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.Sensei: Kisuke Momochi
Allievo: Seishin Utsukushi
Villaggio: Kirigakure no Sato
Luogo d'Allenamento: Montagne di Kirigakure no Sato
Ore: 09:00CITAZIONEChikara no Mizu - Forza Acquatica
Sviluppatore: Kisuke Momochi
Livello: C
Tipo: Ninjutsu
Questo Jutsu simboleggia lo stadio ultimo dell'affinità sviluppata dal Ninja nell'elemento del Suiton e nei suoi Jutsu. Infatti, il Ninja in seguito a rigorosi e costanti allenamenti, è riuscito a sviluppare un metodo che gli permettesse d'affinare maggiormente la sua abilità nell'uso di qualsiasi Jutsu dell'elemento precedentemente citato. Tant'è che ad ogni utilizzo combinato semplicemente ad un maggior ed accurato esercizio di Chakra, e senza il bisogno d'eseguire Sigilli, tutti i Jutsu fino al livello B risulteranno potenziati di un grado rispetto al normale.
Consumo: 4SPOILER (clicca per visualizzare)Solite regole, si continua da dove abbiamo lasciato in casa.. -
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SPOILER (clicca per visualizzare)narrato; parlato Pensato Parlato Kisuke Parlato Amai
Finalmente era giunta il giorno, un giorno importante per la mia vita sin da quando ero ritornato al villaggio. Sin dal torneo mi ero accorto che ero debole in alcuni campi, ed uno di quelli era l’affondare il doton, con il mio suiton, per questo sotto consiglio del sensei Amai ero andato, ad incontrare uno shinobi Kisuke Momochi, uno shinobi del mio villaggio, ma a differenza mia era più avanti nella carriera e grazie alla sua abilità era riuscito a trovare un metodo di eguagliare la potenza dei jutsu doton. L’uomo aveva accettato di addestrarmi per far si che superassi le mie debolezza, almeno quella, aveva posto delle condizioni , che per me non erano un problema, aveva richiesto una somma di denaro che possedevo e che non intaccava più di tanto le mie finanze. Le altre condizioni che aveva posto era semplici da seguire, almeno una di quelle, non rivelare a nessuno ciò che stavo per apprendere, e quella di impegnarmi nell’apprendimento, senza riserve. l’uomo poi dopo avermi dato appuntamento per l’addestramento mi aveva consigliato di portarmi del cibo secco, che sarebbe stato necessario per recuperare le forze. Nei giorni precedenti all’addestramento mi ero organizzato, e per questo mi ero procurato un bel po di carne secca e funghi secchi, oltre che alcune borracce d’acqua. Il giorno dell’addestramento mi recai all’appuntamento con mezz’ora d’anticipo, ero abbastanza teso, anche se ero concentrato al massimo. Il luogo era gia vitale, vi erano shinobi e mercanti in giro per la piazza nord del villaggio, ed io mi guardavo intorno nella speranza di vedere presto Kisuke. sentivo la tasca interna del gilet, pulsare, non perche ci fosse qualcosa che pulsava, ma era una semplice impressione dato il contenuto che vi era, i risparmi di alcune missioni svolte, che avevo ritirato dalla banca del villaggio, e che avrei ceduto al mio sensei, per quell’occasione.
Bene Sono pronto!!
Respirai alcune volte in modo da calmarmi, quell’attesa mi stava quasi uccidendo, e speravo che Kisuke arrivasse presto, per poter cominciare l’addestramento, così da potermi mettere all’opera e concentrare solo sulla pratica, e far lavorare il corpo. Guardai l’orologio sulla torre campanaria e vidi che mancava pochissimo, meno di un paio di minuti all’orario che mi aveva dato Kisuke, sistemai lo zaino che conteneva il cibo ed espirai nuovamente socchiudendo gli occhi.
E’ giunto il momento!SPOILER (clicca per visualizzare)Stato fisico: Ottimo.
Stato Psicologico: Ottimo, deciso Teso.
Chakra: 130. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato, «Parlato», "Pensato", "Telepatia", «Parlato Copie», «Parlato Evocazioni», «Parlato Seishin», «Parlato Altri».
Finalmente il fatidico venerdì dell'addestramento era giunto, e Kisuke aveva fatto in modo di giungere con un netto anticipo sul luogo d'incontro stabilito con Seishin tre giorni prima sul vialetto della propria casa. Una volta giunto sul luogo, notò il flusso e l'andirivieni di persone. Sfruttando la leggera nebbiolina lattiginosa presente nella zona insieme al continuo movimento della gente e il loro chiacchiericcio, Kisuke si mimetizzò, nascondendo dietro quei due fattori la propria presenza nella piazza, appollaiandosi a ridosso di un albero nella zona. In questo modo, nascosto tra le verdi fronde, il Jounin essendo arrivato in leggero anticipo puntava a non mostrarsi fin quando non avrebbe visto giungere sul posto anche il gigante buono Seishin. Di certo non sarebbe stato difficile, un buon occhio attento non si sarebbe mai fatto sfuggire la presenza di quell'omone di due metri e passa in mezzo a comuni passanti: mercanti, shinobi e via discorrendo.
Infatti, un po' più tardi, eccolo lì.
Seishin era praticamente arrivato sul posto, e Kisuke lo notò subito spiccare in mezzo alla calca. "Stavolta vediamo di dargli una controllata" disse a se stesso, liberando il proprio Byakugan dal vincolo che il copriocchio esercitava su di esso.SPOILER (clicca per visualizzare)Byakugan [Occhio destro]
Livello: B
Tipo: Doujutsu
Il Byakugan quando attivo concede al suo utilizzatore una vista a 359° gradi per un raggio di cinquanta metri e permette di vedere perfettamente non solo oltre ogni cosa, bensì anche il Chakra e i suoi flussi, nonché il sistema circolatorio del Chakra e i suoi 361 punti di fuga. Riesce a vedere anche lievi concentrazioni di Chakra nel corpo delle persone, potendo quindi arrivare a prevedere l'utilizzo di una Tecnica ma non l'elemento o cosa la Tecnica farà, anche se dovrà essere concentrato sul sistema del Chakra del bersaglio. Osservando il flusso del Chakra è anche possibile accorgersi se una persona è sotto l'influsso di un Genjutsu dal moto disturbato del Chakra, ma non è ovviamente possibile utilizzare questa abilità su se stessi.
Il Byakugan permette, inoltre, all'utilizzatore di concentrarsi e vedere esclusivamente in linea retta aumentando così il raggio visibile all'utilizzatore frontalmente, ma annullerà di conseguenza la possibilità di vedere a 359°.
[Lunghezza massima per livello: Genin 1 Km; Chuunin 4 Km; Sp 10 Km; ANBU 12 Km; Jounin: 15 Km]
Consumo: 10 (A Turno)
La vista senza limiti dell'occhio destro volò in direzione del gigante, scrutandolo in ogni suo segreto nascosto. Kisuke lo analizzò da capo a piedi, ma in lui, purtroppo, non trovò particolari segreti di sorta o informazioni utili. Scoprì soltanto quali fossero i suoi averi e soprattutto si assicurò che avesse con sé i soldi. "Pazienza, ci ho provato" pensò, riportando il Doujutsu in uno stato di quiete. Quel particolare modello di coprifronte, in tal senso, era comodissimo: poteva attivare il proprio Byakugan a piacimento senza che nessuno potesse dedurne con certezza la presenza solo alla vista delle vene rigonfie. Dopodiché Kisuke attese che giungesse l'orario prestabilito, quindi si mosse in direzione del gigante, attraversando la calca, scostando un corpo qui e un corpo là, fino ad arrivare vicino a lui.
«Eccomi, Seishin, vedo che conosci la puntualità: mi fa piacere.» Fu con tali parole che Kisuke lasciò trasparire la propria presenza, attirando l'attenzione del gigante, il quale fino a quel momento sembrava essere assorto nei propri pensieri. «Impaziente di cominciare? Hai anche il denaro, giusto?» chiese, infine, mantenendo un tono neutro, mentre allungava la mano destra verso il gigante, con il palmo aperto rivolto verso l'alto, in attesa di ricevere il proprio denaro.SPOILER (clicca per visualizzare). -
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SPOILER (clicca per visualizzare)narrato; parlato Pensato Parlato Kisuke Parlato Amai
Ero li nella piazza ad attendere l’arrivo di Kisuke, stavo fremendo dalla voglia di cominciare.
