Missione Kisuke Momochi

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    Missione Kisuke Momochi
    Missione a Servizio di:Kirigakure No Sato
    Livello:A
    Esecutore della Missione:Kisuke Momochi
    Questa è una missione della massima urgenza: si tratta di un rapimento. Una giovane ragazza del Paese del Fuoco, Akane Murakami, è stata rapita da dei mercanti di schiavi e probabilmente verrà venduta ad uno dei bordelli di Iwagakure no Sato. Da quel che sappiamo, uno dei rapitori è un Mukenin di Kiri paragonabile ad un ANBU con discreta esperienza. In allegato potrai trovare una descrizione sommaria dataci dalle guardie che hanno provato a fermare l'agguato, seppur senza successo, e informazioni più che sicure su alcune delle sue abilità. È presumibile che in circa settantadue ore, la ragazza si trovi a varcare il confine delle Terre di Nessuno, diventando così pressoché irraggiungibile per noi. Per certo, tuttavia, sappiamo che lo faranno passando dal Paese dell'Erba, visto che questo Mukenin ha dei parenti piuttosto influenti da quelle parti, oltre ad essere il Paese d'origine della sua famiglia. Il tuo compito è riportare indietro la ragazza, il prima possibile.
     
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    Kisuke era in viaggio nel Paese del Fuoco. Prima, camminava tranquillamente su di una strada in terra battuta costeggiata da antiche rocce che facevano da delimitazioni laterali. Poi, non appena ne ebbe la possibilità, proseguì attraverso le fitte foreste, saltando di ramo in ramo. Era lì, ormai nei pressi di Gouka, perché di ritorno da una semplice missione di spionaggio. Nella solitudine e la monotonia del viaggio, l'ANBU di Kiri proseguiva nel silenzio più assoluto, disturbato solo da rari versi animali, dall'ululare del vento e dal frusciare delle foglie. Per ingannare se stesso sullo scorrere del tempo e distrarsi mentre continuava a camminare, Kisuke con la mente contava i rintocchi di ogni volta che i suoi piedi toccavano un ramo. Ciononostante, non si lasciava comunque sfuggire l'occasione d'ammirare i fantastici paesaggi verdi di quella terra dal clima mite, ma comunque abbordabile per i gusti del Momochi. In fondo lui era nato e cresciuto a Kiri, avere un mantello indosso ed avvolgersi in esso per far fronte al freddo gli era quasi naturale, ma non disprezzava nemmeno muoversi senza, come appunto faceva ora. Ad ogni modo, mentre avanzava tra gli alberi, sentì costante e insistente lo stridere di un falco. Allora proseguì e si fermò non appena il fitto verde s'interrompeva per il passaggio di una stradina e gli dava la possibilità di vedere chiaramente il cielo. Alzò lo sguardo verso l'alto e capì che non si era sbagliato, si trattava proprio di un falco che volteggiava e si librava agile nell'aria. Il punto è che qual falco l'aveva cercato, trovato e seguito: era lì per lui. Il rapace fece tre giri completi in cielo e dopodiché iniziò a perdere quota, planando. Infine atterrò poggiandosi sull'avambraccio teso del kiriano, per fortuna accuratamente protetto, altrimenti gli artigli del volatile avrebbero scavato con facilità nella carne. "È Takamaru, uno dei messaggeri di Kiri..." disse a se stesso, osservando al tempo stesso la maestosità dell'animale. "Tutto ciò non promette nulla di buono" riconobbe preoccupato, presagendo le grane in arrivo. "Se le Alte Sfere non possono far altro che contattarmi in questo modo, significa che c'è qualcosa di particolare e urgente da fare. E ciò non è un bene, proprio... almeno non lo è per me" concluse mentalmente, allungando la mano destra e prendendo le carte che il falco portava con sé, all'interno della tasca legata alla sua schiena. Dopo un attento controllo appurò essere autentico e perfettamente sigillato in ceralacca con il timbro della Mizukage. Le prese e, prima di aprire e leggere, diede il giusto slancio al falco Takamaru così che potesse tornare a volare alto nel cielo per far ritorno a Kirigakure dove gli sarebbe stato assegnato un nuovo compito, cioè nientemeno che un altro messaggio da consegnare.
    «Vediamo un po' che dice...» mormorò Kisuke, iniziando la sua lettura. la prima cosa che gli capitò per le mani fu una osrta di dossier con una foto e un numero limitato d'informazioni su un Mukenin di livello A, un fuggitivo di Kiri. Non era una missione d'assassinio. Kisuke lo capì subito, poiché altrimenti il messaggio sarebbe stato diverso e no ci sarebbe stata la presenza di un altro foglio come missiva. Il kiriano mise da parte il dossier e passò alla lettura della missiva. Quando ebbe terminato rimase per un attimo sorpreso e deluso, nonché infastidito. Questo non tanto per la missione in sé per sé, ma per il semplice fatto che uno come lui doveva occuparsi di una questione come quella che oltretutto non apparteneva nemmeno al Villaggio della Nebbia o al Paese dell'Acqua. "Che cazzo me ne fotte a me di una ragazzina del Paese del Fuoco? Se la sbrighino loro, imperiali del cazzo" pensò Kisuke, seccato. Non aveva mia accolto positivamente nessuna delle nuove provenienti dalla Foglia, o dall'Impero come veniva preteso si chiamasse, e questa non era una di quelle. Tuttavia, non poteva certo rifiutarsi di svolgere una missione finché veniva emanata dalla Nebbia, seppur andasse poi a vantaggio finale di un Villaggio ormai marcio quasi fino al midollo. Il Caposquadra ANBU di Kiri prese un bel respiro e cercò di razionalizzare i propri pensieri, quindi in nome della maschera che portava sul volto, del tatuaggio rosso sul suo braccio e degli ideali che aveva giurato di difendere, si mise in movimento: direzione Paese dell'Erba.

    La foresta era piena di sussurri. I raggi della luna ammiccavano sulle tumultuose acque del torrente che scendevano tra le rocce, continuando la corsa verso il fondovalle. Sotto gli alberi della foresta nel Paese del Fuoco, Kisuke Momochi seduto a ridosso di un tronco ormai caduto addentava strisce di seppia essiccata durante quella che era la sua pausa notturna prima di giungere il mattino seguente a Tanzaku. Fu proprio durante quella sua pausa che Kisuke ebbe l'inaspettata visita dal suo diretto superiore: Hattori. In quest'occasione particolare non si presentò fisicamente come suo solito, ma sotto forma di ologramma tramite un Jutsu di trasmigrazione spirituale.

    Gentoushin no Jutsu - Tecnica dell'apparizione
    GentoushinnoJutsu-Tecnicadellapparizione_zps93dd7f0a
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Particolare tipo di Jutsu utilizzato per poter comunicare con i propri alleati senza dover essere necessariamente presente fisicamente. Dopo aver composto rapidamente i sigilli lo Shinobi potrà proiettare dunque la propria immagine in un altro luogo di sua conoscenza, avendo cosi' la possibilità di parlare liberamente con i propri alleati. La distanza di apparizione varia in base alla quantità di Chakra utilizzato. In forma spirituale, la voce dello Shinobi risuonerà profonda e distorta.
    Durante tutta la durata della tecnica il corpo fisico dell'utilizzatore dovrà rimanere immobile e in stato di profonda concentrazione.
    - Questo Ninjutsu ha una portata tale da permettere ad uno Shinobi di proiettarie il proprio ologramma da Sunagakure a Kosugoku.
    Consumo: 4 (A turno)


    «Sapevo che ti avrei trovato qui, Nishimura Hanzo» parlò l'ologramma.
    «Lo dovresti sapere che non mi piace quando ti palesi in questa maniera» disse Kisuke all'ologramma.
    «Poco importa. Hai letto la missiva?»
    «Quanto hai dovuto cercare prima di trovarmi?» chiese Kisuke, ignorando la domanda. Sapeva che Hattori non l'aveva trovato così facilmente come invece si ostentava a far credere.
    «Ti ho chiesto se hai letto la missiva» ripeté, fermo, il capo dell'Unità di Kiri.
    «Sì, proprio per questo attendevo una tua comunicazione.»
    «Bene. La ragazza è la nipote di un noto politico del Paese della Foglia. Il soggetto che l'ha rapita era uno dei nostri, come hai letto, e data la situazione attuale con l'Impero, siamo costretti ad intervenire noi. Chi rompe paga, hanno detto.»
    «E immagino che invece di mandarli affanculo con tanto di dito medio e nerchiate sulla schiena, abbiate acconsentito e detto di sì come dei cagnolini impauriti...»
    «Fossi in te eviterei simili insinuazioni» lo inquadrò Hattori. «La situazione è quella che è, e benché gli imperiali siano dei cani fottuti, stavolta avevano la ragione dalla loro.»
    «È una battaglia persa...» sospirò Kisuke. "Quando arriverete a capire che tutta questa storia non si regge in piedi e che l'Impero è solo contro il resto del mondo?" pensò Kisuke, amaro. "L'Impero del Fuoco deve solo che ringraziare di avere talmente tanti santi in favore dall'alto, oppure a fare bene sarebbe dovuto essere completamente schiacciato dalle forze riunite del resto del mondo. Figuriamoci se un Impero che pensa solo al risvolto pubblico, a far scena e non è nemmeno in grado di organizzare una guerra e di concluderla come si deve, possa avere anche la faccia tosta di pretendere servigi da altri Villaggi e di dettare legge quando li si dovrebbe soltanto prendere a calci nel culo..."
    «Non intraprendere battaglia perse, allora. Il nostro uomo migliore, e soprattutto in zona per agire in tempo, per questo compito sei tu. Con i tuoi cani per di più dovresti riuscire a trovare presto la ragazza.»
    «I miei cani non fiutano sogni e speranza. Hanno bisogno di una traccia, e io non so nemmeno da dove diavolo devo cominciare.»
    «E cosa credi che io sia venuto a farti visita per romperti i coglioni? Era un'emergenza e ai piedi di Takamaru non potevamo appendere guerra e pace.»
    «L'ipotesi non era da scartare... comunque sia lo so che non potevate, perciò gli avete messo lo zainetto sulle spalle.»
    Hattori lo ignorò. «A Tanzaku hanno residenza i Murakami. Li trovi nel distretto dei nobili. Tra l'altro è proprio lì in zona che è stata rapita la ragazza. Fatti dare il brandello di qualche vestito, le sue mutandine preferite o quel che ti pare, e poi valla a cercare!»
    «Detta così la fai sembrare semplice come rubare le caramelle a un bambino.»
    «Può darsi, ma non lo sarà.»
    «Già… un Mukenin di livello A da neutralizzare e al tempo stesso una ragazza da salvare...»
    «Se fosse un compito alla portata di chiunque, non avremo mandato te. E adesso muoviti. Hai i minuti contati»
    «Sembra quasi una minaccia» gli fece notare Kisuke, stavolta con una leggera nota d'ironia.
    «Poche chiacchiere, e muoviti, se non vuoi che ti minacci per davvero» concluse Hattori, lasciando scomparire il proprio ologramma in un distorto cumulo di forme e colori.

