Terre di nessuno Touma Kamijou (Seishin Utsukushi)

In giro per il mondo!

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    - Post in casa per credito tot: 38/80
    Casa mia 32



    Casa Kiri Mohara 6
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    - Sp. Jounin status:

    f1e23655-d61c-44ff-bc07-6cfc20a2ddd8Touma Kamijou - Rango: Sp. Jounin
    Stato fisico: Ottimo
    Stato Psicologico: Ottimo
    Chakra: 200
    Note:

    *Tripla Borsa
    ArmiAccessori
    Kunai 3Radiolina (indossata - impostata sul canale venti)
    Shuriken 4Pergamene Minori (2 Rotoli)
    Pupazzi Esplosivi 2-
    Rasoi 18Occhio Cibernetico
    Cartabomba 2Pietra Focaia (Indossata)
    Rasoi 25Kit Grimaldelli
    Specchio
    -Cimice 3

    *Gilet
    ArmiAccessori
    Shuriken 20-
    ////Fili Metallici 10 metri

    *Taschino da Braccio
    Armi
    Shuriken a Tre Punte 14

    *Tasca Supplementare
    Armi
    -

    *Abbigliamento e armi indossabili:
    SlotOggettoDescrizione
    -Coprifrontenon indossato
    Fianco SXFoderoKatana
    Tasca gilet DXRotolo Minore-
    In Tasca DxGuanti ChiodatiNon Indossati
    -OcchialoniIndossati
    BoccaCoprinaso in BendeIndossato
    BracciaZenwankuro - Avambracci NeriIndossati sotto la maglietta
    TestaCappello di BambùIndossato


    Edited by AltaTam - 11/3/2021, 17:12
     
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    - Kuchiyose No Jutsu!

    Cani:
    •Cane delle Nevi (Taglia Media)

    Rospi:


    Serpenti:
    •Serpenti Spadaccini (Taglia Piccola)
    •Serpente Divoratore (Taglia Media)
    •Serpente Corazzato (Taglia Media)

    - Ninjutsu
    •Oiroke no Jutsu - Tecnica della Seduzione
    •Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni d’Ombra
    •Kujaku Myouhou • Ryu - Abilità Segreta del Pavone • Drago
    •Kujaku Myouhou • Yoku - Abilità Segreta del Pavone • Ali
    •Shuriken no Chakura - Shuriken di Chakra
    •Tajuu Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica Superiore dei Cloni d'Ombra
    •Karasu Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni di Corvi
    •Sanzengarasu no Jutsu - Tecnica dei Cento Corvi
    •Kemuri Bunshin no Jutsu - Tecnica del Clone di Fumo
    •Enmaku Rō - Prigione di Fumo Incatenante

    Katon
    •Katon: Endan - Palla di Fuoco
    •Kasumi Enbu no Jutsu - Tecnica della Nube Incendiaria
    •Katon: Housenka No Jutsu - Tecnica della Fenice Infuocata
    •Katonryuu no Jutsu - Tecnica del Dragone di Fuoco
    •Katon: Gōen no Jutsu - Tecnica delle Fiamme Violente



    Suiton
    •Suiton: Suijinheki - Muro d’Acqua
    •Suiton: Mizurappa - Colpo dell'Onda
    •Suihashu - Mano dell'Onda
    •Suiton: Oruka - Fiore del Re


    Raiton
    •Raiton: Kuropansa - Pantera Nera
    •Ranton: Raiunkuuha - Nube della Tempesta
    •Raigeki - Attacco del Fulmine
    •Hakai no Inazuma - Distruzione Fulminea
    •Raiton: Kangekiha - Inspirazione dell'Onda


    Doton
    •Doton: Iwadeppō no Jutsu - Proiettile di Roccia
    •Doton: Doryuudan - Proiettili del Drago di Fango
    •Doro Gaeshi - Tecnica del Muro di Fango
    •Doryuu Heki - Paramento Terrestre
    •Doton: Tsuchi Nami no Jutsu - Tecnica dell'Onda di Terra
    •Doton: Dosekidake - Lance di Fango
    •Doton: Retsudo Tenshō - Scossa Sismica
    •Doton: Ninpou Maruchi Doryuu Heki - Molteplice Muro di Terra
    •Doton: Daichi Denryū - Flusso di Roccia


    Fuuton
    •Fuuton: Daitoppa - Rottura del Vento
    •Fuuton: Endan - Palla di Vento


    - Genjutsu
    •Jubaku Satsu - Intrappolamento dell’Albero
    •Nenshō no Genjutsu - Illusione dell'Incenerimento
    •Nehan Shōja no Jutsu- Tecnica del Tempio del Nirvana


    - Taijutsu
    •Yashi no Burēka - Palmo Demolitore
    •Iwa no Kobushi - Pugno di Roccia
    •Masuto Kikku - Calcio Ascendente
    •Kage Buyou - Danza delle Ombre
    •Velocità Sonica
    •Kassokuken - Pugno a Pistone
    •Kongouriki - Forza Del Fulmine Dorato
    •Shishi Rendan - Attacco Concatenato del Leone
    •Kage Buyou - Danza delle Ombre
    •Dai Senkou - Rotazione Superiore
    •Sakura no Hana no Eikyoo - Impatto della Fioritura del Ciliegio


    - Innate
    Yuki (Kiri)
    •Renga no Dakkyū - Dislocazione di Renga


    Youton
    •Youton no Endan - Sfere di Lava


    Hachimon
    •Kaimon - La Porta dell’Apertura
    •Kyuumon - La Porta della Guarigione
    •Gourai Rensa - Forte Catena del Loto di Tuono


    Sigilli
    •Alterazione Naturale • Primo Stadio
    •Alterazione Naturale • Terzo Stadio
     
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    "Incontro con un pedone"


    La fuga sembrava essere riuscita, ero ormai nelle terre di nessuno da poco meno di una settimana e sembrava che nessuno mi avesse seguito, per questo mi ero mosso e mi stavo recando verso Maguma per incontrare il pedone che dopo aver verificato la mia identità, mi avrebbe accompagnato alla scacchiera, ovvero il loro covo nelle terre di nessuno. Arrivato a Maguma girai per il villaggio in cerca della taverna che mi era stata indicata dalla spia che avevo incontrato al villaggio e che mi aveva convinto a diventare un “pezzo” degli scacchi. La trovai era una taverna situata a nord del villaggio, in una zona per niente bella e benestante, ogni persona che incontravo sembrava un malvivente, ma quando vedevano il mio coprifronte rigato orizzontalmente si tenevano alla larga.
    “Probabilmente sono semplici banditelli che non vogliono rogne! Chissà cosa mi farebbero se non lo indossassi!”
    La domanda che mi feci mentalmente, aveva una sola risposta e per giunta molto semplice.
    “Proverebbero a rapinarmi!”
    Una volta dentro la locanda, venni investito da un odore acre e fetente, c’erano circa venti uomini sparsi qua e la nel locale e forse solo un paio di loro non puzzavano come dei cadaveri ammuffiti, be non che io profumassi dopo tutto quel tempo passato in viaggio. Andai senza perdere tempo al bancone senza perdere tempo, la richiamai l’attenzione dell’oste che mi raggiunse facendo scorrere sul bancone uno straccio asciugandolo da alcuni liquidi che vi erano sopra, non disse niente si limitò a fissarmi con i suoi occhi neri.
    “Pedone in A sette … Scacco al pedone!”
    La frase non aveva molto senso se non ne si conosceva il contesto, sopratutto perché lo scacco lo si faceva solo al re, ma quella che avevo detto serviva per poter incontrare il pedone o almeno così mi era stato detto. L’uomo farfugliò qualcosa e mi fece cenno di seguirlo. Lo seguii prima nelle cucine e poi nel vicolo sul retro, dove l’uomo gettava la spazzatura del locale. Girammo dietro l’angolo e li l’uomo tirò fuori dalla tasca un pezzo di legno e me lo mise in mano, facendomi chiudere il pugno.
    “Dallo al tipo al terzo piano di quel palazzo, lui ti farà arrivare al luogo che cerchi.”
    Dopo quelle parole, dette mentre mi indicava una struttura li vicina, se ne andò lasciandomi da solo in quel vicolo. Per la prima volta osservai ciò che mi aveva consegnato, si trattava di di un pezzo di legno non più grande di tre centimetri intagliato, che raffigurava un pedone, anche se in malo modo. Andai nel luogo indicatomi, non ci volle molto solo un paio di minuti, al terzo piano trovai un’altro uomo dalla carnagione scura come la pece, che mi squadrò sin dal momento in cui raggiunsi il piano e forse sapeva gia che stavo arrivando, non disse una parola tese semplicemente la mano destra con il palmo rivolto in alto. Mi avvicinai con calma e gli misi in mano il pedone in legno che mi era stato consegnato l’oste, l’uomo dopo aver visto l’oggetto lo mise in tasca mentre sorrideva.
    “Allora sei tu quello nuovo … seguimi!”
    Dopo quelle parole si alzò e si diresse verso i piani superiori, salimmo fino all’ultimo piano ed entrammo in una stanza completamente spoglia, se non fosse stato per un letto situato nell’angolo della stanza. Quando la porta si chiuse, dall’ombra uscì un ragazzo smilzo ma dagli occhi vispi.
    “Kotaro … lui è il nuovo pedone … accompagnalo dove sai!”
    Il ragazzo non disse niente ed uscì dalla stanza.
    “Seguilo pure ti porterà a destinazione … tieni questo e non perderlo … ti servirà più tardi! Arrivederci!”
    Uscii dalla stanza con un nuovo oggetto in tasca, era sempre un pedone ma stavolta era di metallo e colore nero, ben rifinito e con delle incisioni sulla base. Seguii Kotaro, sempre se era quello il suo nome, fuori da Maguma e continuai a seguirlo fino a che non saremmo arrivati a destinazione. Il luogo che raggiungemmo era parecchio più a nord e si poteva vedere il mare, a circa duecento metri da noi. Eravamo ai piedi di un piccolo canyon che si dirigeva verso il mare, non c’era niente intorno a noi tranne rocce, il ragazzo mi chiese di passargli ciò che mi era stato consegnato, quando glielo consegnai infilò il pedone in un piccolo buco e spinse con forza. Quando spinse si sentì un rumore di qualcosa che scattava un’attimo dopo, un rumore metallico accompagnò la roccia che si sollevava. Recuperò il pezzo a forma di pedone e me lo riconsegnò.
    “Sei arrivato!! Arrivederci pedone!”
    Dopo quelle parole se ne andò ed io entrai in quella grotta che si era appena aperta davanti a me, un attimo dopo il mio ingresso la roccia ridiscese alle mie spalle, lasciandomi nel chiarore creato da una torcia. Cominciai a seguire il corridoio scavato nella roccia, ed illuminato da varie torce disposte sulle pareti fino a quando non mi ritrovai in un salone. Li c’era una persona che avevo già incontrato era l’uomo che mi aveva fatto accompagnare da Kotaro fin li!
    “Benvenuto tra gli scacchi! Io sono Kuro… un pedone come te … seguimi ti porterò al tuo alloggio così che tu possa sistemarti prima della visita alla scacchiera.”
     