Prima iniziamo meglio è…. non agitarti Seishin… resta calmo e concentrato.. è un occasione unica questa.
Socchiusi gli occhi e respirai con calma, cercando di recuperare la concentrazione, dovevo essere a massimo perché non dovevo indispettire Kisuke, e rischiare che cambiasse idea e decidesse quindi di non rivelarmi più uno dei suoi segreti che sarebbe stato vitale per il mio cambio di vita. Continuavo a guardarmi intorno, cosa facilissima data la mia mole, dato che sovrastavo in alezza tutti i passanti, purtroppo anche se ormai l’orario dell’appuntamento si stava avvicinando sempre di più non vedevo Momochi comparire da nessuna parte. Non me ne preoccupai più di tanto, sembrava un uomo di parola, inoltre dovevo anche pagarlo per il compito di addestrarmi, un compenso per il tempo che mi dedicava. Continuai ad attendere l’uomo, fino a quando una voce provenì dalle mie spalle.
Eccomi, Seishin, vedo che conosci la puntualità: mi fa piacere.
Mi girai e vidi Kisuke avvicinarsi
Ciao Kisuke, si adoro anche io la puntualità, infatti arrivo sempre in anticipo, per non far aspettare le persone!
L’uomo intanto che parlavo si era avvicinato e tese la mano per salutarmi, la strinsi con forza, ma non troppa, in pratica una stretta bella decisa.
Impaziente di cominciare? Hai anche il denaro, giusto?
Abbastanza, non ho faticato ad addormentarmi in questi giorni, ma so che grazie al tuo tempo e alla tua voglia, la mia vita cambierà, diventando un pochino più facile, ma non meno pericolosa. Si li ho portati, non sapevo che pezzi preferissi, cosi me ne sono fatti dare un po di valore.
Finii di parlare picchiettando un paio di volte con la mano destra all’altezza del cuore che era l’esatta posizione della tasca interna, del gilet, dove avevo infilato la somma per l’uomo. Sistemai lo zaino, che avevo sulle spalle che conteneva il cibo.
Inoltre seguendo il tuo consiglio ho portato un po di cibarie, per lo più carne secca, ce ne abbastanza per un paio di giorni per due persone, non sapendo quanto tempo richiederà… anche se immagino dipenda da quanto impiegherò ad apprendere io ciò che mi insegnerai.
Cambiai piede d’appoggio, stare li con le mani in mano, con davanti l’uomo che mi avrebbe addestrato, mi stava in agitazione.
Sono uno che fa fatica a stare fermo e probabilmente puoi capire il mio stato d’animo, non vedo l’ora di mettermi all’opera e concentrarmi sull’addestramento, come intendi procedere con l’addestramento, non penso che lo faremo qui in mezzo alla piazza!!
Aspettavo una risposta da Kisuke, in modo da poi seguirlo per cominciare l’addestramento.
ah prima che me ne dimentichi, e meglio che saldi subito il mio debito!! Ecco a te!! La somma pattuita!
Dissi mentre estraevo una busta bianca che conteneva il denaro contante, milleottocento ryo, ritirati il giorno prima dalla banca centrale del villaggio, sittuata difronte al palazzo del Kage.SPOILER (clicca per visualizzare)Stato fisico: Ottimo.
Stato Psicologico: Ottimo, deciso Teso.
Chakra: 130
Edited by Altahir - 15/11/2016, 10:30. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato, «Parlato», "Pensato", "Telepatia", «Parlato Copie», «Parlato Evocazioni», «Parlato Seishin», «Parlato Altri».
Se c'era una cosa che di Seishin gli stette subito simpatica fu la sua affermazione riguardo al voler arrivare in anticipo. "Oh, finalmente qualcuno come me, qualcuno in tal senso con la testa sulle spalle..." pensò, infatti, Kisuke sul momento, ma poi la sua mente si concentrò sul denaro che il gigante gli consegnò.
«Concedimi un attimo per contarli: nulla di personale» disse, iniziando poi a rovistare dentro alla busta, raggruppando i soldi in una mazzetta per contarli. Dunque, prese la mazzetta di denaro e li contò con attenzione uno per uno. L'operazione richiese appena un minuto. Poi, una volta appurato che la cifra corrispondesse precisamente a quella richiesta, non uno di più e non uno di meno, Kisuke mise un attimo la somma dentro la sua busta e poi la busta in borsa, quindi con un kunai si procurò un taglietto sul pollice sinistro e compose i cinque Sigilli Magici relativi alla Kuchiyose no Jutsu, concentrando il Chakra e schiaffando il palmo a terra.SPOILER (clicca per visualizzare)Kuchiyose No Jutsu - Tecnica del Richiamo
Villaggio: Tutti
Livello: C
Tipo: Ninjutsu
Quest'abilità viene appresa esclusivamente da Shinobi dal rango Chuunin in poi. Non per la complessità stessa dell'abilità, ma in particolare tale normativa tutela gli Shinobi privi d'esperienza in modo che non facciano una scelta avventata ed errata. Una volta stipulato un Contratto con una razza animale infatti, non sarà più possibile tornare indietro e vi si rimarrà legati a vita. Le evocazioni necessitano di una notevole quantità di Chakra emessa tutta insieme per esser evocate, e per questo può risultare di difficile utilizzo. Per utilizzare la tecnica bisogna versar anche una minuscola goccia del proprio sangue per poi formare la serie di Sigilli necessari per l'esecuzione del Jutsu, che sono i seguenti: Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora.
Per riuscire ad evocare taglie grandi è necessario essere almeno Sp.Jounin; per le Leggendarie bisogna essere di grado ANBU
Consumo: 10/2= 5
Bisuke
Lo Shinobi sarà in grado, grazie alla Kuchiyose No Jutsu, d'evocare un Cane Ninja. Esso si presenterà con il kanji "shinobi" in mezzo agli occhi, i quali avranno dei cerchi neri tutt'intorno. Indossa il coprifronte legato al collo e si presenterà leggermente vestito. Il cane possiede un ottimo fiuto, ma nonostante ciò non è in grado di seguire e fiutare tracce se nella zona sono presenti condizioni climatiche e non, che le cammuffano e le confondono (pioggia, folla ecc...). In compenso ha un ottimo udito ed ha una velocità pari ad uno Sp.Jounin; il cane inoltre ha il dono della parola. In fase di combattimento risulterà poco utile poiché non molto forte, ma è ottimo da mandare in avanscoperta.
Sulle pietre del lastricato si dipinsero e propagarono una serie di rune nere a raggiera, al cui centro esplose una nuvoletta di fumo bianco. La piccola cortina rimase in campo per qualche istante, poi si diradò e lasciò spazio alla figura di un cane ninja di piccola stazza.
«Kisuke...?»
«Ciao, Bisuke!»
«Ciao, Kisuke... ma... ho come un senso di déjà vu. Che dobbiamo fare?»
«Nulla di che, devi solo tenermi questi finché non me li verrò a riprendere» gli spiegò il Jounin.
«Oh... allora il mio senso di déjà vu era corretto...» disse il cane ninja, osservando le banconote che il kiriano aveva tolto dalla borsa e ora teneva in mano per mostrargliele. Kisuke, dunque, si piegò sulle ginocchia per chinarsi e porsi il più vicino possibile all'altezza del suo fidato compagno, sistemando la borsa contenente il denaro al suo collo.
«Ecco fatto, è tutto. Avevo detto che non era nulla, no?» scherzo Kisuke. «Be'... salutami il capo.»
«Sarà fatto.»
A quel punto Kisuke rilasciò l'evocazione, facendola svanire in una nube di fumo bianco e con essa anche i soldi, che avrebbe poi recuperato una volta a casa, al termine di tutta quella faccenda.