    Tanzaku era una ridente cittadina, ambita meta turistica del Paese del Fuoco. Era nota per le sue famose terme, ma non meno importanti erano i numerosi ristoranti di lusso e i locali per il gioco d'azzardo. Come lato oscuro di tutto ciò, a Tanzaku ovviamente vi erano anche altrettanti locali dalla buona cucina alla portata di chiunque e bettole dove spopolava il gioco d'azzardo illegale. Tutto quell'aspetto della cittadina per Kisuke era del tutto indifferente, quanto meno per ora che vestiva gli abiti dell'ANBU di Kiri. Il suo obiettivo attuale e soprattutto il principale, era la tenuta della famiglia Murakami. Non fu complicato trovare e raggiungere il distretto dei nobili: chiunque avrebbe avuto la capacità di distinguere la netta differenza di sfarzo tra quel distretto e il resto della città. Altrettanto semplice fu riconoscere quale fosse la tenuta dei Murakami tra tutte quelle del distretto. Oltre ad essere una delle più eleganti, grandi e sfarzose, era l'unica ad avere due guardie armate all'ingresso. Kisuke si precipitò da loro.
    «Questa è la tenuta della famiglia Murakami, no? Abbassate le armi» disse loro Kisuke. «Sono un ANBU della Nebbia e sono qui per riportare indietro Akane.»
    «Abbiamo ordine e autorizzazione di far allontanare e non far passare chiunque altro sia al di fuori della famiglia.»
    «Non potete fare uno strappo alla regola, o chiedere ai padroni di casa se mi è consentito l'accesso?» Kisuke cercò di essere il più cordiale possibile con loro. «Ho i minuti contati, e sto avendo il buon gusto di chiedere il permesso per ciò che altrimenti mi potrei prendere. Mi serve solo una cosa e ho necessità di parlare con i padroni di casa.»
    Le due guardie si osservarono a vicenda, quindi scambiarono quattro parole e una delle due si portò all'interno. L'altra rimase con Kisuke all'entrata della tenuta, l'arma sempre puntata contro Kisuke. Quest'ultimo sospirò da dietro la maschera. Non gli piaceva essere tenuto sotto tiro a quel modo, ma decise che se lo sarebbe fatto andar bene. Creare scompigli nel Paese del Fuoco per una quisquiglia come quella non sarebbe stata una mossa tanto intelligente. "Avrei potuto neutralizzarli entrambi ed entrare a cercare il padrone di casa..."
    La guardia tornò dopo nemmeno dieci minuti, in compagnia di altre tre guardie e quello che con tutta probabilità era il padrone di casa. Era un uomo alto, spalle larghe, lineamenti duri, bruno di carnagione e capelli neri come la notte. Indossava abiti eleganti. Prima che si potesse avvicinare ulteriormente a lui, Kisuke si ritrovò con altre tre armi puntate contro. L'uomo non fece nulla per far ritirare i propri uomini, ma in compenso disse: «Allora come diceva mio padre, è stato davvero mandato qualcuno per salvare mia figlia... Sono Toshi Murakami, il padre di Akane. Onestamente non speravo che qualcuno ci venisse in aiuto, men che meno qualcuno della Nebbia.»
    «Sì, sono un ANBU della Nebbia e mi occuperò di Akane, ma non ho tempo per spiegarne i perché e i percome» gli disse subito Kisuke senza dilungarsi in spiegazioni. «Mi occorre soltanto avere accesso ai vestiti, così che i miei cani ninja possano fiutare la traccia a seguirla.»
    «Capisco. Mi segua.»
    L'uomo s'incamminò, facendo strada. Kisuke gli fu al seguito e le guardie con loro, le armi sempre puntate contro Kisuke. A un certo punto, più o meno a quella che poteva essere circa metà strada, Kisuke si fermò e disse: «Potreste ordinare ai vostri uomini di abbassare le armi? Sono stato paziente finora, e ho atteso, ma adesso gradirei venissero abbassate. Se avessi voluto fare del male a qualcuno lo avrei già fatto e di certo non mi sarebbe stato d'impedimento qualche uomo armato.»
    A quelle parole le guardie sembrarono prenderla sul personale e scossero le loro armi. Kisuke non stette certo a guardare e portò immediatamente la mano destra a stringere saldamente l'elsa della Taglia Teste.
    «Abbassate le armi» intervenne secco l'uomo, calmando gli animi. Dopodiché continuarono a muoversi verso l'interno dell'abitazione. L'Uomo, non senza le guardie al seguito, condusse l'ANBU di Kiri all'interno della sua dimora, fino a portarlo in quella che era la camera della figlia. Tutto, dall'arredamento al profumo che aleggiava nell'aria. Kisuke fece un rapido giro di perlustrazione, sempre sotto la stretta sorveglianza dell'uomo e delle sue guardie. Allora e solo allora estrasse il tanto e si procurò sul pollice sinistro un lieve taglietto. Alla vista dell'arma da parte delle guardie, si levò un leggero allarme, ma Toshi ordinò loro di mantenere la calma. Senza dare eccessivo peso alla cosa, Kisuke procedette tracciando sul palmo destro una striscia color cremisi, quindi poggiò il palmo a terra. «Kuchiyose no Jutsu!»

    Kuchiyose No Jutsu - Tecnica del Richiamo
    KuchiyoseNoJutsu-ArtedelRichiamo_zps27378a97
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Quest'abilità viene appresa esclusivamente da Shinobi dal rango Chuunin in poi. Non per la complessità stessa dell'abilità, ma in particolare tale normativa tutela gli Shinobi privi d'esperienza in modo che non facciano una scelta avventata ed errata. Una volta stipulato un Contratto con una razza animale infatti, non sarà più possibile tornare indietro e vi si rimarrà legati a vita. Le evocazioni necessitano di una notevole quantità di Chakra emessa tutta insieme per esser evocate, e per questo può risultare di difficile utilizzo. Per utilizzare la tecnica bisogna versar anche una minuscola goccia del proprio sangue per poi formare la serie di Sigilli necessari per l'esecuzione del Jutsu, che sono i seguenti: Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora.
    Per riuscire ad evocare taglie grandi è necessario essere almeno Sp.Jounin; per le Leggendarie bisogna essere di grado ANBU
    Consumo: 10

    Pakkun
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    Lo Shinobi sarà in grado, grazie alla Kuchiyose No Jutsu, d'evocare un Cane Ninja, più precisamente un carlino. Esso si presenterà con tanto di coprifronte e leggermente vestito. Il cane possiede un ottimo fiuto, capace di isolare l'odore di una persona in mezzo a molte altre, ed ha una velocità medio-alta ed è inoltre molto intelligente tanto che riesce anche a parlare. In fase di combattimento risulta difficilmente utile poiché debole, ma è ottimo da mandare in avanscoperta. Resiste ad un singolo Jutsu di livello C, dopodiché qualsiasi ferita lo manderebbe al tappeto.


    Sul raffinato pavimento in legno dell'abitazione si dipinsero i classici simboli runici a raggiera, al cui centro poi esplose una piccola nuvola di fumo bianco. Lì, dietro la nube, si celava Raido, uno tra i più piccoli amici a quattro zampe di Kisuke.
    «Non dirmi che…» Il cane aveva nella voce una nota decisamente seccata.
    «No, nulla di tutto ciò. Oggi si va a caccia!» gli disse Kisuke, anticipandolo. «Una ragazza è stata rapita, e la mia missione è quella di trovarla il prima possibile e riportarla a casa.»
    «Chiamala caccia...» si lamentò il carlino.
    «È sicuro che questo cagnolino potrà ritrovare mia figlia?» chiese l'uomo, scettico.
    «So come fare il mio lavoro» fu l'unica cosa che si limitò a dire Kisuke per poi aiutare Raido a fiutare gli odori e i profumi presenti sugli oggetti della ragazza. Mano a mano, a uno a uno gli passò dagli oggetti ai semplice vestiti, fin quando il cane ninja non fu certo d'aver identificato e memorizzato la traccia della ragazza.
    «Ce l'ho, possiamo andare.»
    «Allora noi qui abbiamo terminato» disse Kisuke al padre di Akane. «Non prometto nulla, ma farò tutto quanto in mio potere per riportare a casa Akane.»
    L'uomo a quelle parole reagì soltanto con un triste cenno del capo, quindi ordinò alle proprie guardie di riaccompagnare l'ANBU all'esterno, ma ormai Kisuke conosceva già l'uscita, e non aveva più da cercare il padrone di casa di cui non conosceva l'identità, quindi non attese oltre e rapido si portò autonomamente fuori dalla tenuta con Raido al seguito. Sarebbe stata un'inutile perdita di tempo aspettare che quelle dannate guardie lo scortassero fino all'uscita.
    «Andiamo, Raido!» disse Kisuke al suo fidato amico a quattro zampe, una volta che si furono lasciati le mura della tenuta Murakami alle spalle. Fu a seguito di tali parole che i ruoli s'invertirono e Raido assunse il ruolo di guida. Kisuke lo seguiva senza problemi, sfrecciando sopra i tetti di Tanzaku.
    «Perché dobbiamo salvare questa ragazzina?» gli chiese Raido, quando ormai erano soli.
    «Perché così comandano i piani alti. È la nipote di un noto politico del Paese del Fuoco e dobbiamo riportarla a casa. Ovviamente non ho a disposizione l'eternità, devo trovarla prima che finisca a fare la puttana in un bordello delle Terre di Nessuno. Mi hanno concesso tre giorni, in pratica.»
    «Perché...?»
    «Perché è stata rapita da dei mercanti di schiavi. Al novanta per cento per una ragazza giovane e carina va a finire così. L'unica nostra possibilità è muoversi il più rapidamente possibile e ritrovarli in fretta prima che raggiungano le Terre di Nessuno. Le poche informazioni che abbiamo ci dicono che passeranno, e forse faranno sosta, nel Paese dell'Erba.»
    «Ovunque andranno, io posso trovarli senza problemi» disse Raido, sicuro di sé e dei propri mezzi. Kisuke gli credeva ciecamente. Una volta che aveva memorizzato un odore, gli bastava essere anche solo un poco lontano da una sua fonte per poter seguire la traccia senza problemi. E stavolta non faceva eccezione. Considerando che l'aggressione e il rapimento di Akane era venuto proprio non lontano dalla tenuta dei Murakami, per Raido non sarebbe stato un problema seguire la traccia e la strada seguita da Akane e i suoi rapitori.

    Lentamente il panorama cambiò sotto i loro occhi. La luna apparve loro in tutto il suo splendore, mentre il terreno si appiattiva e si faceva più desolato. Al momento attraversavano a piedi ed a passo costante una prateria assai estesa, costellata di monoliti qui e massi spezzati là. Il verde regnava intorno a lui, come un mare quasi sconfinato, Il cielo era di un blu spietato, senza neanche una nube in vista, elemento particolare in quella stagione dell'anno. Era una buona cosa. Ciuffi d'erba verde lo circondavano e si abbassavano sotto il suo passo, poi quando il vento soffiava gli steli sfregavano gli uni con gli altri e sussurravano tra loro le parole degli dèi.
    Il Momochi proseguì la sua camminata, con i sensi sempre vigili e lo sguardo che saettava costantemente da una parte all'altra. Ormai era quasi l'esperienza e l'azione di anni ed anni ad agire e parlare per lui. Ovviamente, in una prateria aperta come quella, i pericoli e le probabilità che un assalto andasse a segno diminuivano, soprattutto con uno come lui, ma un esperto avrebbe pure potuto sfruttare un calo dell'attenzione insieme ai diversi monoliti per un avvicinamento e successivamente sferrare un attacco. Kisuke non l'avrebbe affatto permesso a nessuno.
    Lasciatosi alle spalle la prateria, emblema tipico del Paese dell'Erba, Kisuke più tardi si trovò ad avventurarsi in una delle più particolari foreste che Kisuke avesse mai visto. Una foresta composta da alberi giganteschi con tronchi grossi e nodosi sulla cui corteccia crescevano dei bizzarri e abnormi funghi marron. Raido l'aveva avvisato che ormai la traccia si faceva sempre più viva, il che significava che la ragazza fosse sempre più vicina, e che con tuta probabilità si trovava proprio nel bel mezzo di quella bizzarra foresta.
    «Siamo arrivati» esordì Raido a un certo punto, arrestando la propria corsa. Ora, lui e Kisuke si trovavano nel bel mezzo di una foresta nel Paese dell'Erba. In mezzo al nulla. Della ragazza e dei suoi rapitori visivamente non c'era traccia, ma davanti a loro, anzi ai loro piedi, vi era quella che molto probabilmente era l'entrata di un covo sotterraneo apparentemente in completo stato d'abbandono. Kisuke ipotizzò che ci fosse almeno un altro modo per accedervi normalmente, ma che soprattutto vi fossero modi per entrarci anche senza passare per l'entrata ufficiale.
    «Quanti sono lì sotto?» chiese Kisuke a Raido.
    «Oltre la ragazza e il suo rapitore, ci sono altre quattro persone lì sotto» rispose questi.
    «Merda...» imprecò sommessamente il kiriano. "Entrare lì dentro non sarà affatto semplice" si ritrovò a pensare Kisuke, ben conscio delle difficoltà che avrebbe incontrato. Questo non tanto per il potenziale dei nemici, o quanto meno non solo, bensì per il semplice fatto che un solo passo falso avrebbe potuto compromettere l'incolumità della ragazza. "Dannazione!" imprecò. Il tempo stringeva e lui già non ne aveva tantissimo a disposizione. Non gli piaceva per nulla lavorare in quel modo. Era solito agire in sicurezza, quando la maggior parte del lavoro era programmato e gestito su informazioni sicure già raccolte. "Ma ora non ho il tempo di poter raccogliere le informazioni necessarie per agire. In un'altra circostanza avrei sicuramente preso posto in un riparo e sarei rimasto appostato ad osservare e memorizzare ogni singolo movimento e dettaglio, per poi decidere come agire di conseguenza in relazione a tutto quello scoperto. Ma il punto, ora, è che in questo caso specifico qualsiasi mossa io cerchi di fare è e sarà sempre rischiosa poiché basata su semplici supposizioni. Sapere con certezza se l'ostaggio per loro vale come un jolly che gli consente d'avere il coltello dalla parte del manico, magari addirittura completamente sacrificabile, oppure se la ragazza va a costituire un punto debole perché serve loro ed è necessario che la difendano... mi aiuterebbe a scegliere. Le probabilità direbbero che quella ragazza gli sarebbe ben più utile viva e senza un solo graffio, ma di pazzoidi del cazzo in giro che ne sono a bizzeffe... soprattutto negli ultimi tempi. Sembra quasi una moda. E tanto per cambiare io non ho una certezza di nulla..."
    «Finito di fare voli pindarici?» gli chiese Raido, riportandolo con i piedi per terra.
    «Non riesco a decidere come procedere...» ammise Kisuke, sia la cane sia a se stesso. Esserne cosciente, era comunque il primo passo per non commettere errori. O quanto meno per commetterne il minor numero possibile.
    «Non hai molte alternative, a parte entrare lì dentro e verificare con i tuoi occhi cosa ti aspetta e agire di conseguenza» gli disse il carlino. Aveva ragione, e Kisuke lo sapeva. Tuttavia, non gli piaceva ancora come idea, non amava lavorare in quel modo, e gli veniva a fatica mandare giù la cosa.
    «Hai ragione» disse, infine, rassegnato. «Avanti, seguimi, e sii i miei occhi là sotto.» A quel punto Kisuke raccolse delle frasche dalla zona, ne fece un bel cespuglio pieno e compatto, ci posizionò sopra dei massi, realizzando ipoteticamente la figura di un grosso nido con delle grosse uova al proprio interno, quindi lo lasciò cadere di sotto attraverso l'entrata in modo da verificare che non vi fosse alcuna sorta di congegno o trappola per scongiurare la presenza di qualche intruso. "Non ci sono trappole" ne dedusse, e si calò attraverso l'entrata. Quel covo sotterraneo era abbandonato, e si vedeva. Considerando, dunque, che l'azione del Mukenin di Kiri era stata con tutta probabilità presa di fretta e che non si aspettava di venire rintracciato e trovato tanto velocemente al suo rifugio, era plausibile il fatto che non vi fosse stato allestito alcunché di eclatante contro gli intrusi.
    La luce, lì sotto, si faceva strada a fatica. Kisuke preferì attendere e lasciare che gli occhi si abituassero alla scarsa luminosità, facendo quindi affidamento a sensi alternativi alla vista, piuttosto che ricorrere al fascio di una torcia. Fu così che si accorse d'essere inizialmente all'interno di un tunnel roccioso, il quale poi proseguiva e si apriva su uno scenario più nuovo, più civilizzato. Le pareti iniziavano a non essere più di roccia grezza, bensì di pietra liscia, diritta e lavorata con un particolare motivo d'intarsi lungo tutta la loro superficie. In alcuni tratti si potevano notare addirittura lo spezzarsi di quella trama ad intarsi per lasciar sì che quegli stessi intarsi cambiassero la loro direzione e dessero vita a scene di vita comune, scene di ninja in combattimento, scene di un qualche rituale antico, scene di una donna che partorisce e dona vita alla nuova generazione. Kisuke, insieme a Raido, procedette con cautela, silenziosamente, sfruttando tutti gli elementi dell'ambiente circostante come propri alleati.

