Casa Seishin Utsukushi

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    la casa affidatami e la medesima in cui avevo cominciato a viverci, al mio arrivo da ragazzino, a Kiri.
    È situata nella periferia est del villaggio.
    Si tratta di una casetta semplice in legno, con una sala con cucinino, una camera da letto, dove ci sta solo il letto, e un bagno.

    che dire quando ci sono rientrato dopo circa nove anni era completamente impolverata oltre che avere il mobilio in uno stato pietoso, fortunatamente con qualche piccolissima spesa e olio di gomito e tornata pulita e vivibile.

    - Post in casa per credito tot: 14/80
    Casa mia 8


    Casa Kiri Mohara 6


    - Sp. Jounin status:

    X43HmYtSeishin Utsukushi - Rango: Sp. Jounin
    Stato fisico: Ottimo
    Stato Psicologico: Ottimo
    Chakra: 180
    Note:

    *Tripla Borsa
    ArmiAccessori
    Kunai (6 di 10)Radiolina
    Shuriken (9 di 20)Pergamene Minori (2 Rotoli)
    Pupazzi Esplosivi (2 di 5)Cimice (1 di 3)
    Rasoi (18 di 25)Pillole del Soldato (Confezione da 2)
    Cartabomba (5 di 5)Olio Infiammabile (2 Boccette)
    Senbon (20 di 20)Occhio Cibernetico
    -Pietra Focaia
    --

    *Gilet
    ArmiAccessori
    -Torcia
    ////Fili Metallici (10 metri)

    *Taschino da Braccio
    Armi
    Shuriken a Tre Punte (14 di 30)

    *Tasca Supplementare
    Armi
    Kunai (10 di 10)

    *Abbigliamento e armi indossabili:
    SlotOggettoDescrizione
    Spalla DXCoprifronteIndossato
    Fianco SXFoderoKatana
    Dietro la schienaFasciaOmbrello Completo
    Tasca gilet DXRotolo Minore-
    Tasca gilet SXMaschera RespiratoriaNon Indossata
    ManiGuanti ChiodatiIndossati
    TestaOcchialoniIndossati
    BoccaCoprinaso in BendeIndossato
    BracciaParabracciaIndossati
    BracciaLame Retrattili da PolsoIndossate (Chiuse)
    PiediScarpe con LamaIndossate (Chiuse)
    TestaCappello di BambùIndossato


    Edited by Altahir - 26/2/2017, 08:13
     
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    - Kuchiyose No Jutsu!

    Cani:
    •Cane delle Nevi (Taglia Media)

    Rospi:


    Serpenti:
    •Serpenti Spadaccini (Taglia Piccola)
    •Serpente Divoratore (Taglia Media)
    •Serpente Corazzato (Taglia Media)

    - Ninjutsu
    •Oiroke no Jutsu - Tecnica della Seduzione
    •Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni d’Ombra
    •Kujaku Myouhou • Ryu - Abilità Segreta del Pavone • Drago
    •Kujaku Myouhou • Yoku - Abilità Segreta del Pavone • Ali
    •Shuriken no Chakura - Shuriken di Chakra
    •Tajuu Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica Superiore dei Cloni d'Ombra
    •Karasu Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni di Corvi
    •Sanzengarasu no Jutsu - Tecnica dei Cento Corvi
    •Kemuri Bunshin no Jutsu - Tecnica del Clone di Fumo
    •Enmaku Rō - Prigione di Fumo Incatenante

    Katon
    •Katon: Endan - Palla di Fuoco
    •Kasumi Enbu no Jutsu - Tecnica della Nube Incendiaria
    •Katon: Housenka No Jutsu - Tecnica della Fenice Infuocata
    •Katonryuu no Jutsu - Tecnica del Dragone di Fuoco
    •Katon: Gōen no Jutsu - Tecnica delle Fiamme Violente



    Suiton
    •Suiton: Suijinheki - Muro d’Acqua
    •Suiton: Mizurappa - Colpo dell'Onda
    •Suihashu - Mano dell'Onda
    •Suiton: Oruka - Fiore del Re


    Raiton
    •Raiton: Kuropansa - Pantera Nera
    •Ranton: Raiunkuuha - Nube della Tempesta
    •Raigeki - Attacco del Fulmine
    •Hakai no Inazuma - Distruzione Fulminea
    •Raiton: Kangekiha - Inspirazione dell'Onda


    Doton
    •Doton: Iwadeppō no Jutsu - Proiettile di Roccia
    •Doton: Doryuudan - Proiettili del Drago di Fango
    •Doro Gaeshi - Tecnica del Muro di Fango
    •Doryuu Heki - Paramento Terrestre
    •Doton: Tsuchi Nami no Jutsu - Tecnica dell'Onda di Terra
    •Doton: Dosekidake - Lance di Fango
    •Doton: Retsudo Tenshō - Scossa Sismica
    •Doton: Ninpou Maruchi Doryuu Heki - Molteplice Muro di Terra
    •Doton: Daichi Denryū - Flusso di Roccia


    Fuuton
    •Fuuton: Daitoppa - Rottura del Vento
    •Fuuton: Endan - Palla di Vento


    - Genjutsu
    •Jubaku Satsu - Intrappolamento dell’Albero
    •Nenshō no Genjutsu - Illusione dell'Incenerimento
    •Nehan Shōja no Jutsu- Tecnica del Tempio del Nirvana


    - Taijutsu
    •Yashi no Burēka - Palmo Demolitore
    •Iwa no Kobushi - Pugno di Roccia
    •Masuto Kikku - Calcio Ascendente
    •Kage Buyou - Danza delle Ombre
    •Velocità Sonica
    •Kassokuken - Pugno a Pistone
    •Kongouriki - Forza Del Fulmine Dorato
    •Shishi Rendan - Attacco Concatenato del Leone
    •Kage Buyou - Danza delle Ombre
    •Dai Senkou - Rotazione Superiore
    •Sakura no Hana no Eikyoo - Impatto della Fioritura del Ciliegio


    - Innate
    Yuki (Kiri)
    •Renga no Dakkyū - Dislocazione di Renga


    Youton
    •Youton no Endan - Sfere di Lava


    Hachimon
    •Kaimon - La Porta dell’Apertura
    •Kyuumon - La Porta della Guarigione
    •Gourai Rensa - Forte Catena del Loto di Tuono


    Sigilli
    •Alterazione Naturale • Primo Stadio
    •Alterazione Naturale • Terzo Stadio

    Edited by Altahir - 1/2/2017, 23:07
     
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    Yuzin AsukaKonohaChuuninKaton16M-
    Hisoka FujiwaraSunaChuunin-15MSerpi
    Kuroshi ChikamatsuSunaApprendista13M-
    Kaza Mari HozukiKiriChuunin? (Suiton)19F?
    -------
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    Edited by Altahir - 9/5/2016, 14:36
     
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    "Iniziano i Problemi"



    Era da poco che ero stato reintegrato al villaggio come un regolare, alcuni della zona avevano scoperto che in precedenza ero stato un traditore. Fortunatamente per la mia pace mentale, l’abitazione che mi era stata assegnata non era sulla strada e d era un po' isolata, aveva dei vicini è vero, ma non così vicini da incontrarli ogni volta che uscivo di casa, la casa più vicina era a circa cento metri. non sapevo in quanti sapessero della mia situazione passata, alcuni lo sapevano e lo si capiva dagli sguardi che mi rivolgevano, altri invece o lo sapevano, ma non gli interessava vista la mia reintegrazione o proprio non ne erano a conoscenza, tenete che un paio di quei soggetti mi avevano invitato a cena a casa loro. non essendo un pivello fresco di accademia sapevo che il Kage mi aveva messo qualcuno alle calcagna per tenermi d’occhio, ma fino a quel momento non ero mai riuscito ad intravederlo, e la cosa era normale, probabilmente chi mi sorvegliava era un Ambu.
    Se la Kage non mi ha messo nessuno alle mie spalle per controllarmi, sarebbe una sprovveduta e non sembra.
    Ero uscito come al solito presto per recarmi dal panettiere per comprare il pane, e come al solito il panettiere si era rivelato cortese e disponibile, successivamente andai a comprarmi un po di ramen, volevo allenarmi e per tale motivo non avrei avuto modo di mettermi a cucinare. Tornai a casa e li ebbi una spiacevole sorpresa. Sulla parete di casa vi erano delle scritte fatte a vernice, scritte che non c’erano quando ero uscito. Le scritte recitavano poche parole, fastidiose, ma non ci badai, non potevo prendermela perché rivelavano i loro pensieri.
    CITAZIONE
    “Tornatene dietro le sbarre mukenin del cazzo”

    rimasi li ad osservare le scritte per qualche attimo, per poi entrare in casa. Dopo aver sistemato il pane in cucina e il ramen nel frigo, andai al ripostiglio per prendere il secchio che in seguito riempii con acqua e detergente. Quando fui pronto uscii con il secchio ed alcune spugne per grattare via le scritte. Quando fui fuori mi misi a lavoro, non era leggero come lavoro e sopratutto noioso, perché mi toccava fare più passate nel medesimo punto. Dopo un paio d’ore di lavoro avevo appena rimosso poco più della metà della scritta.
    uff… peggio di quando mi allenavo in gabbia!! pausa, e poi riprendo!
    Entrai in casa e mi preparai il ramen non mi ci volle molto, ma mi permise di riprendere fiato, oltre che togliere il languirono che avevo. Tornai fuori, il sole era alto e bello caldo. Mi distedetti sull’erba a rilassarmi a qual bel tepore per qualche minuto. mentre stavo li a crogiolarmi una voce si rivolse a me.
    Utsukushi non prendertela, sono cose da idioti, probabilmente qualche adulto con la testa di un bambino e direi anche vigliacco, dato che non lo fa di faccia.
    Mi tirai su per guardare in faccia il mio interlocutore, così da associare una faccia alla voce. la persona che mi aveva parlato era il signor Yoshida, il mio vicino che aveva circa una sessantina di anni.
    Grazie mille signor Yoshida, lo so infatti non mi pesa il fatto della scritta o altro, d’altronde non potevo e non posso pretendere che quello che ho fatto passi inosservato, speravo solo che la gente fosse molto più matura, ma mi ci abituerò e prima o poi la smetteranno.
    Bravo! se una sera hai voglia mi farebbe piacere averti a cena, essendo da solo non mi dispiacerebbe un po di compagnia, magari posso raccontarti dei vecchi tempi di quando ero anche io uno schinobi.
    Grazie mille. Uff… mi sa che ora e meglio di tornare al lavoro.
    Buon lavoro allora.
    Grazie
    Mi tirai su e mi rimisi a lavoro, rinvigorito dal pranzo ed anche dal riposino. mi ci vollero ancora un paio d’ore per finire il lavoro, ma alla fine la facciata della casa ritornò pulita forse più di quanto lo era prima.