«Bene, direi che possiamo andare» disse Kisuke a Seishin. «Seguimi, raggiungiamo la sede dell'addestramento» gli disse poi, invitandolo con un cenno della mano a seguirlo. Da quel momento in poi prese ad assumere un passo veloce, sempre più veloce, per superare la calca della piazza. Il passo spedito si trasformo in corsa, la classica corsa slanciata da shinobi, e così si mosse in direzione dei territori limitrofi di Kirigakure no Sato, in direzione dei picchi che costituivano una muraglia naturale per il Villaggio della Nebbia. Il percorso dalla piazza nord di Kiri a quello che avrebbe costituito il campo d'addestramento scelto da Kisuke fu relativamente breve, se si considerava appunto che la piazza da cui erano partiti era poco distanza dai confini del Villaggio.
Il luogo in cui giunsero altro non era che un luogo semi-segreto e isolato, uno spiazzo brullo circondato dalla natura poco più che ai piedi delle montagne, dove si ergeva un vecchio tempio abbandonato, un tempo abitato dai monaci guerrieri della Nebbia, e ora ormai in disuso e sigillato con potenti Fuuinjutsu per ingabbiare una presunta maledizione. Era lo stesso posto che anni prima aveva scelto per addestrare la piccola Shori, sempre per l'apprendimento del medesimo Hijutsu.
«Questo è il posto. Qui nessuno ci disturberà» asserì Kisuke, una volta fermatosi. «Bene, ora sta a me rispettare la mia parte di accordo, no?» chiese, ovviamente era una domanda retorica, e poi riprese. «Ad ogni modo, ti starai sicuramente chiedendo che cosa faremo quest'oggi. Ebbene, oggi imparerai a dare una marcia in più ai derivati della tua Arte dell'Acqua, così da poter giocare su un importante vantaggio strategico in battaglia. Come ti ho già detto non conosco un modo per annullare letteralmente la debolezza elementale, o di invertirla, ma ci possiamo mettere una toppa. Diciamo che con un mio Hijutsu potresti anche giocare sulla debolezza elementale del Suiton contro al Doton, sfruttandola per eludere tale debolezza in confronto a Jutsu di pari potenziale o livello che dir si voglia. Prima di cominciare, hai qualche domanda da fare o qualcosa da dirmi in particolare, come ad esempio qualcuno dei tuoi Jutsu Suiton?» chiese, infine, rimanendo in attesa di una risposta. "Almeno vediamo su cosa è più fattibile partire, anche per scegliere su cosa provare ad incastrare l'Hijutsu..."SPOILER (clicca per visualizzare). -
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SPOILER (clicca per visualizzare)narrato; parlato Pensato Parlato Kisuke Parlato Amai
L’uomo prese la busta che conteneva i soldi, ed apri la busta.
Concedimi un attimo per contarli: nulla di personale
Feci spallucce, non consideravo un affronto che contasse i soldi, anzi se non lo avesse fatto probabilmente avrei pensato che fosse stato uno sciocco. apri la busta e cominciao a contare i soldi, per poi tirarli fuori ed infilarli con la busta nella borsa. In seguito Kisuke si feri un pollice con un kunai ed esegui la tecnica del richiamo, quando la nube si diradò rivelò quale fosse la tipologia del suo contratto, ovvero quello dei cani. Dopo alcune chiaccehere con il canide, il mio nuovo conoscente e addestratore affidò una borsa che conteneva la busta al cane, mettendogliela al collo. Dopo aver affidato i soldi al cane di nome Bisuke, rilasciò la tecnica facendo così sparire l’evocazione nella solita nube di fumo bianco. Eravamo di nuovo da soli, se non facevamo caso a tutta la gente che ormai si stava muovendo per la piazza.
Bene, direi che possiamo andare. Seguimi, raggiungiamo la sede dell’addestramento.
Dopo quelle parole mi fece cenno di seguirlo e si cominciò a spostare a passo veloce, dopo esseri allontanati dalla piazza ormai stavamo gia correndo verso la destinazione. Andammo verso nord in direzione dei picchi. Non ci volle molto per arrivare a destinazione. Il luogo prescelto era un vecchio tempio, che dallo stato in cui era messo, era facile dedurre che non fosse più in uso, da parecchio tempo. Il terreno era per lo più in terra battuta circondato dalla vegetazione e fortunatamente vi era anche una fontana che alimentava un laghetto, che doveva essere uno spettacolo, quando il tempio era utilizzato, ma in quel momento non era altro che una fontana con dell’acqua completamente ricoperto da del muschio e dalle erbacce.
Questo è il posto. Qui nessuno ci disturberà. Bene, ora sta a me rispettare la mia parte di accordo, no?
Non dissi niente considerando quella una domanda retorica. continuando ad ascoltare Kisuke per non perdere niente di ciò che diceva, rischiando di perdere qualcosa d’importante interrompendolo o parlando sopra di lui.
Ad ogni modo, ti starai sicuramente chiedendo che cosa faremo quest'oggi. Ebbene, oggi imparerai a dare una marcia in più ai derivati della tua Arte dell'Acqua, così da poter giocare su un importante vantaggio strategico in battaglia. Come ti ho già detto non conosco un modo per annullare letteralmente la debolezza elementale, o di invertirla, ma ci possiamo mettere una toppa. Diciamo che con un mio Hijutsu potresti anche giocare sulla debolezza elementale del Suiton contro al Doton, sfruttandola per eludere tale debolezza in confronto a Jutsu di pari potenziale o livello che dir si voglia. Prima di cominciare, hai qualche domanda da fare o qualcosa da dirmi in particolare, come ad esempio qualcuno dei tuoi Jutsu Suiton?
Attesi qualche secondo in modo da assicurarmi che avesse finito di parlare, prima di prendere io l parola, quando fui cero che non avesse nient’altro da dire, risposi alla domanda.
Per i miei jutsu suiton ho il Suijinheki e la Suidan no Jutsu di alto livello, mentre se scendiamo altre tecniche, tra cui il Tenkyuu, tecniche che penso un maestro suiton come te conosca…. non ho altro da dire per ora… non sapendo cosa devo fare…
Mi zitti per qualche secondo per poi riprendere a parlare.
No una cosa c’e da dire… cominciamo??SPOILER (clicca per visualizzare)Stato fisico: Ottimo.
Stato Psicologico: Ottimo, Deciso, Attento.
Chakra: 130. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato, «Parlato», "Pensato", "Telepatia", «Parlato Copie», «Parlato Evocazioni», «Parlato Seishin», «Parlato Altri».
Kisuke sorrise, un poco compiaciuto. «Certo, cominciamo. Prima, però...» aggiunse, sollevando due dita della mano destra «...ho bisogno di qualcuno che ci guardi le spalle» concluse, stavolta mesto.
Con facilità riaprì la ferita aperta in precedenza, fece fuoriuscire ancora qualche goccia di sangue, poi una volta composti in rapidità i Sigilli per la Tecnica del Richiamo, il Jounin batté il palmo sul terreno e lì chiamò a raccolta uno dei suoi più fidati compagni di cui aveva bisogno. "Kuchiyose No Jutsu!"SPOILER (clicca per visualizzare)Kuchiyose No Jutsu - Tecnica del Richiamo
Villaggio: Tutti
Livello: C
Tipo: Ninjutsu
Quest'abilità viene appresa esclusivamente da Shinobi dal rango Chuunin in poi. Non per la complessità stessa dell'abilità, ma in particolare tale normativa tutela gli Shinobi privi d'esperienza in modo che non facciano una scelta avventata ed errata. Una volta stipulato un Contratto con una razza animale infatti, non sarà più possibile tornare indietro e vi si rimarrà legati a vita. Le evocazioni necessitano di una notevole quantità di Chakra emessa tutta insieme per esser evocate, e per questo può risultare di difficile utilizzo. Per utilizzare la tecnica bisogna versar anche una minuscola goccia del proprio sangue per poi formare la serie di Sigilli necessari per l'esecuzione del Jutsu, che sono i seguenti: Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora.