    Bikou Ninjutsu - Tecnica dell'Inseguimento Silenzioso
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    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Supplementaria
    Grazie a questa tecnica è possibile concentrarsi maggiormente sul celare la propria presenza ed in particolare ridurre notevolmente la probabilità d'essere individuati durante un inseguimento. Grazie a questa tecnica è possibile usufruire al meglio degli oggetti circostanti per nascondere la propria presenza al nemico.
    Consumo: N/A


    Quel covo era antico, e si vedeva tranquillamente. Molto probabilmente apparteneva agli avi del Mukenin di Kiri e veniva sfruttato solo saltuariamente. "Di sicuro era a questo genere di cose che si riferiva la missiva, riguardo gli appoggi che il Mukenin avrebbe potuto avere nel paese dell'Erba dai suoi parenti. Il punto è che molto probabilmente il nostro amico non ha pensato che avremo potuto prevederlo nei suoi movimenti, men che meno avrà pensato che lo avremo seguito senza problemi con dei cani ninja e raggiunto così rapidamente..." ragionò il kiriano, continuando ad avanzare nel corridoio. Si muoveva cauto, silenzioso, misurando ogni singolo passo mosso.
    «La priorità è la ragazza. Portami da lei e avvisami di eventuali presenze nemiche da eliminare solo nel caso in cui siano di strada» disse a Raido, la voce ridotta ad un flebile sussurro.
    «Ricevuto» rispose il carlino, quasi solenne. Il cane ninja costituiva gli occhi del Momochi all'interno di quel covo, fiutava ed ascoltava, quindi gli comunicava le conseguenti mosse. Come da ordini, Raido avvisò di una presenza lì vicino a loro. Secondo il carlino, si trattava di uomo che riposava, rilassato: quasi con certezza dormiva. Kisuke dunque si fece condurre fino all'obiettivo. Fu lì che sentì russare sonoramente. A separarlo dal dormiglione vi era una porta massiccia. Probabilmente era chiusa a chiave, ma non verificò l'ipotesi. Avrebbe potuto scassinare la serratura senza tante difficoltà. Il fare rumore con il suo kit di grimaldelli non sarebbe stato nemmeno il più grosso dei problemi; Kisuke ci sapeva fare e il rumore prodotto era il minimo. L'unico rischio che Kisuke non era disposto a correre era una qualunque forma d'allarme o di congegno trappola installato nella serratura che tutelasse chi stava all'interno. Appurato ciò, senza troppi patemi decise di ricorrere alla Nuotata nel Sottosuolo per portarsi dall'altra parte del muro e della porta in totale sicurezza.

    Doton: Dochuu Eigyo - Nuotata nel Sottosuolo
    DotonDochuuEigyo-NuotatanelSottosuolo_zpscb9bcbf0
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica il Ninja sarà capace d'immergersi liberamente nel sottosuolo, anche se ad una velocità minima ma con il vantaggio di non dover eseguire alcun Sigillo. La velocità ridotta però permette al soggetto di individuare più facilmente la posizione dell'avversario e una volta sottoterra ci si muoverà infatti ad una velocità di ben due gradi inferiore alla propria. Si può restare nel sottosuolo fino a 3 turni, dopo di che bisogna riemergere per prendere aria.
    Consumo: 4 (A Turno)


    Si immerse nella roccia, lento ma silenzioso. Da sottoterra oltrepassò la porta, quindi riemerse all'interno della stanza. Come un fantasma si mosse nella penombra all'interno della stanza. Era tutto molto spartano e vecchio, ma Kisuke non vi prestò particolare attenzione. Con la massima prudenza si avvicinò al dormiente, quindi portò la mano destra ad afferrare il manico del tanto e lo estrasse lentamente, così da non produrre nessunissimo rumore. Dopodiché l'azione fu tempestiva, in un cambio repentino di dinamicità. Con un movimento fulmineo ma altrettanto preciso, Kisuke piantò il proprio tanto nella tempia del ragazzo che dormiva sdraiato su un fianco. "Un problema di meno" disse a se stesso, quasi fosse un promemoria. Pulì la lama sugli abiti del cadavere e proseguì per la sua strada. Né prima né dopo averlo eliminato, Kisuke non stette a domandarsi se quel ragazzo che aveva appena freddato fosse un parente del Mukenin che aveva rapito Akane, se fosse un altro mercenario al soldo dei mercanti di schiavi o chissà che altro. Non che fosse in realtà molto importante per lui. Ai fini morali e non solo, secondo il Momochi chiunque desse rifugio e appoggio ad un Mukenin non avrebbe dovuto lamentarsi della sorte che il destino gli aveva posto davanti. Chiunque fosse quel ragazzo, buono o cattivo, innocente o colpevole, si era trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato, e costituendo un intralcio per la buona riuscita della missione di Kisuke, era necessario che venisse abbattuto.
    Così com'era entrato, sempre per sicurezza, uscì dalla stanza. Raido continuò a guidarlo all'interno di quegl'intricati cunicoli in cerca di Akane. ormai era vicina, ce l'avevano quasi fatta, ma lo avvertì che prima di arrivare a lei per il momento c'era un'altra presenza nemica e un'altra ancora. In breve, Kisuke fu in grado di vederne una e di sentire l'altra. La prima era un ragazzo, probabilmente una guardia, che con una lanterna in mano sembrava stare facendo una ronda. Kisuke ipotizzò stesse andando da Akane, vista la direzione che seguita era la stessa di Kisuke e Raido. Il secondo, quello che Kisuke riusciva solamente a sentire per il momento, era all'interno di una stanza lì accanto a loro.
    Kisuke attese che la schiena del ragazzo di ronda ebbe superato l'angolo del corridoio, poi agì. La stanza, a differenza della precedente, non solo non era neppure chiusa a chiava, bensì era semplicemente socchiusa. Kisuke sgattaiolò dentro. Al centro della stanza, appena illuminato, c'era un letto, dal quale proveniva un russare pieno, interrotto di tanto in tanto da una sorta di rantoli cupi e lamenti. Anche stavolta, silenzioso, il tanto fece il suo dovere. "Ne rimangono altri due più il Mukenin" disse Kisuke a se stesso, aggiornando il promemoria mentre usciva dalla stanza. Al momento, l'idea principale che sorse nella mente del kiriano fu quella d'avanzare rapido a freddare anche la guardia di ronda. D'altra parte non sembrava essersi accorta della loro presenza, e come da programma era anche lei di strada per raggiungere Akane. "Sì, salvo inconvenienti nascosti dietro quell'angolo, potrei farlo tranquillamente" pensò per poi aggiornare Raido della sua idea. Non che fosse propriamente necessario, aveva già deciso in generale come agire, ma volle comunque metterlo al corrente del suo prossimo obiettivo.
    Continuò a procedere con passo felpato nel corridoio, raggiungendo il più in fretta possibile il soggetto di ronda. Raido era sempre pronto ad avvertirlo nel qual caso la guardia avesse cambiato repentinamente direzione. Con cautela, l'ANBU procedette fino all'angolo del corridoio. Lì, prima di procedere, controllo per mezzo del suo specchietto se fosse sicuro andare oltre. Appurato ciò, svoltò l'angolo e si fiondò sul ragazzo di guardia. Quest'ultimo fece appena in tempo a voltarsi per vedere un'ombra feroce saltargli addosso. Kisuke gli tappò la bocca on la mano sinistra, con la destra impugnava il tanto. Sfruttando la sinistra, trasmise il peso del proprio corpo per squilibrare e spingere a terra il ragazza, mentre il tanto penetrava nel petto del ragazzo per squarciargli il cuore. Il ragazzo rantolò mentre la sua vita si spegneva, e la lanterna rotolava tristemente poco più in là, con la luce ormai che andava a morire. "Non è stata un'uccisione pulita con poco sangue, come avrei preferito, ma non potevo fare diversamente" si consolò, per poi portare la propria attenzione su Raido: Akane era a pochi passi da loro.

    Akane si svegliò nella penombra, quel giorno. Era prona, su un letto piuttosto scomodo coperto da lenzuola di lino grezzo e pelli che esalavano un odore rivoltante. Aveva un mal di testa terribile e si sentiva piuttosto confusa, eppure ricordava con precisione quanto era accaduto prima che svenisse. O meglio, prima che le facessero perdere i sensi.
    Fece uno sforzo, e si girò. Era in un'ampia sala scavata nella roccia, torce di bronzo alle pareti. Il giorno prima - sì, era il giorno prima?, chiusa lì sotto aveva perso la cognizione del tempo - i suoi rapitori le avevano portato da mangiare e da bere, l'avevano slegata per consentirle di mangiare e poi l'avevano nuovamente legata con delle funi ai polsi e alle caviglie. Facevano male. Facevano tanto male, ma se pensava a quello che le era successo il dolore sembrava scomparire e le lacrime le salivano agli occhi. Nel giro di pochi minuti la sua vita era cambiata totalmente, dalle stelle alle stalle, e adesso era nonostante tutto consapevole che nulla sarebbe stato più come prima. La sua vita era finita in rovina, l'aveva pensato e realizzato nelle ultime ventiquattr'ore. Aveva sperato che fosse solo un brutto sogno, aveva pregato gli dèi che suo padre la venisse a salvare e la riportasse a casa, ma era cosciente che erano solo fantasie, la realtà sarebbe stata tutt'altra. Tuttavia, al di fuori di tutti i suoi sogni e le sue fantasie, non si sarebbe mai aspettata di vedere emergere nella sua cella un ragazzo mascherato.

