattempo, il Mukenin aveva tirato fuori e messo in piedi una marionetta, perciò Kisuke dedusse che come l'altro doveva essere nativo o quanto meno legato in qualche modo a Sunagakure no Sato.

    Kugutsu no Jutsu: Higi - Tecnica del Marionettismo: Tecnica Segreta
    Marionettismo
    Villaggio: Sunagakure No Sato
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Questa è l'esclusiva e personale tecnica che sviluppa ogni Shinobi appartenente al Clan Chikamatsu. Grazie a questo Jutsu l'utilizzatore potrà superare i propri limiti e potrà manovrare un numero maggiore di marionette. Inoltre, sempre utilizzando tale tecnica, si potranno smontare e riattaccare le varie parti della marionetta. Questo consente di manovrare anche singoli pezzi come un braccio o la testa. E' inoltre possibile utilizzare questi fili per collegarli ad altri oggetti in modo tale da controllarli, se non troppo pesanti in relazione alla forza del Ninja, o tutt'al più spostarli se non in grado di controllarli in maniera più efficace. A partire dal rango ANBU, il Marionettista sarà sufficientemente versato in quest'arte da poter sopprimere la visibilità del chakra, rendendo di fatto i fili di chakra quasi invisibili ad occhio nudo. I fili di chakra raggiungono una lunghezza massima di trentacinque metri.
    [Massimo marionette manovrabili: Chuunin: 3; Sp. Jounin 5; ANBU 10]
    [Massimo pezzi singoli manovrabili: Chuunin: 10; Sp. Jounin: 14; ANBU: 20]
    Consumo: 4 (A Turno)

    Hiruko
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    Una marionetta speciale, che richiede una grande abilità da parte del suo utilizzatore. La particolarità di Hiruko è che salva il marionettista dal suo principale punto debole: sé stesso. Difatti normalmente l'utilizzatore è un facile bersaglio per il nemico nel caso riesca in qualche modo ad aggirare le marionette ma grazie a Hiruko, questo problema non persiste perché permette di ospitare l'utilizzatore direttamente al suo interno. Anche in questo stato non vi saranno problemi nell'utilizzo dei normali Jutsu, emettibili attraverso la bocca di Hiruko. La marionetta si muove ad una velocità pari a quella di un Genin, eccezion fatta per la coda e la testa che si muovono ad una velocità pari a quella dell'utilizzatore, ma possiede una resistenza fuori dal comune, riuscendo a resistere fino a due Jutsu di livello B o ad uno di livello A prima di essere distrutta.
    Bocca: 50 Senbon;
    Avambraccio Dx: Parallelepipedo Senbon;
    Schiena: Coda

    Sasori
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    Questa marionetta rappresenta il grande Sasori delle Sabbie Rosse. E' una fedele riproduzione del corpo abitato dal leggendario marionettista ed include tutte le armi possedute dalla versione originale, rendendola un temibile avversario sia da corto che medio raggio. Possiede una resistenza nella media, pari a quattro Jutsu di livello C.
    Bocca: Triangolo Equilatero Esplosivo
    Palmo Dx/Sx: Triangolo Equilatero Esplosivo
    Schiena: Lame a Farfalla
    Pancia: Corda
    Schiena: Contenitore Rotoli [Lanciafiamme x2; Spara Acqua x2]


    Sorretta da fili invisibili, la ticchettante marionetta apparve al servizio del proprio padrone. All'apparenza era molto semplice, di sembianze umanoidi, con solo una coppia di particolari lame a ridosso della schiena. Kisuke non perse nemmeno tempo a chiedersi se il potenziale offensivo di quel costrutto risiedesse semplicemente in quelle lame, perché semplicemente dentro di sé era perfettamente cosciente che quelle bambole infernali nascondevano strumenti di morte in ogni cavità nascosta. Piuttosto si chiese quale potesse essere il rapporto di collaborazione in fatto di combattimento tra quei due individui. "Uno m'attacca da terra mentre il collega fa lo stesso dall'alto?" si chiese. "Bella coppia, ma non è tutto qui... non così semplice... in questo modo, combattendo in simultanea rischiano anche di intralciarsi e di colpirsi l'un l'altro. Più precisamente, il bombardiere volante può colpire il marionettista, mentre viceversa è decisamente più improbabile. È probabile, dunque, che l'altro sia solo per presenza, così da pressarmi psicologicamente e darmi qualcosa in più di cui preoccuparmi" provò ad ipotizzare Kisuke.
    «Dovrai scendere da lì, se vuoi costringermi a fare qualcosa. Stando lì sopra come un cane impaurito non credo riuscirai a fare granché» urlò Kisuke, sbeffeggiandolo nel tentativo di farlo innervosire. Si chiese quanto potesse essere realmente saggio farlo, se si considerava l'ipotesi che potesse essere un bombarolo pazzo in stile Dreek Jima.
    «Vedrai che ti faccio volare io da lui» disse invece, cupo, il marionettista, il quale subito dopo gli scatenò addosso la furia della sua marionetta. Fortunatamente Kisuke aveva molteplici protezioni sul corpo che lo avrebbero potuto difendere dalle eventuali offensive da cui non riusciva a difendersi per tempo o che lo riuscivano a cogliere di sorpresa. Poi, laddove non bastavano le protezioni, avrebbe pure potuto ricorrere alla Domu come tappabuchi definitivo. La strategia più semplice e più probabile era che il marionettista lo tenesse impegnato a terra, in corpo a corpo con le marionette, mentre il bombarolo potesse far piovere bombe liberamente. "Non crediate che ve la farò passare tanto semplice, però. Non ho la Taglia Teste con me, per combattere i cattivoni, ma ho pur sempre la Raijin. Posso combattere tranquillamente anche senza il mio spadone di fiducia" pensò, prendendo in mano il manico della Raijin, quindi lasciò che lama composta di fulmini si presentasse. Non aveva con quella spada la possibilità di ferire a lunga distanza e di tenere lontano gli avversari, ma il potenziale offensivo e difensivo di quell'arma non era comunque da meno della Taglia Teste.
    La marionetta dai capelli rossi non poteva certo essere considerata come portatrice di grandi doti combattive a corto raggio o nel corpo a corpo, poiché Kisuke riusciva a tenerle testa abbastanza facilmente, ma rimaneva comunque un impegno. "Devo distruggerla appena possibile." Apparentemente il kiriano doveva solo fare attenzione alle due lame a farfalla e a quella corda uncinata che spuntava dall'addome. La marionetta eseguiva movimenti leggiadri e sinuosi, spesso e volentieri quasi innaturali, e Kisuke doveva quindi evitare che una delle lame lo sfiorasse o che quel serpente artificiale riuscisse ad infilzarlo. Frapponendo la propria Raijin nel moto rotatorio delle lame a farfalla, il Momochi riuscì presto a renderne inutilizzabile prima una e poi anche l'altra, sfruttando i momenti di apertura che la marionetta gli concedeva. Tuttavia, non era tutto lì, perché Kisuke non doveva dimenticarsi che non c'era solo la marionetta e il marionettista a cui badare, ma anche un fottuto bombardiere volante, il quale proprio durante lo scontro tra Kisuke, marionetta e marionettista, stava calando di quota, volteggiando intorno a loro, ed era pronto con uno dei suoi Jutsu esplosivi a rimarcare la propria presenza in quella battaglia.