Per riuscire ad evocare taglie grandi è necessario essere almeno Sp.Jounin; per le Leggendarie bisogna essere di grado ANBU
Consumo: 30/2= 15
Cane delle Nevi
Questa creatura, pur facendo parte dei contratto dei cani, è più simile a un lupo che ai comuni animali domestici. Nonostante le dimensioni si tratta di una creatura di taglia grande e questo è dovuto alle sue invidiabili capacità. Amante dei climi rigidi possiede un fiuto invidiabile da qualsiasi cane ninja riuscendo a rintracciare tracce ancor più flebili rispetto ai suoi simili. Il vero punto di forza di quest'evocazione, però, sono le sue capacità fisiche che lo rendono un combattente nato. Grazie alla sua dentatura potrà infliggere gravi ferite se riesce a portare i suoi denti sull'avversario favorito dalla sua velocità alta. La sua resistenza non è seconda alla sua forza. Infatti per mettere fuorigioco questa creatura serviranno due tecniche di livello B o una di livello A. Dal carattere generalmente scontroso non sa comunicare verbalmente come i ninken ma nonostante ciò riuscirà ad intendersi col proprio evocatore.
«Ciao, bello!» lo salutò Kisuke, per poi riportare la sua attenzione sul gigante buono. «Non ti preoccupare, Seishin-kun. Il mio compagno non è qui per farti a pezzi, sebbene ne sia facilmente in grado. Lui controllerà che nessuno ci abbia seguito oppure che rimanga qui intorno a noi a spiarci e raccogliere qualcuno dei miei segreti» spiegò Kisuke, quindi si voltò verso il cane lupo e gli disse: «Sentito, amico? Controlla che nessuno ci spii.»
Il cane lupo iniziò a fiutare l'aria, poi prese a fare un giro del circondario e infine prese posto ai piedi di una sequoia dal tronco grosso e robusto.
«Ritorniamo al nostro addestramento. Quello che ti andrò ad insegnare oggi può essere considerato a tutti gli effetti un Ninjutsu vero e proprio. E sì, è un Ninjutsu un po' fuori dalla norma, sia come modalità d'utilizzo sia come risultati. Per avere un'idea più chiara, partiamo dalle basi: suppongo che ormai non avrai più problemi nell'Alterazione della Proprietà e nell'Alterazione della Forma, dico bene?» chiese, ma era una domanda retorica: era scontato che fosse così. «Diciamo che all'inizio sarà un po' complicato, dato che per la prima volta in vita tua ti ritroverai a dover utilizzare l'Alterazione della Proprietà e della Forma per evocare una Tecnica, con l'aggiunta simultanea di una seconda Alterazione della Proprietà. In pratica è come se tu dovessi creare due forze distinte, separate, e poi renderle un tutt'uno. Non è semplice, lo so» disse, cercando di essere il più chiaro possibile, quindi continuò a parlare dopo aver fatto una breve pausa. «Ti risulterà poi chiaro che per attingere a questo Jutsu non è necessario l'ausilio d'alcun Sigillo Magico, per via della sua stessa natura. Preciso sin da subito che i danni che i Jutsu creano fini a sé stessi rimangono pressoché gli stessi, poiché i risultati del mio Hijutsu sono puramente legati a questioni con il Chakra. Inoltre, non è possibile sfruttare questo mio Hijutsu su qualunque sorta di Jutsu Suiton. Questo metodo che ho sviluppato e ti sto per insegnare, non riesce ad amalgamarsi perfettamente con forze troppo forti, per le quali ho dovuto sviluppare un altro Hijutsu: dovrai limitarti a Jutsu di un certo potenziale e non oltre. Tuttavia, puoi stare tranquillo, Jutsu come la Suijinheki vanno benissimo» concluse, finendo per grattarsi il mento. Dopodoché Kisuke fece una piccola pausa, per se stesso ma soprattutto per Seishin, lasciandogli il tempo di metabolizzare il tutto.
«Sostanzialmente, questo è un breve riassunto della parte teorica. Andremo poi nei particolari con l'avanzare dell'addestramento e con l'incontro dei singoli problemi. L'unico consiglio che ti do è quello di non avere fretta e di andarci con i piedi di piombo. Non sarà tutto rose e fiori. Nell'apprendere i meccanismi potresti arrivare a vomitare, ancor più probabile nel tentativo dell'emissione vera e propria di un Jutsu, causa un iniziale e mal accurato controllo del Chakra, così come accade spesso nell'apprendimento basilare dell'Arte dell'Acqua. Per questo motivo ti avevo consigliato di portarti del cibo secco» gli spiegò il kiriano. "Questo sempre se gli va bene, se gli gira male, invece... la reazione potrebbe addirittura farle esplodere lo stomaco" pensò tra sé e sé in quel momento, ma non disse ancora nulla al gigante buono per non impensierirlo inutilmente.
«La mia Tecnica Segreta si chiama Chikara no Mizu, Forza Acquatica. Per facilitarci il lavoro, togli dalla tua mente Tecniche come il Velo di Nebbia o il Clone Acquatico. Non sono i Jutsu più adatti con cui partire ed apprendere i meccanismi del mio Hijutsu. Innanzitutto tieni bene a mente le basi e i principi dell'Arte dell'Acqua, poi sfrutta come basi d'appoggio le tue conoscenze sulla creazione di Jutsu come la Suijinheki e la Suidan no Jutsu. In pratica inizierai a prendere confidenza con un metodo simile su piccole quantità d'acqua, così da non correre rischi in piccoli errori di percorso visto che siamo ancora ai primi passi. La prima cosa da fare, per vedere dove mettere mano, sarà creare un po' d'acqua nel tuo stomaco, così come fai sempre e poi applicarvi anche se grezzamente il mio metodo. Quale metodo?, ti starai chiedendo... quello che ti porterò ad intuire ed apprendere.» Kisuke fino a quel momento aveva, infatti, solo esposto in linea teorica a cosa avrebbe corrisposto l'apprendimento del suo Hijutsu, rischi e incidenti di percorso. Da quel momento in poi si sarebbe passati alla pratica.
«Ci sono delle fasi preliminari in cui passare» annunciò Kisuke. «La fase uno consiste nel rafforzare l'Alterazione delle Proprietà, la fase due nell'incremento dell'emissione del Chakra alterato, le quali una volta completate ti faciliteranno il lavoro successivo» spiegò Kisuke, certo che il discorso non sarebbe stato afferrato in pieno.«In parole povere: vedi questi alberi?» chiese Kisuke, avvicinandosi ad una delle sequoie. «Dovrai concentrare il tuo Chakra Suiton a ridosso del tronco, per inumidire la corteccia su cui poggi la mano, senza ovviamente a ricorrere ad alcun Jutsu come la Mano dell'Onda» concluse, poggiando il palmo destro a ridosso della corteccia e concentrando poi una modesta quantità di Chakra Suiton, emettendolo dalla mano, fino a bagnare una superficie di corteccia di poco maggiore a quella ricoperta dalla sua mano. Diede una pacca a lato del tronco e con noncuranza mostrò il risultato, quindi andò ad appollaiarsi su di un masso lì vicino, così da poter stare comodo ad osservare i tentativi del gigante buono, rimanendo comunque vigile alla natura che si ergeva incontrastata intorno a lui, sebbene di vigile ci fosse anche il suo cane lupo.
«Bene, puoi iniziare. Per il momento non ti dirò null'altro. Devi emettere Chakra Suiton e non acqua prodotta con Chakra Suiton. Questo è quanto, e quella corteccia dovrà essere zuppa. Ovviamente, non esitare ad avvertirmi di qualunque cosa di strano, inconsueto, problematico o anomalo tu possa riscontrare o percepire. Compresa stanchezza ed eventuali malori, s'intende, soprattutto.»SPOILER (clicca per visualizzare). -
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SPOILER (clicca per visualizzare)narrato; parlato Pensato Parlato Kisuke Parlato Amai
Finii di parlare e con mio sommo piacere Kisuke diede inizio all’addestramento…. teorico.
Certo, cominciamo. Prima, però...ho bisogno di qualcuno che ci guardi le spalle.
Dopo quella semplice affermazione il mio addestratore fece uscire nuovamente il sangue del dito, che si era ferito precedentemente e eseguì nuovamente la tecnica del richiamo, stavolta l’uomo non richiamò un cagnolino, dalla nube comparve un cane molto più grosso.
Bella bestia!! ma non è un cane… sembra più un lupo, dalla fisionomia.
Pensai mentre l’uomo salutava l’ultimo arrivato, Per poi rivolgersi a me.