    Edited by Altahir - 22/2/2016, 14:18
     
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    “Pensieri”


    Da poco più di due mesi avevo ripreso a vivere come shinobi regolare, fuori dalla prigione mi sentivo sereno. Avevo cominciato a conoscere i vicini, e di tanto in tanto ci fermavamo nei nostri giardini a chiacchierare del più e del meno, oltre che cenare di tanto in tanto insieme. Ero anche riuscito a farmi delle nuove conoscenze, Yukio Tanaka uno shinobi di Kiri e Goh Asuka un ragazzino dell’impero del fuoco. Purtroppo anche se avevo svolto qualche missione, le scritte comparivano, ma meno vistose e qualche volta trovavo nel mio giardino dei rifiuti, proprio i sacchi d'immondizia rotti e svuotati qua e la. Il primo l’avevo conosciuto durante una missione alle terme. Il mondo era cambiato parecchio da quando ero stato rinchiuso in prigione, prima vi erano scontri fra le varie fazioni, ma il tutto si risolveva in qualche modo, ma ora la situazione era abbastanza tragica, e pareva che il mondo stesse collassando su se stesso. Osservando la situazione,causata dal conflitto scatenato dal Kage dell’impero del fuoco un Uchiha, vedevo solo tre alternative e nessuna era letteralmente piacevole, in quanto tutte portavano ulteriori morti. Nella mia mente avevo già immaginato i successivi passi dopo la distruzione di Suna, l’imperatore probabilmente avrebbe voluto dominare su tutti i villaggi, ed in fondo due erano già sotto il suo controllo, uno era stato distrutto, ne rimanevano due, che insieme probabilmente non riuscivano ad eguagliare la forza utilizzata contro Suna. Un secondo conflitto avrebbe, come ho già detto, portato tre probabili conclusione, la più ovvia era quella che l’imperatore riuscisse nel suo intento e tutto finisse sotto il suo dominio. Un’altra soluzione era che l’imperatore venisse eliminato durante tale conflitto e che il tutto finisse sotto il controllo congiunto dei sopravvissuti del suono e della nuvola. La più catastrofica strada era quella che mi faceva immaginare il nostro mondo avvolto nel caos, decenni e decenni di barbarie, dove ognuno pensa ai propri interessi e null'altro, senza nessun controllo, il tutto perché chi deteneva il potere era ormai svanito. A quel pensiero mentre me ne stavo steso sul prato difronte a casa, la mia bocca si storse in un sorriso. L’idea di un mondo i cui ogni persona pensava a se stesso mi sconcertava e allo stesso tempo mi divertiva.
    Alla fine potrebbe essere l’unico modo per riportare l’ordine!! Nei tempi passati il più forte ha sempre dominato, da solo o in compagnia, e cosi è ora e così sarà sempre. Tali persone forti, molte volte per non dire quasi sempre, dicono di essere li per proteggere il debole e di fare certe cose per loro, ma in realtà tutti noi siamo egoisti e pensiamo a noi stessi!! Che schifo di mondo…..

    Edited by Altahir - 23/5/2016, 18:07
     
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    Post apprendimento Kage Shuriken no Jutsu - Tecnica dello Shuriken d'Ombra