    Kibaku Nendo • Inago No Taigun - Argilla Esplosiva • Sciame di Locuste
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    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Nata come variante del normale C1, questa tecnica permette all'utilizzatore di creare delle piccole creature (non volatili) grandi all'incirca la metà d'una pallina da tennis che agiranno autonomamente dopo aver ricevuto un preciso ordine al momento della creazione. Queste creature causeranno un'esplosione dal raggio d'un metro. Per mettere fuori combattimento queste creature basterà una tecnica di livello D. Questo jutsu viene normalmente usato per distrarre un nemico o per colpirlo cogliendolo impreparato, dato che queste creature fanno del numero e dell'elevata velocità il loro punto di forza. I danni causati da queste creature sono medi per ciascuna di esse. In base al numero di esplosioni andate a segno, si potranno riportare ferite fino ad un massimo di grave entità complessivamente.
    Se vengono colpiti da oggetti (non ninjutsu e il danno deve essere almeno medio-lievi) potranno ancora esplodere ma solo entro i primi cinque secondi.
    [Numero Creature: Chuunin: 10; Sp Jounin: 20; ANBU: 30; Jounin: 40]
    Consumo: 4 (1 Porzione D'Argilla ogni due Creature)


    Doro Bunshin no Jutsu - Tecnica del Clone Fangoso
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    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    La natura di questo clone è totalmente differente dagli altri; infatti ha capacità motorie fortemente limitate e risulta essere un'alternativa alla classica tecnica della sostituzione. Questo clone può muoversi solo parzialmente e camminare, risultando totalmente inutile in fase offensiva. Viene quindi utilizzato per lasciarlo come bersaglio, per quanto possibile, mobile ed eludere l'avversario che potrà così sferrare il proprio attacco convinto d'avere un bersaglio vero di fronte. Differentemente dagli altri cloni, lo scopo è che venga colpito, poiché se il nemico lo affonda con una lama o gli sferra un pugno; si troverà con l'arma / l'arto incastrato in una sagoma che si rivelerà essere fangosa, rendendosi così bersaglio dell'utilizzatore per un turno. Non può usare alcun Jutsu e le armi raffigurate sul corpo del clone non sono ovviamente utilizzabili.
    Consumo: 2 (A Clone)


    Kisuke al proprio posto lasciò un clone interamente composto di fango come bersaglio per quello sciame di locuste e per la marionetta. In breve tempo, data la sua scarsa mobilità il clone si ritrovò ad essere un facile bersaglio; infilzato da una corda con spuntone che cresceva dall'addome della marionetta e per di più ricoperto da tutti quegli insetti che poi esplosero all'unisono.
    "Non posso guardarmi da entrambi contemporaneamente per troppo tempo…" Il doversi guardare le spalle contemporaneamente da entrambi gli avversari, però, gli rendeva per l'appunto difficoltoso porre fine a quella fastidiosa situazione. Era proprio come un cane che si morde la coda. "Finirei arrosto prima ancora di poter terminare tutte le mie riserve di Chakra. A meno che..." A meno che non ingaggiasse in corpo a corpo il Marionettista. Quest'ultimo si manteneva sempre al di fuori dal raggio delle esplosioni, e a buona ragione. Le uniche che si esponevano a rischio erano le marionette. Entrando nel corto raggio con il marionettista, il bombarolo dall'alto avrebbe per forza dovuto fare parecchia attenzione oppure avrebbe coinvolto nelle esplosioni anche il suo alleato. "A meno che non gli interessi una beneamata minchia del suo alleato" ipotizzò Kisuke, ma non vi dava troppo credito. Perciò congiunse le mani, eseguì rapidamente i Sigilli necessari e fece in modo di far scorrere la il Chakra Doton finemente lavorato lungo tutta la sua cute.

    Domu - Armatura di Terra
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    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Mediante questa tecnica si rende il proprio corpo duro come una roccia. In questo modo ogni danno derivante da tecniche Taijutsu di grado B e inferiore vengono completamente annullati. Qualsiasi arma metallica non potrà scalfire il Ninja. Stessa cosa vale per esplosioni derivanti da carte-bomba e da altri oggetti acquistabili in armeria purché non siano esplosioni derivanti da Ninjutsu. La tecnica può anche essere utilizzata per coprire parzialmente e non totalmente il corpo dell'utilizzatore. In questo caso il suo utilizzo sarà più veloce non necessitando di alcun sigillo ma semplicemente concentrando il Chakra nella zona interessata.
    Consumo: 8 (A Turno)


    In men che non si dica la sua pelle cambiò radicalmente colore e consistenza, ma tutto questo non sarebbe stato visibile ai due avversari, visto e considerato com'era conciato Kisuke. Si sarebbero accorti della sua resistenza soltanto quando avrebbe ingaggiato un duello in corpo a corpo e qualunque sorta d'attacco fisico o di arma metallica avrebbe prodotto scintille anzi che sangue. A quel punto Kisuke avanzò di corsa in direzione del marionettista, eseguendo in bella vista i Sigilli per la Tecnica dei Petali Fuggitivi e indirizzando contemporaneamente il proprio Chakra per influenzare e alterare quello del traditore dei Chikamatsu.

    Kuyoi Nawabi no Jutsu - Tecnica dei Petali Fuggitivi
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    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Genjutsu
    Il Genjutsu in questione influenza principalmente la vista della vittima. E' dunque necessario essere nel raggio visivo del proprio avversario, che dovrà almeno vedere una minima parte dell'esecuzione del Jutsu. Se la tecnica viene eseguita con successo l'avversario vedrà il Ninja dissolversi in numerossisimi petali rosa scomparendo alla vista del bersaglio. In realtà il ninja sarà sempre lì, ma data la visione dell'avversario, avrà tutto il tempo di fuggire per non essere individuato o preparare qualche attacco. Se l’utilizzatore si avvicina a meno di tre metri dal bersaglio la tecnica si annulla. Inoltre solo l’utilizzatore sarà invisibile ma qualsiasi attacco verso il bersaglio sarà visibile. L'invisibilità dura finché il nemico non subisca una ferita di medio-lieve entità, non è dissolvibile con il Kai.
    Se il Ninja durante l'esecuzione del Genjutsu ha ad esempio un soggetto o oggetto particolare sulle proprie spalle scomparirà anche esso, ma dovrà a quel punto rimanere costantemente a contatto con l'utilizzatore altrimenti tornerà visibile agli occhi della vittima della tecnica.
    Consumo: 4