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    narrato; parlato; Pensato; Parlato altri Parlato Toru


    "L’alfiere e la scacchiera"


    Seguii per le varie gallerie il pedone che mi aveva accolto all’ingresso del covo degli scacchi. Non passò molto tempo, al massimo una decina di minuti che raggiungemmo una zona completamente diversa. Le pareti non era più semplicemente scavate nella roccia come neanche il pavimento, il tutto era curato, come se si trattasse di mura e pavimento di una casa. Percorremmo quel corridoio ben illuminato, su cui si affacciavano diverse porte in legno, l’uomo alla fine si fermò e ne aprì una per poi entrare dentro la stanza, io lo seguii in silenzio.
    “Bene questo sarà il tuo alloggio, puoi gestirlo come vuoi, ti abbiamo gia messo qualcosa per poterti lavare, ed un semplice letto… per il resto dovrai arrangiarti!”
    Si spostò in modo che potessi osservare l’interno.
    “Il mio compito termina qui, datti una sistemata tra un po' arriverà qualcuno a farti visitare il luogo e darti delle spiegazioni!”
    Detto questo il ragazzo si congedò e mi lasciò in quel luogo nuovo da solo. Il posto che mi era stato assegnato era composto da tre stanze divise in camera, bagno e una specie di salone che era dove mi trovavo ed era completamente spoglio, la camera come mi era stato detto disponeva di un unico letto singolo, andai in bagno e trovai degli asciugamani cosi mi spogliai e mi infilai in doccia, in modo da lavarmi prima dell’arrivo di colui che mi avrebbe fatto visitare il luogo. Uscii dalla doccia e osservai meglio al mio nuovo alloggio.
    “Un mini appartamento all’interno del covo, chissà se anche le altre porte portano a posti simili.”
    Più mi guardavo intorno più sentivo che quel posto in quello stato era deprimente, poi la mia attenzione fu portata alla porta, qualcuno stava bussando cosi chiesi di attendere un secondo e reindossai i soli vestiti che avevo a mia disposizione, per poi andare ad aprire. Davanti a me vi era un uomo mastodontico, più grande di me, ma non di come ero prima di utilizzare l’alterazione del corpo. Una cicatrice solcava il suo viso dall’orecchio destro fino alla bocca passando sulla guancia, il volto era indurito dal sole e dall’età e doveva essere circa mio coetaneo, la mia vera età e non quella che dimostravo con quelle sembianze. Mi sorrise dall’alto dei suoi due metri mentre entrava nella stanza con le mani in tasca.
    “Piacere sono Toru… Alfiere e tu saresti quello nuovo Touma!! Mi hanno parlato di te e so che non sei un pivello come gli altri pedoni, comunque immagino che non sia stato facile andarsene dal villaggio. Che tecnica hai usato per cambiare fisionomia… alterazione del corpo?? Dai a dopo queste cose.. per ora vieni con me … ti spiegherò un po di cose quindi in silenzio ascolta.. i commenti non sono ammessi… per il momento!!! AHAHAAH.”
    L’uomo uscì dalla stanza mentre se la rideva, per poi percorrere il corridoio mentre cominciava a spiegarmi nel dettaglio e di come era composta l’associazione, nei ruoli e nei gradi in maniera molto semplice. La struttura era un complesso creato su diversi livelli, più si scendeva più gli accessi erano limitati in base al grado all’interno dell’associazione. Nel piano più alto vi erano gli alloggi dei pedoni, che non erano altro che novizi e nella maggior parte dei casi ragazzini ex genin, man mano che si scendeva il grado aumentava, fino ad arrivare al piano più basso dove alloggiavano i cavalli. Mentre mi parlava mi fece visitare tutta la struttura ad esclusione del piano dei cavalli dove neanche a in quel momento gli era stato permesso accedere. Al secondo piano vi era un salone d’allenamento e la sala mensa, il piano subito sotto era quello degli appartamenti delle torri, dove potei contare dieci porte, mentre otto erano quelle nel piano degli alfieri. Mi spiegò che non tutte le porte erano appartamenti, ma che vi erano anche delle sale ricreative.
    “Cazzo sono ben organizzati!!”
    Mi spiegò che per passare di grado all’interno dell’associazione vi erano due modi uno richiedeva impegno e affidabilità o utilità (per l’associazione ovviamente), ma solo se vi era un posto libero nel gruppo superiore al proprio.
    “In caso che non vi sia un posto libero … puoi sempre usare l’altro modo … il mio preferito è così che sono diventato un alfiere … sfidando la persona a cui vuoi rubare il posto in una sfida, davanti ad almeno un altro membro, mettendo in gioco la vita oppure no in base alla vostra scelta.”
    Dopo quelle parole scoppiò nuovamente in una sonora risata. Non era male come tipo, strano ma non sembrava il tipo sanguinario e terribile che voleva apparire.
    “Bene ora sai quasi tutto! Il resto lo imparerai con il tempo, io il mio l’ho fatto ora andiamo a mangiare un boccone … immagino tu non abbia ancora mangiato …i pedoni svolgono la maggior parte dei compiti all’interno dell’associazione, se ti serve qualcosa chiedi … ovviamente tra compagni dev’esserci sempre una sorta di rispetto, d’altronde dobbiamo convivere anche se ognuno di noi ha i propri motivi per essere un membro degli scacchi, inoltre anche tu sei un pedone!”
    Stavamo arrivando alla mensa, mentre mi metteva un braccio attorno al collo per poi sussurrare una cosa nel mio orecchio.
    “Anche se penso che tu rimarrai per poco pedone… caro il mio ex sp. jounin della nebbia!”
    Si tirò su ed entrammo nella mensa.
    “Mi sa che dovremmo aspettarci molto da te Seishin… ops Touma … non sarò un genio ma ho occhio per queste cose … e da quanto so tra poco dovrebbe anche liberarsi un posto tra le torri, e sono dell’idea che lo occuperai tu.. da quanto mi hanno detto ne hai tutte le carte.”
     
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    narrato; parlato; Pensato; Parlato altri Parlato Toru


    "Nuove torri nella scacchiera."



    Era ormai passato già di un mese da quando avevo tradito. Ero un pedone degli scacchi e come tale stavo svolgendo parecchi compiti di poca importanza si all’interno dell’associazione che fuori da essa, in compagnia con altri pedoni, anche se erano compiti di poca importanza portavano ryo nelle casse dell’associazione. Avevo avuto modo di fare amicizia con un paio di pedoni ed una torre che mi erano stati presentati da Toru l’alfiere. Mi ero trovato a lavorare fuori dal covo dell’associazione molto spesso in compagnia della torre Uruyu, era più giovane di me di una decina d’anni ed ero riuscito a conoscerlo, un po meglio, non dico a farmelo amico, ma a condividere molte idee. Fui convocato nel salone d’allenamento e li mi ero trovato in mezzo a torri, alfieri e cavalli, non c’erano altri perdoni li oltre al sottoscritto. Mi guardai intorno e riconobbi un paio di facce, sapevo chi erano e che ruolo avevano. Intento nella mia osservazione venni assalito alle spalle da un omone che conoscevo ormai fin troppo bene, dato che me lo ritrovavo sempre in mensa o quando andavo ad allenarmi di prima mattina.. avevo la sensazione sempre che mi pedinasse e tenesse d’occhio. Con quell’uomo avevo stretto facilmente amicizie, e da come combatteva, non mi sembrava tanto più forte di me, forse eravamo allo stesso livello, anche se lui era un alfiere ed io un semplice pedone.
    “Allora che ci fai qui “pedone”!”
    Mi disse mentre mi strizzava l’occhio e metteva una mano sulla spalla.
    “Sei qui per servire il bere per la festicciola?”
    Si mise a ridere a crepapelle, comunque il fracasso che fece non sovrastò il baccano che tutto il chiacchiericcio stava facendo, quel suo ilarissimo fu interrotto da un ragazzo che gli si affiancò e lo guardò in volto, in quel momento il ragazzo fu come congelato.
    “No Toru, lui è qui per un altro motivo… se aspetti con calma lo scoprirai a breve.”
    Disse l’uomo prima di allontanarsi; quando se ne andò il mio amico si rilassò e tornò a comportarsi normalmente, mentre mi spiegava chi era quell’uomo che gli aveva appena rivolto la parola.
    “Quello e Inamori … il più forte tra gli attuali alfieri, gira voce che sia ad livello dei cavalli e che stia attendendo un posto libero per passare a cavallo, è molto legato all’associazione e non vuole danneggiarla con nessuno scontro interno, è uno dei contrari agli scontri per il passaggio di rango.”
    Anch’io non condividevo quella pratica, che non era altro una scusa per mostrare la propria forza, sopratutto perche lo sconfitto veniva messo in ridicolo. Toru lo sapeva di quel mio pensiero, ma non gli importava. Mentre ero immerso nei miei pensieri una donna si era spostata nel centro del salone ed aveva richiamato l’attenzione di tutti i presenti.
    “Compagni vi ho fatto venire qui quest’oggi per alcune comunicazioni!”
    La donna un attimo dopo cominciò a parlare del più e del meno su come si stava sviluppando l’associazione e su ciò che stava accadendo al di la delle terre di nessuno, nei cinque grandi villaggi. Intanto Toru sottovoce, mi mise al corrente che quella donna era la più forte di tutta l’associazione, il primo tra i cavalli. Eto Kijima, quella donna teneva sotto controllo tutta l’associazione, sapeva sempre tutto ed era il porta voce del re.. solo lei ed un altro cavallo conoscevano il re e solo il re conosceva la regina.
    “Bene ora vi presento.”
    Disse indicandomi.
    “Da oggi con il grado torre, è arrivato da poco e deve ancora ambientarsi come si deve ma è stato arruolato da un cavallo… e i suoi risultati in missione promettono bene. Continua a dimostrarci cosa sai fare e che non ha scelto male! Vengono promossi anche Isohade e Rabo al grado di torre. purtroppo non hanno potuto presenziare all’occasione a causa delle ferite riportate nella missione… bene continuate pure la serata.”
    La donna dopo aver parlato ai presenti si voltò nella mia direzione e mi fece un cenno di raggiungerla. Quando gli fui difronte feci un lieve inchino in segno di rispetto.
    “Niente inchini, qui siamo tutti colleghi anche se di grado differente, mi basta il tuo rispetto e che esegui gli ordini … vieni con me ce una persona che devo presentarti … è da tempo che ti aspetta, ricorda è stato lui a volerti con noi, è il mio maestro e il tuo… ”
    Mentre parlava ci eravamo allontanati da tutti, con calma raggiungemmo il piano dei cavalli e ci infilammo in una grotta, buia e fredda, illuminata solo della luce di riflesso della sala, e ben presto fummo avvolti completamente dalle ombre, anche se continuavamo a camminare, ed io facevo fatica a percepire il rumore dei passi della donna che stava solo ad un metro davanti a me.

