Addestramento Tamashi Inuzuka

Kuchiyose No Jutsu

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    Kuchiyose no Jutsu



    Villaggio:Konohagakure no Sato
    Sensei:Yusuke Uchiha
    Allievo:Tamashi Inuzuka
    Ora:10:00
    Luogo:Campo numero 6






    OT: Come nel primo addestramento il luogo dove avverrà l'addestramento lo devi descrivere te e decidi te se una volta arrivato al campo d'addestramento io sia già li o meno; non potrai però assolutamente decidere eventuali mie azioni.Inoltre specifico subito che nell'addestramento tu potrai dire solamente cosa tenterai di fare. Non se ci riuscirai; poiché questo sta a me deciderlo.- L'esaminatore non è tenuto a scrivere lunghi ed elaborati testi, si limiterà a fare una breve azione dandovi istruzioni su come svolgere l'addestramento. Gli esaminatori infatti svolgono molteplici mansioni e per concludere, non sono loro gli esaminati dunque fate semplicemente del vostro meglio senza prendere come riferimento la complessità dei testi dei Sensei- Quando inizi l'addestramento devi già aver deciso quale "Contratto" scegliere.- Quando si tenta d'usare la Kuchiyose No Jutsu, si scala il Chakra solamente nei tentativi che hanno successo.

     
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  2. Kabu™
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    Legenda
    «parlato Tamashi»
    pensato Tamashi



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    Ed infine è giunto il giorno. Pensò Tamashi legandosi il coprifronte sul capo. Aveva rimandato quel giorno da quasi dieci anni. All'inizio era troppo stupido per capire l'importanza della scelta, prima c'era solo lui e Nobu. L'Inuzuka ed il cane. La coppia perfetta, la coppia che non aveva bisogno di nessun altro elemento per funzionare. Prima era solo uno stupido che credeva di essere il padrone del mondo. Ed il mondo gli fece capire che sbagliava, nel modo più crudele esistente. Accarezzò la testa di Amina, che per un attimo si chiese il motivo di tale gesto, ma subito dopo si godette le coccole, dopotutto perché rifiutare delle carezze senza motivo? Il Chuunin quindi finì di prepararsi, indossando una maglietta nera a mezze maniche, ed un pio di pantaloni verde militare. Allacciò la borsa con il suo equipaggiamento e legò la sciabola al fianco destro. Portare un arma in un addestramento Jutsu poteva sembrare quasi scortese, ma per Tamashi quella lama era solo un portafortuna, con molta probabilità se la sarebbe tolta alla prima occasione utile. La maglietta metteva in mostra le braccia nude ed i tatuaggi su di essa. Un motivo geometrico regolare e ripetuto per tutta la lunghezza degli arti. Amina abbaiò. Non c'era nemmeno bisogno di tradurlo questo, voleva uscire e l'Inuzuka la accontentò. Dopotutto aveva ragione, lei era già pronta, lei era sempre pronta. Amina zampettò di fronte all’uscio chiuso, le unghie a contatto con le assi di legno del pavimento, formavano una melodia simpatica che Tamashi amava sentire. Aprì la porta e con un fulmine il canide si fiondò fuori, ancor prima che essa fosse completamente aperta. Vedere quel setter all'opera era uno spettacolo, il suo pelo lucido bianco e nero rifletteva i raggi del sole, le sue frange sulle zampe e sui fianchi sembravano appena state pettinare, anche se in realtà non era così. Annusò l’erba sentendo chissà quale traccia lasciata da chissà quale animale e poi fiutò l’aria alla perenne ricerca di una preda. Questa era la sua natura, lo scopo di un cane da caccia, in particolare lei “puntava” le prede, in modo che io potessi individuare meglio. Il Chuunin si infilò in un piccolo sentiero di terra battuta che serpeggiava nella foresta ed Amina lo seguì. Tamashi aveva scelto di vivere lontano dal clan e relativamente lontano dalla civiltà, scegliendo di abitare in una piccola casupola di legno nella foresta che circondava Konoha. Lontano da rumori e caos cittadino. Il sole iniziava la sua risalita verso lo Zenith e la sua luce filtrata tra la volta di fronde e foglie che avevano sul capo. «Allora Amina, oggi chi scegliamo come compagni? Cani, giusto?» Disse sorridendo. Ma lei aveva qualcosa da ridire e il ringhio sommesso che emise ne era la prova. «Dai sto scherzando. So già la tua preferenza.» Tamashi avrebbe scelto i cani di come contratto da firmare, tutti gli Inuzuka formavano con loro, ma Amina non andava molto d’accordo con suoi simili, quindi erano dovuti giungere ad un compromesso. Arrivò al campo di addestramento con qualche minuti di anticipo e sembrava che il sensei non fosse ancora arrivato. «Strano, ma siamo i primi. Godiamoci un po’ questo sole.» Disse coricandosi quasi al centro del campo di addestramento, dove il sole poteva giungere fino a terra con i suoi raggi, senza l'ostacolo delle foglie degli alberi. Amina lo seguì, appallottolandosi a fianco della sua gamba destra. Tamashi con le braccia dietro il capo chiuse gli occhi abbandonandosi all'abbraccio dell'erba ed alle coccole del sole, insieme alla sua compagna di avventure.