    Agli occhi del marionettista, Kisuke sarebbe svanito in un nube di petali di ciliegio. Era un trucco di basso livello, ma pur sempre efficace. Anche contro chi era già a conoscenza di un simile Genjutsu, si poteva spremere abbastanza per potersi portare in vantaggio. "Anche combattere da solo può avere i suoi vantaggi. Basta solo saperli sfruttare" fu il pensiero di Kisuke. Eluse facilmente le marionette, passando al di fuori del loro raggio d'influenza, e raggiunse il marionettista. Gli avrebbe presto fatto passare la voglia di ridere qualora ne avesse anche solo un po'. Poi, non appena fu abbastanza vicino al marionettista, l'illusione smise d'avere effetto sul ragazzo e poté finalmente rivedere Kisuke armato e pochi passi da lui. Come se preso da un momento di panico, il marionettista apri la bocca in un movimento meccanico e scaricò addosso al Momochi un'intera carica di cinquanta senbon. Ovviamente buona parte di essi andarono a colpire il bersaglio, ma non riuscirono a ferirlo. Kisuke oltre alle protezioni varie, aveva indosso anche l'Armatura di Terra e questa impedì che ciascuno di quegli aghi riuscisse a scalfirlo, quindi com'era abituato a fare, eseguì un colpo da maestro con la Raijin, affondando la lama con tutte le proprie forze per poi dare uno strattone e squarciare il corpo. Quello a cui ancora non riusciva a far l'abitudine era la facilità con cui quella lama fatta di fulmini riuscisse a tranciare qualsiasi cosa. Fu allora che si rese conto che il marionettista non era davvero una persona, ma soltanto un involucro di legno che conteneva una persona, questo perché non uscì del sangue dalla ferita, e in compenso dal retro della marionetta fuoriuscì una figura in fuga. Kisuke vide una figura uscire dal suo bersaglio, così come una farfalla abbandona il suo bozzolo di crisalide. Quello non era un marionettista, ma una marionetta. Oltretutto, d'improvviso, una coda come quella di uno scorpione uscì allo scoperto, lo punse all'addome e lo spinse via, impedendogli di completare il proprio lavoro con il marionettista. "Peccato... fosse andata bene l'avrei eliminato. Certo che c'è sempre da imparare da certe persone" pensò Kisuke, il quale nel mentre si scrollò di dosso quei senbon che erano rimasti infilzati al pelo nei suoi vestiti.
    "Avrei dovuto aspettarmelo. Uno come lui, che combatte a distanza con le marionette e sfrutta i Genjutsu, doveva per forza avere una sorta di asso nella manica, un jolly, qualora qualcuno gli fosse riuscito ad arrivare abbastanza vicino da potergli sfiorare un capello" si rimproverò, ma non troppo. Avrebbe dovuto metterlo in conto come un'ipotesi valida, ma difficilmente avrebbe mai potuto immaginare che quella fosse in realtà una marionetta, sia perché per prima cosa non era affatto esperto di quegli aggeggi infernali e sia perché ad essere visibile era soltanto il volto ed era riprodotto davvero bene. Per lo meno, fortuna per lui, non era uno sgorbio.
    «Mi spiace per te, pivello, ma questa spada può tagliare qualsiasi cosa!» esclamò Kisuke. Non a caso, quella che impugnava era la spada personale del Nidaime Hokahe di Konohagakure no Sato. "Ad averlo saputo, avrei fatto in modo di fare molta più pressione con la Raijin" si disse Kisuke Momochi.
    «Masaru, che fai? Fallo a fettine!»
    «Che cazzo dici, imbecille di un Daiki?! Mi è sparito da davanti agli e me lo sono ritrovato davanti all'improvviso. Gli ho scagliato addosso quasi tutti i miei senbon avvelenati, ma non si è fatto nulla!»
    «E pensare che un tempo mi chiamavi Maestro...»
    Kisuke decise che non sarebbe stato ancora ad ascoltare. Si era stancato di loro, e del loro atteggiamento che aveva raggiunto il culmine. Non che si aspettasse chissà cosa da gente come loro, ma essere ingaggiato e poi essere tratto come se fosse una presenza superflua che qualunque cosa accadesse aveva il destino segnato... lo faceva andare in bestia. Se quei due avevano tanta voglia di discutere come due donne con cil ciclo proprio nel bel mezzo di una battaglia da loro stessi tirata su, Kisuke non avrebbe detto di no, ma al tempo stesso non sarebbe rimasto a guardare. Infatti, si mosse rapido e agile come un giaguaro, Raijin in pugno. In men che non si dica gli arrivò vicino e l'altro non poté più ignorare la sua presenza, altrimenti la lama fatta di fulmini non gli avrebbe semplicemente tagliato in due la lama con cui aveva provato a difendersi e aperto uno squarcio elettrizzato lungo il petto, ma probabilmente gli avrebbe divelto il corpo in due.
    «Chiedo venia, non avrei voluto interrompere la vostra discussione simil puttanelle da strada, ma qui sinceramente avete iniziato a rompere i coglioni» disse loro, quando il marionettista aveva preso le distanze con un balzo improvvisato, il corpo ancora avvolto da una scarica di saette gialle.
    «Figlio di...» tentò di dire, cercando in tutti i modi di non balbettare. Il Mukenin del Clan Chikamatsu sfoderò a quel punto un terzo rotolo e lasciò che questo si aprisse, lasciando intravedere sulla candida pergamena le nere linee che disegnavano il kanji della parola terzo.

    Sandaime Kazekage
    SandaimeKazekage_zpsacc0d32e
    La marionetta in questione raffigura il Terzo Kazekage di Sunagakure No Sato. Ha inoltre numerosi meccanismi nascosti legati a diverse tecniche. Questo però è nulla rispetto a ciò che è seriamente in grado di fare, poiché la marionetta possiede oltre alle sue armi, l'innata della Sabbia Ferrifera. Questo grazie ad un dispositivo posto sul petto in corrispondenza del cuore, che consente al marionettista di controllare il chakra per eseguire la le tecniche legate a questa potente Innata. In quanto marionetta umana, è necessaria un'adeguata tecnica di livello A per distruggerne il cuore che regola l'utilizzo del suo chakra speciale.
    Avambraccio Sx: Artiglio
    Avambraccio Dx: Sega Elettrica
    Spalla Sx: Katana Dentata


    "Ma quello..." Kisuke aveva già visto quel volto. Era il Sandaime Kazekage di Suna. I libri di storia ne parlavano assai, lo descrivevano come il più forte tra i Kazekage mai esistiti. Il suo volto Kisuke lo aveva visto sia a Suna nelle sculture, sia nei diversi testi storici che riportavano un ritratto. "È in questi momenti che mi piacerebbe vivere nell'ignoranza e non sapere la storia che si cela dietro quella fottuta marionetta" disse a se stesso, ma al tempo stesso Kisuke era anche - da sempre - un individuo avido di sapere e per quanto alle spalle di quella marionetta potesse essere celata una storia truce e il segreto di un'abilità formidabile, sotto sotto avrebbe voluto sapere anche solo un pizzico di tutto ciò. Forse, una volta terminato lo scontro, avrebbe anche avuto la possibilità di estrarre informazioni dalle menti dei due Mukenin, ma prima avrebbe dovuto fronteggiare sia la marionetta che raffigurava il leggendario Sandaime Kazekage e al tempo stesso l'enorme drago d'argilla che l'utilizzatore del Bakuton aveva appena creato e designato come sua nuova cavalcatura volante.

