Kougami Kyoya vs Supaku Handoru

Appoggiò una mano sulla fronte coperta dai capelli corvini. Un tempo era stato moro, come lo era ora, quello era solo un ricordo lontano, qualcun altro, un uomo che era morto da tempo. Si sollevò in piedi alla presenza che entrò nella stanza. Si sistemò meglio la benda sull'occhio e sorrise davanti allo specchio dello spogliatoio. Era pronto. L'uomo alle sue spalle lo osservava impaziente, forse scocciato. Lo guardò e sorrise di nuovo.
Ci siamo? L'uomo lo fissò annuendo senza dire una parola, in un battito di ciglia di quello shinobi di Oto rivelò gli occhi gialli a fessura di uno dei Custodi. Sapeva che erano loro, non ne aveva dubbi, quello era soltanto un altro monito. Lo osservavano. Sorrise di nuovo passando al fianco dell'uomo senza fermarsi. La folla lo reclamava. O forse era solo eccitata di un altro scontro. Poteva sentirne il boato, il ruggire furente dell'eccitazione per lo scontro che doveva a venire.
Il drago è tornato...chi sarà il prossimo ad essere sacrificato?? Pensò prima di fermarsi ad un passo dall'ingresso. No, non poteva, non poteva uccidere. L'Altissimo non glielo aveva concesso, gli aveva imposto la vittoria, una cosa forse ben più difficile. Rifletteva solo ora che, di molte delle richieste che gli erano state imposte, mai era riuscito a portarle a termine esattamente come erano state richieste. Ricordava ancora il Chuunin di Konoha che aveva incontrato in una delle grotte. Gli era stato detto di non ucciderlo, aveva mantenuto la promessa ma...indirettamente era certo di averlo ucciso. Fece spallucce.
Se ci scappa il morto pazienza, dai...non sono mica qui a fare le carezzine....no? Ridacchiò varcando l'ingresso ed entrando finalmente nell'arena.
Intorno a lui c'erano solo bambù. Fece una smorfia. Non era tanto per la foresta di alberelli merdosi che era irritato ma di qualcos'altro. Poteva vedere sulle pareti della roccia glifi, sigilli di contenimento. Era stato avvertito da uno degli shinobi di guardia che sarebbe successo e che l'utilizzo dei Jutsu di più alto livello sarebbe stato proibito in quello scontro ma, per un attimo, se ne era dimenticato. Nonostante tutto era anche per questo che non aveva marchiato gli Shunsui Kunai. Ancora questa cosa?? Dannazione!!! Flettè le braccia sentendone il peso innaturale che gli gravava sulle spalle. Dannati shinobi...sempre per gli scontri alla pari eh?? Pensò sputando di lato. La lingua serpeggiò tra le labbra mentre continuava a muoversi tra le frasche, senza fermarsi, era tempo di sfogare le sue irritazioni e mettere le mani addosso alle persone.
Una persona in particolare: il suo sfidante.
Eccolo qua...che razza di ninja è mai questo?? Pensò fissando il ninja che gli si era parato davanti. Coprifronte di Oto, capelli bianchi, bandana di un bianco brillante e sguardo leggermente vacuo dietro quella mascherina ben piazzata sulla sua faccia. Almeno da quel poco che vedeva del suo viso, questa era la sua impressione. Forse stava dormendo in piedi? Era un maniaco della candeggina? Probabile.
Ci avrebbe pensato lui a svegliarlo. Allargò le braccia ai fianchi sorridendo a trentadue denti, salutandolo.
Gajin Koura, con chi devo l'onore di questo scontro!?! Piacere di incontrarti! Senti...che ne dici di concedermi questa? Andiamo su! Il Villaggio ci guadagna sempre e tu mi sembri un po' addormentato...Di sicuro Oto non vuole essere rappresentata da un morto di sonno, no? disse ridacchiando. Agitò la mano lasciando perdere e facendo capire all'avversario che non era affatto serio.
In quel momento l'arbitro sollevò la testa, alzò il braccio e lo abbassò con un gesto secco, decretando l'inizio dello scontro. Un attimo dopo era sparito in una nuvoletta di fumo.

Supaku sorrise di nuovo mentre la lingua serpeggiava sulle sue labbra, il suo corpo era diventato improvvisamente così leggero che quasi era difficile per lui rimanere attaccato con i piedi a terra. Quella sensazione di leggerezza era quasi come un potente alcolico, gli dava alla testa ma era così vitale per lui che, non ne poteva fare a meno. Eheh...vediamo se dormi davvero...
Sei metri lo speravano dal ninja che aveva contro, fortuna voleva che almeno in quello spiazzo in cui si trovavano i bambù non fossero così fitti da ostruire il suo passaggio. Un rapido movimento della mano, appena avvolta da scariche elettriche, gli permise di scagliare, diretto verso il petto del ninja un dardo di pura energia elettrica mentre subito di lanciava dietro di esso. Approfittò del momento di diversivo, provocato dalla freccia elettrica per porre entrambe le mani sui polsi. Piccole nuvolette di fumo apparvervo su di essi mentre un kunai appariva nella mano sinistra e ben cinque shuriken nella destra.