Non ti preoccupare, Seishin-kun. Il mio compagno non è qui per farti a pezzi, sebbene ne sia facilmente in grado. Lui controllerà che nessuno ci abbia seguito oppure che rimanga qui intorno a noi a spiarci e raccogliere qualcuno dei miei segreti.
Detto ciò tornò a rivolgersi alla sua evocazione indicandogli cos’avrebbe dovuto fare. Un attimo dopo l’evocazione si allontanò per svolgere il compito affidatogli. Dopo Kisuke cominciò la teoria su ciò che avrei imparato. Venni a conoscenza che ciò che mi avrebbe insegnato era un nunjutsu e che non era come gli altri che avevo imparato fino a quel momento. Fortunatamente era bi base conoscere e saper utilizzare l’alterazione del chakra suiton, cosa che ormai mi riusciva senza problemi, dato che ormai era più di un anno che avevo imparato a manipolare tale tipologia di chakra. Più andava avanti nella spiegazione più mi fu “facile” capire che non sarebbe stato uno scherzo imparare quella tecnica.
Dovrò fare una doppia alterazione di proprietà e una di forma!! La vedo dura!!
Mentre continuavo ad ascoltare ciò che mi diceva, tolsi lo zaino per poggiarlo a terra. Venni a conoscenza che il jutsu non avrebbe richiesto alcun sigillo per essere utilizzato. Il jutsu inoltre aveva altre peculiarità, purtroppo però non era usufruibile su qualsiasi tecnica suiton, aveva dei limiti, e con i jutsu molto potenti non aveva effetto, la particolarità del jutsu e che rendeva le tecniche sul quale veniva utilizzato divenivano più efficaci, ma non diventavano più potenti da causare ulteriori danni. Kisuke mi rivelò il nome del jutsu di sua invenzione
Chikara no Mizu, Forza Acquatica.
Oltre ciò mi disse che tecniche come il velo della nebbia e i cloni d’acqua non erano tecniche che mi avrebbero aiutato ad imparare il jutsu per via del loro meccanismo di funzionamento.
…Innanzitutto tieni bene a mente le basi e i principi dell'Arte dell'Acqua, poi sfrutta come basi d'appoggio le tue conoscenze sulla creazione di Jutsu come la Suijinheki e la Suidan no Jutsu. In pratica inizierai a prendere confidenza con un metodo simile su piccole quantità d'acqua, così da non correre rischi in piccoli errori di percorso visto che siamo ancora ai primi passi. La prima cosa da fare, per vedere dove mettere mano, sarà creare un po' d'acqua nel tuo stomaco, così come fai sempre e poi applicarvi anche se grezzamente il mio metodo. Quale metodo?, ti starai chiedendo... quello che ti porterò ad intuire ed apprendere.
Dopo tutta quella teoria Kisuke passo a dare delle indicazioni un po più “concrete” su quello che avrei dovuto fare.
…La fase uno consiste nel rafforzare l'Alterazione delle Proprietà, la fase due nell'incremento dell'emissione del Chakra alterato, le quali una volta completate ti faciliteranno il lavoro successivo..
<b>Bene Migliorare la mia alterazione del chakra e l’emissione, mi saranno d’aiuto non solo per questo jutsu, ma anche per tutti quelli che apprenderò in futuro.. una sorta di allenamento preventivo… chissà però come intende farmi procedere!!
La risposta a quella mia domanda mentale arrivò quasi subito.
In parole povere: vedi questi alberi?
Disse Kisuke, mentre si avvicinava ad una sequoia.
Dovrai concentrare il tuo Chakra Suiton a ridosso del tronco, per inumidire la corteccia su cui poggi la mano, senza ovviamente a ricorrere ad alcun Jutsu come la Mano dell’Onda.
Un attimo dopo aveva gia appoggiato la mano alla corteccia dell’albero, Passarono solo pochi secondi e quando diede una pacca al tronco, vidi schizzare dell’acqua e capii cos’avrei dovuto fare. Dopo che Kisuke si allontanò mi avvicinai io agli alberi, e mi fermai davanti ad un altra sequoia, non quella usata dal mio nuovo conoscente.
Bene, puoi iniziare. Per il momento non ti dirò null'altro. Devi emettere Chakra Suiton e non acqua prodotta con Chakra Suiton. Questo è quanto, e quella corteccia dovrà essere zuppa. Ovviamente, non esitare ad avvertirmi di qualunque cosa di strano, inconsueto, problematico o anomalo tu possa riscontrare o percepire. Compresa stanchezza ed eventuali malori, s'intende, soprattutto.
Ok .. non sarà per niente facile!! Non inumidire o semplicemente bagnare.. ma dovrò far si che si inzuppi completamente.
Dopo quelle parole mi cominciai a darmi da fare, cominciai richiamare il chakra dall’interno del mio corpo facendolo fluire su per il corpo, fino a che non raggiunse la mano, quando ne ebbi convogliata una moderata quantità cominciai ad alterarne la tipologia, rendendolo liquido, da quel punto, avrei potuto, componendo i sigilli eseguire uno dei miei jutsu, ma non lo feci. Poggiai la mano sulla corteccia e chiusi gli occhi. sentivo la ruvida corteccia sotto la mia mano fredda, ma neanche umida, cosi cominciai ad aumentare il quantitativo di chakra convogliato nella mano mantenendone l’alterazione, ma niente, cosi aumentai ancora la quantità di chakra alterato, era faticoso, e quella fatica, mi stava ricordando la fatica che avevo fatto le prime volte per camminare sull’acqua, ma come allora ebbi la sensazione che mancasse qualcosa. mi concentrai ulteriormente feci un tentativo, quello di spingere il mio chakra alterato fuori dal mio corpo, e far si che si espandesse, mantenendone l’alterazione, sulla corteccia non era facile mantenere l’alterazione di quella quantità di chakra, sulla mia fronte cominciarono a formarsi le rughe da sforzo.SPOILER (clicca per visualizzare)Stato fisico: Ottimo.
Stato Psicologico: Affaticato, Deciso, Concentrato.
Chakra: 130. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato, «Parlato», "Pensato", "Telepatia", «Parlato Copie», «Parlato Evocazioni», «Parlato Seishin», «Parlato Altri».
Quando il gigante buono staccò la mano dalla superficie dell'albero, sostanzialmente poi granché rispetto a prima. "Be', c'era da aspettarselo, non posso pretendere chissà quale risultato già al primo tentativo..." si disse, mantenendo la calma. Emise un flebile sospiro e provò a pensare dove fosse necessario il suo intervento, già alle fasi preliminari. Certo, non era semplice riuscire al primo tentativo, ma almeno un minimo di risultato doveva pur ottenerlo. In fondo, un minimo di padronanza sul controllo del Chakra doveva avercelo, grazie principalmente alla padronanza del controllo del Chakra per scalare pareti o correre sull'acqua. Il procedimento era simile, ma con Chakra Suiton (e perciò più complicato rispetto al normale Chakra puro), anche se Kisuke non s'era preoccupato di dirlo. Allora cosa? Aveva perso la concentrazione in qualche modo? Effettivamente aveva macchiato leggermente il tronco, ma non era quello, anzi, poteva essere più per l'effetto dell'umidità naturale che per il suo Chakra vero e proprio.
«Non è semplice, vero? Be', lo immaginavo. Io stesso ci ho messo del tempo, sia prima per studiare questo metodo che poi per metterlo in pratica. Tu ci impiegherai di meno perché avrai tutti i miei consigli per arrivare dritto al punto focale, ma non sarà assolutamente semplice e immediato, come ti avevo annunciato» spiegò. Era importante che il gigante buono non si ponesse pensieri di sorta su sue negligenze, incapacità o mancanze, altrimenti avrebbe rischiato d'impappinarsi. Il Jounin della Nebbia, dunque, mise le mani sulle ginocchia e s'alzò.
«Vediamo se riesco a darti un aiutino...» disse, per poi correre in direzione dell'albero, scalare il fusto mediante il controllo del Chakra ed infine appendersi a testa in giù ad un robusto ramo. «Ti fa venire in mente qualcosa?» parlò Kisuke, osservando la scena dall'alto in basso, i capelli che propendevano verso il basso costretti dalla forza di gravità.