    Kibaku Nendo: Doragon • C2 - Argilla Esplosiva: Drago • C2
    KibakuNendoDoragonbullC2-ArgillaEsplosivaDragobullC2_zps3268e51d
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    L'utilizzatore sarà capace di creare un Dragone di dieci metri per sei. La creatura, anche se dotata della capacità di volare, risuta essere piuttosto lenta arrivando a velocità medio bassa. Vista la sua mole ogni battito d'ala comporta un grande e ampio movimento, motivo della sua lentezza. La particolarità di questo Drago sta nella capacità di poter emettere dalla propria bocca diversi tipi di bombe. Al momento della creazione si potrà "immettere" nel drago una qualsiasi quantità di Argilla determinata dall'utilizzatore, oltre il minimo richiesto per la creazione del drago stesso, questa argilla sarà poi utilizzata per le tecniche derivate dal drago. Questa argilla risiederà nella coda del drago e, ogni volta che si desidera utilizzare una tecnica dello stesso, una parte della coda rientrerà nel drago che la impasterà per utilizzare la tecnica.
    Se fatto esplodere, il Drago C2 causerà un'esplosione dal raggio di dodici metri causando danni gravissimi da ustione.
    Consumo: 8 (6 Porzioni d'Argilla)


    Quello appena entrato in gioco era un drago enorme, un drago tanto enorme però quanto goffo. Ad una prima occhiata poteva avere quasi un aspetto bonario e non pericoloso come ad esempio gli sparvieri dal becco aguzzo, possenti ali e artigli affilati. Tuttavia, Kisuke era consapevole che se il Mukenin l'aveva creato e con un balzo si era portato dalla precedente cavalcatura a questa, un motivo c'era senz'ombra di dubbio. Osservò e cercò di studiare quanto più possibile, ma oltre dedurre che le sue dimensioni e il tempo impiegato in ogni battito d'ali comportavano una ridotta mobilità, non avrebbe saputo dire altro. "Credo proprio che per scoprire di più, dovrò ahimè provarlo sulla mia pelle."
    «Ti diamo l'ultima opportunità per darci quello che vogliamo» lo minacciò in tono macabro il Mukenin del Bakuton.
    Kisuke in tutta risposta sollevò un bel dito medio e sorrise. per i due Mukenin quella risposta sarebbe stata abbastanza inequivocabile.
    «Preparati ad assaggiare la paura, allora» intimò, schiumante di rabbia. «Avanti, Masaru, procediamo!» disse, lasciando intendere che i due avessero già qualcosa di programmato in anticipo. Kisuke si mise immediatamente in guardie e notò il Mukenin di nome comporre lesto una serie di Sigilli a lui sconosciuta.

    Jubaku Satsu - Intrappolamento dell'Albero
    JubakuSatsu-IntrappolamentodellAlbero_zps80a6cd52
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Genjutsu
    Questa tecnica viene utilizzata per immobilizzare l'avversario e permettere al ninja di sferrare un attacco durante la distrazione dell'illusione. Perché vada a segno sarà necessario che il bersaglio veda almeno in parte i sigilli eseguiti. La tecnica dura quattro secondi. Durante due secondi iniziali, la vittima vedrà formarsi dal terreno un albero rasente alle sue spalle che sprigiona un robusto ramo avvolgendolo ed immobilizzandogli la vita e le braccia. Nei due secondi rimanenti l'utilizzatore scomparirà alla vista per poi spuntare fuori dall’albero intenzionato a colpire l’obbiettivo con un kunai. In realtà l'utilizzatore non si è mosso e mentre sarà costretto all'immobilità nei due secondi iniziali dell'illusione, negli ultimi due potrà muoversi liberamente per sferrare un qualsiasi attacco o compiere una qualsiasi altra azione, come darsi alla fuga o nascondersi.
    La tecnica può essere dissolta infliggendosi una ferita media o con il Kai anche se il senso di immobilità farà diventare quest’azione più complicata e richiederà più tempo del normale.
    Consumo: 8


    Satetsu Kaihou - Sabbia Ferrifera Globale
    SandoKaihou-SabbiaGlobale_zps0fab68d8
    Villaggio: Sunagakure No Sato
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Per utilizzare questa tecnica è necessario creare due grandi blocchi di sabbia ferrifera, i quali andranno poi portati in alto nel cielo, a circa dieci metri d'altezza. Una volta fatto bisognerà fondere i due blocchi creando così un ammasso che prenderà la forma di un'enorme nube, simile alle radici d'un albero. A questo punto i numerosi spuntoni di sabbia ferrifera piomberanno al suolo in maniera casuale, coprendo una zona di dieci metri di raggio ad una distanza massima di trenta metri dall'utilizzatore. Questi spuntoni di sabbia dura come l'acciaio possono perforare facilmente un corpo umano. Se anche l'avversario riuscisse a schivare o a neutralizzare parzialmente la tecnica, questo Jutsu è utile anche per intrappolare il nemico all'interno di quella che si rivelerà al termine dell'attacco come un'enorme cupola di sabbia ferrifera, più simile ad una foresta di rovi d'acciaio.
    Consumo: 8


    Mine • C2
    MinebullC2_zpsbadc9ddd
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Il Drago C2 sarà in grado di espellere dalla propria bocca cinquanta Mine d'Argilla dalla forma sferica che verranno riversate sul terreno sottostante. Questo speciali Mine hanno un diametro di circa mezzo metro e sono l'unico tipo di creazione d'Argilla non direttamente detonabile dall'utilizzatore, ma bensì esploderanno automaticamente se riceveranno una pressione anche solo paragonabile a quella esercitata da un piede che vi cammina sopra. Al momento della detonazione le Mine causano un’esplosione dal diametro di un metro causando ciascuna danni di medio-grave entità. Le mine potranno essere piazzate sotto terra, utilizzando un qualsiasi Jutsu Doton di immersione sotterranea. Per piazzarle sarà però necessario un intero turno durate il quale bisognerà tenere impegnato il nemico. Una volta piazzate le mine ricopriranno un'area di raggio pari a quaranta metri, in una griglia in cui una mina sarà alternata ogni metro.
    E' possibile utilizzare questa tecnica una sola volta nell'intera "vita" di un singolo Drago C2.
    Consumo: 8 (4 Porzioni d'Argilla)

    Doton: Iwadeppō no Jutsu - Proiettile di Roccia
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    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie ad una rapida serie di sigilli, l'utilizzatore sarà capace di impastare nella bocca un piccolo proiettile di Chakra Doton, dal diametro di dieci centimetri, per poi sputarlo verso il nemico ad una velocità media. Il Chakra elementale così compresso si espanderà rapidamente, ingrandendo il proiettile di roccia e permettendogli raddoppiare le proprie dimensioni ad ogni metro percorso, fino a raggiungere un diametro massimo di due metri. Il proiettile arriverà fino a venti metri di distanza e sarà capace di causare danni di media entità da impatto, riuscendo anche a sbalzare di pochi metri il bersaglio colpito.
    Consumo: 4


    Suika no Jutsu - Tecnica dell'Idratazione
    SuitonSuikaNoJutsu-TecnicadellIdratazioneSpJounin_zps8a16537f
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa è la tecnica principale legata all'Innata, permette all'utilizzatore di smaterializzare determinate parti del corpo diventando acqua. A questo livello si sarà capaci di smaterializzare tutto il corpo o una qualsiasi parte di esso, permettendo di non risentire di danni causati da qualsiasi Arma o Jutsu fino al livello B. Liquefatto il proprio busto, esso sarà immune da qualsiasi danno ma gli attacchi del nemico andranno comunque a segno passando attraverso di esso; sarà possibile in questo caso, da parte dell'Hozuki, trattenere l'arto nemico all'interno del proprio busto, afferrandolo con l'acqua del proprio corpo L'intero corpo del possessore dell'innata si dissolverà diventando acqua dolce e lo Shinobi potrà rigenerarsi in qualsiasi momento e senza necessariamente usare la stessa "sorgente" d'acqua. La sorgente d'acqua dalla quale si riemergerà dev'essere entro dodici metri dal punto in cui si è smaterializzati.
    Consumo: 8