Il kunai roteò nell'anello dell'indice prima di eseguire un affondo verso la spalla destra del ninja di Oto. L'altra mano invece aveva già cominciato ad impastarvi il Chakra all'interno delle cinque stellette da lancio mentre la portava dietro la schiena in quei pochi secondi che gli bastavano per colmare la distanza ed eseguire il fendente. Non appena infatti ebbe eseguito l'affondo, subito dalle sue spalle ronzarono fuori cinque shuriken potenziati pronti a puntare al petto dello shinobi. Alcune canne di bambù vennero tagliate di netto dalle stellette di lancio ricoperte del Chakra di tipo Vento.
Forse ci sarebbe potuto scappare il morto effettivamente, sopratutto perché aveva potenziato la velocità di ogni singolo shuriken grazie alla sua ormai comprovata abilità nell'elemento e questo li avrebbe resi ancora più insidiosi da scansare oltre ad più potenti grazie alla sua tecnica personale.

Cosa abbiamo qui??... Pensò Supaku completamente avvolto nel ritmo della battaglia. Nel momento in cui lo scontro era iniziato il suo avversario aveva avvolto sé stesso con qualcosa che non aveva mai visto: un'armatura completamente bianca e dalle forme incredibilmente non convenzionali. Aveva visto armature di ninja, di samurai o di mercenari. Questa non era nulla di tutto ciò. E' molto più...bella ahahah...Scommetto che...esatto In un attimo gli shuriken volarono nell'aria per colpire lo shinobi del Suono impattando uno dopo l'altro sul petto come proiettili ed emettendo quasi un suono ovattato. Danno non pervenuto...proviamo con questo! Pensò dopo aver accumulato una grande quantità di Chakra Raiton per rilasciarlo in un istante dal corpo in una scarica elettrica a 360°.

Il pugno del ninja impattò contro il suo fascio elettrico, fermandosi dal raggiungere il corpo dell'eremita. Si era aspettato un attacco fisico, del resto si era scoperto avvicinandosi all'avversario, se non avesse cercato di contrattaccare quello scontro sarebbe già stato vinto prima ancora di cominciare; rispondere con il Chidori Nagashi era stata una opzione fin troppo facile da scegliere per lui. Nulla di fatto quindi ma non per lui.
Mentre le scariche elettriche avvolgevano il suo corpo, la sua mano libera era andata all'occhio sinistro, liberando lo Sharingan subito dopo che il Chidori Nagashi si esauriva. Il colpo del suo avversario era stato quasi un lampo e per poco non lo aveva neanche visto. Non era il momento di scherzare, sopratutto ora che non poteva fare affidamento sull'Hiraishin a salvarlo dalle situazioni più estreme.
Nel momento in cui aveva aperto l'occhio rosso, aveva cercato quelli dell'avversario per farlo cadere subito in uno dei suoi Genjutsu più potenti. L’illusione avrebbe fatto credere al suo avversario di essere stato trapassato da parte a parte da un altro colpo di Kunai portato all’altrzza della trachea.

E' tempo di fare sul serio... Penso il ninja del Vento con mortale determinazione. Non un sorriso era apparso sul suo volto, solo uno sguardo truce mentre attingeva anche ai Geni dell'Altissimo e riprendeva la sua forma perfetta. Il suo corpo mutò in un secondo, l'occhio destro divenne a fessura e giallo, quattro corna apparvero sulla sua testa mentre i canini si allungavano leggermente.
Adesso poteva sorridere.
La mano sinistra in cui teneva ancora impugnato il kunai, si serrò con più forza intorno all'arma mentre questa veniva avvolta dal suo Chakra più affine e sferrava un potente colpo di taglio verso il petto dello Shinobi.
Quell'armatura cederà sotto il mio vento!! pensò con rabbia mentre manipolava i flussi di vento grazie alla sua maestria per aumentarne i danni che avrebbe potuto infliggere.

Tsk...Questa maledetta armatura lo protegge così bene...dannato lui!! La lama del vento si era fatta strada attraverso la bianca protezione ma questa era riuscita ad attutire la profondità del taglio rendendolo un colpo non più così pericoloso come avrebbe dovuto essere. Il suo occhio sinistro saettava nell'aria insieme al destro, cercando di cogliere più dettagli possibili di quello che stava succedendo intorno a lui. Aveva notato subito la protezza di riflessi dello shinobi nel mettersi in bocca una pillola del soldato per ovviare alla debolezza intrinseca della sua illusione e l'accumularsi di quello che sembrava un getto di fumo sulle spalle dello shinobi. Un'altra cosa che prima aveva mancato di notare era l'aura bianca che permaneva dal ninja di Oto, come se il suo stesso Chakra si fosse espanso intorno a lui in una forza visibile e leggermente lattea. Nonostante tutto questo fosse passato in un lampo nella sua testa, il resto del corpo e gran parte della sua mente era impegnata dal successivo attacco. Il suo Sharingan infatti previde il movimento della mano, anticipandogli ciò che sarebbe avvenuto e dandogli quella reazione sufficiente per sollevare la mano destra mentre faceva affluire una grande quantità di Chakra Fuuton per creare davanti a sé, con un rapido movimento del braccio, una barriera di vento. In realtà fosse stato un Jutsu ad ampio raggio quella barriera non sarebbe servita a nulla ma la sua velocità, unita alla preveggenza ed alle piccole dimensioni del Taijutsu gli avevano permesso di proteggersi in tempo da quel colpo.