    La kage shuriken no jutsu una delle tecniche che utilizzo maggiormente, ormai la uso come se niente fosse, contro qualsiasi nemico può rivelarsi un ottima mossa se usata nel momento giusto. E’ passato tanto tempo da quando l’appresi, infatti all'epoca ero ancora uno studente dell’accademia. I ricordi di quell'allenamento, come molti altri allenamenti è ancora vivido nella mia memoria. Il Sensei che ci fece vedere il jutsu, ci spiegò come utilizzarla, dovevamo lanciare semplicemente gli shuriken, ma nel farlo, dovevamo mimetizzare uno shuriken nell'ombra dell’altro con l'ausilio del chakra. Sentendolo parlare avevo deciso di tentare d’apprendere quel jutsu, così dopo la suola ero tornato a casa per potermi riposare ed incominciare gli allenamenti il giorno seguente la mattina presto. La mattina arrivò e con essa io mi svegliai, mi diressi all'accademia anche se si trattava di una domenica mattina e non vi erano lezioni. La scelta di addestrarmi all'accademia era dovuta a vari fattori, il primo era che non disponevo degli shuriken per allenarmi e non potevo possederne fino alla promozione a genin, il secondo, ma non meno importante e che non avevo un posto in cui allenarmi e vero potevo allenarmi dietro casa, ma vi era il rischio di ferire qualcuno se sbagliavo a lanciare. Arrivato all'accademia parlai con lo shinobi che era di turno al campo, che era aperto sette giorni su sette, trecentosessantacinque giorni l'anno, dopo qualche implorazione mi permise di alle allenarmi nel cortile anche senza supervisione, mi diede un pacco da venti di shuriken che prese da un cassetto.
    Dopo aver ringraziato l’uomo corsi nel cortile, con il mano il pacco di armi che avrei dovuto restituire a fine allenamento, andai a sistemarmi ad una decina di metri da un fantoccio in paglia. Dopo aver aperto e poggiato il pacco d’armi al suolo, presi un paio di shuriken. Ero diventato bravo a lanciare gli shuriken centravo otto bersagli su dieci, per cui sentivo che dovevo apprendere quella tecnica, cosi mi concentrai richiamando alla memoria le parole che il sensei aveva detto alla classe.
    “Questa tecnica non è di difficile applicazione, imparerete ad usarla solo con parecchia pratica, dovrete avere un tempismo perfetto nel lancio. Lanciato il primo shuriken, il secondo deve disporre di una forza che gli permetta di raggiungere, ma non di superare l’altro shuriken altrimenti viene meno la tecnica, attenzione che il vostro scopo non è di nascondere lo shuriken con l’altro shuriken, ma con la sua ombra quindi dovrete fare molta attenzione alla posizione dell’ombra, per poi nascondervi l’altra arma, è possibile attuarla anche lanciandoli contemporaneamente, direi che è anche meglio.”
    Il sensei era stato chiaro, ma per capire le tempistiche dovevo provare e riprovare di continuo fino ad apprendere la tecnica ed ottenere dei buoni risultati nel suo uso. Lanciai il primo shuriken verso la testa del bersaglio, e ne osservai il percorso dell’ombra. L’ombra dello shuriken era molto ridotta e traslata sulla sinistra, forse troppo piccola per nascondervi lo shuriken ma cominciai a lanciare li shuriken in coppia di continuo, fino a quando non li esaurii, non ero riuscito a nascondere neanche uno shuriken in quell'ombra.
    Mi sa che è troppo sottile come ombra, ma non sbaglio solo quello, il secondo shuriken che lancio e sempre troppo veloce, arriva sempre prima dell’altro, non è per niente facile trovare la tempistica, pero rispetto all'inizio, mi pare che non arrivi molto prima.
    Mentre riflettevo sui lanci eseguiti, andai a recuperare gli shuriken che avevo lanciato, molti si erano piantati nel manichino, ma alcuni no ed erano finiti al suolo, alle spalle del manichino. Dopo aver recuperato le armi mi allontanai nuovamente dal bersaglio, portandomi a dieci metri dal bersaglio li cominciai a rilanciare gli shuriken sempre accoppiati, non era facile far si che il secondo shuriken lanciato arrivasse contemporaneamente al primo, rimanendogli vicino e sotto di esso: provai anche a lanciarli contemporaneamente usando una sola mano, ma il lancio non era per niente facile infatti le due armi da lancio, per un po viaggiavano insieme, ma dopo qualche metro si distanziavano l’uno dall'altro rivelando la posizione dello shuriken che doveva risultare nascosto. Intanto che mi allenavo nel tentativo che gli shuriken viaggiassero accoppiati, il sole si muoveva nel cielo, modificando l’ombra che le armi proiettavano sul suolo. Per apprendere la tecnica degli shuriken Ombra dovevo riuscire ad occultare uno shuriken nell'ombra di un altro, lanciandone due contemporaneamente o comunque in rapidissima successione.
    Per fare questo ho bisogno di due cose: assoluta precisione e destrezza nel posizionare a dovere entrambe le armi da lancio, inoltre penso che vada utilizzata una modesta quantità di chakra. Probabilmente dovrei provare a creare un rivestimento di chakra che rifletta la luce in modo da renderlo quasi simile all'ombra.
    Pensai elaborando una strategia su come provare ad occultare lo shuriken. Senza perdere altro tempo presi una paio di shuriken con la mano sinistra, posizionandone uno tra pollice ed indice e l'altro tra indice e medio. Quello tra indice e medio sarebbe stato quello che avrei dovuto occultare, così, piano piano, iniziai ad infondere in esso una modesta quantità di chakra e provare a creare la patina di chakra. Provai più e più volte, ad effettuare dei lanci con lo shuriken rivestito dal chakra, ma non riuscivo ad ottenere risultati decenti.
    Ahhh, che palle, sento di esserci vicino, ma credo che manchi qualcosa.
    Pensai piuttosto stanco, dopo aver sprecato una grossa quantità d’energia fisica e mentale, nella lunga serie di tentativi. Con un colpo di mano lanciai le due armi in modo che si conficcassero bersaglio. Erano passate circa tre ore dall'inizio dell’allenamento, ma non ero ancora riuscito una volta ad eseguire la tecnica. Tolsi la felpa buttandola a terra e sedendomi a gambe incrociate sul suolo, feci una piccola pausa cercando di riprendermi un po’ delle energie perse. Non ne capivo il motivo, ma non riuscivo a concentrarmi a dovere sulla manipolazione del chakra, così dopo una ventina di minuti di riposo decisi di continuare l'allenamento, passando alla fase pratica. Ripresi tutti gli shuriken da terra e dal fantoccio, per poi mettermi in posizione di concentrandomi sul bersaglio e su quello che avevo visto eseguire del sensei. Con un singolo movimento del braccio ed un preciso colpo di mano dovevo riuscire a lanciare uno shuriken per primo ed il secondo leggermente in ritardo in modo che si potesse posizionare proprio nell'ombra di quello che lo precedeva.
    Non sembra difficile come operazione! Forse devo essere anche più fluido nel lancio, in modo da non imprimere troppa forza negli shuriken.
    Pensai, dovendo fare tutto con un unico movimento avrei dovuto giocare di polso e dita, rilasciando prima quello che tenevo tra indice e pollice e dopo quell'altro. Ovviamente l'intervallo di tempo sarebbe dovuto essere minimo, ma sufficiente a far si che non fossero lanciati contemporaneamente. Dopo un grosso respiro eseguii il primo lancio e nonostante inizialmente sembrava essere un buon lancio, dopo pochi metri notai che i due shuriken presero direzioni differenti, com'era già successo altre volte. Probabilmente senza volerlo avevo dato un effetto alle armi.
    Cazzo, riproviamo!
    Pensai riprendendo immediatamente altri due shuriken. A questo giro non lanciai gli shuriken in rapida successione, ma considerando che dovevo allenarmi sulla precisione e le tempistiche di rilascio, mi presi parecchio tempo tra uno e l'altro, in modo da prepararmi a dovere e analizzare per bene ogni singolo lancio che facevo. Continuai ad eseguire lanci dopo lanci senza smettere mai, fino all'ora di pranzo quando mi dovetti fermare perché lo stomaco brontolava, oltre alla stanchezza dovuta a tutti i lanci, infatti mi ritrovavo inginocchiato a terra con le braccia distese lungo i fianchi e respirando affannosamente. Forse avevo un po esagerato, ma con questa intensa sessione di lanci, ormai riuscivo perfettamente a lanciare uno shuriken accoppiato all'altro, anche se non completamente nascosto nell'ombra del primo. Andai a mangiare un piatto di ramen, ma non persi tempo in giro per la città come al solito, tornai nel cortile dell’accademia per riprendere l’allenamento. Facendomi forza ripresi le armi da lancio e mi accinsi a completare l'ultima parte dell'allenamento relativa all'occultamento dello shuriken tramite l'infusione di chakra. In precedenza non ci ero per niente riuscito, ma se ci rinunciavo subito poi come avrei fatto in futuro a pensare di apprendere tecniche ben più complesse e di maggior livello?
    Ci devo riuscire!
    Mi dissi sbattendo entrambe le mani sulle mie guance per caricarmi un po'. Dopo aver preso nuovamente due shuriken con la mano destra mi misi in posizione di lancio e dopo aver focalizzato il bersaglio chiusi gli occhi andando a concentrare tutte le mie energie, sia mentali che fisiche, nello shuriken da occultare. Rimasi qualche minuto con gli occhi chiusi a percepire il chakra infuso sullo shuriken e quando mi sentii sicuro che la quantità e la struttura del chakra, che avevo infuso sull'arma fosse giusta, con un rapido e preciso colpo di mano lanciai entrambe le armi verso il centro del bersaglio. Non appena le armi lasciarono la mia mano una fitta mi pervase il braccio, ma ormai le armi erano state lanciate e non persero rapidità e neanche precisione. Portando la mano sinistra nel punto dove mi faceva male il braccio iniziai a massaggiarlo in modo da alleviare il dolore, mentre nel frattempo osservavo le armi lanciate per vedere se ci ero riuscito: la loro posizione era decisamente ottima a vederlo. Cosi ci riprovai tentando di dare una struttura maggiore al chakra sullo shuriken che dovevo far mimetizzare. Feci più tentativi, ma il risultato era sempre il medesimo, un fallimento, anche se negli ultimi tentativi vi erano stati dei progressi, infatti lo shuriken per qualche istante spariva alla vista, per poi ricomparire subito dopo.
    Ci riprovai più e più volte, senza darmi pace, ma non riuscivo a completare il jutsu, lo shuriken che lanciavo per secondo e che doveva sparire nell'ombra dell’altro, spariva ma dopo pochi attimi, prima di colpire il bersaglio ricompariva rivelando la sua presenza.
    Non riesco a capire… manca qualcosa o sbaglio qualcosa!!
    Intanto che pensavo a tutto il procedimento procedevo ad eseguire tentativi su tentativi, sentendomi sempre più demoralizzato man mano che proseguivo, la giornata si avvicinò alla sua fine e con essa anche il fine settimana. Il mattino seguente, un lunedì, tornai all'accademia con in mente e nel cuore il fallimento dell’allenamento e con molti di dubbi, ma con un preciso intento. Mi recai alla classe ed una volta arrivato mi diressi subito dal sensei per porre i miei dubbi e ricevere dei chiarimenti.
    Buon giorno Sensei, mi scusi ma ho di dubbi riguardo al jutsu che ci ha mostrato sabato, la Kage Shuriken no Jutsu.
    Certo Seishin, dimmi pure.
    Vede mi sono allenato domenica per imparare il jutsu, sono arrivato al punto che i due shuriken arrivano contemporaneamente sul bersaglio, ma lo shuriken che dovrebbe restare nascosto fino alla fine ad un certo punto si mostra.
    Be capita agli inizi, oggi vi spiegherò i vostri errori, avevo già in programma di vedere i vostri risultati!!