    Kisuke iniziò a vedere delle modeste radici che sconquassavano il terreno e crescevano leste. Non fu abbastanza veloce per sfuggire alla loro presa. In tempo di un attimo si ritrovò intrappolato e alle sue spalle quelle radici erano andate a formare un vero e proprio albero, al quale Kisuke si trovava intrappolato. "Un Jutsu dell'Arte del Legno...? Ma che cazzo succede?" si ritrovò a pensare, perplesso. Nel mondo ninja non ci si doveva stupire praticamente di nulla, ma certe cos avevano davvero dell'incredibile. Nessuno di quei due aveva mostrato elementi che fossero riconducibili al Mokuton del Clan Senju di Konoha. Eppure Kisuke si trovava intrappolato a quel dannato albero. Fosse stato soltanto quello i problemi si sarebbero chiusi lì, poiché il legno aveva reso impossibile il movimento delle braccia, ma non gli aveva bloccato l'utilizzo delle mani e lui aveva perciò ancora tutta la possibilità di sfruttare un Ninjutsu. Tuttavia, i due Mukenin avevano in mente di utilizzare una combo per più devastante. Una di quelle che non lasciano scampo. Infatti, la marionetta del Sandaime Kazekage aveva appena attivato chissà quale meccanismo e stava andando a formare nell'aria un intricata ramificazione composta di polvere nera. Kisuke aveva già avuto il piacere di avere a che fare con quel tipo di polvere, e insieme ad essa ance polvere d'oro, ma allora non riuscì a scoprire granché a riguardo. L'unica cosa che sapeva per certo era che non sarebbe stato saggio sperimentare e rischiare. Come se non bastasse, prima che la ramificazione aguzza si infittisse e chiudesse qualsiasi probabile via di fuga, il bombarolo lasciò che il suo enorme drago vomitasse dalla bocca una grossa quantità di sfere biancastre, le quali rotolando andarono a depositarsi in tutta la zona circostante. A quel punto, Kisuke pur non conoscendo i segreti dietro quell'albero e dietro la polvere nera, aveva realizzato senza troppi problemi che tutta quella combinazione puntasse semplicemente ad inchiodarlo all'interno del raggio dell'esplosione di quelle bombe. "A quanto pare non mi rimane proprio altra scelta..." pensò piuttosto seccato. Era sempre restio all'utilizzo della propria Abilità Innata, ma se serviva per salvarsi la pelle non poteva farne a meno. Poi, a differenza di quanto si sarebbe in realtà aspettato, la detonazione delle bombe avvenne in maniera particolare. Il che pose Kisuke dinanzi al dubbio se tutte quelle creazioni esplosive fossero sotto il totale controllo del suo creatore. Questo perché l'esplosione non fu azionata una volta che le bombe si furono depositate sul terreno. Il Mukenin utilizzatore del Bakuton sputò dalla bocca un proiettile di roccia che in un primo momento si presentò di dimensioni assai ridotte, ma poi una volta oltrepassata la ragnatela di polvere nera si espanse divenendo un masso vero e proprio. A quel punto, quel masso, procedette inevitabilmente verso il basso, fino ad urtare con le bombe, innescando così una pericolosissima reazione a catena che difficilmente avrebbe lasciato scampo. Pericolosa per chiunque altro, forse, ma non per il Momochi che aveva già attivato il processo di smaterializzazione e aveva trasformato il suo corpo in semplice acqua dolce, rendendolo così immune agli effetti e ai danni di quella combinazione esplosiva. "Devo ammettere che però ci hanno dato dentro... peccato per loro" pensò lesto. Kisuke, dunque, attese che i due Mukenin assaporassero per un attimo la loro vittoria, e soprattutto che l'aria si calmasse, quindi riprese nuovamente il suo aspetto in forma solida, in carne ed ossa.
    «E adesso?» chiese loro, con totale superiorità, mentre tutt'intorno a loro regnava il caos assoluto di polveri varie e detriti che si univano in un turbine caotico. "Avete talmente rotto il cazzo che vi rinchiuderei volentieri dentro la mia Daibaku Suishouha, così da farvi assaggiare una tra le peggiori delle morti, ma siamo ancora troppo vicini alle Terre di Nessuno. Ma rischierei di attirare troppe attenzioni, più di quanto non abbiano già fatto queste maledette esplosioni. Un bel Turbine Distruttivo, però, non ve lo leva nessuno!" pensò tra sé e sé, procedendo poi alla composizione dei Sigilli mentre il suo corpo lavorava nell'impasto di un'immane quantità di Chakra.

    Suishouha - Turbine Distruttivo
    Suishouha-TurbineDistruttivo_zpsfdd3834e
    Villaggio: Tutti
    Livello: S
    Tipo: Ninjutsu
    L'utilizzatore, renderà il chakra base e quello elementali di tipo acqua, contraddistinti e separati, portandone uno ad una mano e l'altro in quella opposta. Una volta fatto ciò, egli unirà le mani, rendendole adiacenti e posizionandole al suolo, liberando in quest'ultimo il chakra. In seguito a circa due secondi, dal terreno fuoriuscirà un turbine, simile ad un tornado che avrà una notevole forza attrattiva e che diminuisce di dimensioni con il trascorrere del tempo. Esso ha una durata di tre turni, rendendo le ferite inferte progressivamente ridotte: al primo turno, infliggerà dei danni di gravissima entità, delle dimensioni di un cilindro alto quaranta metri e largo venti; al secondo turno, infliggerà dei danni di grave entità, le dimensioni scenderanno a trenta e quindici; al terzo turno, infliggerà dei danni di media entità, delle dimensioni scenderanno a venti e dieci. L'utilizzatore, potrà comandare a suo piacimento il tornado che si muoverà a velocità media, facendolo muovere nella direzione da lui scelta.
    Consumo: 30


    Il Momochi posò a terra entrambe le mani, quindi dal terreno roccioso iniziò a sgorgare e prendere vita una sorta di piccolo fiume in piena, il quale prese in breve tempo un moto rotatorio e si trasformò in un pericoloso turbine. Kisuke non poteva non sentire il suo corpo come se fosse svuotato da un organo essenziale, data la mole di Chakra investita in quel Jutsu, ma questo non gli impediva di mantenere il totale controllo sulla direzione di quel Jutsu.
    I due Mukenin avevano ancora da sopraffare la sorpresa nel vedere ancora vivo lo shinobi che credevano di aver appena ridotto in polvere, che si trovarono a dover fronteggiare quella minaccia acquatica ai diretti ordini di Kisuke. "I figli di puttana avevano deciso per davvero di farmi saltare in aria una volta per tutte. Cos'è, o tutto o niente, eh? Bastardi, ma vi ripagherò con la stessa moneta, ora!"
    Con una furia quasi inarrestabile il tornado si mosse verso i due Mukenin, con la chiara intenzione di travolgere per primo il marionettista.