    Condizioni di Tamashi Inuzuka
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    "Speriamo che questo addestramento vada meglio dell’ultimo.", pensò Yusuke. Evitò una signora che camminava con il naso immerso in un libro e si tolse un elastico per capelli dal polso. Raccolse i capelli in una lunga coda e li legò in basso, lasciando che ricadessero morbidi lungo le spalle. Riprese in mano la polpetta di riso che teneva tra i denti e recuperò la missiva dal Palazzo del Kage. "Campo sei… Tamashi Inuzuka." Rabbrividì. Non gli erano mai piaciuti i membri di quel Clan. Il giorno che ne avesse incontrato uno in grado di mettere insieme una strategia diversa dal lanciarsi a testa bassa contro il nemico, si sarebbe ritenuto stupefatto. C’era da sperare che almeno questo non gli creasse troppi grattacapi, come aveva fatto quel ragazzo nel Paese della Sabbia. Ingoiò l’ultimo boccone e si spazzolò le briciole dall’ampio collo della maglietta, che in mezzo alle scapole riportava il simbolo del suo Clan. Afferrò le bretelle dello zaino e partì di corsa, diretto ai Campi d’Addestramento vicino all’Accademia Ninja.
    Quando varcò la soglia del Campo numero Sei, trovò il suo allievo ad attenderlo… con il suo cane. Yusuke sbuffò. Avrebbe dovuto immaginarlo. Rimase stupito nel vedere quanto quel Ninja fosse più grande di lui. Possibile che non avesse ancora scelto il suo Contratto Animale? Forse aveva impiegato molto tempo per superare l’Esame di Selezione Chuunin, ipotizzò. Sollevò la mano in segno di saluti e si avvicinò al suo allievo.
    «Ciao, Tamashi. Io sono Yusuke, il tuo Sensei per l’addestramento di oggi.» Si tolse lo zaino dalle spalle e lo gettò a terra accanto ai suoi piedi. «Non dovremmo metterci molto, vedrai. La Tecnica del Richiamo è più semplice di quello che si dice in giro. Sai già di cosa si tratta?»


    Chakra: 190
    Status Fisico: Ottimale
    Status Mentale: Curioso


    Scusa il post scarno, ma oggi vado molto di fretta e avrei rischiato di non riuscire a risponderti entro le 24 ore. Let's go!


    Edited by Glustrod - 2/6/2019, 00:30
     
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  4. Kabu™
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    Legenda
    «parlato Tamashi»
    pensato Tamashi



    FNUeMxj
    Tamashi ed Amina si crogiolavano sotto il sole mattutino, una leggera corrente d’aria rendeva tutto perfetto. L’odore dell’erba era rilassante e la temperatura ideale per cadere nelle braccia di Morfeo. Calmi e senza pensieri i due stavano per appisolarsi, dimenticando completamente il motivo per il quale erano venuto in quell'angolo di paradiso. Per fortuna, il sensei che avrebbe insegnato la tecnica della Kuchiyose era puntuale ed Amina se ne accorse ancor prima che questo fosse in qualche modo visibile. Il muso appoggiato sulla gamba di Tamashi, si alzò ed il tartufo nero annusò l'aria. Il suo padrone, rilassato, aprì gli occhi osservando il comportamento della sua compagna. Mai e poi mai avrebbe ignorato uno di quei segnali di allarme, ma in questo caso si poteva fare un eccezione, dopotutto erano a Konoha e stavano proprio aspettando qualcuno. Peccato che sia già arrivato. Pensò Tamashi sedendosi e guardando nella direzione in cui puntava Amina. Un giovane dai capelli corvini arrivò di corsa con uno zaino in spalle. Il Chuunin non lo riconobbe, e non se ne stupì dopotutto era stato fuori dai ranghi per troppo tempo. Tamashi ricambiò il segno di saluto e si alzò in piedi pulendosi i pantaloni da terra ed erba che si erano attaccati durante il riposino. Amina osservava curiosa il nuovo venuto, senza abbaiare o ringhiare, questo era un buon segno, ma era anche vero che a lei piacevano le persone, quindi non si poteva mai dire. Il ragazzo dagli occhi color ghiaccio si presentò come Yusuke e dichiarando che la tecnica del richiamo non fosse così difficile come si diceva in giro, chiese subito all'allievo se sapesse di cosa si trattava. «Ciao Yusuke, lei è Amina.» Disse prima di rispondere alla domanda. Con singolo abbaio dimostrò di aver capito di essere tirata in causa e allo stesso tempo salutò lo straniero. Bene, iniziamo subito con la teoria. Pensò, cercando di mantenere la stessa espressione. Lo studio non era il suo forte, o meglio lo studio sui libri. Ma questa volta non era arrivato impreparato, infatti nei giorni precedenti, aveva letto tutto il possibile sull'argomento ed aveva mostrato i vari tipi di contratti ad Amina, per trovare una soluzione che andasse bene ad entrambi. «In poche parole, la Kuchiyose è una tecnica spazio temporale che permette di richiamare una o più creature che ti possano supportare in combattimento o in missione.» Conciso. Fin troppo. Ma Tamashi era così, diretto e senza fronzoli, non voleva aggiungere altro, o forse non sapeva aggiungere altro. Ora toccava a Yusuke spiegare come richiamare proprio quel tipo di creature che il Chuunin aveva scelto, perché al momento non riusciva proprio a capirlo.