    Edited by Altahir - 18/6/2017, 12:39
     
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    "Il cavallo celato"



    La signora Eto Kijima mi aveva portato fuori dal salone d’allenamento, che in quel momento era occupata per quella sorta di proclamazione dei passaggio dei ruoli. Io ero divenuto una torre e Toru un alfiere, non sembrava contento di aver ottenuto quel ruolo in quella maniera, d’altronde lui era un “malato” di combattimenti. Seguii Eto per i vari corridoi e piani del covo, raggiungendo addirittura il piano dei cavalli, che fino a quel momento non avevo ancora potuto visitare, ma non ci fermammo li, la donna imboccò un corridoio lievemente illuminato.
    Sembra che ci stiamo allontanando dal covo…dove mai mi vorrà portare.
    Eto faceva strada, ma non spiccicava una parola, inoltre in quel moneto compresi, in parte, quanto fosse pericolosa quella donna, anche se era a poco più di un metro da me non ne udivo i passi, l’unico suono che era presente era l’eco dei miei.Dopo circa una decina di minuti, intravidi l’uscita, una luce decisamente più forte indicava la fine di quel lungo corridoio scavato nella roccia. Quando raggiungemmo la fine del corridoio ci trovammo in una stanza enorme con il soffitto a circa sei metri e dalle dimensioni quasi simili alla stanza d’allenamento, la cosa che la differenziava era che vi era una sorta di laghetto sul lato opposto a quello dal quale eravamo arrivati. Mi guardai intorno e vidi un uomo dalla folta criniera bianca, con due ragazzi giovani in piedi alle sue spalle.
    Bene!! Siamo arrivati… vi lascio da soli, avrete sicuramente molto da dirvi!! Voi due… con me!
    Eto venne raggiunta e superata dai due che riconobbi come torri, grazie agli orecchini che indossavano. Eto lasciò che si infilassero nel corridoio che riportava alla base, per poi voltarsi e imboccare il corridoio, quando arrivò sulla soglia però parve indugiare qualche secondo.
    Utsukushi… fai il bravo!!
    Stavo per rispondergli quando la donna spari in una nuvoletta di fumo. ero rimasto in quella stanza con uno sconosciuto, ma che quando lo guardai meglio mi parve familiare, con quei tratti somatici..mi sembrava di conoscerlo, anche se in realtà era la prima volta che lo vedevo. Si sostò dal tavolo a bordo di una sedia con le ruote e mi si avvicinò, mentre mi osservava.
    Finalmente ti rivediamo …. sai parecchio tempo che attendiamo questo incontro …
    L’uomo sembrava conoscermi, inoltre parlava al plurale, e non ne capivo il motivo, dato che nella stanza vi eravamo solo io e lui. Sorrise sempre rimanendo su quel trabiccolo con le ruote.
    … possiamo vedere il tuo aspetto reale… quello precedente al tuo tradimento di Kirigakure?
    Era una richiesta strana, ma anche se non era un ordine, era una richiesta di un mio superiore, per questo senza troppi problemi e composi i sigilli ed eseguii la Henge e ripresi per il momento le mie reali sembianze.
    Henge No Jutsu - Tecnica della Trasformazione
    HengeNoJutsu-TecnicadellaTrasformazione_zps5e07cdd0
    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica il Ninja potrà assumere l'aspetto d'una qualsiasi persona o oggetto, ma il peso e le dimensioni reali dell'utilizzatore rimarranno invariate e non potrà trasformarsi in nulla di più piccolo d'un cucciolo di cane ne tantomeno nulla di più grande d'un orso.
    Siccome la tecnica non cambia anche il peso dell'utilizzatore, bisogna fare attenzione. Ad esempio sarà si possibile tramutarsi in uno Shuriken Gigante, ma di certo lanciarne più di uno nello stesso turno sarà impossibile per via dell'immenso sforzo richiesto per lanciare un soggetto che pesa dai 50 kg in su. Eventuali armi possedute dal soggetto saranno utilizzabili solo se non camuffate tramite questa tecnica. Questa è considerata la tecnica di livello E più difficile da apprendere, difatti solo un Genin molto abile sarà capace di replicare alla perfezione l'aspetto di qualcuno mentre inizialmente sarà possibile ad un occhio attento notare diverse imperfezioni.
    La tecnica si dissolve dopo aver subito un danno lieve.
    Consumo: 1 (A Turno)

    L’uomo di cui non sapevo niente tranne che voleva vedermi, mi osservò in silenzio mentre sul suo viso si allargava sempre di più un sorriso carico di felicità.
    …. Sei proprio loro figlio!! Non ce dubbio!! Hai i tratti di tuo padre…. e gli occhi di tua madre!!
    A quelle parole rimasi letteralmente senza parole e a bocca aperta. Quell’uomo stava affermando di conoscere i miei genitori, che neanche io avevo mai conosciuto e di cui non sapevo niente. Vedendomi spiazzato, l’uomo riprese a parlare invitandomi per prima cosa a sedere.
    Siediti pure!! Ti devo un po di spiegazioni!! rilascia pure la henge… non c’e più bisogno che mantenga quelle sembianze!
    Dopo che mi sedetti sulla sedie vicino al tavolo mentre riprendevo le sembianze, l’uomo mi si spostò davanti. Potei notare ora che mi era vicino che era abbastanza vecchio,
    Per prima cosa è meglio che tu sappia chi sono !! Mi chiamo Uta … Uta Utsukushi e sono tuo zio, fratello maggiore di tuo padre Kirito, mentre Akemi…era la sorella minore.
    Non mi sembrava vero, quelle parole continuavano a risuonarmi in testa, e per un attimo mi parve tutto un sogno creato da un illusione. Stavo provando un infinità di emozioni che stavano solo creando una confusione emotiva. Uta sembrò accorgersene, e per questo riprese a parlare, come per diradare i dubbi che aveva creato con quelle sue parole.
    Vedi sia io, che tuo padre eravamo degli shinobi di Konoha, mentre tua zia era una semplice ragazzina a quei tempi. dopo alcuni terribili avvenimenti all’interno del villaggio, abbandonammo Konoha, in cerca della salvezza, era l’unica strada che potevamo percorrere per la salvezza di Akemi. dopo molte peripezie riuscimmo a trovare salvezza nel paese dell’acqua, come clandestini, e a crearci nuove vite lontano dalla vita ninja.
    L’uomo smise per qualche istante di parlare, il volto era contorto in una smorfia di dolore come se quello che stava raccontando gli facesse ancora del male.
    Vivemmo per parecchi anni pacificamente, tante che tuo padre conobbe tua madre, Sakura e dopo qualche anno nacqui tu.
    Un altra pausa, durante la quale l’uomo si concesse un bicchiere d’acqua, prima di riprendere a parlare.
    Poco prima che tu compiessi il tuo quarto anno di vita, fummo rintracciati da alcuni shinobi del villaggio della foglia, tu eri con Akemi, che ti aveva portato sulla costa dato che tu adoravi il mare. Quegli shinobi ci raggiunsero nella casa in cui abitavamo e presero in ostaggio Sakura, ma qualcosa andò storto ed uno di loro uno Hyuuga uccise tua madre, quando tuo padre tentò di liberarla. Il tutto per tentare di riportare tuo padre nel paese del fuoco. Lei non era una shinobi, e non ebbe alcuno scampo, per questo tuo padre preso dalla rabbia, ingaggiò un combattimento con loro, ed io non lo lasciai solo. Li trascinammo lontano da la in modo che non scoprisse della tua esistenza, ma per nostra sfortuna erano troppi, io venni ferito e persi l’uso delle gambe, mentre tuo padre, che mi era superiore in tutto ciò che faceva, riuscì a portarmi in salvo, ma venne anche lui ferito durante la ritirata.. mortalmente. Quando trovammo un nascondiglio li perì ma mi dono grazie alle sue capacità ciò che quegli shinobi erano venuti a prendere.
    Pareva una storia tratta da un libro, ma capii che l’uomo non mi stava mentendo, il suo sguardo era rivelatore, e i suoi occhi erano lucidi a causa delle lacrime che stava trattenendo. L’uomo continuò il racconto, raccontandomi anche della promessa fatta a mio padre, di come si era messo in salvo, di come era entrato negli scacchi, con il solo scopo di cercarmi per poi mantenere la promessa fatta a Kirito… mio padre, e di ciò che gli era stato dato da mio padre.
    Questo e tutto Seishin!! sta a te la scelta… sappi che ricevere il dono di tuo padre, sarà un duro fardello e che una volta ottenuto…sarà legato alla tua vita non potrai mai più tornare indietro. Se vorrai accettarlo torna qui da me quando sarai un alfiere, per prendere la tua eredità!! Riflettici bene… e non parlarne con nessuno.. ne va della tua e della mia sicurezza. Vai pure a riposarti, hai scoperto molto sul tuo passato, ma sappi che se avrai domande da farmi.. io sarò qui ad attenderti.