    Doton: Dochuu Eigyo - Nuotata nel Sottosuolo
    DotonDochuuEigyo-NuotatanelSottosuolo_zpscb9bcbf0
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica il Ninja sarà capace d'immergersi liberamente nel sottosuolo, anche se ad una velocità minima ma con il vantaggio di non dover eseguire alcun Sigillo. La velocità ridotta però permette al soggetto di individuare più facilmente la posizione dell'avversario e una volta sottoterra ci si muoverà infatti ad una velocità di ben due gradi inferiore alla propria. Si può restare nel sottosuolo fino a 3 turni, dopo di che bisogna riemergere per prendere aria.
    Consumo: 4 (A Turno)


    In un primo momento, quando Kisuke emerse dal terreno, la ragazza rimase per un attimo sorpresa, incredula. Non si sarebbe mai aspettata un risvolto simile. Le speranze di riabbracciare la sua vecchia vita le avevano fatto subito pensare al suo salvatore, ma Kisuke sapeva anche come avrebbe reagito poi subito dopo la mente della ragazza, perché così era probabile che reagisse la mente di una ragazza come lei nella sua situazione. Il kiriano, dunque, si fiondò immediatamente addosso alla ragazza e le tappò la bocca con la mano destra, intimandogli al tempo stesso di non fiatare con il classico indice a ridosso della bocca. Nel suo caso, il dito si posò sulla maschera, ma sempre in direzione della bocca.
    «Sono qui per portarti via» le disse, cercando di rassicurarla. Molto probabilmente, per una ragazza comune, e soprattutto come lei che aveva dovuto subire un sequestro, credere a uno sconosciuto mascherato che le diceva una cosa del genere poteva venire leggermente in salita.
    «Non abbiamo tempo. Devi fidarti di me. Mi prometti che lo farai e che non farai sciocchezze mentre ti porto via da qui?» le chiese, cercando quasi di seguire quello che poteva essere un copione classico. Avrebbe tranquillamente potuto tramortire e neutralizzare la ragazza, ma quest'ultima sarebbe stato meglio averla con sé con un minimo di reattività piuttosto che come un peso morto da trasporta.
    Akane rimase in un primo momento, poi sembrò riflettere e infine annuì confusa. Kisuke decise di darle fiducia, e le tagliò le funi che le legavano i polsi. Dopodiché unì indici e medi di entrambe le dita per formare il classico Sigillo a croce tipico della Kage Bunshin no Jutsu.

    Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni d'Ombra
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    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tale tecnica è più avanzata rispetto alla Bunshin no Jutsu, infatti consiste nella creazione di copie dotate di consistenza fisica e in grado di provocare danni reali. I cloni svaniscono in una piccola nube di fumo non appena vengono feriti, quando l'utilizzatore decide di annullarli oppure quando non ha più chakra. Il vero punto di forza però è che i cloni, non appena vengono annullati, trasferiscono tutte le conoscenze e le capacità acquisite al proprietario, che esse siano informazioni segrete o conoscenze riscontrate durante un allenamento. Questi cloni hanno la facoltà di utilizzare qualsiasi Abilità o Jutsu.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dall'originale e si dissolvono se subiscono una qualsiasi forma di ferita.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come Carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 8 (A Clone)


    Al fianco dell'ANBU di Kiri apparve un clone fisico identico a lui im tutto e per tutto. oltre all'aspetto, inoltre, il clone ne condivideva anche le idee, e già sapeva che il suo compito era fungere da scorta per la ragazza, insieme a Raido. Ora per loro era il momento di uscire dal covo, e non era da sottovalutare né da escludere l'ipotesi che potessero in qualche modo essere colti in flagrante. Perciò, il compito del clone era condurre Akane al sicuro, mentre Kisuke prendeva tempo per lui intrattenendo i loro inseguitori. "Per quanto possa aver messo fuori gioco qualcuno di questi bifolchi, mi rimane ancora un alleato del Mukenin e il Mukenin stesso, il quale rappresenta l'ostacolo maggiore in questa missione." Decise di non pensarci eccessivamente, si sarebbe adattato mano a mano, a seconda delle circostanze. Fortunatamente, nessuno dei due ostacoli rimanenti sembrava essersi accorto della loro presenza, quindi potevano allontanarsi in sicurezza e fuggire tranquillo. Tuttavia, Kisuke si sbagliava. Quando furono sulla strada del ritorno, in uno dei tanti corridoi sotterranei uno uguale all'altro, l'ultima guardia sveglia aveva udito il rumore della lanterna che rotolava a terra ed essendosi insospettita di quel rumore che sforava nel silenzio notturno, aveva deciso di andare a controllare. Era un altro ragazzo dal volto anonimo, e forse anche non molto avvezzo al lavoro del cacciatore di schiavi. Nella sua mente aveva pensato piuttosto ad una ribellione da parte della ragazza, ad un suo tentativo di fuga, piuttosto che ad un intruso. D'altronde, il suo capo l'aveva rassicurato dicendogli che quel posto era segreto e sicuro. Quando, però, vide e si trovò faccia a faccia con ben due ANBU, un cane di piccola stazza e la ragazza rapita slegata e a piede libero, fu costretto a ricredersi del tutto. Ci fu un secondo d'esitazione, uno solo, breve e interminabile al tempo stesso. Poi, urlò e diede l'allarme con quanto fiato aveva in corpo. Kisuke aveva agito tempestivamente. Aveva già lanciato quattro shuriken addosso al ragazzo e gli si era subito fiondato addosso, sfruttando a proprio vantaggio l'esitazione del giovane. Non fu sufficiente. Gli shuriken colpirono il bersaglio, di cui uno direttamente alla gola. Kisuke aveva concluso l'azione tagliandogli la gola, quasi impulsivamente. Solo quando gli schizzi di sangue gli macchiarono e impregnarono la divisa, si rese conto d'aver agito troppo frettolosamente e d'aver eseguito un lavoro mal fatto. «Merda! Lo sapevo io!» imprecò. Se fino a quel momento il Mukenin poteva essere all'oscuro della loro presenza lì, adesso stava molto probabilmente sguinzagliando tutti i demoni dell'inferno per trovarli, raggiungerli e ucciderli prima di poter anche solo vedere di nuovo la luna alta in cielo.
    Bastò un solo cenno di Kisuke e il clone si caricò in spalla la ragazza, quindi tutti e quattro cominciarono a correre, fuggendo a gambe levate. Raido li stava guidando verso l'uscita, la stessa che avevano utilizzato anche come entrata. Per lui era un gioco da ragazzi, e poi non era nemmeno tanto lontana. "Dèi della Nebbia, mai che ne vada una giusta..." si lamentò Kisuke tra sé e sé.
    Se l'uscita poteva essere vicina per loro, ciò non impedì al Mukenin di trovarli e raggiungerli ugualmente, sbarrando loro la strada con la sua presenza. Kisuke lo vide, sul viso aveva un sorriso feroce e la tipica faccia del kiriano medio.
    «Andate, forza! Io cercherò di farvi guadagnare tempo» ordinò Kisuke al proprio clone, e questi in compagnia di Akane e di Raido voltò le spalle e si allontanò, in cerca dell'uscita.
    Il Mukenin non sembrò gradire di gran lunga la situazione - ed era logico che fosse così - tant'è che scaglio una salva di kunai in direzione del clone che ormai correva dandogli le spalle.
    «Non così in fretta» disse Kisuke con sicurezza intercettando le armi.
    «Non ti permetterò di portarla via, bastardo!»
    «Credo che dovrai passare sul mio cadavere, allora» gli disse Kisuke. «A me è stato ordinato di recuperare la ragazza e nient'altro, perciò non ho alcun interesse a combattere con te fino all'ultimo sangue.»
    «Ah sì? Ma fammi il piacere! Allora facciamo che combattiamo fino all'ultima ustione, fino a quando non ti sarai ridotto a del lurido grasso colante!»
    Kisuke non fu sicuro d'aver interpretato correttamente le parole del Mukenin, ma era certo che comunque facesse riferimento alla sua Arte del Fuoco e soprattutto alla sua Arte della Fusione. "Contro di lui sono vantaggiato e svantaggiato allo stesso tempo in ambito elementale. Però, è anche vero che con nessuno dei miei elementi posso sopraffare lo Youton" si ritrovò a pensare Kisuke. Conosceva pressoché tutto quel che c’era da sapere sullo Youton, tutte le sue sfaccettature. D’altronde la sua donna, Galatea, era un’esperta utilizzatrice dell’Arte della Fusione e fu proprio tramite lei che il kiriano poté completare quasi del tutto la sua conoscenza di quella temibile Abilità Innata.

    Youton no Gurobo - Globi di Lava
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    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Una volta impastato il chakra Youton nella propria bocca ed eseguita una serie di sigilli, sarà possibile emettere fino a tre globi di lava dalle dimensioni di ben cinque metri per cinque in direzione dell'avversario; ed ogni uno di essi causerà danni gravi da ustione se colpisce in pieno il bersaglio. I globi di lava procederanno a velocità media fino a trenta metri di distanza.
    Consumo: 8 (A Globo)

    Suiton: Mizurappa - Colpo dell'Onda
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    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Tale tecnica permette all'utilizzatore di "sparare" un forte getto d'acqua dalla bocca una volta eseguiti i sigilli opportuni. La tecnica ha un raggio di otto metri per tre ed arriva a causare ferite medie.
    Consumo: 4

    Futton: Kōmu no Jutsu - Attacco della Bruma
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    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica di rapida esecuzione permette di creare una cortina di vapore allo scopo di danneggiare il nemico. La tecnica consiste nell'emettere dalla bocca un getto Futton di vapore condensato che si diffonderà nell'aria chiusa alzandone la temperatura allo scopo di aggredire qualsiasi cosa al suo interno grazie alla propria alta capacità corrosiva. La tecnica viene mantenuta finché si continua a pagare, chiunque si troverà al suo interno, tranne l'utilizzatore, riceverà danni continuati nel tempo da ustione su tutto il corpo. Nel primo turno i danni saranno complessivamente pari ad una ferita medio-grave, nel secondo turno ad una grave, nel terzo ad una ferita gravissima. La tecnica potrà anche sciogliere qualsiasi tecnica difensiva, sempre in base al periodo di tempo impiegato per rimanerci dentro, nel primo turno scioglierà qualsiasi difesa di livello B, nel secondo una di livello A, nel terzo persino una difesa di livello S (rimangono escluse le difese Assolute). La tecnica in uno spazio aperto ha un raggio di trenta metri dall'utilizzatore. Rende però meglio se utilizzata in spazi ristretti, dove impiega meno tempo a raggiungere il suo massimo potenziale, la tecnica in questo caso partirà da subito con ferite di grave entità e capace di abbattere difese A.
    Consumo: 15 (A Turno)


    Hoofuku Karuma no Jutsu - Tecnica della Ritorsione del Karma
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    Sviluppatore: Kisuke Momochi
    Livello: B
    Tipo: Genjutsu
    Questo Genjutsu nasce dalla necessità d'infliggere dolore illusorio all'avversario, ma è utilizzabile solamente dopo aver subito una ferità d'entità medio-grave o superiore. Dopo aver stabilito un contatto visivo con l'avversario, l'utilizzatore costringe la vittima a rivivere gli effetti della ferita appena subita causandogli gli stessi dolori da lui provati, facendo apparire sul suo corpo le medesime ferite da lui appena subite. Tutto questo avviene puramente nella mente dell'avversario non arrecando quindi danni reali, ma può servire per cogliere il nemico di sorpresa, il quale sarà portato a credere che stia tutto avvenendo realmente. Al termine del Genjutsu, le capacità atletiche del nemico caleranno di due gradi durante il turno successivo. Durante il secondo turno il malus cala ad un solo grado, mentre all'inizio del terzo turno dopo aver subìto la tecnica l'avversario riacquista le sue normali capacità motorie. In caso la vittima si accorga di essere preda di un'illusione, può annullarla infliggendosi una ferita di media entità.
    Consumo: 8

    Suikoudan no Jutsu - Tecnica del Proiettile di Squalo
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    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica permette all'utilizzatore di creare uno o più Proiettili di Squali d'acqua allo scopo di danneggiare il nemico (si possono lanciare al massimo tre Proiettili di Squalo a Turno). Ogni squalo si formerà da una sorgente d'acqua che sia entro cinque metri dal ninja, misurerà circa dodici metri di lunghezza per quattro di larghezza, procederà fino a trenta metri a velocità media e causerà danni di medio-grave entità. In alternativa si potrà creare un singolo squalo che sorgerà intorno ai piedi dell'utilizzatore, che necessiterà di stare sopra la sorgente d'acqua, inghiottendolo per poi muoversi a velocità medio-alta, nuotando nell'acqua o anche nell'aria, arrivando fino a dieci metri di altezza. Lo squalo potrà percorrere fino a trenta metri di distanza dal luogo di origine, in qualsiasi direzione, proseguendo in una direzione che dovrà essere impartita al momento della creazione e non si potrà alterare una volta in volo, la tecnica può però esser dissolta in anticipo. Lo squalo creato in questo modo, arrecherà solo danni medi se colpirà qualcuno e potrà essere distrutto da una tecnica di livello B.
    Consumo: 8 (A Proiettile di Squalo)