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    Yusuke indugiò appena sui tatuaggi scuri che ricoprivano entrambe le braccia dell’Inuzuka. Scelte estetiche così marcate indicavano spesso una personalità forte, o il desiderio di mostrarsi diversi dalla massa. Non poteva dire di esserne sorpreso, trattandosi di un membro di quel Clan. Il cane però gli piaceva e le sorrise quando questo abbaiò il suo saluto. La descrizione della Tecnica da parte di Tamashi era corretta, anche se molto stringata.
    «Sì, è corretto», annuì Yusuke, «Con la Tecnica del Richiamo puoi evocare creature che ti aiutino in battaglia o in altri compiti, a seconda delle loro doti. Ciò che differenzia questo Jutsu da tutti gli altri è il Contratto animale che lega un Evocatore alle sue creature.»
    Indicò con zaino con un dito, al cui interno aveva ammassato i rotoli con i Contratti conosciuti al Villaggio. Non molto cerimoniale, come approccio, ma lo avevano avvisato dell’addestramento all’ultimo momento.
    «Ti avranno parlato dei Contratti, immagino? Ciascun evocatore può legarsi ad uno solo di questi, ed è un legame che dura per tutta la vita.» Yusuke fece un cenno verso Amina, il cane bianco e nero di Tamashi. «Un po’ come quello che lega te e il tuo cane. Hai già scelto a quale tipo di Contratto legarti, o vuoi darci un’occhiata insieme?»
    Si piegò in ginocchio, aprì la tasca principale dello zaino ed estrasse alcuni rotoli sigillati. Avevano tutti l’aria molto vecchia e la carta era ormai ingiallita.
    «Abbiamo i Rospi, i Cani – questo immagino ti possa interessare - , le Creature Acquatiche…»

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  6. Kabu™
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    «parlato Tamashi»
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    Yusuke sorrise ad Amina quando quest'ultima lo salutò. Di riflesso sorrise pure Tamashi, perché capì che chi aveva di fronte, amava in una certa misura gli animali. Dote non indispensabile per uno Shinobi, ma immancabile per relazionarsi con il Chuunin. Già mi va a genio. Pensò mentre confermava che la risposta che aveva dato in precedenza era corretta. Un po’ incompleta, ma tutto sommato non era sbagliata. Yusuke spiegò ogni evocatore poteva legarsi ad un solo tipo di contratto ed era una scelta che sarebbe durata per tutta la vita. Ecco la parte della spiegazione che si era completamente dimenticato ma poco importava era li giusto per imparare. Tamashi per una volta benedí la sua stupidità adolescenziale e la sopravvalutazione delle sue abilità, perché avevano fatto in modo di non aver formato nessun contratto. Magari un contratto scelto frettolosamente e senza criterio. Annuì ascoltando le parole dello special Jounin che si inginocchiò estraendo ad una ad una le varie pergamene elencandole. Meglio fermarlo prima che le tiri fuori tutte. Il Chuunin fece un passo avanti e con tono calmo fermò il sensei dal lungo elenco che stava per fare. «Grazie Yusuke, ma non c’è bisogno, ho già… Anzi abbiamo già fatto la nostra scelta.» Un singolo abbaio sommesso confermò quello che stava dicendo l'Inuzuka. Ponderata insieme era un compromesso tra due compagni. Tamashi avrebbe voluto firmare il contratto dei cani, come il novanta percento degli Inuzuka, ma Amina non andava molto d'accordo con gli esponenti della sua razza, per cui doveva per forza fare un'altra scelta, o rischiare la rissa ogni volta che si azzardata ad usare la Kuchiyose no Jutsu. In realtà la scelta di abbastanza semplice, visto che entrambi si trovavano d'accordo solo su un altro tipo di contratto. «Servirà solo il rotolo contenente il contratto con i volatili. Perché è questa la nostra scelta.» Disse risoluto. Infatti solo quel contratto metteva d'accordo entrambi, Tamashi avrebbe avuto degli occhi dalla vista quasi infinita, compagni fidati a cui affidare messaggi importanti e la possibilità di muoversi più velocemente durante i viaggi. Amina… Pensava in modo più semplice. Lei era un cane da penna. Lei amava a prescindere i volatili, era capace di restare imbambolata a puntati anche per ore. Ma quella era la sua natura e non poteva fargliene una colpa. Sperava solo che non tentasse anche di prendere qualche evocazione.




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    ZZIf0eW
    Yusuke abbozzò un accenno di sorriso. «I Volatili, eh…?»
    "Come Chizuru… sarebbe contenta." Smise di estrarre ad uno ad uno i rotoli dallo zaino e rovistò nella tasca alla ricerca di quello che gli serviva. «Vediamo… Eccolo qui. Volatili.»
    Lanciò in aria il rotolo del Contratto, ricacciò nello zaino quelli scartati e riafferrò la pergamena al volo. Sciolse il legaccio che la sigillava e, ora con una cura maggiore, la srotolò lentamente lungo il manto erboso. In un angolo del lungo foglio era dipinto un intricato motivo di Kanji disposti in cerchio, che illustravano a quali creature corrispondeva la pergamena. Quasi tutto il resto dello spazio era occupato da lunghe file di nomi, vergate in inchiostro rossastro. In una delle ultime file scorse quello di Chizuru Senju, scritto a caratteri lunghi e sottili.
    «Questi», Yusuke puntò il dito, senza toccare la pergamena, «Sono i nomi di tutti i Ninja della Foglia che si sono legati a questo Contratto animale prima di te. Andando abbastanza indietro è possibile risalire alle origini del nostro Villaggio. Come vedi, la sacralità del patto richiede che sigli il tuo nome con il sangue.»
    Fece un passo indietro, lasciando a Tamashi e al suo cane un po’ di spazio. Incrociò le braccia al petto ed infilò le mani sotto le ascelle, in attesa.
    «Se sei convinto della tua scelta, quando siete pronti puoi firmare il Contratto.»