«Hai visto quello che ho fatto io, no? Credo che tu ne sia assolutamente in grado. Ripensa alle origini. Devi, pressappoco, agire alla stessa maniera: emettere dalla mano del Chakra Suiton ad alta intensità al punto da inzuppare la corteccia come se ci fosse stata gettata sopra dell'acqua vera e propria. Il Chakra deve avere una concentrazione tale da portare la sua intensità e densità a ricreare quasi l'effetto dell'umido e dell'acqua. Dovresti sentirlo addirittura sulla tua mano quando ti avvicini al risultato. Avanti, concentrati solo su quello e riprova.»SPOILER (clicca per visualizzare). -
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Alzai la mano dal tronco d’albero, ma non avevo sentito niente, nella variazione di temperatura della corteccia, qualcosa era andato storto. Non ero, deluso, me lo aspettavo, d’altronde era impossibile riuscire in una cosa di tale livello al primo colpo, mi ritornarono in mente le immagini dei ragazzini che si addestravano nel controllo del chakra, che al primo tentativo finivano con il culo per terra.
Non è semplice, vero? Be', lo immaginavo. Io stesso ci ho messo del tempo, sia prima per studiare questo metodo che poi per metterlo in pratica. Tu ci impiegherai di meno perché avrai tutti i miei consigli per arrivare dritto al punto focale, ma non sarà assolutamente semplice e immediato, come ti avevo annunciato. Vediamo se riesco a darti un aiutino...
Ascoltai Kisuke che intanto si era alzato dalla roccia, un attimo dopo scattò e passandomi di fianco, velocemente, quasi da non essere visto, scalò l’albero sul quale mi ero messo ad eseguire l’addestramento, per fermarsi sotto di un tronco, appeso a testa in giù.
Ti fa venire in mente qualcosa?
Come pensavo è da lavorare come con il controllo del chakra, ma a livello molto più intenso dato che allora non usavo l’alterazione…
Hai visto quello che ho fatto io, no? Credo che tu ne sia assolutamente in grado. Ripensa alle origini. Devi, pressappoco, agire alla stessa maniera: emettere dalla mano del Chakra Suiton ad alta intensità al punto da inzuppare la corteccia come se ci fosse stata gettata sopra dell'acqua vera e propria. Il Chakra deve avere una concentrazione tale da portare la sua intensità e densità a ricreare quasi l'effetto dell'umido e dell'acqua. Dovresti sentirlo addirittura sulla tua mano quando ti avvicini al risultato. Avanti, concentrati solo su quello e riprova.
Se non ho avuto effetti, visibili con quella quantità di chakra, significa che sono lontano dal quantitativo necessario, e probabilmente anche l’alterazione non era ai suoi massimi.
Mentre parlavo, facendo quelle considerazioni, più per me che per altro, cominciai a richiamare il chakra e ad impastarlo, per poi alterarne le qualità, eseguendo il medesimo procedimento che effettuavo quando effettuavo una tecnica suiton. Per prima cosa lo resi molto più fluido del chakra classico, e quando sentii dentro il mio stomaco il chakra muoversi, lo modellai ulteriormente, alterandole le altre proprietà rendendolo più freddo e rendendolo simile all’acqua in modo che potesse “bagnare” Non sapevo se vi ero riuscito a fare quell’ultima variazione, ma dentro di me avevo la sensazione che provavo dopo aver bevuto. Non mi arrestai li, andai avanti, la quantità di chakra suiton all'interno del mio stomaco era irrisoria, lievemente inferiore a quella che utilizzavo per creare gli shuriken d’acqua, cosi con molta calma e pazienza andai pian piano ad aumentare la quantità di chakra alterato nello stomaco, fino a quando mi sentii pieno, però non potevo sputare l’acqua dalla bocca cosi poggiai la mano su tronco e mi concentrai ulteriormente, in modo far fluire il chakra modellato e alterato, in modo che somigliasse all'acqua nelle sue proprietà, dallo stomaco nel braccio, per poi raggiungere la mano e provare a farlo fluire nella corteccia, come accadeva quando camminavo sulle pareti, che in chakra fluiva dai piedi nelle scarpe per aderire al tronco d’albero. La sensazione di sentire il chakra fluire dallo stomaco al braccio non era piacevole, data la quantità di chakra raccolto, ma tentai di stringere i denti per portare a compimento l’operazione, che si stava rivelando particolarmente difficile su più frontiSPOILER (clicca per visualizzare)Stato fisico: Ottimo.
Stato Psicologico: Affaticato, Disgustato, Concentrato.
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"Sapevo che gli sarebbe stato d'aiuto quel piccolo siparietto... funziona sempre, anche con Shori funzionò..." pensò il Jounin, riportandosi a terra con un balzo. Osservando quella macchiolina d'alone più scuro lasciato dal gigante buono sulla corteccia, fu il chiaro significato che finalmente stava muovendo i primi passi, e ciò doveva compiacere Seishin, così come un minimo rendeva soddisfatto il Momochi. "Ciò dimostra un buon autocontrollo, il che è una componente essenziale per qualunque shinobi o kunoichi che si trovi in brutte situazioni in missioni di rilievo e non. Inoltre, prima ci riesce, prima ce ne andremo tutti a casa felici e contenti. Molto probabilmente più lui di me" si ritrovò a pensare Kisuke Momochi. Non solo si era preso la sua piccola fetta di denaro, ma al tempo stesso stava indirettamente conoscendo quel gigante di un ninja, valutando le sue capacità come shinobi. "Chissà che prima o poi non riservi una qualche sorta di sorpresa anche lui. Takumi e Shori, da due ragazzini pressoché insignificanti che erano a prima vista, si rivelarono essere poi delle Forze Portanti..."
«Ottimo, Seishin: direi che ci siamo. La strada giusta è questa, ma ancora non ci siamo del tutto. Ora ripensa a quello che hai fatto fino ad ora, osserva il risultato ottenuto, e immagina che per fare tutto correttamente devi amplificare a mille il tutto. Sia l'intensità dell'elemento sia la quantità di Chakra stessa. Forza, vediamo un po' come te la cavi» gli disse il kiriano, in un tono che - se possibile - era incoraggiante. «Ah, un'altra cosa non meno importante: mantieni alta la concentrazione ora, sarà essenziale raggiungere e non perdere il controllo. In caso contrario, non rischieresti solo di perdere la tua sfida personale» gli mise presente il Jounin, incrociando le braccia sul petto. Aumentando significativamente la portata del Chakra da controllare, la difficoltà aumentava proporzionalmente. se voleva riuscire nel suo intento, doveva riuscire ad isolare in una scatola chiusa tutti i pensieri e le distrazioni del momento.SPOILER (clicca per visualizzare). -
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Ci fu un risultato, visibile, anche se mi costo fatica, mentre la macchia si stava allargando poco di più della mia mano ebbi la classica sensazione di svuotamento quando utilizzavo un qualche jutsu, ma oltre a quella ebbi un altra sensazione parecchio disgustosa, per questo mi interruppi quando sentii la voce Kisuke che si era portato dieto di me saltando giù dall’albero. avevo avuto un conato di vomito e per fortuna interrompendo l’esercizio non ero finito in ginocchio davanti all’albero a vomitare.
Ottimo, Seishin: direi che ci siamo. La strada giusta è questa, ma ancora non ci siamo del tutto. Ora ripensa a quello che hai fatto fino ad ora, osserva il risultato ottenuto, e immagina che per fare tutto correttamente devi amplificare a mille il tutto. Sia l'intensità dell'elemento sia la quantità di Chakra stessa. Forza, vediamo un po' come te la cavi
Mi girai, con un po di bavetta alla bocca e ascoltai cos’avesse da dire, il mio compaesano.
Ah, un'altra cosa non meno importante: mantieni alta la concentrazione ora, sarà essenziale raggiungere e non perdere il controllo. In caso contrario, non rischieresti solo di perdere la tua sfida personale
Mi asciugai la bava con la manica e mandai giù la saliva più volte mentre mi parlava, ma non riuscivo a togliermi quella sensazione di disagio creata dall’allenamento, cosi mi spostai senza dire niente verso lo zaino, dal quale recuperai un paio di pezzi di cane secca, uno lo infilai in tasca e l’altro lo addentai, per poi inghiottirlo dopo averlo masticato più e più volte.