Il colpo fu devastante. Così potente che lo scudo d'aria tremò e Supaku slittò sul terreno di parecchi centimetri all'indietro.
La vogliamo smettere con questi dannati pugni?? Urlò il ninja del Vento cercando di provocare il suo avversario. Nonostante tutto, era arrabbiato. Sembrava che il destino continuasse a mettergli davanti ninja fin troppo veloci per lui e questo lo stava facendo infuriare. Amava buttarsi sotto, combattere uno contro uno con le lame che sfioravano la carne, lo faceva sentire vivo. Un rischio per un altro...non sono in grado di tenergli testa, non senza usare tutto il chakra che ho...Oh, finalmente una sfida degna di un drago!! Una risata gli sfuggì dalle labbra, la mano destra si mosse in avanti, portandogli alla bocca una pillola del soldato precedentemente afferrata mentre parlava. La ingurgitò prima di muovere di nuovo la mano. Cinque shuriken apparvero davanti a lui evocati grazie al suo Jutsu di teletrasporto, posizionati dove desiderava. Quattro nella destra, il quinto infilato dalla parte dell'anello nell'indice della sinistra, che ancora impugnava il kunai. I quattro shuriken vennero lanciati in avanti mirando allo shinobi del Suono, dopo averli avvolti da scariche elettriche; il quinto venne passato subito nell'altra mano, ora libera, e con un rapido movimento davanti alle labbra vi aveva soffiato sopra il suo Fuuton.

Un rapido movimento di mano ed il kunai venne avvolto anch'esso dal vento grazie all'affilamento, ne potenziò di nuovo le capacità di taglio grazie alla propria maestria nell'Arte del Vento. Adesso era pronto. Con un grido di rabbia fece uscire dalle sue labbra tutta la frustrazione per quel combattimento dove, sapeva bene, un singolo passo falso avrebbe potuto costargli la vita. Era pronto a prendersi quel rischio.
Avanti!! Urlò gettandosi contro il suo avversario e facendo confluire Chakra nel proprio corpo ed arrivando addosso al ninja dall'Armatura Bianca.

Nella mano destra teneva lo shuriken avvolto dal vento sulla punta delle dita, grazie ad lieve tocco del controllo del chakra. Arrivò in corpo a corpo e menò lo shuriken potenziato verso il petto del ninja in un colpo diagonale che andava dal basso verso l'alto. Lo lasciò andare, facendolo salire in aria, sebbene la forza del lancio fosse stata minima. Questo roteò nell'aria sopra le loro teste mentre lui menava un secondo fendente dall'alto verso il basso con il kunai avvolto dal vento. Nel momento in cui lo eseguiva ruotò il suo corpo, assecondando lo slancio del colpo per roteare su sé stesso, eseguendo letteralmente una capriola in aria, aiutandosi anche con le mani a terra.
Nel momento in cui si trovava a metà della capriola, ovvero con le mani a terra e i piedi per aria, afferrò lo shuriken di vento, appena sceso sulle loro teste, in un tempismo perfetto. Lo shuriken venne afferrato dalla pianta del piede sinistro sulla parte piatta, grazie al controllo del Chakra, per poi venire subito lanciato verso il petto dell'avversario.
La capriola venne conclusa riportandolo piedi a terra e di nuovo davanti al ninja, pronto a tutto.
Sapeva che stava rischiando, lo sapeva bene, ma una parte di lui era soltanto divertita da tutto ciò. L'altra parte, quella che aveva ricacciato negli angoli più remoti di sé stesso, urlava che era una follia. Sapeva anche che immettere Chakra nel suo corpo per potenziarsi fisicamente era per lui quasi uno spreco di Chakra, non potendo muoversi più veloce di quanto non fosse già in quel momento, ma aveva bisogno di quella fluidità di movimenti caratteristica dello stile per rendere imprevedibili i suoi attacchi e mettere in difficoltà serie il suo avversario. Oltretutto sarebbe stato importante averlo in ogni caso visto che sapeva che presto o tardi l'Ultra-alleggerimento lo avrebbe lasciato. Quello, insieme alla pillola prima ingerita, era l'unica assicurazione che poteva avere per non venire squagliato al primo colpo fortunato del suo avversario.