    Edited by Mr.Uchiha - 13/7/2015, 21:07
     
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    «Sali, Masaru!» gli urlò il compagno, inviandogli al volo lo sparviero che in precedenza era stato sostituito come cavalcatura dall'enorme drago. Avevano entrambi compreso perfettamente quello che il tornado era stato comandato a fare, ma Kisuke non aveva intenzione di lasciar prendere loro delle contromisure. "A te non ti lascio andare via così facilmente, bastardo!" pensò, infatti, Kisuke, determinato più che mai e si adeguò per scagliargli addosso uno dei suoi più temibili Genjutsu.

    Shikumi no Jutsu - Tecnica Della Morte Vissuta
    ShikuminoJutsu-TecnicaDellaMorteVissuta_zpsb7cbf106
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    Livello: A
    Tipo: Genjutsu
    Questa straordinaria illusione, permetterà all'utilizzatore di far visionare nella mente della vittima, la scena della sua morte. Lo shock che proverà quest'ultima sarà notevole e vedrà ogni cosa dagl'occhi di se stessa ma portata ad uno stato critico. Questo jutsu per essere effettuato richiede una condizione, ovvero quello di incrociare il proprio sguardo con quello della vittima. La visione è chiaramente dettata dall'utilizzatore e la strategia più utile, è quella di non far cambiare l'ambiente circostante ed ottenere una morte realistica dell'avversario, così che egli non capisca sia un illusione. E' possibile muoversi, ma solo leggermente, durante il Genjutsu. Per uscire dal Jutsu bisogna infliggersi una ferita di medio-grave entità. Se la tecnica va a segno l’avversario sarà più lento di due gradi per tre turni oltre a essere visibilmente scosso e, nel peggiore dei casi, quasi paralizzato.
    Consumo: 15


    Una volta che ebbe fatto tutto il possibile per mettere in atto il proprio Genjutsu, nella mente del marionettista l'ANBU di Kiri fece apparire l'immagine di lui che veniva mano a mano prosciugato di qualunque liquido corporeo, finendo ad essere ridotto a un cadavere essiccato, come quelle mummie antiche di secoli e secoli. Questo fu sufficiente perché non potesse cogliere al volo l'occasione del passaggio. In questo modo il tornado lo raggiunse e lo travolse. Il marionettista fu inghiottito in quella furia liquida, triturato e schiacciato dalla forza dell'acqua per poi essere sputato fuori con violenza come se fosse un pasto schifido e indigesto. Era quello il momento d'agire, e Kisuke non perse tempo. Raggiunse immediatamente il corpo del marionettista che ora aveva tutto men che meno la forza di reagire e fuggire, quindi Kisuke lo trafisse alla base della nuca con la punta della lama della Raijin, penetrando solo per pochi centimetri, quel che bastava per recidere il flusso di midollo spinale.
    «Mi spiace, ma pare che la fantomatica coppia di artisti si sia ormai sciolta» chioso il kiriano, una volta che fu certo d'aver messo fuori dai giochi il marionettista. Adesso non aveva altro da fare se non fare in modo che anche l'utilizzatore del Bakuton facesse la stessa e identica fine. Il suo Jutsu di livello S era sempre in gioco e al suo completo servizio, ma quel bombardiere volante aveva probabilmente tutte le possibilità di non farsi colpire, soprattutto se rimetteva in gioco una delle sue creature più agili rispetto a quel drago. Tuttavia, cerco innanzitutto di prendere le distanze e bombardare il turbine per tentare di ridurne il vigore fino ad arrestarlo.

    Missile • C2 x3
    MissilebullC2_zpsa0748849
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Il Drago C2 sarà in grado di espellere dalla propria bocca un drago volante di dimensioni ridotte rispetto all'originale che sarà scagliato ad altissima velocità verso il nemico. Il Missile potrà essere fatto esplodere a comando dall'utilizzatore, vista la sua velocità viaggerà in linea retta potendo compiere solo leggeri aggiustamenti di traiettoria durante il tragitto e causerà un'esplosione dal raggio di quattro metri, causando danni di gravissima entità. Seppur dotato di ali non potrà riprendere il volo una volta arrivato a terra e anche nei movimenti normali risulterà piuttosto impacciato e lento, sempre che la sua struttura, dopo il lancio, sia integra.
    Consumo: 4 (2 Porzione d'Argilla)


    Il drago su cui il Mukenin stava, iniziò a sparare dalla bocca ben tre miniature di se stesso, i quali si comportavano però come dei missili guidati ed esplodevano poi contro il turbine, senza però scalfirlo minimamente. Una manovra sbagliata e il tempo perso a sparare le bombe permisero al turbine di raggiungere il Mukenin e il suo drago d'argilla, e quindi di travolgerli entrambi. Fecero la stessa e identica fine dell'esponente nonché traditore del Clan Chikamatsu. Furono inghiottiti, danneggiati e poi sputati via dal turbine, seppur stavolta con minor forza rispetto a quello che fu costretto a subire il Chikamatsu. Allora e solo allora Kisuke fece calmare il proprio tornando, sciogliendo il Jutsu e facendolo tornare ad essere della semplice e calma acqua che aveva formato una sorta di pozza su larga scala.
    Il primo ad attirare l'occhio di Kisuke fu l'enorme drago, o quel che perlomeno ne rimaneva. Ormai era semplicemente un ammasso di argilla maciullato e deformato. Kisuke lo raggiunse. Al riparo del drago, vi era il Mukenin. Era malconcio. Era evidentemente in cerca di un modo per fuggire e salvarsi, ma Kisuke lo raggiunse rapido e lo trafisse prima ancora che provasse a prendere le distanze. Non appena la lama fatta di fulmini si aprì strada nella carne, Kisuke vide soltanto le scintille farsi forti ma anzi che vedere sgorgare del sangue, la figura cambiò radicalmente aspetto.

    Nendo Bunshin - Clone d'Argilla
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    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    La tecnica permette all'utilizzatore di creare Cloni d'Argilla. Questi cloni però sono diversi da tutti gli altri, poiché si tramutano in Argilla solo in base al volere dell'utilizzatore o dopo aver subito una ferita. Il Clone può esclusivamente usare le tecniche derivanti dalla propria innata e non eventuali capacita e specializzazioni. Il clone dispone della stessa quantità d'argilla dell'originale. Il clone quando dissolto ritorna alla sua materia originale e se il nemico ha usato una tecnica ravvicinata trapassando il clone, la parte con cui ha sferrato il colpo rimarrà bloccata per un turno nell'Argilla. Il Clone può essere fatto esplodere a comando dell’utilizzatore ed emetterà dei leggeri fasci di luce per un secondo per poi salare in aria. Questa capacità di esplodere può essere usata sia se il clone è integro sia se è già stato riportato al suo stato originale purché entro un turno. L'esposione causa ferite di media entità e ha un raggio di tre metri.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dall'originale e si dissolvono se subiscono una qualsiasi forma di ferita.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 4 (per Clone) (3 Porzioni d'Argilla per Clone)