    Chikara no Mizu - Forza Acquatica
    ChikaranoMizu-ForzaAcquatica_zps3bb863a3
    Sviluppatore: Kisuke Momochi
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Questo Jutsu simboleggia lo stadio ultimo dell'affinità sviluppata dal Ninja nell'elemento del Suiton e nei suoi Jutsu. Infatti, il Ninja in seguito a rigorosi e costanti allenamenti, è riuscito a sviluppare un metodo che gli permettesse d'affinare maggiormente la sua abilità nell'uso di qualsiasi Jutsu dell'elemento precedentemente citato. Tant'è che ad ogni utilizzo combinato semplicemente ad un maggior ed accurato esercizio di Chakra, e senza il bisogno d'eseguire Sigilli, tutti i Jutsu fino al livello B risulteranno potenziati di un grado rispetto al normale.
    Consumo: 4


    Kojuro sembrò concentrarsi per un attimo, mentre le sue dita scorrevano e s'intrecciavano nella composizione di pochi ma rapidi Sigilli Magici, quindi dalla bocca sputò in successione ben tre diverse sostanze, le mani che non smettevano d'eseguire Sigilli. La prima ondata fu una serie di globi di lava, che Kisuke riuscì a scansare poiché semplicemente non era lui il diretto obiettivo di quella minaccia, bensì il soffitto e la trave sporgente alle sue spalle. Mentre i globi colavano verso il terreno, costituendo una parete, una barriera non ancora del tutto solida, Kojuro ci verso sopra un'intera Mizurappa, trasformando il magma ancora liquido, viscoso, in una sostanza dura come la roccia. Per ultimo, dalla bocca il Mukenin emise qualcosa di simile alla Kirigakure no Jutsu, ma meno fitto e denso alla vista, che poi andò ad invadere tutta la zona. E allora Kisuke fu spiacevolmente sorpreso di essersi sbagliato. Quello non era fuoco, non era lava e non era nebbia. Era un po' tutte e tre le cose messe insieme. "Che cazzo è questa roba?" Kisuke in anni di attività non aveva mai visto nulla di simile, né aveva mai avuto il sadico piacere di provare una sensazione del genere sulla propria pelle. E stava apposto così. Ustioni ne aveva dovute subire, certo, e alcune nemmeno tanto indifferenti, ma quella roba non poteva essere paragonata a nulla di tutto quello che Kisuke poteva aver già visto in passato. "È vapore bollente? È gas ustionante? È acido vaporizzato? Che cazzo è questa roba?" si continuò a chiedere, ma nonostante tutto non sapeva darsi una risposta. Eppure avrebbe dovuto trovare, se non una risposta, una soluzione al più presto. La sa mente avrebbe potuto vivere senza una risposta a quel quesito in particolare, ma il suo corpo di certo non avrebbe potuto farlo senza una soluzione. La sua pelle iniziava a corrodersi, a bruciare, ad evaporare. Il dolore era intenso, scottante, e soprattutto poco sopportabile, ma soprattutto dava segni di poter diventare sempre peggio. Il Mukenin aveva molto probabilmente realizzato che tra le sue possibilità attuali di recuperare la ragazza vi era solo quella di eliminare il Momochi. Eliminando lui, anche il clone che faceva fuggire la ragazza sarebbe scomparso di conseguenza e per lui sarebbe stato immensamente più facile recuperare Akane. Se avesse provato ad inseguire il clone, avrebbe solo rischiato di scoprirsi ad una facile offensiva da parte del Momochi. Con questa strategia e questa diavoleria bollente aveva trovato l'espediente migliore per metterlo fuorigioco facilmente, ma Kisuke non era certo intenzionato a stare lì con le mani in mano, a farsi sciogliere così facilmente. Se c'era una persona che poteva farlo sciogliere, era solo una donna, ed era la sua donna. Così, come prima cosa, fece in modo che attraverso il suo Genjutsu personale, Kojuro fosse costretto a subire le sue stesse pene. Poi, con rapidità disarmante eseguì i Sigilli Magici e impastò una notevole quantità di Chakra, condensando nell'aria la giuste dose d'umidità per ricreare l'acqua necessaria alla creazione di un singolo proiettile di squalo.
    Il cacciatore marino prese forma rapidamente, maestoso e feroce, quindi Kisuke lo lanciò alla sua destra. Lo squalo d'acqua prese così di mira una parete che Kisuke sapeva gli avrebbe potuto aprire una via di fuga. Con le fauci spalancate, la doppia schiera di denti aguzzi, lo squalo sfondò così la parete, e Kisuke tentò immediatamente di portarsi all'esterno, lontano da quella bruma corrosiva e scottante. Sfrecciò tra gli intricati corridoi dalle pareti decorate, in cerca di una via d'uscita per l'esterno, per la superficie. Il Mukenin gli stava dietro. Aveva tutta l'intenzione di non far fuggire il Momochi, se non altro per la figura barbina che aveva fatto facendosi fregare la ragazza in casa sua. "Merda! Devo assolutamente raggiungere la superficie, se voglio provare a combinare qualcosa di concreto... Fin quando rimango vincolato in uno spazio limitato, rischio solo di portarmi in una netta posizione di svantaggio, con lui che riesce a procurarmi danni e ferite e tempo indeterminato. All'esterno, invece, quella nube corrosiva avrebbe molto probabilmente più difficoltà d'esistere, dato l'ampio spazio e gli agenti atmosferici, e se pure così non fosse avrei comunque più spazio di manovra per portarmi al d fuori del suo raggio d'azione" fu la conclusione del kiriano, il quale si trovava a percorrere con difficoltà quegli intricati corridoi. Sembrava di essere in un fottuto labirinto. Quei corridoi erano tutti uguali, almeno così sembravano agli occhi di Kisuke, salvo per la presenza di qualche porta o di qualche dettaglio alle pareti. Di conseguenza, per lui che non era mai passato per di lì, ritrovare ora la via d'uscita, una qualunque via d'uscita, non sembrava essere affatto semplice, men che meno con un inseguitore come Kojuro alle calcagna. La fretta, ovviamente, non aiutava per ritrovare la via d'uscita, ma Kisuke era stato addestrato a mantenere la calma anche nelle situazione peggiori. Questa sua dote, ad esempio, gli fu utile quando percepì alle proprie spalle il nemico che lo attaccava. Mentre correva Kisuke ogni due per tre si guardava alle spalle, e faceva bene. Perché Kojuro, ad un certo punto, approfittando del fatto che al momento percorrevano un lungo corridoio privo di svolte se non alla sua fine, decise di spedire in direzione del Momochi ben tre enormi palle di fuoco fatte a guisa di testa di drago.

    Gouryuuka no Jutsu - Tecnica del Drago di Fuoco Supremo
    GouryuukanoJutsu-TecnicadelDragodiFuocoSupremo_zps9433b956
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica permette all'utilizzatore di creare una o più Palle di Fuoco d'enorme dimensione e dalle fattezze d'un Drago (si possono lanciare ala massimo 3 sfere di fuoco a turno). Misurano circa sedici metri di lunghezza per otto di larghezza che causano bruciature di medio-grave entità o al limite medie se il nemico viene semplicemente sfiorato.
    Consumo: 8 (A Palla di Fuoco)


    Suiton: Suijinheki - Muro d'Acqua
    SuitonSuijinheki-MurodAcqua_zpsa75b4602
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica Suiton è possibile proteggersi sia da Ninjutsu che da Taijutsu di livello B. La tecnica consente di creare un muro d'acqua lungo 12 metri e alto 5. Il muro potrà essere creato orizzontalmente davanti all'utilizzatore oppure attorno a lui potendolo coprire a 360°. Al tempo stesso sarà possibile far assumere al muro una forma semicircolare ma, in ogni caso, le dimensioni del muro rimarranno sempre uguali. Quindi se si crea a 360° il muro avrà una circonferenza di 12metri (quindi potrà essere creato, al massimo, a due metri scarsi di distanza dal ninja).
    Consumo: 8

    Doton: Ninpou Doryuu Heki - Muro di Terra
    DotonNinpouDoryuuHeki-MurodiTerra_zps0662f867
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questo Ninjutsu è simile alla classica Doryuu Heki. Si esegue una breve serie di sigilli e poi si poggeranno ambedue i palmi delle mani sul terreno. Ciò però non formerà un semplice muro orizzontale, ma in sostanza ben tre capaci di proteggere l'utilizzatore da tre angolazioni su quattro anziché una singola. Ogni lato sarà alto dieci metri, largo cinque e spesso uno sul quale saranno raffigurati quattro Cani Ninja. Ogni muro potrà bloccare qualunque Jutsu di livello B ed inferiore.
    Richiede la padronanza dell'elemento Doton
    Consumo: 8


    Kisuke vide i tre dragoni di fuoco alle sue spalle, e sapeva che non c'era alcuna possibilità per schivarli. Ai lati era chiuso dai muri, e pure continuando a correre non avrebbe fatto in tempo a raggiungere la svolta prima che i tre draghi lo investissero. Perciò, la prima cosa che fece istintivamente fu eseguire i Sigilli con la mano destra e concentrare adeguatamente il suo Chakra d'elemento Suiton, quindi sollevò la parete d'acqua in propria difesa, bloccando il passaggio del fuoco. Ma non si fermò lì. In rapida successione, al termine del Muro d'Acqua, Kisuke preparò un altro Jutsu, il suo Muro di Terra, e lo innalzò alle spalle della parete acquatica che a breve sarebbe andata a morire. Il secondo muro non gli serviva tanto a parare una qualunque forma di Jutsu, bensì a cogliere di sorpresa il Mukenin. Quest'ultimo se lo sarebbe ritrovato davanti d'improvviso, a bloccargli la strada non appena il Muro d'Acqua avesse perso vigore. Kisuke contava che per Kojuro ci fosse un attimo di sorpresa nel vedersi la strada bloccata e che per proseguire la caccia al Momochi oltre quel muro dovesse far qualcosa: sfondarlo o aggirarlo. Kisuke, dunque, approfittò di quei secondi di vantaggio per potersi concentrare nella ricerca di una via di fuga. Riuscì a trovarla dopo un po', e poté nuovamente respirare aria pulita, ma come il kiriano si aspettava, l'espediente del muro non gli aveva concesso la totale possibilità di fuga. D'altra parte, Kojuro giocava in casa, e sapeva come muoversi all'interno del covo. Se per Kisuke il vantaggio era servito a trovare la via di fuga, Kojuro aveva compensato quel vantaggio di Kisuke con la sua conoscenza di tutti quei corridoi. "Deve aver fatto qualcos'altro... Se lui aveva praticità del luogo, io gli ho messo un impedimento, ma comunque il mio Genjutsu avrebbe dovuto pure spossarlo a livello fisco. Deve aver assunto qualcosa tipo le pillole del soldato" pensò il kiriano.
    «Non trovi che tutto questo sia un po' controproducente, sia per me che per te?» gli chiese poi. «Hai rapito la ragazza e ora l'hai persa, fattene una ragione e trovati un'altra professione. Io non ho nessuna ragione per combattere con te e tu non hai alcuna speranza di riprendere la ragazza.» Molto probabilmente non era stato il modo migliore per dissuaderlo dal desiderare un combattimento totalmente inutile, ma rimaneva comunque la verità e accettare la realtà era il miglior modo per prendere una decisione razionale. A che pro combattere se a Kisuke nulla di concreto veniva in tasca e se a Kojuro era ormai con tutta probabilità negata la possibilità di riacchiappare Akane? Nulla, non c'era nessun vantaggio.
    «Se fosse come dici tu, allora dovrò quanto meno portare la tua testa al Mercato Nero per compensare lo smacco subito» gli rispose però Kojuro con un ringhio, chiarendo qualsiasi dubbio Kisuke potesse avere in merito alla sua ostinatezza.
    "Ah, una questione di solo principio, dunque? Un tutto per tutto, così, solo per questo. Per certi versi mi piace" dovette ammettere a se stesso, ma la sua attenzione e i suoi pensieri ben presto sarebbero dovuto volare altrove. Le parole del Mukenin non erano prive di fondamento, non aveva parlato tanto per parlare.