    Edited by Altahir - 25/8/2017, 08:36
     
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    "Un consiglio per eliminare un peso.”



    Lo zio Uta mi aveva rivelato tutto su chi era e qual era il dono lasciatomi da mio padre, per poi darmi modo di decidere cosa fare. Ero tornato nel mio alloggio pensieroso avevo tanti pensieri, tante informazioni acquisite da elaborare ed in quel momento non ero lucido troppi sentimenti che si scontravano l’uno con l’altro, avversi ma compatibili. Quando fui da solo nella mia stanza mi lasciai andare sul letto affondando la testa nel cuscino. Anche se ormai uomo scoprire tutte quelle cose su chi ero mi avevano scombussolato. Fino a quel giorno mi ero fatto un idea completamente sbagliata su chi erano i miei giorni e quelle nuove informazioni mettevano in discussione tutto.
    Non mi hanno abbandonato … chi sarei diventato se non fossero stati uccisi da quelli shinobi di Konoha.. Hyuuga….
    Continuai a pensare e riflettere ma non trovavo nessuna soluzione, più ci pensavo più mi facevo del male da solo e ben presto le lacrime per un infanzia persa cominciarono a scendere, ma il cuscino soffocava i singhiozzi oltre ad assorbire le lacrime. Quando mi risvegliai era ormai giorno, avevo saltato due pasti per questo andai a mangiare, ma non ero li con la testa mi sentivo perso, e mangiai come un automa. Incontrai Toru che mi parlo, ma io non lo sentii tantè che mi fermò prendendomi per le spalle. Mi fece tornare al presente e mi accompagnò fuori dal covo, camminammo in silenzio fino al mare.
    Ogni tanto bisogna distrarsi quando si è troppo pensierosi.
    inizialmente non gli risposi, e lui non pretese che parlassi rimase li seduto sulla costa al mio fianco in silenzio, stare li a respirare l’acqua salmastra mi faceva stare meglio tantè che dopo pochi minuti riuscii a prendere coraggio e confidarmi, senza rivelare i segreti che mi erano stati affidati da Uta, ma limitandomi a cio che avevo scoperto della mia famiglia. Dello Hyuuga che aveva ucciso mia madre, di mio padre morto per portare in salvo il fratello, della mia vita da ragazzino che pensava di essere stato abbandonato.
    Capisco… ecco perche sei stralunato… e ti capisco!! Vedi ci sono passato anche io, in maniera differente ovviamente, ma posso capire bene i sentimenti che stai provando, rabbia, tristezza, ti senti perso, ma anche ritrovato… Hyuuga hai detto.. una razza di bastardi … sono sempre in mezzo hai casini… come gli Uchiha… entrambe possiedono degli occhi potenti… e solo per questo si sentono in diritto di dettare legge… la loro..
    Prese fiato mentre si alzava, per poi puntare lo sguardo verso l’orizzonte.
    Forse posso esserti di aiuto… quando ero ragazzo circa dodici anni… i miei genitori entramebe shinobi furono uccisi da uno shinobi traditore… un Uchiha… davanti ai miei occhi, io mi salvai solo perche intervennero degli shinobi del mio ex villaggio e lo misero in fuga. Non sapevo il perche, ma da quel giorno cominciai ad allenarmi, come shinobi potevo dargli la caccia questo mi era stato detto, e mi impegnai.. poi tempo fa … prima del mio tradimento mi trovai costretto ad andare in missione con un Uchiha di Konoha… quando fummo lontani dal villaggio… riversai il mio odio per quel nome su quel povero ragazzo anche se non centrava niente… ma mi fece sentire meglio.. anche se sono ancora in cerca dell’assassino dei miei genitori.. uccidere un Uchiha.. mi ha tolto un grosso peso.. uno di loro ha ucciso i miei … bene io ho ucciso uno di loro.. lo so che nonè propriamente corretto… ma per me non lo era neanche uccidere i miei.. e grazie a ciò che sono riuscito ad andare avanti.. anche se come un traditore del mio villaggio… ora come tale posso cacciare senza problemi e senza guinzaglio.
    Toru si abbassò e mi poggiò una mano sulla spalla, e quando mi voltai a guardarlo mi stava tendendo l’altra mano.
    Alzati, cerca qualcuno su cui puoi scaricare questi tuoi sentimenti.. e vai avanti!
    Quando fini di parlare gli afferrai la mano e lui mi tirò su come se non avessi peso grazie a quei suoi muscoli ben allenati.
    Lo faro grazie.
    Mentre mi stava parlando della sua storia, mi era comparsa l’immagine di uno Hyuuga, nella mia testa, uno shuinobi che avevo affrontato tempo addietro al torneo, un ragazzino di cui avevo solo qualche informazione. conoscevo il suo elemento, ed il suo nome.. n0on sarebbe stato molto difficile trovare altre informazioni tramite il mercato nero.. ed il prezzo non era un problema. ma prima dovevo prendermi il peso della mia eredità e sfogare la mia rabbia, la mia frustrazione e la mia tristezza su di lui, con la mia forza unita a quella tramandatami da mio padre.
    Il demone a tre code… la foglia gli hyugaa… tutti collegati.. e io spezzerò questo legame maledetto!!
    Toru!! Grazie.. possiamo tornare indietro.
    Tornammo al covo, gia mi sentivo meglio, ero deciso più che mai. una volta al covo, cercai uno dei due attendenti di mio zio e gli affidai un messaggio da portargli. Una semplice frase
    CITAZIONE
    Accetto la mia eredità.


    Edited by Altahir - 26/8/2017, 17:26
     
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    "Un nuovo demone ... sorge ... uno vecchio ... ci lascia”



    Lo zio Uta mi aveva rivelato tutto su chi era e qual era il dono lasciatomi da mio padre, per poi darmi modo di decidere cosa fare. Ero tornato nel mio alloggio pensieroso avevo tanti pensieri, tante informazioni acquisite da elaborare ed in quel momento non ero lucido troppi sentimenti che si scontravano l’uno con l’altro, avversi ma compatibili. Quando fui da solo nella mia stanza mi lasciai andare sul letto affondando la testa nel cuscino. Anche se ormai uomo scoprire tutte quelle cose su chi ero mi avevano scombussolato. Fino a quel giorno mi ero fatto un idea completamente sbagliata su chi erano i miei giorni e quelle nuove informazioni mettevano in discussione tutto.
    Non mi hanno abbandonato … chi sarei diventato se non fossero stati uccisi da quelli shinobi di Konoha.. Hyuuga….<u>
    Continuai a pensare e riflettere ma non trovavo nessuna soluzione, più ci pensavo più mi facevo del male da solo e ben presto le lacrime per un infanzia persa cominciarono a scendere, ma il cuscino soffocava i singhiozzi oltre ad assorbire le lacrime. Quando mi risvegliai era ormai giorno, avevo saltato due pasti per questo andai a mangiare, ma non ero li con la testa mi sentivo perso, e mangiai come un automa. Incontrai Toru che mi parlo, ma io non lo sentii tantè che mi fermò prendendomi per le spalle. Mi fece tornare al presente e mi accompagnò fuori dal covo, camminammo in silenzio fino al mare.
    Ogni tanto bisogna distrarsi quando si è troppo pensierosi.
    inizialmente non gli risposi, e lui non pretese che parlassi rimase li seduto sulla costa al mio fianco in silenzio, stare li a respirare l’acqua salmastra mi faceva stare meglio tantè che dopo pochi minuti riuscii a prendere coraggio e confidarmi, senza rivelare i segreti che mi erano stati affidati da Uta, ma limitandomi a cio che avevo scoperto della mia famiglia. Dello Hyuuga che aveva ucciso mia madre, di mio padre morto per portare in salvo il fratello, della mia vita da ragazzino che pensava di essere stato abbandonato.
    Capisco… ecco perche sei stralunato… e ti capisco!! Vedi ci sono passato anche io, in maniera differente ovviamente, ma posso capire bene i sentimenti che stai provando, rabbia, tristezza, ti senti perso, ma anche ritrovato… Hyuuga hai detto.. una razza di bastardi … sono sempre in mezzo hai casini… come gli Uchiha… entrambe possiedono degli occhi potenti… e solo per questo si sentono in diritto di dettare legge… la loro..
    Prese fiato mentre si alzava, per poi puntare lo sguardo verso l’orizzonte.
    Forse posso esserti di aiuto… quando ero ragazzo circa dodici anni… i miei genitori entramebe shinobi furono uccisi da uno shinobi traditore… un Uchiha… davanti ai miei occhi, io mi salvai solo perche intervennero degli shinobi del mio ex villaggio e lo misero in fuga. Non sapevo il perche, ma da quel giorno cominciai ad allenarmi, come shinobi potevo dargli la caccia questo mi era stato detto, e mi impegnai.. poi tempo fa … prima del mio tradimento mi trovai costretto ad andare in missione con un Uchiha di Konoha… quando fummo lontani dal villaggio… riversai il mio odio per quel nome su quel povero ragazzo anche se non centrava niente… ma mi fece sentire meglio.. anche se sono ancora in cerca dell’assassino dei miei genitori.. uccidere un Uchiha.. mi ha tolto un grosso peso.. uno di loro ha ucciso i miei … bene io ho ucciso uno di loro.. lo so che non è propriamente corretto… ma per me non lo era neanche uccidere i miei.. e grazie a ciò che sono riuscito ad andare avanti.. anche se come un traditore del mio villaggio… ora come tale posso cdare la caccia senza problemi e senza guinzaglio.
    Toru si abbassò e mi poggiò una mano sulla spalla, e quando mi voltai a guardarlo mi stava tendendo l’altra mano.
    Alzati, cerca qualcuno su cui puoi scaricare questi tuoi sentimenti.. e vai avanti!
    Quando fini di parlare gli afferrai la mano e lui mi tirò su come se non avessi peso grazie a quei suoi muscoli ben allenati.
    Lo faro grazie.
    Mentre mi stava parlando della sua storia, mi era comparsa l’immagine di uno Hyuuga, nella mia testa, uno shuinobi che avevo affrontato tempo addietro al torneo, un ragazzino di cui avevo solo qualche informazione. conoscevo il suo elemento, ed il suo nome.. n0on sarebbe stato molto difficile trovare altre informazioni tramite il mercato nero.. ed il prezzo non era un problema. ma prima dovevo prendermi il peso della mia eredità e sfogare la mia rabbia, la mia frustrazione e la mia tristezza su di lui, con la mia forza unita a quella tramandatami da mio padre.
    <u>Il demone a tre code… la foglia gli hyugaa… tutti collegati.. e io spezzerò questo legame maledetto!!