    Normalmente quel costrutto d'argilla avrebbe bloccato all'interno di sé chiunque lo avesse trapassato. In questo caso la lama della Raijin, ma la capacità di taglio della Raijin era talmente elevata da poter tagliare ance quell'argilla indurita. Tuttavia, si svolse tutto troppo in fretta e Kisuke realizzò con un secondo di ritardo quello che sarebbe accaduto. Aveva trafitto il clone quando ancora portava le sembianze del suo creatore, e quando lo vide mutare forma lo associò al clone di fianco che egli stesso era in grado di utilizzare. Si ricordò troppo tardi che quel materiale esplodeva che una bellezza e fu così che si ritrovò coinvolto in un'esplosione dal raggio ridotto. La deflagrazione lo scagliò lontano, ma non lo danneggiò eccessivamente così come aveva invece temuto al momento stesso in cui i suoi occhi iniziarono a vedere la combustione, le fiamme, l'esplosione.
    "Quel maledetto... come diavolo...?" si chiese, imbestialito, mentre prendeva a rimettersi in piedi. Verificò l'entità delle ferite. Scottava, tutto quanto, ma non era nulla di eccessivamente grave. Dentro di sé gli faceva rabbia, essersi fatto fregare come un pivello, ma fisicamente avrebbe potuto sopportare quel dolore. Aveva sopportato di peggio in anni e anni che ormai faceva il ninja. Ormai, però, era andata. Peccato per la fuga del Mukenin, avrebbe a quel punto preferito far pulizia di quella feccia. Molto probabilmente, il possessore del Bakuton aveva approfittato dell'ostacolo visivo creato dal tornado per scambiarsi con un proprio clone e fuggire. Kisuke convenne che quella fosse la scelta migliore che il Mukenin potesse prendere. Invece, in barba al pensiero che Kisuke si era fatto, il bombarolo aveva preso riparo all'interno del drago stesso, così da subire il minor quantitativo di danni e poi una volta sputato fuori, si aprì un collegamento diretto dal drago al terreno e lì vi si nascose, lasciando nell'intermezzo un clone d'argilla a far da controfigura nonché da esca. Così, il Mukenin riapparve alle sue spalle del kiriano, emergendo dalla roccia del terreno.

    Moguragakure no Jutsu - Tecnica della Talpa Sotterranea
    Mole
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Mediante questa tecnica è possibile, grazie ad una forte affinità al Doton, di creare un cratere nel terreno causato dall'immissione del proprio Chakra elementale. Tale mossa è di rapida attuazione e permette inoltre all'utilizzatore di muoversi liberamente sotto terra ad una velocità pari ad un grado inferiore alla propria originale. Il punto debole della tecnica è appunto che il buco nel terreno è ben visibile; infatti non è possibile immergersi nel sottosuolo mediante altre tecniche per poi utilizzare questa; bisogna dunque forzatamente usufruire di questo Ninjutsu da subito fino a quando si esce dal terreno.
    Consumo: 4 (A Turno)

    Jagei Jubaku Bakuha - Prigione delle Serpi Esplosive
    SerpiEsplosive
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica permette all’utilizzatore di creare dai palmi delle mani due grossi serpenti d'Argilla dal diametro di circa trenta centimetri ciascuno che arrivano ad una lunghezza di venti metri. Questi serpenti si avvinghieranno con una velocità media all’avversario imprigionandolo ed impossibilitandolo al movimento. A comando dell'utilizzatore i serpenti potranno esplodere causando una potente esplosione che causerà danni gravi da ustione per ogni serpente. La detonazione si espande per mezzo metro dal corpo del serpente.
    Consumo: 8 (5 porzioni d'Argilla)


    Kisuke fu immediatamente attirato dal rumore di roccia sconquassata. Si voltò e vide il Mukenin con mezzo busto al di fuori del terreno, le braccia protese in avanti e una coppia di serpenti bianchi che gli uscivano dalle bocche sui palmi e avanzavano in direzione di Kisuke. Quest'ultimo, però, impugnò la Raijin e con la lama di fulmini recise la testa a quei serpenti prima ancora che riuscissero a raggiungerlo, quindi si allontanò con un balzo per evitare essere coinvolto all'interno del raggio di un'eventuale esplosione. Esplosione che tuttavia non arrivo. Kisuke non seppe dire se quei serpenti ora fossero morenti a terra perché inutile farli esplodere o per quale altro motivo. "Come quelle bombe, che ha dovuto innescare manualmente..." si ricordò, notando poi che il Mukenin, ancora immerso nella roccia, lo guardava di malo modo, con malcelata sofferenza.
    «Perché mi guardi in quel modo? Non credere che io mi sia divertito. Avrei voluto evitare tutto questo, perciò vi ho consigliato di non tirare troppo la corda prima ancora che incrociassimo le lame» gli disse Kisuke, mesto. Ormai c'era poco da fare per il Mukenin. Molto probabilmente si era reso conto che tutti i suoi tentativi erano andati a puttane e ora non sapeva più che pesci pigliare, dove attaccarsi. Kisuke glielo avrebbe consigliato volentieri, tanto per sbeffeggiarlo un po', ma quella storia stava dando fin troppo per i suoi gusti e decise di porvi fine immediatamente. Così come aveva fatto con il marionettista poco prima, il kiriano si accinse a mettere in ballo uno dei suoi Genjutsu. Anzi, non solo uno, stavolta, bensì due in combinazione e in rapida successione, con le mani che componevano Sigilli quasi senza soluzione di continuità.

    Kuyoi Nawabi no Jutsu - Tecnica dei Petali Fuggitivi
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    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Genjutsu
    Il Genjutsu in questione influenza principalmente la vista della vittima. E' dunque necessario essere nel raggio visivo del proprio avversario, che dovrà almeno vedere una minima parte dell'esecuzione del Jutsu. Se la tecnica viene eseguita con successo l'avversario vedrà il Ninja dissolversi in numerossisimi petali rosa scomparendo alla vista del bersaglio. In realtà il ninja sarà sempre lì, ma data la visione dell'avversario, avrà tutto il tempo di fuggire per non essere individuato o preparare qualche attacco. Se l’utilizzatore si avvicina a meno di tre metri dal bersaglio la tecnica si annulla. Inoltre solo l’utilizzatore sarà invisibile ma qualsiasi attacco verso il bersaglio sarà visibile. L'invisibilità dura finché il nemico non subisca una ferita di medio-lieve entità, non è dissolvibile con il Kai.
    Se il Ninja durante l'esecuzione del Genjutsu ha ad esempio un soggetto o oggetto particolare sulle proprie spalle scomparirà anche esso, ma dovrà a quel punto rimanere costantemente a contatto con l'utilizzatore altrimenti tornerà visibile agli occhi della vittima della tecnica.
    Consumo: 4