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  8. Kabu™
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    «parlato Tamashi»
    pensato Tamashi



    FNUeMxj
    Tamashi non riuscì a capire perfettamente se la sua scelta (strana ai suoi occhi e agli occhi di tutti gli Inuzuka), avesse in qualche modo impressionato il suo mastro Yusuke, anche se in realtà, non gli importava molto. Dopotutto la scelta che aveva appena uannunciato al “mondo” non era dettata dal voler impressionare nessuno, ma era solo un giusto compromesso tra utilità, forza e sopravvivenza. Inoltre era sicuro che Yusuke nella sua storia da Sensei avesse visto scelte ben più strane di questa. Lo Special Jounin si fermò dal catalogare le pergamene dopo aver cercato quella corrispondente al contratto dei volatili la lanciò in aria con un gesto rapido. Nel frattempo ripose gli altri contratti estratti nella borsa e riprese il rotolo lanciato al volo. Un po’ troppo teatrale. Commentò mentalmente vedendo la manovra acrobatica. Amina nel mentre aveva osservato il rotolo volteggiare, in maniera quasi del tutto indifferente. Già, perché il setter in questione di giocare con cose lanciate non ne voleva sapere. Non c'era palla o bastone che tenesse, li osservava mentre venivano lanciati e poi guardava Tamashi, con un muso che non aveva bisogno di parole per esprimere quello che stava pensando: “e quindi?”. Yusuke quindi con molta più cautela sciolse il sigillo dal rotolo e lo aprì sul tappeto d'erba. La carta di riso ingiallita dal tempo mostrava orgogliosa tutta la sua antichità. Su di esso, il sensei, indicando con il dito mostro a Tamashi tutti i nomi degli Shinobi che avevano stretto il patto con i volatili. Stili calligrafie differenti facevano da testimonianza di una scelta che sarebbe stata per la vita. Le firme erano fatte con il sangue, rafforzando ancora di più il valore di quel patto. Tamashi aveva di fronte un pezzo di storia del villaggio è quasi ne rimase intimorito. Ma la sua nuova determinazione e i valori che lo avevano spinto a fare quella scelta non erano meno saldi o importanti di chi prima di lui, aveva firmato la pergamena. Yusuke disse che nel momento in fosse stato pronto, avrebbe potuto firmare. Per quanto non vi fossero accenti, inflessioni o punti interrogativi, Tamashi percepí quella frase come un ultimatum. Nessun ripensamento. Guardò Amina e la sicurezza che provava solo ad averla accanto faceva si che ogni dubbio venisse spazzato via. «Siamo pronti.» Disse deciso. Tirò fuori dal fodero la scimitarra solo di qualche centimetro, poi poggiò l'indice della mano destra sul filo della lama. La pelle venne recisa e così i vasi sanguigni superficiali, ed il sangue iniziò a sgorgare. Il setter annusò l'aria voltandosi verso il proprio padrone piegando la testa da un lato. Non capiva perfettamente cosa stava succedendo, ma aveva fiducia in lui e non si mosse dalla sua posizione. Il Chuunin, quindi si inginocchiò, come si fa di fronte al proprio maestro e con l'indice sporco di linfa vitale color vermiglio, firmò il contratto. Caratteri duri, quasi selvaggi, dall'alto verso il basso “Tamashi Inuzuka”. Così sia. Pensò sentendo un enorme peso levarsi dal corpo. Poi volse lo sguardo al maestro in attesa di nuove indicazioni.




    Condizioni di Tamashi Inuzuka
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    Totale: 135
    Ferita lievissima all'indice destroCurioso+:
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    Condizioni di Amina
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    Totale: 60
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    «Perfetto.»
    Yusuke ripose anche l’ultimo rotolo nello zaino e lo appoggiò qualche metro più in là. Da quel momento in poi non sarebbe più servito a nessuno dei due. Si sgranchì le spalle ed impostò le mani nel Sigillo del Confronto.
    «Passiamo ora ad una dimostrazione pratica, che dici? Per prima cosa, per ogni evocazione occorre sempre almeno una goccia del tuo sangue».
    Yusuke si morse un pollice finché non sentì tra le labbra il sapore metallico e dolciastro del sangue.
    «Ora i Sigilli». Scandì lentamente ogni movimento, accompagnando ciascun Sigillo con una conferma vocale. «Tigre, Lupo, Gatto, Cane, Cavallo, Pecora, Falco, Toro. Tecnica del Richiamo!»
    Portò la mano destra a terra e la appoggiò sull’erba. Da essa dipartirono i familiari sigilli concentrici del Jutsu, mentre il chakra fluiva lungo il suo braccio. Un piccolo sbuffo di fumo e tra i due Shinobi comparve un serpentello che non raggiungeva nemmeno il mezzo metro di lunghezza.
    Kuchiyose No Jutsu - Tecnica del Richiamo
    vt9MER9
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Quest'abilità viene appresa esclusivamente da Shinobi dal rango Chuunin in poi. Non per la complessità stessa dell'abilità, ma in particolare tale normativa tutela gli Shinobi privi d'esperienza in modo che non facciano una scelta avventata ed errata. Una volta stipulato un Contratto con una razza animale infatti, non sarà più possibile tornare indietro e vi si rimarrà legati a vita. Le evocazioni necessitano di una notevole quantità di Chakra emessa tutta insieme per esser evocate, e per questo può risultare di difficile utilizzo. Per utilizzare la tecnica bisogna versar anche una minuscola goccia del proprio sangue per poi formare la serie di Sigilli necessari per l'esecuzione del Jutsu, che sono i seguenti: Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora.
    Per riuscire ad evocare taglie Grandi è necessario il grado Sp.Jounin, per le Leggendarie quello ANBU.
    Consumo: 10


    Serpente Segugio
    YTFD
    Questo piccolo serpentello non è più lungo di venti centimetri ed è inadatto al combattimento, non essendo provvisto di denti avvelenati né di forza sufficiente per attaccare. Il suo scopo è infatti ben altro, ovvero la sua eccezionale capacità di fiutare odori entro un raggio di cento metri, riuscendo a isolare l'odore di una persona anche in mezzo a molte altre e a ricordarne l'odore anche a distanza di molto tempo dall'ultima volta che l'ha fiutata. Le sue piccole dimensioni gli consentono di potersene stare riparato all'interno di una manica dell'utilizzatore senza provocare alcun fastidio o di intrufolarsi praticamente dappertutto sfruttando l'estrema delicatezza dei suoi movimenti che lo rende impercettibile anche per un comune Ninja di grado Chuunin. La sua velocità è medio-alta ed è capace di resistere ad un singolo Jutsu C prima di essere messo al tappeto.