    Mentre parlavo con il sensei, la classe si era riempita con i miei compagni di classe. Il sensei contò i presenti e poi ci invitò a seguirlo fuori dall'aula per andare in cortile. In cortile ci rifece vedere il jutsu lanciando più volte degli shuriken e nascondendo nella loro ombra altri shuriken. osservai attentamente i suoi movimenti per tentare di apprendere al meglio la tecnica di lancio che usava. Il movimento del braccio era secco, ma allo stesso tempo fluido e pulito, nessuna esitazione. Eseguì le due varianti, una in cui lanciava gli shuriken uno dopo l’altro e l'altra in cui li lanciava contemporaneamente. Dopo ciò ci fece provare anche a noi, indicando dopo i vari tentativi che errori facevamo. Prima di me tentò anche Aisu, il migliore della classe, che in un futuro non lontano divenne il mio miglior amico. Aisu effettuò il suo tentativo in maniera lodevole, tanto che in quel momento lo considerai un genio, infatti fu l’unico che fino a quel momento era riuscito nell'eseguire il jutsu, in una sola giornata era riuscito a far sua quella tecnica. Finalmente alla fine tocco a me , si proprio alla fine dato che fui l’ultimo a tentare. Mi preparai come nei miei allenamenti domenicali concentrandomi su ogni piccolo movimento e sul chakra che infondevo nello shuriken che doveva nascondersi. Lanciai i due shuriken contemporaneamente e inizialmente sembrò un successo, infatti verso il bersaglio sembrava dirigersi solo uno shuriken, ma dopo cinque metri di volo, con ancora sei metri dover percorrere, lo shuriken vibrò e fuoriuscì dall'ombra decretando così il mio ennesimo fallimento. Nel momento in cui lo shuriken tornò visibile potei sentire i miei compagni pronunciare un no corale. Anche loro pensavano che ci fossi riuscito. Il sensei mi si avvicinò e mi fornì dei consigli per riuscire nell'esecuzione del jutsu.
    Per ora non devi avere fretta, sopratutto nel lancio, hai tutto il tempo che vuoi, man mano che sarai più pratico richiederà meno tempo, per divenire una cosa quasi istintiva.
    Abbassai lo sguardo andando a fissare le punte delle scarpe, mentre ascoltavo ciò che aveva da dire.
    Non preoccuparti, hai eseguito tutto correttamente cosa non facile, se pensiamo che avete avuto solo un giorno. Lo shuriken è tornato visibile perché ha riflettuto il tuo nervosismo nel lancio, se sarai più calmo ti riuscirà. Calma e pazienza questo e il trucco, dai riprova.
    Quelle furono le ultime parole prima di spingermi delicatamente in avanti e farmi riprovare. Intanto affianco a me c’era Aisu che effettuava i lanci con massima scioltezza e tranquillità. Lo ignorai e mi rimisi a provare tentando di rimanere calmo come mi aveva consigliato il sensei, ci furono effettivamente dei miglioramenti, ma alla fine lo shuriken si mostrava sempre qualche metro prima del bersaglio. Calmandomi ero riuscito ad aumentare il tempo in cui rimaneva nascosto, ma non bastava. Lo shuriken doveva mostrarsi solo dopo aver colpito il bersaglio, da qualsiasi distanza esso fosse stato lanciato. Mi fermai qualche minuto per rilassarmi ed osservare gli altri come si comportavano, anche loro sembravano avere più o meno i miei stessi problemi, c’era chi non riusciva a far arrivare gli shuriken contemporaneamente sul bersaglio, altri come me non riuscivano a nascondere completamente l’arma. Smisi di guardarli per osservare invece chi riusciva ad eseguire il jutsu, Aisu. Lo osservai attentamente per alcuni minuti, in cui lo vidi lanciare in maniera perfetta gli shuriken, ma non riuscii a capire come faceva a far rimanere lo shuriken nascosto. Feci ancora qualche lancio, ma forse ero troppo scocciato per provarci, infatti i tentativi che eseguii furono peggiori di quelli precedenti, così andai a recuperare le armi dal bersaglio, il tutto in sicurezza dato che i bersagli erano posti abbastanza distanti tra di loro, da permettere il recupero delle armi senza il rischio di venire colpiti. Tornato alla posizione di lancio bevvi un sorso d’acqua, in qual momento mi si avvicinò Aisu, che mi forni qualche consiglio.
    Seishin, non avere fretta, io sono avvantaggiato perché lanciò shuriken da più tempo. Se controlli meglio il lancio, per stasera saprai eseguire la tecnica che ci ha insegnato il sensei. Ti stavo osservando mentre lanciavo, permettimi di darti due consigli, gli shuriken non tenerli uno tra il pollice e l’indice e l’altro tra indice e medio, ma prova a tenerli insieme, entrambe tra pollice e indice. Quando effettui il lancio non far scattare il polso alla fine del lancio, ma lascialo scivolare come fai con tutto il braccio. Facendo così eviteresti che lo shuriken ondeggi, dandogli maggiore stabilità durante il lancio.
    Quelle parole mi colpirono in pieno nell'orgoglio e mi sentii offeso, come osava darmi consigli, non era mica un sensei era solo un apprendista come me! Mi trattenni dal girarmi e tirargli un bel diretto in volto, ma comunque gli risposi con un ton lievemente scocciato.
    Si si certo se lo dici tu!!
    Mi girai e mi rimisi a provare, ignorando i consigli appena ricevuti. Lanciando con maggiore decisione e aggressività. La tecnica non mi riusciva, ma lo shuriken ricompariva sempre ad un paio di metri prima del bersaglio. Continuai a lanciare senza prendere mai una pausa, ma alla fine fui costretto a fermarmi, per recuperare le armi da lancio, dato che ero rimasto senza. Mentre andavo a recuperare gli shuriken appena lanciati mi si avvicinò il sensei, che rimase in silenzio fino a quando arrivammo al bersaglio.
    Seishin che succede, stavi andando così bene! Poi tutto ad un tratto ti si messo a lanciare come un ossesso e con aggressività, ti avevo detto che la calma e la chiave e per un po sei migliorato, ma ora sei tornato al punto di partenza per non dire peggiorato, lo shuriken ricompare più vicino al bersaglio, solo perché i lanci sono più veloci, non perché hai risolto il problema. Ora se vuoi imparare il jutsu, devi calmarti. Dai rilassati e riprova con calma e pazienza.
    Mentre mi parlava, riprendendomi per quello che avevo appena combinato, il sensei mi aiutò a recuperare le armi. Tornai al punto di lancio in silenzio, rodendo per la strigliata appena presa.
    È DI QUEL CRETINO CHE MI HA ISTIGATO, DANDOMI DEI CONSIGLI…… COME HA OSATO… GLIELA FARO PAGARE!!
    Mi rimisi a provare tentando di concentrarmi su quello che facevo e sull'esecuzione del jutsu, all'inizio lanciavo sempre con aggressività, ma tentativo dopo tentativo cominciai a concentrarmi sempre di più su quello che stavo facendo. Man mano che procedevo con l’allenamento notai che non era colpa della traiettoria che davo allo shuriken, e neanche del chakra che infondevo nello shuriken che doveva restare nascosto, era qualcos'altro. Cosi cominciai a prestare maggiore attenzione a come lanciavo gli shuriken. Fu così che mi accorsi, che i consigli di Aisu erano fondati e non campati per aria, ovvero che sbagliavo a lanciare gli shuriken.
    Mi duole dirlo ma quel cretino ha ragione, e forse non è così cretino… d'altronde sa eseguire il jutsu, al contrario di me!
    Stavo mentalmente lodando il mio compagno di classe, mentre recuperavo nuovamente le armi da lancio. avevo notato che quando lanciavo contemporaneamente li shuriken, entrambe ondeggiavano perché dopo il lancio si toccavano poco, solo per una frazione di secondo, inoltre avevo notato anche che, come mi aveva detto Aisu, tendevo a concludere troppo di fretta il lancio facendo scattare il polso un attimo prima del lancio.
    Mi sa che devo risolvere questi problemi prima di riuscire nel jutsu.
    Cosi mi misi a lanciare gli shuriken uno alla volta prestando attenzione al movimento del polso. Agli inizi era molto faticoso trattenermi, dal concludere in fretta il lancio, ma man mano che eseguivo i lanci il problema sembrò risolversi da solo. I lanci sembravano più fluidi e a differenza dei primi tentativi, gli shuriken non ondeggiavano più. A questo punto volli ritentare nell'eseguire il jutsu, ma anche stavolta fu un fallimento, gli shuriken erano partiti bene senza ondeggiamenti, ma a metà del tragitto tra me e il bersaglio vennero in contatto tra di loro, rivelando la posizione del secondo shuriken. Intanto oltre ad Aisu, vi erano altri due ragazzi e una ragazza che erano riusciti a far loro la tecnica, ma al contrario di Aisu, questi continuavano ad eseguire la tecnica per perfezionarla, il perfettino invece si era seduto e mi stava osservando con un sorriso stampato in faccia. Mentre mi allenavo non vi ero accorto che si era messo ad osservarmi.
    Cos'ha da guardare… cosa vuole da me??
    Il ragazzo vedendo che mi ero accorto che mi osservava, si alzò e mi si avvicinò.
    Seishin, scusa, non voglio fare il professore o altro, ti riporto solo i consigli che mi ha dato mia madre. Forse se ti spiego del perché ti ho dato quei consigli evito incomprensioni. In primis mi sei simpatico, secondo mi dispiacerebbe vederti fallire, perché vorrei averti come amico, e per questo che ti voglio aiutare. Ho visto che hai risolto il problema dello scatto del polso, sei quasi perfetto, ma vedi… lanciando gli shuriken tenendoli separati tra di loro, questi per qualche motivo, relativo all'apertura delle dita nel momento del lancio, non tenderanno a viaggiare paralleli, ma prima o poi cozzeranno l’uno contro l’altro. Invece se li lanci tenendoli uniti tenderanno a viaggiare insieme, o al massimo si allontaneranno l’uno dall'altro. inoltre avrai anche il vantaggio di non far vedere al tuo avversario che hai due shuriken in mano. Non hai niente da perdere!! prova a seguire questo consiglio e vedrai che come ti ho detto per sera saprai usare il jutsu.
    Intanto che mi spiegava il tutto Aisu lanciò qualche shuriken verso il bersaglio, facendomi vedere come teneva lui gli shuriken in mano. Pareva più semplice come soluzione ed anche più comoda come partenza della tecnica, perché non mi avrebbe facilitato nel recupero degli shuriken che nel loro lancio, probabilmente anche riducendo i tempi d'attacco. Espirai pesantemente, stavolta non perché mi avesse dato fastidio il suo intervento anzi stavolta gli ero come dire "grato", ma espirai pesantemente per il semplice motivo che volevo concentrarmi su quello che stavo per fare. Cosi recuperata un altro po di calma e concentrazione mi accinsi provare seguendo l'ultimo suggerimento appena ricevuto. Presi dal pacco due shuriken, tenendoli uniti ed impugnati tra pollice ed indice, volsi lo sguardo sul bersaglio e cominciai a concentrare un po di chakra nello shuriken che si sarebbe mimetizzato nell'ombra, per poi lanciare contemporaneamente con un singolo movimento deciso, ma fluido le due armi che impugnavo. lo shuriken come le altre volte si nascose immediatamente dopo il lancio nell'ombra dell'altra arma lanciata. pero stavolta accadde l'imprevisto... la tecnica che stavo tentando d'eseguire ormai da due giorni riuscì lo shuriken rimase nascosto fino a quando si piantò nel collo petto del fantoccio in paglia, mentre l'altro si piantava qualche centimetro più in altro.
    Kage Shuriken no Jutsu - Tecnica dello Shuriken d'Ombra
    KageShurikennoJutsu-TecnicadelloShurikendOmbra_zps27e6dfec
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica permette all'utilizzatore, dopo aver lanciato uno Shuriken, di nasconderne un secondo nell'ombra del primo che sarà quasi impossibile da individuare con sufficiente anticipo per poterlo semplicemente schivare. Il Ninja che subirà l'attacco potrà schivarlo facilmente se superiore di due ranghi rispetto al proprio avversario, almeno che non sia occupato con qualcosa di particolare tipo un Jutsu. Gli altri invece avranno maggiori difficoltà.
    Consumo: 2