Ahhhh
Non avevo parlato fino a quel momento perché temevo che aprendo bocca, uscisse anche qualcos’altro, ma dopo aver mangiato quel pezzo di carne secca mi sentivo meglio, non aveva fatto chissà che, ma almeno mi aveva tolto la sensazione di vomito, inoltre finalmente nello stomaco vi era finito qualcos’altro oltre al chakra che avevo manipolato e alterato per allenarmi.
Ora va meglio.. Capisco anche il perché della carne secca!! Grazie del consiglio!!
Mentre parlavo mi avvicinai ad un altra sequoia, avevo cambiato albero per poter notare di più gli effetti dell’allenamento. Scroccai il collo flettendo la testa prima a sinistra e poi a destra, cominciavo anche ad aver caldo, anche se si era cominciata ad alzare una lieve brezza fresca, così prima di iniziare tolsi il gilet e arrotolai le maniche sopra i gomiti. chiusi gli occhi e poggiai la mano sull’albero. Feci un paio di respiri profondi mentre mi rilassavo e concentravo, quando mi sentii tranquillo, richiamai il chakra come avevo fatto in precedenza e lo cominciai ad alterare all’interno dello stomaco, dopo qualche secondo avevo raggiunto il quantitativo dell’ultimo tentativo e la forma del chakra ormai modellato era fredda e liquida, sciabordava all’interno del mio stomaco.
Non ci siamo, così non basta, devo aumentare la quantità come ha detto Kisuke.
Strinsi gli occhio richiamando e manipolando altro chakra, per poi alterarlo e unirlo a quello che avevo già accumulato. In quel momento una forte urto di vomito mi prese alla gola, mi trattenni e il mio corpo rispose, gli occhi si strinsero nello sforzo, anche se erano chiusi, e la gola si chiuse per tentare di contrastare l’urto di vomito. Continuai ad accumulare ancora chakra, anche con quella odiosa sensazione in corpo, quando fui al limite forzai il chakra a fuoriuscire nella direzione dell’albero passando per il braccio e la mano destra che era a contatto con esso.SPOILER (clicca per visualizzare)Stato fisico: Ottimo.
Stato Psicologico: Affaticato, Nauseato, Concentrato.
Chakra: 130. -
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Se c'era una cosa, un'altra cosa che Kisuke apprezzava nel gigante buono Seishin, era per l'appunto la sua poca loquacità. Diceva e parlava il minimo indispensabile: solo lo stretto necessario. "Pace per le mie orecchie e per il mio cervello" pensò il Jounin, che durante quella sessione d'addestramento doveva per lo più stare a vedere i risultati del suo allievo per l'occasione e sentire i rumori della natura.
Il Jounin della Nebbia manteneva l'occhio sinistro puntato direttamente sul gigante e sulla sua mano attaccata al muschiato della corteccia. Kisuke lo vide concentrarsi, richiamare a raccolta il Chakra senza trasformarlo in Tecnica e procedere. Non ci impiegò un attimo, anzi si prese il tutto il suo tempo. Poi, quando credette d'aver concluso, staccò la mano dall'albero e osservò il suo risultato, percependo solamente un lieve accenno di nausea sul palato. "Speriamo che ora non incominci ad accusare i primi malori... è già da un po' che è sotto sforzo..." pensò Kisuke, vedendo il colorito del ninja. A parte questo, anche Kisuke vide il risultato, ovviamente: la macchia d'umido non aveva avuto grossi progressi a presentarsi ancora una volta, subendo netti miglioramenti rispetto alla precedente come dimensioni generali, però aveva come degli spuntoni, dei raggi sporgenti che la facevano rassomigliare a una stella.
«Bene... molto bene!» esclamò Kisuke Momochi, complimentandosi con il gigante. «Ancora non ci siamo, però. Non ti preoccupare, stai facendo progressi e stai seguendo tutte le tappe che ho pensato per te. Considera tutto quello che stai imparando a fare ora. Pensaci, cos'hai fatto finora? Che risultati ottenuto? E, quindi, cosa ti manca? Ragionaci: finora ti sei limitato a far scorrere il tuo Chakra come se fosse un fiume in piena, ora devi fare in modo che risulti come l'esplosione dell'acqua di una diga che ha appena ceduto. In sostanza, tutto quel Chakra va bene, ma devi fare in modo non che scorra nella corteccia progressivamente, bensì devi trattenerlo sotto quella forma, accumularlo e poi rilasciarlo di botto tutta in una volta, come se fosse una grossa esplosione, come appunto l'acqua di una diga che ha ceduto. Forza, ancora una volta!» lo incitò Kisuke.SPOILER (clicca per visualizzare). -
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Feci fluire tutto il chakra, ma accadde anche stavolta qualcosa di inaspettato. Si sull’albero era comparsa una macchia di umidità più grande ma di forma diversa, dei raggi che la componevano poteva farla rassomigliare ad una stella, alla lontana ovviamente, ma quando staccai la mano, parte del chakra non era fluito nell’albero e mi ritornò indietro fino allo stomaco, quando sciabordò nello stomaco ebbi un altro conato, che per fortuna riuscii a trattenere, ma ciò mi fece aumentare la nausea che cominciava a manifestarsi.
Così non va bene se vado avanti a questo ritmo, ben presto mi ritroverò piegato a vomitare!!
Respirai più volte per cercare di calmarmi e riprendermi piegai la testa e osservai il cielo, per calmare i rigurgiti acidi che si stavano cominciando a farsi sentire.
Bene... molto bene! Ancora non ci siamo, però. Non ti preoccupare, stai facendo progressi e stai seguendo tutte le tappe che ho pensato per te. Considera tutto quello che stai imparando a fare ora. Pensaci, cos'hai fatto finora? Che risultati ottenuto? E, quindi, cosa ti manca? Ragionaci: finora ti sei limitato a far scorrere il tuo Chakra come se fosse un fiume in piena, ora devi fare in modo che risulti come l'esplosione dell'acqua di una diga che ha appena ceduto. In sostanza, tutto quel Chakra va bene, ma devi fare in modo non che scorra nella corteccia progressivamente, bensì devi trattenerlo sotto quella forma, accumularlo e poi rilasciarlo di botto tutta in una volta, come se fosse una grossa esplosione, come appunto l'acqua di una diga che ha ceduto. Forza, ancora una volta!
Quel incitamento e il tempo che si era preso Kisuke per fornirmi un aiuto mi diede modo di far passare la nausea, ma per sicurezza recuperai anche il pezzo di carne che avevo in tasca e lo misi in bocca e mi misi a ragionare mentre lo masticavo con calma, Rimanendo difronte all’albero. Stavo procedendo a piccoli passi, ma stavo comunque avvicinandomi alla soluzione, e il consiglio che mi aveva dato Kisuke, poteva essere una grossa soluzione sia per il completamento di quella fase d’addestramento che per il problema che l’addestramento mi stava causando.
Buttarlo fuori tutto d’un colpo!! ora che mi ci fa pensare io lo fatto fluire con calma nell’albero!! che pirla!! l’albero assorbe l’acqua come elemento nutritivo, quindi se glielo do con calma ha il tempo di assorbirne una parte… di colpo invece non avrebbe modo, e un po come se io pretendessi di bere l’acqua di un fiume, invece di un bicchiere..
Mentre riflettevo mi grattai la nuca rivelando quel mio tic di quando ero solito ragionare.
Inoltre mi ero scordato che era un ninjutsu, la cosa che non ha sigilli me lo aveva fatto dimenticare… ma io quando uso le mie tecniche, non le rilascio poco alla volta ma di colpo…
Con quelle nuove nozioni in testa mi preparai ad un nuovo tentativo, cambiando per l’ennesima volta vittima del mio tentativo. Un altro albero aspettava di essere vittima del mio tentativo di inumidirne seriamente la corteccia. Prima di riprovare mi presi del tempo e osservai prima la macchia creata da Kisuke che era ben visibile, per poi osservare quella del mio ultimo tentativo, era lontana dal risultato che dovevo ottenere, ma era presente e questo fattore mi stava facendo capire che potevo farcela… no sapevo di potercela fare, avrei padroneggiato quella tecnica a qualsiasi costo, ne andava della mia futura vita come shinobi. Poggiata la mano sul tronco cercai la concentrazione e richiamai il chakra, ad occhi chiusi, per poi modellarlo in acqua all’interno del mio stomaco. stavo per raggiungere ancora una volta il mio limite di tolleranza e la quantità di acqua prodotta con il chakra ormai rischiava di farmi esplodere, ma non mi fermai ne accumulai ancora ricordandomi quello che aveva detto il mio addestratore.