    Katon: Benijigumo - Tecnica del Famiglio Cremisi
    Fire_spider
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica permette all'utilizzatore di sputare davanti a sé un'ingente massa di fiamme che daranno fuoco al terreno circostante lungo la linea di un semicerchio immaginario di raggio pari a dieci metri, creando una barriera di fiamme alta due metri. Subito dopo, dal centro delle fiamme si formerà una creatura di fuoco le cui sembianze varieranno a seconda del tipo di Contratto animale a cui si è legato l'utilizzatore. Le dimensioni della creatura saranno paragonabili a quelle di un grosso toro ed essa attaccherà il nemico a velocità medio-alta fino ad una distanza massima di trenta metri per poi dissolversi. Se la vittima viene investita in pieno riporterà danni di grave entità. La vera peculiarità della tecnica è però quella di poter spingere il nemico verso un secondo attacco grazie alla barriera di fiamme che gli impedirà la maggior parte delle vie di fuga. Le sembianze assunte dalla creatura di fiamme non andranno ad influire in nessun modo sugli effetti della tecnica, che rimarranno invariati.
    Consumo: 15


    Raijin no Jutsu - Tecnica del Dio del Tuono
    RilascioAssorbito_zpsb58f49d0
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie al materiale di cui è composta la spada, è possibile assorbire tutti i Ninjutsu offensivi al massimo di livello A. Perché l'assorbimento abbia effetto, il Jutsu deve trovarsi a non più di tre metri dall'utilizzatore. A quel punto, l'arma sarà carica del Chakra del Jutsu avversario, quindi durante il turno successivo con quello stesso Chakra si potrà rilasciare una scarica elettrica larga due metri e lunga fino a venti metri, che si propagherà in linea retta ad alta velocità. Se colpiti, si subiranno danni da scossa pari a quelli che avrebbe inflitto il Jutsu assorbito, più un malus fisico motorio di un grado per un Turno. È possibile assorbire solo un Jutsu alla volta, e in caso si assorba un altro Jutsu prima di aver rilasciato il precedente, al momento del rilascio successivo i danni inflitti sono pari a quelli che avrebbe inflitto l'ultima Tecnica assorbita.
    Consumo: 15


    Grazie all'Arte del Fuoco, Kojuro rilasciò un anello di fuoco che circondò sia lui sia Kisuke, creando una sorta di ring da combattimento immaginario. In un primo momento sarebbe potuto apparire anche come la rappresentazione ipotetica di un campo da combattimento, un'antica prova del fuoco, ma così non era. Dalle fiamme si venne a creare una scimmia, anch'essa ovviamente composta di fiamme, e si diresse rabbiosa in direzione del Momochi. Quest'ultimo alla vista della scena prese per certo di non aver mai visto nulla del genere prima d'allora, dunque afferrò il manico della propria Raijin, così da poter fare fronte alla minaccia del fuoco. Non che ne avesse davvero bisogno, per tenere a bada quelle fiamme sarebbe bastata molto semplicemente la sua Arte dell'Acqua, ma da quando era entrato in possesso di quell'Arma Leggendaria, non perdeva mai occasione di testarne le capacità ad ogni differente possibilità. Perciò Kisuke menò un fendente con la Raijin quando la scimmia di fiamme l'aveva quasi raggiunto e assorbì le fiamme all'interno della lama di fulmini, rendendole innocue ma soprattutto al suo servizio, seppur sotto diversa forma.
    Kojuro non seppe spiegarsi come effettivamente fosse possibile che la sua offensiva fosse scomparsa a quella maniera, ma aveva dedotto che fosse legato a quella che per lui era semplicemente una bizzarra spada in mano al suo nemico. Non poteva immaginare che quella fosse un tempo l'arma personale di Tobirama Senju, il Nidaime Hokage di Konoha. Altrettanto, però prima di poter proseguire doveva provare ad analizzare le potenzialità di quell'oggetto, e di come reagiva ad ogni specifica situazione, oppure rischiava di sprecare energie inutilmente e di scoprire carte a vuoto. Fu così che in un primo momento afferrò fulmineo degli shuriken dal proprio porta oggetti, attirando lo sguardo e così l'attenzione del Momochi, e li scagliò contro di lui. Ma alle classiche stellette ninja, seguì immediatamente un pericolosissimo getto di lava che il Mukenin voleva fosse anche per un solo attimo negato agli occhi del Momochi, così che non potesse reagirvi per tempo, e testare se quell'arma fosse un'assicurazione automatica oppure sotto il controllo del suo utilizzatore.

    Youton: Youkanji no Jutsu - Tecnica del Mostro della Dissoluzione
    YoutonYoukanjinoJutsu-TecnicadelMostrodellaDissoluzione_zps5afea177
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Lo shinobi confluirà nella propria bocca ben tre differenti tipi di chakra, dei quali due di questi elementali: Katon e Doton. Attraverso il chakra base, Lo Shinobi andrà ad unire i restanti due chakra, formando una moderata quantità di lava. Dopo ben cinque secondi di preparazione, questa poi andrà sputata, colpendo una zona di dieci metri in lunghezza e cinque per larghezza che infliggerà bruciature d'entità medio grave sul bersaglio colpito. Particolare da non trascurare affatto è che la lava, dopo pochi secondi si solidificherà. Questa materia può resistere all'impatto di Jutsu di livello A ed inferiori, di qualsiasi tipo d'arma e di oggetto che risulteranno essere totalmente inefficaci.
    Consumo: 15


    Raijin no Jutsu - Tecnica del Dio del Tuono
    RilascioAssorbito_zpsb58f49d0
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie al materiale di cui è composta la spada, è possibile assorbire tutti i Ninjutsu offensivi al massimo di livello A. Perché l'assorbimento abbia effetto, il Jutsu deve trovarsi a non più di tre metri dall'utilizzatore. A quel punto, l'arma sarà carica del Chakra del Jutsu avversario, quindi durante il turno successivo con quello stesso Chakra si potrà rilasciare una scarica elettrica larga due metri e lunga fino a venti metri, che si propagherà in linea retta ad alta velocità. Se colpiti, si subiranno danni da scossa pari a quelli che avrebbe inflitto il Jutsu assorbito, più un malus fisico motorio di un grado per un Turno. È possibile assorbire solo un Jutsu alla volta, e in caso si assorba un altro Jutsu prima di aver rilasciato il precedente, al momento del rilascio successivo i danni inflitti sono pari a quelli che avrebbe inflitto l'ultima Tecnica assorbita.
    Consumo: 15


    La Spada Raijin e le diverse protezioni indosso al Momochi furono più che sufficienti per fronteggiare tranquillamente le armi metalliche, ma non lo sarebbero di certo state in vista di quell'enorme colata magmatica. Perciò, stavolta Kisuke utilizzò sempre la Raijin, ma non tanto come difesa vera e propria. Non ricorse, infatti, alla sua capacità d'assorbimento, bensì a quella di rilasciare il potenziale distruttivo assorbito. Così facendo, il manto di lava che il Mukenin gli aveva appena sputato addosso, si ritrovò colpito da un fascio, una scarica di fulmini e saette color giallo intenso, quindi fu privato di tutto il suo vigore e disintegrato, reso inoffensivo, così come a sua volta fece la medesima fine il fascio di fulmini emanato dalla Raijin.

    Suiton: Suidanha - Onda Tagliente
    SuitonSuidanha-OndaTagliente_zpsf43d7246
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Dopo aver accumulato una notevole quantità di chakra Suiton nella bocca, la si emetterà sotto forma di getto acquatico largo trenta centimetri che si propaga ad alta velocità fino a venti metri di distanza. La vera forza di questa tecnica non è tanto quella di poter colpire dritto davanti a sé, ma di poter muovere testa e busto per indirizzare il getto ed utilizzarlo anche come lama per via dell'elevatissima pressione dell'acqua. Il getto, di punta o di taglio, gode di un'incredibile capacità di perforazione, arrivando a trafiggere facilmente un corpo umano da parte a parte tranciando qualsiasi cosa incontri sulla sua strada. Il Jutsu dura tanto quanto una normale tecnica di emissione ed è possibile effettuare un solo movimento di testa e/o busto per indirizzarlo ove desiderato, prima che questo si esaurisca. Non sarà comunque possibile spostarlo per un'ampiezza che superi indicativamente i 100° di apertura.
    Consumo: 15


    Kisuke emise dalla bocca il getto d'acqua ad altissima pressione. Il Mukenin in un primo momento schivò lateralmente, poi si abbassò facendo sfilare la lama d'acqua sopra di sé. Lo Spadaccino della Nebbia si era aspettato una reazione simile da parte del suo avversario, il quale si ritrovò ad aver sì reso nullo il Jutsu Suiton, ma al tempo stesso non aveva tenuto conto delle sue caratteristiche e dell'ambiente circostante. La Suidanha, infatti, aveva con la sua forza tranciato di netto il fusto di alcuni alberi alle spalle di Kojuro. Solo secondo fortuna alcuni di esse cascarono dal lato del Mukenin. Altri, invece, si era rovesciati dalla parte opposta, finendo addosso ad altri alberi. Tuttavia, quest'espediente fu sufficiente per impegnare ulteriormente Kojuro nell'arco di un mrgine ristretto sia di tempo sia di possibilità, durante il quale Kisuke aveva invece carta bianca a riguardo. Proprio per questo motivo, mentre Kojuro era impegnato a eseguire acrobazie aggiuntive per schivare il peso distruttivo di quegli alberi secolari, Kisuke gli scagliò a tradimento un enorme drago d'acqua addosso.

    Suiton: Suiryuudan no Jutsu - Tecnica del Drago Acquatico
    SuitonSuiryuudannoJutsu-TecnicadelDragoAcquatico_zpsa14cecea
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Con questo Ninjutsu si genera, dalla propria bocca o da un'ingente fonte d'acqua nelle vicinanze, un grande ciclone d'acqua che prende la forma di un drago che insegue l'avversario fino a travolgerlo. Il drago sarà lungo al massimo venticinque metri e avrà un diametro di sei. Se la tecnica prende in pieno riuscirà a causare danni da impatto di medio-grave entità.
    Consumo: 8

    Doro Gaeshi - Tecnica del Muro di Fango
    DoroGaeshi-TecnicadelMurodiFango_zps560fc272
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Una tecnica puramente a scopo difensivo. L'utilizzatore colpirà direttamente il terreno senza usare alcun Sigillo con entrambe le mani aperte ed un muro s'alzerà davanti all'utilizzatore. La barriera può resistere a qualsiasi tecnica di livello C ed inferiore, ma anche ad esplosioni derivanti da una carta-bomba.
    Consumo: 4


    L'esecuzione dei Sigilli fu tempestiva, così come l'accumulo di Chakra e la creazione di tutta quell'acqua nello stomaco. L'influsso dell'anello Rei era quasi d'obbligo, per creare dall'acqua un vero drago grande e maestoso. L'acqua fuoriuscì dalla bocca del Momochi e in un attimo prese le fattezze della bestia mitologica, la quale feroce andava a divorare la sua preda designata. Kojuro se ne accorse. Kisuke considerò ormai che il drago fosse praticamente certo azzannasse la sua vittima con le sue fauci, ma così non fu. Il Mukenin di livello A riuscì a coordinare bene i tempi, così da scansare la minaccia degli alberi e sollevare rapido in propria difesa un infimo muro d'elemento Doton, il quale però nonostante tutto godeva del vantaggio elementale e fu così in grado d'arrestare la furia del drago.
    Quasi volesse dimostrare di non essere stato affatto impressionato dalla Suiryuudan no Jutsu, Kojuro non appena si rimase in posizione, iniziò rapido una serie di Sigilli, quindi gonfiò il petto all'inverosimile, inarcando la schiena all'indietro. Poi, e solo poi, nell'arco di un istante scatenò l'inferno addosso a Kisuke.

    Gouka Mekkyaku - Tecnica della Distruzione Infernale
    Katon_G14D0ka_Mekkyaku_zps38598ef9
    Villaggio: Tutti
    Livello: S
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica permette, dopo una breve serie di Sigilli, di emettere dalla bocca un'enorme ondata di fuoco larga circa trenta metri e alta quindici che procederà ad alta velocità per una distanza massima di cento metri, causando ustioni di gravissima entità a chi viene preso in pieno. Essere colpiti di striscio comporta una lieve riduzione del danno, riportando ferite di grave entità.
    Consumo: 30


    Suiton: Suijinheki - Muro d'Acqua
    SuitonSuijinheki-MurodAcqua_zpsa75b4602
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica Suiton è possibile proteggersi sia da Ninjutsu che da Taijutsu di livello B. La tecnica consente di creare un muro d'acqua lungo 12 metri e alto 5. Il muro potrà essere creato orizzontalmente davanti all'utilizzatore oppure attorno a lui potendolo coprire a 360°. Al tempo stesso sarà possibile far assumere al muro una forma semicircolare ma, in ogni caso, le dimensioni del muro rimarranno sempre uguali. Quindi se si crea a 360° il muro avrà una circonferenza di 12metri (quindi potrà essere creato, al massimo, a due metri scarsi di distanza dal ninja).
    Consumo: 8

    Chikara no Mizu - Forza Acquatica
    ChikaranoMizu-ForzaAcquatica_zps3bb863a3
    Sviluppatore: Kisuke Momochi
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Questo Jutsu simboleggia lo stadio ultimo dell'affinità sviluppata dal Ninja nell'elemento del Suiton e nei suoi Jutsu. Infatti, il Ninja in seguito a rigorosi e costanti allenamenti, è riuscito a sviluppare un metodo che gli permettesse d'affinare maggiormente la sua abilità nell'uso di qualsiasi Jutsu dell'elemento precedentemente citato. Tant'è che ad ogni utilizzo combinato semplicemente ad un maggior ed accurato esercizio di Chakra, e senza il bisogno d'eseguire Sigilli, tutti i Jutsu fino al livello B risulteranno potenziati di un grado rispetto al normale.
    Consumo: 4