    Evvai, ce lo fatta!
    Visto, seguire i consigli rende più facile la vita!
    Mi girai di scatto e tesi la mano ad Aisu che senza perdere tempo la strinse con forza.
    Grazie mille, senza il tuo consiglio non ce l'avrei così velocemente.
    Dai riprova, un solo lancio non decreta l'esito della tecnica! anche se seguendo passo passo i vari procedimenti non dovresti avere problemi.
    Feci cenno con la testa. e mi rimisi a provare ad eseguire il jutsu, anche il secondo tentativo andò a segno lo shuriken non si mostrò mai.
    Kage Shuriken no Jutsu - Tecnica dello Shuriken d'Ombra
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    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica permette all'utilizzatore, dopo aver lanciato uno Shuriken, di nasconderne un secondo nell'ombra del primo che sarà quasi impossibile da individuare con sufficiente anticipo per poterlo semplicemente schivare. Il Ninja che subirà l'attacco potrà schivarlo facilmente se superiore di due ranghi rispetto al proprio avversario, almeno che non sia occupato con qualcosa di particolare tipo un Jutsu. Gli altri invece avranno maggiori difficoltà.
    Consumo: 2

    Continuai a lanciare il jutsu altre volte, precisamente altre sei volte, ormai avevo appreso bene ogni passaggio dovevo solo perfezionare il tutto, e rendere l'esecuzione pi veloce. il sensei passo tra di noi continuando a fornire consigli a chi aveva ancora qualche difficoltà o complimentandosi con chi ci era riuscito. quando arrivò da me si complimentò per l'esito, ma aggiunse anche qualche altra parola.
    Kage Shuriken no Jutsu - Tecnica dello Shuriken d'Ombra
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    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica permette all'utilizzatore, dopo aver lanciato uno Shuriken, di nasconderne un secondo nell'ombra del primo che sarà quasi impossibile da individuare con sufficiente anticipo per poterlo semplicemente schivare. Il Ninja che subirà l'attacco potrà schivarlo facilmente se superiore di due ranghi rispetto al proprio avversario, almeno che non sia occupato con qualcosa di particolare tipo un Jutsu. Gli altri invece avranno maggiori difficoltà.
    Consumo: 2*6=12

    Bravo ci sei riuscito..... a superare la tua diffidenza verso Aisu!! spero che questo ti serva in futuro, un amico può rivelarsi molto più utile di qualsiasi libro o jutsu! Spero solo che ora ti fiderai maggiormente del tuo compagno!
    Si sensei, ha ragione, prima pensavo che Aisu fosse il secchione saccente, ma devo ricredermi, e un ragazzo disponibile,mentre io sono stato presuntuoso e arrogante.
    Aisu in quel momento rise sonoramente, tant'è che sia io che il sensei ci girammo verso di lui, vedendo che lo stavamo fissando, smise di ridere.
    No Seishin, io non sono per niente secchione, i tuoi voti sono molto più alti dei miei, io rosico a malapena la sufficienza, diciamo che sono più bravo di te nelle cose pratiche.
    Si diciamo cosi! Dai Aisu, per avermi aiutato dopo le lezioni ti offro da mangiare un buon piatto di ramen.
    Accetto, grazie.
    Il sensei poggiò le mani sulle nostre spalle. e avvicinò la sua testa alle nostre.
    Be visto che avete entrambe appreso il jutsu direi che potete pure andare, oggi la giornata era prevista per l'addestramento a tale jutsu, quindi direi che non c'e più bisogno che rimaniate qua.... solo che prima di andare dovete sistemare le armi che avete usato.
    Grazie sensei!
    Grazie sensei!
    Rispondemmo al'unisono, per poi schizzare dai fantocci dove recuperammo le armi, per riporle nelle loro scatole. Consegnate le scatole al sensei ci fiondammo fuori dall'accademia diretti verso alla tavola calda. Ero stanco, niente di che, un bel pranzetto e un riposino, mi avrebbero fatto tornare come nuovo, ero anche molto soddisfatto per vari motivi; il primo perché ero riuscito ad apprendere il jutsu, il secondo ma non meno importante era che mi ero trovato un nuovo amico, dovevo solo stringere di più i rapporti con Aisu.

    Chakra = 35-2-2-12=19
    Stato mentale: ottimo, soddisfatto
    Stato fisico: Ottimo, Stanco


    Edited by Altahir - 8/1/2016, 14:51
     
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    “Grigliata di vicinato”



    Ero da pochi giorni rientrato dal mio esame da chuunin, che si era svolto in due parti, la prima fase nella foresta della morte, e la seconda fase nella torre dove davanti agli occhi di un giudice mi ero scontrato con uno shinobi di Konoha, Yuzin Asuka. Una volta tornato a casa avevo trovato delle brute sorprese, oltre agli ormai soliti rifiuti in cortile, che in quel momento facevano apparire casa mia come una discarica a cielo aperto, erano state anche spaccate alcune finestre. Dovetti risistemare tutto il cortile, facendo più viaggi solo per portare alla vera discarica, lo schifo che dimorava davanti a casa mia, per poi andare ad ordinare delle finestre nuove. Verso metà giornata ebbi una bella sorpresa, il mio vicino Yoshihiro Maeda, stava allestendo una grigliata e mi informò che avrebbero partecipato altri vicini, e voleva che partecipassi anche io, in modo da poterli conoscere. Accettai l’invito e per non fare brutte figure mi diedi da fare per sistemare meglio il giardino, con il supporto di un paio di cloni, in modo che la grigliata non fosse rovinata da cattivi odori. Per l’una avevo già sistemato tutto e il cortile era tornato come nuovo, per le finestre non potevo farci niente, mi toccava attendere. Ero sotto la doccia a darmi una ripulita quando Yoshihiro, mi chiamò informandomi che i primi ospiti erano già arrivati, e che potevo raggiungerli. Mi vestii con un kimono blu e li raggiunsi nel giardino di Yoshihiro. Raggiunti gli altri, Maeda cominciò a fare le presentazioni, erano già arrivati tre ospiti tutti come Yoshihiro avevano l’età compresa tra i cinquanta e i sessant’anni. Tadao Aoki, cinquanta tre anni falegname, Satoru Harada pescatore di cinquantasette anni e Rin Sasaki sessantunenne ex kunoichi andata in pensione per problemi alla schiena. Cominciammo a chiacchierare del più e del meno, mentre Yoshihiro cucinava. Più tardi arrivarono gli ultimi due ospiti Yuu Mori commerciante suo amico che prima viveva a Teichi e sua figlia Harumi, il primo di cinquant’anni mentre la ragazza da poche settimane aveva compiuto i ventisei anni, questi erano trasferiti da poco più di un mese, e abitavano nella casa dal’altro lato della strada. La ragazza era molto socievole e mi ritrovai a parlare molto più con lei che con gli altri. Quando ci sedemmo a mangiare la signora Sasaki mi si sedette affianco, e cosi per tutto il pasto mi ritrovai a parlare con lei, fu parecchio piacevole, in special modo perché mi raccontò delle sue avventure da kunoichi. Verso le quattro eravamo ancora a tavola quando Maeda, mi informò che alle mie spalle, nel mio cortile era comparso il postino. Mi congedai qualche minuto per recuperare la posta, erano due rotoli, così li aprii immediatamente per verificare se si trattava o meno di missioni, o solo pubblicità. Purtroppo per mia sfortuna non si trattava di missioni ne di pubblicità. Erano due rotoli minatori con scritte poche righe, ma era chiaro il loro intento.
    CITAZIONE
    Sparisci dal nostro villaggio o prenderemo provvedimenti … non scherziamo!!

    CITAZIONE
    Bastardo traditore, come osi restare nel nostro villaggio, vattene il prima possibile o ti faremo passare la voglia di stare qui

    Tornai a tavola con gli altri scuro in volto, non era stato piacevole ricevere quei rotoli, in special modo in quel frangente. Arrivato a tavola i miei commensali si accorsero del mio ambio d’umore, e mi chiesero se avevo ricevuto brutte notizie dalla mia famiglia. Con molta calma spiegai loro che non avevo più famiglia, o meglio che non ne avevo mai avuta una veramente, ma che quei rotoli riguardavano altro. Maeda sembrò intuire e mi chiese se erano per i miei soliti problemi, con un cenno della testa confermai. La tavolata si incuriosì. Maeda non disse niente, ma mi fece cenno con la testa informandomi a parole che di quelle persone mi potevo fidare, in quanto suoi amici di vecchia data. Con molta calma e senza mai alzare lo sguardo spiegai loro la situazione, anche il fatto che ero un ex-mukenin, ma che non lo ero stato per odio contro il villaggio, ma semplicemente per affetto verso un amico. Gli spiegai anche che da quando ero stato reintegrato avevo subito molti dispetti dai più stupidi, scritte sui muri a quelle ultime minacce. I commensali rimasero stupiti da quegli accadimenti, che mi designavano come bersaglio. La signora Sasaki mi informò che solo poche persone potevano sapere che uno shinobi era stato reintegrato, in quanto solo negli alti ranghi tali informazioni erano disponibili, ma che nessuno di quei elementi mai avrebbero effettuato tali azioni. Per un attimo vi fu un silenzio tombale a tavola, fino a quando non intervenne Tadao Aoki, con una sua idea. Anche secondo lui non potevano essere persone di rilievo a fare quei gesti e neanche a commissionarli, in quanto non aveva senso prima reintegrarmi e poi intimare che mi ritirassi, secondo lui erano persone che avevano ricevuto quelle informazioni e in base ai comportamenti potevano essere dei bambini o ragazzi stupidi. Dopo quell'intervento mi invitarono a prendere provvedimenti, non fisici ma facendo presente il tutto alle autorità, d'altronde disponevo anche di prove …. I due rotoli con le minacce. In seguito a fatica, ma riuscimmo a riprendere la grigliata, buttandoci dietro le spalle questi tristi discorsi, anch'io riuscii in parte a dimenticare l’accaduto, e fui felice di aver conosciuto quelle persone cosi chiare e amichevoli, anche con uno come me.