PLUS ULTRA!!
Mentre pronunciavo quelle parole contrassi i muscoli dell’addome e spinsi con forza il chakra accumulato fuori dal mio corpo e dentro l’albero tramite il contatto che avevo con esso, la mano. La nausea si stava facendo sentire, ma lievemente rispetto al tentativo appena fatto.SPOILER (clicca per visualizzare)Stato fisico: Ottimo.
Stato Psicologico: Affaticato, lievemente, Concentrato.
Chakra: 130. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato, «Parlato», "Pensato", "Telepatia", «Parlato Copie», «Parlato Evocazioni», «Parlato Seishin», «Parlato Altri».
"Bene, continua così e non perderemo tanto tempo su questo Hijutsu" pensò il Momochi. Osservava Seishin con attenzione, ora più per essere pronto in vista d'eventuali malori che per controllare se fosse correttamente concentrato o simili cose; se ne sarebbe accorto dal risultato, nel caso. Da un certo punto di vista, pensava che un gigante del genere avesse una costituzione talmente robusta che anche un allenamento simile non gli procurasse nient'altro che semplice nausea. "È senz'altro forte..."
Stavolta, in vista del nuovo tentativo, Kisuke decise di osservare con maggior attenzione, per cui liberò il proprio Byakugan dalle catene con cui il copriocchio lo legava.SPOILER (clicca per visualizzare)Byakugan [Occhio destro]
Livello: B
Tipo: Doujutsu
Il Byakugan quando attivo concede al suo utilizzatore una vista a 359° gradi per un raggio di cinquanta metri e permette di vedere perfettamente non solo oltre ogni cosa, bensì anche il Chakra e i suoi flussi, nonché il sistema circolatorio del Chakra e i suoi 361 punti di fuga. Riesce a vedere anche lievi concentrazioni di Chakra nel corpo delle persone, potendo quindi arrivare a prevedere l'utilizzo di una Tecnica ma non l'elemento o cosa la Tecnica farà, anche se dovrà essere concentrato sul sistema del Chakra del bersaglio. Osservando il flusso del Chakra è anche possibile accorgersi se una persona è sotto l'influsso di un Genjutsu dal moto disturbato del Chakra, ma non è ovviamente possibile utilizzare questa abilità su se stessi.
Il Byakugan permette, inoltre, all'utilizzatore di concentrarsi e vedere esclusivamente in linea retta aumentando così il raggio visibile all'utilizzatore frontalmente, ma annullerà di conseguenza la possibilità di vedere a 359°.
[Lunghezza massima per livello: Genin 1 Km; Chuunin 4 Km; Sp 10 Km; ANBU 12 Km; Jounin: 15 Km]
Consumo: 10 (A Turno)
In quel momento, mentre gli si rendeva disponibile la vista senza limiti del famigerato Doujutsu, Kisuke si dissociò dal suo occhio sinistro e si concentrò mediante solo quello destro. Con fare precisino, il gigante buono sembrò raccogliere la concentrazione e le energie più del previsto, con grande stupore del Momochi, ma poi non riuscì più a trattenersi e scaricò il Chakra Suiton accumulato a ridosso della corteccia su cui aveva già eseguito più d'un tentativo e ora teneva appoggiata la mano. La corteccia arrivò addirittura a scricchiolare e spaccarsi leggermente e sbriciolarsi in alcuni punti intorno alla mano.
«Ok, basta così: direi che ci siamo» commentò neutro, ancor prima di vedere per intero la macchia d'umido, richiamando il proprio Byakugan a riposo. "Quando ho detto di amplificare a mille di ricreare l'esplosione di una diga, questa qui mi ha preso proprio in parola" pensò il kiriano, sbalordito. Aveva visto letteralmente con il proprio Byakugan cosa aveva fatto Seishin con il proprio Chakra ed i commenti calavano a zero. «Prendi un attimo di fiato, prima di proseguire. Bevi e mangia ancora qualcosa, ti servirà, credimi. Anche se, devo ammettere, che hai superato le aspettative. A questo punto una persona normale sarebbe già piegata a rigettare l'anima.»
Kisuke fece trascorrere giusto un quarto d'ora, cronometrato precisamente grazie al suo orologio personale. Nel frattempo aveva adocchiato il suo cane lupo trotterellare di qua e di là, fiutare l'aria, aguzzare le orecchie e snudare i denti. In un primo momento Kisuke pensò a qualche balordo ficcanaso, poi lo vide scattare. La bestia, però, era semplicemente andata a caccia di qualche piccola preda, per poi riprendere posto seduto: aveva una lepre tra i denti.
«Quindici minuti» disse, allo scadere del tempo, rimettendo l'orologio al posto suo. «La fase uno è completata» sentenziò l'esponente del Clan Momochi, traendo un sospiro di sollievo. "E la parte che forse potrebbe essere considerata la più complicata, visto l'approccio, è andata."
«Senza dubbio occorre ancora un po' di pratica perché tu possa esercitare questa sorta d'immissione alla perfezione, ma ad essere onesto non è chissà quanto necessario che tu lo faccia e nemmeno io mi ci sono sperticato eccessivamente» spiegò con calma e naturalezza, quindi continuò. «L'importante è perfezionare l'obiettivo finale, lo stadio ultimo, che sarebbe niente meno che il risultato finale: il potenziamento vero e proprio. È giusto che ti metta presente che tra le due fasi, quella più ostica l'hai appena superata, ora rimane l'altra, ma non per questo voglio che il tuo impegno e perciò il tuo rendimento cali. Spero d'essere stato chiaro» parlò il kiriano, severo e autoritario, ma cercò di non essere scortese, o quanto meno di esserlo il meno possibile.
Prima di proseguire, il Jounin andò a sedersi sui resti di un tronco rovesciato, secco e scricchiolante ad ogni minimo movimento.
«Ora iniziamo con la fase due. Cambia albero. Non dovrai affrontare nulla di nuovo, bensì dovrai progredire mettendo in pratica quello che hai appena imparato. Hai visto quel che è successo prima, con gli ultimi risultati? Non era proprio uguale a quel che ho fatto io, con la forza che tu gli hai dato per fare in modo che attecchisse sulla corteccia. Con la fase due, applicata poi agli elementi della fase uno, l'elemento distruttivo non si presenta. Se, ad esempio, ti chiedessi di fare...» Kisuke si soffermò per un attimo, si girò leggermente e avvicinò la mano ad un tronco immediatamente lì vicino. Stavolta era molto più fine rispetto agli altri più maestosi lì presenti, ma comunque di certo non esile. «...questo?» chiese al gigante buono. Sull'albero si era andata a creare una macchia d'umido, di corteccia zuppa, che arrivava fin molto sopra la testa del Momochi, andando ovviamente più in profondità nel legno rispetto alla sola corteccia.
«Per farlo, non devi retrocedere da quel che hai fatto finora. È necessaria una quantità ancora maggiore di Chakra, ovviamente, ma non è sufficiente solo tanto Chakra, nemmeno se unito al metodo che hai imparato da poco. Dovrai imprimere al Chakra un moto rotatorio, non basta l'esplosione, anzi questa adesso dev'essere limitata. Pensi di farcela?» gli chiese, invitandolo con un cenno della mano a dargli una risposta dimostrativa.SPOILER (clicca per visualizzare).
TAM: One Piece 1115 ITA, HunterxHunter 401 ITA, Berserk 377 ITA, Gachiakuta 97 ITA, Blue Box 148 ITA, Sousou no Frieren 131 ITA 
Naruto GDR - Allenamento Jutsu
Addestramento Seishin UtsukushiHijutsu di livello C - Chikara no Mizu |
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