    Toru!! Grazie.. possiamo tornare indietro.
    Tornammo al covo, gia mi sentivo meglio, ero deciso più che mai. una volta al covo, cercai uno dei due attendenti di mio zio e gli affidai un messaggio da portargli. Una semplice frase:
    CITAZIONE
    Accetto la mia eredità.

    In seguito mio zio mi convocò per potermi preparare ad accogliere la mia eredita e solo sette giorni che avevo accettato, mi fu sigillato da mio zio stesso il demone all'interno del mio corpo. In quello stesso giorno solo qualche minuto più tardi, giusto per pronunciare le sue ultime parole, che risuoneranno fino alla fine della mia vita, mio zio mori con un sorriso rilassato in volto. Vedendo quel sorriso fui contento per lui, aveva il volto pacifico... solo in futuro capii il perche solo alla morte sorrise, si era liberato di un peso enorme. Quel fardello, quella rabbia, quella pazzia, tutto per un solo essere di chakra inserito nel mio corpo.

    Edited by Altahir - 9/11/2017, 21:49
     
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    Era da tempo che non tornavo nel paese del fuoco e ora ne avevo l’occasione, la prima volta da quando avevo tradito il villaggio della nebbia. Con le mie nuove sembianze, cambiate grazie all’alterazione del corpo, potevo infiltrami a Konoha senza essere identificato. Comunque due umore sempre con cautela non potevo permettermi errori. Non ero lontano dalle destinazione due giorni circa di viaggio ero ancora vicino al confine del paese del riso, non sapevo se quel viaggio mi avrebbe permesso di rincontrare Goh, ma dovevo rischiare l'amicizia con lui non era cosa da poco, mi ero affezionato con ragazzo più piccolo di me. Scelsi di non percorrere la strada principale per il villaggio, a seguii dei percorsi alternativi meno frequentati. Si vedeva che le strade che percorrevo erano meno battute, sassi rami alberi e fogliame erano sparsi più o meno comunque ed intralciavano il percorso per una normale carrozza, ottimo invece per chi percorreva la strada piedi anche se costringevano a rallentare la marcia. Dopo una giornata di viaggi mi fermai facile al limitare nel bosco, di fronte a me vi era un problema, un ponte in disuso le corde ed i legni che lo componevano erano in pessimo stato. Quindi decisi di attendere la mattina per attraversarlo la notte limitava la visuale quindi aumentavano i rischi. Per la notte mi sistemai il sottobosco in modo se fosse passato qualcuno sarei passato inosservato perché nascosto nel sottobosco. Avevo del cibo con me, niente di eccezionale, un semplice panino con del formaggio e prosciutto, lo mangiai alternando il masticare con l’acqua che mi era rimasta nella borraccia.
    Dovrò fare del rifornimento quando arriverò a Konoha.
    Dopo aver mangiato mi misi a dormire cosi da poter riposare, ed alzarmi presto. La mattina seguente mi alzai di buon ora che purtroppo non durò molto... Anche gli Shinobi sono vittime della fortuna e della sfortuna, due “cose" sulle quali non vi è modo di intervenire direttamente ed io mio malgrado venni “colpito” dalla sfortuna. Il ponte non potevo evitarlo, per arrivare sull’altra sponda del canyon era necessario, anzi obbligatorio, attraversarlo. Le sponde erano troppo distanti per saltare dall'altra parte senza rischiare la vita, così con cautela cominciai l'attraversamento, ma superata la metà accadde il probabile, dato lo stato pietoso di quella struttura. Le assi sotto i piedi cedettero rompendosi i milioni di frammenti, le corde sfilacciate sotto il peso del mio corpo finirono per spezzarsi ed io caddi nel vuoto. Anche se fui preso alla sprovvista dagli avvenimenti, ero comunque uno Shinobi, allungai più per istinto che per un pensiero, allungai il braccio, E con la mano destra afferrai la corda del ponte. Uno strattone improvviso mi salvò ma un attimo dopo finii per sbattere la testa contro la parete rocciosa e persi conoscenza, ciò comportò l’abbandono della corda che precedentemente avevo afferrato. La fortuna però non mi abbandono, le altre corde che componevano la struttura del ponte, che si erano spezzate anche loro nella caduta si erano attorcigliate alla mia gamba sinistra, facendomi finire in una posizione surreale... Vivo, ma in pericolo di vita, vi erano solo due modi per poter sopravvivere in costituzione, uno riprendermi dallo svenimento, salvarmi con le mie sole forze ed il controllo del chakra, oppure che qualcuno mi portasse in salvo. Se qualcuno mi avesse visto in quella situazione ed avesse saputo chi ero probabilmente mi avrebbe deriso per tutta la vita, ma per destino non indossiamo nessun segno di villaggi, con me avevo solo la mia katana e le lame ritratti nascoste nelle maniche. Inoltre in pochi mi avevano visto con quelle sembianze, a parte gli altri scacchi, e quasi tutti quelli che le avevano viste erano da me stati eliminati.


    f1e23655-d61c-44ff-bc07-6cfc20a2ddd8Touma Kamijou - Rango: Sp. Jounin
    Stato fisico: ferita medio lieve alla testa.
    Stato Psicologico: Svenuto.
    Chakra: 180
    Note:


    *Abbigliamento e armi indossabili:
    SlotOggettoDescrizione
    Fianco SXFoderoKatana
    BracciaLame Retrattili da PolsoIndossate (Chiuse)
     
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    E fu cosi che ero di ritorno dall'ennesima missione nei pressi di Konoha, ciò che dovetti fare non era altro che sventare il piano di alcuni banditi che volevano rovinare il mercato della zona, depredavano e assaltavano i carri dei mercanti e in qualche modo si sostituivano ad essi cosi, facendo ciò gestivano gran parte del mercato della zona e soprattutto, aumentavano notevolmente il loro potere economico in poco tempo, non fu' difficile trovarli visto che ero gia a conoscenza delle loro azioni, mi bastò fingermi un mercante in carovana per esser subito attaccato da un gruppo di quattro banditi, dopo averne messi tre fuorigioco son riuscito ad ottenere dal quarto mancante le informazioni necessarie sul dove i banditi fossero nascosti e su chi fosse a comandare tutte le operazioni, infiltrarmi poi nel luogo indicatomi non fu troppo difficile, come non fu difficile sbarazzarmi di tutti i delinquenti nascosti dentro di esso, circa una decina di scagnozzi e il loro capo che in quanto abilità non superava le capacità di un genin, eliminati tutti e distrutto l'intero covo andai a riferire il tutto a chi di dovere e l'intero mercato venne "ripulito" dagli impostori che stavan cosi distruggendo l'economia della zona per i loro scopi personali.
    Il ritorno era particolarmente tranquillo, vi era un venticello molto piacevole e un sole che illuminava la strada, fortunatamente non faceva troppo cado ma si stava più che bene. Ero arrivato in una tratta alquanto particolare, dovevo superare una sorta di ponte in legno alquanto traballante, vi era un cartello che consigliava di allungare parecchio il percorso per aggirare tale ponte visto che doveva esser ristrutturato in quanto fosse ritenuto non molto sicuro, non mi interessava molto visto che più che spezzarsi e farmi finire in acqua, teoricamente, non poteva succedere altro, ma mai dire mai.
    Quando arrivai davanti al ponte con mia sorpresa notai che il ponte era completamente crollato, vi eran detriti in giro e alcune corde che andavano verso il basso, mi affacciai dalla parete rocciosa sulla quale mi trovava e notai un ragazzo appesa tramite una corda che penzolava a testa in giu accanto la parete rocciosa, iniziai a scalare la parete rocciosa sfruttando il controllo del chakra, iniziai a scendere la parete fino ad arrivare alla sua altezza, non mi soffermai molto sull'osservarlo, era praticamente legato tramite una corda del ponte che a quanto serviva a mantenere alcune lastre di legno che componevano la passerella del ponte, passandoci doveva averle spezzate ed è caduto giu, fortuna volle che anche la corda non si è spezzata e lo ha salvato da morte sicuramente certa.
    Presi il ragazzo poggiandolo sulla mia spalla e tagliai la corda che lo manteneva appeso con un kunai, dopodichè salii la parete e una volta in cima lo portai all'ombra e lo appoggiai con la schiena contro un albero.
    "Hey.. Riprenditi.." dissi dandogli delle leggere pacche sul volto, il ragazzo aveva perso i sensi e non mi sembrava il caso lasciarlo li svenuto in balia di qualunque creatura o tizio di passaggio.
    Kaede Nakayama - Rango: Sp.Jounin
    Stato fisico: Illeso.
    Stato Psicologico: Indifferente.
    Chakra: 160
    Note:

    Equipaggiamento:
    Tripla Borsa
    ArmiAccessori
    Kunai 9Torcia
    Shuriken ad astro x20Pietra Focaia
    Carta bomba x4Pillole del Soldato x3
    Palla di Luce 1Olio infiammabile 2
    Shuriken 15/td>Cimice x3
    Senbon 20Cimice 3
    Bombe Fumogene 3-Libero-
    Gokan Sakusou 4-Libero-
    Gilet
    ArmiAccessori
    Kunai a tre Punte 5-Libero-
    //-Libero-

    Abbigliamento ninja e armi indossabili:
    Indossato
    SlotOggettoDescrizione
    Volto-Libero-//
    Collo/voltoCoprifronte Otogakure no Sato//
    Braccio sx-Libero-//
    Petto/addome-Libero-//
    Braccia-Libero-//


    Edited by Markodarko97 - 26/6/2017, 03:52
     
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    Ero svenuto per un incidente stupido, in territorio nemico, fortunatamente solo quelli degli scacchi sapevano che mi trovavo più o meno da quelle parti per un lavoro, che avevo già ormai concluso. Da svenuto non avevo coscienza di ciò che mi stava accadendo intorno, ma nella mia mente continuavo a relazionarmi con il demone che aveva ormai fissa dimora dentro di me. come suo Solito il demone non era amichevole e coglieva ogni piccola occasione per insultarmi e deridermi, paragonandomi a mio padre e i precedenti Jinchuuriki ma a me non interessava ciò che diceva sui miei predecessori, io ero io e loro … be morti. Man mano che il tempo passava, il sole faceva il suo corso nel cielo, ed io mi stavo pian piano riprendendo, avevo cominciato a percepire delle variazioni che accadevano intorno al mio copro, l’aria fresca, il tepore prodotto dal sole ed il sangue che mi colava sulla fronte. non so quanto tempo passò da quando svenni ma ad un tratto sentii un lieve dolore sulla faccia seguito da delle parole, che percepii lontane da me,
    "Hey.. Riprenditi..
    A quelgli schiaffetti e alle parole che disse lo sconosciuto, i miei occhi cominciarono ad aprirsi pian piano mentre le palpebre vibravano, ancor prima che gli occhi si aprissero completamente e la fista tornasse nitida, la mano destra scivolò sulla testa nel punto in cui avevo preso il colpo. mi lamentai al sentire il dito sulla piccola ferita, non che fosse chissà che ma era fastidiosa, sopratutto per il punto in cui era creta, qualche centimetro sopra l’orecchio destro, ed il sangue da quanto sentii aveva impataccato la mia criniera. Aprii gli occhi mi trovai difronte un ragazzo dalla capigliatura rossa, ma ciò che vidi un attimo dopo cercando il suo sguardo mi lasciò perplesso, oltre che farmi reagire in maniera strana. Sentii dei strani sentimenti dentro di me ed un attimo dopo il mio corpo si era mosso da solo. Mi ero spostato il più velocemente possibile lontano da quello sconosciuto, verso la mia desta, per poi fermarmi in con ginocchio poggiato al suolo e con la mano destra sulla katana. Mentre osservavo quello sconosciuto percepivo chiaramente i sentimenti non del tre code che giaceva dentro di me, non vi era rabbia, ma un forte timore e anche un senso di rispetto. Stavo per chiedere al bijuu del perche di quesi sentimenti, ma il demone sembrò ripigliarsi e mi mise in guardia sul colui che mi stava davanti.
    Attento a chi hai difronte, non fidarti mai completamente di lui, quegli occhi…. sono potenti… e generalmente chi li porta è forte… una spina nel fianco… per noi!!
    Non disse altro, dopo quelle parole si quietò, e si ritrasse in una zona remota della mia coscienza, ebbi la sensazione che volesse nascondersi da quello strano sguardo. Quando non percepii più il demone, mi sentii meglio molto più tranquillo e potevo percepire i miei sentimenti, che prima erano stati schiacciati da quelli del demone. Non mi pareva tutto sto pericolo, ma fidarmi del demone era più logico che fidarmi appieno di uno sconosciuto.
    Si vedrà
    Sospirai e lasciai la presa dalla katana, per poi alzarmi e guardare dritto negli occhi quel ragazzo che era nettamente più giovane di me, almeno che anche lui non avesse usato qualche tecnica per alterare le proprie fattezze. Portava i segni di Oto.
    Grazie mille shinobi, di avermi salvato. Scusa la mia reazione di qualche attimo fa, ma mi sono spaventato vedendo quelli!!
    Dissi indicando gli occhi del ragazzo.
    Mi chiamo Touma. non so se sei in giro in missione, ma mi piacerebbe ricambiare il salvataggio, con un pasto… ovviamente a mie spese.. anche se non so bene dove ci troviamo!!
    Mentre parlavo mi grattai la nuca come mio solito, ed un attimo dopo tesi la mano, pronto a stringere la sua se avesse accettato. Per cepire se era vero ciò che mi aveva detto il demone era da prendere con le pinze o no e per questo dovevo conoscere chi mi stava davanti, ma senza rivelargli chi ero , e neanche morto gli avrei rivelato chi coabitava nel mio corpo. Sapevo che il demone al mio interno non era l'unico, ma sapevo quanto valeva e che in molti avrebbero voluto mettere le mani su di lui e il suo avvertimento mi aveva messo in allerta, anche se non lo stavo dando a vedere.

    *Abbigliamento e armi indossabili:
    <table border="4" cellpadding="4" cellspacing="0" width="100%">
    f1e23655-d61c-44ff-bc07-6cfc20a2ddd8Touma Kamijou - Rango: Sp. Jounin
    Stato fisico: ferita medio-lieve alla testa.
    Stato Psicologico: Lievemente stordito.
    Chakra: 180
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    Edited by Altahir - 26/6/2017, 23:16
     
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    narrato
    Touma


    Dopo qualche secondo che provai a far riprender conoscenza al ragazzo egli aprì gli occhi e dopo avermi visto fece un veloce scatto all'indietro, quasi istintivo, come se avesse una grande paura di me, mettendo una mano sulla katana pronto per attaccare in caso ve ne fosse stato necessario, io ero pronto a puntare una mano verso di lui per scaraventarlo via nel caso avesse fatto qualche altro movimento strano finchè non disse :"Grazie mille shinobi, di avermi salvato. Scusa la mia reazione di qualche attimo fa, ma mi sono spaventato vedendo quelli!!" egli ovviamente si stava riferendo ai miei occhi tanto particolari quanto inquietanti, a tale affermazione ebbi uno sguardo serio e alquanto truce, più istintivo che voluto, " Mi chiamo Touma. non so se sei in giro in missione, ma mi piacerebbe ricambiare il salvataggio, con un pasto… ovviamente a mie spese.. anche se non so bene dove ci troviamo!!" guardai il ragazzo e risposi: "In realtà son di ritorno da una missione.. stavo tornando al mio villaggio. Otogakure no Sato. Il mio nome è Kaede Nakayama.. " dopo una leggera pausa ripresi dicendo :"Beh.. se vuoi rifocillarti conosco una locanda di passaggio che praticamente si trova di strada... stavo andando proprio li per pranzare quando ti ho trovato sul ponte a penzolare.. ti si è distrutto sotto i piedi..?" chiesi cercando di capire come fosse finito in quella singolare situazione per poi tendergli la mano come risposta alla sua mano tesa verso la mia in segno di gratitudine probabilmente, Una volta attesa la risposta del ragazzo dissi :"Se vuoi seguirmi verso la locanda fa' pure.. ma non sentirti in debito, non sono un tipo che da molto peso a queste cose.." per poi girarmi e proseguire per la mia strada, gia non era un tipo molto socievole se poi mi si andava a fare commenti non molto gradevoli riguardo gli occhi, perdevo totalmente la voglia di colloquiare o quant'altro, ma chissà.. magari anche quel ragazzo aveva qualcosa di interessante di cui parlare o da raccontare.
    Feci strada avviandomi per un sentiero alquanto nascosto tra i boschi, non era molto utilizzato ma io lo conoscevo bene, lo avevo gia' utilizzato una volta di ritorno da una missione quindi sapevo gia' che avrebbe condotto esattamente alla strada sulla quale avremmo trovato la locanda. Camminai per circa quaranta minuti, ogni tanto mi giravo per controllare com'era la situazione finchè non arrivai dinanzi alla locanda di cui avevo parlato. Entrai e mi sedetti ad un tavolo in un angolo alquanto isolato rispetto alla folla, non sopportavo il chiasso e la gente quindi tendevo molto spesso ad isolarmi dal prossimo, dinanzi a me avevo una sedia la quale Touma avrebbe potuto benissimo occupare nel caso avesse voluto sedere dinanzi a me.