    Per la prima volta in vita sua, Kisuke si ritrovò inconsciamente a sbarrare gli occhi in vista di un Jutsu Katon. Non aveva mai temuto le fiamme, poiché lui era un fiero padrone dell'acqua, ma quel Jutsu aveva davvero del sovrannaturale. Era come se il Mukenin avesse appena emesso dalla bocca una fiammata grande e grossa quanto una schiera di soldati in avanzata. Kisuke, però, lasciò poco spazio libero al diffondersi stupefazione. Se il Mukenin voleva mostrare che le dimensioni contano e che lui ce l'aveva più lungo, Kisuke era pronto a smentirlo, così come lui aveva poc'anzi fatto con il Doro Gaeshi. Le amni si mossero rapide come non mai, mentre il corpo andava ad impastare il Chakra necessario alla creazione della Suijinheki. Non contento, applicò a quello stesso Chakra una maggior quantità, intervenendo con la Chikara no Mizu, nonché gestendo l'influsso del suo anello Rei, in modo da aumentarne le dimensioni. Il suo stomaco ribolliva di acqua, acqua che poi in un attimo avrebbe sputato dalla bocca e avrebbe assunto la sua funzione difensiva, costituendo una solda parete circolare tutt'intorno al Momochi. E così fu. Così le lingue di fuoco di quel devastante Jutsu s'incontrarono con le solide acqua fatte a muraglia della Suijinheki. Dall'incontro delle fiamme con l'acqua si levò una coltre enorme di vapore caldo, quasi bollente. Quando poi entrambi i Jutsu ebbero terminato d'avere vita, Kisuke vide come tutt'intorno a lui quella che poteva essere stata per decenni una rigogliosa foresta, adesso era semplicemente un tugurio di ceneri e fiamme.
    «Ora fa un po' troppo caldo qui...» commentò vago, come se per lui nulla fosse successo. Sperava di far scaldare anche l'animo del suo avversario, così da essere in perfetta armonia con l'ambiente circostante. "Tutto sommato è un Mukenin di livello A, e non mi sembra tanto il tipo da perdere la calma troppo facilmente. Se lo facesse, verrebbe tutto a mio vantaggio, ma non credo che me lo concederebbe mai" pensò Kisuke, ma fino a prova contraria tentare non gli costava nulla.

    Gen'ei Tajū Shuriken - Shuriken Fantasma
    ShurikenFantasma
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Genjutsu
    Un genjutsu che, per essere efficace, necessita di uno Shuriken. Dopo aver composto i sigilli necessari, che devono essere visti dal nemico, l'utilizzatore potrà lanciare lo Shuriken e il bersaglio lo vedrà moltiplicarsi fino a quindici copie. Gli shuriken sono delle illusioni e non saranno quindi tangibili, né potranno causare veri danni, ma il nemico perderà la cognizione di dove si trovi quello vero e avrà grandi difficoltà a schivarlo. Gli Shuriken illusori avranno traiettorie simili a quella dell'originale ma in un raggio di cinque metri attorno ad esso. E' facile dissolverlo con il Kai se l'utilizzatore si trova sufficientemente lontano.
    Consumo: 2

    Bunshin Bakuha - Clone Esplosivo
    BunshinBakuha-CloneEsplosivo_zps64918870
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Questo clone è apparentemente identico ad un Kage Bunshin, anche se non dispone della capacità di trasferire i propri ricordi all'originale. Differentemente da ogni forma di clone esso può essere detonato a comando creando un esplosione dal raggio di cinque metri che arriva facilmente ad infliggere ferite di medio-grave entità all'avversario se entro tre metri; altrimenti medie. Ciò avviene quando il clone, per propria volontà o quella dell'originale, concentra tutto il proprio Chakra rilasciandolo di colpo. Il creatore può a sua discrezione anche decidere di lasciarlo dissolvere senza che esploda. Questi cloni hanno la facoltà di utilizzare qualsiasi Abilità, Capacità o Jutsu.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dall'originale e si dissolvono se subiscono una qualsiasi forma di ferita.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come Carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 15 (A Clone)

    Doro Gaeshi - Tecnica del Muro di Fango
    DoroGaeshi-TecnicadelMurodiFango_zps560fc272
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Una tecnica puramente a scopo difensivo. L'utilizzatore colpirà direttamente il terreno senza usare alcun Sigillo con entrambe le mani aperte ed un muro s'alzerà davanti all'utilizzatore. La barriera può resistere a qualsiasi tecnica di livello C ed inferiore, ma anche ad esplosioni derivanti da una carta-bomba.
    Consumo: 4


    Doton: Shinjuu Zanshu no Jutsu - Tecnica della Decapitazione Terrestre
    DotonShinjuuZanshunoJutsu-TecnicadellaDecapitazioneTerrestre_zpsde3d2ffd
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Tale tecnica permette ai possessori dell'elemento Terra d'infiltrarsi nel sottosuolo lasciando in bella vista una buca d'un metro quadrato, e dirigersi verso una posizione nel raggio di dieci metri per tentare d'afferrare la caviglia dell'avversario e trascinarlo nel sottosuolo lasciandolo momentaneamente immobilizzato. Se usata contro un soggetto in possesso dell'elemento Doton esso potrà rapidamente liberarsi dalla tecnica, altrimenti ci riuscirà solamente all'inizio del suo secondo turno.
    - Non è ovviamente possibile protrarre la tecnica per più turni e si dovrà riemergere prima della fine del proprio.
    - Può essere usata in combinazione con altre tecniche d'infiltrazione sotterranea per non lasciar tracce o superare i dieci metri di raggio. In tal caso, la velocità di spostamento dipende ovviamente dalla tecnica utilizzata.

    Consumo: 2


    A seguire di quelle parole canzonatorie, Kisuke lanciò in direzione di Kojuro un singolo shuriken e subito in rapida sequenza eseguì dei Sigilli in bella vista. In corsa, in volo, agli occhi di Kojuro quel singolo shuriken si trasformò in un'intera salva di shuriken, così come un Ninjutsu era perfettamente in grado di fare per davvero, creando delle ben più minacciose copie fisiche. Kojuro però reagì sollevando in propria difesa, da terra, un blocco compattato con il Chakra Doton. Per Kisuke quella reazione era sicuramente meglio di quanto si sarebbe aspettato e così ideò sul momento un nuovo proseguio della sua strategia. "Che si accorga o che non si accorga della mia azione, molto probabilmente rimarrà fregato" pensò Kisuke, facendo comparire al proprio fianco un clone dalla natura sorprendente, esplosiva. Quest'ultimo, conscio del suo dovere, senza perder tempo s'infilò sotto terra e spedito si mosse per raggiungere il Mukeni di Kiri. Kisuke contava di giocarsela sul vedo e non vedo. Sapeva che il muro costituiva per il Mukenin un parziale impedimento visivo, ma sapeva anche che però il Mukenin stesso avrebbe fatto in modo di allungare gli occhi affinché gli sfuggisse il maggior numero di dettagli di quel che accadeva dall'altro lato. L'aveva notato? Sì? No? Nel caso avrebbe pensato ad un bluff, ad una strategia apposita? Oppure ad una negligenza del suo avversario? Kisuke ebbe la risposta quando il clone con non poco rumore fece spuntare le sue mani da sottoterra, ma Kojuro non solo non si fece acchiappare poiché pronto a reagire, bensì schiacciò le mani del clone con i propri piedi, con superiorità e sicurezza. Quel gesto fu la sua rovina: dal basso si ritrovò investito dall'esplosione del clone, e dai conseguenti detriti di terra e roccia, quindi fu scaraventato via a metri di distanza.
    «Non sarà lava o vapore acido, ma ha comunque il suo perché» commentò Kisuke, in quella che poteva essere considerata una tacita ma brevissima pausa tra i due, cui fu seguita dal loro incrociarono delle lame. Kojuro stringeva con entrambe le mani l'elsa di quella che a tutti gli effetti era un'Omoikarui, mentre Kisuke si frapponeva ad essa con sua Raijin. L'incredibile fattura della lama dei Campioni riusciva addirittura a resistere alla capacità di taglio della Spada Raijin.
    Si scambiarono così un susseguirsi quasi infinito di fendenti, dove nessuno riusciva a prevalere sull'altro e si guardavano in cagnesco. Volavano scintille ad ogni scontro di lama, fasci di luce per un solo istante disegnavano l'aria. "Molto probabilmente, però, hai appena fatto l'errore più grosso della tua vita" si ritrovò a pensare Kisuke, conscio dei propri mezzi a livello di combattente. Oltre alla sua abilità nell'eseguire i Sigilli con una sola mano, aveva da pochi mesi a questa parte appreso un Jutsu che gli consentiva di sputare dalla bocca dei senbon forgiati tramite il proprio Chakra Suiton.

    Tenkyuu - Pianto Celeste
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    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Tecnica d'origine Suiton che senza alcun bisogno d'eseguire Sigilli Magici consiste nell'impastare il Chakra all'interno del corpo dell'utilizzatore, trasformarlo in acqua e infine modellarlo sotto forma di senbon all'interno della bocca prima d'essere espulso ad una velocità media. La mancanza di Sigilli implica ugualmente un tempo di preparazione di un paio di secondi. Il numero degli spiedi dipende dall'esperienza dell'utilizzatore e le loro dimensioni saranno di poco inferiori a quelle dei normali senbon acquistabili in Armeria, tuttavia causeranno al massimo dei danni di media entità.
    [Massimo numero spiedi: Genin: 2; Chuunin: 3; Sp.Jounin: 4; ANBU: 5; Jounin: 6]
    Consumo: 4

    Shishi Rendan - Attacco Concatenato del Leone
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    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Taijutsu
    Questa tecnica di tipo Taijutsu permette allo Shinobi d'eseguire uno scatto fulmineo. Il Ninja si porterà accucciato davanti all'avversario per poi tentare di sferrargli un calcio violentissimo sul mento scagliandolo a circa dieci metri d'altezza.
    Quindi, se si è in possesso della Kage Buyou, è continuare la tecnica con una combo a mezz'aria. Dopo essersi portati alle spalle del malcapitato, con la gamba destra l'utilizzatore effettua un calcio diretto alle costole, che il bersaglio tenderà a parare. Se però lo parerà con la forza del calcio sferrato si sposterà in modo di colpirlo dall'alto con il braccio sinistro per gettarlo verso il suolo, altrimenti continuerà normalmente. Quindi, mentre l'avversario si trova a mezz'aria in procinto di scendere verso terra, viene colpito con il braccio destro per spingerlo ulteriormente e infine quando si trova a pochi centimetri da terra viene colpito da un calcio datogli dall'esecutore con la gamba sinistra dopo aver ruotato a 360°. Questa tecnica per via dell'impatto causerà non pochi danni.
    Consumo: 4

    Kage Buyou - Danza delle Ombre
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    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Taijutsu
    La Kage Buyou è una tecnica utilizzabile nel caso in cui ci si porti alle spalle d'un nemico in fase aerea. Permette infatti all'utilizzatore, in primis di causare un effetto di parziale paralisi che dura un turno permettendo al nemico solamente di muovere leggermente il busto, il collo e le braccia. L'utilizzatore metterà l'indice e medio della propria mano a ridosso della spina dorsale dell'avversario, permettendogli così di seguire qualsiasi movimento del nemico; cosa particolarmente utile passato il turno della paralisi. Il Ninja risulterà così a tutti gli effetti una vera e propria ombra. Ciò permette allo Shinobi di rimanere costantemente nel punto cieco dell'avversario; che non avendolo sott'occhio sarà maggiormente esposto ad un attacco a sorpresa.
    E' una tecnica che viene solitamente utilizzata in combinazione con altri Taijutsu ma anche semplici combo di base, quand'è attiva non è infatti associabile ne a Ninjutsu ne tantomeno a Genjutsu.
    Consumo: 4