    Edited by Altahir - 1/3/2016, 14:14
     
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    "I Problemi Continuano"



    Dalla grigliata erano passato poco più di un mese, le minacce e i dispetti a mio carico continuavano e non accennavano a diminuire, a dire il vero ebbi la sensazione che fossimo solo all’inizio. Fino a quel momento avevo subito ogni tipo di angheria. Però tutte le persecuzioni erano sempre, per modo di dire, leggere non vi era mai stata violenza fisica. La cosa peggiore fu quello che accadde la settimana scorsa. Ero appena tornato da una missione, ed arrivato a casa trovai la serratura della porta forzata. Una volta dentro la mia dimora rimasi stoccato per ciò he vidi, mentre dentro di me montava la rabbia. Il mobilio di casa era stato irreparabilmente danneggiato e su tutte le pareti, dato che non vi erano più i mobili a coprirle, vi era scritta la medesima cosa.
    CITAZIONE
    Non dimenticare chi sei Mukenin

    Le scritte di colore rosso, sulla tintura bianca delle pareti dava un senso stano, in special modo perché non era perfetta e qualche goccia era colata dalla scritta, facendo parere il tutto scritto con il sangue, mi sentivo a disagio stare la dentro. Uscii di casa sbattendo la porta, e andai alla polizia del villaggio, li feci denuncia dell’accaduto invitandoli a prendere visione di ciò che stavo denunciando, ma non vollero venire, perché la reputavano una perdita di tempo e così presero semplicemente nota di ciò che era successo, e verbalizzando la denuncia contro ignoti. Tornai verso casa, più furente di quando ero uscito, non solo per il danno subito alla mia dimora, ma anche per il menefreghismo dimostrato dalle forze dell’ordine.
    Che scansafatiche del cazzo, non hanno neanche voglia di vedere cosa è successo.
    Mentre mi dirigevo a casa, continuai a maledire i malfattori, che mi avevano sistemato casa e le forze d’ordine del villaggio. Quando fui davanti a casa non ce la feci a rientrare, sapevo che se fossi rientrato, in quello stato mentale avrei fatto qualche pazzia. Più volte mi era passato per la testa di abbandonare il villaggio, ma non per seguire qualcuno, ma per vivere tranquillamente, dato che mi sentivo abbandonato a me stesso, e sentivo contro quasi tutto il villaggio, ad esclusione delle poche persone che ami erano ancora di supporto e che mi davano la forza di andare avanti standomi vicino. feci il giro del villaggio, per sbollire mi ci volle parecchio tempo, dato che mi limitai a camminare senza una vera meta, ma alla fine riuscii a farmi passare la rabbia, così tornai a casa. Mi sistemai in qualche maniera sul divano e mi addormentai. La mattina seguente cominciai a sistemare casa, portando in cortile i mobili che reputavo irreparabili. Mentre compievo quel pesante lavoro incontrai il mio vicino, Yoshihiro, che mi chiese come mai stessi portando fuori i mobili. Gli spiegai l’accaduto, vista la confidenza che avevamo raggiunto. L’uomo si offrì di aiutarmi, ma ormai avevo finito, dovevo solo portare il tutto alla discarica. Lo ringraziai e l’uomo mi diede il miglior aiuto possibile, si allontanò per qualche minuto per poi presentarsi con un carro scoperto dove caricammo tutto. Portammo i mobili alla discarica ed in seguito tornammo a casa. Una volta arrivati, per ringraziare Yoshihiro, lo invitai a mangiare un boccone in compagnia, così andammo a pranzo fuori, in un locale qualche isolato più in la verso il centro del villaggio, Dopo Pranzo, l’uomo mi fornì due indirizzi, uno del fabbro per sistemare la serratura della porta di’ingresso, e l’atro del mobiliere che si era occupato di casa sua.

    Edited by Altahir - 3/7/2016, 15:56
     
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    "Un brutto risveglio"



    Era ormai da un paio di settimane, che non venivo infastidito dai due soggetti che mi intimava no di andarmene dal villaggio, non è compreso il motivo.
    Possono essere fuori missione o addirittura aver abbandonato l'idea di farmi lasciare il villaggio.
    Ci riflettei qualche attimo mentre sceglievo del suo sviluppo di frutta di stagione.
    Per quanto ne sappia, dato che non gli ho mai visti e non sapendo neanche chi sono, potrebbe darsi che siano anche deceduti.
    Con quel pensiero in mente, recuperai la spesa ed andai a casa. Tornato a casa trovai appoggiato sul pavimento, davanti alla porta d'ingresso un pacco, poco più grande di un pallone, non lo aprì subito, prima misi via gli acquisti fatti. Dopo aver sistemato tutto, torna in sala il pacco era ancora lì, integro, trovai su di esso un biglietto, scritto in stampatello.

    CITAZIONE
    Scusa per il ritardo, complimenti per la tua promozione a chuunin.

    Era passato un po' di tempo, dal mio esame. Così mi domandai se fosse qualcun altro il destinatario, ma quel dubbio fu subito cancellato quando girato il bigliettino mi trovai sopra il mio nome e l’indirizzo. Messo da parte biglietto senza pormi ulteriori domande su chi avesse inviato il pacco, cominciai ad aprirlo. Fui un vero stupido, mai avrei pensato che quel pacco fosse stato inviato da uno dei miei due aguzzini. Dopo aver rimosso il fiocco comincia a strappare la carta, in quel momento accadde l'inevitabile. Un lampo di luce, fu l'unica cosa che vi, poi si fece tutto nero. Quando apri nuovamente gli occhi inizia a fuoco la vista, capii che non ero più nel mio appartamento mi guardai intorno vidi che era una stanza dell'ospedale. L'ambiente non mi era del tutto sconosciuto, mi fu chiaro anche per le flebo appese di fianco al letto e che erano collegate nel braccio sinistro. Provai ad alzarmi, ma è di un brutto giramento di testa, così mi sdraiai e rimasi a fissare il soffitto. Dopo una decina di minuti, arrivo un medico che mi rivolse delle domande su come mi sentissi e su cosa fosse successo. Gli riferii del giramento di testa appena avuto, per poi raccontargli nel pacco bomba. Dopo avermi ascoltato attentamente, il medico disse che ero a posto, ma che sarei dovuto rimanere li per un paio d'ore, sotto controllo per la mia sicurezza. Rimasi lì come ordinato dal medico e quando furono certi, che stessi bene, tornai a casa. Arrivato alla mia dimora, vidi che non era più una casa, ma solo un ammasso di cenere e carbone. Mi piangue il cuore, la casa mia era completamente andata distrutta. Così tornai verso il centro per cercarmi un alloggio temporaneo, fino al termine della ricostruzione della casa.

    Edited by Altahir - 30/8/2016, 10:09
     
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    Quindi abbiamo concluso? Chiese Hisoka al suo maestro, mentre nel frattempo si sedeva sull'erba del campo di addestramento numero nove di Suna. Quel giorno aveva appena imparato una tecnica tanto forte quanto dispendiosa in termini di Chakra: avrebbe dovuto imparare con l'esperienza il momento corretto in cui utilizzarla. In uno scontro lungo e difficile avrebbe potuto decretare una sua rapida vittoria come una sua miserabile sconfitta. Gli occhi chiari del ragazzo della Sabbia adesso erano leggermente spenti, segno inequivocabile del suo affaticamento in seguito alla moltitudine di volte in cui gli era stato indicato di eseguire la Kuchiyose no Jutsu. Portò rapidamente un braccio al volto, asciugandosi il sudore con la manica della maglietta. Faceva davvero caldo quel giorno, ed era davvero raro che gli abitanti del Villaggio della Sabbia sentissero effettivamente più caldo del solito rispetto alle temperature a cui loro erano abituati giornalmente. Chissà se anche lui è stanco? Si chiese tra sé e sé il Jinchuuriki del Nove Code, mentre tentava di rialzarsi in piedi. Seishin di Kiri giganteggiava in piedi davanti a lui, forte della sua immensa stazza. Al confronto, Hisoka si sentiva effettivamente più basso del solito. Isuoi capelli argentei, lunghi fino alle spalle, non facevano altro che accentuare questa sua caratteristica. In fondo, è arrivato fin qui dal Villaggio della Nebbia. Non è esattamente il posto più vicino a Suna devo dire. Ehi, maestro. Prima di andare, le andrebbe se le offrissi una bibita rinfrescante? Gli chiese Hisoka, sorridendo. Era sempre stato gentile con gli sconosciuti, ed in quel momento, come abitante del Villaggio della Sabbia, si sentiva come un padrone di casa che si rivolge ad un suo ospite. Deve aver fatto un viaggio molto lungo per giungere fino a qui, non è vero? Partire proprio quando il sole è più alto nel cielo non sarebbe affatto una grande idea, se accetta il mio consiglio. Disse il Jinchuuriki, voltandogli le spalle e dirigendosi a passo lento verso l'uscita del campo di addestramento. Poi face un segno con la mano a Seishin, senza voltarsi. Venga con me. Il "Chiosco del Buon Augurio" è il luogo adatto per situazioni come questa. Il Chuunin della Sabbia fece una breve pausa, sorridendo subito dopo con gusto. In realtà, è il luogo giusto per qualsiasi situazione. Cambia ciò che vende a seconda dell'ora in cui ci troviamo. Quando il sole è alto nel cielo, il suo bancone è pieno di frutta e bibite fresche. Quando il sole cala, invece, inizia a vendere pasti caldi e riscaldanti per noi cittadini e i viaggiatori che osano sfidare l'impervio deserto del Vento. Non abbiamo nulla da perdere, no? Concluse lui, spostandosi verso una stradina laterale rispetto alla direzione che aveva preso per giungere in quel campo di addestramento. Hisoka ripensò a quando il suo maestro aveva evocato quegli strani animali acquatici simili a pesci, che qualche istante dopo avevano sbranato in pochi secondi alcuni grossi pezzi di carne. La curiosità assalì il giovane della Sabbia. Oggi quando mi ha chiesto di scegliere a quale contratto legarmi, è successo come se fosse stato il Regno delle Serpi stesso a scegliermi, come se avesse per un istante attirato la mia attenzione quel tanto che bastava per convincermi a stipulare il contratto di sangue. Hisoka fece ancora una pausa; probabilmente Seishin sapeva dove voleva arrivare. Anche a lei è successo qualcosa del genere? E soprattutto, perché le Creature Acquatiche? Se posso permettermi. Chiese infine il ragazzo biondo, mentre ormai la figura grassottella di Ikkaku si intravedeva a pochi metri dalla loro posizione, intento a preparare chissà quale prelibatezza per pranzo. Il Jinchuuriki aveva già l'acquolina in bocca, dopo le fatiche di quella mattina.