    Kaede Nakayama - Rango: Sp.Jounin
    Stato fisico: Illeso.
    Stato Psicologico: Indifferente.
    Chakra: 160
    Note:

    Equipaggiamento:
    Tripla Borsa
    ArmiAccessori
    Kunai 9Torcia
    Shuriken ad astro x20Pietra Focaia
    Carta bomba x4Pillole del Soldato x3
    Palla di Luce 1Olio infiammabile 2
    Shuriken 15/td>Cimice x3
    Senbon 20Cimice 3
    Bombe Fumogene 3-Libero-
    Gokan Sakusou 4-Libero-
    Gilet
    ArmiAccessori
    Kunai a tre Punte 5-Libero-
    //-Libero-

    Abbigliamento ninja e armi indossabili:
    Indossato
    SlotOggettoDescrizione
    Volto-Libero-//
    Collo/voltoCoprifronte Otogakure no Sato//
    Braccio sx-Libero-//
    Petto/addome-Libero-//
    Braccia-Libero-//


    Edited by Markodarko97 - 28/6/2017, 16:48
     
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    narrato, Pensato, Parlato, Pensato demone, Parlato altri 1, Parlato altri 2Parlato altri 3


    Il ragazzo che mi aveva salvato la vita, si presentò come Kaede Nakayama. Mi informò che vi era una locanda li in zona e che anche lui stava dirigendosi la . Ci stringemmo le mani, niente di strano una comunissima stretta tra due adulti. Anche il bijuu era rimasto in silenzio, nessun commento però sentivo che era li che osservava tutta la scena.
    Si lo stavo attraversando e le assi hanno ceduto … per poco non ci lasciavo la pelle, ma forse non è giunto il mio momento.
    Dopo le mie parole, fu il turno dell’Otoiano, che decise di fare strada, ma facendomi presente che non era uno che reclamava premi come in quel caso. Lo seguii per i sentieri che si inoltravano nei boschi. Il posto non era proprio li vicino e sicuramente da solo non lo avrei mai trovato. Avevo seguito il ragazzo senza dire una parola. Alla locanda il ragazzo prese un tavolo in disparte e li ci si accomodò, mentre io guadai l’ambiente e i soggetti che vi erano. Mi sedetti difronte a Kaede, avevo le spalle rivolte verso l’ingresso e per questo non mi sentivo tranquillo. Odiavo non poter controllare l’ambiente ed il via vai delle persone. Dopo qualche attimo arrivò una ragazza di circa vent’anni che prese l’ordinazione. Ordinai Una birra e degli spiedini di carne del paese del fuoco.
    …nessuna importazione…
    La ragazza ci tenne a precisarlo.
    Be Nakayama cosa prendi?
    Gli dissi a bassa voce in modo che il fracasso che vi era nel locale, rendesse la mia voce udibile solo a coloro che erano al tavolo, io lui e la ragazza. La cameriera attese che anche Kaede facesse l’ordinazione per poi andarsene a preparare il tutto. Ricomparve dopo qualche minuto con le bevande che avevamo ordinato, ma accadde qualcosa di “usuale” per una locanda di quella risma. Un uomo barbuto afferrò la ragazza per un polso e la tirò a se facendole rovesciare le bevande a terra. La ragazza cominciò ad urlare e a chiedere aiuto alla gente nel locale. Mi alzai, non per aiutarla, ma per altri due motivi, primo odiavo quel genere di prepotenti, si ero un mukenin ma mai avrei forzato una donna in tale maniera, secondo …
    …Se non la lasci, come fa a servirci, io ho fame e quando ho fame divento irritabile!!
    L’uomo spostò lo sguardo dalle tette della ragazza su di me. Scansò con violenza la ragazza che non perse l’occasione per scappare sul retro del locale, L?uomo bevve un bel sorso della birra che gli stava davanti.
    Uccidilo
    L’uomo dopo aver bevuto si alzò era più alto di me… con quelle sembianze, raggiungeva il metro e novanta ed era bello piazzato.
    Fai il grosso perche c’e qui il tuo amico shinobi? A cuccio … cane di Oto … questa cosa non ti riguarda, non siamo nel tuo paese!!
    Disse l’uomo riferendosi palesemente a Kaede. Un attimo dopo mi arrivò un pugno in pieno volto, doloroso e forte, tanto da farmi fare un paio di passi all’indietro e piegare il volto verso destra. La rabbia crebbe e con essa persi il controllo sul demone, rilasciando involontariamente il suo chakra. Dopo aver subito quel suo attacco, posai il mio sguardo su di lui, ma non ero io che lo guardavo in malo modo, con un ghigno stampato in volto, ma il demone che agiva con il mio corpo e la mia voce.
    Piccolo pivello!! Non giudicare mai un libro dalla copertina… perche si tratta solo di una maschera… ricorda tutti portiamo una maschera!!
    Gli disse il demone con la mia voce, quasi ringhiando. il chakra intanto aveva preso la forma di una coda alle mie spalle.
    Ora ti renderò il saluto … ma non morire!! Mi raccomando!!
    Sorrisi ed unn istante dopo parti il pugno, rapido e diretto al volto.

    Jinchuuriki Chuunin
    SanbiChuunin_zps7b353305
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Il Chuunin riuscirà ad usufruire del potere del Bijuu a proprio vantaggio aumentando nettamente le proprie capacità fisico-atletiche; il tutto richiamando una moderata quantità di Chakra del Bijuu e facendogli prendere la forma d'una lunga coda verde acqua nella zona ricoperta da scaglie, e rossa posteriormente. Il Ninja arriverà in termini di forza, velocità, resistenza e agilità ad un grado superiore al proprio. Sarà ancora possibile usufruire interamente del proprio arsenale di Jutsu.
    Consumo: 4 (A Turno)

    Jinsokuna Senko wa - Pugno Rapido
    Direttorapido
    Villaggi: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Taijutsu
    Quest'attacco consiste in un pugno molto più rapido del normale. L'utilizzatore distende il braccio in un istante, per colpire in fretta e tornare in guardia. Poiché l'attacco sfrutta più la velocità che la potenza causa solo danni medio-lievi.
    Consumo: 2


    Sentii il naso sbriciolarsi sotto la forza del mio colpo, e lo feci volare un paio di metri in dietro pancia all’aria… d’altronde io ero uno shinobi, un ex special jounin, con sorpresa e lui un misero umano, anche se ben allenato. l’uomo era vivo ma a terra con le mani sul volto ricoperto di sangue.




    *Abbigliamento e armi indossabili:
    <table border="4" cellpadding="4" cellspacing="0" width="100%">
    f1e23655-d61c-44ff-bc07-6cfc20a2ddd8Touma Kamijou - Rango: Sp. Jounin
    Stato fisico: ferita medio-lieve alla testa. ferita medio-lieve al volto.
    Stato Psicologico: rabbioso.
    Chakra: 180-4-2=174
    Note:
    SlotOggettoDescrizione
    Fianco SXFoderoKatana
    BracciaLame Retrattili da PolsoIndossate (Chiuse)
     
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    Parlato me
    Pensato me
    narrato
    Touma
    Personaggi secondari


    Arrivati nel locale io mi sedetti nell'angolo mentre Touma si sedette di fronte a me, girai gli occhi guardandomi leggermente intorno per poi posare gli occhi su una ragazza che venne a prendere le ordinazioni, Touma ordinò una birra e alcuni spiedini di carne io invece pensai bene a cosa ordinare, probabimente una bistecca e dell'acqua, non bevevo mai in giro ma soltanto qualche bicchiere di sake' a casa nei rarissimi casi in cui avevo compagnia. "…nessuna importazione…" volle specificare la ragazza facendoci quindi capire che tuta la roba che avremmo mangiato sarebbe stato di qualità e non roba scadente proveniente chissà da dove. "Be Nakayama cosa prendi?" disse Touma guardandomi, "Prenderò una bistecca e dell'acqua.." dissi mantenendo il mio solito tono freddo e distaccato, "Cottura della bistecca?" chiese la ragazza, "Al sangue." risposi immediatamente, una bistecca troppo cotta perdeva completamente il suo sapore. Passarono diversi minuti durante i quali non proferii parola, non che fosse strano per me. La ragazza cominciò a venire verso il nostro tavolo con un vassoio nei quali vi eran le nostre bevande finchè un uomo non l'afferrò per il braccio strattonandola violentemente e facendole cadere tutte le bevande a terra, restai immobile a guardare cosa succedeva, "…Se non la lasci, come fa a servirci, io ho fame e quando ho fame divento irritabile!!" disse Touma nervoso per la situazione, l'uomo che aveva strattonato la ragazza la lasciò spingendola via e bevve un sorso della birra che aveva sul suo tavolo, dopodichè si alzò in piedi, era molto alto, circa un metro e novanta ed era anche ben piazzato, un tipo pericoloso per qualunque persona normale, di certo.. non per uno special jounin. "Fai il grosso perche c’e qui il tuo amico shinobi? A cuccio … cane di Oto … questa cosa non ti riguarda, non siamo nel tuo paese!!" disse l'uomo riferendosi palesemente a me, io restai seduto immobile e in silenzio, non ero tipo da prendermela per delle provocazioni cosi insulse. L'uomo si lanciò contro Touma colpendolo in pieno volto con un forte pugno, Touma venne sospinto all'indietro per il contraccolpo ma subito si riprese guardando dritto negli occhi il tizio davanti a lui e dicendo :"Piccolo pivello!! Non giudicare mai un libro dalla copertina… perche si tratta solo di una maschera… ricorda tutti portiamo una maschera!!" alle spalle di Touma qualcosa successe, una sorta di.. "coda" apparve dietro di lui, era la prima volta che vedevo una cosa simile, non era una coda normale ma sembrava intrisa di chakra, guardai attentamente la mossa di Touma il quale disse :"Ora ti renderò il saluto … ma non morire!! Mi raccomando!!" per poi dirigersi verso il bestione e colpirlo violentemente con un rapidissimo pugno il quale lo sbalzo all'indietro facendolo finire a terra. Finito il tizio a terra ben tre uomini si diressero verso Touma tentando di accerchiarlo, sfoderarono delle armi, una katana e dei semplici pugnali, lentamente io mi alzai e mi diressi verso di loro frapponendomi cosi tra Touma e loro, "Hey tu! Cane di Oto! Levati di mezzo se non vuoi farti male!" disse uno dei tre per poi provare a colpirmi con un fendente di katana dall'alto, mi bastò faro un leggero spostamento sulla sinistra per schivare il fendente e far si che il tizio continuasse il colpo verso il pavimento, velocemente lo afferrai per la gola con una mano e lo sollevai leggermente stringendo forte e cominciando ad assorbire parte delle sue energie, egli mollò la katana e tendo di liberarsi colpendomi sulla mano ma era inutile, oltre a soffocarlo gli stavo letteralmente succhiando via l'energia dal corpo e infatti dopo qualche secondo lo mollai e cadde a terra svenuto, non lo avevo ucciso ma lo tramortì togliendogli l'aria soffocandolo. Gli altri due si avvicinarono a me puntandomi le armi e dissero :"Tu.. Tu sei un ninja di Oto! Non puoi farci del male..!" guardai il ragazzo e risposi :"Cane di Oto..? Credo tu debba riconsiderare la faccenda...Se credi di esser incappato in un "bravo ragazzo".. ti sbagli." dopo qualche secondo dissi a bassissima voce.."Finiamola qui.." per poi alzare una mano verso di due ragazzi, essi si lanciarono contro di me tentando di colpirmi ma all'improvviso dal mio palmo una forte onda d'urto venne generata sbalzandoli per parecchi metri di distanza e facendogli sfondare la parete in legno della locanda scaraventandoli cosi fuori dal locale. Il pavimento e i mobili sulla traiettoria del colpo vennero distrutti e sbalzati via insieme ai due ragazzi.