    Il rettile dalle squame biancastre annusò l’aria con la lingua biforcuta, poi strisciò lungo la mano tesa di Yusuke e si attorcigliò intorno al suo braccio, risalendo fino alla spalla.
    «Come vedi, io sono un evocatore di Serpi. Questa è una delle creature più piccole che conosca, tra quelle legate al mio Contratto, ma avrai modo di scoprire che ciascuna di esse ha il suo modo per esserti utile, indipendentemente dalla forza bruta che può dispiegare in battaglia.»
    L’Uchiha fece un passo indietro ed invitò Tamashi a farsi avanti con un gesto.
    «Adesso prova tu. Tutto chiaro, fin’ora?»

    Chakra: 190-10= 180
    Status Fisico: Ottimale
    Status Mentale: Curioso

     
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  10. Kabu™
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    pensato Tamashi



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    Il contratto era stato stipulato, la firma con il suo sangue era il simbolo indissolubile di quello che da in poi sarebbe stata una nuova famiglia adottiva di creature. O era Tamashi che diventava il figlioccio adottivo dei volatili? Domanda piuttosto inutile visto che come si evinceva dal viso di Yusuke, quella era solo la prima fase per l'apprendimento del Jutsu. Tamashi tornò in posizione eretta mentre il maestro riponeva il rotolo insieme agli altri, spostando la borsa un poco più lontano. Avrà funzionato? Non sento alcuna differenza nel mio corpo. Mah.. Forse dovevo sentire nulla.. Strano. Dubbi che sarebbero restati irrisolti almeno per il momento perché Yusuke si apprestava a procedere con la spiegazione della parte pratica. Come prima cosa, spiegò che occorreva sempre almeno un goccia del proprio sangue. Tamashi istintivamente si guardò l’indice vedendo che la ferita seppur lieve e per nulla dolorosa poteva ancora far sgorgare il liquido rosso, semplicemente esercitando un po’ di pressione. Lo Special Jounin, invece si morse il pollice per avere l’occorrente per la tecnica. Amina sbadigliò annoiata da quella staticità che si era venuta a creare, lei avrebbe, di gran lunga preferito puntare qualche uccello o correre tra i boschi alla ricerca di lepri. Con una lentezza inusuale, il sensei, compose la serie di sigilli necessaria per l'utilizzo della tecnica, accostando ad ogni gesto magico il suo nome, in modo da rendere chiara la spiegazione e facendo in modo che la memoria visiva venisse stimolata. Il Chuunin memorizzò la sequenza ripetendola mentalmente. Tigre, Lupo, Gatto, Cane, Cavallo, Pecora, Falco, Toro. Mentre eseguiva questo esercizio di memoria Yusuke poggiò la mano per terra e dal punto toccato un reticolo di fuuinjutsu espanse, insieme ad uno sbuffo di fumo biancastro. Dissipata la nuvoletta ecco che al suo posto c'era un piccolo serpentello dalle squame biancastro. Amina si mise sulle quattro zampe, rizzando il pelo e ringhiando al nuovo arrivato che senza presentarsi era entrato nel suo territorio. «Amina, buona. Non è un nemico.» Disse tentando di tranquillizzarla, accarezzandole la testa. Cosa che per fortuna funzionò, evitando che il canide saltasse addosso alla biscia ed al sensei, visto che quest'ultima si era avvolta sul suo braccio. Come confermato anche dalle sue parole, Yusuke, aveva stretto il patto con i serpenti, spiegando che indipendentemente dalle proprie dimensioni, ogni creatura aveva una sua abilita. Poi lo incoraggiò a fare un tentativo. Bene, voglio provare subito. Per la tecnica serve: sangue, sigilli e chakra. Già… Ma quanto? Possibile che il maestro avesse omesso un dato così importante. «Yusuke, non mi hai detto quanto chakra devo usare…» Disse verso il maestro, ma ancor prima di dargli il tempo fisico per rispondergli concluse il discorso. «…immagino sia parte dell'addestramento. Fa niente. Andrò a tentativi.» Disse mostrando l’indice dal quale fece uscire una goccia di sangue. Poi rapido compose i sigilli necessari alla tecnica impastandoli con il chakra necessario per utilizzare un Jutsu di livello “B”, il massimo al quale poteva ambire al momento. Poi poggiò la mano sul terreno rilasciando il chakra e sperando.