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    -Kunai (10)(3 legati a 10m di filo metallico)(2 legati ad altrettante palle luce)(5 legati ad altrettante cartebomba)
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    -Palla Luce (2)
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    -Frecce (27)

    Abbigliamento:
    -Coprifronte Di Suna (legato in fronte)
    -Occhiali Scuri (non indossati)
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    “Pasto a Suna”


    L’addestramento per la kuchiyose era terminato, e potevo tornarmene a casa, ma cosi non fu. Prima che me ne andassi il mio primo allievo, mi fermò proponendomi di bere qualcosa di fresco insieme.
    Ehi, maestro. Prima di andare, le andrebbe se le offrissi una bibita rinfrescante?
    Grazie, Molto volentieri!
    Era molto particolare quel ragazzo, durante l’allenamento era stato molto pacato e attento, ma finito l’addestramento sembrava non voler stare zitto, non che la cosa mi dispiacesse, in fondo da quando ero stato reintegrato avevo conosciuto solo tre shinobi.
    Deve aver fatto un viaggio molto lungo per giungere fino a qui, non è vero? Partire proprio quando il sole è più alto nel cielo non sarebbe affatto una grande idea, se accetta il mio consiglio.
    Intanto che parlava si incamminò verso l’uscita del campo d’addestramento.
    Venga con me. Il "Chiosco del Buon Augurio" è il luogo adatto per situazioni come questa. In realtà, è il luogo giusto per qualsiasi situazione. Cambia ciò che vende a seconda dell'ora in cui ci troviamo. Quando il sole è alto nel cielo, il suo bancone è pieno di frutta e bibite fresche. Quando il sole cala, invece, inizia a vendere pasti caldi e riscaldanti per noi cittadini e i viaggiatori che osano sfidare l'impervio deserto del Vento. Non abbiamo nulla da perdere, no?
    Concordo, non mi va di finire come un pollo arrosto!
    Oggi quando mi ha chiesto di scegliere a quale contratto legarmi, è successo come se fosse stato il Regno delle Serpi stesso a scegliermi, come se avesse per un istante attirato la mia attenzione quel tanto che bastava per convincermi a stipulare il contratto di sangue. Anche a lei è successo qualcosa del genere? E soprattutto, perché le Creature Acquatiche? Se posso permettermi.
    Eravamo arrivati al posto in cui c’era un po’ di gente che si era già accomodata a mangiare e bere, visto un tavolo, mi ci accomodai, in modo da poter parlare con calma e comodità al ragazzo, tenendo per me solo alcune informazione. Prima di parlare mi grattai la nuca.
    Be che dire! A me è successo in maniera differente, come hai detto bene io dispongo delle creature acquatiche! Vedi a me non è successo come a te che sei stato “attirato” dalle serpi. Io sono arrivato all’addestramento che sapevo già quale contratto stipulare, come avrai capito da solo, avere le creature acquatiche come contratto, potrebbe implicare una forte predisposizione per il suiton. Vedi tempo fa ero intimorito dal mare, tanto da cercare di viaggiare per mare il meno possibile, strana cosa per un kiriano vero?
    Presi fiato, per riprendere quasi immediatamente il discorso.
    Ma tempo fa ho fatto una scoperta che mi ha indotto a scegliere le creature acquatiche, e devo dire, che da quel momento in poi, la mia visione del mare è completamente cambiata!! Potremmo dire che ora mi dispiace non stare in acqua! Non che non mi piaccia stare sulla terra ferma, certo che no, ma ….. con le creature del contratto e con l’acqua si è creato un legame molto forte …. Per questo ti dicevo che le creature del tuo contratto saranno gli alleati più fidati che avrai!
    Eravamo li per parlare e stare in compagnia, cosi stavolta attaccai bottone.
    Allora Hisoka, dimmi che ne pensi del jutsu appena appreso e cosa ne pensi delle creature che hai scelto? Lo so che non le hai ancora usate realmente, ma una mezza idea te la sarai fatta sui possibili utilizzi!

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    Edited by Altahir - 23/5/2016, 18:05
     
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    Il Chiosco del Buon Augurio era, come sempre in quella fascia oraria, pieno di clienti in attesa di assaggiare le prelibatezze del buon Ikkaku. Il proprietario di quella piccola isola di felicità era alto e slanciato, senza alcun capello in testa ma con un'espressione facciale che faceva subito intuire con che personalità curiosa si aveva a che fare. Sempre allegro e simpatico, in quel momento era indaffarato a cucinare piatti su piatti ad una velocità impressionante, tanto che se lo si guardava distrattamente sembrava quasi avesse il doppio o il triplo delle mani. Non aveva alcun aiutante in cucina, faceva tutto da solo; questa caratteristica in particolare aveva attratto in passato, e anche allora, da quello che potevano vedere, la curiosità di moltissimi clienti venuti fin lì solo per scoprire se le storie sulla sua bravura fossero effettivamente fondate o meno. Il Gigante di Kiri ed il ragazzino biondo si avvicinarono con calma al Chiosco e, approfittando di un raro quanto inaspettato posto a sedere, vi ci si catapultarono immediatamente. Ikkaku li aveva già visti con la coda dell'occhio, facendo un gesto eloquente al ninja della Sabbia che rispose allo stesso modo. Sto arrivando, ragazzi! Disse lui dalla cucina, mentre scattava verso la loro sinistra con quattro piatti in mano, in direzione del tavolo accanto. Nessun problema. Rispose Hisoka, mentre la sua attenzione ritornava al suo maestro, indaffarato nel grattarsi la nuca. Be che dire! A me è successo in maniera differente, come hai detto bene io dispongo delle creature acquatiche! Vedi a me non è successo come a te che sei stato “attirato” dalle serpi. Io sono arrivato all’addestramento che sapevo già quale contratto stipulare, come avrai capito da solo, avere le creature acquatiche come contratto, potrebbe implicare una forte predisposizione per il suiton.
    Disse lui, mentre il ragazzo della Sabbia incrociava le braccia al petto. Allora era proprio come pensavo. Le sue strategie in combattimento si basano quindi sul Suiton, o comunque deve essere il tipo di Chakra con cui ha maggiore affinità. Interessante; tutt'altro mondo rispetto al mio modo di affrontare uno scontro. Pensò lui, contento di assimilare nozioni importanti in vista delle sue future missioni. Vedi tempo fa ero intimorito dal mare, tanto da cercare di viaggiare per mare il meno possibile, strana cosa per un kiriano vero? Affermò poi Seishin. Bé, si. Ammise il Jinchuuriki. In effetti sapevo che voi del Villaggio della Nebbia aveste una certa familiarità con le tecniche legate all'acqua. Ma nulla di più, solo poche nozioni dall'Accademia. Il Villaggio della Nebbia si trovava, in fondo, nel piccolo Paese dell'Acqua; una vera e propria isola circondata da arcipelaghi. Per qualsiasi missione assegnatagli fuori dai suoi lidi, Seishin avrebbe dovuto affrontare senza possibilità di scelta il mare aperto. La sua precedente paura sarebbe stata fin troppo debilitante. Il Jinchuuriki del Nove Code guardò la sua pancia, di sfuggita. E tu, Hisoka? Di cosa hai paura? Ma tempo fa ho fatto una scoperta che mi ha indotto a scegliere le creature acquatiche, e devo dire, che da quel momento in poi, la mia visione del mare è completamente cambiata!! Potremmo dire che ora mi dispiace non stare in acqua! Non che non mi piaccia stare sulla terra ferma, certo che no, ma ….. con le creature del contratto e con l’acqua si è creato un legame molto forte …. Per questo ti dicevo che le creature del tuo contratto saranno gli alleati più fidati che avrai! Hisoka annuì, sorridendo sinceramente. Sarebbe stata una magnifica sorpresa se le cose si fossero rivelate proprio come affermava il suo maestro. Allora Hisoka, dimmi che ne pensi del jutsu appena appreso e cosa ne pensi delle creature che hai scelto? Lo so che non le hai ancora usate realmente, ma una mezza idea te la sarai fatta sui possibili utilizzi! Hisoka ci pensò qualche secondo; questa volta era lui a dovere rispondere ad una domanda. Non nego di essere capace nel Taijutsu, ed ogni volta che il mio avversario di turno se ne rende conto, fa di tutto per ostruire la mia visuale con le tecniche più disparate. Iniziò il ragazzo della Sabbia. Così, confesso che è un po' di tempo che sono effettivamente alla ricerca di qualcosa che mi permetta di sfuggire a queste spiacevoli situazioni. E, se questo contratto si rivelerà utile nel modo che credo, potrebbe darmi una grossa mano. Hisoka fece una piccola pausa, proseguendo subito dopo facendo un gesto con la mano. Conosce le capacità dei serpenti, non è vero? Sono in grado di individuare le loro prede anche a molta distanza semplicemente captandone il loro calore corporeo. È noto infatti che quasi tutti i serpenti posseggono una pessima vista; la natura gli ha fatto questo straordinario dono per compensare le loro mancanze. Concluse lui, mentre Ikkaku si avvicinava al loro tavolo, probabilmente per prendere le ordinazioni. Magari potrò un giorno rubarle del tempo per testare me stesso contro un avversario degno di nota come lo è lei, cosa ne dice? Una sfida lanciata all'ora di pranzo, sebbene amichevole, forse non era molto consono tra le persone comuni. Hisoka, tuttavia, non era affatto una persona come tutte le altre; sia per il suo atteggiamento, sia per l'immenso segreto che nascondeva all'interno del suo ancora giovane corpo.