    Chakra Kyūin Jutsu - Tecnica di Assorbimento del Chakra (Mondo degli Spettri Divoratori)
    assorbimendorinne_B_zpssz3losij
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Particolare abilità che caratterizza il Regno Preta nello scontro diretto. Infatti una volta afferrato o comunque immobilizzato il nemico, esso sarà capace di esercitare su quest'ultimo una pressione tale da risucchiare moderatamente il Chakra della vittima sino a prosciugarlo, debilitando cosi' fortemente le sue condizioni fisiche. Non appena immobilizzato il bersaglio vedrà il proprio Chakra calare di otto punti ad ogni Turno, e sarà soggetto ad un malus motorio di un grado durante il contatto. Per ogni Turno che passa il malus motorio aumenta di un grado ma una volta terminato il contatto svanisce. Ovviamente il Chakra assorbito si sommerà alle riserve dello Shinobi. Durante l'assorbimento l'utilizzatore non potrà ricorrere ad altri Jutsu, che non siano A Turno e questi ultimi devono essere stati attivati precedentemente all'utilizzo della tecnica. È possibile eseguire questa tecnica anche soltanto sfiorando il bersaglio, in questo caso però si assorbiranno soltanto quattro punti Chakra.Si potrà sottrarre Chakra una sola volta a Turno in entrambi i modi.
    Consumo: N/A

    Shinra Tensei - Sottomissione Celeste della Seta Divina (Mondo Divino)
    shinra_tenseiB_zpst2hgrmoi
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa è una delle tecniche del Rin'negan che si basa sul controllo della gravità. Tale tecnica permette di creare campi gravitazionali in grado di respingere qualsiasi cosa si trovi a due o meno metri dall'utilizzatore. A questo livello si potrà usare la gravità per respingere oggetti, persone, Evocazioni di Taglia Media e tecniche di livello B o inferiore, chiunque venga colpito dalla tecnica verrà scagliato fino a dieci metri di distanza. La tecnica non necessita di sigilli ma solo di sollevare una mano nella direzione in cui si vuole rilasciare questa forza gravitazionale per poi rilasciarla, a questo livello potrà esser utilizzata solo in una direzione, proteggendo per centottanta gradi l'utilizzatore, questa specie di semisfera protettiva avrà come epicentro la mano dell'utilizzatore stesso.
    Necessario un Turno di riposo prima di poter riutilizzare lo Shinra Tensei (di qualsiasi livello) di nuovo.
    Consumo: 8


    Lasciai sul bancone del locale un sacchetto con dei Ryo come "cauzione" per i danni provocati e uscii dal locale senza proferire parola, uscii dal buco che avevo creato dove vi erano i due tizi completamente privi di sensi per poi aspettare che Touma mi seguisse, di certo non era consigliabile restare li dopo il casino successo.



    Kaede Nakayama - Rango: Sp.Jounin
    Stato fisico: Illeso.
    Stato Psicologico: Indifferente.
    Chakra: 160-8=152
    Note:

    Equipaggiamento:
    Tripla Borsa
    ArmiAccessori
    Kunai 9Torcia
    Shuriken ad astro x20Pietra Focaia
    Carta bomba x4Pillole del Soldato x3
    Palla di Luce 1Olio infiammabile 2
    Shuriken 15/td>Cimice x3
    Senbon 20Cimice 3
    Bombe Fumogene 3-Libero-
    Gokan Sakusou 4-Libero-
    Gilet
    ArmiAccessori
    Kunai a tre Punte 5-Libero-
    //-Libero-

    Abbigliamento ninja e armi indossabili:
    Indossato
    SlotOggettoDescrizione
    Volto-Libero-//
    Collo/voltoCoprifronte Otogakure no Sato//
    Braccio sx-Libero-//
    Petto/addome-Libero-//
    Braccia-Libero-//
     
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    L’uomo era ancora vivo, anche se dai lamenti pareva più una donnicciola. Intanto che quell’omone era riverso sul pavimento tre uomini, probabilmente suoi compagni, si mossero nella mia direzione, certamente per farmela pagare. Vedendoli muoversi, Kaede si era alzato, e si mise in mezzo in modo che non potessero raggiungermi, anche se non avevo bisogno di una guardia del corpo, apprezzai il suo gesto, e soprattutto ciò che gli vidi fare qualche attimo dopo. Dopo un paio di insulti quello armato di katana lo attacco, con un fendente verticale, dall’alto verso il basso, il ragazzo di Oto evitò il colpo come se fosse la cosa più facile al mondo, per poi scattare e afferrarlo per il collo. Doveva avere una bella forza nelle mani, perché l’uomo prima divenne rosso e pian piano il volto perse colore, stava morendo a causa dell’asfissia. Alla fine perse i sensi e Kaede lo lasciò cadere a terra come se fosse un sacco di patate. Gli altri due , che avevano osservato la scena, gli rivolsero ancora un insulto e fecero delle affermazioni, che considerai senza senso. Kaede gli rispose a tono, ma rimanendo sempre calmo, lo vidi alzare la mano verso di due, che un attimo dopo si lanciarono contro di lui per provare a colpirlo, ma un attimo li vidi volare via come dei giocattoli lanciati via da un bambino, per parecchi metri di distanza e finirono sfondare la parete in legno della locanda terminando poi il volo fuori dal locale. Tutto ciò che era nel percorso fatto dai due in volo , aveva fatto la medesima fine, tavoli sedie piatti bicchieri.. proprio tutto era stato spazzato via. Kaede dopo aver sistemato quei due mise la scarsella sul bancone per poi uscire. Capii ciò che voleva fare.. o almeno ci speravo, i soldi erano per i risarcimenti del locale, mentre il fatto di andarsene per non dare problemi più di quanto avevamo già fatto.
    Mentalità da regolare… cazzate infinite!
    Mentre pensavo quelle cose, la cameriera che avevo salvato si era avvicinata e mi stava fissando negli occhi.
    Per il pasto.. lo portiamo via.. grazie..
    Quando la donna si girò per andare in cucina e sistemare la nostra roba in modo da renderla da asporto, io con un gesto veloce di mano, feci sparire il sacchetto con i soldi dei Kaede.
    Non ne hanno bisogno!!
    La ragazza tornò dopo qualche minuto e mi porse un paio di sacchetti con dentro le nostre cose. Ringraziai e la invitai a farsi pagare i danni da quei cretini stesi al suolo, dopo di ché uscii per raggiungere il ragazzo di Oto. Una volta fuori lo vidi sulla strada non lontano dal locale, sembrava che mi stesse aspettando. Lo raggiunsi e mentre mi infilavo nella boscaglia alla ricerca di una radura dove poterci fermare e mangiare, gli lanciai il suo sacchetto pieno di monete, con un lancio a parabola e delicato in modo che se avesse messo le mani davanti a se a formare una coppa, il sacchetto gli sarebbe finito in mano senza problemi.
    Questi tieniteli pure tu!! E’ uno spreco lasciarli in mano loro. Ci penserà l’assicurazione… e se non sono assicurati cavoli loro.. come potrebbero fare una scelta del genere nel nostro mondo.. dove solo chi è forte può fare quello che vuole…
    Quel mio commento voleva essere la scintilla per avviare un discorso sul ragazzo di Oto, non avevo mai visto nessuno, fare ciò che lui aveva fatto solo alzando una mano.. che si trattasse di una tecnica, era palese ma mi chiedevo se era un qualcosa di unico o poteva essere appreso.
    Se si potesse imparare… non sarebbe male.
    Mentre gli passavo di fianco per infilarmi nel boschetto intravidi sul collo un qualcosa di nero, sembrava come un tatuaggio ... come quello che avevo io sulla spalla a forma di alfiere. Infilatomi nella foresta cercai uno spazio, che ci permettesse di accomodarci, e lo trovai, non era una vera radura ma solo un posto in cui erano stati tagliati gli alberi, ed avevano lasciato solo la parte finale dei tronchi. Mi sedetti su uno di quei ceppi, e poggiai la roba da mangiare su di un altro che era li vicino. Dopo essermi accomodato e aver tirato fuori le cose da mangiare, mi rivolsi a Kaede.
    Scusami se te lo chiedo... ma cos’hai fatto prima… hai alzato solo una mano, e quelli sono volati via come fantocci!! Devi essere uno shinobi forte a Oto… forse è per questo che ti sei auto definito il contrario di… “bravo ragazzo”.
    Mentre aspettavo una sua risposta riflettei sl ragazzo che mi stava li vicino. Aveva degli occhi particolari, mai visti nella mia vita, inoltre aveva fatto qualcosa che non mi sapevo spiegare.
    Non mi pare proprio un buon ragazzo .. ma neanche cattivo.. e se lui fosse cattivo.. io sarei malvagio fin nel midollo!!
    *Abbigliamento e armi indossabili:
    <table border="4" cellpadding="4" cellspacing="0" width="100%">
    f1e23655-d61c-44ff-bc07-6cfc20a2ddd8Touma Kamijou - Rango: Sp. Jounin
    Stato fisico: ferita medio-lieve alla testa. ferita medio-lieve al volto.
    Stato Psicologico: Dobbioso, curioso.
    Chakra: 174
    Note:
    SlotOggettoDescrizione
    Fianco SXFoderoKatana
    BracciaLame Retrattili da PolsoIndossate (Chiuse)


    Edited by Altahir - 4/8/2017, 10:34
     
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