    Condizioni di Tamashi Inuzuka
    ChakraFisicoMentaleBonus/Malus
    135

    Totale: 135
    Ferita lievissima all'indice destroCurioso+:
    -:


    Condizioni di Amina
    ChakraFisicoMentaleBonus/Malus
    60

    Totale: 60
    PerfetteCuriosa+:
    -:


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    Yusuke aprì bocca per rispondere, ma Tamashi liquidò la faccenda senza darci ulteriore peso. Si morse un labbro e si massaggiò il mento con una mano. Avrebbe dovuto essere più specifico sulla quantità di chakra speso, come aveva lasciato intendere il suo allievo? Da quel che si ricordava, quando Akai Uchiha gli aveva insegnato la Tecnica era stato abbastanza vago, come aveva fatto lui adesso. L’evocazione gli era comunque riuscita al primo colpo. Concentrò il chakra all’interno degli occhi ed attivò la sua Arte Oculare, tingendo le iridi del rosso proprio dello Sharingan. Piantò gli occhi sull’Inuzuka e lo osservò nel suo primo tentativo.
    Sharingan Tre Tomoe
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    Livello: B
    Tipo: Doujutsu
    Sviluppata la terza Tomoe l'Uchiha può, nel caso si accorga di essere preda d'un Illusione, dissolverla istantaneamente, anche se a base uditiva nel caso in cui le suddette Illusioni coinvolgano il senso della vista; per illusioni di livello A o superiore, quando disperse, l'utilizzatore dovrà pagare un surplus di Chakra pari al costo del Genjutsu disperso a cui andrà sottratto il costo dello Sharingan. Può inoltre utilizzare qualsiasi Genjutsu semplicemente con lo Sharingan senza usare alcuna impostazione delle mani, se la vittima ne incrocia lo sguardo. Lo Sharingan dona capacità di preveggenza permettendo all'Uchiha di prevedere qualunque attacco fisico, movimento, Taijutsu e Ninjutsu e capire se è una tecnica a base elementale o meno, e di conseguenza l'elemento utilizzato per la tecnica. Tuttavia, ogni schivata o contromossa è vincolata ai limiti fisici dell'utilizzatore. E' possibile inoltre copiare qualsiasi Taijutsu, Ninjutsu e Genjutsu visto ed utilizzarli in combattimento fino al termine dello stesso.
    Consumo: 8 (A Turno)

    "I Sigilli sono tutti corretti, non vedo esitazioni o imperfezioni." Spostò il peso da una gamba all’altra quando Tamashi appoggiò la mano sul terreno. Intorno ad essa si sviluppò il nugolo di Sigilli, e lo sbuffo di fumo fu anche più grande di quello che si aspettasse. Quando si fu diradato, si ritrovarono davanti ad un gigantesco uovo d’uccello, di un azzurro ceruleo intenso, grande quasi quanto l’Uchiha stesso. Il guscio era spezzato e dal grosso foro era chiaro che il pulcino che l’abitava fosse già uscito da un pezzo.
    «Wow…» Yusuke camminò intorno all’uovo, osservandolo incuriosito. «Se questo era l’uovo, pensa quanto sarà grande uno di questi uccelli da adulto! Direi che c’eri quasi, ma il chakra che hai usato non era sufficiente per richiamare una creatura vera e propria. La Tecnica del Richiamo richiede molto chakra, soprattutto per evocare le creature più grandi.» Pensò ad Aoda, la serpe che chiamava più spesso in suo aiuto, e allo sforzo fisico che implicava richiamarlo al suo fianco. «Più di qualsiasi altro Jutsu che conosca. Ora prova di nuovo, questa volta immettendo un po’ più chakra.»

    Chakra: 180-8= 172
    Status Fisico: Ottimale
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    «parlato Tamashi»
    pensato Tamashi



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    Il palmo poggiò a terra e da esso il chakra fluii nel terreno. Nello stesso punto apparvero gli stessi fuuinjutsu a raggiera che aveva visto dipanarsi poco prima durante l'evocazione del serpentello biancastro. Un debole sorriso apparve sul viso di Tamashi, convinto di essere riuscito ad evocare qualcosa dal suo contratto. Una rondine? Un corvo? Un falco? Nulla di tutto ciò. Purtroppo il sorriso del chuunin scomparve quando il fumo biancastro, diramandosi, mostrò l'esito dell’evocazione: un uovo. O meglio il guscio esterno di un uovo, infatti il suo contenuto sarebbe rimasto un mistero, visto che era già uscito e andato chissà dove. Un buco nell'acqua. Pensò deluso il Chuunin, mentre Amina annusava l'aria curiosa. L'odore che sentiva apparteneva alla cosa che amava di più (oltre a Tamashi) erano proprio i volatili. Dopotutto la sua razza era rinomata per la caccia alla penna. I setter erano specializzati nel fiutare e puntare le loro prede, capaci di percepirle decine di metri prima che esse o il cacciatore stesso potesse anche solo capire di averne una vicina. Con movimento lenti, pazienti e pesati si avvicinavano senza far alcun rumore, fermandosi con una delle zampe anteriori ed il muso rivolto verso l'uccello, aiutando il cacciatore a capire dove esso si trovasse e scattando con un movimento rapido se per caso esso tentasse la fuga. Amina in questo caso piegò semplicemente la testa non capendo cosa avesse evocato Tamashi. Yusuke sembrava piuttosto stupito delle dimensioni dell'uovo che erano veramente fuori dalla norma rispetto a quelli a cui era abituato una persona normale. Chissà cosa è uscito da questo uovo. Già il pulcino potrebbe rivaleggiare con Amina. Sorrise al pensiero del suo cane alle prese con un pulcino molto più grande di lei. Lo Special Jounin spiegò che il chakra usato non era stato sufficiente a richiamare la creatura desiderata. Molto più della tecnica più potente che conosco. Devo aumentare la quantità per poter richiamare qualcosa di “vivo”. Suppose mentre cercava di calcolare quale fosse la giusta proporzione di energia spirituale da usare attraverso le tecniche che conosceva. Prima ho accumulato il chakra di un pugno di roccia, forse devo raddoppiarla? Non esageriamo. Meglio aumentarla gradualmente. Mise una mano sul mento mentre pensava a cosa fare e rendendosi conto di essere stato un po’ troppo silenzioso cercò di rimediare. Rivolse lo sguardo verso il maestro e si rese conto che i suoi occhi avevano assunto un colore rosso sangue. La cosa lo lasciò piuttosto spaesato, ma attraverso le sue conoscenze risalí alla famiglia Uchiha, famosa per la sua arte oculare, anche se il Chuunin non sapeva null'altro ne su come funzionasse, ne che tipo di aiuto potesse portare oltre ad avere un colore così particolare. «Grazie per le dritte, ora aumenterò ancora la quantità, sperando di riuscirci. Ma prima come posso fare per rimandare a casa quest…» Tamashi non riuscì a terminare la frase, perché si rese conto che mentre pensava a come rimandare indietro il guscio di uovo esso scomparve nella stessa nuvoletta dal quale era venuto. «Ehm… Come non detto.» Il problema sembrava essersi risolto da solo, quindi ora doveva solo fare un altro tentativo. Divaricò leggermente le gambe mentre ravvivava la ferita per far fuoriuscire una goccia di sangue fresco. Una piccola sfera color rubino apparve sulla punta del suo indice. Compose rapido i sigilli che già aveva memorizzato per utilizzare la tecnica ed accumulò sul palmo l'energia spirituale per usare un pugno di roccia, al quale aggiunse anche il chakra per un pugno rapido. Non sapeva se fosse stato sufficiente, nel caso avrebbe aumentato ancora la quantità. Poi una volta accumulata l'energia necessaria poggiò il palmo a terra.