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    Non nego di essere capace nel Taijutsu, ed ogni volta che il mio avversario di turno se ne rende conto, fa di tutto per ostruire la mia visuale con le tecniche più disparate. Così, confesso che è un po' di tempo che sono effettivamente alla ricerca di qualcosa che mi permetta di sfuggire a queste spiacevoli situazioni. E, se questo contratto si rivelerà utile nel modo che credo, potrebbe darmi una grossa mano. Conosce le capacità dei serpenti, non è vero? Sono in grado di individuare le loro prede anche a molta distanza semplicemente captandone il loro calore corporeo. È noto infatti che quasi tutti i serpenti posseggono una pessima vista; la natura gli ha fatto questo straordinario dono per compensare le loro mancanze.
    Ascoltai il ragazzo senza mai interromperlo facendo un cenno con la testa quando fece una domanda retorica sulle capacità dei serpenti
    Magari potrò un giorno rubarle del tempo per testare me stesso contro un avversario degno di nota come lo è lei, cosa ne dice?
    A quelle parole non riuscii trattenermi ... non per la sfida lanciatami dal ragazzo.
    AHAHAHAH, non farmi ridere!! Io degno di nota!! Ahahhah magari sono un comunissimo shinobi come ce ne sono molti altri!! Niente più niente meno! Pero uno scontro di allenamento non mi dispiacerebbe! Giusto per migliorarci entrambi! Comunque capisco cosa intendi.. mi riferisco al fatto che i taijutsu sono piuttosto facili da evitare, se si oscura la visuale dell’avversario o ci si distanzia abbastanza … potresti risolvere questo problema con qualcosa di sensoriale, come la muon che abitualmente usiamo noi Kiriani, oppure utilizzando un doujutsu come il byakugan, si dice che possa vedere qualsiasi cosa, ma non ne ho la certezza non avendone mai incontrato uno.
    Volevo conoscere meglio quel ragazzo, cosi avviai una conversazione normalissima, pronto a rispondere anche a mia volta a delle domande!
    Chuunin a quindici anni non è da molti raggiungere un tale obbiettivo, sai un Po di gente non riesce neanche a raggiungere tale livello, altri invece e l’ultimo passo della loro carriera!! Raccontami qualcosa delle tue peripezie da dopo l’accademia, sono sempre interessato a sentire come vedono il mondo i giovani d’oggi!

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    Hisoka incrociò le braccia al petto, ascoltando interessato la risposta del suo maestro. AHAHAHAH, non farmi ridere!! Io degno di nota!! Ahahhah magari sono un comunissimo shinobi come ce ne sono molti altri!! Niente più niente meno! Il Jinchuuriki sorrise. Forse è così, forse lo sono anch'io. O forse, magari, non lo siamo entrambi. Sarebbe interessante scoprirlo insieme. Concluse il ragazzo della Sabbia, lasciando il tempo al suo maestro di continuare il discorso. Però uno scontro di allenamento non mi dispiacerebbe! Giusto per migliorarci entrambi! Comunque capisco cosa intendi.. mi riferisco al fatto che i taijutsu sono piuttosto facili da evitare, se si oscura la visuale dell’avversario o ci si distanzia abbastanza … potresti risolvere questo problema con qualcosa di sensoriale, come la muon che abitualmente usiamo noi Kiriani, oppure utilizzando un doujutsu come il byakugan, si dice che possa vedere qualsiasi cosa, ma non ne ho la certezza non avendone mai incontrato uno. Hisoka socchiuse gli occhi, pensieroso. Muon? Byakugan? Si vede che ha avuto molta più esperienza di me sul campo. Non conosco nessuna delle due tecniche. Anche se... La mente di Hisoka lo riportò indietro nel tempo, quando a distanza di poche settimane aveva affrontato ben due ninja in possesso di Doujutsu. Il primo, Keito Uchiha, aveva confermato lui stesso il possedere lo Sharingan. Le sue abilità gli erano ancora parzialmente sconosciute, ma dal momento in cui gli occhi del ninja della Foglia erano diventati di colore rosso, le sue capacità nell'anticiparlo erano cresciute a dismisura, fino a fargli utilizzare persino le sue medesime tecniche. Un potere spaventoso, che gli invidiava senza alcun timore di nasconderlo. Stiamo parlando di abilità innate, dopotutto. L'altro ragazzo che aveva incontrato, Yukimura Hyuuga, era in grado di potere vedere chiaramente attraverso il fumo che lui stesso creava. Questa sua strategia lo aveva messo in parecchia difficoltà quel giorno. I suoi occhi erano bianchi, ed in alcuni momenti alcune venature del suo viso sembravano quasi pompare qualcosa al loro interno. In quel momento, l'unica idea che era venuta in testa al Jinchuuriki era che fosse stato proprio del Chakra ad essere pompato nei suoi occhi. E quello era proprio il funzionamento base di ogni Doujutsu. Per il resto, non ne sapeva nulla. Ma se Seishin gli stava parlando del Byakugan come una tecnica di percezione, poteva anche trattarsi proprio della medesima tecnica utilizzata dallo Hyuuga di Konoha. Ma io non sono di Kiri, e non credo che qualcuno venga ad insegnarmi questa "Muon" così dal nulla, se come dice lui è una tecnica legata fortemente al loro appartenere al Villaggio della Nebbia. E per il Byakugan la situazione è ancora più difficile. Sono comunque informazioni che sicuramente mi torneranno utili in qualche modo. Pensò in fine Hisoka, mentre il suo maestro riprendeva il discorso. Chuunin a quindici anni non è da molti raggiungere un tale obbiettivo, sai un po' di gente non riesce neanche a raggiungere tale livello, altri invece e l’ultimo passo della loro carriera!! Il ragazzo arrossì leggermente, poi si grattò la nuca. Lo so bene maestro, e ne vado fiero. Raccontami qualcosa delle tue peripezie da dopo l’accademia, sono sempre interessato a sentire come vedono il mondo i giovani d’oggi! Chiese in fine lui, mentre il Chuunin della Sabbia iniziava subito a pensarci su. È una domanda apparentemente facile, ma... Non è stata sicuramente una passeggiata. Iniziò lui, mentre la sua espressione si faceva più triste. Senza il supporto dei miei genitori, anche le cose più semplici e banali si tramutavano in difficoltà ben maggiori. Sono molto fiero di me stesso per i risultati che ho raggiunto. Il percorso che mi ha portato al diventare Genin lo ricordo come forse il periodo più difficoltoso della mia vita, anche a causa della mia inesperienza. Insomma, ad ogni ostacolo cercavo una spalla su cui appoggiarmi, ed in questo mondo così crudele e spietato non è esattamente l'atteggiamento migliore da assumere, lei lo saprà meglio di me. Disse lui, mentre i suoi occhi chiari si riflettevano in quelli del suo maestro. Alla fine, la cosa più importante è credere in se stessi, ed affrontare le difficoltà che ci pone davanti il mondo come se si fosse da soli, senza alcun aiuto. Non credo che chiunque, soprattutto chi ha avuto un passato felice e spensierato, possa capire queste parole. La poca esperienza che ho all'interno del mondo ninja mi è bastata a farmene capire esattamente il meccanismo. Va avanti il più forte, sempre. Ikkaku giunse al tavolo quasi nello stesso momento in cui il ragazzo terminava la sua frase. Ok, siamo pronti. Cosa prendete, ragazzi? Hisoka si rivolse ancora al suo maestro. Prenda quello che vuole, oggi è mio ospite.

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    Non è stata sicuramente una passeggiata. Senza il supporto dei miei genitori, anche le cose più semplici e banali si tramutavano in difficoltà ben maggiori.
    Comprendo molto bene!
    Sono molto fiero di me stesso per i risultati che ho raggiunto. Il percorso che mi ha portato al diventare Genin lo ricordo come forse il periodo più difficoltoso della mia vita, anche a causa della mia inesperienza. Insomma, ad ogni ostacolo cercavo una spalla su cui appoggiarmi, ed in questo mondo così crudele e spietato non è esattamente l'atteggiamento migliore da assumere, lei lo saprà meglio di me.
    Non lo interruppi ascoltai con attenzione ciò che diceva, e mi trovavo parzialmente d’accordo!
    Alla fine, la cosa più importante è credere in se stessi, ed affrontare le difficoltà che ci pone davanti il mondo come se si fosse da soli, senza alcun aiuto. Non credo che chiunque, soprattutto chi ha avuto un passato felice e spensierato, possa capire queste parole. La poca esperienza che ho all'interno del mondo ninja mi è bastata a farmene capire esattamente il meccanismo. Va avanti il più forte, sempre.
    Fummo interrotti dall’arrivo del proprietario.
    Ok, siamo pronti. Cosa prendete, ragazzi?
    Prenda quello che vuole, oggi è mio ospite.
    Grazie mille!
    Ci riflettei su per qualche secondo, ma non mi venne in mente nessun piatto tipico da ordinare cosi optai per farmi consigliare dal Proprietario.
    Non saprei!! Mi affido a lei, qualcosa di tipico della casa andrà più che bene, mi sorprenda!
    L’uomo fece un cenno con la testa, chiaro segno che aveva compreso, attesi qualche secondo in modo che anche Hisoka facesse la sua ordinazione, e quando il proprietario se ne andò a preparare le pietanze ripresi a parlare con il mio commensale.
    Tornando a quello che dicevi prima, mi riferisco al fatto di appoggiarsi a qualcuno, non è una cosa sbagliata, special modo per chi non ha mai avuto delle figure genitoriali, io ho perso mio padre prima della nascita, e mia madre alla nascita, ma ho avuto nella mia vita persone a cui affidarmi. Vedi stare soli tutta la vita non è corretto per l’essere umano, abbiamo bisogno di contatti con gli altri, e non intendo il semplice significato della parola, ma proprio il fatto di avere qualcuno con cui confidarsi, ed essere per lui, o lei, la stessa cosa che cerchiamo in loro. Pensa che agli inizi stavo sempre da solo, e tentavo di fare tutto solo con le mie forze, ma … ho conosciuto un ragazzo che mi si e avvicinato prepotentemente, rompendo quella barriera che mi ero creato intorno. Da quel momento siamo cresciuti insieme molto di più che da soli.
    Rimasi in silenzio per qualche attimo, comprendevo fin troppo bene cosa voleva restare soli senza nessuno, così volli fare per lui quello che Aisu fece per mè.
    So che ci conosciamo da pochissimo, ma sappi che se in futuro avrai bisogno di qualcuno per parlare sfogarti, io ci sarò sia come sensei che come amico … sempre se vorrai!

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