    Kuyoi Rensa no Jutsu - Tecnica dell'Incatenamento Floreale
    KuyoiRensanoJutsu-TecnicadellIncatenamentoFloreale_zpscb3c3513
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Genjutsu
    La Kuyoi Rensa no Jutsu è l'estensione della Kuyoi Nawabi no Jutsu - Tecnica dei Petali Fuggitivi e non richiede l'utilizzo d'alcun Sigillo. Va infatti obbligatoriamente usata in combinazione con la prima, creando nel bersaglio l'illusione di stare dissolvendosi a sua volta in una nube di petalli di ciliegio. Ovviamente ciò non corrisponde alla realtà ma causa comunque l'illusione di non avere i propri arti a disposizione. E' possibile utilizzare il Kai solo nei primi secondi della tecnica, il che implica che la si dovrà conoscere, prima di perdere la coordinazione delle mani o infliggersi una ferita di media entità per uscire dal Genjutsu, ma nel caso della prima opzione sarà solo la parte finale ad essere dissolta e non la tecnica principale lasciando comunque l'utilizzatore invisibile. Per utilizzare questa variante non si potrà attaccare direttamente la vittima, dovendosi concentrare sull'illusione, che comunque si svolge in pochissimi istanti. Il malus nel subire questa tecnica sta in un calo fisicomotorio pari ad un grado per due turni, accompagnati ad un lieve stato di choc.
    Richiede la Kuyoi Nawabi no Jutsu - Tecnica dei Petali Fuggitivi
    Consumo: 4


    Quei Sigilli erano diretti alla vista del bombarolo, così come il Chakra utilizzato per scombussolargli il flusso. In questo caso il Mukenin non solo avrebbe visto Kisuke avvolgersi in un manto di petali di ciliegio e sparire alla vista. No. Con l'ulteriore illusione di cui gli aveva fatto dono, Kisuke lo avrebbe portato a credere di essere avvolto da quegli stessi petali con cui si era celato alla sua vista, i quali poi si sarebbero dissolti dandogli l'impressione che il suo stesso corpo stesse svanendo insieme ai petali. Il tempo d'apertura che quella coppia di Genjutsu gli concesse, fu più che sufficiente per colmare in uno scattò rapidissimo la distanza che lo separava dal Mukenin, quindi menò un fendente dall'alto verso il basso con la Raijin e gli aprì in due la testa, talmente facilmente così come lo sarebbe stato tagliare un popone con una qualsiasi altra arma d'infima fattura. "Fine della corsa..." fu il pensiero di Kisuke, come al solito. "Ormai questi due sono soltanto storia."
    A differenza di quel che avrebbe voluto fare in quel momento - ovvero fermarsi, raccogliere il massimo delle informazioni dalle menti dei due Mukenin e solo poi fuggire -, Kisuke prese a correre a più non posso, lasciandosi alle spalle quei cadaveri e quel macello. Non voleva di certo incappare in qualche altro casino richiamato da quello stesso scontro; ne aveva già avuto abbastanza. Corse, quasi incurante delle ustioni che aveva a ridosso di tutto il corpo. L'anello Kū iniziava già a dare i primi sengi d'intervento. Il fastidio e il dolore andava via via alleviandosi, e avrebbe fatto in modo che le sue ferite si rimarginassero molto più in fretta durante il viaggio di ritorno.
    Non si fermò fino a quando non fu nel pieno del Paese della Cascata, ormai più vicino al confine tra il Paese della Cascata e il Paese del Riso, il kiriano si permise di prendere riparo all'interno di una cavità rocciosa nascosta dietro la parete acquatica di una cascata. Lì prese fiato, iniziò a ragionare a mente fredda sull'accaduto e si nutrì con quel poco che aveva: noci, bacche e carne secca. Il viaggio di rientro che lo aspettava sarebbe stato ancora molto lungo, e non poteva di certo farlo a stomaco vuoto. Non aveva intenzione di arrivare a Kiri, richiamare il proprio cane, consegnare le informazioni e collassare per la fame e lo sforzo. "Che gli dico ad Hattori, a pranzo due noci e ora non ci vedo più dalla fame?"

    Masaru Chikamatsu
    Masaru%20Chikamatsu_zps3rhydc7x
    Fisico: Morto;
    Chakra: 115-4(*4)-8= 91


    Daiki Suwa
    Daiki%20Suwa_zpsgjubjen4
    Fisico: Morto;
    Chakra: 150-8-4-8-8-8-4-4(*3)-4-4-8= 82
    Argilla: 40-5-1-6-4-2(*3)-3-5= 10


    KisukeMomochiSPOILER
    ChakraFisicoMentale
    220-8-8-8-8-10-1(*10)-8-2-8(*4)-4-8-30-15-4-4= 61- Ferita lievissima al pollice sinistro;- Affaticato;
    Tripla Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai (10)Fili Metallici (30m)
    Senbon (20)Fili Metallici (30m)
    Cartabomba (5)Telescopio
    Cartabomba Fasulla (5)Pillole del Soldato (3)
    Makibishi (30)Kit Grimaldelli
    Palla Gelo (5)Veleno Debole (2)
    Cartabomba (5)Specchio
    CerbottanaCimice (3)
    Equipaggiamento
    SlotOggettoDescrizione
    Tasca Sup.Shuriken(20)
    Tasca Sup.Spada RaijinRiposta
    Taschino Sup.Flauto DemoniacoSpalla
    Fodero MinoreSpada CortaLombare
    Rotolo MinoreOmbrello Compl.Tripla Borsa
    CustodiaOttavaCintura
    AbbigliamentoCoprinaso BendeIndossato
    AbbigliamentoProtezione CuoioIndossata
    AbbigliamentoGuanti RinforzatiIndossati
    AbbigliamentoAnello ReiPollice destro
    AbbigliamentoAnello KūMignolo sinistro
    AbbigliamentoParabracciaIndossati
    AbbigliamentoParabraccia AltiIndossati
    AbbigliamentoParastinchiIndossati
    AbbigliamentoBendeIndossate
    AbbigliamentoGomitiereIndossate
    AbbigliamentoScarpe con LamaIndossate
    Divisa Alternativa
    Armi da LancioAccessori
    Fumogeni (5)Radiolina
    Kunai (10)Torcia Elettrica
    Sigilli d'Evocazione
    Armi da LancioShuriken Pesanti
    Shuriken (20)Shuriken Maggiore
    Shuriken (20)Shuriken Maggiore



    Note- Sedici metri di Filo Metallico sono legati agli Shuriken Maggiori: otto ciascuno;
    - Quattordici metri di Filo Metallico sono legati a due Shuriken: sette ciascuno;
    - Trenta metri di Filo Metallico sono legati ad un Kunai;
    - Quattro Cartebomba sono legate ad altrettanti Kunai;
    - Due Cartebomba Fasulle sono legate ad altrettanti Kunai;


    Edited by Mr.Uchiha - 13/7/2015, 21:24
     
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    - Non riesco a capire a cosa ti riferisci quando Kisuke sostiene nel pensato che il marionettista ha sfruttato dei genjutsu;
    - Hai scalato una sola porzione di argilla per le locuste, mentre dovrebbero essere una ogni due creature.

    Ennesima missione svolta in maniera egregia, errori di battitura quasi assenti, qualche imprecisione in un paio di punti e un pensato di Kisuke non evidenziato con il relativo colore, ma per il resto veramente nulla da segnalare. Riesci a non rendere troppo pesanti nemmeno le parti che solitamente si leggono a fatica, come alla fine un'intera missione piuttosto lunga, fattore che alle volte potrebbe risultare stancante. Certo, la parte dello scontro con la coppia mi ha un po' ricordato sotto certi aspetti un'altra accoppiata, ma è stata comunque una cosa interessante. Puoi aggiungerti la missione e una ricompensa di 580 Ryo. Per domande varie sai ovviamente dove trovarmi.
     
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3 replies since 3/7/2015, 19:14   198 views
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