    Condizioni di Tamashi Inuzuka
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    Consumo: 8 (A Turno)

    L’Uchiha osservò il chakra fluire a terra, espandendosi lungo i Sigilli della Tecnica del Richiamo. Vi fu uno sbuffo di fumo, un poco più piccolo di quello che poco prima aveva rivelato il gigantesco uovo ormai schiuso. Yusuke si morse un labbro. "Andiamo…" Attraverso il fumo intravide una sagoma, e fu ragionevolmente sicuro di averla vista muoversi. Poi si udì un forte bubbolio, per lui inaspettato. Era un… gufo?
    Gufo Messaggero
    Motoi_owl
    Questo uccello, alto circa quaranta centimetri rapace si dimostra inutile in combattimento, ma la sua vera peculiarità è quella di poter comunicare telepaticamente con il proprio evocatore ed essere in grado di trasportare messaggi e piccoli pacchetti. A differenza delle altre evocazioni del contratto il suo volo è assolutamente silenzioso e neanche l'udito più acuto riesce a captarlo: è quindi un'Evocazione molto utile da mandare in avanscoperta, soprattutto di notte. Questo rapace è in più dotato di un'eccellente vista anche al buio. La sua velocità è medio-alta, media con un pacchetto. Resiste ad un Jutsu di livello C al massimo, ma un colpo di arma ben assestato o un qualsiasi attacco dopo aver subito il Jutsu C lo metteranno fuori gioco.

    «Sì!», esclamò, battendo le mani, «Ben fatto, Tamashi! Ben fatto davvero».
    Rimase per qualche secondo ad osservare il gufo ed il suo evocatore, indeciso se aggiungere altro oppure no. Indicò il gufo, ora appollaiato sul braccio di Tamashi.
    «Quasi tutte le creature hanno un loro modo di comunicare con i loro evocatori. Qualcuna riesce anche a riprodurre il linguaggio umano. Se devo essere sincero però non so come comunichino i Volatili.»
    Si grattò la testa, aggrottando la fronte. Ora che ci pensava, non ricordava una sola occasione in cui Chizuru avesse mai rivolto la parola alle sue creazioni, eppure sembravano sempre capirsi alla perfezione. Prima o poi anche Tamashi avrebbe trovato il modo per farlo.

    Chakra: 172-8= 164
    Status Fisico: Ottimale
    Status Mentale: Curioso


    Questa suddivisione così matematica dei consumi di chakra mi sembra un po' troppo scientifica, per come conosciamo Naruto. Personalmente eviterei questi calcoli così specifici, che mi sembrano una cosa più OFF-GAME, poi vedi tu perché non si tratta di un vero e proprio errore.
     
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  14. Kabu™
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    Legenda
    «parlato Tamashi»
    pensato Tamashi
    telepatia Volatili



    FNUeMxj
    Il palmo poggiò sul terreno e dal punto toccato scaturirono nuovamente lo stesso motivo a raggiera che aveva visto poch’anzi nel tentativo precedente. Fa che non sia un altro guscio… O un nido… Sperò mentre sentiva il chakra venir risucchiato dal suo corpo come tributo per richiamare la creatura o qualsiasi altra cosa avesse voluto rispondere al suo richiamo. Un denso fumo biancastro si innalzò oscurando la vista dei presenti. La prima ad accorgersi del successo di Tamashi fu proprio Amina. Il setter si mise nella tipica posizione di punta con il naso rivolto verso il punto dove si trovava il volatile. Quando il fumo scomparve tutti i presenti poterono notare lo stupendo esemplare di gufo che era stato evocato. Sì, ce l'ho fatta. Il Chuunin si alzò in piedi e quasi istintivamente tese la mano all'esemplare che si posò sul suo braccio. Con l'altra mano fece un gesto alla sua compagna in modo che capisse che quello non era una preda. Amina bloccata in una posa statuaria non mosse un muscolo, eppure gli occhi per un attimo si spostarono sul segnale e Tamashi capì che aveva recepito il messaggio. Quando puntava una preda ne diventava ossessionata, fino a quando non la prendeva o esse scappava. In ogni caso avrebbe dovuto fare un bel po’ di lavoro per fare in modo che lei si abituasse a questi nuovi compagni e viceversa.
    Kuchiyose no Jutsu - Tecnica del Richiamo
    GpQx