    Fu sufficiente continuare ad intrattenere Kojuro in quello scontro all'arma bianca, mentre in realtà covava quel Jutsu, per poi alla prima occasione in cui nuovamente incrociavano lame e sguardi furiosi, sputarglieli dritti in faccia. Quattro di essi avrebbero provato a colpire gli occhi, due per orbita, l'unico rimanente invece avrebbe mirato alla gola con l'intenzione di tagliare il fiato al Mukenin. Kisuke raggiunse il suo obiettivo, d'altra parte in quella specifica situazione era quasi impossibile che non ci riuscisse.
    Gli spiedi avevano capacità di perforazione, e quindi possibilità di danneggiare, abbastanza limitate, ma per i punti in cui erano andati a colpire fu più che sufficiente a rendere il suo avversario indifeso e scoperto. Urlava e bestemmiava gli dèi. Probabilmente più per gli spiedi negli occhi che per quello che gli aveva graffiato la gola. Kisuke, dunque, non perse tempo: fece in modo che la lama della Raijin si sopisse e conservò il manico al suo posto, quindi sfruttò quell'apertura dell'avversario per buttarsi nella sua unica ma devastante combo di Taijutsu che conosceva e praticava ormai dai tempi in cui era un misero Chuunin. L'inizio, come al solito, fu semplice: gli bastò portarsi fin sotto all'avversario e sferrare così un calcio al mento che lo spingesse verso l'alto. La naturale prosecuzione di quel gesto sarebbe stato Kisuke che seguiva lo spostamento dell'avversario per aria. Con un balzo, infatti, raggiunse la sua posizione a mezz'aria e per mezzo della Danza delle Ombre portò a termine la sua combinazione di Taijutsu. Dopo la serie concatenata di colpi, il kiriano chiuse la combinazione con un pugno in pieno petto per schiaffarlo verso il suolo e, in procinto d'impatto con il terreno, un calcio finale per aumentare ulteriormente il danno che altrimenti con il solo schianto non si sarebbe venuto a creare. Terminata la combo, Kisuke rotolò via e con una capriola all'indietro si rimise in piedi.
    «Direi che questa è la fine dei giochi» disse, brandendo la Taglia Teste ed avvicinandosi con circospezione al Mukenin a terra. Non era morto, Kisuke lo sapeva. Doveva, infatti, dargli il colpo di grazia e aveva intenzione di darglielo con tutti gli onori per mezzo della leggendaria Taglia Teste. Memore di vicende passate, però voleva essere certo di non incappare in sgradevoli sorprese da un avversario innocuo e apparentemente in fin di vita. Nel giro di poco Kisuke verificò che non era quello il caso, per cui semplicemente sollevò lo spadone e lo calò senza alcuna pietà sul Mukenin, tagliando di netto la testa. "È un vero peccato che tu non fossi in possesso del Fuuton… mi sarebbe piaciuto umiliare te e quell’elemento di merda inutile come un culo senza buco... ma d'altronde sei pur sempre nato kiriano, non avresti potuto commettere quell'errore" fu il suo ultimo pensiero rivolto al Mukenin ormai deceduto. Lo lasciò lì: di lui si sarebbero presto occupati gli Oinin, i Ninja Inseguitori, i cosiddetti corvi delle Forze Speciali di Kiri.
    L'ambiente intorno a lui non era dei migliori: un cadavere decapitato, una foresta in buona parte preda ancora delle fiamme, distruzione un po' ovunque. Eppure, nonostante tutto, Kisuke sentiva il bisogno di fermarsi un attimo, di riprendere fiato. Non era stato uno degli scontri più difficili della sua vita, ma aveva in ogni caso consumato davvero tante energie. Stanco quanto mai, non poteva comunque concedersi troppo tempo. Il necessario per recuperare un po' di fiato era più che abbastanza, poiché aveva da mettersi in contatto il prima possibile con il suo clone che trasportava lontano da lì la ragazza. Per farlo, Kisuke stabilì con lui un contatto mentale tramite la Shindenshin no Jutsu.

    Shindenshin No Jutsu - Tecnica della Trasmissione Spirituale
    ShindenshinNoJutsu-TecnicadellaTrasmissioneSpirituale_zps14fe6de3
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica lo Specializzato in Interrogatorio è capace di comunicare telepaticamente con altri individui. Il Jutsu ha un raggio massimo di sette chilometri e non è una tecnica di percezione, pertanto non è possibile percepire con esattezza la posizione dei soggetti con i quali si entra in contatto. L'utilizzatore può comunicare con una singola persona o con più individui alla volta a sua discrezione, anche se il consumo aumenterà di conseguenza. Per comunicare con uno o più individui conosciuti dall'utilizzatore basterà concentrarsi su quegli specifici soggetti per stabilire il contatto, ma è anche possibile lanciare il Jutsu in modo tale che coinvolga qualsiasi persona nel raggio della tecnica, o escludendo di proposito specifici soggetti di cui l'utilizzatore sia già a conoscenza. Durante una conversazione telepatica multipla, tutti i soggetti coinvolti possono sentire le rispettive voci e comunicare tra di loro grazie al Chakra dell'utilizzatore. Per il Ninja è anche possibile fare da tramite per singoli individui, poggiando una mano sulla testa di un compagno e trasferendo così le capacità telepatiche ad esso finché la tecnica rimane attiva. Il consumo resta invariato per una comunicazione che coinvolga massimo dieci elementi, dopodiché aumenterà di 8 punti Chakra allo sforamento di ciascuna delle successive decine. Comunicando con più di dieci persone alla volta diventa impossibile utilizzare qualsiasi altro Jutsu mentre la tecnica è attiva.
    Consumo: 8 (A Turno) (+8 ogni dieci individui a partire dall'undicesimo)


    "Piccolo Drago, ho eliminato il problema alla radice. Voi dove siete adesso?" chiese al proprio clone.
    "Lontano" si limitò a dire il clone, in perfetto stile Kisuke. "Non ci siamo mai fermati nemmeno per un secondo da quando abbiamo iniziato a scappare."
    "Bene, allora potete anche fermarvi in un luogo sicuro. Ci penserò io a trovarvi e raggiungervi."
    "Ricevuto!"

    Edited by Mr.Uchiha - 23/7/2015, 20:19
     
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    Una volta messosi d'accordo con il suo clone, Kisuke interruppe il collegamento mentale e afferrò un kunai dalla borsa. Sul pollice sinistro che ormai vedeva chiuso il taglietto che si era procurato per evocare Raido, Kisuke eseguì un nuovo taglio. Le gocce di sangue che sgorgarono dalla ferita gli furono sufficienti per tracciare una linea rossa sul palmo destro, che poi schiaffò a terra eseguendo la Kuchiyose no Jutsu.

    Kuchiyose No Jutsu - Tecnica del Richiamo
    KuchiyoseNoJutsu-ArtedelRichiamo_zps27378a97
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Quest'abilità viene appresa esclusivamente da Shinobi dal rango Chuunin in poi. Non per la complessità stessa dell'abilità, ma in particolare tale normativa tutela gli Shinobi privi d'esperienza in modo che non facciano una scelta avventata ed errata. Una volta stipulato un Contratto con una razza animale infatti, non sarà più possibile tornare indietro e vi si rimarrà legati a vita. Le evocazioni necessitano di una notevole quantità di Chakra emessa tutta insieme per esser evocate, e per questo può risultare di difficile utilizzo. Per utilizzare la tecnica bisogna versar anche una minuscola goccia del proprio sangue per poi formare la serie di Sigilli necessari per l'esecuzione del Jutsu, che sono i seguenti: Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora.
    Per riuscire ad evocare taglie grandi è necessario essere almeno Sp.Jounin; per le Leggendarie bisogna essere di grado ANBU
    Consumo: 10

    Bisuke
    Bisuke_zpsb98184bc
    Lo Shinobi sarà in grado, grazie alla Kuchiyose No Jutsu, d'evocare un Cane Ninja. Esso si presenterà con il kanji "Shinobi" in mezzo agli occhi, i quali avranno dei cerchi neri tutt'intorno. Indossa il coprifronte legato al collo e si presenterà leggermente vestito. Il cane possiede un ottimo fiuto, ma nonostante ciò non è in grado di seguire e fiutare tracce se nella zona sono presenti condizioni climatiche, e non, che le cammuffano e le confondono (pioggia, folla ecc...). In compenso ha un ottimo udito ed ha una velocità medio-alta; il cane inoltre ha il dono della parola. In fase di combattimento risulterà poco utile poiché non molto forte, ma è ottimo da mandare in avanscoperta. Tuttavia ha una buona resistenza, dato che può sopportare fino a due Jutsu di livello C, dopo i quali ogni ferita lo manderebbe al tappeto.


    Stavolta il richiamo portò al kiriano un altro cane di stazza piccola: un bassotto. Bisuke era insieme a Raido uno dei suoi cani migliori in ambito di ricerca ed inseguimento, di conseguenza non avrebbe di certo avuto problemi a rintracciare il suo clone, il carlino e la ragazza.
    «Ciao, Bisuke. Niente chiacchiere. Devo raggiungere Raido, un mio clone e una ragazza un po' distanti da qui. Senti il loro odore?»
    «Mi pare ovvio» rispose il cane ninja.
    «Bene, allora devi portarmi da loro» gli disse, infine, mesto.
    Bisuke si mosse rapido, conto ogni aspettativa di chiunque non lo conoscesse fino in fondo. Kisuke gli fu dietro, e nell'arco di nemmeno venti minuti trovarono il trio nei pressi di un rigagnolo d'acqua. Lì Kisuke si assicurò personalmente delle condizioni di salute fisica e mentale di Akane, quindi la rassicurò più di quanto non avesse già fatto il suo clone finora. Dispensò entrambi i cani ninja dal loro servizio e insieme al clone - che trasportava Akane - si misero in viaggio per abbandonare il Paese dell'Erba e raggiungere quello del Fuoco, raggiungere Tanzaku, lì dove Kisuke riconsegnò poi Akane alle braccia di suo padre.

    Kojuro Yamashiro
    Kojuro%20Yamashiro_zpsdpdalj24
    Fisico: Morto;
    Chakra: 195-8-4-15-8(*3)-15-15-4-30-4= 76


    KisukeMomochiSPOILER
    ChakraFisicoMentale
    230-10-4-4-8-8-8-4-8-8-15-15-15-8-8-4-2-15-2-4-4-4-8-10= 54- Ferita lieve al pollice sinistro;
    - Ferita grave da ustione su tutto il corpo;
    - Ferita lieve al pollice sinistro;
    - Affaticato;
    Tripla Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai (10)Fili Metallici (30m)
    Senbon (20)Fili Metallici (30m)
    Cartabomba (5)Telescopio
    Cartabomba Fasulla (5)Pillole del Soldato (3)
    Makibishi (30)Kit Grimaldelli
    Palla Gelo (5)Veleno Debole (2)
    Cartabomba (5)Specchio
    CerbottanaTorcia Elettrica
    Equipaggiamento
    SlotOggettoDescrizione
    Tasca Sup.Shuriken(20)
    Tasca Sup.Spada RaijinRiposta
    Taschino Sup.Flauto DemoniacoSpalla
    Fodero MinoreTantoLombare
    Rotolo MinoreOmbrello Compl.Tripla Borsa
    CustodiaOttavaCintura
    AbbigliamentoCoprinaso BendeIndossato
    AbbigliamentoProtezione CuoioIndossata
    AbbigliamentoGuanti RinforzatiIndossati
    AbbigliamentoAnello ReiPollice destro
    AbbigliamentoAnello KūMignolo sinistro
    AbbigliamentoParabracciaIndossati
    AbbigliamentoParabraccia AltiIndossati
    AbbigliamentoParastinchiIndossati
    AbbigliamentoBendeIndossate
    AbbigliamentoGomitiereIndossate
    AbbigliamentoScarpe con LamaIndossate
    Divisa ANBU
    Armi da LancioAccessori
    Fumogeni (5)Radiolina
    Sigilli d'Evocazione
    Armi da LancioShuriken Pesanti
    Shuriken (15)Shuriken Maggiore
    Shuriken (20)Shuriken Maggiore



    Note- Sedici metri di Filo Metallico sono legati agli Shuriken Maggiori: otto ciascuno;
    - Quattordici metri di Filo Metallico sono legati a due Shuriken: sette ciascuno;
    - Trenta metri di Filo Metallico sono legati ad un Kunai;
    - Quattro Cartebomba sono legate ad altrettanti Kunai;
    - Due Cartebomba Fasulle sono legate ad altrettanti Kunai;
     
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    Il paese delle meraviglie... XD

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    Correzione:
    - Un paio di pensato e un parlato di Hattori non sono evidenziati correttamente.
    - Rimaniamo pur sempre nel mondo di Naruto, non trovo adeguato il riferimento ad un libro come Guerra e Pace.
    - Sinceramente ho trovato un po' strano che un ninja che ha raggiunto il livello ANBU non adotti le dovute precauzioni nel momento in cui si ferma in un posto. Qualche trappola ci dovrebbe essere stata, o qualche sorta di allarme, anche perché Konoha non è distantissima e lì ci sono ninja con abilità simili, se non maggiori, alle tue che possono seguire le tracce lasciate.
    - Come intercetti i kunai che Kojuro ti ha lanciato contro? Hai semplicemente detto che lo fai, ma non c'è scritto nulla sul come, cosa che secondo me dovrebbe essere specificata.

    Missione svolta adeguatamente, anche se l'ho trovata leggermente "macchinosa" da leggere in un paio di punti, con errori di battitura più numerosi rispetto che nelle missioni scorse. Certo, si può capire essendo l'ennesima A in poco tempo, però avrei preferito trovarne meno, magari con una letta più tranquilla. Non mi dilungherò oltre, ti puoi aggiungere una missione di livello A e una ricompensa di 575 ryo. Inoltre, con la conclusione di questa missione ti viene riconosciuta la promozione a grado di Jounin, complimenti. Per tutti gli eventuali problemi sai dove contattarmi.
     
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3 replies since 14/7/2015, 22:00   274 views
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