    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Quest'abilità viene appresa esclusivamente da Shinobi dal rango Chuunin in poi. Non per la complessità stessa dell'abilità, ma in particolare tale normativa tutela gli Shinobi privi d'esperienza in modo che non facciano una scelta avventata ed errata. Una volta stipulato un Contratto con una razza animale infatti, non sarà più possibile tornare indietro e vi si rimarrà legati a vita. Le evocazioni necessitano di una notevole quantità di Chakra emessa tutta insieme per esser evocate, e per questo può risultare di difficile utilizzo. Per utilizzare la tecnica bisogna versar anche una minuscola goccia del proprio sangue per poi formare la serie di Sigilli necessari per l'esecuzione del Jutsu, che sono i seguenti: Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora.
    Per riuscire ad evocare taglie Grandi è necessario il grado Sp.Jounin, per le Leggendarie quello ANBU.
    Consumo: 10


    Gufo Messaggero: Kaesir
    Motoi_owl
    Questo uccello, alto circa quaranta centimetri rapace si dimostra inutile in combattimento, ma la sua vera peculiarità è quella di poter comunicare telepaticamente con il proprio evocatore ed essere in grado di trasportare messaggi e piccoli pacchetti. A differenza delle altre evocazioni del contratto il suo volo è assolutamente silenzioso e neanche l'udito più acuto riesce a captarlo: è quindi un'Evocazione molto utile da mandare in avanscoperta, soprattutto di notte. Questo rapace è in più dotato di un'eccellente vista anche al buio. La sua velocità è medio-alta, media con un pacchetto. Resiste ad un Jutsu di livello C al massimo, ma un colpo di arma ben assestato o un qualsiasi attacco dopo aver subito il Jutsu C lo metteranno fuori gioco.

    Yusuke si congratulò con l'allievo per il successo spiegando poi che quasi tutte le creature evocate erano in grado di comunicare con il loro evocatore, in modo differenti a seconda del contratto, anche se non sapeva in che modo avveniva la comunicazione nello specifico con i volatili. Basterà provarci. Concluse mentalmente l'Inuzuka, dopotutto lui, come quelli del suo clan erano abituati a capire i canidi, magari funzionava allo stesso modo. «Ehm… Ciao, io sono Tamashi, colui che ti ha richiamato.» Poi dopo qualche istante, vedendo il grosso uccello guardare preoccupato la sua compagna, presentò anche lei. «Ah, e lei è Amina. Non preoccuparti, guarda molto, ma non morde.» O almeno era quello che sperava. Lo spero. Io sono Kaesir, come posso esserti di aiuto, Tamashi? La voce del pennuto era profonda quanto quella di un uomo adulto, ma molto più graffiante e ferale. Non aveva mosso il becco, eppure le sue parole erano giunte chiare e forti, come se fossero state dette direttamente dentro la sua testa. Ma come… Tamashi fece una faccia evidentemente confusa, non capiva esattamente cosa era successo. Telepatia. Grazie ad essa puoi comunicare con me solo pensandoci. Spiegò il gufo vedendo il viso spaesato del Chuunin. Così? Aspetta sto semplicemente pensando o c’è qualche differenza? Tamashi non aveva idea di quello che stava facendo. La comunicazione mentale era una cosa del tutto nuova, soprattutto per un Inuzuka terra terra come lui. C’è differenza, ma dovrai prenderci la mano. Ad esempio se non ti concentri, ogni tuo pensiero può arrivare a me. Con la giusta concentrazione potrai invece comunicare solo quello che vorrai veramente dirmi. Spiegò il saggio rapace. Tamashi si grattò la nuca in evidente confusione, anche se qualcosa lo aveva capito. Poi si rivolse verso Yusuke. «Credo di aver capito come comunichino i volatili, anche se dovrò prenderci la mano. La comunicazione mentale non è il mio forte.»



    Condizioni di Tamashi Inuzuka
    ChakraFisicoMentaleBonus/Malus
    135
    -10 Kuchiyose no Jutsu (Taglia piccola)
    Totale: 125
    Ferita lievissima all'indice destroCurioso+:
    -:


    Condizioni di Amina
    ChakraFisicoMentaleBonus/Malus
    60

    Totale: 60
    PerfetteCuriosa+:
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    «Comunicazione mentale?»
    Yusuke lanciò un’occhiata al gufo, che ricambiò il suo sguardo inclinando la testa. Quasi senza volerlo si ritrovò con il capo inclinato nella stessa direzione. Lo guardò intensamente, la fronte corrugata nello sforzo mentale. "Riesci a sentirmi?" Nessuna risposta. Probabilmente era un contatto che funzionava soltanto con il suo evocatore, si disse.
    «Interessante. Non mi era mai venuto in mente che alcune creature potessero comunicare telepaticamente.»
    Fece un passo indietro ed incrociò le braccia al petto.
    «Bene, direi che puoi rimandare indietro il tuo gufo. Adesso viene la parte più difficile, perché voglio che proviamo ad evocare qualcosa di più grande! La taglia massima di una creatura che puoi evocare varia indicativamente con la forza del Ninja, e le creature più grandi richiedono una quantità di chakra incredibile per essere evocate. Per il momento», aggiunse, posando su di lui lo Sharingan, «prova ad immaginare di evocare il volatile più grande possibile. Poi vediamo come va. Il procedimento è lo stesso, devi soltanto aggiungere molto più chakra di quanto hai fatto fin’ora.»

    Chakra: 164-8= 156
    Status Fisico: Ottimale
    Status Mentale: Curioso

     
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18 replies since 29/5/2019, 12:20   315 views
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